Distretto Sociale Educare Evoluto...Coerentemente con la visione culturale, sociale ed eco-nomica...

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Coerentemente con la visione culturale, sociale ed eco- nomica cui si ispira il Distretto Sociale Evoluto (DSE), i percorsi educativi e gli spazi laboratorio attivati ruotano attorno ai seguenti (s)nodi tematici: - Approccio ecologico - Cultura dei processi e della complessità - Economie responsabili e giustizia sociale - Partecipazione e cittadinanza attiva L'intera proposta formativo/didattica è costruita secon- do presupposti epistemologici contemporanei, esplici- tamente ispirati a paradigmi di complessità, di non pro- gressività e di non separazione dei saperi. Coerentemente sono stati scelti approcci comunicativi ed insieme rigorosi ed evocativi, capaci di creare emo- zioni, aprendo nuovi scenari e favorendo processi di "accomodamento culturale". I modelli scientifici sono sempre storicamente collocati e sono sempre evidenzia- te le connessioni con i sistemi culturali e antropico-tem- porali. Tutte le attività sono pensate per suscitare ulte- riori domande e atteggiamenti di ricerca. Per questa ragione vengono sempre evidenziati i problemi irrisolti delle teorie. La pedagogia è di tipo esperienziale e comunicativo. Nessuna delle attività è pensata come trasmissione uni- laterale del sapere e quindi come elemento passivizzan- te e violento. Al contrario la scelta è quella di organiz- zare gli itinerari come in un'officina dove suggestioni, passioni, percorsi conoscitivi e percorsi introspettivi tro- vano possibilità creative ed originali. Una metodologia creativa trova grande giovamento dalla relazione feconda fra ricerca di frontiera e divulgazione. In tale contesto, la parola "laboratorio" riacquista apertura, senso pieno ed esce dalla retorica vuota che spesso oggi l'accompagna. Le iniziative sono articolate su vari livelli di fruibilità, proprio perché personalizzabili secondo le esigenze dei fruitori. - Nello ScillKe Cariddi - I rifiuti vanno al mare - Horcynus Orca: Intervista impossibile - Musica e pupi - Invento e proietto - Manincarta - Fare la terra la metodologia i laboratori Educare Distretto Sociale Evoluto

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Coerentemente con la visione culturale, sociale ed eco-nomica cui si ispira il Distretto Sociale Evoluto (DSE), ipercorsi educativi e gli spazi laboratorio attivati ruotanoattorno ai seguenti (s)nodi tematici:

- Approccio ecologico- Cultura dei processi e della complessità- Economie responsabili e giustizia sociale- Partecipazione e cittadinanza attiva

L'intera proposta formativo/didattica è costruita secon-do presupposti epistemologici contemporanei, esplici-tamente ispirati a paradigmi di complessità, di non pro-gressività e di non separazione dei saperi.Coerentemente sono stati scelti approcci comunicativied insieme rigorosi ed evocativi, capaci di creare emo-zioni, aprendo nuovi scenari e favorendo processi di"accomodamento culturale". I modelli scientifici sonosempre storicamente collocati e sono sempre evidenzia-te le connessioni con i sistemi culturali e antropico-tem-porali. Tutte le attività sono pensate per suscitare ulte-riori domande e atteggiamenti di ricerca. Per questaragione vengono sempre evidenziati i problemi irrisoltidelle teorie.La pedagogia è di tipo esperienziale e comunicativo.Nessuna delle attività è pensata come trasmissione uni-laterale del sapere e quindi come elemento passivizzan-te e violento. Al contrario la scelta è quella di organiz-zare gli itinerari come in un'officina dove suggestioni,passioni, percorsi conoscitivi e percorsi introspettivi tro-vano possibilità creative ed originali. Una metodologiacreativa trova grande giovamento dalla relazionefeconda fra ricerca di frontiera e divulgazione. In talecontesto, la parola "laboratorio" riacquista apertura,senso pieno ed esce dalla retorica vuota che spessooggi l'accompagna. Le iniziative sono articolate su vari livelli di fruibilità,proprio perché personalizzabili secondo le esigenze deifruitori.

- Nello ScillKe Cariddi

- I rifiuti vanno al mare

- Horcynus Orca: Intervista impossibile

- Musica e pupi

- Invento e proietto

- Manincarta

- Fare la terra

la metodologia

i laboratori

Educare

Distretto Sociale

Evoluto

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Il Parco Horcynus Orca, gestito dall'omonimaFondazione, ha sede principale presso il Complesso Monumentale

di Capo Peloro, a Torre Faro (Messina). Tale struttura è costituita da manufatti che risalgo-no a diverse epoche storiche: il forte ottocentesco (Torre degli Inglesi) a cui segue la costru-zione della struttura che affaccia sulla strada e della torre a tronco di cono attualmentevisibile. "Nascosto" dietro la torre degli Inglesi vi è il corpo cinquecentesco di un secondoforte con relativa torre, della cui storia però poco si conosce. Gli scavi condotti dallaSoprintendenza dei Beni Archeologici di Messina hanno, inoltre, portato alla luce la strut-tura del basamento quadrato a tre gradini di 25 metri per lato in laterizio, del faro diepoca romana (I sec a.C.) che qui aveva sede, oltre ai resti di alcune cisterne di raccoltadi acqua piovana ed altro materiale. Per tipologia e dimensione si ritiene si tratti di uno deipiù importanti fari dell'epoca nel Mediterraneo, secondo solo a quello di Alessandria.Le sedi del Parco ospitano mostre di arte contemporanea, eventi teatrali e culturali, laboratori scientifici e di for-mazione e l'Horcynus Festival (Festival Internazionale delle Arti Mediterranee).

Nello ScillKe CariddiAccoglienza al Parco, presentazione e consegna ai giovani "viaggia-tori" di macchine fotografiche digitali per scattare istantanee lungo ilpercorso e documentare l'esperienza. Le fotografie verranno restitui-te all'insegnante alla fine della visita. Giardino delle Sabbie: osservazione dei fenomeni caotici dello Stretto

en plein air, visita alle opere d'arte presenti nel Giardino, approfondimento di miti e leggende del nostro territorio.Momento di esplorazione del linguaggio utilizzato da Stefano d'Arrigo nell'Horcynus Orca, attraverso azioni/gioco.Visita guidata al "luntro" (antica imbarcazione che ha accompagnato per millenni l'uomo nelle attività di pesca ein particolare nella caccia al pescespada nelle acque dello Stretto): i bambini rivivranno le fasi salienti della pesca,approfondendo i ruoli dei pescatori ma anche i differenti mestieri che gli artigiani delle comunità marinare svol-gevano nell'ambito di tale attività. Torre degli Inglesi: visita alla Torre e agli scavi archeologici che hanno portato alla luce i resti dell'antico faroRomano di Capo Peloro, occasione per viaggiare nella storia del nostro territorio.Sala della Terr'acqua: spazio virtuale che ricrea l'ambiente delle prime profondità dello Stretto di Messina, ancheattraverso suggestioni sonore e visive. I giovani viaggiatori saranno, inoltre, dotati di una tavola di cartoncino (latavola delle profondità) sulla quale applicare differenti fogli di carta velina di diverse gradazioni del colore delmare.Sala degli Abissi: il viaggio procederà nel buio degli abissi dove i bambini passeranno attraverso il grande "vorti-ce" (istallazione dell'artista messinese Gianfranco Anastasio) per immergersi virtualmente nei fondali dello Stretto.Durante l'immersione i bambini saranno circondati da suggestioni sonore e visive e guidati sino all'esposizione deipesci abissali (rara collezione presente al centro del gorgo). Momento importante per i bambini anche per fareemergere i loro saperi sulla vita delle profondità del mare. Conclusione del viaggio con la visione del cortometraggio "Lu tempu di lupisci spata" di Vittorio De Seta, testimonianza dello sviluppo della culturamarinara dello Stretto.

Nello Sc i l l >e Car iddi

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PPaarrccoo HHoorrccyynnuuss OOrrccaa CCaappoo PPeelloorroo MMeessssiinnaa

Questa laboratorio prende spunto dalla metodolo-gia munariana e si inserisce come esperienza cheaccosta i bambini al mondo artistico, attraversomomenti di gioco ed esplorazione. Inoltre forniscespunti per poter comprendere l'ambiente che li cir-conda, esclude la competizione tra bambini stimo-lando, dove presente, la creatività.

L'attività ha inizio svolgen-do un sopralluogo nelparco per raccoglieremateriali da utilizzare perle proiezioni.Successivamente si speri-menteranno i materialiraccolti e quelli già pre-senti, componendoli neitelai delle diapositive e

proiettandoli a parete.Questa tecnica permette a tutti di partecipare,anche coloro i quali hanno difficoltà nel disegnareo paura di sbagliare perchè attraverso il giocoogni complesso d'inferiorità svanisce. In ultimo siesamineranno insieme tutte le diapositive compo-ste, stimolando i partecipanti a dare un nomeall'immagine proiettata.

Proiettare la materia attraverso un proiettore di dia-positive, Stimolare la fantasia e la creatività,Esercitare la manualità, Favorire la parte-cipazione collettiva, Vincere la paura disbagliare.

contenuti

obiettivi

Invento e proiet to

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La natura si governa attraverso dei cicli. Allo stes-so modo, se vogliamo evitare di rimanere sommer-si dai nostri rifiuti dobbiamo chiudere un ciclo chealtrimenti lasceremmo aperto. Per chiudere il ciclodella materia, dobbiamo, come la natura, far sìche i nostri rifiuti tornino ad essere risorse. Attraverso la sollecitazione della creatività, si è tro-vata una formula efficace per affrontare il temadell'educazione ambientale, dando ai bambini lapossibilità di capire nel concreto l'importanza delriciclo nella società. Il laboratorio è finalizzato ainsegnare a distinguere i materiali e a creare, par-tendo da oggetti "da buttare" semplici e quotidiani.

Ogni ragazzo/a seguirà un percorso, con-temporaneamente pratico e teorico pas-sando per le tre fasi principali della fabbri-cazione di un foglio. Si comincerà con unabreve storia della carta dalle sue origini adoggi ed illustrazione, in maniera giocosa,delle fasi della "nascita" di un foglio dicarta. Con materiale vario messo a dispo-sizione, i ragazzi/e lavoreranno a temalibero sia nella fase della formazione del

foglio, con introduzione nell'impasto di fiorierbe, ecc., che in quella della pressatura con lacreazione di impronte e bassorilievi utilizzandostoffe, canapa, corde, figure, e in ultimo l'uso delcolore in pasta. Infine, dopo una breve pausa,dall'osservazione del prodotto finito, si stimoleràl'osservazione dei ragazzi sul tema del riciclo e imolteplici e complessi aspetti che ne derivano.

Stimolare la fantasia e la creatività, Esercitare lamanualità, Favorire l'acquisizione di competenze eabilità da sviluppare autonomamente: il ragazzo,infatti, diviene protagonista sviluppando le propriecapacità creative e apprendendo tramite unapproccio ludico, Sensibilizzare sulle tematicheambientali e sull'importanza del riciclaggio

attività

obiettivi

Manincarta

contenuti

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Il laboratorio tratterà del ciclo dei rifiuti e dei nostri com-portamenti, di come questi si traducano in un danno almare a causa dei materiali di scarto che usiamo e poi get-tiamo, del cattivo uso che facciamo dell'acqua e di cometutto, prima o poi, torni al mare.Dopo aver effettuato la visita guidata, gli studenti si riuni-ranno in una delle sale del Parco dove, accompagnatidagli operatori e con l'aiuto di supporti multimediali, saràloro introdotto l'argomento dei rifiuti e delle corrette pras-si che si possono attuare per potere diminuire la nostraimpronta ecologica. In un secondo tempo si chiederà ai

bambini di riflettere su unafiaba tematica letta ingruppo, elencando le con-nessioni tra i rifiuti e l'eco-logia degli esseri viventi.Divisi in gruppi, gli studen-ti, guidati dagli operatori,si recheranno in spiaggiaper la raccolta dei rifiutitrasportati dal mare eabbandonati dall'uomo.

Quando ogni gruppo avrà terminato la sua raccolta siprocederà con la separazione dei diversi tipi di rifiuti negliappositi contenitori e in gruppo se ne ricostruirà la storiaper capirne la provenienza, quali siano le conseguenzedella loro presenza sulla spiaggia, al fine di imparare uncomportamento responsabile in modo da evitare che simi-li condotte possano ripetersi nel tempo.

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Sensibilizzare i bambini al rispetto del mare.Promuovere la diffusione di prassi corrette di com-portamento che tengano in considerazione ilrispetto della risorsa mare, ma anche più in gene-rale dell'ambiente, Fornire nozioni sul cor-retto utilizzo e delle risorse e sullo smalti-mento dei rifiuti

obiettivi

I rifiuti vanno al mare

contenuti

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I ragazzi, divisi in gruppi, dovranno individuarealcuni dei personaggi protagonisti del romanzo diStefano D'Arrigo. A loro disposizione avranno dellepostazioni dotate di pc, internet, libri e sarà conse-gnata loro una busta contenente indicazioni relati-ve il personaggio da individuare (es. l'anno in cuisono ambientati i fatti del romanzo, una brevedescrizione anagrafica del personaggio, altro).Ogni gruppo di ricerca avrà l'opportunità di con-frontarsi, in ogni momento, con l'animatrice/ore diriferimento. I lavori di gruppo saranno elaborati inun secondo tempo dal gruppo di lavoro del ParcoHorcynus Orca e trasformati in una intervista idea-le al personaggio del romanzo Horcynus Orca. Illavoro ultimato verrà inserito sul sito del Parco ecosì restituito a tutti i partecipanti l'attività.

Un breve viaggio all'interno del romanzo HorcynusOrca di Stefano D'Arrigo; l'autore - attraverso l'usodi una lingua/mistura di italiano, dialetto calabre-se e siciliano e parole mutuate dalle fantasie/illu-sioni che gli stessi spazi suscitano nello spettatore -presenta in concreto la visione ed il modo di vive-re lo Stretto.Il laboratorio si propone il preciso obiettivo di avvi-cinare gli utenti alla letteratura ealle proprie radici identitarie nelmodo più naturale possibileattraverso la ricerca, il gioco, illavoro di gruppo.

obiettivi

Horcynus Orca: ricerca perl'intervista impossibile

contenuti

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Nel dettaglio si illustrerà come la tecnica di costru-zione degli strumenti popolari è in strettissima rela-zione con i materiali e, quindi, con l'ambiente cir-costante, che il repertorio di musiche e testi rac-conta la vita giornaliera e le aspirazione della col-

lettività e chel ' innovazionedegli strumentie del reperto-rio è in conti-nua evoluzio-ne. Il laborato-rio si svolgeràs e c o n d omodalità cheprivilegeranno

un approccio concreto ed esperienziale. I bambinivedranno e toccheranno con mano le tecnichecostruttive ed esecutive degli strumenti più antichidella tradizione musicale siciliana e del sud Italia(zampogna, marranzano, brogna, tamburello,...)oltre al repertorio dei cantastorie e del TeatroTradizionale dei Pupi, sperimentando in prima per-sona il meccanismo di movimento dei Pupi. Pertutta la durata del laboratorio contributi sonori evideo accompagneranno l'animatore e i ragazzi avivere il contesto rituale in cui i singoli strumentimusicali e le forme espressive popolari erano (e inparte ancora sono) inserite.

Obiettivo formativo è dare dignità alla tradizionepopolare del proprio territorio e riscoprire queivalori (collegati al ciclo naturale della vita) chesono alla base della convivenza pacifica e consa-pevole dei cittadini. L'attività mette in relazionel'ambiente e la sua antropomorfizzazione con latradizione musicale e come quest'ultima si inca-stra(va) nei riti, nei mestieri, nei comportamenti enelle relazioni umane.

obiettivi

"Musica e pupi": dal territorioalla tradizione orale

contenuti

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Il laboratorio è suddiviso in due parti, una teoricaed una pratica. Inizialmente i bambini saranno introdotti all'argo-mento tramite la visione di brevi animazioni e ilracconto di alcune fiabe, successivamente sarannoloro illustrati i vantaggi del compost, come funzio-na il processo e quali sono gli elementi indispensa-bili alla sua buona riuscita. A conclusione dellaparte teorica si spiegherà come fare e come utiliz-zare in pratica un buon compost.Nella seconda parte i bambini saranno coinvolti inprima persona e dovranno subito mettere all'operale nozioni appena apprese. Utilizzando come rife-rimento delle compostiere precedentemente avvia-te, dovranno verificare che le loro caratteristichecoincidano con la teoria appresa, dovranno poi

individuare gli scarti daaggiungervi e potrannoverificare alcuni parametricome temperatura e umi-dità del cumulo. Infineverrà mostrato un esempiodi compost maturo e comeutilizzarlo, ad esempio inun orto.

Il laboratorio punta a stimolare quanto più possibi-le la sensibilità ecologica dei bambini, coniugandospirito di collaborazione e senso di responsabilitàverso il nostro pianeta, attraverso l'acquisizionedelle conoscenze teoriche basilari e il coinvolgi-mento diretto del bambino nella pratica del com-postaggio.L'esperienza pratica del compostaggio aiuta i bam-bini a comprendere il carattere ciclico della naturae come, nonostante le apparenze, anche noi abi-tanti delle città vi restiamo fortemente interconnes-si.Obbiettivi del laboratoriosono: comprensione del-l'importanza del riciclo dellamateria e acquisizione delletecniche e competenze basedi compostaggio.

obiettivi

Fare la terra

contenuti

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