DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... ·...

21
REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE Numero: 9/CLT Data: 11/02/2013 Pag. 1 Luogo di emissione Ancona DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 Oggetto: L.R. 4/10 DGR 1753/12 Distretto culturale evoluto delle Marche Progetti di interesse regionale - Approvazione avviso pubblico e modulistica - IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA - . - . - (omissis) - D E C R E T A - 1. Di approvare criteri e modalità contenuti nell’Avviso pubblico per progetti di interesse regionale per lo sviluppo del Distretto culturale evoluto delle Marche di cui all’Allegato A, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. Di approvare la modulistica – che fa parte integrante e sostanziale del presente atto – da utilizzare per la presentazione dei progetti come di seguito specificato: Allegato 1 - Domanda di partecipazione Allegato 1.1 - Scheda di adesione al progetto dei partner di progetto pubblici e privati; Allegato 2 - Scheda progetto e guida alla compilazione - Allegato 2.1 – Elenco delle spese per tipologia di spese ammissibili - Allegato 2.2 – Elenco delle spese per singoli partner - Allegato 2.3 – Diagramma di Gantt Allegato 3 - Richiesta di anticipazione delle spese tecniche di progettazione, ai sensi dell’art. 13 dell’avviso. Allegato 4 - Informativa in materia di protezione dei dati personali 3. Di specificare che tutta la documentazione necessaria per la presentazione della domanda di partecipazione di cui al precedente punto 2 sarà resa disponibile ai seguenti indirizzi internet alla sezione bandi: - http://www.regione.marche.it - http://www.cultura.marche.it

Transcript of DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... ·...

Page 1: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

1

Luogo di emissione

Ancona

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA

N. 9/CLT DEL 11/02/2013

Oggetto: L.R. 4/10 – DGR 1753/12 – Distretto culturale evoluto delle Marche – Progetti di interesse regionale - Approvazione avviso pubblico e modulistica -

IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA

- . - . -

(omissis)

- D E C R E T A -

1. Di approvare criteri e modalità contenuti nell’Avviso pubblico per progetti di interesse regionale

per lo sviluppo del Distretto culturale evoluto delle Marche di cui all’Allegato A, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. Di approvare la modulistica – che fa parte integrante e sostanziale del presente atto – da utilizzare per la presentazione dei progetti come di seguito specificato:

Allegato 1 - Domanda di partecipazione Allegato 1.1 - Scheda di adesione al progetto dei partner di progetto pubblici e privati;

Allegato 2 - Scheda progetto e guida alla compilazione

- Allegato 2.1 – Elenco delle spese per tipologia di spese ammissibili - Allegato 2.2 – Elenco delle spese per singoli partner - Allegato 2.3 – Diagramma di Gantt

Allegato 3 - Richiesta di anticipazione delle spese tecniche di progettazione, ai sensi dell’art. 13 dell’avviso. Allegato 4 - Informativa in materia di protezione dei dati personali

3. Di specificare che tutta la documentazione necessaria per la presentazione della domanda di partecipazione di cui al precedente punto 2 sarà resa disponibile ai seguenti indirizzi internet alla sezione bandi:

- http://www.regione.marche.it - http://www.cultura.marche.it

Page 2: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

2

Luogo di emissione

Ancona

4. Di stabilire che l’onere derivante dal presente atto, pari ad € 2.400.000,00 , fa carico quanto ad € 1.600.000 a valere sul capitolo 20821101, codice SIOPE 10602, e quanto ad € 800.000,00 a valere sul capitolo 20822201, codice SIOPE 20101 del Bilancio 2013;

5. di provvedere con successivi atti del dirigente della P.F. Cultura alla approvazione della

graduatoria, all’impegno delle risorse ed alla liquidazione delle somme impegnate;

Il presente atto è pubblicato per estremi sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE (Arch. Paola Mazzotti)

- ALLEGATI - ALLEGATO A DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO AVVISO PUBBLICO PER PROGETTI DI INTERESSE REGIONALE SOMMARIO

1. PREMESSA 2. FINALITA’ 3. OBIETTIVI DELL’AVVISO 4. SOGGETTI BENEFICIARI 5. STRUTTURAZIONE E COMPITI DEL PARTENARITO 6. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI 7. ARTICOLAZIONE E TIPOLOGIE DI PROGETTI AMMISSIBILI 8. SERVIZI ALLA PROGETTUALITA’ 9. TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI 10. CRITERI DI VALUTAZIONE 11. PROCEDURE DI VALUTAZIONE E APPROVAZIONE DEI PROGETTI 12. DOTAZIONE FINANZIARIA 13. FONDO DI ANTICIPAZIONE A SOSTEGNO DELLA PROGETTAZIONE 14. TERMINI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI 15. SPESE AMMISSIBILI 16. VARIANTI AL PROGETTO 17. PROROGHE 18. REVOCHE

Page 3: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

3

Luogo di emissione

Ancona

19. RENDICONTAZIONE E LIQUIDAZIONE DEL COFINANZIAMENTO 20. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO DEL FINANZIAMENTO 21. COMUNICAZIONE 22. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

1. PREMESSA

La legge Regionale n.4/2010, al capo V, artt. 21 e seguenti, dispone l’istituzione del Distretto Culturale delle Marche quale sistema territoriale di relazioni tra il pubblico e il privato volto a sviluppare le potenzialità del territorio in ambito culturale, a garantire il governo integrato delle dinamiche del settore e a sostenere programmi di sviluppo locale. Il distretto culturale delle Marche comprende l’intero territorio regionale, ed è finalizzato a sostenere uno sviluppo locale trainato dalla cultura, attraverso l’incentivazione di nuove professionalità e l’ integrazioni tra beni e attività culturali e produttive, la promozione di comparti produttivi fortemente caratterizzati da contenuti culturali anche in ambito internazionale, la costituzione di filiere orizzontali e verticali tramite l’integrazione tra istituzioni e imprese. Al concetto di distretto culturale che individua nella cultural economy e nella conoscenza un fattore competitivo di crescita del territorio, si accompagna la definizione di distretto culturale evoluto (DCE Marche) a indicare la necessità di superare l’orizzonte delle sole politiche di turismo culturale, peraltro auspicabili e implementabili, con politiche attive di coinvolgimento delle comunità locali e di imprenditorialità sia tradizionali che innovative. Il concetto di distretto culturale evoluto, si sviluppa in coerenza con le indicazioni riportate nel Libro verde della Commissione Europea sul tema ‘Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare’ 27 aprile 2010), che individua le imprese culturali e ad alto contenuto di conoscenza come traino dello sviluppo e opportunità di riequilibrio economico, in particolare nei contesti territoriali teatro di crisi del manifatturiero tradizionale, aprendo così un nuovo filone tematico della programmazione europea. In conformità con quanto disposto dalla Legge Regionale, il progetto di Distretto Culturale Evoluto delle Marche - di seguito denominato DCE Marche – approvato con DGR 1753 del 17/12/2012 si qualifica come azione strategica nell’ambito della programmazione regionale, con particolare riferimento al progetto Marche 2020, alla futura programmazione europea per il periodo 2014-2020, all’Accordo di Programma Quadro da sottoporre all’Amministrazione nazionale, ad altre eventuali iniziative programmatiche a valere su risorse regionali, nazionali, comunitarie, che prevedano il sostegno ad attività e modelli di sviluppo territoriale, a matrice culturale. Il territorio delle Marche diviene pertanto laboratorio d’idee progettuali e di prime sperimentazioni che possano configurarsi anche come incubatori di casi di eccellenza e di esperienze pilota del Distretto Culturale Evoluto, nelle molteplici declinazioni territoriali, caratterizzate da diversi gradi di specializzazione. Il requisito principale consiste nell’adozione di una metodologia di lavoro innovativa, che integri le differenze culturali tra pubblico e privato, la dimensione culturale e creativa, trasformandola in fattore di competitività dell’industria tradizionale e del territorio di riferimento.

Page 4: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

4

Luogo di emissione

Ancona

2. FINALITA’

L’ elemento fondante del presente avviso consiste nell’incentivare la definizione di progetti di interesse regionale che assumano in sé le caratteristiche dello sviluppo a matrice culturale, al fine di costituire un parco di progetti cantierabili e finanziabili a valere su risorse regionali e su programmi nazionali e comunitari di nuova generazione. Sono da considerarsi finalità generali secondo le quali orientare e informare il progetto:

• l’interesse regionale

• il carattere multidimensionale e intersettoriale

Per progetti di interesse regionale, nell’ambito di questo avviso, si intendono progetti culturalmente rilevanti, capaci di sviluppare, integrare, incentivare e far nascere attività economiche, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile, portatore di quantificabili ricadute economiche, occupazionali, sociali e culturali sul territorio e sulle comunità di riferimento, in coerenza con gli obiettivi strategici regionali enunciati al paragrafo 1. Premessa. Per multidimensionalità culturale si intende la capacità dei progetti proposti di utilizzare contenuti culturali diversi di alto profilo come componente trasversale, in grado di ibridare attività imprenditoriali ed economiche, contribuire al welfare di un territorio e delle sue comunità di riferimento. Per intersettorialità s’intende la capacità di coinvolgere diversi settori economici, dalla cultura, all’industria, ai servizi, al turismo, all’interno di progetti capaci di strutturarne le interrelazioni e le sinergie.

3 . OBIETTIVI DELL’AVVISO

Il presente avviso mira a sostenere l’innovazione tecnologica, organizzativa, manageriale, gestionale all’interno di progetti presentati e realizzati da un partenariato pubblico/privato, caratterizzati da forti componenti culturali e creative, capaci di innescare economie locali, coinvolgendo operatori economici appartenenti a filiere diverse, dall’edilizia, all’agricoltura, dal turismo alla produzione industriale e manifatturiera. Più nello specifico l’avviso intende:

• contribuire a costruire le condizioni affinché progetti a forte orientamento culturale possano nascere, svilupparsi e trovare una sostenibilità autonoma nel tempo, attraverso un’integrazione intersettoriale e un’attenta pianificazione delle ricadute economiche, culturali e sociali;

• incentivare relazioni di partenariato pubblico/privato per lo sviluppo economico, a partire dalle componenti materiali e immateriali della cultura e della creatività relativamente a prodotti, competenze, reti, filiere, centri di specializzazione a carattere innovativo e di valenza strategica volti a potenziare competitività ed attrattività in ambito locale, nazionale, europeo ed extraeuropeo;

• sostenere progetti la cui ricaduta territoriale nel distretto culturale evoluto delle Marche sia chiaramente quantificabile e valutabile in termini economici (posti di lavoro attivati, impatti economici, ecc.) in termini sociali ( target coinvolti, benefici per la popolazione ecc.), in termini culturali (innovazione di progetto e di processo, nuovi prodotti culturali, nuove traiettorie di sostenibilità, ecc. ) e che al contempo pongano i territori locali in relazione con le reti lunghe,

Page 5: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

5

Luogo di emissione

Ancona

estese a livello nazionale e internazionale, della ricerca avanzata, dell’innovazione, delle best practice e dei riferimenti avanzati nei settori di competenza;

• favorire all’interno dei partenariati di progetto la formazione di spin off, la costituzione di nuove imprese espressamente dedicate ad esplorare le innovazioni di processo e di prodotto previste e l’emergere di nuove professionalità strutturate da far crescere all’interno del progetto con il tutoraggio e l’accompagnamento dei partner coinvolti;

• utilizzare le risorse pubbliche messe a disposizione delle progettualità come innesco e fattore propulsivo di dinamiche di sviluppo economiche sostenibili più allargate, capaci di generare ulteriori sviluppi in direzione di un’autonomia nel reperimento delle risorse necessarie, indipendentemente dai tempi di attuazione dell’avviso.

La capacità dei partner di progetto di individuare pertinenti strumenti di misurazione e indicatori di valutazione che diano conto della coerenza del processo rispetto agli obiettivi sopra elencati e delle modalità di raggiungimento degli stessi nelle tre fasi di svolgimento - ex ante nella fase di presentazione del progetto, in itinere nella fase realizzativa, ex post a progetto concluso - assume particolare significato in sede di valutazione dei progetti e successivamente nella strutturazione dell’Accordo di partenariato tra le parti per l’esecuzione del progetto.

4. SOGGETTI BENEFICIARI

Sono ammessi ai benefici del presente avviso i seguenti soggetti aventi sede legale o un’unità locale nelle Marche:

1. enti pubblici (Province, Enti Locali, Camere di Commercio, Università, ecc.) ;

2. istituti e luoghi della cultura di cui all’art. 101 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;

3. enti, associazioni e fondazioni profit e non profit che operano con prevalenza nel settore culturale e sociale;

4. imprese profit e non profit;

5. istituti di alta formazione post-universitaria;

6. altri soggetti pubblici e privati operanti nei diversi settori economici, (industriale manifatturiero, turistico, terziario, ambientale, agro-alimentare, etc.) in partenariato con imprese profit e non profit operanti in ambito culturale e creativo;

Possono svolgere il ruolo di soggetti capofila esclusivamente i soggetti pubblici di cui al punto 1. Ciascun soggetto può presentare non più di un progetto in qualità di capofila, mentre può partecipare a diversi progetti in qualità di partner.

5. STRUTTURAZIONE E COMPITI DEL PARTENARIATO

La composizione del partenariato deve essere coerente con gli obiettivi del progetto di Distretto Culturale Evoluto, ovvero garantire una significativa congruenza tra le competenze e le risorse possedute, nel complesso, dai soggetti partner e gli obiettivi e i risultati indicati nel progetto.

Page 6: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

6

Luogo di emissione

Ancona

In considerazione degli obiettivi di sviluppo locale integrato che caratterizzano il modello di DCE, il partenariato dovrà prevedere:

a) la designazione di un soggetto che assuma il ruolo di capofila, riservato esclusivamente a un Ente Pubblico (Provincia, Ente Locale, Università, Camera di Commercio, ecc.). Il ruolo di capofila comporta il coordinamento generale del progetto, la gestione delle risorse economiche attribuite allo stesso, l’assunzione di responsabilità in merito ai risultati attesi e alla modalità di utilizzo delle risorse, in quanto interlocutore unico del raggruppamento nei confronti della Regione Marche, la rendicontazione economico-finanziaria e dei risultati ottenuti;

b) una strutturazione composta sia da soggetti pubblici sia da operatori privati rappresentanti delle realtà imprenditoriali del territorio, afferenti a settori produttivi diversi come la ricerca, la formazione, la tecnologia, l’ICT, il sistema dello spettacolo, la produzione culturale (musei, biblioteche, teatri, etc.), l’imprenditoria tradizionale manifatturiera, la green economy, l’agricoltura, il turismo, la filiera enogastronomica, i servizi per la persona, etc., convergenti su progetti ad alto contenuto culturale;

c) una compagine di partner capace di sufficiente ‘massa critica’ in rapporto agli obiettivi di progetto e con una differenziazione intersettoriale interna al raggruppamento tale da coprire la multidimensionalità degli interventi proposti ed assicurare il raggiungimento di obiettivi complessi e articolati di sviluppo locale, con ricadute positive nei diversi ambiti economici, sociali, culturali;

d) un contratto di partenariato che ne espliciti i ruoli, le modalità di partecipazione e gli apporti, sia in termini tecnici che di contenuto, che economici.

e) Un concorso finanziario dei soggetti proponenti di parte pubblica e privata non inferiore al 60% dell’importo totale del progetto, con dimensione economica complessiva del singolo progetto non inferiore alla soglia di 500.000,00 euro. La quota di concorso finanziario al progetto da parte dei partner può essere conferita anche mettendo a disposizione beni strumentali, beni immobili, lavoro in misura non superiore al 10% del costo totale del progetto.

6. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti devono : a. sviluppare un approccio integrato tra operatori locali all’interno di un dato territorio, evitando

la costituzione di alleanze temporanee che si traducano nella mera giustapposizione di eventi e iniziative autonome di breve durata;

b. costruire partenariati pubblici-privati rappresentativi del territorio, ovvero capaci di raggiungere la “massa critica” sufficiente a incidere in modo determinante sullo sviluppo socioeconomico locale;

c. attivare e potenziare la cooperazione con altri territori e prevedere sviluppi extra-locali anche attraverso la commercializzazione di prodotti e servizi su scala regionale, nazionale e internazionale, sebbene progettati e sperimentati in sede locale;

Page 7: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

7

Luogo di emissione

Ancona

d. rimuovere, o almeno ridurre significativamente, i vincoli territoriali e gli ostacoli che impediscono il pieno dispiegarsi delle potenzialità creative locali, sia in termini di produzione culturale, sia di sviluppo dell’imprenditorialità nel settore culturale e in quelli ad esso correlabili;

e. promuovere la ricaduta occupazionale e lo sviluppo di start up e di nuove imprese dedicate all’interno della compagine del partenariato sul territorio di riferimento, sviluppare spin off e modelli di business innovativi che integrino cultura, creatività, e risorse del territorio;

f. promuovere l’integrazione tra ambiti disciplinari differenti e una più profonda e sistematica collaborazione tra il mondo dell’Università e della ricerca, della produzione culturale, dei beni culturali, della ricerca tecnologica e dell’imprenditoria;

g. prevedere interventi miranti all’innovazione di prodotti e servizi culturali, con particolare attenzione al settore dell’ICT, non limitatamente ai settori più tradizionali del patrimonio e delle produzioni culturali (musei, teatri, sistema dello spettacolo, etc.) ma anche alle nuove industrie culturali e ai settori produttivi ad alto contenuto di cultura e di conoscenza;

h. favorire la circolazione delle professionalità nel settore culturale, creativo e manifatturiero, favorendo l’occupazione, in particolare quella giovanile qualificata, con il trasferimento di competenze di tipo aziendale nel settore culturale e di tipo culturale e creativo nell’ambito delle imprese del manifatturiero;

i. assicurare la sussistenza di condizioni di fattibilità e sostenibilità finanziaria delle proposte, attestate da un business plan relativo alla fase di avvio e a quella di successiva gestione degli interventi, contenente indicatori oggettivamente misurabili in merito alle ricadute economico-occupazionali del progetto sul territorio anche ai fini dell’impatto sociale dello stesso;

j. indicare con chiarezza il set di obiettivi che s’intendono soddisfare, individuare con precisione i risultati attesi alla conclusione del progetto, definire gli indicatori e i sistemi di misurazione e valutazione che consentiranno ex post di apprezzare il tasso di raggiungimento degli obiettivi e la coerenza dei risultati e delle ricadute con le previsioni di progetto;

k. dimostrare la capacità del progetto di generare, a partire da componenti culturali, innovazione di prodotto, di servizio, organizzativa e sostenibilità economica sul lungo periodo, al di là dell’arco temporale di durata del progetto, individuando con chiarezza le prospettive e le traiettorie di sviluppo futuro, per quanto prevedibili al momento della redazione del progetto.

7. ARTICOLAZIONE E TIPOLOGIE DI AZIONI AMMISSIBILI ALL’INTERNO DEI PROGETTI

I progetti presentati devono essere di dimensione sovralocale, provinciale, interprovinciale, regionale e interregionale, con esplicitazione delle logiche territoriali di riferimento e delle esigenze individuate di specializzazione e potenziamento della vocazione culturale dei territori.

Page 8: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

8

Luogo di emissione

Ancona

I progetti, articolati indicativamente in assi, misure, azioni, interventi1 o comunque concepiti in modo organico e coerente per la produzione degli output previsti e fortemente caratterizzati da logiche di intersettorialità, interdisciplinarietà e innovazione devono prevedere le seguenti tipologie di azioni ammissibili:

a. azioni miranti a migliorare l’integrazione tra il settore culturale e le filiere produttive del territorio, come – ad esempio - quella del turismo, dell’agroalimentare, dei servizi sociali, delle attività manifatturiere;

b. azioni miranti a promuovere e sostenere l’avvio di start up nel settore delle industrie culturali e creative e nei settori produttivi ad alto contenuto di cultura e di conoscenza;

c. azioni miranti allo sviluppo di processi, prodotti e servizi evoluti per la conoscenza e la valorizzazione del territorio, dei beni culturali, dei paesaggi culturali e delle risorse ambientali come dimensioni qualitative potenzialmente strategiche per logiche di qualità totale che integrino territorio, paesaggio e produzioni locali, siano esse riferite alle attività manifatturiere che all’agro-alimentare che alla filiera turistica;

d. azioni miranti a strutturare l’informazione presente su supporti tradizionali o digitalizzata per la costruzioni di banche dati, archivi, servizi informativi capaci di alimentare l’industria dei contenuti, di supportare e valorizzare produttivamente e commercialmente campagne di conoscenza e censimento, di promuovere il territorio attraverso supporti multimediali;

e. azioni miranti a restituire attraverso mezzi tecnologicamente evoluti possibilità di conoscenza, di analisi, di interpretazione, di manipolazione, di comunicazione e condivisione di contenuti immateriali, iconografici o più generalmente culturali.

f. azioni miranti alla formazione di competenze e know-how strategici per abilitare gli operatori territoriali, con riferimento prioritario agli operatori del settore culturale o ad esso correlati, a un uso evoluto di tecnologie e prodotti innovativi in termini di sperimentazione degli esiti progettuali, per testarne operabilità, interfacce, modalità d’uso, efficacia e costi;

g. attività di promozione e comunicazione, delle risorse territoriali – ambientali, paesistiche, culturali, imprenditoriali, sociali ed economiche - finalizzate alla costruzione di una percezione condivisa del Distretto Culturale Evoluto delle Marche e delle sue potenzialità nei confronti del territorio regionale, nazionale, internazionale, con l’obiettivo di potenziarne l’attrattività nei confronti di nuovi talenti.

h. azioni miranti alla rifunzionalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, purché se ne individuino modalità di gestione innovative e sostenibili sul lungo periodo.

i. altre azioni purché pienamente coerenti con le finalità e gli obiettivi di cui ai punti 2. FINALITA’ e 3. OBIETTIVI del presente Avviso.

Sono escluse azioni che prevedano esclusivamente interventi di restauro e recupero edilizio.

1 Per una descrizione più nel dettaglio, cfr. sezione “4. Caratteristiche del progetto” all’interno della Guida alla compilazione della scheda

progetto.

Page 9: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

9

Luogo di emissione

Ancona

8. SERVIZI ALLA PROGETTUALITA’

Consapevole della complessità insita nella costruzione di progetti territoriali integrati come quelli prefigurati dal presente avviso, la Regione Marche metterà a disposizione dei territori un insieme di attività, di servizi d’informazione e di azioni di accompagnamento alla progettazione, di seguito illustrati:

a. presentazione dell’avviso e delle sue finalità in un ciclo di incontri, con un appuntamento in ogni Provincia;

b. Attivazione di un servizio di assistenza mail per il chiarimento sia degli aspetti procedurali e di carattere più direttamente amministrativo che relativi a problematiche di contenuti e/o di pertinenza delle azioni proposte rispetto all’articolazione dell’avviso;

c. Organizzazione di seminari dedicati all’approfondimento dei diversi aspetti connessi alla costruzione dei progetti, dall’analisi delle criticità, all’illustrazione di buone pratiche, durante la finestra temporale prevista per l’elaborazione dei progetti.

9. TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

La domanda di partecipazione, redatta in carta semplice sulla base del modello allegato al presente avviso (allegato 1) e corredata di tutti gli allegati previsti nella domanda stessa, nonché degli elaborati progettuali, deve pervenire in busta chiusa, a pena di esclusione, al seguente indirizzo - Giunta Regione Marche, P.F. Cultura – Via Tiziano, 44 – 60125 – Ancona entro e non oltre il 90° giorno dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche a mezzo raccomandata a.r. o mediante corriere o consegna a mano.

Il recapito della busta è a carico del singolo candidato e pertanto la Regione Marche non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni derivanti da inesatte indicazioni del recapito e dalla consegna oltre il termine della documentazione richiesta. In ogni caso, il termine sopra indicato si intende perentorio (e cioè a pena esclusione dalla procedura di istruttoria delle domande) a nulla valendo in proposito la data di spedizione risultante da eventuale timbro o da altro documento e facendo fede unicamente, a tale scopo, il timbro a calendario e l'ora di arrivo apposti sul plico dall’Ufficio Protocollo della Posizione di Funzione della Regione Marche.

La busta deve riportare all’esterno la seguente dicitura “Distretto Culturale Evoluto – avviso pubblico per progetti di interesse regionale – domanda di contributo”, e contenere la documentazione prevista dal presente paragrafo.

Ogni eventuale variazione dell’indirizzo del soggetto capofila deve essere tempestivamente comunicata alla Regione Marche. La Regione Marche non assume alcuna responsabilità nel caso di irreperibilità presso il recapito telefonico e l’eventuale indirizzo e-mail comunicato o per dispersioni di comunicazioni causate da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato oppure dalla mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali non imputabili alla Regione Marche stessa, o comunque imputabili a fatti di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore, né per mancata restituzione dell'eventuale avviso di ricevimento.

La domanda di partecipazione in forma cartacea deve essere composta dall’Allegato 1, pena la irricevibilità della domanda stessa, e dalla seguente documentazione:

Page 10: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

10

Luogo di emissione

Ancona

1)Allegato 1.1 – Scheda di adesione al progetto dei partner di progetto pubblici e privati;

2) Allegato 2 - Scheda progetto completa dei seguenti sub allegati:

- Allegato 2.1 – Elenco delle spese per tipologia di spese ammissibili - Allegato 2.2 – Elenco delle spese per singoli partner - Allegato 2.3 – Diagramma di Gantt In caso di istanza di anticipazione delle spese tecniche di progettazione ai sensi dell’art. 13 del presente avviso la documentazione deve essere accompagnata dall’Allegato 3. Lo stesso Allegato 3, oltre che essere trasmesso in cartaceo, deve essere inviato per via telematica tramite casella di Posta Elettronica Certificata del soggetto capofila al seguente indirizzo PEC: [email protected] con oggetto ‘Istanza di anticipazione delle spese tecniche di progettazione DCE’ . L’Allegato 3 inviato per via telematica non necessita della sottoscrizione digitale del soggetto capofila. Per i progetti ritenuti ammissibili, ma non finanziabili per mancanza di risorse, l’ordine (data e ora) della ricevuta di avvenuta consegna alla PEC di destinazione dell’Allegato 3 per via telematica determina la posizione in graduatoria ai fini della concessione della anticipazione delle spese di progettazione richiesta ai sensi dell’art. 13 del presente avviso.

3) copia fotostatica di valido documento di identità del legale rappresentante sia del capofila che dei partner del progetto. Ai fini della partecipazione al presente avviso fa comunque fede la domanda in versione cartacea, corredata degli allegati richiesti e degli elaborati progettuali e, in caso di discordanza tra quanto indicato nell’allegato 3 inviato via PEC e quanto indicato nella versione cartacea, occorrerà aggiungere alla versione cartacea la richiesta del legale rappresentante di considerare veritieri i dati riportati nella stessa. Per la compilazione in formato elettronico tutta la modulistica è scaricabile dai siti

- http://www.regione.marche.it - http://www.cultura.marche.it

a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche.

10. CRITERI DI VALUTAZIONE

Una volta accertata l’ammissibilità dei progetti presentati, questi saranno selezionati sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

Criteri di valutazione Modalità di valutazione e Indicatori Punti

Page 11: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

11

Luogo di emissione

Ancona

1. Coerenza e qualità progettuale2

Max 25

Formulazione chiara ed efficace degli obiettivi progettuali e dei risultati attesi

Utilizzabilità e precisione degli indicatori quantitativi e qualitativi progettati dai proponenti per l’individuazione del tasso di soddisfacimento degli obiettivi indicati

Architettura complessiva del progetto

Chiarezza nella definizione degli Assi rettori, delle Misure, delle Azioni e degli Interventi (o altra articolazione adottata) nelle loro interrelazioni e articolazioni

Livello di innovazione, intersettorialità, interdisciplinarietà

Esplicitazione degli elementi d’innovazione in termini di processi, prodotti, servizi, prassi operative, governance, in relazione alla capacità di coinvolgimento di diversi settori produttivi e disciplinari

Contesto di riferimento del progetto3

Individuazione chiara degli ambiti territoriali coinvolti dal progetto e dalle sue ricadute economiche, culturali e sociali, ivi comprendendo le reti di relazioni sovralocali. Individuazione delle potenzialità e dei vincoli dei territori di riferimento nell’utilizzare e accettare le innovazioni proposte.

2. Sostenibilità del progetto4

Max 25

Congruità tra le risorse richieste e il sostegno finanziario dei partner con le azioni previste e gli obiettivi di progetto

Evidenziazione della fattibilità delle azioni e degli interventi previsti entro i limiti finanziari indicati e del raggiungimento di una massa critica dell’intervento capace di generare gli effetti previsti.

Completezza e chiarezza del business plan, rispetto al periodo di riferimento dell’avviso in termini di quantità e qualità delle risorse impiegate

Accuratezza nella redazione dei budget di progetto sia per ciò che concerne i costi che i ricavi previsti nell’arco della durata del progetto.

Potenzialità dei mercati di sbocco e orizzonti temporali dei rientri attesi

Individuazione di elementi quanti-qualitativi per la definizione dei mercati di riferimento per i prodotti e i servizi in oggetto, con previsione delle

2 Per coerenza e qualità progettuale s’intende l’adeguatezza degli investimenti, degli strumenti e delle azioni nella loro

strutturazione d’insieme rispetto al contesto di riferimento e alla sua disponibilità ad accogliere le innovazioni proposte, nonché la capacità del progetto di valorizzare risorse latenti o sottovalutate nel territorio. 3 Cfr. in particolare la Guida alla compilazione della “Scheda Progetto”

4 Per sostenibilità s’intende la possibilità di individuare risorse e condizioni che aiutino il progetto a generare ricadute di ampio

spettro riguardanti sia i soggetti a varia misura coinvolti, sia il ventaglio dei destinatari diretti e indiretti, attraverso la capitalizzazione dell’esperienza derivante da un’auspicabile continuità dei processi, dei prodotti e delle metodologie di lavoro adottate. La sostenibilità ha ovviamente a che fare con la possibilità di sviluppo nel tempo, anche al di là delle scadenze temporali del progetto, dei processi e dei prodotti individuati dallo stesso.

Page 12: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

12

Luogo di emissione

Ancona

modalità e delle fasi di penetrazione.

Progettazione delle traiettorie future innescate dal progetto e della sua sostenibilità sul lungo periodo

Previsione di spin off, nascita di nuove imprese dedicate alla realizzazione di prodotti innovativi, loro possibilità di sviluppo nel mercato attraverso autonomo reperimento di risorse finanziare oltre l’arco temporale del progetto.

3. Efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse e valutazione degli impatti5

Max 20

Analisi costi benefici delle misure, delle azioni e degli interventi proposti dal progetto

Utilizzazione di metodologie quantitative, valutazione del ROI rispetto alle componenti principali del progetto

Valutazione a preventivo degli impatti multidimensionali del progetto6

Costruzione della metodologia d’analisi d’impatto economico, sociale e culturale del progetto entro i termini di realizzazione e nello scenario ulteriore di lungo periodo. Evidenziazione degli indicatori utilizzati per le diverse valutazioni

4. Capacità operativa7 Max 20

Congruenza, qualità e strutturazione del partenariato e dei soggetti proponenti in termini di competenze coinvolte e meccanismi di governance

Capacità operativa e finanziaria dei componenti il partenariato. Presenza di professionalità e specializzazioni congruenti e funzionali alle previsioni del progetto, esperienze similari nei curricula dei partner. Capacità di dar vita a nuova imprenditorialità all’interno della compagine sociale del progetto.

Esemplarità e possibilità di applicazione / uso / diffusione dei processi e dei prodotti individuati8

Applicabilità delle innovazioni al di là della sperimentazione iniziale, coinvolgendo target specifici di utenti/produttori chiaramente individuati e localizzati nei diversi ambiti,

5 Per efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse economiche da impiegare nel progetto rispetto al complesso degli obiettivi e

dei benefici attesi s’intende una verifica a priori già nella fase progettuale, attraverso una serie di valutazioni ex ante – dall’analisi costi benefici, agli effetti prevedibili attraverso le future analisi d’impatto – che saranno oggetto di verifica tanto in itinere, durante lo svolgimento del progetto, che ex post, rappresentando il termine di riferimento per la valutazione finale. 6 Per impatti multidimensionali s’intendono gli effetti complessi non solo sul piano economico, ma anche per ciò che concerne la

dimensione sociale e culturale. 7 Per capacità operativa s’intende non solo la dotazione di risorse e competenze esistente da parte dei singoli partner, ma la

coerenza delle esperienze professionali, dei curricula dei membri del partenariato e la loro propensione alla costruzione di progetti innovativi. In particolare rappresenta elemento di grande interesse ai fini della valutazione del progetto la previsione di dar vita a start up e nuove aziende all’interno della compagine sociale, per l’implementazione delle azioni e degli interventi previsti dal progetto e l’individuazione di nuove forme d’imprenditorialità coerenti con le traiettorie di sviluppo per il futuro, oltre alla durata temporale del progetto. 8 Per esemplarità e possibilità d’applicazione, s’intende la potenzialità di replicare e di adattare processi, prodotti, azioni e

interventi a target definiti di utenti e operatori economici, ovvero di diffondere il portato innovativo del progetto al di là della

Page 13: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

13

Luogo di emissione

Ancona

regionali, nazionali e internazionali.

5. Strutturazione e articolazione del piano di comunicazione9

Max 10

Strutturazione e articolazione del piano di comunicazione durante la realizzazione del progetto e alla sua conclusione

Obiettivi della comunicazione verso i principali stake-holder e verso le comunità di riferimento. Indicazione delle modalità di comunicazione progettate e dei media da utilizzarsi. Indicazione dei target di riferimento e loro quantificazione.

TOTALE Max 100

11. PROCEDURE DI VALUTAZIONE ED APPROVAZIONE DEI PROGETTI • L’attività istruttoria è effettuata dalla P.F. Cultura la quale procede ad istruire i progetti

pervenuti entro i termini stabiliti dal presente avviso con il supporto dell’Osservatorio regionale per la Cultura, quale organo di consulenza tecnico scientifica, e della SVIM. Sulla base della istruttoria condotta la P.F. Cultura formula una prima proposta di graduatoria dei progetti e la sottopone alla valutazione della Commissione di valutazione istituita con DDPF 7/13 all’interno del Tavolo di indirizzo e coordinamento per lo sviluppo locale a traino culturale.

• Qualora risulti necessario, la P.F. Cultura nel corso dell’istruttoria può richiedere con Raccomandata A/R, fax, e-mail, il completamento della documentazione prevista, la rettifica di dichiarazioni erronee o incomplete ovvero dati o chiarimenti necessari ai fini dell’istruttoria stessa. La documentazione integrativa richiesta deve essere prodotta entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta di integrazione. Decorso tale termine l’istruttoria verrà completata sulla base della documentazione in possesso e, in caso di carenza grave, verrà decretata l’esclusione della domanda.

• La P.F. Cultura, in esito alla valutazione del Tavolo, formula in via definitiva la proposta di graduatoria dei progetti di interesse regionale e la relativa misura del concorso finanziario regionale da sottoporre alla Giunta regionale.

• A seguito della approvazione dei progetti la Regione, ai sensi della DGR 1753/12, allegato A punto 6, sottoscrive con i soggetti responsabili della attuazione degli interventi uno specifico Accordo di Partenariato che ne disciplina la realizzazione.

compagine originale del partenariato. Le potenzialità di replicabilità e applicazione ad altri operatori e altri contesti rappresentano un’opportunità di moltiplicazione degli impatti sia di carattere economico di carattere sociale e culturale. 9 Per Strutturazione e articolazione del Piano di comunicazione, s’intende sia il complesso di azioni e interventi necessari per

informare i target di riferimento del progetto durante la sua esecuzione, sia le modalità previste di interazione tra i diversi stake holder e tra questi con la Regione Marche, per un costruttivo confronto informato durante la realizzazione del progetto.

Page 14: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

14

Luogo di emissione

Ancona

12. DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse finanziarie attivate con il presente avviso a valere sul fondo regionale straordinario per gli interventi prioritari, di cui all’art. 6 della L.R. 20/2010 per l’anno 2011 e all’art. 4 della L.R. 28/2011 per l’anno 2012 ammontano ad € 1.800.000,00 per il concorso finanziario ai progetti di interesse regionale ed € 600.000,00 per il fondo di anticipazione alle spese tecniche di progettazione.

Le eventuali economie derivanti da revoche, rinunce, economie o minore spesa dei progetti finanziati, saranno utilizzate per lo scorrimento delle graduatorie approvate. L’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di scorrere la graduatoria approvata - nei limiti di vigenza della stessa - con ulteriori risorse finanziarie derivanti da riprogrammazioni e da altre fonti di finanziamento. Ai fini dello scorrimento della graduatoria, laddove le economie risultanti non fossero sufficienti a coprire l’intero ammontare del progetto posto in posizione utile, potrà essere richiesta una rimodulazione dell’intervento finalizzata all’assegnazione delle economie. I progetti devono essere finanziati con risorse pubbliche e private. Il finanziamento regionale previsto per la realizzazione di quanto contenuto nel progetto candidato non può superare il 40% del costo complessivo, e comunque non può eccedere l’importo totale di € 300.000,00. Il finanziamento locale, pubblico e privato, a carico dei soggetti proponenti non può essere inferiore al 60% del costo complessivo. Sono assimilati agli investimenti privati gli investimenti effettuati da soggetti interamente in mano pubblica o a capitale misto nell’esercizio dell’attività di impresa. La quota di cofinanziamento prevista da parte del soggetto proponente può essere garantita in misura non superiore al 10% del costo totale del progetto anche mettendo a disposizione beni strumentali, beni immobili, lavoro. In tal caso i beneficiari devono supportare la rendicontazione con documentazione idonea a ricostruire il calcolo utilizzato per definire l’importo rendicontato in considerazione della particolare tipologia della spesa. Saranno cofinanziati non più di tre progetti di dimensione sovralocale, provinciale, interprovinciale o interregionale per ogni ambito provinciale.

13. FONDO DI ANTICIPAZIONE A SOSTEGNO DELLA PROGETTAZIONE

Al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo territoriale a base culturale la Regione destina a beneficio dei progetti ritenuti ammissibili ai sensi del presente avviso ma non finanziabili per mancanza di risorse una quota pari ad € 600.000,00 a titolo di anticipazione delle spese tecniche di progettazione nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo del progetto, e comunque per un importo non superiore ad € 50.000,00. La richiesta di anticipazione delle spese sostenute per la progettazione avviene contestualmente alla presentazione dei progetti a valere sul presente avviso pubblico. Qualora il progetto risulti ammissibile, ma non finanziato per mancanza di risorse ai sensi del presente avviso, il soggetto richiedente può usufruire della anticipazione delle spese tecniche di progettazione sostenute impegnandosi a restituire l’anticipazione conseguita entro 36 mesi dalla data di erogazione del finanziamento regionale, senza interessi, ovvero entro un termine inferiore espressamente indicato. La richiesta di anticipazione delle spese di progettazione è ammessa a condizione che non sussistano altri finanziamenti, pubblici o privati, per la redazione dei medesimi progetti. Sono ammesse a fruire della anticipazione a valere sul fondo le spese, comprensive di IVA (solo quando definitivamente sostenuta) e spese obbligatorie finalizzate alla predisposizione di progetti cantierabili coerenti ed elaborati secondo le indicazioni del presente avviso pubblico.

Page 15: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

15

Luogo di emissione

Ancona

Il soggetto beneficiario che ottenga una ulteriore agevolazione finanziaria o altra tipologia di contribuzione sulle medesime spese si impegna a restituire l’anticipazione concessa in un’unica soluzione entro 15 giorni dall’incasso dell’ulteriore contributo ottenuto. L’intero importo della anticipazione concessa verrà liquidato a saldo, previa acquisizione della relativa contabilità e da fattura e/o preavviso di parcella del professionista incaricato da parte del soggetto capofila richiedente. L’anticipazione è concessa a fronte di garanzia fideiussoria. La graduatoria di attribuzione della anticipazione è formata in base alla data e ora di arrivo del modulo di istanza di anticipazione delle spese tecniche di progettazione per via telematica -Allegato 3- all’indirizzo PEC [email protected] e nei limiti delle risorse disponibili, con assegnazione all’ultimo progetto finanziabile della quota di anticipazione residua ancorché inferiore a quanto richiesto.

14. TERMINI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

Entro 30 gg dalla data di approvazione del progetto la Regione Marche sottoscrive l’Accordo di partenariato di cui all’Allegato A della DGR 1753/12, punto 6, con il soggetto capofila responsabile della attuazione del progetto. Il progetto dovrà concludersi entro 36 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Accordo di partenariato.

15. SPESE AMMISSIBILI

Il budget di progetto deve essere redatto utilizzando gli appositi Allegati Allegato 2.1 – Elenco delle spese per tipologia di spese ammissibili Allegato 2.2 – Elenco delle spese per singoli partner

Sono considerati eligibili tutti i costi diretti che possono essere definiti come costi specifici direttamente collegati all’esecuzione dell’azione/progetto e che possono quindi essere ad esso direttamente imputati.

Rientrano tra le spese ammissibili:

• Spese di progettazione nel limite del 10% del costo totale del progetto;

• Contributi consistenti nella messa a disposizione di beni strumentali, beni immobili, lavoro nei limiti del 10% del costo totale del progetto;

• Costo di fidejussioni;

• Spese assicurative e legali, parcelle notarili e spese relative a perizie tecniche o finanziarie, se direttamente connesse alla operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;

• Spese per l’utilizzo di personale interno a tempo determinato o indeterminato a condizione che il calcolo del costo rendicontabile del personale dipendente sia effettuato in rapporto alle giornate o alle ore di impegno effettivo nel progetto, considerando il salario lordo entro i limiti contrattuali di riferimento;

Page 16: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

16

Luogo di emissione

Ancona

• Il costo del personale esterno (prestazioni professionali, occasionali, a progetto) in relazione al tempo dedicato esclusivamente all’azione/progetto (al lordo di imposte e contributi di legge);

• Le spese di viaggio e soggiorno, qualora strettamente connesse al progetto e documentate;

• Costi per acquisto di spazi pubblicitari;

• Spese per acquisto di attrezzature e allestimenti, prodotti informatici ed altri beni mobili durevoli *10

• Costi accessori all’acquisto dei beni come ad es. trasporto, installazione, consegna, etc.

• Spese di disseminazione: Organizzazione incontri, eventi, manifestazioni (conferenze, seminari, gruppi di lavoro,gruppi di esperti, ecc.) e azioni dimostrative.

• Costi per materiali promozionali e pubblicazioni (cartacee e multimediali);

• Spese per acquisizione di altri servizi direttamente imputabili alla realizzazione del progetto;

• Spese per il noleggio di attrezzature funzionali alla realizzazione del progetto;

• I costi per diritti SIAE;

• L’imposta di Valore Aggiunto (IVA), ove non recuperabile; 10

I criteri che saranno applicati per la determinazione di tali costi sono i seguenti:

per acquisto di beni utilizzati per tutto il loro ciclo di vita esclusivamente per il progetto il costo sarà determinato in base alla

fattura ;

per i beni non utilizzati per tutto il loro ciclo di vita, il cui uso sia necessario ma non esclusivo per il progetto, sono considerati

ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto stesso, calcolati secondo i principi

della buona prassi contabile.

Page 17: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

17

Luogo di emissione

Ancona

• Spese di restauro e manutenzione straordinaria di beni culturali entro il limite massimo del 20%

Le spese ammissibili devono: - Essere necessarie all’attuazione dell’azione/progetto e incluse negli allegati 2.1 e 2.2 alla

domanda di partecipazione;

- Essere realmente sostenute nel periodo di eligibilità delle spese che va dalla data di approvazione della graduatoria al termine per la realizzazione del progetto;

- Essere identificabili e verificabili da documenti in originale.

Sono considerate non ammissibili le seguenti spese:

- Rimborsi spese forfettari;

- Rimborsi spese non corredati da relativa documentazione giustificativa;

- Spese per utenze telefoniche, luce, gas, acqua e simili, se non riferibili ad allacci temporanei connessi al progetto;

- Compensi agli organi istituzionali;

- Gli interessi debitori;

- Gli aggi (oneri esattoriali o di riscossione);

- L’IVA se non costituisce un costo;

- Le perdite su cambio;

- Ammende, penali e spese per controversie legali;

- Le spese superflue e/o esagerate;

- Spese per acquisto di beni immobili e terreni;

16. VARIANTI AL PROGETTO La realizzazione degli interventi deve essere conforme al progetto originario ammesso a contributo. 16.1 – Variazione del progetto Qualora si dovessero manifestare motivate e documentate necessità di variazione al progetto, queste debbono essere presentate da parte del soggetto capofila alla Regione Marche prima della scadenza dei termini previsti per la realizzazione del progetto, allegando una relazione sottoscritta, corredata dal nuovo preventivo di spesa e delle attività previste.

Page 18: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

18

Luogo di emissione

Ancona

La struttura competente esamina la proposta di variazione accertando: - che i beni e/o servizi e/o prestazioni che il beneficiario intende sostituire possiedano gli stessi requisiti e svolgano le stesse funzioni di quelli presentati nella domanda di partecipazione; - che persistano le condizioni che consentono il conseguimento degli obiettivi originariamente previsti; - che le modifiche da apportare non comportino una diversa valutazione del progetto rispetto ai criteri di selezione originariamente previsti, tale che il nuovo punteggio attribuibile al progetto sia inferiore del 30% al punteggio inizialmente attribuito. La P.F. Cultura valuterà le richieste di variazioni e ne verificherà la loro ammissibilità dandone tempestiva comunicazione. 16.2 - Variazioni della spesa E’ ammessa una riduzione della spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto fino al 30% della spesa originariamente ammessa a contributo, sia in corso di realizzazione, sia in fase di rendicontazione finale. Oltre tale percentuale sarà revocato il contributo. Qualora la spesa finale documentata risulti superiore all’importo ammesso, ciò non comporterà aumento del contributo da liquidare.

17. PROROGHE

Il soggetto capofila può presentare istanza di proroga rispetto al termine finale stabilito per la realizzazione dell’intervento e fino ad un massimo di 6 mesi. Tale richiesta deve essere presentata a mezzo di Raccomandata A.R. alla P.F. Cultura e deve essere accompagnata da dettagliate giustificazioni. La P.F. Cultura si riserva, entro 30 giorni dal ricevimento, di comunicare l’accoglimento della predetta istanza di proroga. In caso di mancato accoglimento dell’istanza di proroga, ovvero di mancata presentazione dell’istanza da parte del beneficiario, sono comunque fatte salve le spese sostenute fino al termine di ammissibilità originariamente stabilito, purché il beneficiario si impegni a completare il progetto e purché non si incorra in una delle cause di revoca totale del contributo. Nei suddetti casi il contributo pubblico è ricalcolato in proporzione alle spese ammissibili sostenute entro il termine di ammissibilità originariamente stabilito.

18. REVOCHE

18.1 Cause di revoca La P.F. Cultura può disporre la revoca totale delle agevolazioni nei seguenti casi: a) rinuncia del beneficiario (in questo caso non si dà seguito alla procedura di comunicazione di Avvio del Procedimento di Revoca, ma si adotta l’atto di revoca);

b) mancato rispetto dei termini per la realizzazione del progetto previste nell’avviso salvo proroghe (di cui all’ articolo 17) debitamente giustificate e autorizzate dalla P.F. Cultura;

c) parziale realizzazione del progetto, attestata da una spesa effettivamente sostenuta inferiore di oltre il 30% alla spesa originariamente ammessa a contributo, in base a quanto stabilito dal presente avviso all’articolo 16.2;

d) scostamento dal progetto originario che comporti una diversa valutazione del progetto stesso rispetto ai criteri di selezione originariamente previsti, tale che il nuovo punteggio attribuibile al progetto sia inferiore al punteggio inizialmente attribuito del 30%, in base a quanto stabilito dall’avviso all’articolo 16.1;

e) mancata presentazione della documentazione di rendicontazione comprensiva della documentazione che certifica la spesa nei termini previsti dall’Accordo di Partenariato tra Regione Marche e soggetto responsabile dell’attuazione;

f) mancato rispetto dei limiti consentiti dalla regola del “de minimis” per le imprese;

Page 19: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

19

Luogo di emissione

Ancona

g) mancato rispetto degli obblighi e degli adempimenti del beneficiario di cui all’articolo 20 e delle disposizioni previste nell’avviso;

h) qualora si riscontri, in sede di verifiche e/o accertamenti, la mancanza dei requisiti di ammissibilità ovvero la presenza di irregolarità che investono il complesso delle spese rendicontate.

Al fine di accertare l’effettivo svolgimento del progetto e/o la veridicità delle dichiarazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. 445/00, la Regione potrà eseguire visite o controllo ispettivi. In caso di revoca del contributo, disposta ai sensi del comma precedente, i soggetti beneficiari non hanno diritto alle quote residue ancora da erogare e debbono restituire i contributi già liquidati, maggiorati degli interessi legali. 18.2 Procedure di revoca e di recupero Dopo aver acquisito agli atti, fatti o circostanze che potrebbero dar luogo alla revoca, la P.F. Cultura, in attuazione degli artt. 7 ed 8 della legge n.241/90 e s.m.i., comunica agli interessati l’avvio del procedimento di revoca (con indicazioni relative: all’oggetto del procedimento promosso, alla persona responsabile del procedimento, all’ufficio presso cui si può prendere visione degli atti) e assegna ai destinatari della comunicazione un termine di trenta giorni, decorrente dalla ricezione della comunicazione stessa, per presentare eventuali controdeduzioni. Entro il predetto termine di trenta giorni dalla data della comunicazione dell’avvio del procedimento di revoca, gli interessati possono presentare alla P.F. Cultura scritti difensivi, redatti in carta libera, nonché altra documentazione ritenuta idonea, mediante raccomandata A.R. La P.F. Cultura esamina gli eventuali scritti difensivi e, se opportuno, acquisisce ulteriori elementi di giudizio, formulando osservazioni conclusive in merito. La P.F. Cultura, qualora non ritenga fondati i motivi che hanno portato all’avvio della procedura di revoca, adotta il provvedimento di archiviazione dandone comunicazione ai soggetti beneficiari. Qualora invece la P.F. Cultura ritenga fondati i motivi che hanno portato all’avvio della suddetta procedura dispone, con provvedimento motivato, la revoca e l’eventuale recupero dei contributi erogati, maggiorati delle somme dovute a titolo di interessi e spese postali e trasferisce il provvedimento stesso al beneficiario mediante lettera raccomandata A/R. Decorsi trenta giorni dalla ricezione della comunicazione del provvedimento, qualora i destinatari non abbiano corrisposto quanto dovuto, la P.F. Cultura provvederà ad informare la struttura regionale competente in materia di recupero crediti in merito alla mancata restituzione delle somme, al fine dell’avvio delle procedure di recupero coattivo.

19. RENDICONTAZIONE E LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO La rendicontazione e liquidazione del cofinanziamento regionale del progetto avverrà con le seguenti modalità:

• Una prima quota del 40% entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’Accordo di partenariato tra la Regione Marche ed il soggetto responsabile della attuazione del progetto;

• Una seconda tranche, pari al 40%, a fronte della rendicontazione di una spesa pari al 70% dell’anticipo corrisposto;

• Il saldo, pari al 20%, a fronte della rendicontazione dell’intero ammontare della spesa del progetto e della documentazione attestante la completa realizzazione delle attività previste nello stesso.

Page 20: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

20

Luogo di emissione

Ancona

Il contributo potrà essere altresì liquidato in un’unica soluzione dietro presentazione della rendicontazione completa comprensiva della documentazione descritta nei punti precedenti. I contributi previsti dal presente avviso si configurano nel caso di imprese e soggetti esercitanti attività d’impresa ai sensi della Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 iscritte alla Camera di Commercio, come “Aiuti di Stato” e rientrano nel regime del “De minimis” (Reg. CE n. 1998/2006). Secondo la regola del “De Minimis” l’impresa beneficiaria può cumulare fino ad un massimo di aiuti pubblici, percepiti a tale titolo, pari a € 200.000,00 nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti. Nel caso in cui l’impresa superi il suddetto importo, il contributo non sarà erogato o sarà revocato interamente se già liquidato; a tal fine dovrà essere prodotta autocertificazione ai sensi del DPR n. 445/2001. Il contributo è soggetto alla ritenuta del 4% di cui all’art. 28 del DPR n. 600/1973 nel caso di esercizio di attività di impresa. Sarà compito del soggetto capofila accertare i requisiti soggettivi dei partner in relazione all’esercizio dell’attività di impresa e le condizioni di rispetto della normativa vigente anche in materia di erogazione degli aiuti di stato in regime de minimis.

20.OBBLIGHI DEI BENEFICIARI DEL FINANZIAMENTO

I soggetti che ottengono un finanziamento, a pena di revoca dello stesso, devono: a) impiegare in via esclusiva il contributo in oggetto per la realizzazione degli interventi proposti

e secondo le modalità indicate nel progetto presentato;

b) il soggetto capofila deve garantire che le spese dichiarate nella domanda di liquidazione del saldo siano reali e che le forniture, i prodotti e i servizi, siano conformi a quanto previsto in sede di approvazione del progetto;

c) il soggetto capofila deve accertare la correttezza e regolarità dei requisiti soggettivi dei partner in relazione all’esercizio dell’attività di impresa e le condizioni di rispetto della normativa vigente anche in materia di erogazione degli aiuti di stato in regime de minimis.

d) il soggetto capofila deve garantire che non sussista un doppio finanziamento delle spese dichiarate nella domanda di liquidazione del saldo attraverso altri programmi nazionali o comunitari o regionali e si impegna a garantire il rispetto di suddetta condizione anche successivamente alla chiusura dell’operazione;

e) fornire ulteriore documentazione integrativa richiesta dalla Regione Marche entro 15 giorni lavorativi dalla data della richiesta;

f) presentare la rendicontazione finale del progetto entro il termine di 60 giorni dalla data di termine per la realizzazione del progetto;

g) apporre i loghi che la Regione Marche indicherà, nei materiali promozionali prodotti, nei siti internet di progetto e in tutti gli altri supporti promozionali e di comunicazione che saranno realizzati nell’ambito del progetto e dare adeguata comunicazione dell’intervento regionale in occasione di eventi pubblici di presentazione del progetto;

Page 21: DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE CULTURA N. 9/CLT DEL 11/02/2013 IL ... · 2018-05-29 · Il concetto di distretto culturale evoluto , si sviluppa in coerenza con

REGIONE MARCHE

GIUNTA REGIONALE

Numero: 9/CLT

Data: 11/02/2013

Pag.

21

Luogo di emissione

Ancona

h) trasmettere alla Regione Marche una copia del materiale promozionale prodotto.

21. COMUNICAZIONE

I beneficiari che accettano il finanziamento, acconsentono ad essere inclusi nell’elenco dei beneficiari pubblicato in formato elettronico o in altra forma. I beneficiari debbono dare adeguata comunicazione del progetto finanziato con i fondi messi a disposizione dalla Regione Marche sia con l’utilizzo dei loghi previsti sia attraverso un raccordo con l’Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali ed alla P.F. Cultura.

22. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

I dati personali forniti all’Amministrazione regionale saranno oggetto di trattamento esclusivamente per le finalità del presente avviso, allo scopo di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici previsti da leggi, regolamenti e dalle normative comunitarie, nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate. Il trattamento dei dati in questione è presupposto indispensabile per la partecipazione al presente avviso e per tutte le conseguenti attività. I dati personali saranno trattati dalla Regione Marche per il perseguimento delle sopraindicate finalità in modo lecito e secondo correttezza, nel rispetto del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, anche con l’ausilio di mezzi elettronici e comunque automatizzati. Qualora la Regione Marche debba avvalersi di altri soggetti per l’espletamento delle operazioni relative al trattamento, l’attività di tali soggetti sarà in ogni caso conforme alle disposizioni di legge vigenti. Per le predette finalità i dati personali possono essere comunicati a soggetti terzi, che li gestiranno quali responsabili del trattamento, esclusivamente per le finalità medesime. I soggetti che presentano domanda di partecipazione ai sensi del presente avviso, acconsentono per il solo fatto di presentare domanda medesima, alla diffusione, ai fini del rispetto del principio della trasparenza, delle graduatorie dei beneficiari tramite la loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche e sui siti internet dell’Amministrazione regionale. I soggetti che presentano domanda di partecipazione ai sensi del presente avviso, acconsentono altresì, in caso di concessione del contributo, a venire inclusi nell’elenco dei beneficiari pubblicato sui siti internet dell’Amministrazione regionale.

23. MONITORAGGIO VALUTAZIONE E CONTROLLO I soggetti beneficiari si impegnano a fornire, su semplice richiesta della P.F. Cultura, tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, del monitoraggio e del controllo, nonché della diffusione delle buone prassi. 24. REFERENTE Responsabile del procedimento è la dott.ssa Simona Teoldi.

P.F Cultura Servizio Internazionalizzazione, Cultura, Turismo, Commercio e Attività Promozionali Regione Marche Via Tiziano 44 60125 Ancona Tel. 071 8063244 Fax. 071 8063113 [email protected]