DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

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DISPOSITIVI DISPOSITIVI PROTEZIONE PROTEZIONE INDIVIDUALE INDIVIDUALE Normativa, Normativa, criteri di criteri di scelta, scelta, requisiti requisiti Agostino MESSINEO Agostino MESSINEO

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DISPOSITIVIDISPOSITIVIPROTEZIONE PROTEZIONE INDIVIDUALEINDIVIDUALE

Normativa, Normativa, criteri di scelta, criteri di scelta,

requisitirequisiti

Agostino MESSINEOAgostino MESSINEO

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LEGISLAZIONEDPR 547 / 55 (sicurezza sul lavoro)

art. da 4 a 6 ed da 369 a 387 DPR 164 / 56 (sicurezza nelle costruzioni)

Art.15DPR 303 /56 (igiene del lavoro)

Art 4 , 5 , 22 , 25 , 26DPR 320 /56 (igiene del lavoro in sotterraneo)

Art 5 , 64 , 65 e 101DPR 962 / 82 (cloruro di vinile)

Art 5 , 6 ,11 , 12Dlgs 277/91 (prevenzione rumore, amianto,Pb)

Art da 4 a 6 ,13 , 14 , da 25 a 28, 31,33,34,48abrogatiabrogati

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Dlgs 77 /92 (prevenzione da alcuni ag.chimici)Art.3 e 4Dlgs 626/94 Art.da 3a 5 ,da 40a 49 , da 65 a 68 ,79, 80 , 84 ed 85

abrogatiabrogati

LEGISLAZIONELEGISLAZIONE

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LEGISLAZIONECircolare Ministero del Lavoro n.34 del

29.4.99

Linee guida delle Regioni (1996)

Dlgs 475/92 (dispositivi di prot.individuale)

DM 2.5.2001 (criteri di

individuazione e uso DPI)

Riferita al Dlgs 626 :

ABROGATA IMPLICIT

UNIUNI

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Adempimenti entro il 2009

• 15 maggio 200915 maggio 2009 : Governo con DM per armonizzazione disposizioni TU armonizzazione disposizioni TU con quelle contenute in leggicon quelle contenute in leggi o regolamenti che dispongono rinviii a norme del Dlgs 626/94 o ad altre disposizioni abrogateabrogate

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Infine abbiamo tra gli adempimenti senza termini temporali

• DM Welfare e Sviluppo Economico sentita CCP su criteri individuazione ed uso DPI (art 79 co 2)

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Nel Dlgs 81/2008Nel Dlgs 81/2008

• I DPI insieme alle attrezzature di lavoro sono inseriti nel Titolo III – Capo II

• A differenza di quanto previsto nel Dlgs 626/94 non sono previste sanzioni non sono previste sanzioni specifiche per violazioni ai singoli specifiche per violazioni ai singoli articoli del capo II o per mancato articoli del capo II o per mancato utilizzo di specifici DPIutilizzo di specifici DPI (guanti, maschere, occhiali, scarpe) ma le sanzioni sanzioni sono applicate in riferimento a sono applicate in riferimento a carenze in ordine a principi generalicarenze in ordine a principi generali

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• Forma geometrica

• Colori

(di sicurezza, di contrasto, del simbolo)

Cartelli diCartelli diavvertimentoavvertimento

Cartelli diCartelli diprescrizioneprescrizione

Segnaletica di Segnaletica di sicurezzasicurezza

Uscita di emergenza

Segnaletica Segnaletica antincendioantincendio

Cartelli di divietoCartelli di divieto

La segnaletica

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Soggetti principali prima del 15.5.2008

DATORE DI LAVORO

DATORE DI LAVORO

Addetti alla squadra antincendio

Addetti alla squadra antincendio

RLSRLS

RSPPRSPPMedico Competente

Medico Competente

Dirigenti-PrepostiDirigenti-Preposti

ConsulentiConsulenti

LAVORATORILAVORATORI

COMMITTENTE DLgs 123/2007

installatori

Fabbricanti Fornitori

progettisti

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Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti Dopo il 15.5.2008Dopo il 15.5.2008

DATORE DI LAVORO

DATORE DI LAVORO

Addetti alla squadra antincendio

Addetti alla squadra antincendio

RLSRLS

RSPPRSPPMedico

Competente

Medico Competente

Dirigenti-PrepostiDirigenti-Preposti

ConsulentiConsulenti

LAVORATORILAVORATORI

COMMITTENTE

SISTEMA GESTIONE SICUREZZA SGSL BS

installatori

ProgettFabbricant

fornitori

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Inefficienza delle macchine ed attrezzature

Inefficienza delle macchine ed attrezzature

11

Disattenzione, negligenza

dell’operatore

Disattenzione, negligenza

dell’operatore

22

Luce, rumore, temperatura, ventilazione, umidità, gas,

polveri, fumi, vapori

Luce, rumore, temperatura, ventilazione, umidità, gas,

polveri, fumi, vapori

33

11 22 33 44

33 44

33

Lavoro fisico, ansia, ritmi eccessivi,

posizioni disagevoli

Lavoro fisico, ansia, ritmi eccessivi,

posizioni disagevoli

44

INFORTUNIINFORTUNI

MALATTIE ASPECIFICHE

MALATTIE ASPECIFICHE

MALATTIE PROFESSIONALI

MALATTIE PROFESSIONALI

CAUSE E PROBLEMATICHE CONNESSE

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Si intende per DPI qualsiasi Si intende per DPI qualsiasi

attrezzatura destinata ad essere attrezzatura destinata ad essere

indossata e tenuta dal lavoratore indossata e tenuta dal lavoratore

allo scopo di proteggerlo contro allo scopo di proteggerlo contro

uno o più rischi suscettibili di uno o più rischi suscettibili di

minacciarne la sicurezza o la minacciarne la sicurezza o la

salute durante il lavoro, nonché salute durante il lavoro, nonché

ogni complemento o accessorio ogni complemento o accessorio

destinato a tale scopo. destinato a tale scopo.

DEFINIZIONEDEFINIZIONE

Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) (ex art 40 Dlgs 626/94)(ex art 40 Dlgs 626/94)

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L’art 74 c II precisa che

• Non costituiscono DPI • indumenti di lavoro ordinario utilizzati per evitare che gli

abiti si sporchino • uniformi elementi di riconoscimento delle funzioni svolte e

dell’azienda non specificatamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute (Circ M Lav 34 - 29.4.99)

• attrezzature dei servizi di soccorso e salvataggio , • attrezzature di protezione individuale delle forze

di polizia , delle FF.AA e del personale del servizio per il mantenimento dell’ordine pubblico (giubbotti antiproiettile)

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L’art 74 c II precisa che

• Non costituiscono inoltre DPI

• Le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali ,

• i materiali sportivi usati solo a fini sportivi e non lavorativi ,

• i mezzi per autodifesa o dissuasione,

• gli apparecchi portatili per individuare o segnalare rischi e fattori nocivi

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L’art 75 ribadisce un concetto importante

• I DPI debbono essere usati quando i I DPI debbono essere usati quando i rischi non possono essere evitati o rischi non possono essere evitati o ridotti da misure tecniche di ridotti da misure tecniche di prevenzione ,da mezzi di protezione prevenzione ,da mezzi di protezione collettiva o metodi di riorganizzazione collettiva o metodi di riorganizzazione del lavorodel lavoro

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DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI abbia la possibilità di valutarne l'efficacia e di percepire, prima di riceverne pregiudizio, la progressiva verificazione di effetti lesivi.

1^ categoria

DPI che non rientrano nelle altre due categorie.

2^ categoria

DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI non abbia la possibilità di percepire tempestivamente la verificazione istantanea di effetti lesivi.

3^ categoria

Categorie di DPI (Art.4, D.Lgs.475/92)Categorie di DPI (Art.4, D.Lgs.475/92)

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• RISCHI Misure tecniche di Prevenzione• (vanno evitati con) Mezzi di protezione collettiva• Riorganizzazione del lavoro

• Ove impossibile• (RISCHI RESIDUI)

• Caratteristiche DPI • Ricerca di mercato ••• Raffronto

DPIDPI

Quando vanno usati i D.P.I.?Quando vanno usati i D.P.I.?

SCELTA DPI

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FATTORI DI RILIEVO (DPI)Importanza del medico competente

Costruttori non indicano periodicità di sostituzione DPI

Formazione corretta, esaustiva ed efficace

Uso in lavori atipici

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Vigilanza

• Sono finora mancati nella quasi totalità adeguamenti sui documenti di valutazione del rischio

• Sono carenti eventuali indicazioni su controindicazioni o interferenze

• Vi è riferimento spesso generico alla tipologia ma non alla classe di protezione

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Vigilanza

• Mancano indicazioni sui nuovi termini di riferimento specie per vestiario,occhiali ed otoprotettori

• Scarsa consultazione con i medici competenti

• Inadeguata conoscenza delle protezioni idonee da parte di molti medici competenti

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E sulla vigilanza le E sulla vigilanza le esperienze attuali sono cheesperienze attuali sono che

• Prescrizioni quasi sempre focalizzate sugli otoprotettori nelle industrie, cinture di sicurezza in edilizia

• Deve essere migliorata l’ attenzione al vestiario di protezione ed in particolare ai guanti

• Devono essere migliorate le indicazioni nelle prescrizioni relative agli APVR

• Deve essere valutata con maggiore attenzione la tolleranza individuale ed i fattori che limitano un uso generalizzato del DPI

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I ConsiderazioneI Considerazione

Maggiore attenzione e coinvolgimento del medico in fase di scelte e acquisto

dei DPI

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Apprendisti e minori - ExtracomunitariPrecari - Lavoratori temporaneiAnziani e/o pensionati - Giovani

Donne - ArtigianiLavoratori indipendenti

Lavoratori in corso di addestramentoStudenti

Portatori di Handicap/invalidiDisoccupati in cerca di impiego

NECESSITA DI FORMAZIONE NECESSITA DI FORMAZIONE INTEGRATAINTEGRATA

(concorso anche del medico del lavoro) per

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VARIABILI MENO VARIABILI MENO FREQUENTEMENTE VALUTATEFREQUENTEMENTE VALUTATE

Controllo sulla realizzazione di condizioni di lavoro confortevoli

Controllo sulla realizzazione di situazioni prive di stress

Controllo sulla corretta comprensione di segnali o ordini

Effettiva adeguatezza DPIEsistenza di conflittualità interna

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I dispositivi individuali di protezione (DPI) (art.76)

Devono essere adeguati ai rischi da prevenire ed alle condizioni esistenti sul posto di lavoro, ergonomici, adattabili allo utilizzatore.

In caso di rischi multipli con uso simultaneo di più DPI questi devono essere compatibili e mantenere la propria efficacia

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attenzioneattenzione

• ADDESTRAMENTO INDISPENSABILE

Per DPI di III categoria

(es:maschere) e per i dispositivi di protezione dell’udito (art 77 co 5)

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1 Caratteristiche 1 Caratteristiche generali dei DPIgenerali dei DPI

• COMFORT : dovrebbero essere leggeri, adattabili, tali da assicurare comfort termico,traspirabilità,dimensioni limitate

• ECONOMICI :il costo unitario non deve essere troppo elevato. Devono essere di alta durata ed efficienti.

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2 Caratteristiche 2 Caratteristiche generali dei DPIgenerali dei DPI

• REQUISITI INFORMATIVI: devono esserci indicazioni su : limiti d’uso, tempo utile prima della scadenza ,istruzioni per l’uso, corretta manutenzione ed immagazzinamento

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3 Caratteristiche 3 Caratteristiche generali dei DPIgenerali dei DPI

• REQUISITI DI SICUREZZA :

deve esserci assenza di rischi aggiuntivi,innocuità , solidità , efficienza

protettiva, adeguata durata della potenziale protezione, e data di

scadenza utile

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4 Caratteristiche 4 Caratteristiche generali dei DPIgenerali dei DPI

• REQUISITI PRESTAZIONALI :

ridotto disagio, funzionalità pratica, compatibilità con altre protezioni, ridotto disagio nell’indossarli

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DPIDPI

ComfortComfort

LeggerezzaAdattamento alla morfologiaDimensioni limitateTrasportabilitàComfort termico

Notizie sulle protezioni forniteLimiti di usoTempo utile prima della scadenzaIstruzioni per l’uso, manutenzione, pulizia, etc.

Disagio ridottoLimitazione effetti di impedimentoFunzionalità praticaCompatibilità con altri DPI (uso contemporaneo)

Costo unitarioPrevedibile durata ed efficienza

Efficienza protettivaDurata della protezione (potenziale)Data di scadenza NON superataInnocuitàAssenza di rischi causati dallo stesso DPISolidità

Requisiti prestazionaliRequisiti prestazionali

Requisiti economiciRequisiti economici

Requisiti di sicurezzaRequisiti di sicurezza

Requisiti informativiRequisiti informativi

CriteriCriteridi sceltadi scelta

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Effettua analisi e valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi

Individua tipo e caratteristiche dei DPI necessari e categoria di appartenenza, tenendo conto di eventuali rischi introdotti dai dispositivi suddetti (art.77 c.1 b)

Valuta sulla base delle informazioni e delle norme d’uso fornite dal fabbricante la corrispondenza tra dispositivi individuati e dispostivi esistenti sul mercato

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (art.77)

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OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (art.77)

• Aggiorna la scelta ogni volta che intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione

• Stabilisce le condizioni in cui i DPI devono essere usati in funzione dell’entità del rischio, della frequenza di esposizione e delle caratteristiche del posto di lavoro

• Mantiene l’efficienza e garantisce l’igienicità dei DPI

• Provvede a che siano utilizzati soltanto per gli usi previsti

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OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (art.77)

• Destina i DPI ad uso individuale e, nell’impossibilità di ciò, garantisce con misure adeguate, il mantenimento di condizioni igieniche

• Informa preliminarmente i lavoratori dei rischi da cui il DPI li protegge e fornisce istruzioni comprensibili ai medesimi

• Rende disponibili informazioni adeguate su ogni DPI

• Assicura una formazione adeguata e, se necessario, organizza uno specifico addestramento circa l’utilizzo dei DPI

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Sottoporsi ai programmi di formazione e addestramento

UTILIZZARE (!!) correttamente e conformemente formazione ed addestramento

Avere cura dei DPINon apportarvi modifiche di propria

iniziativaRiconsegnare i DPI secondo le procedure

aziendaliSegnalare immediatamente difetti o

inconvenienti

Obblighi del Lavoratore art 78Obblighi del Lavoratore art 78

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In generale vi è sanzione • Mancata fornitura dei DPI idonei

(art 18 co d)

• Arresto 3-6 m o ammenda 2.000-5.000 Euro

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Formazione ed informazione

• Tutti gli obblighi di formazione ed Tutti gli obblighi di formazione ed informazione da parte del DL o dirigenti informazione da parte del DL o dirigenti sono sanzionati con l’art. 55 comma 4 sono sanzionati con l’art. 55 comma 4 lettera e che fa riferimento all’art.18 lettera e che fa riferimento all’art.18 comma 1 lettera “l” che, a sua volta , fa comma 1 lettera “l” che, a sua volta , fa riferimento ad art 36 e 37riferimento ad art 36 e 37

• La sanzione prevista è dell’arresto da 4 ad 8 mesi o ammenda da 2000 – 4000 Euro

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In particolare all’art 37In particolare all’art 37

• Al co 1 b vengono indicate tra gli obblighi formativi le “misure e procedure di misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristiche prevenzione e protezione caratteristiche del compartodel comparto” inclusi ovviamente i DPI

• Al co 3 viene statuito che il DL assicura che assicura che ogni lavoratore riceva una formazione ogni lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specificispecifici (inclusi evidentemente i DPI)

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Sanzioni per il lavoratore• Ai sensi art 20 co 2 lettera h

ove non partecipino ai programmi di formazione e di addestramento organizzati

arresto<1 mese o ammenda 200 - 600 euro

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Sanzioni per il lavoratore

• Se non utilizzano i DPI (art 20 co 2 lettera c –d) conformemente alla formazione ed addestramento ricevuti

• arresto<1 mese o ammenda 200 - 600 euro

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Sanzioni per il lavoratore

• Se non segnalano le deficienze dei DPI (art 20 co.2 lettera e)

• arresto<1 mese o ammenda 200 - 600 euro

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Formazione ed informazione

Inoltre, in linea generale, ove il DL non prendesse le misure appropriate affinchè solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni ed addestramento accedano a zone di rischio è prevista sanzione da 3 a 6 mesi di arresto o da 2000 a 5000 euro di ammenda (art.18 lettera c)

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In tema di rischi biologici

• I lavoratori devono avere a disposizione indumenti protettivi…e i DPI devono essere controllati disinfettati e puliti dopo ogni utilizzazione e devono essere riparati o sostituiti quelli difettosi (art 273)

• Sanzione per DL o preposto : arresto Sanzione per DL o preposto : arresto 4-8 m o ammenda 2000- 4000 euro4-8 m o ammenda 2000- 4000 euro

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In tema di amianto• I lavoratori esposti devono utilizzare DPI

delle vie respiratorie con FPO adeguato alla concentrazione di amianto nell’aria..in ogni caso la concentrazione nella l’aria filtrata non deve essere superiore a 10 ff/litro …lìutilizzo deve essere intervallato da periodi di riposo (art.251)

• Sanzioni per DL : arresto 4-8 m o Sanzioni per DL : arresto 4-8 m o ammenda 4000-12000 euro ammenda 4000-12000 euro

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Cancerogeni e mutageni• Il DL assicura che i lavoratori di idonei

indumenti protettivi e DPI custoditi in luoghi determinati,controllati e puliti dopo ogni utilizzazione ,riparati e sostituti quelli difettosi prima di ogni nuova utilizzazione (art.238)

• Sanzione per DL : arresto 4-8 m o Sanzione per DL : arresto 4-8 m o ammenda 4000-12000 euroammenda 4000-12000 euro

• Sanzione per preposto : arresto <2m o Sanzione per preposto : arresto <2m o ammenda 400-1200 euro ammenda 400-1200 euro

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Agenti chimici • Il DL sulla base dell’attività e della VR

provede affinchè il rischio sia ridotto ..mediante utilizzazione dei DPI se non si riesce a prevenire con altri mezzi l’esposizione …i DPI devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari (art 225)

• Sanzione per DL : arresto 4-8 m o Sanzione per DL : arresto 4-8 m o ammenda 4000-12000 euroammenda 4000-12000 euro

• Sanzione per preposto : arresto <2m o Sanzione per preposto : arresto <2m o ammenda 400-1200 euro ammenda 400-1200 euro

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videoterminali

• Il DL fornisce a sue spese ai lavoratori i DPI di correzione visiva in funzione dell’attività svolta quando l’esito delle visite ne evidenzi la necessità e non sia possibile utilizzare i dispositivi normali di correzione

(art 176 co 6)

• Sanzione specifica : non prevista vige Sanzione specifica : non prevista vige art .18 ,lettera “ d “ arresto 3-6 m o art .18 ,lettera “ d “ arresto 3-6 m o ammenda 2000-5000 euro ammenda 2000-5000 euro

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Sanzione per DL e dirigenti ; Sanzione per DL e dirigenti ; arresto 4-8 m o ammenda 2000-4000 euroarresto 4-8 m o ammenda 2000-4000 euro

rumore• Nei casi in cui i rischi non possono essere evitati il DL mette a

disposizione DPI nei casi in cui l’esposizione al rumore superi i valori inferiori di azione (80 dB) ma se è pari o superiore al valore superiore d’azione (85 dB) esige che i lavoratori li utilizzino, sceglie i DPI che consentano di eliminare o ridurre al minimo il rischio previa consultazione con i lavoratori,ne verifica l’efficacia ..tiene conto dell’attenuazione solo ai fini di valutare l’efficienza e il rispetto dei valori limite di esposizione (art 193)

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Tipologia delle Schede Tipologia delle Schede TecnicheTecniche

• Protezione visoviso, occhiocchi, uditoudito

• Protezione arti superioriarti superiori

• Protezione arti inferioriarti inferiori

• Protezione del corpocorpo

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metodologiaIncontro con esperti aziendali per la Incontro con esperti aziendali per la

corretta redazione delle schedecorretta redazione delle schede

Analisi dei categorici esistenti in Analisi dei categorici esistenti in azienda tramite supporto informaticoazienda tramite supporto informatico

Sopralluogo nei magazzini per valutare Sopralluogo nei magazzini per valutare l’effettiva corrispondenza tra l’effettiva corrispondenza tra

categorici e DPI categorici e DPI

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MetodologiaMetodologia

• Eliminazione dei categorici “superati” Eliminazione dei categorici “superati” o doppi e sostituzione con nuovi DPIo doppi e sostituzione con nuovi DPI

• Assegnazione dei DPI ai vari gruppi Assegnazione dei DPI ai vari gruppi omogeneiomogenei

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MASCHERA DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIEMASCHERA DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE(POLVERI E FUMI) (POLVERI E FUMI)

Cat. SAP 74810

CARATTERISTICHE TECNICHE           per polveri e nebbie a base acquosa;          molto leggero;          protezione da polveri fino a 50xTLV;          tessuto resistente al collasso;          con valvola di espirazione;          con bordo di tenuta per una migliore aderenza al volto;          con due elastici regolabili e nasello in metallo per una migliore adattabilità al viso.  Dotato di marcatura CE, Norma EN 149:2001 - classe FFP3.  RICHIESTE 1.       Il produttore deve essere certificato EN ISO 9002;2.    Certificato di conformità rilasciato dal produttore che attesti la rispondenza alle caratteristiche tecniche richieste;3.      Verifica costruttiva e documentale da parte del collaudo.

Esempio di Scheda TecnicaEsempio di Scheda Tecnica

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DECRETO MINISTERIALE 2001

Le norme del decreto ministeriale del 2001 non Le norme del decreto ministeriale del 2001 non prevedono dirette sanzioni penali in caso di prevedono dirette sanzioni penali in caso di

inadempienzainadempienzaIn passato poteva essere applicata l’ammenda alternativa all’arresto ove si fossero disattesi i combinati disposti degli

art. 42 e 43 Dlgs 626/96

(es:Scelta erronea dei DPI)

ABROGATO IL DLGS 626/94 (MA NON IL DM)

LE NORME DIVENTANO INDICAZIONI DI BUONA LE NORME DIVENTANO INDICAZIONI DI BUONA TECNICATECNICA

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Procedure previste dal DM 2001Procedure previste dal DM 2001(vestiario di protezione)(vestiario di protezione)

1) Definire esattamente il PERICOLO ePrendere nota dell’effetto potenziale degli agenti

chimici(Composizione, quantità,etichettature, penetrazione

cutanea, effetti acuti o ritardati , vie di assorbimento,effetti cumulativi e potenziati)

2) Accertare ESPOSIZIONE in relazione alle condizioni operative

(Circostanze specifiche, fatica,contaminazioni accidentali,ecc.)

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Procedure previste dal DM 2001:

• 3)EFFETTUARE VERIFICHEAutocontrollo (anche mediante check list)

Adeguatezza barriera contro i tossici

Valutare esito prove pratiche

Valutazione possibilità di intralcio ( minimo)

Possibili interferenze con altri DPI

Ipotetici svantaggi (riduzione visuale, ecc..)

Necessità di requisiti speciali

Adeguatezza della manutenzione, della gestione, della supervisione e delle procedure

Page 56: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Procedure previste dal DM 2001

CHECK LIST

Descrizione gravità del pericolo di esposizione alla pelle

Valutazione pericolo di inalare agenti chimici

Descrizione e motivo della necessità di occhiali, copricapi e stivali speciali

Valutazione tipo di resistenza e tempo di difesa del materiale degli indumenti ai

tossici

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Procedure previste dal DM 2001 (check list)

• Verificare altri requisiti di resistenza utili del materiale degli indumenti (es:durabilità)

• Stabilire necessità di permeabilità all’aria

• Verificare accettabilità di coperture parziali (grembiuli)

• Stabilire adeguatezza di indumenti “usa e getta”

• Verificare necessità di massimo isolamento

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Adozione DPI quando il rischio non può essere

sufficientemente ridotto e cioè:

• Valutare rischi residui,

• epidemiologia,

• gravità dei danni,

• norme UNI,

• rispetto TLV,

• indicazione costruttori,

• registro infortuni

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Riferimenti minimiRiferimenti minimi

• Allegato VIII indica uno schema Allegato VIII indica uno schema semplificato per l’inventario dei semplificato per l’inventario dei rischi, un elenco delle rischi, un elenco delle condizioni non esausitive di condizioni non esausitive di rischio ripreso dagli allegati del rischio ripreso dagli allegati del DLgs 626/94 e schemi di DLgs 626/94 e schemi di riferimento per la scelta dei riferimento per la scelta dei diversi DPIdiversi DPI

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Dopo una scelta preliminare

• Valutare impedimento, intralcio sforzi o scomodità determinate dai DPI usati

• Stabilire se occorre una protezione aggiuntiva contro altri pericoli (es:incendio)

• Determinare la compatibilità con attività ed utensili in uso

• Stabilire un addestramento adeguato per qualsiasi procedura

• Verificare se vi è possibilità di contaminazione per altri lavoratori

• Giudicare l’adeguatezza delle procedure di pulizia manutenzione e sistema di gestione

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Indumenti : tempo di penetrazione

• È il periodo dopo il quale il È il periodo dopo il quale il contaminante si diffonde nella superficie contaminante si diffonde nella superficie interna dell’indumento e sulla pelleinterna dell’indumento e sulla pelle

• Minor tempo di penetrazione = Minore Minor tempo di penetrazione = Minore protezione protezione

• Indicazioni: fino a 2 h “protezione Indicazioni: fino a 2 h “protezione limitata”limitata”

• Fino a 6 h “protezione normale”Fino a 6 h “protezione normale”• Oltre 6 h “esposizione tempi lunghi”Oltre 6 h “esposizione tempi lunghi”

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Indumenti : Indumenti : considerazioniconsiderazioni

• se semipermeabili (microporosi,poliuretanici) offrono barriera ai liquidi ma procedure di pulizia possono alterarne caratteristiche : necessità di sostituzione

• se impermeabili all’aria (fibre tessili ricoperte) sono flessibili, non assorbenti,evitano penetrazione di liquidi e gas (pellicole polimeriche).Possono essere stabili , durevoli,di maggiore peso e rigidità quindi con riduzione mobilità e comodità . PVC resiste poco contro solventi aromatici e petrolio

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indumentiindumenti

• Vestibili , comodi (meglio larghi che stretti non devono impedire le flessioni)

• Cuciture resistenti agli agenti chimici• Tasche assenti• Allacciature progettate in modo idoneo (punti

deboli)• Aperture tali da facilitarne rimozione o indosso• Prove pratiche di penetrazione utili su orli e

giunture

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TERMINI DI RIFERIMENTO

Indumenti di protezione• Tempo di penetrazione di un tossico

OtoprotettoriOtoprotettori• Attenuazione sonora

Maschere• Efficienza• Capacità• Fattore di protezione operativo (FPO)

Protezione per gli occhi• Graduazione dei filtri

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Occhiali di protezione : Occhiali di protezione : normativanormativa

• Art.382 DPR 547/55 :i lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi devono essere muniti di occhiali visiere o schermi appropriati

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• All .IV Dlgs 626/94 : dispositivi di protezione degli occhi e del viso sono occhiali a stanghette, occhiali a maschera, occhiali di protezione contro raggi X e laser,radiazioni UV ed IR ,schermi facciali, maschere e caschi per saldatura ad arco

Page 68: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo attività per le quali è Elenco indicativo attività per le quali è necessario mettere a disposizione DPInecessario mettere a disposizione DPI

• All.VIII – 3.3 protezione degli occhi (occhiali e visiere) :

• Saldatura, molatura e tranciatura

• Mortasatura e scalpellatura

• Lavorazione e finitura di pietre

• Uso di estrattori di bulloni

• Uso di macchine asportatrucioli

• Fucinatura a stampo

• Rimozione e frantumazione

di schegge ,sabbiatura

Page 69: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo altre lavorazioni:

Manipolazione di prodotti acidi o alcalini, disinfettanti e detergenti corrosivi

• Impiego di pompe a getto liquido

• Manipolazione di masse incandescenti fuse

• Esposizione al calore radiante

• Impiego di laser

Page 70: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Occhiali di Occhiali di protezioneprotezione

• Infortuni oculari 35% di tutti gli eventi e condizioni di rischio : DANNI MECCANICI MECCANICI (polveri, trucioli, schegge) DANNI TERMICI TERMICI (freddo = lacrimazione protratta , caldo = infiammazioni e ustioni) DANNI CHIMICI CHIMICI (acidi ed alcali causano infiammazioni e causticazioni) DANNI OTTICI OTTICI causati da UV (cheratiti) , da INFRAROSSI (lesioni retiniche e cataratta) LASER

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Occhiali di protezione :

caratteristiche• Robusto, ben rifinito, senza sporgenze o

irregolarità, resistente agli urti

• Costituito da materiale inerte,inodore ,atossico ,a bassa conducibilità termica

• Fissato con astine o banda elastica, regolabile

• Minimo peso ed ingombro

• Parte ottica perfettamente alloggiata

• Panoramico

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Occhiali : caratteristiche ideali

• Resistente alla combustione , stabile al calore, resistente alla disinfezione

• Ottima trasparenza della parte ottica e lavorazione perfetta

• In caso di lenti scure deve garantire una buona visione e proteggere da radiazioni nocive

• Lenti in vetro organico termoplastico ,a base di carbonio ed idrogeno,vetro minerale a base di silice o vetro organico termoindurente a base di resine sintetiche

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Occhiali di protezioneOcchiali di protezione

• Filtri per ultravioletti• Devono essere selezionati

tra quelli con gradazione 2 o 3 a seconda dell’intensità della sorgente

• In alcuni filtri di gradazione 2 la percezione dei colori può essere alterata (colorito giallo)

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Occhiali di protezioneOcchiali di protezione

Filtri per infrarossiFiltri per infrarossi• Devono essere selezionati tra quelli di Devono essere selezionati tra quelli di

protezione 4 e la gradazione dipende protezione 4 e la gradazione dipende dalla temperatura di esposizione :dalla temperatura di esposizione :

• 4-1,2 fino a 1050°C , 4-1,2 fino a 1050°C , • 4-1,4 fino a 1070°C ,4-1,4 fino a 1070°C ,• 4-1,7 fino a 1090°C , 4-1,7 fino a 1090°C , • 4-2 fino a 1110°C) 4-2 fino a 1110°C)

Page 75: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Occhiali di Occhiali di protezione:criteri protezione:criteri

generaligenerali Evitare alte gradazioni non

giustificate (ci si avvicina più alla fonte luminosa , si sforza la vista o

si toglie la protezione •Per attività all’aperto con forte

luce solare usare filtri con gradazione immediatamente superiore a quella prescritta

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Occhiali di Occhiali di protezioneprotezione

• Le norme valgono per distanza occhio lavoro di 50 centimetri ed

illuminazione media di 100 lux• L’aiuto saldatore generalmente deve

usare filtri 1,2 – 4 .Se si trova alla stessa distanza del saldatore , filtri

uguali• Nella saldatura ad arco generalmente

si usano filtri da 9 a 15 a seconda amperaggio e tipo saldatura

Page 77: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Saldatura: da Saldatura: da valutarevalutare

• Saldatura a gas : grado erogazione dei cannelli

• Saldobrasatura : grado erogazione dei cannelli

• Taglio al plasma: grado erogazione dei cannelli

• Sald.Leghe leggere : caratteristiche dei flussi

• Taglio e saldatura ad arco : intensità corrente, tipo arco e natura metallo base

• Taglio al plasma : intensità di corrente

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SaldaturaSaldatura

• Aumentare grado di protezione (+1) se:

• Posizione sfavorevole operatore

• Inadeguata illuminazione del locale• Addestramento e fattore umano non

ottimali

Page 79: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Saldatura su elettrodi rivestiti

• 20 – 40 A protezione 9• 40 – 80 A 10• 80 – 175 A 11• 175 – 300 A 12• 300 – 500 A 14• > 500 A 15Segnalare sul doc. di valutazione dei rischi !

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Lenti a Lenti a contattocontatto

• Seguire le istruzioni per lavaggio , disinfezione, reidratazione per lenti morbide , limite di tempo giornaliero di esposizione, controllo oculistico dopo periodo di adattamento

• Non utilizzare lenti morbide in ambienti polverosi, con vapori o irritanti che possono determinare lesioni

• Non utilizzare lenti in brusca decompressione, uso di caschi a ventilazione forzata in attività> 8-10 ore

In ambienti caldi rischio adesione lenti alla cornea.

Rendere nota la condizione ai colleghi per ev soccorso

Page 81: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Otoprotettori :Otoprotettori : classificazione classificazione

Inserti o tappi

Cuffie

caschi

Page 82: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Norme principali di Norme principali di riferimento specifico:riferimento specifico:

• Art.193 Dlgs 81/08 : il DL mette a disposizione i DPI conformi agli art 74-79 > valore inferiore d’azione e ne esige l’uso a valori pari o > valore superiore d’azione . Scelta consente di ridurre al minimo o evitare il rischio .Deve fare verifica dell’efficacia.

• Sanzione Arresto 4 – 8 m o ammenda Sanzione Arresto 4 – 8 m o ammenda 2000 – 4000 euro2000 – 4000 euro

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Il DL tiene conto

• Dell’attenuazione prodotta dai DPI solo ai fini di valutarne l’efficienza ed il rispetto del valore limite di esposizione.

• Sono considerati idonei se correttamente usati mantengono il livello di rischio uguale o inferiore ai livelli inferiori di azione

Page 85: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco non esaustivo dei DPI per l'udito (All VIII . 2)

Palline e tappi per le orecchieCaschi

Cuscinetti adattabili ai caschiCuffie con attacco per ricezione a

bassa frequenzaDPI con apparecchiature di

intercomunicazioni

Page 86: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco non esauriente diattività per le quali può essere

necessario ricorrere ai DPI

Lavoro in prossimità di Lavoro in prossimità di presse per metallipresse per metalli

Uso di utensili pneumaticiUso di utensili pneumaticiAttività del personale a terra degli Attività del personale a terra degli

aeroportiaeroportibattitura di palibattitura di pali

Lavorazioni del legnoLavorazioni del legnoLavorazioni tessiliLavorazioni tessili

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Otoprotettori : inserti o tappiOtoprotettori : inserti o tappi

• Presagomati = materiale plastico piuttosto rigido, diverse taglie, riutilizzabili

• Deformabili = eccellente potere di attenuazione, tipo lanapiuma o ear plug

• Sagomati = alcuni sofisticati (protectear) con filtro che tramuta energia sonora in termica, calibrati, costosi,durano a lungo, necessitano di formazione

• Presagomati monouso= costituiti da materiale semirigido , morbido ed elastico, basso costo

Page 88: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Otoprotettori : cuffieOtoprotettori : cuffie

• Formate da coppe di materiale plastico rivestite da isolante .Coprono orecchie, tenute in sede da arco elastico che ne permette posizionamento. Bordi deformabili per adattabilità ed aderenza al capo,costo maggiore degli inserti, necessitano di manutenzione. E’ possibile inserire radio o ricetrasmittenti o possono essere adattati al casco.Offrono generalmente ottimo potere di attenuazione. Ne esistono tipo leggeri o pesanti

Page 89: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Otoprotettori : fattori che Otoprotettori : fattori che ne influenzano l’usone influenzano l’uso

• Esperienze di lavoroEsperienze di lavoro

• Età (giovani + sensibili)Età (giovani + sensibili)

• Pregiudizi sui benefici della protezionePregiudizi sui benefici della protezione

• Pregiudizi sulla difficoltà d’usoPregiudizi sulla difficoltà d’uso

• Assenza di infortuni graviAssenza di infortuni gravi

• Preoccupazione di subire incidentiPreoccupazione di subire incidenti

Page 90: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Otoprotettori : fattori che ne Otoprotettori : fattori che ne influenzano l’usoinfluenzano l’uso

• Disponibilità di protezioni adeguateDisponibilità di protezioni adeguate

• Esistenza di rete di sostegnoEsistenza di rete di sostegno

• Assistenza del medico competenteAssistenza del medico competente

• Feedback (informazione sui risultati)Feedback (informazione sui risultati)

• Risposta del managementRisposta del management

• Ritmi di lavoroRitmi di lavoro

Page 91: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Raffronto tra protezioni : inserti• Facili da portare • Consentono liberi

movimenti del capo• Non difficoltà con altri DPI

(occhiali)• Possono essere facilmente

puliti • Più sopportati delle cuffie

in ambiente caldo• Basso costo iniziale• Non disturbano capelli

- Si possono perdere- Si possono perdere

- Movimenti mandibola- Movimenti mandibola

diminuiscono attenuazionediminuiscono attenuazione

- Si sporcano facilmente- Si sporcano facilmente

- Irritano il condotto uditivo- Irritano il condotto uditivo

- Non usabili in infezioni - Non usabili in infezioni

- Difficile controllo- Difficile controllo

- Alti costi in lungo periodo- Alti costi in lungo periodo

- Spingono cerume in fondo- Spingono cerume in fondo

- Guanti ne impediscono- Guanti ne impediscono

inserimento o rimozioneinserimento o rimozione

- Facile utilizzazione - Facile utilizzazione imperfetta o parziale imperfetta o parziale

Page 92: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Raffronto tra protezioni : Raffronto tra protezioni : cuffiecuffie

• Maggiori capacità attenuaz.• Minori problemi adattamen.• Maggiori garanzie di resa• Difficilmente perse o

posizionate erroneamente• Più accettate dai lavoratori• Più facile controllo impiego• Utilizzabili in infezioni orec.• Più lunga durata• Proteggono anche da freddo • Possono essere aggiustate

con i guanti

• Alto costo iniziale• Non confortevoli al caldo• Ingombranti da portare e

tenere• Ingombranti in ambienti

ristretti• Creano problemi con altre

protezioni• Possono creare disturbi

per la pressione arco

Page 93: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

GuantiGuanti

• I SOLVENTI penetrano velocemente nel I SOLVENTI penetrano velocemente nel tessuto quanto più è elevata la tessuto quanto più è elevata la temperaturatemperatura

• Con il tempo tutti i guanti diventano Con il tempo tutti i guanti diventano PERMEABILI : sostituzione necessaria PERMEABILI : sostituzione necessaria dopo periodi di manipolazione dopo periodi di manipolazione continua si agenti chimicicontinua si agenti chimici

• UMIDITA’ e CALORE interni possono UMIDITA’ e CALORE interni possono favorire assorbimento cutaneo di favorire assorbimento cutaneo di composti chimicicomposti chimici

Page 94: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Guanti Guanti

•Possibile utilizzazione contemporanea di CREME BARRIERA o di sottoguanti anche in allergici

•Elementi rotanti CONTROINDICANO uso di guanti

Page 95: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

GuantiGuanti

• Nelle lavorazioni che presentano specifici pericoli di punture , tagli , abrasioni , ustioni , causticazioni alle mani , i lavoratori devono essere forniti di manopole, guanti o altri appropriati mezzi di protezione

ABROGATO ABROGATO

Page 96: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo dei Elenco indicativo dei DPI DPI (all VIII . 2)(all VIII . 2)

• Guanti contro le aggressioni meccaniche (antitaglio,antivibrazione,ecc..)

• Guanti contro le aggressioni chimiche• Guanti per elettricisti ed antitermici• Guanti a sacco• Ditali• Manicotti• Fasce di protezione dei polsi• Guanti a mezze dita• manopole

Page 97: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo delle lavorazioni

• Manipolazione di prodotti acidi o alcalini disinfettanti e detergenti corrosivi

• Lavori con masse calde o esposizione al calore• Lavorazione di vetri piani• Sabbiatura• Lavori in impianti frigoriferi• Disossamento e squartamento• Saldatura manipolazione di spigoli vivi

sostituzione di coltelli nelle taglierine• Attività di taglio in macellazione

Page 98: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

GuantiGuanti

• Se usati contro tossici, devono rimontare il più alto possibile sugli avambracci e devono applicarsi ermeticamente a livello dell’apertura

• Devono essere sempre controllati prima dell’uso e non vi devono essere strappi

• Devono essere impermeabili all’aria e non perdere> 5% peso dopo esposizione protratta al calore se resistenti contro agenti chimici

Page 99: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

GuantiGuanti• Sulla base della permeabilità agli agenti chimici

vengono divisi in guanti che forniscono protezioni basse (P ) , discrete (F) o buone (G) contro gli agenti chimici

• Si usano RICOPERTI IN GOMMA NATURALE contro tagli e punture nell’industria del vetro e in metallurgia o in PVC nelle lavorazioni con oli, acidi ,caustici e solventi (non chetoni)

• In NEOPRENE e GOMMA NITRILICA ove vi sono calore, umidità , pericolo di tagli e acidi

Page 100: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

GuantiGuanti

• In NEOPRENE ricoperti in lattice zigrinato dove occorre buona presa e resistenza a fattori meccanici e chimici

• In GORETEX e tessuti speciali per la difesa dalle basse temperature e da umidità

• In LATICE nelle attività sanitarie e ove si richiede buona sensibilità tattile,resistenza ad acidi ed alcali diluiti

• LATEX FREE in soggetti allergici al latice specie in attività sanitarie

Page 101: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Scarpe di sicurezza

Leggere e comode da consentire la traspirazione• In gomma se richieste buone caratteristiche

dielettriche• Con puntale di acciaio e solette antiperforazione se

rischio da schiacciamento o perforazione• Alte ai malleoli ed imbottite se vi è rischio di urti o

contusioni • A rapido sfilamento in caso di infortunio o

intrappolamento• Con suole antisdrucciolevole se accesso su suoli

instabili

Page 102: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Scarpe di sicurezzaScarpe di sicurezza

Art.384 DPR 547/56

• Per la protezione dei piedi, nei lavori in cui esistono specifici pericoli di ustioni, di causticazioni, di punture, di schiacciamento , i lavoratori devono essere provvisti di calzature resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Tali calzature devono potersi sfilare rapidamente

ABROGATOABROGATO

Page 103: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo dei Elenco indicativo dei DPI DPI All VIII

• Scarpe basse,scarponi,tronchetti,stivali,• scarpe a slacciamento rapido• Scarpe con protezione supplementare alla punta• Scarpe e soprascarpe con suola anticalore• Scarpe,stivali e soprastivali contro il calore. contro il

freddo, contro le vibrazioni ,antistatici, Isolanti,• Stivali di protezione contro le catene delle trance

meccaniche , zoccoli o ginocchiere• Ghette,suole amovibili,ramponi amovibili per neve,

ghiaccio

Page 104: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elenco indicativo diElenco indicativo diattività con uso di DPIattività con uso di DPI

Suola imperforabile:

• Lavori di rustico,genio civile,lavori stradali e su impalcature, demolizioni,lavori in calcestruzzo, montaggio e smontaggio di armature, lavori su tetti, in cantieri edili e aree di deposito

Page 105: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Scarpe di sicurezza Scarpe di sicurezza senza suola imperforabilesenza suola imperforabile

• Lavori su ponti d'acciaio, strutture edili di grande altezza, piloni,torri,ascensori,montacarichi,altiforni, acciaierie, laminatori,grandi contenitori, grandi condotte, gru,impianti elettrici,costruzione di forni,montaggi metallici, lavori di manutenzione, altiforni,acciaierie, laminatori,fucinatura e pressatura,cave di pietra e miniere,discariche, finitura di pietre,produzione di stampi, costruzioni navali,smistamento ferroviario,movimentazione e stoccaggio, industria ceramica pesante

Page 106: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Scarpe di sicurezza Scarpe di sicurezza senza suola imperforabilesenza suola imperforabile

• Manipolazione di blocchi di carne surgelata, industria materiali di costruzione, rivestimenti in prossimità dei forni industria ceramica,manipolazione di stampi, produzione vetri piani e vetri cavi,

Page 107: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

inoltreinoltre

• Scarpe di sicurezza con tacco o suola continua per lavori sui tetti

• Scarpe con intersuola termoisolante per attività su o con masse molto fredde o ardenti

• A slacciamento rapido in caso di rischio di penetrazione di masse incandescenti fuse

Page 108: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

DPI : ScarpeDPI : Scarpe

CALZATURE DI SICUREZZA PER USOPROFESSIONALE UNI EN 345 Resistenza a strappo, flessione, abrasione,

permeabilità al vapore, antisdrucciolo , soletta antiperforazione, sottopiede di appoggio, puntale di acciaio fino a urto 200 J

CALZATURA DI PROTEZIONE PER USOPROFESSIONALECome sopra ma puntale per urti fino 100 J

Page 109: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

DPI : scarpeDPI : scarpe

CALZATURA DA LAVORO per uso professionale esente da puntale di protezione ed adatta

ove non vi è rischio di movimentazione da carichi

Page 110: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

SCARPE : PROTEZ. SCARPE : PROTEZ. COMPLEMENTARICOMPLEMENTARI :

A – ANTISTATICHEE – CON PROTEZIONE DEL TALLONEWRU – TOMAIA RESISTENTE ALLA PENETRAZIONE

D’ACQUAP – RESISTENTI ALLA PERFORAZIONE C – CONDUTTIVE (Manipolaz esplosivi o infiammabili) HI- ISOLANTI DAL CALORE (150°C per 30’ = fonderie,

laminaz. Forni, centrali termiche, sale macchine)CI – ISOLANTI DAL FREDDOHRO – RESISTENTI AL CALORE DI CONTATTO

(300°C per 2’ -asfaltatura)

Page 111: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elmetti : rischi da cui proteggere • Criteri di sicurezza e prestazionali • Rischi Rischi meccanici da caduta di oggetti:meccanici da caduta di oggetti:• Capacità di ammortizzare gli urti• Resistenza alla perforazione• Resistenza agli impatti• Schiacciamento • Resistenza laterale• Rischi elettrici • Isolamento elettrico • Rischi Termici da freddo – caldo • Mantenimento caratteristiche a basse o alte temperature • Spruzzi di metallo fuso• Resistenza agli spruzzi di metallo fuso• Rischio da ridotta visibilità • Colore riflettente o luminescente

Page 112: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Elmetti : Rischi derivanti dal Elmetti : Rischi derivanti dal dispositivodispositivo

• Disagio, confort inadeguato : progetto ergonomico, peso, intercapedine d’aria,adattamento alla resta , ventilazione

• Infortuni (scarsa compatibilità, carenze d’igiene, Scarsa stabilità, fiamme) :qualità materiali, facilità manutenzione, adattamento alla testa, non infiammabilità ,resistenza a condizioni di utilizzo, conservazione per la durata di utilizzazione

Page 113: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Rischi derivanti dall’uso del Rischi derivanti dall’uso del dispositivodispositivo protezione inadeguata • per errata sceltaper errata scelta :scelta in relazione al tipo

entità dei rischi e condizioni di lavoro,osservanza delle disposizioni fornite dal fabbricante e delle marcature del dispositivo ,scelta in relazione alle condizioni di utilizzazione

• Uso scorretto del DPI:impiego appropriato ed osservanza istruzioni

• DPI sporco, logoro, deterioratoDPI sporco, logoro, deteriorato : controlli regolari, sostituzione a tempo debito, osservanza istruzioni fabbricante

Page 114: DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE Normativa, criteri di scelta, requisiti Agostino MESSINEO.

Gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie (APVR)

A P V Rfiltro an tip o lve re

p o lve ri

A P V Rfiltro an tig as

g as

A P V Rfiltro com b in a to

p o lve ri e g as

A ria in q u in a ta

A U TO R E S P IR A TO R I

A P V Rin d ip .a ria am b ien te

In su ffic ien za d i O 2

am b ien te d i lavo ro

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Protezione vie respiratorieProtezione vie respiratorieautorespiratoriautorespiratori

• Lavori in contenitori in vani ristretti ed in forni industriali riscaldati a gas se rischio di intossicazione o carenza O2

• Lavoro in zona caricamento dell’altiforno• Prossimità di convertitori in altiforni• Colata in siviera e fumi di metalli pesanti• Rivestimento forni e siviere con polvere• Verniciatura spruzzo senza aspirazione• Pozzetti canali o sotterrai rete fognaria• Impianti frigoriferi con fuoriuscita refrigerante

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APVR antipolvere

• Facciale + filtro antipolvere

• Classe FFP1 (penetrazione 20%)

»Classe FFP2 (penetrazione 6%)

• Classe FFP3 (penetrazione 0,05%)

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Maschere con Maschere con facciale e filtro antigasfacciale e filtro antigas

• Tipo 1 = piccola capacità

• Tipo 2 = media capacità

• Tipo 3 = grande capacita'

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Gli APVR Gli APVR con filtro antigascon filtro antigas

• TIPO A – vapori gas organici con p.eboll.>60°

• TIPO B – gas e vapori inorganici

• TIPO E – anidride solforosa e HCl

• Tipo K – ammoniaca

• Tipo CO – ossido di carbonio

• Tipo Hg – vapori di mercurio

• Tipo NO – gas nitrosi ossido di azoto

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APVRAPVR

1) Fattore di protezione FP è uguale a

Concentraz.ambiente / Concentrazione interna

2) Fattore di protezione nominale FPN è uguale a

100 / Lmax + Pmax

L = perdita di tenuta del facciale

P =penetrazione attraverso il filtro

3) Fattore di protezione operativo FPO è uguale a

FPN / 2

4) Limite max di esposizione all’inquinante =

FPO x TLV

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In generale il limiteIn generale il limite di utilizzo è di utilizzo è

• 5 x TLV per P1

• 20 x TLV per P2

• 1000 x TLV per P3

• 1000 ppm per antigas 1

• 5000 ppm per antigas 2

• 10000 ppm per antigas 3

• Autorespiratori isolanti ad aria compressa 2000 x TLV

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FFP1FFP1 ( per polveri o fibre fastidiose) ( per polveri o fibre fastidiose)

consigliate in attività di:consigliate in attività di:

• Sgombero macerie• Demolizioni edilizie per ristrutturazioni• Lavori in cementifici• Depositi di farine• Taglio e limatura di metalli• Abrasione vernici da legno/metallo• Molatura o sbavatura di metalli• Pulizia e depositi di granaglie • Manipolazione polveri chimiche e metalliche

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FFP2 FFP2 (poveri e fumi nocivi)(poveri e fumi nocivi)

consigliate in attività di:consigliate in attività di:• Sabbiatura e saldatura metalli

• Abrasione vernici nocive da legno o metallo

• Allamatura parquets

• Bonifiche/posizionatura MMMF

• Taglio del marmo

• Tempera in olio

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FFP3 FFP3 (polveri fini tossiche e nocive)(polveri fini tossiche e nocive) consigliate in attività di:consigliate in attività di:

• Fonderie ed acciaierie

• Scoibentazione di amianto

• Pulizia con lance a getto di acqua

• Deceratura delle automobili

• Manipolazione principi attivi alcuni molto tossici (uranio,Be, As o Cd)

• Manipolazione principi attivi e legno con esposizione a polveri di legni duri

• Manipolazione di polveri con cancerogeni