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DISLESSIA E SCUOLA La dislessia è una disabilità di origine congenita e di natura neurologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati di automatizzare la lettura e quindi di renderla sciolta e scorrevole. La dislessia è un disturbo settoriale della lettura che si manifesta in un bambino privo di: disturbi neurologici disturbi cognitivi disturbi sensoriali disturbi relazionali importanti e primari Quindi non è: un ritardo di apprendimento un ritardo intellettivo scarso impegno provocazione un atteggiamento Il disturbo specifico di apprendimento = DSA si riferisce a difficoltà specifiche di: Lettura dislessia Scrittura disgrafia e disortografia Calcolo discalculia Il disturbo è quindi caratterizzato dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Inoltre conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. Ci sono anche DSA relativi al linguaggio e vengono chiamati disnomia; e quelli legati alla funzione motoria chiamati disprassia. Inoltre è anche necessario distinguere tra difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimento. Se è molto probabile che un ragazzo con disturbi dell’apprendimento abbia anche difficoltà scolastiche non è necessariamente vero il contrario. Anche se l’esperienza scolastica, spesso molto faticosa , può portare ad una spirale:

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DISLESSIA E SCUOLA La dislessia è una disabilità di origine congenita e di natura neurologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati di automatizzare la lettura e quindi di renderla sciolta e scorrevole.La dislessia è un disturbo settoriale della lettura che si manifesta in un bambino privo di:

• disturbi neurologici• disturbi cognitivi• disturbi sensoriali• disturbi relazionali importanti e primari

Quindi non è: un ritardo di apprendimento un ritardo intellettivo scarso impegno provocazione un atteggiamento

Il disturbo specifico di apprendimento = DSA si riferisce a difficoltà specifiche di:Lettura dislessiaScrittura disgrafia e disortografiaCalcolo discalculia

Il disturbo è quindi caratterizzato dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da

scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Inoltre conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale.Ci sono anche DSA relativi al linguaggio e vengono chiamati disnomia; e quelli legati alla funzione

motoria chiamati disprassia. Inoltre è anche necessario distinguere tra difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimento. Se è molto probabile che un ragazzo con disturbi dell’apprendimento abbia anche difficoltà scolastiche non è necessariamente vero il contrario.Anche se l’esperienza scolastica, spesso molto faticosa , può portare ad una spirale:

maggiori probabilità di insuccesso comportamenti disfunzionali aumento delle lacune esperienze di insuccesso giudizi negativi calo autostima calo della motivazione

Si è parlato di processi di automatizzazione, ma cos’è un processo automatico?I processi automatici servono per le attività continue, per esempio parlare, camminare, guidare l’auto.Quando i processi non vengono automatizzati richiedono controllo si consumano energie e risorse. Noi normalmente agiamo risolvendo due tipi di compiti: associativi e cognitivi. I compiti associativi sono quei compiti per cui possiamo agire eseguendo più compiti

contemporaneamente; i compiti cognitivi permettono un solo lavoro per volta. Se il dislessico non è in grado quindi di automatizzare la lettura significa che tale compito per lui rimane un compito cognitivo, così come si presentava nei primissimi anni di scuola elementare.

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I disturbi sopra elencati sono presenti nei soggetti in maniera molto diversaDiversa per intensità e quindi avremo: dislessici lievi, medio/ lievi, gravi, severi. Diversa per combinazione, cioè può essere presente un solo disturbo o invece la somma di più DSA (comorbilità). Questo secondo aspetto è forse quello che crea una maggiore difficoltà da parte degli insegnanti nell'affrontare le difficoltà degli alunni genericamente chiamati dislessici, in quanto queste difficoltà sono molto variabili.I dislessici si presentano dunque con caratteristiche non accomunabili.Ad esempio in genere i dislessici lievi accedono alla comprensione del testo attraverso la lettura; mentre per i dislessici severi la comprensione è compromessa dalle difficoltà di decifrazione testuale e dalle errate anticipazioni del significato.Solo una diagnosi sanitaria permette di accertare il grado di severità di dislessia. Per la scuola è molto importante conoscere il grado di compromissione delle abilità.Ma qual è il ruolo fondamentale della scuola?Il riconoscimento precoce della dislessia

• Permette una riabilitazione precoce• Consente un approccio corretto da parte di insegnanti e genitori• Mette l’alunno in grado di comprendere la propria difficoltà e di conseguenza limita i danni

La scuola è l’osservatorio per eccellenza dove è possibile individuare precocemente le difficoltà.Non si chiede agli insegnanti di fare diagnosi ma solo di osservare e segnalare il problema.Cosa possono fare gli insegnanti? Non esistono modalità di approccio sempre valide. Ogni alunno richiede strategie e modalità che tengano conto sia di difficoltà che di risorse. E’ quindi importante conoscere a fondo le caratteristiche del ragazzo con DSA per operare scelte didattiche personalizzate e inclusive. E’ un diverso modo di imparare ed occorre un’organizzazione scolastica e una metodologia didattica più flessibili.Problemi generali nella didattica dei DSA

• Alcuni apprendimenti vengono automatizzati con tempi più lunghi• Si crea uno sfasamento tra fase attraversata dal ragazzo e proposte didattiche• Contenuti alla portata del bambino non vengono appresi per deficit dello strumento di base• Strumenti che per gli altri sono di aiuto costituiscono un ostacolo all’apprendimento

Valutiamo anche le variabili in corso… Preadolescenti / adolescenti È stata fatta la diagnosi? Quando? E’ stato affrontato un percorso di riabilitazione? Quale? Quale continuità con il grado scolastico precedente?

Dalla dislessia non si “guarisce”, il ragazzino dislessico può apprendere, compensare, modificare delle strategie, ma non può “guarire. Gli insegnanti non possono agire sulle cause del disturbo, ma possono ridurre le conseguenze funzionali utilizzando delle strategie didattiche adeguate.Le difficoltà comportamentali, che spesso accompagnano i disturbi dell’ apprendimento, non sono la causa delle difficoltà, bensì l’effetto.Si rischia di scambiare un ragazzo in difficoltà per un ragazzo svogliato.

Difficoltà che si possono riscontrare alla scuola primaria:•il bambino fatica ad automatizzare e interiorizzare abilità che gli altri compagni hanno già raggiunto•il bambino è lento, si stanca e si distrae molto facilmente•fatica a copiare dalla lavagna, vede le lettere muoversi e assumere forme strane •durante la lettura inventa parole in sostituzione a quelle presenti nel testo o salta frequentemente le righe

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•legge sillabando in un'età in cui l'automatismo della lettura dovrebbe essere acquisito (dalla classe seconda in poi)•tende ad assumere una postura particolare durante la lettura: sembra sdraiarsi sul testo, contorcersi durante il compito•sembra spesso distratto e guarda altrove, in realtà il bambino si sta concentrando•presenta difficoltà nell'organizzazione spazio/temporale (non riesce ad orientarsi sul foglio; prende il quaderno al contrario; non sa da dove iniziare a scrivere, scrive da destra a sinistra; molte lettere e numeri sono al contrario; la scrittura non rispetta le regole grafiche: tende a salire o a scendere al di fuori degli spazi, le lettere sono irregolari, tremolanti, senza una regola grafica); •non sa discriminare la destra dalla sinistra•non sa leggere l'orologio, il calendario, il diario, fatica a memorizzare i mesi, i giorni della settimana •omette spesso le lettere maiuscole•predilige e chiede di scrivere nello stampato maiuscolo in cui, di norma è molto più abile e veloce, mentre presenta notevoli difficoltà nel corsivo•fatica a riconoscere i diversi caratteri tipografici•i maggiori errori di lettura si presentano nella lettura dello stampato minuscolo dove molte lettere differiscono solo per la direzione•nella lettura tende a sostituire suoni simili: p/b d/t m/n r/l s/z•ha difficoltà nel discriminare e riprodurre ortograficamente corretti suoni difficili da pronunciare: chi/che ghi/ghe gn/gl sci/sce•ha difficoltà nella discriminazione e riproduzione delle doppie•ha difficoltà nell'uso della punteggiatura: spesso manca nei loro testi o è usata in modo improprio .ha difficoltà a usare il vocabolario e a imparare l'ordine alfabetico•ha difficoltà ad imparare termini specifici delle diverse discipline, ad interiorizzare e usare in modo corretto il lessico nuovo•ha difficoltà a ricordare le date storiche, gli eventi, gli elementi geografici, lo spazio geografico e i nomi sulle carte•ha difficoltà a ricordare quando è il proprio compleanno, quando sono le ricorrenze più importanti (Natale, Capodanno...) In prima è importante preparare un ambiente favorevole per l’apprendimento: calendari, cartelloni con nomi e foto, cartelloni a tema, angoli per la lettura e la scrittura, strumenti vari per la concettualizzazione delle temporalità.Nel primo periodo fare molto lavoro fonologico, evitare di presentare più caratteri contemporaneamente, procedere gradualmente con la scrittura, far manipolare le lettere in modo multimodale, passare allo stampato minuscolo solo dopo che sono stati appresi tutti i suoni, scrivere in stampato alla lavagna fino a quando c’è bisogno, soffermarsi maggiormente sui suoni più difficili, fornire indicazioni precise per la scrittura delle lettere, passare al corsivo senza fretta (quaderno allenamento), permettere ai ragazzi di utilizzare il carattere con cui si sentono più a loro agio, dare tempo.Partire con un solo carattere, lo stampato maiuscolo, che è composto da elementi semplici O | C, richiede la memorizzazione di poche sequenze motorie, è intuitiva la separazione delle lettere e favorisce la ricerca della corrispondenza fonema/grafema.Alcune attività:

.riconoscimento della sillaba iniziale di parole (pane – pasta - pace – palla - palestra - patata)•riconoscimento della sillaba finale di parole (collo - pollo)•uso dell’ultima sillaba per formare parole (novembre - bretelle)

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•data una parola trovarne altre tre che fanno rima (mantello - castello - martello - cestello)•data una parola togliere la sillaba finale e ripetere la parola ottenuta (portone - porto)•data una parola aggiungere una sillaba finale e ripetere la parola ottenuta (mani - maniglia)Mettersi in condizione di conoscere la situazione iniziale di ogni alunno in relazione alle capacità di lettura e scrittura.Favorire il lavoro di gruppo e utilizzare precocemente gli strumenti compensativi fornendo strumenti per sopperire a carenze esecutive, favorendo un apprendimento attivo, costruttivo ed autonomo.

A livello metodologico: •ripetere le consegne utilizzando anche il materiale linguistico fornito dal bambino o creato all’interno del gruppo•utilizzare parole chiave che possano dirigere il bambino nella costruzioni di percorsi chiari sui quali fissare schemi comportamentali e linguistici definiti e coscienti•ridondare con i codici, le situazioni, gli strumenti e la ripetizione nel tempo•presentare modelli chiari e lineari ( sonori – fonetici - fonologici - grafemici )•scrivere in modo chiaro alla lavagna (possibilmente in stampato) e parlare rivolti verso i ragazzi•durante le verifiche, formulare le consegne anche oralmente •fornire dei “libretti” degli aiuti a scuola e a casa (per la scrittura, l’ortografia, la grammatica, i problemi, il lessico, lo studio)

Difficoltà critiche alla Secondaria di I grado Lentezza ed errori nella lettura/scrittura/calcolo Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni Difficoltà a memorizzare sequenze (verbi, definizioni,..) Difficoltà di copia e nella dettatura (espressioni di matematica,consegne, schemi ….) Difficoltà nei compiti di integrazione Difficoltà nell’autocorrezione degli errori Difficoltà nell’espressione scritta Difficoltà nelle lingue straniere

Nella scolarizzazione avanzata dobbiamo tenere conto ...• Variabilità interindividuale• Riduzione dei problemi più lievi • Rimane una certa lentezza esecutiva• Caduta nei processi di automatizzazione

Ma anche degli atteggiamenti:Attenzione di breve durataDisorganizzati nelle attivitàSi stancano facilmente: impiegano più risorseLa scuola può essere vissuta come ambiente stressanteSi evidenziano problemi di disistima e frustrazione causati dal perdurare degli insuccessiPossono manifestare problemi comportamentali e/o psicologici Bisogna quindi

• Insegnare e favorire l’uso degli strumenti informatici. • Aiutare a costruire schemi e tabelle di supporto allo studio.

• Favorire la collaborazione tra i ragazzi attivando processi di peer education. • Allenare le abilità deficitarie

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• Incentivare tutte le abilità che semplificano i processi di lettura, scrittura e calcolo.

Un lavoro didattico efficace: è multisensoriale (usare suoni/voci, colori, immagini, manipolazione…) strutturato sintetico procedure ripetibili in situazioni simili privilegia il riconoscere e il saper fare alle definizioni usa molto rinforzo e poca memoria

L’apprendimento della lettura e della scrittura

Prerequisiti per l’apprendimento della lingua scritta Discriminazione visiva e integrazione visuo-motoria Lavoro seriale da sinistra a destra Discriminazione uditiva e ritmica Memoria uditiva sequenziale a breve termine Competenze metafonologiche

Ogni bambino esprime una sua teoria linguistica che può essere scoperta attraverso l’analisi dei suoi atti di scrittura spontanea e delle sue ipotesi di lettura. Inoltre nel processo di concettualizzazione della lettura e della scrittura troviamo degli "errori” che sono in realtà soluzioni provvisorie lungo il cammino della convenzionalità. Spesso evitando gli errori al bambino gli si impedisce di ragionare, di riflettere e di avanzare nel processo cognitivo.La concettualizzazione della lingua scritta è quindi un processo graduale che attraversa varie tappe contraddistinte da ipotesi sulla natura e il funzionamento della scrittura. Tutti i bambini compiono questo processo di ricostruzione della lingua scritta.La totale corrispondenza biunivoca tra fonema e grafema è presente negli alfabeti trasparentiIn italiano è così per la maggioranza dei grafemi… ma ci sono delle eccezioni (cielo, glicine…cu, qu,).In una scrittura alfabetica la mediazione tra segno e significato è il suono. Il rapporto tra segno e suono può essere di tre tipi:

• corrispondenza biunivoca fonema/ grafema.• corrispondenza basata su regole • corrispondenza di tipo lessicale specifico.

Quindi per scrivere è necessario accedere simultaneamente al:• sistema fonologico (identificare i fonemi ovvero i suoni che compongono le parole;

segmentare correttamente la parola; ricordarla, ovvero mantenere nella mente la sequenza dei suoni analizzati; compiere la conversione grafema-fonema)

• sistema ortografico• sistema semantico lessicale.

Inoltre per utilizzare questi processi è indispensabile la loro automatizzazione.

Errori tipiciErrori fonologici

omissioni, sostituzioni, aggiunte, inversioni

Errori non fonologici scambio di grafema omofono, separazioni e fusioni illegali

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Classificazione degli errori (di Tressoldi, Cornoldi )Errori fonologici:

omissione o aggiunta di grafemi (taolo\tavolo) scambio di grafemi simili ( F/V, K/G, T/D, P/B, M/N, F/S, …) inversioni (arbitro /abrito/….conforto /confronto/…il /li ) grafema inesatto ci/chi, ce/che, gi/ghi, ge/ghe ... l / gl…. n / gn…. s / sc omissione / aggiunta di doppia

Errori non fonologici: digrammi con uso /H/ scambio di grafema omofono... /cu/ qu/ uso dell’h ho/ o... hotel / otel... separazioni o fusioni illegali... in fine…unaffare... lago/l’ago…dove/dov’è….lalveare...

Altri errori omissione /aggiunta di accenti

Errori “tipici” riguardo alla lettura Errori di tipo visivo:

scambi di lettere che hanno tratti grafici simili (p/q; b/d; m/n)Errori di tipo fonologico:

scambi di lettere che hanno stessa radice (f/v; c/g)Errori di anticipazione:

una parola letta al posto di un’altra (Algeri/allegri; chissà/chiese)Errori di suoni, accenti e ritmoConfusione nell’ordine che le sillabe hanno all’interno delle parole

Le conseguenze sono che il controllo della lettura e della scrittura diventa difficilmente automatico; leggere e scrivere raramente sono attività piacevoli; la curiosità e la voglia di imparare si riducono di fronte alla fatica necessaria per leggere; il gap tra potenzialità e livello scolastico tende ad aumentare, a meno di non intervenire in modo adeguato.

Allievo competenteImpegna poche risorsecognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione)

Attiva le conoscenzepregresse ed in gradodi colmare le lacune che il testo contiene

Compie previsioni sulcontenuto del testo

Differenzia le strategie dilettura in funzione della tipologia del testo e dello scopo

Allievo con DSAImpegna molte risorsecognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione)

Applica sempre le medesimemodalità di lettura (legge tutte lerighe)

Non è in grado di utilizzare tecniche di scrittura funzionali alla comprensione del testo

Nel percorso didattico

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Utilizzare parole chiave che possano dirigere il bambino nella costruzioni di percorsi chiari sui quali fissare schemi comportamentali e linguistici definiti e coscienti

Ridondare con i codici, le situazioni, gli strumenti e la ripetizione nel tempo Presentare modelli chiari e lineari ( sonori – fonetici - fonologici - grafemici )

Lavoro collaborativo Evitare che il peso della comprensione gravi sul singolo Favorire lavori di coppia, in piccolo gruppo... I contributi dei compagni favoriscono le strategie di controllo e monitoraggio della

comprensioneTesti scritti

È opportuno strutturare molteplici e diversificate occasioni di scrittura legate a bisogni e situazioni reali.

Alternare fasi di scrittura collaborativa a lavori di gruppo, a coppie, a fasi di scrittura individuale.

Lavorare sulla “produzione di scalette”Tutto ciò permette di alleggerire il carico cognitivo dell’allievo dislessicoPerché la pianificazione del testo, intesa come raccolta di idee, la stesura e la revisione di quanto scritto sostengono la motivazione e migliorano la produzione.Per l’ortografia è opportuno ricorrere alla decisione ortografica e a interventi didattici che sviluppino i processi metacognitivi di revisione ortografica Per la lettura e l’interpretazione del testo è importante sollecitare le conoscenze precedenti sia lessicale, inerenti l’argomento, sia generali riguardanti la conoscenza del mondo.Inoltre bisogna cercare di attivare degli schemi che permettano la rappresentazione mentale di oggetti, persone, azioni e strutture di azione e creare aspettative rispetto all’argomento.Gli alunni con difficoltà nella lingua scritta

• Dedicano poco tempo alla pianificazione e tendono a scrivere poco• Scrivono le idee “di getto”, rileggono o correggono di rado• Considerano che la prima versione sia anche quella definitiva• Ritengono che la revisione riguardi solo gli aspetti ortografici, non quelli di contenuto.

Ma spesso la motivazione può migliorare la produzione.

Fare attenzione: alla leggibilità alle caratteristiche morfosintattiche e lessicali all’organizzazione delle informazioni del testo che favoriscono la comprensione

globale ai processi inferenziali e di previsione.

Operare semplificazioni testuali per alleggerire il carico informativo. Insegnare ad utilizzare i dispositivi extratestuali (titolo, sommari, immagini) e a focalizzazione le diverse parti e a operare inferenze (utilizzando ad esempio colori diversi). Monitorare i processi metacognitivi.

La discalculiaCon discalculia evolutiva si intende un disturbo che coinvolge l’elaborazione dei numeri e il calcolo: le abilità interessate sono il processamento numerico (cioè la scrittura e la lettura di numeri, il confronto e l’ordinamento numerico), le capacità procedurali (l’applicazione degli algoritmi nelle operazioni ) e il recupero dei fatti aritmetici (l’abilità di svolgere calcoli in automatico).

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Va sottolineato che tale disturbo ha un’origine neurobiologica e si manifesta in assenza di problemi cognitivi più generali. E’ presente quindi in ragazzi normodotati dal punto di vista intellettivo e non è riconducibile a danni organici né a deficit visivi, uditivi o neurologici. E neppure ad un insegnamento inadeguato.Come altri disturbi specifici dell’apprendimento ha spesso caratteristiche di familiarità.Nella maggior parte dei casi è associato alla dislessia ma può presentarsi anche da solo.I fattori comuni a dislessia e discalculia sono: deficit nella memoria di lavoro, nella rapidità di elaborazione dell’informazione, nella capacità di automatizzazione.La discalculia non coinvolge necessariamente le abilità logico-matematiche, nella maggior parte dei casi si tratta di una compromissione delle abilità aritmetiche di base, di quelle abilità che implicano l’automatizzazione delle procedure di base come scrittura e lettura di numeri , memorizzazione delle tabelline, esecuzione delle procedure di calcolo.Riguarda quindi la parte “esecutiva” della matematica e ostacola quelle operazioni che normalmente dopo un certo periodo di esercizio tutti i bambini svolgono automaticamente, senza la necessità di particolari investimenti in attenzione e concentrazione.La discalculia però può ostacolare l’efficienza del ragionamento aritmetico e del problem solving , competenze che altrimenti sarebbero integre. Il suo riconoscimento è difficile nel primo ciclo delle elementari e le difficoltà in genere emergono con evidenza in terza elementare, quando i bambini devono utilizzare in modo rapido ed efficiente i numeri per eseguire calcoli e risolvere problemi.Le manifestazioni di questo disturbo possono essere:- difficoltà di lettura e scrittura numeri- difficoltà ad attribuire un significato al numero - mancanza di interiorizzazione di termini, segni, simboli aritmetici- difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard, ad acquisire cioè in modo stabile i fatti numerici (tabelline e semplici calcoli a mente) e a maturare un processo di recupero automatico- difficoltà ad allineare correttamente numeri o ad inserire i decimali o i simboli durante i calcoli scritti, quindi una scorretta organizzazione spaziale dei calcoli- difficoltà ad attribuire al segno algebrico le relative procedure di calcolo (sommare se c’è +, moltiplicare se c’è x)Come conseguenza di queste difficoltà spesso questi soggetti presentano un utilizzo immaturo di strategie di problem solving e necessitano di tempi lunghi per svolgere un qualsiasi tipo di compito, commettendo facilmente molti errori.Possibili manifestazioni nella scuola secondaria di 2° grado:

- presenza di errori nella lettura ad alta voce e nella scrittura sotto dettatura o nella copiatura di numeri (quelli più grandi, contenenti lo zero)

- errori frequenti e lentezza eccessiva nello svolgimento di operazioni semplici (somma e sottrazione entro il centinaio o addirittura con numeri a una cifra, tabelline)

- difficoltà a memorizzare le procedure necessarie al corretto svolgimento di compiti- difficoltà nel ricordare formule specifiche- difficoltà nei compiti che implicano capacità visuospaziali, come lettura di grafici e tabelle,

riproduzione di figure geometriche- difficoltà di attenzione, tempi di concentrazione brevi

STUDENTE Sono tagliato fuori Vorrei essere bravo ed è

colpa mia se non lo sono Mi metterei a piangere Vorrei essere a casa

INSEGNANTE Non riesco a far capire nulla a questo

ragazzo. Non è possibile che non sappia fare le cose

più elementari, evidentemente non ci mette nessun impegno.

Forse dovrei dargli più attenzione, ma mi manca il tempo

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Le conseguenze psicologiche nei soggetti affetti da questo disturbo sono pesanti: nell’approccio a un compito di matematica senso di confusione mentale e disorientamento, sensazione di perdere il filo continuamente, sensazione di fare tanta fatica inutile.

Vi è poi la consapevolezza di essere indietro rispetto ai compagni, e conseguenti mortificazione, senso di fallimento e diminuzione dell’autostima.Alla discalculia quindi talvolta sono associati disturbi emotivi, sociali e comportamentali e difficoltà nell’interazione sociale.

Intelligenza numericaE’ la capacità di ragionare, capire e interpretare la realtà utilizzando un sistema cognitivo che processa numeri e quantità. E’ una caratteristica innata e lo sviluppo della capacità di quantificare, riconoscere delle quantità è presente nella stessa evoluzione del linguaggio, ad es. nella distinzione singolare/plurale

Gli stadi di sviluppo dell’intelligenza numerica generalmente sono questi:0-2 anni: conoscenza numerica preverbale2-4 anni: sviluppo abilità di conteggio e giudizi di grandezza sui numeri4-6: sviluppo abilità di lettura e scrittura numero.Il passaggio dalle competenze preverbali all’ acquisizione dell’abilità di conteggio avviene attraverso l’interiorizzazione di 3 elementi:

- sequenza numerica (comprensione che posizione di qualsiasi unità nella serie numerica assume il valore + uno in relazione all’unità precedente e meno uno in relazione alla successiva)

- cardinalità: ultimo numero rappresenta e contiene i precedenti - corrispondenza biunivoca (tra parole e oggetti)Nel primo ciclo della scuola primaria: conteggio sulle dita, conteggio verbale, deposito dei fatti numerici nella memoria a lungo termineNel secondo ciclo è infrequente conteggio sulle dita, il recupero dei fatti aritmetici diventa efficace, compare l’elaborazione di strategie (soprattutto di scomposizione legate alle decine 6+ 7= 6+4+3 6+9=6+10-1) nel calcolo mentale .Nell’intelligenza numerica si possono distinguere due componenti, due sistemi indipendenti dal punto di vista funzionale:- elaborazione e processazione dei numeri- calcoloCi sono tre tipi di discalculia non necessariamente associate:

- discalculia nel processamento di numeri- discalculia procedurale (difficoltà nell’acquisizione di procedure e algoritmi)- discalculia per i fatti aritmetici

Il sistema dei numeri implica - componenti lessicali che regolano il nome del numero (errore lessicale: 155 invece di 165)

nella codifica verbale ogni cifra assume un nome diverso a seconda della posizione che occupa, i meccanismi lessicali hanno il compito di selezionare i nomi delle cifre per riconoscere quello dell’intero numero

- componenti semantiche che regolano la comprensione della quantità e determinano una rappresentazione mentale del numero, rappresentazione concettuale che corrisponde al “significato” di un numero e identifica la sua posizione sulla retta dei numeri

- componenti sintattiche (la grammatica interna correlata al valore posizionale delle cifre)

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La capacità di leggere e scrivere numeri richiede un’attività di elaborazione del codice uditivo (fonologico) che deve venir tradotto nel codice visivo (grafemico e arabico) e viceversa. Il passaggio da un codice ad un altro necessita di una transcodifica numericaQuesto meccanismo di comprensione permette di leggere e scrivere in codice arabico (6) o grafemico (sei) e di riconoscere i numeri uditi a voce.Ma numeri, per essere letti, capiti, usati, oltre a essere riconosciuti in codice arabico e/o verbale, devono essere manipolati in modo cognitivo, attraverso meccanismi che permettano la comprensione delle singole cifre del numero e dei rapporti tra le cifre che formano il numero stesso.L’elaborazione di un numero comporta quindi una rappresentazione concettuale che identifica tutti gli elementi che lo costituiscono, specificando per ciascuno informazioni relative a quantità e ordine di grandezza. Queste informazioni regolano il nome del numero e sono in stretta interdipendenza con le regole relative al valore posizionale delle cifre.Nel soggetto discalculico in questi passaggi si possono verificare errori: nella conversione di uno stimolo alfabetico orale (numero sentito) in elemento arabo scritto e viceversa, nella segmentazione dello stimolo nelle diverse unità, nell’identificazione degli elementi lessicali che lo compongono, nella sintassi del numero.

Errori tipicierrori lessicali: 6 al posto di 7, 7 al posto di 9, 3 al posto di 86776 seicentosettantasei inesatta mappatura del numero, non vengono prese in considerazione tutte

le cifre presentierrori sintattici. 3587 trecentocinquantottosette cifre segmentate e raggruppate scorrettamente

1254 centmilleduecentocinquantaquattro centoventiquattro 100204

104 quattordici o millequattro la presenza dello 0 rende difficile il rispetto del valore posizionale delle cifre

errori semantici: 7,2 minore di 7,08

nell’enumerazione:omissioni, soprattutto relativamente alle decine 52 51 49 48sostituzioni 52 51 40 49sostituzioni 77 66 75 74 inversioni 86 85 84 85 86

Sistema di calcoloE’ organizzato su tre livelli:

- comprensione delle informazioni aritmetiche (associazione tra segno e tipo di operazione da eseguire)

- procedure di calcolo che richiedono di ricordare e seguire sequenze e rispettare regole di esecuzione (prestito, riporto, incolonnamento ecc.)

- recupero di fatti aritmetici, cioè risultati di operazioni che sono stati memorizzati e che normalmente sono facilmente recuperati in base alle richieste del compito (si tratta di un ricordo automatico, che non necessita di conteggi, quindi libera potenzialità a disposizione dei compiti concettuali e del problem solving)

Calcolo mentale: lento, difficile, spesso legato a supporti di memoria come la conta delle dita, spesso inesatto. Non viene riconosciuto/ricordato e ogni volta è un nuovo calcolo. Sia il significato dei segni sia i fatti aritmetici sono archiviati nella memoria a lungo termine e vengono selezionati al momento opportuno.

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Si tratta di una vera e propria rete di informazioni note il cui recupero è automatico e non costa fatica e concentrazione.Per quanto riguarda l’abilità procedurale, nel caso di calcoli mentali consiste nella scomposizione di numeri per ottenere operazioni intermedie più semplici o l’utilizzo delle proprietà delle operazioni, per esempio della proprietà commutativa.Nel calcolo scritto implica la forma grafica, quindi l’incolonnamento dei numeri, la direzione spazio-temporale delle azioni e la conoscenza delle regole vere e proprie.

Le difficoltà, per il soggetto discalculico, sono riscontrabili in diversi ambiti:- nel recupero di fatti aritmetici, tabelline ecc. : per il soggetto discalculico non si è verificato

l’immagazzinamento dei fatti aritmetici e non c’è nessun automatismo nel recupero: ogni volta deve essere effettuato il calcolo. Questo impegna tempo e concentrazione, fa perdere di vista la procedura generale e spesso determina errori

- nella determinazione dell’ordine di sequenza di operazioni- nel seguire una procedura complessa a causa della labilità della memoria di lavoro,

l’incapacità a tenere a mente i risultati parziali che vanno rievocati al momento opportuno, effetto di sovraccarico

- nell’organizzazione spaziale dell’operazione nel calcolo scritto, a volte anche per difficoltà visuospaziali (alterazioni nell’esplorazione del campo visivo, nella percezione dei rapporti spaziali, difficoltà a rilevare il dettaglio visivo…) Si possono rilevare errori dovuti alla difficoltà ad incolonnare e a seguire la direzione procedurale corretta sia in senso orizzontale che verticale. Questo disorientamento spaziale è riconoscibile perché porta a far iniziare a caso un’operazione, a scrivere indifferentemente da destra o da sinistra i risultati parziali, quindi a sorvolare sulle regole di prestito e riporto.

Errori tipici- per i fatti aritmetici: errori di confine (inappropriata attivazione di tabelline confinanti (6 x 3=21 errori di slittamento (una cifra corretta, l’altra sbagliata es. 4x3=11)- confusione tra addizione e moltiplicazione: 3+ 3=9 o 5x5 =10 - inferenza per cui la semplice presentazione di due cifre può attivare automaticamente una somma: 2 e 4 6Le frazioni spesso vengono invertiteParticolari problemi nascono sulla questione della direzione di operatività : in matematica bisogna essere flessibili perché il senso dipende dall’ operazione richiesta. Questa flessibilità per quanto riguarda la direzione è molto importante per l’algebra.Possono esserci altri problemi con le notazioni algebriche: le equazioni sono un modo sintetico di dire più cose in una volta, e queste devono essere separate e maneggiate in sequenza. Altri simboli che creano difficoltà, sempre per un problema di direzionalità, sono e, e le parentesi, facilmente confondibili. In matematica ci sono molti apprendimenti associati, più che per l’alfabeto.

Problem solvingIl problem solving coinvolge ragionamento, abilità di lettura, di scrittura, capacità di esprimere idee usando segni, simboli e termini matematici.Può essere una sfida particolarmente dura per studenti discalculici a causa delle abilità che devono essere messe in gioco: decodifica del testo, comprensione, richiamo dalla memoria di concetti matematici, organizzazione di sequenze di calcoli.Implica una serie di passaggi:

- comprensione del testo e quindi dell’ambito in cui ci si deve muovere- rappresentazione mentale del problema- categorizzazione, ricerca di analogie, “agganci” con problemi svolti precedentemente

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- memoria di concetti, di procedure- pianificazione di una strategia di calcolo- svolgimento- verifica, controllo del risultato

Diversi sono i passaggi in cui gli studenti discalculici possono trovare difficoltà: già al primo approccio al problema possono emergere problemi relativi alla decodifica e comprensione del testo; altre difficoltà possono comparire nel ricordare formule specifiche, nell’organizzare una sequenza ordinata di operazioni. Si possono però consigliare allo studente delle strategie:

leggere o far leggere il problema da un altro parafrasarlo evidenziare le informazioni importanti visualizzare il problema come immagine o diagramma ipotizzare una strategia di soluzione separando le fasi di risoluzione in piccoli passi e

scegliendo le operazioni stimare il risultato fare i calcoli (eventualmente con la calcolatrice) verificare il risultato, valutare la sua attendibilità

Come aiutare lo studente in difficoltà stabilire accordi precisi di lavoro con lo studente e pretendere che siano rispettati

(contratto formativo) fornire schemi, protocolli di istruzioni con funzione di organizzatori logici (per la

difficoltà a memorizzare e organizzare procedure e sequenze) algebra: allargare la pagina del testo cosicché lettere diventino chiare in ogni equazione

e possano essere marcate con colori, frecce ecc. nei problemi formulare una successione chiara e ordinata delle richieste spiegare, mostrare i passi del problem solving e l’importanza della giusta sequenza,

scomporre, quando è possibile, il problema in problemi più piccoli richiedere che, prima dei calcoli, il risultato venga stimato, anche grossolanamente incoraggiare la riflessione a voce alta, richiedere una spiegazione orale della soluzione di

un problema o un’esercitazione

Verifiche Accettare anche soluzioni non convenzionali di problemi o esercitazioni verifiche concordate, magari più frequenti verifiche organizzate con schemi, tabelle ecc. con contenuti limitati come quantità ma

non necessariamente ridotti esplicitare in anticipo i contenuti della verifica e le pagine di riferimento del testo se possibile, proporre esercizi con lo stesso contenuto ma in forma diversa, indagare più

modalità di formulazione dei quesiti per individuare quelle più adatte fissare la stessa ora di consegna degli altri ma assegnare un minor numero di esercizi non si dovrebbero valutare errori di calcolo ma la procedura di soluzione, la corretta

applicazione della formula

Che cos’è lo studio?Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo stesso al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova (Anderson, 1979). Lo studio disciplinare

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• Viene effettuato quasi esclusivamente attraverso la lettura• Richiede continui processi di controllo (comprensione)• I processi di controllo si realizzano attraverso la ri-lettura• La ri-lettura utilizza la via fonologica.

Che cosa faccio quando non capisco?Scelgo una di queste opzioni

• ignoro quello che non capisco e vado avanti con la lettura,• indovino il significato sulla base del contesto,• rileggo,• ritorno indietro nel testo per cercare informazioni utili.

Lo studio nel dislessico• Tendenza a leggere solo una volta• Utilizzo quasi esclusivo della via lessicale• Tendenza a “riparare” le incongruenze senza ricorrere alle verifiche attraverso la rilettura

Lo studio delle discipline Nello studio delle discipline cosa controllare

• Lessico specifico• Quantità di informazioni• Tempo di elaborazione • L’integrazione delle informazioni• Il metodo di studio: tende a sottolineare tutto, difficoltà nell’individuare delle informazioni

principali.Si possono utilizzare dei mediatori didattici: tabelle, schemi, mappe che …

• Aiutano nell’apprendimento • Sollecitano le generalizzazioni• Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme• Sono strumenti di apprendimento ma anche di presentazione degli argomenti nelle

interrogazioni programmate• Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione

Dislessia e normativaSappiamo che molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che permetta loro di avere buone opportunità di apprendimento.La Costituzione nell’art. 3 dice che … è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli … che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese …E vi sono diverse possibilità per garantire ai dislessici un trattamento adeguato (es. legge sull’autonomia), anche in assenza di una normativa specifica …Legge 517/77 (legge sulla programmazione educativa) Interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni …… La programmazione educativa può comprendere attività scolastiche organizzate per gruppi … allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. In data 5 ottobre 2004 il MIUR (nella persona del Direttore Generale M. Moioli) ha inviato a tutte le Direzioni Scolastiche Regionali una circolare sugli strumenti compensativi e dispensativi. “… Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabile che le scuole pongano in essere iniziative

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di formazione al fine di offrire risposte positive al diritto allo studio e all’apprendimento dei dislessici, nel rispetto dell’autonomia …”.Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti.L'autorevolezza della fonte costituisce un buon punto di riferimento per poter ottenere una migliore tutela dei ragazzi con dislessia nella scuola italiana.

E il 30-10-2009 è uscita la Circolare Regionale n. 326 che prevede la compilazione di un Piano Educativo Personalizzato e della scheda tecnica per gli alunni con diagnosi di D.S.A.

Che cos’è il Piano Educativo Personalizzato o il Piano Didattico Personalizzato?Analizziamo le parole che compongono la definizione di Piano Didattico Personalizzato:

PIANO: è “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: un programma, un progetto, una strategia.

DIDATTICO: lo scopo della didattica è il miglioramento: dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza dell'apprendimento dell‘allievo.

(diminuzione dei tempi e delle energie) dell‘ efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente.

PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe ( C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici - art_10_DPR_122_giugno 2009. – Circ. MIUR 28.5.2009)

“Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del “saper fare” in modo da predisporre piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni”. (G. Chiosso, La personalizzazione dell’apprendimento)

Nel D.P.R. 275/1999,all’ art. 4.2 il Regolamento dell’autonomia scolastica offre lo strumento della flessibilità, (“le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune”). Tale flessibilità non è solo nei calendari, negli orari, nei raggruppamenti degli alunni, nell’adeguamento alle esigenze delle realtà locali, ecc, ma è prevista anche in tutti gli aspetti dell’organizzazione educativa e didattica della scuola e quindi va intesa come personalizzazione educativa e didattica, come personalizzazione degli obiettivi formativi e come personalizzazione dei percorsi formativi.In definitiva il PDP è un piano didattico pensato e applicabile per gli alunni con DSA, nei quali la difficoltà non è nella capacità di apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere all’apprendimento, abilità che possono e devono essere supportate, secondo la normativa vigente, per il raggiungimento del successo formativo.Il PDP è pertanto un contratto fra docenti, istituzione scolastiche, istituzioni socio-sanitarie e famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA..

Chi lo redige?Il team dei docenti o il consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, redige il Piano Didattico Personalizzato.La redazione del documento prevede una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.

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Le scuole, nell’ambito dell’autonomia di cui al D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, e gli insegnanti, nell’ambito della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, sono liberi nell’individuazione delle modalità di insegnamento più idonee a corrispondere alle necessità di ciascun allievo, ivi compresi gli strumenti compensativi e dispensativi per gli allievi con DSA.

Quando viene redatto? All’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati Su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica

L’iter classico per giungere alla compilazione del PDP è il seguente. : acquisizione della segnalazione specialistica; incontro di presentazione tra: il coordinatore della classe, la famiglia dello studente, il

Dirigente Scolastico e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni. (verbalizzazione da parte del coordinatore);

accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la distribuzione della modulistica da compilare (ad es. nel C.d.C. di Ottobre)

stesura finale e sottoscrizione del documento (docenti e genitori dello studente). (successivo C.d.C. di Novembre).

Il PDP deve essere verificato due o più volte l’anno a cura del team dei docenti o del Consiglio di Classe ( per es. in sede di scrutini).

Come viene redatto?La redazione deve contenere e sviluppare i seguenti punti:

dati relativi all’alunno descrizione del funzionamento delle abilità strumentali caratteristiche del processo di apprendimento strategie per lo studio – strumenti utilizzati individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il

conseguimento delle competenze fondamentali strategie metodologiche e didattiche adottate strumenti compensativi criteri e modalità di verifica e valutazione

Perché viene redatto?Nella normativa vigente relativa alle modalità di svolgimento degli esami di stato si fa specifico riferimento alla segnalazione diagnostica, alla adozione di strumenti compensativi e dispensativi utilizzati nel corso dell’anno, alla valutazione e verifica degli apprendimenti tenendo conto delle specifiche situazioni soggettive, ecc.A tale scopo si citano alcuni passi della normativa:

- OM n° 30 del 10/03/2008 "Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008".

- CM n°54 del 26 maggio 2008 “Esami di stato Secondaria di Primo Grado anno scolastico 2007/2008 - prova scritta a carattere nazionale” CANDIDATI CON DIFFICOLTA' SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO: “I candidati con diagnosi specifica di dislessia o di altri disturbi specifici di apprendimento sosterranno la prova nazionale con l’ausilio degli strumenti compensativi utilizzati durante l’anno. Per lo svolgimento della prova è previsto un tempo aggiuntivo stabilito dalla commissione.”

- Decreto del Presidente della Repubblica n° 122 del 22 giugno 2009 , Art. 10 – Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA): “Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti,

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comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”.Pertanto la stesura del Piano Didattico Personalizzato per gli alunni DSA, oltre ad essere un atto dovuto perché presente nella normativa, sul piano pratico la sua redazione e monitoraggio nel tempo rappresenta un documento vincolante nell’ambito degli esami di stato e di passaggio per l’applicazione delle deroghe compensative e dispensative previste Sul piano professionale è anche stimolo per i docenti e per le istituzioni scolastiche per perseguire obiettivi di alto valore pedagogico ed educativo:

condividere la responsabilità educativa con la famiglia, documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche, favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola, riflettere sull’importanza dell’osservazione sistematica dei processi di apprendimento

dell’alunno, ripensare le pratiche didattiche per migliorarle, creare ambienti adeguati per l’apprendimento che favoriscano la curiosità intellettiva e dove

sia presente un clima emozionale positivo.

SUGGERIMENTI OPERATIVI per l’ultimo anno di corso

In attesa delle disposizioni in merito allo svolgimento degli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione da parte degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) si deve tener conto della seguente normativa.

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL 15 MAGGIO1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame, un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso.2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.Art.12.7 La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.

Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 - Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

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2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.E dal 29-10-2010 abbiamo una legge sulla dislessia: la legge n. 170.Ora la legge c'è e si direbbe un'ottima legge, che si rivolge a tutto il percorso formativo, dalla scuola dell'infanzia all'università. Si compie un lungo percorso che ha portato al riconoscimento, nel quadro normativo italiano, delle difficoltà che le persone con DSA incontrano in ambito scolastico. Ora … siamo in attesa dell’emanazione delle linee guida e delle disposizioni attuative… siamo in attesa dell’emanazione delle linee guida e delle disposizioni attuative delle azioni previste dalla Legge a supporto del percorso diagnostico e scolastico degli allievi condelle azioni previste dalla Legge a supporto del percorso diagnostico e scolastico degli allievi con DSA. LDSA. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimentodisturbi specifici di apprendimento … che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.Vengono dichiarate le finalitàfinalità a cominciare dalla prima: "garantire il diritto all'istruzione" per finire con “ assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale".Apre, inoltre, una prospettiva fondamentale: "… al personale docente e dirigenziale… è assicurata"… al personale docente e dirigenziale… è assicurata una adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative al DSA, finalizzata ad acquisire launa adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative al DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategiecompetenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate".didattiche, metodologiche e valutative adeguate".Vengono evidenziate le misure educative e didattiche di supporto . . Afferma il diritto degli alunni con DSA a "fruire di appositi provvedimenti dispensativi e "fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari" e universitari" e individua tali provvedimenti con precisione: -didattica individualizzata e personalizzata, -didattica individualizzata e personalizzata, -forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico,-forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico,-uso di tecnologie informatiche e di mezzi di apprendimento alternativi, -uso di tecnologie informatiche e di mezzi di apprendimento alternativi, -misure dispensative da prestazioni non essenziali … -misure dispensative da prestazioni non essenziali … -un monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi, -un monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi, -adeguate forme di verifica e di valutazione. -adeguate forme di verifica e di valutazione. Inoltre si precisa che”Inoltre si precisa che” per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero”.La Legge 170/2010La Legge 170/2010 parla di valutazione degli apprendimentivalutazione degli apprendimenti, assicurando che “agli studenti con DSA sono garantite,“agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato. adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato. Un’altra finalità della legge: STRETTO RAPPORTO TRA SCUOLA E FAMIGLIE.STRETTO RAPPORTO TRA SCUOLA E FAMIGLIE.“… Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione”. GENITORI e SCUOLA sono tenuti alla reciproca collaborazionereciproca collaborazione, fondamentale per dare piena attuazione alla funzione educativa e formativa spettante ad entrambe le istituzioni. La collaborazione fornisce coesione, coerenza e continuità tra i diversi “mondi” che l’alunno abita. Infatti prevede che: Infatti prevede che: a)i familiari di alunni del a)i familiari di alunni del primo cicloprimo ciclo con DSA possano usufruire di orari di lavoro flessibili per con DSA possano usufruire di orari di lavoro flessibili per assisterli nei compiti a casa; assisterli nei compiti a casa; b) le modalità di esercizio di questo diritto sono demandate ai contratti nazionali di lavoro …, b) le modalità di esercizio di questo diritto sono demandate ai contratti nazionali di lavoro …, mama non devono comportare "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".non devono comportare "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". (Finalità già contenute nelle Indicazioni nazionali, di cui al D.lvo 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M 31 luglio 2007)Disposizioni per l'attuazione della legge.Prevede linee guida per i protocolli regionali per le attività di identificazione precoce che dovranno essere emanate entro 4 mesi dalla pubblicazione delle legge tramite un decreto del MIUR

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I protocolli dovranno essere stipulati entro i 6 mesi successivi. Prevede che il MIUR…definisca le modalità della formazione per docenti e dirigenti, - individui le misure educative e didattiche di supporto, - definisca le specifiche forme di verifica e di valutazione per alunni con DSA. Il comma 3 prevede l’ istituzione presso il MIUR di un Comitato tecnico-scientifico con compitiIl comma 3 prevede l’ istituzione presso il MIUR di un Comitato tecnico-scientifico con compiti istruttori.istruttori.TAVOLO TECNICOTAVOLO TECNICOIl SUO compito è veramente arduo perché deve affrontare una duplice scommessa:1. che l'azione efficace nei confronti delle difficoltà derivanti da DSA divenga forma ordinaria della didattica nelle nostre scuole2. che si ponga in essere uno stile diffuso di attenzione differenziata a tutte le situazioni di apprendimento nella loro diversità e a tutte le situazioni di disagio, e una visione dell'apprendere a scuola che vada nella direzione del bambino e ragazzobambino e ragazzo costruttore, artigiano, artista del proprio apprendimento in un clima e un ambiente laboratoriali e di operatività cooperativa, fortemente centrati sulla significatività del sapere e saper fare a scuola.Il testo di legge, però, si chiude con una clausola di invarianza finanziaria, nella quale si dice che dall'attuazione della legge "non devono comunque derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".•Si riconoscono i meriti di questa legge sul piano dell'affermazione dei diritti degli alunni con DSA •Si giudica positivamente che essi vengano declinati in termini di formazione, di misure educative e didattiche di supporto, di misure per l'attività lavorativa e sociale … però preoccupa il fatto che le risorse destinate per attuare quanto previsto dalla legge siano scarse, … cosa che ne penalizza fortemente l'applicabilità. Misure dispensativeNell’ambito delle discipline l’alunno viene dispensato da:

lettura ad alta voce prendere appunti rispetto dei tempi standard copiare dalla lavagna dettatura di testi e/o appunti studio mnemonico di forme verbali, regole grammaticali, tabelline. altro (es.: si consiglia la sostituzione della scrittura con il linguaggio verbale e iconico)

Strumenti compensativiStrumenti che consentono di compensare difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivati da una disabilità specifica.L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

tabelle e formulari schemi elaborati dai docenti calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante computer con videoscrittura, correttore ortografico risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, cassette registrate...)

Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi) possono servire ai ragazzi disgrafici o disortografici per trasporre in modo ordinato sul foglio i propri pensieri e consentono l’uso di sequenze di testo più brevi e più facilmente dominabili.

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L’utilizzo degli strumenti compensativi può essere differente a seconda dei diversi ambiti di lavoro.

l libro cartaceoIl libro cartaceo è lo strumento indispensabile per la trasmissione della conoscenza.Però il libro cartaceo può essere trasformato in libro digitale e ascoltato.

STRUMENTI COMPENSATIVI - AMBITICONTESTO ATTIVITÀ STRUMENTICASA STUDIO • SINTESI VOCALE/FONTIAUDIO

• LIBRO DIGITALE• DIZIONARI CD-ROM• VIDEOSCRITTURA• CORRETTORE ORTOGR• MAPPE / SCHEMI• AUTOMATISMI RICERCA• DETTATURA AL PC

(RICONOSCIMENTO VOCALE)

SCUOLA –STRUMENTOCOMPENSATIVO

VERIFICHE /ESAMI

SCUOLA –STRUMENTODIDATTICO

LAVORO GRUPPI

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Inoltre nella precisazione ministeriale del 5.1.2005 si comincia a sottolineare che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale.

L’utilizzo del computerPuò essere utilizzato a casa, nelle verifiche, a scuola … non c’è un solo modo, e dipende anche dallo stile di apprendimento del ragazzo e dei suoi compagni, dalle scelte educative, dalle difficoltà specifiche e preferenze dei singoli ragazzi.Scrivere con il computer: vantaggi- Correzione automatica, individuazione delle forme corrette-Evidenziazione di parole ortograficamente scorrette, contribuisce a sviluppare consapevolezza, autocorrezione- Rilettura del testo (disgrafici)- Ascolto di quanto si scrive o si è scritto che favorisce i processi di revisione testuali- Acquisizione di schemi, mappe nel proprio computerLa stesura di un testo con il computer può aiutareVideoscrittura DisgrafiaCorrettore ortografico DisortografiaDizionario multimedialeAttenzione i ragazzi con DSA spesso necessitano di supporto nella fase ideativa.Il computer per fare cosa?

• Scrivere un testo Sw che consentono di scrivere un testo attraverso il riconoscimento automatico del parlato, sw per la scrittura digitale con predizione di parole, correzione automatica, accesso al dizionario, abbinare immagini al testo. Non esiste una bella e brutta copia, ma il processo di scrittura- revisione e correzione avviene continuamente. Permette di scrivere in modo esteticamente bello, di memorizzare i documenti cronologicamente permettendo di organizzare ed essere ordinati.

• Leggere Sw che consentono di variare l'aspetto grafico del testo, lettura del testo automatica (sintesi vocale) scegliendo la velocità. Permette di registrare la voce e di riascoltare successivamente. Libri elettronici e libro parlato.

• Fare calcoli Calcolatrici a schermo, calcolatrice parlante, facilitatori per l'incolonnamento dei numeri, sintesi vocale, fogli elettronici di calcolo

• Trattare un testo Scanner + OCR per trasformare i testi dal formato cartaceo al • Schematizzare formato digitale. Permette di creare mappe mentali e concettuali utilizzando

immagini da numerosi fonti.• Studio e organizzazione Registratori con controllo del parlato, organizer elettronici,

applicativi per la ricerca all'interno del computer • Esercitare specifiche abilità Sw didattici

Obiettivo lavoro con adolescenti• Necessario salto di qualità staccandosi dal compito eseguito in maniera pedissequa e già

prestabilita nel percorso dall’insegnante• Necessità di trovare un ponte tra capacità ideative ed espressione in forma scritta

Elementi critici nell’utilizzo dello strumento informatico per i DSA a scuola• tendenza a un approccio rigido nell’applicazione delle misure dispensative e compensative e

nell’utilizzo pc• per l’accesso al codice scritto senza supportare le altre componenti DSA• solo con software specifici per DSA• per il singolo studente con DSA• eccessiva “delega” al PC del “problema DSA”

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• demotivazione e difficoltà di accettazione• percezione di diversità• processi di apprendimento comunque faticosi• risultati scolastici scadenti

A cura della sezione AID di Torino

ALLEGATITECNOLOGIE DISPONIBILI

 STRUMENTI COMPENSATIVIEnciclopedie multimedialiLe più famose e diffuse sono Microsoft Encarta e Omnia De Agostini. Esistono anche supplementi in CD-Rom inseriti in enciclopedia cartacee, per esempio nella Treccani e in molte altre. Importante nella scelta dell'enciclopedia è verificare che il testo contenuto sia "copiabile" e quindi trasportabile in un software dotato di sintesi vocale per l'ascolto. Enciclopedie, Dizionari e Traduttori "on line" (cioè disponibili in internet)Sia le enciclopedie come Encarta (http://it.encarta.msn.com) che i dizionari, ad esempio il Garzanti (http://www.garzantilinguistica.it) possono essere consultati on-line, con alcune limitazioni che possono venire meno abbonandosi. Altra enciclopedia consultabile: http://wikipedia.org TraduttoriUno dei più diffusi su CD-Rom è Power Translator pro, distribuito da Questar (www.questar.it). Di grande utilità ed interesse è il traduttore inserito nel software Carlo Mobile prodotto dalla Cooperativa Anastasis (www.anastasis.it) nato espressamente come strumento compensativo per adolescenti e adulti con DSA. Esistono traduttori on-line, come quello offerto da "Altavista" (http://babelfish.altavista.com) o da "Google" (http://www.google.com/language tools) . Software con sintesi vocale Carlo Mobile, prodotto dalla Cooperativa Anastasis (www.anastasis.it) è un programma che facilita i processi di lettura e di studio autonomo. Il programma oltre a permettere di leggere con le orecchie qualsiasi testo, è dotato di un traduttore automatico, di un registratore MP3, di una calcolatrice parlante e di una serie di funzioni utili a facilitare lo studio. Utilizza la sintesi vocale Loquendo. E' utile come strumento compensativo per l'autonomia dei adolescenti e adulti con DSA. Carlo II, prodotto dalla Cooperativa Anastasis (www.anastasis.it) è un programma che facilita i processi di scrittura e di lettura e le attività di elaborazione dei testi da parte di persone con diverse tipologie di difficoltà. Utilizza la sintesi vocale Loquendo. E' utile come strumento compensativo per l'autonomia dei bambini e ragazzi con DSA.Software con sintesi vocale free

• Speakonia – http://handitecno.indire.it/naviga/content/index.php.action=pagina&id_cnt=725  da qui si accede alla pagina per il download www.cfs-technologies.com E’ un editor di testi molto semplice, con una pulsantiera per gestire la voce. Legge il testo sia con copia-incolla che direttamente, selezionando il testo di un qualsiasi documento o pagina web, selezionando solo copia

• Ultra-hal-text to speech http://www.download.com/Ultra-Hal-Text-to-Speech-Reader/3000-7239_4-10329180.html Il sito inglese di Ultra Hal: http://www.zabaware.com/reader/ Come Speakonia, è un editor semplice di testi, anche se più articolato, legge sia con copia-incolla che tutti i testi selezionati e copiati.Salva i file di testo e converte i testi in file audio Wave File (wav) e può essere usato per leggere gli e-book

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• Blabla http://www.cms.dacamyo.net/content/view/23/41/ E’ un lettore di facile fruizione che legge qualsiasi testo, sia con copia-incolla che aprendo direttamente i documenti dal tasto: doc files

• ReadThis 2004 www.handyarchive.com/Utilities/Miscellaneous/13518-ReadThis-2004-a.html Legge qualunque tipo di testo, compresi i caratteri speciali con il copia-incolla

• Desk Bot http://www.bellcraft.com/deshbot/ Legge sia con copia-incolla sia il solo testo selezionato di un qualsiasi documento semplicemente copiato

• Er finestra http://www.mistergratis.it/software2.htm Da questo sito si può scaricare “er finestra”, programma di sintesi vocale utilizzato da radio dj

• O-b1 http://www.brunod.it/ob1.html Da questo sito è possibile scaricare un programma di sintesi vocale in diverse lingue

Per i testi scolastici in formato digitale Biblio Aidhttp://www.aiditalia.org/it/biblioteca_digitale_aid.htmlSoftware per la costruzione di mappe mentali e concettuali KidSpiration 2Semplice ed efficace programma per creare mappe concettuali. Ideale per un utilizzo autonomo da parte di bambini con DSA. In pochi secondi si creano bellissime mappe. Attualmente esiste solo in versione inglese. (versione dimostrativa scaricabile qui) http://www.inspiration.com/freetrial/index.cfm) Inspiration 8Sofisticato e completo software per la creazione di mappe concettuali anche molto sofisticate. Adatto per un uso in autonomia da parte di allievi che già utilizzano con disinvoltura il computer (dagli 11 anni in su).  Attualmente esiste solo in versione inglese. (versione dimostrativa scaricabile qui http://www.inspiration.com/freetrial/index.cfm) Knowledge ManagerSoftware per mappe, è dotato di sintesi vocale anche in italiano, modalità di creazione diretta di mappe da testo, convenzionato con il MIUR.http://www.knowledgemanager.it/default.htm MIND MANAGEROttimo programma per  mappe mentali secondo Buzan.www.scatolepensanti.itC-map:www.cmap.ihmc.us  programma scaricabile gratuitamente (digitare la parola chiave: C-Maps e cliccare su: Informazioni essenziali sull'uso di CMAP 3 Beta- esiste anche la versione in italiano)Freemind: http://freemind.sourceforge.net/    programma open source solo per mappe mentali.Per rendere rapido ed efficiente l’uso della tastiera 10 DitaSoftware didattico prodotto dall’ex Provveditorato agli studi di Vicenza. E’ un semplice programma per imparare ad usare la tastiera del computer usando tutte le dita. E’ scaricabile da: http://www.dislessia.org/portale/index.php  Sistemi di letturaIRISPen II executivePermette l’introduzione immediata di un testo nel computer, utilizza uno scanner OCR a forma di penna, adatto a copiare estratti di libri, riviste, giornali ecc.Smart pen consente, infatti di:

1. Registrare e collegare ciò che ascolti con ciò che scrivi. 2. Riascoltare l'audio collegato toccando su ciò che hai scritto.

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3. Tasferire i propri appunti presi a mano direttamente sul PC per archiviarli o condividerli. 4. Effettuare ricerche sul testo manoscritto. 5. Convertire testi e disegni fatti a mano in documenti MS Word editabili.

Per imparare le lingue straniere Scala E., Losi L., Simple English, corso di inglese essenziale, Ed. Erickson Nel sito riportato di seguito troverete:http://xoomer.virgilio.it/franzato/ • Parole misterioseUtile per la memorizzazione della veste grafica delle parole• Scramble sentences (Scombina frasi)Allena nell’attività di ricomposizione di frasi “scombinate”• Scramble dialogues (Scombina dialoghi)Allena nell’attività di ricomposizione logica di frasi “scombinate”• Verbi irregolariSupporta la memorizzazione della veste grafica dei verbi irregolari inglesiPer la matematicaGeogebra Programma di geometria dinamica, dalla scuola elementare fino al liceo e università (guida, esempi e informazioni in Italiano). http://geogebra.it.malavida.com/d1176-scaricare-gratis-windows Si può partecipare aggiungendo i propri materiali! http://www.geogebra.org/en/ wiki / index.php / Italian Sito di divulgazione della matematicawww.math.itPensato per chi ha difficoltà con la matematica, spiega in modosemplice algebra, aritmetica, analisi, geometria e trigonometria.http://www.ripmat.it/ Per scrivere espressioni complesse con Wordhttp://www.enzomardegan.net/Espressioni%20con%20Word.pdf OpenOffice.org Math è un software libero per l'elaborazione e la creazione di formule matematiche, in modo simile a Microsoft Equation Editor . Fa parte della suite di OpenOffice.org.http://it.wikipedia.org/wiki/OpenOffice.org#Math Siti utilihttp://www.aiditalia.org/http://www.aidtorino.org/http://groups.google.com / group / librodiscuola  (materiale per ogni disciplina scolastica)http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=535http://dislessia-passodopopasso.blogspot.com/http://www.polovalboite.it/didattica.htm

Per la Scuola PrimariaAnastasis SuperQuaderno e SuperMappe (www.anastasis.it)Ivana Sacchi - Esercizi per la dislessiahttp://www.ivana.it/softdid/download/lingua/dislessia/dislessia.htmlRisorse software scaricabili http://asd.itd.cnr.it/risultati.php?Disabilita=9&Categoria=1SOFTWARE A.I.S.I.http://web.tiscali.it/aisi2/DIS – BLOG Un blog per la dislessiahttp://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=535&cat=1286 AREATO

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http://www. areato .org/ Ciao bambinihttp://lamaestravisaluta2.blogspot.com/Mondo Silmahttp://www.mondosilma.com/didattica/primaria/software.html Iprase Trentino Imparo giocandohttp://www.iprase.tn.it/attività/sperimentazione/i mparo_giocando/materiali_did.asp

http://www.linkbook.it/php/Punti e appuntihttp://puntieappunti.altervista.org/u_didattiche.ht ml Vbscuolahttp://vbscuola.it/pagine/magomerlino.htmPortale per bambinihttp://rivoli1.scuole.piemonte.it/siete_pronti_a _navigare/siete_pronti_a_navigare.htm

 Dislessia e disturbi dell’apprendimento

BIBLIOGRAFIA

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Editori, 2002 (farne richiesta direttamente all’A.I.D.). Bargero M.L., "Concetti e mappe: una nuova didattica", RES,n.7, 1994, Elemond, Milano Bertocchi D., La lettura. Ed. Milella, 1983 Biancardi A. Quando un bambino non sa leggere. Ed. Rizzoli, 1999. Biancardi A., Mariani E., Pieretti M., La discalculia evolutiva. Ed. Franco Angeli, 2003 Boscolo P., Psicologia dell’apprendimento scolastico. Ed. UTET Libreria Buzan T. e B., "Mappe mentali", NLP Italia, Milano, 2003 Calvani (a cura di), Multimedialità nella scuola. Ed. Garamond, 1996 Calvani A., Dal libro stampato al manuale multimediale. Computer e formazione. Ed. La

Nuova Italia, 1990 Canevaro A., e altri, Potenziali individuali di apprendimento Firenze, La nuova Italia Cornoldi C. (a cura di), I disturbi dell' apprendimento. Ed. Il Mulino, 1991 Cornoldi C. Le difficoltà di apprendimento a scuola. Ed. Il Mulino Cornoldi C., De Beni R., Imparare a studiare. Strategie, stili cognitivi e atteggiamenti nello

studio. Ed. Erickson, 1993 Cornoldi C., Fattori, Ramanzini, Gruppo M.T., Prove per l’esame della motivazione

all’apprendimento e alla lettura dalla 1^ elementare alla scuola superiore. Organizzazioni Speciali, Firenze

Ferraboschi L., Meini N., Produzione del testo scritto (2 livelli), Ed. Erickson Ferraboschi L., Meini N., Recupero in ortografia, Ed. Erickson Gainotti G., Struttura e patologia del linguaggio. Ed Il Mulino,1993 Lavinio C., Teoria e didattica dei testi. Ed. La Nuova Italia, 1990 Logorio B., Come si insegna, come si apprende. Ed. Carocci

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Dislessia, Guida agli ausili informatici, DISLESSIA, Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i Disturbi Specifici dell'Apprendimento

Plessi P., Insegnare a studiare. Ed. De Agostini, 1996 Pontecorvo (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento. LED Edizioni Universitarie di

Lettere Economia diritto, 1995 Sabbadini L., Ossella T., Educazione al linguaggio. Ed. Franco Angeli Sartori G. La lettura. Processi normali e dislessia. Ed. Il Mulino, 1984 Scarpe D., Muller S., Abilità di studio. Ed. Erickson Scataglini C., Giustizi A., Adattamento dei libri di testo. Ed. Erickson Stella G. (a cura di), La dislessia: aspetti clinici, psicologici e riabilitativi. Ed. F. Angeli, 1996 Stella G. (a cura di), La dislessia: aspetti cognitivi e psicologici: diagnosi precoce e

riabilitazione. Ed. Franco Angeli, 2003 Stella G., Di Blasi F., Giorgetti W., Savelli E., La valutazione della dislessia. Ed. Città Aperta,

2003 Stella G., Dislessia. Ed. Il Mulino, 2004 Stella G., Gallo D., Dislessia, scelte scolastiche e formative. Ed. Omega (farne richiesta

all’AID) Stella G., In classe con un allievo con disordini dell’apprendimento. Ed. Fabbri Editori,

Milano, 2001 (farne richiesta direttamente all’AID) Stella G., Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana.

Ed. Libri Liberi, 2002 (farne richiesta direttamente all’AID)

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