DISLESSIA A SCUOLA · 2019-09-05 · DISLESSIA A SCUOLA Appunti per la formazione degli insegnanti...

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04/11/2016 1 DISLESSIA A SCUOLA Appunti per la formazione degli insegnanti a cura di Alessandro BOZZATO, psicopedagogista e terapista CLIDD (Clinica della Dislessia e Disgrafia) dislessia come disprassia sequenziale approccio e impostazione nella didattica e nella programmazione STORIA E MODELLI 1. TEORIE INTUITIVE – 1. CARENZA DIDATTICA – 2. DEFICIT PERCETTIVO LA “TEORIA FANTASMA” – TEORIE PSICOGENE (o PSICODINAMICHE) B. BETTELHEIM, K. ZELAN – TEORIE NEURO-PSICO-MOTORIE

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DISLESSIA A SCUOLAAppunti per la formazione degli insegnanti a cura di Alessandro BOZZATO,

psicopedagogista e terapista CLIDD (Clinica della Dislessia e Disgrafia)

dislessia come disprassia sequenzialeapproccio e impostazione nella

didattica e nella programmazione

STORIA E MODELLI

• 1. TEORIE INTUITIVE– 1. CARENZA DIDATTICA– 2. DEFICIT PERCETTIVO

• LA “TEORIA FANTASMA”– TEORIE PSICOGENE (o PSICODINAMICHE)

• B. BETTELHEIM, K. ZELAN– TEORIE NEURO-PSICO-MOTORIE

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• CONCEZIONI NEURO-PSICO-MOTORIE CONINTERESSAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONEMOTORIA, SPAZIO-TEMPORALE E DELLADOMINANZA LATERALE:

• S. T. ORTON (1937), A. OMBREDANE (1937), KAGEN(1943), B. HALLGREEN (1950), ROUDINESCO ePRELAT (1950), M. STAMBAK (1951), C. LAUNAY(1952), J. DE AJURIAGUERRA (1953, 1963, 1964), E. M.SHEPERD (1956), A. JADOULLE (1962), E.LOPERFIDO e G. SAVARINO (1964), F. KOCHER(1965), S. BOREL-MAISONNY (1966), E. N.GRANJION, J. E. M. HARRISON, CLEMENTS,STROTHER, MONEY, R. MUCCHIELLI e A.BOURCIER (1968), F. CACCIAGUERRA (1969), Ecc.

• 3.1 – S. T. ORTON (USA) - ANNI ‘30

MODELLI E IPOTESI

• DISTURBI LETTURACONNESSI A:

– GOFFAGGINE DEL MOVIMENTO– MANCINISMO– FORME TIPICHE DI DOMINANZA

LATERALE– SPECULARITA’– DISTURBI MOTORI– DISTURBI LINGUISTICI

INVERSIONI CINETICHE– Disturbo neurologico a base

ereditaria• 3.2 A. OMBREDANE 1937 -

Deficit del processamentovisivo e uditivo, cecitàcognitiva.

• 3.3 - J. de AJURIAGUERRA -DISARMONIE DELLO SVILUPPO

• 3.4- DISTURBO DELLAREGOLAZIONE CENTRALE:ROUDINESCO e PRELAT (1950).

• 3.5 – F. KOCHER (ANNI 60)RICOMPRENDEPERCEZIONE

- MOTRICITÀ- LINGUAGGIO- ORGANIZZAZIONE SPAZIO-

TEMPORALE- MANCINISMO- MANCATA

LATERALIZZAZIONE

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Francis Kocher “La rieducazione deidislessici (1965)

“La dislessia allora dovrebbe essere consideratacome una conseguenza, tra le altre, di un disturbo

che si può estendere al vasto settore delle prassie edelle gnosie relative allo spazio e al tempo”

R.Mucchielli e A. Bourcier: “MALADIE DU SIECLE”

•A: goffaggine del movimento e del gesto (funzioni motorie)•B: cattiva lateralizzazione, mancinismo contrariato (funzioni neurologiche)•C: dispercezioni spazio-temporali, ambigua percezione di distanze, posizioni nellospazio, forme, ecc. (funzioni percettive)•D: incertezze dello stato dell’io (funzioni emotive)•E: turbe affettive, insicurezza, sfiducia (funzioni affettive)•F: ambiguità dei valori (funzioni intellettive)•G: disturbi fonatori e semantici (funzioni linguistiche).

Tre fattori eziologici essenziali (Mucchielli e Bourcier)»orientamento spazio-temporale»schema posturale»lateralità

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F. CACCIAGUERRA - 1969

•Patogenesi unitaria•Propensione orientamento da destra a sinistra•Articolazione fonetica non parallelo allo scorrere dello sguardo sulla riga•Connessioni tra dislessia e orientamento destra - sinistra

TEORIE NEURO-CORTICALIA - DISTURBO NEUROLOGICO CORTICALE:EWING (1930), CRITCHLEY (1964).B – DISTURBO NEURODINAMICO PER ANOMALIE

DELL’ORGANIZZAZIONE DINAMICA DEI CIRCUITI CEREBRALIRESPONSABILI DEI COORDINAMENTI VISUO-UDITIVI-VERBALI:A. REY (1965).

ANNI 70TEORIE PSICOGENEA - DISTURBO DELL’ORIENTAMENTO PSICOLOGICO E DELLA

RELAZIONE IO-MONDO: B. LEDDOMADE (1979).2. TEORIE OCULO-MOTORIE:

DISTURBI DELLA MOTILITÀ OCULARE DI NATURA ORGANICA STRUTTURALE

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TEORIE LINGUISTICHE

PREGRESSI DISTURBI LINGUISTICI COME• - DEFICIT DI DISCRIMINAZIONE DI SILLABE• - DISTURBI METAFONOLOGICI PROFONDI

HARRIS (1976, 78…), COLTHEART (1978, 80…) TALLAL (1980), BRADLEY e BRYANT (1983),STANOVICH (2000), C RAMUS et al. (2003), SNOWLING (2001).

DISTURBO FONOLOGICO PRIMARIO, O METAFONOLOGICO,DELLA CONVERSIONE GRAFEMA-FONEMA E DELLACONSEGUENTE CONSAPEVOLEZZA DEL LESSICO:

• TEMPLE e MARSHALL (1983), LOVETT (1992), CARROL, MASTERSON, BISHOP, STELLA, SARTORI,CAZZANIGA, VIO, TRESSOLDI, SAVELLI, Ecc.

TEORIE VISUO-MOTORIE / PROCESSAMENTO

• DISTURBI DELLA ELABORAZIONE VISIVA, O VISUO-SPAZIALI CONINTERESSAMENTO DEL “SISTEMA MAGNOCELLULARE”, DISTURBODEL PROCESSAMENTO VISIVO E/O UDITIVO:OMBREDANE (1937), PAVLIDIS (1985), LIVINGSTONE et al. (1991), TALLAL (1991), BEST e DEMB(1999), MILLER, LOVEGROWE, STEIN, GALABURDA.

• DISTURBO DELLA ELABORAZIONE RAPIDA DEGLI STIMOLI VISIVI• CASCO (1993), SLAGHUIS et al (1993).

• DISTURBO DELLA ELABORAZIONE RAPIDA STIMOLI ACUSTICI• MERZENICH et al. (1996).

DIFFICOLTÀ A GESTIRE L’ASSEMBLAGGIO DI PAROLE E LETTERESOPRATTUTTO NELLA PARTE DESTRA DEL CAMPO VISIVO, PEREFFETTO DI CROWDING (AFFOLLAMENTO) ASIMMETRICOGEIGER e LETTVIN (1987).

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ALTRE TEORIETEORIA MULTICOMPONENZIALEDISLESSIA PERCETTIVA COME DISTURBO MULTICOMPONENZIALE,

POLIEDRICO, LINGUISTICO E / O PERCETTIVO - BAKKER (1992)

TEORIE NEURO-CORTICALIDISTURBO NEUROLOGICO CORTICALE:• Deficit neurologici alle funzioni corticali superiori (Clements, 1976; Strother,

1976) principalmente dell’emisfero sinistro e con interessamento della zona diBroca[3] (Galaburda, Humphreys), di asimmetrie cerebrali, variazioni dellesimmetrie, asimmetria invertita (Geschwind et al., Hynd et al.), anomalie delflusso elettrico cerebrale dell’emisfero sinistro (Hangman et al.).

DISTURBO DELLA MEMORIA DI LAVORO: MAN, LIUBERMAN, HITC, MC HAULEY,MATTIS (1978)

DISTURBO DELLA GESTIONE DELL’ATTENZIONE O DELL’ORIENTAMENTOATTENTIVO: PLAZA, COHEN.

DISTURBO NEURO-MOTORIO E PSICO-MOTORIO

P. VAYER (1971), E. BONISTALLI (1973), R. ZAZZO (1975), J. LEBOULCH (1975, 1984), C. DELACATO (1977), BERGÉS (1981), M.SORACI e S. TRANDAFILO (1983), B. BUCCIARELLI e G.GEITLIGER (1986) T. GESCHWIND e A. M. GALABURDA (1987),F. PROIETTI (1987), L. BASSOU (1988), B. P. ROURKE (1989),Ecc.

• Britsh Psychological Society 1999

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DISTURBO NEUROFISIOLOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE EDINTEGRAZIONE DELLE INFORMAZIONI SENSORIALI : G. A. CHIARENZA

LA SVOLTA DI PARADIGMA

1. Il senso della complessità del fenomeno.2. La natura multicomponenziale delle funzioni

umane superiori.3. L’analisi componenziale strutturale e funzionale.4. Il riferimento alle funzioni esecutive ed ai correlati

corticali.5. Il riferimento agli automatismi neuropsichici.6. La parziale pervasività del disturbo.

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LA DISLESSIA E’

- disordine delle funzioni operative- esecuzione di processi appresi- rapporti spazio-tempo- disprassia sequenziale

Concezione superata del disturbo dislessico

• Non è un disturbo di apprendimento è un disordinedell’esercizio della lettura, scrittura, calcolo,comprensione testo, problemi matematici

• Non è una condizione di patologia, non è legata allafunzione intellettiva né a quella cognitiva

• È un disordine specifico e primario, che necessita diun trattamento educativo e didattico, che va nelsenso opposto rispetto alla richiesta crescente dellamedicalizzazione

[il DSM V ha eliminato definitivamente il disturbo dislessico e i correlati (disgrafiae discalculia) dagli ambiti delle patologie e delle sindromi]

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ELEMENTI PER UNA

CONDIVISIONE CONCETTUALE

1. RESILIENZA2. PADRONANZA COMPORTAMENTALE3. OTTIMISMO PEDAGOGICO4. PRIMAZIA TEORICA:

CONOSCERE LA DISLESSIA

PER

AGIRE SULLA DISLESSIA

Perché non apprende?

RITARDO MENTALE DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE FORTE DEMOTIVAZIONE FORTE DIVERSITA’ CULTURALE SCARSA COMPETENZA LINGUISTICA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DISTURBI SPECIFICI

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APPRENDIMENTO - CONOSCENZA

APPRENDIMENTO

REGISTRAZIONE DELLE INFORMAZIONIProcesso individuale, personale, originario

CONOSCENZA

ELABORAZIONE - PROCESSAZIONE DELLE INFORMAZIONI

APPRENDIMENTO DI BASE – APPLICAZIONE CONOSCENZE

Imparare a leggere, scrivere, calcolare – Lettura, scrittura, calcolo

FUNZIONE INTELLETTIVAREGOLA L’INTELLIGENZA

INDICATORE GENERALE E’ LA LOGICAINERISCE L’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONIEFFETTI SULL’EFFICACIA DEL COMPORTAMENTO

E’ PARZIALMENTE MISURABILE

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APPRENDIMENTO DI BASE – APPLICAZIONE CONOSCENZE

Imparare a leggere, scrivere, calcolare – Lettura, scrittura, calcolo

FUNZIONE COGNITIVAREGOLA I PROCESSI COGNITIVI

INDICATORE GENERALE E’ L’ORGANIZZAZIONE DEL PENSIEROINERISCE L’APPRENDIMENTO E LA CONOSCENZA

EFFETTI PERVASIVI SUI PRINCIPALI COORDINAMENTI(autismo, disprassie, disordini, disorganizzazioni)

NON E’ MISURABILE

APPRENDIMENTO DI BASE – APPLICAZIONE CONOSCENZE

Imparare a leggere, scrivere, calcolare – Lettura, scrittura, calcolo

DISTURBO ESECUTIVO

• DISTURBO DISCONTINUO• DISTURBO DELL’ESERCIZIO• MANCATA COMPRENSIONE COME ESITO

DISTURBO DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA,SCRITTURA E DELLE ABILITA’

MATEMATICHE

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IL TRIVIO SCIENTIFICO:MOTRICITA’

LATERALITA’LINGUAGGIO

LEGGERE MALE

condizioni negative:

Può essere valutato o percepito come meno intelligente, ovvero pigro;

Si preclude l'accesso alla migliore strumentalità lettoria e scrittoria;

Si preclude, in parte, l'accesso alla cultura;

Non proverà mai il piacere di leggere;

Soprattutto, vive conflittualmente il leggere, si demotiva, lo rifugge, costruiscedisistima di sé e autocolpevolezza.

L’apprendimento è unprocesso virtuoso

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DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE

DISTURBO

A:QUANTITATIVO =

MINORITA’ =DEFICIT

DISABILE

B:QUALITATIVO =

DIVERSITA’ =DISORDINE

DIVERSAMENTEABILE

I DISTURBI QUALITATIVI

- NON SONO MISURABILI

- SONO APPREZZABILI

- SONO DESCRIVIBILI

- SONO NARRABILI

IL DISTURBO SPECIFICO DELLA

LETTURA, SCRITTURA E DELLE

ABILITA’ MATEMATICHE

E’ DEFINITO

SINDROME DISLESSICA(o disordine dislessico)

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SINDROME DISLESSICA

Dislessia: Disturbo specifico della lettura

Disgrafia: Disturbo specifico della scrittura

Discalculia: Disturbo specifico del calcolo e delle abilità matematiche

+ Disturbi NAS

Coincidenza con ICD-10, DSM-IV, ICF

NEL DSM-IV

Disturbo della lettura F81.0Disturbo del calcolo F81.2Disturbo dell’espressione scritta F81.8Disturbo dell’apprendimento NAS F81.9Disturbo di sviluppo della coordinazione F82Disturbo della espressione del linguaggio F80.1Disturbo misto della espressione e della ricezione del linguaggio F80.2Disturbo della fonazione F80.0Balbuzie F98.5Disturbo della comunicazione NASF 80.9

Naturalmente, coloro che riconducono la dislessia ad un disturbo linguistico (cosiddetto fonologico ometafonologico) partono dal F80.1.Per noi, nella Sindrome Dislessica il linguaggio è interessato nella componente motoria, quindiunitamente ai primi tre codici, indicheremmo F82.

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Dall’ICFFUNZIONI INTELLETTIVE (B 117)

Tra le Funzioni mentali specifiche (b140-b189) compaiono:

Funzioni dell’attenzioneFunzioni della memoriaFunzioni psicomotorieFunzioni emozionaliFunzioni percettiveFunzioni del pensieroFunzioni cognitive a livello superioreFunzioni mentali del linguaggioFunzioni di calcolo (b172)Funzione mentale di sequenza dei movimenti complessi (Funzionimentali specifiche del mettere in sequenza e coordinaremovimenti complessi e finalizzati) (b176)Funzioni dell’esperienza del sé e del tempo

LEGGERE E’ UN’ATTIVITA’ MOTORIA

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QUADRO EPISTEMICO

DISLESSIA

DISGRAFIA

NEUROLOGIA

LOGOPEDIA

PSICOLOGIA

DOMINI SPECIALISTICI

SD - DOMINIO DI SPECIALISTI FORMATIDIAGNOSTICI• 1. EDUCATORE PROFESSIONALE• 2. INSEGNANTE• 3. LOGOPEDISTA• 4. NEUROLOGO• 5. PEDAGOGISTA• 6. PSICOLOGOEDUCATIVI• A. EDUCATORE PROFESSIONALE• B. GENITORE• C. INSEGNANTE• D. LOGOPEDISTA• E. PEDAGOGISTA• F. PSICOLOGO

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FUNZIONI DEL PROFESSIONISTA

1. PREVENZIONE

2. SCREENINGS DIAGNOSTICI

3. VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

4. PROGETTAZIONE EDUCATIVA

5. TRATTAMENTO EDUCATIVO

6. CONSULENZA ALLA SCUOLA

7. CONSULENZA ALLA FAMIGLIA

8. ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

9. FORMAZIONE DI INSEGNANTI.

FUNZIONI DEL RESPONSABILE SCOLASTICO

1. ATTIVITA’ DI PREVENZIONE2. SCREENINGS DIAGNOSTICI

3. VALUTAZIONI DIAGNOSTICA

4. PROGETTAZIONI EDUCATIVA

5. CONSULENZA A DOCENTI E GENITORI

6. INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE

7. ATTIVAZIONE DELLO SPORTELLO SUI DSA

8. ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

9. FORMAZIONE DI INSEGNANTI.

.

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SINDROME INTEGRATA ED ECOLOGICADislessia, Disgrafia, Discalculia

Seppur in diverso grado o, talvolta, solo come condizione pregressa (riconoscibile insituazioni di stanchezza, di sollecitazione emozionale, di pressione o alterazione della

normale velocità esecutiva).

• dislessia;• disgrafia;• discalculia;• disordini motori;• disprassie;• disordini percettivi;• disordini linguistici;• disordini spaziali;• disordini temporali;• forme di disordine della lateralità;• disordini della memoria;• disturbi Non Altrimenti Specificati

MOTIVI DI ESCLUSIONE

1. Scarsa esposizione didattica: per insufficiente frequenza scolasticao per radicale inadeguatezza dell’insegnamento.

2. Scarsa conoscenza linguistica.3. Patologie del linguaggio.4. Deficit visivi.5. Deficit uditivi.6. Ritardo mentale medio-grave.7. Disturbo della simbolizzazione.8. Patologie psicologiche primarie.9. Patologie neurologiche gravi.10. Patologie neuromotorie.11. Forte diversità culturale: sia nel senso della deprivazione che della

provenienza etnico-culturale e linguistica.

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•Alcuni disturbi a carico delle funzioni primamenzionate sono presenti nella dislessia comeforma di disordini funzionali qualitativi:

•Disordini coordinativi e sequenziali dellinguaggio.

•Disordini coordinativi e sequenziali dell’udito.

•Disordini coordinativi e sequenziali della vista.

TRATTI DELLA DISLESSIA

disturbo;disfunzione;disfunzione esecutiva;disordine;disordine funzionale;disturbo qualitativodisturbo primario;disturbo specifico;disturbo essenziale;disturbo parzialmente pervasivo;disturbo evolutivo.

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DIFFUSIONE E GENERE

5% - 10% (media rilevata)

Prevalenza maschile

non dis/dis

norma dis

non dis/dis

dislessici

0

1

2

3

4

5

6

7

10

maschi

femmine

COME SI LEGGE

Compitazione (spelling)

Sillabazione

Fraseggio (sequence)

Colpo d’occhio (glance – insight view)

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LA FRASE

D1MO57R4 COM3 1L NO57RO

C3RV3LLO PO554 F4R3GR4ND1 CO53!

LA PAROLA

Desossiribonucleizzato

Taurobatracomiomachia

Tilbakemeldinger

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LE TRE AZIONI COGNITIVO-LETTORIESALTI – FISSAZIONI - REGRESSIONI

SEGMENTAZIONE - FRAMMENTAZIONE

E se fossi diselssico ?“Secondo un pfrosseore dlel’Unviesrità di Cmabrdige, non

imorpta in che oridne apapaino le lettere in una paolra,l’uinca csoa inorpate è che la pimra e la ulimta letetrasiano nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare cnofsuo enoonstatne ttuto si può leggere sezna mloti prleobmi.Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongilettera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio,no?”

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AUTOMATISMI

INFERENZA

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RICONOSCI LE LETTERE

D g B r C q b s R l f P i l M f C f u t n d

e p a r d p R v c S F h S V m N l r Z d U

f L m Q u p r n R l s g a G e b l z Sm E

I U R n d q P O F v D b t a U e C n p

d b e T O E w f x C D M n Z r t f g

FINE PRESENTAZIONE GENERALE

PROSSIMO INCONTRO:COME SI LEGGE:discriminazione visivapredittività