Disfunzione ATM

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Disfunzione dell’occlusione e dei disordini temporo-mandibolari Eziologia multifattoriale: 5 fattori associati 1. Trauma 2. Stress emozionale 3. Dolore profondo 4. Attività parafunzionale 5. Occlusione (non è il fattore più importante) Segni e sintomi: possono essere raggruppati in 3 categorie in relazione alle strutture colpite spasmo (mialgia) dolore Muscoli meccanismi centrali Limitata apertura Disfunzione Malocclusione acuta Dislocazione del complesso condilo discale (click con o senza ricattura del disco) ATM incompatibilità strutturale delle componenti articolari (aderenze disco-condilo e sublussaz.) Infiammazione (sinovite, retrodiscite, capsulite, artriti) Mobilità Dentatura pulpite Abrasione dentale Altri segni e sintomi correlati: Cefalea (neurovascolare e muscolotensiva) Anamnesi 1. Ha difficoltà ad aprire e chiudere la bocca, per es. quando sbadiglia? 2. Si è mai inceppata, bloccata, lussata la mandibola? 3. Ha difficoltà o dolore durante la masticazione mentre parla o muove in genere la mandibola? 4. Ha notato rumori muovendo la mandibola? 5. Sente spesso la mandibola rigida, tesa o stanca? 6. Ha dolore in prossimità o a livello dell’orecchio, delle tempie o delle guance? 7. Soffre freq di mal di testa, torcicollo o mal di denti? 8. Ha subito recentemente traumi alla testa al collo o alla mandibola? 9. Recentemente ha notato cambiamenti nell’atto di mordere? 10. È stato mai in trattamento per qualche inspiegabile dolore facciale o per un problema all’ATM? E.O. 1. Ispezione simmetria facciale (deviazioni) 2. Palpazione (dolore o dolenzia) a. Principale disturbo (può essere più di 1) i. Localizzazione ii. Insorgenza 1. Associato con altri fattori (es. lacrimazione)

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Disfunzione dell’occlusione e dei disordini temporo-mandibolari

Eziologia multifattoriale: 5 fattori associati

1. Trauma

2. Stress emozionale

3. Dolore profondo

4. Attività parafunzionale

5. Occlusione (non è il fattore più importante)

Segni e sintomi: possono essere raggruppati in 3 categorie in relazione alle strutture colpite

spasmo

(mialgia) dolore

Muscoli meccanismi centrali

Limitata apertura

Disfunzione

Malocclusione acuta

Dislocazione del complesso condilo discale (click con o senza ricattura del disco)

ATM incompatibilità strutturale delle componenti articolari (aderenze disco-condilo e sublussaz.)

Infiammazione (sinovite, retrodiscite, capsulite, artriti)

Mobilità

Dentatura pulpite

Abrasione dentale

Altri segni e sintomi correlati: Cefalea (neurovascolare e muscolotensiva)

Anamnesi

1. Ha difficoltà ad aprire e chiudere la bocca, per es. quando sbadiglia?

2. Si è mai inceppata, bloccata, lussata la mandibola?

3. Ha difficoltà o dolore durante la masticazione mentre parla o muove in genere la mandibola?

4. Ha notato rumori muovendo la mandibola?

5. Sente spesso la mandibola rigida, tesa o stanca?

6. Ha dolore in prossimità o a livello dell’orecchio, delle tempie o delle guance?

7. Soffre freq di mal di testa, torcicollo o mal di denti?

8. Ha subito recentemente traumi alla testa al collo o alla mandibola?

9. Recentemente ha notato cambiamenti nell’atto di mordere?

10. È stato mai in trattamento per qualche inspiegabile dolore facciale o per un problema all’ATM?

E.O.

1. Ispezione simmetria facciale (deviazioni)

2. Palpazione (dolore o dolenzia)

a. Principale disturbo (può essere più di 1)

i. Localizzazione

ii. Insorgenza

1. Associato con altri fattori (es. lacrimazione)

2. Progressione

iii. Caratteristiche del dolore

1. Qualità

2. Comportamento (tempo durata localizzazione)

3. Intensità

4. Sintomi concomitanti

5. Decorso

iv. F. d’aggravamento e miglioramento

1. Funzioni e parafunzioni

2. Effetti delle terapie fisiche (caldo – freddo)

3. Anti infiammatori

4. Stress emotivo

5. Disturbi del sonno

Esame cervicale: la comparsa di dolore e la limitazione del movimento possono indicare se l’origine è

muscolare o vertebrale: se guidato passivamente riesce a compiere un movimento più ampio si tratta di

una origine muscolare, in caso contrario l’origine sarà vertebrale.

invitare a guardare il pz a dx e sx (70° normale)

in alto (60°)

basso (45°)

flessione del capo a dx e sx (40°)

Esame muscolare: la funzione e la palpazione del muscolo sano non provoca dolore

Digastrico ventre anteriore (va dalla fossetta digastrica fino al tendine comune fino al tendine

comune che passa sitto un’ansa fibrosa posta sul margine superiore del corpo dell’osso ioide):

bidigitale, intraorale – polpastrello del medio parallelo al corpo della mandibola, procedendo

medialmente

Digastrico ventre posteriore (dal tendine comune all’incisura digastrica della mastoide):

exstraorale : dito parallelo al ramo mandibolare a partire dal gonin in direzione della mastoide

Funzione: la contrazione bilaterale serve ad abbassare e a retrudere la mandibila, insieme ai m.sopraioidei

eleva l’osso ioide favorendo la deglutizione

Genioioideo e miloioideo: manovra bidigitale con mano sotto al mento, posteriormente,

polpastrello di indice dell’altra mano sotto la lingua si procede in direzione anteroposteriore

Temporale: (m. a ventaglio con 3 fasci: anteriore con decorso verticale- elevatore, medio- elevatore

e retrusore, posteriore con decorso obliquo- retrusore)

o mano a piatto: polpastrelli di indice, medio e anulare sulla tempia, proseguendo dal basso

verso l’alto

o bidigitale polpastrello di indice e medio

La regione anteriore va palpata sotto l’arcata zigomatica anteriormente all’ATM, quella media va palpata

subito al di sopra dell’ATM e al di sotto dell’arcata zigomatica, la regione posteriore va palpata al di sopra e

dietro l’orecchio.

Massetere va palpato bilateralmente a livello delle sue inserzioni sup e inf ponendo le dita su

ciascuna arcata zigomatica, appena davanti all’ATM

o Il fascio superficiale si inserisce sull’arcata zigomatica e sull’osso zigomatico portandosi al

gonin e viene palpato con la mano a piatto

o Il fascio profondo va dalla porzione mediale dell’arcata zigomatica fino alla superficie ext

del ramo mandibolare incrociandosi col superficiale, palpazione intraorale bidigitale con

polpastrello dell’indice in prossimità della porzione anteriore del ramo mandibolare con il

pollice all’ext della bocca

Trapezio (dalla linea nucale all’XI vertebra toracica) ci si porta lateramente sul margine posteriore

dell’estremità laterale della clavicola all’acromin e infine sul margine della spina della scapola

palpando l’inserzione superiore, la regione dei fasci che si inseriscono sulle scapole e il punto che

nella donna corrisponde alla regione del gancetto del reggiseno

Deltoide: palpazione della regione superficiale e superiore

Sternocleidomastoideo: origina dal processo mastoideo fino alla linea nucale superiore portandosi

al margine clavicolare, si palpa la porzione della mastoide, le inserzioni sternali e clavicolari

I movimenti mandibolari ridotti possono essere di:

origine extracapsulare in cui sono implicati i muscoli (dipendono da alterazioni muscolari e si

accompagnano a dolore e spasmi dei m.elevatori che tendono a limitare i movimenti di traslazione

e quindi di apertura, non limitando la lateralità e la protrusione; durante l’apertura si ha

deflessione del percorso incisale la cui direzione dipende dal muscolo implicato, se è laterale

rispetto all’articolazione es. massetere la deflessione in apertura si avrà omolateralmente , mentre

se è mediale es. pterigoideo mediale la deflessione si avrà sul lato controlaterale)

intracapsulari correlati alla funzione disco condilo e dei legamenti connessi e perciò dipendono

dalla dislocazione del disco:

Problematiche intracapsulari:

1. spiazzamento del disco: apertura (40-50mm) , lateralità (11 mm) e protrusione (11mm) sono nella

norma, non ci sono deviazioni, endfeel soft, dolore assente (se presente dovuto al max alla

deflessione del disco in apertura) il pz presenta click singolo in apertura, o anche reciproco (anche

in chiusura) in genere intermittente

2. dislocazione del disco con riduzione: apertura lateralità e protrusione normali, soft endfeel,

deviazione omolaterale, se c’è dolore si manifesta durante il click della dislocazione, coordinazione

muscolare alterata

3. locking: blocco condilo disco senza riduzione (ricattura del disco), apertura ridotta a 30 mm , c’è la

rotazione e traslazione ma il disco è bloccato in avanti, la lateralità non è consentita

controlateralmente al blocco (solo omolaterale) hard endfeel

a. DD locking articolare di origine articolare: apertura ridotta a 25 30 mm , maggiore

deflessione omolaterale( deflessione il pz non recupera la mediana durante l’apertura

mentre la deviazione dopo che il condilo ha ricatturato il disco, la mandibola ritorna sulla

linea mediana), il pz non riesce a spostare in lateralità la mandibola verso il lato

controlaterale al blocco, hard endfeel (anche se proviamo noi ad aprire di più non ci

riusciamo)

b. Muscolare: apertura variabile, anche a 10 mm ma riusciamo a farlo aprire di più,

lateralità e protrusione conservate, rumore assente, spesso in pz con parafunzioni

4. alterazione della forma delle superfici articolari: deviazioni che si determinano sempre nello

stesso punto di apertura e chiusura, la velocità del movimento non modifica la posizione, non è

sempre presente il click e la coordinazione muscolare è alterata

5. lussazione recidivante: il pz tende ad aprire molto la bocca, movimento regolare fino alla fine, poi

però si sente uno scatto quando il condilo supera l’eminenza articolare (lassità legamentosa),

dolore solitamente assente, grossa deviazione dalla linea mediana, apertura oltre i 50 mm