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Stazione appaltante COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE P.zza Martiri della Libertà, 1 - 10077 San Maurizio Canavese (To) tel. 011 9263211 - fax 011 9278171 codice fiscale n. 01126920014 Responsabile del procedimento Geom. Donatella BELLEZZA QUATER Oggetto LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA Prestazione PROGETTO DEFINITIVO (ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 207/2010) Commessa LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA C 31 Elaborato Data SC Codice H 08/07/2011 - CIG: 086632412E CUP: Descrizione DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI (art.30 D.P.R. 207/2010) Progettisti ATP Arch. Francesco PALUMBO (capogruppo) Ing. Fulvio FUSINI - Ing. Valeria TARQUINIO (mandanti) Roma, Via Sermide 6, 00182 tel. 06 45425765 - fax 06 45471971 e-mail:[email protected] Collaboratori Ing. Raffaele Pio Fidanza Calcoli strutturali Ing. Domenico Paolo Allegrini Elaborati grafici e sicurezza sul cantiere Ing. Viviana Serafini Relazioni tecniche e studio di inserimento urbanistico Ing. Gianluca Capurso Elaborati economici e contrattuali Ing. Marco Turriziani Calcoli strutturali Ing. Andrea Nuozzi Calcoli idraulici e illuminotecnici Ing. Ilaria Torta Elaborati grafici e studi di fattibilità ambientale Ing. Ilaria Palazzi Elaborati grafici Il capogruppo Arch. Francesco PALUMBO

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Stazione appaltante

COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE P.zza Martiri della Libertà, 1 - 10077 San Maurizio Canavese (To) tel. 011 9263211 - fax 011 9278171 codice fiscale n. 01126920014

Responsabile del procedimento

Geom. Donatella BELLEZZA QUATER

Oggetto

LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA

Prestazione

PROGETTO DEFINITIVO (ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 207/2010)

Commessa LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA

C 31 Elaborato Data SC Codice

H 08/07/2011 - CIG: 086632412E CUP:

Descrizione DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI

TECNICI (art.30 D.P.R. 207/2010)

Progettisti

ATP Arch. Francesco PALUMBO (capogruppo) Ing. Fulvio FUSINI - Ing. Valeria TARQUINIO (mandanti) Roma, Via Sermide 6, 00182 tel. 06 45425765 - fax 06 45471971 e-mail:[email protected]

Collaboratori Ing. Raffaele Pio Fidanza Calcoli strutturali Ing. Domenico Paolo Allegrini Elaborati grafici e sicurezza sul cantiere Ing. Viviana Serafini Relazioni tecniche e studio di inserimento urbanistico Ing. Gianluca Capurso Elaborati economici e contrattuali Ing. Marco Turriziani Calcoli strutturali Ing. Andrea Nuozzi Calcoli idraulici e illuminotecnici

Ing. Ilaria Torta Elaborati grafici e studi di fattibilità ambientale Ing. Ilaria Palazzi Elaborati grafici

Il capogruppo

Arch. Francesco PALUMBO

COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE Resp. del Procedimento: Geom. Donatella BELLEZZA QUATER

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SOMMARIO

PREMESSA ................................................................................................................................................................... 3

CAPO 1. MARCIAPIEDE ........................................................................................................................................ 3

ART 1. SCAVI E DEMOLIZIONI…………………………………………………………………………………………………3

ART 2. TRASPORTI ...................................................................................................................................................... 3

ART 3. PAVIMENTAZIONI............................................................................................................................................. 3

ART 4. IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE ....................................................................... 5

ART 5. IMPIANTO ELETTRICO E ILLUMINAZIONE..................................................................................................... 5

ART 6. OPERE EDILI .................................................................................................................................................... 7

CAPO 2. STRADA CARRABILE ............................................................................................................................ 8

ART 1. SCAVI ................................................................................................................................................................ 8

ART 2. TRASPORTI ALLE DISCARICHE ..................................................................................................................... 8

ART 3. PAVIMENTAZIONI............................................................................................................................................. 8

ART 4. IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE ....................................................................... 9

ART5. ILLUMINAZIONE .......................................................................................................................................... 9

CAPO 3. SEGNALETICA ........................................................................................................................................ 10

ART 1. SEGNALETICA ORIZZONTALE ...................................................................................................................... 10

ART 2. SEGNALETICA VERTICALE ........................................................................................................................... 10

CAPO 4. SCHEDE TECNICHE .............................................................................................................................. 12

ART 1. CHIUSINI E CADITOIE .................................................................................................................................... 12

ART 2. CORDOLI IN CLS VIBROCOMPRESSO......................................................................................................... 18

ART 3. PALI DI ILLUMINAZIONE ................................................................................................................................ 19

ART 4. TUBAZIONE SFEROIDALE IN GHISA ............................................................................................................ 20

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PREMESSA

L’intervento oggetto di questo progetto riguarda la realizzazione del tratto di strada in prolungamento del Corso Italia fino

all’intersezione con la rotatoria in via Fatebenefratelli, situata nel Comune di San Maurizio Canavese (TO); oltre al completamento

di Corso Italia l’intervento prevederà la realizzazione del tratto di Via Verga (lunghezza circa 70 m).

CAPO 1. MARCIAPIEDE

Per l’esecuzione dei marciapiedi lungo i due lati della strada di progetto si prevedono, sinteticamente le

lavorazioni:

1. di scavo e di preparazione del sottofondo;

2. di esecuzione di nuova pavimentazione in masselli autobloccanti in cls, compresa la realizzazione degli idonei

strati di sottofondo e di allettamento;

3. di realizzazione di impianto di smaltimento delle acque meteoriche;

4. di realizzazione di altri impianti a rete e tecnologici (illuminazione pubblica, approvvigionamento acqua,ecc).

ART 1. SCAVI E DEMOLIZIONI

Art. 1.1 ESECUZIONE DI SCOTICO DELLO STRATO SUPERFICIALE DEL TERRENO , con adeguati

mezzi meccanici, per profondità fino a 30 cm, compresa l’asportazione di cespugli e sterpaglie esistenti. L’area non

presenta alberature di rilievo.

Art . 1.2 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA O A SEZIONE RISTRETTA per raggiungere la quota di posa

delle tubazioni relative all’impianto di smaltimento delle acque e all’impianto elettrico. Lo scavo sarà eseguito con idonei

mezzi meccanici e, qualora occorra, con l’eventuale intervento manuale anche in presenza di acqua fino ad un battente

massimo di 20 cm.

Art. 1.3 DEMOLIZIONE DI STRUTTURE FUORI TERRA , (Setto di recinzione Istituto Fatebenefratelli), con

mezzi meccanici, valutata per la cubatura effettiva

ART 2. TRASPORTI

Art. 2.1 TRASPORTO ALLE DISCARICHE del materiale proveniente dalle demolizioni / rimozioni e dagli scavi. Le

materie di scavo sono caricate direttamente sugli appositi mezzi di trasporto all'atto stesso dell'estrazione con mezzi

meccanici (pala meccanica, draga, escavatore, ecc.), per qualsiasi distanza.

ART 3. PAVIMENTAZIONI

Art. 3.1 COMPATTAZIONE DEL FONDO , per preparazione del piano di posa e/o di fondazione, con rullo pesante

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o vibrante, dello strato di fondazione in misto granulare anidro o altri materiali anidri, secondo i piani stabiliti, mediante

cilindratura a strati separati sino al raggiungimento della compattezza giudicata idonea dalla direzione lavori.

Art. 3.2 FONDAZIONE IN MISTO GRANULARE STABILIZZATO, composto da: inerti di torrente, di fiume, di

cava (o provenienti dalla frantumazione di rocce serpentinose o calcaree) contenenti almeno il 25% di frantumato di

cava, trattati con emulsione di bitume cationiche o anioniche a lenta e controllata rottura.

Art. 3.3 PROVVISTA, SPANDIMENTO E PIGIATURA DI GHIAIA VAGLIATA, spesso 10 cm per

sottofondo di marciapiedi.

Art . 3.4 UGUALIZZAZIONE DEL SOTTOFONDO CON CONGLOMERATO CEMENTIZIO avente

resistenza caratteristica di 100 kg/cmq, previa pulizia del piano di appoggio.

Art . 3.5 MASSETTO IN MALTA DI CALCE IDRAULICA mista a pietrisco battuto, o in calcestruzzo di cemento,

dello spessore di circa 5 cm, per la creazione delle pendenze necessarie allo scolo delle acque.

Art. 3.6 ESECUZIONE DI PAVIMENTAZIONE IN MASSELLI AUTOBLOCCANTI IN CLS,

comprendente: provvista e spandimento di sabbia per la formazione del piano di posa sopra il sottofondo di calcestruzzo

e per il riempimento dei giunti fino a rifiuto a mezzo di innaffiamento ripetuto.

Art. 3.7 FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDOLI IN CALCESTRUZZO CEMENTIZIO vibrati in

cassero metallico comprendente il sottofondo per il letto di posa in calcestruzzo cementizio dello spessore di 15cm e

della larghezza di 25 cm (cemento 150 kg/mc, sabbia mc 0.400, ghiaietta mc 0.800), la sigillatura delle superfici di

combacio a mezzo di malta di cemento e la rifilatura dei giunti.

Art. 3.8 FORMAZIONE DI RILEVATO STRADALE eseguito con materiali aventi caratteristiche rispondenti alle

prescrizioni, provenienti da cave di prestito, compresa la compattazione e il costipamento per strati di altezza non

superiore a 50 cm in modo da ottenere in ogni punto del rilevato un valore del modulo di deformazione non inferiore a

800 kg/ cm².

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ART 4. IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE

Art. 4.1 PREDISPOSIZIONE DI RETE E ALLACCI. Posa e fornitura di Tubi in PVC rigido conformi alle norme

UNI EN 1329, compresi Curve a 30, Curve a 90 gradi, Manicotti (bigiunti), Conici (aumenti) in PVC rigido, tubi in PVC

rigido per fognature, tipo SN 4 kN/m² - SDR 41 conformi alle norme UNI EN 1401, giunto a bicchiere con anello

elastomerico toroidale. Sono da predisporsi gli allacciamenti di immissione stradale compresa la perforazione del

manufatto a mezzo di carotaggio, l'innesto del tubo e la sigillatura con malta cementizia e scaglie di mattone al canale

bianco.

Art. 4.2 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI in calcestruzzo armato vibro compresso (cemento

tipo II A/LL Portland al calcare RcK 40 MPa) a sezione interna circolare munite di guarnizioni di tenuta in gomma,

idonee per collettori fognari di acque bianche e nere, di varie dimensioni.

Art. 4.3 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI SFEROIDALI IN GHISA atossici ed idonei al

trasporto di acque potabili compreso il bauletto di sabbia o terreno vagliato di protezione della tubazione, i giunti, i

passanti, i bout, le croci, le riduzioni per la realizzazione di acquedotti.

Art. 4.4 CHIUSINI E GRIGLIE NELLA SEDE STRADALE , in ghisa sferoidale a norma ISO 1083 (1987) di

idonea classe di carico secondo norma UNI EN 124 (C250, D400, ecc), con luce netta di dimensioni minime Ø 600mm,

coperchio articolato con bloccaggio antichiusura accidentale e smontabile in posizione aperto a 90°, autocentrante sul

telaio, munito di sistema di bloccaggio al telaio azionato da apposita maniglia di apertura/manovra a scomparsa sulla

superficie dello stesso (manovre di apertura e chiusura eseguibili senza ausilio di attrezzi), dotato di giunto antirumore e

anti-basculamento in polietilene (angolo di apertura del coperchio 120°).

ART 5. IMPIANTO ELETTRICO E ILLUMINAZIONE

Art. 5.1 MATERIALI E PROVVISTE

I materiali da impiegarsi nei lavori oggetto dell’appalto dovranno presentare caratteristiche conformi a quanto stabilito

dalle leggi e ai regolamenti ufficiali vigenti in materia o, in mancanza di tali leggi e regolamenti, dalle “Norme” di uno

degli Enti Normatori di un paese della Comunità Europea, dei Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI); in ogni caso essi

dovranno essere della migliore qualità esistente in commercio. Tutti i materiali dovranno, in ogni caso, essere sottoposti,

prima del loro impiego, all’esame della Direzione Lavori, affinché essi siano riconosciuti idonei e dichiarati accettabili,

come previsto all’articolo 15 del Capitolato Generale d’Appalto approvato con Decreto del Ministero dei LL.PP.

19/04/2000 n° 145.

Art. 5.2 CAVIDOTTI

Nell’esecuzione dei cavidotti saranno tenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonché i percorsi, indicati nei

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disegni di progetto. Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:

esecuzione dello scavo in trincea, con le dimensioni indicate nel disegno;

fornitura e posa, nel numero stabilito dal disegno, di tubazioni rigide in materiale plastico a sezione circolare, con

diametro esterno di 100 mm, peso 730 g/m, per il passaggio dei cavi di energia;

— la posa delle tubazioni in plastica dei diametro esterno di 100 mm verrà eseguita mediante l’impiego di selle di

supporto in materiale plastico a uno od a due impronte per tubi del diametro di 110 mm. Detti elementi saranno posati

ad un’interdistanza massima di 1,5 m, alfine di garantire il sollevamento dei tubi dal fondo dello scavo ed assicurare in

tal modo il completo conglobamento della stessa nel cassonetto di calcestruzzo;

— formazione di cassonetto in calcestruzzo dosato a 250 kg di cemento tipo 325 per metro cubo di impasto, a

protezione delle tubazioni in plastica; il calcestruzzo sarà superiormente lisciato in modo che venga impedito il ristagno

d’acqua;

— il riempimento dello scavo dovrà effettuarsi con materiali di risulta o con ghiaia naturale vagliata, sulla base delle

indicazioni fornite dai tecnici comunali. Particolare cura dovrà porsi nell’operazione di costipamento da effettuarsi con

mezzi meccanici; l’operazione di riempimento dovrà avvenire dopo almeno 6 ore dai termine dei getto di calcestruzzo;

trasporto alla discarica del materiale eccedente.

Durante la fase di scavo dei cavidotti, dei blocchi, dei pozzetti, ecc. dovranno essere approntati tutti i ripari necessari per

evitare incidenti ed infortuni a persone, animali o cose per effetto di scavi aperti non protetti.

Il reinterro di tutti gli scavi per cavidotti e pozzetti dopo l’esecuzione dei getti è implicitamente compensata con il prezzo

dell’opera.

Art. 5.3 PLINTI PER PALI DI ILLUMINAZIONE

Installazione di plinti prefabbricati per pali di illuminazione in calcestruzzo vibrato dotati di pozzetto comunicante con il

foro di alloggio del palo mediante invito forato e rastremato.

Nell’installazione dei pozzetti saranno mantenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonché l’ubicazione,

indicate nei disegni allegati. Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:

— esecuzione dello scavo con misure adeguate alle dimensioni del plinto;

— formazione di platea in calcestruzzo dosata a 200 kg di cemento tipo 325 per metro cubo di impasto, con fori per il

drenaggio dell’acqua;

— formazione, all’interno dei pozzetto, di rinzaffo in malta di cemento grossolanamente lisciata;

— fornitura e posa, su letto di malta di cemento, di chiusino in ghisa, completo di telaio, per traffico incontrollato, luce

netta 50 x 50cm, peso ca. 90 kg, con scritta “Illuminazione Pubblica” sul coperchio;

— riempimento del vano residuo con materiale di risulta o con ghiaia naturale costipati; trasporto alla discarica del

materiale eccedente.

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Art. 5.4 LINEE

Tutti i cavi saranno rispondenti alla Norma CEI 20-13 e varianti e dovranno disporre di certificazione IMQ od

equivalente. Nelle tavole allegate sono riportati schematicamente, ma nella reale disposizione planimetrica, il percorso,

la sezione ed il numero dei conduttori.

L’Appaltatore dovrà attenersi scrupolosamente a quanto indicato nei disegni, salvo eventuali diverse prescrizioni della

Direzione Lavori.

Tutte le linee dorsali d’alimentazione, per posa sia aerea che interrato, saranno costituite da quattro cavi unipolari

uguali. In alcune tratte terminali d’alimentazione saranno impiegati cavi tripolari con sezione di 2,5 mm2. I cavi per la

derivazione agli apparecchi di illuminazione saranno bipolari, con sezione di 2,5 mm2.

I cavi multipolari avranno le guaine isolanti interne colorate in modo da individuare la fase relativa. Per i cavi unipolari la

distinzione delle fasi e del neutro dovrà apparire esternamente sulla guaina protettiva. E’ consentiva l’apposizione di

fascette distintive ogni tre metri in nastro adesivo, colorate in modo diverso (marrone fase R - bianco fase 5 - verde fase

T - blu chiaro neutro).

La fornitura e la posa in opera del nastro adesivo di distinzione si intendono compensate con il prezzo a corpo.

Art. 5.5 PALI IN ACCIAIO PER ILLUMINAZIONE STRADALE , rastremat i , d i a lmeno m 9,00

ins ta l la t i su p l in t i predispost i e comple t i d i base al l ’est remi tà at ta ad ancorare i pro ie t tor i .

ART 6. OPERE EDILI

Art. 6.1 SETTO IN CALCESTRUZZO ARMATO per r i fac imento rec inz ione Is t i tu to Fatebenefra te l l i

comprensivo d i bar re in acc ia io lavora te e d isposte in opera secondo gl i schemi d i esecuzione e

d i calcestruzzo a prestaz ione garant i ta, in accordo al la UNI EN 206 -1, per s t ru t ture in e levazione.

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CAPO 2. STRADA CARRABILE

Per l’esecuzione della strada carrabile si prevedono, sinteticamente le lavorazioni:

1) di scavi, demolizioni e operazioni preliminari relative;

2) di esecuzione del tappeto di usura di tutti gli strati sottostanti;

3) di realizzazione di impianto di smaltimento delle acque meteoriche;

4) di realizzazione di altri impianti a rete e tecnologici (illuminazione pubblica)

ART 1. SCAVI

Per le informazioni relative alle operazioni di scavo si rimanda alla trattazione già effettuata nel capo1.

ART 2. TRASPORTI ALLE DISCARI CHE

Per le informazioni relative al trasporto a discarica si rimanda alla trattazione già effettuata nel capo1.

ART 3. PAVIMENTAZIONI

Art. 3.1 COMPATTAZIONE DEL FONDO , per preparazione del piano di posa e/o di fondazione, con rullo pesante

o vibrante dello strato di fondazione in misto granulare anidro o altri materiali anidri, secondo i piani stabiliti, mediante

cilindratura a strati separati sino al raggiungimento della compattezza giudicata idonea dalla direzione lavori.

Art. 3.2 FONDAZIONE IN MISTO GRANULARE STABILIZZATO, composto da: inerti di torrente, di fiume, di

cava (o provenienti dalla frantumazione di rocce serpentinose o calcaree) contenenti almeno il 25% di frantumato di

cava, trattati con emulsione di bitume cationiche o anioniche a lenta e controllata rottura.

Art. 3.3 MISTO CEMENTATO PER STRATO DI FONDAZIONI STRADALI di spessore 20 cm.

Art. 3.4 TOUT VENANT. Provvista e stesa di misto granulare bitumato ( tout-venant trattato) per strato di base,

composto da inerti di torrente, di fiume, di cava o provenienti dalla frantumazione di roccia serpentinosa, trattato con

bitume conformemente alle prescrizioni della città attualmente vigenti per quanto concerne la granulometria e la

dosatura, compresa la cilindratura mediante rullo compressore statico o vibrante con effetto costipante non inferiore alle

12 tonnellate, steso in opera ad una ripresa con vibrofinitrice per uno spessore compresso pari a circa cm 10.

Art. 3.5 CONGLOMERATO BITUMINOSO BINDER di spessore pari a circa cm 7

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Art. 3.6 TAPPETO DI USURA IN CALCESTRUZZO BITUMINOSO non drenante, di spessore pari a circa cm3.

ART 4. IMPIANTO DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE

Per le informazioni relative all’ impianto di smaltimento delle acque meteoriche rimandiamo alla trattazione già effettuata nel

capo1.

ART 5. ILLUMINAZIONE

Per le informazioni relative all’ impianto elettrico rimandiamo alla trattazione già effettuata nel capo1.

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CAPO 3. SEGNALETICA

ART 1. SEGNALETICA ORIZZONTALE

Art . 1.1 MATERIALI

Tutti i segnali devono essere rigorosamente conformi ai tipi, dimensioni, misure prescritte dal Nuovo Codice della Strada

- D.L. 30 aprile 1992 n° 285 e dal relativo regolamento di esecuzione -D.P.R. 16 dicembre 1993. Le segnalazioni

orizzontali dovranno essere eseguite con compressori a spruzzo nella misura di 1 kg. Di vernice per m. 1,30 di

superficie circa.

Il colore di tutte le vernici rifrangenti o meno deve essere bianco, giallo o azzurro, secondo la destinazione. Il bianco

deve avere un contenuto di biossido di titanio non inferiore al 14% (quattordici per cento) ed il giallo un contenuto di

cromo di piombo minimo del 13% (tredici per cento); il residuo non volatile dovrà variare dal 72 all'84%.

Il contenuto in perline di vetro per quelle rifrangenti del diametro tra i mm. 0.006 e mm. 0.20 deve essere del 33%

minimo nella vernice di colore bianco e del 30% minimo nella vernice di colore giallo; il peso specifico deve variare per il

bianco da 1,500 a 1,700 kg. per litro a 25°C., per il giallo da kg. 1,550 a1,750 p/litro a 25°C.

La vernice deve essere omogenea e ben dispersa, esente da grumi e da pellicole.

La vernice dovrà essere proiettata sulla pavimentazione a mezzo di compressori a spruzzo, secondo linee o scritte e

disegni in quantità non inferiore a kg. 0,100 p/ml. per linee da 12, o kg. 0,800 p/mq. Le strisce e le scritte dovranno

risultare omogenee e di uniforme luminosità notturna in ogni loro parte.

La posa della segnaletica orizzontale dovrà essere eseguita in modo da risultare alla giusta distanza e posizione agli

effetti della visibilità e della regolarità del traffico secondo i tracciati, le figure e le scritte stabilite nelle planimetrie

approvate.

Essa dovrà essere lineare, senza sbandamenti o svirgolature rispettando la tolleranza max di +/- 1 cm.

L’eventuale cancellazione della segnaletica orizzontale dovrà essere eseguita previa scarifica tramite apposita fresatrice

nonché successiva coloritura con vernice di colore nero.

ART 2. SEGNALETICA VERTICALE

Art . 2.1 PELLICOLE E GARANZIE

Tutti i segnali posati dovranno essere dotati di pellicole retroriflettenti aventi le caratteristiche colorimetriche,

fotometriche, tecnologiche e di durata previste dal Disciplinare Tecnico approvato con D.M. 31.03.95, n.1584, rettificato

ed integrato dal Decreto Ministero dei LL.PP. 11.07.2000 e dovranno essere prodotte da aziende in possesso del

sistema di qualità conforme alle norme UNI EN ISO 9002. Dovranno essere posati impianti segnaletici esclusivamente

costituiti da segnali aventi pellicole di CLASSE 2 ad alta risposta luminosa con durata di 10 anni.

Art. 2.2 SOSTEGNI TUBOLARI IN ACCIAIO .

I sostegni saranno in ferro tubolare Ø. mm. 48, Ø mm. 60 o Ø mm. 90, zincati a caldo per immersione secondo norme

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UNI. Lo spessore sarà dimensionato in modo da garantire la massima stabilità del gruppo segnaletico ivi apposto.

I sostegni saranno muniti di un dispositivo inamovibile antirotazione del segnale rispetto al sostegno e del sostegno

rispetto al terreno. La chiusura superiore avverrà mediante apposizione di cappellotto in plastica.

Mentre il dispositivo antirotazione del sostegno rispetto al terreno sarà costituito da tondino passante, quello del segnale

rispetto al sostegno dovrà essere realizzato in una delle seguenti versioni:

Utilizzo di sostegni scanalati longitudinalmente e di staffe in lega di alluminio estruso già conformate per incastrarsi nella

scanalatura del palo.

Utilizzo di sostegni tubolari lisci (senza alcuna scanalatura) con l’impiego di staffe in lega di alluminio estruso munite di

bussola filettata da rendere inamovibili una volta fissate al segnale. Quest’ultima operatività può consistere

nell’esecuzione di un foro che attraversi lo spessore del sostegno, in un solo punto della circonferenza ed in

corrispondenza della bussola sulla staffa, con successivo fissaggio in quella sede, previo trattamento con zinco a

freddo, di “grano” in acciaio inox. Quest’ultima soluzione è da utilizzarsi solamente in presenza di sostegni singoli Ø 90

mm. non reperibili sul mercato con scanalatura.

Art. 2.3 STAFFE PER FISSAGGIO AI SOSTEGNI.

Tutte le staffe di qualsiasi tipo utilizzate per il fissaggio dei segnali ai sostegni, devono essere in lega di alluminio

estruso e la relativa bulloneria in acciaio inox.

Per quanto riguarda impianti bifacciali il fissaggio dei segnali ai relativi sostegni dovrà essere effettuato utilizzando solo

ed esclusivamente le apposite staffe bifacciali.

Art. 2.4 FONDAZIONI PER IMPIANTI SEGNALET ICI

Le fondazioni di ogni categoria segnaletica (compresi i portali) dovranno essere dimensionate, nel rispetto delle

Normative vigenti, per assicurare una resistenza alla velocità del vento di 150 Km/h, pari ad una pressione dinamica di

140 Kg/mq, con un coefficiente di sicurezza 1,5.

La posa in opera della segnaletica verticale dovrà essere eseguita installando i sostegni su apposito basamento in

calcestruzzo avente Rck = 200 Kg/cm².

Per i gruppi segnaletici con sostegni Ø 48 o Ø 60 mm., le dimensioni delle fondazioni non dovranno essere inferiori a

cm. 35 x 35 x 45.

Per i gruppi segnaletici con sostegni Ø 90 mm., non dovranno essere inferiori a cm. 45 x 45 x 55.

Per i gruppi segnaletici d’arredo con sostegni poligonali le dimensioni delle fondazioni non dovranno essere inferiori a

cm. 40 x 40 x 50.

Per quanto riguarda gli impianti in zone (es. piazzali, parcheggi ecc.) ove non siano presenti aiuole o quanto altro atto a

“proteggere” i sostegni infissi, questi dovranno essere posati tramite l’utilizzo di manufatti in cemento (panettoni porta-

palo) di colore giallo che garantiscano la stabilità dell’impianto segnaletico e lo salvaguardino dagli urti.

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CAPO 4. SCHEDE TECNICHE

ART.1 CHIUSINI E CADITOIE

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ART.2 CORDOLI IN CLS VIBROCOMPRESSO

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ART 3. PALI DI ILLUMINAZIONE

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ART. 4 POZZETTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA

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ART. 5 TUBAZIONE SFEROIDALE IN GHISA