Diritto Penale Parte Speciale

5/10/2018 Diritto Penale Parte Speciale

1/66

JREATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONEI . d \ i : - { h ' U J ' f l k e o p .(\ -::;.d ? B ' s c C L 0 9CONTENUTO DELL? CLASSE 'J dPjJ, ,s) ~o-b . - I1_iJq_l9"d~}..sE0,o9.9 - u g rl ? g e cod ice coruem pla i, d~ litti con I T O 1 0 1 pubh lica A rnm in is trazione. 11 concerto d iroil ihli .c.a.-Ammin.,igr_g7-j .Qlle _cgmpre;ntle ",.tuna. [anivil.i .d ello .. s tate, Viene, quindi, rurelara I ' art ivita1 _ e , g il la !b ~ :! L ,J :" . ..g i u ,c : l i. z .O O i a. ~ n o .d~li!!j_~Q"..J .~.fU!",bp1k,!l~~JJl .J .!!iniIT~~i.9.J1~J}l.J .1,i_}I~Jli .. . .Ehe.cl~~llliYilo l ! i f4; jQJJ.9/~ _ c { e / l o Slfw. I d~l.im che ~i acclni.!!lmo a.dTn

:"_ ._~_ I! _,.", ...~ .. i L+s::.hyIM ~~~~::o.-~~~~~~~~ ~ Qg:ru a~tra."~I}~~hL~a,"",-p.f~n~~t~, ?, . te .~E..=.;m~~,~.a;~g:~:~!~> ;- c~,n5~~~Ufl~q,r;.b~E.1J'~~:!Il~t~..,,g_l1g&~~g,9"'~Wi~'".ll'Jh~"'~~;'~~~~= 0gm iziaria",~~2e" .L :~rt:_}~~A!~i~":~:"A~lj !. ffe , tti~~.;;11gJ..~.~~J;:,tl.Wll:~,~QJ;9..FI~c;.!!~);r:~;,~t~~iEl!_~?~~c~_~.e~~o: GllJ!P)g~l"_g~. ~ta,to .~"~,..a,~~,s.~e _.t.,:b~l~co. i :J~al~ p:!.est~?!.g~,~n:?t~~_~_Il:~ 0te.l .Dw..an~amenle, ~ubhli.fQJ'vE.!.O; , ~ ~tr~. ES.[i0na . fhs~~1_~ ~*J*.! ;w :n~~$_.1;"T.P~!!!; , ;~r_n. :n!: , .,_~~~i~~~ ep. \ :,:;,conr_f:~lnlZl-o.ne, volontariarnente 9PucQbbJig9!.,~I1~lll,i.s.'?...~~[\:izi,~(._. ,,"-__Infine, tilJ;:t. J 5R,,!;}!,i ;!JlJ~.AspQne: "Azli e ff ett i d e ll a lesp;eRenak SO!lo.,Be~b~::.,c%_esercitano un 5e~~j _ i p u bb lic < L ~e . .c~.i~ : . 1 " . c. .' _ _ < . sanitarie . O.:lltre rofessloni il cu i esercizi-o sia pe r legge.Yle ta to - .5e~~n~~ ' iPec ; i l le "a bllh a;Q ~ ~ d ~lIo 'S ta "r o,'q ua nd o dell ' opera d i ess i il pub ICO 513 'per eg_ge

obbligato a valersi;ll;!rjy?ti.che.., n~erc_ it:jndo una pubbh:ca fupzione, ne Pt~sta~r p;uhhJ;i .co..secJ.zio ~d,en;1pionoilll.,eF{!Z,io dic.hinrqto d .i Dupblica necwil-.i..tl.lo:,9iomeu!l;rto d'el1a l 2 . u b b l i c ; Amrninistrazione".Cosi stando l e c - ; ; ; ] : i " 1 i Q g e 2 6 aprikl990 n. , 8 6 ~ T d ; e d e espre5;;'~n~~~~ df "r'n~ttei"e '"ordine nella

-. .."::.-._ '~ .. ... _ ,"",~J{. . v.u . ._ "- - '" '7 .%materia con gli art, 17 e IS can i quali, s_i"fomivano nuovc definizioni legislative, rl}_


2/66

3

f un z i on e amm in is tr at iv a disci l ina J .) Q rm e d i_ p ic L ll ,Q . PlIhbli!O,o e d a a lt i ~ y ,_ lp rj t~ ti vi , e c J ro n er iz z. ~L 1dallil omUlZlOnt: e a \; J m:wifes t Jz iQ.! le del), "-olem~I'8-p"t1bj,. l- i-sa..Amministrazionc: l!d al suo svolgersipl!r mezzo d i pott!ri Jut!.iluljvj un~! i~ .L_C '"a r tT&, cosrituente il nuevo art. 35 8 de) codice , precise:"~lfctll dclln leg ge p cn ale , sono incaricati d i pubbl ico serv iz io coloro i quali . i1 qua l unque utnlo,pres rano lin pubblico se rviz io. P ,S :r p ub bl ic o s t: !r vi zi o d ew : i n tende r. ;i un 'o . rt iv i tad i sci !l li nnl~ m:11e s te a ;s efgqpc.ddla pubbliq rjlllziofl\!, !l1il Cil[ilUeQj'~a dnlJa milnranza d ej pqteri tipi'i d i gw.:st;uIJjffiil e co ne sc lus io~ _e d ellg .s yo[g irT J~ ntQ _ d i s em pli,:) IT IflIl~ io ni di ord ine .e . d_c;.Ha_,cp.JqIE..~i_qr!s,Ail)iJe:!!3:raq;e.nle~ '. . "jY - _+ v . ' _lPUBBUCI UFFICIALI E INCARICATI Dr PUBBLICO S-ERVIZIOLe due categoric: non es igono quel rapporto che sorge quando un a persona rnette volontariarnente lapropria a ttiv ita a s er viz io di alrri a fine professioriale, e cioe in modo continuativo, centro un a determinataretribuzione. In ogni caso e indifferente che l'esercizio della funzione 0 del servizio sia .perrnanente 0ternporaneo, e per i privati e pure indifferente che I'esercizio stesso sia g ia graruito a retribuito, vclontarioad obbligatorio. L a distinzione tra Ie due categorie nel s is tema.del codice d iE, _e n d e d a ll a distinzione trapubblica funzione_ 'lmbbljca servizio. Le onginane forrnule del eodice Rocco no n rispondevanoatl inrerrogativo sui modo in cui s i d is tin gu ev an o ta le rnansioni e nella R e la zi on e M i n is te ri al e su i progettosi afferrna che !;.in era stato f il vQ med ia J ameuu: , perche ~iriteIlr~a cbe ; conc~p!lhbljra funzjqne e di

liea servizio no~ otessero essere diVers; da quelli fomiti dalla dottrina, eL.9t : i?:~ j ,Je" .nsoluziQl le deiP1:oblemi felal!V; esulasse gal compito -de a l el !l fe r az io n e pi:ll. ijli:~tsi. ti ,se.w..ata-ilUa-..&&ieD.Zadel s Q , i p J l 9 . . . R O I i ! l e . .Senza dire che questa distinzione, d i particolare importanza per j] penalista risultaesserlo assai memo per icultori del diritto arnministrativo.A f los . lr o mOf ! .I !.4d ivedere Ie 9 .iD ic gt~ c.h e s i Bresentano EeI tra~ciare .una linea nena ti i dernarcazione Ira laubblica funzione e il servizio ubblico e g\lindi, tr~ 1a. categqriL.Qel Pl!bpblicCl pffi.iale e_g,Q:clIadell ' inca.ncato J pu co servizio, non sono~ili. La ragione di cia deve ravvisars inel fatto che sitratta sernprejh manslOni p1l5blich;:-le guali assumo Ie forme pili diverse con gradazioui innurnerevoli. Ledifficolta sono accrescinte ~ [ano che I., disrinzione delle wansiooi, s12ecie ai fm i J2enal i . eJlall} sdottaLain vista d i d ue finaliui.. divF e: d a ~ I!! l ~r s!fbil ire~ a caricon Ej'1d*i.A.Ga.,.,sl~. D.IQra_~ iJi:~t1~,!::.~ . M Z . J J !B l i. ! f i A r u . e ,! ! Q o . n~!"'~:l~e ~~gl,J.l dr,~~~~ ..h~.il i~~i" Co.mrn~'H1.~!JSI:.JllJ.~';UP ~eD,,~io, in aItr icast [


3/66

mansioni. Cosl ne! reate di cui allart, 318 si esige che il Eub\;llim u.fficialeJLJ.~.l!c.b.COllOIDQ..t;(c.",p.crc.mRi~\!!h,.WR~~.~.bi..Q...JmIl.~ti. s.ol1o,_.g,tb,ciJetti..dcIla...c-essa.-;ion,=ru:lla sJ?$cif L e G ualiQc3;..11co,9. ie nel! 'art 360 slllbil isce 3 prQ~"Quando 'la legge considera 13 q ua lita d i p ub blic o ufficiale, 0 di I Iincaricato d i pubblico servizio, 0 di esercente un servizio dj pubblica necessita, come 'clemento costitutivoa com e circos tanza aggravante di un rea to , la cessazione d i tale qualita, nel momenta in cu i j] reate ecommesso, non esclude lesistcnza di questa n e la circostanze aggravante, SI: il fatto si riferisce allufficico al servizio esercitatc".

)

II

fII

4 I


4/66

rEOJ LAW - toLD (36Nt~-J.CDe E O J LAW D(U'SO - row Sf/tGl t = ( CD~~~~~~~~.~~~ ~~~

5


5/66

6

MALVERSAZIONE A DA~'NO DEI PRIVATI (art. 315 abrogato). L'an. 315 chiJmava a risponden:: di /ql$slo drlitto "II Illlbblicoufficjah: q,l'incaricnlR di .un J ; ! -ubhl icQ. ' :>cD: iz iQ.~~ ~p-prc;,p,~~ ~!?Q:!~g;le, "v Idist:r:ae. a R~ofLno R~o. !; :r i\ :Lo. Qi..J,lpJ~tul,,_.,rltAaYl,~.JjMg_.4.i~COSa-meb.iI~BeJKIflfJal'lrmeRte~aJJ~b licaAmministrazione, di cui elili.,..._.h;1__jLjlQ.S5.l:5m-_p.e.r-u.!:ione del suo uffici!'I .. 'scadenza del rerrnme, risultino cornpiun atti idoae i dirctti m modo non equivoco ad escludere la d A o J ~ " ' 1 . , e L L - .destin~zione d:l. finanziamento -per. s~opi. di PUb.b!iea. utilita, sara rav:isabile. il , tentative. ~e 11 .1'1,0':0t~AW"wg'fin~~Jarnento e state ortenuto con, artifizi 0 raggin che hanno indotto m errore I ente pubblico e '1 ~ \f.\.'l.' Isuccessivarnente l 'opera 0 l'artivita non siam) state cornpiute e ravvisabile il concorse del delino in esame P L e , . . G - ' \ i \ t Q .. .~ g_ue}@'yrruf.aIrart: M o his. "L'ait:- 6 4 i } ' b j - ~ 'guard~ al m~~~~to deii'llcquisro: dellEt"rogazioni e "il ( N ) f r ~fc..l~Ii~delitto in esarneal ffi

MALVERSAZIONE A DANNO DELLO STATO

f

rI


6/66

7

f 1 1 e : v - c i Y l ' \ ID(1{ ) . )" 6 > : 'eo li J b\E - h l ' 1 l1,II-(l H f\[;/ A

. \P,

l'iella p rev is ioIJ e' d j una figw:ui jsrigazjone C Q mme 's a d al I!u bb lic o u fIic:iale 0incaricato d ipubblikQ seo;;izio con.pene u g ,u ~ )i ,a g y el le ,:ornrninate per l ' istigi-lhigne ):Qrnroe.s.sa.daLprivato (art.322); .'Nella p~~isiQn,wjc;ll1l c.gr.g~~ruJj,giw:!iW.lIi (art. 3 19 ter) , ca.? pep? ar ;~ta;N~J ..lJp :< 1~ ..d aJ .,p .1 J il, .. iQ... ,.b,f : l sanzio!latoR~ gzlJa corruzione p ro pria a nJ 1:F ed en te a .q ue llask!i~b?1Isnl;e (art. 319); .N~r. i :m.~~' l


7/66

8

LE VAR1EFIGURE Of CORRUZIONE ."ro e 321. II primo articolo prevede due ipotcsi:

~~_'=== """ . .. ..":~:::, :, ;; ;==~~:":-":;~>"!:: ::; ';; :!"",-""",=-,~=,,:,~~:-=-: :, :; :, :~,, ,: ,: ,: ,, ,=,: :?, ,,~" '__: '- '""~~:-==:;---::~~~~'C: '


8/66

'J

fI L~o_/Tena 0 la prornessa d i denaro 0 a lr ra u ti li ti t non dovut i , ad un pubblico ufficiale 0 ad un incaricatod i PllP_bJiso ser: '~: l_iQ_ th e _ riv es ta la qualira d i pubbhco im p iegato , pe r jnd u rlo a co rnp iere un anod~l.I:_t:_ryi_cio0 serviz io, qualora.J'offerta.n la prornessa non sia accettata (istig(l::i()lll' allu corruzioneimpropriu J ;L 'offerrao la prornessa fatte perindurre un pubblicu-ufficiale 0 u n in c ar ic nt o di.unpubblico.servizioad__m~tt\. :r~ 0 rirard are un JU O dell:ufficioo' servizia-;-o~t.;rero-:l.- f : . J re - l ln-aHG-COmrario_ ai propri doveri,qualora lofferta 0 I; ) prornessa non sia.accettata iistigazione alla corruzionc propria); L .:u if:p ie st;:J -d c:lb . prorncssa od azion e d id cna rc 0 altra u tilita fana d a un private per cornpiere un anadi ufficio, e posra in essen! d::11ubblico uffici a le 0 da incaricato di pubblico servizio che rivesta laqual it a d i i rn p ie g at o:

L a analoga rich ies ta , d a parte di un pubblico u fficiale 0 in ca rica ro d i pubb lico serv iz io pe r orne rte r e rit9J_dare un atto-di ufficio, ovvero per compiere un a tt o c on tr ar io ai doveri d' ufficio.

ABUSI D'UFFICIO 1 ' . \ ~1.L'EVOLUZiONEDELLA NO&Y11 codice Rocco prevedeva originariamente , sotto la dizione di "abuse d'ufficio in casi non p rev is ti d allalegge", la punibilita del pubblico ufficiale che, abusando dei paten inerenri alle sue funzioni, cornmette,per recare ad altri un vantaggio 0 per procurargli un profirtc, qualsiasi farto non previsro come reate dauna particolare disposizione di legge. La norma, rirnasta in vigore fino al 1990, aveva dunque naturaresiduale, escludeva dalla condorta punibile le artivita compiute dall'incaricato di pubblico servizio e nonriguardava le ipotesi in cui il pubblico ufficiale avesse agito per un interesse personale: in tali casi infartila condorta era sanzionata dall'art, 324 c.p. (interesse privata in ani d'ufficjc). Il reate e ra c o nn o ta to daldolo specifico ccnsistenre nell'intenzione di arrecare ad altri un danno 0 un vantaggio, senza che sirichiedesse che tale vantaggio 0 tale danno fossero ingiusti, C ia cornportava ad esernpio che un Sindacopotesse essere ritenuto responsabile del reate per aver rilasciato una concessione edilizia in assenza deiprescritti pareri tecnici anche se quella concessione avrebbe potuto comunque esserc rilasciata essendo il 'progetto conforme agJi strurnenti urbanistici, e si persegui (fin quando Ia Cassazione non escluse lasussistenaa del reate) un funzionario cbe aveva concesso dei sussidi a persone effettivamerrte bisognose diassistenza rna che non avevano presentaio dornanda come invece stabiliro. La formulazione della normaera oggeno di aspre critiche per il suo ccnteauto estrernarnente indeterminate che in definiriva consentivauna forte ingerenza dell'autoriia giudiziaria nelle scelre della P .A. Nel 1990 si arrive, dopa UIJ lunge etravagliato dibattito, alia organics modifica dei delirti d ei pubblici ufficiali conno 1a P ,A, riformulandocosi anche l'art, 323 c.p, la cui rubrica divenne sernplicerneute "Abuse d'ufficio". La riforma del reateavrebbe dovuto mirare a dare concrerezza alla condotta punita e a delineare piu efficacernente Ie ipotesirientranti nella previsione norrnativa, rn a di farto c i a non 3VVennE : .Anzi, in definitive, ci si ritrovo COD unadisposizione di portata per cern versi pili arnpia della precedent" tanto the da pili parti si sorrclineo comela riforma dell'abuso d'ufficio operata nel 1990 avesse fallito il suo scope,La riforrnulazione del reato comprendeva tra isoggerti artivi del reat~gli incaricati di pubblicoserviaio, e sostituiva all'espressione "abusando dei paten inerenti alle su~ni" quella, assolutamentetautologica, di "abusa del suo ufficio", concetto che innanzirutt 0 "cornprende una gamma dicompcrtarnenti molto pili vasta di quella compress nella precedente previsione .norrnativa, giaccheriferisce Ja condctta dell'agente a q ua ls ia si a bu se della pubblica funzione, e dunque a qualsiasi ,-(Me - cJ.C l:'c/.strumentalizzazione de 11ufficio, senza necessita che l'abuso 5 1 concrerizzi nel porre in essere arri ()t. {'iA Ii .legislativi, giurisdizionali e amministrativi" (Sez. I, sent. n. 5340 del 26 maggio 1993 ). Inoltre il reato ~PITIO'V\'Jricornprendeva "tutti quei cornportarnenti che concretizzano un us a deviate 0 distorto dei poteri funzionali - l Y(0 un cattivo esercizio dei compiti inerenti un pubblico servizio) e che di conseguenza mettono a . r./'J.--repe~tag~io il buon funzio.nam~nto a !'im~arzialita del1.'azione amministrativa, nel senso c~e.l'


9/66

1 0

Tale arnplissirna porta;a della norma doveva ricevere, neli ' intenzjone de! legislarore dell'epoca, unasignificativa spec ificazicne ncll'elemcnto soggertivo del reate, costruito sempre come do lo specifico rnaconsistenie nell'arrecare un danno 0 un vantaggio ingiusti. Si riienne cioe di limiiare interprel:lzionicstcnsive della norma irnro duc cn do il req uis ite d ell'in giu stizia del danno 0 del vantaggio che avrcbbedovuio scgnare il confine rrn atto illegirtirno e reate, Tale d iscrirnine s i rive lo perc eccessivarncntecvancscerue anche perche, come acutarnente osservaio (Catalano) , "la prova dell'elernefiro psicclogico delreato. proprio perche si trarra e li e lernento interne al soggerto agente. e necessariamentc affid ata ad unproccsso indunivo". Ed infan i benche in varie pronunce la C assazicne ebbe a precisare che il reate s j lconf igurava solo in p re se nz a di una d opp ia ing ius tiz ia, ne l senso che l'ingiusrizia del vantaggio 0 deldanno doveva essere tale J prescindere dall'abuso perpetrate, nell'esperienza giurisprudenziale "il doloveniva per 1 0 pill desun to dalla illegittirnira dell'arto arnrninistrativo, il vantaggio 0 il danno venivanoconsiderari ingiusri sernplicemente perche derivavano da un atto adortato per finalita diverse cia quelle cheavrebbero dovuto ispirarlo" (Catalano). COS! da un late la giustizia penale veniva ad aver e un sindacatoam plis s ir no s ul l'a zio ne della P.A. ehe fin iva per sov rappors i al con tra llo arn rn in is tra tivo , d all'altro lad enuncia a lla P rocura diveniva un modo p iu ra pid o per im pugnare un provvedirnemo ris perto a l rico rs oalla giusl izia amministrariva. A cio si agg iunga che l 'elevato nurnero d i episod i d enunciati e laconseguente iscrizione nel registro degli indagati degli amministratori pubblici, spesso nmpiamentepubbliciz.zata sugli organi di stampa, aveva prodcno quello che e state definite "il U:ITOTe della firma",paralizzando di fatto l'azione arnrninistrativa 0 inducendo gli arnministratori a richiedere - can grandedispendio di e nergie e g rand e d ilaz ione d e i tem pi - pareri p revenriv i ag li organi d i con tro llo a l solo fine dicaurelarsi dalla ternuta informazione di garanria, Infine, alia considerazione che I'indeterminatezza dellanorma metteva gJi amministratori in siruazione di grande incertezza circa .le condone che potevano loroessere pena lmente iscrirte, faceva rrscontro l'evidenza dell'altissimo nurnero di assoluzicni dispensate neiprocessi, derivanti soprarrutto dalla difficolta di dimostrnre la sussistenza dell'elernento psieoJogico delrea to.2. LA >;1JOVA FORMULAZIONELa finalita the ha ispiraro la nueva formulazione dell'abuso d'ufficio e stata ladubbiamenre quella di~I!,f/~ 1;:'~2Ildo;ta pun\bj le entro confini ben limirati,. e ai garnntire a i p ub blic i amministrarori che


10/66

11IE stare peraltro osscrvato (Del la Monica) che "il riferim en to a lla vic lazione d i norrne 0 1 l eggi 0 d iregolamenro lascia imendcre chiaramente che il presupposto necessaria tklJ';Jbuso ; 0dall'i noss!: rVilfl1::1Ji pn!\ isioni specifiche duran(e il J?!OCesso-a l orrnazione del provvcdlmento" e non dalg t:_ncril:o obb ligo d i..p~D_ll. !!,.!n=d~ iM n~9_~ .:IIZ ~ d~lijazJO ne am rm rns tra nva . LQ l.c- "ilt~ . t . : Ill '" \l~L.!ll:.Lp.i.ffiQ.. .Li.s.p_e.tlQ_d cl!~.[5' :g_g1 e . _ ~ ~ . : ~ :, != a v c m : IJ~ ~.::;n :Irm ]il-i!1 t:O (I:.e re inJ .~ ~R ~ jJ ,U ~ j:l.& .I l;:lli". O c co rre ra n atu ra lr ne nte a rte rid er e l'e vo lu zic ne giurisprudenzi:lle sull'ar g om ento perd efin ire se IO ! fo rm ulaz ione le tre rale d e lla norm a consen ta d i ad erire aile Iinalil:l avu te d i m ira d a lleg is lato re; res ra cornunque d a os servare che se s i ad erira a ta le in terp re taz ione m olre cond on eoggetuvamerue gravi verranno a configurare al piu un illeciro disciplinare. E cosi soprarruuo 10 presenzadi atti assolutarnerne discrez ionali, quali ad esempio J'assegnazione di un appal to a rrartativa privata, unavo l ta ris co ntrata l'in es is te n za d i v io lazio ni specifiche (in quanta ad es crnp io sus s is teva il requ is ito d iurgenza the Of: l egi r t imava l'adozione) non si configurerebbe alcuna ipotes i di reate a carico delfunzionario che effertui l'aggiudicazione ad una dina palese ment e inidonea e magari gesri ta da persona alui Iegata da vincc l i di amicizia. Se ques ta s ara l'interpretazione della norma sfuggiranno qu ind i albs an z io ne p en ale tutti quei cornportam enri fo rm alm enre leg ittim i, rna ad ortari un icarnen te per in te res s i d ina tura privata e soven te a ltam ente d annos i per l'am rn in is trazione pubb licaE staW oSServa!O (Chiavario, Padovani) c~si:e.-COsi-(;reato - IJn-u,Qt .Q.d i~tutda ,_de l Ja_col le t t iv i ta .d i - [ ronte acg [DBQ, .oame ruL!UJche altamente sC OTTeni e SI e sottolineato (Catalano) ch~.s..qn:bbe s ta te a u sp ic ab il ea~.c ,ornpagna .r~1a ," ,~Qd. iica~ea :huss l l ! . 'vff . ic j_~~~rj fqIT!}E Q~ifri ~~d,~~l!:mi di~,Q.Q!. t .oJ1Me1l :a t t~nj .s t r .a{ , jva .3. LE MODALITA. DELLA COr,mOTIAGia satto il vigore della precedente disposizione 1a Cassazione (Sez. VI, sent, n, 2713 del4 marzo 1994 )aveva piu volte afferrnato che "1~.9!!ff2,~~~~o ... risulta cornpatibile con W1 ccmportamenrom_gg.meDle om.i s s ivo del puhblico ufficiale a delJ'incaricato dr-lin pufihlrco servizio.". Ed anche nellanueva forrnulaaione non vi e dubbio che la condotta prevista dal reate puo essereat1'Uata anche medianteomissi one, sernpreche I'arto che avrebbe dovuto essere emanate 0 il cornportarnento che avrebbe dovutoessere tenuto siano dovuti, cosicche l'omissione a ilritardo abbiano cornportato la violazione di unadisposizione di legge.Del resto la violazione dell'obbligo di asiensione, esplicitamente previsto dal nuovo teste, rappresenta unamodalita della condotta med ian te orn is s ione . Tan to prem es so , va ev id enziato il rap porto tr a l'abusod 'u ffic io rea liz za to si a rtra vers o I'in erz ra del pubblico funzionario in relazione ad un atto dovuto, e ildelittoprevisto dall'art, 328 c.p Sembra potersi afferrnare che quando l'om:issione 0 il rifiuto di comportarnenridovuti sono srrurnentalizzati dal funzionario per un fine private e da essi deriva un danno a un vanraggioing iu sro , s i configurera il delirto di abus e in ani d'ufficio (sernpreche si trarti di vamaggio parrimoniale).Se invece I'ornissione e fine a se stessa, 0 se e finalizzata a procurare a terri W1 vantaggio nonpatrirnonlale, sara configurabile il delitto di c u i all'an. 328 c.p, Va ancora settolineato che, corne giaenunciate settc il vigore della precedente disciplina, anche k anivita maleri:l1i possono essere forme dimanifestazione della condotta di abuse. Ed infarti "la nozione di -


11/66

12

? all'incornpetenza che i: un'ipotesi di violazione di legge;? a lb v io la zio ne deJl'obbligo d i a s ie n si on e .R imane comunque la d iffic olta, per l'interprete, d i ind iv id uare tu tte le d ispo s iz ion i vincclanti per laP ub blica A rn rnin is tra zio ne .. rne ntre non sar~ sernpre agevole il reperimento della norm ativa che regolaque l d eterm in ate p ro vv cd irn en to s os pc tta to di illic eita R es ts poi d a ch iarire cosa d ebba in tend ers i per"norrne di kggc e di rcgolarnemo" ed in panicolare se in esse debbano ticornprendersi anche le normative(he rcgolano dall'intcmo l'az ione dcgli apparari arnminisrrativi, quail Ie circo lari 0 le norrne tecniche.Viene al riguardo rilevato che le norrne interne non sana leggi in sense sostanziale, e quindi la lororrasgressione non compor t s violazione di legge, cosicche non configura il reate in quesr ione (Russo).Peraltro va considerate che quando l'Arnrninistrazione Pubblica discipline la sua attivita can circolari oaltre nome interne, individua Ie modalira piit opporrune per conseguire l'inreresse pubblico (Landi ePotenza) e quelle norrne sono per i pubblici funz ionari vincolanti. Pertanto disattenderle senzarnotivazione comporterebbe comunque [a violazione del dovere di perseguire in modo ortirnale l'interessepubblico, obbligo sane it a d al p recerto cos tiruziona le. A nche in relazione a tale p ro ble ma tic a d ov ra nn oattendersi Ie prime interpretazioni giurisprudenziali,b ) L a rn anc ata as te ns io neLa violazione dell'obbligo di astenersi non e altro che una violazione di legge: ed infarti e stare osservato(Russo) come l'espressione "ornertendo di astenersi" debba essere intesa come "ornettendo di osservarel'obbligo di asrenersi" non essendovi posto pe r alcuna v alu ta zio ne d is cr ez ic na le sui se astenersi 0 meno, inccnforrnita del resto ai crireri che h an no is pira to q ue sta rifonna la cu i finalici e stata quella d:i darecertezza al pubblico funzicnario d i non incorre re in respcnsab ilita penaJ i nel m em ento in cu i pres raosservanza alJa legge. L'obbUgo di astensione che puc fondare la responsabilitaper abuso d'ufficio deveessere ricercato dunque nella legge, e cosi possono r ichiarnarsi , a titolo di esempio, l'art, 279 del R.D.383/1934 peI gli amministratori comunali e provinciali che devono astenersi dal prendere parte alledeliberazioni riguardanti liti0 contabilita lora proprie verso icorpi cui appartengono; come pure lin 0contabilira dei lora parenti 0 affini sino a] quarto grade, 0 del coniuge, 0 d i conferire i rnpieghi aimedesimi. II divieto di cui sopra importa anche.l'obbligo di allontanarsi da Ila sala delle adunanze durantela trattazione di detti affari, Non dovrebbe avere alcuna considerazione il possibile conflitto e li interessiche potra fondare al piu una responsabilita disciplinare rna non certo penale.~Ilattuale impostazionelegislativa la rnancata astensione, costituira abuse solo allorquando il soggerto abbia consapevolmenteceritr avvenuto a tale ebb ligo ed abbia cosi intenzionslmente prccurato, artraverso l'attivita dalla qualeavrebbe dovuto astenersi, un danno 0 un ....ntaggio patrimoniale ingius:o. Appare anche evidente che lasussistenza del reate pU G configurarsi ancbe in presenza dell'ornessa asrensione nell'ambito di unorganisrno collegiale giacche "anche la partecipazione ad un arto collegiale e esercizio dell'artivita delpubblico ufficiale (Cass, Sez. 6, sent. n. 1467 dell'l febbraio 1990) e anche se l'astensione era stataformalmerrte es erc itata rn a in u nio ne 'ad concreta ingerenza ne ll'ad ozicne d e! provved irnen to , sem precheda 11 0 stesso derivi un danno 0 un vantaggio patrimoniale ingiusro. Occorre infine rammentare che nelcorso dei lavon preparatori e s law sor tol ineato come ne i provvedimenti a c ara rte re g en era le (si pens iall'adozione di un piano regolatore), poiche isoggeni interessati sono molrissirni, sussisterebbespessissimo un dovere di astensione essendo iporizzabile per quas i tutti iconsiglieri un interesse proprio 0di un prcssirno congiunto alla formulazione in un modo 0 in un altro del provvedimento, Peraino nD noccorre dirnenticare che 1amancata astensicne deve essere connorata, per configurare il reate, dal dolointenzionale (v. oltre), cosicche sussistera abuse solo se l'arnministratore ornette intenzionalmente diastenersi per arrecare a se 0 ad un congiunto un vantaggio patrimoniale ingiusto. Del res t o lagiurisprudenza arnrninistrariva ha da tempo sotto lineato che: "Il dovere di astensione grava sui pubblicoamminist rarore ilquale debba prendere parte a deliberazioni concernenti propr i parenti, riguarda iprovvedimenti suscetribili di incidere in via immediata sulle sfere soggettive dei destinatari, non anche gliarti 8 conrenuto generale 0 normative che siano presupposri da quelli" (Consiglio di Stare, Sez, VI, sent. n.385 del 23 maggie 1986).c) L'incornpetenzaE largarnente r iconosciuto che l'incompetenza non rappresenta altro che una violazione di legge, ed inpurticolare delle norrne che disciplinano 1 0 riparrizione dei cornpiti e delle funzioni tra ivari organidell'Alnministrazione.. In sos tanza allorquando- unfunzion


12/66

procurare un V;lnt..Jggio 0 un danno (Cass., sen t del 10 marzo 1989, Papale) cos icche iI reate non.conf igurarsi per in id on eita d ella co nd otta. T ale arg orn cn tazio ne e tanto p ili v al ida in relazrone alla nu ;Icrmulaz icne de l reate, crmai costruito come reate di evenro, ccsicche perche il re ato SiD consurnato dc\effetuvamerue verificarsi il danno a il vilntaggio p a tr imo n ia le . i ng iu s to , rnentre l'inidoncita della condort,im ped .isce:JncheIJco .n lig ,uTaz ioned elten lilli.m .. _ .. r c /.


13/66

1 4

riconcsc iu ta d all'o rd inam ento. pur in presenza d i un farto cos i grave, e quctla della responsabilirad is cip lin are . D cv en do ora d efin ire il varnagg io pa trirnon ia le _ che puo ricadere 51:! s uI p ub blicofunz ionario che su terz i _ bas ta riportarsi alle p reced en ti ind icaz ion i d e lla C ass az ione a proposrto d ellacondorta affarist ica. e ribadire dunque th e si ha vantaggio patrimoniale tune le volte in cui 10 stesso evaluiabilc in term in i econom ic i: d erived . perc io ind ubbiarnen te un ing ius to vantagg io parrim onia le d a unconcorso pubblico "trucca to" , c ia un'assunzione a rbnraria , d n l r ic on os cirn en to d ell'in dc nn ita d iaccornpagnarnento a chi non p rcs en ta e ffe ttiv c in va lid na , dal l 'assegnazicne d i un appartarnen to a canonecalrn ie rato a ch i non ha i requisi ti scggenivi ric hie sti e cosi v ia . Non cag ionera invece alcun vantaggiopatrim cniale, e non cornm euera perc io rea to , il professore che favorisca un candida te all 'esarne di maturitaa l'agente pen itenzierio che recap iti al d e tenu to lette re 0 pacchi al di fuori dei cas! previsrida l l 'ord inamento penitenziario. ,II d anno ing ius to - che riguarda unicamerne i te rzi - cons is te invece nelv erificars i d i u na situazione giu"i'fdic:l rneno favorevc le per il c rttad ino d i quella che s arebbe scaru rita d auna ccndotta leginima del funzionario. Infine e state osservato (Currupi) che l'aggravante previstadall 'ul t irno comma _ per il caso in cui il d an no 0 il van tagg io prccura to s iano di ri levante gravid. debbac orn un qu e rife rirs i all'a sp erto patrirnoniale e d unque, per q ua nto rig ua rd a l'evento di danno, vadacoritestata solo in presenza di un danno patrimouiaie di rilevante gravita. Cio in quanta , in relazione alLdalUJO non patrimonia!e, non si ravviserebbero pararnetri oggett ivi di giud iz io.6. COl\SUMAZION"E DEL REA TO E TENTA TIVO .Si e gia piu volte ricordato che l'abuso d'ufficio e, nella nueva formulazione, un reato di evento e non piliun reate di rnera condotta, Evidentemente ne deri v a [he 1! : configurabile solose la candotta 5i configuri come un iter criminis frazionabile. cosi da porersi concepire l'interruzionedell 'azione esecutiv:), e solo se gli ani fino a quel momento compluti integrino gin un::. violazione di legge(non siano doe meri atti preparatori) e siano univDcamente direrti verso un Bn:e illec.ito"(Del!~ Monica}.7, CONSEGUENZE DELLA NUOVA FOR:MuLAZIONE SUI PROCESsr IN CORSO

fIII

Ij J _Af{J4LTO11


14/66

15

Non \'1 i : dubbio che ira 1 0 1 preccderne e l'arruale forrnulazione vi i; un nesso di corninuita che noncornporta una generalizzma abrog auo criminis bensi una successione di norrne incriminatr ic i. Per quantariguarda i process! in corso occorrera dunque valutare , caso per caso, se nella condotta ascrinaa ll 'irnpu ta tc s iano prcsenri g li elernen ti d el reate n ella nuev a fo rm ulaz ione e SC s ia no s ra ri e nu nc ia tich iaram en tc ne ll'irnpu taz ione . O J c io consegue che s e l'im p u ta zio n e riguarda I 'ad o zione d i un- auoilleginirno I T L : I per urrecarc un vantaggio non patrirnoniale II reate no n sara pili conf igur abrle. come puresarerno fuori dalla previsione normative (seccndo Ie finalitadella legge) 51 ! I'atto a il cornportamentoadonato non costituiscano inosservanza di una disposizione di legge, rna siano illegjuirni in quantoadortati per una finalita diversa da quella prevista, Nel caso poi. in cui l'arto illeginimo per violazione diJ egge non abbia in concreto procu rato un vantaggio a Ull danno illecito , occorrera v erificare se sus sis to noalmena gli estrerni per configurare il tentative. Le sanzioni stabilite per il delirto sono statecom ples s ivarnen te rid irnens ionate: rnentre infarti n ella p reced ente fo rrnulazione era prev is ta la perradetentiva fino a due anni per I'abuso non patrirnoniale (ora non pili punibile se si tratta di una condotta"favoritrice"), e da due a cinque anni per l'abuso parrimoniale, ora la pena va indistintarnente da 6 mesi atre an ni .. O c co rr era quindi ind iv id uare , nel caso concreto, la norma p iu fa v orevole d a applicare ai sens idell'art. 2, terzo comma, c .p. Dalle nuove sanzioni consegue: l'irnposslbilita di applicare, anche inpresenza dell'aggravante, la custodia c au te la re (p rim a consenrita per I'abuso p ar rim o n ia le ): l 'i rn po s sib il it adi procedere all'arresro in flagranza di reate (prima consentito per l'abuso patrirnoniale): rna soprattuttotermini di prescrizione molto pill rapidi (sette anni e mezzo a fronte dei quindici anni prima previsti perI'abuso patrimoniale) conseguenza quesr'ultima che rischia di rappresentare - considerate che sovente lanoritia criminis perviene gia a distanza di un norevole lasso di tempo dal fatto, e considerata lacornplessita de ll'indagine nonche i tempi di svoJgimento di tale tipo di dibattimento - un limiteinsufficienre per la definizione del processo,

e RJVELAZIO"Nt E UTILlZZAZIONE DI SEGRETI D'UFFIC10 (art, 326). Comrnene il delitto dirivelazione il pubblico ufficiale a Iapersona incaricata di pubblico servizio, che, viclando idoveri increntiaile funzioni 0 al servizio, 0 comunque abusando della sua qualita, rivela notizie del proprio ufficio,lequali debbono rimanere segrete, 0 De agevcla in qualsiasi modo la conoscenza. 11 r erzo comma, inseritodall 'art. 15 della legge n. 86 del '90, afferrna la responsabilita del pubblico ufficiale 0 dell'incaricato dipubblico servizio cbe, per procurare a se 0 ad altri un indebito profitto patrimoniale si avvaleillegirtimarnente di notizie di ufficio, le quali debbono rimanere segrete. Una penE minore i: prevista nelcaso che il farto sia comrnesso al fine di procurare a s e oad altri un ingiusro profitro Donpa rrimonia le 0 dicagionare ad alai un danno ingiusto.

e L'TILIZZAZIONE D'!NVENZIONI 0 SCOPERTE CONQSCTI]TE PER RAGlONJ or UFFICIO (art.325), E punito il pubbJico ufficiale 0 l'incaricaro di pubblico servizio, il quale impiega a proprio 0 altruiprofirto , invenzioni 0 scoperte scientifiche, a DUO\'e applicazioni industriali, che egli conosca per ragionid'ufficio 0 servizio, e che debbano rimanere segrere.

QI V10LAZIONE or DOVERl INERENTJ ALLA CUSTODIA D r CaSE SEQUESTR.h,. IE (art. 334 e 335).E previsto quel particolare abuse che ccnsiste nel sonrarre, sopprirnere a distruggere case sottoposte a1sequestra. L 'art. 334, quale rnodificato dall'art, 86 della legge n. 689 del '91, formula tre ipotesi, secondoche il fatto sia commesso:

Dal custode, al solo fine di favorire il proprietario della cosa sequestrata;D.l proprietario che abbia 1 0 custodia della ccsa stessa;Dal proprietario dena cosa sottoposta a sequestra che non ne sia custode.

SOlo nei prirni due casi il soggettoattivo riveste , la qualita di pubblico ufficiale; il terzo caso econtemplate insierne con gli altri per ragioni di affinita, l! sequestro 2 cui si riferiscono gIi art. in esarne equello arnrnesso dalla legge penale e disposto, nel corso di un procedimento penale ed anche quelloarnmesso dalle leggi amministrative. Nella sfera di efficacia della norma non rientra invece piu, comeavveniva in passato, i1 sequestra chesi fonda sulle leggi civili .

ECCITA1v1ENTO AL DISPREGIO E VILIPEl'-.'DIO DELLE 1STITUZIONI, DELLE LEGGI E DEGLIATTI DELL'AUTORlTA" (art, 327). Pas-sono rendersi responsabili di ues-to delitto tre cate orie disoggetti:] ubblici ufficiali PU]CllIDplegatl mcancatl un pu blico s e m z l O j'rrurustri di un culto_~~~o \Ie 10 Stat.$klIl farto incriminato consiste: . Nellincitare al dispregio delle isrituzjoni a allinosservanza delle Ieggi, delle dispcsizioni

de ll'Autorira a del doveri inerenti ad un pubblico ufficio 0 servizio;Nel fare apologia di farti contrari alle leggL aile disposizioni dell'Autorita 0 ai dover! prederti.

I, l Iatto d ev e ess ere co rnm ess o d O lis og geni ind icati nelleserciz io delle loro rnansioni.

1 5


15/66

16

OMISSION! DOLOSE DJ DOVERI FUNZJONALIAllo scope d i aS SIC UfO lrc II regolare funz i onarnen to dellepubbliche arnm inis trazion i il co dice p_ l:l_ n~ .ceipubb lic i uffic ia li e g li incar icari 'c i i u ri pu bblico serv izio , i quah non per sernplice trasCUTalezza 0ind olenza , rna intenz.iona lm e ntc vengono rneno ai loro doveri, $1 prevedono~l!ure (riminos!!. lasecond;! delle 9ll;J1i cO$ li lU i sc c n u lla piu ch e una species dell~~ ~.~:~r 1arip~!:~~del servjzio cui e - adderto ..a ._ J lT~~ )_Q,_ovve ro . . ..di. . j;Qmp.krLc;.i~u:_h.e .. .Ln~(:~,s.s1l .l iq.J~5~I...J .Q__r~R?1,lTecoutin uazione d e! serviaio.. p un ito c on la m ulta 'fin oa lire un mil ione.ABBANDONO INDIVmUALE DI UN PUBBL lCO UFFIC10, SERVIZlO 0 LAVORO (art, 333abrogate dall ' an. 1 1 della legge n. 146 del '90).

Iii

r'Co",-"",I;Lp..AF\'JTO: n : ~O:: l '}A V A : _ Q._onISSION.( i V A e P . / ' _ Q ". ~.'nJ

. J

III[It

~ f IIIII}JI


16/66

J 7

DELITTI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIAT ccnicarne nte


17/66

II I

.J

~,~Q!0~~~LSAPt=Nl!NPIAJ2'sATOQA PA~rE D~LCITJADIN9'Risponde ~i ,tale delitto jLci~a~inq ,@nche 10 s tra nie ro ) c he , avendo avuto notizia di .~n~e_li;n~centro .l_ np er so na lit a d ~ ll o Statu enll:)l1c: c?n fergas io lO!. .DO[l n e fa im me dia ta denuncia all'aurcna gl~dlZlana.

~MjSSIONE 0 1 REFEfnc1 baL G


18/66

J ! !

G\ldDno.Nella calunnia direrta 0_ formate !'clr,:menlQ.malenaie-consiste nelt'incol are

corn et 'ezz8.. J rovacne e ' . . . . . ~ . .n .. pH~ l !p p os fQ dt;~ _reato e che i1 s pg gettQ riV ! !s ta Ia quaji~ .pL testel'~ depong~ _c!inanzi all :autoiitagj\\diziaria ltaJ iaIlll< . .l & t i D ' ; essluso qualora 13 falsa .t~~timonianza sj a assunta irrit~almente ~ec_ond.Q Je nowe del c . p ,c . 0.; ugualmente la configurabilita del reate resta esclusa nei confronti di chi per legge non avrebbe. dovuto essere assunto come testimone 0 avrebbe dovuto essere avvertito della facolta di astenersi.

J : . . condotta di tale ,eatp. liD consi tere nell 'aITe so aneC l ( J she si sa intorno ai atti su cui si e intermzaii ' cA , retice nza ". . - _", - ~ - . -..~D~ye-(s.i:l-.Q::ft


19/66

20

Ai s cn si d e ll' a rt. 3 76 d e l c p, ~ OO - Lp un i'e -iJ :..e .- - IZ - -J l.e l procedimento pen~I~_inc ui h :l p re sta to i [5~O um ci.()~ :l_ tta il [Jl~..~!injf.estll. il v er o PRIMi" che-l-istruzione (le indagini prel iminar i ) sia:_~hiii's'5c on s cn tcn z.iJ r j [ ncn .J u cgo a _p r o ce d er eL - oyv er .Q_p rima. .c he .j L d ib a tt ir n er it o_ s ,i 1U : bj _I .J .~Q__9 r iD . 'd _ a~~_nc a gi op e.rklb r3 lsiti. (~ questa 10 is ritu to d ella ritrattazione c he co ns is te in un ravvedirnente operoso aventeefficacia di es tinguere la pun ibilita , in via ecceziouale).

~ailll&.EBQfi9.ldf.>b~fart.374) '0 'DOLO SI'O+-ICO 1Risponde e li tale d elitto chiunque, IJI corso d i un procedirnentocjyile 0 amministratiyo, ill fine di tr::_ ,rre iq [,in anno, il giuciice.9 II 'penta, mula artificiosa.rnente 10 state dei~, cascO ' i i'S one. 'ualora tale fatto I, n o l i sia' prev1510 come re,ato_ ~ una partico!ai.dispgs~iolJ,e di le~e:e. .R ispande altrqi del reatg coNi!! Quale commette ung dei fa.oTsuddett; nel corso di un procedimenropenale Q aoterioppente ad esso; in tale c as a E_er o 1 .un ib il it a e esclusa se s i tratta d i reato peqeggibile suqller"la, rjrhjestn 0 istanza !: g yes ta n cm e ~ta_tapres~Dtata.St;:opo d lllJ a n OmI a e quello di &arantire l il , &enujni1a d,eJle [anti di convincimenlQdel g;!!dice; si tratta diun reate sussidiario e el i periw[o; it~ ~fato si v~r!f ic~. cor 1'jmmut~,zione artiflcjo5,a tenden~e ~ tram in, !~n~aqp9i!giudiFe:?;;!:l periLO; P ? l ! . e !~::.._r,i:hil!sto clt;;.;.if[:'.~"3:rj1ente, il,gi!!~;. ~!!-.l:rif~ ~ i a , ' ! . o t_ra~i)ll l~.

I l ~ ~ : e ; : : ~ ; : i ; : : ~ : ~ ' : ~ : Q ~ ee y e : O r c : ; : e s : . ~ : :a 1 : e qi ipgamme;1 ail!dlL:\~n,t~~ V C . l;r;~;'~~" ''-':~- : ' : ; C ' . , _ , \.j, u S\tC1t"'- .~."'r\e,Llo,S - ~~eSSo CU deLlJJ~ ,0 l'~t_ \E'~.:. ,U.L,U~- - -- ; _ _ g ; _ ~ ~ ~ l 8 l iJ : ~ X ~ N , !( a r t . 377) h . .w p o ~ o Jt ; )pt+e' t l . t ; g , I.[l'l\elpr:fl K . . t u . . o l . u l t S I (J o t , ) o \eSh,lP.!kitl.! H.i~,~Q~ett~ s_ub(:Jr_nazione chi~que:offre e ,p~o~ett~ dr::naro ~_~Itra utilita a.un tl=stimone,penta 0 interpre~e, \f-?~:~.~ ~ t 1 ~Y ' ~p~J mdurlo a d una falsa testlmoruanza, penzla 0 lpterpre.tazl~.q1!-~IQfi! I'pt'fena 0 la p r omessa410n Sl2 \ . t ) \ f K " eill r ) / , ' : 'n.~cs;en~J~OpPill' gualor~,.lo~ s.i~ rIm la ra~s_ita non sia(c,on;rn,r;;sa~ (si tratta di un istigazione non accclta; ' . S l < ; ; l < ? f c f < e '.:cdk~derega nspetto all'art. 113 c.p.).,~qdt;lI!Lno~ e til tytc:l''Ldr)I'interesse pubblicQ di evitare interferenz~ !,ese ~ turb:i1e la completezza ~la_s;ncerjta delle Je,~tiIpo'nianze,-perizia, a m teip rtflzjQ ue. " .Ild el inQ si C o O S l l . I D a !=o n la dazlQne .a 'l~ prgmessa d i d : : _ r l < l ~ o 031 t ra u ti li t2 ; > ~ e it fattoe GomwessD c o n . Jminacc:ia 0 vj~le~a,si. ha i l d e l it to di violenza 0 !llinaccia p - b cosningere < l commet t~re , un.r~atQ.(art: 6 n tc.p.), ' . , ' -Non e configurabile i1 tentativo; ild~:*! e spee:i.fico(ci vuole il fine di .SCC0I1do An.tolisei_(contro Ia giurisprudenza.)iL 'rea . - I.~ui.er~,nala p iomessa 0 ;seguita Ia dazione abbia g i a a ' s s ' "

c ' " - ; - ; ~ . ,~ - + " ~ . . . , ' ' : : '~ _ . , - : . " '' '. ~ . , " ' , " _ - . ~~c~,c,'-. ,

~ . : L ., . . .o: ,co un ul!IVD-'.Q2[)


20/66

21

-ALTRIREATI-J !~ PATROCINJO 0 CONSUl ENZA It:JEEDELE _" __"-, \'~!jf{;(.H"1{i),u

I patrocinatore. 0. il c0n: 'uJeDte tecnico che, :en~endosi u:re?e1e ai SUO] doveri profesSi.D~ aIT I= .c~ ':if;c~;9'l~~"p~_'"nocumento agli mteressi della parte da lui difesa, assistrta a rappreseniata davanti all'autorita ~ ~ G : \ ..~ ' l . ' r !~,iudiziaria ... ); altre infedelta del patrocinator!: 0 consulent!: teemeo; millantato credito del atrocinatore. u.~~:...

b., ~\~::I;;/~


21/66

22

'. II dclitto 51 consurna con il verificarsi dell'evasione, se questa non avviene, si ha il tentative: il dolo'\preViSIO i: . generico.II dclitto e aggravate se il ratio e commesso a favore di un condannaro allergastclo 0 se il colpevole usa\V i O lc llZ a ,. m irm ;c ia . 0 errr;]zi~ne: ca n ilrml.; 0 d a pill persone riun ite ,; ~ l delitto e attenuata se il :olpevole eun prcssrrno congiunto dell evaso a se t! colpevcle, entre tre rnesr, procura la cattura dell evaso 0 10pn:scnta all'auroritc. ' .

COLPA DEL CUSTODE (art. 3B7) JRispond e dL tale delitto chjunque, prepasto per ragion i d el suo ufficio ana custodia, anche temparanea, diuna persona arrestata 0 detenuta per reato, De cagiona col osamente revasThne:----',.Ancorcbe III norma dice "chiunque", trattasi d i rio in uanto autore ne puo esser~o ilcustode.t:- '1:tFrli:ento S ogge ltivo e la c o l pa .Ll~~lpevo!e non e pumhdue Del t el J Jl ip e d i t re .me J i ,d a l l, 'e ;: as i on e pro.Ea,1a catpJI~~~J.m!l~saol.~eresentazione di lei all'apwqti. .

MANCATA ESECUZIONE DOLOSA01UN PRofENTO DEL GIUDICE(art. 388)Tale articolo prevede sei distinte figure:'Ola mmme.tte chi\mgJ,!!; p!:t SQttril(si ,1l1]'sdelDPW;l!;ntQ~eglj o . . s . g J ig~ , ecq . g_d~~di

c{Ji ldanna, 0 d ei q uali e in, co r 0' rtamt;n;tn-.IDll~jwji:zi

2 . C ommette 1 a seconda f fu i IDQue : c il ii d ;: F e 'i rp 171 rmc d i un .. .~Q . .J ; i~ i u ..Q i~ "Q . il L .c__hec~,Dcern;. I'a ffidam;I1t$u;!i ro,jnml!,~di...Hnijn~j~!i(H;&Fi,,,,{!-

rirnrda Ijnattn d.ufficio. 'Tali sei figure turelano l ' interesse""ll,. ~he, sia l1arantita l 'ese_;uzwne (e l 'esarta esecuzione) ~iprovved im enti d e! giudice contro ogni atta che min a frustrarla,I1 dolo ricruesto per la pUnJ6ihta e genenco tranne che per la figura cinque poiche il custode nonproprietario deve cornmettere il fatto allo scopo di favorire ilproprietario,

iII

II

ALTRI REATI:PECUNlARlE; MANCATA ESECUZIONElNOSSERVANZA Ol OOLOSAPENE ACCESSOR1E. 01 SANZIONIPROCURATA f! N ass E RV ANZA 0 1 P E N A (rispondedi tale reate cl;ligngue, fuo,rj .clai casidi cancorso dal reato;aiul~~~~Jw}O s 9 tt ra ~ i a ll 'e s ec u zi on e ,.d e ll a pe~~;e ~a f C ! : : m a s .eecia_le .di fayoregg1~entor 0 ; - ~ ITUTELA ARB!TRAR1A DE.LLE PRIVATE RAGIONI JTale capoe dedicaro allesarne dei delitti consistenti in una violazione del divieto di autorutela; talinorrne, sostanzialmente c n.f~gurano due figure. qu~ 1 1 1 1 dcll'esercizio arbitr.lrio delle proprie ragioni equella del duello, violano I'interesse e 0 state a che la giustizia sia esercitata esclusivarnente d[J,gl!organ]. .. . 0 . : ; ; " , 1 " '" ~~~.,.a::t.~~"~,_"",,,,._,_,.,,,,_--,-,~_.,-_,-,,,_.~~_,,~,~~-.l...q~~,,,,,,,,,,", ,a CIO preposn. I

1


22/66

ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONl CON VIOLENZASULLE CaSE (art. 392) \ >Ow (Ot::i'JtR.fe...oR is po n de d i ta le d e litto c hiu nq u e a lJ ID .e d i e se rc ita re u n p .r ete so d ir .i1 to .. ...p ..Q .~ u do ., .r ic .. um .r ~, .illg ~ _s iT aj !r b_ itr ar ia m en te r ag io n c d as ,e , m t:d ia nte 'iio le nz a < su H e -c os e.Tak.-diino (anche n e lla forma d i v io lenza aH e persone) pre suppone che:I. esista un preteso dirjtto; -

,..: .. .~2. ra .Te : .~:aui ff i ) :s r i_. ff i! : l J lt I9_&L !z iQn. .~. .Qss ia~.po55i l -es se re -ogget t .o. ,d i . . ._un._giud iz io;."e _y~g_'LfQU~staloconcretamente;3 . "'eststa:J1'lt""!:,~;~~~to!~ a!C l_s~ i.~ ~~_ ~is ....Il].! 'L aL giud ice (ta le pos s ib ilita m anca n el caso in cu i ilsoggerto sl trova dmanzl alla rninaccia di venire spogliaro violenternente del possesso, per cui in tal

case egl i puo reagire data che V IM V I RE PE LL ER E L IC E]).La condot ta consiste nell'uso di violenza mile case (danneggiamenro, trasformazione 0 rnutamento did~-:---Il.JiQl.o e generico (coscienza e vclonta dell 'at to di violenza compiuto nel convincirnento erroneo die.~Lci!~ un diritto (d ato che sotto il profilo soggerrivo t al e d ir it to puc considerars i com e nascente d a unerrore, e cioe dal false convincimento d i esercitare un preiese diritto, iI trartamento sanzionaroric di

: U : ' : O ~ ~ i l : : r e: : ~ : : : : ' : : L E P R O P R I ~ I O N I C O NV I O L E N Z AL L EPERSONE (art. 393)% p ..9 Jl.d e d i ta le d ellitQ cp iu nQ l1 ,. .. al f in e d i esprc i ta I :e__gn~ diritto"'"E0.te!!2Q?,tiE.?~,S~CI!.gil)_Q;ice, s if< \ . i U b tta ria me nte -.r a J O l} e- cla -s e ..u s - an c lo . .. io J .e n z a_Q_~c~ i_ a _ ? JJ e J :: .r :s . on e .I . a e strutturalmente amID 0 al recedente ed e aggravate;1. se ilfarto e cornmesso anche can v io le nz a s ulle cose,- . - e . r'z' ....t' crt='5d'F%;;;i I ! ! : 2 P2 . ~~ leD Z a 0n : I D ~ ~ ~ll_s.E~o_nr; i: : comm ess acon an :u - ~".Y.l.!ll~~Ul ..ii:i1esa..i.cliiff.ame~e R.s~tQJ~ligente .prRdlJ.~e~~+~l;!s.,~~Jleu . s r . o m PERSONtJ.,1. ri.~!2Q.n.dera~m nsolo Q _ j tale del in~ , rna roche delle les_ioni, amunto.AL TEl REATI; song guelli in.er.enti i! QT Ifl.I,Q;,Jalj ponne sana inatruali (non siriscontrano pronunciegiurisprudenziali dal dopoguerra ad oggi adesse relative). _-- .

. . . . . .

23


23/66

REATI CONTRO LA PERSONAILtitolo dodicesimo del libro secondo del codice penale comprende idelitti che ofTendono diretl~i--b en i e ss en zia li delI'individuo, e cioe i beni d ella vita dell'inco!umil~ fisica, d ella liberta e cJell"onore. II~,nYigore_ n o n annovera traTile!itti'COriiTola-p~fS6'ffill'-:i150ftO#tt: - : - 4 S : ' 5 5 . C ' o o a D r o 1 i ~ i i T . T q . u a l eera collocato pnma della 1 . 22 maggio 1978, n, 194 fr a idelitti contra la mregrita e lasaniia della snrpe.Nan \'i co rnp rend e nepp ure il r ea te d i r na ltr ar ta m en ti in fam ig lia a verso ifanciu lli (art. 5 52 ) , che figu rarra ideliui contra la famiglia. Quanta ai delitti centro la liberta e bene ricordare che il codice Zanardelli licon rernplava in un titoro a parte , d is ting uend oli in d e li tti c on tr o\ le liberta politiche , centro la liberta d eiculti, contra [a liberta individuale, centro I'inviclabilita dei segreti elcontro la l iberta del lavoro, II codicea~t:~ colloca,to i_1primo e lulWno",,_~g._~J_~gJ,!_J.~l~~~!;g~ :l.qj.9:~li~tspnrrQ.I.a,~~a.In uest~. '4 .1 ~_ . . ~ ." . ' .~~ -j: .- : 9 , . ~~f:AAI. ... , .. -~ ,~!L


24/66

SB -3 v en to 0 u n .d .D J p rc ;:J trace ad 11 0 card.iujlatiw! Qp_p_lu;r ;J l lCUlUrare yo !ndividuo moralmen!~ L' eyento _ 2 e 1dsl~~.lQ. 9 . L Q . r u i . f i f ! j o cons!';;l!: nt:llll...mQIl!:...dLy.!l.a~m:LSQ.Qa..Tr a il comportamenlO~~:.~_~r;e d L ~ nuom o d ~ve es is t;,~~ Wl raeB9_f1SLi__.~il!i1 i l, L 'evento m ane segna il m om en to e on su ma tiv o del a e T f i t " ~ d i.2f1!.l~idio,:~T~ullat~~i.s.t:ii,o, anzi, srA~"r'in-'rerazrof1-eaTre~~;;-use:'d i giustificazione il delitto in parola ncn d a luogo a speciali riliev i, Daiprincip i e d alle rega le che sana s tati espos ti nella pane generale s i d esurne che tune !c : cause d i X~iusrificazione, tanto se. ~reviste espressarnente dalla .legge, quanto se desu?ta i~vi~ a.n afo gic a - e sc l.u s.o il \consensoaell'aventc: dir irto - possono rrovare applIcazione nel delmo d. ornicidio, r endenda leglttmlaI'uccisione di un l lomo: adempimemo a T Ill! dovere, esercizio di un dirino, legrttima difesa, state dinecessita, tranamento medico-chirurgico, artivita sporriva.

fQMlCiI)IO DOWSO COMUiliJ V 6 1 _ ). .. . J""a revislo aWart. 575, il_q'da}~J~sa~._"Chilln uesagiO_!Bli!_morte d l un uomo_el?U!!110 c;:on Ie reclUSlonaQ. , \~n .in en~fe-~ :~~~~eQ~~';:I eodice:Zanardelli nella ~efin izione d ell'om icid lO d olosocontc :neva - 'v.f:lNlDC1SO "a_fine 01 uccldere (\'ilt J & \ l . . ITllIDel rogega defj!l!tl),ip-(k,w;.p.cb.~,~iitW!l, . . u ~ , ~ A , .t b t = : r o . u . li i,che .~ k V ' l&J. . .' f igw-ava ancora nel progeno prelirninare, venne soppre5sB er:_ e ri~:~,~ta s. J!w:~nwm' l~~to ;ilJ 'CVlO 1_\geIJ..I~J.ali"sull~elemenlQ...,SQgg_..eni) ,orrl!;}l.-FealQ"_G Glj:j, tenen e,. .rL, -1 [G"pEmo (art. 42 e 43 comma 2). ~o ' l c l ' . . d . . D warere, la soppressione dell'meiso, _menta a. rovazione n .J ln _s o o . ~r i l_rp9~VO indicata M....':illJ lL ~a ~ \!.talL fV\O~te .ma~jID;cbe~il ..f ~ S , ) R.5; i .de~, . JJ .~~gu~~o; 2 i J ' ~ g P . l e . i ! ; _ F . ~Ilel~omi,:i~~]'


25/66

26

AGqJLA VA NT1_DIPENDENJU2AL .L . ... A ,. CO NNESS IONE COIl ~.bTRlREA_TIWI'.aver c omm .e ss ~_ il r ar to per es cg uire o d o ccu ltaT e _ ~n _~ ltro reato ovvero e !~o~~ !f u i~ . :_ _o ( ls _ s i_~~~< l. :e _- sc a ad illfn I pro ItlO a 1 roo qllo I rez_zo _gvve ,. u ita di a Ira (e~to (art. 570 n, 1 , In

relazicne Jan, 61 n. 2 ). x l2seB{)_~ rf> - [) d !~C0~ utI , -: C ' ~ _ - -,r : , : ; o - : "2) .L J ....Z..f~j;. ili?211\SrJL1p. ,mQrte'1SlI_'tt.2_9Lffif1J~_~r,U~Q;8._.cJsL~Vt1i preveduli dagli art ..519.520 e 5 21 . I d r.:litti cui si riferisce q ue sta a gg ra va nte , prima della legge 1 5 f eb bra io 1996 n. 66

crane la violenza carnale. In congiunzione carnale cornmessa ca n abuse della qualita di pubblico\Jrf ic i ; l l?71t1Y~nidf1~dil l ,,~-'~r;--'associata per delinquere sia accertata giudizialmente con ~se,ntenzadi con',.d,i-U!l;uJl~~jgn~QJ.nle- Rctio della tutela era il __gerturbamen19~hico dell'ilg-en~ Si ric hied eva un rapporto di relative irnrnediatezza tra 1 0 state emotive e la condorta26

IJ

f

lfII

1


26/66

27

d e litruosa e la giurisprudenzOl su i pun to aveva rnos trato una no tevcle tend enza ad irnerp re taz ton i suggeritedalj(llvrrei. n I' V d ; : > , , , 'INFANTICIDIG 0, FETICLJ;)IQ IN CONDIZIONI DI ABBANDONO,J/ : c ; ,~ .' ; ' .MATERIALE 0 MORALE - , 1 - ' C J ~nt')\!II nUO\'O te s ta d ell 'Jn .5 78 . abbandona to il c riteria d i

27


27/66

"mezzo) cd e revoqlbilc., V a da s e che colui che uccida con un mezzo diverse 0 dopa che if consenso i:st~(O revocato rispo,nde,di omicidio comun;.J , " , -:-,L eit:menlo soggettlvo IITl~orla, oltre,a ~ttll regulSl.tL!J.t:_.hiesti.Qer l ' r u : n ! f . i 9 i . Q . c l 2 1 g ? , - ! ~ _ cons.apcvOleZZiJ dl,agire col censenso ae i l : ! vltllmal se II consenso non sussiste, rna ['agente e ragionevolqJenf!: _!!li!O!,~~A~lIeci,rcos(;J nzc a c~~:~~,~~~?J.~~3!!1~~~l?11i~jiir_~r~,~~E.e~"~j~.{~,~~': ,~~~~~~~:~ll ,~~e~~nz~ .~ ~ ~ u ~ c _ ~ ' :; :2 : ,n t .~ _h e a e g~!;'-!21saw llJm~!!L.o,. rppr~.J Id~4ts~.~J .TJQ.91~. , JL~. .E,s Je~!~~~JIE:. r ~ ; : ntr;ffl:lme~191J,lyij ' IQ.]r. .ql.H;,U.Q. _.9J.!ll;!n~.!Ilw_e.. .slablhto~nell:.ul.timQ,~l~.I1. .. .S9.1e 1f~~~LJt $,,9.~g~!~~~~:1.~ s L ~ ~ ? J l .S E . J l - l! - w , . " A . lI . ' .m L I T . li l. iQ , .~ . 1",CJlJj~i~e non SL.gFJJ.!i(;ilQ9~lt;_~gggj:{\m~.~q.m1J,niX f;feVlste aafrart. 6 1 . ' ii J if d l f f . L ~ 1 1 a " t g \ } E L , q _ L E ! ; ! . i, . . t i~ m 9 ~ , . l T J ,! .t _ . e . 9 " ~ Q .1~gu es_ UQl:1~..pi iLjnPo~.4Jm: ,~~he" . s i ,~ .R l$ ! . eD!9.- 4 1 , J , L ~ J l adell' eutanasia. Si tratta di un problema che da quaJche decennio e divenuto di grande attualita. ~~.~lai P ' a 1 9 s p t " ' r a cui origine viene attribuita a Francesco Bacone, ~ccon e~$;.Y.iLiruiiciU:,!;)2".lQQr:tejtdoJcee calma. viene alcune volte usata in sense p iu ampio. che a noi interessa e l'eUlanasia in sense~ ci~i::,1'uccisi9n--P.q[J?j.~.ti;,1: ". "miseric 9AQ)I.il. IT morte,. [avocala er troncarele soert di un essere col ito da ' e . In Itali:!. 13 Chiesa Cattolica e decisamente'Contrafiii e c on tr an a e ant l o r - - .--de(medll:;i, Nel nostro ...iritto positivo solo pac i casi dieutanasia rientrano nella dis osizione che regola l'omicidio "del eonsenzienle, perche, come abbiarno 1visto, er ~ lie iiti! i U : < : * . .~gnnu sf ric _!~de un vera e propr.io co ns eru o res tate da enema ~he ab!Jiasupe.rato._gli ..anni"diclOlto.e-nonsIa- in can lZlom '1 . e l C f c n z a ' ps~rn~a~' -COnQlilorie che normalmente siriscon~ng nei rnalati .incurabili e afflittida.atrpcisofferenze, Lt ffiiiggjQ~ p~d:~...asj"~'dl;;;eutai1'rIsia, I.g;if


28/66

29

Se il suiUQiWlQn_"hJ...sup.er"IJQ:,glLa}].[lL51~~E()rC!!EL 9 ~s..O!!l.~.g~,~~~;.i~?"As'!J.il., ..~~e_'\.cjf t- A i ~ j n l ~ _ n . 9 . , , ~ _ ~ ~ C ; , : , ~ i..X ~.u!m ....j2 .,.~ Tl;;9 ~S ~~ ~fl1 }l_ I) S;_ ~_ gg@YW ,ti. ..!=,QQ.lUul_Jndi~ate: l I t a n ,6.1.50n~, ~ l ? R ! . ' . c J , 8 . 1 1 1 ; .per:,~,tQ~~~A_L~PP~j~ip~\j!;!,-fS;l.W!;,.P-QQ"fjgmil,J' esc1ll5ione"c.h!!j_ ~~1!S. ! ~ _ P E . , I . o _ T . i ~ L d J . : ' .~~LC:.~.~.~~;;E!~~.IAZ& ' ,RreEW 1!m1i 'iBNZrW :ATl=m~;J~ = AM flltllt P E P - - ( o S ~ - ~kL l 041D~~.. ,. _","-' '2" X1U(lV'l\:&eh_1;c;l._n,-,-~4;.G(J~,gfl_,dJbqb!!1~,[-lfi1Hti~:,Phiungtl!:f-,~aIE.atii:diEeni'.a:-cQmm~neJCtJ..!no. o~i.,dt!~ILni;:pre~:l:dmima8.!:! ~,~rJ,rt"S8,1",J!",5.8~'i'~c;;:tgi.Q.nil'damnr: te"d i: ,un~uo:moI~ l ;;deJ j- t ti :d ' ioGt Ifs i ';pafhi :' s "Cjnd t lc,g .~rcro,~;g , :,d ,e Je1; ion:riDerK6nill i~'~3 ! i i p'g l~ L f~ ~ ~f al a( _d ~ le gi $I ;l. !l ?r ~j }~ !n 0J S le 'L IT e l: ;;. [~ g zl -c ~a -i vj ~\l o- ~C n e r - . P R R F D a q -Ip.sss_ere,a ttl di[.en~-'1ii:petr;:llolere;- una"f: iJ jerson:FQ,,? ,) flrgourarJe ' l ID", .l~siane ,p~LSonaleH-ne.\::deterrrun*o::crefl:r(I,~voler:lor; la~ j~ I!~;'- .. ' . ~... . . - t -_. ~.. " . "-,..J -, ..... ~ ,-,,--~~ - .......,..._~ . . . . . . , : . ;j , . . . . u-' ...:......"'"Siccome la legge parla di atti diretti a cornmcttere uno dei delirti di cu i agli art , 581 e 582, n _ Q J r , : ~ j; ; ; [ i' c h i :e a e ~ 'GA~'y!l;sti\"r~ati~pt.ianA'r~ggiunto~B,'momel'ltCi,lZon'S'timatl.v6'l'bastahdo.:che;sia-nodentali:osi rispondera d iornicidio preterintenzionale colui che in una localita d irupata tenti d i ferire una persona, la quale, persfuggire alia minaccia, trovi Ia morte, cadendo in un precipizio,)il l '~hrto1i5~~I1SUJIl~~m:.kluogof


29/66

3 u

2)

~e. N .::: '~ L:::lrie ll,tra no , p erta nto , le e cc hirn os i p erc he esse n e_ n < ! ;} ~ o unam enD m azione funzi ona!e d e 1.1' rg a n i sm o degna d i r il re v~o~ :--~~=-t'er I e S ls te n Z ~ del dolo , secondo Ie regale 'generali"Q,scorre laveJont .~~ ... ... _~ .. _~ . ... .. ... ... ..'_ " '~ ~ _ .. . 7._ r _ " S i.9 :1 M I tQ , deli:i~~att;a~J1a.j~ctml.~ e ers "ona ? fIe~a .l o_v~~rt;l. , tpar:n,!}a~~ Q pnln.!;~R~.s!~a~!.L!;'~:, OCS!!Ea_zio"n,! ,,E~Ju~ .M~.~.PJ-n0rs f i , i.$~E~! .~:~,j _ o " ! J l t .J..s~.dat fatt..R2RLQd),l.ce;,.l':in9eb0i!,i.rne,BtQ~~~~~e.po,L.aJ~_.'iW.Jl!i,Jt~J..,w,~lti.Ta:i{~,~. s e > 1 ~ L f ! t t P .eeri,vtl:. l i~ i tt ia ., c. er tamen te ..Q .p r ob .a b il lJ : i. ~t e jl lSA~ i le ; T~,e~o~~-- ' - , , -~-.~,.-1!_]_qQ]raai:~~~tj}gigJlr_Qm_rS!1g!.J,~!pt_~~~~,~Q~~~j!~gslr~9 illUlJ.JJLgjJ}Sg,Q~~~C.~p.~Ecili~p.r2~~~~~~[~~dl1I~ti,d;.e.l~~a., J~.~~iQne.o 1 0 s J~ e;gL oB ;,m lne!l!.S~~9 . - -Dottrina egiwisprudenza, sulle orme della Relazione ministeriale al progetto, ritengorio che~

QOP~WP~~E~. M_:!lm:plipi;.s!E9jt?_m.:~_,Jl~j~j,,,d~~inconS1de raz , lOne ,non irnplicano !,lna mO?:!ica!_!.one dell essenza di reate di .l;;~~.e,s,,?,na[~c? s t it u ,j , s c, ono . so l~Dt .~~P ;~ t t2{ ;o ! a, n~4~J lW,~ t ;R~~~~}i~ .A~~U!R .~~sso,deterrnmandone una maggIOre grav"' i' tt 'Gb . .~yentl ]pdJ.Ga.t.f- l ' te lJ 'ar tJro10 Ine~ame, i l ' 1 . 'l:Ua~'QClrCQS1'aD7;Ji!z~rav'ijml, per d pnnciplOgenl1fale sancito nell' art. 59, p r ima dena rifo~ di cu i all'art, 1 L 7Iebbraio 1990, n. 19 dovevano essere va1utati.a carico dell ' agente obbie.ttivamente.~.~"~~da!~.!.~n fo.s~er~.!L:e~isti'~~~~0c~~~y1:a~lfgp~vclibili. S.u questa punta la re lazione_ equanto mal esplicita, In essa SI legge: Tratrandosi dI circostaaze oggernve, consegue (he saranno illogni C,3S0 addebitate al oolpevole 0 alle persone che abbiano concorso nel delirto, ancorche nonconosciute ne volute: esse, cioe, debbono e5sere valutate inr i iB .endet lLBmenc6-da-q ,w.aJs. ins . i ,J .JJdagine.Rs. ico l


30/66

_'J

ncuarnenre can I'oplnion(_" cornune, rna essa non si pub evi tare se s i vogliono reuarnenre appl icare jpr incip i reg ' irm c, I: : partico larm ente la norm a fcnd arnen tale con tenu ta nell'art, 4 3del codice, per la q uale l'esislt;tl2a de.1dolo e in ognLn;ato .indisgensabile ]: J yoJ9ma 9~till ':"e.v.ento..~Accolta la nos rr a concczione, s i d ornand a com e d ovra es se re regu late il caso in cuUL~ggsno,ne llIn rcn to d j cagionare una data lesione, ned~;;;ruil"Csenz-;Yomnr,lirt:i'd~re grav ita. S i~ quella die com~i'h7i1te Vieneoenol11lnata i e S W i i e prelerinJL'Jl':lOlw7i!,J:f'-uJlt':.oggetto diparrico lare d iscipli na ne l ccd ice abrogate, non e stall] prevista ne I co Jee Inv igore , coeren tem ente a lpunta d i v is ta ad Olla to d n; com p_ijID 9.ri. T ro ::a app licazione la nOITIl< l d i cui allart, 586 , la qualecon te rnp la lipo tes i che d a un fa tto preved u to com e d elitto doloso d eriv i, quale conseguenza nonvolute d al colpevcle, l~mon.e. . . .Qj. .e. . lesione personale d i yna ,__R .WQl la , Ne~. caso in cu i u n 5 .Q .g getto -\yogJia ~raffiar~ un. altL.._rna. ne deternBP.~ !~,E.erdi ta d i un occhio, questi. risponden'l."ili~~Ile \RefS onal e f SlW, \,We 9 0lq,~4;t_.COq.5.ru;"Q.,.S,gil ..laj_~:i iQiH:_.k,qr~~_gr;: lYJ.~mn~~lJID..eru.Q_,.dLnena _jsia.bjIilO dill cil;l.to aI1 -.s .&G , . .1'lQ..g:",oli sona anche Ie conseg ;!enze che d eriv an o d alla nos tr~ cO [lcezione in ord ine al m em en toC Q ! l w r o . ? ! ix , o !O . i lJ, . ts.ru?Jiyo. Pst J l Q _ i c he am rn s, ttj am o l'esistenz,e di t r E . tiBi~, hconsumazione ha luogo in momentidivJ;I.ti.-Lpr~~~Lq.u.?.l)dQ sl aYVe r a n o gli eventi chec;;;n~~a~o' ~jas~w';trpo.- ~-;;to al tentative, la nosrraconcezione porta ad arnrnettere che ~o~~~gnr~l~o .~Q,n tLde .Ua_ie . s . io . ru :_grave e d :lla le sio ~e gravis '5jm~, D i fJ~nle ~I n~sn-odmtto POSJllVO, dortrina e giurisprudenza opinano 'che non e consenuto parlare di tentattvo di lesionegrave 0 gravissima, e ritengono che in ogni caso il reo debba rispondere di tentative di lesionecomune . Tale conclusione, Sf pur in armenia con la prernessa da cui viene dedotta, non pubsoddisfare, non soltanto perche rraSC!JIa ma~cate difft:renze che esistono nella realta, rna anche~i: :a~;~is~~JJ, t : l l~!!x. t .~ i i .n i .m X J . . 2 . . .~ 2 X l : : ,~ ~ l ! 9 . ..~~I!!2~1;~


31/66

3 2

(i) LESJO )\E P ERSO Nt.LE C OL_P OS_.A .. F . p rev is ta d all'art, 5 90 con form ula analoga a quella ad onara'_ ; p~ ;I; ~~;id;~"~;rp~s~~~;:CE1~Ji.gg~!IgiQP!..a~1~pl.9l!t:tiv!!~,,9~n:a~::~a.a percossa dirego la d eterm ine una sensazione d oloro sa , rna ques ta none rich ies ta ai fini de! reaio in esarne. pSlJap~i?~ i~.~!la percossa si richi~~o...n...,::!E,~92.E~le~w.~!.e,t~~~l~ fo~_ S~~E~~'_!ier~ GlS?Osta de[r"a~-:--~ a~prl?az. ion~ ~e l pr.mei~io gc:~erale. sancho ~ll 'art. _84 del codice, ii

j j de l lOO di percosse n rnane as sorbito In ru m 1 rean net quail la violenza e cons id erata elem entoI costirutivo a circostanza aggravante di altro reate, II delitto e perseguibi le a querela de~la personaoffesa.Ipo tes i abrogate d i les io ni personall. U eodiee negli ar t 552.e.s 54 p u:Y e de va ..d ue s Eec ia ii i.p ote si d il~ i0f! .SY~!~ ' ~)j~ ~.o~~T.p!!va E,,:tt? di ~~se. cqmp,iut~.!r~~.9E~~ eo~~~ns~d 1,,,q_~~,,,,?-l1i.Jl.sm ...,.\'!.~!l:2~J).f...,!_mp..q~~lU~.ag!l..._?,.cr~,a!~..: La ~es .~ ; : ,g! \ . . J JS! .~e_~~~a,de termma nc 1 J 1 ~ i t , e , H S a g i Q . _ ~ L ~ f f i J i g . ! ! ,p_Jjj_bt~11qJI~gia- Dopa 1 'abrogazione dell'i:ntero titolo decirno del librasecondc, avvenuta con la 1 . n, 194 d el 1978, la JW?S.qre!!jm_P.9Js_11:Z~)IU~.prRCJ5 '~iQ.n.e_.~,9ggj_1;;91pita ati tolo di' lesions personale gravissirna .. -~".'."._.~---".~->~""'""-.,,-.~~-' I

L'ABORTO IN GENERALE - - , J

ir

1Per j)_di;ittQ R~mJe e I'lborto ]'in!erruzione incen;i,o{1,u/e d el pro~esso f l. '; io lo g ic o d e ll a gra,!i9a~ con l~c cir is eg ue nt~ _m .? ct~ _} ie l" ,P s, 9a ~ pd er c o~ c;e pim e nto .' L " op po rtu nita d i ineriminare I'aborto e sfam nega13111parec;chi o rdmamdm moderru soprartutto pe r quanta attiene alla interruzione della gravidanza voluta dalla AM t1 tob.Q..gestante nei p.ri~ Ire mesi, In Italia, do~o u~ iter laborio.s~s~o, ~,~~ wa~.&.ig r ! 97.~.~. ~1All ..{ I o J o Q '\ 1:0 1aQo1t .a . tp_ j .UL.cnl t ; I1O.. .an! ' j . ]Qgu. . . . .ma_,c_~,fQ,PV41azl .one-e-pTe.scnzJ0m-che-fannEJ~dI ' l l~testP_!e.g~i.ll~,~ye ('tOt< .[: IlQ.a1:Of o . o 1 L . p l i I tra\"aglj .al~isel:l:s-se..,~E-eflPElI:ftlfI0-e-sfl0I"fe--,-ajqtl:rle-~nm~i01Ti--.eHe-~S(;mQ~comuni...~~1;lfn~Q_ allamaggior_p-am~DIIe_jru;_rimj~tric i. .P re sUpp05fQ qelJ 'M orto vera e proprio e lit g:ravidanz3 dena donna, Questo fenomeno ha inizio co nI'annidarnento dellovulo, fecondato mediante ~l'incontro della sperrna rnaschile, nella rnucosauterina.II tennine della gravidanzasi verifica con j 'espulsione del feta. Se rnanca la gestazione, non puc esservirlbono vera e proprio . . -----Jiprocesso fisiologico deUa gravidania deve essere inteITotto per opera dell'~nte e_ !;lon ~er cause X~i. Poiche III [egge non, indica il mezzo_,con"c,,~i_g~y~(f..Q!~L~~~~. ~~o1"o , i : . ~ _ ? E L d } ; ! ?) 9 S 1 1 f i r ~ '(;inp puo cornm etters i eon quals ias i m ezzo id oneo allo sco_Eo. Vengono in considerazicne imezzi

., -~_ ~._' ....~., .... ' 'l::!J.--"_':.;. ~_. ~:-~.~ - . ....~-- ~',...,..'1:"ro~--- _,~- 'A?-l"" 1 't~=-J)1;;-~'.'~i!~ .... l~ ... ---spec if 1qJ , i .gJ l~ILJ '_Q~..s .S~!: : : r!< ,&himi .C.J .e fiS1Cio ~fca~ch M.aJ'!!QQOQ pyg prpcmarsl--allGhe.een-m..mig - e n g : r j s ; , i cemele-ferite;-le-pEFGoss~-inferte_alla_do.LWUcimg_e p~[~inq can. mezzi morali, A priori non 5 1puO" escludere 1< 1possibilita d i aborto co rnm es so mediante orn iss ione. S i pens i a l caso della le va tric e c he ,incaricata d i assistere una donna incinta, d i p roposito non pratichi le cure che sono neces sarie affinche lagestazione si svolga in modo regolare,L'Interruzione della gravidanza deveavere - er effetto 1'uccisione. d el prodotto d e l c on ce p im e n to . Se il~e to_ .~o~ . .:;Tiu~rC:,i ion- s i 'hi-]\iborto; --rna "'ilmero cacc~enlI :n~!l~Q .g,e l. .p! :l rt ;. ~ ~p,?s~ibjJ ibi~~L' r i i i " ' V i l i i ,autgn91l,la sQIge co n, jJ s !!! i;tg 1o m es e O i g e~ !,


32/66

;.io tiz ic s toriehe. :-J< !ldir itio rom ano in orig ine il procurato aborto non WI p uniro : S o ltan to allepoca d iSeuirnio Severo l'aborto fu scuopos ro a pena ed assimilate O Il veneficium. e cia per r eagire conrro latendenza alia vita lussuriosa e dissoluta. I giureconsulri del Medioevo arnmet revano la punibilitade llaborto so 10 q uando il feto fosse anima to, e cioe quaranta giomi dopa il cnncepirnento per i rnaschi eottarua 0 novania giorni per Ie fernrnine. La pena era p ari a quella dellornicidio e ralora cnche piu grave.Nella legislazione d ei s eco li d ic io ues irn o e diciannovesimo la repress ione d i quesio deiino s i rnitigo , inm od o no re vo le. renendos i COnlO d ei m otivi d eterm inanti, ed in specie d e lla causa d cnorc.L E A TTU AL I NORME INCRIMINATRICI - JL a d iscip line prev is ta d a lla 1. 22 m agg io 1978 , n . 194.qa rig uard o ag li articoli d a 17 a 21, P er qu antoccncerne l)pp_no ,~r i rn!noso, . sono individuari IJ~patesi .. i l , .pcimCLha. .p~f-ogger to- l ' .~bm:te~di .d onna n~m con~~~1r;'f&LLc.on!e.mplat0-dall;ar;t.~~ i ts eG9ndo~ tabo rtQ ,. ,d~ . ~_9W .H l , con s e. rg i s: ~ ed el l i l l~r i !5 ' . . ! l_! : : j_~~J~~9J_l~~b9I1o, ~-l~-~cc~llOrazig.n~d~pS_LlQ,,-CQ,m.~~.pJ.1.~ig~H,JJ ';! L:..L ,1 "S ta a s eI'art. 11 che in trod uce ex n o v o ' un 'ipo tes i d i tu tela penale d el seg re to su lle p rucedure-ed in terven ti nellam ateria in og gerto , rne ntre ran, 20 ha riguard o sohan to ad una circos tanza agg ravan te. ~1 f t tr t ~ AJ3,~IQ_pI, J ? . ~ ~ ~ . . . . , , ~ p J ' 1 :< : : ( ) f l S _ ~ ; g ; l ; s . ~ I F " fQuesta ipolesi n co rre ,, , e x art. 18:. quando. taluno"c~~!.._I:i~one della gravJdanza senza 11 consenso della donna. Come g18 avvemva perl'abrngato art. 546 comma 3 , ~i cOI15ider a )resti_l.lO il. conse~o. estprto. con la viol~nza a minaccia,O.\'X~I;O_ca .iwcoI}. I'in ~~()' Cos ti ru i' s' cono ' ci rc oSl an z e aggra.Vli , r i t i la rninore_ eta .~ell~ ~st1te e,n 110 e la stnitttira del c.d. elirr i aggravari daU'evenrol l ' .essr ; : rc o derivat~ attin esame. qualiev e.n ti n .o n vo lu ti~a .. ,?"one (J lesiof1e. g r g viss \ m ( : : 0., gra vi,;:.;. os ti tuisce del pari circa s tanza agg ra van telessere state l'aborto provocato da c h i a ves se prim a sollevato obiezione di coscienza ai sensi dell'art, 9.Lv~~&.ir,Q~nzaha ri~ardo..]QIQ...egJ,i.~.Qslli:tii~LRtr~llalUigljJ2rul._~~_~Sl~!~_l!,ni':'.lli~~l!:iF&io~,m.9uantoabj~ii .l .IlQs.Q_nC~9t:SQ.proll.o.r::gJ~eJ ' intf;ffiI,Zione d~lla....grayidanza. Pciche l'cbiezicne, per effeno dell 'ultimocomma de ll' art. 9 si intende immediataraenre revocata se chi l'ha espressa prende parte a procedure 0.interventi aborrivi, sernbra evidence che, ritenuta la circostanza per uri prime fatto crimincso, essa nonpotrebbe pill operante per farti successivi,/ t l t f . \ ~ ~MJ;:tr~IJ~1!~ZI.Q~. A i s en si deWan. 18 della leg ge ill es am e ~_;ch.iamat.o a risp~?-dete~odo , stessg]}i:cBlcagl()ru''f''iiiterrilzione d e lla g ra vid a nz a senza il ocnsenso della donriac chiun r ; : . tale

~ -< . _ . -_ - .. --- _ .- __-n ~ 'e'--~ ,"~1 '1 ""'":", , . . ~-:, --,_ ., '. :- - - .' _ _ '-_"-c~~ _ ~ . ,~ __ ~\l ;t~~~ion~Qe:re.JJJJjgi. ,s .gp .~~.PBL,)!, ,_~tJ~A,P.hO )'~SP$",FiloJJ.lalla-d9ilif~-.e 0T t r e a l J '300rto derivino all adonna , la motte a les io ru g ray ) 0 g rav lS Slille , s em ple n eW am bito !; lellD richiamata categor:ia dei delirtiaggravati dan'evemo, son op rev is tl in aspn menu d i pena. E evidente che le_Iesiani pe-rsonaJi sopra indicatenon debbo ll o co s ti tu _L re : J. lQ ' l.conseg tU :oza narmale.dall'ahorto. 'frtr-.Jf~ A C C F J I gR AzJP,N~~DF+=:EAI4WAr;ALLC;Q~.FPUEl':>j.Z4;cRh,-J.,~~Slti! ,-XQI,-.Q1::L"1ARlE.. Il terzocom ma d ellart 18 della legge 22 maggie 1978 , n. 194 conte-mpla ..i! fanp d i chj cop .azjoPl ~ireue a.Cil ip.l '!arelesimi,.alla ,donna,~pr.Q 'o>;'h . i J '~!;;~_c; .Ie@~iQn~.dcl p arto . Q ue sta figura e s ta ta i ns er ita De l s is tem ad alla leg ge p er s up plire a ll'a bro ga zlo ne eWart, 5 83 corrni1a I c he co ns id era ap pu nto l'acceleramento d elp'arto tra Ie ] es io ni persona) i . ~r.a~\~i. a_fia."ln"es e e . en lo .. c re teT in te " -a lecOq5~~U,,?qp; T n 'I r 5 i o Q i .> l P ! 'n : , r i l : : i ': \ 1 \ 5 J . . I~ q ~ iB & - . f . ' . al- anq, ,_prematuro cqiEpso"rest~ s'9P..cm hU;1!;;:YiMpw~ srrr; i . f i .c;a d~J,p.ar, tQ PJrma.t;1~rpjHli;l?,!.,t 1 f T . . l~ ~9:M8:;v;qg~~~e-;s~~~s.,q~,,"90~j~;l.QJ,.~X).Q.~~J4.~91l")..~rJf ; : ,Q1+"" - i~~".8DEd.ALEqGE,,1:k~QlQ ....l2,7,~I"';W_jJ!g.. Ai sens i deU'ru:l.J9 COT!lll1a 1 e chiamato a risponderecn:{l iP~ ! l e o CB io~aiint~~ioiIe, vo!ontiiri~:denag~~';ldw.~'seOza~l ' o s se rV~a 'delle moaalid md{ca t e agJi~ . 5 . e $ , . , I n q'uest i articoli sono contem late a c . , . - '. ., .. , 'O ~go d rg li. ap .~ ti ai consultori ed aile strutture s oc io sa nit, trie d i g ara ntire inece sar ia~m edj .c. . i, .G. i -esam inare1a. r lo.nJI ;u: .j tp~~1.R2;~i . to c_?l~~.della,.pLima; O .~~ !i&Q d el medico d ~ ~ducia df.l1 e _partorien teQ 4qm piere ~ li accertaJ?enti san, t t~. n;.~~wi;_ O bbligo i:li. rila sciare ....ID'.E..!~rxeDio s ij iv e ti U r g~n i$ ;, URa , .pm:o .r rDe~@; q.~~li.$odei.JI~4,i~,i..~~Lservizio o S , t e _ t r i c o ,d i ~er if i ca r~ , [ 'i nes is . te ! l2 ; a d i c ont ro ID :j J. f. ~~ iRm . ~ r u;U ,t ar ierirna_dJpr;J.ticare~T."~D!'to;'~d~.-,,,,,,,,, .c . "'. _"'''''",''''''''.' , .., Diviet~' praticure'(ab'orto in case d i CUfa nDn au to r iz z a te dalla rezione.L'elel l~o 'd e llerriodalita da o s s e ; ;: ;; :: n Q 5 . i :w i I it a j )y _ o _ci a doc-un);;;:;are di per s e In censura d ii_ndeterminatezza ~,..rilll:~spressa ~ r .i re p , a~ ll _~ J a. .d o tt r: in a ~' !. Il P ig _ c .e .( s :; .: uo .. ,_ d j_ e 1a bor ar ec ri te ri r es tr it ti viq i _~~: :' 1 J?_~_~~~2 i_ ( l_ne .' inda i I v .onta d ella donna d eve tenere canto dei p rin c'ip i g en e.ra li chep~~G !~~cuie.Lla. .. :a .I i .di~I . i leM a.ruTa, . ;J .&l .k-mJni . fesr :aurul1_ cere. .C?st! ru! .~c_ono cir


33/66

J - .1LORTO YOLQNTARIO c:PMME~~O CON VIOLAZIONE DEGLI ARTICOLl 6 E 7 DELLA~-'T;'l;r~;tO'e"prevrstO"i"i ' !~~oc' i :J~


34/66

35

ccnfronti d ei pubblic i uffic ia li 0 incaricati di pubblico servizio ch e, v io la nd o iloro d o v eri 0 abusandodelle lora qu a lili, abbiano divul)!ato notizie capaci d i rivelure l'identil:l delle donne as_iQg~J1_a)eaprocedure 0 in re rv er ui a bo rtlv i, In fig ur a c rim in os a in c same risulta assai affi~;~~c.p .. Tutt:lvi


35/66

a c on do tta c rir nin cs a e il t ro v ar e a bb a nd o n at o 0 sm arrito un incapace, oppure un CO 0,lW "'anp rb .. semhri in~nimato _o. un a ~jD~ ~~n 0 altn.menti. in pericoio.- TW~s .~gW_s igc i t i cairpba ners i. . ... ~g~!~~ui> essere ancbe c h i cQu J .a _ p :tQ J (; .Qaazi~!!.~.h.u?osto ,i~F:sri~~!.laperso~ compre socolui che dolosamente 0 colposarnente Ie abbia cagionato una lesione persona le, nel quale caso eglirisllondera dl due [cab. L a c on d otta el i c ui a lla prima iporesi deU'art. 593 C ,Q l J s j. st e. n eU ' omer r er e di da re~~':~lltQriril-4el ritrovamento. Nellipotesi di cui al secondo comma I,!condotta ~at;..epesta-~-e-een-l.:e.mette~a. oc;cQJ;lli!tf...-odi dare imme~jato a~:_o~ta. ~~iFo cessasenza dubbio nel case jn cu i il soggetto er la sua et a e . suecnndJm:w"p~~~J.~iil_~~~-S~p0Sft~1;H i t~rkm!?ierlo . Non ce s sa peril solo fatto che I'adempirnento esporrebbe il soggetto ad un pericolo perscnale, ~c;M.~c.a&~~,5}t3",.Jn.ir~ndp_.p.._tl!ff.Q!Zare..Jl.$~n.nm~qw~a unp.nu1eva i i J; ; W : 9 . g g i D a~;Juagge~otrit .sottr.a~ii.aIJa resli1ont!bjJj~i;,,,;e1c;,,s.~pd?,ri,",c2.rrano~,~lJ~~ t arQ Mi nbce s si ta (art, 54 ) , e cjoe Q uando s i~ c gs tre UQ a ll;, .o mis sio ne da lla n ec e~ i1 i.d i s alv are se ()d a1 mda '4e,Ei~e:Lfr;r it t l'da-}e.di , ..Jm.4_am l~a;;re afu! . .; . ;r~c:??a. no.p_3l t r imepl i ~ v i t 3 . b i l e , IL.deljrr~- ' ; j cOps;'nelmemento dell 'omissicne ed ha carattere istantaneo, ' ,U. dolo copsiste nella vo!ontarieta delUmlim~~~mril...dij!la cODQS!(enza di tutti gJ i elernenri

t c~mer~Si _nelJ.il f sm s p;c ie Ir gllJ r;; 1 1 c l i : J i nQ e ggg r aj rf !!Q , ~~ ll il cQ.tll.:l.Q..t.iU~ G . . a , l p ! ; ) ! o l e d eriva unalesiQl&.~w,.a[!ille 0 la m~CONTRAWENZIONI CONCERNENTI LA PREVENZIONE DI DELITTICONTRO LA VITA E L'INCOLUMITA' INDIVIDUALE VLa tutela dei beni della vita e dell'incolumits individuale e integrate nel nostro codice con alcunedisposizioni che configurano d ei re ~ti .contrazyenziona.l i . .Si tratta delle Trasgressif?ni alia dl'sciplil!.a..sl~.Llearm; ch e SOo o contemp~ lihm tenD l legJi.artic.ol.Ldill 995 al 702. l&__funzione sussidiaria d i ~Ij"illi'i:ii1e rispetta a queUe che weved~nsJ~m.caf:l!iijs.~ v'~ nl e richiedere spiegazioni. , k a

ionl: delle armi e data dal ' " co 2 reca: " e t t l ella Ie eJ;!1!.nale,per armi si intendono:1. quelle da SEgm rum e 1; altre la r ; ; w nenipazjgm; D!ll:!j:Iijl(:e J 'o ffe H a lIa I l fs ,2 !1 !!d ff.ctNLl ~2, tutti Ii strumentiatti ad offendere, dei u a l i ~ da.l1 . '~""fl!M-t'@-iIl-tDQdQ M 5 S 0 , lu t o , ovvero

s~i!lstifiqttQ..motivo '. i t 'W ( 1 . .o f< .tE' _4_~rmi di cui 3 i _ , ) 2 c i m o comma s on 9 _~ .n u. :mw - .J J: _; q u ell e Iii cui < 11seGo.ndo-erunm{l_sUlli;_ono im{2[f]{.JIj.e.L ;J legge d i P ubblica S icurezza all 'art. 4 ,2 v ieta in modo assoluto di portare fuori della abi tazione proprie e 1delle appartenenze di essa, le mazze ferrate 0 bas t on i f er ra ti , gli sfo l lagente e le noccoliere, mentre vietad i portare senza giustificato motive ibas toni muniti d i p un ta li a . cuminati, nonche rubi, c are ne , fio nd e,bullcni, sfere metalljche e altri strumenti


36/66

.' ,

II nostro leg is la tore ha ritenuro opportune fornire una nozione piu ris rretta d i arrn i, nozione che coincid econ quella offerta dell'art . lQ_dd l a legge di Pubblica Sicurezza, L'art. 704 del c od ic e, in fa ni, siabilisceche Jg l iefrl:ui d e lle d i5 p os iz io n i rdative aile dene contravv.e~ioni geT a rm i si [n ten~no: queUe lO dc;te neLi Ldel c:::tpoverso dell'art. S a l ; le bombe, guals ias i rnaccbinil Q jnvQJucrq cDntenell1e.. .ma.~r-U!-t~denti QYvero !!!l.S J5llssi


37/66

o

IIIIII

fl(}I


38/66

Per il c odice in vigore l'a\'venu!o cosrringimemo cos!iruis e Ie uisito essenziale dd reato. Esso, quindi,D e s eg na la consurnazione. S e i1 c os ~T ln pm _eO!o noo-sLmillc.a'.SQ!X;Ljl.versi ! 1 ~ / i ! : : M V Q ~empre che nericorrano gI L estrerni,

\

11 fanD _gel' ad " a~ > d an nQ .i n i \l S. to " L a .. .& . t i . o .dell '~nazi~~ ravvisata e r r -s o T t ct ,q w ,a Qees~ita c t i ' E.I_01SK~e la.J,WktW.dJ.l.p-l'.a:bGella""p~Fs~~gQn!;r9",influen2~-s,~an~~~ ... E F.Iin a.c .r~ i~ ~U lli:iehtt& go om "'-~ J.! .S id i;u :iQ ,pat..~ ~s sq_ ,g . . . .t!1Ml~9a=;:tW..~~.s.&ififl1w'.rt.~~f.-~!.~, com~ ' I t!M' lr!o/13 minaccia e R.nsi~.e,~~~ke,im!~,ntID

~OStiJlltiMO_ - . cos a U:Y.an.te. d i un altro reate 0 la qualita d el soggetto pass ive irnporta unmutamento del tito 0 criminoso.Come si rileva dal testa dellart, soggertivo postula soltanto la rninaccia di un danno

. form: ed appunto in relazione alla variers dei mezziadoperabili 1 3 dottrin na~ 1\.: im licita .d i ~l1a~Q indiretta real _:. boli . A

;- questa fOlTIl l l di minaccia si dava spesso iI _ nome iS c O p e Ismo. . iJ,..,J!lill.!l~


39/66

!t -I

(l rtI[IIi.II' iII. .(III

/ si suole insegnare che i: ingiuslo i J danno

40


40/66

-II

DELITTI DEI PUBBLlCI UFFICIALl CONTRO LA LIBERTA' PERSONALE

il [atto del pubblico ufficiale che. essendo prejlos!o 0 addetto a un carcere gi,u,.,diziariaQ ad unoS1abilimento destinato all'r:secuzione di pena 0 di una,.misur1Wii,.:,s.il::J.lre.z;za,-l.t~WFH~..J;,r-n:z.a unq r IDne dell'Au!qrita cornnetente j

il [atto del pubblico ufficiale che non obbedisce all'q,rdine di lihf'lNigoe. ..dato dall' Aututim

~ . e a b""'~~ .' to a _ Nella p riJ D i ip ote si il.d~liKt0 e 41 azir;me edi.E~t_~; n,$_lle!lItre due. e omissivo e eerman~nte. Secondo le regale generali, D_siolo e e S , c l ) : l s o$!.,lJ":"WJlJS;.ir,$.!j,E.P.:t~tiEE.rio ..U!flsiq;"Pqicpe Ie sm,~~,tsUw.'?!~pre.!'.~~e,.,,~,~Jjxgroentecome possibili fonne di realizzarione.j:i~_mc


41/66

42

ALTRI DELlTTI CONTRO LA LlBERTA' INDlVlDUALE: LA SHIAYITU' f~I?J : .!~I .9J"{EJN SG-HIAVnU':'_.E,p.LAfiIO,.-P~rXart .. 600 v i eo .. e .. .p u o it o chiunque rid uce una p~ in S D..fS :..:hl5C b in v i0" ,..,Q ..in-Hfla--6&Fltiiqj.j0.nt:-analo.ga-ill.a..s,ch ia,vitU.-C.o.!'l~l.!,ab rog a!e-m'1:..,..-6{)J,d' a 1ra pa r1e. a : 1 . . . p l l l t i J . s - ati, to l[ J d i Q I~ li!Q ~Qmi.c.he.~yess~p.os.lQ l.tllit pers_ona alp~!l~. jQ,.w~,!i;!Ji~.u.J,Ql.ill..e"sJatoW ..WV,gez . iB . J1 s .esU~, ai sem i del la convenzione di Ginevra del 25 serternbre 192 6. a,iD,te.n.dl:.10st~lo Q 1< 1.s :ond izione d i u n im jjv i~Y ~~ ,~~w ~ .Q ., .g .i,mmu:ir;.t.~ i d iess i. C ond izion i analoghe alb sch iav iru sarebbero tune que lle nelle quali una persona s i trova in po tes ta d i{ UnS .ltra in con seguenza d 'un rapporto d i s erv izio . S i rrarterebbe in sornm a del lavo ro fo rzato 0 altrirnentiobbligatorio.Q . & O n~kD5o. . . rle U'Q !l~SQ..llO~~-fatt-e,..e.ss.end.c..Lo S!i\tD d~Jitto,.4i.t-u-Hl..t:itol.a~QIl~f)u.6cfu,porre fino al 'p_untO d j p eW t;ttl;, tn r:.J a c wn plf!) :a..s .p ,P R~ ~~ e.I:.- -Q uw to _ d~ 9~ tll ,diill 'm 60A..iUaltoI ?! .e .v ,f ?u t? d a l! ~ : : r t ;6 00 ep un ,ib ,i!e ,a 1Ire s i ,9.uandcui


42/66

431 C J..::L ~.o jd fI Dl.:.-J k.~Q lit;;l, ru .:e ..a l, ~.s.tupefacenti 0 di ~ltr !SlrumenlLo;"~,QP:, _I dII do . _I II JI I! :~ T_ .t . ~- ~- ,..t- -__$..& , - _ .gt_aloia..sc\us.a,;; l ' i G.' a ,d ell~ ' , ~pO2. ,~~cui~~gJjtiil~' ' ; ; , ~ U . , . I ;~ r u U ~ L ~ ~ ! ~ , ~ n ~ ~ t ! :! ,, ; !9 J = ~ ~ * ~ . ~ l l l in ~ t z . g , .~ 1 7 9 J m f E 2 J m J i

43


43/66

44 l1,1II

II1III{I

44


44/66

-1 5

I-J,r:Q).~; . . .

CAAATTERlSTICHE C8MUNI


45/66

46

q_~l' es a nvo ta h.r . . : . ~ - a . . . . ,cl;l;~.P~~~l!:!!i~ ~ = - * 9 n ' g : .o A ' .W ~ . " J 1 ,1 J . ~notevole corrente donrinaria cons ideran~j&.jI...~ ..~~~~JJ .d i,..;t~ ..."pi~~,,,,!~jm~~iAS:~~~~~suo

DIFFAMAZIONEPe[--I~aft-.g=si-na-"la'1.liffamaz.ion~,_Q.j,I~&,_h!U~llP,!Q,,_,~~q_Ii.S![.~s~~i".indic ati, nell.artico Lo.precedente","c_gmWlibap_dQ""&9~fI~,pl!I's!3n~.",:Q~!:lQc!;..J;%!1riJ~B!Jlilkione". L'elernento oggertivo di questo reato ~timplica ITe reQJl li i ti : 3. Q.q~.s.;.I,; .> t I rrn~

fti h ffi I O~l?til'.' : assenza de!!'? eso. Questa $mento negacivo implica C e 1'0 eso nOn sia presente ne rnoment~ ,d "'F .'ll' ., - - ,.. - ""'''''~ -R .''''' .. _.:z;:s ......... "'""""".- "~~L.""'"_\a.\' ,.r;r:Ce-_e aZ1Qne GtlWJDQ;;a; -e 1;i~.,JC.''''L 1._"~I0._-"" rn'~--"_ir-""t071'offesa all.'altrui re ulazione; ,I a re uta~i e : n~n e aI_IT?che ii rifl_ess~ ~g~:~1VO de~ro.nor~ ~teso '. ~o!=t:E5I>. s -u . 'ACffh. l< J ~Ci Ci.l,s~~o,e c oe. t ~one cbe_ll . ub~llco fa e_ e .. , . diVI~U~"q1'llldl,~ che ~cw:::,q~~ciati~

1'offesa ine deve es m effeml "_ '. . _ n ill e e:". Con tale modaliti 51 ()~Ff~ 1;:A\ ' .p, tDrx.1 \1'-e~11;.~~s~,~~~';;5-h~lli19. ..de.JIe-Ga.rattetisti~ ".~~tpJ~ " ,.de.u;;eV :o.,,..l l.,, ,me;;;zoJ;,on...cui si (J~t-J1>J CL"".~~ i t i " ~,""tl'-'k~.A,,!;.Qlll~51,~~9r:.;f,.;,!:.,l:ln;&,~';'-.:i~' ~,i~ifferente: parole, scritti, disegni e cosi via. Anche Ia Ilf'(\t- ')0 e \IJl)\~H'{.!.)fotografia, la cinematografia, la radio: la televisione, la videoscrirrura possono essere utilizzati a talescopo. La_ coml$i~azioru:..d~sne f il .t ta a d a I Jt l~ l] o Q\,Ie_~~~engac.QP ',is ..mw ..rariam~nk,pere-l'lEie--at!-f--loo. _' , '-"~" ~ _on "el \ i~IJ .1mht .Q; ; ..o . .se ef[l.tt!!jn v ia ~ ia~ s: p. .r~!;.I:yata.

!II delit to S1consuma nen'istante in cui..:.!verifica la diffusione della mani estazione offensiva. Si intendeI he, ne1 caso Icomunicazione fatta separatamenre a varie persone, ilmomenta consumarivo coincide con~ a. .. .s~~e. Per . '. . . _!1anto detto er e i n iwia. Anche ~er r TJ~Wto Q ~ 'rb tu:~~~~~ij~~~~~~~~~~J. InJE..gli1"SQ.1ll*.f in~~~l%J~g~.~.JJ?q~ri~ql,cWf:~L~4.R~H9!l~", , ,P.~E:.q;:: , , t~~,~?,~~}~~R.9-ili. lSs~ente,#~ones.ig~Q.~sp.e.!>ifico. --Sono reviste trf!,circo,stanze,.a avantis . ( l~iali . . J.e ual.LQgOf,f .0I!0:

a~~J.:Qfu~_


46/66

47

.s ta mp a p er io dic a 0 episcdica. E pure ind ifferente che la d iffus ione s i s ia verificata con I' c ss ervanzs d e lleiprescriz.ioni di legge 0 senza, .... p (l:::~~D N ~ a c t.s: ...:, 1, s- . C" .- ~DE.(\ , 6- to 'I). VVll ~,t", ..... Vf~=cJlJl~,.sil~.ma,g~~ra e propria.~~~Q~~,\m~.iJ~, ...~~i~~,Q ..LIl,.Sjtik-RPva!a ..~Ie.11e.Re,r~~nel:o..DQ.~.bi.4.m,..Jl~QJ;be iatti non siano.gL~ggeJ.JQ.,.O_i ip ,~ tn .ri_ t JLg.iuQ,ib iaHa 0n:QIL_I)_i~J; J l~~~l 'e~ai t~" ~ , i i ;t ; i. ,c i i ~ : _ ~ ~ 1 I D . l U : o .a ultimo ricordiamo che Ie in[prmazionicommerciali, in quanto [amite regolarmente nei modi consentiti dalla legge 0 dalla consuetudine,no n Rossano da r. Juug. .o .. a, .L e .S~ J3,b. i1 it il p ena le,

IJ

CAUSE SPECIAL! DI NON PUNlBILITA)Per idelirri contra I'onore sana previste patteo cause speciali di non. l . ilita,1. OFF~~G""",", .XL......U~l_e.J~J~---AJ.J:IDRITA'G@~.~~,.U.E- L'an. 593 del codice stabilisce che "n O D s on o ptmibili..1e

offese c on te nu te n eg li ~r jt ti .. IU :e .s .e ,u ta .t Lonei qi~cprsi pronunciati dalle parti 0 dai loroEatroci.n~torit l i . . procedimenti dinanzi all'Autoota giudiziaria" ~vver~ - a i n ' a i 1 z i aun'Autonfa" '2mministrativa:,quand o Ie arres t concemano l 'oggetto deU~ t a w a . 0 d e l ricorso a .mtn irUst iaf lvO"_" " flh q i .i 'i fu foLcoffese peste in essere nelle circostanze e nei modi sopra indicati vadano esenti d a pena, il giudice,pronunciando nella causa, nOD p uo s olo ric hied ere provvedimepri d iscip linari a carico dell 'autore,rna uriche ordinare la soppressione 0 la cancellazione, in tutto 0 in pane, delle scrirture offensive, adassegnare alla persona offesa una somma a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale.

2. L~VOC.~l(~n"T Per il disposto dell' art. 599 comma 2 non e punibile chi ,ha commesso unodei f94 e595 "nello, stato d'iru. determinato da un fatto ingiusto aitrul, e SUb'HOdgpo di esso" La grovQcazione aSSl l{ge nei delitti conlTo . onore ::l c a u s a 01 g m s J i l i " c Q a n o n e : - - P " e r ' c Mcia uV,,:enga, perc. la :egg e es ige che la r ~ : ? i 9 " n " e .i~~~.il.~E,.,hadetemunatp lop?to d' Ir;).4 i!_che, 1; .Q~QJ9. . .J lQ~"dhi t~1.Q,. . .~~Lnorrnnl i di provocazione.

3. JUTOE .~ " "Un particolare pol ere e arrribuito al giudice in materia ~"troi"onore, e piuprer:isa.mente per i t delicto di ingiuria, n~conuna dell':-rt. 59,9, iW~tti~a~.ilisc.~ cb~i casiP!!V1Stl .d~l:'an. 594~"se I e ot;frM!~S2no,"~ gi~!i.:8!~dic~iar~7~,~~~?AAi.R.t.lb.Jm~e~trambl ~h affenson. Ne:I terzo C~ITlJruI del l artlcploYle;;; . preClSa~~g!~=os~~Jq~~caanl:lle


47/66

48

l'una sia conseguenza dellaltra. Cea.ament~tr.am_b.k_..J;..,g,[;s,~essere ilIes_ittime, 111 , ! l _ 1 l . 0 ! l . s ie~jge".J;.be.~ian.o.~del1a....s.~~Aliti,."...r..a ...,J .Ggg-e"'_'l ' imetr~1'i!ranr~a,j",,-"sagg.io=~iudiz.io delD J : e .& i s t r a [0.

P!9~..J,..W.liM..TPEJ._,.\.c.=Ldrt._.,.5,91i~,de-l""",om,ic(!l>flelc=te~t0...eQg,ina1.e.r~~.a :..-J,t~~oJ~"k,.A.i...Qsitip(e.;Lf;fl.u.li.J1~Jl'p'~,J,QjJ;,g_ll.PJtf'\!.de!lti,.no!}oc.,a mm.e.ssQ~a..p[JU@Ite~~a"sua~disGQlp.i!,,,~JUtOlOri ela d e If;l!lP-a.m,i1t~~Jj.!~R,e.JJiQJ!'kof[e,sa. T utta via, qu,lmQgj:Qll~A,..e..r.off .t ;J1;liore.flosSOnQ"d;acc.Q.rA.,..p.~ chesi'h-Rr9,1)"~.le.nz.a_ill:~v.QGabHerdeferire-ad-UfJ-g.jt!ri=-d!enf)fe--i4iudj.zio-su].la....eri,ti""deJ. fattorur;cl,;;~.imo".Net 1944 .ael riportato articolo s ono sta te aggiuRt~l(Mic.g:w:n1i.di~PQ:iikjoIlj ' qU;;;IgdQ.I.: .offesaconsist, nell' attri~~.L.tIDJ;att04e1&.~orIa.pt'~el-l~~R-t8..dol..f-a'nr::HneGe-sim0.:>e,.pN0.s~mprea;ruTIessa ~-P.J,Q&~dime!ltEl=fH.male:, a) se J a "_pe rs en :a - frH ' es a~e. .un_pubQl iGQ, , .u f fi c. ia , le :. ed . ,. il . ..fa.tto-ad. esso

...,."..~ . . . . . . . . . ,...._~a.!!ti.~it}~.,,~L.!;!P;ris!:,~$u:;zio..delle ..sue-funzicai: b) se _p~e,t..iLfat;tQ,_l!..ttti.l;U.ljlO-.Alla.,pe[SOfla-oifG5a eI:MttP;,a,.~ape,r;tU,...,o._s_~,QJl1M!.....,.,..dj~C;S.5a-.l-lJl..,pr,a~nt4enaie; c) s e .JLflll~r~l~dal~!~t~ , J :A~J l ..g iud i .z i o. .s i~es t enda" :rd j fc -e -e r ta rda -veF i ta -o ,J a - fa J s it a -f l. e l. ., . fa , lt e -ad" .e s sp .~ .a J; !;Qhu it o . Se I ll .verita d el fatta e provata 0 se pe r esso Ill. persona, a cui il fatto e attribuito, e condannata dopaI'attribuzione del fatto medesimc, l'autore dell'irnpurazicne non e punibile, salvo che imodi usati nonrendano di per se stessi applicabili le disposizioni dell' art. 594 comma I o dell'art 595 comma 1(ingiuria 0diffamazione), Una volta richiesta I 'estensione ad accertare Ill.veridicita delle affermazioni, Ill.richiesta diviene irrevocabile,NOTIZJE STORlCHE, Nel diritto romano l'onore era ilpieno godirnento dei diritti civili, L'onore nelrilievo attuale, ebbe netto rilievo nel d iritto g errnanico , il quale 10 consid erc com e bene giurid ico a sesotto il duphce aspetto del sentirnento della propria dignita e della reputazione da parte di tern.L'elaborazione di tali teorie da parte dei giuristi del Medioevo prepare le riforme, del periododell'tllurninismo, alle quali si riallacciano le legislazicni rnoderne.

}ItI

IIJ

IIIJ

II


48/66

REATI CONTRO IL PATRlMONIO IREATI CONTRO IL PATRIMONIO ~' (:j-0VJI delini contra il parri rnomo sorio riuniti nell'ulurno titolo del hbro secondo del codia [I codice del 1889denomi nilV"~_UCSLac lnsse dj r..e.~e.l.i.t.t.i..cap_umti.(;.ti.:.~ar_Q.p.oopo_nt;_IlLt:...~cSOC01l!9 dd I' iIl


49/66

50~, jPlo

natura lrnente 0 artificialrnente e incorporate al suolo. SQjlo. . .rellliclatWmmohiJ. i . . j_mulini, ibagni c .. gli .aluiedifici gaileggianti quando sana saldamente i1SSicUT2tillalveo a alia riva e sono destinati ad esserio inmodo perm anen te per la lora u tilizz azio ne. S ~o o rl}0bjJj hlttj g!i-a;! tr j-bent",L'altruita della cosa, In tulle le dispos iz ioni che delineano delitti aventi per oggetto rnateriale nonl'Inte ro patrirnon io , rna una c os a d eterrn in ata , fig ura l'ag ge UiY a aluui, il che significa she 1,,-cos::! rubcta.usurpalJ.. danneggialiJ cleve appartenere a persona divcrsa dall'autore dell'azione criminosu. S\!!._concetta< 4 , i altTujuj nOll ~sis te 1. l! l l!_!SQ.c iQ_~s; ra le .. e in_Q.2~iUifuLD1ato. . .e. .r isQ1t(l. .u.ell! l trattazione d el d eJ itt odi furto. Su d i un punta non vi sana dubbi: non ealtrui I res nul/ius e cioe la cosa che nO l l e di propriela Xd[alcGno. Le cQse cheerang giil di pro.pill.l.i.dk-alcilll gong nullius guand~J~PAR~MaJe.l!.problema I 2J :i pc jp al e i n q rd in e a ll' al rr ui [; i d . 1 I.i !. f.o s a~ 1 :se.sia a ltru i 1 3 c os a che e.Jli. .QLQQd~~i altri Q"Qgl l r c :12 cos a su cuLalJD ~D.lap0!ffi.diritto 9i gQainrul.t.o 0 di zaranzia, Bjsol!na.,ritrnbte "bl:J'e.spUli~JQaltrui vada intesa in sensa s tretto , e c .ig e Del sensa d i ~o;~i proprieti. d ialtri, e che , in consetuenz..!.. ilp'foprierario non puo essere sogget10 aHj ' io diu.ati.J:h~ ~gQQQ !'a!truiti d~lla.cosa.IL.!;! .a!! .~_'?:N..d .guadro d ei d elitti Q1Qt!:Q. iLpatr imonjo prEsen!!no un in ieresse d i Erimo E.lano le nozioni d idanno e di profitto. II danno non e solo requisite esplicito di alcune figure crirninose, rna deveconsiderarsi re~e-4i--;utti....i delitti patrimoniali. IJ danno richjesto d al d elitri in esame e din atu ra p atrim on ia }e ... (danne 1 3 deminutio parrimg!,!ii, vale a dire la diminuzione 'del compJesso dei yal()rieb e cornpo!!&.Q}JQ jl J;1atrimonio. Detto danno QU o cons is tere cos i nella riduziQD!: dei credit, comen~lI'incremento dei debiti . In ogni caso sl tran;) ill una a1terazione sfavorevole del rappono tra g IL ~ementi.a;ft;i e ~li dementi passivi d el patrimonio. 11patrimonio comprende anche ibem che !lawn IlJl_puro\"_" dTaftezhme [ r1 CON] d t f ! iI D i iU a ) .W..fU;0;".Nel1a maggior parte delle relative norrne incriminatrici si esige che I'azione sia compiuto ascope di profirta. Orbene, il~tto itaJiana e,AaJempo oDentato pd_senso della p - i u ~stesa conceziane delP.lQ[~I}..l_Ill.ruj,n'w.Qltanto..il.Y.autagg~~CW1~~'~P.iV ._m..g~ru;:(iJle,nncreII)~nto del liatri.monio,~tttHlB~400!H;).....p-ia.;eJ;.e...che..l'agente si riprometta dalJa sua azlope crirruwsa. Qualchedubbio e state sollevato in ordine al profirto che deriva irnmediatamente dalla cosa sortratta, rna ce econseguenza indirerra. III ql

Diritto Penale Parte Speciale

Documents

Transcript of Diritto Penale Parte Speciale