Diritto Dell_unione Europea - Strozzi Parte Istituzionale - 2(1).Sbloccato
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CAP. 2 - LE ISTITUZIONI DELL' IL SISTEMA ISTITUZIONALE 1. IL QUADRO ISTITUZIONALEIl quadro istituzionale dell'Unionmodifiche, si arricchito di nuove istituzioni e di molteplici organi. Sono presenti le stesse istituzioni che operano nell'ambito dell'e perseguire gli obiettivi, nel rispetto degli interessi degli Statdell'Unione, degli interessi dei popoli degli Stati membri e nell'osservanza della legalit, in un rapporto di reciproca cooperazioneassicurare la coerenza tra le varidell'Unione. Al quadro istituzionale originario si aggiunta, con il conti, mentre il Trattato di Lisbona europea ed ha inquadrato a pieno titolo tra le istituzioni anche il una figura esterna al quadro comunitarioindirizzo per l'Unione. Il rispetto dell'equilibrio istituzionale nell'eserciistituzione costituisce un principio quello di reale cooperazione tra le istituzioni che comporta un dovere di agevolare e non ostacolare l'esercizio delle competenze a ciascuna attribuite.Ancora oggi risulta determinante o preminente il ruolo del membri nel processo decisionale, ruolo certamente assai attenuato in quanto viene di norma svolto con la partecipazione del Pdi regola sostituito il consenso unanime degli Stati nelle votazioni in seno al A completamento della struttura istituzionale si aggiungono altri organi con competenze soltanto consultive, oltre ai nuovi organi creati per la realizzazione dell'monetaria, nonch la Banca europea per gli investimenti. Altri organismi e sono stati creati nel corso del processo di integrazione mediante norme derivate, alcuni consacrati nei Trattati: Comitatieuropee con compiti di sostegno al coordinamento dell'azione delle autorit statali in vari campi. 2. LE COMPETENZE Le istituzioni esercitano le loro competenze in base al principio di attribuzione, ossia esclusivamente nei limiti di quelle espressamente conferite dai obiettivi stabiliti e nel rispetto dei principi di sussidiariet e di propoprecisazione di qualsiasi competenza non attribuitaLa Corte di giustizia chiamatacorrente esercizio delle competenze atcompetenza attribuite all'Unione
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LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE EUROPEA
1. IL QUADRO ISTITUZIONALE Unione europea, pur rimanendo invariato nel corso delle varie
modifiche, si arricchito di nuove istituzioni e di molteplici organi. Sono presenti le stesse istituzioni che operano nell'ambito dell'Unione europea con il compito di promuoverne valori e perseguire gli obiettivi, nel rispetto degli interessi degli Stati membri, degli interessi propri
, degli interessi dei popoli degli Stati membri e nell'osservanza della legalit, in un rapporto di reciproca cooperazione. Consiglio e Commissione sono chiamati altres ad assicurare la coerenza tra le varie azioni necessarie per il perseguimento degli obiettivi
Al quadro istituzionale originario si aggiunta, con il Trattato di Amsterdam, la di Lisbona ha qualificato come istituzione anche la Banca centrale
ea ed ha inquadrato a pieno titolo tra le istituzioni anche il Consigliofigura esterna al quadro comunitario e che continua a svolgere un ruolo preminente di
Il rispetto dell'equilibrio istituzionale nell'esercizio della propria competenza da parte di ogni principio fondamentale del sistema giuridico dell'
quello di reale cooperazione tra le istituzioni che comporta un dovere di agevolare e non le competenze a ciascuna attribuite.
Ancora oggi risulta determinante o preminente il ruolo del Consiglio e la volont degli stati membri nel processo decisionale, ruolo certamente assai attenuato in quanto viene di norma svolto con la partecipazione del Parlamento europeo e in quanto il principio maggioritario ha di regola sostituito il consenso unanime degli Stati nelle votazioni in seno al
completamento della struttura istituzionale si aggiungono altri organi con competenze e, oltre ai nuovi organi creati per la realizzazione dell'
monetaria, nonch la Banca europea per gli investimenti. Altri organismi e sono stati creati nel corso del processo di integrazione mediante norme derivate, alcuni
Comitati, con una funzione consultiva in materie specificheeuropee con compiti di sostegno al coordinamento dell'azione delle autorit statali in vari
Le istituzioni esercitano le loro competenze in base al principio di attribuzione, ossia esclusivamente nei limiti di quelle espressamente conferite dai Trattatiobiettivi stabiliti e nel rispetto dei principi di sussidiariet e di proporzionalit, con l'ulteriore
lsiasi competenza non attribuita all'Unione che resta agli Stati membri. chiamata a vigilare che gli atti delle istituzioni si mantengano entro il
corrente esercizio delle competenze attribuite. Ma una volta accertato che una determinata Unione, resta da chiarire quali siano la natura e
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rimanendo invariato nel corso delle varie modifiche, si arricchito di nuove istituzioni e di molteplici organi. Sono presenti le stesse
europea con il compito di promuoverne valori i membri, degli interessi propri
, degli interessi dei popoli degli Stati membri e nell'osservanza della legalit, in un sono chiamati altres ad
oni necessarie per il perseguimento degli obiettivi
di Amsterdam, la Corte dei qualificato come istituzione anche la Banca centrale
Consiglio europeo rimasto continua a svolgere un ruolo preminente di
zio della propria competenza da parte di ogni fondamentale del sistema giuridico dell'Unione accanto a
quello di reale cooperazione tra le istituzioni che comporta un dovere di agevolare e non
e la volont degli stati membri nel processo decisionale, ruolo certamente assai attenuato in quanto viene di norma
in quanto il principio maggioritario ha di regola sostituito il consenso unanime degli Stati nelle votazioni in seno al Consiglio
completamento della struttura istituzionale si aggiungono altri organi con competenze e, oltre ai nuovi organi creati per la realizzazione dell'Unione economica
monetaria, nonch la Banca europea per gli investimenti. Altri organismi e organi ausiliari sono stati creati nel corso del processo di integrazione mediante norme derivate, alcuni poi
materie specifiche, Agenzie europee con compiti di sostegno al coordinamento dell'azione delle autorit statali in vari
Le istituzioni esercitano le loro competenze in base al principio di attribuzione, ossia Trattati per realizzare gli
rzionalit, con l'ulteriore resta agli Stati membri.
a vigilare che gli atti delle istituzioni si mantengano entro il o che una determinata
resta da chiarire quali siano la natura e lampiezza, se cio
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spetti unicamente alle istituzioni europee esercitarla Stati membri. Prima del Trattato di Lisbona, le competenze non erano indicate espressamente, non erano attribuite in ragione delle materie, ma in ragione degli obiettivi da raggiungere, delle azioni da adottare, delle funzioni da svolgere. Ci rendeva particolarmente determinazione della ripartizione di competenze tra non ha conferito maggiore chiarezza alla materia: esso ripartisce le competenze in tre categorie e provvede anche ad una loro elencazionecompetenza concorrente e di competenza per azioni di sostegno.a. Le materie rientranti nella competenza esclusiva dell'tassativo:
Unione doganale
definizione delle regole di concorrenza necessinterno
politica monetaria per gli Stati membri che abbiano adottato l'euro
conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca
politica commerciale comune.Quando la competenza esclusiva, solo l'possono farlo solo se autorizzatib. In via residuale le competenze attribuite dai con quella degli Stati membri, in particolare nei seguenti settori:
mercato interno
politica sociale
coesione economica, sociale territoriale
agricoltura e pesca, tranne la conservazione delle risorse biologiche del mare
ambiente
protezione dei consumatori
trasporti
reti transeuropee
energia
spazio di libert, sicurezza e giustizia
problemi comuni di sicurezza in materia di sanit pubblica.Quando la competenza concorrente, questi ultimi solo nella misura in cui l'competenza escludendo cos progressivamente quelle nazionali, di esercitarla. Una regola particolare vale per le competenumanitari, per le quali l'Unionestati membri di esercitare le loro competenze. Anche nel caso in cui permangono le competenze nazionali, il loro esercizio membri conformarsi agli obblighi loro derivanti dall'appartenenza all'all'obbligo di cooperazione. Pertanto gli stati membri dovranno astenersi dall'adottare misure
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spetti unicamente alle istituzioni europee esercitarla o se coesista con le competenze degli
di Lisbona, le competenze non erano indicate espressamente, non erano attribuite in ragione delle materie, ma in ragione degli obiettivi da raggiungere, delle azioni da adottare, delle funzioni da svolgere. Ci rendeva particolarmente determinazione della ripartizione di competenze tra Comunit e Stati membri. Il non ha conferito maggiore chiarezza alla materia: esso ripartisce le competenze in tre
anche ad una loro elencazione: settori di competenza esclusiva, quellicompetenza concorrente e di competenza per azioni di sostegno. a. Le materie rientranti nella competenza esclusiva dell'Unione sono indicati in modo
regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato
politica monetaria per gli Stati membri che abbiano adottato l'euro
conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della
politica commerciale comune. sclusiva, solo l'Unione pu legiferare mentre gli altri stati membri
ossono farlo solo se autorizzati dall'Unione o per recepire atti dell'Unionele competenze attribuite dai Trattati hanno sempre carattere concorrente
con quella degli Stati membri, in particolare nei seguenti settori:
one economica, sociale territoriale
agricoltura e pesca, tranne la conservazione delle risorse biologiche del mare
protezione dei consumatori
spazio di libert, sicurezza e giustizia
problemi comuni di sicurezza in materia di sanit pubblica. Quando la competenza concorrente, sia l'Unione che gli stati membri possono legiquesti ultimi solo nella misura in cui l'Unione non abbia esercitato effettivamente la propria competenza escludendo cos progressivamente quelle nazionali, o non abbia deciso di cessare
esercitarla. Una regola particolare vale per le competenze parallele, come Unione conduce una politica autonoma senza con questo impedire
di esercitare le loro competenze. Anche nel caso in cui permangono le competenze nazionali, il loro esercizio non totalmente discrezionale dovendo gli Stati membri conformarsi agli obblighi loro derivanti dall'appartenenza all'Unioneall'obbligo di cooperazione. Pertanto gli stati membri dovranno astenersi dall'adottare misure
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con le competenze degli
di Lisbona, le competenze non erano indicate espressamente, non erano attribuite in ragione delle materie, ma in ragione degli obiettivi da raggiungere, delle azioni da adottare, delle funzioni da svolgere. Ci rendeva particolarmente problematica la
Stati membri. Il Trattato di non ha conferito maggiore chiarezza alla materia: esso ripartisce le competenze in tre
i competenza esclusiva, quelli di
sono indicati in modo
al funzionamento del mercato
politica monetaria per gli Stati membri che abbiano adottato l'euro
conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della
pu legiferare mentre gli altri stati membri Unione.
hanno sempre carattere concorrente
agricoltura e pesca, tranne la conservazione delle risorse biologiche del mare
gli stati membri possono legiferare ma non abbia esercitato effettivamente la propria
o non abbia deciso di cessare ze parallele, come in materia di aiuti
conduce una politica autonoma senza con questo impedire agli di esercitare le loro competenze. Anche nel caso in cui permangono le
non totalmente discrezionale dovendo gli Stati Unione, in particolare
all'obbligo di cooperazione. Pertanto gli stati membri dovranno astenersi dall'adottare misure
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che possono ostacolare l'azione dell'concorrente precisa che quando l'ambito, il campo di applicazione di questo esercizio elementi disciplinati dallatto dell'c. Inoltre, sono indicati altri settori, a finalit propria, per i quali l'al fine di svolgere azione di sostegno, di coordinamento o di completamen
salute umana
industria
cultura
turismo
istruzione, giovent, spor
protezione civile
cooperazione amministrativa.La sicurezza nazionale invece espressamente riservate in via esclusiva ciascuno Stato membro. L'Unioneestera e di sicurezza comune compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune e per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali degli Stati membr Questo sistema basato sui principi di attribuzione viene temperato dalla clausola di flessibilit che consenta all'Unione, a seguito della deliberazione unanime del Commissione e previa approvazione del Parlamento necessarie per realizzare uno degli scopi istituzionali, quando il potere di azione richiesti o anche quando quelli previsti siano insufficienti.Tale disposizione ha lo scopo di sopperire alle eventconferiti alle istituzioni per raggiungere gli obiettivi fissati. Utilizzando tale strumento il Consiglio pu adottare atti normativi attribuire nuovi poteri alle istituzioni oorgani. Le azioni adottate in base a tale disposizione devono rispettare il principio di sussidiariet: a tal fine l'articolo 352 TFUE dispone che la Parlamenti nazionali sulle proposte fondate su tale disposizione circa il rispetto di quel principio. L'ambito di applicazione di tale articolo viene esteso a tutte le politiche definite nei Trattatisulla sua base non possono comportare una armonizzazione delle disposizioni legislative regolamentari degli stati membri nei casi in cui La Corte di giustizia ha riconosciuto la legitticui non comporti una deroga alla ripartizione dei poteri tra le istituzioni stabilite dai un ampliamento della sfera dei poteripotrebbe essere utilizzata per l'adozione di disposizioni che conducono sostanzialmente ad una modifica del Trattato sfuggendo cos alla procedura prevista. Ulteriore temperamento al principiimpliciti che comporta la possibilit di riconoscere all'conferiti dai Trattati ma che risultino indispensabili per un esercizio efficace ed appropriato
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are l'azione dell'Unione. Il Protocollo 25 sullesercizio della competenza concorrente precisa che quando l'Unione agisce in un determinato settore rientrante in tale ambito, il campo di applicazione di questo esercizio di competenza copre unicamente gli
dell'Unione e non copre pertanto l'intero settore.c. Inoltre, sono indicati altri settori, a finalit propria, per i quali l'Unioneal fine di svolgere azione di sostegno, di coordinamento o di completamen
istruzione, giovent, sport e formazione professionale
cooperazione amministrativa. invece espressamente riservate in via esclusiva
Unione ha altres competenza per definire e estera e di sicurezza comune compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune e per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali degli Stati membr
principi di attribuzione viene temperato dalla clausola di flessibilit , a seguito della deliberazione unanime del Consiglio
previa approvazione del Parlamento europeo, di adottare le disposizioni necessarie per realizzare uno degli scopi istituzionali, quando il Trattatopotere di azione richiesti o anche quando quelli previsti siano insufficienti.
lo scopo di sopperire alle eventuali lacune esistenti nel sistema dei poteri conferiti alle istituzioni per raggiungere gli obiettivi fissati. Utilizzando tale strumento il
pu adottare atti normativi che impongono nuovi obblighi aglialle istituzioni o creare nuovi mezzi di intervento o creare nuovi
Le azioni adottate in base a tale disposizione devono rispettare il principio di sussidiariet: a tal fine l'articolo 352 TFUE dispone che la Commissione deve richiamare l'atten
le proposte fondate su tale disposizione quale circa il rispetto di quel principio. L'ambito di applicazione di tale articolo viene esteso a tutte
Trattati: tuttavia posto il limite secondo il quale le misure adottate sulla sua base non possono comportare una armonizzazione delle disposizioni legislative regolamentari degli stati membri nei casi in cui i Trattati lo escludano.
di giustizia ha riconosciuto la legittimit del ricorso a tale disposizione nei limiti in cui non comporti una deroga alla ripartizione dei poteri tra le istituzioni stabilite dai
sfera dei poteri della Comunit. In ogni caso tale disposizionper l'adozione di disposizioni che conducono sostanzialmente ad
sfuggendo cos alla procedura prevista. Ulteriore temperamento al principio di attribuzione deriva dalla ricorso alla teoria dei poteri
porta la possibilit di riconoscere all'Unione poteri non espressamente ma che risultino indispensabili per un esercizio efficace ed appropriato
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esercizio della competenza agisce in un determinato settore rientrante in tale
copre unicamente gli e non copre pertanto l'intero settore.
Unione ha competenza solo al fine di svolgere azione di sostegno, di coordinamento o di completamento:
invece espressamente riservate in via esclusiva alla competenza di e attuare una politica
estera e di sicurezza comune compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune e per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali degli Stati membri.
principi di attribuzione viene temperato dalla clausola di flessibilit Consiglio su proposta della i adottare le disposizioni
Trattato non abbia previsto i potere di azione richiesti o anche quando quelli previsti siano insufficienti.
uali lacune esistenti nel sistema dei poteri conferiti alle istituzioni per raggiungere gli obiettivi fissati. Utilizzando tale strumento il
obblighi agli Stati o ai singoli o creare nuovi mezzi di intervento o creare nuovi
Le azioni adottate in base a tale disposizione devono rispettare il principio di sussidiariet: a deve richiamare l'attenzione dei
quale ulteriore controllo circa il rispetto di quel principio. L'ambito di applicazione di tale articolo viene esteso a tutte
limite secondo il quale le misure adottate sulla sua base non possono comportare una armonizzazione delle disposizioni legislative e
mit del ricorso a tale disposizione nei limiti in cui non comporti una deroga alla ripartizione dei poteri tra le istituzioni stabilite dai Trattati o
. In ogni caso tale disposizione non per l'adozione di disposizioni che conducono sostanzialmente ad
di attribuzione deriva dalla ricorso alla teoria dei poteri teri non espressamente
ma che risultino indispensabili per un esercizio efficace ed appropriato
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delle competenze gi attribuite, dunque strumentali compiti e istituzioni o per coprire un effetto utile alle disposizioni dei 3. SEGUE. I CRITERI REGOLATORI DELL'ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DELL'PRINCIPI DI SUSSIDIARIET E DI PROPORZIONALITI Trattati istitutivi non contenevano il criterio generale per regolare l'esercizio delle competenze della Comunit sia in relazione a quelle degli stati membri sia in merito all'ampiezza e intensit dell'azione che essa potesse esercitare.Il Trattato di Maastricht ha introdotto alcuni criteri poi destinati regolamentare l'esercizio delle competenze
Sussidiariet Nell'Atto unico europeo il principio di sussidiarietriconoscimento ma solamente nell'ambito della politica ambientale.Gi il Parlamento europeo, nella risoluzione sul principio di sussidiariet del 12 luglio 1990 sottolineava l'importanza del principio come guida politica per definire l'ambito di esercizio delle competenze comunitarie nei settori oggetto di competenze concorrenti e per legittimare il trasferimento di competenze degli Stati membri alla Parlamento europeo stesso. Il principio ha trovato formale consacrazione del ripreso nel Trattato di Lisbona, ma configurato come limite all'ampliamento delle competenze dell'Unione e come principio generale sulla cui base legittimarne l'espansione.Una duplice condizione viene richiesta per l'occorre non solo dimostrare che la situazione realizza meglio le finalit perseguite, ma anche che gli stati membri non siano in grado di farlo al loro livello tanto interno locale, e le due condizioni non sono necessariamente coincidenti. Ne consegue che gli stati membri mantengono la competenza primaria, nelle materie oggetto di competenze concorrenti, rispetto all'azione dell'intervenire, in luogo degli Stati, dovr essere opportunamente giustificatessere sottoposta al controllo delle altre istituzioni dell'democratici dei singoli stati membri.La Commissione avrebbe emanato una comunmaggiore precisione al concetto di sussidiariet e quindi di eliminare la sua ambiguit definendone la natura, la portata del principio in chiave restrittiva nel senso che le compedell'Unione l'eccezione. Questa impostazione non manc di suscitare preoccupazioni dal momento che si sottoline il rischio di considerare il principio solo nella prestarsi infatti ad abusi da parte degli Stati per bloccare competenza dell'Unione, per sottrarsi agli obblighi gcerti progressi nel processo di integrdi sussidiariet pu configudell'integrazione europea: rappresenta il criterio fondamentale chiamato a regolare la
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delle competenze gi attribuite, dunque strumentali e funzionali per l'espletamento dei compiti e istituzioni o per coprire un effetto utile alle disposizioni dei Trattati
3. SEGUE. I CRITERI REGOLATORI DELL'ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DELL'PRINCIPI DI SUSSIDIARIET E DI PROPORZIONALIT
istitutivi non contenevano il criterio generale per regolare l'esercizio delle sia in relazione a quelle degli stati membri sia in merito
intensit dell'azione che essa potesse esercitare. t ha introdotto alcuni criteri poi rafforzati dal
regolamentare l'esercizio delle competenze ai vari livelli.
il principio di sussidiariet ha trovato per la prima volta esplicito cimento ma solamente nell'ambito della politica ambientale.
Gi il Parlamento europeo, nella risoluzione sul principio di sussidiariet del 12 luglio 1990 sottolineava l'importanza del principio come guida politica per definire l'ambito di esercizio
competenze comunitarie nei settori oggetto di competenze concorrenti e per legittimare il trasferimento di competenze degli Stati membri alla Comunit, sotto il controllo del
trovato formale consacrazione del Trattato sull'Unionedi Lisbona, ma configurato come limite all'ampliamento delle
e come principio generale sulla cui base legittimarne l'espansione.Una duplice condizione viene richiesta per l'esercizio delle competenze da parte dell'occorre non solo dimostrare che la situazione realizza meglio le finalit perseguite, ma anche
non siano in grado di farlo al loro livello tanto interno condizioni non sono necessariamente coincidenti. Ne consegue che gli stati
membri mantengono la competenza primaria, nelle materie oggetto di competenze concorrenti, rispetto all'azione dell'Unione: ogni avocazione da parte di questa del potere di
venire, in luogo degli Stati, dovr essere opportunamente giustificatal controllo delle altre istituzioni dell'Unione e degli stessi organi
democratici dei singoli stati membri. avrebbe emanato una comunicazione nella quale tentava di
l concetto di sussidiariet e quindi di eliminare la sua ambiguit definendone la natura, la portata e i requisiti di applicazione: ne risulta quindi una accezione
restrittiva nel senso che le competenze nazionali sono la regola e quelle
Questa impostazione non manc di suscitare preoccupazioni dal momento che si sottoline il rischio di considerare il principio solo nella sua funzione negativa: esso avrebbe potuto prestarsi infatti ad abusi da parte degli Stati per bloccare politiche comuni gi assegnate
, per sottrarsi agli obblighi gi sottoscritti, per rifiutare ocerti progressi nel processo di integrazione o ridurre la portata di decisioni prese. Il principio
configurarsi oggi sempre pi come un principio costituzionale dell'integrazione europea: rappresenta il criterio fondamentale chiamato a regolare la
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funzionali per l'espletamento dei Trattati.
3. SEGUE. I CRITERI REGOLATORI DELL'ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DELL'UNIONE: I
istitutivi non contenevano il criterio generale per regolare l'esercizio delle sia in relazione a quelle degli stati membri sia in merito
dal Trattato di Lisbona
rovato per la prima volta esplicito
Gi il Parlamento europeo, nella risoluzione sul principio di sussidiariet del 12 luglio 1990 sottolineava l'importanza del principio come guida politica per definire l'ambito di esercizio
competenze comunitarie nei settori oggetto di competenze concorrenti e per legittimare , sotto il controllo del
Unione europea, ed ora di Lisbona, ma configurato come limite all'ampliamento delle
e come principio generale sulla cui base legittimarne l'espansione. esercizio delle competenze da parte dell'Unione:
occorre non solo dimostrare che la situazione realizza meglio le finalit perseguite, ma anche non siano in grado di farlo al loro livello tanto interno che e regionale e
condizioni non sono necessariamente coincidenti. Ne consegue che gli stati membri mantengono la competenza primaria, nelle materie oggetto di competenze
: ogni avocazione da parte di questa del potere di venire, in luogo degli Stati, dovr essere opportunamente giustificata e dimostrata per
e degli stessi organi
icazione nella quale tentava di conferire l concetto di sussidiariet e quindi di eliminare la sua ambiguit
requisiti di applicazione: ne risulta quindi una accezione tenze nazionali sono la regola e quelle
Questa impostazione non manc di suscitare preoccupazioni dal momento che si sottoline il iva: esso avrebbe potuto
politiche comuni gi assegnate alla i sottoscritti, per rifiutare o ritardare
azione o ridurre la portata di decisioni prese. Il principio rarsi oggi sempre pi come un principio costituzionale
dell'integrazione europea: rappresenta il criterio fondamentale chiamato a regolare la
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ripartizione dell'esercizio delle competenze fra competenza concorrente escludendo L'esercizio della competenza concorrente da parte dell'sussidiariet non comporta che essa divenga automaticamente esclusiva nella materia in questione e probabilmente neanche definitiva. Tale esercizio consentito soltanto nei limiti indicati dal principio stesso con riguardo all'obicondizioni che ne hanno motivato l'esercizio: e deve limitarsi solo quelli per cui l'azione dell'permangono a pieno titolo nella sovranit degli Stati membri a meno chverifichino le condizioni richieste dal principio di sussidiariet per un trasferimento anche di essi a livello superiore. La sussidiariet, se correttamente intesa, opera come criterio di smistamento distribuzione dell'esercizio di esigenze concrete che si pongono, con riferimento alla specificazione o al singolo aspetto da disciplinare. Si tratta di un criterio dinamico che da un lato pu favorire uno sviluppo dell'azione dell'Unione europea Non pu parlarsi di violazione dei principi di sussidiariet quando l'materie oggetto di competenza concorrente mediante atti che nella sostanza non risultano lesivi o invasivi delle competenze statali: ad esempio attraverso raccomandazione membri, comunicazioni o direttive contenenti principi generali. riguarda essenzialmente le azioni, gli interventi normativi capaci di vincolare lstati membri, dunque l'assunzione della titolarit ad esercitare concretamente determinati poteri. L'azione + sar dettagliata, sussidiariet. Il problema centrale rappresentato dall'garantiscono una corretta applicazione del principio di sussidiariet. Lisbona l'unica garanzia azionabile membro, di un'istituzione o eventualmente anche di un privatonormativo per eccesso di potere, sostenendo il mancato rispetto dei limiti posti dal diritto dell'Unione all'esercizio del potere normativo tra i quali per violazione del diritto dell'Unioneprincipio fondamentale sancito nei La Corte, investita del compito di decidere se l'azione dell'necessaria e idonea per una migliore realizzazione dell'obiettivo previsto, viene chiamata ad esprimere una valutazione di merito e di opportunit, di natura politica. Si tratta di un giudizio che non richiede solo un'indagine complessa e articolata ma presuppone anche di trovarsi nella condizione di padroneggiare un insieme di dati ed elementi collegati alle diverse situazioni presenti nei vari ordinamenti giuridici degli Stati membri.Il vizio derivante da una violazione dei principi di sussidiariet potr essere sollevato alla Corte e certamente questa potr verificare se sussistono gli estremi per ricorrere ad esso e se siano sufficientemente dimostrati, se la misura si collochi nell'ambito delle competenze esclusive o concorrenti, se non sia viziata da errore mani
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io delle competenze fra Unione e Stati membri nei settori di competenza concorrente escludendo che la prima possa intervenire in tali materie.L'esercizio della competenza concorrente da parte dell'Unione per effetto del principio di
porta che essa divenga automaticamente esclusiva nella materia in probabilmente neanche definitiva. Tale esercizio consentito soltanto nei limiti
indicati dal principio stesso con riguardo all'obiettivo perseguito dietro il perdurare delle ndizioni che ne hanno motivato l'esercizio: deve riguardare solo alcuni aspetti della materia
e deve limitarsi solo quelli per cui l'azione dell'Unione si dimostri necessaria. Gli altri permangono a pieno titolo nella sovranit degli Stati membri a meno chverifichino le condizioni richieste dal principio di sussidiariet per un trasferimento anche di
, se correttamente intesa, opera come criterio di smistamento distribuzione dell'esercizio di determinate competenze dei vari livelli in relazione alle esigenze concrete che si pongono, con riferimento alla specificazione o al singolo aspetto da disciplinare. Si tratta di un criterio dinamico che da un lato pu favorire uno sviluppo
europea dall'altro pu portare a un suo ridimensionamento.parlarsi di violazione dei principi di sussidiariet quando l'Unione
materie oggetto di competenza concorrente mediante atti che nella sostanza non risultano invasivi delle competenze statali: ad esempio attraverso raccomandazione
o direttive contenenti principi generali. Il rispetto delriguarda essenzialmente le azioni, gli interventi normativi capaci di vincolare lstati membri, dunque l'assunzione della titolarit ad esercitare concretamente determinati
sar dettagliata, + dovr rispettare risultare conforme al principio di
centrale rappresentato dall'individuazione dei meccanismi di controllo che garantiscono una corretta applicazione del principio di sussidiariet. Lisbona l'unica garanzia azionabile era il ricorso alla Corte di giustizia da parte dello Stato
eventualmente anche di un privato, abilitati ad impugnare l'atto normativo per eccesso di potere, sostenendo il mancato rispetto dei limiti posti dal diritto
all'esercizio del potere normativo tra i quali rientra il principioUnione dal momento che la sussidiariet deve considerarsi un
principio fondamentale sancito nei Trattati. , investita del compito di decidere se l'azione dell'Unione
per una migliore realizzazione dell'obiettivo previsto, viene chiamata ad esprimere una valutazione di merito e di opportunit, di natura politica. Si tratta di un giudizio che non richiede solo un'indagine complessa e articolata ma presuppone anche di
ovarsi nella condizione di padroneggiare un insieme di dati ed elementi collegati alle diverse situazioni presenti nei vari ordinamenti giuridici degli Stati membri.
derivante da una violazione dei principi di sussidiariet potr essere sollevato certamente questa potr verificare se sussistono gli estremi per ricorrere ad esso
e se siano sufficientemente dimostrati, se la misura si collochi nell'ambito delle competenze o concorrenti, se non sia viziata da errore manifesto, se la scelta di intervenire a
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Stati membri nei settori di la prima possa intervenire in tali materie.
per effetto del principio di porta che essa divenga automaticamente esclusiva nella materia in
probabilmente neanche definitiva. Tale esercizio consentito soltanto nei limiti dietro il perdurare delle
riguardare solo alcuni aspetti della materia si dimostri necessaria. Gli altri
permangono a pieno titolo nella sovranit degli Stati membri a meno che e finch non si verifichino le condizioni richieste dal principio di sussidiariet per un trasferimento anche di
, se correttamente intesa, opera come criterio di smistamento e di determinate competenze dei vari livelli in relazione alle
esigenze concrete che si pongono, con riferimento alla specificazione o al singolo aspetto da disciplinare. Si tratta di un criterio dinamico che da un lato pu favorire uno sviluppo
all'altro pu portare a un suo ridimensionamento. Unione intervenga in
materie oggetto di competenza concorrente mediante atti che nella sostanza non risultano invasivi delle competenze statali: ad esempio attraverso raccomandazione agli stati
Il rispetto del principio riguarda essenzialmente le azioni, gli interventi normativi capaci di vincolare la condotta degli stati membri, dunque l'assunzione della titolarit ad esercitare concretamente determinati
dovr rispettare risultare conforme al principio di
individuazione dei meccanismi di controllo che garantiscono una corretta applicazione del principio di sussidiariet. Fino al Trattato di
di giustizia da parte dello Stato , abilitati ad impugnare l'atto
normativo per eccesso di potere, sostenendo il mancato rispetto dei limiti posti dal diritto rientra il principio di sussidiariet; o
dal momento che la sussidiariet deve considerarsi un
Unione sia effettivamente per una migliore realizzazione dell'obiettivo previsto, viene chiamata ad
esprimere una valutazione di merito e di opportunit, di natura politica. Si tratta di un giudizio che non richiede solo un'indagine complessa e articolata ma presuppone anche di
ovarsi nella condizione di padroneggiare un insieme di dati ed elementi collegati alle diverse
derivante da una violazione dei principi di sussidiariet potr essere sollevato davanti certamente questa potr verificare se sussistono gli estremi per ricorrere ad esso
e se siano sufficientemente dimostrati, se la misura si collochi nell'ambito delle competenze festo, se la scelta di intervenire a
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Per info su riassunti e tesi contattare: [email protected] Facebook: RIASSUNTI E TESI Per comunicazioni urgenti contattare il seguente numero: 38920 tutti i giorni escluso la domenica NO MESSAGGI )
livello di Unione sia motivata e proporzionalit. La Corte di giustizia ha avuto modo di occuparsi sussidiariet manifestando una particolare prudenza nel verificare la sussistenza dei requisiti richiesti. Il Protocollo 30 allegato al sussidiariet e di proporzionalit conferma l'impegno politico degli Stagarantita la stretta osservanza di tali principi da parte delle istituzioni nel rispetto dellacquis comunitario, dell'equilibrio istituzionale relativamente al rapporto tra diritto ndinamico del concetto di sussidiariet che consente che l'azione dell'laddove le circostanze lo richiedono, e sospesa ladIl Trattato di Lisbona dispone che i Parlamentivigilare sul rispetto del principio di sussidiariet da parte delle istituzioni secondo la procedura prevista nell'apposito proporzionalit. Si tratta di una procedura molto complessa che vede il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali. In primo luogo si prevede che ogni progetto di atto legislativo debba essere trasmesso anche ai parlaadottate, le risoluzioni legislative del Pessere ugualmente inviate ai ParlamentLa proposta della Commissioneoltre che a quella di proporzionalit e accompagnata da una scheda contenente elementi circostanziati che consentano di valutare il rispetto di tali principi. inoltre fornire elementi che consentano di valutare l'impatto finanziario quando si tratta di una direttiva, sulla regolamentazione che sar adottata per la sua attuazione degli Stati membri, ivi compresa la legislazione regionale.In secondo luogo il Parlamento nazionale pu, entro il termine di otto settimane dalltrasmissione del progetto di atto legislativo, inviare aConsiglio e della Commissioneche quel progetto non sia conformistituzioni dell'Unione tengono conto. Ciascun Parlamento nazionale dispone di due voti. Qualora i pareri motivati sul mancato rispetto del principio di sussidiariet rappresentino almeno un terzo dell'insieme dei voti ariesaminato. Al termine di tale riesame, l'istituzione o iproposta pu decidere di mantenere modificare odecisione. Inoltre, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, sespressi dai Parlamenti nazionali circa proposta di atto legislativo rappresenattribuiti, la Commissione dovr riesaminare la proposta: se sceglie di mantenerlo ugualmente, deve spiegarne le ragioni in un parere motivato legislatore dell'Unione assieme e Consiglio, prima della conclusione della prima lettura, valutano la compatibilit della proposta legislativa con il principio di sussidiariet tenendoParlamenti nazionali e del parere motivato della
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are il seguente numero: 389-9254404 8disponibile dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 18 alle ora NO MESSAGGI )
sia motivata e se si giustifica alla luce del fine perseguito e del principio di
di giustizia ha avuto modo di occuparsi della questione del rispetto delriet manifestando una particolare prudenza nel verificare la sussistenza dei requisiti
30 allegato al Trattato di Amsterdam sull'applicazione dei principi di di proporzionalit conferma l'impegno politico degli Stati membri affinch sia
garantita la stretta osservanza di tali principi da parte delle istituzioni nel rispetto dellacquis comunitario, dell'equilibrio istituzionale e dei principi elaborati dalla relativamente al rapporto tra diritto nazionale e diritto dell'Unione; sottolinea il carattere dinamico del concetto di sussidiariet che consente che l'azione dell'
nze lo richiedono, e sospesa laddove essa non sia giustificata.one che i Parlamenti nazionali degli stati membri
vigilare sul rispetto del principio di sussidiariet da parte delle istituzioni secondo la procedura prevista nell'apposito protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiariet
oporzionalit. Si tratta di una procedura molto complessa che vede il coinvolgimento dei menti nazionali. In primo luogo si prevede che ogni progetto di atto legislativo debba
parlamenti nazionali degli Stati membri; inoltre,soluzioni legislative del Parlamento europeo e le posizioni
essere ugualmente inviate ai Parlamenti nazionali. Commissione deve essere motivata con riguardo al principio di sussidiariet
re che a quella di proporzionalit e accompagnata da una scheda contenente elementi circostanziati che consentano di valutare il rispetto di tali principi. Tale schedainoltre fornire elementi che consentano di valutare l'impatto finanziario quando si tratta di una direttiva, sulla regolamentazione che sar adottata per la sua attuazione degli Stati membri, ivi compresa la legislazione regionale.
l Parlamento nazionale pu, entro il termine di otto settimane dallo di atto legislativo, inviare al presidente del Parlamento europeo, del
Commissione un parere motivato contenente le ragioni per le quali ritiene che quel progetto non sia conforme al principio di sussidiariet; di tali pareri motivati le
tengono conto. Ciascun Parlamento nazionale dispone di due voti. Qualora i pareri motivati sul mancato rispetto del principio di sussidiariet rappresentino
l'insieme dei voti attribuiti ai Parlamenti nazionali il progetto deve essere di tale riesame, l'istituzione o il gruppo di Stati da cui emana la
cidere di mantenere modificare o ritirare il progetto motivando tale decisione. Inoltre, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, s
i nazionali circa il mancato rispetto del principio da parte della proposta di atto legislativo rappresentino almeno la maggioranza semplice dei voti loro
dovr riesaminare la proposta: se sceglie di mantenerlo ugualmente, deve spiegarne le ragioni in un parere motivato che viene trasmesso al
assieme ai pareri dei Parlamenti nazionali. Allora Parlamento , prima della conclusione della prima lettura, valutano la compatibilit della
proposta legislativa con il principio di sussidiariet tenendo conto dei rilievi formulati dai ali e del parere motivato della Commissione. La proposta non former
9254404 8disponibile dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 18 alle ora
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si giustifica alla luce del fine perseguito e del principio di
della questione del rispetto del principio di riet manifestando una particolare prudenza nel verificare la sussistenza dei requisiti
di Amsterdam sull'applicazione dei principi di ti membri affinch sia
garantita la stretta osservanza di tali principi da parte delle istituzioni nel rispetto dellacquis e dei principi elaborati dalla Corte di giustizia
; sottolinea il carattere dinamico del concetto di sussidiariet che consente che l'azione dell'Unione sia ampliata
dove essa non sia giustificata. stati membri sono chiamati a
vigilare sul rispetto del principio di sussidiariet da parte delle istituzioni secondo la sull'applicazione dei principi di sussidiariet e di
oporzionalit. Si tratta di una procedura molto complessa che vede il coinvolgimento dei menti nazionali. In primo luogo si prevede che ogni progetto di atto legislativo debba
menti nazionali degli Stati membri; inoltre, non appena del Consiglio devono
deve essere motivata con riguardo al principio di sussidiariet re che a quella di proporzionalit e accompagnata da una scheda contenente elementi
Tale scheda dovrebbe inoltre fornire elementi che consentano di valutare l'impatto finanziario e le conseguenze, quando si tratta di una direttiva, sulla regolamentazione che sar adottata per la sua
l Parlamento nazionale pu, entro il termine di otto settimane dalla data di l presidente del Parlamento europeo, del
un parere motivato contenente le ragioni per le quali ritiene di tali pareri motivati le
tengono conto. Ciascun Parlamento nazionale dispone di due voti. Qualora i pareri motivati sul mancato rispetto del principio di sussidiariet rappresentino
i nazionali il progetto deve essere l gruppo di Stati da cui emana la
ritirare il progetto motivando tale decisione. Inoltre, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, se i pareri motivati
mancato rispetto del principio da parte della tino almeno la maggioranza semplice dei voti loro
dovr riesaminare la proposta: se sceglie di mantenerlo e viene trasmesso al
menti nazionali. Allora Parlamento europeo , prima della conclusione della prima lettura, valutano la compatibilit della
conto dei rilievi formulati dai . La proposta non former
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oggetto di ulteriore esame se maggioranza di voti espressi dal Parlamento si consideri che essa non compatibile con i principi di sussidiariet. In terzo luogo si introdotto un sistema di azione ex post: uno Stato membro, eventualmente a nome del proprio Parlamento nazionale, pu presentare ricorso alla violazione da parte di un atto legislativo del presentato anche dal Comitatoquando il Trattato richiede la sua consultazione per l'adozione di atti legislativi. Non si precisa se lo Stato membro possa o debba presentare un ricorso in annullamento degli atti lquando questa la volont del proprio Parlamento nazionale.Questo sistema introduce duedell'Unione ossia il Comitato delle
Proporzionalit Il principio di proporzionalit codificato nell'articolo dell'azione dell'Unione si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei Trattati". Esso opera quale principio generale dell'ordinamento dell'sua competenza anche esclusiva: concerne tutte le azioni dell'intensit, la natura dell'azione e la scelta delle misure d'intervento che non quanto congruo e necessario per il raggiungimento del fine prefissato. Anche questo principio si pone dunque come un limite all'esercizio dei poteri dell'Il principio di proporzionalit sussidiariet: esso viene in considerazione a proporelativo a materia di competenza esclusiva, e allo scopo di valutare la sua adeguatezza consentire il controllo di conformit con gli obiettivi del invece incide nell'ambito delle sue competenze concorrenti in un momento antecedente sulla decisione se promuovere livello competente a provvedere, dall'Unione in ragione della sua necessit ed efficacia in luogo di quella degli Stati membri.Anche la scelta del tipo di atto da adottare La Corte di giustizia ha esteso l'applicazione del principio anche agli Stati membri quando provvedono allattuazione del diritto dell'
Prossimit In base a tale principio le decisioni devono essere prese risponde anche all'esigenza di avvicinare maggiormente il principio di sussidiariet comporta cheopportuno e pertinente dal punto di vista dell'efficacia per consentire certi obiettivi dell'Unione, il principio di prossimit concerne il concreto esercizio delle competenze dell'Unione, sia esclusive che condivise. Esso rivolto a realizzare il decentramento nella gestione dell'azione dell'Unionediversit proprie di ciascuno Stato membro.Tende a completare il principio di sussidiariet nel senso che dell'azione deve conciliarsi con il criterio della vicinanza ai cittadini.
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oggetto di ulteriore esame se a maggioranza del 55% dei membri del maggioranza di voti espressi dal Parlamento si consideri che essa non compatibile con i
In terzo luogo si introdotto un sistema di azione ex post: uno Stato membro, eventualmente a nome del proprio Parlamento nazionale, pu presentare ricorso alla Corte
un atto legislativo del principio di sussidiariet. TaleComitato delle regioni per la salvaguardia delle proprie prerogative
richiede la sua consultazione per l'adozione di atti legislativi. Non si precisa debba presentare un ricorso in annullamento degli atti l
la volont del proprio Parlamento nazionale. Questo sistema introduce due nuove figure per i soggetti legittimati ad
delle regioni e anche i Parlamenti nazionali.
rincipio di proporzionalit codificato nell'articolo 5 TUE: "il contenuto e la forma si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei
Esso opera quale principio generale dell'ordinamento dell'Unionesua competenza anche esclusiva: concerne tutte le azioni dell'Unioneintensit, la natura dell'azione e la scelta delle misure d'intervento che non
necessario per il raggiungimento del fine prefissato. Anche questo principio si pone dunque come un limite all'esercizio dei poteri dell'Unione. Il principio di proporzionalit ha un campo di applicazione pi vastsussidiariet: esso viene in considerazione a proposito di un atto gi emanato
a materia di competenza esclusiva, e allo scopo di valutare la sua adeguatezza consentire il controllo di conformit con gli obiettivi del Trattato; il principio di sussidiariet
nell'ambito delle sue competenze concorrenti in un momento antecedente o meno unazione a livello dell'Unione, sulla individuazione del
livello competente a provvedere, come parametro di legittimit dell'azione avviata in ragione della sua necessit ed efficacia in luogo di quella degli Stati membri.
Anche la scelta del tipo di atto da adottare deve rispondere al principio di proporzionalit.izia ha esteso l'applicazione del principio anche agli Stati membri quando
del diritto dell'Unione.
principio le decisioni devono essere prese il + vicino possibile ai cittadini. Esso sigenza di avvicinare maggiormente i cittadini europei all'
comporta che una decisione deve essere presa pertinente dal punto di vista dell'efficacia per consentire certi obiettivi
, il principio di prossimit concerne il concreto esercizio delle competenze e condivise. Esso rivolto a realizzare il decentramento nella
Unione, a tutelare le specificit nazionali, a rispettare l'identit e la di ciascuno Stato membro.
Tende a completare il principio di sussidiariet nel senso che il criterio ddell'azione deve conciliarsi con il criterio della vicinanza ai cittadini.
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a maggioranza del 55% dei membri del Consiglio o a maggioranza di voti espressi dal Parlamento si consideri che essa non compatibile con i
In terzo luogo si introdotto un sistema di azione ex post: uno Stato membro, eventualmente Corte di giustizia per
sussidiariet. Tale ricorso pu essere delle regioni per la salvaguardia delle proprie prerogative
richiede la sua consultazione per l'adozione di atti legislativi. Non si precisa debba presentare un ricorso in annullamento degli atti legislativi
ad impugnare gli atti
TUE: "il contenuto e la forma si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei
Unione in tutti i settori di nione, regola il grado di
intensit, la natura dell'azione e la scelta delle misure d'intervento che non devono eccedere necessario per il raggiungimento del fine prefissato. Anche questo principio
vasto del principio di sito di un atto gi emanato, anche quando
a materia di competenza esclusiva, e allo scopo di valutare la sua adeguatezza e il principio di sussidiariet
nell'ambito delle sue competenze concorrenti in un momento antecedente ossia , sulla individuazione del
come parametro di legittimit dell'azione avviata in ragione della sua necessit ed efficacia in luogo di quella degli Stati membri.
rispondere al principio di proporzionalit. izia ha esteso l'applicazione del principio anche agli Stati membri quando
vicino possibile ai cittadini. Esso cittadini europei all'Unione. Mentre
una decisione deve essere presa al livello pi pertinente dal punto di vista dell'efficacia per consentire certi obiettivi
, il principio di prossimit concerne il concreto esercizio delle competenze e condivise. Esso rivolto a realizzare il decentramento nella
rispettare l'identit e la
il criterio dell'efficacia
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Tali principi costituiscono per la tratti di verificare se essi possano giustificarnormativa nazionale difforme rispetto alla disciplina dettata dall'osservarsi come quando rilevino come parametri per accertaredell'Unione di normative interne devono misurarsi con altri principi fondamentali quali quelli di uniformit trattamento potendo condurre bilanciamento rappresenta un problema delicato chegiustizia con riguardo alle caratteristiche specifiche delle singole LE ISTITUZIONI 4. IL CONSIGLIO EUROPEO Il Consiglio europeo ha svolto un ruolo preminente e spesso decisiveuropea. L'origine si deve all'iniziativa politica di alcuni governi che decisero di riunirsi per affrontare i nodi principali dell'integrazione comunitaria e dare l'impulso necessario al suo sviluppo, sbloccare certi negoziati difficili, prendere nuove iniziativecon il vertice di Parigi del 1961, proseguita poi regolarmente anche ha dato luogo a una serie di comunicati e dichiarazioni di notevole portata, interessanti vari settori dell'azione comunitaria, e in special modo le relazioni esterne, con l'enunciazione di una serie di principi e impegni di caratteIl sistema del Vertice ebbe termine con il vertice di Parigi del 9 dicembre 1974 quando deciso di dare una cadenza periodica regolare per le riunioni, tre volte l'anno e ogni volta che ne fosse necessario, come Consigliocos formalizzata la nascita del l'integrazione comunitaria, di fornire gli indirizzi politici su tutte le materie riguardanti la cooperazione tra gli Stati membri competenza comunitaria, e di realizzare una cooperazione politica europea.Il Trattato sull'Unione europea riconosceva anecessario allo sviluppo dell'Unioneinoltre che esso presenti al Parlamento una relazione dopo ciascuna delle sue sedute nonch una relazione scritta sui progressi compiuti dall'Il funzionamento del Consiglionotevole e conseguenze sugli originari equilibri istituzionali: organo di iniziativa e di garanziaridotto e condizionato dalle direttive sua autorit e peso politico. Il Parlamento si trovato disarmato nell'esercizio del suo controllo politico nei confronti di un organo che agiva schemi comunitari e nei cui confronti non poteva utilizzare poteri di controllo che svolgeva nei confronti del Consiglio. Una svolta decisiva circa la configurazione del ruolo e la determinazione della natura del Consiglio europeo si ha con il Trattato
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tuiscono per la Corte di giustizia validi parametri di riferimento qtratti di verificare se essi possano giustificare l'emanazione o il manteniment
forme rispetto alla disciplina dettata dall'Unioneino come parametri per accertare la compatibilit col diritto
di normative interne finalizzate alla salvaguardia delle specificit nazionali, devono misurarsi con altri principi fondamentali quali quelli di uniformit trattamento potendo condurre a conseguenze con questi ultimi contrastanti: il loro bilanciamento rappresenta un problema delicato che dovr essere affrontato dalla giustizia con riguardo alle caratteristiche specifiche delle singole situazioni concrete.
europeo ha svolto un ruolo preminente e spesso decisivl'iniziativa politica di alcuni governi che decisero di riunirsi per
are i nodi principali dell'integrazione comunitaria e dare l'impulso necessario al suo sviluppo, sbloccare certi negoziati difficili, prendere nuove iniziative. Questa prassi, iniziata con il vertice di Parigi del 1961, proseguita poi regolarmente anche in modo saltuario: essa ha dato luogo a una serie di comunicati e dichiarazioni di notevole portata, interessanti vari settori dell'azione comunitaria, e in special modo le relazioni esterne, con l'enunciazione di
impegni di carattere politico. termine con il vertice di Parigi del 9 dicembre 1974 quando
deciso di dare una cadenza periodica regolare per le riunioni, tre volte l'anno e ogni volta che Consiglio della Comunit a titolo di cooperazione politica: veniva
cos formalizzata la nascita del Consiglio europeo che ha il compito di far progredire l'integrazione comunitaria, di fornire gli indirizzi politici su tutte le materie riguardanti la cooperazione tra gli Stati membri e le materie di interesse comune, rientranti almeno
di realizzare una cooperazione politica europea.europea riconosceva al Consiglio il compito di dare
Unione e di definirne gli orientamenti politici generali. Pri al Parlamento una relazione dopo ciascuna delle sue sedute nonch progressi compiuti dall'Unione.
Consiglio europeo nel sistema comunitario ha comportato un impatto originari equilibri istituzionali: il ruolo della
organo di iniziativa e di garanzia degli interessi comunitari si trovato quindi fortemente condizionato dalle direttive e dalle prese di posizione del Consiglio
sua autorit e peso politico. Il Parlamento si trovato disarmato nell'esercizio del suo controllo politico nei confronti di un organo che agiva al di fuori delle competschemi comunitari e nei cui confronti non poteva utilizzare poteri di controllo che svolgeva
Una svolta decisiva circa la configurazione del ruolo e la determinazione della natura del Trattato di Lisbona per effetto del quale il Consiglio
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di giustizia validi parametri di riferimento quando si e l'emanazione o il mantenimento di una
Unione. Deve tuttavia la compatibilit col diritto
alla salvaguardia delle specificit nazionali, devono misurarsi con altri principi fondamentali quali quelli di uniformit e di parit di
e con questi ultimi contrastanti: il loro dovr essere affrontato dalla Corte di
situazioni concrete.
europeo ha svolto un ruolo preminente e spesso decisivo nell'integrazione l'iniziativa politica di alcuni governi che decisero di riunirsi per
are i nodi principali dell'integrazione comunitaria e dare l'impulso necessario al suo . Questa prassi, iniziata in modo saltuario: essa
ha dato luogo a una serie di comunicati e dichiarazioni di notevole portata, interessanti vari settori dell'azione comunitaria, e in special modo le relazioni esterne, con l'enunciazione di
termine con il vertice di Parigi del 9 dicembre 1974 quando fu deciso di dare una cadenza periodica regolare per le riunioni, tre volte l'anno e ogni volta che
tolo di cooperazione politica: veniva europeo che ha il compito di far progredire
l'integrazione comunitaria, di fornire gli indirizzi politici su tutte le materie riguardanti la e le materie di interesse comune, rientranti almeno nella
di realizzare una cooperazione politica europea. il compito di dare limpulso
e di definirne gli orientamenti politici generali. Prevede i al Parlamento una relazione dopo ciascuna delle sue sedute nonch
ha comportato un impatto il ruolo della Commissione come
vato quindi fortemente Consiglio europeo, nella
sua autorit e peso politico. Il Parlamento si trovato disarmato nell'esercizio del suo di fuori delle competenze degli
schemi comunitari e nei cui confronti non poteva utilizzare poteri di controllo che svolgeva
Una svolta decisiva circa la configurazione del ruolo e la determinazione della natura del Consiglio figura tra le
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istituzioni dell'Unione. Esso chiamato a pronunciarsi e a deliberare da numerose norme dei Trattati in tutte le materie e politiche da essi contemplateparticolarmente estesi in materia di politiche estere gli impulsi necessari al suo sviluppo Si riunisce due volte al semestre su convocazione del suo presCapi di Stato o di governo degli stati membri, dal suo PCommissione; inoltre partecipa ai lavori anche l'Aesteri e la politica di sicurezza, mentre non degli affari esteri degli Stati membri. istituita poi la nuova figura del presidente del e di governo a maggioranza qualificata, per un periodo di due aesercitare un mandato nazionale, dunque un membro aggiuntivo rispetto ai capi di Stato governo fra cui quello del proprio stato. Il presidente preseuropeo, assicura la preparazione esterna dell'Unione per la PESC, faper gli affari esteri e la politica di sicurezza. Il presidente del presidente a tempo pieno comedoppia presidenza dell'Unione con quella semestrale del Consiglioarrivare ad una presidenza unica del ad una sola personalit. Il Consiglio europeo si pronuncia ancora per consensus cio secondo una tecnica usata normalmente per l'adozione degli atti da parte classico. Tuttavia sono previste anche casi in cui esso delibera all'unanimit come di regola nell'azione esterna dell'Unionequestioni di carattere procedurale.Il Consiglio decide a maggioranza qualificata nelle ipotesi previste dai caso di elezione dello stesso presidente del presidente della Commissione. Il Presidente del Consiglio europViene attribuito poi al Consigliocome in merito alla composizione del Parlamento europeo, al sistema di rotazione dei membri della Commissione, alle procedure di revisione semplificata.Gli atti del Consiglio europeo adottaCorte di giustizia quando destinatieccezione di quelli riguardanti la PESC. 5. IL PARLAMENTO EUROPEOSi tratta dell'istituzione inizialmente dotata di minori poteri eper uno sviluppo equilibrato dell'integrazione europea. Essa avrebbe dovuto costituire l'organo democratico dell'apparato istituzionale comunitario. Infatti nel disegno istituzionale originario il Parlamento europeo non det
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. Esso chiamato a pronunciarsi e a deliberare da numerose norme dei in tutte le materie e politiche da essi contemplate; le sue funzioni e
in materia di politiche estere e di sicurezza comune. Esso d all'al suo sviluppo e ne definisce le priorit politiche generali.
Si riunisce due volte al semestre su convocazione del suo presidente. composto, oltre che dai no degli stati membri, dal suo Presidente e dal P
re partecipa ai lavori anche l'Alto rappresentante dell'la politica di sicurezza, mentre non pi necessario che vi partecipino anche i ministri
degli affari esteri degli Stati membri. istituita poi la nuova figura del presidente del Consiglio europeo, eletto dai suoi capi di Stato
di governo a maggioranza qualificata, per un periodo di due anni e mezzo. Egli non citare un mandato nazionale, dunque un membro aggiuntivo rispetto ai capi di Stato
del proprio stato. Il presidente presiede e anima ila preparazione e la continuit dei lavori; inoltre assicura la rappresentanza
per la PESC, fatte salve le attribuzioni dell'Alto rappresentante dell'la politica di sicurezza. Il presidente del Consiglio
a tempo pieno come il presidente della Commissione, instaurandosi cos una con il rischio di una concorrenza tra le due presidenze, nonch
Consiglio: per tale motivo stata avanzata anche la propostarrivare ad una presidenza unica del Consiglio e della Commissione attribuendo
europeo si pronuncia ancora per consensus cio secondo una tecnica usata normalmente per l'adozione degli atti da parte di un organo internazionale intergovernativo classico. Tuttavia sono previste anche casi in cui esso delibera all'unanimit come di regola
Unione e nella PESC, o a maggioranza semplice, in merito alle rale.
decide a maggioranza qualificata nelle ipotesi previste dai Trattaticaso di elezione dello stesso presidente del Consiglio europeo, o della designazione del
europeo e il Presidente della Commissione non partecipano al voto.
Consiglio europeo il potere di adottare allunanimit varie decisioni, la composizione del Parlamento europeo, al sistema di rotazione dei membri
le procedure di revisione semplificata. europeo adottati sono ora soggetti a controllo di legittimit da parte della
di giustizia quando destinati a produrre effetti giuridici nei confronti di terzi, ad eccezione di quelli riguardanti la PESC.
5. IL PARLAMENTO EUROPEO lmente dotata di minori poteri e certamente la pi significativa
per uno sviluppo equilibrato dell'integrazione europea. Essa avrebbe dovuto costituire l'organo democratico dell'apparato istituzionale comunitario. Infatti nel disegno istituzionale originario il Parlamento europeo non deteneva il potere legislativo ma si limita
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. Esso chiamato a pronunciarsi e a deliberare da numerose norme dei le sue funzioni e i suoi poteri sono
di sicurezza comune. Esso d all'Unione ne definisce le priorit politiche generali.
composto, oltre che dai e dal Presidente della
lto rappresentante dell'Unione per gli affari pi necessario che vi partecipino anche i ministri
europeo, eletto dai suoi capi di Stato nni e mezzo. Egli non pu
citare un mandato nazionale, dunque un membro aggiuntivo rispetto ai capi di Stato e di iede e anima i lavori del Consiglio
ontinuit dei lavori; inoltre assicura la rappresentanza lto rappresentante dell'Unione
Consiglio europeo un staurandosi cos una
con il rischio di una concorrenza tra le due presidenze, nonch : per tale motivo stata avanzata anche la proposta di
attribuendo i due mandati
europeo si pronuncia ancora per consensus cio secondo una tecnica usata di un organo internazionale intergovernativo
classico. Tuttavia sono previste anche casi in cui esso delibera all'unanimit come di regola e nella PESC, o a maggioranza semplice, in merito alle
Trattati: ad esempio nel europeo, o della designazione del
non partecipano al voto. unanimit varie decisioni,
la composizione del Parlamento europeo, al sistema di rotazione dei membri
di legittimit da parte della a produrre effetti giuridici nei confronti di terzi, ad
certamente la pi significativa per uno sviluppo equilibrato dell'integrazione europea. Essa avrebbe dovuto costituire l'organo democratico dell'apparato istituzionale comunitario. Infatti nel disegno istituzionale
eneva il potere legislativo ma si limitava
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essenzialmente a svolgere una funzione consultiva e ad esercitare poteri politici sull'operato delle altre istituzioni. 5.1 COMPOSIZIONE Originariamente il Parlamento europeo era formato tra i denazionali fra i propri membri. Come segnale di una svolta circa la natura e la concequesta istituzione, il Trattatorappresentanti dei popoli degli Stati membri dil sistema del suffragio universale diretto. Ora il "rappresentanti dei cittadini dell'instaurarsi tra l'Unione e i suoi cittadini.Il progetto di istituire una proce1993, non ha mai ricevuto l'approvazione degli Stati membri. In proposito il Lisbona prevede che il Consigliodisposizioni necessarie per consentire l'elezione dei membri del Parlamento universale diretto secondo la procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo ad essa comuni. La decisione del Consiglio 2002/772/Cproporzionale lasciando gli Stati membri liberi di stabilire i requisiti per l'eleggibilit attiva e passiva, di disciplinare la procedura elettorale e di adottare lo scpreferenziale purch senza pregiudicare il carattere proporzionale del che quando la legislazione dello Stato membro sancisce la decadenza del mandato di un membro del Parlamento europeonazionali; dunque il Parlamento europeo non deve pronunciarsi in proposito. Viene anche stabilita l'incompatibilit della qualit di membro del Parlamento europeo con il mandato di parlamentare nazionale oltre che cCommissione, o alla Corte. I deputati sono eletti per cinque anni. Il loro status cos regolato: in primo luogo nessuna restrizione di ordine amministrativo di altro genere pu essere apportata movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riParlamento europeo o ne ritornano. In secondo luogo i deputati ricercati, detenuti o perseguiti a motivo delle proprie opinioni con delle loro funzioni. Infine essi godono sul territoriimmunit riconosciute ai membri dei rispettivi parlamentari nazionali; sul territorio degli altri Stati membri invece della esenprocedimento giudiziario. L'immunit pu essere revocata dallo stesso Parlamento maggioranza dei componenti, a seguito di richiesta avanzata dall'autorit competente dello Stato membro. La composizione del Parlamento risolvere specie nella prospettiva dell'allargamento dell'dovuto essere rappresentativa dell'entit della popolazione di cmeno popolosi risultavano sov
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svolgere una funzione consultiva e ad esercitare poteri politici sull'operato delle altre istituzioni.
riginariamente il Parlamento europeo era formato tra i delegati designati dai parlamentari membri. Come segnale di una svolta circa la natura e la conce
Trattato di Maastricht enunci che i suoi componenti sono i rappresentanti dei popoli degli Stati membri della comunit, in ragione della loro elezione con il sistema del suffragio universale diretto. Ora il Trattato di Lisbona usa la nuova espressione "rappresentanti dei cittadini dell'Unione" per sottolineare il rapporto diretto che dovrebbe
e i suoi cittadini. Il progetto di istituire una procedura elettorale uniforme, votata dal Parlamento europeo nel 1993, non ha mai ricevuto l'approvazione degli Stati membri. In proposito il
Consiglio previa approvazione a maggioranza dei membri, stabilisce le disposizioni necessarie per consentire l'elezione dei membri del Parlamento universale diretto secondo la procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo
2002/772/Ce ha stabilito che le elezioni si svolgono con il metodo proporzionale lasciando gli Stati membri liberi di stabilire i requisiti per l'eleggibilit attiva e passiva, di disciplinare la procedura elettorale e di adottare lo scrutinio di lista o uninominale
pregiudicare il carattere proporzionale del quando la legislazione dello Stato membro sancisce la decadenza del mandato di un
europeo, il suo mandato scade in applicazione delle disposizioni nazionali; dunque il Parlamento europeo non deve pronunciarsi in proposito. Viene anche
l'incompatibilit della qualit di membro del Parlamento europeo con il mandato di parlamentare nazionale oltre che con la partecipazione al governo di uno Stato membro,
I deputati sono eletti per cinque anni. Il loro status cos regolato: in primo luogo nessuna restrizione di ordine amministrativo di altro genere pu essere apportata movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di ri
o ne ritornano. In secondo luogo i deputati europeiperseguiti a motivo delle proprie opinioni con i voti espressi nell'esercizio
delle loro funzioni. Infine essi godono sul territorio del paese in cui sono eletti dmembri dei rispettivi parlamentari nazionali; sul territorio degli
altri Stati membri invece della esenzione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni procedimento giudiziario. L'immunit pu essere revocata dallo stesso Parlamento maggioranza dei componenti, a seguito di richiesta avanzata dall'autorit competente dello
osizione del Parlamento ha rappresentato nel tempo uno dei nodi principali da risolvere specie nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione. Tale composizione avrebbe dovuto essere rappresentativa dell'entit della popolazione di ciascuno Stato. In realmeno popolosi risultavano sovra rappresentati, ma l'aumento del numero dei seggi
9254404 8disponibile dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 18 alle ora
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svolgere una funzione consultiva e ad esercitare poteri politici e di controllo
legati designati dai parlamentari membri. Come segnale di una svolta circa la natura e la concezione di
i suoi componenti sono i ella comunit, in ragione della loro elezione con
di Lisbona usa la nuova espressione " per sottolineare il rapporto diretto che dovrebbe
dal Parlamento europeo nel 1993, non ha mai ricevuto l'approvazione degli Stati membri. In proposito il Trattato di
ovazione a maggioranza dei membri, stabilisce le disposizioni necessarie per consentire l'elezione dei membri del Parlamento a suffragio universale diretto secondo la procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo i principi
e ha stabilito che le elezioni si svolgono con il metodo proporzionale lasciando gli Stati membri liberi di stabilire i requisiti per l'eleggibilit attiva e
rutinio di lista o uninominale pregiudicare il carattere proporzionale del voto. Inoltre precisa
quando la legislazione dello Stato membro sancisce la decadenza del mandato di un scade in applicazione delle disposizioni
nazionali; dunque il Parlamento europeo non deve pronunciarsi in proposito. Viene anche l'incompatibilit della qualit di membro del Parlamento europeo con il mandato di
on la partecipazione al governo di uno Stato membro, alla
I deputati sono eletti per cinque anni. Il loro status cos regolato: in primo luogo nessuna restrizione di ordine amministrativo di altro genere pu essere apportata alla libert di movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riunione del
europei non possono essere i voti espressi nell'esercizio
o del paese in cui sono eletti delle stesse membri dei rispettivi parlamentari nazionali; sul territorio degli
zione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni procedimento giudiziario. L'immunit pu essere revocata dallo stesso Parlamento europeo, a maggioranza dei componenti, a seguito di richiesta avanzata dall'autorit competente dello
rappresentato nel tempo uno dei nodi principali da . Tale composizione avrebbe
iascuno Stato. In realt gli stati ra rappresentati, ma l'aumento del numero dei seggi che non
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poteva dipendere unicamente da una diminuzione dei seggi degli Stati meno popolati e non lavrebbero mai accettata dal momento che tale decisione doveva eIl Trattato di Amsterdam ha stabilito essere comunque superiore a 700ripartizione dei seggi tra gli Stati membri. Si introduceva solo il principio che in caso di modifiche nella vigente composizione, il numero dei rappresentanti eletti in ciascuno Stato membro dovesse assicurare un'appropriata rappresentanza comunit. Il Trattato di Lisbona stabilisce che il nproporzionale con una soglia minima di 6essere assegnati pi di 96 seggi. Il numero massimo dei membri dell'intero Parlamento non pu essere superiore a 750, pi il presidente.La composizione del Parlamento stabilita con una decisione adottata all'unanimit dal Consiglio europeo su iniziativa e con l'approvazione del composizione suscettibile di subire ulteriori variazioni.Il Parlamento europeo ha modificato il proprio regolamento interno per prevedere la categoria dei membri osservatorivoto, applicabile a suddetti parlamentarisecondo una procedura legislativa speciale, stabilisce lo statuto e le condizioni generali per l'esercizio delle funzioni dei suoi membri previo parere deapprovazione del Consiglio a maggioranza qualificata. 5.2 ORGANIZZAZIONE L'organizzazione e il funzionamento del Parlamento sono regolati dai regolamento interno adottato dal Parlamento stesso compongono: regolamento che riveste un'importanza particolare in quanto attraverso le sue disposizioni i parlamentari hanno tentato di attribuire al Parlamento dei poteri non previsti dai Trattati. Il presidente eletto per due anni e espressi nei primi tre scrutini, al quarto scrutinio eletto il candidato Esso esercita importanti funzioni amministrative primo piano nel sistema dell'plenarie. invitato ad esprimersi all'inizio del lavori del importante anche nel dialogo interistituzionale. Insieme ai 14 vicepresidenti e aiquestori forma l'ufficio di presidenza: esso si occupa di questioni finanziarie,organizzative, con il segretario generale che dirige i servizi del Parlamento.La Conferenza dei presidenti composta dagruppi politici: delibera sull'organizzazione dei lavori, altre istituzioni e organi dell'responsabile per la composizioneparlamentari; inoltre stabilisce il progetto di ordine del giorno dei periodi di sessione.La Conferenza dei presidenti di commissioni parlamentari: pu fare raccomandaz
[email protected] o [email protected]
are il seguente numero: 389-9254404 8disponibile dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 18 alle ora NO MESSAGGI )
poteva dipendere unicamente da una diminuzione dei seggi degli Stati meno popolati e non dal momento che tale decisione doveva essere presa all'unanimit.
di Amsterdam ha stabilito che il numero dei membri del Parlamento non potesse 700, ma nessuna regola era indicata per definire
ripartizione dei seggi tra gli Stati membri. Si introduceva solo il principio che in caso di modifiche nella vigente composizione, il numero dei rappresentanti eletti in ciascuno Stato membro dovesse assicurare un'appropriata rappresentanza dei popoli degli Stati
di Lisbona stabilisce che il numero dei parlamentari europei ale con una soglia minima di 6 seggi per Stato, mentre nessuno
seggi. Il numero massimo dei membri dell'intero Parlamento non pu essere superiore a 750, pi il presidente. La composizione del Parlamento stabilita con una decisione adottata all'unanimit dal
europeo su iniziativa e con l'approvazione del Parlamento stesso. La sua suscettibile di subire ulteriori variazioni.
Il Parlamento europeo ha modificato il proprio regolamento interno per prevedere la osservatori che partecipa ai lavori dell'assemblea ma se
suddetti parlamentari aggiunti. Inoltre, deliberando mediante regolamenti secondo una procedura legislativa speciale, stabilisce lo statuto e le condizioni generali per l'esercizio delle funzioni dei suoi membri previo parere della Commissione
maggioranza qualificata.
il funzionamento del Parlamento sono regolati dai Trattatiregolamento interno adottato dal Parlamento stesso a maggioranza dei membri che lo
: regolamento che riveste un'importanza particolare in quanto attraverso le sue disposizioni i parlamentari hanno tentato di attribuire al Parlamento dei poteri non previsti
Il presidente eletto per due anni e mezzo dall'assemblea a maggioranza assoluta dei voti espressi nei primi tre scrutini, al quarto scrutinio eletto il candidato
importanti funzioni amministrative e disciplinari e riveste un ruolo politico di nel sistema dell'Unione. Dirige i lavori dell'assemblea e presiede le sedute
plenarie. invitato ad esprimersi all'inizio del lavori del Consiglio europeo. Svolge un ruolo importante anche nel dialogo interistituzionale. Insieme ai 14 vicepresidenti e aiquestori forma l'ufficio di presidenza: esso si occupa di questioni finanziarie,
on il segretario generale che dirige i servizi del Parlamento.dei presidenti composta dal presidente del Parlamento e d
gruppi politici: delibera sull'organizzazione dei lavori, competente per le relazioni con le organi dell'Unione, con i parlamenti nazionali, con i paesi terzi,
responsabile per la composizione e per le competenze delle commissioni e delle delegazioni parlamentari; inoltre stabilisce il progetto di ordine del giorno dei periodi di sessione.
dei presidenti di Commissione composta dai presidenti di tutte le commissioni parlamentari: pu fare raccomandazioni alla Conferenza
9254404 8disponibile dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 18 alle ora
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poteva dipendere unicamente da una diminuzione dei seggi degli Stati meno popolati e non ssere presa all'unanimit.
il numero dei membri del Parlamento non potesse indicata per definire i criteri per la
ripartizione dei seggi tra gli Stati membri. Si introduceva solo il principio che in caso di modifiche nella vigente composizione, il numero dei rappresentanti eletti in ciascuno Stato
dei popoli degli Stati riuniti nella
umero dei parlamentari europei garantito in modo seggi per Stato, mentre nessuno in Stato possono
seggi. Il numero massimo dei membri dell'intero Parlamento non
La composizione del Parlamento stabilita con una decisione adottata all'unanimit dal Parlamento stesso. La sua
Il Parlamento europeo ha modificato il proprio regolamento interno per prevedere la che partecipa ai lavori dell'assemblea ma senza diritto di
aggiunti. Inoltre, deliberando mediante regolamenti secondo una procedura legislativa speciale, stabilisce lo statuto e le condizioni generali per
Commissione e previa
Trattati costitutivi del a dei membri che lo
: regolamento che riveste un'importanza particolare in quanto attraverso le sue disposizioni i parlamentari hanno tentato di attribuire al Parlamento dei poteri non previsti
maggioranza assoluta dei voti espressi nei primi tre scrutini, al quarto scrutinio eletto il candidato che ottiene pi voti.
e riveste un ruolo politico di . Dirige i lavori dell'assemblea e presiede le sedute
europeo. Svolge un ruolo importante anche nel dialogo interistituzionale. Insieme ai 14 vicepresidenti e ai cinque questori forma l'ufficio di presidenza: esso si occupa di questioni finanziarie, amministrative
on il segretario generale che dirige i servizi del Parlamento. l presidente del Parlamento e dai presidenti dei
competente per le relazioni con le amenti nazionali, con i paesi terzi,
elle commissioni e delle delegazioni parlamentari; inoltre stabilisce il progetto di ordine del giorno dei periodi di sessione.
composta dai presidenti di tutte le Conferenza dei presidenti per
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quanto riguarda le attivit delle commissioni e la fissazione dell'ordine del giorno dei periodi di sessione. Il Parlamento ha costituito al suoattribuzioni e competenze sono stabilite dal regolamento; sono in numero di venti e i loro membri sono eletti per due anni enuovamente eletto. Esaminano le questioni loro sottoposte dal Parlamento, predispongopareri, proposte e relazioni che poi possono essere sottoposte alnel quadro delle procedure previste dai potere deliberante alla Commissionemembri pu chiedere che il potere deliberante sia attribuito in seduta plenaria.Inoltre il Parlamento pu costituire in ogni momento delle commissioni temporanee la cui durata non pu superare 12 mesi. Tra queste assumono particolatemporanee di inchiesta che possono essere costituite dal Parlamento su richiesta di un quarto dei suoi membri per esaminare le denunce di infrazione del diritto dell'cattiva amministrazione nella sua applicazione, semdavanti a un organo giudiziario, dell'sia terminata. Le modalit di esercizio del potere di inchiesta sono determinate di comune accordo dal Parlamento col ConsiglioUgualmente possono essere costituite delle commissioni parlamentari miste con i pardi Stati associati all'Unione o di Stati con i quali adesione. Infine il regolamento interno prevede anche la creazione dpermanenti composte da membri designati dal Parlamento. I parlamentari sono organizzati in gruppi politici per affinit politica e non regolamento interno prevede che un gruppo politico deve essere composto da deputati eletti in almeno un quarto degli stati membri, per costituire un gruppo deputati; un deputato non pu appartenere a pi di un graderiscono a nessun gruppo figurano nel gruppo dei non iscritti. Si contano attualmente otto gruppi politici: i socialisti europei e popolari europei sono i pi numerosi.Il Trattato prevede che lo statuto dei partiti polifinanziamento determinato dal Parlamento e daregolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria. Nella dichiarazione allegata al Trattato di Nizza si precisa che cStati membri all'Unione e lascia imnazionali. 5.3 FUNZIONAMENTO La legislatura dura cinque anni. Il Parlamento tiene una sessione ordinaria di diritto il secondo marted dperiodi di sessione che si tengono durante una settimana ogni mese, ma il Parlamento decide in piena autonomia della durata delle sue interruzistraordinaria su richiesta della maggioranza dei membri, del
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quanto riguarda le attivit delle commissioni e la fissazione dell'ordine del giorno dei periodi
ha costituito al suo interno delle commissioni permanenti e competenze sono stabilite dal regolamento; sono in numero di venti e i loro
per due anni e mezzo durante il primo periodo di sessione del Parlamento nuovamente eletto. Esaminano le questioni loro sottoposte dal Parlamento, predispongo
he poi possono essere sottoposte al voto dell'assemblea plenaria nel quadro delle procedure previste dai Trattati. La Conferenza dei presidenti pu delegare il
Commissione competente per materia. Tuttavia un terzo dei suoi il potere deliberante sia attribuito in seduta plenaria.
Inoltre il Parlamento pu costituire in ogni momento delle commissioni temporanee la cui durata non pu superare 12 mesi. Tra queste assumono particolare rilievo le commissioni
e possono essere costituite dal Parlamento su richiesta di un per esaminare le denunce di infrazione del diritto dell'
cattiva amministrazione nella sua applicazione, sempre che i fatti allegati non siano pendenti davanti a un organo giudiziario, dell'Unione o nazionale e finch la procedura giudiziaria non sia terminata. Le modalit di esercizio del potere di inchiesta sono determinate di comune
Consiglio e con la Commissione. Ugualmente possono essere costituite delle commissioni parlamentari miste con i par
o di Stati con i quali siano iniziate Trattative in vista della loro
interno prevede anche la creazione di delegazioni interparlamentari da membri designati e dai gruppi politici le cui competenze