Dirigenti Scolastici - FLC CGIL Lombardia · pubblicazione del manuale operativo nota 3019 del 17...
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Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE
010 - 2016 – 28 Febbraio 2016
REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria
02. La retribuzione di “tutti” i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto
03. Dirigenti scolastici, la risposta di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal alle incredibili affermazioni
dell’ANP
04. Seminario di formazione a Milano sulla valutazione dei
dirigenti scolastici: I MATERIALI
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
05. Bonus docenti: è salario accessorio e come tale va
contrattato
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
06. PON Scuola e Snodi formativi territoriali: avviso a
chiamata diretta
GESTIONE SCUOLA: APPALTI ATTIVITÀ NEGOZIALE DELLE SCUOLE
07. Attività negoziale delle scuole: alcune recenti modifiche normative importanti (in pillole)
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
08. Concorso docenti: pubblicato il bando. Le domande entro
il 30 marzo 2016
09. Classi di concorso: pubblicato il regolamento. Disponibile
l'applicazione per verificare le corrispondenze con le precedenti
ISCRIZIONI – ESAMI
10. Esami di Stato: pubblicata la circolare per la formazione delle commissioni per l'anno scolastico 2015/2016
PERSONALE: ORGANICI – INIDONEI – ITP
11. Richiesta assegnazione di assistenti di lingue straniere, anno scolastico 2016/2017
SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE
12.Quale ruolo per i docenti dell'organico potenziato di L.
Berlinguer
13. Una riflessione amara ma necessaria su organico potenziato
di Maurizio Tiriticco
ALLEGATI AL NOTIZIARIO
comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016
2016 02 25 Ancora valutazione dirigenziale ARMONE
2016 02 25 VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO alcune riflessioni RACI
nota 2670 dell 8 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
nota 2966 del 16 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
rettifiche e precisazioni
nota 3019 del 17 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
pubblicazione del manuale operativo
nota 3019 del 17 febbraio 2016 allegato
Avviso IL DURC SU SICOGE
Manuale per la generazione codici CUP
(Nota prot.1588del 13/01/2016)
Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016
decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento
classi di concorso
decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento
classi di concorso tabelle
circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 formazione commissioni esami di
stato secondo grado 2015 16
circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 allegati
nota 1741 del 16 febbraio 2016 assegnazione assistenti di lingua straniera 2016
2017
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DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria
Richiesto un incontro politico urgente e
fissata per il 9 marzo la prima iniziativa
di protesta davanti al MIUR.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL, dopo la conferma avuta nell’incontro
al MIUR dell’11 febbraio 2016 che continuano il taglio dei fondi contrattuali e la riduzione della
retribuzione dei dirigenti scolastici, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria
e hanno richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca.
I sindacati chiedono che vengano affrontati urgentemente anche i temi del reclutamento
(concorso) dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la
retribuzione di risultato.
Di seguito la lettera inviata al MIUR.
____________________________________
Roma, 16 febbraio 2016
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
sen. Stefania Giannini
Al Sottosegretario,
on. Davide Faraone
Al Capo di Gabinetto MIUR,
dott. Alessandro Fusacchia
Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione dei Dirigenti Scolastici - Richiesta di
incontro su vertenza Dirigenti Scolastici
Nel corso dell’incontro al MIUR di “aggiornamento FUN a.s. 2015/2016” dell’11 febbraio u.s., le
scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza dell’esistenza di un diverso orientamento
interpretativo tra MIUR e MEF, relativo alle modalità di calcolo per la quantificazione del Fondo
Unico Nazionale per l’a.s. 2015/2016, che ha come conseguenze:
la mancata certificazione delle risorse contrattuali relative all’a.s. 2015/2016;
la mancata ripartizione regionale delle stesse;
la mancata apertura dei tavoli di Contrattazione Integrativa Regionale sulla retribuzione
di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2015/2016.
Risulta che il MEF contesta al MIUR il mancato invio, a suo tempo, all’UCB dell’atto costitutivo
del FUN relativo all’a.s. 2011/2012, ponendo esplicitamente in dubbio la correttezza del metodo
di calcolo utilizzato dal MIUR per quell’anno e ipotizzando in quella circostanza il superamento
dei vincoli imposti dalla normativa con conseguente richiesta di recupero, da effettuare sulla
contrattazione 2015/2016. In tal modo verrebbero utilizzati una buona parte dei fondi del comma
86 della Buona Scuola, tradendo così l’impegno politico assunto dal Ministro e dal Sottosegretario
il 4 dicembre 2014.
Risulta inoltre che l’UCB interviene sui contratti integrativi regionali sottoscritti per gli anni
scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 formulando rilievi e subordinando la certificazione
al trasferimento di risorse dalla retribuzione di posizione parte variabile a quella di risultato, in
violazione del CCNL vigente e con conseguenze negative sul trattamento pensionistico e sulla
buonuscita dei dirigenti scolastici.
L’esistenza di un contenzioso tra due diversi Dicasteri, i cui vertici politici sono naturalmente
espressione dello stesso Governo, impone di trasferire la vicenda alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Quanto sopra riportato aggrava le problematiche salariali dei dirigenti scolastici, la cui
retribuzione professionale media è diminuita di oltre 3.500 euro all’anno per effetto
dell’interpretazione restrittiva del Decreto Tremonti da parte del MEF e delle decurtazioni rese
permanenti dalle successive Leggi di stabilità. Si sono così aggravate le differenze retributive
con il resto della dirigenza pubblica e non ha trovato soluzione l’inaccettabile sperequazione
interna alla categoria.
A tutto ciò si aggiungono ulteriori oneri impropri che si scaricano sulle scuole e sui dirigenti per
l’estensione alle istituzioni scolastiche di norme, pensate per la generalità delle Pubbliche
Amministrazioni (trasparenza, anticorruzione, normativa sugli appalti pubblici, sicurezza, ecc.),
alle quali sono connesse pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e perfino penale.
Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e sollecitano un
urgente incontro politico con le SS.LL. finalizzato alla soluzione positiva dei problemi denunciati
e che affronti anche i temi del reclutamento dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del
relativo rapporto con la retribuzione di risultato.
ALLEGATI
comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016
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02. La retribuzione di “tutti” i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto
Nessuno può ostacolare l’impegno della
FLC CGIL nella difesa della dignità del
lavoro di dirigenti scolastici, docenti e
personale ATA.
All’incontro del 24 febbraio 2016 di informativa sui criteri di ripartizione del bonus e su
costituzione e funzionamento del comitato di valutazione eravamo presenti anche con una
rappresentanza dei dirigenti scolastici della FLC CGIL e abbiamo espresso la contrarietà della
categoria ad un utilizzo discrezionale del bonus, ribadendo la natura di salario accessorio
di tale compenso.
Come FLC CGIL abbiamo infatti sottolineato che il confronto con il tavolo sindacale, lungi dal
rappresentare una limitazione delle prerogative dirigenziali, deve essere agito dai dirigenti
scolastici a garanzia della trasparenza dell’azione dirigenziale che, anche in questa
circostanza, deve valorizzare il lavoro svolto dai docenti nella direzione del miglioramento
dell’istituzione scolastica.
Con la stessa determinazione e la stessa intransigenza difenderemo la dirigenza
scolastica da chi, nel nome di una distorta rappresentazione dei compiti del dirigente
scolastico, si accanisce nel voler attribuire ai dirigenti scolastici il compito di autorità
salariale e sta di fatto abbandonando la dirigenza scolastica nelle mani dei direttori
generali che, utilizzando la stessa discrezionalità che oggi si pretende dai dirigenti
scolastici nei confronti dei docenti, valuterà e premierà i dirigenti “graditi” a scapito
di tutti gli altri, meno, poco o per niente graditi.
Noi riteniamo invece che il salario accessorio debba essere utilizzato per retribuire
equamente e dignitosamente il lavoro – dei docenti come dei dirigenti – e non essere
utilizzato per premiare.
Solo la contrattazione fra il datore di lavoro e chi rappresenta i lavoratori può assicurare, come
stabilisce la Costituzione, che sia rispettato il diritto ad una retribuzione dignitosa ed equa.
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03. Dirigenti scolastici, la risposta di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola,
Snals Confsal alle incredibili affermazioni dell’ANP
I sindacati scuola replicano alle
affermazioni dell’Associazione nazionale
dirigenti e alte Professionalità
successive all’incontro al MIUR sulla
valorizzazione professionale dei docenti.
Sono di gravità inaudita le affermazioni contenute nel resoconto che sul sito dell’ANP viene fatto
dopo l’incontro al MIUR del 24 febbraio 2016 sulla valorizzazione professionale dei docenti, il
cosiddetto bonus.
Già il titolo del pezzo suona falso e offensivo quando descrive le posizioni assunte dagli altri
sindacati come attacco ai dirigenti delle scuole. Ma è il testo, nel suo complesso, a offrire una
lettura totalmente distorta del nostro pensiero e dello stesso andamento dell’incontro al MIUR.
È del resto molto significativo, e basterebbe da solo a spiegare le ragioni dell’astio che pervade
il documento dalla prima all’ultima riga, il modo con cui l’ANP mostra di intendere la
contrattazione, dalla quale i dirigenti finirebbero per rimanere “imbrigliati”. Quale idea di
dirigente, di comunità scolastica, di relazioni sociali possa celarsi dietro espressioni del genere è
facile intuirlo, e suscita qualche inquietudine. Per quanto ci riguarda, confronto, negoziato e
contratti non servono a imbrigliare, ma segnano percorsi rivolti all’assunzione trasparente di
decisioni e responsabilità condivise, nell’interesse del bene comune.
L’ANP evidentemente la pensa in modo diverso, rivendicando l’esercizio di un “potere
discrezionale” che non ammetterebbe argini, forzando in tal senso anche la stessa legge 107/15.
L’affermazione secondo cui i sindacati di Comparto “non riconoscono il ruolo dei dirigenti delle
scuole” prima ancora che gratuita, infondata e offensiva suona assolutamente ridicola se riferita
a sindacati che da sempre organizzano e rappresentano la dirigenza scolastica, ricorrendo
quando necessario a iniziative di mobilitazione come quelle in atto sul FUN, a fronte delle quali
risalta al momento una certa inerzia dell’ANP. Così come appare per lo meno incauta l’enfasi con
cui l’ANP sposa in toto una circolare emessa altrettanto incautamente, tanto da essere ritirata
nel giro di 24 ore.
L’intelligenza e la saggezza dei dirigenti scolastici sono ben diverse e superiori rispetto a quelle
espresse nel comunicato. Per fortuna la scuola italiana può far conto su tanti dirigenti che
operano con un’autorevolezza rafforzata ogni giorno sul campo dalla loro capacità di costruire
relazioni positive, fattore non secondario per la qualità e l’efficacia dell’azione formativa.
Nella convinzione che tutti i momenti di confronto siano quanto mai utili per favorire
un’applicazione delle norme orientata a prevenire divisioni e conflitti, la nostra idea di dirigenza
è da sempre distante dal principio dell’escludere ignorando (Don’t ask don’t tell, come suggerisce
l’ANP) perché estraneo a ogni modello autenticamente educativo e a una leadership
democratica.
I rischi di possibile contenzioso nascono proprio dalla presunzione con cui si vorrebbero
interpretare a proprio uso e consumo norme di legge sulle quali, al di là di ogni legittima
espressione di consenso o dissenso, si rivelano viceversa quanto mai utili e opportuni tutti i
momenti di confronto che possano favorirne un’applicazione quanto più possibile orientata a
prevenire divisioni e conflitti.
Va letta in questo senso, per esempio, la richiesta di veder rispettate le prerogative che norme
vigenti (né più, né meno della legge 107/15) assegnano alla disciplina contrattuale per ciò che
riguarda la retribuzione accessoria del personale. Si tratta peraltro della stessa richiesta che
coerentemente viene fatta dalle OO.SS. anche per ciò che riguarda la retribuzione di risultato
dei dirigenti scolastici che, altrimenti, nel quadro della prossima valutazione dei dirigenti,
sarebbe rimessa alla assoluta discrezionalità dei direttori degli uffici scolastici regionali.
Perché le sedi di confronto producano esiti positivi e utili, è indispensabile che chi vi partecipa lo
faccia in modo costruttivo e serio; chi vi coglie solo pretesti per alimentare assurde polemiche,
non aiuta a risolvere i problemi, alimenta solo divisione e finisce per indebolire le stesse ragioni
di coloro che dovrebbe rappresentare e tutelare.
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
I responsabili nazionali della dirigenza scolastica
FLC CGIL
Gianni Carlini
CISL Scuola
Mario Guglietti
UIL Scuola
Rosa Cirillo
SNALS Confsal
Pasquale Ragone
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04. Seminario di formazione a Milano sulla valutazione dei dirigenti
scolastici: I MATERIALI
ORGANIZZATO DA PROTEO FARE
SAPERE – STRUTTURA DI COMPARTO DS
FLC LOMBARDIA
Il 25 febbraio 2016 si è tenuto un seminario di formazione per DS:
“LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/2015:
PROBLEMI E PROSPETTIVE
(riflessi retributivi e sugli incarichi triennali)”
Hanno dato il loro contributo alla riflessione
Antonio Bettoni - presidente Proteo fare sapere Lombardia già presidente PROTEO
NAZIONALE che ha coordinato i lavori
Tobia Sertori segretario generale FLC CGIL Lombardia
Raffaele Ciuffreda - responsabile regionale struttura di comparto ds FLC CGIL e
componente coordinamento nazionale SCNDS FLC CGIL
Gianni Carlini responsabile nazionale SCNDS (struttura di comparto NAZIONALE) FLC
CGIL
Purtroppo per motivi di lavoro e personali non ha potuto partecipare Anna Armone che
però ha inviato una sua riflessione in merito
Il seminario ha visto la partecipazione di 150 dirigenti scolastici.
In allegato i materiali del seminario (i materiali di G. Carlini saranno forniti in un
secondo momento)
2016 02 25 Ancora valutazione dirigenziale ARMONE
2016 02 25 VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO alcune riflessioni RACI
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SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
05. Bonus docenti: è salario accessorio e come tale va contrattato
I sindacati scuola chiedono una verifica
politica. Unitariamente sostengono
inoltre la natura di organo perfetto del
Comitato di valutazione. Il confronto è
stato aggiornato alla prima settimana di
marzo.
Si è svolto alle ore 10 del 24 febbraio 2016 l’incontro, da tempo richiesto dalla FLC CGIL e dalle
altre organizzazioni sindacali, sulle questioni gestionali aperte con l’introduzione del cosiddetto
bonus per la valorizzazione del merito docenti (legge 107/15 art 1 commi 126-130).
L’incontro, presieduto congiuntamente dal dott. Jacopo Greco (Direttore generale del Bilancio) e
dalla dott.ssa Carmela Palumbo (Direttore generale degli Ordinamenti), ha affrontato due punti:
1. criteri di ripartizione dei 200 milioni di euro a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche;
2. costituzione e funzionamento del Comitato di valutazione.
Criteri di ripartizione fra le istituzioni scolastiche del bonus
L’Amministrazione ha manifestato l’intenzione di procedere alla ripartizione nel più breve tempo
possibile attraverso l’emanazione di un Decreto previsto peraltro dalla stessa legge e seguendo
i criteri in linea di massima delineati dal comma 126.
La nostra posizione
Accogliendo come positiva l’intenzione di voler procedere in tempi brevi, abbiamo richiamato,
anche per espressa previsione della stessa legge 107/15, la natura di salario accessorio del
cosiddetto bonus; in quanto tale esso va sottoposto a contrattazione. In conseguenza di ciò
la FLC CGIL ha proposto un passaggio contrattuale nazionale e la successiva contrattazione di
scuola, esattamente come avviene per il Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS). È l’unico modo
per rispettare la stessa previsione costituzionale che, in materia salariale, indica la strada della
contrattazione collettiva.
Per quanto attiene ai criteri di ripartizione, in coerenza con la negoziabilità dei 200 milioni di
euro, si possono ben adottare, sia pur con qualche correttivo da contrattare, gli stessi criteri con
cui si ripartisce il FIS, anche in via sperimentale.
Su questo argomento, dunque, abbiamo chiesto, unitariamente alle altre organizzazioni
sindacali, una verifica politica che porti all’apertura di un confronto di merito finalizzato
alla riconduzione del bonus nell’alveo contrattuale, evitando in questo modo la diffusione di un
clima generale di scontro nelle scuole e l’attivazione di un inevitabile contenzioso giurisdizionale.
Costituzione e funzionamento del Comitato di Valutazione
L’Amministrazione ha introdotto successivamente tre questioni legate alla costituzione e al
funzionamento del Comitato di Valutazione: se sia regolare o meno la costituzione del
Comitato anche in assenza di una delle sue componenti; se il Comitato di Valutazione debba
essere considerato un organo perfetto; se sia opportuno fornire da parte del MIUR, anche tramite
circolare, delle griglie generali di criteri da offrire alle scuole.
Sulle prime due questioni il MIUR, anche in coerenza con le FAQ pubblicate
dall’Amministrazione, ha sostenuto la regolarità della costituzione anche in assenza di una
componente e la non perfezione del Comitato.
La nostra posizione
Abbiamo innanzitutto precisato che sarebbe stato opportuno da parte del MIUR astenersi
dal pubblicare delle FAQ sull’argomento e che sarà opportuno in ogni caso astenersene d’ora
in poi, se si vuole dare senso al confronto iniziato con la seduta odierna. Abbiamo inoltre
sottolineato come, vista la delicatezza dei temi in discussione, la legge avrebbe dovuto prevedere
strumenti attuativi molto precisi, per cui, in mancanza di ciò non si può sopperire con una
circolare che risulterebbe strumento unidirezionale e certamente inefficace.
Nel merito delle questioni la FLC CGIL ha sostenuto innanzitutto come non coerente con
l’autonomia scolastica l’indicazione dei criteri da parte del MIUR; ha inoltre ribadito,
come del resto aveva fatto in precedenza a commento delle FAQ dell’Amministrazione, la
funzione di organo valutante del Comitato. Da ciò il suo carattere di organo perfetto anche per
due ragioni: la prima, che non solo l’espressione di un giudizio ma anche l’individuazione dei
criteri richiede la perfezione dell’organismo; la seconda, che non si può pensare che il Comitato
possa operare a costituzione imperfetta al momento della valutazione del servizio per le
immissioni in ruolo: un fatto del genere vedrebbe il Comitato operare in maniera diversa senza
che ciò sia stato previsto dalla stessa legge. Per tutte queste considerazioni va da sé che non è
neppure pensabile che si possa ritenere operante un organo che agisca senza la presenza di una
delle sue componenti.
Sia sulla ripartizione del bonus alle scuole sia sulla costituzione e funzionamento del Comitato di
valutazione i rappresentanti dell’Amministrazione hanno preso l’impegno di riportare la
discussione di oggi e consultare l’organo politico indicando come data di massima per il
prossimo incontro il 3 o 4 marzo prossimi.
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FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
06. PON Scuola e Snodi formativi territoriali: avviso a chiamata diretta
Solo tredici giorni per presentare la
candidatura. Non obbligatoria in
questa fase l’indicazione delle
delibere degli organi collegiali.
Snodi formativi territoriali e Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), adottato con il Decreto Ministeriali 851/15, prevede,
nell’ambito delle iniziative di formazione del personale della scuola, l’individuazione di snodi
formativi territoriali considerati come una delle leve per gestire le principali attività
formative non svolte all’interno di ogni scuola.
Gli snodi sono destinati a:
formare il personale della scuola per l’aumento delle competenze relative ai processi
di digitalizzazione e di innovazione tecnologica per un uso consapevole delle risorse
digitali nella prassi didattica e nell’attività amministrativa;
promuovere l’innovazione didattica delle scuole supportata dalle tecnologie;
attivare azioni di orientamento, di supporto e di collegamento con il territorio per lo
sviluppo di un sistema di formazione integrata.
Gli snodi (ossa le sedi dove avverrà la formazione), dovranno assicurare la copertura
territoriale, la continuità negli anni della progettualità formativa e la partecipazione a
monitoraggi qualitativi. Per l’attività degli snodi il PNSD prevede l’utilizzo di quota parte delle
risorse destinate alla Formazione dalla legge 107/15 (circa 10 milioni di euro all’anno) + risorse
PON-FSE + “Per la Scuola” 2014-2020 + stanziamenti ordinari del ministero.
Snodi formativi territoriali e PON “Per la scuola”
L'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con la nota 2670 dell’8 febbraio 2016, pubblicata sul
sito del MIUR il 10 febbraio, ha emanato l’Avviso finalizzato all’individuazione degli “Snodi
formativi territoriali”, sedi della formazione in servizio per “l’innovazione didattica e
organizzativa”.
L'Avviso rientra negli interventi dell'ASSE I "Istruzione" finanziati dal FSE (Fondo Sociale
Europeo), Obiettivo Specifico 10.8, Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, Azione 10.8.4, Formazione
del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi
L’avviso è formalmente rivolto a tutte le scuole statali sedi di dirigenza (codice
meccanografico identificativo), ma è riconosciuta la priorità per scuole già individuate quali poli
formativi a seguito di procedure nazionali (DM 821/2013, DM 763/2014, DD 75/2015).
Per la Regione Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Autonoma
di Bolzano saranno successivamente attivate specifiche procedure.
Le scuole che intendono candidarsi quali Snodi formativi territoriali devono fare riferimento alle
seguenti macroaree tematiche di intervento:
implementazione e realizzazione di azioni di formazione volte a favorire il processo
di digitalizzazione nelle scuole;
promozione delle metodologie didattiche, della didattica laboratoriale per lo sviluppo
delle competenze con il supporto di tecnologie digitali e multimediali, sperimentazione di
curricola per la competenza digitale e l’utilizzo degli ambienti per la didattica digitale
integrata;
elaborazione di strategie di digitalizzazione e innovazione tecnologica, supporto
tecnico e progettuale per la realizzazione di ambienti digitali e di trasformazione di spazi
e tempi della didattica.
Modalità di individuazione degli “snodi”
La candidatura deve essere presentata utilizzando le piattaforme denominate “Gestione degli
Interventi” (GPU) e Sistema Informativo Fondi (SIF) 2020.
Ricordiamo che per l’ammissibilità delle candidature è necessario che le scuole:
inseriscano nell’area “Gestione degli Interventi” (GPU) tutti i dati richiesti nell’area di
candidatura per il presente Avviso;
inoltrino il formulario di candidatura nell’area “Gestione degli Interventi” GPU compilato
in ogni sua parte;
presentino la richiesta entro i termini previsti (si considera valida la data e l’ora
dell’inoltro online);
alleghino una dichiarazione a firma del Dirigente scolastico che attesti la esistente
disponibilità di ambienti, tecnologie e attrezzature adeguate alla gestione delle azioni per
le quali si presenta la candidatura, unitamente alla disponibilità delle risorse umane e
organizzative con competenze tecniche, amministrative e gestionali adeguate a svolgere
il ruolo di “Snodi formativi territoriali”;
dichiarino l’approvazione del conto consuntivo relativo all’annualità 2014 a garanzia
della capacità gestionale dei soggetti beneficiari richiesta dai regolamenti dei Fondi
Strutturali Europei, e che non siano oggetto di contestazione per irregolarità contabili e/o
procedurali;
trasmettano la documentazione digitalmente sulla piattaforma finanziaria “Sistema
Informativo Fondi (SIF) 2020” nei tempi stabiliti dall’AdG.
Con la nota 2966 del 16 febbraio 2016 l’autorità di gestione ha stabilito che, tenuto conto della
tempistica stringente dell’Avviso, non è obbligatoria in questa fase l’indicazione degli
estremi della delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto che approva la
candidatura.
Il messaggio è chiaro: più importante del rispetto delle regole di funzionamento degli
organi collegiali di scuola, è la tempistica definita unilateralmente a livello nazionale.
Si tratta di un precedente negativo e foriero di non pochi problemi. È evidente che sarebbe stato
sufficiente dare tempi più distesi per la presentazione delle candidature per evitare questa
incresciosa situazione.
L’indicazione degli estremi delle delibere sarà, invece, obbligatoria per la presentazione della
proposta progettuale.
Le candidature saranno valutate da appositi “gruppi per la valutazione” nominati con decreto
dai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali.
La griglia di valutazione è la seguente:
SNODI
FORMATIVI
TERRITORIALI
Criteri di selezione Punteggio Punteggio
massimo
1. Esperienza pregressa specifica nel campo della formazione al digitale, in
quanto polo formativo ai sensi del d.m. n.
821 del 2013, d.m. n. 763 del 2014, dDG n. 75 del 2016), ovvero componente nelle reti per la formazione del personale scolastico sul digitale negli ultimi cinque anni o presidio per le nuove tecnologie all’interno del PON 2007-2013
max 30 punti in
qualità di capofila
max 15 punti in
qualità di
membro di rete
30 punti
2. Capacità di implementazione del digitale a scuola attraverso la realizzazione e la partecipazione a progetti tecnologici (per esempio, Cl@ssi
2.0, Scuol@ 2.0, editoria digitale
scolastica, iniziative a supporto della diffusione di innovazioni tecnologiche fondi ex L.440/97 EPR 2010 negli ultimi cinque anni) ivi compresi anche quelli realizzati con le risorse finanziarie del PON 2007/2013
Tutta la scuola
(15 punti)
Uno o più plessi
(10 punti)
Una o più classi
(5 punti)
15 punti
3. Aspetti logistici e organizzativi
a. facilmente raggiungibile (ad es. vicinanza ad aeroporto, stazione
ferroviaria, metropolitana, fermate di bus, presenza di parcheggio e presenza di
strutture ricettive);
b. disponibilità di aule, spazi e laboratori;
c. disponibilità ad attivare reti di
scuole sul territorio e numero massimo di persone che possono essere coinvolte, quali beneficiari, del processo formativo;
a. max 5 punti per
la raggiungibilità;
b. max a 10 punti
per la
disponibilità di
aule, spazi e
laboratori;
c. max a 10 punti
per la capacità di
attivare reti;
d. max a 10 punti
per la capacità di
attivare
55 punti
d. capacità di attivare collaborazioni con Università, enti, centri di
ricerca, altri soggetti esperti,
ecc.;
e. capacità di coinvolgimento di fondazioni e altri attori del territorio;
f. dotazione di connettività della scuola in ingresso di almeno 30Mb.
collaborazioni con
Università ecc.;
e. max a 10 punti
per le
collaborazioni sul
territorio;
f. 10 punti in caso
di dotazione di
connettività di
almeno 30 Mb.
Da notare come il riferimento specifico alle fondazioni (punto 3 lettera e) non appare
comprensibile.
Non saranno inserite in graduatoria le candidature che abbiano conseguito un punteggio
complessivo inferiore a 30. Tale punteggio coincide con quello da assegnare alle scuole
capofila dei cosiddetti poli formativi.
Saranno individuate almeno una scuola per regione con funzioni di coordinamento e almeno
una scuola per provincia salvo ulteriori fabbisogni legati alla raggiungibilità (vastità del
territorio, impedimenti geografici) e all’ampiezza delle reti di scuole da servire. Ricordiamo che
il PNSD prevede l’individuazione di 300 snodi territoriali.
Cronoprogramma dell’Avviso
Attività Tempistic
a Procedura
Presentazion
e delle
candidature
dalle ore 10.00 del giorno 11 febbraio 2016 alle ore 14.00
del giorno 23 febbraio 2016
Le scuole devono accedere all’apposita area all’interno del sito dei
Fondi strutturali 2014- 2020, denominata “Gestione degli
Interventi” (GPU), al seguente indirizzo:
http://www.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020 e
completare l’apposito formulario.
Trasmissione
delle
candidature
dalle ore
10.00 del
giorno 23
febbraio
2016 alle
ore 14.00
del giorno
26 febbraio
2016.
Le scuole devono
1. scaricare una copia della candidatura inoltrata su GPU;
2. firmare digitalmente la candidatura senza apportare a quest’ultima nessuna modifica. Si ricorda che la candidatura può essere firmata dal Dirigente scolastico o su sua delega dal DSGA e che il file deve essere esclusivamente in formato .pdf o .pdf.p7m.;
3. allegare la candidatura firmata digitalmente sul sistema
Finanziario seguendo le seguenti istruzioni:
a. selezionare il link “Gestione Finanziaria” presente alla pagina http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020, utilizzare le credenziali SIDI, accedere al menù servizi SIDI;
b. accedere all’area “Gestione Finanziario-Contabile” e all’applicazione “Sistema Informativo Fondi (SIF) 2020;
c. dal menu funzioni è disponibile, sotto la voce “Candidature” la
funzione “Trasmissione candidature firmate”;
d. in fase di trasmissione, superati i controlli di validità del file, la candidatura sarà protocollata;
e. dalla stessa funzionalità la scuola può visualizzare il codice di protocollo e relativa data.
Valutazione
delle
candidature
Entro l’11
marzo
2016
A cura degli Uffici Scolastici Regionali
Pubblicazion
e delle
graduatorie
Entro il 15
marzo
2016
A cura degli Uffici Scolastici Regionali
Validità e Utilizzo delle graduatorie
Le graduatorie possono avere una validità di tre anni fatte salve esigenze specifiche che
emergeranno nel corso della programmazione.
Alle scuole individuate quali “Snodi Formativi Territoriali” sarà chiesto, di volta in volta, di
presentare le proprie proposte di formazione secondo istruzioni che verranno in seguito
comunicate dal MIUR.
Inoltre, tenuto conto che gli snodi devono garantire la formazione su tutti gli ambiti del PNSD,
per l’individuazione specifica delle sedi si procederà sulla base dei bisogni formativi e della
tipologia dei beneficiari (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi,
docenti, personale amministrativo, ecc.).
Manuale operativo
Con la nota 3019 del 17 febbraio 2016 l’Autorità di gestione ha trasmesso il Manuale operativo
relativo alle procedure per la presentazione delle candidature per l’individuazione degli “Snodi
Formativi Territoriali”
ALLEGATI
nota 2670 dell 8 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
nota 2966 del 16 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
rettifiche e precisazioni
nota 3019 del 17 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali
pubblicazione del manuale operativo
nota 3019 del 17 febbraio 2016 allegato
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GESTIONE SCUOLA: APPALTI ATTIVITÀ NEGOZIALE DELLE SCUOLE
07. Attività negoziale delle scuole: alcune recenti modifiche normative
importanti (in pillole)
DURC SU SICOGE
GENERAZIONE CODICI CUP
NUOVE SOGLIE EUROPEE
TERMINI DI PUBBLICAZIONE GRADUATORIE PER CONFERIMENTO INCARICHI PRESTAZIONE D’OPERA
FASE DI AGGIUDICAZIONE DELLA PROCEDURA DI GARA.
NOVITA’ IMPORTANTI ATTIVITA’ NEGOZIALE SCUOLE E ACQUISTI
1) ARRIVA IL DURC SU SICOGE - MEF
il SICOGE, con avviso dell'8/02/2016, al fine di snellire procedure e dematerializzare atti ha
comunicato di farsi carico di richiedere a INAIL il documento di regolarità contributiva (DURC).
Il DURC ha validità trimestrale, il SICOGE provvede in modo autonomo ad aggiornare il DURC
effettuando nuove richieste a INAIL fintanto che la fattura non è rifiutata, completamente pagata
o sono trascorsi più di 6 (sei) mesi dalla data di ricezione della fattura.
I DURC richiesti da SICOGE saranno identificati con il nome "DURC-SICOGE-Identificativo fiscale
cedente prestatore.pdf".
ALLEGATI
Avviso IL DURC SU SICOGE
-------------------- 2) GENERAZIONE CODICI CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO) MANUALE - FONDI
STRUTTURALI EUROPEI – PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA”
Al fine di supportare le Istituzioni scolastiche e velocizzare il rilascio delle utenze per la
generazione dei codici CUP, si forniscono sul manuale che viene pubblicato sul sito dei Fondi
Strutturali http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020, le indicazioni
da seguire per una corretta gestione delle operazioni.
Il Codice Unico di Progetto (CUP) può essere facilmente richiesto e successivamente inserito sul sistema Sidi SIF2020, seguendo le istruzioni riportate nel manuale.
ALLEGATI
Manuale per la generazione codici CUP
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3) NUOVE SOGLIE EUROPEE
Fondi Strutturali Europei – Integrazioni e chiarimenti in merito alle Linee guida dell’Autorità di
Gestione (nota Prot.n.AOODGEFID/1588 del 13/01/2016) per l’affidamento dei contratti pubblici
di servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria.
In particolare, il Regolamento Delegato UE 2015/2170 della Commissione del 24 novembre 2015
di “modifica della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle
soglie applicabili per le procedure di aggiudicazione degli appalti” ha rideterminato l’importo delle
soglie di rilevanza comunitaria e modificato gli artt. 28 e 125 del D.Lgs. 163/2006 (Codice degli
appalti pubblici di lavori, servizi e forniture) prevedendo i seguenti nuovi importi:
_ 135.000,00 Euro, per gli appalti di forniture e servizi aggiudicati da amministrazioni
aggiudicatrici che sono autorità governative centrali.
_ 209.000,00 Euro per:
a) gli appalti di forniture e servizi aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici diverse
dalle autorità governative centrali;
b) per appalti pubblici di servizi parzialmente esclusi dall’applicazione del Codice Appalti,
aggiudicati da una qualsiasi stazione appaltante.
ALLEGATI
(Nota prot.1588del 13/01/2016)
Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016
-------------------- 4) TERMINI DI PUBBLICAZIONE GRADUATORIE PER CONFERIMENTO INCARICHI
prestazione d’opera INTERNI/ESTERNI
Con riferimento alla procedura per il conferimento di incarichi prestazione d’opera nell’ambito
dei progetti, sia interno che esterno all’Istituzione scolastica, si evidenza, peraltro, che il
provvedimento con il quale si rende nota la graduatoria diventa definitivo il 15° giorno successivo
decorrente dalla data di pubblicazione nell’albo della scuola.
Si ritiene che tale termine abbia carattere perentorio poiché posto a tutela del soggetto che
intenda proporre reclamo avverso la graduatoria medesima (art. 14, comma 7, del D.P.R.
275/1999).
Diversamente, si reputa congruo il termine di 15 giorni previsto per l’affissione dell’avviso di
selezione nel caso di selezione di esperti esterni; tale termine potrà essere ridotto dall’Istituzione
scolastica in presenza di comprovate ragioni di urgenza, ovvero nel caso di selezione di personale
interno, nel rispetto, comunque, della normativa vigente in tema di obblighi di pubblicità,
trasparenza e comunicazione.
ALLEGATI
(Nota prot.1588del 13/01/2016)
Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016
-------------------- 5) FASE DI AGGIUDICAZIONE DELLA PROCEDURA DI GARA.
Terminata la fase di valutazione delle offerte, il seggio di gara dichiara, nell’ultimo
verbale, l’aggiudicazione provvisoria a favore del migliore offerente.
Verificata poi la correttezza della procedura, il RUP con decreto adotta il provvedimento
di aggiudicazione definitiva dandone comunicazione ai soggetti di cui all’art. 79, comma
5, lett. a) del Codice appalti. In particolare, la comunicazione all’aggiudicatario ed al
concorrente che segue in graduatoria è disposta ai fini della verifica sul possesso dei
requisiti dichiarati in sede di gara (cfr. All. 11 delle Linee guida).
L’aggiudicazione definitiva, divenuta efficace a seguito dell’esito positivo dei suddetti
controlli, è comunicata all’aggiudicatario (cfr. All. 10 Linee guida).
ALLEGATI
(Nota prot.1588del 13/01/2016)
Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016
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6) CONTRATTI PUBBLICI QUANDO L’URGENZA LEGITTIMA L AFFIDAMENTO DIRETTO
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 3 febbraio 2016 n. 413 ha
analizzato e deciso la vicenda che ha visto un Comune affidare direttamente ad una
società la gestione dell'impianto natatorio, fattispecie che ad avviso del giudicante
rientra nell’ambito di quelle descritte dall’art. 57 d.lgs. n. 163-06.
Il sistema di scelta del contraente a mezzo di procedura negoziata senza pubblicazione del bando
di cui all'art. 57, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, rappresenta un'eccezione al principio
generale della pubblicità e della massima concorrenzialità tipica della procedura aperta, con la
conseguenza che i presupposti fissati dalla legge per la sua ammissibilità devono essere accertati
con il massimo rigore e non sono suscettibili d'interpretazione estensiva (cfr. Consiglio di Stato,
Sez. V, 30 aprile 2014, n. 2255). In base al comma 2, lett. c) di tale previsione normativa,
l’affidamento diretto è consentito nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema
urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i
termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando
di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere
imputabili alle stazioni appaltanti.
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PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
08. Concorso docenti: pubblicato il bando. Le domande entro il 30 marzo 2016
Le prove scritte si svolgeranno nel mese
di aprile-maggio.
Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 16 del 26
febbraio 2016) i bandi del concorso a cattedre.
La presentazione delle domande
Le domande si presentano dal 29 febbraio fino al 30 marzo 2016 (ore 14) attraverso le
istanze online.
È disponibile sul nostro sito una scheda che illustra le procedure da seguire per
la registrazione..
Chi può partecipare al concorso
Al concorso potranno partecipare solo i docenti precari (sono esclusi i docenti a tempo
indeterminato nella scuola statale, come stabilito dalla legge 107/15), in possesso
dell’abilitazione/idoneità per lo specifico insegnamento, inclusi i maestri diplomati di istituto
o scuola magistrale entro il 2001/2002 come stabilito dal DPR 25 marzo 2014.
Per il sostegno è necessaria anche la specializzazione: i docenti specializzati potranno quindi
presentare sia la domanda per il posto comune che quella per il sostegno.
Le nuove classi di concorso
Il concorso, per la scuola secondaria, è stato bandito sulla base delle nuove classi di concorso,
e dei relativi ambiti disciplinari. Le abilitazioni precedenti confluiscono nelle nuove classi di
concorso secondo quanto stabilito nelle tabelle allegate al regolamento.
Sul sito è disponibile un’applicazione, che permetta di individuare le corrispondenze tra
vecchie e nuove classi di concorso.
Le prove del concorso
Le prove scritte si svolgeranno nel mese di aprile-maggio (il calendario sarà pubblicato sulla GU
del 12 aprile 2016). Quelle orali entro il mese di luglio.
Ulteriori approfondimenti e una puntuale analisi dei provvedimenti, saranno pubblicate nei
prossimi giorni sul sito e nel nostro speciale.
Si confermano tutte le criticità che abbiamo già denunciate e la mancata volontà di procedere
alla stabilizzazione dei docenti che hanno già acquisito i requisiti di servizio previsti dalla
sentenza europea.
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09. Classi di concorso: pubblicato il regolamento. Disponibile
l'applicazione per verificare le corrispondenze con le precedenti
Sulla Gazzetta Ufficiale del 22
febbraio 2016 il Decreto del
Presidente della Repubblica 19 e le
relative tabelle.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2016 il Decreto del Presidente della
Repubblica 19 del 14 febbraio 2016 e le relative Tabelle.
Le abilitazioni precedenti confluiranno nelle nuove classi di concorso secondo quanto stabilito
nelle tabelle allegate al regolamento.
Abbiamo predisposto un’applicazione, che permette di individuare le corrispondenze tra
vecchie e nuove classi di concorso. Allo stesso indirizzo, a breve, sarà disponibile anche
l'applicazione per la ricerca delle nuove classi di concorso alle quali si può accedere con il proprio
titolo di studio.
Si tratta di un provvedimento atteso da 8 anni (era previsto dalla Legge 133/08) che ha
avuto un iter complesso e travagliato a causa dei continui cambi di rotta del Ministero.
Da una prima lettura del provvedimento si rileva che sono state accolte alcune delle condizioni
e osservazioni, sia sull'impianto che nello specifico delle tabelle, che erano state espresse nei
pareri del Consiglio di Stato e del Parlamento. Molti dei rilievi erano presenti anche nelle
osservazioni che avevamo inviato al Ministero in occasione dell'incontro tecnico del 14
settembre a cui non è seguito più alcun confronto pur avendo più volte chiesto di essere
convocati sull'argomento.
Permangono ancora alcune criticità, sulle quali torneremo in maniera più diffusa, e restano
aperte tutte le questioni relative alla gestione degli organici e delle graduatorie e alle tutele
di chi già lavora nella scuola sia a tempo indeterminato che determinato.
ALLEGATI
decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento
classi di concorso
decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento
classi di concorso tabelle
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ISCRIZIONI – ESAMI
10. Esami di Stato: pubblicata la circolare per la formazione delle
commissioni per l'anno scolastico 2015/2016
Inviate alle scuole le indicazioni per
la formazione delle commissioni per
gli esami di Stato. Le domande di
docenti e dirigenti attraverso le
istanze on-line.
Con la Circolare Ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 e i relativi allegati, il Miur ha fornito le
istruzioni per la formazione delle commissioni degli esami di stato 2015/2016 nella scuola
secondaria di secondo grado
Nella circolare sono presenti indicazioni e chiarimenti sulle modalità di costituzione delle
commissioni, di nomina dei commissari interni e le eventuali deroghe all'obbligo di
presentazione delle domande (part-time, Legge 104/92, ecc.). Alla stessa sono allegati i modelli
e le relative istruzioni.
Il personale docente e dirigente scolastico dovrà presentare la domanda in modalità web
attraverso le istanze online entro le ore 14,00 del giorno 16 marzo 2016. E' escluso dalla
presentazione on-line il solo personale della regione Valle d’Aosta, della provincia di Bolzano e
delle scuole slovene delle province di Gorizia e Trieste, che presenterà la domanda in modalità
tradizionale entro il giorno 16 marzo 2016.
Per il personale universitario e delle istituzioni dell'AFAM, che utilizzerà la modalità
tradizionale (modello ES-2), la scadenza è fissata per sabato 31 marzo 2016.
È disponibile sul nostro sito una guida che illustra le procedure da seguire per la registrazione
alle istanze online.
ALLEGATI
circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 formazione commissioni esami di
stato secondo grado 2015 16
circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 allegati
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PERSONALE: ORGANICI – INIDONEI – ITP
11. Richiesta assegnazione di assistenti di lingue straniere, anno scolastico 2016/2017
Scadenza domande 30 Marzo 2016.
Il Miur, con la nota 1741 del 16 febbraio 2016, ha indicato termini e modalità per la richiesta,
da parte delle scuole, di assistenti di lingue straniere in attuazione dei protocolli culturali
stipulati dall'Italia con Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Spagna.
Il numero di assistenti è stabilito di anno in anno in base ai protocolli e alle disponibilità di
bilancio. Per l'anno scolastico 2016/2017 i posti di assistente di lingua straniera in Italia
saranno 220 così ripartiti: Austria 23, Belgio (Comunità francese) 3, Francia 98, Irlanda 6,
Regno Unito 53, Germania 20, Spagna 20.
Gli Uffici scolastici regionali, sulla base di alcuni criteri definiti nella nota, dovranno compilare un
elenco di scuole interessate entro il 21 marzo 2016. Le scuole individuate dovranno accreditarsi,
con le modalità indicate, entro il 30 marzo 2016.
ALLEGATI
nota 1741 del 16 febbraio 2016 assegnazione assistenti di lingua straniera 2016
2017
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SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE
12. Quale ruolo per i docenti dell’organico potenziato di L. Berlinguer –
www.educazionduepuntozero.it
Le scuole navigano a vista nella
strutturazione dei PTOF. La necessità di
flessibilità oraria si scontra con la
rigidità dei contratti rischiando di
relegare il ruolo dei docenti
dell’organico potenziato a copertura delle supplenze.
Ho l’impressione che siamo giunti ad un tornante, quasi ad un momento della verità, in materia
scolastica. Ribadisco: il punto di partenza è che bisogna cambiare la scuola e questo non risuona
abbastanza nel dibattito culturale e politico in materia. Cambiare la scuola è una necessità
assoluta se non si vuole annullare il risultato più rivoluzionario in questo campo che è
rappresentato dalla “scuola di tutti”, dal fatto che la società e l’equità chiedono che a scuola
possano andare con profitto tutti, effettivamente tutti.
Poiché però un obiettivo del genere non basta conclamarlo, lasciando poi le cose come stanno
nell’organizzazione dell’istruzione, è indispensabile che si trovino i modi, i percorsi, le misure che
avviino un tale processo. Tra l’altro credo che si debba sciogliere da ora il nodo del rapporto tra
il tempo scuola dedicato all’apprendimento disciplinare e quello rivolto ad una più ampia
integrazione dell’offerta formativa. Questo vale per l’organizzazione dell’apprendimento ma
anche per l’intreccio di funzioni nell’attività docente.
La nuova impostazione normativa recupera la forte idea di un organico funzionale che non
esaurisca l’impegno docente nel solo insegnamento disciplinare, inventandosi un “organico
potenziato”, a mio avviso provvido ma assai indistinto e tutto da realizzare educativamente. La
convivenza però dei due comparti, come separati in casa, rischia, da un lato, di non riuscire a
scalfire la rigidità monopolistica dell’iperdisiciplinarismo e, dall’altro, di annullare l’efficacia del
“potenziamento” come cenerentola di questo possibile nuovo impianto.
Alcuni segnali poco incoraggianti ci dicono quanto questa ipotesi pessimistica possa essere
fondata. Perché è vero che non mancano scuole, dirigenti, gruppi docenti che si sono già
sforzarti, specie in occasione dell’elaborazione programmatica triennale, di utilizzare
intelligentemente, per quanto possibile, le risorse del potenziamento: lo sappiamo che oggi nella
scuola italiana c’è un reale fermento e ci sono avanguardie educative ed esperienze di
innovazione didattica di tutto rilievo. Ma sappiamo anche che sono numerosi i casi di docenti
sconfortati o delusi o comunque confusi di fronte al rischio di una loro utilizzazione “di risulta”
entro il potenziamento, se non, addirittura, di una stasi di questa esperienza.
Come possiamo evitare che chi lavora al potenziamento si disperda, che la sua professionalità si
pieghi alle necessità di copertura oraria invece di implementare l’offerta didattica? Quale futuro
per un piano dell’offerta formativa che deve barcamenarsi tra la necessità di attuare la flessibilità
oraria, tra l’altro prevista dalla legge, e le 18 ore di docenza previste dal contratto? Tenuto conto
che non è prevista la compresenza dei docenti nelle ore di cattedra e che l’apertura pomeridiana
delle scuole presenta in alcuni casi delle criticità di vario tipo, quale sarà il ruolo dei docenti a
potenziamento dell’organico? E, soprattutto, in quale fascia oraria? Il piano dell’offerta formativa
triennale prevede la formulazione di progetti interdisciplinari e questo ci porta a fare una ulteriore
considerazione, ovvero che la rigidità dell’orario di cattedra, un problema di vecchia data,
potrebbe non essere il solo scoglio: quello che dobbiamo evitare oggi è che si perpetui un
insegnamento nozionistico, sulla carta ormai superato, attraverso progetti che continuino a
puntare su apprendimenti disciplinari.
E poi, consideriamo per un momento anche gli studenti: come permettere a questi ultimi di fruire
di un’offerta formativa veramente potenziata? Dividendoli per fasce di livello, per gruppi di
competenza? Con quali strumenti e secondo quali criteri fare queste suddivisioni? Occorre per
tutto questo che si sviluppi un dibattito, mi auguro propositivo, che individui appunto quelle
misure che riescano a ricomporre la comunità educante, le sue nuove articolazioni funzionali,
addirittura l’unità del sapere, utilizzando unitariamente ed efficacemente le offerte formative che
devono comporre il piano triennale e, comunque, l’attività quotidiana della scuola.
Come si vede, il rilievo teorico culturale del rapporto organico di diritto e organico di fatto,
organico disciplinare e organico del potenziamento, offerta formativa tradizionale e le necessarie
novità per assicurare la proficua frequenza di tutti gli studenti, prevenendo prima ancora che
tamponando la “dispersione”; il rilievo appunto teorico culturale merita che se ne discuta. Mi
auguro ed auspico che questo avvenga anche su Education 2.0.
Subito spero in una immediata puntualizzazione della problematica, di eventuali rimedi e delle
necessità di interventi di sostegno a questa linea; ma, contemporaneamente e successivamente,
spero anche nella proposizione di esperienze innovative in corso, che sono in fondo il modo più
efficace di progredire su questa linea. Insisto: cerchiamo di coniugare e declinare che cosa
significa centralità dell’apprendimento, evitiamo di continuare a ripeterlo come uno slogan, come
la “Città del Sole” della scuola italiana.
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SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE
13. Una riflessione amara ma necessaria su organico potenziato di Maurizio Tiriticco
RIFLESSIONI su articolo di Berlinguer
Luigi Berlinguer in un suo recente articolo [1] sul potenziamento dell’organico degli insegnanti
nella scuola della 107 si chiede tra l’altro: “Come possiamo evitare che chi lavora al
potenziamento si disperda, che la sua professionalità si pieghi alle necessità di copertura oraria
invece di implementare l’offerta didattica? Quale futuro per un piano dell’offerta formativa che
deve barcamenarsi tra la necessità di attuare la flessibilità oraria, tra l’altro prevista dalla legge,
e le 18 ore di docenza previste dal contratto? Tenuto conto che non è prevista la compresenza
dei docenti nelle ore di cattedra e che l’apertura pomeridiana delle scuole presenta in alcuni casi
delle criticità di vario tipo, quale sarà il ruolo dei docenti a potenziamento dell’organico? E,
soprattutto, in quale fascia oraria? Il piano dell’offerta formativa triennale prevede la
formulazione di progetti interdisciplinari e questo ci porta a fare una ulteriore considerazione,
ovvero che la rigidità dell’orario di cattedra, un problema di vecchia data, potrebbe non essere
il solo scoglio: quello che dobbiamo evitare oggi è che si perpetui un insegnamento nozionistico,
sulla carta ormai superato, attraverso progetti che continuino a puntare su apprendimenti
disciplinari”.
La citazione è lunga, ma necessaria! Parole sante, direi, ma… tutti ricordiamo l’avallo pubblico e
convinto di Berlinguer alla legge 107 alla Convention del PD sulla Buona scuola del febbraio di
un anno fa, avallo sul quale avanzai molte riserve [2]. E non fui il solo. In quel periodo tutta la
scuola italiana levava alte le sue proteste contro una legge che avrebbe provocato più
sconvolgimenti che innovazioni in un Sistema di Istruzione – le maiuscole non sono casuali – che
da anni necessita di un riordino profondo in termini di curriculi, non di maquillage organizzativi
pericolosi! Pericolosi perché introducono principi privatistici concorrenziali in una scuola che la
nostra Costituzione vuole, invece, pubblica e aperta a tutti: e non sto a citare gli articoli Cost.
che tutti conosciamo. Che fine farà il “successo formativo” che, con le norme sull’autonomia, ci
siamo impegnati a garantire a tutti i cittadini/alunni, nessuno escluso? Se avremo scuole di serie
A e scuole di serie B, che ne sarà dell’unitarietà di quel sistema nazionale di istruzione che,
invece, dovrebbe garantire anche e soprattutto l’unità culturale e civile della popolazione? E ciò
anche in considerazione della presenza sempre più massiccia di alunni di altre culture.
Berlinguer tocca un punto importante, dirimente direi: come conciliare la rigidità delle 18 ore di
cattedra con la flessibilità oraria? Ma la stessa rigidità riguarda gli orari annuali degli
insegnamenti e delle classi di alunni. Come possiamo “potenziare” tutte quelle belle attività
previste dal comma 7 (sappiamo quanto la musica, l’arte, lo sviluppo della matematica, delle
scienze, delle discipline motorie siano tra le tante attività care a Berlinguer e a tutti noi), se i
quadri orario, le classi d’età, gli insegnamenti sono e restano come sempre INFLESSIBILI? E
invece proprio questa rigidità doveva essere superata, affrontando seriamente e con criteri
organizzativi e innovativi con una legge ALTRA e non con la 107, l’intera tematica dello sviluppo
dei curricoli. Un solo esempio: garantire a ciascun cittadino/alunno dieci anni di istruzione
obbligatoria significava e significa riordinare un percorso da sempre frantumato in tre spezzoni,
da sempre scanditi da promozioni/bocciature che solo il superamento delle classi di età può
ricomporre e riordinare. Si tratta di una frantumazione in forza della quale non riusciamo ancora
a certificare seriamente quelle competenze di fine obbligo che, per altro, dovrebbero essere
anche allineate con il livello secondo delle competenze indicate dall’European Qualification
Framework. Per non dire poi di quell’esame di Stato conclusivo dell’istruzione secondaria che è
stato uno dei fiori all’occhiello di Luigi Berlinguer ministro e che, invece, ancora langue con prove
che non sono affatto innovative e con una conclusione che ancora non certifica competenze,
quelle competenze che, invece la legge di riforma del lontano 1997 prevedeva… e che
corrisponde al quarto livello del citato EQF.
La 107 non riordina una scuola che di riforme curricolari ha estrema necessità: crea una scuola
“altra” che nessuno auspicava, nessuno si aspettava, nessuno vuole. E le prime contraddizioni
vengono al pettine e le denuncia anche Berlinguer! E ne ho piacere!
[1] Vedi “Quale ruolo per i docenti dell’organico potenziato” in www.educationduepuntozero.it
[2] Vedi “Caro Luigi! Mai più margaritas ante porcos!” in www.edscuola.it del 25 febbraio 2015