DIREZIONE GENERALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Ufficio I

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DIREZIONE GENERALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Ufficio I. Policy Coherence for Development (PCD). Agenda. Policy Coherence for Development: una definizione Perché la PCD è importante? L’approccio OCSE: Il Ciclo della PCD Synthesis Report on Policy Coherence for Development (OCSE) - PowerPoint PPT Presentation

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DIREZIONE GENERALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Ufficio I

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Policy Coherence for Development

(PCD)

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Agenda

• Policy Coherence for Development: una definizione

• Perché la PCD è importante?

• L’approccio OCSE: Il Ciclo della PCD

• Synthesis Report on Policy Coherence for Development (OCSE)

• PCD Work Programme dell’OCSE 2009-2010

• L’approccio UE

• L’approccio UE: RWP 2008-2009

• Commitment to Development Index (CDI)

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Policy Coherence for Development (PCD) :una definizione

Realizzazione degli obiettivi di sviluppo attraverso la promozione sistematica di sinergie tra le diverse azioni di

policy

aid policies vs non-aid policies

Impatto sullo sviluppo di altre politiche settoriali contrasti e complementarità

Globalizzazione: interdipendenza ed integrazione richiedono politiche coerenti

Gli aiuti da soli non sono sufficienti a ridurre la povertà: la PCD è fondamentale per la realizzazione degli MDGs

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Obiettivo della PCD:

massimizzare l’impatto positivo delle non-aid policies

progressiva integrazione nelle politiche di cooperazione allo sviluppo:

Intra-governmental coherence + Inter-governmental coherence

Dimensioni della coerenza:

1. Coerenza tra le politiche di cooperazione allo sviluppo

2. Coerenza tra le aid- e non-aid policies di un singolo donatore

3. Coerenza tra le aid- e non-aid policies di più donatori

4. Coerenza donatore-partner

Policy Coherence for Development (PCD) :una definizione

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Tutti i paesi hanno l’interesse di ridurre la povertà e favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi più poveri

Politiche coerenti che favoriscano tale sviluppo sono necessarie per il rispetto degli impegni internazionali nei confronti dei PVS

L’approccio suggerito dall’OCSE prevede 3 fasi distinte per la realizzazione della PCD, ciascuna delle quali si caratterizza per

una specifica componente di policy

Perché la PCD è importante?

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L’approccio OCSE: Il Ciclo della PCD

1. Fissazione obiettivi e priorità

Componente di policy: impegno politico e di

policy

2. Politiche di coordinamento e implementazione

Componente di policy: meccanismi di coordinamento

3. Monitoraggio, analisi e reporting

Componente di policy: sistemi di monitoraggio,

analisi e reporting

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L’impegno politico è sufficiente?Tutti i paesi membri dell’OCSE-DAC si sono formalmente impegnati per la PCD. L’UE, i Paesi Bassi e la Svezia hanno attribuito un’importanza primaria alla PCD.

Sono effettivamente in funzione meccanismi di coordinamento?Differenze tra i paesi OCSE-DAC: meccanismi informali (Irlanda, nuova Zelanda), approccio tematico (Gran Bretagna, Danimarca), meccanismi formali innovativi (Germania, Svezia, Finlandia, Paesi bassi).

Monitoraggio, analisi e reporting sono sufficienti?Principale debolezza: molti paesi (Belgio, Grecia, Italia, Giappone, Norvegia, Spagna) hanno mostrato scarsa capacità di analisi e non hanno sistemi di monitoraggio e reporting sistematici. Eccezioni: Gran Bretagna, Svezia, Finlandia.

giugno 2008: dichiarazione ministeriale dell’OCSE sulla PCD utilità della peer review per l’individuazione delle best practice

L’approccio OCSE: Il Ciclo della PCD

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Lezioni ricavate dalle peer review

Synthesis Report on Policy Coherence fo Development (OCSE)

Per la fase 1: coinvolgimento del settore pubblico, della società civile, degli istituti di ricerca, dei paesi partner

Per la fase 2: assicurare che i meccanismi informali garantiscano la comunicazione tra i ministeri; creare dei meccanismi formali che assicurino il coordinamento interministeriale; incoraggiare il ruolo attivo delle agenzie di sviluppo

Per la fase 3: si raccomanda il monitoraggio dell’impatto reale dei progressi della PCD ed una rendicontazione trasparente ai Parlamenti e alla società civile dei passi avanti verso la PCD, quale elemento fondamentale dell’attività di cooperazione

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1°obiettivo

Il DAC effettuerà

PCD Work Programme dell’OCSE 2009-2010

Un rapporto su ambiente, sviluppo, cooperazione interministeriale

Un rapporto su sulle cause della corruzione per tre paesi (case studies)

2° obiettivo

Il Segretariato Generale cercherà di migliorare la comprensione dell’impatto delle diverse politiche dei paesi membri sui PVS e di offrire assistenza ai policy-maker per l’implementazione della PCD

adozione di un approccio issue-specific

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12 aree di policy rilevanti per la PCD

commercio, ambiente, cambiamento climatico, sicurezza, agricoltura, pesca, dimensione sociale della globalizzazione, occupazione e condizioni dignitose di lavoro, migrazioni, ricerca ed innovazione, società dell’informazione, trasporti ed energia

Rolling Work Programme (RWP)

check-list per gli impegni di PCD per il Consiglio, gli Stati Membri e la Commissione europea e la messa a punto dei meccanismi organizzativi

L’approccio UE

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Strumenti per la promozione della PCD all’interno degli Stati Membri

• Leggi o dichiarazioni di policy

• Meccanismi istituzionali o amministrativi–comitati interministeriali (Italia, CIPE?)–unità specifiche di PCD–organi consultivi: mondo accademico, istituti di ricerca, società civile..

• Approccio “whole-of-government”

Caratteristico di Paesi Bassi e Svezia, contribuisce in modo efficace alla PCD poiché tutto il Governo è responsabile per la PCD

L’approccio UE

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• Interservice Consultations discussioni informali tra i vari dipartimenti sulle proposte di policy

• Impact Assessment System valutazione dell’impatto delle proposte di policy

• Country and Regional Strategy Papers tematiche della PCD inserite nel contesto locale dei paesi beneficiari

• PCD Unit unità specifica all’interno della DG Development and Relations with ACP Countries

• Inter-Service Group on PCD Creato nel 2006, comprende membri di varie DG

L’approccio UE

Strumenti per la promozione della PCD all’interno della Commissione europea

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L’approccio UE

Strumenti per la promozione della PCD all’interno del Consiglio UE

• PCD Network

forum informale per lo scambio di informazioni tra Commissione e Stati Membri

• Biennal EU PCD Report

strumento di monitoraggio dei progressi in termini di PCD

• EU Strategy for Africa

quadro regionale integrato per il miglioramento del coordinamento delle politiche UE in Africa

• Joint Meetings of Council Formations

Incontri fra le diverse formazioni del Consiglio

• Eventi ad hoc

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Valutazione generale del grado di avanzamento percepito verso la PCD (questionario UE 2007)

L’approccio UE

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forte buono medio debole

Valutazione generale del grado di avanzamento (percepito) verso la PCD

UE

nazionale

I progressi in termini di PCD sono valutati positivamente

Migliore performance a livello UE

L’uso di procedure e strumenti specifici per la PCD dovrà essere più sistematico

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L’approccio UE: RWP 2008-2009

Scopo del RWP: identificare le priorità per l’azione “orizzontale” (ORGANIZZATIVA) e “tematica” (di POLICY)

Priorità organizzative:

1. Favorire lo scambio di informazioni relativo agli accordi istituzionali e a i meccanismi organizzativi

2. Fornire informazioni sull’impatto delle politiche nazionali sui PVS e favorire il dialogo tra le diverse aree di policy

3. Implementare la PCD a livello UE attraverso il COREPER e l’uso dell’Impact Assessment

4. Potenziare il dialogo diretto con i PVS

5. Monitorare lo stato di avanzamento verso la PCD

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L’approccio UE: RWP 2008-2009

Priorità tematiche:

1. Commercio completamento del Doha Development Round, EPAs

2. Ambiente SCP (Sustainable Consumption and Production), valutazioni ambientali strategiche e di impatto

3. Cambiamento climatico principio delle responsabilità comuni ma differenziate (Conferenza Copenhagen, dicembre 2009)

4. Sicurezza SSS (Security Sector Reform)

5. Agricoltura formazione GPAFS (Global Partnership for Agriculture and Food Security), riforma della FAO (Food and Agricolture Organization)

6. Pesca FPAs (Fisheries Partnership Agreements)

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L’approccio UE: RWP 2008-2009

7. Dimensione sociale della globalizzazione, occupazione e condizioni di lavoro dignitose collaborazione con Nazioni Unite ed ILO (International Labour Organisation)

8. Migrazioni Global Approach to Migration, “Building Migration Partnerships” (Praga, 27-28 aprile 2009)

9. Ricerca ed Innovazione Strategic Forum for International S&T Cooperation (SFIC)

10.Società dell’informazione sviluppo locale dei servizi di e-learning, e-government, e-health

11.Trasporti trasporto intermodale, Partnership UE-Africa in materia di infrastrutture

12.Energia European Strategic Energy Technology Plan (energie rinnovabili, sviluppo sostenibile)

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Commitment to Development Index(CDI)

Unica stima approssimativa della PCD fornita dal Center for Global

Development

Compara la PCD dei donatori in base a sette aree di policy:

1. Aiuti

2. Commercio

3. Investimenti

4. Sostegno all’immigrazione

5. Sicurezza globale

6. Salvaguardia ambientale

7. Ricerca e tecnologia