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Il Viaggio dell’Eroe Sostegno ai bisogni 8 maggio 2015 L’incontro conclusivo del progetto si è svolto nella mattinata di venerdì 8 maggio 2015 presso la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova UFFICIO SCOLASTICO DI MANTOVA Q uasi 200 persone, tra studenti, insegnanti e rappre- sentanti del mondo della scuola e del volontariato, hanno affollato, l’8 maggio scorso, la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova in occasione dell’in- contro conclusivo de ‘Il Viaggio dell’Eroe’ 2015, laborato- rio del Collegamento Provinciale del Volontariato Mantova- no realizzato in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Mantovano (CSVM). L’iniziativa, che si inseri- sce nel servizio “Volontariato e scuola” che il CSVM gestisce con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e con il pa- trocinio della Provincia di Mantova, era quest’anno dedica- ta al tema del “Sostegno ai bisogni” , ai suoi molteplici risvol- ti e alla speranza che questo importante argomento, parte integrante di una società civile coesa, si evolva e si sviluppi in modo condiviso e concreto con sempre maggiore forza e vitalità. Oltre 150 giovani hanno proposto riflessioni temati- che attraverso la proiezione di video, immagini e vere e pro- prie teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi. Un abbraccio che dura da undici anni Il Viaggio dell’Eroe con il patrocinio di: Sfida nel sociale Foglio informativo per i gruppi e le associazioni che operano nel sociale (In collaborazione con l’Assessorato Provinciale Politiche Sociali) Direttore Responsabile: Lorenzo Vecchia - Aut. Trib. MN n. 17 del 16.11.2000 - Poste Italiane spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 Volontariato e scuola a confronto L’incontro conclusivo del progetto all’Università di Mantova

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Il Viaggio dell’EroeSostegno ai bisogni 8 maggio 2015L’incontro conclusivo del progetto si è svolto nella mattinata di venerdì 8 maggio 2015 presso la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova

UFFICIO SCOLASTICODI MANTOVA

Quasi 200 persone, tra studenti, insegnanti e rappre-sentanti del mondo della scuola e del volontariato, hanno affollato, l’8 maggio scorso, la Sala Matilde

di Canossa dell’Università di Mantova in occasione dell’in-contro conclusivo de ‘Il Viaggio dell’Eroe’ 2015, laborato-rio del Collegamento Provinciale del Volontariato Mantova-no realizzato in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Mantovano (CSVM). L’iniziativa, che si inseri-sce nel servizio “Volontariato e scuola” che il CSVM gestisce

con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e con il pa-trocinio della Provincia di Mantova, era quest’anno dedica-ta al tema del “Sostegno ai bisogni”, ai suoi molteplici risvol-ti e alla speranza che questo importante argomento, parte integrante di una società civile coesa, si evolva e si sviluppi in modo condiviso e concreto con sempre maggiore forza e vitalità. Oltre 150 giovani hanno proposto riflessioni temati-che attraverso la proiezione di video, immagini e vere e pro-prie teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi.

Un abbraccio che dura da undici anni

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con il patrocinio di:

Sfida nel socialeFoglio informativo per i gruppi e le associazioni che operano nel sociale(In collaborazione con l’Assessorato Provinciale Politiche Sociali)

Direttore Responsabile: Lorenzo Vecchia - Aut. Trib. MN n. 17 del 16.11.2000 - Poste Italiane spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96

Volontariato e scuola a confronto

L’incontro conclusivo del progetto all’Università di Mantova

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II - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

Il Collegamento Provinciale del Vo-lontariato Mantovano da oltre ven-ti anni promuove, aggrega e sostie-

ne gruppi e organismi di volontariato, espressioni concrete di partecipazio-ne, vitalità e pluralismo del territorio mantovano. Con la consapevolezza del valore e della specificità dell’ap-porto efficace del volontariato e della sua capacità di coinvolgimento degli istituti scolastici, il CPVM (associazio-ne di associazioni) si è ulteriormente convinto della necessità di diffonde-re e far conoscere alla cittadinanza il lavoro che migliaia di volontari svol-gono. La centralità della persona, il

valore della gratuità, la vicinanza agli ultimi, impegna sempre più il Colle-gamento a promuovere quello spiri-to di sensibilizzazione rivolto al mon-do della scuola sui temi del bisogno e del sostegno, sia alla persona che alla comunità tutta. Il tema al centro del-l’attenzione nel corso dell’anno sco-lastico 2014 - 2015 era “Sostegno ai bisogni”. Archiviati con successo i pri-mi 10 anni di vita del percorso de “Il Viaggio dell’Eroe”, l’edizione 2015 è stata proposta cercando di rivitaliz-zare il progetto stesso per propor-re alle scuole una nuova strada, pur mantenendo la modalità dall’attivi-tà laboratoriale che prevedeva la rea-

lizzazione di prodotti creativi e di ap-profondimento tematico, condivisi nel confronto pubblico di venerdì 8 mag-gio 2015 presso la Sala Matilde di Ca-nossa dell’Università di Mantova. In tale sede si è proposta una riflessione sull’impegno sociale che molte asso-ciazioni di volontariato svolgono quo-tidianamente senza dar risalto al pro-prio fare, sul sostegno alla persona e alla comunità tutta per costruire un futuro a misura d’uomo, sull’attenzio-ne al più debole, al più fragile, ai sog-getti più disagiati della comunità. I destinatari del progetto sono rimasti, come ormai da undici anni, gli alunni

delle scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie di 2° grado.

Obiettivi del progetto

Tra gli obiettivi primari de “Il Viaggio dell’Eroe” c’è innanzitutto il deside-rio di comprendere in modo più ap-profondito il pensiero dei giovani nei confronti della solidarietà e delle te-matiche proposte. Si vogliono poi of-frire agli studenti spunti educativi e formativi nella direzione di una cit-tadinanza sempre più attiva e consa-pevole. Questo per creare nei ragazzi uno spirito di collaborazione e di so-stegno che loro stessi possano por-

tare nelle associazioni di volontaria-to, nonché per sviluppare un senso di appartenenza alla comunità che fac-cia prevalere l’altruismo sull’egoismo e l’indifferenza. Altro obiettivo è quel-lo di consentire agli studenti di speri-mentarsi grazie all’utilizzo di tecniche espressive meno convenzionali, come la realizzazione di video, documenti informatici, cartelloni e altro. Fornire un’occasione di confronto e di scam-bio tra scuole differenti è un altro im-portante obiettivo del progetto, cui si aggiunge la volontà di creare un mo-mento di comunicazione e condivi-sione tra la scuola e il volontariato. Il

percorso è parte del servizio “Volon-tariato e Scuola”, che il CSVM realiz-za gratuitamente con le associazio-ni di volontariato, a favore di queste ultime e degli studenti, per sostenere l’accesso e la permanenza delle tema-tiche relative alla solidarietà nei pia-ni educativi scolastici. L’iniziativa si è svolta, come sempre, in collaborazio-ne con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e la Provincia di Mantova.

Come nasce e come si svolge “Il Viaggio dell’Eroe”Il percorso progettuale si è concre-tizzato anche quest’anno tramite la

Uniti per sostenere i bisogni

La presentazione del progetto da parte degli enti promotori.Sotto: l’assessoreprovinciale alle politichesociali Elena Magri

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III - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

Per ulteriori informazioni, chiarimenti o semplici curiosità su “Il Viaggio dell’eroe” ci si può rivolgere al Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano: tel. e fax 0376-223433 - email [email protected] - Enzo Zampolli (presidente CPVM) cell. 333-8069802; oppure al CSVM contattando Francesco Molesini: tel. 0376-367157 e 345-6049345, fax 0376-379051, email [email protected].

progettazione, l’impegno e la col-laborazione di insegnanti, studen-ti e associazioni. All’avvio dell’anno scolastico 2014-2015 si sono svolti alcuni incontri pomeridiani con gli insegnanti presso l’Ufficio Scola-stico Territoriale e altre sedi scola-stiche. Le associazioni si sono rese disponibili ad affiancare le attivi-tà laboratoriali delle scuole tramite incontri in aula, gestiti da volonta-ri che nelle loro associazioni di ap-partenenza si occupano di soste-gno al bisogno. Questi ultimi hanno portato in clas-se una riflessione culturale sull’impe-gno nel volontariato e in particolar modo sull’aiuto alle persone più fra-gili. Le scuole hanno successivamen-te realizzato un prodotto di massimo 15 minuti ciascuna (a scelta: elabora-to scritto, immagini, video, rappresen-tazione scenica o altro) che è poi sta-to presentato nel momento pubblico di seminario laboratoriale svoltosi nel maggio scorso.

Le associazioni e le scuoleche hanno aderito all’edizione 2015Queste le associazioni che hanno dato sostegno a “Il Viaggio dell’Eroe” 2015: Abio, Arcobaleno, Avc, Avo, Avulss, Centro Ricerca Educativa, Collegamento Provinciale del Vo-lontariato Mantovano, Cuore amico, Gruppo Volontari Bigarello, Movi-mento promozione diritti del mala-to, Telefono Amico.Le scuole partecipanti all’undicesi-ma edizione. Nel corso della mattina-ta dell’8 maggio scorso sono interve-nuti alunni di otto scuole di Mantova e provincia: Istituto Superiore Bono-mi Mazzolari di Mantova; Istituto Tecnico Economico Statale “Alber-to Pitentino” di Mantova; Istitu-to Alessandro Manzoni di Suzzara; Enaip Lombardia, sede di Mantova; Istituto Comprensivo di Curtatone; Scuola Secondaria di Rivarolo Man-tovano; Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano; Istituto Superiore San-felice di Viadana.

Erano presenti alla mattinata conclu-siva del progetto: Enzo Zampolli, pre-sidente del Collegamento Provinci-le del Volontariato Mantovano; Elena Magri, assessore provinciale alle poli-tiche di coesione sociale, pari oppor-tunità e formazione professionale; monsignor Paolo Gibelli, Vicario Epi-scopale per i Rapporti con il territo-rio della Diocesi di Mantova; Mirella Cova, referente intercultura dell’Uffi-cio Scolastico Territoriale di Mantova; Maurizio Caramaschi, vicepresiden-te del CSVM; Francesco Molesini, re-sponsabile del Settore Promozione e Comunicazione del CSVM. Le conclu-sioni dell’incontro sono state affidate a Luisa Costa del Centro di Aiuto alla Vita di Mantova, consigliere del CPVM. Quest’ultima ha detto che “ogni biso-gno è un diritto, ma anche un grande impegno. Ognuno di noi deve fare la sua parte. I desideri ci tengono in vita e allora dobbiamo considerarli come una piantina da curare. Ciascuno deve prendersi cura della sua pianti-na. Nessuno può agire per noi. Serve il coraggio di ciascuno per affrontare i propri problemi e per superarli”.

La presentazione sul tema del bisogno di pace della Scuola Secondaria di Rivarolo Mantovano

Pensieri raccolti dai bambini della Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano

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IV - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

Proponiamo di seguito, nell’ordi-ne di presentazione, una sintesi degli interventi curati dagli stu-

denti delle scuole mantovane che l’8 maggio scorso hanno dato vita al mo-mento conclusivo de “Il Viaggio del-l’eroe” 2015.

L’intervento dell’Istituto Superio-re Bonomi Mazzolari di Mantova è stato realizzato da tre classi quinte dei Servizi Socio-Sanitari (VC, 22 alun-ni; VA e VB, 29 alunni) e aveva l’obiet-tivo, all’interno dell’area professiona-lizzante dell’alternanza scuola-lavoro, di fare riflettere i ragazzi tramite una proposta teorica e una proposta pra-tica relativa ad argomenti specifici del curricolo di quinta. Il coinvolgimen-to richiesto era sul tema dell’intercul-tura, il titolo dell’elaborato, sviluppato tramite una serie di slide, era “Insieme si può fare…migliorare la vita di tutti”. Il progetto vedeva il coinvolgimento di Anffas onlus Mantova. Le immagi-ni proposte consistevano in una se-

rie iniziale di bigliettini scritti a mano con molteplici riflessioni. Gli autori di questi brevi testi sono persone che frequentano il Centro Socio Educativo “Il Sentiero”, gestito da Anffas. Eccone uno che riflette tematiche poi riprese da altri: “Mi piace venire all’Anffas per-ché ho amici ed educatori nuovi... mi piace collaborare e fare queste attivi-tà: bigiotteria, laboratorio fotografico, spesa, danzaterapia, karaoke, le uscite, riordino, sparecchio....”. Al termine dell’elaborato erano inve-ce presenti bigliettini preparati dagli alunni del Bonomi Mazzolari che ave-vano interagito con gli ospiti del CSE, anche questi appunti scritti a mano. Eccone uno fra tutti: “La tua forza è la mia, il tuo pianto è il mio. Ti ho dato una mano, mi hai preso il cuore”. L’As-sociazione Italiana Persone Down (AIPD) ha proposto in calce all’inter-vento una riflessione sul tema dell’in-clusione, tramite attività laboratoria-li, di bambini e ragazzi con sindrome di Down.

L’Istituto Tecnico Economico Statale “Alberto Pitentino” di Mantova ha proposto un video incentrato su in-terviste ed interventi che hanno visto come protagonisti insegnanti e alun-ni. Si trattava di riflessioni sulla scuola e soprattutto sui corsi serali da questa istituiti. Esperienza giudicata unani-memente molto positiva. Sottolinea-ti, oltre all’utilità insita nel programma di studio, i valori aggiunti di que-sto particolare tipo di apprendimen-to e di formazione: integrazione, valori umani, circolarità di idee dovuta an-che alla multirazzialità degli studenti e alla loro provenienza anche da Pae-si lontani. “Se i valori umani tra alunni e tra questi e gli insegnanti sono for-ti, la circolarità delle idee è maggiore” è stato detto nel video. Da segnala-re che sono stati protagonisti del fil-mato anche studenti non più giovani. “Alla serale non ci sono confini trac-ciati dall’età” si è letto in una scritta che appariva al termine dell’elabora-to, “né pregiudizi di alcun altro tipo”. Gradevole il sottofondo musicale che, dopo un avvio sinfonico, affidato alle note di “Also sprach Zarathustra, op. 30” di Richard Strauss, si è sviluppato attraverso un assemblaggio di brani contemporanei.

L’Istituto Alessandro Manzoni di Suzzara ha recitato una serie di slide accompagnate da un piacevole sot-tofondo musicale. Titolo dell’elabora-to, realizzato dagli alunni della clas-se 2° SB, era “Gli stili di vita”. “L’amicizia - si leggeva nel primo riquadro - è il modo più bello per imparare a cono-scere una persona: si valorizzano i pre-gi e si accettano i difetti, si condivide il suo pensiero e il suo modo di vivere, anche se diverso dal tuo. Si rispettano le sue decisioni e le sue emozioni, mi-schiandole con le tue, gemellando un rapporto formato da rispetto recipro-co”. Si passava, in tema di stili di vita, a considerazioni sullo sport, inteso in-nanzitutto come divertimento, ma an-che come occasione di socializzazione attraverso cui conoscere altre perso-ne. Lo sport, è stato scritto, è poi “un modo per poter mantenere un corret-to stile di vita, avere una buona salute e rimanere in forma”. Presa in conside-razione, in tema di stili di vita, anche la musica, passione da condividere di-vertendosi in compagnia e imparando a conoscere e a rispettare i limiti pro-pri e degli altri. Altro tema era l’amo-

I giovani riflettono su bisogni, stili di vita, solidarietà

La presentazione sul tema del bisogno di socializzazione a scuola dell’Istituto Comprensivo di Curtatone

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V - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

re che significa “Prendersi cura e fidar-si della persona che si ha al proprio fianco, rispettandola e valorizzando-la in tutti i suoi pregi e i suoi difetti”. Altro tema toccato, la famiglia: “Essere famiglia significa: amore, affetto, gioia, coccole, sicurezza, sostegno”. un’altra slide evidenziava la necessità di una buona comunicazione: “Tramite la co-municazione possiamo conoscere il pensiero dell’altro ed arricchirci”.

Enaip Mantova ha proposto un raf-finato filmato, ben montato e di for-te impatto. Il titolo era “Guarda la tua vita”. L’avvio presenta ragazzi attenti in aula o felici nell’atto di fare sport assieme. Poi, d’improvviso, una bru-sca interruzione della musica e delle immagini. Appare una serie di scrit-te: “Se muori in questo momento che cosa morirà con te?”, “Moriranno le tue idee, i tuoi obiettivi, i tuoi sogni”. E poi, “Sai quali sono le parole più dif-ficili da pronunciare?”. A questo pun-to riprendono le immagini dei giova-ni studenti che reggono grandi scritte nere su fogli bianchi con le semplici risposte: “Grazie, Scusa, Perdonami, Ti amo”. “Se muori in questo momento rimarranno solo rimpianti” afferma la seguente scritta. Quindi, per immagini e didascalie, il suggerimento a pren-dere coraggio per risolvere i proble-mi di ciascuno, con espliciti riferimen-ti a bullismo e fumo, probabilmente sinonimo di dipendenza in generale. “Il peccato più grande è una vita non vissuta” recita un’altra scritta cui se-guono semplici ma efficaci consigli: “Vivere sogni, idee, obiettivi”, “Vincerai se non ti arrendi” con sequenze di ra-gazzi che fanno sport assieme, e poi ancora: “Svegliati e vivi”. Una secon-da parte del filmato si concentra su-gli stili di vita più sani. “Chi è in buo-na salute è ricco senza saperlo” dice un proverbio francese. Seguono al-tri suggerimenti comunicati tramite frasi celebri come quella di Jim Roth “Abbi cura del tuo corpo, è l’unico po-sto in cui devi vivere” oppure il motto “La salute è il primo dovere nella vita” di Oscar Wilde. Il video suggerisce an-che allegria e gentilezza a completare la formula di vita proposta dai ragaz-zi che hanno realizzato l’opera: quelli della classe 3a Grafico.

Anche l’Istituto Comprensivo di Cur-tatone ha proposto un filmato dal ti-tolo “Insieme... si può”: un assem-

blaggio di video e scatti fotografici dedicati alla vita degli alunni nell’am-bito scolastico. L’opera si apriva sul-l’abbraccio di uno studente “normo-dotato” a un altro alunno affetto da Sindrome di Down, a sottolineare, da subito i valori dell’accoglienza e del-l’aggregazione. Sono seguite imma-gini degli allenamenti in palestra. Qui appariva tra le altre la scritta “Insieme abbiamo vinto” e poi un’altra “... an-che se a volte non ce l’ho fatta... poi

ci sono riuscito”. A seguire immagini degli alunni che imparano a cucina-re, con buonumore, perché “Assieme si vale di più”. Attraverso il giardinag-gio i ragazzi della scuola hanno impa-rato il valore della terra: “Molte mani rendono lavoro leggero” e poi si sono cimentati con la chimica, “Da soli pos-siamo fare così poco... insieme possia-mo fare così tanto”. Il canto polifoni-co ha dato spazio ad esperienze a più voci, perché “Più voci rendono magica

La presentazione sul tema del

bisogno di pace dell’Istituto

Manzoni di Suzzara

La presentazione sul tema del bisogno di socializzazione per le persone disabili dell’Istituto Bonomi Mazzolari e dell’Associazione Anffas

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VI - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

la musica”. Altre esperienze scolastiche hanno esaltato i valori dell’aggrega-zione e dell’amicizia con l’obiettivo di riuscire a lavorare assieme: un succes-so! Fotogrammi di una gita a Bosco Fontana e a Mantova hanno chiuso il video, donando una replica simboli-ca in esterni dell’abbraccio al ragazzo Down. Significativa la scritta che chiu-deva l’elaborato: “Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di esse-re umani”.

La Scuola Secondaria di Rivaro-lo Mantovano ha proposto un video dedicato alla performance musicale di un gruppo di alunni che dava vita alle note delle celebre “Canzone del Piave”, meglio conosciuta per le prime paro-le del testo: “Il Piave mormorava...”. Si tratta di una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovan-ni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E. A. Mario). Un secondo video mostra-va gli stessi alunni impegnati nell’ese-cuzione del famoso “Inno alla gioia” di Ludwig Van Beethoven. Il contesto in cui si inserivano le due proposte mu-sicali aveva per titolo “C’è bisogno di... pace” e si trattava di un’attività inter-disciplinare realizzata all’interno del progetto dell’Istituto comprensivo di Bozzolo che ha visto impegnate le classi 2a e 2b. Tema del progetto era la Grande Guerra combattuta in Euro-pa tra il 1914 e il 1918. Oltre all’aspet-to storico si è cercato di comprendere come le guerre mondiali combattute

nel XX secolo abbiano portato i go-verni europei ad allacciare relazioni, sia economiche che politiche, al fine di mantenere, successivamente, la pace nel continente.

“In viaggio verso le stelle - Come far nascere e sostenere i desideri nei ra-gazzi” era poi il titolo dell’elaborato delle classi quinte della Scuola Pri-maria “Papa Giovanni XXIII” di Ri-varolo Mantovano. “I sogni son desi-deri” recita l’inizio di una canzone del cartone animato “Cenerentola” di Walt Disney. Ma cosa sono i desideri? Quel-lo che già l’etimologia del nome rive-

la: “desideri” deriva, infatti, dal latino “de-sidera”, che significa “mancanza di stelle”. “Sì - scrivono gli alunni -, nel cielo del-la nostra vita mancano delle stelle che renderebbero più luminoso il no-stro mondo e che, con il loro soffuso calore, riscalderebbero il nostro cuore”. “E allora,… è bene non smettere mai di sognare, o meglio di desiderare. So-gno e desiderio non sono la stessa cosa: il sogno esprime qualcosa di fu-gace e di illusorio; il desiderio, invece, rimane nel cassetto del nostro cuore e non svanisce finché non è colma-to”. Passando per citazioni dantesche,

La riflessione sull’inclusione dell’Associazione Italiana Persone Down

La presentazione sul tema del viaggio dell’Istituto Sanfelice di Viadana

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VII - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni

il testo dei ragazzi prosegue indican-do il primo desiderio di ciascuno: la felicità. “Infatti, solo quando l’uomo è felice sembra confondersi con il cielo, con quelle stelle che mancavano” scri-vono. “Gli uomini sono nati dal fan-go, sono humus, ma alcuni più di al-tri aspirano alle stelle”. I giovani alunni portano così una citazione anche di Oscar Wilde sottolineando la differen-za tra chi asseconda “desideri secon-dari” (successo, lusso,…) e altri che hanno dentro di sé “desideri primari”. “Come far nascere e sostenere i desi-deri di bambini e ragazzi?” si chiedo-no infine i giovani alunni assieme ai loro insegnanti. Ecco la risposta: “Si tratta di indurli ad intercettare nella loro prospettiva mentale delle ‘stelle’, ovvero un ideale, un interesse, una curiosità profonda, una passione intensa. È difficile dare indicazioni educative, è certo che oc-corre offrire, almeno, la possibilità di entrare in contatto con qualcosa di valore”. “E il sostegno agli anziani? E i loro desideri come possono essere sostenuti?” si chiedono in conclusione i giovani scrittori. “Entrare in contatto con qualcosa di valore per loro signi-fica migliorare la propria rete sociale per mantenere sufficientemente forte il proprio essere’” è la risposta. Come sempre, prezioso è stato l’apporto e

lo scambio con gli anziani della Fon-dazione Tosi-Cippelletti di Rivarolo Mantovano.

L’Istituto Superiore Sanfelice di Via-dana ha rappresentato uno spetta-colo dal titolo “Una ciurma per Moby Dick”, in collaborazione con il servizio “Ciao, ci vediamo domani” del Comi-tato Viadanese di Solidarietà. Si trat-tava di una teatralizzazione dal vivo, un vero e proprio pezzo di “teatro so-ciale” sulle tematiche delle donne in

viaggio. I ragazzi hanno messo in risal-to le paure di queste, i pregiudizi che le accolgono, i relativi stili di vita e, in-fine, il basilare elemento della socializ-zazione. È questa infatti l’opportunità più grande per arrivare, tutti assieme, ad un vero, importante risultato che si può chiamare tranquillamente e con orgoglio “comunità”. Comunità anche perché tra gli attori protagonisti han-no recitato due ragazzi con disabilità, perfettamente in sintonia con i loro compagni.

UNA RIFLESSIONE DAL VOLONTARIATOLa parola “bisogno” potrebbe far pensare a una situazione di mancanza. In realtà il bisogno è connaturato alla persona e a tutta la sua esistenza anche se a volte siamo più attenti ai bisogni che ci sembrano più naturali: il cibo, il vestito, la disponibilità economica. Però la persona è una realtà più complessa: è corpo, spirito, mente, emozioni interdipendenti. Esse legano anche ogni persona alle altre. I prodotti realizzati dimostrano che i ragazzi lo hanno ben compreso. Unione, pace, socializzazione, gruppo, solidarietà, accoglienza, riconoscimento sono i temi che hanno attraversato esperienze e situazioni che sono stati rappresentati. Risposte a bisogni. Ma ogni risposta è un diritto e un impegno: ciascuno deve fare la propria parte. Mettersi in viaggio, appunto; il Viaggio dell’Eroe. Indica un cammino, e ogni momento è buono per partire; anche adulti e nonni hanno detto che continuano a sognare. Segno che il bisogno di crescere, di cambiare coniugato a desideri, passioni, progetti, voglia di futuro appartiene agli adolescenti ma deve essere anche sostenuto da testimoni e memorie ed è trasversale. Così comunicazione, connessione, sostegno reciproco, armonia, fiducia, presenza possono dare il coraggio necessario per affrontare difficoltà e conflitti che ogni percorso presenta fino al cambiamento di sguardo e stili di vita, e poi all’elaborazione di nuovi bisogni. Unica è la meta: il benessere, declinato come armonia, fedeltà, amore, divertimento, incontro con l’altro, condivisione, cura, gioia, rispetto, famiglia, gioco, aiuto… Una ricchezza di strumenti e di scelte che richiedono un NOI per trovare prima la forza di esprimersi e individuare poi come iniziare il proprio “viaggio”. Il bello è che resta sempre un “oltre”. Lo ha richiamato ai ragazzi un “nonno” ospite della Fondazione Tosi Cippelletti di Rivarolo Mantovano, con il suo invito forte a “coltivare la piantina che oggi sono”. Quindi il Viaggio dell’eroe resta aperto.

Maria Luisa Costa

La presentazione sul tema

del bisogno di formazione

dell’Istituto Pitentino

di Mantova

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Il Viaggio dell’Eroe è un seminario laboratoriale che si inserisce nelle materie curricolari del programma

scolastico e/o in progetti specifici de-gli istituti scolastici. Gli obiettivi sono: comprendere in modo più approfondi-to il pensiero dei giovani nei confronti della solidarietà e delle tematiche pro-poste; offrire spunti educativi e forma-tivi agli studenti nella direzione di una cittadinanza sempre più attiva e consa-pevole; consentire agli studenti di spe-rimentarsi grazie all’utilizzo di tecni-che meno convenzionali (realizzazione di video, documenti informatici, teatra-lizzazioni ed altro); fornire un’occasio-ne di confronto e di scambio tra scuole differenti; creare un momento di comu-nicazione e condivisione tra la scuola e il volontariato; dare visibilità al pia-no educativo della propria scuola. Que-sto percorso ogni anno si concretiz-za tramite la progettazione, l’impegno e la collaborazione di insegnanti, stu-denti e associazioni. Lungo il percorso si svolgono incontri di coordinamen-to e progettazione con gli insegnanti presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e interventi delle associazio-ni in classe, tutti finalizzati al momento conclusivo di condivisione, come quel-lo svoltosi l’8 maggio scorso. In que-sta giornata le scuole sono chiamate

a proporre i loro prodotti, realizzati in percorsi scolastici di tipo laboratoriale. Di seguito una sintesi delle prime die-ci “puntate” del Viaggio dell’Eroe che nel maggio scorso ha celebrato la sua undicesima edizione, oggetto di que-sto inserto, concentrando l’impegno di scuola, associazionismo e Istituzioni sul tema “Sostegno ai bisogni”.

29/9/2006, presso l’Istituto Isabella d’Este. Tema: dipendenze che schiaviz-zano ed esperienze che liberano. Con 6 riflessioni di ASL, professionisti del set-tore ASL, associazioni e CSVM.26/5/2007, sempre presso l’Istituto Isa-bella d’Este. Tema: l’alcol si trasforma dentro di te. Con 12 interventi di istitu-ti scolastici, riflessioni delle associazioni e approfondimenti di ASL. In tale occa-sione è stato realizzato un libretto illu-strativo dal titolo “Il Viaggio dell’Eroe. I giovani mantovani e le dipendenze”, con i contributi degli studenti relativi alle prime due edizioni.31/5/2008, Cinema Mignon di Manto-va. “Essere solidali... rende felici!”, con 4 interventi di istituti scolastici sull’edu-cazione alimentare, riflessioni delle as-sociazioni e approfondimenti di ASL e Provincia di Mantova.9/5/2009, presso il Seminario di Man-tova. “Tra di noi con l’altro”, con 8 inter-

venti di istituti scolastici sul tema della relazione e riflessioni delle associazioni.23/5/2009, sempre presso il Seminario. Questa puntata coincideva con il “Mese della salute” e ha visto 4 interventi di istituti scolastici sul tema dell’educazio-ne alimentare, riflessioni delle associa-zioni e approfondimenti di ASL e Pro-vincia di Mantova.14/5/2010, presso la sede della Fon-dazione Università di Mantova. Tema: “Diritti, cittadinanza e costituzione. I ragazzi se ne prendono cura”, con 6 in-terventi di istituti scolastici.7/5/2011, Fondazione Università. “2011 Anno Europeo del Volontariato”, con 10 interventi di istituti scolastici e riflessio-ni delle associazioni.18/5/2012, Fondazione Università. Tema: “L’anziano attivo”, con 7 interven-ti di istituti scolastici e approfondimen-ti dell’ASL . 10/5/2013, Fondazione Università. Tema: ‘L’appartenenza’ con interventi delle scuole e riflessioni delle Istituzio-ni e del volontariato.09/05/2014, Aula magna dell’Univer-sità di Mantova. Tema: ‘Dalla famiglia multiproblematica alla famiglia capace di futuro’. L’edizione 2014 de ‘Il Viaggio dell’Eroe’ ha rivestito particolare im-portanza per il fatto che il progetto ha spento le sue prime dieci candeline.

Un’opera grafica realizzata dai ragazzi per l’edizione 2007.

Sopra: la copertina del volume pubblicato in occasione dell’edizione 2007 (solo parte sinistra)

A lato: la copertina dell’inserto dell’anno scorso dedicato al Viaggio dell’Eroe

Undici anni con ‘Il Viaggio dell’Eroe’L’iniziativa del Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano è un appuntamento tradizionale per scuole, associazioni e istituzioni

VIII - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni