DIRETTO DA PIERA PIPITONE Periodico quindicinale di ... · Lisma rimarrà in carica alla Belice...

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COPIA COPIA COPIA COPIA COPIA OMA OMA OMA OMA OMA GGIO GGIO GGIO GGIO GGIO Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca n. 17 15-10-2013 PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40% www.teleibs.it DIRETTO DA PIERA PIPITONE live 1999 L’editoriale di Piera Pipitone A PAG. 5 di Franco Lo Re A PAG. 7 MAZARA DEL V ALLO A PAG. 6 A PAG. 5 A PAG. 3 di Vito Marino A PAG. 6 di P.P. SALEMI BELICE AMBIENTE: dopo Lisma e Coniglio arriva Francesco Regina Blue Sea Land: pronti alla riedizione 2014 di Piera Pipitone SALUTE E CORPO Abitudini alimentari Il sud si allontana dall’Italia di Angela Asaro Abitudini alimentari corrette sono cer- tamente sufficienti a coprire per in- tero i fabbisogni nutrizionali della quasi totalità delle ragazze e dei ra- gazzi impegnati in attività sportive continuative, anche di consistente impegno fisico... La storia ci insegna che il forte diva- rio esistente fra nord e sud si formò subito dopo l’unità d’Italia con le leg- gi di Casa Savoia, emesse per pro- teggere le industrie del Nord, contro le attività del Sud. Oggi, secondo le statistiche, il valore... Appalti truccati e fatture maggiorate La denuncia esposta dall’ex Consi- gliere Provinciale Girolamo Pipitone ha creato una maxi inchiesta che vede indagati ben 16 persone facenti riferimento all’Amministrazione Macaddino. La Procura di Marsala nei giorni scorsi ha... Tre zone ad alto rischio franoso Puntuale come una cambiale, eccola arrivare la frana di Monte delle Rose con le prime acque autunnali. Un fe- nomeno non eccezionale, sia chiaro. Si ripete, con più o meno violenza, tutti gli anni. Tanto da essere assurto a paradigma di puntualità per il suo prevedibile verificarsi...

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OMAOMAOMAOMAOMAGGI

OGGI

OGGI

OGGI

OGGI

O

Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca

n. 17 15-10-2013PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40%

www.teleibs.it

DIRETTO DA PIERA PIPITONE

live 1999

L’editoriale di Piera Pipitone

A PAG. 5

di Franco Lo Re

A PAG. 7

MAZARA DEL VALLO

A PAG. 6

A PAG. 5

A PAG. 3

di Vito Marino

A PAG. 6di P.P.

SALEMI

BELICE AMBIENTE:

dopo Lisma e Coniglio arriva Francesco Regina

Blue Sea Land: pronti alla riedizione 2014

di Piera Pipitone

SALUTE E CORPO

Abitudini alimentari

Il sud si allontana dall’Italia

di Angela Asaro

Abitudini alimentari corrette sono cer-

tamente sufficienti a coprire per in-

tero i fabbisogni nutrizionali della

quasi totalità delle ragazze e dei ra-

gazzi impegnati in attività sportive

continuative, anche di consistente

impegno fisico...

La storia ci insegna che il forte diva-

rio esistente fra nord e sud si formò

subito dopo l’unità d’Italia con le leg-

gi di Casa Savoia, emesse per pro-

teggere le industrie del Nord, contro

le attività del Sud. Oggi, secondo le

statistiche, il valore...

Appalti truccati e fatture

maggiorate

La denuncia esposta dall’ex Consi-

gliere Provinciale Girolamo Pipitone

ha creato una maxi inchiesta che

vede indagati ben 16 persone facenti

riferimento all ’Amministrazione

Macaddino. La Procura di Marsala

nei giorni scorsi ha...

Tre zone

ad alto rischio franoso

Puntuale come una cambiale, eccola

arrivare la frana di Monte delle Rose

con le prime acque autunnali. Un fe-

nomeno non eccezionale, sia chiaro.

Si ripete, con più o meno violenza,

tutti gli anni. Tanto da essere assurto

a paradigma di puntualità per il suo

prevedibile verificarsi...

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n. 17 15-10-2013L’ 3

Direttore Responsabile Piera Pipitone - Direttore Editoriale Antonio Pipitone - Editore IBS s.r.l. - Stampa, grafica e impaginazione IBS s.r.l. - Registrazione al Tribunale di Marsala n.191Redazione: Corso Umberto I, 108 - Mazara del Vallo Tel./Fax 0923 940690 - e-mail: [email protected] - www.teleibs.it

L’editorialewww.teleibs.it

di Piera Pipitone

Belice Ambiente: dopo Lisma e Coniglio arriva Francesco Regina

Come tutti ci aspettavamo, la

bomba rifiuti è scoppiata e a

pagarne le conseguenze sono i

cittadini e tutti coloro che hanno lavo-

rato e lavorano per l’ATO Tp2; i primi

possono ritrovarsi a vivere in città ri-

colme di rifiuti e i secondi attendono

ancora il pagamento di tre mensilità. E’

il dott. Francesco Regina il nuovo mar-

tire che prenderà le redini dell’Ato tp2

dopo la fuga del commissario straordi-

nario, che era stato nominato diretta-

mente dalla Regione, Leonardo Coni-

glio, il quale è scappato a gambe leva-

te dopo aver visto la situazione che si

sarebbe trovato a gestire, che si po-

trebbe definire una situazione ammini-

strativa completamente allo sbando

dopo aver letto le motivazioni delle sue

dimissioni: “non ci sono le condizioni

minime per potere assicurare all’Ato

Tp2 il servizio di gestione integrata dei

rifiuti”, insomma avrebbe trovato una

complessa situazione aziendale alla

quale non avrebbe saputo dare rispo-

ste concrete nello spazio di qualche

mese. Non ci sono soluzioni per la

l’ATO Tp2, la quale continua a prende-

re batoste da ogni parte; è di qualche

giorno fa infatti il comunicato del Co-

mitato Mosaico in cui si evidenza che

la Belice Ambiente ha perso l’ultima

tornata di ricorsi, quelli per la TIA per

intenderci, quelli per cui lo stesso Li-

sma (prima amministratore e poi liqui-

datore della stessa società) cercava di

convincere i fruitori che i ricorsi sareb-

bero finiti a un nulla di fatto e quindi di

pagare e sorridere. “L’organo di giusti-

zia tributaria ha dato ragione agli uten-

ti, ribadendo che la TIA è una tassa e

come tale non è soggetta a IVA, che

la determinazione delle tariffe è di

esclusiva competenza dei Consigli

comunali, che i Comuni non posso-

no applicare le tasse retroattivamen-

te, come hanno tentato di fare nell’Ato

Tp2. Chi ripagherà gli utenti per le in-

giustizie subite, per le file fatte, per le

tensioni accumulate e per tutte le gior-

nate perse negli uffici della Belice Am-

biente?” le testuali parole del comuni-

cato.

Di certo a pagare i cittadini dei torti su-

biti non sarà l’Amministratore e poi li-

quidatore Nicola Lisma, il quale, se ri-

cordate, in una conferenza stampa

presso la sede di Partanna cercava di

far passare il messaggio di non ricor-

rere ai ricorsi perché era tempo perso.

La realtà adesso è molto diversa. Ab-

biamo rischiato do ritrovarci in “città/

discariche”, a causa della chiusura del-

la dicarica di Campana-Misiddi e con

le dimissioni del dott. Coniglio, fortu-

natamente il problema è stato risolto

con l’apertura temporanea della sud-

detta discarica, ma come ha affermato

il sindaco “vi è la necessità di costruire

impianti di raccolta e ricilaggio dei ri-

fiuti che producano energia”.

Un palliativo insomma, l’apertura della

discarica di Campana-Misiddi. Ma no-

nostante questo l’Amministratore e poi

liquidatore Nicola Lisma ha affermato

“E’ stata una esperienza incredibile

sotto ogni punto di vista – dichiara Ni-

cola Lisma – e come tutte le esperien-

ze, anche le più negative, anche que-

sta ha accresciuto il mio bagaglio cul-

turale e mi ha insegnato tante cose.

Continuerò con l’abnegazione di sem-

pre a svolgere il mio ruolo di liquidato-

re della Belice Ambiente nella speran-

za di poter azzerare debiti e crediti del-

la società nel più breve tempo possibi-

le” queste le parole di Lisma, dopo aver

lasciato al commissario Coniglio una

società in cui, come dice lo stesso Co-

niglio, “non ci sono le condizioni mini-

me per potere assicurare all’Ato Tp2 il

servizio di gestione integrata dei rifiu-

ti”. Lisma rimarrà in carica alla Belice

Ambiente fino al 31 dicembre 2013

dopo circa 3 anni e 3 mesi di lavoro

svolto con abnegazione presso la so-

cietà d’ambito… chissà quanti debiti e

crediti riuscirà ad azzerare in soli 2 mesi

e mezzo che gli sono rimasti all’interno

della Belice Ambiente? La speranza è

sempre l’ultima a morire.

Francesco Regina

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n. 17 15-10-2013L’ 5

L’angolo della Poesia

Francesco Margiotta

Il corpo in mare

La mente ne in cielo ne in terra...

Solo il sogno rimane

Di scrivere ... D’annegare.

Ogni atomo m’induce

Nella culla d’ogni ruga :

Nella rabbia, nella gioia ...

La mia vita

Segnata sul mio corpo:

Diventare grande... Così si dice,

Così tra brividi di uno sgomento

M’annego nella cattedrale dei

pensieri .

In tuo ricordo

A

La parola agli esperti...SALUTE E CORPO

Dott.ssa Angela Asaro

Biologo Nutrizionista

[email protected]

bitudini alimentari corrette sono

certamente sufficienti a coprire per

intero i fabbisogni nutrizionali del-

la quasi totalità delle ragazze e dei ragazzi

impegnati in attività sportive continuative,

anche di consistente impegno fisico. Per-

tanto salvo rari casi e ben selezionati, il

ricorso all’uso di integratori è del tutto in-

giustificato e non esente da potenziali ri-

schi per la salute. Gli integratori dietetici

comprendono una gamma vasta e diffe-

renziata di prodotti (minerali, vitamine, nu-

trienti energetici, estratti vegetali, aminoa-

cidi ecc) che hanno lo scopo, in genere, di

integrare la razione alimentare di un indi-

viduo, qualora non sia possibile con i soli

alimenti soddisfarne i fabbisogno nutrizio-

nali specifici. Qualsiasi altro uso di questi

prodotti dovrebbe essere scoraggiato, tan-

to più se la loro prescrizione viene sugge-

rita da personale non

medico e, quindi, non in

grado di determinarne la

reale necessità, la giu-

sta dose, il giusto perio-

do di utilizzazione e le

eventuali controindica-

zioni connesse alla pos-

sibile concomitanza di

patologie o condizioni

cliniche che ne sconsigliano l’uso, anche

per brevi periodi di tempo e a bassi do-

saggi. La produzione e commercializza-

zione degli integratori alimentari indirizzati

agli sportivi è regolata in italia da uno spe-

cifico decreto del ministero della sanità.

Il ministero ha inserito gli integratori alimen-

tari per lo sport nell’elenco dei prodotti de-

stinati ad una alimentazione particolare con

la denominazione di alimenti adattati ad

uno sforzo muscolare,soprattutto per gli

sportivi questi devono essere: prodotti fi-

nalizzati ad una integrazione energetica e

sono a base di carboidrati a vario tipo di

polimerizzazione, devono essere integrati

con vitamine del gruppo b (b1-b2-b6-pp)

e vitamina c ed, eventualmente,con nu-

trienti ad azione antiossidante. Inoltre pos-

sono essere prodotti con minerali destina-

ti a reintegrare le perdite idro-saline cau-

sate da eccessiva sudorazione conse-

guente alla attività svolta. Lo stesso risul-

tato di questi integratori che sono indicati

nelle linee guide si possono ottenere con-

sumando cibi co-

muni, come fette

biscottate con

miele, o marmella-

ta, biscotti secchi,

frutta fresca o es-

siccata, dolci da forno, o bevande dome-

stiche (20-40 g di zucchero cioè 4-6 cuc-

chiaini, 1/2 cucchiaino di sale, sciolti in 1

litro di acqua, si aggiunge succo di aran-

cia e/o limone), oppure succhi di frutta di-

luiti in acqua per altri integratori a base di

proteine o amminoacidi va sottolineato che

queste due categorie debbano essere

somministrate con cautela. Gli apporti pro-

teici pari a 1.4-1.7 g/kg sono ritenuti idonei

a soddisfare gli aumenti del fabbisogno

proteico degli atleti e sono realizzabili con

la normale razione alimentare senza ricor-

rere a specifici prodotti dietetici costituite

da singole proteine o

amminoacidi. un posto

a parte va alla creati-

na è un derivato am-

minoacidico con fun-

zione di riserva di fosfa-

ti energetici a livello

muscolare. L’utilizzo di

creatina si può configu-

rare a fini dietetici, ma,

la creatina presente in una normale razio-

ne alimentare ,unitamente a quella prodot-

ta dal nostro organismo, è più che suffi-

ciente a coprirne i fabbisogni giornalieri la

sola quota endogena copre il fabbisogno

anche in diete vegetariane in tal senso, il

ricorso alla creatina, come a qualunque

altro integratore, non giustificato da reali

necessità energetiche, rischia di rappre-

sentare un primo passo verso le lusinghe

del doping.

Infine: corrette e adeguate abitudini alimen-

tari, associate ad un bon programma di

allenamento, nel rispetto dei tempi natu-

rali di recupero dell’organismo degli atleti,

sono gli unici insostituibili elementi per il

miglioramento delle prestazioni sportive;

gli integratori possono essere un valido

aiuto nel completare i fabbisogni nutrizio-

nali, ma solo quando sono necessari, e

sotto la guida di medici esperti e convinti

che la lealtà sportiva e la salute degli atleti

non hanno prezzo e valgono molto più di

qualunque vittoria.

Abitudini alimentaria cura di Angela Asaro

Vito Marino

a storia ci insegna che il forte di-

vario esistente fra nord e sud si

formò subito dopo l’unità d’Italia

con le leggi di Casa Savoia, emesse per

proteggere le industrie del Nord, contro le

attività del Sud. Oggi, secondo le statisti-

che, il valore aggiunto pro capite del Sud

dovrebbe attestarsi nel 2012 a quota

15.514 Euro, con un’ulteriore, benché lie-

ve, perdita rispetto al 2011, contro i 23.280

della media nazionale. Milano si verrebbe

a collocare al primo posto con un valore di

34.797 Euro, superiore alla

media nazionale di quasi il

50%. Questo divario con-

tinuerà sempre ad avanza-

re poiché nulla hanno fat-

to e faranno i vari governi

nazionali e quelli regionali

in particolare, che si sono

succeduti nel passato e

che verranno. Volendo

stringere il torchio, il Gover-

no Moro ha elargito a lar-

ghe mani altre tasse, che

hanno pesato al Sud agonizzante; in com-

penso ha tolto oltre 30 treni lungo la tratta

adriatica e tirrenica, che collegano il Mez-

zogiorno al Nord e viceversa, nonostante

il costo dei biglietti sia rincarato e che i tre-

ni siano sempre pieni. Non è da Paese

civile che un passeggero per andare da

Palermo a Torino col treno debba scende-

re a Roma, carico di bagagli, e attendere

per ore all’addiaccio un altro treno. Ho sem-

pre sostenuto che per uno sviluppo deci-

sivo della Sicilia è indispensabile la costru-

zione del ponte sullo stretto. Fino a quan-

do la Sicilia sarà un’isola, il traffico viag-

giatori e merci sarà considerato di interes-

se locale, limitato al perimetro dell’isola.

Per cui non sono giustificate e non si pos-

sono pretendere grosse infrastrutture, spe-

cialmente in campo ferroviario. Il famige-

rato ponte poteva equiparare l’isola al con-

tinente d’Italia avvicinando l’intera Euro-

pa; inoltre accorciava la percorrenza di due

lunghe ore per il traghettamento e il traffi-

co sud nord diventava di interesse inter-

nazionale; in un prossimo futuro sarebbe

sorta anche l’alta velocità sulla tratta Pa-

lermo – Milano. Invece, il Governo Monti

ha dato un colpo di spugna ai fondi desti-

nati alla costruzione del ponte, chiudendo

la lunga telenovela per la quale si sono

già spesi diverse centinaia di milioni di

euro, senza che sia mai stato stilato un

“elaborato esecutivo”. Inoltre, bisogna pa-

gare oltre 400 milioni di penali per la man-

cata realizzazione dell’opera. Per interrom-

pere il flusso di sprechi di certa politica che

non sembra avere nessun rispetto per la

società italiana e del Sud in particolare, i

Siciliani, spinti da una crisi economica

drammatica, finalmente si stanno sveglian-

do dal lungo sonno gattopardesco, con le

proteste dei “forconi” e dei camionisti e dei

“grillini”. Troppo tardi, le proteste non si fan-

no quando l’acqua è già arrivata alla gola,

ma ad ogni tentativo a penalizzare il meri-

dione! Ma questi provvedimenti in negati-

vo stanno ad indicare la volontà politica di

isolare ulteriormente tutto il meridione.

Questo meridione, considerato da sempre

come terra di con-

quista, è indispen-

sabile al Nord

come mercato di

consumo della loro produzione. E’ giusto

ricordare che il costo del ponte, che si ag-

girava intorno agli 8 miliardi, rappresenta-

va appena un terzo della spesa per la li-

nea TAV Val di Susa, tanto contestata e di

pochissima utilità. Per trasportare merci

non è giustificata la costruzione di una

nuova linea anche se più veloce, per far

risparmiare un’ora di per-

correnza rispetto alla linea

già esistente. Il traffico sul-

la direttrice Torino – Lione,

infatti, sarebbe in continua

diminuzione, specialmen-

te quello passante attraver-

so il traforo del Fréjus e

quindi la TAV diverrebbe

sottoutilizzata. E’ di norma

per l’Italia che le opere pub-

bliche, dopo ultimate, ven-

gano abbandonate, per-

ché ormai superate! Inoltre, la costruzio-

ne delle numerose gallerie, già previste,

apporterebbero un notevole inquinamen-

to, pure previsto; tuttavia, la linea deve

essere assolutamente completata. E’ evi-

dente che i lavori di pubblico interesse

vengono attuati soltanto con criteri che

esulano dalla volontà popolare e dagli in-

teressi economici dei cittadini, ma scaturi-

scono da complotti economici di alto livel-

lo e da interessi personali da parte dei gran-

di papaveri della finanza e della politica.

Il sud si allontana

dall’Italiaa cura di Vito Marino

Redazione L’Opinione:

Corso Umberto I, 108

91026 MAZARA DEL VALLO (TP)

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n. 17 15-10-2013L’ 6

MAZARA DEL VALLO

a denuncia esposta dall’ex Con-

sigliere Provinciale Girolamo

Pipitone ha creato una maxi in-

chiesta che vede indagati ben 16 per-

sone facenti riferimento all’Amministra-

zione Macaddino. La Procura di

Marsala nei giorni scorsi ha notificato i

relativi avvisi di conclusione delle in-

dagini a tutti i soggetti finiti sotto in-

chiesta, politici, funzionari pubblici, di-

rigenti dell’amministra-

zione comunale, pro-

fessionisti: Giorgio

M a c a d d i n o ,

D o m e n i c o

Tuttolomondo, Vito

Calcara, Vito

Caradonna, Caterina

Agate, Vito

Giacalone, Filippo

Mirasolo, Luigi

Augusto Marconi,

F r a n c e s c o

Marzucco, Filippo ar-

mato, Pietro Fiorenti-

no, Baldassare Cam-

pana, Pietro Maria

Calandrino, France-

sco Truglio, Francesco Placenti,

Emanuele Canzoneri. I reati contestati

sono quelli di abuso, falso e violazione

delle norme della tutela ambientale, in

relazioni a diversi lavori pubblici, inca-

richi che secondo l’accusa non pote-

vano essere attribuiti e violazioni sulla

norma degli appalti. Insomma somme

maggiorate date a singoli cittadini o a

enti per dubbi servizi resi fino al 2009.

I lavori finiti sotto inchiesta sono quelli

per il restauro dell’ex collegio dei Ge-

suiti, della rete fognaria e dell’impianto

di depurazione di Borgata Costiera,

opere per le quali secondo l’accusa sa-

rebbe stato consentito al geologo Fran-

cesco Placenti, apposta incaricato,

una somma ben superiore al dovuto,

all’incirca 13 mila euro. A questi van-

no aggiunti circa 50 mila euro alla

Belice Ambiente, allora amministrata

a Francesco Truglio, fatture liquidate

senza alcuna autorizzazione dell’Am-

ministrazione che avrebbe dovuto at-

testare l’esecuzione dei servizi resi per

cui la società chiedeva il pagamento;

la Belice Ambiente

viene chiamata in

causa per diversi la-

vori, come per esem-

pio la raccolta di rifiu-

ti speciali, che non

avrebbe potuto fare,

nonché per la esecu-

zione di interventi

fuori dal relativo con-

tratto di servizio stipu-

lato con il Comune di

Mazara. Inoltre ci

sono circa 207 mila

euro per la Società

Enel Sole che sem-

bra sia stata favorita

con un incarico diret-

to senza gara d’appalto. Indagine con-

dotta dai carabinieri della stazione di

Mazara, coordinata dal sostituto procu-

ratore Dino Petralia (nei giorni scorsi

nominato dal Csm procuratore aggiun-

to alla Dda di Palermo). Un patata bol-

lente quella sollevata da Girolamo

Pipitone il quale fino a qualche mese

fa era parte integrante dello staff del

Sindaco Nicola Cristaldi e che secon-

do voci di corridoio sembrerebbe sia

stato rimosso dall’incarico proprio per-

ché risulterebbe un personaggio sco-

modo, adesso che si avvicina la cam-

pagna elettorale.

Piera Pipitone

a ripreso la sua piccola tratta sul

fiume Mazzaro la Chiatta, mes-

sa in funzione l’otto giugno

2013, poi rimasta circa una settimana

ferma poiché l’autorizzazione per la

navigazione estiva era scaduta, e si at-

tendeva il rinnovo da parte della

Capitaneria di Porto. Sono bastati po-

chi giorni di fermo per far sì che la chiat-

ta avesse problemi a riprendere la na-

vigazione a causa dei detriti e i fanghi

che intasano il fiume Mazzaro; proble-

ma risolto in una mattinata di la-

voro. Resta irrisolta però la vi-

cenda del fiume Mazzaro, in un

continuo stato di torpore e inqui-

namento nonostante la promes-

sa del Presidente Crocetta il 27

luglio, in occasione dell’inaugu-

razione dell’Eliseo, di impegnar-

si affinché il porto canale possa

tornare agli splendori di un tem-

po. Una promessa scaturita da una ri-

chiesta del Sindaco Cristaldi, a cui il

Presidente ha confermato la priorità del

progetto di riqualificazione del porto ca-

nale di Mazara del Vallo, assicurando

il suo intervento per accelerare al mas-

simo l’iter autorizzativo. A occuparsi

delle relative indagini sul fondale del

fiume è il CNR, il quale sulla base di

un protocollo d’intesa con il Comune

di Mazara del Vallo ed il Provveditora-

to Opere Pubbliche Sicilia-Calabria (ex

Genio Civile Opere Marittime) ha già

ultimato l’ispezione dei fondali del por-

to, utilizzando una specifica apparec-

chiatura sottomarina per l’elaborazio-

ne di una proiezione tridimensionale

degli stessi fondali, che è utile per l’in-

tervento progettuale da compiere. Lo

stesso CNR ultimerà entro il mese di

novembre sia il prelievo che l’esame

dei fanghi per la consegna della rela-

zione definitiva che servirà al piano di

stoccaggio degli stessi fanghi. Riguar-

do il futuro del fiume Mazzaro il Comu-

ne di Mazara ed il Provveditorato Ope-

re Pubbliche Sicilia-Calabria hanno

approvato un progetto generale di ol-

tre 10 milioni di euro. Il Ministero del-

l’Ambiente ha dato il via libera di mas-

sima, impegnando al momento per il

primo stralcio dei lavori circa 2 milioni

200 mila euro che sono immediatamen-

te spendibili, in base alla convenzione

stipulata dal Comune, dal Provvedito-

rato Opere Pubbliche Sicilia-Calabria,

che curerà pure la gara d’appalto. Ma

quali sono i tempi previsti per la con-

segna delle relazioni alla Regione e

quindi l’avvio dei lavori? Dal comune

ci hanno fatto sapere che “I soldi sono

già nella disponibilità. Non appena il

CNR consegnerà la relazione sui fan-

ghi, il progetto sarà rimodulato in base

alla necessità economica dello

smaltimento dei fanghi. Pertanto si pro-

cederà alla gara d’appalto tra la fine di

dicembre e i primi di gennaio per l’av-

vio materiale degli interventi di

disinquinamento del fiume ed

escavazione, a conclusione dei quali il

pescaggio del fiume sarà di tre metri in

ogni sua parte”. Si può sperare quindi

che entro la prossima estate il fiume

Mazzaro possa essere in piena bonifi-

ca e non nel terribile stato attuale.

P. P.

Esportare il modello del Distretto

della pesca con la sua funzione

sociale oltre che

economica in Somalia o in Siria o nel-

l’Africa subsahariana e dove ci sono le

condizioni oggettive nel settore ittico e

agroalimentare, significa tentare di cre-

are una organizzazione, occupazione

lavorativa e dunque un modo per fre-

nare tante braccia di disperati che ogni

giorno tentano di varcare le soglie del-

l’Europa, attraverso il Mediterraneo,

perdendo la vita”. Lo ha affermato Gio-

vanni Tumbiolo, presidente del Distretto

della Pesca a conclusione della mani-

festazione Blue Sea Land che si è te-

nuta a Mazara del Vallo. “Il Distretto -

ha aggiunto Tumbiolo – è un luogo dove

si producono relazioni. Non è un caso

se numerose delegazioni estere, enti

e istituzioni hanno risposto positiva-

mente a questa iniziativa dei distretti

agroalimentari, denominata appunto

Blue Sea Land”. “Per molti di loro non

era la prima volta, sono giunti in Sicilia

per studiare il modello del Distretto

della pesca, un modello di sviluppo –

ha precisato il presidente del Distretto

Pesca - si tratta di un pubblico interes-

sato, erano presenti 4 ministri dell’Agri-

coltura e della pesca, sette capi mis-

sione, ambasciatori, 14 consoli”. “Que-

sto è quanto accaduto a Mazara del

Vallo che non è proprio il centro del

mondo - ha ribadito - l’Europa dovreb-

be esportare questo simbolo di convi-

venza e multiculturalità”. “I distretti ita-

liani sono 157 e 27 quelli dell’agroali-

mentare, in Sicilia ne sono stati ricono-

sciuti otto – ha sottolineato - mettere

su questo modello così complesso in

una terra come la Sicilia non è stato

semplice, ma in questa Città vi è an-

che la prova pratica che la convivenza

è possibile. Incontrare 50 buyer per

le nostre imprese è stata una oppor-

tunità. A Mazara c’è qualcosa di di-

verso. La differenza sta nel territo-

rio, la gente vuole riconoscersi in un

territorio e riscoprire il gusto del-

l’identità e delle radici”. “Il mio rin-

graziamento va al governo regiona-

le – ha concluso Tumbiolo - per aver

creduto al progetto del Distretto del-

la pesca incentrato sul modello del-

la Blue Economy e gettato le basi,

da Mazara del Vallo, per un proces-

so di cooperazione duraturo nel Medi-

terraneo, nell’Africa e nel Medioriente”.

“Blue Sea Land diventerà un appunta-

mento fisso, una palestra di allenamen-

to in

proiezione di Expo 2015”. Lo ha annun-

ciato l’assessore regionale alle Risor-

se agricole e alimentari, Dario Carta-

bellotta, in una conferenza stampa or-

ganizzata a conclusione della manife-

stazione Blue Sea Land. “Dall’esperien-

za di questa edizione di Blue Sea Land

- ha aggiunto Cartabellotta - il Governo

regionale ha tratto gli spunti per avan-

zare la candidatura al coordinamento

del padiglione dedicato al “biomediter-

raneo” a Milano. “Blue Sea Land rap-

presenta l’anno zero di nuovo modello

culturale, economico e sociale che la

Regione intende esportare nel Mediter-

raneo – ha precisato - per promuovere

in questa area il dialogo interculturale

e rafforzare il processo di cooperazio-

ne ed integrazione multietnica”. “L’edi-

zione 2013 – ha spiegato Cartabellotta

- rappresenta una sorta di allenamento

preparatorio per accogliere le istanze

anche di altri Paesi dell’area Med, del

Medio Oriente e dell’Africa”. “Il Gover-

no regionale - ha concluso Cartabel-

lotta - intende sostenere non solo il

brand “Born in Sicily” ma anche il mar-

chio “biomediterraneo”, un contenitore

di prodotti, tipicità e culture che tuteli e

valorizzi le produzioni e le tipicità,

espressione dei territori dei singoli sta-

ti”. A margine della conferenza stampa

di chiusura di Blue Sea Land, l’asses-

sore Cartabellotta si è soffermato sulla

vicenda tonno che ha messo in ginoc-

chio alcune marinerie siciliane. “Ho

raccolto il grido di allarme della ma-

rineria di Sciacca sulla sparizione

delle acciughe nel Canale di Sicilia

– ha dichiarato - una delle ragioni è

la massiccia presenza di tonni nel

Mediterraneo”. “Non possiamo più

permetterci - ha aggiunto - che le

lobby dominanti nel settore continui-

no ad assorbire quote tonno sottra-

endole alla marineria siciliana e agli

stati che si affacciano nel bacino

Mediterraneo. Da Blue Sea Land –

ha sostenuto Cartabellotta - parte

l’idea di rinegoziare con l’Unione Euro-

pea e l’Iccat, l’assegnazione delle quo-

te tonno nel Mediterraneo. Soltanto

nell’isola di Favignana - ha concluso -

fino a qualche decennio fa si catturava

una quantità di tonno superiore all’in-

tera quota oggi assegnata al Mediter-

raneo”.

Blue Sea Land: pronti alla riedizione 2014

Queste le accuse per i 16 indagati dell’amministrazione MacaddinoAppalti truccati e fatture maggiorate Tra dicembre e gennaio la gara d’appalto per i lavori nel fiume Mazzaro

L

Giorgio Macaddino

H

Page 7: DIRETTO DA PIERA PIPITONE Periodico quindicinale di ... · Lisma rimarrà in carica alla Belice Ambiente fino al 31 dicembre 2013 dopo circa 3 anni e 3 mesi di lavoro svolto con abnegazione

n. 17 15-10-2013L’ 7

Franco Lo Re

SALEMI

P

quando finisci di leggermi non

buttarmi per strada ma riciclami

pubblicità progresso a cura della redazione

aiutiamo

l’ambiente

untuale come una cambiale,

eccola arrivare la frana di Mon-

te delle Rose con le prime ac-

que autunnali. Un fenomeno non ec-

cezionale, sia chiaro. Si ripete, con più

o meno violenza, tutti gli anni. Tanto da

essere assurto a paradigma di puntua-

lità per il suo prevedibile verificarsi. Gli

smottamenti di enormi massi o di mas-

se argillose si sono verificati periodi-

camente sia sul versante est sia in

quello d’ovest della collina. Del resto

in tutte le mappe ufficiali statali e re-

gionali la zona viene delimitata da una

linea rossa e segnata con la sigla “R4”,

ad indicarne l’alto rischio franoso e

il divieto di insediamenti edilizi di qual-

siasi tipologia. Storicamente, infine, è

noto che, in una notte

del 1740, vennero in-

ghiottiti da una gi-

gantesca frana ben

due conventi, quello

dei Padri di Terz’ordi-

ne Francescano e

quello dei Cappuccini,

costruiti entrambi sul-

la collina alla fine del

1500. Questo tremen-

do e terrificante even-

to non è servito però

ad impedire che alle

sue pendici sorgesse-

ro insediamenti abita-

tivi o esercizi commer-

ciali. Il buon senso, e non solo, avreb-

be dovuto vietarlo. Spesso la cupidi-

gia offusca la memoria degli uomini.

Quest’anno poi, come nell’autunno del

2008, la frana si è presentata per ben

due volte nell’arco di un paio di setti-

mane. Il violento nubifragio, abbattuto-

si nel pomeriggio della prima do-

menica di ottobre, ha dato un se-

gnale fin troppo chiaro. Inutile pian-

gere sul latte versato. Ora bisogna

intervenire con la massima celeri-

tà. Il finanziamento c’è stato, la

gara d’appalto è stata espletata, i

tecnici progettisti (la geologa

Caterina Caradonna e gli inge-

gneri Carmelo Carruba e Salva-

tore Marchese (gli incarichi risal-

gono all’epoca della sindacatura

Mastrantoni) riteniamo siano stati

pagati ( con uno di questi, l’inge-

gnere Carruba, il Comune ha pure

sottoscritto una transazione, in segui-

to ad una controversia legale). Oggi,

non rimane che dare il via ai lavori. Pas-

sare all’esecuzione delle opere di

risanamento, è l’imperativo che s’im-

pone, se non si vuole arrivare ad eventi

più drammatici. Il progetto prevede, in

burocratese, lavori di “ mitigazione del

rischio idrogeologico di Monte delle

Rose”. Si tratta, cioè, di interventi per

migliorare l’assetto idrogeologico e la

messa in sicurezza delle aree interes-

sate dai fenomeni del dissesto. L’im-

porto, finanziato nell’agosto dello scor-

so anno dalla Regione, ammontante a

1.650.000 euro, si è ridotto oggi a

820.00, a causa del ribasso d’asta del

26,96% operato dalla ditta

aggiudicatrice: l’impresa L&C, Lavori

e Costruzioni srl di Alcamo. Tenendo

conto dei tempi

biblici con cui di

solito vanno

avanti le cose nel

nostro bel paese,

ci auguriamo che

questa volta le

procedure segua-

no un iter più ac-

celerato. Ulteriori

ritardi apparireb-

bero davvero incomprensibili oltre che

colpevoli. C’è da sottolineare inoltre

che le frane di questi giorni che hanno

provocato, come abbiamo riferito in un

nostro precedente servizio, un fiume di

fango e detriti diffusosi in gran parte del

centro abitato e in un tratto della stata-

le che porta a Marsala,

causando la chiusura al

traffico di diverse stra-

de cittadine, tra cui le

vie Marsala e Lo Pre-

sti, ha anche messo

clamorosamente in evi-

denza l’assenza di un

vero piano comunale

di Protezione Civile.

Danni e allagamenti si

sono avuti al Mercato

coperto, in contrada

Pioppo, Via Alighieri,

via San Leonardo,

Catusano Fontanelle e

Via Scimemi, nelle

contrade Filci Sinagia e Cuba Gli inter-

venti per rimuovere i detriti e ripristina-

re la normale viabilità si sono avuti gra-

zie alla buona volontà e

dall’estemporaneità dei singoli piutto-

sto che da un piano preordinato, limi-

tati peraltro alla centralissima via

Marsala. Dalle parti, ad esempio, delle

Case Popolari di contrada Cuba, si

sono visti arrivare, oltre al cronista che

vi riferisce, solo il comandante della

Polizia Urbana, che si è limitato a pren-

dere atto dell’evento. E altro non pote-

va fare, del resto. Anche su questo ver-

sante, Salemi è un comune che si di-

stingue in negativo dagli altri. E’ uno

dei pochi della Provincia di Trapani

e l’unico nella Valle del Belìce, a non

essersi dotato di un Piano di Prote-

zione Civile. Esiste solo una bozza.

Evidentemente i sindaci e i consiglieri

delle maggioranze bulgare che si sono

succeduti in tutti questi anni avevano

altri problemi più importanti a cui pen-

sare. Ma l’argomento non è cosa da

poco, ove si consideri che Salemi, ol-

tre ad avere ben tre zone ad alto ri-

schio di dissesto idrogeologico, sor-

ge in una zona ad altissimo rischio

sismico. E’ inammissibile infatti, che

dopo molti giorni dalla prima frana, nuo-

vi cumuli di fango fresco siano stati

aggiunti a quelli già essiccati di quindi-

ci giorni fa. E’ intollerabile che il tratto

della Via Regione Siciliana, nelle im-

mediate vicinanze la scuola, rimanga

ancora un lago impraticabile e con i

marciapiedi ancora intasati da detriti

vari, pietre e melma. “Il piano di prote-

zione civile va assolutamente portato

a termine - ci ha riferito il prefetto Basile,

il capo della Commissione Straordina-

ria- occorre migliorare le capacità di

prevenzione delle potenziali calamità

naturali. Mi domando poi come mai

abbiano fatto costruire in quella zona”.

Già. Come mai. Ma queste piogge han-

no messo in evidenza anche un’altra

grossa lacuna: la scarsissima funzio-

nalità della rete fognante. E’ sufficien-

te una copiosa precipitazione per farle

andare in tilt, con lo “scoppio” dei tom-

bini in varie parti della città. Appare

evidente che la rete fognaria ha biso-

gno di una seria manutenzione. Gli in-

terventi di

spurgo dovrebbe essere fatti con rego-

larità, cosa che in realtà non avviene,

con le conseguenze che sappiamo.

Disagi di numerosi commercianti e re-

sidenti, soprattutto in via Marsala, dove

hanno dovuto armarsi di santa pazien-

za ma soprattutto di recipienti, pale e

per ripristinare la normalità. Molti si

sono lamentati in questi giorni per

l’inefficienza della Commissione

Straordinaria, che attualmente gesti-

sce il Comune. Viene accusata di ave-

re abbandonato la città all’incuria e al-

l’abbandono. In qualche caso,

come ad esempio la mancanza di

strisce pedonali, persino in prossi-

mità delle scuole elementari e me-

die, non si può dar torto alle lamen-

tele dei cittadini. La stessa cosa

non si può dire invece per i grandi

problemi rimasti insoluti sul tappe-

to. Non si può pretendere dai Com-

missari di rimediare in pochi mesi

alle grosse inadempienze del pas-

sato, più o meno recente. Le sui re-

sponsabilità cadono tutte per inte-

ro sulle precedenti amministrazio-

ni. Sarebbe troppo comodo trova-

re oggi un effimero capro espiatorio su

chi si sta adoperando di riportare quan-

to meno un barlume di legalità. Dovreb-

be invece preoccupare l’assenza as-

soluta di un parola da parte delle forze

politiche, responsabili in definitiva del-

l’anomalia venutasi a determinare nel-

la Città, che una volta fu dei Salvo.

Franco Lo Re

Salemi, con tre zone ad alto rischio franoso,

non ha un Piano comunale di Protezione CivileDa oggi i giovani appassionati del calcio,

che risiedono a Salemi e nella Valle del

Belìce, avranno un punto di riferimento più

certo e denso di speranza. Lo si deve ad

una interessante e promettente iniziativa

posta in essere, in queste ultime settima-

ne, da due personaggi che questo sport lo

hanno da sempre avuto nel cuore e nella

mente e che sanno che non ci può essere

futuro senza la creazione di solide oppor-

tunità da offrire al mondo giovanile. E’ quel-

lo che sta avvenendo, grazie ad una

creativa sinergia voluta rispettivamente

da Baldo Benenati che guida la

“Scuola Calcio della CITTA’ DI SALEMI “e

Dario De Luca, il nuovo presidente della

Società del “SALEMI Calcio” , che milita

nel campionato di promozione. All’insegna

del motto “l’unità fa la forza”, hanno pen-

sato bene di unire le idee e le risorse dei

rispettivi sodalizi. L’obiettivo è semplice.

Offrire una ulteriore opportunità a tutti i gio-

vani di Salemi e non solo. Nel program-

ma infatti c’è il coinvolgimento di

recenti aggregazioni con giovani prove-

nienti dalla vicine Gibellina, Vita, Santa

Ninfa e Partanna. Si tratterà di consolida-

re e allargare attività a un maggiore nu-

mero di ragazzi che desiderano di avvici-

narsi al loro gioco preferito. Avranno l’op-

portunità di disputare gare nelle diverse

categorie, partecipare ai vari tornei e cam-

pionati federali. Il tutto sarà possibile an-

che da un punto di vista logistico per la

presenza a Salemi di una struttura in erba.

Lo stadio del San Giacomo, che purtrop-

po è fruibile parzialmente, a causa spes-

so delle condizioni meteo che ne preclu-

dono l’accesso giornaliero. Si cercherà di

porre rimedio a tale inconveniente, dal

momento che Baldo Caradonna ricopre

magistralmente anche il ruolo di Direttore

Sportivo della 1° squadra, pertanto, al fine

di salvaguardare il manto erboso, tutte le

formazioni giovanili troveranno ospitalità

presso la struttura di calcio di Gibellina. La

cui amministrazione comunale, tendendo

conto della partecipazione dei giovani lo-

cali, ne ha consesso la fruibilità.

Tutto ciò e’ stato reso possibile grazie an-

che alla disponibilità del nuovo

Commissario Prefetto Basile, che ha fatto

proprio l’accordo e l’interessamento pro-

fuso da Leopoldo Falco, oggi promosso a

Prefetto di Trapani. Si dimostra molto en-

tusiasta Baldo Benenati per l’esito positi-

vo che l’iniziativa sta avendo, ”Sono estre-

mamente soddisfatto del lavoro che si sta

portando avanti tra le due società, per un

sogno comune futuro di portare piu’

ragazzi alla pratica sportiva per il difficile

momento che stiamo attraversando, dove

i ragazzi di determinate fasce d’età hanno

giornalmente dei pericoli e difficoltà da su-

perare, tenendo sempre bene in mente

,come amo ribadire, l’importanza dello stu-

dio.” C’è da dire, infine, che Il nuovo pro-

getto si sta concretizzando anche grazie

al gruppo dirigente formato dal Peppe

Bellitti, gli imprenditori Peppe Piazza e

Luigi Gandolfo, assai attenti alle sorti

calcistiche dei giovani di Salemi. Che dire?

Se son rose, fioriranno. E, soprattutto, sa-

ranno tanti goal!

Franco Lo Re

Una promettente iniziativa per il

futuro del calcio giovanile nel Belìce

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