Dipendenze Svizzera Rapport d'attività 2013

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Rapporto d’attività 2013

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Rapporto d’attività 2013

2 RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

Dipendenze Svizzera, un’incubatrice di conoscenze 4

Dipendenze Svizzera informa e sensibilizza 8

Dipendenze Svizzera elabora raccomandazioni 14

Dipendenze Svizzera elabora e sperimenta approcci pratici 17

Dipendenze Svizzera offre formazioni e consulenza 21

Dipendenze Svizzera s’impegna in politica 24

2013 in cifre 28

Conto d’esercizio 2013 e 2012 30

Bilancio al 31.12.2013 e al 31.12.2012 32

Il consiglio di fondazione nel 2013 33

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È impossibile presentarvi in così poche pagine tutta la gamma dei compiti svolti da Dipendenza

Svizzera. Come potremmo, infatti, descrivere in poche parole tutti i progetti di ricerca e di pre-

venzione, le campagne, le pubblicazioni, i gruppi di esperti, le giornate di perfezionamento e i

congressi cui abbiamo collaborato nel corso dell’ultimo anno? Per questo motivo, abbiamo deciso

di presentarvi in questo rapporto annuale solo una parte dei progetti e delle attività svolti nei set-

tori della ricerca, della prevenzione e dell’aiuto. Questi accenni, tuttavia, vi permetteranno di farvi

un’idea dell’entusiasmo e della perseveranza con i quali ci impegniamo – con ottimi esiti – a favore

di tutta la popolazione.

I bambini, le famiglie, le scuole, le aziende e le autorità vanno sensibilizzati sui problemi risultanti

dall’abuso di alcol e droghe. Inoltre, ogni persona deve avere la possibilità di ricevere aiuto e

consulenza quando si trova confrontata, direttamente o indirettamente, con tali problemi. Di-

pendenze Svizzera è qui anche per questo.

Eppure… c’è ancora tanto da fare!

Noi, però, non ci stanchiamo di portare avanti il nostro mandato insieme a voi. Tutti i sostegni

finanziari che riceviamo, siano essi pubblici o privati, sono un investimento efficiente nelle nostre

attività. Colgo quindi l’occasione per ringraziarvi di cuore della fiducia che avete voluto dimostrarci

con il vostro aiuto. In tal modo avete contribuito a migliorare la vita di migliaia di persone.

Da ultimo, permettetemi di ringraziare i membri del Consiglio di fondazione, che hanno lavorato

senza risparmiarsi per portare al successo la nostra organizzazione.

A nome di tutto il team di Dipendenze Svizzera,

Michel Graf

Editoriale

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Dipendenze Svizzera, un’incubatrice di conoscenze

Dipendenze Svizzera vanta un’esperienza a tutto tondo nel campo delle di-pendenze e della prevenzione. Il comportamento dei gruppi a rischio, tuttavia, è in continua evoluzione e regolarmente si delineano nuove forme di dipendenza (nuove sostanze, internet ecc.), ragion per cui questo patrimonio di conoscenze va regolarmente ampliato e aggiornato. In tal modo è possibile adeguare di pari passo anche le strategie di prevenzione. Per motivi di spazio, in questo capitolo è stato possibile presentare solo alcuni dei numerosi progetti di ricerca, ma nei capitoli successivi verranno comunque citati anche altri progetti. Per avere una panoramica completa di tutte le nostre attività, vi invitiamo a visitare il nostro sito.

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Monitoraggio svizzero delle dipendenze

Il sistema di sorveglianza epidemiologica denominato «Monitorag-gio svizzero delle dipendenze» è stato lanciato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e si prefigge di raccogliere e diffon-dere informazioni sul comportamento della popolazione che vive in Svizzera in materia di sostanze psicotrope (tabacco, alcol, droghe illegali, medicinali) e sui rischi ad esse collegati (dipendenza, danni per la salute, problemi psicosociali).

Dipendenze Svizzera si occupa del rilevamento annuale dei dati tra la popolazione (indagine CoRolAR) e del sito www.suchtmonitoring.ch, attivato nella primavera del 2013, che offre una panoramica dei dati epidemiologici raccolti e riguardanti i problemi legati al consu-mo di sostanze. I dati sono suddivisi per sostanze e indicatori, in modo da permettere una ricerca approfondita di informazioni sulle tendenze a livello di consumo e sui relativi problemi. Il sito viene aggiornato regolarmente.

act-info

«act-info» (addiction, care and therapy information) è un sistema nazionale di monitoraggio degli utenti dell’aiuto professionale in caso di dipendenza. Dipendenze Svizzera si occupa di due capitoli del sistema: SAMBAD (statistica del settore ambulatoriale dell’aiuto psicosociale in materia di dipendenza) e Residalc (statistica dei trat-tamenti stazionari della dipendenza da alcol e medicinali). Le atti-vità regolari di monitoraggio comprendono la raccolta, il controllo, la verifica e l’analisi dei dati. Per ottimizzare la raccolta dei dati, nel 2013 è stata sviluppata internamente una nuova applicazione basata sul web. Oltre a fornire alle istituzioni i rapporti su questi capitoli del sistema, Dipendenze Svizzera è anche responsabile del rapporto annuale su tutto il progetto, e dal 2013 anche della gestione di tutta la banca dati.

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La salute delle scolare e degli scolari (HBSC)

Nel 2013, Dipendenze Svizzera ha avviato i lavori preparatori per l’indagine HBSC (Health Behaviour in School-Aged Children) 2014 sulla salute degli allievi in Svizzera. Il team di ricercatori ha elabo-rato il formulario e tradotto i contenuti nelle tre lingue nazionali. Dipendenze Svizzera ha inoltre chiesto le autorizzazioni ai cantoni e il consenso di una commissione etica. Come campione rappre-sentativo a livello nazionale sono state scelte a caso 734 classi dal quinto al nono anno scolastico (da 7 a 11 dal settimo all’undice-simo secondo HarmoS). Inoltre, 14 cantoni hanno commissionato uno studio cantonale con un maggior numero di classi partecipanti. Parallelamente sono state realizzate parecchie pubblicazioni: arti-coli scientifici e divulgativi, factsheet e un rapporto di ricerca sul consumo multiplo di sostanze.

Il consumo di alcol degli adulti visto dai bambini dai 3 ai 6 anni

In questo studio finanziato dal Fondo nazionale, Dipendenze Sviz-zera ha voluto indagare su quello che i bambini sanno del consumo di alcol da parte degli adulti.

Visto che con i bambini dai 3 ai 6 anni non è possibile utilizzare, come d’abitudine, dei formulari, i dati sono stati raccolti con l’aiuto di computer touch screen e di burattini.

Dai primi risultati emerge che oltre i due terzi (il 68,1%) dei bambini tra i 3 e i 6 anni sanno identificare le bevande alcoliche (birra, vino e champagne). La metà circa (il 46,4%) sa addirittura dare un nome alle singole bevande. All’interno di questa fascia d’età, i bambini più grandi conoscono meglio l’argomento rispetto a quelli più pic-coli. Inoltre, i bambini più grandi considerano già l’alcol come una bevanda legata alle feste e consumata maggiormente dagli uomini che dalle donne.

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«Pre-drinking» e modalità di consumo specifiche di gruppo

In questo studio finanziato dal Fondo nazionale, Dipendenze Sviz-zera ha analizzato le abitudini di consumo alcolico serale dei giovani adulti che vivono nella Svizzera romanda. Si è per esempio indagato sulle ripercussioni che l’alcol bevuto prima di uscire ha sulla quan-tità globale consumata e sui problemi legati a questo fenomeno. A tale proposito, è risultato che, al di là dei fattori legati alle situazioni e alle persone specifiche, è soprattutto la durata del consumo a svolgere un ruolo preponderante: prima si inizia a bere (per esem-pio a casa, prima di uscire), maggiore sarà la quantità consumata nel corso di una serata (fino a 20 bicchieri di alcolici). Con il comu-nicato per i media del marzo 2013, che ha avuto un’eco notevole sui media, Dipendenze Svizzera ha attirato l’attenzione sul fatto che questa modalità di consumo è notevolmente rischiosa.

Ricoveri per intossicazione alcolica o alcoldipendenza

Su incarico dell’Ufficio federale della salute pubblica, sono stati ana-lizzati i ricoveri in ospedale legati al consumo di alcol tra il 2003 e il 2010. A tale scopo ci si è basati sui dati forniti dalla «Statistica medica degli stabilimenti ospedalieri» stilata dall’Ufficio federale di statistica. Il rapporto sulla ricerca ha rilevato, tra le altre cose, che le ospedalizzazioni dovute ad intossicazioni alcoliche o alcoldipenden-za non sono un fenomeno esclusivamente giovanile, anzi: tra gli uomini si registra un aumento costante delle diagnosi di questo tipo fino alla fascia d’età che comprende le persone tra i 65 e i 74 anni. Tra le donne, invece, la crescita è regolare fino alla fascia tra i 45 e i 54 anni, dopodiché il tasso scende. Il comunicato per i media del marzo 2013 su questo argomento ha avuto i maggiori riscontri rispetto a tutti gli altri comunicati pubblicati da Dipendenze Svizzera nel 2013.

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Dipendenze Svizzera informa e sensibilizza

La prevenzione ha molte sfaccettature. Fondamentale è tuttavia informare, per-ché spesso le problematiche di dipendenza non vengono riconosciute né in fami-glia né dalla popolazione in generale. Anche le vittime indirette delle dipendenze, in particolare i bambini, meritano la nostra attenzione. A fare prevenzione nel senso stretto del termine si inizia già per i piccolissimi e i programmi elaborati da Dipendenze Svizzera per questa fascia d’età sono particolarmente richiesti. In-oltre, nel 2013 sono stati fatti notevoli sforzi per raggiungere meglio i gruppi target finora poco presi in considerazione.

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Boby, la voix des enfants de parents dépendants de l’alcool

I bambini di genitori con problemi di alcol devono portare un fardello pesante: se il papà o la mamma bevono, a casa quasi tutto ruota intorno all’alcol. Spesso vengono a mancare la fiducia e la sicurezza. Nel tentativo di sgravare i loro genitori, i bambini devono assumersi responsabilità troppo grandi per la loro età, ma nel contempo si sentono impotenti. Con un’azione negli uffici postali e con la re-lativa informazione per i media, prima di Natale Dipendenze Sviz-zera ha nuovamente reso attenta l’opinione pubblica sulla difficile situazione in cui vivono questi bambini. In Svizzera sono parecchie decine di migliaia i bambini colpiti da questo problema. Diversi studi dimostrano che essi corrono un rischio sei volte maggiore rispetto alla media di sviluppare a loro volta una dipendenza o di soffrire di altri problemi psichici una volta cresciuti. Con il dovuto sostegno, tuttavia, questi bambini sono perfettamente in grado di sviluppare una personalità sana.

Il cagnolino Boby, protagonista dell’omonimo libro per bambini pub-blicato da Dipendenze Svizzera, è la mascotte dei figli di genitori alcolisti. Il pupazzetto è stato distribuito negli uffici postali per sen-sibilizzare la popolazione sulla situazione di questi bambini e per raccogliere fondi a loro favore. Dipendenze Svizzera, infatti, elabora e propone offerte a sostegno di questi bambini e dei loro genitori, come i gruppi di discussione, dove i bambini possono scambiare es-perienze, o il sito www.mamatrinkt.ch/www.papatrinkt.ch, che offre ai bambini e ai ragazzi un forum di discussione. Inoltre, Dipendenze Svizzera mette a disposizione dei professionisti e dei diretti interes-sati parecchio materiale informativo.

Nuove newsletter per i genitori

Nel 2013 è stato possibile pubblicare una nuova serie di newsletter, che si sono aggiunte alle otto lettere per i genitori degli adoles-centi tra i 12 e i 16 anni pubblicate nel 2012: in totale sono state pub-blicate quattro lettere (in francese e tedesco) sui seguenti argomenti: «l’autostima», «il dialogo con i figli», «le conseguenze della pubblicità sul consumo di alcol e tabacco» e «come evitare le

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emergenze legate al consumo di alcol o di altre sostanze». Sul sito di Dipendenze Svizzera è possibile abbonarsi alle newsletter per i genitori.

Prevenzione nelle strutture di accoglienza per la prima infanzia: ampliamento del progetto «Tina e Toni»

«Tina et Toni» è un programma di prevenzione globale destinato alle strutture che accolgono bambini tra i 4 e i 6 anni. Attraverso scene di vita quotidiana e attività ludiche, il programma contribuisce a rafforzare le competenze psicosociali dei bambini. Il programma, creato nel 2012 nelle tre lingue nazionali, è stato ampliato nel 2013 con un gioco che i bambini possono portare a casa, il che permette di raggiungere anche i genitori.

Grazie ai feedback degli utenti del programma, Dipendenze Svizzera ha identificato altre esigenze e creato due nuove storie di Tina e Toni: «La mia famiglia» (che tratta delle risorse esistenti all’interno delle famiglie) e «Litigio tra amici» (sulle possibilità di risolvere i conflitti in maniera positiva).

Nella Svizzera romanda, Dipendenze Svizzera ha notevolmente am-pliato lo scambio di esperienze con le autorità cantonali e con altre strutture che si occupano professionalmente di custodia dei bam-bini, presentando sistematicamente il programma agli specialisti e promuovendo così «Tina e Toni».

Clever Club

«Clever Club» è uno strumento pedagogico di prevenzione, svilup-pato soprattutto per le strutture di custodia extrascolastica. Il suo obiettivo principale è sostenere lo sviluppo delle competenze di vita per gestire adeguatamente le paure, le delusioni e gli insuccessi, per rafforzare l’autostima o per affermarsi all’interno di un gruppo. Nel 2013 sono state parecchie le mense e le strutture diurne che hanno utilizzato il programma, dieci delle quali sono state accom-pagnate da Dipendenze Svizzera, che ha inoltre formato altri res-ponsabili di struttura. «Clever Club» è uno strumento pedagogico

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di prevenzione, sviluppato soprattutto per le strutture di custodia extrascolastica. Il suo obiettivo principale è sostenere lo sviluppo delle competenze di vita per gestire adeguatamente le paure, le delusioni e gli insuccessi, per rafforzare l’autostima o per affermarsi all’interno di un gruppo. Nel 2013 sono state parecchie le mense e le strutture diurne che hanno utilizzato il programma, dieci delle quali sono state accompagnate da Dipendenze Svizzera, che ha in-oltre formato altri responsabili di struttura.

www.meinselbstwertgefuehl.ch

Una buona autostima è un’ottima protezione dalle dipendenze. Nel 2013, il sito in francese www.meinselbstwertgefuehl.ch, lanciato nel 2012, è stato adattato in tedesco e attivato. Il sito aiuta i giovani a confrontarsi con tutto ciò che ha a che fare con l’autostima e pro-pone esercizi per rafforzarla.

Ampliamento del programma intercantonale di prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo

Nel 2009 Dipendenze Svizzera è stata incaricata da dieci cantoni di lingua tedesca (AG, BE, BL, BS, LU, OW, NW, SO, UR e ZG) di elaborare e implementare misure atte a prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo. La collaborazione intercantonale è stata inoltre ampliata nell’ambito di diverse offerte includendo altri sei cantoni della Svizzera orientale (AR, AI, GL, GR, SG e TG).

Nel 2013 sono state portate avanti le misure sviluppate nella pri-ma fase del programma, come il sito www.sos-spielsucht.ch, la consulenza online e il numero verde 0800 040 080. In autunno è stata lanciata – completata da un’informazione per i media – una se-conda tornata della campagna cartellonistica «Spielen ohne Sucht» stavolta con nuovi cartoncini sospesi e vetrofanie da usare sui mez-zi pubblici. In seguito a questa seconda campagna, il numero delle persone che ha chiamato il numero verde è aumentato rispetto all’anno precedente. Si è riscontrato un aumento soprattutto da parte dei parenti. Anche per quanto riguarda il sito, grazie alla cam-pagna si è avuto un aumento temporaneo del 30% dei visitatori.

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Piattaforma nazionale di informazione su dipendenze e invecchiamento

La nuova piattaforma internet www.dipendenze-e-invecchiamento.ch è il risultato della collaborazione tra Dipendenze Svizzera, Info-drog, Züfam e Forelklinik. Essa contiene informazioni specifiche sul tema «alcol e invecchiamento» destinate ai più di 55 anni, a chi vive accanto a loro, ai medici e ai professionisti che hanno a che fare con le persone anziane. Il sito è disponibile in tedesco, francese e italiano. Il comunicato dell’aprile 2013, pure in tre lingue, ha avuto un’ottima eco nei media.

Per elaborare i contenuti della piattaforma ci si è rifatti a studi scien-tifici recenti, nonché all’opinione degli anziani e dei professionisti. La piattaforma è stata realizzata grazie al sostegno finanziario del PNA (il «Programma nazionale alcol»). Si prevede inoltre di ampliare la piattaforma ad altre sostanze e ad altri temi.

Progetti di prevenzione per nuove fasce di popolazione

Finora esisteva pochissimo materiale informativo destinato ai mi-granti sul consumo a basso rischio o problematico di alcol. C’era quindi un bisogno urgente di guide in diverse lingue su questi temi spesso tabuizzati. Per questo motivo, nel 2013 Dipendenze Sviz-zera ha tradotto i due opuscoli «Cosa dovrei sapere dell’alcol?» e «Vivere accanto a una persona con problemi di dipendenze: che fare?» anche nelle lingue dei principali gruppi di migranti che vivono in Svizzera, ossia in italiano, turco, albanese, tamil, inglese, serbo-croato, russo, portoghese e spagnolo.

Per la scelta delle lingue e degli obiettivi ci si è basati sulle lacune nell’offerta di strumenti di prevenzione evidenziate dal rapporto di migesplus (il programma nazionale «Migrazione e salute»), nonché sui risultati di un sondaggio condotto presso diverse strutture che si occupano di migranti riguardante i bisogni di questi gruppi di popo-lazione. Il progetto è stato sostenuto finanziariamente da migeplus ed è stato presentato con un comunicato per i media.

Nell’ambito del programma intercantonale di prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo, nel 2013 si è proceduto alla tra-

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duzione dei contenuti in cinque nuove lingue (portoghese, thai, turco, serbo/croato e inglese), dopo che nel 2012 ci si era occupati di ampliare tali contenuti. I temi affrontati sono stati abbreviati e rielaborati affinché risultassero più facilmente comprensibili. I nuovi contenuti sono stati tradotti con la collaborazione di persone delle rispettive madrelingue.

Rielaborazione di materiale informativo

Come ogni anno, anche nel 2013 Dipendenze Svizzera ha rielaborato e ristampato numerosi opuscoli e volantini. L’opuscolo di 16 pagine «La canapa: domande e risposte», per esempio, è stato aggiornato e anche il volantino sulla cocaina è stato rinnovato sia sul piano dei contenuti che nella veste grafica. Tutte le pubblicazioni possono essere scaricate dal sito di Dipendenze Svizzera, alla rubrica «Docu-mentazione informativa / Opuscoli». Dal nostro sito è inoltre possi-bile ordinare degli esemplari cartacei delle pubblicazioni.

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Dipendenze Svizzera elabora raccomandazioni

Dipendenze Svizzera approfitta della sua esperienza anche per elaborare racco-mandazioni per gli esperti o per mettere in moto i relativi processi. Lo scorso anno ci siamo concentrati soprattutto sul problema delle intossicazioni alcoliche con ricovero in ospedale, sulla prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia e sul tema dell’alcol in gravidanza.

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Intossicazioni alcoliche con ricovero in ospedale

Negli ultimi anni i centri di consulenza per le dipendenze e gli ospe-dali di diversi cantoni hanno creato una serie di offerte di sostegno per le persone che vengono ricoverate per un’intossicazione alco-lica. L’obiettivo è identificare per tempo le persone a rischio facendo loro brevemente visita in ospedale o in un secondo momento, in modo da poter poi offrire loro, se necessario, un sostegno conti-nuo. In caso di intossicazione alcolica, non è sufficiente prestare le cure mediche necessarie a queste persone, occorre anche moti-varle a confrontarsi con la loro modalità di consumo a rischio.

A causa delle diverse strutture che forniscono prestazioni medico-sanitarie, l’offerta in Svizzera è molto eterogenea, il che rende più difficile valutare scientificamente i vari progetti. Per questo motivo, nel 2013 Dipendenze Svizzera ha voluto analizzare lo stato delle co-noscenze a livello nazionale e internazionale. Sulla base dei risultati di questa analisi e in collaborazione con un gruppo di esperti, nel quale sono rappresentati medici, personale curante, studiosi e spe-cialisti dei centri cantonali di consulenza in materia di dipendenze, sono ora in fase di elaborazione delle raccomandazioni e un cata-logo di misure destinato ai professionisti.

Il congresso «Le famiglie al centro della prevenzione»

Lo stile educativo e comunicativo di madri e padri, ma anche il loro atteggiamento nei confronti delle sostanze che danno dipendenza, rappresentano degli importanti fattori di protezione, o viceversa, di rischio per lo sviluppo di un comportamento dipendente nei figli. È quindi opportuno considerare il ruolo delle famiglie nell’ambito della prevenzione.

Per questo motivo, il 25 aprile 2013 Dipendenze Svizzera ha orga-nizzato a Bienne un congresso nazionale sulla prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia. Agli oltre 120 congressisti attivi nel settore è stata presentata una panoramica sulla situazione nel nostro paese e sono state fornite alcune informazioni su progetti in corso all’estero. È emerso chiaramente che in Svizzera non si sfrutta ancora appieno questa modalità di prevenzione che fa capo alle risorse famigliari. Inoltre, le famiglie svantaggiate non vengono raggiunte a sufficienza dalle campagne di prevenzione: le offerte a disposizione vengono infatti utilizzate per lo più da genitori istruiti e ben integrati.

« Dal congresso sono emerse buone

idee su come trovare delle soluzioni

e adattarle ad ogni contesto fami-

gliare.»

Partecipante al congresso

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Dopo aver presentato diversi progetti di best practice messe in pratica all’estero, si sono definiti i fattori di successo e gli ostacoli. In tal modo è stato possibile capire come coinvolgere maggiormente i genitori e, in particolare, come raggiungere le famiglie svantaggiate.

Alcol e gravidanza: raccomandazioni per i professionisti

L’obiettivo di questo progetto avviato nel 2013 è di elaborare delle raccomandazioni su alcol e gravidanza destinate ai professionisti. In una prima fase, grazie al sostegno finanziario del PNA (il «Pro-gramma nazionale alcol») è stato elaborato il rapporto «Gravidanza e alcol», che offre una panoramica sullo stato attuale delle conos-cenze scientifiche in materia di rischi del consumo alcolico in gravi-danza. Sulla base di un sondaggio che verrà condotto tra i professio-nisti in materia nel 2014, ossia nella seconda fase del progetto, gli esperti si prefiggono di raggiungere un consenso sulla consulenza da offrire alle donne incinte riguardo al consumo di alcol. L’obiettivo è di elaborare delle raccomandazioni e di metterle a disposizione dei professionisti nel campo della gravidanza e del parto (gineco-logi, levatrici, esperti della prevenzione ecc.), affinché le possano poi usare nell’ambito della loro attività professionale.

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Dipendenze Svizzera elabora e sperimenta approcci pratici

Per poter reagire in modo soddisfacente ai nuovi sviluppi e alle nuove problema-tiche in materia di dipendenze, bisogna creare regolarmente nuovi modelli pra-tici, nonché verificare la validità di quelli esistenti. In questo ambito, Dipendenze Svizzera ha fatto parecchio nel 2013. Per la prevenzione delle dipendenze è inoltre fondamentale che vengano rispettate le norme di legge; dalle ricerche condotte da Dipendenze Svizzera in quest’ambito è emerso che c’è ancora parecchio da fare nel settore della protezione dei giovani.

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Dalla teoria alla pratica: sviluppo di progetti modello regionali per la prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia

Crescere in una famiglia monoparentale, in situazioni economiche difficili, è considerato un fattore di rischio per sviluppare una di-pendenza durante l’adolescenza. Va però detto che le offerte basate sulle famiglie sono da considerare tra i migliori approcci per preve-nire il consumo di alcol. Purtroppo, però, le campagne di preven-zione riescono raramente a raggiungere le famiglie monoparentali e quelle con pochi mezzi. È quindi importante colmare questa lacuna.

Già nel 2012 Dipendenze Svizzera ha identificato delle best practice in uso all’estero e adottate nell’ambito di progetti di prevenzione delle dipendenze destinati ai genitori, e ha fatto il punto della situa-zione sui progetti in corso nel nostro paese.

Il catalogo di misure e di raccomandazioni per i professionisti che ne è emerso servirà a sviluppare dei progetti modello monitorati scien-tificamente. Dipendenze Svizzera, insieme alla Fondazione Berner Gesundheit, sta elaborando un progetto pilota per le famiglie mono-parentali, che si prefigge di contribuire a posticipare l’età in cui si inizia a consumare sostanze e a ridurre il consumo tra i giovani che già ne fanno uso.

È stata inoltre condotta un’indagine tra oltre 50 famiglie monopa-rentali che vivono in situazioni disagiate, in modo da capire quali sono i loro bisogni. La maggioranza degli interpellati ha auspicato la creazione di un’offerta che preveda più incontri (nonché un servizio di custodia dei bambini durante gli incontri stessi).

Gruppo nazionale di esperti per i professionis-ti della prevenzione basata sulla famiglia

Per sostenere lo sviluppo di progetti modello a livello regionale nel settore della prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia, e per far sì che tali progetti facciano presa, è stato creato un gruppo di esperti a livello nazionale. I dieci esperti contribuiscono allo svi-luppo dei progetti modello condividendo le loro competenze e le loro esperienze nel campo della prevenzione delle dipendenze incentrata sulle famiglie.

« Aiuto, mio figlio è adolescente!»

Partecipante all’indagine

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«cool and clean»

Su incarico di Swiss Olympic, Dipendenze Svizzera si occupa del-la valutazione parziale del programma di prevenzione «cool and clean». Si tratta del più importante programma su scala nazionale mirato alla prevenzione dell’uso di sostanze, alla promozione della motivazione ad ottenere buoni risultati e al fair play nello sport. Il programma è rivolto soprattutto ai giovani che praticano lo sport di massa e ai giovani talenti sportivi svizzeri. Nel 2013 Dipendenze Svizzera è stata nuovamente incaricata di effettuare una valutazione parziale di «cool and clean». Per poter valutare l’applicazione del programma, entro fine 2014 si terranno circa 25 colloqui di mezz’ora con gruppi sportivi che partecipano al programma.

Come fanno i giovani a procurarsi l’alcol?

In questo progetto si è indagato sui sistemi usati dai giovani per pro-curarsi l’alcol pur non avendo ancora raggiunto l’età prevista dalla legge per acquistarlo. A tale scopo, Dipendenze Svizzera ha condotto 223 interviste qualitative con giovani provenienti da diverse regioni della Svizzera romanda. I ragazzi si sono dimostrati molto intrapren-denti nel procurarsi l’alcol e hanno rivelato come percepiscono le limitazioni. Lo studio ha quindi evidenziato la necessità di misure adeguate da parte delle autorità.

Due terzi degli intervistati hanno ammesso di aver acquistato al-col illegittimamente. Solo per un terzo di loro, tuttavia, questo è il sistema preferito per procurarsi bevande alcoliche. Un altro terzo degli interpellati preferisce infatti farsi comprare gli alcolici da un maggiorenne, mentre un quarto di loro ha soprattutto accesso agli alcolici durante le occasioni conviviali, spesso in cambio di altre prestazioni. I risultati dello studio sono stati presentati a diverse conferenze e verranno pubblicati su riviste scientifiche.

Parallelamente, Dipendenze Svizzera ha monitorato scientifica-mente una nuova serie di test d’acquisto di alcolici nel canton Vaud. I giovani incaricati dalla Fondation Vaudoise contre l’alcoolisme dovevano cercare di acquistare alcol in diversi punti vendita. Così facendo, si intendeva verificare se i negozi rispettavano meglio le

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disposizioni di legge rispetto al passato. I risultati di questa seconda tornata (che ha fatto seguito ai test effettuati nel 2011) non sono però stati entusiasmanti: solo il 21% dei punti vendita ha rispettato la legge, nel 79% dei casi, i giovani sono infatti riusciti ad acquistare le bevande che erano loro precluse per legge. Va anche detto che, rispetto ai commercianti al dettaglio, i ristoranti sono stati ancora meno rispettosi della legge.

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Per poter reagire in modo soddisfacente ai nuovi sviluppi e alle nuove problema-tiche in materia di dipendenze, bisogna creare regolarmente nuovi modelli pra-tici, nonché verificare la validità di quelli esistenti. In questo ambito, Dipendenze Svizzera ha fatto parecchio nel 2013. Per la prevenzione delle dipendenze è inoltre fondamentale che vengano rispettate le norme di legge; dalle ricerche condotte da Dipendenze Svizzera in quest’ambito è emerso che c’è ancora parecchio da fare nel settore della protezione dei giovani.

Dipendenze Svizzera offre formazioni e consulenza

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Formare moltiplicatori per identificare i bambini che vivono in famiglie con problemi di alcol

Nel 2012, Dipendenze Svizzera ha ideato, con il sostegno finanziario del PNA (il «Programma nazionale alcol»), un aggiornamento pro-fessionale per formare moltiplicatori. Il corso si prefigge di formare partner cantonali che a loro volta potranno formare o sensibilizzare le persone che nella loro regione si occupano professionalmente di bambini e adolescenti che vivono in famiglie con problemi di alcol (servizi sociali, giudice dei minorenni ecc.). In tal modo, Dipendenze Svizzera vuole sensibilizzare i professionisti del settore sociale, della sanità e della formazione su questo tema. Il corso, impron-tato all’interattività e orientato alla pratica, mette a disposizione dei partecipanti competenze specifiche e materiale didattico. Nel 2013 sono stati organizzati due corsi di due giorni in Svizzera romanda e tre in Svizzera tedesca. La prossima formazione si terrà il 14 e il 15 maggio ad Aarau, nonché il 12 e 13 giugno a Losanna.

Per completare l’offerta, nel 2013 è stata rielaborata ed ampliata la guida per i professionisti «Aiuto e sostegno ai bambini provenienti da famiglie con problemi di dipendenza: principi e possibilità d’inter-vento», che è ora disponibile anche in italiano.

Prevenzione delle dipendenze nelle aziende

Nella Svizzera romanda i corsi di prevenzione delle dipendenze organizzati da Dipendenze Svizzera all’interno delle aziende, des-tinati ai quadri e ai collaboratori, sono sempre molto richiesti. Per questo motivo, Dipendenze Svizzera ha continuato ad offrire tali corsi anche nel 2013. Nel contempo, il sito www.alcolallavoro.ch è stato aggiornato e adattato in italiano. Sono inoltre stati organizzati diversi workshop e corsi sul tema delle dipendenze sul posto di lavoro anche al di fuori delle aziende, per esempio nelle scuole uni-versitarie professionali.

« Seguendo il corso ho imparato dei

metodi utili per presentare il tema!»

Partecipante al corso

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Consulenza al telefono, per e-mail e internet

Dipendenze Svizzera risponde alle domande sulle dipendenze e sulle sostanze che provocano dipendenza. Le domande, poste dai citta-dini, dai settori che si occupano di questi argomenti o dalle scuole, vertono su informazioni di carattere generale sulle dipendenze o su situazioni di consumo concrete. Nel 2013, i collaboratori del settore «Prevenzione» di Dipendenze Svizzera hanno risposto complessi-vamente a 489 richieste telefoniche o scritte, investendo nell’elabo-razione di tale risposte oltre 500 ore. Inoltre, Dipendenze Svizzera risponde anche alle domande riguardanti le sostanze psicotrope postate dai giovani sul sito www.ciao.ch. Per rispondere ancora meglio alle esigenze degli utenti, nel 2013 Dipendenze Svizzera ha inoltre completamente rielaborato la rubrica «Consulenza e aiuto» sul suo sito.

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Dipendenze Svizzera s’impegna in politica

Per prevenire le dipendenze, è indispensabile adottare misure strutturali, come disciplinare per legge i prezzi, l’accesso e la pubblicità ad alcol e tabacco. Di-pendenze Svizzera e i suoi partner si impegnano per una politica efficace di pre-venzione delle dipendenze: con comunicati per i media, schede informative o contributi sul sito www.dipendenzesvizzera.ch, Dipendenze Svizzera sensibilizza gli ambienti politici e l’opinione pubblica. Per aiutarli nel processo decisionale, inoltre, Dipendenze Svizzera fornisce informazioni specifiche ai parlamentari.

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

25

Stando alle stime, circa 250’000 per-

sone che vivono nel nostro paese

sono alcoldipendenti, il che corris-

ponde a quasi due volte la popola-

zione di Berna. Un decesso su dodici

è da ricondurre all’alcol e una per-

sona su cinque ha un consumo alco-

lico rischioso. Sono dati che si tende

a dimenticare facilmente.

Revisione totale della legge sull’alcol

In collaborazione con le associazioni attive nel settore delle di-pendenze e con altri partner, Dipendenze Svizzera si impegna a favore di una politica responsabile in materia di consumo di alcol. A tale proposito, la revisione della legge sull’alcol, attualmente in corso, è l’argomento principale sul quale concentrare l’attenzione. Dal punto di vista della prevenzione, l’anno preso in esame dal presente rapporto è stato particolarmente burrascoso: le principali misure per contenere il consumo problematico di alcol non hanno avuto vita facile di fronte agli interessi dell’industria degli alcolici. I prezzi minimi, il divieto di vendere alcolici di notte, l’abolizione delle happy hour: in un mercato sempre più liberalizzato, queste sarebbero misure di correzione efficaci per proteggere la salute dei consumatori, ma purtroppo l’attuale disegno di legge è ben lungi dall’applicarle.

Breve cronologia del dibattito :

• Nel marzo del 2013, il Consiglio degli Stati si è espresso sor-prendentemente a favore di prezzi minimi. Una perizia giuridica ha inoltre confermato che i prezzi minimi sono compatibili con l’accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’UE e con le regole del libero mercato. Nel contempo, la Camera alta vuole vietare la vendita di bevande alcoliche nel commercio al dettaglio tra le 22 e le 6 del mattino, nonché abolire l’attuale divieto delle happy hour per i superalcolici.

• Nel settembre del 2013, il Consiglio nazionale ha bocciato la pro-posta dei prezzi minimi e del divieto di vendere alcolici durante la notte. Tra le due Camere c’è invece comunione d’intenti per quanto riguarda le happy hour, che d’ora in poi saranno per-messe per tutte le bevande alcoliche e in qualsiasi momento. Come il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale vuole ancorare nella legge i test d’acquisto.

• La Commissione dell’economia e dei tributi degli Stati ha inca-ricato l’amministrazione federale di elaborare un sistema fiscale conforme alla Costituzione, che compensi gli alti costi produttivi vigenti in Svizzera e che promuova gli alberi ad alto fusto. Per evitare minori entrate fiscali, gli ambienti che si occupano di pre-venzione si sono espresse contro un nuovo sistema fiscale.

• Il dibattito in parlamento continuerà nel 2014. RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

26

In Svizzera, il 15% dei decessi è da

ricondurre al fumo.

Conseguenze finanziarie dei ricoveri per intossicazione alcolica

Dipendenze Svizzera e i suoi partner sono scesi in campo nel di-battito per modificare la legge sull’assicurazione malattie. Secondo l’iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Toni Bortoluzzi (UDC), in futuro le cure mediche d’urgenza in caso di consumo ec-cessivo di alcol dovrebbero essere pagate dai diretti interessati. A metà 2013, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha deciso di entrare in materia su questa pro-posta di modifica della LAMal. Nella primavera del 2014, l’oggetto dovrebbe essere mandato in consultazione.

Chi, a causa di una dipendenza dall’alcol o di un’intossicazione alco-lica, ha bisogno di cure mediche, dovrebbe poter contare anche in futuro su queste prestazioni, indipendentemente dalla sua situa-zione finanziaria. È quanto chiedono i professionisti della preven-zione, tra cui Dipendenze Svizzera, che stanno sensibilizzando gli ambienti politici e l’opinione pubblica con un lavoro mediatico su questo tema. Si teme infatti che l’accettazione della modifica di legge proposta spinga le persone che soffrono di intossicazione alcolica a non farsi curare per paura dei costi. Le cure mediche d’ur-genza salvano vite e permettono di prestare gli aiuti che potrebbero modificare le abitudini dei diretti interessati in materia di consumo.

Revisione della legge sull’imposizione del tabacco

Insieme all’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo, Dipendenze Svizzera segue l’evoluzione della politica in materia di tabacco. Con la revisione della legge sull’imposizione del tabacco, l’imposta sul tabacco dovrebbe essere gradualmente adeguata al livello dell’UE. Il Consiglio federale persegue innanzi tutto obiettivi di politica fiscale. Dal canto loro, durante la procedura di consultazione, le organizzazioni che si occupano di sanità hanno chiesto un aumento sensibile dell’imposizione, in modo da ridurre sia il consumo che il numero di decessi causati dal tabacco.

Nel 2014 si prevede un dibattito pubblico sulla nuova legge sui pro-dotti del tabacco: un argomento di grande importanza politica.

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

27

Quest’anno, sul solo continente

americano, più di 15 milioni di per-

sone saranno sottoposte a nuovi

regolamenti che permetteranno loro

di acquistare e consumare legal-

mente canapa, a patto, ovviamente,

che abbiano raggiunto l’età prevista

dalla legge.

Canapa

Finora il consumo di canapa veniva punito diversamente a secon-da dei cantoni. Con l’entrata in vigore della revisione della legge sugli stupefacenti nell’ottobre del 2013, è stata adottata una nor-mativa a livello nazionale che non prevede conseguenze penali per il consumo di canapa. Oggi il consumo di canapa è punito con una multa disciplinare di 100 franchi, se la persona ha almeno 18 anni e nel contempo non ha commesso altre infrazioni alla legge sugli stupefacenti. Dato che il possesso di oltre 10 grammi di canapa è punibile, la procedura di multa disciplinare viene applicata solo per le quantità inferiori a 10 grammi. Dipendenze Svizzera ha sempre auspicato che si abbandonasse la via della criminalizzazione, che è risultata inefficace, anche se in tal modo non si risolvono tutti i problemi.

In questo periodo la politica della canapa sta attraversando parecchi cambiamenti a livello internazionale. Anche in diverse città svizzere è in corso una discussione su modelli alternativi per gestire la pro-blematica. Dipendenze Svizzera segue attentamente gli sforzi di regolamentare tutto ciò che ruota attorno alla canapa a livello na-zionale e internazionale e, nel marzo del 2014, fornirà in un nuovo rapporto una panoramica differenziata dei modelli di regolamenta-zione, che sono spesso complessi.

Strategie nazionali per la sanità

Nel gennaio del 2013, il Consiglio federale ha adottato il rapporto «Sanità2020». Con una serie di provvedimenti in tutti i settori del sistema sanitario, intende promuovere maggiormente la salute e prevenire le malattie. Nel novembre del 2013, la Confederazione e i cantoni hanno inoltre deciso di dare il via all’elaborazione di una strategia nazionale di prevenzione delle malattie non trasmissi-bili. La strategia, che dovrebbe essere pronta entro il 2016, mira a migliorare le competenze della popolazione in materia sanitaria e a creare le condizioni quadro per un comportamento più sano. Dipendenze Svizzera rientra tra i numerosi attori che stanno svilup-pando entrambe le strategie.

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

28

Il 2013 in cifre

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

29RAPPORT D’ACTIVITE 2013

collaboratori e collaboratrici di Dipendenze Svizzera si sono impegnati, gior-no dopo giorno, per ridurre o prevenire i problemi di dipendenza

corsi e interventi a conferenze sono stati organizzati dai nostri specialisti dei settori della prevenzione e della ricerca

corsi e formazioni destinati ai collaboratori delle aziende della Svizzera romanda sono stati organizzati per insegnare loro a gestire professional-mente i problemi di alcol sul posto di lavoro

pubblicazioni (articoli su riviste specializzate, libri, contributi a libri e rap-porti inerenti la ricerca) sono state edite dal nostro settore della ricerca

partecipanti hanno seguito il congresso nazionale «Le famiglie al centro della prevenzione»

ore di consulenza e d’informazione sulle dipendenze sono state fornite per telefono o internet

contributi apparsi sui media hanno citato Dipendenze Svizzera

abbonati hanno ricevuto la newsletter per i genitori (1873 in tedesco e 991 in francese)

abbonati hanno ricevuto la nostra newsletter (2903 in tedesco e 1684 in francese)

persone hanno visitato il sito in più lingue www.sos-spielsucht.ch

visite al sito www.tinatoni.ch, un programma di prevenzione per le strutture che accolgono i bambini tra i 4 e i 6 anni

pubblicazioni sono state scaricate dal sito www.dipendenzesvizzera.ch

copie di nostre pubblicazioni (in tedesco, francese, italiano e in altre lin-gue) sono state spedite in tutta la Svizzera

oltre 1 milione di visite sui siti di Dipendenze Svizzera (la homepage www.dipendenzesvizzera.ch, ma anche i siti correlati “Alcol sul posto di lavoro”, “Alcol nel corpo”, “Alcol e circolazione”, “Consumo alcolico”, “Tina&-Toni”, “mamanboit» e «papaboit”, nonché “Mein Selbstwertgefühl”)

49

83

86

119

121

553

1477

2864

4587

11‘596

19’266

246‘094

290‘783

1’036’105

30

Conto d’esercizio 2013 e 2012

IN CHF 2013 2012

OFFERTE NON ASSEGNATE 3’734’591 3’722’139

LEGATI NON ASSEGNATI 420’444 724’522

TOTALE OFFERTE NON ASSEGNATE 4’155’036 4’446’661

PROVENTI DA PRESTAZIONI 2’256’425 2’982’738

SOVVENZIONI 1’490’711 1’434’886

OFFERTE ASSEGNATE PER PROGETTI 35’150 50

ALTRE PRESTAZIONI OPERATIVE 8’792 16’465

TOTALE PRESTAZIONI OPERATIVE 3’791’078 4’434’139

COSTI PER IL PERSONALE -4’678’778 -4’545’167

PRESTAZIONI DI TERZI -128’564 -113’331

TOTALE COSTI PER IL PERSONALE -4’807’342 -4’658’498

COSTI DIRETTI PER PROGETTI -3’241’329 -4’068’469

TOTALE COSTI DIRETTI PER PROGETTI -3’241’329 -4’068’469

COSTI PER INFRASTRUTTURE -15’043 -31’919

PIGIONI -47’436 -49’648

TOTALE COSTI PER INFRASTRUTTURE -62’479 -81’567

ALTRI COSTI AMMINISTRATIVI -172’111 -232’030

ALTRI COSTI OPERATIVI -42’289 -40’049

AMMORTAMENTI -12’508 0

ULTERIORI COSTI D’ESERCIZIO -226’908 -272’079

TOTALE COSTI OPERATIVI -8’338’058 -9’080’613

RISULTATO OPERATIVO -391’943 -199’813

RISULTATO TITOLI -418 3’378

RISULTATO FINANZIARIO -418 3’378

PROVENTI DA IMMOBILI 168’173 163’235

COSTI PER IMMOBILI -191’400 -604’765

AMMORTAMENTI 1978-2012 -1’547’000

RISULTATO RELATIVO AGLI IMMOBILI -1’570’227 -441’529

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

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Conto d’esercizio 2013 e 2012 (continuazione)

IN CHF 2013 2012

RICAVO NON OPERATIVO 1’100’791 14’062

COSTO NON OPERATIVO -1’098’776 -1’432

TOTALE RISULTATO NON OPERATIVO 2’015 12’630

RISULTATO D’ESERCIZIO PRIMA DELLA MODIFICA DELLE RISERVE -1’960’573 -625’334

MODIFICA DELLE RISERVE

IMPIEGO DELLE RISERVE ASSEGNATE 1’941’200 592’000

CONTRIBUTO ALLE RISERVE ASSEGNATE 0 0

RISULTATO D’ESERCIZIO -19’373 -33’334

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

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Bilancio al 31.12.2013 e al 31.12.2012

ATTIVI IN CHF 2013 2012

LIQUIDITÀ 3’267’430 2’983’361

CREDITI NEI CONFRONTI DI TERZI 260’737 266’665

ALTRI CREDITI 14’879 34’572

RATEI E RISCONTI ATTIVI 242’963 332’591

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 3’786’010 3’617’189

IMMOBILIZZAZIONI MOBILIARI 25’020 0

IMMOBILIZZAZIONI IMMOBILIARI 618’800 1’768’000

INVESTIMENTI FINANZIARI 43’289 44’949

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 687’109 1’812’949

TOTALE ATTIVI 4’473’119 5’430’138

PASSIVI IN CHF 2013 2012

DEBITI A BREVE TERMINE 558’789 462’255

RATEI E RISCONTI PASSIVI 1’153’856 884’263

TOTALE CAPITALE DI TERZI A BREVE TERMINE 1’712’645 1’346’518

DEBITI DA PROGETTI 195’427 0

TOTALE CAPITALE DI TERZI A LUNGO TERMINE 195’427 0

RISERVE ASSEGNATE 2’316’806 3’816’006

CAPITALE DELLA FONDAZIONE 100’000 100’000

RISERVA OPERATIVA 148’240 167’613

TOTALE CAPITALE PROPRIO 2’565’046 4’083’620

TOTALE PASSIVI 4’473’119 5’430’138

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

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Il consiglio di fondazione nel 2013

Gli otto membri onorari sono:

Presidente Lucien Erard

Vicepresidente Katharina Müller

Membri Jacques Besson (dal 26.9.2013) Doris Bianchi Philippe Chastonay Chung-Yol Lee Anne Lévy Jean-Marc Richard

Il team di direzione nel 2013

Direttore Michel Graf

Vicedirettrice e responsabile del settore prevenzione Irene Abderhalden

Responsabile del settore amministrazione e raccolta fondi Stéphane Rausis

Coordinatrice del settore ricerca scientifica Sandra Kuntsche (fino a giugno 2013) Etienne Maffli (da luglio 2013)

Responsabili del settore comunicazione e documentazione Olivia Trono (fino agosto 2013)

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013

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Dipendenze Svizzera conferisce una grande importanza alla qualità delle sue prestazioni e dei suoi prodotti. La gestione della qualità viene controllata regolarmente da SQS. Anche lo scorso anno, Di-pendenze Svizzera ha superato positivamente l’audit di sorveglianza per la certificazione ISO 9001.

Potete effettuare le vostre donazioni sul nostro conto postale 10-261-7

Dipendenze Svizzera Av. Louis-Ruchonnet 14 Casella postale 870 CH -1001 Losanna Tel. 021 321 29 11 Fax 021 321 29 40 www.dipendenzesvizzera.ch [email protected]

Rapporto dell’organo di revisione

La verifica dei conti annuali è stata effettuata dalla fiduciaria BDO SA di Epalinges, che nel suo rapporto di revisione dichiara di non aver riscontrato elementi che la potrebbero indurre a pensare che i conti annuali non forniscano un’immagine fedele della situazione patrimoniale e finanziaria, e dei risultati conformemente alle Swiss-GAAP FER, o che non siano conformi alla legge, all’atto di fonda-zione e al suo regolamento. La fiduciaria BDO SA conferma inoltre che sono soddisfatte le disposizioni della fondazione ZEWO. Il rap-porto può essere consultato in qualsiasi momento presso gli uffici di Dipendenze Svizzera a Losanna. La versione dettagliata e com-mentata dei conti può altresì essere richiesta allo stesso indirizzo.

RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013