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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE (DINCI) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE Rapporto di Riesame Ciclico 2017 Rende, 20 settembre 2017

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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE (DINCI)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE

Rapporto di Riesame Ciclico 2017

Rende, 20 settembre 2017

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Frontespizio

Denominazione del Corso di Studio: Ingegneria Civile Classe: LM-23 - Ingegneria civile Sede: Dipartimento di Ingegneria Civile (DINCI) Primo anno accademico di attivazione: 2008/2009

Gruppo di Riesame Prof. Demetrio C. Festa (Coordinatore CdS) – Responsabile del Riesame Prof. Roberto Gaudio (Docente del CdS e Responsabile AiQ CdS) Prof. Paolo Veltri (Docente del CdS ed ex Presidente CdS) Prof. Mauro Francini (Docente del CdS) Prof.ssa Gabriella Mazzulla (Docente del CdS) Prof. Luciano Ombres (Docente del CdS) Dr.ssa Maria Gencarelli (Tecnico Amministrativo Responsabile del settore Didattica del Dipartimento) Ing. Gianfranco Salfi (Tecnico Amministrativo Responsabile del settore Sistemi informatici e telematici del Dipartimento) Sig. Luca Barbieri (Studente del CdS e Rappresentante in seno al Consiglio di CdS) In qualità di organi consultivi permanenti, in fase di approvazione dell’offerta didattica a.a. 2017-2018, sono stati consultati l’Ordine degli Ingegneri di Cosenza e l’Ordine degli Architetti di Cosenza, e in aggiunta la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e il Settore Servizi Territoriali della Regione Calabria (vedi verbale dell’incontro del 21.03.2017, allegato alla scheda). L’incontro ha costituito un momento importante di confronto tra il mondo accademico e il mondo delle professioni, degli enti e delle aziende, al fine di riesaminare le attività in essere nei Corsi di Studio afferenti al Dipartimento, e individuare proposte orientate al miglioramento della qualità didattica e alla promozione dell’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati. L’attività di riesame si è così svolta: un incontro preliminare in data 30.06.2017, successive consultazioni via web, ulteriori incontri in data 07.07.2017, 18.07.2017, 28.07.2017 e 11.09.2017, successive consultazioni via web, incontri conclusivi in data 18.09.2017 e 19.09.2017. In data 18.09.2017 si è svolto un incontro congiunto con la Commissione Paritetica docenti-studenti (CP) e il Gruppo di Riesame del CdS in Ingegneria Edile-Architettura. Oltre a tali incontri e consultazioni del Gruppo, il Responsabile del Riesame e il Responsabile AiQ si sono incontrati direttamente più volte con la Responsabile del settore Didattica per analizzare i dati e elaborare la bozza dei testi da inserire nei campi da compilare. Il Rapporto di riesame è stato discusso e approvato nel Consiglio di Corso di Studio del 20.09.2017 e nel Consiglio di Dipartimento del 20.09.2017. ll Gruppo si è riunito, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni del presente Rapporto di Riesame, operando come segue. Nell’incontro preliminare del 30.06.2017, sono state analizzate la versione aggiornata delle Linee guida per l’accreditamento periodico delle Sedi e dei Corsi di Studio universitari (AVA 2.1), pubblicata dall’ANVUR il 05.05.2017, con particolare riferimento all’allegato 6, e le linee guida elaborate dal PQA ed è stata fissata un’agenda delle attività, sequenziale rispetto alle schede del rapporto, sono stati individuati i dati necessari da acquisire e le fonti e sono stati suddivisi i compiti tra tutti i componenti del Gruppo. Una volta raccolti i dati necessari, la Dr.ssa Gencarelli ha provveduto a trasmetterli via web a tutti i componenti del Gruppo. Al fine di rendere più agevole la comunicazione tra i vari organi del Dipartimento, tutte le informazioni utili alle attività dei Gruppi AiQ dei CdS sono state caricate in una cartella web condivisa con la CP del Dipartimento. Successivamente, il Prof. Festa, coadiuvato dalla Dr.ssa Gencarelli, ha effettuato delle elaborazioni per ottenere dati di sintesi ed esemplificativi, predisponendo una bozza dei contenuti da porre in discussione, secondo l’agenda stabilita nella riunione preliminare, che sono stati inviati via web a tutti i componenti del Gruppo. Nell’incontro del 07.07.2017, sono state analizzate e discusse le infromazioni relative alle sezioni 1 e 2; partendo dai Rapporti di Riesame annuale dell’ultimo triennio, tenendo conto anche dei contenuti delle Relazioni annuali sulla Didattica e delle SUA-CdS riferite agli stessi anni, sono stati evidenziati gli esiti delle azioni correttive intraprese e sono state individuate quelle da potenziare e da porre in essere. Infine, è stato integrato collegialmente il testo da inserire nel Rapporto. In data 10.07.2017, la Dr.ssa Gencarelli ha provveduto a scaricate gli indicatori per il monitoraggio e l’apposita nota metodologica messi a disposizione dall’ANVUR, nella versione aggiornata, che sono stati trasmessi via web a tutti i componenti del Gruppo e

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caricati nell’apposita cartella condivisa con la CP. Negli incontri del 18.07.2017 e 28.07.2017, si è proceduto con le sezioni 3, 4 e 5, analogamente a quanto fatto per le sezioni 1 e 2, ed è stato integrato collegialmente il testo da inserire nel Rapporto. Nei primi giorni di settembre, si è proceduto per e-mail con lo scambio di ulteriori pareri e suggerimenti. Negli incontri del 11.09.2017 e 18.09.2017, è stato stilato il testo integrale del Rapporto. Un’ulteriore revisione è stata effettuata il 19.09.2017, a valle dell’incontro congiunto con la CP e del Gruppo di Riesame dei CdS in Ingegneria Edile-Architettura. Il testo finale del Rapporto è stato trasmesso a tutti i membri del CdS e del Dipartimento per la successiva approvazione nei rispettivi Consigli. Fonti dati e informazioni acquisite:

Riesami annuali (RAR) anni 2014, 2015 e 2016;

SUA-CdS anni 2014, 2015 e 2016;

Relazioni Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti anni 2014, 2015 e 2016;

Relazione Nucleo di Valutazione di Ateneo 2016;

Verbali consultazioni con le Parti interessate

Indicatori di monitoraggio annuale dei Corsi di Studio Il Rapporto di riesame è stato presentato, discusso e approvato nel Consiglio dei CdS del 20.09.2017 e nel Consiglio di Dipartimento del 20.09.2017.

Sintesi dell’esito della discussione del Consiglio di Corso di Studio Il Presidente ricorda che, ai sensi del DM n. 987/2016 e successive modificazioni, i CdS che hanno ottenuto l’accreditamento iniziale sono sottoposti con periodicità triennale a valutazione da parte dell’ANVUR, ai fini del loro accreditamento periodico. L’accreditamento periodico viene concesso ai CdS che soddisfino i requisiti previsti per l’accreditamento iniziale e quelli del requisito R3 di cui all’allegato C del predetto DM. Il Presidente evidenzia che tra i requisiti per l’Assicurazione di Qualità dei CdS è prevista la redazione del solo Rapporto di Riesame Ciclico (RRC), non già anche Annuale. Quest’ultimo è stato sostituito dalla Scheda di Monitoraggio annuale del CdS, che dovrà contenere un sintetico commento agli indicatori. Il Presidente ricorda ancora che il RRC deve essere redatto secondo le Linee guida per l’accreditamento periodico delle Sedi e dei Corsi di Studio universitari (AVA 2.1), pubblicate dall’ANVUR il 05.05.2017, con particolare riferimento all’allegato 6. Il Presidente evidenzia che il RRC deve mettere in luce principalmente la permanenza della validità dei presupposti fondanti dei CdS e del sistema di gestione utilizzato per conseguirli. Deve quindi prendere in esame l’attualità dei profili culturali e professionali di riferimento e le loro competenze nonché degli obiettivi formativi, la coerenza dei risultati di apprendimento previsti dal CdS nel suo complesso e dai singoli insegnamenti e l’efficacia del sistema di gestione adottato. Per ciascuno di questi elementi il RRC deve documentare, analizzare e commentare: a. I principali mutamenti intercorsi dal Riesame Ciclico precedente, anche in relazione alle azioni migliorative

messe in atto; b. i principali problemi, le sfide, i punti di forza e le aree da migliorare che emergono dall’analisi del periodo

in esame e dalle prospettive del periodo seguente; c. i cambiamenti ritenuti necessari in base a mutate condizioni, agli elementi critici individuati e alle azioni

volte ad apportare miglioramenti. La scheda di RRC si articola nelle seguenti parti: 1 – definizione dei profili culturali e professionali e architettura del CdS (R3.A) 2 – l’esperienza dello studente (R3.B) 3 – risorse del CdS (R3.C) 4 – monitoraggio e revisione del CdS (R3.D) 5 – analisi degli indicatori quantitativi. Nella stesura del RRC, i Gruppi di AiQ si sono attenuti al modello di Rapporto di Riesame Ciclico predisposto dal PQA sulla base delle linee guida ANVUR. Il Presidente evidenzia che, per tutti i CdS, anche grazie alle azioni portate avanti negli anni, i presupposti fondanti e il sistema di gestione utilizzato per conseguirli possono essere ritenuti ancora validi. Così come sono

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validi gli interventi di miglioramento proposti, in linea con quanto già realizzato per fronteggiare le criticità emerse in precedenza, che nella maggior parte dei casi sono circoscritte alle stesse problematiche. Il Presidente passa, quindi, a illustrare nel dettaglio i RRC dei Corsi di Studio. Dopo un’ampia e partecipata discussione, il Consiglio unanime approva il RRC del Corso di Laurea in Ingegneria Civile, il RRC del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, il RRC del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura.

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RAPPORTO DI RIESAME CICLICO SUL CORSO DI STUDIO

1 – DEFINIZIONE DEI PROFILI CULTURALI E PROFESSIONALE E ARCHITETTURA DEL CDS 1-b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Ingegneria civile, ai sensi del DM 270, è stato attivato presso l’Università della Calabria nell’A.A. 2010-2011; questo corso ha sostituito il precedente corso di laurea specialistico, ai sensi del D.M. 509, attivo dall’A.A. 2000-2001 all’A.A. 2009-2010. In precedenza era presente il Corso di laurea quinquennale in Ingegneria civile secondo il vecchio ordinamento degli studi; questo corso rappresentava la evoluzione del Corso di laurea in Ingegneria civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale, presente presso l’UNICAL sin dall’inizio delle attività didattiche (A.A. 1972-73). La riforma degli studi in ingegneria, con l’adozione del modello “3 + 2”, è proceduta di pari passo con la modifica degli ordinamenti professionali; il D.P.R. 328 del 2001 ha introdotto la distinzione tra gli ingegneri junior, in possesso della laurea triennale, e gli ingegneri senior, in possesso della laurea quinquennale (vecchio ordinamento), o della laurea specialistica (D.M 509), poi magistrale (D.M. 270). L’assetto normativo così delineato in tema di percorsi formativi e di ordinamenti professionali ha costituito un elemento di riferimento per la progettazione del nuovo corso di laurea magistrale. Lo sviluppo delle conoscenze nello specifico settore della ingegneria civile, e più in generale il progresso tecnologico, l’evoluzione del contesto economico e delle attese della società hanno completato il quadro di riferimento, al cui interno il nuovo corso di laurea è stato progettato. Il CdLM si rivolge a laureati che abbiano maturato una solida preparazione matematico-fisica e un'adeguata conoscenza di base nell'ambito dell'Ingegneria civile. Il percorso formativo completa e arricchisce le conoscenze tecniche già introdotte nella laurea di primo livello con studi adeguatamente articolati nelle discipline caratterizzanti la classe di laurea magistrale. Il CdLM intende formare una figura professionale flessibile, in grado di operare in tutti i settori della ingegneria civile, e adeguatamente specializzata su particolari tematiche. Il CdLM in Ingegneria Civile comprende un’area comune e quattro aree di indirizzo. L’area comune costituisce un percorso formativo obbligato per tutti gli allievi, e comprende 7 insegnamenti per complessivi 57 crediti. Nell’area comune tutti gli allievi approfondiscono e completano le conoscenze degli aspetti teorico-scientifici nelle tematiche generali dell’ingegneria civile, articolate nelle quattro aree disciplinari caratterizzanti (Geotecnica, Idraulica, Strutture, Trasporti) e in una area affine (Tecnica urbanistica). Le competenze acquisite sono finalizzate alla padronanza dei principi e all’inquadramento degli strumenti necessari alla interpretazione e alla analisi critica dei problemi caratteristici nell’ambito dell’Ingegneria civile. Tutti i laureati magistrali: - possiedono gli strumenti necessari per affrontare il dimensionamento delle tipologie di fondazione più ricorrenti, sia superficiali (plinti, travi e platee) sia profonde (fondazioni su pali), con particolare riferimento alla programmazione delle indagini geotecniche, alla definizione del modello geotecnico del sottosuolo, alle verifiche di sicurezza, al calcolo dei cedimenti e delle sollecitazioni interne agli elementi strutturali; - conoscono i modelli di risoluzione e verifica delle reti idriche e delle reti fognarie, a fini sia progettuali sia di gestione, e possiedono gli elementi teorici e operativi per analizzare, valutare e risolvere problemi di opere idrauliche in ambito urbano in fase di progettazione vera e propria e di interventi sull’esistente; - possiedono le conoscenze specialistiche necessarie per la progettazione di strutture in calcestruzzo armato normale e precompresso e in acciaio; in particolare vengono approfonditi i principi base della tecnica delle costruzioni, con riferimento alla verifica e al progetto di strutture in c.a. e c.a.p. e acciaio, di varie tipologie costruttive (edifici, serbatoi, piastre, strutture miste, fondazioni, ecc.); - conoscono i criteri e i metodi per la progettazione di strutture in zona sismica, in forma approfondita per la progettazione sismica degli edifici e al livello di base per la progettazione di altre tipologie strutturali (ponti, serbatoi, dighe, muri di sostegno); - conoscono le caratteristiche geometriche, funzionali e tecnologiche, gli aspetti realizzativi, le dinamiche del deflusso veicolare e i campi di convenienza tecnica, economica e ambientale delle principali infrastrutture di trasporto lineari e nodali: strade, ferrovie, aeroporti, interporti, autostazioni, impianti di parcheggio. - conoscono le problematiche dell’urbanistica e della pianificazione e programmazione urbana, a scala urbana e territoriale, con riferimento alle tematiche relative alle trasformazioni del territorio e della città e ai processi di rigenerazione; comprendono la differenza tra piani e programmi; conoscono i diversi strumenti urbanistici di nuova generazione, in particolare quelli comunitari. Tutti i laureati magistrali sono in grado di applicare le conoscenze acquisite alla soluzione di problemi, anche complessi, nel campo della ingegneria civile. Gli allievi completano la propria preparazione approfondendo le loro conoscenze su temi specifici dell’ingegneria civile, scegliendo tra i quattro indirizzi del CdLM: Geotecnica, Idraulica, Strutture, Trasporti. Ciascun indirizzo comprende 5 insegnamenti per complessivi 33 crediti, in parte vincolanti per l’allievo, in parte a scelta tra più alternative; sono altresì presenti 12 crediti a scelta libera; 18 crediti sono assegnati alla tesi di laurea. I laureati magistrali sono in grado di applicare le conoscenze acquisite, nei rispettivi indirizzi, anche alla soluzione di problemi di elevata complessità, impiegando le tecniche più avanzate. Il quadro normativo di riferimento (ordinamento degli studi, ordinamenti professionali) è rimasto immutato nell’arco temporale di riferimento; si sono alquanto evolute, invece, le richieste di competenze nel contesto sociale ed economico; attualmente il rinnovo e la riqualificazione degli spazi urbani, degli edifici e delle infrastrutture prevale sulle nuove costruzioni; la difesa dal rischio idrogeologico e sismico, la sicurezza dagli incidenti e da atti dolosi, la sostenibilità ambientale costituiscono un riferimento irrinunciabile. Si ritiene pertanto che la struttura generale del CdLM conservi intatta la sua validità, ed è infatti rimasta immutata nell’arco temporale di riferimento; sono state invece apportate limitate sostituzioni all’insieme degli insegnamenti impartiti, mentre sono stati in genere rivisti i contenuti delle singole discipline, dando ampio spazio nei singoli corsi ai temi elencati in precedenza.

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Il laureato magistrale è pertanto in grado di rispondere alle attese del mercato del lavoro nel settore di riferimento, al più alto livello professionale (ingegnere senior), ed è nello stesso tempo in grado di proseguire gli studi, ampliando le proprie conoscenze e competenze per rispondere alle richieste di figure professionali più avanzate, sia accedendo a master di secondo livello, sia frequentando i corsi di dottorato di ricerca. Sin dall’avvio delle procedure di valutazione della qualità dei CdL (2014) sono stati intrapresi rapporti istituzionali con tutti i soggetti portatori di interessi. Gli incontri sono stati svolti: su iniziativa dell’Ateneo, coinvolgendo tutti i corsi di studio, su iniziativa dell’area dell’Ingegneria, coinvolgendo tutti i corsi a essa afferenti; su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria civile, coinvolgendo i tre corsi di laurea in esso attivati. Il sistema professionale di riferimento e gli altri stakeholder identificati per il CdLM sono: gli Ordini professionali provinciali degli ingegneri e degli architetti; gli enti locali territoriali; la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici; le associazioni industriali (Confindustria, Unindustria Calabria, ANCE, etc.); le organizzazioni sindacali; l’ANAS; l’Autorità di bacino regionale, società di gestione dei servizi aeroportuali e ferroviari, il Comando regionale dei Vigili del Fuoco; aziende operanti nel territorio regionale. Inoltre, si tiene conto della documentazione in merito, prodotta dal CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri); dalla COPI (Conferenza per l’Ingegneria); dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca); dal CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso). Si è tenuto conto della evoluzione del quadro normativo in materia di lavori pubblici (nuovo codice degli appalti, nuovi criteri di valutazione delle opere pubbliche), che hanno richiesto agli ingegneri un aggiornamento e un affinamento delle competenze specifiche. La riunione a livello di Ateneo si è svolta con la partecipazione dei rappresentanti dell'Università della Calabria (delegato del Rettore e delegati delle Facoltà interessate) e dei rappresentanti delle parti sociali (Confederazione Nazionale dell'Artigianato; Ordine degli Ingegneri di Cosenza; Ordine degli Architetti di Cosenza; Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL). A seguito di una articolata discussione, le parti sociali hanno preso atto favorevolmente della offerta formativa proposta dai Corsi di laurea dell’Ateneo. Una prima riunione, a livello dei quattro Dipartimenti dell’area di Ingegneria (DIMEG, DIMES, DINCI e DIATIC), si è svolta il giorno 29 aprile 2014 presso lo University Club dell'Università della Calabria; alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di tutti i CdS afferenti all'area dell'Ingegneria, i rappresentanti delle parti sociali e degli Ordini professionali (Confindustria Cosenza; Ordine degli Ingegneri di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; Ordine degli Architetti di Cosenza; Organizzazioni sindacali SNALS, CONFASAL e CISL della provincia di Cosenza) e i rappresentanti del mondo del lavoro. Le parti sociali hanno espresso un orientamento favorevole all’offerta formativa presentata dai Dipartimenti; durante l'incontro è emersa la richiesta di migliorare la qualità degli studenti che si laureano presso l'Università della Calabria, soprattutto in merito alla loro preparazione sulla lingua inglese e sulle conoscenze professionalizzanti; è stata, altresì, sottolineata l’importanza della capacità di lavorare in gruppo. Il 19 febbraio 2015 si è svolto un ulteriore incontro dei CdS afferenti ad alcuni Dipartimenti dell'Area di Ingegneria (DIMEG, DIMES e DINCI) con le organizzazioni rappresentative della professione e della produzione di beni e servizi. Anche in questo caso è stato espresso un giudizio positivo sull’offerta formativa presentata; sono state tuttavia espresse forti perplessità sul modello formativo “3 + 2” e sui conseguenti livelli di preparazione dei laureati triennali; si è ribadita l’importanza della conoscenza della lingua inglese e degli aspetti connessi alla sicurezza sul lavoro. Il CdLM, in maniera autonoma, ha come organi consultivi permanenti l'Ordine degli Ingegneri di Cosenza e l'Ordine degli Architetti di Cosenza, nelle persone dei rispettivi Presidenti, che si interfacciano con il CdLM soprattutto nelle occasioni in cui si valuta l'efficacia del percorso formativo e se ne definiscono le attività di miglioramento. Gli incontri con gli Ordini professionali vengono tenuti presso il Dipartimento di Ingegneria civile e prendono in esame le problematiche dei tre CdS afferenti al Dipartimento, il CdL in Ingegneria Civile, il CdLM in Ingegneria civile e il CdLM a ciclo unico in Ingegneria edile-architettura. Gli incontri si sono svolti nei giorni 27 gennaio 2014, 14 gennaio 2015, 25 gennaio 2016, 18 marzo 16 e 21 marzo 2017; agli ultimi due incontri hanno partecipato anche rappresentanti della Pubblica Amministrazione, di Enti e del mondo produttivo Nel corso dei vari incontri, l'offerta didattica nella Ingegneria civile, che è stata presentata nel suo complesso - laurea triennale e laurea magistrale -, è apparsa adeguata alla domanda di formazione espressa dagli operatori professionali e dai rappresentanti delle parti interessate presenti, e sono stati espressi giudizi positivi sulla qualità dei laureati. È stata verificata dettagliatamente l’efficacia del percorso di formazione rispetto alle funzioni e alle competenze dei profili professionali individuati. Le parti consultate hanno consentito ai responsabili della gestione del CdS di prendere atto delle problematiche connesse all’esercizio della professione di Ingegnere nella realtà contemporanea e di identificare il know-how tecnico scientifico necessario, aggiuntivo rispetto alla formazione attualmente impartita. È stata in particolare sottolineata l'opportunità di promuovere la formazione di una figura di ingegnere maggiormente orientata al recupero e alla manutenzione delle strutture e delle infrastrutture, alla tutela dell'ambiente, alla promozione della sicurezza e alla riduzione dei rischi, all'uso delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali, dotata delle competenze necessarie per operare in un mercato fortemente competitivo. È da evidenziare che per figura di ingegnere si intende essenzialmente il laureato magistrale. È, infatti, condivisa l'opinione che l'obiettivo della riforma del “3 + 2” di rilasciare un titolo di studio di primo livello pienamente spendibile nel mercato del lavoro non è facilmente perseguibile nel settore dell'ingegneria civile. I Presidenti degli Ordini, nel prendere atto della elevata qualità della offerta formativa, hanno suggerito la trattazione, in forma seminariale, di argomenti quali la sicurezza del cantiere e la legislazione relativa alle opere pubbliche, e hanno offerto disponibilità per lo svolgimento di seminari, visite in cantiere e stage presso studi professionali. Il monitoraggio dell’efficacia del percorso di formazione è stato effettuato anche attraverso la raccolta e l’analisi delle opinioni di enti e imprese con accordi di stage e tirocinio. La rappresentatività del sistema professionale di riferimento e degli altri stakeholder risulta integrata, sia a livello regionale, sia a livello nazionale; tuttavia, a oggi non è ancora garantita una adeguata rappresentatività a livello internazionale. Accanto agli incontri istituzionali, è stata avviata un’azione di benchmarking, confrontando l’offerta formativa del CdLM in Ingegneria Civile dell’Università della Calabria con quella di 16 CdLM appartenenti ad altre Università italiane; a questo scopo è

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stata utilizzata la banca dati di UNIVERSITALY. Il confronto ha evidenziato come nelle Università italiane sia presente, in prevalenza, una unica laurea magistrale in Ingegneria Civile, eventualmente rivolta a temi specifici; in alcune sedi di maggiori dimensioni sono presenti più corsi di laurea magistrale, riferiti a specifiche aree tematiche. Si ritiene che il modello adottato presso l’Università della Calabria, corso di laurea unico, con una forte componente formativa comune a tutti gli allievi, e differenziazione in indirizzi di specializzazione sufficientemente approfonditi, mantenga tuttora la sua validità, formando una figura professionale flessibile e atta ad operare in più contesti. La attivazione di corsi di laurea distinti, presenti in alcune Università di maggiori dimensioni, non appare praticabile presso l’UNICAL, a causa del numero degli iscritti, che risulta adeguato a sostenere un unico corso di laurea magistrale. Si conta, in futuro, di estendere l’azione di benchmarking a livello della UE. Il CdLM è orientato alla formazione della figura professionale di “Ingegnere civile di secondo livello”, o “ingegnere senior”; questa figura professionale può svolgere nel contesto di lavoro funzioni diverse, quali pianificatore, progettista, direttore dei lavori, collaudatore, tecnico di cantiere, esperto contabile, esecutore di rilievi topografici, esecutore di stime, riferite a opere e sistemi complessi, in accordo con il suo elevato livello di formazione e con le prescrizioni della normativa di riferimento. Le competenze si estendono a tutte le principali aree della ingegneria civile (geotecnica, idraulica, strutture, trasporti). Il laureato può svolgere la propria attività lavorativa come libero professionista, oppure dipendente di studi e società di ingegneria, dipendente di imprese di costruzione e manifatturiere, dipendente di enti e della pubblica amministrazione. Gli obiettivi formativi specifici e i risultati di apprendimento attesi, in termini di conoscenze, abilità e competenze anche trasversali, sono perfettamente coerenti con la figura professionale che si intende formare, e vengono chiaramente declinati per le diverse aree di apprendimento: formazione caratterizzante dell’ingegneria civile, formazione trasversale. La struttura complessiva del CdLM, che nel corso degli anni è stata ottimizzata in funzione delle sollecitazioni e delle richieste che pervengono dai referenti del CdLM e dalle Istituzioni, risulta ancora perfettamente adeguata alla figura professionale di ingegnere di secondo livello che si intende formare. I contenuti dei corsi risultano aggiornati e adeguati agli sviluppi delle conoscenze, con aperture verso i settori di ricerca di riferimento; il miglioramento costante della offerta formativa, anche sulla base delle sollecitazioni e delle richieste pervenute dai referenti, richiede tuttavia di porre in atto ulteriori azioni, descritte nel seguito.

1-c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

La figura professionale dell’ingegnere magistrale, che il CdLM intende formare, è in linea con il quadro normativo di riferimento sulla istruzione universitaria e sugli ordinamenti professionali; e risponde sia alle attese della società, sia alle necessità di inserimento dei laureati nel mondo lavorativo. Si ritiene, pertanto, che la struttura complessiva del CdLM non richieda modifiche sostanziali, permanendo il quadro normativo attuale. Nell’arco temporale di riferimento sono comunque emersi una serie di problemi, che possono essere così riassunti:

coordinamento non ottimale tra i contenuti dei corsi

carichi didattici talora eccessivi rispetto al numero di crediti assegnati agli insegnamenti

contenuti professionali talora limitati negli insegnamenti

processi di internazionalizzazione dei percorsi formativi migliorabili. A questi problemi si è posto rimedio con una serie di azioni:

revisione e coordinamento dei contenuti dei corsi, monitoraggio degli effetti

seminari professionalizzanti, visite in cantiere

stipula di protocolli di intesa con enti e aziende, per incrementare il numero di stage e tirocini extracurriculari

promozione del Programma Erasmus+. Si ritiene che si debba proseguire nelle azioni intraprese, migliorandone ulteriormente la efficacia, anche alla luce delle esperienze maturate. La posizione del CdLM nel quadro normativo e nel panorama formativo universitario nazionale è chiaramente definita; si ritiene tuttavia necessario, anche in vista della progressiva integrazione, avviare una ricognizione dei processi formativi nell’ingegneria nei principali Stati dell’Unione Europea. Un aspetto non secondario è la necessità di avviare una adeguata azione di sensibilizzazione del personale docente verso le nuove istanze formative e verso la necessità di attuare compiutamente il processo di assicurazione della qualità dei corsi.

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2 - L’ESPERIENZA DELLO STUDENTE 2-b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Questa sezione è dedicata ad accertare le azioni del CdS relativamente all’attivazione di un servizio di orientamento e tutorato che segua l’intero percorso di studio degli studenti, dal momento dell’iscrizione al conseguimento del titolo (Indicatore R3.B). In particolare, deve essere accertato che il CdS:

assicura che siano chiaramente definiti e pubblicizzati, nonché verificati, i requisiti curriculari per l’accesso e l’adeguata preparazione personale;

assicura un’organizzazione flessibile della didattica, in cui gli studenti possano trovare assistenza, tutoraggio e accesso a percorsi adatti alle proprie specifiche esigenze;

garantisce e promuove l’accesso a opportunità di studio e tirocinio all’estero;

dichiara in maniera trasparente i criteri di verifica dell’apprendimento, le modalità di attribuzione degli esiti delle prove finali e intermedie e le modalità di comunicazione agli studenti.

Dai documenti presi in esame emerge il costante impegno del CdS nell’analisi puntuale e approfondita dei punti di forza e delle criticità che interessano il CdS e nella individuazione e attuazione di azioni correttive e di miglioramento. Anche se dall’analisi dei dati dell’ultimo triennio emerge che non tutte le azioni intraprese hanno prodotto l’efficacia sperata, è apprezzabile la costanza del CdS nel cercare di potenziare quanto già attuato e nell’individuare nuove strategie. Le azioni intraprese e i risultati ottenuti devono comunque essere valutati in correlazione al percorso di studio della omologa Laurea Triennale. Tutte le azioni intraprese sono in linea con i profili culturali e professionali disegnati dal CdS e tengono conto dei risultati del monitoraggio delle carriere e degli esiti e delle prospettive occupazionali, nonché dei documenti elaborati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e dalla CopI (Conferenza per l’Ingegneria), delle opinioni degli studenti/laureati raccolte sia attraverso la tradizionale rilevazione effettuata dall’Ateneo (indagine ISO-Did), sia attraverso le indagini effettuate dal Consorzio AlmaLaurea. 1. Per quanto riguarda l’orientamento, il CdS non ha intrapreso specifiche azioni, a eccezione dell’orientamento in uscita, in

quanto la Laurea Magistrale dell’UniCal rappresenta lo sbocco principale dei laureati dell’omologa laurea triennale, per i quali, invece, anche in una prospettiva di fidelizzazione, particolare attenzione è stata riservata alle azioni di orientamento in ingresso e in itinere. Pertanto, nelle azioni avviate i due cicli di studio sono stati trattati come un unicum. Per approfondimenti e specifiche su tali azioni si rimanda, quindi, al RRC della laurea triennale. Orientamento in ingresso In occasione delle numerose visite effettuate presso le scuole e durante gli incontri presso l’Ateneo, l’offerta formativa dei Corsi di Studio in Ingegneria Civile è stata presentata nel suo complesso, con riferimento quindi sia alla laurea triennale, sia alla laurea magistrale. Infatti, è stata organizzata dal Dipartimento la fase preparatoria agli incontri, allo scopo di mettere tutti i docenti nelle condizioni di presentare un percorso formativo visto come un unicum e non frazionato in due distinti blocchi, prassi che peraltro è diventata comune in Italia ormai in quasi tutte le scuole di ingegneria della area civile. Durante gli incontri, i docenti hanno avuto modo di presentare il manifesto degli studi, commentandolo nei suoi vari aspetti culturali e tecnici, rilevando le caratteristiche del percorso formativo organizzato nei quattro indirizzi tipici dell’ingegneria civile, i contenuti metodologici e applicativi delle materie caratterizzanti e progettuali, i contenuti professionalizzanti di taluni insegnamenti, visti anche in relazione alle prospettive occupazionali, senza nascondere le debolezze del quadro economico nazionale e regionale del periodo. Inoltre, ampio spazio è stato riservato all’illustrazione dei requisiti, dei criteri e delle modalità di ammissione. Orientamento in itinere I docenti-tutor assegnati annualmente agli studenti del primo anno della laurea triennale proseguono la loro funzione di guida per lo studente per tutto il percorso di studio, compreso quello della laurea magistrale. Inoltre, durante lo svolgimento degli insegnamenti caratterizzanti l’ingegneria civile della laurea triennale (idraulica e costruzioni idrauliche, scienza delle costruzioni e tecnica delle costruzioni, geotecnica, trasporti e strade), i docenti forniscono esaurienti spiegazioni sugli approfondimenti possibili in ciascuno dei quattro indirizzi della laurea magistrale. Orientamento in uscita Il CdS, attraverso la ricerca del confronto costante con il contesto territoriale e l’analisi delle mutazioni dei caratteri della domanda nel mercato del lavoro e della produzione, ha orientato l'attività didattica in modo da tenere conto, oltre che delle esigenze proprie della formazione dell'ingegnere civile, delle specificità professionali richieste dal mondo del lavoro. Gli interventi didattici, principalmente nell'ambito dei corsi a carattere professionalizzante, di liberi professionisti o di tecnici di enti pubblici e privati, invitati a presentare specifiche attività progettuali con i relativi esiti attuativi, o a trattare problematiche tecniche significative ai fini delle loro applicazioni concrete in un contesto specifico, o a descrivere più generalmente il quadro lavorativo legato agli aspetti professionali propri dell'ingegnere civile, rappresentano valide iniziative di introduzione al mondo del lavoro; così come le visite guidate presso i cantieri, che forniscono un quadro vivo e stimolante per rendere più concrete le attività progettuali e applicative.

2. Per quanto riguarda la verifica dei requisiti curriculari per l’accesso e dell’adeguata preparazione personale, essi sono stati definiti dal CdS sin dalla sua istituzione e sono:

esplicitati nella sezione pubblica della SUA-CdS,

ampiamente pubblicizzati nell’apposita sezione del sito del Dipartimento dedicata all’ammissione,

diffusamente illustrati durante le visite che i docenti del CdS effettuano nelle scuole e nelle occasioni di incontro presso l’Ateneo (Open Days, Ti presento Campus, incontri con le scuole, etc.).

Coerentemente con il profilo culturale e professionale della figura dell’ingegnere civile che si vuole formare, è stato fissato

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un numero minimo di CFU in specifici SSD da possedere all’atto della verifica della preparazione personale. Quest’ultima consiste in una prova scritta e in un colloquio su tematiche trattate nella laurea triennale. Sono previsti esoneri in base al voto di laurea triennale. Laddove i requisiti curriculari non sono soddisfatti, lo studente può ricorrere all’integrazione attraverso l’iscrizione a singole attività formative o, qualora il deficit risulti consistente, all’iscrizione alla laurea triennale.

3. Per quanto riguarda l’organizzazione di percorsi flessibili e metodologie didattiche, l’organizzazione didattica del CdS crea i presupposti per l’autonomia dello studente e prevede guida e sostegno adeguati da parte del corpo docente. È da rilevare, comunque, che l’aver conseguito già il titolo triennale conferisce allo studente della laurea magistrale una maturità nelle scelte e nel metodo di studio che non richiede particolari attività di guida e sostegno, come emerge anche dalle performance agli esami e dai tempi di laurea. I docenti-tutor assegnati annualmente agli studenti del primo anno guidano lo studente anche nella scelta dell’indirizzo della laurea magistrale e del relativo piano di studio, così come adempiono a tale compito anche i docenti titolari degli insegnamenti caratterizzanti le aree tipiche dell’ingegneria civile della laurea triennale. Al fine di consentire lo svolgimento di attività di studio individuali e di gruppo e/o di approfondimento, anche autogestite dagli studenti, il Dipartimento ha messo a disposizione degli studenti tre sale studio, attrezzate e dotate di connessione wireless; inoltre, è stato allestito un apposito spazio per la stampa delle tesi e degli elaborati progettuali. Tutti gli insegnamenti prevedono lezioni ed esercitazioni; viene garantito l’impiego di metodologie didattiche aggiornate, integrando attività laboratoriali e seminariali ai percorsi di didattica frontale e ci si avvale di supporti tecnologici forniti dal Dipartimento (I-CAMPUS, ELEANOR). L’organizzazione della didattica lascia tempi e spazi disponibili allo studente perché questi possa avere una sua autonomia; inoltre, gli orari delle lezioni sono concepiti in maniera da avere occupazione dei tempi con poche interruzioni e riservare quindi adeguato spazio allo studio personale. Le informazioni relative all’organizzazione della didattica, compreso le competenze trasversali e la stima del carico di lavoro per lo studente, e alle metodologie didattiche sono esplicitate nelle singole schede insegnamento. Queste ultime sono raccolte in un catalogo unico degli insegnamenti attivati presso l’Ateneo e sono automaticamente collegate alla SUA-CdS e al sito Universitaly. Il CdS prevede un percorso “non a tempo pieno” per gli studenti che ne facciano richiesta, adatto a chi lavora o ha altri motivi che gli impediscono di dedicarsi allo studio a tempo pieno. Lo status di studente non a tempo pieno prevede l’attribuzione di un piano di studio distribuito sul doppio del numero di anni previsto per il percorso a tempo pieno e, corrispondentemente, comporta la riduzione del 50% degli importi annui relativi alla contribuzione annuale universitaria. Il CdS può usufruire di una dotazione di servizi offerti dal Campus. L'Università della Calabria favorisce la vita comunitaria di professori, ricercatori, studenti e personale tecnico-amministrativo nel suo Centro Residenziale dotato, oltre che di alloggi e di mense, anche di impianti per attività culturali, sportive e ricreative. L'Ateneo è dotato di un Centro sanitario, nel quale è presente il servizio di emergenza medica 118, e del Servizio Studenti con Disabilità, DSA e BES, che propone, su richiesta, varie tipologie di intervento: pratico, operativo, didattico, socio-relazionale. All'interno dell'Università sono, altresì, presenti il Centro Linguistico di Ateneo e altri servizi, quali uno sportello bancario e un ufficio postale.

4. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione della didattica, il CdS promuove iniziative per favorire la mobilità degli studenti a sostegno di periodi di studio e tirocinio all’estero: il numero degli studenti che aderiscono al programma Erasmus+ (in entrata e in uscita) risulta in aumento rispetto al passato, a differenza di quanto accade nella laurea triennale (LT). Infatti, la tendenza da parte degli studenti è di vivere durante la laurea magistrale l’esperienza all’estero. Risulta anche in aumento il numero di studenti stranieri iscritti al CdS, in controtendenza se riferiti all’omologa laurea triennale.

5. Per quanto riguarda le modalità di verifica dell’apprendimento, le modalità di verifica in itinere e finali della preparazione sono definite dal regolamento didattico del CdS e specificate nelle singole schede insegnamento. Queste ultime sono raccolte in un catalogo unico degli insegnamenti attivati presso l’Ateneo e sono automaticamente collegate alla SUA-CdS e al sito Universitaly. La verifica è obbligatoria per tutte le attività formative. Essa si esplica sia durante lo svolgimento delle attività didattiche teoriche e applicative, mediante confronti, verifiche degli elaborati progettuali, discussioni tematiche, sia mediante le prove d'esame, che possono essere in forma orale o in forma scritta e orale. In sede di esame si considerano anche gli elementi acquisiti nel corso di esercitazioni, attività di laboratorio e seminari svolti durante i corsi di insegnamento. La registrazione degli esami di profitto avviene esclusivamente con l'utilizzo di strumenti informatici, attraverso la firma digitale. Il numero annuale degli appelli e la loro distribuzione sono stabiliti nel calendario accademico, appelli aggiuntivi straordinari sono previsti per gli studenti fuori corso.

2- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

L’analisi dei dati comprova un’attività interna di autovalutazione del CdS autonoma ed efficace, che negli anni ha condotto a un’individuazione chiara e puntuale delle problematiche e delle aree di miglioramento, nonché delle iniziative da intraprendere. Iniziative in parte consolidate, in parte in fase di assestamento operativo, in parte ancora sperimentali, che hanno consentito di ottenere risultati progressivamente apprezzabili. Nella Commissione per l’Assicurazione interna di Qualità (AiQ), nel Consiglio del Corso di studio che ha approvato le scelte e le iniziative intraprese, come nel Consiglio di Dipartimento, c’è comunque la convinzione di avere imboccato le vie giuste per tentare di correggere le tendenze negative. In particolare, gli obiettivi da considerare sono di seguito indicati. Obiettivo n. 1: incrementare le attività didattiche mirate alla professionalizzazione. Nell’intento di avviare gli studenti verso modalità operative più vicine al mondo del lavoro, sia rispetto ai contenuti dell’esercizio professionale, sia rispetto alle dinamiche del lavoro, si è provveduto, sin dallo scorso anno, a incoraggiare i docenti a proporre, nell’ambito dell’azione didattica, incontri con liberi professionisti e specialisti di settore, o tecnici delle istituzioni pubbliche, seminari di approfondimento disciplinare a carattere professionalizzante, attività progettuali a carattere interdisciplinare, in laboratori aperti alla partecipazione di professionalità e competenze esterne. Un’azione da potenziare, soprattutto nell’ambito

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dei corsi della seconda fase del percorso formativo, lì dove il Manifesto degli studi, lasciandosi alle spalle gli insegnamenti propedeutici di base, prevede il passaggio agli insegnamenti a carattere metodologico generale, prima, e a quelli a carattere applicativo-professionalizzante successivamente. Obiettivo n. 2: Incrementare le esperienze all’estero degli studenti. Nell’intento di incrementare la partecipazione degli studenti alle esperienze LLP/Erasmus, dovrà continuare l’azione di sensibilizzazione dei docenti a favorire tali esperienze, anche attraverso la creazione di nuovi canali personali con Università straniere. Inoltre, si dovrebbe recepire quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo circa il riconoscimento dei CFU conseguiti all’estero anche per la redazione dell’elaborato di tesi e per il Trainership in maniera la più ampia possibile. Obiettivo n. 3: Migliorare il percorso di studi degli studenti stranieri Nell’intento di continuare a promuovere l’iscrizione di studenti stranieri, dovrà proseguire l’azione di sensibilizzazione dei docenti nell’uso della lingua inglese durante le lezioni e l’elaborazione di materiale didattico in lingua inglese. Inoltre, dovrà essere perseguita una politica di Ateneo di incremento delle borse di studio destinate agli studenti stranieri.

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3 – RISORSE DEL CDS 3- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

In questa sezione vengono prese in esame la dotazione e la qualificazione del personale docente, nonché la dotazione di personale, strutture e servizi di supporto alla didattica. Le analisi sono state effettuate sulla base di elementi quali:

- Scheda SUA-CdS: B3, B4, B5

- segnalazioni o osservazioni provenienti da docenti, studenti, personale TA (PTA)

- indicatori sulla qualificazione del corpo docente

- quoziente studenti/docenti dei singoli insegnamenti

- risorse e servizi a disposizione del CdS. I docenti sono adeguati, per numerosità e qualificazione, a sostenere le esigenze del CdLM; infatti, la quota di docenti di riferimento di ruolo appartenenti a SSD di base e caratterizzanti la classe supera ampiamente il valore di riferimento (2/3), essendo pari al 93,8% per l’anno 2013, al 95,2% per l’anno 2014 e al 91,7 % per l’anno 2015. I medesimi indicatori, se considerati in media per area geografica, sono pari all’87,6%, all’89,0% e all’86,6%; se considerati, invece, in media per gli Atenei non telematici, sono pari all’89,5%, all’89,7% e all’88,7%. La qualificazione dei docenti è verificata attraverso il controllo annuale delle attività di ricerca, considerando come indicatore il numero di pubblicazioni nell’ultimo quinquennio: nessun docente è inattivo in tal senso. Il legame tra le competenze scientifiche dei docenti e la loro pertinenza rispetto agli obiettivi didattici è tenuto in conto nella fase di copertura dei singoli insegnamenti, che sono tradizionalmente attribuiti, per ciascun SSD, ai docenti che svolgono ricerca sulle stesse tematiche proprie della materia erogata o di materie affini. Il coinvolgimento degli studenti nelle attività scientifiche del Dipartimento è intenso e continuo, poiché si sviluppa attraverso lo svolgimento delle esercitazioni, la predisposizione di elaborati progettuali, la partecipazione a seminari tematici e prevalentemente la redazione della tesi di Laurea Magistrale (spesso a carattere sperimentale, svolta nei laboratori del Dipartimento), in continuità con le tematiche affrontate nei Corsi di Dottorato di Ricerca, qualora il laureato magistrale risulti ammesso al terzo livello della didattica. Inoltre, per ciascun indirizzo del CdLM, il Manifesto degli Studi prevede insegnamenti specifici in cui si introducono le tematiche di ricerca di maggior rilievo per ciascuna area dell’Ingegneria Civile. Non si rilevano situazioni problematiche rispetto al quoziente studenti/docenti (pesato per le ore di docenza: infatti, l'indicatore complessivo è pari a 18,4 (380 studenti) per il 2013, 18,2 (377) per il 2014 e 17,7 (373) per il 2015, mentre l’indicatore al primo anno è pari a 9,0 (95) per il 2013, 9,2 (105) per il 2014 e 9,5 (108) per il 2015. Entrambi gli indicatori risultano ampiamente superiori, per le tre annualità complessive, ai valori medi nazionali. Risultano, inoltre, superiori ai valori medi di area geografica, tranne che per l’anno 2013. Al raggiungimento del doppio della numerosità di riferimento di studenti immatricolati della classe (costo standard, DM 987/2016), pari a 80 x 2 = 160, sono stati sdoppiati gli insegnamenti in due canali. Il legame tra le competenze scientifiche dei docenti (accertate attraverso il monitoraggio dell'attività di ricerca del SSD di appartenenza) e la loro pertinenza rispetto agli obiettivi didattici sono valorizzati come precedentemente detto, nella fase di copertura dei singoli insegnamenti e nell’erogazione di insegnamenti specifici per ciascun indirizzo del CdLM. Il monitoraggio delle attività di ricerca è svolto all’atto della redazione della SUA-RD e dell’analisi dei risultati dell’esercizio VQR 2011-2014 per i vari SSD in cui sono incardinati i docenti del CdLM; inoltre, il Dipartimento distribuisce ai docenti parte dei fondi MIUR ex 60% tenendo conto della loro produzione scientifica. Il valore dell’indicatore di Qualità della ricerca dei docenti (QRDLM, calcolato come media pesata del parametro R della VQR 2011-2014 sui CFU erogati nei relativi insegnamenti del CdLM), pari come riferimento a 0,8, è ampiamente superato, essendo pari a 1,1 per l’anno 2013 e a 1,0 per gli anni 2014 e 2015; inoltre, per ciascun anno del triennio, tale indicatore è sempre pari a 1,0 in riferimento alla media calcolata a livello sia di area geografica sia nazionale per gli Atenei non telematici. Non sono previste, al momento, attività di formazione all’insegnamento né di mentoring in aula. Per quanto riguarda, invece, la condivisione di metodi e materiali per la didattica, i docenti dei singoli insegnamenti, durante la fase di compilazione delle relative schede, sono in contatto con i colleghi del proprio SSD e del CdLM per concordare i programmi dei corsi e confrontare le metodologie didattiche e i libri di testo e/o le dispense da fornire agli studenti. L’Unità informatica del Dipartimento ha progettato e sviluppato la piattaforma ELEANOR (e-Learning and Education Assisted by New On-line Resources). La piattaforma, accessibile da qualsiasi dispositivo mobile, nasce fondamentalmente per favorire l’interazione tra studenti e professori; favorire la rilevazione delle presenze a lezione; migliorare la qualità della didattica frontale; limitare l’impatto economico. Per consentire agli utilizzatori di avere una piattaforma completa per la gestione di un corso, ELEANOR presenta anche altre caratteristiche tra cui un sistema di ticket per le segnalazioni di guasti nelle aule, servizi di comunicazione asincrona quali: bacheca virtuale; area condivisa su cui pubblicare materiale didattico; area social dove interagire con gli studenti; somministrazione di questionari in forma anonima. Il Dipartimento mette a disposizione del CdS anche la piattaforma web E-Learning ICampus. È, inoltre, stato attivato un servizio di supporto cartografico e tecnico per l’elaborazione di materiale grafico nell’ambito dello svolgimento di esercitazioni, esami e dell’elaborazione di tesi di laurea. L’Ateneo è dotato di un Presidio per la Qualità (PQA) e di un centro informatico e telematico (ICT), che assicurano un sostegno efficace alle attività del CdLM, affiancando il Settore Didattica del Dipartimento. L’indagine ISO-Did, rivolta tradizionalmente agli studenti per la valutazione della qualità della didattica, è stata recentemente estesa anche ai docenti responsabili degli insegnamenti, consentendo la verifica della qualità del supporto a essi fornito. La programmazione del lavoro svolto dal PTA è annualmente predisposta dal Direttore del Dipartimento tramite il Piano delle Performance, che contempla responsabilità e obiettivi da raggiungere, con verifica semestrale.

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Risultano adeguate le aule in cui si tengono le lezioni, le aule informatiche e le aule di studio (autogestite dagli studenti), che sono state ristrutturate e potenziate con nuovi arredi e strumenti di ausilio alla didattica (proiettori, etc.) e infrastrutture IT (WiFi). Presso il Dipartimento, inoltre, è disponibile materiale bibliografico relativo ai settori Pianificazione Territoriale, Trasporti, Geotecnica e Architettura Tecnica, e un Laboratorio Didattico di supporto cartografico e tecnico. L’Ateneo mette a disposizione una biblioteca di area tecnico-scientifica, aule in autogestione e infrastrutture IT. I servizi informatici (sito Internet, iCampus, Eleanor, WiFi, etc.) sono pensati per gli studenti e, pertanto, facilmente fruibili tramite sia PC sia tablet sia smartphone. Anche i canali dei social media (Facebook, WhatsApp) sono stati attivati dal Dipartimento per facilitare la comunicazione e la fruibilità dei servizi messi a disposizione degli studenti. Le aule di studio e le biblioteche sono accessibili in un’ampia fascia oraria.

3- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Gli elementi critici individuati sono relativi alle competenze didattiche e alle strutture e alle risorse di sostegno alla didattica. Gli obiettivi da raggiungere sono, pertanto, i seguenti: 1) sviluppare le competenze didattiche nelle varie discipline d’insegnamento; 2) potenziare e adeguare le strutture di sostegno alla didattica. Le azioni di miglioramento da intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati sono: 1) incentivare la partecipazione dei docenti del CdLM e delle unità di PTA impegnate nella didattica a progetti di formazione; 2) incentivare la partecipazione di docenti, PTA e studenti a progetti di mentoring; 3) potenziare e adeguare le aule con Wi-Fi, lavagne interattive multimediali (LIM) e controlli a distanza. Le azioni suddette potranno essere realizzate attraverso progetti di Ateneo finanziati tramite fondi regionali mirati.

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4 – MONITORAGGIO E REVISIONE DEL CDS 4- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

In questa sezione vengono prese in esame le azioni poste in essere per il monitoraggio dell’andamento del CdS e la individuazione di eventuali azioni correttive. Contributo dei docenti e degli studenti La gestione del CdLM è improntata alla più ampia collegialità; Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Civile tratta i problemi del CdL e del CdLM; ciò favorisce il coordinamento tra i due livelli successivi degli studi. Il Consiglio dei CdS costituisce la sede istituzionale per la trattazione collegiale delle problematiche della didattica, quali la revisione dei percorsi, il coordinamento didattico tra gli insegnamenti, la razionalizzazione degli orari, la distribuzione temporale degli esami e delle attività di supporto. Al Consiglio partecipano tutti i docenti titolari di corsi di insegnamento nell’ambito del CdLM, tre rappresentanti eletti degli studenti e la manager didattica. Tutte le questioni didattiche vengono discusse collegialmente, i rappresentanti degli studenti possono esprimere liberamente la loro opinione sui punti trattati, ed eventualmente sottoporre problemi o richieste alla attenzione del Consiglio; alla manager didattica vengono richiesti pareri e indicazioni; il Consiglio infine, nell’ambito delle sue prerogative, adotta i provvedimenti che ritiene più opportuni. Nell’ambito del Consiglio sono state istituite (o confermate) più Commissioni, che istruiscono problemi specifici (Seduta del 11.12.2015). La Commissione Didattica istruisce le pratiche degli studenti (piani di studio, passaggi); la Commissione Erasmus istruisce le pratiche degli studenti che partecipano al Programma Erasmus+; la Commissione orientamento e relazioni esterne cura i rapporti con le scuole secondarie di secondo grado, gli ordini professionali e le forze sociali, e contribuisce alla organizzazione di eventi quali Summer School, Winter School e la Notte dei ricercatori; l’Osservatorio per la Didattica effettua il monitoraggio delle attività didattiche del CdLM (insegnamenti, tutoring, mentoring, aule e attrezzature didattiche, ecc.). Particolare attenzione viene rivolta alle istanze degli studenti. Gli studenti possono in primo luogo relazionarsi con i loro rappresentanti nel CdLM, nella Commissione Assicurazione interna Qualità (AiQ) e nella Commissione Paritetica docenti-studenti (CP). Una o più volte all’anno viene svolta una assemblea, alla quale sono invitati tutti gli studenti iscritti al CdLM. Il Coordinatore del CdLM incontra periodicamente, in genere ogni trimestre, i rappresentanti degli studenti nel Consiglio; nelle riunioni vengono discussi i problemi generali della didattica, e anche eventuali problemi specifici legati a singoli corsi. Tutti gli studenti, individualmente o in gruppo, possono contattare liberamente il Coordinatore del CdLM, che riceve gli allievi con cadenza bisettimanale. Gli studenti possono altresì contattare la Delegata del Direttore alla Didattica e la Manager didattica. Il Coordinatore cura la istruzione dei problemi posti dagli studenti, avvalendosi, ove necessario, del supporto dei docenti interessati, della Delegata alla didattica del Direttore del Dipartimento, della Manager didattica, e ne riferisce nel Consiglio. Allorché pervengono dagli studenti istanze in forma scritta, queste vengono istruite, inserite formalmente all’OdG tra le questioni didattiche, e discusse in Consiglio. Gli esiti delle discussioni sulle diverse problematiche vengono riportati nei verbali del CdLM, che sono disponibili sul sito del Dipartimento. Gli studenti interessati possono comunque chiedere ragguagli, circa l’esito delle loro istanze, ai loro rappresentanti, al Coordinatore del CdLM, alla Delegata del Direttore alla Didattica, e alla Manager didattica. Le problematiche connesse alla didattica vengono trattate anche in altre sedi istituzionali, nelle quali sono presenti rappresentanti degli studenti. La CP è prevista nel Regolamento del Dipartimento (Artt. 15 – 16), ed è unica per i tre CdS afferenti al Dipartimento. La Commissione è composta dal Direttore del Dipartimento, che la presiede, da un rappresentante eletto dei professori di prima fascia, da un rappresentante eletto dei professori di seconda fascia, due rappresentanti eletti dei ricercatori di ruolo a tempo indeterminato, cinque rappresentanti eletti degli studenti (due appartenenti al CdLM in ingegneria edile-architettura, uno al CdL in Ingegneria civile, uno al CdLM in Ingegneria civile, uno iscritto a un corso di dottorato di ricerca attivato dal Dipartimento e con sede amministrative presso l’Ateneo). Alle riunioni della Commissione partecipa, con funzioni di segretario verbalizzante, il Responsabile del Settore Didattica. La Commissione è stata eletta nel luglio 2014, ed è attiva dal successivo mese di settembre. La CP svolge attività di controllo dell’offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell’attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori, avvalendosi delle attività di monitoraggio svolte dal gruppo AiQ; individua gli indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse; formula eventualmente pareri sulla attivazione e la soppressione dei CdS. Almeno una volta all’anno la CP incontra gli studenti iscritti ai CdS del Dipartimento; agli incontri partecipano anche docenti e personale tecnico-amministrativo. La Commissione sintetizza le proprie valutazioni nella sua Relazione annuale, che è relativa ai tre CdS attivati nel Dipartimento. La Commissione Assicurazione interna Qualità (AiQ) dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, istituita nell’ambito dei CdS, è presieduta da un docente dei CdS, ed è composta da rappresentanti dei docenti; dal Coordinatore del CdS, che è responsabile del riesame; da uno dei rappresentanti degli studenti nei CdS; dal Responsabile settore Didattica e dal Responsabile settore Sistemi informatici e telematici del Dipartimento di Ingegneria Civile. La Commissione è nominata dal Consiglio del CdS. La Commissione, che ha assorbito buona parte dei compiti della CP in merito, effettua il monitoraggio delle opinioni degli studenti sull’efficacia del processo formativo relativamente ai singoli insegnamenti dei CdS nel loro complesso; il monitoraggio delle opinioni dei laureati sull’efficacia complessiva del processo formativo; il monitoraggio della capacità di attrazione del CdS e della progressione negli studi degli studenti; il monitoraggio della collocazione nel mondo del lavoro e della prosecuzione degli studi in altri CdS dei laureati. La Commissione redige il Rapporto annuale di Riesame (RAR) e la SUA-CdS, che vengono sottoposte al Consiglio di CdS per l’approvazione. Adeguata considerazione, in tutti gli organismi collegiali, è dedicata alle indicazioni e alle richieste che provengono dal Delegato del Rettore alla Didattica e dal Presidio di Qualità di Ateneo.

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Le opinioni degli studenti sulla didattica vengono rilevate mediante le indagini ISO-Did. I risultati dei questionari ISO-Did, acquisiti dal Direttore di Dipartimento, sono trasmessi integralmente al Coordinatore del CdS. Tali esiti sono discussi in forma aggregata sia nella CP, sia nella Commissione AiQ, sia nel Consiglio di CdS; nel Consiglio si raccolgono le opinioni dei docenti e dei rappresentanti degli studenti sia sull’analisi dei dati, sia sugli eventuali interventi correttivi; per gli insegnamenti che hanno dimostrato particolari deficienze, il responsabile, nel rispetto delle norme sulla privacy, è singolarmente contattato dal Coordinatore di CdS per approfondire l’analisi delle cause di insoddisfazione e concertare i rimedi più opportuni. L’analisi delle schede ISO-Did evidenzia comunque percentuali molto elevate di soddisfazione degli studenti sulla valutazione della docenza (la quasi totalità dei docenti ha conseguito votazioni di IVP superiori all’80%). Vengono altresì analizzate le rilevazioni di AlmaLaurea. Le occasioni di confronto sulle osservazioni e sulle proposte sono frequenti anche nei rapporti diretti tra le singole componenti: studenti, docenti, PTA. Ampia pubblicità è data agli atti e ai processi relativi all’andamento del CdLM. La SUA-CdS – ivi compresi il Rapporto di Riesame, l’Analisi dei risultati dell’indagine sulla soddisfazione degli studenti (ISO-Did), le Indagini AlmaLaurea, il Prospetto degli indicatori della didattica e le Schede degli insegnamenti che ne fanno parte – è discussa e approvata sia nel Consiglio dei CdS, sia nel Consiglio di Dipartimento. Sul sito del Dipartimento è presente un’apposita sezione riservata in cui sono resi disponibili tutti i documenti elaborati dai Gruppi AiQ dei CdS relativi alla SUA-CdS, cui accedono tutti i docenti del Dipartimento e tutti i rappresentanti degli studenti. Nella stessa sezione, è disponibile un’area riservata alla CP, in cui sono disponibili, in aggiunta, le Relazioni annuali. Inoltre, le informazioni pubbliche contenute nella SUA-CdS sono disponibili nella Sezione “SUA-CdS” del sito web del Presidio della Qualità dell’Ateneo http://unical.it/portale/ateneo/amministrazione/aree/unitsqv/pqa/; l’analisi dei risultati dell’indagine sulla soddisfazione degli studenti (ISO-Did); le schede degli insegnamenti sono disponibili nella sezione “Tutti gli insegnamenti” http://unical.it/portale/didattica/offerta/catalogo/; il prospetto degli indicatori della didattica, precedentemente disponibili sul sito web “Statistiche di Ateneo” http://statistiche.unical.it, sono attualmente disponibili sul sito dell’ANVUR. Alla luce di quanto esposto, può affermarsi che il CdLM attua una politica di ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati. Questa gestione collegiale ha consentito di affrontare e risolvere, o almeno attenuare, numerose problematiche del CdL. Coinvolgimento degli interlocutori esterni Come si è già esposto al punto 1b, il CdS, sin dalla sua istituzione, si relaziona con gli ordini professionali di riferimento (Ordini provinciali degli ingegneri e degli architetti) e altri interlocutori esterni, quali gli enti locali territoriali; la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici; le Associazioni industriali (Confindustria, Unindustria Calabria, ANCE, etc.), le Organizzazioni sindacali, ANAS, VVFF, l’Autorità regionale di bacino, società di gestione dei servizi aeroportuali e ferroviari, aziende operanti nel territorio regionale; inoltre, si tiene conto della documentazione prodotta da: CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri); COPI (Conferenza per l’Ingegneria); ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca); CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso). Le modalità e la cronologia delle interazioni, insieme ai processi di miglioramento dell’offerta formativa, che ne sono conseguiti, sono illustrate in dettaglio al punto 1b del Rapporto di riesame ciclico. La scelta degli interlocutori è coerente con il carattere della figura professionale, che si intende formare; gli interlocutori costituiscono un campione rappresentativo del mondo professionale e produttivo, nel settore pubblico e privato, per i futuri laureati. In più occasioni sono stati esaminati gli aspetti specifici del percorso formativo a due stadi, e del necessario coordinamento tra i due livelli di formazione; sono state peraltro espresse da più parti perplessità in merito a questa scelta del Legislatore. Anche le necessità e le modalità della formazione a valle della laurea sono state discusse, in particolare con l’Ordine degli Ingegneri. Considerata la notevole evoluzione delle conoscenze e delle competenze richieste, si è sottolineato che la formazione dell’Ingegnere magistrale andrebbe completata attraverso master professionalizzanti di secondo livello, e costantemente aggiornata attraverso le azioni di formazione permanente, che ricadono nella sfera di competenza degli Ordini professionali, oppure mediante i dottorati di ricerca. Gli esiti occupazionali dei laureati magistrali sono risultati in linea con la media nazionale, e soddisfacenti nell’attuale momento economico; tuttavia, anche su indicazione degli Ordini professionali, sono state potenziate le azioni per incentivare la loro capacità occupazionale, mediante stage e tirocini extracurriculari. Il monitoraggio degli esiti professionali dei laureati magistrali viene effettuato mediante la banca dati di AlmaLaurea. Interventi di revisione dei percorsi formativi Il CdLM svolge una costante ed efficace azione di monitoraggio della offerta formativa, e di adeguamento in relazione all’evolversi della situazione al contorno; in questa azione il Consiglio si avvale anche delle indicazioni che provengono dalla CP e dalla Commissione AiQ. Il contenuto dei singoli corsi viene verificato con cadenza annuale, allorché vengono esaminate e approvate dal Consiglio le schede dei singoli insegnamenti. I contenuti sono aggiornati costantemente, in relazione alla evoluzione delle conoscenze e delle richieste della società, compatibilmente con i carichi didattici del percorso di studi. La presenza di un corpo docente in gran parte giovane, e fortemente orientato alla ricerca, favorisce l’aggiornamento costante degli insegnamenti. Un’azione specifica per assicurare la rispondenza dei contenuti dei corsi, e il loro coordinamento, in relazione agli obiettivi formativi, è stata attuata nell’A.A. 2014-2105 (Verbale CCdS del 18.5.2015). Il coordinatore ha contattato tutti i docenti, singolarmente o per area disciplinare, esaminando congiuntamente i contenuti dei corsi e individuando eventuali criticità; sono state in particolare analizzate le interazioni tra le diverse aree disciplinari, individuando le tematiche da trattare nell’ambito di ciascuna. Successivamente, i contenuti dei singoli corsi sono stati discussi all’interno delle relative aree disciplinari, al fine di attuare il coordinamento trasversale dei contenuti e la successione temporale delle tematiche trattate. In questa azione di revisione dei contenuti dei corsi si è curato che gli insegnamenti impartiti siano in linea con la evoluzione dei diversi settori scientifici. È stata oggetto di attenta verifica la rispondenza dei livelli di impegno richiesti agli studenti al numero di crediti didattici assegnati a ciascun insegnamento.

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Per fornire agli allievi una adeguata preparazione propedeutica, e nel contempo per evitare le sovrapposizioni, si è curato in modo particolare la articolazione dei temi di insegnamento tra la laurea e la laurea magistrale. Nella laurea magistrale vengono svolti corsi fortemente allineati con i più recenti risultati della ricerca, e gli allievi acquisiscono gli strumenti culturali per poter accedere, eventualmente, ai corsi di dottorato di ricerca. L’azione di coordinamento tra i livelli successivi è favorita dal fatto che molti docenti titolari di insegnamenti nel corso di laurea magistrale sono anche presenti nei collegi dei docenti o nel corpo docente dei corsi di dottorato di ricerca ai quali partecipa il Dipartimento. Attualmente è in atto il monitoraggio degli effetti della revisione delle schede dei corsi; i nuovi programmi sono stati infatti progressivamente attuati per i due anni del CdS. Le reazioni degli studenti ai nuovi programmi dei corsi sono risultate molto favorevoli.

4- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Le procedure adottate per il monitoraggio e la revisione del CdLM risultano ben definite ed efficaci; la ripartizione delle responsabilità tra più organismi collegiali appare adeguata, e la partecipazione di tutte le componenti interne (studenti, docente, personale tecnico-amministrativo) garantita. Si deve tuttavia lamentare, in qualche caso, una scarsa attenzione del corpo docente alle attività del CdLM, evidenziata dalle assenze alle riunioni del Consiglio; si ritiene necessario avviare opportune azioni di sensibilizzazione del personale docente verso le nuove istanze formative e verso la necessità di attuare compiutamente il processo di assicurazione della qualità dei corsi. Anche i momenti di interazione con gli studenti sulle problematiche del CdLM dovranno essere opportunamente estesi (almeno due assemblee/anno). Al fine di assicurare la massima trasparenza sulle modalità di verifica della qualità della didattica, e in particolare assicurare la maggiore visibilità alle opinioni degli studenti, si ritiene utile una riflessione sulle modalità più opportune ed efficaci, nel rispetto della privacy dei soggetti interessati, per rendere maggiormente condivisi i risultati dell’indagine ISO-Did, ad esempio attraverso la loro pubblicazione in forma disaggregata in un’area dedicata del sito del Dipartimento. Si ritiene anche utile presentare lo strumento di monitoraggio della qualità della didattica in sedi ufficiali, ad esempio in occasione della giornata di incontro con le matricole, così da chiarire finalità e modalità di svolgimento dell’indagine agli studenti coinvolti. Gli interlocutori esterni del CdLM costituiscono un gruppo sufficientemente ampio e assortito nel panorama nazionale; appare auspicabile il coinvolgimento di soggetti a livello internazionale, anche utilizzando a questo scopo le relazioni internazionali nel campo della ricerca avviate da molti docenti. Si ritiene non necessaria una revisione della struttura di governance del CdLM; le azioni poste in atto hanno consentito di perseguire un miglior coordinamento tra i contenuti dei corsi, una migliore rispondenza dei carichi didattici rispetto al numero di crediti assegnati agli insegnamenti, e di incrementare i contenuti professionali degli insegnamenti. Si ritiene tuttavia necessario proseguire nelle azioni intraprese, migliorandone ulteriormente la efficacia, anche alla luce delle esperienze maturate.

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5 – COMMENTO AGLI INDICATORI 5- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

In questa sezione vengono presi in esame i principali indicatori del CdS, relativi ad esempio all’andamento delle immatricolazioni, allo sviluppo delle carriere degli studenti e ai processi di internazionalizzazione, e vengono posti a confronto con gli indicatori corrispondenti relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici, nell’area geografica di riferimento e a livello nazionale. Il numero di immatricolati è stato pari a 97 nel 2013, 105 nel 2014 e 108 nel 2015, mostrando un progressivo incremento. Tali valori sono risultati nettamente superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (51,2, 45,6 e 47,8 per i tre anni suddetti) sia in Italia (63,1, 60,7 e 64,2). L’incremento può essere giustificato dalla versatilità dell’Offerta Formativa e del Piano di Studio, che comprende quattro indirizzi nelle quattro aree classiche dell’Ingegneria Civile (Geotecnica, Idraulica, Strutture e Trasporti). La bassa attrattività del CdLM si è confermata negli anni: il 99% degli studenti per il 2013, il 100% per il 2014 e il 98% per il 2015 è risultato provenire dalla Regione: ciò evidenzia il ruolo fondamentale dell’UniCal nei confronti del territorio calabrese, ma rappresenta al contempo un limite. La quasi totalità degli studenti del CdLM prosegue gli studi dopo aver conseguito la Laurea in Ingegneria Civile presso l’UniCal: la LM rappresenta, quindi, lo sbocco principale dei laureati di primo livello. È da tenere in debita considerazione la politica “aggressiva” di altri Atenei, mirata all’acquisizione di studenti extra-regionali, in particolare provenienti dalle Regioni meridionali. La percentuale di studenti che proseguono la carriera al secondo anno è risultata pari a: 100,0% nel 2013, 99,0% nel 2014 e 96,2% nel 2015, valori sostanzialmente in linea con gli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (98,7%, 97,5% e 98,3% per i tre anni suddetti) sia in Italia (98,9%, 98,2% e 98,3%). Ciò conferma che, superate le difficoltà iniziali del CdS di I livello, lo studente ha ormai acquisito il corretto metodo di studi e la dispersione in itinere è minima. La percentuale di CFU conseguiti al primo anno rispetto a quelli da conseguire è risultata pari a 48,7% per il 2013, 50,2% per il 2014 e 49,1% per il 2015, valori leggermente inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (50,2%, 53,7% e 53,0% per i tre anni suddetti) sia in Italia (52,0%, 52,5% e 54,5%). Il voto medio di laurea, espresso in centodecimi, è risultato pari a 109 per il 2013 e per il 2014 e 105,3 per il 2015, in ragione della modifica del Regolamento del CdLM riguardo al punteggio massimo da assegnare nella prova finale; quest’ultimo valore è non molto inferiore al valore medio nazionale (106,4). La durata media degli studi è di 2,9 anni per il 2013 e per il 2014, valore inferiore a quello medio nazionale (3,2). Da una analisi più approfondita, è emerso che la durata media degli studi, superiore alla durata normale del CdLM (2 anni), è da imputare ai laureati del vecchio ordinamento (D.M. 509); infatti, distinguendo tra Classe di laurea LM-23 e Classe 28/S, si nota come nel primo caso (ordinamento D.M. 270) la durata media degli studi è pari a soli 2,5 anni, mentre nel secondo caso (ordinamento D.M. 509) la durata media degli studi aumenta fino a 4,1 anni contro una media nazionale pari a 6. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, se è apprezzabile il numero delle esperienze relative al programma Erasmus+ (in entrata e in uscita), risulta invece modesto il numero di studenti stranieri iscritti al CdLM. La percentuale di CFU conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale di CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del Corso è risultata pari a 2,25% per il 2013, 3,76% per il 2014 e 3,96% per il 2015, valori inferiori a quelli reali, a causa di un problema di caricamento dei CFU conseguiti all’estero (non solo nel programma Erasmus+, ma anche nei programmi extra-europei) nel sistema informatizzato delle carriere degli studenti (in via di soluzione con il nuovo sistema ESSE3), ma comunque nettamente superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (0,77%, 0,81% e 1,34% per i tre anni suddetti) sia in Italia (1,54%, 2,10% e 2,49%). Ulteriori indicatori relativi alla didattica e alla sua valutazione sono i seguenti: 1) la percentuale di studenti iscritti entro la durata normale del CdS che abbiano acquisito almeno 40 CFU nell’a.a., pari al 38,9% per il 2013, al 33,5% per il 2014 e al 32,5% per il 2015, valori dapprima superiori e poi leggermente inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (33,1%, 34,9% e 37,1% per i tre anni suddetti) sia in Italia (34,1%, 38,0% e 38,6%); 2) la percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio avendo acquisito almeno 20 CFU al I anno, pari al 78,9% per il 2013, al 78,8% per il 2014 e al 78,3% per il 2015, valori in linea con gli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (71,4, 77,8% e 75,8% per i tre anni suddetti) sia in Italia (74,4%, 76,6% e 78,3%); 3) la percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio avendo acquisito almeno 1/3 dei CFU previsti al I anno, pari al 78,9% per il 2013, al 78,8% per il 2014 e al 78,3% per il 2015, valori in linea con gli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (72,6%, 78,5% e 78,0% per i tre anni suddetti) sia in Italia (75,1%, 77,9% e 79,7%); 4) la percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio avendo acquisito almeno 40 CFU al I anno, pari al 24,2% per il 2013, al 23,1% per il 2014 e al 27,4% per il 2015, valori inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (27,3%, 32,9% e 31,7% per i tre anni suddetti) sia in Italia (31,2%, 31,6% e 34,3%); 5) la percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio avendo acquisito almeno 2/3 dei CFU previsti al I anno, pari al 24,2% per il 2013, al 23,1% per il 2014 e al 27,4% per il 2015, valori inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (28,6%, 33,8% e 36,4% per i tre anni suddetti) sia in Italia (32,8%, 32,7% e 35,9%); 6) la percentuale di laureati entro la durata normale del corso, pari al 36,4% per il 2013, al 5,7% per il 2014 e al 18,0% per il 2015,

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valori nettamente inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (43,0%, 29,1% e 27,3% per i tre anni suddetti) sia in Italia (36,4%, 30,3% e 30,3%); 7) la percentuale di immatricolati che si laureano entro un anno oltre la durata normale del corso nello stesso corso di studio, pari al 56,6% per il 2013, al 57,3% per il 2014 e al 55,8% per il 2015, valori inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (63,5%, 63,1% e 61,1% per i tre anni suddetti) sia in Italia (61,4%, 66,4% e 62,9%); 8) la percentuale di iscritti al I anno laureati in altro Ateneo, pari allo 0,0% per il 2013, al 2,9% per il 2014 e al 3,7% per il 2015, valori nettamente inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (7,2%, 10,6% e 11,4% per i tre anni suddetti) sia in Italia (13,0%, 18,4% e 19,6%); 9) il rapporto studenti regolari/docenti (professori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori di tipo a e tipo b), pari a 6,0 per il 2013, a 6,5 per il 2014 e a 6,6 per il 2015, valori superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici nell’area geografica di riferimento (5,1, 5,6 e 5,3 per i tre anni suddetti) e in linea con quelli nazionali (6,7, 7,0 e 7,0); 10) la percentuale dei docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti per corso di studio, di cui sono docenti di riferimento, pari al 93,8% per il 2013, 95,2% per il 2014 e 91,7% per il 2015, valori superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (87,6%, 89,0% e 86,6% per i tre anni suddetti) sia in Italia (89,5%, 89,7% e 88,7%); 11) la percentuale di ore di docenza erogata da docenti assunti a tempo indeterminato sul totale delle ore di docenza erogata, pari all’88,0%, per il 2013, al 83,1% per il 2014 e all’85,9% per il 2015, valori leggermente inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici nell’area geografica di riferimento (87,0%, 88,4% e 90,2% per i tre anni suddetti) e in linea con quelli nazionali (86,9%, 86,2% e 85,5%); 12) il valore dell’indicatore di qualità della ricerca dei docenti per le lauree magistrali (QRDLM) (valore di riferimento: 0,8), pari a 1,1 per il 2013, 1,0 per il 2014 e il 2015, valori superiori a quello di riferimento e in linea con quelli relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (1,0 1,0 e 1,0 per i tre anni suddetti) sia in Italia (1,0 1,0 e 1,0). Ulteriori indicatori relativi all’internazionalizzazione sono i seguenti: 1) la percentuale di laureati entro la durata normale del corso che hanno acquisito almeno 12 CFU all’estero, pari al 10,71% per il 2013, 0,00% per il 2014 e 25,0% per il 2015, valori quasi sempre superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (3,38%, 2,22% e 3,76% per i tre anni suddetti) sia in Italia (6,48%, 7,33% e 8,52%); 2) la percentuale di studenti iscritti al primo anno del corso di laurea (L) e laurea magistrale (LM; LMCU) che hanno conseguito il precedente titolo di studio all’estero, pari allo 0,00% per il 2013, allo 0,95% per il 2014 e allo 0,00% per il 2015, valori superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici nell’area geografica di riferimento (0,00%, 0,12% e 0,35% per i tre anni suddetti) ma inferiori a quelli nazionali (0,81%, 3,97% e 4,50%). Ulteriori indicatori relativi al percorso di studio e regolarità delle carriere sono i seguenti: 1) la percentuale di immatricolati che si laureano nel CdS entro la durata normale del corso, pari al 8,2% per il 2013, al 17,9% per il 2014 e al 18,3% per il 2015, valori inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (22,6%, 23,2% e 28,2% per i tre anni suddetti) sia in Italia (26,7%, 24,6% e 25,8%); 2) la percentuale di immatricolati che proseguono la carriera al secondo anno in un differente CdS dell’Ateneo, pari allo 0,0% per il 2013, il 2014 e il 2015, valori inferiori o uguali agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (1,4%, 0,1% e 0,0% per i tre anni suddetti) sia in Italia (0,9%, 0,3% e 0,1%); 3) la percentuale di abbandoni del CdS dopo N+1 anni, pari al 3,3% per il 2013, al 3,6% per il 2014 e al 4,2% per il 2015, valori quasi sempre inferiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (5,5%, 5,3% e 4,1% per i tre anni suddetti) sia in Italia (4,6%, 3,9% e 4,1%). Ulteriori indicatori relativi alla consistenza e alla qualificazione del corpo docente sono i seguenti: 1) il rapporto studenti iscritti/docenti complessivi (pesato per le ore di docenza), pari a 18,4 per il 2013, 18,2% per il 2014 e 17,7% per il 2015, valori superiori agli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici sia nell’area geografica di riferimento (10,7, 12,0 e 12,7 per i tre anni suddetti) sia in Italia (14,1, 15,9 e 16,3); 2) il rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli insegnamenti del primo anno (pesato per le ore di docenza), pari a 9,0 per il 2013, 9,2 per il 2014 e 9,5 per il 2015, valori in linea con gli indicatori relativi ai CdS della stessa classe in Atenei non telematici nell’area geografica di riferimento (9,7, 8,9 e 8,9 per i tre anni suddetti) e inferiori a quelli nazionali (12,2, 12,0 e 13,3).

5- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Obiettivo n. 1: Incrementare il numero degli iscritti. Approfondire i flussi in uscita dei laureati triennali, per individuare la reale entità del fenomeno di iscrizioni in altra sede o ad altro CdLM. Rivedere i manifesti degli studi, allo scopo di rendere gli stessi più adeguati alle innovazioni derivanti dalle ricerche dei docenti e più aderenti alle richieste del mondo del lavoro. La CP, a partire dai dati disponibili su Alma Laurea, ha avviato indagini mirate tra i laureandi della LT per conoscere le aspettative e le motivazioni nella scelta della LM e della relativa sede cui intendono iscriversi. Sulla base di tali indagini il CdLM ha valutato la necessità di provvedere alla revisione dei manifesti e dei programmi, anche confrontandoli con quelli di lauree omologhe a livello nazionale. Obiettivo n. 2: Incentivare le esperienze all’estero degli studenti. Promuovere la partecipazione degli allievi alle esperienze LLP/Erasmus. Il CdLM ha avviato un’azione di sensibilizzazione dei docenti finalizzata all’incremento della partecipazione degli allievi ai

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programmi Erasmus+, attraverso la migliore utilizzazione delle strutture di Ateneo e sviluppando i contatti con le Università e le Istituzioni estere. Sono stati sensibilizzati gli studenti a cogliere le opportunità offerte dal Programma Erasmus+ e Traineeship. Verrà modificato il Regolamento Didattico del CdS, recependo le indicazioni del Regolamento Didattico di Ateneo, circa il riconoscimento dei CFU conseguiti all’estero anche per la redazione dell’elaborato di tesi e per il Traineeship. Obiettivo n. 3: Migliorare il percorso di studi degli studenti stranieri. Promuovere l’uso della lingua inglese nella didattica e l’attivazione di percorsi di apprendimento della lingua italiana. I docenti sono stati sensibilizzati affinché le interazioni con gli studenti stranieri (ricevimento, esami, chiarimenti durante le lezioni) avvengano in lingua inglese. I docenti di tutti gli insegnamenti del CdS sono stati invitati a predisporre materiale didattico in lingua inglese (libri di testo, dispense, appunti, presentazioni). Obiettivo n. 4: Consolidare la qualità della didattica. Completamento della revisione dei programmi dei vari insegnamenti in termini di contenuti più aderenti agli obiettivi del CdLM, per una didattica più innovativa e adeguata alle esigenze sia degli studenti, sia del mondo del lavoro. Verifica della congruenza tra carico di studio e CFU e tra contenuti del programma e attività didattica realmente svolta. Potenziamento delle dotazioni strutturali e dei servizi informatici. Ampliare le conoscenze preliminari possedute, che sono ritenute dagli studenti insufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame. Avviare azioni di coordinamento sui programmi degli insegnamenti previsti nel periodo di riferimento. Garantire la fruibilità e il decoro degli ambienti destinati alle attività didattiche. Monitorare gli effetti della riorganizzazione dei programmi dei corsi. Omogeneizzare le informazioni contenute nelle nuove schede dei corsi. Potenziare gli strumenti per la gestione dell’attività didattica. Valorizzare il ruolo del Consiglio del CdS nella gestione della didattica. Revisione dei programmi e verifica della congruenza tra carico di studio e CFU e tra contenuti del programma e attività didattica realmente svolta dal docente a cura di un gruppo di lavoro allargato alla componente studentesca Gli effetti della riorganizzazione dei programmi dei corsi sono monitorati verificando, a consuntivo, la rispondenza tra i programmi descritti nelle nuove schede dei corsi e le effettive attività didattiche svolte; la verifica è condotta sia attraverso i dati rilevati dall’Ateneo (indagine ISO-Did), sia mediante incontri con gli studenti e i docenti interessati, sia monitorando il numero degli esami sostenuti per ciascun insegnamento, il tempo necessario per la preparazione dell’elaborato di laurea e il tempo medio di conseguimento della laurea. Si procede alla omogeneizzazione del grado di articolazione delle informazioni contenute nelle schede dei corsi, allo stato alquanto diversificato per quanto concerne il campo dei metodi e dei criteri di valutazione dell’apprendimento e il campo della stima del carico di lavoro (indicazione testi, supporti didattici e argomenti Sarà sempre più perfezionato l’utilizzo da parte dei docenti delle piattaforme ICampus ed Eleanor; quest’ultima consente sia un maggiore controllo sulla frequenza alle lezioni sia una più corretta gestione delle aule in termini di capienza delle stesse. Saranno migliorate le attività di tutoraggio da parte dei docenti per ampliare le conoscenze preliminari possedute dagli studenti. I docenti renderanno disponibile materiale didattico adeguato e a organizzare meglio le attività didattiche integrative. Sarà perseguito un maggiore e più attivo coinvolgimento dei docenti nei processi e servizi formativi del CdS. A tal fine, sono state istituite apposite Commissioni, per l’istruzione di problematiche specifiche, quali: pratiche didattiche, pratiche Erasmus, orientamento, relazioni esterne (Scuole Secondarie, Ordini Professionali, etc.). Sarà costituito un Osservatorio per la didattica, che effettuerà il monitoraggio delle attività didattiche del CdS. Il potenziamento delle dotazioni strutturali sarà attuato con fondi regionali destinati all’Ateneo per la riqualificazione delle aule e il loro potenziamento (con LIM etc.). Obiettivo n. 5: Migliorare la capacità di collocarsi sul mercato del lavoro. Valorizzare e finalizzare le competenze maturate dagli allievi. Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro. Va potenziata la formazione di una figura di ingegnere maggiormente orientata alle richieste del mercato del lavoro: recupero e manutenzione delle strutture e delle infrastrutture, tutela dell’ambiente, promozione della sicurezza e riduzione dei rischi, uso delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali. Al fine di permettere agli allievi di avvicinarsi al mondo del lavoro, sarà potenziata l’organizzazione di attività seminariali strutturate nell’ambito dei corsi di insegnamento per illustrare concretamente, in forma interdisciplinare, lo sviluppo dell’iter per la realizzazione di un’opera, dallo studio di fattibilità, alla progettazione, costruzione, collaudo ed esercizio Saranno ulteriormente potenziate le attività di tirocinio svolte in collaborazione con gli Ordini professionali, predisponendo e pubblicizzando convenzioni tra l’Università e studi professionali disponibili ad accogliere tirocinanti. Sarà incentivata la frequentazione dei laboratori dipartimentali da parte degli allievi, nonché la predisposizione di elaborati progettuali durante i corsi e la programmazione di visite guidate ad alcune opere di ingegneria civile (strutturali e infrastrutturali). Saranno incentivati i contatti con gli Ordini Professionali e le Associazioni Industriali, almeno a livello locale. Saranno sempre più sensibilizzati gli studenti a cogliere le opportunità offerte dai Programmi Erasmus+ e Traineeship. Saranno intensificati i rapporti del CdS con l’Ufficio d’Ateneo per l’Orientamento, i Servizi agli studenti e l’Apprendimento Permanente, sollecitando la messa in atto di iniziative specificamente rivolte all’Ingegneria Civile nelle attività di Job Placement, Stage e TIL, Career e Recruiting Day, e sensibilizzati gli studenti al II anno di corso e i laureandi a trarre profitto dalle iniziative poste in essere.