Dipartimento di Energia Politecnico di Milano -...
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Dipartimento di Energia
Politecnico di MilanoProf. Maurizio Delfanti
Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
La nuova regola tecnica
• La Norma tecnica è stata elaborata da un gruppo di lavoro del CEI (Progetto CEI 1058 Norma CEI 0-21).
• Il documento tratta della connessione degli Utenti attivi e passivi alle reti di Bassa Tensione delle imprese distributrici di energia elettrica.
• Costituisce il completamento alla Norma CEI 0-16, oggi in vigore, riguardante la regola tecnica di connessione alle reti di distribuzione in AT ed MT.
• Come per la 0-16, spetterà all’AEEG stabilire la data dell’entrata in vigore per le nuove connessioni alla rete…
• … e gli eventuali punti applicabili alle connessioni esistenti.
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
Progetto C1058La nuova norma CEI 0-21: oggetto e scopo
• Definisce i criteri tecnici per la connessione degli Utenti alle reti di
distribuzione (tensione fino a 1 kV).
• Le prescrizioni della Norma si applicano sia alle connessioni
monofasi, sia alle connessioni trifasi.
INOLTRE, per gli Utenti attivi, ha anche lo scopo di:
• definire l’avviamento, l’esercizio ed il distacco dell’impianto di
produzione;
• evitare che gli impianti di produzione possano funzionare in isola su
porzioni di reti BT del Distributore;
• definire alcune prescrizioni relative agli impianti di produzione
funzionanti in servizio isolato sulla rete interna.
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
Gli utenti e la loro classificazione
• La Norma si applica a tutte le reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica.
• La Norma si applica agli impianti elettrici degli utenti dei servizi di distribuzione e di
connessione alle reti di distribuzione
• Utente è un soggetto che utilizza la rete per immettere e/o prelevare energia elettrica.
• Gli Utenti sono:Attivi:Titolari di impianti che contengono qualsiasi macchinario (rotante o statico) che converta ogni forma di energia utile in energia elettrica in corrente alternata previsto per funzionare in parallelo (anche transitorio) con la rete.(sono quindi esclusi gli UPS)
Passivi:Titolari di impianti non ricadenti nella definizione precedente.
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Convenzione Monte/valle
• Convenzionalmente, nella Norma, la dizione “a monte” identifica i circuiti verso la rete rispetto al punto considerato
• La dizione “a valle” identifica i circuiti verso l’impianto di Utente rispetto al punto considerato.
• Non sempre il verso “monte‐valle”coincide con il verso del flusso di energia!
MO
NTE < -----> VA
LLE
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
Definizioni:Il Punto di Connessione (PdC)
• Punto tra la rete e l’impianto di Utente per la connessione, dove avviene lo scambio dell’energia tra rete e Utente.
• Coincide con il punto di confine, ed ècostituito dai morsetti di valle del contatore (fornitura di energia elettrica con misura diretta) ovvero dai morsetti, messi disposizione dal Distributore, a valle del complesso di misura, per le forniture semidirette
PdC
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Livelli di tensione e di frequenza al PdC (EN 50160)
• Nelle reti BT la tensione nominale vale:
230 V per le forniture monofase;
400 V per le forniture trifase.
• Le attuali tensioni unificate (cfr Legge 105 del 1949) sono di 220/380 V. Per le verifiche di tensione richieste dall’utente, in vigenza della legge 105/49, i valori di riferimento sono 220 V e 380 V
• Le caratteristiche della tensione di fornitura sono definite dalla Norma CEI EN 50160. In particolare, circa l’ampiezza della tensione, sono in genere ammesse variazioni entro il range +/‐ 10 %.
• La frequenza nominale (fn) è di 50 Hz.
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
•La qualità del servizio riguarda sia la continuità della fornitura, sia la qualità della tensione.
•A livello italiano, la qualità del servizio sulle reti di distribuzione BT è definita e descritta dalla CEI EN 50160.
•Secondo tale norma, alcuni aspetti della qualità del servizio (frequenza, variazioni lente della tensione, armoniche, flicker, dissimmetria) costituiscono fenomeni continui, per i quali la CEI EN 50160 prevede limiti da rispettare da parte del distributore. Altri aspetti della qualità del servizio (interruzioni; buchi di tensione; variazioni rapide ecc.)
•A livello nazionale, la continuità del servizio è oggi regolata dalle vigenti Delibere dell’AEEG
• In futuro, anche la qualità della tensione.
La qualità del servizio sulle reti BT 8
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L’eliminazione dei guasti
•Le reti di distribuzione BT sono generalmente protette contro le sovracorrenti mediante dispositivi di protezione a massima corrente.
•Non sono adottate misure di protezione (di tipo elettrico) contro l’interruzione di uno o piùconduttori di fase (anche per intervento di fusibili) o del conduttore di neutro.
• In ogni caso, le protezioni adottate dal Distributore per la propria rete non hanno lo scopo di proteggere gli impianti di Utente; la cui protezione è a carico dell’Utente
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La corrente di corto circuito nei punti di consegna: valori unificati
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
Si presume una corrente di cortocircuito di 16 kAai morsetti BT del trasformatore MT/BT
La corrente di cortocircuito massima nel punto di consegna dell’energia è assunta pari a:
10 kA per fornitura trifase (potenza disponibile ≤ 30 kW)6 kA per fornitura monofase
I valori unificati di 6 kA e 10 kA sono convenzionalirelativi a lunghezze e sezioni tipiche delle linee di distribuzione
10 kA
3F+NMT 630 kVA BT
16 kA
F+N
6 kA
Valori standard per correnti di cortocircuito: Utenti > 30 kW
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Per forniture con potenza disponibile > 30 kWl’Utente deve richiedere al Distributore il valore della corrente di cortocircuito nel punto di consegna
Se il Distributore comunica un valore > 15 kA deve allegareil calcolo della corrente di cortocircuito relativo al caso specifico
Il fattore di potenza della corrente di cortocircuito è quello assunto dalle norme di prodottoper stabilire il potere di interruzione degli interruttori automatici
Corrente di cortocircuito Fattore di potenza
I = 6 kA 0,7I = 10 kA 0,5
10 kA < I < 20 kA 0,3
Corrente di cortocircuito minima
• Valore minimo della corrente di cortocircuito trifase simmetrica nel punto di connessione
• E’ comunicato dal Distributore su richiesta dell’Utente con potenza superiore a 30 kW.
• Tale valore secondo CEI EN 60909‐0 nelle condizioni di:
assenza di generazione;
assenza di motori
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Criteri per le connessioni.
• Obiettivo della connessione è garantire agli Utenti l’accesso alla rete, la continuità del servizio e la qualità della tensione considerando
l’efficienza e la sicurezza del sistema elettrico, nonché
particolari e documentabili esigenze dell’Utente.
• In considerazione della molteplicità dei casi, il procedimento di determinazione e valutazione delle connessioni
esamina separatamente le componenti che concorrono alle scelte impiantistiche
definisce soluzioni tipiche per i casi ricorrenti.
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P1 Quando si passa alla media tensione
• La potenza che è possibile connettere in funzione del livello di tensione (prescindendo dagli aspetti di qualità e continuità del servizio) è indicata nella Tabella.
• Per richieste di potenza superiori a 100 kW è facoltà del Distributore proporre la connessione in MT
• Oltre 200 kW è sempre MT e si applica le CEI 0‐16Potenza Tensione
≤ 100 kW BT
100 kW < P ≤ 200 kW BT o MT
> 200 kW MT
TICA: Servizio di connessione erogato in BT fino a 100 kW
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Mezzocorona (TN), 28 ottobre 2011
Criteri per le connessioni: passi P1 e P2.
Le soluzioni per la connessione alle reti di distribuzione BT devono essere valutate tenendo conto delle richieste dell’Utente e verificando il corretto e sicuro funzionamento locale e globale della rete stessa
L’individuazione dell’impianto di rete per la connessione si articola nei passi:
P1: tipologia di connessione (monofase o trifase) e punto della rete di distribuzione al quale l’Utente può essere connesso in relazione alla tipologia, alla taglia e alle esigenze di esercizio dell’impianto Utente e alle esigenze e alle caratteristiche della porzione di rete di distribuzione interessata;
P2: schema d’inserimento dell’impianto (antenna, derivazione a T, ecc.).
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Possibili schemi d’inserimento (1/2)16
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Possibili schemi d’inserimento (2/2)17
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… in funzione della potenza18
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La potenza disponibile (fino a 30 kW)
• Per richieste di potenza fino a 30 kW , il Distributore rende
disponibile, in prelievo, una potenza massima pari a quella
contrattuale, sottoscritta alla stipula del contratto, aumentata del
10% (potenza disponibile).
• Il contenimento dei prelievi entro il limite viene attuato mediante
Dispositivi Limitatori di Potenza (DLP).
• Anche per forniture al di sotto di 30 kW, per particolari tipologie
impiantistiche, è facoltà del Distributore non installare alcun DLP
(esempio: ascensori, utenze tecniche, ecc.).
KWh
DLP
L1 L2 L3 N
DG
CAVO DI COLLEGAMENTO
Impianto Utente
A
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La potenza disponibile (oltre 30 kW)
• Per richieste di potenza oltre i 30 kW, il Distributore rende disponibile una potenza pari al valore richiesto (no DLP)
• Il distributore installa un contatore in grado di rilevare il massimo valore della potenza prelevata su base oraria. In caso di sistematici prelievi di potenza, eccedenti il livello della potenza disponibile, può procedere all’adeguamento contrattuale.
• Si considera come sistematico il superamento del livello della potenza disponibile, in prelievo, effettuato in almeno due distinti mesi nell’anno solare (Del. 348/07).
• Il Distributore ha facoltà di installare DLP in considerazione le esigenze di sicurezza della rete, previa comunicazione all’utente che deve mettere a disposizione lo spazio.
• La manovra di riarmo del DLP deve essere attuabile anche da parte dell’utente.
KWh
L1 L2 L3 N
DG
CAVO DI COLLEGAMENTO
Impianto Utente
C
Pmax
kVARh
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Regole comuni per tutti gli utenti: PdC
• Il punto di connessione coincide con i morsetti di valle del sistema di misura
per tutti gli Utenti ad eccezione di quelli Attivi con immissione totale
dell’energia prodotta; in quest’ultimo caso il PdC coincide con una
morsettiera posta dal Distributore a monte del contatore.
• A monte del punto di connessione la proprietà e la competenza funzionale
sono del Distributore;
• A valle del punto di connessione la proprietà e la competenza funzionale sono
dell’Utente.
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Definizioni: dispositivi
Dispositivo Generale (DG): apparecchiatura di manovra e sezionamento la cui apertura separa l’intero impianto dell’Utente dalla rete.(Se c’è un’unica linea, all’estremità del cavo di collegamento il DG è unico, e coincide con il DGL; in caso di più linee di alimentazione il DG può consistere nell’insieme dei DGL)
Dispositivo Generale di Linea (DGL): apparecchiatura di manovra e sezionamento al termine del cavo di collegamento, la cui apertura separa la rete da una linea dell’utente.
Dispositivi Limitatori di Potenza (DLP): dispositivo atto a limitare il prelievo/immissione di potenza.
Dispositivo Di Interfaccia (DDI): apparecchiature di manovra la cui apertura (comandata da un apposito sistema di protezione) separal’impianto di produzione dalla rete.
Dispositivo Di Generatore (DDG):apparecchiatura di manovra la cui apertura (comandata da un apposito sistema) determina la separazione del generatore.
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L’impianto dell’utente: dispositivi previsti
• Sono sempre necessari i seguenti dispositivi/componenti:cavo di collegamento;Dispositivo Generale (DG ), a valle del cavo di collegamento, e in grado di escludere dall’impianto di rete per la connessione l’impianto di utenza a valle.
• In funzione del tipo di impianto daconnettere (Utente attivo o passivo) sono necessari ulteriori dispositivi.
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• L’impianto deve essere costruito a regola d’arte, tenendo in debito conto il tipo di sistema TT.
• Le caratteristiche (corrente ammissibile di breve durata, potere di interruzione, tensione nominale, livello dell’isolamento, ecc.) dei componenti (int. automatici, int. manovra‐sezionatori, cavi, ecc.) devono essere adeguate al tipo di installazione.
• Il Dispositivo Generale (DG) è costituito da interruttore
automatico onnipolare
• conforme alla CEI EN 60898
• conforme alla CEI EN 60947‐2 adatto al sezionamento.
L’impianto dell’utente: il Dispositivo Generale
15000
10000
6000
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• Deve avere un potere di interruzione (o potere di cortocircuito)
non inferiore ai valori di corrente di cortocircuito stabiliti dalla
norma ovvero comunicati dal Distributore.
• In alternativa, può essere impiegato anche un interruttore di
manovra‐sezionatore combinato con fusibili (conforme alla Norma
CEI EN 60947‐3), nel rispetto degli stessi requisiti.
Il cavo di collegamento 25
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Per cavo di collegamento (CdC) si intende il cavo che collega ilcontatore con il primo dispositivo di protezione contro le sovracorrenti dell’Utente (Dispositivo Generale, DG).
Punto critico: i guasti sul CdC si possono ripercuotere in rete
Il CdC deve essere costituito da un solo conduttoreper ogni morsetto del contatore
Se il DG è posto immediatamente a valle del punto di consegnail cavo di collegamento è di lunghezza trascurabile
PdC
kWh
CONTATORE
CdC Impianto
Utente
DGRete del
Distributore
Protezione da sovraccarico del cavo di collegamento
• Conformemente alla definizione di cavo di collegamento,
la protezione contro le sovracorrenti è di responsabilità
dell’Utente mentre…….
…la protezione dell’impianto a monte del PdC, incluso il gruppo di
misura, è di responsabilità del Distributore.
• La protezione contro sovraccarico può essere svolta dai dispositivi
posti a valle del medesimo cavo
(DG, ovvero DGL, in numero non superiore a tre).
In1 + In2 + In3 < Iz
Contatore
Line
e d'
uten
za
Rete del
Distributore
DGL
DGL
DGL
C
PdC
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Protezione da cortocircuito del cavo di collegamento
La protezione contro il cortocircuito del cavo di collegamento può essere
omessa se sono verificate contemporaneamente le condizioni di cui all’art.
473.2.2.1 della Norma CEI 64‐8:
cavo di lunghezza non superiore a 3 m;
cavo installato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;
In alternativa, per le forniture limitate, le caratteristiche del cavo devono
essere coordinate con quelle dell’interruttore automatico del gruppo di
misura (qualora il dispositivo sia presente), secondo quanto previsto
dall’art. 434.3.2 della CEI 64‐8.
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Il distributore è tenuto ad informare l’utente qualora utilizzi un DLP
diverso dall’interruttore automatico
Protezione da contatti indiretti del cavo di collegamento
• Il cavo di collegamento deve far parte di una conduttura che non
presenti masse.
• L’interruttore automatico, o di manovra, qualora presente nel gruppo
di misura ed accessibile all’Utente, può essere inoltre utilizzato per il
sezionamento dell’impianto utilizzatore, anche se il Distributore non è
tenuto a garantire l’efficienza di tale dispositivo.
• In ogni caso. qualsiasi dispositivo di manovra accessibile all’utente.
posto in corrispondenza del punto di consegna deve avere potere di
interruzione e di chiusura, in condizioni di cortocircuito, adeguati.
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La sicurezza elettrica e il sistema TT 29
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La nuova norma sancisce che la rete di distribuzione pubblicaBT costituisce un sistema TT
Il Distributore deve collegare a terra il neutro:ma qual è il limite della resistenza di terra del neutro?
In un sistema TT un interruttore differenziale deveinterrompere l’alimentazione al primo guasto a terra
Se la resistenza Rn è troppo elevata l’interruttore differenzialenon interviene, deve essere:
Rn ≤ 170 Ω
La resistenza Re (responsabilità dell’Utente) ha un valorecoordinato con la Idn dell’interruttore differenziale(ricade sotto la CEI 64‐8 art. 413.1.4)
Il sistema TT nella CEI 0-21 30
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Il limite di 170 Ω era stato introdotto nella norma CEI 64‐8 che riguarda però gli impianti utilizzatori Ora verrà scritto nella RTC‐BT, allegata a una delibera dell’Autorità
La condizione Rn ≤ 170 Ω deve essere ripristinata dal Distributoresu richiesta di professionista o installatore abilitato qualora Rn > 170 Ω impedisca il funzionamento dei differenziali
Ciò potrebbe accadere, ad es.in una zona montagnosa per Utenti alimentati da un posto di trasformazione su palo (PTP)
Condizioni aggiuntive di connessione forniture in edifici con plurime unità immobiliari
• Per i punti di consegna relativi ad edifici con ingresso in comune a
più unità immobiliari è necessario centralizzare i suddetti punti di
consegna in apposito locale/vano (di proprietà condominiale, e
realizzato a cura dell’Utente) individuato preventivamente
all’interno dell’edificio, in accordo con il Distributore.
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• In generale, l’accesso ai vani deve essere consentito al
Distributore.
• In particolare, in caso di guasto o per specifiche esigenze di
esercizio, l’accesso deve essere consentito in modo tempestivo.
Condizioni aggiuntive di connessioneforniture in edifici con plurime unità immobiliari
• Il locale/vano contatori deve generalmente essere posizionatosubito a ridosso del filo proprietà, in corrispondenza di strada apertaal pubblico, in modo da limitare il più possibile l’estensione dell’impiantodi rete per la connessione del Distributore in proprietà privata
• Contatori elettrici non possono coesistere con contatori gas;il locale è preferibilmente a livello strada, ha dimensioni commisurateall’entità della fornitura, ha un’altezza minima di 2 m e unadeguato impianto d’illuminazione.
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• Per oltre quattro unità immobiliari, il Distributore ha facoltà di ottenere dal richiedente locali e/o porzioni di terreno adeguatialla realizzazione di cabine di trasformazione MT/BT (art. 8.5 –All. B – Del. 348/07), alle condizioni economiche ivi previste.
Condizioni aggiuntive di connessioneImpianti TLC
• La connessione di impianti di utenza adibiti a servizi radiotelevisivi,
telefonici e di telecomunicazione viene effettuata, generalmente, con
la misurazione dei consumi e quindi con la posa in opera di apposito
gruppo di misura.
• Per la connessione deve essere previsto un unico punto di consegna
individuato presso i morsetti di uscita del contatore, a cui è collegato
il cavo di alimentazione dell’impianto o del singolo apparato di
telecomunicazione. La connessione viene effettuata in un contenitore
installato dall’Utente in prossimità dell'impianto, possibilmente sullo
stesso basamento dotato di pozzetto ispezionabile, preparato per
accogliere sia l’apparato che il manufatto, all'interno del quale viene
posato il gruppo di misuraTubo
Cavo elettrico
Pozzettocalcestruzzo
Sabbia
Canaletta in vetroresina
Muro esterno ofabbricato
Tubo
Nicchiacontatore
Soluzione con cassonettonon incassato se necessaria
AREA PRIVATA
Vista nicchia
Tubo
TuboUtente
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Condizioni aggiuntive di connessioneRicarica veicoli elettrici
• Gli impianti destinati alle stazioni di carica dei veicoli elettrici
sono
impianti insistenti in tutto o in parte su suolo pubblico:
questa particolarità li differenzia dal caso più comune
di impianti di utilizzazione dell’energia elettrica.
• Questi impianti possono essere connessi alla rete di distribuzione
con più punti di consegna; in tal caso si prevede che a ciascun
punto di consegna corrisponda una fornitura a sé stante
caratterizzata da un gruppo di misura, che il Distributore installa
nel vano o nel contenitore per esterno che l’Utente deve
mettere a disposizione in luogo sempre accessibile da strada
pubblica
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Serratura
Cavo Utente
Tubo Tubo
Basamentocalcestruzzo
AREA PUBBLICA
• Questi impianti possono essere connessi con più punti di consegna;
• in tal caso si prevede che a ciascun punto di consegna corrisponda una
fornitura a sé stante con un proprio gruppo di misura, che il Distributore
installa nel vano o nel contenitore per esterno che l’Utente deve
mettere a disposizione in luogo sempre accessibile da strada pubblica
Condizioni aggiuntive di connessioneForniture temporanee
• Le prescrizioni si applicano a forniture temporanee in occasione di cantieri, fiere, manifestazioni popolari, riprese cinematografiche, televisive o per altre attivitàaventi durata limitata (tipicamente inferiore a 30 giorni, ma che può superare, in rari casi, l’anno).
• Nel caso di connessione alla rete BT dei cantieri la consegna e la misura dell'energia deve essere effettuata, generalmente, nel luogo di utilizzazione della fornitura (ai confini del cantiere medesimo).
• L’Utente deve realizzare le seguenti opere:cassetta di protezione del gruppo di misura (completa di supporto, se connessa a linea in cavo interrato);dispositivo di protezione e sezionamento (DG, immediatamente a valle del punto di consegna).
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