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ATTIVITA’: Progetto Esecutivo QUADRO ELETTRICO DI BASSA TENSIONE - QGBT UBICAZIONE ATTIVITA’: SISSA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI Via Beirut, 2/4 34100 Trieste ( TS ) COMMITTENTE: SISSA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI Via Bonomea, 265 34100 Trieste ( TS ) DOCUMENTO: CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PARTE TECNICA DESCRIZIONE: CSA 01 RESPONSABILE ATTIVITA’: Mocnich Lorenzo data: 19 settembre 2016 codice interno: lm160412 TIMBRO E FIRMA ..............................................................................................

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ATTIVITA’: Progetto Esecutivo QUADRO ELETTRICO DI BASSA TENSIONE - QGBT UBICAZIONE ATTIVITA’: SISSA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI

AVANZATI Via Beirut, 2/4 34100 Trieste ( TS )

COMMITTENTE: SISSA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI

AVANZATI Via Bonomea, 265 34100 Trieste ( TS )

DOCUMENTO: CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PARTE TECNICA DESCRIZIONE: CSA 01 RESPONSABILE ATTIVITA’: Mocnich Lorenzo

data: 19 settembre 2016 codice interno: lm160412

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ELENCO SEZIONI

PREMESSA

DESCRIZIONE, PRESCRIZIONI, CARATTERISTICHE TECNICHE E MODALITA' DI POSA IN OPERA DEI VARI MATERIALI ED APPARECCHIATURE

Tutte le sezioni elencate sono parte integrante del presente documento. E’ vietata qualsiasi modifica, variazione o alterazione senza la preventiva autorizzazione del progettista.

La Scrivente rimane a disposizione degli utilizzatori della documentazione per qualsiasi chiarimento ed indicazione.

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PREMESSA

- Saranno oggetto del presente documento tutte le opere elettriche e speciali da realizzare nell’ambito del progetto

esecutivo riguardante la realizzazione del nuovo quadro generale di bassa tensione QGBT presso l'edificio della Scuola Internazionale di Studi Avanzati SISSA di Via Beirut 2/4.

Il presente documento si intende parte integrante del contratto di fornitura ed installazione dell’opera e degli impianti oggetto dell’appalto. Oltre al presente documento si fa riferimento a tutti gli elaborati allegati al progetto, ed in particolare alla “Relazione tecnica”, al “Capitolato Speciale - Norme Amministrative” e agli elaborati grafici connessi alle opere da realizzare e da installare, così come riportati nella predetta documentazione tecnica.

Ogni annotazione riportata sui disegni ed in qualunque altro documento d'appalto sarà da considerarsi parte integrante del capitolato stesso e quindi impegnativa per quanto riguarda l'esecuzione delle opere.

I dati tecnici di riferimento sono riportati nella relazione tecnica. I calcoli illuminotecnici e del dimensionamento dell’impianto elettrico, riportati nella “Relazione di calcolo”,

sono stati effettuati mediante programmi e librerie tecniche proprietarie. Tali calcoli riferiti a prodotti specifici sono puramente tipologici e non possono, né devono costituire vincoli ai fini della scelta dei prodotti da installare, pur dovendo questi in ogni caso mantenersi nei limiti delle caratteristiche tecniche indicate nel calcolo ed approvata su richiesta scritta dalla D.L.

a) OPERE DA REALIZZARE Sono oggetto della presente descrizione i seguenti lavori:

Impianto elettrico - Quadro elettrico generale di bassa tensione - Impianto di illuminazione e forza motrice locale quadro elettrico di bassa tensione. Impianti speciali - Impianto di rivelazione incendi ( ampliamento ).

b) GENERALITÀ

Il presente documento comprende tutte le opere, anche quelle non specificamente descritte, previste e prevedibili, necessarie per la fornitura, l’installazione e la messa in opera al fine di garantire la perfetta funzionalità e l’installazione secondo le norme vigenti. Le opere in oggetto si intendono da realizzarsi in parallelo ai lavori edili progettati per l'edificio. Le opere oggetto dell’appalto dovranno essere consegnate complete in ogni loro parte, conformemente alle prescrizioni tecniche, ai relativi disegni allegati ed alle migliori regole d'arte, collaudabili ed in condizioni di perfetto funzionamento. Inoltre sono comprese le opere edili sia di demolizione che di realizzazione di stretto supporto all’installazione e realizzazione degli impianti oggetto del contratto. L'efficienza degli impianti dovrà essere garantita dall'Appaltatore anche nel caso di inesattezze nelle previsioni e fintantoché l'intero impianto non abbia avuto il benestare della Committenza e dei Tecnici incaricati. Le prestazioni e l’efficienza degli impianti sono riportate nella “Relazione tecnica” allegata al progetto per quanto riguarda le opere nel loro complesso, e nel presente documento per quanto riguarda le tipologie e modalità delle singoli componenti. L'Appaltatore assume la piena ed intera responsabilità della buona riuscita delle opere eseguite e rinuncia a qualsiasi eccezione basata sull'imperfetta conoscenza delle condizioni in cui gli impianti devono essere eseguiti.

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Gli impianti devono essere realizzati secondo le prescrizioni degli elaborati di progetto e le indicazioni riportate sui disegni allegati. Si ricorda che il presente capitolato, pur avendo carattere vincolante nei riguardi dell’Appaltatore, può essere oggetto di modifiche da parte del Committente, in conseguenza di una o più definizione esatta degli impianti in corso d’opera. Le Prescrizioni Tecniche Generali che seguono rappresentano quelle minime richieste per apparecchiature e materiali. Essendo di carattere generale, esse possono talvolta comprendere apparecchiature e materiali non previsti nel presente appalto. Nel caso vengano richieste caratteristiche diverse da quelle indicate in questo capitolato, esse sono chiaramente precisate negli altri elaborati che vengono forniti per la gara di appalto. Le ditte concorrenti devono indicare chiaramente nei propri documenti di offerta eventuali varianti rispetto a queste specifiche che, in caso contrario, restano pienamente valide (le variazioni che possono essere accettate devono essere ben documentate e giustificate).

c) MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI Nel seguito vengono precisate modalità e specifiche di progetto relativamente alle opere di cui al contratto. L'Appaltatore sarà tenuto allo sviluppo dei progetti nei particolari costruttivi necessari alla perfetta esecuzione delle opere da eseguire in funzione delle necessità che possono presentarsi nel corso dei lavori in cantiere. Sarà tenuto inoltre a verificare preventivamente la compatibilità delle proprie realizzazioni con le strutture esistenti e quelle da realizzarsi, concertando l'attività con le varie ditte fornitrici. Nessun maggior compenso sarà dovuto all'Appaltatore per eventuali adattamenti dovuti a qualsivoglia incompatibilità. Gli impianti dovranno essere realizzati il più possibile in conformità al progetto: l'Appaltatore, nell'esecuzione, non dovrà apportare di propria iniziativa alcuna modifica, rispetto al progetto se non dettata da inconfutabili esigenze tecniche e/o di cantiere e comunque sempre previa approvazione scritta della D.L.. Qualora l'Appaltatore avesse eseguito delle modifiche senza la prescritta approvazione, è in facoltà della D.L. ordinare la demolizione/rifacimento secondo progetto e ciò a completa cura e spese dell'Appaltatore stesso. L'esecuzione dei lavori dovrà essere tale da non interferire o impedire le attività in genere: i lavori dovranno pertanto svolgersi nel pieno rispetto della continuità operativa dei servizi che sono attivati nell'edificio o negli edifici circostanti collegati alla medesima impiantistica. In tale prospettiva l'Appaltatore dovrà concordare con la Direzione Lavori e con la Stazione Appaltante il programma di effettivo svolgimento del lavoro, subordinando in ogni caso le proprie attività alle esigenze della Committente, anche se ciò dovesse essere subordinato alla consegna parziale del cantiere. Nell'esecuzione dei lavori l'Appaltatore dovrà inoltre adottare tutte le misure cautelative e protettive per evitare disturbi, disagi e pericoli agli utenti, creando, ove occorra, sbarramenti, percorsi sostitutivi, segnaletica opportuna e protezioni che separino nettamente il flusso del cantiere da quello degli utenti, che attenuino il trasmettersi di rumori e che evitino la diffusione di polvere. Tutti i materiali degli impianti devono essere della migliore qualità, lavorati a perfetta regola d'arte e corrispondenti al servizio cui sono destinati. Qualora la D.L. rifiuti alcuni materiali, ancorchè messi in opera, perché essa, a suo insindacabile giudizio, li ritiene per qualità, lavorazione o funzionamento non adatti alla perfetta riuscita degli impianti e quindi non accettabili, deve, a sua cura e spese, allontanarli dal cantiere e sostituirli con altri che soddisfino alle condizioni prescritte.

d) DOCUMENTAZIONE Al termine dei lavori, l'Appaltatore fornirà alla Committente tutti i documenti necessari all'esercizio degli impianti eseguiti e cioè: 1.dichiarazione di conformità ai sensi del DM Sviluppo Economico n.37 del 22 Gennaio 2008 e degli enti preposti al controllo e alla verifica degli impianti elettrici e speciali o di sicurezza; 2.tutti i disegni costruttivi e gli schemi definitivi degli impianti, aggiornati e rispecchianti l'esatta ubicazione di ogni componente degli impianti; 3.tutti gli schemi unifilari e funzionali dei quadri elettrici inseriti nel progetto;

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4.la documentazione dei principali componenti degli impianti con particolare riguardo alle caratteristiche funzionali e dimensionali raccolte in un fascicolo con allegato l’indice dei contenuti; 5.un manuale di istruzioni dettagliato sull'esercizio e sulla manutenzione; 6.la descrizione dei provvedimenti e delle manovre relative alla sicurezza degli impianti. I disegni e gli schemi, eseguiti in formato UNI in inchiostro, nonché relazioni ed istruzioni dovranno essere consegnate nel numero di due copie più una copia riproducibile, nonché in file compatibile con Autocad ver. 14. o successive. Indipendentemente dai controlli da effettuarsi da parte degli Enti preposti, verranno eseguite opportune verifiche di regolare funzionamento e conformità alla vigente normativa. Tutti i componenti elettrici dovranno essere, ove possibile, provvisti del marchio di qualità (I.M.Q.). Tutte le documentazioni di cui sopra dovranno essere riunite in una raccolta, suddivisa per tipi di impianti, apparecchiature e componenti e consegnata alla Committente prima dell'ultimazione dei lavori. Il certificato di ultimazione dei lavori sarà redatto solo dopo tale consegna. E' a carico dell'Appaltatore la predisposizione della documentazione necessaria all'istruzione presso gli enti di erogazione e controllo delle pratiche necessarie all'ottenimento del parere favorevole all'esercizio degli impianti; tali documenti dovranno essere predisposti con la massima sollecitudine, sia prima dell'installazione per l'esame preventivo che a impianti ultimati per il nulla osta all'esercizio. Tutte le eventuali modifiche o aggiunte che dovessero essere fatte agli impianti per ottenere i predetti nulla osta o per ottemperare alle prescrizioni degli enti preposti o comunque per rendere gli impianti assolutamente conformi a tutte le normative sopra menzionate, saranno completamente a carico dell'Appaltatore che, al riguardo, non potrà avanzare alcuna pretesa di indennizzo o di maggior compenso rispetto a quanto offerto nell'Elenco Prezzi approvato, ma anzi dovrà provvedere ad eseguirle con la massima sollecitudine, anche se nel frattempo fosse già stato emesso il certificato di ultimazione dei lavori.

e) RIFERIMENTI GENERALI A NORME TECNICHE, LEGGI E REGOLAMENTI Gli impianti ed i componenti devono rispondere alla regola dell'arte (Legge 186 del 1.3.68). Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di Legge e dei regolamenti vigenti alla data del contratto ed in particolare devono essere conformi:

- le prescrizioni dei VV.F. e delle Autorità locali; - le seguenti disposizioni di Legge e Norme CEI: .CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici; .CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Linea in cavo; .CEI 11-20: Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi i continuità collegati a reti di I e II categoria; .CEI EN 60909-0 - CEI 11-25: Correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata – Parte 0: Calcolo delle correnti; .CEI 11-28: Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali a bassa tensione;

.CEI EN 61439-1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione ( quadri BT). Parte 1: Regole generali

.CEI EN 61439-2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione ( quadri BT).

Parte 2: Quadri di potenza .CEI 20-27 e varianti: Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione; .CEI 20-40: Guida per l'uso di cavi a bassa tensione;

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.CEI 20-45: Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV; .CEI 23-31: Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi; .CEI EN 50086-1 - CEI 23-39 - Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. - Parte 1: Prescrizioni generali

.CEI EN 61009-1 - CEI 23-44: Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali .CEI EN 60598-1 - CEI 34-21: Apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni generali e prove; .CEI EN 60598-2-22 - CEI 34-22: Apparecchi di illuminazione. Parte 2°: Requisiti particolari. Apparecchi di illuminazione di emergenza; .CEI 64-8/1/../7: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. .CEI EN 60529 – CEI 70-1 e varianti: Gradi di protezione degli involucri (codice IP); .CEI-UNEL 35024/1: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria; .CEI-UNEL 35024/2: Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria; .UNI EN 54-2: Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio; .UNI 9795: Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione d'incendio; .UNI EN 12464-1: Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in interni; - Legge 791 del 18.10.77: Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione; - Legge 186 del 1.3.68: Disposizioni concernenti la produzione dei materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrotecnici e elettronici. - Decreto Ministero Sviluppo Economico n.37 del 22 Gennaio 2008: Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici. - D.M. del 15.12.78: Designazione del Comitato Elettrotecnico Italiano quali organismo italiano di normalizzazione elettrotecnico ed elettronico. - D.M. del 23.07.79: Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge 18.10.77 n.791. - Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 - Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni; - Decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 2000, n. 412 - Regolamento recante modifiche al D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, concernente il regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici; Gli elaborati grafici dovranno essere redatti con l'uso dei "segni grafici" in accordo alle Norme CEI.

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DESCRIZIONE, PRESCRIZIONI, CARATTERISTICHE TECNICHE E MODALITA' DI POSA IN OPERA DEI VARI MATERIALI ED APPARECCHIATURE

Tutti i materiali ed apparecchiature da installare, che compongono l'impianto in oggetto, devono rispondere ai seguenti requisiti:

a) CANALIZZAZIONI E CONDUTTURE Per la realizzazione delle condutture relative agli impianti sia elettrici sia speciali sono previsti i seguenti materiali.

CAVI E CONDUTTORI IMPIANTI ELETTRICI

Le caratteristiche elettriche e meccaniche dei cavi e dei conduttori utilizzati per gli impianti elettrici e speciali sono qui di seguito elencate: I cavi per tensione di esercizio Vo/V fino a 600/1.000V sono: - unipolari o multipolari, per posa fissa e normali condizioni di installazione, del tipo non propagante l'incendio a ridotta emissione di gas tossici e corrosivi; - costituiti da conduttori a corda in rame stagnato; - isolati in gomma sintetica a base di etilene-propilene di qualità G7; - protetti da una guaina esterna in mescola termoplastica a base di PVC di qualità Rz; - adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400V. I cavi per tensione di esercizio Vo/V fino a 600/1.000V sono: - unipolari o multipolari, per posa fissa e normali condizioni di installazione, del tipo non propagante l'incendio a ridottissima emissione di gas tossici e corrosivi; - costituiti da conduttori a corda in rame stagnato a Norma CEI 20-29; - isolati in gomma di mescola elastomerica di qualità G7; - protetti da una guaina esterna in mescola termoplastica a base di PVC di qualità M1; - adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400V. I cavi per tensione di esercizio Vo/V fino a 600/1.000V sono: - unipolari o multipolari, per posa fissa e normali condizioni di installazione, del tipo non propagante l'incendio a ridottissima emissione di gas tossici e corrosivi e resistenti al fuoco secondo la norma CEI 20-45; - costituiti da conduttori a corda in rame stagnato a Norma CEI 20-29; - isolati in gomma di mescola elastomerica di qualità G10; - protetti da una guaina esterna in mescola termoplastica a base di PVC di qualità M1; - adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400V. I conduttori per tensioni di esercizio Vo/V fino a 450/750V sono: - unipolari per posa fissa e normali condizioni di installazione del tipo non propagante l'incendio a ridotta emissione di gas tossici e corrosivi; - costituiti da corda flessibile di rame non stagnato; - isolati in PVC di qualità R2; - privi di guaina di protezione; - adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400 V. I conduttori per tensioni di esercizio Vo/V fino a 450/750V sono: - unipolari per posa fissa e normali condizioni di installazione del tipo non propagante l'incendio a ridottissima emissione di gas tossici e corrosivi; - costituiti da corda flessibile di rame non stagnato; - isolati in gomma di mescola elastomerica qualità G9; - privi di guaina di protezione;

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- adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400 V. I conduttori per tensioni di esercizio Vo/V fino a 450/750V sono: - unipolari o multipolari per posa fissa e normali condizioni di installazione del tipo ad isolamento minerale; - costituiti da fili unici di rame che fungono da conduttore; - isolante minerale in ossido di magnesio; - guaina continua esterna in rame; - adatti a funzionare con tensione di esercizio pari a 400 V. Per l'impianto elettrico, la sezione dei cavi o dei conduttori è determinata in base ai seguenti criteri: - portata nominale del cavo o del conduttore; - corrente assorbita dal carico; - lunghezza della linea di alimentazione; - caratteristiche di posa della linea.

CAVI PER IMPIANTI SPECIALI I cavi per impianti di rivelazione incendi ed antintrusione sono: - a una coppia, per posa fissa e condizioni normali d'installazione, del tipo twistato e schermato non propagante l'incendio a ridotta emissione di gas tossici corrosivi (norma CEI 20-22 III e 20-37 I); - costituiti da conduttore in rame rosso flessibile; - isolati in gomma PVC; - schermati con calza di alluminio; - twistati con passo 10 cm circa; - protetti da una guaina rossa antifiamma; TUBAZIONI Le tubazioni impiegate, per la protezione meccanica dei cavi e dei conduttori, richieste dal tipo di esecuzione dell'impianto, hanno le seguenti caratteristiche: isolanti rigidi in materiale termoplastico autoestinguente pesante a base di PVC con resistenza allo schiacciamento non inferiore a 750N (conformi alle norme CEI 23-39 e CEI 23-81). Le dimensioni interne delle tubazioni sono tali da consentire una riserva di spazio disponibile non inferiore al 30% dello spazio impegnato. I tubi, qualunque sia il tipo di impianto nel quale sono impiegati, hanno un andamento prevalentemente rettilineo. Tutti i cambiamenti di direzione, eseguiti senza l'impiego di pezzi speciali, hanno un raggio di curvatura proporzionale al diametro del tubo e comunque tale da non diminuire la sezione libera di passaggio. Le condutture realizzate con i tubi posati come sopra detto, hanno sempre origine da scatole di derivazione e terminano all'interno di scatole di transito o da frutto. Lungo il percorso i tubi sono interrotti nei tratti rettilinei ogni 10 m e ogni due cambiamenti di direzione.

CANALETTE PORTACAVI Le canalette portacavi utilizzate nell'impianto sono dei seguenti tipi: Canaletta portacavi, realizzata in lamiera di acciaio zincato Sendzimir, del tipo chiuso completa di coperchio, delle seguenti caratteristiche: - spessore della lamiera non inferiore a 8/10 mm - spessore della zincatura eseguita con procedimento Sendzimir, non inferiore a 25 micron - grado di protezione IP40 Sono inoltre corredate di pezzi speciali, staffe di sostegno a soffitto e/o a parete e collegamenti equipotenziali.

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SCATOLE DI DERIVAZIONE O DI TRANSITO

Per il completamento delle condutture sono impiegate le scatole di derivazione e di transito delle seguenti caratteristiche: in esecuzione sporgente con base e coperchio, in materiale plastico, con o senza morsettiera. La scatola è corredata di passatubi o pressacavi e di coperchio completo delle viti di fissaggio. Le dimensioni delle scatole di derivazione sono tali da consentire una riserva di spazio disponibile non inferiore al 50% dello spazio impegnato.

SCATOLE DA FRUTTO I componenti elettrici di comando e utilizzazione posti al termine dei circuiti elettrici sono alloggiati per lo più in scatole da frutto delle seguenti caratteristiche: in esecuzione sporgente a base di materiale termoplastico, corredate di passatubi, pressacavi, e coperchio completo di copritasti a membrana trasparente o portellina con grado di protezione IP44.

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b) QUADRI ELETTRICI

I quadri elettrici, destinati all'alimentazione e alla protezione dei circuiti di distribuzione, sono realizzati nelle seguenti modalità:

QUADRI AD ARMADIO

I quadri saranno costituiti da scomparti indipendenti e modulari suddivisibili in cubicoli, in modo da poter essere ampliabili da ambo i lati. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL QUADRO - Tensione nominale di isolamento Ui: fino a 1000V AC/DC - Tensione nominale di impiego Ue: fino a 1000V AC/DC - Tensione nominale di tenuta di impulso Uimp: 12kV - Frequenza nominale : 50/60Hz - Corrente nominale di corto circuito di breve durata Icw: fino a 120 kA - Corrente nominale di corto circuito di picco Ipk: fino a 264 kA - Corrente nominale In : fino a 6300A - Accesso Arrivi: sia dall’alto che dal basso - Accesso Partenze: sia dall’alto che dal basso - Installazione : interna - Forma di segregazione: fino a 4b - Gradi di protezione :IP30,IP31,IP40,IP41,IP65 - Gradi di robustezza :IK09-IK10 NORME E PRESCRIZIONI

- quadro Norma IEC 60439-1 /IEC 61439-1-2

- gradi di protezione Norma IEC 60529

Saranno inoltre rispettate le normative ed i regolamenti previsti dalla Legislazione Italiana per la prevenzione degli infortuni e le Direttive comunitarie. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Per le caratteristiche costruttive si intendono le caratteristiche strutturali, di protezione meccanica, di segregazione, di accessibilità delle apparecchiature, di sicurezza e di realizzazione dei collegamenti elettrici all'interno dei quadri. Struttura metallica Il quadro deve essere composto da vari moduli verticali denominati pannelli uniti tra di loro per mezzo di bulloni; in questo modo attraverso golfari di sollevamento e squadrette di sollevamento sarà possibile trasportare sezioni di quadro e non solo i singoli pannelli. Lo zoccolo deve essere dimensionato per movimentazione con transpallet. Ogni pannello deve avere una struttura metallica indeformabile provvista di fori di fissaggio distanti 25mm. La struttura deve essere in metallo incluse le coperture laterali e superiori. I pannelli di chiusura devono poter essere equipaggiati con una o più griglie per permettere la ventilazione in accordo con il grado di protezione del quadro.

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Le chiusure anteriori/posteriori devono poter essere incernierate con maniglie di apertura/chiusura; in caso di spazio limitato sul retro/fronte deve essere possibile prevedere pannelli imbullonati senza maniglie. Il grado di protezione deve essere adeguato alle differenti condizioni ambientali dell’impianto; come minimo deve essere pari ad IP30 a porte chiuse e a porte aperte con pannelli frontali e profili di finitura. Il quadro deve prevedere la possibilità di essere esteso da entrambi i lati e su fronte/retro con utilizzo di appositi kit di unione di tipo meccanico. Il quadro deve essere provvisto di una struttura portante. Lo spessore minimo dei componenti strutturali deve essere: Montanti in lamiera di acciaio zincato (EN10326-S 280 GD Z) con profilo chiuso 12/10mm (in acciaio zincato a caldo) Montanti in lamiera di acciaio Inox (AISI 304) con profilo chiuso 12/10mm per sistema barre >4000A Angolari zoccolo in lamiera di acciaio zincato (EN10326-S 280 GD Z) 25/10mm Flange zoccolo in lamiera di acciaio zincato (EN10326-S 280 GD Z) 25/10mm Piastre in lamiera di acciaio zincato (EN10326-S 280 GD Z) 15/10mm (in acciaio zincato a caldo) Lo spessore minimo dei componenti in lamiera di acciaio decapato deve essere: Pannelli 15/10mm. Porte 15/10mm. Le segregazioni devono poter essere in gomma EPDM/lamiera zincata/lexan Zona sbarre Le sbarre principali devono poter essere posizionate ad ogni altezza (fondo e tetto inclusi) del quadro. Le sbarre di derivazione devono scorrere verticalmente a lato/sul fondo di ogni pannello; I separatori metallici/plastica/lexan devono provvedere alla segregazione delle sbarre, sia principali che derivazioni, dagli altri componenti. Le sbarre devono avere una sezione adeguata per sostenere gli sforzi elettrodinamici e la corrente simmetrica di breve durata per 1 secondo. Le sbarre devono essere di rame elettrolitico nudo; nel dettaglio: barre piatte ETP 99.9% UNI-EN 13601 R-=25 daN/mm barre profilo ETP 99.9% UNI-EN 13601 R-=20 daN/mm Se richiesto da particolari condizioni ambientali nei locali di installazione deve essere prevista la possibilità (di tipo speciale) di stagnare, argentare o inguainare le sbarre stesse. Le sbarre devono poter avere forma piatta o sagomata I supporti sbarre devono poter essere di forma lineare o scalare Kit di installazione degli apparecchi Sfruttando la modularità delle colonne (Moduli E=25mm) deve essere possibile installare più di un interruttore, anche di taglia differente, nella stessa colonna; il quadro deve poter alloggiare interruttori di diverse tipologie (fissi, rimovibili, estraibili, fissi accessoriati, rimovibili accessoriati, estraibili accessoriati) e interruttori con attacchi anteriori e posteriori. Per ridurre le dimensioni del quadro deve essere possibile installare più di un interruttore di tipo aperto nella stessa colonna (per portata interruttore In<4000 A) I kit di fissaggio apparecchi devono presentare un aggancio di tipo rapido (molla inserimento rapido)

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Accessibilità Tutte le normali operazioni devono poter essere possibili dall’esterno del quadro dopo apertura della porta Zona cavi di collegamento Nella parte posteriore del quadro vi sarà l’area per la connessione dei cavi di potenza che dovrà avere le seguenti caratteristiche: Le dimensioni dovranno essere tali da permettere un comodo accesso ai cavi per tutti i lavori di manutenzione ed eventuali estensioni Possibilità di ricevere i cavi di potenza sia dall’alto che dal basso Impianti di terra del quadro Il quadro dovrà essere percorso longitudinalmente da una sbarra elettrica di terra in rame solidamente imbullonata alla struttura metallica avente sezione in accordo alle sezioni previste per la tenuta al corto circuito del quadro stesso. Tutta la struttura e gli elementi di carpenteria dovranno essere francamente collegati fra loro mediante viti speciali, per garantire un buon contatto elettrico fra le parti. Le porte, ove presenti strumenti, dovranno essere collegate alla struttura metallica tramite trecciole flessibili in rame, aventi sezione minima di 16mmq. Verniciatura Tutta la tamponatura metallica degli scomparti dovrà essere opportunamente trattata e verniciata in modo da offrire una ottima resistenza all'usura. Ciclo di verniciatura: Lavaggio della lamiera Fosfatazione a base di sali di ferro Asciugatura in tunnel a 100°C Verniciatura esterna ed interna con applicazione elettrostatica di smalto in polvere termoindurente con leganti epossipoliestere, colore RAL 7035 bucciato, spessore 60/70 micron. Polimerizzazione in forno a 180°C. Caratteristiche della vernice: Legante: epossipoliestere Peso specifico: 1,61g/cm3 Resa teorica: 10,4 m2/Kg. con film di spessore medio 60 micron Punto di fusione: 85-95 °C (Metodo banco Kofler) Granulometria: distribuzione standard fra 5 e 100 micron con dimensione media delle particelle fra 30 e 40 micron. Indurimento: 12’ x 190 °C (temperatura oggetto). Durezza: 1H - 2H Elasticità piegamento DIN 53152: inalterato su mandrino 1/4” Aderenza reticolo DIN 53151: GT O (100%) Elasticità Erichem: SEN DIN 53156: > 6mm Resistenza all’urto Gardner: 25 Kg. x cm. La verniciatura deve aver superato le prove di resistenza alla nebbia salina (193 ore).

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PROVE E CERTIFICATI -il quadro deve essere conforme alla Norma CEI EN 61439-1/IEC 61439-1-2 -il quadro deve avere superato il Test di vibrazione Secondo la Norma IEC 60068-2-57 -il quadro deve avere superato il Test di tenuta antisismica Secondo la Norma IEE Std 693; nel dettaglio l’armadio senza accessori specifici deve avere una capacità di resistenza fino a 0,5 g secondo le Norme IEC 60068-2-57 IEEE STD 693 mentre l’armadio con specifici accessori (squadrette antisismiche e zoccolo rinforzato) deve avere una capacità di resistenza fino a 0,75 g secondo le Norme IEC 60068-2-57 IEEE STD 693 -il quadro deve presentare un IK (grado di robustezza) espresso in Joule secondo le prescrizioni della Norma IEC 62262. -il quadro deve avere un IP (grado di protezione) definito dalle Norme CEI EN 60529 - IEC 529 MODALITA’ DI INSTALLAZIONE - Il quadro deve essere installato su pavimento con zoccolo o senza zoccolo con apposito kit - Se necessario da esigenze di installazione il quadro deve potere essere fissato a pavimento nei seguenti modi: tramite zoccolo con opportune predisposizioni per fissaggio a pavimento tramite appositi kit di fissaggio a pavimento; Il quadro se richiesto da esigenze dimensionali deve poter essere fissato a muro tramite apposite staffe fissaggio muro

c) INTERRUTTORI PER QUADRI B.T.

Le apparecchiature principali montate nel quadro dovranno essere adeguate alle caratteristiche di progetto riportate negli schemi elettrici e dovranno rispondere alle prescrizioni specifiche. L’elenco quantitativo e qualitativo delle apparecchiature installate nei quadri oggetto della presente specifica, deve comunque essere desunto dagli schemi di progetto. Per le caratteristiche riguardanti gli interruttori e le apparecchiature presenti all’interno del quadro si rimanda al documento “Specifica Tecnica e apparecchiature BT” Le principali apparecchiature che si possono montare sul quadro devono essere del seguente tipo: -interruttori modulari -interruttori scatolati -interruttori aperti -contattori -sezionatori -strumenti di misura

INTERRUTTORI SCATOLATI

1. Gli interruttori dovranno essere del tipo automatico scatolato, di taglia pari a 160 A o 250 A, nelle versioni tripolare o

tetrapolare, nelle esecuzioni fissa, rimovibile o estraibile a partire da 160A. Dovranno avere un doppio isolamento fra le parti attive di potenza e le parti frontali degli apparecchi dove agisce l’operatore durante il normale esercizio dell’impianto. La sede di ogni accessorio elettrico risulterà quindi segregata dal circuito di potenza e in particolare il gruppo di comando risulterà completamente isolato rispetto ai circuiti in tensione.

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Sarà necessario che la leva di manovra indichi sempre la posizione esatta dei contatti mobili e la condizione di trip dell’interruttore (Manovra Positiva). Questo dispositivo dovrà, in posizione di aperto o trip, effettuare una funzione di disconnessione e garantire una distanza d’isolamento tra contatti fissi e mobili sufficiente a garantire la sicurezza. L’interruttore dovrà avere la possibilità di essere alimentato dall’alto o dal basso e di essere installato in posizione verticale od orizzontale senza declassamento delle caratteristiche nominali e dovrà avere un grado di protezione pari o superiore a IP40. Dovrà essere inoltre presente un pulsate di test che permette l’effettuazione di una prova di sgancio. Nel caso di interruttore estraibile, sarà possibile effettuare l’estrazione dell’interruttore anche a portella chiusa.

NORME, MARCHI, OMOLOGAZIONI

L’interruttore dovrà essere realizzato in conformità a:

Normativa: – IEC 60947-2; Direttive: – Direttiva CE “Low Voltage Directives” (LVD) nr. 2006/95/CE (in sostituzione della 73/23/CEE e successivi emendamenti); – Direttiva CE “Electromagnetic Compatibility Directive” (EMC) 2004/108/CE; Registri Navali: – Lloyd’s Register of Shipping, Germanischer Lloyd, Bureau Veritas, Rina, Det Norske Veritas,Russian Maritime Register of Shipping, ABS.

La qualità dell’azienda produttrice dovrà essere conforme alla normativa ISO 9001,EN ISO 9001, UNI EN ISO 9001. Dovrà essere presente un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Norma ISO14001 e un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro secondo la norma OHSAS 18001 e SA8000. L’interruttore dovrà rispettare la normativa RoHS.

CARATTERISTICHE ELETTRICHE e MECCANICHE Caratteristiche funzionali: - l’interruttore dovrà avere una tensione nominale di impiego di 690 V AC o 500V DC - l’interruttore dovrà avere una tensione d’isolamento di almeno 800V - l’interruttore dovrà avere una tensione di tenuta ad impulso non inferiore a 8 kV - La corrente nominale ininterrotta dovrà essere compresa fra 160 e 250 A, con tarature degli sganciatori di protezione a partire da 1A nominali. - l’interruttore sarà disponibile in differenti versioni di potere di interruzione a partire da 18 kA per arrivare fino a 150 kA @ 380/415 V AC. - Dovrà essere disponibile una versione dell’interruttore con potere di interruzione 90kA @ 690V. - la categoria di utilizzo dell’interruttore sarà A - Il tempo di apertura con sganciatore di apertura o di minima tensione sarà minore o uguale a 15ms. - Sarà possibile il fissaggio su profilato DIN (DIN EN 50022) - Il numero di manovre che l’interruttore può eseguire dovrà essere maggiore o uguale a 25000 per la vita meccanica e 8000 per la vita elettrica. - Le dimensioni (in mm) non dovranno superare 90(120 nella versione 4p) x82,5x130 per la taglia da 160 A e 105 (140 nella versione 4p) x82,5x160 per la taglia da 250 A CARATTERISTICHE AMBIENTALI Dovrà essere conforme alla Normativa IEC60947-2 (Appendice B+Appendice F, Direttiva Europea Nr.2004/108/CE) relativa alla compatibilità elettromagnetica EMC. Dovrà essere utilizzabile in ambiente caldo-umido; a tal riguardo gli interruttori dovranno essere soggetti ad un processo di tropicalizzazione che li renda idonei ad essere impiegati in ambiente caldo-umido, come stabilito dalle prescrizioni delle Norme IEC 60721-2-1 (climatogramma 8), IEC 60068-2-30, IEC 60068-2-2, IEC 60068-2-52. Dovrà essere insensibile alle vibrazioni generate meccanicamente o per effetto elettromagnetico secondo le Norme IEC 60068-2-6. L’interruttore non dovrà avere declassamenti delle prestazioni per un suo utilizzo fino a 2000m di altitudine. L’interruttore potrà essere utilizzato in ambienti in cui la temperatura è compresa tra i -25°C e i +70°C e potrà essere immagazzinato in ambienti la cui temperatura è compresa tra i -40°C e i 70°C. SGANCIATORI

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Dovrà essere possibile scegliere un interruttore con sganciatore intercambiabile. Sia per la taglia da 160 A che per la taglia da 250 A dovrà essere possibile scegliere uno sganciatore di tipo elettronico o di tipo termomagnetico. Lo sganciatore sarà integrato nel volume dell’apparecchio. I settaggi delle protezioni dovranno essere applicate a tutti i poli dell’interruttore. Per tutti gli sganciatori dovrà essere impedito l’accesso non autorizzato alle regolazioni, attraverso un sistema di piombatura o blocchi dedicati. SGANCIATORI TERMOMAGNETICI: Dovrà essere possibile scegliere sganciatori termomagnetici con soglia di protezione da sovraccarico (L) regolabile (da 0,7 a 1xIn) e con soglia magnetica per protezione da cortocircuito (I) sia fissa che regolabile (da 8...10xIn a 5…10xIn a seconda della taratura). La protezione da sovraccarico avrà una curva di intervento a tempo lungo inverso e la protezione da cortocircuito sarà istantanea. Per tarature sopra i 125 A sarà possibile scegliere tra una protezione del neutro per interruttori tetrapolari al 100% o al 50%. Altrimenti sarà necessaria la protezione del neutro al 100%. Dovrà essere disponibile una versione dello sganciatore termomagnetico per la protezione dei generatori, con la protezione da sovraccarico regolabile (da 0,7 a 1xIn) e da cortocircuito fissa a 3xIn. Lo sganciatore dovrà essere disponibile anche nella versione solomagnetica. SGANCIATORI ELETTRONICI: Dovrà essere possibile scegliere tra sganciatori per distribuzione di potenza che possano effettuare le seguenti protezioni: - da sovraccarico (L): soglia di protezione regolabile da 0,4...1xIn, con curva di intervento a tempo regolabile; - da cortocircuito con ritardo (S): soglia di protezione regolabile da 1...10xIn, con curva di intervento a tempo regolabile (tempo breve inverso oppure tempo indipendente); - da cortocircuito istantaneo (I): soglia di protezione regolabile da 1...10xIn, con curva di intervento istantanea; - da guasti a terra (G): soglia di protezione regolabile da 0,2...1xIn, con curva di intervento a tempo indipendente; Questa funzione sarà disponibile per tutte le tarature da 10 a 250 A. - del neutro in interruttori tetrapolari: - per In≥100A selezionabile in OFF o ON, 50%, 100% delle fasi; - per In<100A la protezione del neutro sarà fissa al 100% delle fasi e disabilitabile dall’utente; Per tutte le protezioni sarà possibile settare sia la soglia che il tempo di intervento. Dovranno essere presenti sistemi di segnalazione visivi per: - corretto funzionamento dello sganciatore - preallarme per entrata in soglia protezione L - allarme soglia superata protezione L - disconnessione solenoide di apertura - segnalazione dell’ultimo trip avvenuto Lo sganciatore elettronico dovrà essere dotato di memoria termica, dovrà essere possibile accessoriarlo o meno di un interfaccia display o LED o dovrà essere possibile accessoriarlo con un modulo di dialogo compreso nel volume dell’interruttore che permetta di acquisire e trasmettere informazioni da remoto, effettuare comandi di apertura e chiusura dell’interruttore tramite un comando motore, conoscere lo stato dell’interruttore e settare i parametri delle funzioni di protezione. Doranno essere inoltre disponibili unità di dialogo in grado di supportare diversi protocolli standard di mercato: - Protocollo Modbus RTU, mezzo fisico di trasmissione EIA RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. - protocollo Profibus DP, mezzo fisico di trasmissione RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. - protocollo DevicNet, mezzo fisico di trasmissione RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. La funzione di dialogo, display, indicatore a LED e neutro esterno saranno disponibili a partire da 10 A.

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Dovranno essere inoltre presenti sganciatori elettronici per le seguenti applicazioni:

- Protezione Motori - Protezione Generatori - Protezione Neutro maggiorato (neutro al 160% delle fasi) - Misura delle energie e della distorsione armonica della rete

In particolare per gli sganciatori elettronici per protezione motori, le seguenti funzioni di protezione potranno essere disponibili:

- L: soglia di intervento regolabile I1= (0.4 ...1) x In, curve di intervento in classi 3E, 5E, 10E e 20E in accordo alla norma IEC 60947-4-1, con compensazione della temperatura e sensibile alla mancanza/sbilanciamento di fase.

Non escludibile. - R: soglia di intervento regolabile I5= (3 ...9) x I1 + OFF, con 4 differenti curve di intervento a tempo indipendente con

tempi t5= 1-4 s. Esclusione automatica della funzione durante la fase di avviamento del motore, passata la quale viene automaticamente riattivata.

Escludibile. - I: soglia di intervento regolabile I3= (6 ...13) x In (intervento istantaneo) con riconoscimento della fase di avviamento

del motore. - U: soglia di intervento regolabile in ON, OFF (se ON al 50% della I1) con tempi di intervento a 0.5 s per la versione

base e 2 s per la versione avanzata. Escludibile. GAMMA ACCESSORI Accessori Elettrici: L’interruttore sarà accessoriabile con i seguenti dispositivi. Gli accessori elettrici interni devono essere comuni fino a 250 A, dovranno essere disponibili sia in versione cablata con cavi lunghi 1m, sia in versione non cablata con morsettiera di connessione a molla, dovranno poter essere installati a pressione, senza l’ausilio di alcuna vite di fissaggio. Inoltre l’aggiunta degli accessori elettrici non deve aumentare il volume degli interruttori.

- Segnalazioni elettriche: interruttore aperto – chiuso – trip. Sarà disponibile la segnalazione per intervento dello sganciatore di massima corrente. Saranno disponibili contatti ausiliari anticipati rispetto alla chiusura e rispetto all’apertura e contatti di posizione per le versioni rimovibile ed estraibile. Sarà possibile montare fino ad 8 contatti nello stesso interruttore.

- Sganciatori di servizio: bobina a lancio di corrente e bobina di minima tensione (fino a 525V AC). Sarà possibile associare a questa bobina un ritardatore. Nella versione tetrapolare sarà possibile installare fino a due bobine contemporaneamente.

- Comandi a motore fino a 525V AC. - Adattatori presa-spina - Sganciatori differenziali: sganciatori differenziali di tipo istantaneo e selettivo di tipo A e sganciatore differenziale di

tipo B. Sarà disponibile un ingresso per l’apertura dell’interruttore a distanza. Sarà possibile associare lo sganciatore all’interruttore o utilizzarne uno da quadro. Saranno utilizzabili fino a 690V AC. Saranno disponibili nelle versioni tripolari e tetrapolari

- Dispositivi d’interfaccia: dispositivi LED o Display installabili sull’interruttore o dispositivi d’interfaccia fronte quadro. - Centraline di commutazione automatica

Accessori Meccanici:

- Copriterminali, separatori di fase e viti sigillabili per copriterminali - Comandi a maniglia rotante: diretta, rinviata, laterale sinistra o destra. Sarà disponibile nelle versioni normale e di

emergenza, con impugnatura larga o normale. - Protezione aggiuntiva per raggiungere il grado di protezione IP54 - Blocchi a chiave e a lucchetti: sul fronte dell’interruttore, al comando a maniglia rotante, al frontale per comando a

leva, al motore, alla parte fissa di estraibile, sul fronte dello sganciatore TM per impedire la manomissione delle regolazioni.

- Interblocco meccanico verticale od orizzontale, dovrà essere posteriore. - Staffa per il fissaggio su profilato DIN

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- Terminali: dovranno essere disponibili per tutte le taglie diverse tipologie di terminali (sia anteriori sia posteriori) idonei per collegamenti con cavi in rame, rame-alluminio e sbarre. Sin dalla taglia 160 A gli interruttori potranno essere equipaggiati con diverse tipologie di terminali tra loro variamente combinate (superiori di un tipo, inferiori di tipo diverso). Dovranno essere disponibili terminali dedicati alla connessione di sbarre flessibili, terminali multicavo per la connessione di più cavi in rame/alluminio per ciascun polo. Dovranno esistere terminali posteriori in piatto orientabili. Gli interruttori e le relative parti fisse di rimovibile o estraibile devono poter montare gli stessi terminali.

CARATTERISTICHE GENERALI E COSTRUTTIVE 2. Gli interruttori dovranno essere del tipo automatico scatolato, compresa tra i 250 e i 3200 A, nelle versioni tripolare o tetrapolare, nelle esecuzioni fissa, rimovibile o estraibile. Dovranno avere un doppio isolamento fra le parti attive di potenza e le parti frontali degli apparecchi dove agisce l’operatore durante il normale esercizio dell’impianto. La sede di ogni accessorio elettrico risulterà quindi segregata dal circuito di potenza e in particolare il gruppo di comando risulterà completamente isolato rispetto ai circuiti in tensione. Sarà necessario che la leva di manovra indichi sempre la posizione esatta dei contatti mobili e la condizione di trip dell’interruttore (Manovra Positiva). Questo dispositivo dovrà, in posizione di aperto o trip, effettuare una funzione di disconnessione e garantire una distanza d’isolamento tra contatti fissi e mobili sufficiente a garantire la sicurezza. L’interruttore dovrà avere la possibilità di essere alimentato dall’alto o dal basso e di essere installato in posizione verticale od orizzontale senza declassamento delle caratteristiche nominali e dovrà poter avere un grado di protezione pari o superiore a IP40. Da 630 a 1600 A la versione estraibile deve essere montata e operata orizzontalmente. Dovrà essere inoltre presente un pulsate di test che permette l’effettuazione di una prova di sgancio. Deve essere possibile, nella versione estraibile, l’estraibilità a porta chiusa.

NORME, MARCHI, OMOLOGAZIONI L’interruttore dovrà essere realizzato in conformità a: Normativa: – IEC 60947-2; Direttive: – Direttiva CE “Low Voltage Directives” (LVD) nr. 2006/95/CE (in sostituzione della 73/23/CEE e successivi emendamenti); – Direttiva CE “Electromagnetic Compatibility Directive” (EMC) 2004/108/CE; Registri Navali: – Lloyd’s Register of Shipping, Germanischer Lloyd, Bureau Veritas, Rina, Det Norske Veritas,Russian Maritime Register of Shipping, ABS. La qualità dell’azienda produttrice dovrà essere conforme alla normativa ISO 9001,EN ISO 9001, UNI EN ISO 9001. Dovrà essere presente un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Norma ISO14001 e un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro secondo la norma OHSAS 18001 e SA8000. L’interruttore dovrà rispettare la normativa RoHS.

CARATTERISTICHE ELETTRICHE e MECCANICHE Caratteristiche funzionali: - l’interruttore dovrà avere una tensione nominale di impiego di 690 V AC - Dovranno esistere versioni dell’interruttore con una tensione nominale di impiego di 750V DC. - l’interruttore dovrà avere una tensione d’isolamento di almeno 800V. - l’interruttore dovrà avere una tensione di tenuta ad impulso non inferiore a 8 kV. - La corrente nominale ininterrotta dovrà essere compresa fra 250 e 3200 A, con tarature degli sganciatori di protezione a partire da 10A nominali. - l’interruttore sarà disponibile in differenti versioni di potere di interruzione a partire da 16 kA per arrivare fino a 200 kA @ 380/415 V AC. - esisteranno versioni con categoria di utilizzo sia A che B. - Il numero di manovre che l’interruttore fino a 1000 A può eseguire dovrà essere maggiore o uguale a 20000 per la vita meccanica e 4000 per la vita elettrica. Sopra i 1000 A il numero di manovre dovrà essere maggiore o uguale a 10000 per la vita meccanica e 2000 per la vita elettrica. - Fino a 800 A saranno disponibili versioni degli interruttori utilizzabili a 1150 V AC e 1000 V DC.

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CARATTERISTICHE AMBIENTALI

Dovrà essere conforme alla Normativa IEC60947-2 (Appendice B+Appendice F, Direttiva Europea Nr.2004/108/CE) relativa alla compatibilità elettromagnetica EMC. Dovrà essere utilizzabile in ambiente caldo-umido; a tal riguardo gli interruttori dovranno essere soggetti ad un processo di tropicalizzazione che li renda idonei ad essere impiegati in ambiente caldo-umido, come stabilito dalle prescrizioni delle Norme IEC 60721-2-1 (climatogramma 8), IEC 60068-2-30, IEC 60068-2-2, IEC 60068-2-52. Dovrà essere insensibile alle vibrazioni generate meccanicamente o per effetto elettromagnetico secondo le Norme IEC 60068-2-6. L’interruttore non dovrà avere declassamenti delle prestazioni per un suo utilizzo fino a 2000m di altitudine. L’interruttore potrà essere utilizzato in ambienti in cui la temperatura è compresa tra i -25°C e i +70°C e potrà essere immagazzinato in ambienti la cui temperatura è compresa tra i -40°C e i 70°C.

SGANCIATORI

L’interruttore avrà lo sganciatore intercambiabile. Per le taglie fino a 800 A dovrà essere possibile scegliere uno sganciatore di tipo elettronico o di tipo termomagnetico. Lo sganciatore sarà integrato nel volume dell’apparecchio. Per le taglie superiori a 800 A saranno disponibili solo sganciatori elettronici.

SGANCIATORI TERMOMAGNETICI: Dovrà essere possibile scegliere sganciatori termomagnetici con soglia di protezione da sovraccarico (L) regolabile (da 0,7 a 1xIn) e con soglia magnetica per protezione da cortocircuito (I) sia fissa che regolabile (da 5 a 10xIn). La protezione da sovraccarico avrà una curva di intervento a tempo lungo inverso e la protezione da cortocircuito sarà istantanea. Sarà possibile scegliere tra una protezione del neutro per interruttori tetrapolari al 100% o al 50%. Dovrà essere disponibile una versione dello sganciatore termomagnetico per la protezione dei generatori, con la protezione da sovraccarico regolabile (da 0,7 a 1xIn) e da cortocircito regolabile (da 2,5 a 5xIn). Lo sganciatore dovrà essere disponibile anche nella versione solomagnetica.

SGANCIATORI ELETTRONICI: Dovrà essere possibile scegliere tra sganciatori per distribuzione di potenza che possano effettuare le seguenti protezioni: - da sovraccarico (L): soglia di protezione regolabile da 0,4...1xIn, con curva di intervento a tempo regolabile; - da cortocircuito con ritardo (S): soglia di protezione regolabile da 1...10xIn, con curva di intervento a tempo regolabile (tempo breve inverso oppure tempo indipendente); - da cortocircuito istantaneo (I): soglia di protezione regolabile da 1...10xIn, con curva di intervento istantanea; - da guasti a terra (G): soglia di protezione regolabile da 0,2...1xIn, con curva di intervento a tempo indipendente; - del neutro in interruttori tetrapolari selezionabile in OFF o ON, 50%, 100%, 200% delle fasi; Se presenti, queste funzioni dovranno essere regolabili in termini di soglia e di tempo di intervento su tutti gli sganciatori elettronici. Dovrà esistere una versione dello sganciatore, per interruttori fino a 1000 A, con sistemi di segnalazione visivi per: - preallarme per entrata in soglia protezione L - allarme soglia superata protezione L - disconnessione solenoide di apertura Dovrà esistere una versione dello sganciatore, per interruttori fino a 3200 A, con sistemi di segnalazione visivi per: - preallarme per entrata in soglia protezione L - allarme soglia superata protezione L, S, I, G - disconnessione solenoide di apertura o sensore di corrente - display integrato nello sganciatore

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- autodiagnosi dello sganciatore - squilibrio tra le fasi - superamento della soglia di temperatura - usura dei contatti maggiore dell’80% - inversione ciclica delle fasi - flusso invertito di potenza Lo sganciatore elettronico dovrà essere dotato di memoria termica, dovrà essere possibile accessoriarlo o meno di un interfaccia display a fronte quadro o dovrà essere possibile accessoriarlo con un modulo di dialogo che permetta di acquisire e trasmettere informazioni da remoto, effettuare comandi di apertura e chiusura dell’interruttore tramite un comando motore, conoscere lo stato dell’interruttore e settare i parametri delle funzioni di protezione. Sarà possibile accessoriarlo con un modulo che permetta di rilevare le tensioni e consenta quindi di effettuare le relative protezioni. Dovrà esistere uno sganciatore in grado di effettuare l’analisi delle armoniche fino alla 40° armonica. Doranno essere inoltre disponibili unità di dialogo in grado di supportare diversi protocolli standard di mercato: - Protocollo Modbus RTU, mezzo fisico di trasmissione EIA RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. - protocollo Profibus DP, mezzo fisico di trasmissione RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. - protocollo DevicNet, mezzo fisico di trasmissione RS485, velocità 9600-19200 bit/s, architettura a bus. Dovranno essere inoltre presenti sganciatori elettronici per le seguenti applicazioni:

- Protezione Motori - Protezione Generatori - Selettività di zona avanzata

In particolare saranno disponibili sganciatori con tecnologia EFDP (Early fault detection and prevention system) e sganciatori con le seguenti funzioni di protezione avanzate:

- Rc: Contro il guasto differenziale con intervento ritardato a tempo indipendente - OT: Protezione contro la sovratemperatura - UV: Protezione da minima tensione - OV: Protezione da massima tensione - RV: Protezione da tensione residua - UF: Protezione da minima frequenza - OF: Protezione da massima frequenza - RP: Protezione da inversione di potenza - ZS: Selettività di zona

GAMMA ACCESSORI L’interruttore sarà accessoriabile con i seguenti dispositivi. Accessori Elettrici:

- Segnalazioni elettriche: interruttore aperto – chiuso – trip. Sarà disponibile la segnalazione per intervento dello sganciatore di massima corrente. Saranno disponibili contatti ausiliari anticipati rispetto alla chiusura e rispetto all’apertura e contatti di posizione per le versioni rimovibile ed estraibile. Per un interruttore di taglia pari ad almeno 1600 A sarà possibile resettare l’interruttore motorizzato da remoto a seguito dell’intervento dello sganciatore di massima corrente con un’apposita bobina.

- Sganciatori di servizio: bobina a lancio di corrente e bobina di minima tensione (fino a 525V AC). Sarà possibile associare a questa bobina un ritardatore.

- Comandi a motore (fino a 380V AC). o motori caricamolle (fino a 415V AC). - Adattatori presa-spina

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- Sganciatori differenziali: sganciatori differenziali di tipo istantaneo e selettivo di tipo A e sganciatore differenziale di tipo B. Sarà disponibile un ingresso per l’apertura dell’interruttore a distanza. Sarà possibile associare lo sganciatore all’interruttore o utilizzarne uno da quadro. Esisteranno differenziali per interruttori tripolari e tetrapolari.

- Dispositivi d’interfaccia fronte quadro o sul frontale dell’interruttore. - Centraline di commutazione automatica. - Moduli aggiuntivi di misura delle tensioni, di comunicazione Modbus o wireless.

Accessori Meccanici:

- Copriterminali, separatori di fase e viti sigillabili per copriterminali. - Comandi a maniglia rotante: diretta, rinviata. Sarà disponibile nelle versioni normale e di emergenza. - Protezione aggiuntiva per raggiungere il grado di protezione IP54 per maniglia rotante o, per un interruttore di taglia

pari ad almeno 1600 A, per la porta del quadro. - Blocchi a chiave e a lucchetti: sul frontale dell’interruttore, al comando a maniglia rotante, al frontale per comando a

leva, al motore, alla parte fissa di estraibile, sul fronte dello sganciatore TM per impedire la manomissione delle regolazioni. Per interruttore di taglia pari ad almeno 1600 A sarà disponibile un blocco meccanico della porta della cella.

- Interblocco meccanico verticale od orizzontale, frontale o posteriore o a cavi. Sarà disponibile un interblocco posteriore tra i 250 e i 1000 A. Si dovranno poter interbloccare interruttori di taglie diverse almeno tra 250 A e 630 A.

- Staffa per il fissaggio su profilato DIN per taglia 250 A. - Su un interruttore di taglia pari ad almeno 1600 A sarà possibile installare un contamanovre. - Terminali: dovranno essere disponibili per tutte le taglie diverse tipologie di terminali (sia anteriori sia posteriori) idonei

per collegamenti con cavi in rame, rame-alluminio e sbarre. Sin dalla taglia 250 A gli interruttori potranno essere equipaggiati con diverse tipologie di terminali tra loro variamente combinate (superiori di un tipo, inferiori di tipo diverso). Dovranno essere disponibili terminali multicavo per interruttori per la taglia 250-320-400-630 A.

INTERRUTTORI MODULARI

- Gli interruttori automatici magnetotermici modulari dovranno assicurare la protezione dei circuiti contro le sovracorrenti (cortocircuiti e sovraccarichi) mediante interruzione automatica dell’alimentazione.

- Gli interruttori automatici magnetotermici dovranno essere disponibili nelle esecuzioni 1P, 1P+N, 2P, 3P, 4P con

larghezza pari a 17,5 mm per polo. - I morsetti di collegamento dovranno avere sedi distinte per cavi e per barrette di collegamento, il serraggio di entrambe

le sedi dovrà essere realizzato mediante unica vite applicando una coppia torcente pari a 2,8 Nm. - NORME, MARCHI, OMOLOGAZIONI - Gli interruttori automatici magnetotermici saranno conformi alle seguenti normative internazionali: - IEC 60898-1 Circuit-breakers for overcurrent protection for household and similar installations - Part 1: Circuit-

breakers for a.c. operation - IEC 60947-2 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 2: Circuit-breakers - Dovranno disporre, inoltre, dei seguenti marchi e approvazioni: - IMQ, VDE, NF, CCC, GOST, RINA, Lloyd’s Register of Shipping, Germanischer Lloyd, Det Norske Veritas - CARATTERISTICHE ELETTRICHE e MECCANICHE - Gli interruttori automatici magnetotermici modulari avranno potere di cortocircuito nominale (Icn) pari a 10000A

secondo la norma IEC 60898, tale valore dovrà essere riportato sul fronte dell’apparecchio. - Gli interruttori dovranno avere inoltre: - potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito (Icu) pari a 15 kA per interruttori con correnti nominali fino a

40A e 10kA per correnti nominali superiori - potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito (Ics) pari a 11,2 kA per interruttori con correnti nominali fino a

40A e 7,5 kA per correnti nominali superiori - I valori di Icu e Ics dovranno essere riportati sul fianco dell’apparecchio.

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- Per gli interruttori dovranno essere disponibili tabelle di coordinamento (back-up e selettività) con altri interruttori modulari e scatolati del medesimo costruttore.

- Tutte le prestazioni dovranno essere riferite alle seguenti tensioni nominali: - 230/400V c.a. per le esecuzioni 1P - 230V c.a. per le esecuzioni 1P+N - 400V c.a. per le esecuzioni 2P, 3P, 4P. - La durata meccanica dovrà essere pari a 20000 manovre. - La durata elettrica dovrà essere pari a 10000 manovre. - CARATTERISTICHE AMBIENTALI - Gli interruttori automatici magnetotermici dovranno essere idonei al funzionamento con temperatura ambiente

compresa tra -25° C e +55°C (con media giornaliera pari a massimo +35 °C). Nel catalogo del costruttore dovranno essere fornite dettagliate informazioni circa i coefficienti di correzione da apportare alla corrente nominale in caso di impiego a temperature differenti da quella di taratura dello sganciatore termico.

- - Gli interruttori dovranno poter essere stoccati in ambienti con temperature comprese tra -40° C e +70° C. - SGANCIATORI - L’apertura automatica dell’interruttore per sovracorrenti dovrà essere provocata da sganciatori di sovracorrente non

regolabili dall’utente. - Gli interruttori magnetotermici dovranno essere disponibili con correnti nominali comprese tra 0,5 A e 63A e con

caratteristiche d’intervento B, C, D, K. - La temperatura di taratura dello sganciatore termico dovrà essere: - 30° C per gli interruttori con caratteristiche B, C, D - 20° C per gli interruttori con caratteristica K - GAMMA ACCESSORI - Sul fianco sinistro degli interruttori automatici magnetotermici in esecuzione 1P+N, 2P, 3P, 4P dovrà poter essere

associato un blocco differenziale che avrà il compito di assicurare la protezione dai contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione.

- I blocchi differenziali dovranno essere disponibili nelle seguenti versioni: - Blocchi differenziali di tipo AC per la protezione contro gli effetti delle correnti di guasto a terra alternate sinusoidali. - Blocchi differenziali di tipo A per la protezione contro gli effetti delle correnti di guasto a terra alternate sinusoidali e

pulsanti dirette. - Blocchi differenziali di tipo A resistenti agli interventi intempestivi per la protezione contro gli effetti delle correnti di

guasto a terra alternate sinusoidali e pulsanti dirette. - Blocchi differenziali di tipo A per la protezione contro gli effetti delle correnti di guasto a terra alternate sinusoidali e

pulsanti dirette, utilizzabili nei circuiti di emergenza per l’apertura remota in sicurezza positiva. - Blocchi di tipo B per la protezione contro gli effetti delle correnti di guasto a terra alternate sinusoidali, pulsanti dirette e

di tipo continuo o con una forte componente continua. - Accessori Elettrici: - Tutti gli interruttori automatici magnetotermici dovranno essere accessoriabili sul fianco destro con i seguenti

dispositivi: - Contatto ausiliario per segnalare la posizione dei contatti dell’interruttore automatico magnetotermico. - Contatto configurabile per segnalare la posizione dei contatti dell’interruttore automatico magnetotermico o in

alternativa per segnalare l’apertura dell’interruttore per sovracorrenti, per azione del blocco differenziale e/o per azione di bobine a lancio di corrente/minima tensione.

- Bobina di apertura a lancio di corrente. - Bobina di minima tensione. Le bobine di minima tensione dovranno essere disponibili per i seguenti valori di tensione

nominale: 24V AC , 48V AC, 110V AC, 230V AC , 400V AC, 12V DC, 24V DC , 48V DC, 110V DC, 230V DC. - Comandi motorizzati. - Accessori meccanici:

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- Tutti gli interruttori automatici magnetotermici dovranno essere accessoriabili con i seguenti dispositivi: - Modulo di sgancio meccanico per provocare l’apertura automatica dell’interruttore in caso di rimozione del pannello

frontale o apertura della porta del quadro elettrico. L’intervento dovrà essere di tipo meccanico mediante azione sulla cinematica dell’interruttore.

- Base per rendere gli interruttori estraibili senza l’utilizzo di attrezzi. - Blocco per manovra rotativa. - Blocco meccanico per impedire l’azionamento non autorizzato della leva dell’interruttore attraverso un lucchetto con

sezione di 3 mm.

d) CORPI ILLUMINANTI

I corpi illuminanti sono del tipo da interno sono dei seguenti tipi: Apparecchio a LED IP65, protetto dall'umidità e dalla polvere. Alimentatore output fisso, elettronico. Classe I. Corpo: policarbonato grigio chiaro. Diffusore: policarbonato a prismi lineari. Ganci: acciaio inox. Per montaggio a plafone o a sospensione. Staffe quick-fix incluse per montaggio a plafone. Kit di montaggio su canale, sospensione a catena e catenaria disponibili come accessori. Completo di LED 4000K.Posizione lampada: STD - standard Sorgente luminosa: LED Flusso luminoso apparecchio*: 4300 lm Efficienza apparecchio*: 126 lm/W Efficienza lampada: 126 lm/W Indice di resa cromatica min.: 80 Temperatura di colore correlata*: 4000 Kelvin Durata media stimata*: 50000h L70 a 25°C Reattore: 1x HF_ Tridonic LCI Potenza impegnata apparecchio*: 34 W Lambda = 0.93 Dimming: Fixed output Categoria di manutenzione: E - Chiuso IP5X Apparecchio di sicurezza con accumulatori ermetici incorporati, autonomia 60 min. tipo SE adatta per il fissaggio a parete completa di targhette adesive e sistema di controllo automatico di funzionamento con segnalazione di avaria tramite led sull'apparecchio. Sorgente luminosa: fluorescente Grado di protezione: IP42 Versione: 24W Alimentazione: 230V - 50Hz Conforme alle normative europee: EN60598-1, EN60598-2-22.

APPARECCHI DI COMANDO

Gli apparecchi di comando, quali interruttori, commutatori, deviatori e pulsanti sono del tipo modulare da incasso con interruzione in aria. Sono installati all'interno delle scatole per la protezione delle parti sotto tensione. Il sistema di comando ha i morsetti ad attacco posteriore di dimensione sufficienti per il collegamento dei conduttori fino a 2,5mmq. Le caratteristiche elettriche sono: - tensione nominale 250V/50Hz - corrente nominale 10A Gli apparecchi di comando, quali interruttori, deviatori e pulsanti sono del tipo modulare da incasso con interruzione in aria, contenuti in scatole con supporto e placca di particolare resistenza meccanica, per la protezione delle parti sotto tensione

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e) APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE TIPO CEE

Le prese a spina interbloccata tipo CEE sono realizzate in resina ad isolamento totale, per posa sporgente a parete, con elevata resistenza agli urti, al calore ed agli agenti corrosivi, conforme alle norme CEI 23-12, costituita da custodia, interruttore di blocco, portavalvole con fusibili e presa. Le caratteristiche elettriche sono: - tensione nominale 250V/50Hz o 400V/50Hz - corrente nominale 16A, 32A e 63A - grado di protezione IP65

f) GRUPPI STATICI DI CONTINUITÀ Il gruppo di continuità è di tipo statico e costituito da un insieme di raddrizzatori, carica batterie, inverter, commutatore statico e batteria di accumulatori. Le caratteristiche dei principali componenti sono: Raddrizzatore: Il raddrizzatore carica batteria automatico è costituito da: - interruttore magnetotermico con bobina di apertura. - trasformatore di entrata, con funzione di isolatore del sistema dalla linea di alimentazione e di adattatore della tensione di rete a quella di funzionamento del raddrizzatore a ponte. - raddrizzatore a ponte realizzato a semiconduttori controllati. - logica elettronica di comando e controllo. - filtro di uscita.

ed è dimensionato in modo da poter alimentare l'inverter e contemporaneamente provvedere alla ricarica della batteria di accumulatori.

Inverter: L'inverter è costituito da: - filtro di entrata; - circuito di potenza costituito da sei moduli di commutazione a semiconduttori; - circuito di controllo e regolazione costituito da un sistema logico, per il controllo dei valori in uscita forniti dalla macchina; - circuiti di protezione dell'inverter; - filtro di uscita. Commutatore statico di by-pass a tempo zero: Il commutatore statico è costituito da due gruppi di diodi controllati collegati in antiparallelo. Batteria di accumulatori: E' costituita da elementi ermetici al Pb ed ha una capacità tale da assicurare un tempo di funzionamento del sistema, a piena potenza, non inferiore a 15 minuti.

g) VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI Le prove di seguito specificate saranno eseguite durante l'esecuzione dei lavori e comunque entro un mese dal montaggio. Collaudo provvisorio

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Verifica generale di regolare funzionamento degli impianti da effettuarsi entro 10 gg dall'entrata in esercizio degli impianti. Collaudo definitivo Verifica generale di regolare funzionamento degli impianti da effettuarsi a 15gg dal collaudo provvisorio. h) DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ

L'installatore, contestualmente alla comunicazione di ultimazione dei lavori, di cui al C.S.A., dovrà rilasciare una "Dichiarazione di Conformità" di quanto realizzato alla regola d’arte (DPR 380 del 6 Giugno 2001: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Capo V Norme per la sicurezza degli impianti).

La dichiarazione si comporrà di: - una relazione attestante la conformità dell'impianto realizzato alle disposizioni di legge; - processi verbali delle verifiche elettriche e delle misurazioni effettuate durante l'esecuzione degli impianti; - modello di trasmissione della dichiarazione di conformità per la messa in servizio dell’impianto (at. 2 comma

2 e art. 5 comma 3 del DPR 22.10.2001 n.462); - eventuali certificazioni di idoneità dei materiali posti in opera; Tutta la suddetta documentazione sarà fornita in triplice copia, firmata da un ingegnere o da un perito

industriale iscritti ai rispettivi albi professionali.

AVVERTENZE GENERALI 1) In ottemperanza all’art. 14 - legge 10.12.81 n. 741, i prezzi delle opere compiute sono comprensivi dei compensi per spese generali ed utili dell’appaltatore per una percentuale complessiva del 26,5%; l’I.V.A. è a carico del committente. 2) I prezzi relativi alle opere compiute si intendono riferiti a forniture di materiali di adeguato livello qualitativo e comprensivi di ogni prestazione di mano d’opera, noli e materiali, per dare il lavoro finito a regola d’arte. Sono inoltre da ritenersi informativi e, nel limite del possibile, rappresentano l’andamento medio di mercato di opere simili realizzate in normali condizioni di cantiere. 3) Qualora non sia diversamente indicato nella descrizione delle singole categorie di opere compiute, si dovrà intendere il prezzo comprensivo del trasporto, il tiro e il calo dei materiali, l’accatastamento dei materiali utili, i ponteggi fino a 4 m dal piano d’appoggio.