Diodi Funzionamento ed applicazioni. Il diodo è un dispositivo a due terminali, chiamati...
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DiodiDiodi
Funzionamento ed applicazioni
Il diodo è un dispositivoIl diodo è un dispositivo
a due terminali, chiamati rispettivamente anodo e catodo
unidirezionale: esso si lascia attraversare dalla corrente solo in un verso, dall’anodo al catodo
non lineare
A K
Il diodo può essere Il diodo può essere polarizzatopolarizzato
direttamente, se il potenziale all’anodo è maggiore di quello al catodo (Vak>0); in questo caso il diodo può condurre
K
A
R
+
-E
oppureoppure
Inversamente se il potenziale all’anodo è minore di quello al catodo (Vak<0); in questo caso il diodo non conduce
K
A
R
+
-E
La caratteristica del diodoLa caratteristica del diodomostra che se è polarizzatomostra che se è polarizzato
Inversamente (Vak<0), esso non conduce
Direttamente (Vak>0), esso entra in conduzione quando Vak supera un valore di soglia (0.5V nei diodi al silicio)
Inoltre la caratteristica Inoltre la caratteristica mostra chemostra che
Quando Vak oltre- passa la soglia, il diodo entra bruscamente in conduzione; piccoli incrementi di Vak provocano grandi incrementi di corrente
Notiamo ancora cheNotiamo ancora che
Quando il diodo è in piena conduzione, la tensione ai suoi capi si stabilizza, più o meno, intorno a 0.7V
La resistenza La resistenza differenziale del diodo rddifferenziale del diodo rd
è il rapporto tra la variazione di Vak e la corrispondente variazione subita da I. Il tratto di caratteristica in cui il diodo è in piena conduzione è molto ripido; perciò, piccole variazioni di Vak provocano grandi variazioni di I e la resistenza differenziale rd è molto piccola
I
Vakrd
La caratteristica del La caratteristica del diododiodomostra ancoramostra ancora
che il componente non è lineare; infatti la caratteristica corrente tensione non è lineare ma esponenziale; anzi la corrente I che attraversa il diodo e la tensione ai suoi capi Vak sono legati dalla relazione:
10
T
ak
VV
eII
Nell’ equazione della Nell’ equazione della caratteristica del diodocaratteristica del diodo Io è una corrente di piccolo valore, tipica del
diodo stesso, legata alla sua struttura e alla temperatura a cui si trova il dispositivo; Io è chiamata corrente inversa perché, come vedremo, essa è la piccola corrente che attraversa il diodo, quando è polarizzato inversamente
VT è una tensione determinata dalla temperatura a cui si trova il dispositivo; a 25oC, VT vale 25mV
Come è fatto il diodo?Come è fatto il diodo?
Per realizzare i diodi si usano i semiconduttori, così chiamati perché hanno proprietà elettriche, in qualche modo, intermedie tra i conduttori e gli isolanti
I semiconduttori più usati sono il Silicio, molto diffuso sul nostro pianeta, e il Germanio
I semiconduttori possono I semiconduttori possono essereessere puri, o intrinseci; in questo caso essi hanno
un eguale numero di portatori di carica positivi, chiamate lacune, e di portatori negativi, gli elettroni
+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-
intrinseco
oppure possono essereoppure possono essere
drogati di tipo P; in questo caso la composizione chimica del semicon- duttore è stata alterata in modo che le lacune (positive) siano maggioritarie rispetto agli elettroni
++-++++++-++++++++++++-+++++-+++++++
Tipo P
oppure possono essereoppure possono essere
drogati di tipo N; in questo caso la composizione chimica del semicon-duttore è stata alterata in modo che gli elettroni siano maggioritari rispetto alle lacune
- - + - - - - - - + - - - - - - - - - - - +-- - - - + - - - - - -+
Tipo N
Il diodo è una giunzione Il diodo è una giunzione PNPN Esso viene realizzato drogando una
barretta di Silicio in modo che essa risulti da un lato di tipo P (con portatori maggioritari positivi) e dall’altro di tipo N (con portatori maggioritari negativi)
Nella figura non sono indicati i portatori minoritari
+ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + +
- - - - -- - - - -- - - - -
P N
A K
La polarizzazione direttaLa polarizzazione diretta
mette in moto le cariche maggioritarie, che sono molte, e perciò la corrente I diretta cresce rapidamente all’aumentare di V; ciò è vero se V supera una barriera di potenziale, di circa 0.5V, che è all’interno della giunzione
+ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + ++ + + + +
- - - - -- - - - -- - - - -
A K
+ -V
P NI
La polarizzazione inversaLa polarizzazione inversa
mette in moto le cariche minoritarie, che sono poche; la corrente Io che scorre in un diodo polarizzato inversamente è, perciò, molto piccola e quasi sempre viene trascurata; essa cresce all’aumentare della temperatura.
- --- --
+ ++ +
A K
VP N Io
+-
Limiti di funzionamentoLimiti di funzionamento
La corrente che attraversa un diodo polarizzato direttamente non deve superare un certo valore, tipico del dispositivo; altrimenti la potenza che esso dissipa (Pd=IVak) diventa eccessiva ed esso si brucia per effetto Joule
Per limitare la corrente Per limitare la corrente che attraversa il diodoche attraversa il diodo
si inserisce, in serie ad esso, una resistenza R che determina una corrente:
maxIR
VakEI
1N4001
R
+
-E 10V
La polarizzazione inversa La polarizzazione inversa non devenon deve
superare un certo valore tipico del diodo (la tensione di breakdown); oltrepassata questa tensione, il numero di cariche minoritarie cresce bruscamente e, con esse, la corrente inversa; questo fenomeno, nei diodi normali, è distruttivo
Del diodo si danno tre Del diodo si danno tre modelli semplificativimodelli semplificativi
Nel primo modello, noto come modello del diodo ideale, si assume che il diodo polarizzato inver-samente sia un tasto aperto (I=0); mentre il diodo polarizzato diret-tamente è considerato un cortocircuito (Vak=0)
Vak
I
Se utilizziamo il 1Se utilizziamo il 1oo modellomodello
Nell’analisi circuitale, il diodo polarizzato direttamente va sostituito con un cortocircuito
K
A
R
+
-E
K
A
R
+
-E
Mentre, il diodo Mentre, il diodo polarizzato inversamentepolarizzato inversamente
Nell’analisi circuitale, va sostituito con un circuito aperto
K
A
R
+
-E
K
A
R
+
-E
Nel secondo modello Nel secondo modello semplificativosemplificativo
Il diodo polarizzato inversamente è trattato sempre come un tasto aperto
Si assume che la caduta di tensione ai capi di un diodo in conduzione rimanga costante al valore di 0.7V
I
Vak0.7V
Nel secondo modelloNel secondo modello
Il diodo polarizzato inversamente è sempre sostituito da un tasto aperto
Il diodo polarizzato direttamente, nell’analisi circuitale, è sostituito da una “controbatteria” di valore 0.7V
K
A
R
+
-E
K
A+
-0.7V
R
+
-E
Nel terzo modello Nel terzo modello semplificativosemplificativo
Il diodo polarizzato inversamente è trattato sempre come un tasto aperto
Si assume che la caduta di tensione ai capi del un diodo in conduzione cresca poco, ma linearmente con la corrente ( e non esponenzialmente come nella realtà)
Vak
I
0.7V
Nel terzo modelloNel terzo modello
Il diodo polarizzato inversamente è sempre sostituito da un tasto aperto
Il diodo polarizzato direttamente, nell’analisi circuitale, è sostituito da una “controbatteria” di valore 0.7V con in serie la piccola resistenza differenziale del diodo, supposta costante
K
A
rd
+
-0.7V
R
+
-E
K
A
R
+
-E
Nei tre modelliNei tre modelli
Il comportamento del diodo è stato linearizzato a tratti
Infatti la sua caratteristica, esponenziale, è stata approssimata ad un’altra costituita da due semirette; una descrive il diodo in polarizzazione inversa (diodo interdetto); l’altra descrive il diodo polarizzato direttamente
Il punto di funzionamento Il punto di funzionamento del diododel diodo
È il punto individuato nel piano I-Vak, dalla corrente I che attraversa il diodo, e dalla tensione Vak ai suoi capi
Nelle reti in continua il punto di funzionamento Q non cambia posizione nel tempo; perciò viene chiamato punto di riposo
Il punto di riposo del Il punto di riposo del diododiodo
Può essere determi-nato analiticamente, applicando uno dei modelli visti, spesso il secondo
K
A
R
+
-E
K
A+
-0.7V
R
+
-E
R
VE
R
VakEI
7.0
0ppure può essere 0ppure può essere determinato determinato graficamentegraficamente
Basta risolvere, per via grafica, il sistema
K
A
R
+
-E
1TVVak
eIoI
VakIRE
II
Osserviamo cheOsserviamo che
la seconda equazione è quella caratteristica del diodo
la prima non è altro che il 2o principio di Kirchoff applicato alla maglia contenente il diodo; essa può essere riscritta nel modo seguente:
R
VakEI
Notiamo ancora cheNotiamo ancora che
Il luogo dei punti del piano I/Vak che soddisfano la seconda equazione è la caratteristica del diodo
1TV
Vak
eIoI
Mentre il luogo dei puntiMentre il luogo dei punti
del piano I/Vak che soddisfano la prima equazione, cioè il 2o principio di Kirchoff è una retta
Essa è chiamata retta di carico; il suo coefficiente angolare (o pendenza) è:
R
VakEI
Rm
1
La retta di carico La retta di carico intersecainterseca
l’asse I nel punto A; questo punto ha Vak=0 e perciò in questo punto I=E/R
l’asse Vak nel punto B; questo punto ha I=0; perciò, in questo punto Vak=E
II
VakVak
AA
BB
E/RE/R
EE
Unendo A e B si ottieneUnendo A e B si ottiene
La retta di carico nel piano I/Vak, dove troviamo anche la caratteristica del diodo
Il punto di riposo Q del Il punto di riposo Q del diodo deve starediodo deve stare
ovviamente sulla caratteristica del dispositivo
e anche sulla retta di carico, perché il diodo è inserito in una maglia e il 20K deve essere soddisfatto
Il punto di riposo è perciò l’intersezione tra la caratteristica e la retta di carico
RaddrizzatoriRaddrizzatori
A semionda e a onda intera
I raddrizzatori a I raddrizzatori a semiondasemionda
smistano sul carico solo una delle due semionde del segnale di ingresso, bloccando l’altra
0.000ms 20.00ms 40.00ms
A: vin 40.00 V
-40.00 V
B: vout 35.00 V
-5.000 V
I raddrizzatori ad onda I raddrizzatori ad onda interaintera
smistano sul carico una semionda del segnale di ingresso mentre ribaltano l’altra
0.000ms 20.00ms 40.00ms
A: vin 40.00 V
-40.00 V
B: vout 35.00 V
-5.000 V
In ogni casoIn ogni caso
la tensione uscente da un raddrizzatore è unipolare e, perciò, a valor medio diverso da zero. I raddrizzatori sono impiegati, insieme ad altri blocchi, per convertire una tensione ac, come quella di rete, in una tensione continua (dc) utile per alimentare le apparecchiature elettroniche. Essi hanno anche tante altre applicazioni
I raddrizzatori spessoI raddrizzatori spesso
sono preceduti da un trasformatore; di solito esso è utilizzato per ridurre la tensione ac di rete (220Vrms, 50Hz)
N2N1
V1 V2
RL
50 Hz
Rete
-311/311V
I1I1 I2I2
Le equazioni del Le equazioni del trasformatore sonotrasformatore sono
2211
21 21
1
2
2
1
2
1
2
1
n
II ;VnV
n
1 ;
IVIV
N
N
I
In
N
N
V
V
N2N1
V1 V2
RL
50 Hz
Rete
-311/311V
I1I1 I2I2
Osserviamo cheOsserviamo che
n è il rapporto spire del trasformatore la potenza al secondario è uguale a quella
a primario, almeno idealmente; in realtà, la potenza al secondario è un po’ minore di quella a primario
N2N1
V1 V2
RL
50 Hz
Rete
-311/311V
I1I1 I2I2
Nel trasformatore con Nel trasformatore con secondario a presa centralesecondario a presa centrale
il punto centrale dell’avvolgimento secondario è accessibile e, di solito, è posto a massa
N2 indica il numero complessivo di spire dell’avvolgimento secondario.
O
B
A
Vb
N2N1V1 Va
50 Hz
Rete
-311/311V RLb
RLa
Le equazioniLe equazioni
O
B
A
Vb
N2N1V1 Va
50 Hz
Rete
-311/311V RLb
RLa
2 ;
2
2
2
22
2
2
2
VVb
VVa
VVbVVV
VVaVoVV
VVVV
BOOB
AAO
BAAB
V2V2
Le forme d’ondaLe forme d’onda
Ai due estremi del secondario troviamo due tensioni uguali in modulo e in opposizione
di fase; il picco di ciascuna è la metà del picco di V2
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: va 20.00 V
-20.00 V
C: vb 20.00 V
-20.00 V
Raddrizzatore a Raddrizzatore a semiondasemionda
E’ costituito da un diodo e da un carico resistivo
Per studiare il comportamento di questo raddrizzatore, e anche di quelli ad onda intera, adotteremo il modello del diodo ideale
N2N1
V2V1 Vout1N4007
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
durante la semionda durante la semionda positiva di V2,positiva di V2,
il diodo è polarizzato direttamente, quindi è un cortocircuito e, perciò, Vout=V2
N2N1
V2V1 Vout1N4007
50 Hz
Rete
-311/311V
RL++
__
V2V2
0.000ms 7.500ms 15.00ms 22.50ms
20.00 V
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
-20.00 V
A: v2
B: vout
durante la semionda durante la semionda negativa di V2,negativa di V2,
il diodo è polarizzato inversamente, quindi è un tasto aperto e, perciò, Vout=0
N2N1
V2V1 Vout1N4007
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
++
__
V2V2
0.000ms 7.500ms 15.00ms 22.50ms
20.00 V
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
-20.00 V
A: v2
B: vout
Le forme d’onda Le forme d’onda mostrano chemostrano che la semionda
positiva di V2
viene smistata sul carico; il picco di Vout è uguale a quello di V2 (Voutp=V2p); in realtà :
Voutp=V2p-0.7V
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 20.00 V
-20.00 V
B: vout 22.50 V
-2.500 V
C: vak 5.000 V
-20.00 V
N2N1
V2V1 Vout1N4007
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
++
__
E ancora cheE ancora che
la semionda negativa di V2 viene bloccata dal diodo interdetto e rimane ai suoi capi come tensione inversa; la massima tensione inversa che deve sopportare il diodo (PIV) coincide con il picco di V2 (PIV=V2p)
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 20.00 V
-20.00 V
B: vout 22.50 V
-2.500 V
C: vak 5.000 V
-20.00 V
N2N1
V2V1 Vout1N4007
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
++
__ __ ++
La tensione di uscita èLa tensione di uscita è
unipolare periodica, con lo
stesso periodo del segnale di ingresso
complessa, come mostra lo spettro di Fourier; il suo valor medio in un periodo è
0.000 Hz 150.0 Hz 300.0 Hz 450.0 Hz
10.00 V
8.000 V
6.000 V
4.000 V
2.000 V
0.000 V
A: vout
poutp
outdcoutmVV
VV2
In realtàIn realtà
Il picco di Vout è un po’ più piccolo di quello di V2 perché sul diodo in conduzione rimangono circa 0.7V
Il diodo conduce per meno di mezzo periodo; esso, infatti, entra in conduzione e vi rimane, quando V2 supera la soglia di 0.5V
Il valor medio in un periodo di Vout è, perciò, un po’ più piccolo di quello preventivato
Durante la semionda negativa, il carico è attraversato dalla corrente inversa del diodo che, essendo molto piccola, determina una caduta trascurabile
Raddrizzatore ad onda Raddrizzatore ad onda interaintera
Con secondario a presa centrale
Vout
VaV1N1 N2
Vb
A
BO
RLD2
D1
50 Hz
Rete
-311/311V
V2V2
Questo raddrizzatore Questo raddrizzatore utilizzautilizza
un trasformatore con secondario a presa centrale che fornisce due tensioni Va e Vb uguali in modulo e in opposizione di fase; il picco di ciascuna tensione è la metà del picco della tensione che si stabilisce su tutto il secondario (V2=Vab)
due diodi che conducono in controfase
Vout
VaV1N1 N2
Vb
A
BO
RLD2
D1
50 Hz
Rete
-311/311V
Durante la semionda Durante la semionda positiva di V2positiva di V2
Va è positiva mentre Vb è negativa; D1 conduce mentre D2 è interdetto; sul cari-co viene smistata la semionda positiva di Va
Vout
VaV1N1 N2
Vb
A
BO
RLD2
D1
50 Hz
Rete
-311/311V
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: va 20.00 V
-20.00 V
C: vb 20.00 V
-20.00 V
D: vout 17.50 V
-2.500 V
Durante la semionda Durante la semionda negativa di V2negativa di V2
Vb è positiva mentre Va è negativa; D2 conduce mentre D1 è interdetto; sul cari-co viene smistata la semionda positiva di Vb
Vout
VaV1N1 N2
Vb
A
BO
RLD2
D1
50 Hz
Rete
-311/311V
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: va 20.00 V
-20.00 V
C: vb 20.00 V
-20.00 V
D: vout 17.50 V
-2.500 V
La tensione di uscita èLa tensione di uscita è
unipolare periodica, con periodo metà rispetto a quello del
segnale non raddrizzato e, quindi, frequenza doppia complessa; le sue armoniche sono multiple pari della
frequenza del segnale originario
0.000 Hz 150.0 Hz 300.0 Hz 450.0 Hz
10.00 V
8.000 V
6.000 V
4.000 V
2.000 V
0.000 V
A: vout
inoltreinoltre
pV
Voutm
pVVoutpVoutdcVoutm
pVVbpVapVoutp
2
2
2
22
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: va 20.00 V
-20.00 V
C: vb 20.00 V
-20.00 V
D: vout 17.50 V
-2.500 V
In realtàIn realtà
VoutpVap-0.7V Il valor medio in un periodo di Vout è, perciò,
un po’ meno di quello preventivato
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: va 20.00 V
-20.00 V
C: vb 20.00 V
-20.00 V
D: vout 17.50 V
-2.500 V
Ai capi di ciascun diodoAi capi di ciascun diodo
quando è interdetto, c’è tutta
la tensione del secondario;
l’altro diodo è, infatti, in
conduzione ed è, quindi,
quasi un cortocircuito. La
massima tensione inversa che
deve sopportare ciascun
diodo è V2p (PIV=V2p)
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 40.00 V
-40.00 V
B: vak1 5.000 V
-35.00 V
C: vak2 5.000 V
-35.00 V
Vout
VaV1N1 N2
Vb
A
BO
D2
D1
50 Hz
Rete
-311/311V RL
In sintesi, la tensione In sintesi, la tensione Vout: Vout:
è unipolare (la corrente attraversa il carico sempre nello stesso verso)
ha frequenza doppia rispetto al segnale originario ha valor medio Voutdc identico a quello fornito dal
raddrizzatore a semionda, a parità di trasformatore ha meno armoniche (la metà), rispetto al segnale
raddrizzato a semionda
pV
VoutmVoutdc2
Raddrizzatore ad onda Raddrizzatore ad onda interaintera
A ponte di Graetz
V1Vout
B
A
50 Hz
rete
-311/311V RL
Questo raddrizzatoreQuesto raddrizzatoreutilizzautilizza
Due coppie di diodi che conducono in controfase; i quattro diodi realizzano una struttura a ponte.
V1Vout
B
A
50 Hz
rete
-311/311V RL
In questo raddrizzatoreIn questo raddrizzatore
la tensione di pilotaggio (V2=VAB) è applicata ad una diagonale del ponte
la tensione di uscita è prelevata sull’altra diagonale
solo una diagonale può avere un punto a massa V1
Vout
B
A
50 Hz
rete
-311/311V RL
V2V2
Durante la semionda Durante la semionda positiva di Vpositiva di V22
VA è maggiore di VB
D1 e D3 sono polarizzati direttamente (anodo verso il +) e sono quasi dei cortocircuiti D2 e D4 sono polarizzati inversamente (anodo verso
il -) e si comportano da tasti aperti Vout=VAB=V2
La corrente scorre nel verso indicato dalle frecce
D1D4
D3D2
A
B
VoutV1
50 Hz
rete
-311/311V RL
++
__
Durante la semionda Durante la semionda negativa di Vnegativa di V22
VA è minore di VB
D1 e D3 sono polarizzati inversamente (anodo verso il -) e si comportano da tasti aperti D2 e D4 sono polarizzati direttamente (anodo verso
il +) e sono quasi dei cortocircuiti Vout=VBA=-V2
la corrente scorre nel verso indicato dalle frecce
D1D4
D3D2
A
B
VoutV1
50 Hz
rete
-311/311V RL++
__
Le forme d’onda Le forme d’onda mostrano che Vout èmostrano che Vout è
Unipolare (la corrente attraversa il carico sempre nello stesso verso)
periodica, con periodo metà rispetto a quello del segnale non raddrizzato e, quindi, frequenza doppia
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 20.00 V
-20.00 V
B: vout 22.50 V
-2.500 V
Supponendo i diodi idealiSupponendo i diodi ideali
pVVoutp
VoutdcVoutm
pVVoutp
2
2
22
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 20.00 V
-20.00 V
B: vout 22.50 V
-2.500 V
La tensione VoutLa tensione Vout
ha, in realtà, VoutpV2p-1.4V (l’uscita è separata dal secondario da due diodi in conduzione)
ha, perciò, un valor medio un po’ minore di quello preventivato
è complessa; le sue armoniche sono multiple pari della frequenza del segnale originario
0.000 Hz 150.0 Hz 300.0 Hz 450.0 Hz
12.50 V
7.500 V
2.500 V
-2.500 V
A: vout
Ai capi della coppia di Ai capi della coppia di diodidiodi
interdetti, c’è tutta la tensio-
ne del secondario come
tensione inversa; l’altra
coppia è, infatti, in conduzio
ne ed è, quindi,quasi un
cortocircuito. La massima
tensione inversa che deve
sopportare ciascun diodo è
V2p (PIV=V2p)
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2 20.00 V
-20.00 V
B: vak13 5.000 V
-20.00 V
C: vak24 5.000 V
-20.00 V
V1Vout
B
A
50 Hz
rete
-311/311V RL
concludendoconcludendo
Il raddrizzatore a ponte fornisce una componente continua doppia rispetto al raddrizzatore a presa centrale, a parità di trasformatore
pV
Voutdc22
A parità di componente A parità di componente continua, nel ponte di continua, nel ponte di GraetzGraetz il picco di tensione a secondario è metà
rispetto a quello richiesto dal raddrizza-tore a presa centrale
quindi, il numero di spire a secondario è metà rispetto a quello richiesto dal rad-drizzatore a presa centrale (ciò comporta un minore ingombro)
il PIV è la metà
Il raddrizzatore filtratoIl raddrizzatore filtrato
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
La tensione uscenteLa tensione uscente
dai raddrizzatori è unipolare ma non è continua (ha molte armoniche!); per livellarla ulteriormente, si mette un grosso condensatore in parallelo al carico; esso tende a mantenere costante la tensione ai suoi capi
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
All’accensioneAll’accensione
il condensatore C è scarico; appena arriva la prima semionda positiva, il diodo entra in conduzione e comincia a caricare il condensatore.
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
40.00 V
20.00 V
0.000 V
-20.00 V
-40.00 V
A: v2
B: vout
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
VoutVc
Man mano che C si caricaMan mano che C si carica
il potenziale al catodo va crescendo e Vak va diminuendo; ad un certo punto, il potenziale al catodo (Vout) diventa uguale (o quasi) al picco di V2; a quel punto il diodo si interdice perché Vak è minore della soglia
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
40.00 V
20.00 V
0.000 V
-20.00 V
-40.00 V
A: v2
B: vout
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
VoutVVak 2
Appena il diodo si Appena il diodo si interdiceinterdice
il condensatore smette di caricarsi; anzi, comincia a scaricarsi su RL, più o meno rapidamente a secondo del valore del prodotto CRL;
Vout decresce. 0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
40.00 V
20.00 V
0.000 V
-20.00 V
-40.00 V
A: v2
B: vout
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
Quando Vout è diminuito Quando Vout è diminuito sufficientementesufficientemente
il diodo rientra in conduzione e ricarica velocemente C
il diodo si interdice di nuovo
C ricomincia a scaricarsi su RL e così via
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
40.00 V
20.00 V
0.000 V
-20.00 V
-40.00 V
A: v2
B: vout
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
A regimeA regime
sul carico abbiamo una tensione Vout quasi continua, il cui valore massimo Voutp è circa V2p; il valor minimo dipende dalla costante di scarica del condensatore 0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
40.00 V
20.00 V
0.000 V
-20.00 V
-40.00 V
A: v2
B: vout
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
IILL
A regimeA regime
Il diodo rimane interdetto per la gran parte del periodo; esso rientra in conduzione in prossimità del picco positivo di V2, solo per una breve frazione di periodo, per ricaricare C
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
IILL
100.0ms 115.0ms 130.0ms 145.0ms
A: v2B: vout
40.00 V
-40.00 V
C: d1[id] 90.00mA
-10.00mA
La variazione di tensione La variazione di tensione VVRR
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
0.000ms 30.00ms 60.00ms 90.00ms
40.00 V
30.00 V
20.00 V
10.00 V
0.000 V
A: vout
subita da Vout in un periodo è tanto più piccola quanto più grande è la costante di scarica C RL.
A parità di capacità, VR è tanto più piccola quanto più grande è RL, cioè quanto più piccola è la corrente IL assorbita dal carico RL
VVRR
IILL
Calcoliamo VRCalcoliamo VR
0.000ms 30.00ms 60.00ms 90.00ms
40.00 V
30.00 V
20.00 V
10.00 V
0.000 V
A: vout
VVRR
oraddrizzat segnale del frequenza la è f
L
RLL
LL
RfCR
VoutpV
R
Voutp
R
VoutI
fC
IV
VVRR
In pratica, VoutIn pratica, Vout
è costituita da un livello continuo Voutdc, a cui è sovrapposta un’ondulazione (ripple) di valore picco picco VR. Se assumiamo che la ricarica del condensa-tore avvenga in un tempo nullo, il ripple ha una forma d’onda a dente di sega; la sua frequenza è la stessa di quella del segnale raddrizzato
0.000ms 30.00ms 60.00ms 90.00ms
30.00 V
20.00 V
10.00 V
0.000 V
A: vout
B: voutdc VR
Calcoliamo VoutdcCalcoliamo Voutdc
0.000ms 30.00ms 60.00ms 90.00ms
30.00 V
20.00 V
10.00 V
0.000 V
A: vout
B: voutdc VR
L
L
LR
IRout-VoutpVoutdc
otteniamo 2fC
1Rout ponendo
I di aumentareall' decresce Voutc2fC
IVoutp
2
VVoutpVoutdc
VoutpV2p
In conclusione, il raddrizza-In conclusione, il raddrizza-tore filtrato equivaletore filtrato equivale
ad un generatore reale
di tensione continua
che ha: forza elettromotrice
E= Voutp resistenza interna (o
resistenza di uscita) Rout=1/2fC
N2N1
V2V1 Vout
C
50 Hz
Rete
-311/311V
RL
IILL
LIRoutVoutpVoutdc
IILL
Voutdc
RL
1/2fC
Rout+
-
Voutp
La resistenza RoutLa resistenza Rout
a parità di capacità C , è più piccola nel raddrizzatore filtrato ad onda intera perché la frequenza del segnale raddrizzato è doppia (100Hz)
A
B
VoutV1
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
2fC
1Rout
anche l’ondulazioneanche l’ondulazione
nel raddrizzatore filtrato ad onda intera (traccia blu) è la metà rispetto al raddrizzatore filtrato a semionda (traccia rossa) perché il condensatore viene ricaricato ogni 10msec (e non ogni 20msec come nel raddrizzatore a semionda)
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
20.00 V
15.00 V
10.00 V
5.000 V
0.000 V
A: vout1
B: vout
fC
IV
LR
A regime, dal ponte esceA regime, dal ponte esce
un impulso di corrente ad ogni 10msec, per ricaricare C
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: v2B: vout
20.00 V
-20.00 V
C: r1[i] 70.00mA
-10.00mA
V1Vout
B
A
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
iiLL
iiPP
iiCC
Un impulso Un impulso
proviene dalla coppia D1D3 che entra in conduzione ogni 20msec, per un breve intervallo di tempo
V1Vout
B
A
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
iiLL
iiPP
ipip11
22
33
44
icic
++
--
L’altro impulso L’altro impulso
proviene dalla coppia D2D4 che entra in conduzione nel periodo successivo, sempre per un breve intervallo di tempo
V1Vout
B
A
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
iiLL
iiPP
iipp
11
22
33
44
iipp
++
--
Le forme d’onda Le forme d’onda evidenziano cheevidenziano che
la corrente uscente dal ponte è impulsiva con periodo 10msec
la corrente che attraversa i diodi è impulsiva con periodo 20msec
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
A: voutB: v2
20.00 V
-20.00 V
C: rp[i] 70.00mA
-10.00mA
D: d1[id] 70.00mA
-10.00mA
E: d2[id] 55.00mA
-5.000mA
In base al 1In base al 1oo K K
LdcLmPm
L
LmCmPm
III
:perciò ricarica; di fase la durante acquisita carica la tutteR a cede
infatti, ,nulla.Esso è periodoun in C da assorbita corrente la ma
III
abbiamo periodoun in Mediamente
LCP iii
V1Vout
B
A
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
iiLL
iiPP
iiCC
La corrente uscenteLa corrente uscente
dal ponte, mediamente in un periodo, proviene per metà dalla coppia D1D3 e per l’altra metà dalla coppia D2D4; perciò:
2
2
Ldc
LdcPm
IIdmquindie
IIIdm
V1Vout
B
A
C
50 Hz
rete
-311/311V RL
IILdcLdc
IIPmPm
IIdmdm11
22
33
44
IIdmdm
++
--
La corrente che La corrente che attraversaattraversa
ciascun diodo è impulsiva con periodo 20msec; supponendo, per semplicità, che gli impulsi siano rettangolari con altezza IdP e durata TH=0.1T, otteniamo
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
150.0mA
100.0mA
50.00mA
0.000mA
A: rd[i]
Ldc
LdcH
IIdpricaviamocuida
IIdp
T
TIdpIdm
5 2
1.0
IIdPdP
Il diodo ZenerIl diodo Zener
è un diodo che, in certe condizioni, può condurre anche quando è polarizzato inversamente
KA
La caratteristica I-Vak La caratteristica I-Vak mostra chemostra che
quando lo Zener è polarizzato direttamente, esso si comporta come un normale diodo, con tensione di soglia 0.5V -4.000 V -2.500 V -1.000 V 0.500 V
40.00mA
20.00mA
0.000mA
-20.00mA
-40.00mA
-60.00mA
A: r1[i]
VakVz
Quando lo Zener è Quando lo Zener è polarizzato inversamentepolarizzato inversamente
esso non conduce, sino a quando la tensione inversa non oltrepassa un certo valore tipico del diodo, la tensione di rottura o di breakdown (Vz)
-4.000 V -2.500 V -1.000 V 0.500 V
40.00mA
20.00mA
0.000mA
-20.00mA
-40.00mA
-60.00mA
A: r1[i]
VakVz
Quando la tensione Quando la tensione inversa oltrepassa Vzinversa oltrepassa Vz
Il diodo entra bruscamente in conduzione e piccoli incrementi di tensione provocano grandi aumenti di corrente. La tensione ai capi del diodo si stabilizza intorno a Vz
-4.000 V -2.500 V -1.000 V 0.500 V
40.00mA
20.00mA
0.000mA
-20.00mA
-40.00mA
-60.00mA
A: r1[i]
VakVz
Nell’analisi circuitaleNell’analisi circuitale
Lo Zener in conduzione inversa è rimpiazzato da una “controbatteria” di valore Vz (primo modello)
R+
-E
A
K+
-
Vz
R+
-E
II
II
VzER
VzEI
;
Oppure è sostituito Oppure è sostituito
da “una controbatteria” con in serie la piccola resistenza differenziale Rz del diodo, supposta costante (secondo modello)
A
K
Rz
+
-
Vz
R
+
-E
R+
-E
II
II
VzERzR
VzEI
;
Il diodo Zener in Il diodo Zener in conduzione inversaconduzione inversa
è uno stabilizzatore di tensione; esso è in grado di subire grandi variazioni di corrente, mantenendo costante la tensione ai suoi capi e, quindi, ai capi dell’utilizzatore RL posto in parallelo ad esso.
Vout
RL
+
-Vs
Rs
Lo Zener viene postoLo Zener viene posto
all’uscita del raddrizzatore filtrato per ridurre l’ondulazione; infatti, al variare di Vs, varia la corrente assorbita dal diodo ma la tensione ai capi, Vout, resta costante o quasi
VsV1
Vout
B
A
10V50 Hz
rete
-311/311V
15:1
C47uF
Rs
270
RL5k
Le forme d’onda Le forme d’onda mostrano chemostrano che
la tensione uscente dal ponte ha un ripple di circa 4V picco-picco
la tensione di uscita è praticamente costante a 10V (Vz)
0.000ms 15.00ms 30.00ms 45.00ms
25.00 V
20.00 V
15.00 V
10.00 V
5.000 V
0.000 V
A: vs
B: vout
La corrente dello ZenerLa corrente dello Zener
non deve scendere al di sotto di Izmin, altrimenti il diodo non stabilizza bene
non deve oltrepassare Izmax, altrimenti la potenza dissipata dal diodo supera la massima consentita
-4.000 V -2.500 V -1.000 V 0.500 V
40.00mA
20.00mA
0.000mA
-20.00mA
-40.00mA
-60.00mA
A: r1[i]
Izmax
Izmin
Progettiamo il regolatore Progettiamo il regolatore a Zenera Zener
Vout
RL
RsVsmax
Vsmin
Is
IL
Iz
LL IRs
VzVsIIsIz
In base al 1In base al 1ooK abbiamo:K abbiamo:
La corrente nello ZenerLa corrente nello Zener
diminuisce molto quando Vs è minima e, nello
stesso tempo, RL sta assorbendo la massima
corrente ILmax; e però deve essere sempre
maggiore di Izmin; cioè:
Vout
RL
Rs
VsminILmax
Iz
Is
minmaxmin
zLzs
IIRs
VV
La corrente nello ZenerLa corrente nello Zener
aumenta molto quando Vs è massima e, nello
stesso tempo, RL non sta assorbendo corrente (uscita a vuoto); e però deve essere sempre
minore di Izmax; cioè:max
maxz
zsI
Rs
VV
Vsmax
Iz
Is VoutRs
In definitiva In definitiva
Rs va scelta in modo che sia soddisfatta la condizione:
maxmin
min
max
max
Lz
ss
z
zs
II
VzVR
I
VV
Vout
RL
RsVsmax
Vsmin
Is
IL
Iz
Il rivelatore di piccoIl rivelatore di picco
è costituto da un diodo e da un condensatore fornisce una tensione continua il cui valore è
uguale al picco della tensione applicata in ingresso, almeno idealmente.
Vin Vout
C
1kHz
-10/10V
Dopo un breve transitorioDopo un breve transitorio
C si carica al picco di
Vin e il diodo si
Interdice
definitivamente. In
realtà, il diodo si blocca
quando VcVinp-0.5V. Vin Vout
C
1kHz
-10/10V
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
10.00 V
5.000 V
0.000 V
-5.000 V
-10.00 V
A: vin
B: vout
Il rivelatore di piccoIl rivelatore di picco
ha molte applicazioni; è usato, tra l’altro, nei tester per misurare il picco delle tensioni alternate non riesce a seguire le variazioni in discesa del
picco di un segnale AM
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
10.00 V
5.000 V
0.000 V
-5.000 V
-10.00 V
A: vin
B: vout
Il rivelatore di inviluppoIl rivelatore di inviluppo
è un rivelatore di picco in cui si da al condensatore la possibilità di scaricarsi e di seguire le variazioni in discesa del picco della modulante, di periodo Tm (Tc è il periodo della portante)
Vin Vout
C100nF10kHz
-10/10V
R 4.7k
La resistenza R va scelta La resistenza R va scelta in modo che siain modo che sia
CR >>Tc per evitare che C possa scaricarsi apprezzabilmente tra un periodo e l’altro della portante
CR<<Tm in affinchè C possa seguire le evoluzioni della modulante
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
10.00 V
5.000 V
0.000 V
-5.000 V
-10.00 V
A: vin
B: vout
Il clamper è un circuitoIl clamper è un circuito
diodo-capacità in cui l’uscita è prelevata sul diodo, piuttosto che sul condensatore (come nel rivelatore di picco).
esso aggancia i picchi positivi (o negativi) di Vin ad un livello di riferimento che spesso è lo zero.
VoutVin
1kHz
-10/10V
C
A regimeA regime
VoutVin
1kHz
-10/10V
C
VinpVinVcVinVout Vc=Vinp (o quasi) e perciò: di conseguenza,Vout ha la stessa forma d’onda di Vin
ma è scivolata verso il basso di Vinp i picchi positivi della tensione di uscita vengono
agganciati a zero (in realtà a +0.7V circa)
+ _
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
-20.00 V
A: vin
B: vout
Se invertiamo il diodoSe invertiamo il diodo
Vin VoutC
1kHz
-10/10V
VinpVinVcVinVout
Il clamper aggancia i picchi negativi a zero ( in realtà a -0.7V) scivolando il segnale verso l’alto di Vinp; infatti stavolta
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
20.00 V
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
A: vin
B: vout++--
VinVinpVinVcVout
Il duplicatore di tensioneIl duplicatore di tensione
è costituito da : un clamper (C1D1) che aggancia i picchi negativi di Vin a
zero (uscita Vout1)
un rivelatore di picco (C2D2) che rivela il valore massimo di Vout1 che, idealmente è 2Vinp (più realisticamente è 2Vinp-20.7V)
Vout1Vin Vout
C2
D2C1D1
1kHz
-10/10V
Le forme confermano cheLe forme confermano che
a regime, Vout1 ha i picchi negativi agganciati a zero e valore massimo 20V circa
Vout2 è una tensione continua di valore 20V circa (il doppio di Vinp)
Il duplicatore è un caso particolare di moltiplicatore di tensione
20.00ms 20.75ms 21.50ms 22.25ms
20.00 V
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
A: vin
B: vout1C: vout
I moltiplicatori di I moltiplicatori di tensionetensione forniscono una tensione continua il cui
valore è un multiplo intero del picco di Vin. Essi sono realizzati alternando un clamper e un rivelatore di picco e vengono usati per pilotare carichi che richiedono tensioni continue elevate e piccole correnti; altrimenti i condensatori si scaricano velocemente.
I limitatori di tensioneI limitatori di tensione
tagliano il segnale al di sopra di un prefissato livello
oppure tagliano il segnale al di sotto di un dato livello di riferimento
oppure lasciano passare il segnale compreso tra due livelli, tagliando sia quello al disotto che quello al di sopra
Nel circuito di figuraNel circuito di figura
per Vin<E, il diodo è interdetto e nella resistenza R non c’è caduta di tensione ; perciò Vout=Vin
per Vin>E, il diodo è polarizzato direttamente; poichè Vak0 allora Vout E
in definitiva, la tensione Vout non può superare il valore E
Vin
Vout
+
-
E10V1kHz
Vin-20/20V R
-30.00 V -15.00 V 0.000 V 15.00 V
15.00 V
5.000 V
-5.000 V
-15.00 V
-25.00 V
-35.00 V
A: voutE
E
Il circuitoIl circuito
è, quindi, un limitatore che taglia la parte di segnale al di sopra di E (livello di riferimento); ciò è confermato dalla risposta ad un segnale sinusoidale di picco 20V, che viene cimato quando esso supera il riferimento di 10V
Vin
Vout
+
-
E10V1kHz
Vin-20/20V R
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
25.00 V
15.00 V
5.000 V
-5.000 V
-15.00 V
-25.00 V
A: vin
B: vout
In questo altro circuitoIn questo altro circuito
per Vin<E, il diodo è polarizzato direttamente; poichè Vak0 allora Vout E
per Vin>E, il diodo è interdetto e nella resistenza R non c’è caduta di tensione ; perciò Vout=Vin
in definitiva, la tensione Vout non può scendere al di sotto del valore E
Vin
Vout
+
-
E10V1kHz
Vin-20/20V R
-30.00 V -15.00 V 0.000 V 15.00 V
22.50 V
17.50 V
12.50 V
7.500 V
A: vout
E
E
Il circuitoIl circuito
è, quindi, un limitatore che taglia la parte di segnale al di sotto di E (livello di riferimento); ciò è confermato dalla risposta ad un segnale sinusoidale di picco 20V, che viene cimato quando esso scende al di sotto dell riferimento di 10V
Vin
Vout
+
-
E10V1kHz
Vin-20/20V R
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
25.00 V
15.00 V
5.000 V
-5.000 V
-15.00 V
-25.00 V
A: vin
B: vout
Il limitatore a due livelliIl limitatore a due livelli
può essere realizzato mettendo in parallelo due limitatori ad un livello (E2>E1); infatti:
per Vin<E1, D1 è ON mentre D2 è OFF; essendo Vak10, Vout E1
per E1<Vin< E2, D1 e D2 sono OFF; la caduta su R è, allora, nulla e Vout=Vin
per Vin>E2, D1 è OFF mentre D2 è ON; essendo Vak20, Vout E2
-30.00 V -10.00 V 10.00 V 30.00 V
22.50 V
17.50 V
12.50 V
7.500 V
A: voutVin Vout
+
-
E220V
D2
+
-
E110V
D1
1kHz
Vin-30/30V
R1k
E1E2E1
E2
Ciò è confermatoCiò è confermato
dalla risposta ad un segnale sinusoidale di picco 30V che viene cimato per tensioni inferiori a E110V e per tensioni superiori a E220V
Vin Vout
+
-
E220V
D2
+
-
E110V
D1
1kHz
Vin-30/30V
R1k
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
30.00 V
10.00 V
-10.00 V
-30.00 V
A: vin
B: vout
Un limitatore a due livelli Un limitatore a due livelli simmetricisimmetrici
può essere ottenuto usando due Zener uguali; infatti: per Vin positivi e maggiori di Vz, D1 entra in
conduzione inversa mentre D2 conduce direttamente e VoutVz
per Vin più negativi di -Vz, D1 entra in conduzione diretta mentre D2 conduce inversamente e Vout-Vz
Vout
Vin
Fig.41000 Hz
Vin-20/20V
10VD2
10VD1
R
-30.00 V -10.00 V 10.00 V 30.00 V
12.50 V
7.500 V
2.500 V
-2.500 V
-7.500 V
-12.50 V
A: vout
Per valori di VinPer valori di Vin
compresi tra –Vz (-10V) e +Vz(+10V), entrambi i diodi sono interdetti ed allora Vout=Vin; ciò è confermato dalla risposta ad un segnale triangolare di picco 20V che viene cimato per tensioni inferiori a E1-10V e per tensioni superiori a E2+10V
0.000ms 0.750ms 1.500ms 2.250ms
20.00 V
10.00 V
0.000 V
-10.00 V
-20.00 V
A: vin
B: vout
Vout
Vin
Fig.41000 Hz
Vin-20/20V
10VD2
10VD1
R