DINFO Qui la ricerca genera fatturato - Il Sole 24 Ore...prestazioni, e la possibilità di LeanCost...

1
Eventi Lunedì 13 maggio 2013 6 Informatica, ICT e Telecomunicazioni C onoscere con precisione il costo di produzione di un prodotto industriale è fondamentale per calcola- re i propri margini e realiz- zare preventivi. Non è però una operazione semplice e richiede l’esperienza di chi lavora da anni nel settore specifico e lunghi tempi di analisi. E se esistesse uno strumento per stimare il costo direttamente dal mo- dello 3D? Da questo desi- derio nasce LeanCost, il fiore all’occhiello della suite LeanDesign sviluppata da Hyperlean. Con LeanCost i tempi di pre- è proiettato nell’Ict il corso di laurea triennale in Infor- matica del nuovo Dipartimen- to di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara. Un corso all’insegna della compe- titività tecnologica, che offre agli studenti numerose oppor- tunità di formazione di alto li- vello, sia per proseguire gli stu- di, sia per l’ingresso nel mondo del lavoro. Per chi sceglie questa seconda strada, le competenze alta- mente professionali trovano riscontro nell’alto grado di oc- cupazione in ambito informa- tico: il 75% degli studenti ha esperienze lavorative già pri- ma di laurearsi, circa l’80% dei laureati è occupato a un anno dalla laurea e più dell’80% di questi ritiene che gli insegna- menti ricevuti siano utili per le proprie attività lavorative (dati AlmaLaurea, 2013). A Ferrara gli studenti di In- formatica possono contare su metodologie di apprendimen- to attivo in aule informatiche dotate di decine di postazioni di lavoro, apparati di video- conferenza per la teledidattica, un laboratorio di reti con si- mulazione di reti estese, labo- ratori di calcolo, anche ad alte prestazioni, e la possibilità di LeanCost è la soluzione per la preventivazione sul modello 3D Il corso di laurea in Informatica per competenze altamente professionali La certezza sui costi del prodotto La competitività passa dall’Ict parazione del preventivo si riducono del 40-60%, l’accu- ratezza della stima nelle pri- me fasi arriva già al 90-95%, l’aggiornamento dei dati è au- tomatico e veloce. In sintesi, il costo diventa un dato proget- tuale e le modifiche tecniche in fase avanzata scendono del 30-40%. Spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, Hyperlean nasce nel 2010 dall’iniziativa di sei giovani ricercatori universitari prove- nienti dal campo dei metodi e sistemi avanzati per l’inge- gneria industriale e da Bies- se, azienda del settore della consultare online il patrimo- nio bibliotecario. L’ottima proporzione fra do- centi e studenti facilita anche il coinvolgimento degli stu- denti nelle molte attività di ricerca d’avanguardia in cui sono impegnati i docenti, co- me per esempio l’ottimizza- zione numerica, le architetture massicciamente parallele, la ricostruzione delle immagini tomografiche, il calcolo larga- mente distribuito. A completamento della forma- zione, sono previsti percorsi di tirocinio in aziende ed enti di meccanica per l’industria del mobile. Hyperlean sviluppa e commercializza sistemi sof- tware innovativi a supporto del processo di progettazione e della gestione del know-how aziendale. In particolare LeanCost è un sistema soſtware innova- tivo per preventivare il co- sto di prodotti e di processi industriali in modo facile e veloce. In grado di leggere modelli 3D generati con di- versi sistemi Cad, permette, in tempi rapidi e in modo semiautomatico, di stimare in modo accurato il costo di un prodotto meccanico e mecca- tronico e simulare soluzioni progettuali e produttive con- siderandone tempi e costi di produzione fin dalla fase di ideazione. LeanCost permette inoltre di confrontare diversi scenari produttivi, anche in paesi stranieri, memorizzare le simulazioni, e aggiornare preventivi precedenti allo sta- to attuale. In fase di sviluppo sono Le- anConf, per la configurazio- ne flessibile di piattaforme di prodotto, e LeanCm, per la gestione delle modifiche in fase di progettazione e calcolo degli impatti. ricerca e la possibilità di perio- di di studio all’estero. Le competenze acquisite ren- dono il laureato in Informa- tica dell’Università di Ferrara altamente competitivo per svolgere un ampio ventaglio di attività: da quella autonoma di libero professionista all’oc- cupazione nell’amministrazio- ne pubblica, dall’impiego in società di servizi e nei centri di elaborazione dati, sia pub- blici sia privati, alla frequenza di corsi di laurea magistrale e dottorati di ricerca in Italia e all’estero. ■■ HYPERLEAN / Spin off dell’Università Politecnica delle Marche ■■ UNIVERSITà DI FERRARA / Offre molte opportunità di formazione ratterizzati dall’acquisizione, elaborazione, trasmissione e utilizzazione dell’informazio- ne e della conoscenza, risorse essenziali della nuova società. Il Dinfo afferisce inoltre a vari centri e consorzi interuniver- sitari, tra i quali si segnalano il Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le te- lecomunicazioni), il Mecsa (Microwave engineering cen- ter for space applications) e il Midra (Multidisciplinary Institute for development re- search and applications), che svolgono un ruolo importan- te nel panorama nazionale di cooperazione scientifica di alto livello fra le università e le imprese. Quella del Dinfo è una realtà italiana importan- te, proiettata nel futuro ma con radici ben piantate nella storia e tradizione dell’ateneo fiorentino. Nei primi anni del secondo dopoguerra Nello Carrara, compagno di studi di Enrico Fermi, costituì a Fi- renze l’Iroe (Istituto di ricerca delle onde elettromagnetiche) del Cnr. Quel nucleo di ri- cercatori all’avanguardia nel campo dell’elettronica e delle microonde avrebbe contri- buito significativamente anni dopo, nel 1972, a fondare la facoltà di Ingegneria fioren- tina, da sempre molto legata all’industria ad alto contenu- to tecnologico. Non è certo un caso che oltre un quarto del budget di ricerca del Din- fo proviene da contratti diret- ti con aziende e che il dipar- timento abbia dato origine a diversi spin-off. Le altre prin- cipali fonti di finanziamento sono la Comunità europea, il Miur e la regione Toscana. E anche questo non è un caso. La ricerca oggi ha questa dop- pia anima: prospettive globali e realtà locale. Solo per citare un paio di esempi: smart ci- ties e beni culturali, due set- tori in cui il Dinfo, così come l’università di Firenze nel suo complesso, sono protagonisti e in cui si coniugano tecnolo- gie interdisciplinari frutto di collaborazioni internazionali e applicazioni a misura del territorio. Molteplici e in set- tori diversi sono le realizza- zioni con applicazioni prati- che, come quelle nelle figure, anche in collaborazione con industrie. ■■ DINFO / Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze Qui la ricerca genera fatturato Laurea triennale e magistrale oltre a un dottorato in Ingegneria dell’informazione C on il varo della riforma il volto dell’Università italiana è radicalmente cam- biato. Non esistono più le Facoltà, ma solo le Scuole e i Dipartimenti, ora più grandi e più omogenei di un tempo e, soprattutto, più influenti e autonomi. In grado di im- postare una propria policy e avere precisi indirizzi strate- gici nel sempre più competiti- vo mercato delle risorse e dei finanziamenti per la ricerca. Un campo in cui il Dinfo (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), uno dei 24 dipartimenti dell’Univer- sità di Firenze, si muove con successo e determinazione: dodici milioni di euro (esclusi i costi del personale struttura- to) con previsione di crescita è il budget per il 2013, per uno staff di 68 professori e ricercatori, 23 tecnici e am- ministrativi e 126 giovani fra post-doc e studenti di dotto- rato, vero investimento per il futuro. Al Dinfo afferiscono due corsi di laurea triennale (Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, Ingegne- ria informatica), cinque corsi di laurea magistrale (Inge- gneria biomedica, Ingegneria elettronica, Ingegneria infor- matica, Ingegneria elettrica e dell’automazione, Ingegneria delle telecomunicazioni) e un corso di dottorato in In- gegneria dell’Informazione per un totale di circa 1.400 studenti. Perché sono loro, gli studenti, il fine ultimo delle attività di didattica e ricerca e i portatori delle idee senza le quali tutto il resto avrebbe ben poco senso. Il Dinfo è il dipartimento di riferimento per le Tecnologie dell’Infor- mazione e della Comunica- zione (Ict, Information and Communications Techno- logy), nel cui ambito svolge ricerche avanzate di automa- tica, elettronica, informatica, telecomunicazioni, elettro- magnetismo, ma anche di ri- cerca operativa, bioingegne- ria e elettrotecnica. Studia e progetta reti wireless, radar, sensori e apparati elettronici, soſtware avanzato, sistemi ad ultrasuoni, satellitari, di con- trollo e telerilevamento, di elaborazione e interpretazio- ne di contenuti multimediali, di supporto alle decisioni, di sicurezza e protezione dell’in- formazione e telematici. Fa ricerca in settori apparente- mente diversi, ma tutti ca- Hyperlean offre soluzioni intelligenti e flessibili per il business Ambiti di ricerca accomunati dall’acquisizione, elaborazione, trasmissione e utilizzazione dell’informazione Monitoraggio della caldera dello Stromboli mediante un radar progettato dal Dinfo Sistema a interazione naturale progettato da ricercatori del Dinfo installato a Palazzo Medici Riccardi a Firenze Un’aula dell’Università di Ferrara

Transcript of DINFO Qui la ricerca genera fatturato - Il Sole 24 Ore...prestazioni, e la possibilità di LeanCost...

Page 1: DINFO Qui la ricerca genera fatturato - Il Sole 24 Ore...prestazioni, e la possibilità di LeanCost è la soluzione per la preventivazione sul modello 3D Il corso di laurea in Informatica

EventiLunedì 13 maggio 20136 Informatica, ICT e Telecomunicazioni

Conoscere con precisione il costo di produzione

di un prodotto industriale è fondamentale per calcola-re i propri margini e realiz-zare preventivi. Non è però una operazione semplice e richiede l’esperienza di chi lavora da anni nel settore specifico e lunghi tempi di analisi. E se esistesse uno strumento per stimare il costo direttamente dal mo-dello 3D? Da questo desi-derio nasce LeanCost, il fiore all’occhiello della suite LeanDesign sviluppata da Hyperlean.Con LeanCost i tempi di pre-

èproiettato nell’Ict il corso di laurea triennale in Infor-

matica del nuovo Dipartimen-to di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara. Un corso all’insegna della compe-titività tecnologica, che offre agli studenti numerose oppor-tunità di formazione di alto li-vello, sia per proseguire gli stu-di, sia per l’ingresso nel mondo del lavoro. Per chi sceglie questa seconda strada, le competenze alta-mente professionali trovano riscontro nell’alto grado di oc-cupazione in ambito informa-tico: il 75% degli studenti ha esperienze lavorative già pri-ma di laurearsi, circa l’80% dei laureati è occupato a un anno dalla laurea e più dell’80% di questi ritiene che gli insegna-menti ricevuti siano utili per le proprie attività lavorative (dati AlmaLaurea, 2013).A Ferrara gli studenti di In-formatica possono contare su metodologie di apprendimen-to attivo in aule informatiche dotate di decine di postazioni di lavoro, apparati di video-conferenza per la teledidattica, un laboratorio di reti con si-mulazione di reti estese, labo-ratori di calcolo, anche ad alte prestazioni, e la possibilità di

LeanCost è la soluzione per la preventivazione sul modello 3D Il corso di laurea in Informatica per competenze altamente professionali

La certezza sui costi del prodotto La competitività passa dall’Ict

parazione del preventivo si riducono del 40-60%, l’accu-ratezza della stima nelle pri-me fasi arriva già al 90-95%, l’aggiornamento dei dati è au-tomatico e veloce. In sintesi, il costo diventa un dato proget-tuale e le modifiche tecniche in fase avanzata scendono del 30-40%. Spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, Hyperlean nasce nel 2010 dall’iniziativa di sei giovani ricercatori universitari prove-nienti dal campo dei metodi e sistemi avanzati per l’inge-gneria industriale e da Bies-se, azienda del settore della

consultare online il patrimo-nio bibliotecario.L’ottima proporzione fra do-centi e studenti facilita anche il coinvolgimento degli stu-denti nelle molte attività di ricerca d’avanguardia in cui sono impegnati i docenti, co-me per esempio l’ottimizza-zione numerica, le architetture massicciamente parallele, la ricostruzione delle immagini tomografiche, il calcolo larga-mente distribuito.A completamento della forma-zione, sono previsti percorsi di tirocinio in aziende ed enti di

meccanica per l’industria del mobile. Hyperlean sviluppa e commercializza sistemi sof-tware innovativi a supporto del processo di progettazione e della gestione del know-how aziendale. In particolare LeanCost è un sistema software innova-tivo per preventivare il co-sto di prodotti e di processi industriali in modo facile e veloce. In grado di leggere modelli 3D generati con di-versi sistemi Cad, permette, in tempi rapidi e in modo semiautomatico, di stimare in modo accurato il costo di un prodotto meccanico e mecca-tronico e simulare soluzioni progettuali e produttive con-siderandone tempi e costi di produzione fin dalla fase di ideazione. LeanCost permette inoltre di confrontare diversi scenari produttivi, anche in paesi stranieri, memorizzare le simulazioni, e aggiornare preventivi precedenti allo sta-to attuale. In fase di sviluppo sono Le-anConf, per la configurazio-ne flessibile di piattaforme di prodotto, e LeanCm, per la gestione delle modifiche in fase di progettazione e calcolo degli impatti.

ricerca e la possibilità di perio-di di studio all’estero. Le competenze acquisite ren-dono il laureato in Informa-tica dell’Università di Ferrara altamente competitivo per svolgere un ampio ventaglio di attività: da quella autonoma di libero professionista all’oc-cupazione nell’amministrazio-ne pubblica, dall’impiego in società di servizi e nei centri di elaborazione dati, sia pub-blici sia privati, alla frequenza di corsi di laurea magistrale e dottorati di ricerca in Italia e all’estero.

■■■ HYPERLEAN / Spin off dell’Università Politecnica delle Marche ■■■ UNIVERSITà DI FERRARA / Offre molte opportunità di formazione

ratterizzati dall’acquisizione, elaborazione, trasmissione e utilizzazione dell’informazio-ne e della conoscenza, risorse essenziali della nuova società.Il Dinfo afferisce inoltre a vari centri e consorzi interuniver-sitari, tra i quali si segnalano il Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le te-lecomunicazioni), il Mecsa

(Microwave engineering cen-ter for space applications) e il Midra (Multidisciplinary Institute for development re-search and applications), che svolgono un ruolo importan-te nel panorama nazionale di cooperazione scientifica di alto livello fra le università e le imprese. Quella del Dinfo è una realtà italiana importan-

te, proiettata nel futuro ma con radici ben piantate nella storia e tradizione dell’ateneo fiorentino. Nei primi anni del secondo dopoguerra Nello Carrara, compagno di studi di Enrico Fermi, costituì a Fi-renze l’Iroe (Istituto di ricerca delle onde elettromagnetiche) del Cnr. Quel nucleo di ri-cercatori all’avanguardia nel campo dell’elettronica e delle microonde avrebbe contri-buito significativamente anni dopo, nel 1972, a fondare la facoltà di Ingegneria fioren-tina, da sempre molto legata all’industria ad alto contenu-to tecnologico. Non è certo un caso che oltre un quarto del budget di ricerca del Din-fo proviene da contratti diret-ti con aziende e che il dipar-timento abbia dato origine a diversi spin-off. Le altre prin-cipali fonti di finanziamento sono la Comunità europea, il Miur e la regione Toscana. E anche questo non è un caso. La ricerca oggi ha questa dop-pia anima: prospettive globali e realtà locale. Solo per citare un paio di esempi: smart ci-ties e beni culturali, due set-tori in cui il Dinfo, così come l’università di Firenze nel suo complesso, sono protagonisti e in cui si coniugano tecnolo-gie interdisciplinari frutto di collaborazioni internazionali e applicazioni a misura del territorio. Molteplici e in set-tori diversi sono le realizza-zioni con applicazioni prati-che, come quelle nelle figure, anche in collaborazione con industrie.

■■■ DINFO / Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze

Qui la ricerca genera fatturatoLaurea triennale e magistrale oltre a un dottorato in Ingegneria dell’informazione

Con il varo della riforma il volto dell’Università

italiana è radicalmente cam-biato. Non esistono più le Facoltà, ma solo le Scuole e i Dipartimenti, ora più grandi e più omogenei di un tempo e, soprattutto, più influenti e autonomi. In grado di im-postare una propria policy e avere precisi indirizzi strate-gici nel sempre più competiti-vo mercato delle risorse e dei finanziamenti per la ricerca.Un campo in cui il Dinfo (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), uno dei 24 dipartimenti dell’Univer-sità di Firenze, si muove con successo e determinazione: dodici milioni di euro (esclusi i costi del personale struttura-

to) con previsione di crescita è il budget per il 2013, per uno staff di 68 professori e ricercatori, 23 tecnici e am-ministrativi e 126 giovani fra post-doc e studenti di dotto-rato, vero investimento per il futuro. Al Dinfo afferiscono due corsi di laurea triennale (Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, Ingegne-ria informatica), cinque corsi di laurea magistrale (Inge-gneria biomedica, Ingegneria elettronica, Ingegneria infor-matica, Ingegneria elettrica e dell’automazione, Ingegneria delle telecomunicazioni) e un corso di dottorato in In-gegneria dell’Informazione per un totale di circa 1.400 studenti. Perché sono loro, gli studenti, il fine ultimo delle attività di didattica e ricerca e i portatori delle idee senza le quali tutto il resto avrebbe ben poco senso. Il Dinfo è il dipartimento di riferimento per le Tecnologie dell’Infor-mazione e della Comunica-zione (Ict, Information and Communications Techno-logy), nel cui ambito svolge ricerche avanzate di automa-tica, elettronica, informatica, telecomunicazioni, elettro-

magnetismo, ma anche di ri-cerca operativa, bioingegne-ria e elettrotecnica. Studia e progetta reti wireless, radar, sensori e apparati elettronici, software avanzato, sistemi ad ultrasuoni, satellitari, di con-trollo e telerilevamento, di elaborazione e interpretazio-ne di contenuti multimediali, di supporto alle decisioni, di sicurezza e protezione dell’in-formazione e telematici. Fa ricerca in settori apparente-mente diversi, ma tutti ca-

Hyperlean offre soluzioni intelligenti e flessibili per il business

Ambiti di ricerca accomunati

dall’acquisizione, elaborazione, trasmissione

e utilizzazione dell’informazione

Monitoraggio della caldera dello Stromboli mediante un radar progettato dal Dinfo

Sistema a interazione naturale progettato da ricercatori del Dinfo installato a Palazzo Medici Riccardi a Firenze

Un’aula dell’Università di Ferrara