Digital Press Music #1 | Gennaio 2016

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Dal 1994 Press Music è il punto di riferimento per i locali e le band che propongono musica live in Veneto.

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Di che colore è il vostro anno nuovo?La crisi perdura, le aziende continuano a chiudere, la disoccupazione è un dramma senza soluzioni, il pote-re d’acquisto del nostro denaro è in continua discesa. Potrei continuare per ore a elencare le situazioni ne-gative, e sono davvero tante, di questo Paese ormai abbandonato alla deriva nelle mani di pochi avidi timo-nieri. Personalmente ho sempre apprezzato l’estetica del colore “nero”, fino a quando non ha cominciato a tingere il futuro a cui sembra destinata l’Italia.Mi auguro di continuare a desiderare, come lo auguro a tutti voi in questo inizio d’anno, perché è solo attra-verso il desiderio che possiamo cambiare il mondo e ottenere il meglio dalla nostra vita. Desiderare è ado-peraci per ottenere quello che ci serve per essere felici e tingere di mille colori le strade che percorriamo. Sì, il colore del mio anno nuovo è bello e molto colorato.

MarioTio presenta il progetto M Rock di Pietro Za-netti, un artista che dalla fine degli anni Settanta ha saputo esprimersi all’interno di vari filoni musicali, dalla dark wave, all’elettronica, fino a tornare a sono-rità rock e hard rock nel suo ultimo lavoro, Walking Alone.

Alessandra Scalabrin questo mese incontra Barbra Streisand, una donna pluripremiata non solo in campo musicale, ma anche in quello cinema-tografico, vincendo un oscar nel 1969 come miglio-re attrice. Il fatto curioso è come, in gioventù, i suoi famigliari abbiano sempre cercato di dissuaderla a intraprendere una carriera artistica di questo tipo, convinti che il suo aspetto non proprio attraente, fosse un ostacolo invalicabile per arrivare al suc-cesso. Il suo charme e la sua determinazione hanno poi dimostrato il contrario: che la bellezza esteriore non è la qualità essenziale per comunicare ed essere apprezzati e che essa, viene da chiedermi, potrebbe avere un valore assolutamente relativo.Ma la bellezza esteriore è davvero un fatto relativo? Pensandoci bene, credo di no. Una donna o un uomo avvenenti sono oggettivamente belli; la bellezza complessiva di una persona, invece, si misura per-cependo la bontà di molte altre sue caratteristiche.

La bellezza esteriore è in qualche misura con-dizionata da come la persona si rapporta con gli altri, il suo linguag-gio, la sua cultura, il suo carisma, il suo fascino, la sua sensibilità, e più questi ingredienti sono evidenti e più ne giova anche l’esteriorità nella per-cezione di chi l’osserva. Questo vale anche nei casi di attrazione tra uomo e donna, perché penso che a nessuno piacerebbe essere esclusivamente un “og-getto sessuale” negli occhi e nei pensieri dell’altro.Una persona “bella”, quindi, piace indipendentemente dal sesso di chi entra in relazione con lei; innamorar-si di una persona “bella”, invece, è un’altra cosa. In quest’ultimo caso non c’è più alcuna separazione evi-dente tra bellezza esteriore e “bellezza di contenuti”; la nostra amata (o il nostro amato), viene percepita in tutta la sua natura. Ci innamoriamo sì del suo corpo, ma in stretta correlazione a ogni gesto ed espressio-ne particolare che ci colpiscono e che memorizziamo affettuosamente, alla sua voce e alla qualità di ciò che dice, alla sua sensibilità e a quello che è in grado di trasmetterci.

Dopo un anno, ritornano i Feedback! Questa vol-ta nella grande raccolta a schede da ritagliare di PressStage. Pubblicati nel gennaio 2015 come Band del mese, di fatto hanno inaugurato il nuovo e fortu-nato ciclo editoriale di Press Music.Sono sicuro, che ritrovarli in questo numero 1 del 2016, sarà di buon auspicio per il futuro! La band dispone di una formazione di tutto rispetto, tecnicamente molto preparata e con un repertorio, fatto anche di musica propria, molto particolare e accattivante. Quest’anno, a fianco della band principale, si esibiscono anche in versione acustica a tre elementi, proponendo cover rivisitate dei grandi classici del rock.

La Selected Band di gennaio sono i vicentini Ar-monight, già introdotti sulle pagine di PM a ottobre da MarioTio e qui raccontati e intervistati da Andrea Messidor e Alessandra Scalabrin, che come ogni mese offrono ai lettori una descrizione autentica e ineguagliabile dei vari artisti che presentano. Gli Ar-monight sono una rock band in continua evoluzione, ma sicuri di come vogliono continuare a sentirsi in rapporto con la musica, senza costrizioni, spensierati e con una gran voglia di divertirsi. Tutto questo lo rac-contano molto bene nel loro ultimo lavoro, Who We Really Are, un disco da amare e da ascoltare.

Roberto [email protected] su www.pressmusic.it

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San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Digito Live Dance | Pop dance

PadovaPOSITIVA | Rock’n’roll, RockabillyRe di Mezzo

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Killer Inc. | Tributo AC/DC

Abbazia Pisani PDPOSITIVA | Rock’n’roll, RockabillyRicky’s Pub

Pegolotte di Cona | VEBAR LE TENTAZIONITributo Italiano | Solo musica italiana

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Skyfall | Tributo Adele

Solesino | PDSPINO BAR | 329.2130396DJ Rena, Dj Nazareth, Dj Turiaco

Battaglia Terme | PDTHE TRASH MODE | Tributo Depeche modeBaccanale

Sandrigo | VIHOUSTON ROCKERS | Classic RockWallace Pub

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Neottanta | Festa anni Ottanta

Codigoro | FEPOSITIVA | Rock’n’roll, RockabillyCaffè Pigna

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Black Pearl | Female rock

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Iguana | Tributo Guns N’Roses

Marano Vicentino | VIRED HOT CHILI CRAKERS | Tributo RHCPPoker Kapei

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Hot Licks | Female rock

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Gambler | Tributo Pink Floyd

Savorgnano | UDTHE TRASH MODE | Tributo Depeche modeBig River

Flumignano | UDPOSITIVA | Rock’n’roll, RockabillyMondelli Stable

Pegolotte di Cona | VEBAR LE TENTAZIONIMothership | Tributo Led Zeppelin

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Butch Dj Selection

Solesino | PDSPINO BAR | 329.2130396Marco Bellini | Un’icona del clubbing italiano nato artisticamente a Trieste negli anni ’80 a colpi di House Music. Durante la sua carriera ha suonato in tantissimi club in Italia e all’ estero.

Piove di Sacco | PDCIVICO 8I Giullari | Rock

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631The Clearwater | Tributo ai Creedence

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www.pressmusic.it

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Isola Mantegna - Piazzola sul Brenta | PDSOUTHERN CROSS PUB | 348.5683516Wild Wings | Rock, folk, country

Carmignano | PDTHE TRASH MODE | Tributo Depeche modePrince

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Seattle’s | Grunge

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Carson Trucker Band | Country & southern rock

Pegolotte di Cona | VEBAR LE TENTAZIONILaura Pausini tributo

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Butch Dj Selection

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Do’Storieski | Duomusicomicantautoralelastico

Isola Mantegna - Piazzola sul Brenta | PDSOUTHERN CROSS PUB | 348.5683516Forklift Elevator | Musica Inedita

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Joeblack Band | Tributo Joe Cocker

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Velvet Dress | Tributo U2

Solesino | PDSPINO BAR | 329.2130396Dj Nazareth & Dj Rena

Codigoro | FENOPLACE | Tributo CranberriesPigna Irish Pub

Isola Mantegna - Piazzola sul Brenta | PDSOUTHERN CROSS PUB | 348.5683516Betadone | Tributo Skunk Anansie e Guano Apes

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Pedrazzo | TNPOSITIVA | Rock’n’roll, RockabillyPollo Pub

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Rusty Blades | Rock

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Defenders | Rock 360°

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Butch Dj Selection

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Kris Blues Band

Piove di Sacco | PDCIVICO 8The Trash Mode | Tributo Depeche Mode

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631Xverso | Tributo Tiziano Ferro

San Pietro di Strà | VERED HOT CHILI CRAKERS | Tributo RHCPBrasserie Houblon

Solesino | PDSPINO BAR | 329.2130396Dj Eric House Device & Dj Mtm

è in continuo aggiornamento.Per essere sempre informato

sugli eventi vista il sitowww.pressmusic.it

oppure la nostra pagina Facebook

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San Pietro di Strà | VEFEEDBACK | Concerto rockBrasserie Houblon

Isola Mantegna - Piazzola sul Brenta | PDSOUTHERN CROSS PUB | 348.5683516Angel Whine | Tributo B. Sabbath e O. Osbourne

Origano | VETHE TRASH MODE | Tributo Depeche modeFermo Posta

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Fallen

San Martino di Lupari | PDLA BASE - Live Factory | 347.9437631H1N1 | Rock show band

Pegolotte di Cona | VEBAR LE TENTAZIONIAnime in Plexiglass | Tributo Ligabue

Piove di Sacco | PDCIVICO 8Butch Dj Selection

OGNI DOMENICA 20.05 - 21.45RADIO COOPERATIVA PADOVA

MarioTio insieme a Alessia ed Elena con tutte le principali novità del panorama hard & heavy. Gli ospiti di gennaio sono:il 3 i Red Maldera power rock trio con Car-lo De Bei voce chitarra, Manuel Bisetto al basso e Pablo Drummadores alla batteria;il 17 gli Awake The Sun straordinaria dark metal band Veneziana formata da membri di Ensoph, Alkemic Generator, Cube, ed Owl Of Minerva;infine il 24 lo staff dell’edizione invernale dell’Isola rock festival che si svolgerà il 30 gennaio che ci racconterà tutti i dettagli insieme ai Kayleth, stoner rock band ve-ronese, che parteciperà all’evento ricordo organizzato con finalità benefiche dall’As-sociazione i Butei di Isola della Scala (VR). Restate sintonizzati e buon ascolto!

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Carissimi lettori, questo mese dedico l’articolo al nuovo progetto solista di un carismatico singer in attività dalla fine degli anni Settan-ta, l’M Rock di Pietro Zanetti.Pietro Zanetti nasce musical-mente nel 1979 con una delle prima punk rock band italiane, gli

Alternative Religion. Nel corso degli anni continua la sua attività esplorando vari filoni musicali, dalla dark wave negli anni Ottanta all’elettronica con i Templebeat arrivando ai Metal Music Machine. Nel 2014 dà vita all’attuale progetto M Rock. L’M Rock per Pietro Zanetti rappresenta il defi-nitivo ritorno a sonorità rock & hard rock sempre presenti nei suoi progetti ma qui più sanguigni e diretti senza troppi ricami, ovvero senza gli elementi dark o inserti di musica elet-tronica che spesso hanno caratterizzato i precedenti lavori. Per i live show e le registrazioni di “Walking Alone” Pietro si avvale di Nick, Red e Vex, tre giovani ma molto preparati mu-sicisti che rendono l’album molto fresco e dinamico. Durante la scorsa estate l’M rock band si è esibita con questa line-up in molti festival tra cui il Firestorm, il Long Valley, l’Isola Rock e il Povorock. Nel 2015 Pietro decide di mettersi in gio-co in maniera molto goliardica e partecipare alle audizioni di X Factor Italia dove il progetto, pur non passando le selezioni in quanto oggettivamente considerato fuori degli schemi te-levisivi italiani, viene accolto in maniera molto positiva dallo staff e riesce a farsi conoscere in altri ambiti guadagnando visibilità e importanti consensi. Lo scorso novembre esce, per la londinese Ghost Records, “Walking Alone” con la partecipazione, oltre ai musicisti che accompagnano Pietro nei live, anche di carismatici personaggi di spicco della no-stra scena tra cui Alex Masi, Massimo Mad Zanetti (Mad Agony) e la straordinaria cantante blues Clé. Il 29 novembre ho ospitato Pietro in trasmissione queste alcune domande.Pietro, con “Walking Alone” sei tornato alle radici del puro rock senza le contaminazioni che sono state una costante dei tuoi progetti. Cosa ti ha spinto a fare que-sta scelta? Mi piace questa domanda e con piacere ti rispondo. Dopo tanti anni di militanza in tutto quello che era contaminato, vedi Metal Music Machine o più indietro ancora con i Tem-

plebeat, avevo bisogno di tornare alle origini, ai suoni puri, distorsioni reali e bat-terie cattive ma suonate. È dal 1979 che sono sulla sce-na underground, sono tran-sitato nel rock, nel punk, fino all’industrial metal, ma il mio cuore continuava a battere solo per il rock. Concluso il ciclo vitale di tutte le band era arrivato il momento di fare quello che volevo e, perché no, un progetto solista dal sound rock senza dover scendere a compromessi con nessuno. Eccoci dunque a M rock! Sia chiaro: non rinnego nulla del mio passato artistico.Come definiresti la tua partecipazione a X-Factor? Hahaha!! Guarda, grazie ad X-Factor sono riuscito a raggiun-gere supporter che in nessun altro modo avrei raggiunto. Detto ciò, ho partecipato ad X-Factor con un progetto se vuoi ambizioso ma alla fine i fatti mi danno ragione, cioè porta-re un pò di sano rock nella tana del pop. Ho partecipato al casting e poi alle audizioni davanti ai “signori” giudici senza modificare nulla di M rock. Come vedi M rock live cosi si è visto in televisione e così lo hanno visto i 10.000 all’arena Unipol di Bologna. Ho portato una cover dei Dead or Alive “You Spin me Round” con un arrangiamento rock, un brano che faccio anche dal vivo. A molti M rock è piaciuto ad altri no. Chi se ne fotte, in stile molto Punk “Non importa se ne parlano bene o male, l’importante è che se ne parli”, ed è quello che è successo. Oltre ad una ottima promozione per “Walking Alone”, il mio nuovo cd uscito a novembre per la lon-dinese Ghost records, sono riuscito a far vedere al popolo del pop che esiste un’altro mondo in pieno fermento costituito da band, musicisti, promoter, dj, ecc. È il popolo dell’Under-ground !!Cosa c’è in cantiere nel futuro dei questo tuo progetto?Ora sono in piena promozione di “Walking Alone” tra inter-viste, radio, webzine, stampa ufficiale e concerti in piena programmazione. La label e il mio Management Metalmor-fosi mi stanno spremendo come un limone! Scherzo, sono molto contento di come stanno andando le cose , il nuovo cd piace molto ed io ne sono davvero lusingato. Grazie a tutto quello che mi sta succedendo ho molte richieste da band e artisti per collaborazioni, di sicuro accetterò tutto. Ad aprile 2016 volerò a Los Angeles per delle prove con dei musicisti californiani che spero prevedano anche dei concerti. Sarebbe una figata tor-nare a suonare negli States! Poi c’è in ballo un grosso progetto con musicisti dal calibro mondiale ma di questo non posso ancora sve-lare nulla. Come vedi, batto il ferro finché è caldo!

MATERIALERESISTENTE

Altre info:www.materialeresistente.it facebook/materialeresistente [email protected]

[email protected] su www.pressmusic.it

© Max Di Gangi Photographer

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Elisa Morello: Strange Mode, La Base - San Martino di Lupari (PD) per PressLook #2, novembre 2015

Massimo Bertolini: Alex Cole, Isola Rock - Isola della Scala (VR), Agosto 2014

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Massimo Bertolini: Tolo Marton, Woodstock - Abano Terme (PD), luglio 2015

Elisa Morello: Cristina Scabbia, Alcatraz - Milano, novembre 2015

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Elisa Morello scatta fotografie da quand’era ra-gazzina. Ha fatto esperienza lavorando in un studio fotografico, prima di decidere che era arrivato il momento di esprimersi in un’attività indipendente. Da oltre vent’anni pratica questa artistica profes-sione con una predisposizione particolare per la fotografia in situazioni di musica live, prestando attenzione anche ad altre tipologie di eventi, come i matrimoni e le cerimonie in genere.

Massimo Bertolini possiamo definirlo un bambi-no prodigio, avendo scattando la sua prima foto-grafia artistica all’età di sette anni. Da allora non si è più separato dalla sua amata fotocamera spe-cializzandosi nella fotografia musicale, per la quale realizza servizi live, book, CD, locandine; svolge la sua attività in Italia e all’estero seguendo anche altre tematiche come, la fotografia di architettura, naturalistica, per la famiglia e l’infanzia. Nel 2015 ha curato tutta la parte visiva dell’ultimo CD dei Red Maldera di Carlo Bei, “Million Dollar Star”.

Elisa e Massimo da novembre 2015 sono gli au-tori della rubrica PressLook, dove propongono ai lettori di Press Music un viaggio in tutti quei locali che hanno fatto della musica live un momento di intrattenimento per i propri clienti. I reportage che realizzano diventano un esclusivo veicolo di pro-mozione per i locali stessi, ma anche una “foto di gruppo” da conservare nel tempo per i musicisti e il pubblico che vi hanno partecipato.

PressLook racconta per immagini un evento che si è svolto durante il mese precedente l’uscita di questo numero, in uno dei tanti locali che propon-gono musica live.L’idea non è quella di scegliere un concerto perché “migliore” degli altri, né quello di dare una qualsiasi valutazione tecnica sull’esibizione degli artisti, ma esclusivamente di fissare per immagini situazioni e atmosfere che sono comunque significative per il potere aggregante che ha ancora oggi la musica, perché in grado di realizzare, al di là del genere, im-portanti momenti di socializzazione. PressLook è anche il desiderio di valorizzare tut-ti quei locali che continuano a proporre la musica come elemento importante, non solo di promozio-ne, ma anche per i connotati culturali e artistici che possiede.

PressLook #3 - Musica da vedere, a cura diElisa Morello e Massimo [email protected]

Elisa Morello: Ricky Portera, Padova, 2015

M. Bertolini: Red Maldera, CD “Million Dollar Star”, 2015

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I Feedback sono una rock band originaria di Piove di Sacco (PD) fondata nel 2005 da Alessandra Scalabrin (voce) e Nicola Livio (chitarra).La band degli inizi possedeva un indirizzo acu-stico e un repertorio che rivisitava in modo assolutamente originale e personale i grandi classici del rock, con l’obiettivo di accumulare abbastanza esperienza e tecnica per iniziare ad esprimersi attraverso brani interamente propri. Il passaggio a una formazione in elettri-co, composta da quattro elementi, è avvenuto abbastanza presto e in maniera del tutto natu-rale, motivata dal desiderio di esplorare nuove sonorità e percorsi musicali.Nel 2012, con l’arrivo di Daniele Gallan (bas-so) e Jacopo Matteucci (batteria) il gruppo

si arricchisce di nuove personalità: la voce stupenda e potente di Alessandra e il talento alla chitarra di Nicola ricevono finalmente la giusta enfasi da una sezione ritmica straordi-naria.La qualità tecnica e l’energia che esprimono in ogni concerto ha permesso ai Feedback di farsi notare e amare dal grande pubblico e, ad oggi, contano un gran numero di fan che li se-gue in ogni loro esibizione. Potenza, tecnica, passione, adrenalina e tan-to groove, sono gli ingredienti principali che la band utilizza in ogni loro show, alternando pregevoli brani inediti a cover rivisitate: un mix esplosivo che riesce a coinvolgere lo spettato-re di qualsiasi età e gusto musicale.Dal 2015 i Feedback ripropongono, in alcune situazioni, il progetto originario in acustico, con Andrea Boscolo che affianca alla chitarra Nicola e l’immancabile voce di Alessandra.

PressStage - Band Collection #7, a cura diAlessandra Scalabrin e Andrea [email protected]

Nome: FeedbackLuogo di origine:Piove di Sacco | PD - ItaliaGenere: Rock, hard rock, metalInizio attività: 2005

Facebook: FEEDBACK Tribute to RockYouTube: FEEDBACKreloadContatti:340.3057894 [email protected]

Feedback Line-UpAlessandra Scalabrin | VoceNicola Livio | ChitarraDaniele Gallan | BassoJacopo Matteucci | Batteria

Feedback Acoustic Trio Line-UpAlessandra Scalabrin | VoceNicola Livio | ChitarraAndrea Boscolo | Chitarra

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Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 17.00 alle 22,30Chiuso il lunedì

Lendinara (RO) - Via Baccari, 4

Tel. 347.6728493

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Miei preziosi lettori, prima di continuare il nostro viaggio alla scoperta di quelle donne straordinarie, che con la loro voce e il loro talento hanno lasciato un segno indelebile nel tempo, desidero augurarvi non un semplice buon anno, felice e sereno, ma un nuovo anno dove possiate finalmente esaudire i vostri desi-deri: che sia possibile? Sì, a volte lo è! “Volere è potere”, è un’aforisma coniato dai roma-ni durante una famosa battaglia: se vuoi veramente qualcosa, puoi ottenerla, basta impegnarsi. In seguito Alfred de Musset, un poeta francese nato a Parigi nel 1810 scrisse: “Per riuscire nel mondo, prendete bene in considerazione queste tre massime: vedere, è sa-pere; volere, è potere; osare, è avere”.Questa citazione, da sempre tra le mie preferite, si collega perfettamente alla vita di un’artista davvero speciale, una donna con una forza di volontà inarre-stabile e una determinazione inossidabile, diventata famosa per aver fatto tutto con successo. La sua voce, raffinata ed elegante, è considerata tra le più belle al mondo e il suo curriculum è decisamente invidiabile!Cantante, attrice, compositrice, regista e produttrice cinematografica, con una carriera costellata di premi e riconoscimenti è una vera e propria forza della na-tura, vincitrice di due premi Oscar, dieci Golden Glo-be, nove Grammy Award, sei Emmy Award e un Tony Award; le sono stati assegnati due Cable Ace award, l’American Film Institute’s Lifetime Achievement Award, due David di Donatello, come migliore attrice straniera, insieme a una lunga serie di altre onorifi-cenze nell’ambito del cinema, musica, televisione e teatro. E se non bastasse, conta anche una stella nella Hollywood Walk of Fame.Miei cari PressReaders, in questo numero di gennaio 2016, diamo il benvenuto all’ineguagliabile Barbra Streisand.

Barbara Joan Streisand, di origine ebraica, na-sce a New York nel 1942 e già da bambina dimostra un grande interesse per le attività artistiche. La sua mente estremamente creativa la porterà a fantastica-re fino a chiudersi in solitudine; per lei seguire i propri

pensieri di nascosto al mondo era una priorità assoluta. Ovviamente in famiglia questa stranez-za non era vista di buon occhio.Orfana di padre dall’età di quindici mesi, passerà la sua infanzia e adole-scenza a Brooklyn. Frequenta le elementari del quar-tiere e in questo periodo la sua passione per la musica e la recitazione crescono sempre di più; a quel tempo, infatti, le piaceva dilettarsi ad imitare i divi che vedeva in televisione. La madre e gli zii, a causa del suo aspet-to non particolarmente gradevole e convinti che l’es-sere attraenti fosse indispensabile per intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo, tenteranno invano di dissuaderla dall’esibirsi o dal cantare. Ma Barbara è forte, tenace ed intraprendente. Nulla la può fermare!Inizialmente vince una gara di talento alla Metro Goldwyn Mayer e dopo aver cambiato il suo nome in Barbra, dal sapore più distintivo, decide di frequen-tare dei corsi e delle lezioni di perfezionamento, che pagherà lavorando come cantante nei night club di New York. Siamo all’inizio degli anni Sessanta e dopo qualche anno di gavetta, ottiene finalmente il suo primo in-gaggio importante a Broadway in un musical. Subito dopo firma un contratto con la Columbia e nel 1963 pubblica il suo primo disco, The Barbra Streisand Album. Il disco vende un gran numero di copie e nel giro di pochi mesi ne inciderà altri tre; ma anziché ap-profittare della sua popolarità come cantante, decide di recitare ancora a Broadway nello spettacolo Funny Girl, da cui verrà tratta la canzone People.Nel 1965 conduce il suo primo programma in tivù, My Name is Barbra e nel 1967 va a Hollywood per girare il film tratto da Funny Girl, per cui vince un Academy Award. Sicura, appagata, economicamente e artisti-camente soddisfatta, sembra che il successo non possa più sfuggirle di mano. Purtroppo, invece, negli anni seguenti andrà incontro ad una serie di flop. I film successivi sono dei clamorosi insuccessi; il suo nome non sembra più sufficiente per indurre la gente a strappare i biglietti al botteghino. Ancora una vol-ta, è la musica che salva l’artista. L’incisione di una cover di Laura Nyro, dal titolo Stoney End, balza a sorpresa nella top ten, rilanciando il suo nome a tut-ti i livelli. Recita quindi nella commedia The Owl and the Pussycat a cui segue il film Come eravamo, il cui tema va anch’esso al numero uno in classifica; subi-to dopo è il momento di È nata una stella, film che

BARBRA STREISAND

Alessandra [email protected] su www.pressmusic.it

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contiene Evergreen, altro singolo da numero uno. Da quel momento in poi, ogni album di Barbra sarà un successo e venderà almeno un milione di copie.Barbra è sempre stata una donna sicura di sé, deter-minata e forte. Queste sue caratteristiche, sommate ad una sensualità innata, l’hanno resa un sex symbol hollywoodiano; in una sua citazione dichiarò: “Sono arrivata a Hollywood, senza cambiare il mio naso, i miei denti e il mio nome. Questo è molto gratifi-cante per me”. La sua è una personalità magnetica e sono tanti i divi, molti dei quali suoi partner sul grande schermo, con cui intreccerà relazioni: Robert Redford, Omar Sharif, Kris Kristofferson, Nick Nolte, Jeff Brigdes. Con due soli, però, convolerà a nozze: nel 1963 sposerà l’atto-re Elliot Gould e da questo matrimonio nascerà Ja-son; in seguito, dopo il divorzio da Elliot, sposerà nel 1998 l’attore James Brolin.Barbra una donna, una leggenda! In più di 50 anni di carriera, questa straordinaria cantante e attrice, è riuscita a raggiungere il successo ignorando, di fatto, il genere musicale di massa più in voga e popolare del secolo, ossia il rock and roll, incidendo oltre 60 album. Di recente, ha stabilito un record personale di vendite con Guilty pubblicato nel 1980, scritto e prodotto da Berry Gibb, uno dei componenti dei Bee Gees. Anche il cinema ha continuato a darle soddi-sfazioni, ad esempio con il pregevole film Yentl del 1983, dalla colonna sonora fine e sofisticata.Miei carissimi lettori, mi auguro di aver acceso in voi la curiosità di volerne sapere di più su questa grande donna, che ci ha regalato una discografia di classe e tanti bei film. Prima di salutarvi, come ormai saprete, è mia consuetudine scegliere una brano interpretato dall’artista e tradurne il testo in italiano; la canzone che ho scelto per voi è Woman in Love, scritta nel 1980 da Barry, Maurice e Robin Gibb dei Bee Gees. Oltre ad essere diventato un grande successo, è uno dei suoi brani più rappresentativi.

UNA DONNA INNAMORATA | Barbra Streisand

La vita è un momento nello spazioquando il sogno svanisceè anche più solitariadentro di me dico addio al mattinosai che non ne sapremo mai il perché

È una strada stretta e lungaquando gli sguardi si incrocianoed il sentimento è intenso

non mi appoggio più alle certezzee inciampo, cadoma ti dono tutta me stessa

Sono una donna innamoratadisposta a fare di tuttoper averti nel mio mondoe fartici restaredifendo questo dirittoe continuerò a farlocos’altro posso fare?

Dovevi essere mio per semprema non si misura il tempo in amoreavevamo deciso dall’iniziodi vivere l’uno nel cuore dell’altra

possono esserci oceani tra di noima il mio amore sarà con tesento quello che dicinessuna verità è mai una bugiami confondo, sbaglioma ti dono tutta me stessa

Sono una donna innamoratadisposta a fare di tuttoper averti nel mio mondoe fartici restaredifendo questo dirittoe continuerò a farlocos’altro posso fare?

Sono una donna innamorataed è a te che parlosai che capisco quello che provia cosa può arrivare una donnadifendo questo dirittoe continuerò a farlo

Sono una donna innamoratadisposta a fare di tuttoper averti nel mio mondoe fartici restaredifendo questo dirittoe continuerò a farlo

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Pubblicazione mensileAnno XXIII - Numero 1 (255) - Gennaio 2016

Autorizzazione del tribunale di Padova n. 1404 del 24 febbraio 1994. Una pubblicazione di Ideal Look. Redazione e direzione: Ideal Look, viale del-la Scienza, 25, 45100 Rovigo, [email protected], www.pressmusic.it. Stampa: Tipografia Artestam-pa, Rovigo. Distribuzione gratuita.

Direttore responsabile Marco Crimi Direttore edito-riale Roberto Pratt Redazione Andrea Messidor (coordinamento), Alessandra Scalabrin (diret-tore artistico), Collaboratori Francesco Vettore, Mario Tiozzo, Monia Chinaglia, Livio Nicola, Nicola Polato, Paolo Semenzin, Raffaele Smal-done Fotografi Elisa Morello, Massimo Berto-lini Grafica e impaginazione Mattia Iommi Web editor Valentina Hilgert Distribuzione province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza.

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Michele Pavanello dopo aver pubblicato il suo primo lavoro discografico di christian music Otto Strade per la Moebius Records, esordisce ora con un nuovo singolo dal titolo Canzone di Natale, realizzato al Lounge Room Studio di Rovigo.

Canzone di Natale nasce per caso una sera quando Michele torna a casa dal lavoro e il suo figlioletto di due anni lo sorprende parlandogli di Gesù con la spontaneità e la sempli-cità che da sempre con-traddistinguono i bam-bini: “Ripensando a quel

sorriso spalancato di bimbo inconsapevole ma felice, mi chiedo cosa succederà quando un giorno in molti cercheranno di convincerlo che Gesù non esiste”. Ecco quindi Canzone di Natale, che Michele Pava-nello dedica a tutti i bambini, ma in particolar modo a quelli malati. Fino al 6 gennaio prossimo, infatti, i proventi di questo brano natalizio, attualmente in vendita in tutti i maggiori stores digitali, andranno al

Caritas Baby Hospital di Betlemme (www.aiu-tobambinibetlemme.it), ospedale pediatrico che cura bambini di “ogni religione”.

Michele Pavanello na-sce ad Adria (Ro) il 5 ago-sto 1969. Entra in conservatorio nel 1978. Dopo 5 anni le regole troppo rigide lo portano ad uscire e incontra la musica per la strada, il blues, la west coast e diversi gruppi e formazioni musicali come bassista, cantante, pianista e autore. Nel 2006 l’incontro con Don Marco Balzan e con la Tribù di Yahweh lo fanno innamorare del-la christian music e inizia a lavorare al suo progetto Otto Strade che si concretizza nel 2014 e che sta portando in tour con la Otto Strade Christian Band. A dicembre 2015 pubblica il suo nuovo singolo Can-zone di Natale, i cui proventi andranno al Caritas Baby Hospital di Betlemme.

Contatti:Facebook: @michelepavanellochristianartistTwitter: @mpava1969 www.michelepavanello.itA questo link si trova il videoclip di presentazione del singolo, www.youtu.be/vS4-axxPzec

Acquista Canzone di Natale:Itunes: www.itunes.apple.com/it/album/canzone-di-natale-michele/id1065631354?l=en Amazon: www.amazon.it/Canzone-di-Natale-Michele-Pavanello/dp/B0192R69X8

Silvia [email protected]

CANZONE DI NATALE

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Gli Armonight sono un gruppo musicale nato a Vi-cenza da un’idea del chitarrista Fjord e dal suo desi-derio di condividere le proprie canzoni con il grande pubblico.La band, composta da quattro elementi, debutta in un concerto live a Vicenza nel febbraio del 2007 con il nome di Elizabeth. In questo primi mesi di attivi-tà il successo tarda ad arrivare e i componenti non riescono a raggiungere quel feeling necessario per continuare il progetto, che a fine anno viene abban-donato. Ma Fjord, nel frattempo, ha conosciuto la chitarrista Lara, che condivide le sue idee e insieme decidono di ricostituire il gruppo con nuovi elementi. Arrivano così, nell’estate 2008, Isabel (basso), Ri-cky (batteria) e Irena (voce) e ritornano ad esibirsi in situazioni live con un nuovo nome, Armonight.Nel 2009 la cantante Irene e la bassista Isabel la-sciano e mentre il ruolo di cantante e prontamente sostituito da Sy, per quello al basso si utilizzano le prestazioni di alcuni turnisti.L’anno successivo la band firma un contratto con la EmmeCiEsse e stampa il primo album Suffering and Passion, a cui fa seguire un tour fuori dai con-fini italiani, riscuotendo un ottimo consenso di pub-blico e di critica. Nello stesso anno entrano in pianta stabile il bassista Frens e il tastierista Hokuto, a completamento della line-up.Nel 2011 continua la fase ascendente della band in Italia e all’estero con un tour nel Regno Unito. Fir-mano per la Raven Heart Music Label per la pro-

Andrea Messidor e Alessandra [email protected] su www.pressmusic.it

duzione di un nuovo album e realizzano il loro primo DVD live durante un concerto del tour inglese.In questo perio-do Ricky lascia il gruppo e da questo momento gli Armo-night non avranno più in formazione un batterista ufficiale, preferen-do ricorrere a turnisti.Il secondo album, Tales From the Heart viene pubblicato nel corso del 2012 e supportato da con-certi e tour che aumentano la notorietà della band, che ora può contare sul consenso e il sostegno di numerosi fan.Nel 2013 con il terzo disco, Recover, prodotto dal-la Klasse1 Edizioni, gli Armonight segnano una svolta nel loro stile che abbandona gradualmente le sonorità gothic e symphonic metal dei lavori prece-denti, per abbracciare un rock vivo e vivace che sot-tomette la parte sinfonica al clamore delle chitarre.Who We Really Are, l’album uscito nel 2015, con-ferma la nuova vocazione della band verso un rock che attinge alle radici del genere per diventare qual-cosa di diverso, pieno dei colori del blues, ma forte-mente moderno e attuale.

Chi siete nella vita di tutti i giorni e come vive-te il vostro rapporto con la musica nell’ordina-ria quotidianità?Lara: Beh, diciamo che siamo dei musicisti 24 ore su 24. Ovviamente ognuno di noi ha i propri impegni e interessi al di fuori della band, ma ci sentiamo sem-pre dei musicisti, non solo quando siamo su un palco o in sala prove. È un modo di essere, non un ruolo da interpretare.

Cosa serve per diventare professionisti del-la musica? È stato un vostro obiettivo fin dall’inizio?Fjord: dipende da cosa si intende per “professio-nista”, se si intende uno che riesce a pagarsi l’af-fitto coi proventi della propria band, allora penso che gli Armonight attualmente non conoscano la risposta! (ahahah!) Scherzi a parte, il musicista o lo fai per passione o fai a meno di farlo! Cono-sco troppa gente che mette su la propria band con l’intento di diventare ricco e famoso, a quelle persone mi verrebbe da dire che hanno sbagliato tutto! Noi non ci siamo mai posti questo tipo di

Nome: ArmonightLuogo di origine: Vicenza - ItaliaGenere musicale: Rock, hard rock, rock bluesInizio attività: 2007Sito ufficiale: www.armonight.comSocial:Facebook, Twitter, Instargam, Google+, ReverbnationContatti:340.4026818, [email protected]

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Nome: FjordEtà: 41Strumento: ChitarraMi piace:Sex, drug & R’n’RDicono di me:Tante cagate...troppe!

Nome: SyEtà: 26Strumento: VoceMi piace:Bere, far festa, ascoltare buona musica, i gattiDicono di me: Che sono sensibile e

stronza in parti uguali, che so ascoltare, e che sono una piccola pazza rockettara. Ah, e che sono un mutuo umano per la birra!

Nome: FrensEtà: 27Strumento: Basso,batteriaMi piace:Musica, cucina, chopper, rugby, bere e fumare in compagnia!

Dicono di me: che sono simpatico e festaiolo, determinato e di compagnia. Le ragazze mi dicono che sono un ottimo massaggiatore di piedi (ah, ah)

obiettivo, facciamo solo del nostro meglio e poi ciò che arriva, arriva! Ad oggi possiamo ritenerci fortunati visto che, grazie ai nostri concerti e alla vendita dei nostri CD, riusciamo a far fronte a tut-te le spese necessarie per la realizzazione dei no-stri progetti, ma personalmente trovo che un vero musicista è colui che non riesce a fare a meno di suonare, così come non riesce a fare a meno di mangiare, bere...respirare!

Testi e musiche sono scritti esclusivamente da Fjord. Come si inseriscono nel processo creativo di un nuovo disco gli altri compo-nenti della band?Sy: Il processo creativo e l’impronta finale del bra-no dipendono molto anche da chi lo interpreta. Ed il fatto che noi tutti amiamo ciò che Fjord ci pro-pone è uno sprone non indifferente per mettere tutti noi stessi in ciò che suoniamo o cantiamo. Diciamo che quelle che ci vengono date sono so-prattutto delle linee-guida, che poi no i rielaboria-mo secondo il nostro modo di vivere la musica, e quando ci troviamo a lavorare alle canzoni in sala prove, l’alchimia che si crea porta sempre a cer-care di rendere il brano al meglio, ognuno con le proprie peculiarità e la propria espressività.

Quanto è importante per voi la ricerca e la sperimentazione di nuovi suoni? È anche questa un’attività delegata esclusivamente a Fjord, oppure, tutti i componenti vi parte-cipano?Fjord: Intanto ci terrei a fare una precisazione alla domanda di prima, ovvero “qual’é il contributo dei componenti della band alle mie composizioni”. Chiariamo subito che pur non apportando alcuna modifica a ciò che compongo, bisogna ricordare che i brani degli Armonight suonano “così” pro-prio perché sono suonati da “questi” musicisti! Il fatto di non prendere parte a una composizione non vuol dire nulla. Io compongo e i miei colleghi interpretano ognuno la loro parte come nessun altro sarebbe capace di fare! Proprio perché fra di noi si è creato un feeling speciale e penso che questo sia il nostro vero punto di forza.Per quanto riguarda i suoni il discorso non cam-bia: oltre a comporre mi occupo anche dell’arran-giamento e pertanto mi capita spesso di lavorare con Sy per trovare la giusta interpretazione d el cantato o con Hokuto per la ricerca dei suoni di tastiera, ma ripeto, si tratta di collaborazione.L’obiettivo comune è la resa finale del brano.

La vostra attività tende a spingersi moltissi-mo oltre i confini nazionali. Che differenze avete riscontrato nel pubblico o nella gestione degli eventi musicali tra l’Italia e i Paesi euro-pei in cui siete stati?Lara: Suonare all’estero per noi è sempre entusia-smante. C’è molta differenza tra il pubblico italiano e quello di altri paesi dove ci siamo esibiti come Gal-les, Inghilterra, Olanda, ecc... le persone che vanno ai concerti si lasciano andare al divertimento molto più facilmente, sono più coinvolti. Penso sia anche una questione di cultura: in Gran Bretagna, per esempio, una buona parte della popolazione suona

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almeno uno strumento. Abbiamo conosciuto dei musicisti fantastici e alcuni anche molto giovani. Riguardo la gestione degli eventi musicali abbiamo i nostri appoggi all’estero, che per noi sono diventate persone di fiducia. Per ogni paese in cui siamo stati, sappiamo a chi fare riferimento per l’organizzazione, nel momento in cui dobbiamo tornarci a suonare. È rassicurante per noi, perché in Italia è tutto molto difficile. Fissare i concerti nei locali ormai è diventata un’impresa, mentre ti esibisci parte del pubblico non sempre risponde come vorresti e trovare collabora-tori in gamba (agenzie di booking o per la pubblici-tà...) non è così semplice, purtroppo.

Parlando del vostro ultimo disco “Who We Really Are” avete dichiarato che esso rivela tutto il vostro amore per la musica rock. Ma cosa rappresenta realmente per voi questo genere? È solo puro divertimento o possiede ancora i connotati di rottura e ribellione delle origini?Sy: Il rock che viene dall’anima ed è fatto col cuore è e sarà sempre una forma di ribellione. Chiaro che i temi, da Woodstock ad oggi, sono cambiati e, pur-troppo, le rock band costruite “a tavolino“ dai vari talent non aiutano a mantenere vivo lo spirito di questo genere musicale che si avvicina ai gusti di tutte le età. La ribellione è contro gli avvenimenti della nostra quotidianità, gli schemi che la società perbenista vorrebbe imporre, verso la negatività dilagante. Ed è proprio per questo che per noi è il genere perfetto: è energia, adrenalina, voglia di

Nome: LaraEtà: 29Strumento: ChitarraMi piace:Suonare e ascoltare musicaDicono di me: Badass

Nome: HokutoEtà: 34Strumento: Tastiere

divertirsi e soprattutto, come dice lo stesso titolo dell’album di essere solo ed esclusivamente “chi siamo davvero”. Pochi fronzoli e tanta sincerità. E lo si può vedere a ciascuno dei nostri concerti.

I brani, The Stray Dog Blues e Who We Really Are sembrano descrivere la filosofia musicale degli Armonight. Questi pezzi rappresentano il desiderio di mostrare lo spirito spensiera-to della vostra band o sono stati scritti per qualche altra ragione e hanno un significato più profondo?Fjord: Hai detto bene: questi brani descrivono la filosofia musicale degli Armonight! Nei testi è spe-cificato tutto in maniera chiara ed esplicita, senza lasciare spazio a chissà quali interpretazioni. Non siamo dei concettuali, non ci piace parlare di argo-menti complicati, preferiamo manifestare, come dici tu, il nostro spirito spensierato nel più semplice dei modi.

Qual è il vostro rapporto con il pubblico e la critica? Sono spettatori ininfluenti o in qual-che misura condizionano la vostra attività?Lara: Se dovessi dare un punteggio direi critica - 0, pubblico...mah, non saprei, sicuramente più della critica! Il pubblico per noi è molto importante per-ché senza il pubblico e i fan non saremmo nessuno. Tuttavia dal punto di vista musicale facciamo sem-pre di testa nostra, non ci facciamo influenzare da persone esterne. Piuttosto ci influenzano le nostre esperienze, la nostra voglia di crescere come band, la vita in generale. Il fatto che ci sia stata una rina-scita stilistica con la pubblicazione del quarto album dimostra quello che ho detto. Non abbiamo paura di dimostrare quello che siamo e non facciamo nien-te per far piacere agli altri. Quello che cerchiamo di dare al pubblico come ricompensa lo si vede duran-te i live, che vengono sempre apprezzati.

Parlateci dei vostri progetti attuali e futuri e aggiungete qualsiasi cosa per concludere al meglio questa intervista.Sy: Attualmente abbiamo cominciato a lavorare al nostro quinto album. Non vi anticipiamo nulla, ma preparatevi perché sarà una bomba! Tra i buoni propositi per l’anno nuovo c’è assolutamente l’or-ganizzazione di quante più date possibili, in Italia ed all’estero. Seguiteci sui network e sul nostro sito per restare sempre aggiornati. Vi aspettiamo ai no-stri live per bere, ballare e far casino insieme!! Long live rock’n’roll!!

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