Differenze tra occidentali e orientali nella lettura dello schermo del pc

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Progetto svolto per il corso di psicofisica e percezione, prof. Stucchi - Unimib. Esperimenti volti ad indagare la differenza di percezione e attenzione di elementi sullo schermo del pc da parte di orientali e occidentali.

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OCCIDENTALI E ORIENTALI: DIFFERENZE

NELLA SCELTA DELLA POSIZIONE DI UN

ELEMENTO NELLO SCHERMO

VALERIA GENNARI (758677) - MATTEO VACCA (754501)

OCCIDENTALI/ORIENTALI/ATTENZIONE/POSIZIONE NELLO

SCHERMO

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ABSTRACT

Abbiamo deciso di analizzare l'area che più attira l'attenzione nell'interfaccia di un ipotetico

sito, cercando di rilevare le significative differenze tra le scelte di occidentali e di orientali.

Ad un campione di 10 soggetti occidentali e 10 orientali è stato chiesto di scegliere quale

tra due posizioni di un'immagine all'interno del foglio che simulava lo schermo di un

computer attirasse maggiormente la loro attenzione.

INTRODUZIONE

Con questo studio ci siamo proposti di indagare le differenze nelle scelte delle aree di

attenzione all'interno di un monitor di un computer (interfaccia simulata da un foglio A4 in

orizzontale) tra lo stesso numero di soggetti occidentali e orientali. Lo scopo che ci siamo

prefissati era quello di analizzare un certo numero di soggetti al fine di individuare ed

esaminare la collocazione più idonea di un qualsiasi contenuto che risultasse rilevante

all’interno di una pagina web. Vista la differenza nel verso di lettura tra occidentali e

orientali abbiamo ipotizzato che non ci fosse corrispondenza nella collocazione più idonea

tra i soggetti delle due diverse culture proprio a causa di questa differenza culturale.

Ad un campione di 10 soggetti occidentali e di 10 soggetti orientali (cinesi e giapponesi)

abbiamo proposto, attraverso il metodo del confronto a coppie, di individuare quale tra due

posizioni di un'immagine con una didascalia all'interno del foglio attirasse maggiormente la

loro attenzione.

Lo studio dell'attenzione è un tema privilegiato di ricerca e il fatto che l'attenzione possa

modulare l'elaborazione di stimoli simultanei è da sempre noto in psicologia. Una metafora

spesso usata è quella del filtro, che lascia passare soltanto gli stimoli rilevanti. Secondo lo

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psicologo statunitense William James l’attenzione è l’insieme di dispositivi e meccanismi che

consentono di concentrare e focalizzare le proprie risorse mentali su alcune informazioni

piuttosto che su altre. Nel suo monumentale saggio Principi di Psicologia (1890) James scrive

«L’atto per cui la mente prende possesso in forma limpida e vivace di uno fra tanti oggetti e

fra diverse correnti di pensieri che si presentano come simultaneamente possibili. Essa

implica l’abbandono di certe cose, allo scopo di trattare più efficacemente con altre, ed è

uno stato che trova precisamente il suo opposto in quello stato di dispersione, confusione,

che […] viene detto “distrazione”». Quindi si tratta della “finestra” di ingresso delle

informazioni, alcune delle quali vengono selezionate ancor prima di giungere alla

consapevolezza, altre invece vengono selezionate ed elaborate anche senza giungere

direttamente alla nostra consapevolezza.

Essendo i nostri sensi, oggi più che mai, in ogni istante bombardati da una quantità di

informazioni che supera di gran lunga i limiti computazionali del nostro sistema cognitivo e

visto che l'attenzione visiva ci permette di selezionare in ogni dato momento l'informazione

più rilevante ci è sembrato interessante svolgere questo esperimento al fine di

comprendere se occidentali e orientali presentano sostanziali differenze per quanto

concerne la posizione (di un informazione, un immagine, più in generale di un elemento in

una pagina web) che maggiormente attira ed interessa.

Ci è sembrato importante approfondire questa tematica anche in relazione al fatto che lo

studio delle modalità di lettura delle pagine web costituisce ai giorni d'oggi uno strumento

indispensabile nella progettazione e realizzazione di contenuti multimediali. È infatti da

tempo accertato che tale indicatore infuisce in modo determinante su numerosi aspetti,

come la distribuzione del testo e dei contenuti e quindi anche l'inserimento di spazi

pubblicitari. Indagare e capire quali posizioni in una pagina web attirino maggiormente

l'attenzione degli utenti garantisce alla comunicazione una più accessibile ed immediata

visibilità ed un impatto più forte.

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METODO

Partecipanti

Hanno partecipato all’esperimento 20 soggetti in totale (soggetti: 10 maschi e femmine

italiani e 10 maschi e femmine cinesi e giapponesi; età media: 23; range: 20-30). I soggetti

non erano a conoscenza delle ipotesi sperimentali.

Stimoli e procedura

L’esperimento è stato così strutturato: per svolgere la fase confronto a coppie è stata scelta

un’immagine colorata sotto la quale abbiamo disposto una didascalia e sono stati creati

nove stimoli, utilizzando nove fogli differenti ognuno dei quali riportava l’immagine in un

punto diverso (Fig.1).

Gli stimoli sono stati presentati secondo il metodo del confronto a coppie di Thurstone,

per un totale di 36 confronti: n(n-1)/2. Sono stati sottoposti a questa parte

dell’esperimento venti soggetti.

Fig.1 (settori del foglio A4)

γ ε α

δ β ζ

ι θ η

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Risultati

Dopo aver somministrato i 36 confronti ai 20 soggetti, abbiamo ottenuto la matrice delle

frequenze assolute n x n come descritto dal metodo di Thurstone.

Come previsto dalla teoria, di norma, lo stimolo di riga è giudicato maggiore rispetto allo

stimolo di colonna.

Dopo aver raccolto i dati sono state elaborate le seguenti matrici, prima per i soggetti

italiani (fig. 2), poi per quanto riguarda quelli orientali (fig. 3):

- N SOGGETTI PARTECIPANTI 20:

10 SOGGETTI OCCIDENTALI

Fig. 2 (matrice con le frequenze relative per soggetti occidentali)

10 SOGGETTI ORIENTALI

Fig. 3 (matrice con le frequenze relative per soggetti orientali)

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 5 7 7 6 8 3 3 3 2

β 3 5 2 2 3 2 2 1 1

γ 3 8 5 1 4 2 2 1 2

δ 4 8 9 5 4 3 2 2 1

ε 2 7 6 6 5 2 1 2 2

ζ 7 8 8 7 8 5 3 3 3

θ 8 8 8 8 9 6 5 7 3

ι 7 9 9 8 8 6 3 5 6

η 8 9 8 9 8 6 7 4 5

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 5 7 7 3 4 2 2 8 4

β 3 5 8 4 6 3 3 6 6

γ 3 2 5 2 4 2 2 3 4

δ 7 6 8 5 8 3 6 6 6

ε 6 4 6 2 5 3 3 7 7

ζ 8 7 8 7 6 5 4 7 7

θ 8 7 8 4 6 6 5 7 8

ι 2 4 7 4 2 3 3 5 3

η 6 4 6 4 2 3 2 7 5

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A questo punto sono state calcolate le proporzioni dividendo il contenuto di ogni cella per

il numero di soggetti partecipanti.

Fig. 4 (matrice delle proporzioni soggetti occidentali)

Fig.5 (matrice delle proporzioni soggetti orientali)

Successivamente attraverso l'uso della funzione Inv.Dev.St di Microsoft Excel, sono state

costruite le 2 matrici contenenti i punti z (Fig. 6 e 7).

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 0,5 0,7 0,7 0,3 0,4 0,2 0,2 0,8 0,4

β 0,3 0,5 0,8 0,4 0,6 0,3 0,3 0,6 0,6

γ 0,3 0,2 0,5 0,2 0,4 0,2 0,2 0,3 0,4

δ 0,7 0,6 0,8 0,5 0,8 0,3 0,6 0,6 0,6

ε 0,6 0,4 0,6 0,2 0,5 0,3 0,3 0,7 0,7

ζ 0,8 0,7 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,7 0,7

θ 0,8 0,7 0,8 0,4 0,6 0,6 0,5 0,7 0,8

ι 0,2 0,4 0,7 0,4 0,2 0,3 0,3 0,5 0,3

η 0,6 0,4 0,6 0,4 0,2 0,3 0,2 0,7 0,5

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 0,5 0,7 0,7 0,6 0,8 0,3 0,3 0,3 0,2

β 0,3 0,5 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1

γ 0,3 0,8 0,5 0,1 0,4 0,2 0,2 0,1 0,2

δ 0,4 0,8 0,9 0,5 0,4 0,3 0,2 0,2 0,1

ε 0,2 0,7 0,6 0,6 0,5 0,2 0,1 0,2 0,2

ζ 0,7 0,8 0,8 0,7 0,8 0,5 0,3 0,3 0,3

θ 0,8 0,8 0,8 0,8 0,9 0,6 0,5 0,7 0,3

ι 0,7 0,9 0,9 0,8 0,8 0,6 0,3 0,5 0,6

η 0,8 0,9 0,8 0,9 0,8 0,6 0,7 0,4 0,5

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 0 0,5244005127 0,5244005127 0,2533471031 0,8416212336 -0,5244005127 -0,5244005127 -0,524400513 -0,841621234β -0,5244005127 0 -0,8416212336 -0,8416212336 -0,5244005127 -0,8416212336 -0,8416212336 -1,281551566 -1,281551566γ -0,5244005127 0,8416212336 0 -1,2815515655 -0,2533471031 -0,8416212336 -0,8416212336 -1,281551566 -0,841621234δ -0,2533471031 0,8416212336 1,2815515655 0 -0,2533471031 -0,5244005127 -0,8416212336 -0,841621234 -1,281551566ε -0,8416212336 0,5244005127 0,2533471031 0,2533471031 0 -0,8416212336 -1,2815515655 -0,841621234 -0,841621234ζ 0,5244005127 0,8416212336 0,8416212336 0,5244005127 0,8416212336 0 -0,5244005127 -0,524400513 -0,524400513θ 0,8416212336 0,8416212336 0,8416212336 0,8416212336 1,2815515655 0,2533471031 0 0,5244005127 -0,524400513ι 0,5244005127 1,2815515655 1,2815515655 0,8416212336 0,8416212336 0,2533471031 -0,5244005127 0 0,2533471031η 0,8416212336 1,2815515655 0,8416212336 1,2815515655 0,8416212336 0,2533471031 0,5244005127 -0,253347103 0

MEDIA 0,0653637923 0,7753765656 0,5582325793 0,2080795503 0,4018824201 -0,3126248241 -0,5394684769 -0,558232579 -0,653713417

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Fig.6 (matrice dei punti z per soggetti occidentali)

Fig.7 (matrice dei punti z per soggetti orientali)

Infine le medie sono state ordinate in ordine crescente, ottenendo così le scale

psicologiche per entrambi i gruppi di utenti cui sono stati sottoposti gli esperimenti.

Fig.8 (scala psicologica per soggetti occidentali)

Fig.9 (scala psicologica per soggetti orientali)

Dai grafici che seguono (fig.10 e 11), è interessante notare come i soggetti orientali abbiano

espresso delle preferenze per settori della pagina che risultano invece nelle ultime posizioni

per i soggetti occidentali. Inoltre dai calcoli si può osservare che su 9 settori solo 3 (α, γ

e θ) attirano l'attenzione di entrambi i gruppi più o meno allo stesso modo.

α β γ δ ε ζ θ ι ηα 0 0,5244005127 0,5244005127 -0,5244005127 -0,2533471031 -0,8416212336 -0,8416212336 0,8416212336 -0,253347103β -0,5244005127 0 0,8416212336 -0,2533471031 0,2533471031 -0,5244005127 -0,5244005127 0,25334710310,2533471031γ -0,5244005127 -0,8416212336 0 -0,8416212336 -0,2533471031 -0,8416212336 -0,8416212336 -0,524400513 -0,253347103δ 0,5244005127 0,2533471031 0,8416212336 0 0,8416212336 -0,5244005127 0,2533471031 0,25334710310,2533471031ε 0,2533471031 -0,2533471031 0,2533471031 -0,8416212336 0 -0,5244005127 -0,5244005127 0,52440051270,5244005127ζ 0,8416212336 0,5244005127 0,8416212336 0,5244005127 0,2533471031 0 -0,2533471031 0,52440051270,5244005127θ 0,8416212336 0,5244005127 0,8416212336 -0,2533471031 0,2533471031 0,2533471031 0 0,52440051270,8416212336ι -0,8416212336 -0,2533471031 0,5244005127 -0,2533471031 -0,8416212336 -0,5244005127 -0,5244005127 0 -0,524400513η 0,2533471031 -0,2533471031 0,2533471031 -0,2533471031 -0,8416212336 -0,5244005127 -0,8416212336 0,5244005127 0

MEDIA 0,091546103 0,0249873443 0,5468866851 -0,2996256533 -0,0653637923 -0,4502108808 -0,4553405821 0,3246129976 0,151780194

η ι θ ζ α δ ε γ β

SCALA ORDINATA -0,6537134171 -0,5582325793 -0,5394684769 -0,3126248241 0,0653637923 0,2080795503 0,4018824201 0,55823257930,7753765656

θ ζ δ ε β α η ι γ

SCALA ORDINATA -0,4553405821 -0,4502108808 -0,2996256533 -0,0653637923 0,0249873443 0,091546103 0,151780194 0,32461299760,5468866851

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Fig.10 (Preferenze utenti orientali)

Fig. 11 (Preferenze utenti occidentali)

α β γ δ ε ζ θ ι η

-0,8

-0,6

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

OCCIDENTALI

α β γ δ ε ζ θ ι η

-0,6

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

0,8

Preferenze utenti orientali

ORIENTALI

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DISCUSSIONE

I risultati ottenuti hanno complessivamente rispecchiato le ipotesi di partenza, infatti non

c'è una totale corrispondenza tra gli utenti occidentali e quelli orientali nella scelta dei

settori che maggiormente attirano l'attenzione. Come sappiamo per noi occidentali le zone

della pagina su cui si concentra in maniera più rilevante l'attenzione sono rispettivamente il

settore in alto a sinistra (γ) e il centro della pagina (β). Dall'esperimento svolto risulta

che per quanto riguarda i soggetti orientali le preferenze sono simili a quelle degli

occidentali per i settori α e γ ovvero le zone in alto a destra e in alto a sinistra. Infatti al

primo posto nelle preferenze dei soggetti orientali c'è γ, che si trova al secondo posto

nelle preferenze degli occidentali; ma la cosa curiosa è che quello risulta essere il maggior

centro d'attenzione per gli occidentali (β) per gli orientali non invece ha minimamente

quest'importanza. Viceversa, i settori che per noi sono poco importanti e che occupano

posizioni marginali nella scala psicologica (rispettivamente il penultimo e l'ultimo posto)

vengono giudicati dagli orientali molto importanti (ι e η, al secondo e terzo posto).

Osservando il grafico della Fig.12 si possono notare le importanti differenze tra i due

gruppi.

Fig.12 (confronto tra le preferenze osservate)

α β γ δ ε ζ θ ι η

-0,8

-0,6

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

Confronto tra orientali e occidentali

posizioni dello schermo che attirano l'attenzione

OCCIDENTALIORIENTALI

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CONCLUSIONE

In generale possiamo dire di aver confermato le nostre aspettative di partenza, constatando

che occidentali e orientali non attribuiscono la medesima importanza alla collocazione più

idonea di un contenuto all’interno di una pagina web.

Abbiamo inoltre calcolato il coefficiente di correlazione lineare, che risulta comunque

essere positivo (r = 0,14). Questo perché, nonostante ci siano delle sostanziali differenze

nelle preferenze, l'andamento dei grafici (sia degli occidentali che degli orientali) è simile

per la maggior parte dei punti (vedi Fig.12).

Inoltre i cinesi sono gialli

e c'hanno il cazzo piccolo.

Page 11: Differenze tra occidentali e orientali nella lettura dello schermo del pc

BIBLIOGRAFIA

Louis Émile Javal, Physiologie de la lecture et de l’écriture. Paris, Bibliography in Annales

d’oculistique, 1905.

A. L. Yarbus, Eye Movements and Vision. New York:, Plenum Press, 1967

William James, The principles of Psychology. New York, Henry Holt & Co., 1890.