Difesa Personale Femminile - la paura

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L’emozione: la PAURA

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L’emozione: la PAURA

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La paura

LO SCOPO

favorire consapevolezza e accettazione di tale emozione, smontando l’idea di invulnerabilità e onnipotenza di

fronte ad essa

“Va bene avere paura, è sano, è giusto, ma come posso gestirla quando sono in pericolo?”

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La paura

1. RICONOSCERE LA PAURA

2. IL DIRITTO A PROTEGGERMI

3. LE MIE STRATEGIE

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Definizione

Con il termine paura si identificano

stati di diversa intensità emotiva

che vanno da una polarità fisiologica come il timore, l'apprensione,

la preoccupazione, l'inquietudine o l'esitazione

sino ad una polarità patologica come l'ansia, il terrore o il panico. 

Timore Panico

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1. RICONOSCERE LA PAURA

Cosa è la paura?

La paura è una intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto.

È una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali.

E’ uno stato di intensa emozione che coinvolge tutto l’organismo; in effetti la persona impaurita presenta particolari risposte ognuna delle quali interessa organizzazioni comportamentali:

• indici psicofisiologici• componente motoria• stato soggettivo

Perdita dei punti di riferimento

Ignoranza: Ignorare come gestire una situazione

La paura

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La paura

Quali sono le funzioni della paura? segnalare uno stato di emergenza ed allarme,

preparando la mente il corpo alla reazione che si manifesta come comportamento di attacco o di fuga;

avvertire gli altri membri del gruppo circa la presenza di un pericolo e quindi di richiedere un aiuto e soccorso.

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La paura

conservazione e la sopravvivenza dell'individuo e della specie: il vissuto soggettivo, attraverso i processi di memoria e di apprendimento, sia le manifestazioni comportamentali (indifferentemente fuga, paralisi o attacco), che le modificazioni psicofisiologiche (attivazione parasimpatica o attivazione simpatica)

Ovviamente, se la paura viene estremizzata e resa eccessivamente intensa, diventa ansia, fobia o panico,

perde la funzione fondamentale e si converte in sintomo psicopatologico.

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Di cosa si ha paura?

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Di cosa ho paura?Di cosa ho paura?

• Essere colpitaEssere colpita

• Essere violentataEssere violentata

• Provare doloreProvare dolore

• Paura di essere ferita gravementePaura di essere ferita gravemente

• Non rivedere le persone careNon rivedere le persone care

• Paura di morirePaura di morire

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Mimica del voltoMimica del volto

Espressione mimicaEspressione mimicadella pauradella paura

Espressione mimicaEspressione mimicapiù intensa della paurapiù intensa della paura

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Reazioni alla paura

• Aggressione (attacco) il tipo di reazione che è scelta da chi frequenta il corso;

• Fuga;

• Immobilismo io non posso fare nulla.

“Sono perduta, sono sola”

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IO AGGRESSORE

G

A

B

G

A

B

"Invade la mia intimità”

“Non rispetta il mio corpo”

“Non mi rispetta come essere umano”

“Non mi rispetta come donna”

“Io non posso fare niente”

“Io non ho strumenti sufficienti per affrontarlo” “Lui è più forte di me”

“Io sono sicuramente più debole di lui”

“Mi spavento” “Mi

immobilizzo e non reagisco”“Mi faccio impotente”

SVALUTAZIONE

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2. 2. IL DIRITTO A PROTEGGERMIIL DIRITTO A PROTEGGERMI

Avere un atteggiamento di allertaAvere un atteggiamento di allerta acquisire consapevolezza della situazione.

Questo perché se non osserviamo ciò che ci sta attorno molto probabilmente verremo sempre

presi di sorpresa da eventi improvvisi e violenti;

oppure non saremo in grado di percepirepercepire per tempo i segnali, i dettagli, premonitori di una

situazione che potrebbe degenerare in un'aggressione.

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IL DIRITTO A PROTEGGERMIIL DIRITTO A PROTEGGERMI

La paura ci protegge da comportamenti a rischio che a volte non rappresentano altro che un sfida alla paura.

Nessuno è privo di paureNessuno è privo di paure ed acquisirne consapevolezza ci permette di gestirle invece che farci

gestire da loro.

Riconoscere che:

• “Va bene avere paura”• “Va proprio bene che io mi difendo”• “Cosa posso fare per difendermi?”• “Io ho il diritto di difendermi utilizzando la forza”• “Potrei essere più forte e più scaltra di lui”

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G

A

B

G

A

B

Rassicuro il mio Bambino

“Va bene avere paura”

“Va proprio bene che io mi difendo” “Cosa posso fare per difendermi?”“Io ho il diritto di difendermi utilizzando la forza”

“Potrei essere più forte e più scaltra di lui”

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Comportamenti di autoprotezione del GA:

• “Non devo rimanere da sola”;

• “Non pratico luoghi isolati”;

• “Non ho bisogno di sfidare le mie paure e competere con qualcuno”;

• Osservare l’ambiente;

• “Assumere atteggiamento di fiducia in me e sicurezza”.

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Che cosa è l'assertività?Che cosa è l'assertività?

L'assertività è la capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui.

Assertività è:

• Abilità di comunicazione, capacità di esprimere i propri pensieri ed idee future • Capacità di identificare ed esprimere le proprie senazioni • Definire e rispettare i limiti • Comunicare ed ascoltare in modo aperto, diretto ed onesto • Nessuno può ovviamente realizzare tutti questi obiettivi immediatamente. Prima di

provare a sviluppare le abilità necessarie per avere un comportamento assertivo è necessario convincersi di avere tutti i diritti ai propri bisogni e necessità:

• Il diritto ai propri valori, pareri ed emozioni • Il diritto di cambiare, modificare e sviluppare la propria vita come meglio si crede • Il diritto di decidere come e dove dirigere la propria vita e e di stabilire le proprie

priorità e obiettivi. • Il diritto a non doversi giustificare per le proprie sensazioni o comportamenti • Il diritto di vedere rispettati i propri bisogni e limiti • Il diritto di dire agli altri come si desidera essere trattati • Il diritto di dire "NO" • Il diritto di prendersi il tempo e l'aiuto necessari a formulare le proprie idee e desideri

prima di esprimerli. • Il diritto a chiedere aiuto e informazioni senza dover avere sensazioni negative di

vergogna o di colpa • Il diritto a fare degli errori • Il diritto di cambiare idea o a volte anche a comportarsi illogicamente • Il diritto di piacersi anche se non si è perfetti

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TRIANGOLO DRAMMATICO (Karpman, 1968)

Persecutore Salvatore

Vittima

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TRIANGOLO DRAMMATICO (Karpman, 1968)

PersecutorePersecutore

vede gli altri in una posizione d’inferiorità come persone che non vanno bene e li perseguita da una posizione di superiorità.

SalvatoreSalvatore

vede gli altri in una posizione di inferiorità, come persone che non vanno bene e offre aiuto da una posizione di superiorità; la sua convinzione è: ”devo aiutare gli altri perché non sono capaci di aiutarsi da soli”.

VittimaVittima

vede se stesso in una posizione di inferiorità, come persona che non va bene.

La difesa personale e la denuncia dell’aggressione ci toglie da ognuna di La difesa personale e la denuncia dell’aggressione ci toglie da ognuna di queste posizioni.queste posizioni.

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3. LE MIE STRATEGIE- La difesa personale

1. Uscire dalla posizione di vittima1. Uscire dalla posizione di vittima A: “Sò come fare, sò come difendermi, posso affrontarlo; ho il coraggio che mi serve”2. Rivolgo la mia paura verso l’aggressore”2. Rivolgo la mia paura verso l’aggressore” Così facendo ESCO dalla POSIZIONE DI VITTIMA, prendo il mio POTERE .