DIETA ALCALINA: lotta all'acidosi metabolica · 2020-05-05 · DIETA ALCALINA: lotta all'acidosi...

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MERCOLEDÌ 5 APRILE 2017 15 L'ESPERTO ROCCO PALMISANO RADIOLOGO, LAUREATO IN SCIENZA DELLA SALUTE, NATUROPATA, IDROLOGO L:60pt A:90pt /Gazzetta di Pa IL MEDICO FRANCESCO FRANCESCHINI ORTOPEDICO OSPEDALE MAGGIORE DI PARMA L:60pt A:90pt IL MEDICO LEONARDO TAGLIAVINI DIRIGENTE MEDICO SPECIALIZZATO IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE, OMEOPATA SALUTE pagina a cura di Monica Tiezzi [email protected] SCIENZA SABATO A PARMA CONFERENZA DI UN RICERCATORE DELL'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA' DIETA ALCALINA: lotta all'acidosi metabolica Oggi anche la medicina ufficiale sta prendendo in seria considerazione l’importanza di mantenere un pH corporeo basico con l'alimentazione I CONSIGLI ECCO COME RICONOSCERLA Tutti i sintomi dell'«acidosi latente» Anche a Parma c'è chi è convinto che il rapporto fra salute e pH sia un imprescindibile. E' Leonardo Taglia- vini, dirigente medico specializzato in anestesia e rianimazione, omeo- pata e omotossicologo, che ci parla dell'acidosi latente. «La sintomato- logia di un soggetto in acidosi è spesso aspecifica e diviene evidente quando l’organismo si scompensa. I sintomi comprendono: astenia, sonnolenza diurna, insonnia notturna, irritabi- lità, sudorazione, freddolosità, pal- lore, fragilità ungueale, carie, gen- givo-stomatiti, alitosi, pirosi gastri- ca, rigurgiti acidi, stipsi, ipertrofia adeno-tonsillare, infezioni recidivan- ti soprattutto delle vie aeree, tosse cronica, ipereattività allergica, ec- zemi, crampi muscolari, mialgie, leu- correa, micosi, diabete, asma e ten- denza alla degenerazione neoplasti- ca. Anche l'osteoporosi è favorita», spiega Tagliavini. «Tuttavia questa condizione può es- sere cambiata e contrastata modi- ficando sia l'alimentazione, sia le proprie abitudini: l'incremento di ci- bi alcalinizzanti e moderazione di quelli acidificanti, l’aumento delle fi- bre, delle proteine vegetali, dei mi- nerali alcalinizzanti, la riduzione del- l’assunzione di sale e la supplemen- tazione alcalina, ma anche lo svol- gimento costante di una moderata attività fisica di tipo aerobico. Nella pratica - continua Tagliavini - sa- rebbe opportuno consumare in ab- bondanza verdure, ortaggi e frutta di stagione, anche negli spuntini; in al- ternativa sono utili i centrifugati ed i frullati. La supplementazione alca- linizzante associata o no alla varia- zione della dieta, e l'aggiunta di calcio (carbonato/lattato), citrati di magne- sio, potassio, zinco e rame, in com- mercio in diversi preparati, riequi- librano il sistema acido-base, le fun- zioni enzimatiche cellulari e promuo- vono il recupero dell’efficienza della matrice extracellulare e delle mem- brane cellulari. «La terapia alcali- nizzante può essere monitorata va- lutando il pH delle urine attraverso una striscia di carta reattiva. Una va- riazione della tendenza del pH anche di un solo punto è un buon indice che stiamo andando nella direzione giu- sta». £ k.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL RICERCATORE STEFANO FAIS DIRETTORE DEL REPARTO FARMACI ANTITUMORALI DELL 'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA' II Del ruolo fondamentale dell'acqua nel nostro organismo ci parla Rocco Palmisano, coautore del libro «L'ap- proccio antiacido per la prevenzione e la cura delle malattie». «Come tutti sappiamo, il nostro corpo è costituito in massima parte da acqua. Il neonato è composto dall’86% di acqua, il corpo di un giovane dal 70% e quello di un anziano dal 60%, ed anche meno. L’acqua nel nostro corpo deve essere necessariamente pura e viva, se voglia- mo vivere a lungo ed in salute. Il ruolo dell’acqua nel nostro organismo è es- senziale per tutte le funzioni vitali. La funzione principale è la produzione d’e- nergia. Grazie all’acqua possiamo as- sorbire ed accumulare nelle nostre cel- lule le radiazioni benefiche del sole, fonte primordiale di vita. L'energia so- lare accumulata nelle nostre cellule è l’origine dell’attività chimica delle mo- lecole e produce energia biochimica, fonte di ogni altra funzione del corpo». «L’acqua cattiva può, effettivamente, rendervi malati e stanchi. Bere acqua alcalina, ricca di elettroni, è tanto im- portante quanto mangiare cibi alcalini ricchi di elettroni. È necessario man- tenere ogni cellula del corpo adegua- tamente idratata, se su vuol godere al massimo di una perfetta salute. Noi siamo letteralmente ciò che beviamo. Se beviamo acqua acida, saremo acidi. Se beviamo acqua alcalina, saremo al- calini». «Se le cellule non ricevono i minerali tampone necessari, andranno ad estrarre i minerali alcalini dalle ossa, dai muscoli e altrove nel corpo, la- sciando indifese queste aree. Per una salute ottimale occorre dunque del- l’acqua pura, alcalina, carica di elet- troni e con una struttura molecolare ideale. Gli scienziati hanno scoperto che l’acqua pura si muove, modifican- do la sua struttura. Questo movimento intrinseco dell’acqua si suppone che sia l’origine della vita organica e degli esseri sulla terra. Più si muovono le molecole dell’acqua, più essa è attiva e viva. La salute e la vita delle nostre cellule - conclude Palmisano - non so- no compatibili con un ambiente acido, ecco perché siamo vittime di invec- chiamento precoce e morte prematu- ra. L’acqua libera e attiva allunga la vita delle nostre cellule e del nostro corpo». £ k.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PARERE L'acqua, prima fonte di energia vitale Katia Salvini Q uando Ippocrate diceva «che il cibo sia la tua me- dicina» non scherzava af- fatto. Da qualche tempo si parla molto di dieta alca- lina, ma non è l'ennesima dieta dima- grante. Si tratta di un approccio alla salute proprio attraverso il cibo, che tiene conto dell’importanza di avere un pH corporeo alcalino per mante- nersi in salute e prevenire le malattie. Non mancano le critiche di chi sostie- ne che l’approccio alcalino è privo di fondamento scientifico. Eppure, in va- ri centri di ricerca nel mondo, la te- rapia anti-acida per prevenire e curare i tumori è oggetto di studio. Anche all’Istituto Superiore di Sanità, i ricer- catori stanno sperimentando gli an- ti-acidi, e in particolare gli inibitori della pompa protonica adoperati per le ulcere gastriche, in funzione anti- tumorale al posto dei chemioterapici. Uno di questi ricercatori è Stefano Fais, direttore del Reparto farmaci an- titumorali del Dipartimento del far- maco dell'Istituto superiore di sanità, che sabato alle 17,30 sarà a Parma, nel- l'auditorium della scuola Pietro Coc- coni, per tenere una conferenza or- ganizzata da «Punto verde Bio» sul tema acido-basico insieme a Rocco Palmisano, laureato in Tecniche di ra- diologia medica e in Scienza della sa- lute, naturopata e iridologo. Insieme hanno scritto un libro che si intitola proprio «L'approccio antiacido per la prevenzione e la cura delle malattie», che presenteranno a Parma. Di cosa si tratta? Lo chiediamo a Fais, che ci introduce all'universo del pH. Sentir parlare del rapporto fra salute e alcalinità da parte di un - mi passi il termine - esponente convenzionale della medicina non è cosa di tutti i giorni. E' vero. Questo libro nasce proprio dal- la consapevolezza che c'è una caccia alle streghe piuttosto diffusa. Lei è un pioniere nella ricerca sugli effetti dello squilibrio del pH corpo- reo e, in particolare, sulla correlazio- ne tra acidità dell’organismo e genesi del tumore. Ce ne può parlare? Sì, ma devo fare una piccola premessa perché lo squilibrio del pH corporeo non è un argomento recente. Nel 1931, il medico e fisiologo tedesco Otto Hei- nrich Warburg ha ricevuto il premio Nobel perché ha scoperto una diffe- renza sostanziale tra le cellule tumo- rali e quelle normali. In sostanza, notò che le cellule tumorali avevano un pH basso perché tendevano a fermentare gli zuccheri e nel processo di questa fermentazione producevano acido lat- tico. Qual è il valore del nostro pH fisio- logico? In tutti i libri di medicina è riportato che il pH fisiologico è 7,4. Tuttavia, si è portati a pensare che acido sia 5 e al- calino sia 8, mentre un pH di 7,4 è chiaramente alcalino. Quindi, mi pia- ce sottolineare che noi siamo alcalini, mentre le malattie sono acide. Recentemente è uscito un altro libro di Palmisano, pioniere dell’acqua al- calina in Italia, intitolato «La dieta mediterranea alcalina». La prefazio- ne porta la sua firma. Questo significa che anche secondo lei bere e alimen- tarsi in modo alcalino può avere un ruolo efficace nella correzione del pH del nostro organismo? Sicuramente sì. L'approccio alcalino alla salute comincia dall'acqua, e de- v'essere un'acqua alcalina. Penso che un atteggiamento percorribile, a livel- lo di sanità pubblica, potrebbe essere proprio quello di educare la gente a bere molta acqua con un pH alcalino, almeno due litri al giorno, perché aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie. Come tutti gli uomini di scienza lei è molto cauto. Le sue affermazioni so- no supportate da dati? Mi permetto di esprimermi in questi termini proprio perché ci sono dei ri- scontri. Abbiamo dimostrato che i far- maci anti-acidi usati da mezzo mondo nella terapia dell’ulcera, conosciuti co- me inibitori di pompa protonica, sono efficaci nel trattamento dei tumori perché inducono l’alcalinizzazione dell’ambiente tumorale. Sono convin- to che un approccio di alcalinizzazione può prevenire molte patologie. Per mantenere il nostro organismo in salute, l’approccio alcalino prevede non solo il consumo di acqua alcalina, ma anche di alimenti anti-acidi. Certo, ma bisogna avere una buona forza di volontà perché noi viviamo in un Paese in cui si mangia benissimo e, quindi, privarsi di cibi squisiti è uno sforzo. E' anche vero che non bisogna essere troppo integralisti, il passaggio a un nuovo regime alimentare dev'es- sere armonioso. Per chi vuole un aiuto, in farmacia si trovano dei tamponi al- calinizzanti che possono essere un va- lido sostegno in questo cammino. Senza dubbio non è facile cambiare le abitudini alimentari... Come ho scritto nella prefazione, ba- sterebbe cominciare con piccoli passi, sapere innanzitutto che gli elementi maggiormente acidificanti dei cibi so- no gli zuccheri, i lipidi e le proteine. Ma anche se si assumono cibi acidificanti l’importante è bilanciarli con cibi al- calinizzanti. L’obiettivo, quindi, non è eliminare del tutto i prodotti acidifi- canti dalla nostra alimentazione, quanto moderarne e bilanciarne il consumo. La medicina ufficiale sembra avere compreso la correlazione tra una sa- na alimentazione e la salute. Riuscirà a comprendere anche l’importanza dell’equilibrio del pH fisiologico? Il concetto del pH è ancora poco con- siderato. Nel mondo della medicina ufficiale l’equilibrio del pH fisiologico viene trattato con sufficienza, se non osteggiato. Le ragioni per cui la me- dicina ufficiale tende ad essere irre- movibile ha molteplici ragioni, la prin- cipale delle quali è la paura. Che è, poi, il problema dell’umanità. Tuttavia, si può cambiare. £ © RIPRODUZIONE RISERVATA Spettro pH 3 4 5 6 7 8 9 10 Acido pH pH Alcalino Neutro A c i d o A l c a l i n o Acqua purificata Acqua di mare e in bottiglia 0504_gdp_Par_05042017_15.pdf - Parma - Stampato da: menozzi - 05/04/2017 17.19.42

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MERCOLEDÌ 5 APRILE 2017 15

L'ESPERTO

ROCCOPALMISANORADIOLOGO,LAUREATOIN SCIENZADELLA SALUTE,NATUROPATA, IDROLOGO

L:60pt A:90pt/Gazzetta di Parma/Foto/Da Ritagliare/0101_Spe_P11_A066654174,FD01*

IL MEDICO

FRANCESCOFRANCESCHINIORTOPEDICO OSPEDALEMAGGIORE DI PARMA

L:60pt A:90ptIL MEDICO

LEONARDOTAGLIAVINIDIRIGENTE MEDICOSPECIALIZZATOIN ANESTESIAE RIANIMAZIONE,OMEOPATA

SALUTE pagina a cura di Monica [email protected]

SCIENZA SABATO A PARMA CONFERENZA DI UN RICERCATORE DELL'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA'

DIETA ALCALINA: lottaall'acidosi metabolicaOggi anche la medicina ufficiale sta prendendo in seria considerazionel’importanza di mantenere un pH corporeo basico con l'alimentazione

I CONSIGLI ECCO COME RICONOSCERLA

Tutti i sintomidell'«acidosi latente»Anche a Parma c'è chi è convinto cheil rapporto fra salute e pH sia unimprescindibile. E' Leonardo Taglia-vini, dirigente medico specializzatoin anestesia e rianimazione, omeo-pata e omotossicologo, che ci parladell'acidosi latente. «La sintomato-logia di un soggetto in acidosi è spessoaspecifica e diviene evidente quandol’organismo si scompensa. I sintomicomprendono: astenia, sonnolenzadiurna, insonnia notturna, irritabi-lità, sudorazione, freddolosità, pal-lore, fragilità ungueale, carie, gen-givo-stomatiti, alitosi, pirosi gastri-ca, rigurgiti acidi, stipsi, ipertrofiaadeno-tonsillare, infezioni recidivan-ti soprattutto delle vie aeree, tossecronica, ipereattività allergica, ec-zemi, crampi muscolari, mialgie, leu-correa, micosi, diabete, asma e ten-denza alla degenerazione neoplasti-ca. Anche l'osteoporosi è favorita»,spiega Tagliavini.«Tuttavia questa condizione può es-sere cambiata e contrastata modi-ficando sia l'alimentazione, sia leproprie abitudini: l'incremento di ci-bi alcalinizzanti e moderazione diquelli acidificanti, l’aumento delle fi-bre, delle proteine vegetali, dei mi-nerali alcalinizzanti, la riduzione del-l’assunzione di sale e la supplemen-tazione alcalina, ma anche lo svol-gimento costante di una moderata

attività fisica di tipo aerobico. Nellapratica - continua Tagliavini - sa-rebbe opportuno consumare in ab-bondanza verdure, ortaggi e frutta distagione, anche negli spuntini; in al-ternativa sono utili i centrifugati ed ifrullati. La supplementazione alca-linizzante associata o no alla varia-zione della dieta, e l'aggiunta di calcio(carbonato/lattato), citrati di magne-sio, potassio, zinco e rame, in com-mercio in diversi preparati, riequi-librano il sistema acido-base, le fun-zioni enzimatiche cellulari e promuo-vono il recupero dell’efficienza dellamatrice extracellulare e delle mem-brane cellulari. «La terapia alcali-nizzante può essere monitorata va-lutando il pH delle urine attraversouna striscia di carta reattiva. Una va-riazione della tendenza del pH anchedi un solo punto è un buon indice chestiamo andando nella direzione giu-sta». £ k.s.

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IL RICERCATORE

STEFANOFAISDIRETTOREDEL REPARTO FARMACIANTITUMORALIDELL'ISTITUTO SUPERIOREDELLA SANITA'

II Del ruolo fondamentale dell'acquanel nostro organismo ci parla RoccoPalmisano, coautore del libro «L'ap-proccio antiacido per la prevenzione ela cura delle malattie».«Come tutti sappiamo, il nostro corpo ècostituito in massima parte da acqua. Ilneonato è composto dall’86% di acqua,il corpo di un giovane dal 70% e quellodi un anziano dal 60%, ed anche meno.L’acqua nel nostro corpo deve esserenecessariamente pura e viva, se voglia-mo vivere a lungo ed in salute. Il ruolodell’acqua nel nostro organismo è es-senziale per tutte le funzioni vitali. Lafunzione principale è la produzione d’e-nergia. Grazie all’acqua possiamo as-sorbire ed accumulare nelle nostre cel-lule le radiazioni benefiche del sole,fonte primordiale di vita. L'energia so-lare accumulata nelle nostre cellule èl’origine dell’attività chimica delle mo-lecole e produce energia biochimica,fonte di ogni altra funzione del corpo».«L’acqua cattiva può, effettivamente,rendervi malati e stanchi. Bere acquaalcalina, ricca di elettroni, è tanto im-portante quanto mangiare cibi alcaliniricchi di elettroni. È necessario man-tenere ogni cellula del corpo adegua-tamente idratata, se su vuol godere almassimo di una perfetta salute. Noisiamo letteralmente ciò che beviamo.Se beviamo acqua acida, saremo acidi.Se beviamo acqua alcalina, saremo al-calini».«Se le cellule non ricevono i mineralitampone necessari, andranno adestrarre i minerali alcalini dalle ossa,dai muscoli e altrove nel corpo, la-sciando indifese queste aree. Per unasalute ottimale occorre dunque del-l’acqua pura, alcalina, carica di elet-troni e con una struttura molecolareideale. Gli scienziati hanno scopertoche l’acqua pura si muove, modifican-do la sua struttura. Questo movimentointrinseco dell’acqua si suppone chesia l’origine della vita organica e degliesseri sulla terra. Più si muovono lemolecole dell’acqua, più essa è attiva eviva. La salute e la vita delle nostrecellule - conclude Palmisano - non so-no compatibili con un ambiente acido,ecco perché siamo vittime di invec-chiamento precoce e morte prematu-ra. L’acqua libera e attiva allunga lavita delle nostre cellule e del nostrocorpo». £ k.s.

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IL PARERE

L'acqua,prima fontedi energiavitale

Katia Salvini

Quando Ippocrate diceva«che il cibo sia la tua me-dicina» non scherzava af-fatto. Da qualche tempo siparla molto di dieta alca-

lina, ma non è l'ennesima dieta dima-grante. Si tratta di un approccio allasalute proprio attraverso il cibo, chetiene conto dell’importanza di avereun pH corporeo alcalino per mante-nersi in salute e prevenire le malattie.Non mancano le critiche di chi sostie-ne che l’approccio alcalino è privo difondamento scientifico. Eppure, in va-ri centri di ricerca nel mondo, la te-rapia anti-acida per prevenire e curarei tumori è oggetto di studio. Ancheall’Istituto Superiore di Sanità, i ricer-catori stanno sperimentando gli an-ti-acidi, e in particolare gli inibitoridella pompa protonica adoperati perle ulcere gastriche, in funzione anti-tumorale al posto dei chemioterapici.Uno di questi ricercatori è StefanoFais, direttore del Reparto farmaci an-titumorali del Dipartimento del far-maco dell'Istituto superiore di sanità,che sabato alle 17,30 sarà a Parma, nel-l'auditorium della scuola Pietro Coc-coni, per tenere una conferenza or-ganizzata da «Punto verde Bio» sultema acido-basico insieme a RoccoPalmisano, laureato in Tecniche di ra-diologia medica e in Scienza della sa-lute, naturopata e iridologo. Insiemehanno scritto un libro che si intitolaproprio «L'approccio antiacido per laprevenzione e la cura delle malattie»,che presenteranno a Parma.Di cosa si tratta? Lo chiediamo a Fais,che ci introduce all'universo del pH.

Sentir parlare del rapporto fra salutee alcalinità da parte di un - mi passi iltermine - esponente convenzionaledella medicina non è cosa di tutti igiorni.E' vero. Questo libro nasce proprio dal-la consapevolezza che c'è una cacciaalle streghe piuttosto diffusa.

Lei è un pioniere nella ricerca suglieffetti dello squilibrio del pH corpo-reo e, in particolare, sulla correlazio-ne tra acidità dell’organismo e genesidel tumore. Ce ne può parlare?Sì, ma devo fare una piccola premessaperché lo squilibrio del pH corporeonon è un argomento recente. Nel 1931,il medico e fisiologo tedesco Otto Hei-nrich Warburg ha ricevuto il premioNobel perché ha scoperto una diffe-renza sostanziale tra le cellule tumo-rali e quelle normali. In sostanza, notòche le cellule tumorali avevano un pHbasso perché tendevano a fermentaregli zuccheri e nel processo di questafermentazione producevano acido lat-tico.

Qual è il valore del nostro pH fisio-logico?In tutti i libri di medicina è riportatoche il pH fisiologico è 7,4. Tuttavia, si èportati a pensare che acido sia 5 e al-calino sia 8, mentre un pH di 7,4 èchiaramente alcalino. Quindi, mi pia-ce sottolineare che noi siamo alcalini,mentre le malattie sono acide.

Recentemente è uscito un altro librodi Palmisano, pioniere dell’acqua al-calina in Italia, intitolato «La dietamediterranea alcalina». La prefazio-

ne porta la sua firma. Questo significache anche secondo lei bere e alimen-tarsi in modo alcalino può avere unruolo efficace nella correzione del pHdel nostro organismo?Sicuramente sì. L'approccio alcalinoalla salute comincia dall'acqua, e de-v'essere un'acqua alcalina. Penso cheun atteggiamento percorribile, a livel-lo di sanità pubblica, potrebbe essereproprio quello di educare la gente abere molta acqua con un pH alcalino,almeno due litri al giorno, perché aiutaa prevenire l’insorgenza di malattie.

Come tutti gli uomini di scienza lei èmolto cauto. Le sue affermazioni so-no supportate da dati?Mi permetto di esprimermi in questitermini proprio perché ci sono dei ri-scontri. Abbiamo dimostrato che i far-maci anti-acidi usati da mezzo mondonella terapia dell’ulcera, conosciuti co-me inibitori di pompa protonica, sonoefficaci nel trattamento dei tumoriperché inducono l’alcalinizzazionedell’ambiente tumorale. Sono convin-to che un approccio di alcalinizzazionepuò prevenire molte patologie.

Per mantenere il nostro organismo insalute, l’approccio alcalino prevedenon solo il consumo di acqua alcalina,

ma anche di alimenti anti-acidi.Certo, ma bisogna avere una buonaforza di volontà perché noi viviamo inun Paese in cui si mangia benissimo e,quindi, privarsi di cibi squisiti è unosforzo. E' anche vero che non bisognaessere troppo integralisti, il passaggioa un nuovo regime alimentare dev'es-sere armonioso. Per chi vuole un aiuto,in farmacia si trovano dei tamponi al-calinizzanti che possono essere un va-lido sostegno in questo cammino.

Senza dubbio non è facile cambiare leabitudini alimentari...Come ho scritto nella prefazione, ba-sterebbe cominciare con piccoli passi,sapere innanzitutto che gli elementimaggiormente acidificanti dei cibi so-no gli zuccheri, i lipidi e le proteine. Maanche se si assumono cibi acidificantil’importante è bilanciarli con cibi al-calinizzanti. L’obiettivo, quindi, non èeliminare del tutto i prodotti acidifi-canti dalla nostra alimentazione,quanto moderarne e bilanciarne ilconsumo.

La medicina ufficiale sembra averecompreso la correlazione tra una sa-na alimentazione e la salute. Riusciràa comprendere anche l’i m p o r t a n zadell’equilibrio del pH fisiologico?Il concetto del pH è ancora poco con-siderato. Nel mondo della medicinaufficiale l’equilibrio del pH fisiologicoviene trattato con sufficienza, se nonosteggiato. Le ragioni per cui la me-dicina ufficiale tende ad essere irre-movibile ha molteplici ragioni, la prin-cipale delle quali è la paura. Che è, poi,il problema dell’umanità. Tuttavia, sipuò cambiare.£

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Spettro pH

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45

6 78

9

10

AcidopH pHAlcalino

Neut

roAcido Alcalino

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Acqua di maree in bottiglia

0504_gdp_Par_05042017_15.pdf - Parma - Stampato da: menozzi - 05/04/2017 17.19.42