Diderot Denis - È Buono - È Malvagio

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Diderot Denis È buono? È malvagio? ALLA SIGNORA DI M*** Signora, questa commedia è il frutto del lavoro di qualche giorno. Posso garantirvi che c'è voluto più tempo a copiarla che a scriverla. Poco male, direte. Perché poco male? L'autore sarà soddisfatto del suo successo, se l'amico si sarà giustificato di una dimenticana di cui l'avete sospettato, con un po' di leggerea. !imenticarvi, lui" #o, mai, mai. L'espiaione della vostra ingiustiia non vi costerà che pochi momenti di una noia facilmente sopporta$ile% se gli  permetterete di deporre il suo omaggio ai piedi de ll'amiciia che perdona molto, e non su ll'altare del gusto che non  perdona affatto. PERSONAGGI L& S(#)*& !+ -+P, amica della Signora de Malves L& S(#)*& !+ /+*0LL&, amica della Signora de Chepy L& S(#)*#& !+ /+*0LL& L& S(#)*& 1+*0*&#!, vedova di un capitano di vascello L& S(#)*#& 1+&2L+2, cameriera della Signora de Chepy L S(#)* -&*!)2#, amico della Signora de Chepy L S(#)* !+S *+#&*!+&23, avvocato della Bassa Normandia L S(#)* !+ *&#+, innamorato della Signorina de Ve rtillac L S(#)* P)2L0 +*, primo segretario del ministro della marina L S(#)* !+ S2*4)#0,  poeta, amico del Signor Hardouin L 4&*-+S+ !+ 0)2* /+LL+, conoscente del Signor Hardouin 1#1#, figlio della Signora Bertrand  Domestici e bambini  La scena nella casa della Signora de Malves! ATTO PRIMO Scena prima Signora de Chepy, Signorina Beaulieu, sua cameriera, "icard e #lamand, due servitori! S(#)*& !+ -+P Senti, Picard% da oggi, per otto giorni, ti proi$isco di andare da tua moglie. P&*! )tto giorni" sono tanti. S(#)*& !+ -+P +h già, c'è proprio tanta fretta di mettere al mondo un poveraccio in più, come se non ce ne fossero a$$astana" P&*! 5a parte6 Se ci vengono tolte le dolci caree delle nostre donne, chi ci consolerà della durea dei nostri padroni? S(#)*& !+ -+P + tu, 7lamand, stai $ene attento a quello che ti dico... Signorina, la festa di San (iovanni non è fra tre giorni?

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Diderot Denis

buono? malvagio?

ALLA SIGNORA DI M***

Signora, questa commedia il frutto del lavoro di qualche giorno. Posso garantirvi che c' voluto pi tempo a copiarla che a scriverla. Poco male, direte. Perch poco male? L'autore sar soddisfatto del suo successo, se l'amico si sar giustificato di una dimenticanza di cui l'avete sospettato, con un po' di leggerezza. Dimenticarvi, lui! No, mai, mai. L'espiazione della vostra ingiustizia non vi coster che pochi momenti di una noia facilmente sopportabile; se gli permetterete di deporre il suo omaggio ai piedi dell'amicizia che perdona molto, e non sull'altare del gusto che non perdona affatto.

PERSONAGGI

LA SIGNORA DE CHEPY, amica della Signora de MalvesLA SIGNORA DE VERTILLAC, amica della Signora de ChepyLA SIGNORINA DE VERTILLACLA SIGNORA BERTRAND, vedova di un capitano di vascelloLA SIGNORINA BEAULIEU, cameriera della Signora de ChepyIL SIGNOR HARDOUIN, amico della Signora de ChepyIL SIGNOR DES RENARDEAUX, avvocato della Bassa NormandiaIL SIGNOR DE CRANCEY, innamorato della Signorina de VertillacIL SIGNOR POULTIER, primo segretario del ministro della marinaIL SIGNOR DE SURMONT, poeta, amico del Signor HardouinIL MARCHESE DE TOURVELLE, conoscente del Signor HardouinBINBIN, figlio della Signora BertrandDomestici e bambini

La scena nella casa della Signora de Malves.

ATTO PRIMO

Scena prima

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu, sua cameriera, Picard e Flamand, due servitori.

SIGNORA DE CHEPYSenti, Picard; da oggi, per otto giorni, ti proibisco di andare da tua moglie.

PICARDOtto giorni! sono tanti.

SIGNORA DE CHEPYEh gi, c' proprio tanta fretta di mettere al mondo un poveraccio in pi, come se non ce ne fossero abbastanza!

PICARD (a parte) Se ci vengono tolte le dolci carezze delle nostre donne, chi ci consoler della durezza dei nostri padroni?

SIGNORA DE CHEPYE tu, Flamand, stai bene attento a quello che ti dico... Signorina, la festa di San Giovanni non fra tre giorni?

SIGNORINA BEAULIEUNo, Signora, dopodomani.

SIGNORA DE CHEPYMisericordia! non ho un momento da perdere... Se in questi due giorni (di tempo ce n' poco) scopro che avete messo piede all'osteria, vi licenzio. Devo avervi tutti sotto mano, e che non vi trovi nella condizione di non riuscire a fare un passo o a pronunciare una parola. Attenti, che questa volta non succeder come venerd scorso. Finita l'opera, lasciamo il palco prima del balletto; scendiamo. La Signora de Malves ed io siamo nell'atrio; chiamiamo, gridiamo, non viene nessuno; uno non so dove, l'altro ubriaco fradicio; e senza il Marchese de Tourvelle, che si trovava l per caso e che ebbe piet di noi, chiss che cosa ci sarebbe accaduto.

PICARD tutto, Signora?

SIGNORA DE CHEPYTu, Picard, vai dal tappezziere, dall'arredatore e dai musici; torna qui in un batter d'occhio, e se possibile portami tutta quella gente. Tu, Flamand... Che ore sono?

FLAMANDMezzogiorno.

SIGNORA DE CHEPYMezzogiorno? Non si sar ancora alzato. Va' da lui... Vai, dunque.

FLAMANDLui, chi?

SIGNORA DE CHEPYOh! che idiota!... dal Signor Hardouin. Digli che venga qui, subito, che lo aspetto, per una cosa importante.

Scena seconda

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu.

SIGNORA DE CHEPYBeaulieu, per caso sapete leggere?

SIGNORINA BEAULIEUS, Signora.

SIGNORA DE CHEPYAvete mai recitato in una commedia?

SIGNORINA BEAULIEUVarie volte. la passione della mia provincia.

SIGNORA DE CHEPYDunque sapete recitare un po'?

SIGNORINA BEAULIEUUn po'.

Scena terza

Signora de Chepy, Signora de Vertillac, Signorina Beaulieu.

SIGNORA DE CHEPYProprio voi! Se vi avessi chiamata, non sareste arrivata pi a proposito.

SIGNORA DE VERTILLACIn cosa potrei esservi utile?

SIGNORA DE CHEPYPrima di tutto abbracciamoci... Ancora un abbraccio... Signorina, avvicinate una sedia e tornate con penna, inchiostro e carta; deve trovare tutto pronto.

Scena quarta

Signora de Chepy, Signora de Vertillac in abito da viaggio, Signorina Beaulieu che rientra verso la fine della scena con carta, penna e inchiostro, seguita da un domestico che porta un tavolo.

SIGNORA DE VERTILLACScendo dalla carrozza, mi informo del vostro indirizzo, ed eccomi qui. Sono a pezzi. Un tempo orribile, delle strade abominevoli, dei mastri di posta insolenti, i cavalli dell'Apocalisse, e dei postiglioni gentili, questo s, ma di una lentezza da morire. Allora, postiglione, non si va avanti; a che ora ci fai arrivare?... Sordi, neanche un colpo di frusta in pi, ci abbiamo messo tre giorni, tre giorni mortali, per fare una strada di quindici ore.

SIGNORA DE CHEPYE si pu chiedervi, senza essere indiscreti, quale affare importante vi porta qui, in questa stagione? Niente di fastidioso, spero.

SIGNORA DE VERTILLACFuggo da un innamorato.

SIGNORA DE CHEPYQuando si fugge da un innamorato non della lentezza del postiglione che ci si lamenta.

SIGNORA DE VERTILLACSe si trattasse di un mio innamorato, avreste ragione; ma un innamorato di mia figlia.

SIGNORA DE CHEPYVostra figlia in et di marito, ed una ragazza troppo saggia per aver fatto una cattiva scelta.

SIGNORA DE VERTILLACIl suo innamorato incantevole, una figura interessante, di buona famiglia, stimato, ricco, di buoni costumi, amica mia! di ottimi costumi.

SIGNORA DE CHEPYNon dunque vostra figlia ad essere pazza.

SIGNORA DE VERTILLACNo.

SIGNORA DE CHEPYSiete dunque voi?

SIGNORA DE VERTILLACForse.

SIGNORA DE CHEPYE si potrebbe sapere cosa impedisce questo matrimonio?

SIGNORA DE VERTILLACLa famiglia del giovane. Sotterratemi questa sera tutta questa farniglia noiosa, impertinente e triste, tutta questa squallida congrega dei Crancey, e io domani faccio sposare mia figlia.

SIGNORA DE CHEPYConosco poco i Crancey, ma passano per essere la gente migliore del mondo.

SIGNORA DE VERTILLACE chi glielo contesta? Io comincio ad invecchiare, e speravo di passare il resto dei miei giorni con della gente amabile, ed eccomi invece condannata ad ascoltare un vecchio nonno che farnetica di assedi e battaglie; una suocera che mi assilla con la litania delle grandi passioni che avrebbe ispirato, naturalmente senza averne mai condivisa neanche una; e dalla mattina alla sera due sorelle fanatiche e bigotte che si strappano gli occhi su questioni di religione di cui non capiscono pi dei loro cani; poi, un gran babbeo di magistrato, pieno di boria, convinto di essere un padreterno, che vi racconta, aggiustandosi continuamente la cravatta e i polsini, e arrotando la erre, storie della citt e del tribunale che a me interessano ancora meno che a lui. E voi credete che io sia il tipo di donna capace di sopportare il tono familiare e volgare di suo fratello militare? Non un ricevimento, non un ballo. Scommetto che non arrivano a consumare una dozzina di mazzi di carte in tutto l'anno. Ecco, amica mia, il solo pensiero di questa vita e di questa gente mi d la nausea.

SIGNORA DE CHEPYMa si tratta della felicit di vostra figlia.

SIGNORA DE VERTILLACMa anche della mia, se non vi dispiace.

SIGNORA DE CHEPYE voi pensate che qui vostra figlia potrebbe dimenticare la sua passione?

SIGNORA DE VERTILLACSo bene che si scriveranno, si giureranno una fedelt eterna, e queste belle dichiarazioni andranno e verranno per posta, per un mese, due mesi, mettiamo un anno; ma l'amore non regge con la lontananza. Prima o poi si presenter un uomo come si conviene, che all'inizio verr rifiutato, ma andr bene per me e finir per andare bene anche per lei.

SIGNORA DE CHEPYE per fare la sua infelicit.

SIGNORA DE VERTILLACInfelice per colpa di uno o di un altro, che importanza ha?

SIGNORA DE CHEPYMa importante che questo avvenga per colpa sua e non vostra.

SIGNORA DE VERTILLACMa lasciamo perdere, avremo tempo per trattare pi a fondo questa faccenda. Vi supplico soltanto di non finire di intestardire mia figlia; vi conosco, ne sareste capace. E il mio piccolo Hardouin, ditemi, lo vedete?

SIGNORA DE CHEPYRaramente.

SIGNORA DE VERTILLACCosa ne fate?

SIGNORA DE CHEPYNiente d'importante. Corre per il mondo, d la caccia a tre o quattro donne per volta: d delle cene, gioca, si indebita: frequenta i potenti e spreca il suo tempo e il suo talento, forse in modo pi piacevole di tanti letterati.

SIGNORA DE VERTILLACDove abita?

SIGNORA DE CHEPYVi interessa ancora?

SIGNORA DE VERTILLACTemo di s. Pensavo che si fosse fatto un nome, o almeno fosse a buon punto.

SIGNORA DE CHEPYSe desiderate vederlo, sar qui tra poco e, credo, per tutto il giorno.

SIGNORA DE VERTILLACTanto meglio. Devo parlargli di una questione che mi sta molto a cuore. Non conosce per caso quel marchese, quello spilungone di un marchese, a cui mancava solo la bigotteria per essere ridicolo del tutto, che cammina curvo, con la testa penzoloni, come se stesse meditando sulL'eternit, con un breviario enorme sotto il braccio?...

SIGNORA DE CHEPYIl Marchese de Tourvelle?

SIGNORA DE VERTILLACProprio lui.

SIGNORA DE CHEPYNon lo so. (A questo punto la Signorina Beaulieu rientra con il servitore)

SIGNORA DE VERTILLACVado un po' a riposarmi, ne ho tanto bisogno; mi cambio e torno. Mi farete venire la vostra sarta e il vostro parrucchiere, vero? Siete fresca come una rosa; una di queste mattine mi confiderete il segreto per conservarvi cos bene e non invecchiare, ci conto. Al piacere di rivederci... Ma, non mi avete detto in cosa potrei esservi utile. In cosa?

SIGNORA DE CHEPYLo saprete; tornate presto.

Scena quinta

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu.

SIGNORA DE CHEPY un po' matta, e recita le sue parti a meraviglia. E poi, in quale commedia avete recitato?

SIGNORINA BEAULIEUNel Borghese gentiluomo, la Pupilla, il Filosofo senza saperlo, Cnie, il Filosofo maritato.

SIGNORA DE CHEPYE in quest'ultima quale parte avevate?

SIGNORINA BEAULIEUFinette.

SIGNORA DE CHEPYVi ricordereste un punto... un certo punto in cui Finette fa l'apologia delle donne?

SIGNORINA BEAULIEUMi sembra.

SIGNORA DE CHEPYRecitatelo.

SIGNORINA BEAULIEU... Sia. Ma cos come siamo,Con tutti i nostri difetti noi governiamo gli uomini,Anche i pi potenti, e siamo lo scoglioSu cui si infrangono la saggezza e l'orgoglio.Ci opponete soltanto armi impotenti,Avete la ragione, ma noi abbiamo il fascino.Il brusco filosofo, con i suoi tristi umori,Invano contro di noi alza i suoi clamori;La sua aria accigliata, le sue grida, le rugheNon possono salvarlo dai nostri occhi omicidi.Contando sulla sua scienza e le sue riflessioni,Si crede al riparo dalle nostre seduzioni:Una bella compare, gli sorride e lo provoca;Crac... al primo assalto, lei a condurre il gioco.

SIGNORA DE CHEPYNiente male, niente affatto male.

SIGNORINA BEAULIEULa Signora pensa di far recitare una commedia?

SIGNORA DE CHEPYProprio cos.

SIGNORINA BEAULIEUPosso chiedere il titolo?

SIGNORA DE CHEPYIl titolo? Non lo conosco; non ancora scritta.

SIGNORINA BEAULIEULa stanno scrivendo, a quanto pare.

SIGNORA DE CHEPYNo, sto cercando un autore.

SIGNORINA BEAULIEULa Signora non sar imbarazzata che dalla scelta; ne ha intorno cinque o sei.

SIGNORA DE CHEPYSe sapeste quanto sono bizzarri quegli animali l! Ognuno di loro trover la sua scusa.

SIGNORINA BEAULIEUAvevo sentito dire che era difficile fare una commedia.

SIGNORA DE CHEPYS, le commedie che si facevano una volta.

Scena sesta

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu, Picard zoppicante.

SIGNORA DE CHEPYE tu ritorni senza portare nessuno?

PICARD (tenendosi la gamba)Ahi! ahi!

SIGNORA DE CHEPY (zoppicando a sua volta)Ahi! ahi! naturalmente. Dove sono i miei operai?

PICARDNon li ho visti. Ci sono quattro scalini alla porta di quel tappezziere maledetto; ho voluto saltarli tutti e quattro in una volta, e mi sono preso una bella storta. Ahi! ahi!

SIGNORA DE CHEPYAl diavolo questo scemo e la sua storta! Fate venire Valdajou, che lo veda.

Scena settima

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu.

SIGNORA DE CHEPYQueste noie capitano soltanto a me. Invece di prendersi una storta oggi, non poteva rompersi una gamba fra quattro giorni? Calcola sempre male i suoi tempi.

SIGNORINA BEAULIEUMa visto che la Signora non ha ancora la sua commedia e non sa neppure se ne avr una, mi sembra...

SIGNORA DE CHEPYVi sembra! vi sembra! A me sembra che bisognerebbe stare zitti; non mi piace che mi facciano la predica. So sempre quello che faccio.

SIGNORINA BEAULIEU (a parte)E quello che dite.

Scena ottava

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu, Flamand ubriaco, con un fazzoletto intorno alla testa.

FLAMANDSignora, vengo... credo, dalla casa del Signor Hardouin... S, Hardouin... l, all'angolo della strada... all'angolo della strada che lei mi ha detto... Sa il diavolo quanto abita in alto, e la sua scala sa il diavolo com'era ripida; una piccola scala stretta... (Barcollando come un ubriaco) a ogni gradino si sbatte contro il muro o la rampa... credevo di non arrivare mai... alla fine arrivo... Ditemi, Signorina, questa porta quella del Signor... del Signor... Quale Signore? mi risponde una vicina, una donna piccolina,... carina, diavolo, carina... Un signore che scrive versi, s, versi. Bussate, ma bussate forte, tornato tardi, credo che stia dormendo...

SIGNORA DE CHEPYMaledetta bestia, bestiaccia, la finisci di chiacchierare? Viene o non viene?

FLAMANDMa, Signora, non ancora sveglio, bisogna che prima lo svegli... Sto per dare un gran calcio alla porta con un piede... ed ecco che la testa si butta in avanti per prima... la porta si spalanca, ed io, Flamand, cado a gambe all'aria; il tipo che fa i versi salta gi dal letto in camicia, tutto arrabbiato, bestemmiando, ma con una grazia!, dev'essere proprio un brav'uomo, mi rialza: Amico mio, ti sei ferito? Vediamo la testa.

SIGNORA DE CHEPYFinisci, finisci, finisci! Che ti ha detto? e tu che gli hai detto?

FLAMANDLa signora potrebbe farmi le sue domande una alla volta? Tante domande tutte insieme mi confondono.

SIGNORA DE CHEPYNon reggo pi.

FLAMANDGli ho detto che la Signora... la Signora... come vi chiamate?... il vostro nome...

SIGNORA DE CHEPYFuori, villano d'un ubriacone!

FLAMANDIo, Flamand, un ubriacone!... Perch ho incontrato il mio compare, quello che ha tenuto a battesimo l'ultimo figlio di mia moglie... S, di mia moglie... proprio suo... E poi ecco un altro compare, La Haye... Come resistere a due compari? a due compari?

SIGNORA DE CHEPYLi caccer tutti, deciso.

FLAMANDSe la Signora cos difficile, non rimarr nessuno.

SIGNORA DE CHEPYUno si azzoppa, l'altro si ubriaca e si rompe la testa. Poveri noi che non possiamo farne a meno!

Scena nona

Signora de Chepy, Signorina Beaulieu, Flamand, Signor Hardouin.

FLAMANDEccolo, Signora... Lo riconosco, proprio lui... Il Signor... il Signore che fa i versi, non vero? proprio una bella fortuna!...

SIGNORA DE CHEPYSignorina, se non avrete la carit di dargli il braccio, non uscir mai di qui.

SIGNOR HARDOUINSe la mia porta avesse resistito, sarebbe morto.

FLAMANDAndiamo, Signorina, obbedite alla vostra padrona, datemi il braccio... Com' tondo!... Come bello sodo!...

SIGNOR HARDOUINHa la testa dura e il cuore tenero.

FLAMANDSignora, dal momento che la Signorina fa tutto quello che le dite...

SIGNORA DE CHEPYSu, su, insolente!

Scena decima

Signora de Chepy, Signor Hardouin, Signorina Beaulieu seduta sul fondo, lavorando.

SIGNOR HARDOUINQuel servitore venuto da parte vostra?

SIGNORA DE CHEPYS.

SIGNOR HARDOUINSe l'ho indovinato non per merito suo; non sapeva chi era, da dove veniva, cosa voleva.

SIGNORA DE CHEPYPoi vatti a fidare di questi mascalzoni!

SIGNOR HARDOUINMi ha fatto un brutto scherzo; stavo dormendo cos bene, e ne avevo cos bisogno! Ero rientrato intorno alle cinque, dopo una giornata noiosissima e estremamente faticosa. Immaginate la lettura di un dramma detestabile, come lo sono tutti; la compagnia pi triste, una cena squallida che non finiva pi e un gioco in cui si puntava alto, da cui sono stato eliminato, dovendo subire il malumore di quelli che vincevano, indispettiti, ad ogni colpo, di non aver guadagnato di pi.

SIGNORA DE CHEPYVi sta bene; perch non siete venuto qui?

SIGNOR HARDOUINEccomi, e tutte le mie disgrazie saranno presto dimenticate se potr esservi di una qualche utilit. Di che si tratta?

SIGNORA DE CHEPYDi un piacere importantissimo che potete farmi. Conoscete la Signora de Malves?

SIGNOR HARDOUINNon personalmente; ma tutti sono concordi nell'attribuirle finezza di spirito, una dolce allegria, gusto, una buona conoscenza delle belle arti, una grande esperienza della vita ed un giudizio sicuro e raffinato.

SIGNORA DE CHEPYQueste sono le qualit che tutti le riconoscono e di cui certamente tengo conto, ma apprezzo ancora di pi quelle che riserva agli amici.

SIGNOR HARDOUINVivo con alcuni che la definiscono madre indulgente, buona moglie, amica eccellente.

SIGNORA DE CHEPYSiamo legate da sei o sette anni, e le devo la parte migliore della felicit della mia vita. da lei che cerco e trovo un consiglio saggio, quando ne ho bisogno; la consolazione delle mie pene, che talvolta le fa dimenticare le sue; e quella soddisfazione cos dolce che si prova a raccontare i propri momenti di piacere a qualcuno che sa ascoltare con interesse. Ebbene, il giorno della sua festa vicino.

SIGNOR HARDOUINE vi servirebbe un intermezzo, un proverbio, una piccola commedia?

SIGNORA DE CHEPYEsattamente, mio caro Hardouin.

SIGNOR HARDOUINSono desolato a dovervi dire di no, proprio no. Primo, perch sono stanco morto e non mi rimane una sola idea, neanche una. Secondo, perch, fortunatamente o sfortunatamente, ho una di quelle teste a cui impossibile comandare. Anche se volessi servirvi, non ci riuscirei.

SIGNORA DE CHEPYNon vi chiedo un capolavoro...

SIGNOR HARDOUINMi chiedete almeno una cosa che vi piaccia, e questo non semplice; che piaccia alla persona che volete festeggiare, e questo complicato; che piaccia al suo ambiente, abituato alle cose belle; e infine che piaccia a me, e io non sono quasi mai contento di quello che faccio.

SIGNORA DE CHEPYQuesti sono solo i fantasmi della vostra pigrizia o i pretesti della vostra cattiva volont. Vorreste farmi credere che temete molto il mio giudizio. La mia amica, sono d'accordo, ha un gusto delicato ed un tatto squisito, ma giusta e sar pi colpita da una parola felice che da una brutta scena; e anche se vi trovasse un po' banale, che importanza avrebbe? Avete torto a temere i nostri belli spiriti; solo facendo il vostro nome sospenderemo il giudizio. Per quanto riguarda voi, Signore, il problema un altro; dopo essere stato scontento di voi stesso tante di quelle volte, sarete libero di essere ingiusto ancora una volta.

SIGNOR HARDOUIND'altra parte, Signora, il mio spirito non libero. Conoscete la Signora Servin? Credo che sia una vostra amica.

SIGNORA DE CHEPYLa incontro in societ, la vedo a casa sua. Non ci amiamo, ma ci abbracciamo.

SIGNOR HARDOUINLa sua carit sconsiderata l'ha coinvolta in una faccenda ridicola, e voi sapete cos' il ridicolo, soprattutto per lei. Ha scoperto che ero legato alla sua parte avversa e bisogna assolutamente che la aiuti a uscirne. Mi sono permesso di dare un appuntamento qui al mio uomo.

SIGNORA DE CHEPYSentite, Hardouin, lasciate che ognuno faccia la propria parte; agli avvocati la conduzione dei processi, a voi la produzione di opere incantevoli. Volete sapere cosa vi succeder? Finirete per guastare il vostro rapporto con la signora di cui vi siete fatto negoziatore, con il suo avversario, e anche con me, se mi dite di no.

SIGNOR HARDOUINPer una cosa cos frivola? Non posso crederlo.

SIGNORA DE CHEPYSta a me, mi sembra, giudicare se la cosa frivola o no; dipende da quanto mi interessa.

SIGNOR HARDOUINCio, se la cosa le interessasse dieci, cento volte pi del necessario...

SIGNORA DE CHEPYSarei forse poco giudiziosa, ma lei sarebbe pi sgarbato ancora. Andiamo, mio caro, promettetelo, o vi organizzo un orribile pasticcio con una delle vostre migliori amiche.

SIGNOR HARDOUINQuale amica? Chiunque sia, non far certo per lei quello che non far per voi.

SIGNORA DE CHEPYPromettete.

SIGNOR HARDOUINNon posso.

SIGNORA DE CHEPYFate la commedia.

SIGNOR HARDOUINNon posso, veramente.

SIGNORA DE CHEPYLa parte della supplice non mi piace per niente, e quella della persona dolce la sostengo per poco; state attento, mi sto arrabbiando.

SIGNOR HARDOUINNo, Signora, non vi arrabbierete.

SIGNORA DE CHEPYE io, Signore, vi dico che sono arrabbiata, molto arrabbiata perch mi trattate come non trattereste quella grassa provinciale impettita che vi comanda con un'impertinenza imperdonabile anche se fosse giovane e carina; o quella piccola smorfiosa che l'uno e l'altro ma sciupa le sue doti con gesti sempre esagerati e chiacchiere piene di pretese; o quel gingillino di preziosa che ha dei nervi, no, non sono nervi ma fibre, cio capelli, da cui si ha paura di sentir uscire le parolone che ha raccattato nelL'ambiente degli intellettuali, dei pedanti, e che ripete malamente come un pappagallo male ammaestrato; o la signorina, s, la signorina qui presente, che a volte nella mia anticamera vi offre delle distrazioni di cui potrei seccarmi, se volessi, ma di cui continuer a ridere.

SIGNORINA BEAULIEUIo, Signora!

SIGNORA DE CHEPYS, voi. Non il caso che vi offendiate; questo bell'attaccamento vi fa assai onore.

SIGNOR HARDOUIN vero, Signora, che trovo la signorina molto onesta, molto perbene e molto beneducata.

SIGNORA DE CHEPYMolto amabile.

SIGNOR HARDOUINMolto amabile; perch no? Nessuna condizione ha il privilegio esclusivo di questo elogio che ogni tanto le faccio, scherzando; ma la rispetto abbastanza, lei e me stesso, per non metterci della seriet che la offenderebbe.

SIGNORA DE CHEPY (ironicamente)Signorina, vi prego, vi supplico di voler intercedere per me presso il Signor Hardouin.

Scena undicesima

Signor Hardouin, Signorina Beaulieu.

SIGNOR HARDOUINNon torner indietro; e io sono seccato. Senza disprezzarla, quella donna vale quanto quelle che ha appena distrutto. Volete che la commedia venga fatta?

SIGNORINA BEAULIEUDiverrei stranamente vanitosa se osassi lusingarmi di ottenere ci che avete cos duramente rifiutato alla Signora.

SIGNOR HARDOUINSpiegatevi chiaramente, vi farebbe piacere?

SIGNORINA BEAULIEUMoltissimo, ma la Signora se ne sentirebbe estremamente umiliata. Forse potrebbe licenziarmi. Non domani, ma poco a poco; la deliziosa signorina Beaulieu diventerebbe allora goffa, maldestra, noiosa; non me lo farei dire a lungo, me ne andrei, e me ne andrei non senza tristezza; perch, nonostante le sue violenze, la Signora buona, e le sono molto attaccata; senza contare che la vostra compiacenza non sarebbe pi un segreto e potrebbe essere male interpretata. Sentite, Signore, la cosa migliore che insistiate nel vostro rifiuto o cediate al desiderio della signora.

SIGNOR HARDOUINDi queste due possibilit, la prima la sola che mi convenga. Sono assediato da fastidi: ne ho per mio conto, ne ho per conto di altri; mai un momento di pace. Se bussano alla mia porta, ho paura ad aprire; se esco, tengo il cappello calato sugli occhi. Se mi perseguitano con le visite, impallidisco. Una folla intera sta aspettando di vedere come andr una commedia che devo leggere al Teatro Francese; non sarebbe meglio che me ne occupassi, invece di perdere il mio tempo con queste stupidaggini mondane? Se quello che si fa brutto, non vale la pena di farlo, se passabile, la recitazione degli attori lo rende banale.

SIGNORINA BEAULIEUSembra che il Signor Hardouin non abbia una grande opinione del nostro talento.

SIGNOR HARDOUINSignorina, se devo dirvi la verit, ho visto gli attori dilettanti pi considerati: fanno piet; il migliore di loro non lo vorrebbero in una compagnia di provincia, e sfigurerebbe con Nicolet.

SIGNORINA BEAULIEUAdesso sono io ad essere seccata. Lo sapete che mi piace recitare.

SIGNOR HARDOUINTanto peggio, Signorina; ricamate.

SIGNORINA BEAULIEUNon avete detto che avreste fatto la commedia se io lo avessi voluto? Io non so se un poeta un uomo onesto, ma si sempre detto che un uomo onesto ha una sola parola. Voglio convincervi che l'autore spesso se la prende con l'attore, mentre dovrebbe prendersela solo con se stesso; voglio che voi vi sentiate fischiare, e che sentiate quando ci applaudono entusiasti.

SIGNOR HARDOUINLa Signorina mi getta il guanto, bisogna raccoglierlo. Ho promesso di fare la commedia, e la far.

Scena dodicesima

Signor Hardouin, Signorina Beaulieu, Signora de Chepy.

SIGNORA DE CHEPYEbbene, Signorina, ci siete riuscita? Credo di avervene lasciato il tempo e il modo.

SIGNOR HARDOUINS, Signora, riuscita, e la commedia si far.

SIGNORA DE CHEPYSignorina, ve ne sono infinitarnente obbligata e vi ringrazio umilmente.

Scena tredicesima

Signor Hardouin, Signorina Beaulieu.

SIGNORINA BEAULIEUVedete, si offesa, e io sono sicura che non rimarr qui pi di un mese. Vorrei che le feste, le commedie e i poeti fossero tutti in fondo al fiume. (Hardouin rimane sulla scena durante l'intervallo; passeggia; si siede; fa dei gesti; e l'orchestra suona la pantomima di un poeta che sta componendo, ora soddisfatto, ora scontento ecc.)

ATTO SECONDO

Scena prima

SIGNOR HARDOUIN (solo) inutile pensare, agitarmi, tormentarmi... non mi viene niente. Proviamo ancora... Questo sarebbe assai carino, ma scontato... Ah! se Molire tornasse, con tutto il suo genio incredibile, come faticherebbe ad ottenere l'approvazione di persone che ha reso cos esigenti!... Gli altri hanno preso tutto... Chiedermi una di quelle facezie che si recitano al Palais-Royal o al Bourbon, non come dirmi: Hardouin, abbiate subito, subito, l'originalit e lo spirito di un Coll? Ecco cosa mi faccio ordinare, nient'altro che questo... Sono uno stupido; finch vivr non sar che uno stupido, e la mia testa calda mi far cadere in trappola come uno stupido... Ma non potrei?... No, non adatto alla circostanza... E se mettessi in scena quel piccolo racconto? Ancora meno; lo conoscono tutti; e anche se fosse nuovo per loro, non c'entrerebbe con le persone. E poi non ho che due o tre giorni per scrivere, copiare le parti, farle imparare, recitare senza fare prove... Evidentemente pensano che una scena si soffi come una bolla di sapone... Andr Dio sa come.

Scena seconda

Signor Hardouin, un servitore che entra nel mezzo della scena precedente.

SERVITORESignore, c' un uomo con la schiena curva, le due braccia e le due gambe a mezzaluna; somiglia a un sarto come due gocce d'acqua.

SIGNOR HARDOUINAl diavolo!

SERVITORECe n' un altro: di cattivo umore e borbotta tra i denti; ha tutta l'aria di un creditore che non si ancora abituato a ritornare.

SIGNOR HARDOUINAl diavolo!

SERVITORECe n' un terzo, magro e secco, che si guarda attorno come se volesse svuotare l'appartamento.

SIGNOR HARDOUINAl diavolo! Al diavolo!

SERVITOREC'...

SIGNOR HARDOUINC' il diavolo che ti porti!... Che ci fai l piantato come un palo? Anche tu hai complottato con gli altri per farmi diventare pazzo?

SERVITOREViene da parte della Signora Servin, che vi prega di non dimenticare la sua faccenda.

SIGNOR HARDOUINCi ho pensato.

SERVITOREC' una donna...

SIGNOR HARDOUIN (assumendo un'espressione allegra)Una donna!

SERVITOREAvvolta in venti metri di velo. Scommetterei che una vedova.

SIGNOR HARDOUINBella?

SERVITORETriste, ma abbastanza piacevole da consolare.

SIGNOR HARDOUINEt?

SERVITORETra i venti e i trenta.

SIGNOR HARDOUINFai entrare la vedova.

SERVITORECi sono anche due personaggi strani; uno con stivaloni e frusta da postiglione in mano...

SIGNOR HARDOUIN De Crancey. Fai entrare la vedova.

SERVITOREL'altro, con calze gialle, calzoni neri, giubba di bambagino e soprabito grigio. Sono passati da casa vostra e gli hanno detto che eravate qui.

SIGNOR HARDOUINQuest'ultimo sar il mio avvocato della Bassa Normandia. Di' loro che aspettino oppure se ne vadano... E fai entrare la vedova.

Scena terza

Signor Hardouin, Signora Bertrand.

SIGNORA BERTRANDPermettete, Signore, che mi sieda. Sono stanca morta; oggi ho girato tutta Parigi e ho incontrato, credo, tutto il mondo.

SIGNOR HARDOUINRiposatevi, Signora... (A parte) molto bella... Signora, non ho l'onore di conoscervi, ma fatemi la cortesia di dirmi che cosa vi ha portato qui. Non vi sbagliate? Io mi chiamo Hardouin.

SIGNORA BERTRAND proprio voi che cerco.

SIGNOR HARDOUINMe ne rallegro... (A parte) Che bel piedino, che mani!... (A voce alta) Signora, sarete pi comoda in questo divano.

SIGNORA BERTRANDSono comodissima. Signore, avete il tempo e la pazienza di ascoltarmi?

SIGNOR HARDOUINParlate, Signora, parlate.

SIGNORA BERTRANDAvete davanti a voi la donna pi infelice del mondo.

SIGNOR HARDOUINMeritate un'altra sorte, e con le doti che avete non c' sventura che non possa essere superata.

SIGNORA BERTRANDE proprio voi mi direte il modo. Avrete senz'altro sentito parlare del capitano Bertrand.

SIGNOR HARDOUINChe comandava Il Dragone, che mise in salvo tutto l'equipaggio nella scialuppa e si lasci colare a picco con il suo vascello?

SIGNORA BERTRANDEra mio marito. Aveva ventitr anni di servizio.

SIGNOR HARDOUINEra un brav'uomo, e non ho mai visto niente di pi interessante della sua vedova. Cosa posso fare per lei?

SIGNORA BERTRANDMolto.

SIGNOR HARDOUINNe dubito, ma me lo auguro.

SIGNORA BERTRANDMi ha lasciato senza mezzi e con un bambino piccolo. Ho chiesto una pensione, che non hanno avuto il coraggio di rifiutarmi.

SIGNOR HARDOUINE che vi sembra irrisoria. Signora, lo Stato oberato.

SIGNORA BERTRANDNe sono soddisfatta, ma vorrei che fosse reversibile su mio figlio.

SIGNOR HARDOUINA dire il vero, la vostra richiesta e il rifiuto del ministro mi sembrano entrambi legittimi.

SIGNORA BERTRANDMa se morissi, che ne sar del mio povero bambino?

SIGNOR HARDOUINMa siete giovane, fresca...

SIGNORA BERTRANDCon tutto questo, oggi ci siamo e domani no. Ho tentato inutilmente ogni appoggio possibile: principi, duchi, vescovi, preti, arcivescovi, signore integerrime...

SIGNOR HARDOUINLe altre vi sarebbero state pi utili.

SIGNORA BERTRANDVi confesso che non le ho disdegnate.

SIGNOR HARDOUINIl fatto che tutta quella gente non sa muoversi.

SIGNORA BERTRANDE voi, voi ne siete capace?

SIGNOR HARDOUINMolto bene. Ci sono dei metodi per ogni cosa: primo, indispensabile prendere molto a cuore la faccenda.

SIGNORA BERTRANDE voi prendereste cos a cuore la mia?

SIGNOR HARDOUINPerch no, Signora? Niente mi sembra pi facile. Hanno anime di bronzo, bisogna saperle ammorbidire.

SIGNORA BERTRANDMa chi possiede questo talento?

SIGNOR HARDOUINVoi, Signora.

SIGNORA BERTRANDE chi si cura di impiegarlo per altri?

SIGNOR HARDOUINIo... (Passeggia, pensieroso)

SIGNORA BERTRANDPosso chiedervi a cosa state pensando?

SIGNOR HARDOUINAl successo del vostro affare.

SIGNORA BERTRANDCome siete buono!

SIGNOR HARDOUINIl punto importante, il grande punto, il punto essenziale...

SIGNORA BERTRANDQual ... (A parte) Che mi dir? Sar come gli altri? Mi avranno presa in giro?

SIGNOR HARDOUIN... rendere personale il favore che si richiede, s, personale. Si a malapena ascoltati, anche da un amico, quando non si parla per se stessi.

SIGNORA BERTRANDLa persona da cui dipende la mia faccenda vostro amico.

SIGNOR HARDOUINEh! avete ragione. Poultier, e posso garantirvi fin d'ora tutta la sua benevolenza.

SIGNORA BERTRANDAvreste la bont di parlargli?

SIGNOR HARDOUINCertamente.

SIGNORA BERTRANDDio sia lodato! mi hanno detto la verit quando mi hanno assicurato che siete l'amico di tutti gli infelici.

SIGNOR HARDOUINOggi o fra qualche giorno la festa della padrona di casa. amico di suo marito, in questo momento a Parigi e soltanto degli affari importantissimi potrebbero impedirgli di venire qui.

SIGNORA BERTRANDE voi gli parlereste in mio favore? Fareste vostro il mio caso personale?

SIGNOR HARDOUINMe ne occupo ad una condizione: abbiate poi la compiacenza di ricordarvi che vi avevo informata prima, e che eravate d'accordo... Mi avete detto, Signora che avete un bambino?

SIGNORA BERTRANDIl primo e l'unico.

SIGNOR HARDOUINEt?

SIGNORA BERTRANDCirca sei anni.

SIGNOR HARDOUINNon pu averne di pi.

SIGNORA BERTRANDSei mesi fa si poteva crederlo, ma poi ho pianto tanto, tanto faticato e sofferto. Sono cos cambiata!

SIGNOR HARDOUINNon sembra.

SIGNORA BERTRANDStava tornando dalla Cina... La Cina non mi esce pi dalla testa.

SIGNOR HARDOUINLa scacceremo.

SIGNORA BERTRANDPosso contare su di voi?

SIGNOR HARDOUINContateci; ma non dimenticate: alla condizione che ho detto, altrimenti non rispondo di niente.

SIGNORA BERTRANDSiete un galantuomo; d'accordo. Fate e dite tutto quello che vi sembrer giusto.

Scena quarta

Signor Hardouin, Signor des Renardeaux avvocato di Gisors, che si presenta per entrare nello stesso momento in cui la Signora Bertrand esce.

SIGNOR HARDOUINE poi fate una commedia, in mezzo a tutto questo!... Perdonatemi tanto, caro Des Renardeaux, se vi ho fatto attendere.

SIGNOR DES RENARDEAUXVi perdono perch, parola mia, proprio bella.

SIGNOR HARDOUINAvete ancora degli occhi?

SIGNOR DES RENARDEAUX la sola cosa che mi rimane. Ma eccomi ai vostri ordini; ebbene, di che si tratta?

SIGNOR HARDOUINNon so come faccio a ridere, perch sono profondamente desolato.

SIGNOR DES RENARDEAUXLa vostra commedia caduta?

SIGNOR HARDOUINMolto peggio.

SIGNOR DES RENARDEAUXDiavolo, come?

SIGNOR HARDOUINAvevo una sorella che amavo alla follia, un po' bigotta ma, a parte questo, la migliore creatura, la migliore sorella del mondo. L'ho perduta.

SIGNOR DES RENARDEAUXE vi contendono l'eredit?

SIGNOR HARDOUINMolto peggio.

SIGNOR DES RENARDEAUXDiavolo, come?!

SIGNOR HARDOUINNe hanno disposto senza il mio consenso. Lei viveva con un'amica; questa qua, abituata a far da padrona nella casa, si presa tutto, ha regalato, venduto, letti, specchi, biancheria, stoviglie, mobili, cucina, argenteria, dei mobili non mi resta pi di quanto ne vede sul palmo della mia mano.

SIGNOR DES RENARDEAUXEra un patrimonio considerevole?

SIGNOR HARDOUINAbbastanza. Non so cosa fare. Perdere una buona parte dei propri averi, soprattutto quando gli affari non vanno bene come nel mio caso, mi sembra duro da sopportare; attaccare la vecchia amica di una sorella, mi sembra sconveniente. Cosa mi consigliate?

SIGNOR DES RENARDEAUXCosa vi consiglio? Di non fare niente.

SIGNOR HARDOUINSi fa presto a dirlo.

SIGNOR DES RENARDEAUXVi dico di non fare niente. Sapete cos' la vostra faccenda? la stessa che ho io con la vostra vecchia amica la Signora Servin, che dura da dieci anni, e ne durer altri dieci; che mi ha fatto fare cinquanta viaggi a Parigi, e ne dovr fare cinquanta ancora; che mi costa circa duecento luigi in piccole spese, e me ne coster pi di duecento ancora; e che, grazie alle potenti protezioni di questa signora, non andr mai in giudizio o da cui, dopo la sentenza, se mai ce ne sar una, non ricaver un quarto delle spese.

SIGNOR HARDOUINCos non volete che io faccia causa.

SIGNOR DES RENARDEAUXNo, per tutti i diavoli, che si portino la vostra amica Signora Servin e l'amica di vostra sorella!

SIGNOR HARDOUINSe doveste ricominciare da capo, insomma, non fareste causa?

SIGNOR DES RENARDEAUXNo... A cosa state pensando?

SIGNOR HARDOUINA farvi un favore, se posso. Non mi piace restare in debito con i miei amici. Mi viene un'idea...

SIGNOR DES RENARDEAUXQuale?

SIGNOR HARDOUINIn cambio del servizio che mi fate sconsigliandomi di cacciarmi in un cattivo affare, a cui non penso gi pi, se per caso riuscissi a concludere il vostro? Sapete, non mi sarebbe del tutto impossibile.

SIGNOR DES RENARDEAUXSono d'accordo, sono d'accordo con tutto il cuore, e se vi serve una procura formale, con cui vi autorizzo a concludere e con cui mi impegno a ratificare senza condizioni ogni risultato del vostro arbitrato, fatemi portare inchiostro, penna, carta, ed io la scrivo e la firmo.

SIGNOR HARDOUINEcco sul tavolo tutto quello che serve... (Fermandolo) Un momento, caro Des Renardeaux. Io far del mio meglio, non dubitate, ma qualunque cosa ne venga fuori, niente rimostranze.

SIGNOR DES RENARDEAUXNon temete.

SIGNOR HARDOUINNon si sa mai. (Mentre Des Renardeaux scrive) Ah! ah! ah! se l'avvocato della Bassa Normandia sapesse che ho in tasca la procura della signora!... Ottimo; ma la commedia che ho promesso?... Evidentemente bisogna seguire il proprio destino, e il mio di promettere ci che non far, e fare ci che non ho promesso.

SIGNOR DES RENARDEAUXEccola. Io sottoscritto, Issachar des Renardeaux...

SIGNOR HARDOUINNon ho dubbi che vada benissimo.

SIGNOR DES RENARDEAUXMa dobbiamo leggere il titolo in conseguenza del quale si opera, la regola. Io sottoscritto, Issachar...

SIGNOR HARDOUINMa ho mai seguito delle regole?

SIGNOR DES RENARDEAUXNon per questo siete stato pi saggio. La regola, amico mio, la regina del mondo. In fondo mi basta ottenere il rimborso delle spese che lei mi far liquidare, con cui ammobiliare convenientemente quel piccolo fabbricato vicino al fiume e al bosco, che dovrebbe ispirarvi dei versi bellissimi; che da dieci anni dovreste occupare e che non occuperete mai; e allora riterr la Signora Servin libera da ogni impegno nei miei confronti, verso mia moglie, i miei figli e i loro aventi causa. A proposito, ho visto in cortile una portantina, il solo mobile che resta della defunta Signora Desforges, mia parente, che smise di camminare molto tempo prima di morire; ottenete in pi quella portantina. Mia moglie comincia ad avere le gambe deboli, e sarebbe un regalo da farle. Non dimenticate la portantina.

SIGNOR HARDOUINNon dimenticher.

SIGNOR DES RENARDEAUXSiete distratto.

SIGNOR HARDOUINAmico mio, non ne posso pi di questo maledetto paese. La vita vi svanisce; non ci si combina niente di buono, e io sono deciso ad andare a vivere e morire a Gisors.

SIGNOR DES RENARDEAUXVerreste a vivere a Gisors?

SIGNOR HARDOUINA Gisors. l che mi aspettano la gloria, la pace e la felicit.

SIGNOR DES RENARDEAUXVerreste a morire a Gisors?

SIGNOR HARDOUINA Gisors.

SIGNOR DES RENARDEAUXE io vi dico che le teste come la vostra non sanno mai cosa faranno, e che voi andrete a vivere e morire dove il vostro cattivo genio vi porter. Non fate progetti.

SIGNOR HARDOUINIn effetti ne ho fatti tanti che poi sono svaniti, che sarebbe certo meglio non farne; ma si fanno dei progetti, come ci si muove sulla sedia quando si scomodi.

SIGNOR DES RENARDEAUX la Signora, quando la vedrete?

SIGNOR HARDOUINOggi.

SIGNOR DES RENARDEAUXE una donna sottile; state attento che non sventi il nostro complotto.

SIGNOR HARDOUINPerch, voi arrivereste a capirlo, al posto suo, avvocato, avvocato della Bassa Normandia?

SIGNOR DES RENARDEAUXForse; a volte sono svelto. E quando vi rivedr?

SIGNOR HARDOUINIn giornata.

SIGNOR DES RENARDEAUXDove?

SIGNOR HARDOUINQui. Abitate sempre in quella soffitta, in via della Flche?

SIGNOR DES RENARDEAUXSempre. Non fate causa, mettetevi d'accordo, e tirate fuori dalla Signora Servin il pi possibile. Ho tre figli, e lei non ha che una figlia, quella vecchia pazza, brutta e cattiva come una scimmia malata, e per di pi sorda come una campana. Lei ricca, e io no. Addio.

SIGNOR HARDOUINAddio.

SIGNOR DES RENARDEAUX (dal fondo della scena)E la portantina.

SIGNOR HARDOUINE la portantina... Finalmente solo; posso pensare.

Scena quinta

Signor Hardouin, Signor de Crancey.

SIGNOR DE CRANCEY (in stivaloni e frusta in mano)Una fatica del diavolo per arrivare fino a voi; peggio che da un ministro o dal suo primo segretario; sapete che sono due ore che schiumo di rabbia nell'anticamera? Avete ricevuto la mia lettera?

SIGNOR HARDOUINS; e voi avete ricevuto la mia risposta?

SIGNOR DE CRANCEYNo.

SIGNOR HARDOUINMa guardatevi! Sembrate un postiglione.

SIGNOR DE CRANCEY che lo sono diventato, con quattro giorni di pratica.

SIGNOR HARDOUINSono un po' ottuso, non capisco.

SIGNOR DE CRANCEYCi credo. Amico mio, vi avevo detto che la Signora de Vertillac, che mi stima a mi ama, e mi rifiuta senza ragione sua figlia da cui sono amato, nell'idea assurda di spezzare questa passione...

SIGNOR HARDOUIN (ironicamente) Che finir solo con la vostra vita e quella di sua figlia.

SIGNOR DE CRANCEYSicuramente... la portava a Parigi.

SIGNOR HARDOUINEbbene?

SIGNOR DE CRANCEYAh! evidentemente non avete mai amato, perch non indovinate il resto.

SIGNOR HARDOUINSiete partito per primo e gli avete fatto da postiglione.

SIGNOR DE CRANCEYEcco.

SIGNOR HARDOUINE sua figlia vi ha riconosciuto?

SIGNOR DE CRANCEYCerto, ma la sua sorpresa ha rischiato di rovinare tutto. Lei getta un grido; sua madre si gira bruscamente: Che hai, figlia mia? ti sei ferita? No, mamma, non niente... Ah! amico mio con quale attenzione le evitavo i brutti passaggi! Come allungavo la strada, nonostante le impazienze della madre! Quanti baci ci siamo scambiati, lei dal fondo della vettura, io dall'alto del cavallo, mentre sua madre dormiva! Quante volte i nostri occhi e le nostre braccia si solo alzati al cielo! Erano altrettanti giuramenti! Che piacere darle la mano mentre scendeva dalla vettura, mentre risaliva! Quanto dolore abbiamo provato insieme! Quante lacrime abbiamo versato!

SIGNOR HARDOUINE questo enorme cappello calato sugli occhi vi nascondeva agli sguardi della madre? Ma quali progetti avete?

SIGNOR DE CRANCEYTutto ci che possibile immaginare di pi stravagante.

Scena sesta

Signor Hardouin, Signor de Crancey, Signora e Signorina de Vertillac.

SIGNOR HARDOUINEccole! Presto, uscite.

SIGNOR DE CRANCEYNo, rimango. Voglio che quella donna mi veda, e si renda conto di cosa sono capace.

SIGNORA DE VERTILLAC (guardando la figlia)Signorina, ti consiglio di non tenere quel muso se vuoi che ti presenti in giro.

SIGNORINA DE VERTILLAC (accorgendosi di De Crancey)Ah! cielo! Sto per svenire.

SIGNORA DE VERTILLACBuongiorno, caro Hardouin... Che avete? Con questa faccia si accolgono i vecchi amici? Vi vedo sconcertato. Non mi aspettavate.

SIGNOR HARDOUINPerdonatemi, Signora, vi sapevo a Parigi.

SIGNORA DE VERTILLACLa mia presenza vi imbarazza?

SIGNOR HARDOUINSono pieno di cose da fare.

SIGNORA DE VERTILLACChi quell'uomo? il nostro postiglione, mi sembra. Amico, non ti hanno forse pagato meglio di quanto tu ci hai servito? Parla, che vuoi? Un altro scudo? Di' al mio servitore di dartelo... (De Crancey si toglie il cappello che teneva calato sugli occhi) lui, il mio persecutore! Quest'uomo maledetto non finir di perseguitarmi?... Signore, per caso siete stato il nostro postiglione?

SIGNOR DE CRANCEYSignora, ho avuto questo onore per tutto il viaggio.

SIGNORA DE VERTILLAC (alla figlia)E tu lo sapevi?

SIGNORINA DE VERTILLACS, mamma.

SIGNORA DE VERTILLACLo sapevi! e non mi hai detto niente!

SIGNOR HARDOUINAl suo posto cosa avreste fatto?

SIGNORA DE VERTILLACNon mi sorprende pi la lentezza con cui ci portava. Quanto sono da compiangere! Mi faranno impazzire. (Al Signor Hardouin) Voi ridete... Devo dunque tornare in provincia?

SIGNOR HARDOUINNo, sposarli a Parigi; e prima sar, tanto meglio.

SIGNORA DE VERTILLACSignore, questo modo di fare indegno.

SIGNOR DE CRANCEY (ai piedi della Signora de Vertillac)Perdono, Signora, mille volte perdono. L'amore...

SIGNORA DE VERTILLACL'amore, l'amore un pazzo.

SIGNOR HARDOUINSignora, chi lo sa meglio di noi?

SIGNORA DE VERTILLAC (a De Crancey)Ritiratevi, non voglio n ascoltarvi, n vedervi. Credo che la vostra intenzione sia di tormentarmi qui come lo avete fatto in provincia da tre anni a questa parte. Ma ascoltatemi, e non perdete neanche una parola di quello che sto per dirvi. Voi amate mia figlia: se, in qualunque maniera, vi avvicinate alla nostra casa, se ci ossessionate a teatro, alla passeggiata, in visita; se mi causerete la minima preoccupazione, io la chiudo in un convento e ne uscir solo quando non avr pi la possibilit di tenercela. Addio... addio, amico mio.

Scena settima

Signor Hardouin, Signor de Crancey.

SIGNOR DE CRANCEYQuesta stravagante, questa madre crudele, non sa cosa un grado di osare un innamorato come me, n a cosa pu portare - in sua figlia - quel rigore di cui tutti sono indignati. Mi sembra che la sua stessa esperienza avrebbe dovuto consigliarla meglio, perch in fin dei conti... Signora di Vertillac, attenta: noi faremo qualche gesto clamoroso e tutto il biasimo ne ricadr su di voi, vi avverto. Si dir... Amico mio, vi supplico di riferire fedelmente alla Signora de Vertillac quello che state sentendo.

SIGNOR HARDOUINPiano, calmatevi, e vediamo a mente fredda se c' qualche mezzo per porre fine alla vostra pena.

SIGNOR DE CRANCEYIn giro si dice che un tempo voi le piacevate: anzi si crede che una serie assai lunga di successori non vi ha fatto dimenticare: pregate, supplicate, e poi ordinate, poich con le donne si acquista questo diritto. Che la mia sorte venga decisa e in fretta, altrimenti non rispondo di niente.

SIGNOR HARDOUINBisogna pensarci... Ci penso, e pi ci penso, pi la cosa mi sembra difficile.

SIGNOR DE CRANCEYCome, quella felice capacit di inventare espedienti, che vi ha procurato una fama cos grande...

SIGNOR HARDOUINE odio.

SIGNOR DE CRANCEYSar esaurita per il vostro amico?

SIGNOR HARDOUINSono diventato prudente, scrupoloso.

SIGNOR DE CRANCEYOra capisco; avete ancora dei progetti sulla Signora de Vertillac, e lei potrebbe averne su di voi, e cos temete...

SIGNOR HARDOUINTemo i rimproveri della mia coscienza, i vostri; la mia anima diventata timorosa, non me la riconosco pi. Ah! se fossi quello che ero una volta! E poi, non vedo che persone che vogliono qualcosa, ma non accettano i mezzi che servono per averla.

SIGNOR DE CRANCEYNon capisco.

SIGNOR HARDOUINMi dareste carta bianca?

SIGNOR DE CRANCEYSenza esitare.

SIGNOR HARDOUINSenza farmi domande?

SIGNOR DE CRANCEYFarvi domande! Guardatemi: se si tratta di porre fine al mio supplizio e a quello della mia amica, sono pronto a segnare un patto col diavolo.

SIGNOR HARDOUINNon si tratta di questo; ma, prima condizione, niente curiosit.

SIGNOR DE CRANCEYNon ne avr.

SIGNOR HARDOUINSeconda condizione, docilit.

SIGNOR DE CRANCEYCosa mi state chiedendo?

SIGNOR HARDOUINDi ignorare la casa di queste donne, lasciarle in pace e fingere un po' di indifferenza.

SIGNOR DE CRANCEYIo! io simulare dell'indifferenza! Non posso, al di sopra delle mie forze; significa attirarmi il disprezzo della madre e far morire di dolore sua figlia. Non posso, non posso.

SIGNOR HARDOUINAvete gi dimenticato la minaccia della Signora de Vertillac?

SIGNOR DE CRANCEYMe ne faccio assai delle sue minacce! Un convento! Si sfondano, le porte di un convento; se ne scavalcano i muri. Signore, l'amore pi forte dell'inferno.

SIGNOR HARDOUINRientrate in voi.

SIGNOR DE CRANCEY (dimenandosi, sbuffando)Sono calmo, s, sono calmo.

SIGNOR HARDOUINVi andrebbe bene che la Signora de Vertillac, proprio lei, vi implorasse a mani giunte di sposare sua figlia?

SIGNOR DE CRANCEYMi implorasse?

SIGNOR HARDOUINS, s, vi implorasse. Senza sopravalutare le mie forze, credo che potrei portarla fino a quel punto.

SIGNOR DE CRANCEYPer, evitarla! Fingere dell'indifferenza! Amico mio, non potreste darmi una parte pi ragionevole e pi facile?

SIGNOR HARDOUINUomo impetuoso! Che mai vi chiedo? Di non uscire di casa finch non vi chiamo.

SIGNOR DE CRANCEYE questa detenzione durer a lungo?

SIGNOR HARDOUINUn giorno, forse.

SIGNOR DE CRANCEYUn giorno senza vederla! Non mi mai successo. Un mortale intero giorno! Cosa penser lei? Siete un tiranno. E va bene, d'accordo per un giorno, ma non un minuto di pi. A proposito, non sapete cosa mi era venuto in mente quando guidavo la loro vettura: al minimo cenno della mia amica, rapirle tutte e due.

SIGNOR HARDOUINChe avreste fatto della madre?

SIGNOR DE CRANCEYNon so; ma il caso avrebbe provocato un chiasso enorme, e avrebbe dovuto concedermi sua figlia. Ma lei non ha voluto; temo che adesso se ne stia pentendo.

SIGNOR HARDOUINE avete avuto quest'idea senza provare scrupoli?

SIGNOR DE CRANCEYNessuno.

SIGNOR HARDOUINPer! siete quasi degno di essere il mio confidente. Andate, chiudetevi in casa, e per uscire aspettate i miei ordini supremi.

SIGNOR DE CRANCEYE li ricever prima di sera?

SIGNOR HARDOUINPrima di sera.

SIGNOR DE CRANCEYQuanto soffrir e mi annoier! Cosa far? Rilegger le sue lettere; le scriver, bacer il suo ritratto, io...

SIGNOR HARDOUINAddio! addio!... Che testa! Ma cos che bisogna amare; senn meglio non mettercisi.

Scena ottava

Signor Hardouin, un servitore.

SIGNOR HARDOUINNo, credo che il cielo, la terra e l'inferno abbiano complottato insieme contro questa commedia... Gli ostacoli si susseguono senza tregua... Una causa da concludere, una pensione da sollecitare, una madre da ricondurre alla ragione, e poi, in mezzo a tutto questo, mettere insieme delle scene... Non possibile... La mia testa non c' pi... (Si getta in una poltrona. Al servitore) Ebbene! cosa c'? ancora qualcuno?

SERVITOREQuesto non so chi sia. entrato bruscamente. Gli domando cosa vuole; non risponde. Lo tiro per la manica, mi guarda e continua a passeggiare. Ha l'occhio allucinato, parla da solo e ogni tanto scoppia a ridere. Per il resto, sembra molto perbene. Se non un pazzo, un poeta.

SIGNOR HARDOUINNon reggo pi. A dispetto della vostra predizione, Signor des Renardeaux, mi vedrete a Gisors.

SERVITORELo faccio entrare?

SIGNOR HARDOUINE se fosse un giovane autore che ha bisogno di un consiglio e viene a cercarlo qui dalla porta Saint-Jacques o da Picpus, un uomo di genio senza pane, come capita? Hardouin, ricordati di quando abitavi nel sobborgo Saint-Mdard e rimpiangevi una moneta da ventiquattro soldi e una mattinata perduta... Fallo entrare.

Scena nona

Signor Hardouin, Signor de Surmont.

SIGNOR HARDOUINAh! siete voi, amico mio?

SIGNOR DE SURMONTSi pu chiedervi cosa ci fate qui?

SIGNOR HARDOUINE voi, cosa venite a farci?

SIGNOR DE SURMONTLo ignoro. Mi hanno chiamato, hanno detto di fare in fretta, ed eccomi.

SIGNOR HARDOUINDio sia lodato! Ecco fatta la mia commedia. Non sapete cosa si vuole da voi? ve lo dico io. Fra qualche giorno la festa di un'amica: si vuole festeggiarla, e a voi si chiede una piccola commedia da camera che farete, vero?

SIGNOR DE SURMONTE perch non voi?

SIGNOR HARDOUINPerch? per mille ragioni di cui la pi importante questa: mi sembrato che la Signora de Chepy, l'amica della padrona di casa, non vi fosse indifferente, e allora ho pensato che sarebbe stato assai poco delicato togliervi un'occasione cos bella per farle la corte.

SIGNOR DE SURMONTE per farmi un favore...

SIGNOR HARDOUINProprio cos. E cos la cosa sistemata. Voi farete la scenetta, il proverbio, la commedia, quello che pi vi piacer, e a buon rendere.

SIGNOR DE SURMONTMa io non me ne intendo.

SIGNOR HARDOUINTanto meglio; quello che farei io somiglierebbe a tutto; quello che farete voi non somiglier a niente.

SIGNOR DE SURMONTCi sar della gente importante e raffinata. Vorrei mantenere l'incognito.

SIGNOR HARDOUINVoglio mettervi a vostro agio. Se riuscirete, il successo sar vostro; se fallirete, la caduta sar mia.

SIGNOR DE SURMONTNiente di pi favorevole.

SIGNOR HARDOUINMa ricambiatemi il servizio con una confidenza. Non vero che, con tutte le sue fantasie, i capricci, i modi bruschi, la Signora de Chepy amabilissima?

SIGNOR DE SURMONTConverr con voi in tutto quello che vi piacer; vi ringrazier anche, se me lo chiedete.

SIGNOR HARDOUINNon voglio niente, so fare un favore senza ostentazione e con disinteresse. Su, andate.

SIGNOR DE SURMONTVedr la Signora de Chepy?

SIGNOR HARDOUINNo, se volete restare anonimo. Ma scrivetele un biglietto decoroso che lei possa interpretare come vorr. Meno si aspetter questo segno di attaccamento e pi ne sar colpita. Scrivete... Commedia, proverbio, rivista, intermezzo, quello che volete, purch brillante e non inamidato.

SIGNOR DE SURMONT (scrivendo)Dovrei almeno conoscere l'eroina del giorno.

SIGNOR HARDOUINLodate, lodate, la lode sempre bene accolta.

SIGNOR DE SURMONT giovane?

SIGNOR HARDOUINNo.

SIGNOR DE SURMONTVecchia?

SIGNOR HARDOUINNo. Ogni fascino che l'et non distrugga, lo possiede. Potete andare sicuro sui vizi, le manie ridicole, senza sfiorarci neppure; dilungarvi a vostro piacimento sulle qualit dello spirito e del cuore, senza che una sola parola vada perduta. Insistete soprattutto sull'esperienza umana, la franchezza, la generosit, la discrezione, la buona educazione, il contegno, la dignit, ecc. ecc.

SIGNOR DE SURMONTForse la conosco. Non per caso una donna che ho visto una volta o due a casa della Signora de Chepy durante la sua malattia? non si chiama per caso?...

SIGNOR HARDOUINQuella o un'altra, che importanza ha? Datemi il biglietto, lo faccio consegnare; e andate.

Scena decima

Signor Hardouin, un servitore.

SIGNOR HARDOUIN (al servitore)Portate questo biglietto alla Signora de Chepy e tornate di corsa... Ah! finalmente respiro, sono sollevato di un peso enorme; mi sento leggero come un uccello, e posso dedicarmi allegramente alla vertenza del mio avvocato della Bassa Normandia. Per quanto riguarda quella donna, per me gi sistemata. Quanto alla vedova, ci saranno un po' di difficolt, ma vedremo; il mio amico Poultier un tal brav'uomo! La Signora de Vertillac mi dar del filo da torcere. Se fosse una madre diversa, un po' ragionevole, un po' sensata; ma una pazza, una donna violenta, e l'espediente che ho pensato potrebbe facilmente produrre l'effetto opposto. Oh, insomma... se non funziona, il mio amico De Crancey non sar per questo pi infelice. Quanto a me, rischio solo degli insulti, ma ci sono abituato. Sono vent'anni che vado avanti tra le lamentele dei miei amici ed i miei rimorsi... Prepariamo le batterie. Mi serve... prima di tutto una mia lettera a De Crancey... (Scrive) Ecco fatto... (La rilegge) Mi serve una risposta di De Crancey... (Scrive) Pronta... (La rilegge): Sono stanco, amico mio. Sono onesto, ma anche l'uomo pi onesto finisce per prendere una decisione... Molto bene; questa risposta di De Crancey ha il tono giusto, mi piace... Ma dev'essere scritta con un'altra mano... Nell'impulso del primo momento, potr fare quello che voglio della Signora de Vertillac, ne sono sicuro, ma una donna capace di tornare sui propri passi. Mi servirebbe una ritrattazione... s, una ritrattazione formale... Ma di questo non mi intendo...

Scena undicesima

Signor Hardouin, un servitore.

SERVITOREEccomi, Signore.

SIGNOR HARDOUINAscoltate: questa lettera, questa qui... ora vi sedete a questo tavolo e me la copiate con la vostra scrittura migliore. Poi correte in via della Flche a casa del signor Des Renardeaux e ditegli che lo aspetto qui per un affare; creder che si tratti del suo. Ditegli di venire immediatamente... Del resto, se non lo si trova, stenderemo l'atto come potremo, salvo correggere gli errori di forma con la forza della sostanza... Ah! se l'avessi voluto sarei stato, credo, un mascalzone pericoloso... Ma poich il mio primo segretario della marina non arriva, bisogna che lo mandi a chiamare... No, meglio che ci vada io.

Scena dodicesima

SERVITOREChe scarabocchi! Quello sa tutto, tranne leggere e scrivere... Vediamo, e cerchiamo soprattutto di non fare errori; una virgola in pi o in meno basterebbe a farlo saltare fino al soffitto... Ma che significa questa cosa?... Risponde lui stesso ad una lettera che si scritto. Signor Hardouin, ti caccerai in qualche pasticcio; ti occupi di troppe cose; finirai male... (Il servitore resta in scena, e continua a copiare la lettera sorridendo tra s per la bella scrittura, poi arrabbiandosi, cancellando, grattando, strappando e ricominciando; intanto l'orchestra accompagna questa pantomima)

ATTO TERZO

Scena prima

Signor Hardouin e il suo servitore che gli presenta la copia della lettera.

SIGNOR HARDOUINMolto bene. Correte subito dal Signor des Renardeaux... Tutta questa gente introvabile. Mi hanno detto che Poultier era qui, spero che lo vedremo.

Scena seconda

Signor Hardouin, Signorina Beaulieu con un mazzolino affianco e un mazzo di fiori in mano.

SIGNORINA BEAULIEUVe l'avevo detto, la Signora di un umore pessimo; credevo che non sarei riuscita a finire di pettinarla. E voi, a che punto siete?

SIGNOR HARDOUINFatto.

SIGNORINA BEAULIEUBenissimo. Vengo da parte sua per rompere l'impegno, e dirvi che non vuole assolutamente niente da voi.

SIGNOR HARDOUINE perch?

SIGNORINA BEAULIEUO ha cambiato idea: buona di cuore ma la sua testa una banderuola; oppure, e la cosa mi sembra pi verosimile, conta sull'aiuto di un altro. Devo finire la mia commissione?

SIGNOR HARDOUINMa certo.

SIGNORINA BEAULIEUHo l'ordine di aggiungere che la Signora non faticher a trovare un poeta altrettanto cattivo, e ancora meno a trovarne uno pi cortese.

SIGNOR HARDOUINSignorina, avrete la bont di risponderle da parte mia che mi farebbe tantissimo piacere eseguire i suoi ultimi ordini, ma arrivano un po' tardi; del resto, pi facile bruciare una commedia che farla... (La Signorina Beaulieu sorride) Sorridete... Avete qualcos'altro ancora da dirmi?

SIGNORINA BEAULIEUS.

SIGNOR HARDOUINCosa?

SIGNORINA BEAULIEU che, se faccio dei ricami, ogni tanto faccio anche degli scherzi. vero? la commedia finita?

SIGNOR HARDOUINNo, si sta facendo. Cos' questo mazzo enorme? bello, bellissimo, ma tutte queste rose non varranno mai il ciuffo di gigli o il solo bocciolo che ci nascondono.

SIGNORINA BEAULIEUSe ci servono delle strofe, ci servono anche dei fiori, e cos siamo andate a saccheggiare le aiuole del Signor Poultier. Poich non pu mai contare sul proprio tempo e i suoi affari potrebbero trattenerlo a Versailles proprio il giorno della festa della Signora de Malves, venuto a farle gli auguri in anticipo.

SIGNOR HARDOUIN qui?

SIGNORINA BEAULIEUMi sembra di sentirlo scendere.

Scena terza

Signor Hardouin, Signor Poultier, primo segretario della marina.

SIGNOR HARDOUIN (verso le quinte)Signor Poultier, Signor Poultier, sono Hardouin, sono io a chiamarvi; una parola, per piacere.

SIGNOR POULTIERSiete una persona indegna; dovrei far finta di non avervi visto. Sono due anni che mi promettete di venire a cena da noi. anche vero che mi hanno detto che proprio per questo non bisognava contarci; ma, con rancore, che volete da me?

SIGNOR HARDOUINPotreste accordarmi un quarto d'ora?

SIGNOR POULTIER (estraendo l'orologio)S, un quarto d'ora, ma non di pi; giorno di dispacci.

SIGNOR HARDOUIN (verso l'anticamera)Chiunque venga, non ci sono; chiunque sia, chiaro?

SIGNOR POULTIERSembra che si tratti di un problema grave.

SIGNOR HARDOUINMolto grave. Mi siete sempre arnico?

SIGNOR POULTIERS, traditore; malgrado tutte le vostre malefatte, come si pu non esserlo?

SIGNOR HARDOUINSe mi gettassi ai vostri piedi, e implorassi il vostro aiuto nella circostanza pi importante della mia vita, me lo accordereste?

SIGNOR POULTIERAvete bisogno di soldi?

SIGNOR HARDOUINNo.

SIGNOR POULTIERVi siete messo in un altro pasticcio?

SIGNOR HARDOUINNo.

SIGNOR POULTIERParlate, chiedete, e state certo che, se la cosa non proprio impossibile, si far.

SIGNOR HARDOUINNon so da dove cominciare.

SIGNOR POULTIERCon me! andate dritto al fatto.

SIGNOR HARDOUINConoscete la Signora Bertrand?

SIGNOR POULTIERQuel diavolo di vedova che da sei mesi mi ha messo alle costole la citt e la corte, e che mi ha procurato pi nemici in un giorno che dieci altri postulanti in dieci anni? Ancora tre o quattro clienti come lei e sar necessario abbandonare gli uffici. Che vuole? Una pensione? gliela diamo. E voi cosa volete? Che la aumentiamo? gliela aumenteremo.

SIGNOR HARDOUINNon si tratta di questo; lei accetta di diminuirla, a patto che diventi reversibile sul figlio.

SIGNOR POULTIERQuesto non possibile, non si pu. Una cosa del genere non mai accaduta, non deve accadere e non accadr. Tenete conto, amico mio, voi che avete del buon senso, delle conseguenze di una simile concessione. Volete che ci si precipitino addosso cento altre vedove a cui la Signora Bertrand avr dato l'esempio? proprio necessario che gli stati continuino a indebitarsi sempre di pi? Lo sapete che i debiti ammontano ad una cifra equivalente alle spese correnti? Noi vogliamo liquidarli, e non questa la strada. Ma che interesse potete avere per questa donna, al punto di chiudere gli occhi sull'interesse pubblico?

SIGNOR HARDOUINChe interesse ho? Il pi grande. L'avete guardata la Signora Bertrand?

SIGNOR POULTIERD'accordo, molto bella.

SIGNOR HARDOUINE se continuassi a trovarla cos dopo dieci anni?

SIGNOR POULTIERNe avreste abbastanza.

SIGNOR HARDOUINLasciamo perdere gli scherzi. Siete un vero galantuomo, incapace di compromettere la reputazione di una donna e di far morire di dolore un amico. Questi uomini di mare, gi cos poco amabili, restano assenti per lunghi periodi.

SIGNOR POULTIERE queste lunghe assenze sarebbero molto seccanti per le loro mogli se amassero follemente i loro mariti.

SIGNOR HARDOUINLa Signora Bertrand stimava molto il bravo capitano Bertrand, ma non che proprio le facesse girare la testa, e questo figlio per cui chiede la reversibilit della pensione, questo figlio...

SIGNOR POULTIERNe siete il padre.

SIGNOR HARDOUINLo suppongo.

SIGNOR POULTIERMa perch diavolo fare un figlio?

SIGNOR HARDOUINL'ha voluto lei.

SIGNOR POULTIERQuesto cambia un po' la faccenda.

SIGNOR HARDOUINIo non sono ricco, e voi conoscete il mio modo di pensare e di sentire. Ditemi: se questa donna morisse, credete che potrei sopportare le spese dell'educazione di un ragazzo, o non sarei costretto a dimenticarlo, ad abbandonarlo? Voi lo fareste?

SIGNOR POULTIERNo; ma spetta allo Stato riparare le stupidaggini dei privati?

SIGNOR HARDOUINAh! se lo Stato non avesse commesso e non commettesse ben altre ingiustizie, ben diverse da quella che vi propongo! se le pensioni fossero state accordate e fossero accordate soltanto alle vedove i cui mariti si sono annegati per seguire le leggi dell'onore e della marina, credete che il fisco ne sarebbe esaurito? Permettetemi di dirlo, amico mio, ma voi siete di un'onest troppo rigorosa, voi avete paura di aggiungere una goccia d'acqua all'Oceano. Se questa concessione fosse la prima del genere, non la chiederei.

SIGNOR POULTIERE fareste bene.

SIGNOR HARDOUINMa intanto prostitute, ruffiani, cantanti, ballerine, istrioni, una folla di individui vili, di canaglie, di infami, di viziosi di ogni specie esauriranno il tesoro, saccheggeranno la cassa, mentre la moglie di un brav'uomo...

SIGNOR POULTIERMa c' tanta altra gente meritevole quanto il capitano Bertrand, che ha lasciato vedove povere con figli.

SIGNOR HARDOUINE che m'importa di questi figli che non ho fatto, e di queste vedove per le quali non un amico a sollecitani?

SIGNOR POULTIERBisogna vedere.

SIGNOR HARDOUINCredo che sia gi stato visto tutto, e voi non uscirete di qui senza avermi dato la vostra parola.

SIGNOR POULTIERMa a cosa vi servirebbe? Serve il benestare del ministro. anche vero che vi stima e vi amico.

SIGNOR HARDOUINE voi gli confiderete...

SIGNOR POULTIERBisogner pure. Questo vi imbarazza?

SIGNOR HARDOUINUn po'. Questo segreto non mio, di un altro, e quest'altro una donna.

SIGNOR POULTIERIl cui marito non c' pi. Siete un bambino... Sapete come andr a finire la vostra faccenda? Gli dir tutto, sorrider. Proporr la diminuzione della pensione a condizione che diventi reversibile, e sar d'accordo. Invece di diminuirla, la raddoppieremo; il decreto sar firmato senza essere letto, e tutto finir l.

SIGNOR HARDOUINSiete incantevole. La vostra benevolenza mi commuove fino alle lacrime; lasciate che vi abbracci. E il decreto, bisogner aspettare molto?

SIGNOR POULTIERUn'ora, forse due. Sto andando a lavorare col ministro; ci sono molte cose da fare, ma si sbriga solo quello che decido io. La vostra pratica passer per prima, e in un attimo potr venire io stesso ad annunciarvi il successo.

SIGNOR HARDOUINNon so dirvi quanto vi sono riconoscente.

SIGNOR POULTIERNon ringraziatemi troppo, non ho mai avuto la coscienza tanto tranquilla. Ecco in effeti una bella ricompensa per un uomo di lettere che ha consumato i tre quarti della propria vita in maniera onorevole e utile, al quale il ministero non ha ancora offerto il minimo segno di attenzione e che, senza la magnificenza di una sovrana straniera... Addio. Credo che potrei ricordarvi la vostra promessa, ma non voglio che l'ombra dell'interesse oscuri ci che vedete come un'opera di bene. Vi ritrover qui?

SIGNOR HARDOUINSicuramente, se ho la minima speranza di rivedervi. (Richiamando il Signor Poultier che se ne va) Amico mio?...

SIGNOR POULTIERCosa c'?

SIGNOR HARDOUINQuella confidenza al ministro...

SIGNOR POULTIERVi secca, lo capisco, ma indispensabile.

SIGNOR HARDOUINLo credete? (Sorride)

Scena quarta

SIGNOR HARDOUINEcco come bisogna fare quando si vuole ottenere qualcosa. Se avessi detto a Poultier: Quella donna per me non significa niente. La conosco da ieri; l'ho incontrata in giro da persone che si interessano a lei. Si sa che vi conosco, e hanno pensato che avrei potuto fare qualcosa per lei. Ho promesso di parlarvene, ve ne sto parlando, ed ecco mantenuta la mia promessa. Fate voi come meglio vi sembrer, non voglio n compromettervi n importunarvi; Poultier mi avrebbe risposto freddamente: impossibile... E avremmo parlato d'altro... Ma la Signora Bertrand approver il mezzo di cui mi sono servito? Se per caso fosse un po' scrupolosa... Le faccio un favore, questo vero, ma a mio modo, e potrebbe non essere il suo... D'altra parte, perch non si spiegata meglio? Le ho esposto i miei principi, le ho chiesto di rendere personale il suo caso, e lei era d'accordo. Cosa ho fatto di pi?... Se Poultier potesse mandarmi o meglio portarmi il decreto prima del ritorno della vedova... Sono proprio un bel pazzo!... Arrivo qui per fare una commedia, perch la Signora de Chepy contava di tenermi chiuso in camera tutto il giorno e forse anche tutta la notte; aveva scelto il momento buono!... A proposito, devo mandare qualcuno da Surmont per sapere a che punto ; non vorrei che la festa andasse male.

Scena quinta

Signor Hardouin, un servitore.

SERVITOREIl Signor des Renardeaux andato da un presidente di tribunale, ma torna subito e viene qui.

SIGNOR HARDOUINAndate dal Signor de Surmont, ditegli che lo aspetto qui in giornata con quello che mi ha promesso, e che se la parte della Signorina Beaulieu pronta, gliela mandi perch ha poca memoria.

SERVITORE (a parte)Dal Signor de Surmont, a una lega! Mi prende per un cavallo da posta.

SIGNOR HARDOUINRicorderete bene tutto?

SERVITOREPerfettamente.

SIGNOR HARDOUINRipetetemelo.

SERVITOREAndare dal Signor de Surmont, dirgli che lo aspettate a casa vostra con la cosa che sa bene, e se la parte della Signorina Beaulieu pronta, di mandarvela... di mandargliela subito.

SIGNOR HARDOUINA voi, a lei, quale dei due?

SERVITOREDi mandarvela.

SIGNOR HARDOUINNo, tanghero, no; di mandarla a lei; e non a casa mia, ma qui lo aspetto, De Surmont.

SERVITORESe permettete, Signore, mi sembra che non abbiate detto questo.

SIGNOR HARDOUINQuesto fa saltare i nervi! Fanno una sciocchezza, e per riparare ne dicono un'altra. Bisognerebbe sempre scrivere... Ma ecco la mia vedova; arriva un po' prima di quanto mi piacesse.

Scena sesta

Signor Hardouin, Signora Bertrand.

SIGNORA BERTRANDDirete, Signore, che quelli che hanno un solo problema sono proprio noiosi; ma se vi importuno, non infastiditevi del tutto; torner in un altro momento.

SIGNOR HARDOUINNo, Signora, gli infelici e le donne amabili non disturbano mai chi buono ed ha del gusto.

SIGNORA BERTRANDPer le donne amabili, pu darsi che sia vero; ma quanto agli infelici, non posso essere del vostro parere. Sapeste quante volte ho letto sui volti, malgrado la maschera formale con cui si coprivano: Ancora questa vedova! che viene a fare qui? Non ne posso pi, pensa che si abbia una sola cosa per la testa, la sua. A malapena mi offrivano una sedia. Mi venivano incontro, non per cortesia, ma per non lasciarmi il tempo di entrare. Mi fermavano sulla porta e mi dicevano, l, tra i due battenti: Ho pensato al vostro affare, non lo perdo di vista; contate su di me per quanto mi possibile fare... Ma, Signore. . . Signora, sono desolato di non potervi trattenere pi a lungo; sono pieno di cose da fare. Salutavo, mi salutavano, e talvolta ho sentito il padrone di casa che diceva ai domestici: Avevo detto di non far entrare questa donna; perch l'avete fatta passare? Se ritorna, io non ci sono, non ci sono.

SIGNOR HARDOUINMi state parlando di persone prive di anima e di occhi.

SIGNORA BERTRANDIl mondo ne pieno; ma questo ancora niente, ho trovato della gente molto peggiore. Non si ha il coraggio di dire a quale prezzo prestano i loro servigi; fa orrore.

SIGNOR HARDOUINMalgrado la loro poca delicatezza, questi li capisco di pi.

SIGNORA BERTRANDPer la verit, Signore, voi siete quasi il solo benefattore onesto che abbia incontrato.

SIGNOR HARDOUINAhim! Signora, mi fate arrossire con questa lode.

SIGNORA BERTRANDNo, Signore, senza adulazione; vi ho trovato tale quale mi eravate stato dipinto.

SIGNOR HARDOUINSono stati i miei amici a parlarvi di me, e l'amicizia spesso cieca ed esagera. Se fossero stati sinceri, o piuttosto se mi conoscessero come io mi conosco, ecco cosa vi avrebbero detto: Hardouin ha un'anima sensibile; presentargli un'occasione di fare del bene, significa fargli un piacere; e se avesse avuto la fortuna di essere utile ad una donna per cui prova della simpatia, temerebbe talmente di sciupare una buona azione, che questo pensiero lo indurrebbe a un lunghissimo silenzio.

SIGNORA BERTRANDPosso, Signore, farvi una domanda? Sono passata dalla casa del primo segretario del ministro e ho saputo che era qui...

SIGNOR HARDOUINE volete sapere se l'ho visto. S, Signora, l'ho visto.

SIGNORA BERTRANDEbbene, Signore?

SIGNOR HARDOUINIl nostro problema presenta delle difficolt, ma la situazione non affatto disperata.

SIGNORA BERTRANDE voi credete?...

SIGNOR HARDOUINSignora, aspettiamo, senza farci illusioni; invece di cullarci in un'attesa che potrebbe essere vana, prepariamoci ad accogliere una sorpresa piacevole.

Scena settima

Signor Hardouin, Signora Bertrand, un servitore.

SIGNOR HARDOUINDa parte del Signor Poultier che vi saluta. Mi ha incaricato di consegnarvi personalmente questo plico, e di avvertirvi che tra un momento sar qui.

Scena ottava

Signor Hardouin, Signora Bertrand

SIGNOR HARDOUINLa nostra sorte l dentro.

SIGNORA BERTRANDSto tremando.

SIGNOR HARDOUINAnch'io. Apro?

SIGNORA BERTRANDAprite, aprite in fretta.

SIGNOR HARDOUIN (apre e legge) il decreto della vostra pensione, firmato dal ministro. di mille scudi.

SIGNORA BERTRANDIl doppio di quanto mi era stato offerto?!

SIGNOR HARDOUINS, ho letto, ed reversibile su vostro figlio.

SIGNORA BERTRANDSto per svenire, permettete che mi sieda; Signore, un bicchiere d'acqua, sto male.

SIGNOR HARDOUIN (verso le quinte)Presto, un bicchiere d'acqua. (Intanto il Signor Hardouin toglie la mantellina della Signora Bertrand e la mette un po' in disordine)

SIGNORA BERTRAND (ancora sdraiata)Finalmente ho di che vivere! Il mio bambino, il mio povero bambino avr un'educazione e del pane! Lo devo a voi, Signore! Perdonatemi, Signore, non riesco a parlare, la forza di quello che provo mi stringe la gola. Sto zitta, ma guardate, vedete e giudicate. (La Signora Bertrand si accorge solo ora del proprio disordine)

SIGNOR HARDOUINNon siete mai stata in vita vostra cos bella e commovente. Ah! felice chi la vede in questo momento, direi quasi che da compatire per avervi reso un favore!

SIGNORA BERTRANDMi permettete di attendere qui il Signor Poultier?

SIGNOR HARDOUINBisogna fare qualcosa di meglio. Il ragazzo crescer; chiss che un giorno non abbia bisogno del favore del ministro e dei buoni uffici del primo segretario? Secondo me dovreste andare a prenderlo, per presentarlo al Signor Poultier.

SIGNORA BERTRANDAvete ragione, Signore. Dal sangue freddo che vi permette di pensare ad ogni cosa, facile capire che siete abituato a fare del bene. Corro a prendere il mio bambino. Quanto lo bacer! Se non mi vedrete tornare entro un quarto d'ora, vuol dire che sar morta di gioia.

SIGNOR HARDOUIN (offrendole il braccio)Permettete, Signora. . .

SIGNORA BERTRANDNo, Signore, no; mi sento molto meglio.

SIGNOR HARDOUIN (verso le quinte)Accompagnate la Signora fino alla sua carrozza.

Scena nona

SIGNOR HARDOUIN (solo)Io, un buon uomo, come si dice! Non lo sono affatto. Sono nato profondamente duro, cattivo, perverso. Sono commosso fino alle lacrime dall'affetto di questa donna per suo figlio, dalla sua sensibilit, dalla sua riconoscenza, sento perfino dell'inclinazione per lei; eppure, malgrado me stesso, persisto nel progetto che forse provocher la sua desolazione... Hardouin, ti prendi gioco di tutto, non c' niente di sacro per te; sei un vero mostro... Male, molto male... bisogna assolutamente che ti liberi di questo spirito malvagio... e rinunciare alla trovata che ho progettato?... Oh, no... ma dopo questa, basta; sar l'ultima della mia vita.

Scena decima

Signor Hardouin, Signora de Vertillac.

SIGNOR HARDOUINSola?

SIGNORA DE VERTILLACSola!

SIGNOR HARDOUINChe ne avete fatto di vostra figlia?

SIGNORA DE VERTILLACMia figlia, ne parleremo subito; ma devo subito dini una cosa urgente, che potrei dimenticare. Siete stato amico del Marchese de Tourvelle?

SIGNOR HARDOUINS, prima che il Grisel gli confondesse la testa.

SIGNORA DE VERTILLACSiete ancora suo amico?

SIGNOR HARDOUINPoco. Ho qualche speranza di vederlo oggi.

SIGNORA DE VERTILLACAscoltatemi bene. E diventato collatore di un eccellente beneficio ecclesiastico.

SIGNOR HARDOUINLo so; il priorato di Prfontaine.

SIGNORA DE VERTILLACEbbene, quello scemo di marchese non vuole dare questo priorato a un certo abate Gaucher... Gauchat, sulpiziano convinto, faccia smorta e capelli unti, teologo sublime! Ma che me ne importa di tutta la sua teologia se triste, noioso da morire e privo di qualunque risorsa in societ?

SIGNOR HARDOUINAvete ragione; questo intollerabile.

SIGNORA DE VERTILLACDunque impiegherete tutta l'autorit che avete presso il marchese a favore dell'abate Dubuisson, giovane incantevole a casa del quale sto andando per una partita di reversis a cui seguir una cena eccellente. Se la tavola dell'abate raffinata, la sua conversazione ancora pi piacevole. Nessuno al corrente meglio di lui delle avventure scandalose e sa raccontarle con estremo pudore; e, se non temessi di sembrare maldicente, vi direi che un eccellente canzonettista ed il buono, tenero, intimo amico della nostra intendente che in cambio provvede alle strofette dell'abate.

SIGNOR HARDOUINDe Tourvelle conosce il Gauchat e il vostro Dubuisson?

SIGNORA DE VERTILLACNo. Il primo non mai uscito dal suo seminario, e l'altro una compagnia troppo buona per lui.

SIGNOR HARDOUINMi basta; ora parliamo di vostra figlia.

Scena undicesima

Signor Hardouin, Signora de Vertillac, Signor des Renardeaux che si affaccia tra i due battenti della porta.

SIGNOR DES RENARDEAUXSiete indaffarato, torner.

SIGNOR HARDOUINNo, no, restate. Sono da voi tra un momento... (Alla Signora de Vertillac) E un amico con cui non faccio complimenti.

Scena dodicesima

Signor Hardouin, Signora de Vertillac.

SIGNOR HARDOUINE vostra figlia?

SIGNORA DE VERTILLACHo pensato che quei piccoli orecchi sarebbero stati come minimo superflui per quello che dobbiamo dirci, e cos li ho depositati dalla nostra amica, la Signora de Chepy.

SIGNOR HARDOUINPovera bambina, come la compiango! (Suona. Al servitore, a voce bassa) Fate dire al Signor de Crancey di andare subito a casa della Signora de Chepy, dove si trover in buona compagnia.

SIGNORA DE VERTILLAC perch non vengano ad interromperci?

SIGNOR HARDOUINEsattamente.

SIGNORA DE VERTILLACEbbene, cosa dite di questo Crancey?

SIGNOR HARDOUINDico che ha perso la testa per vostra figlia, e che questo non una grande sventura.

SIGNORA DE VERTILLACUna simulazione di quattro giorni! Non perdoner mai a mia figlia di non avermi detto niente. Ma prima di tutto parliamo di noi, poi parleremo di lei. Ho molti dubbi che dopo la nostra crudele separazione il vostro cuore sia rimasto a voi. Nessuna domanda da parte mia su questo punto; forse mi mentireste; nessuna da parte vostra, per piacere, perch sarei capace di dirvi la verit. Ma il vostro tempo, il vostro talento?

SIGNOR HARDOUINParola mia, ne faccio dono a tutti coloro che li apprezzano abbastanza per accettarli.

SIGNORA DE VERTILLACE cos la vita passa senza acquistare n fama n ricchezza.

SIGNOR HARDOUINSe la ricchezza mi arriva, non la rifiuter; ma non mi si vedr mai correrle dietro. Quanto alla fama, un mormorio che pu adulare per un momento, ma di cui non vale affatto la pena di occuparsi, soprattutto quando si lascia il Tartufo per correre da Jrome Pointu. Il buon gusto finito.

SIGNORA DE VERTILLACSiete diventato filosofo.

SIGNOR HARDOUINE triste.

SIGNORA DE VERTILLACTriste! E perch? Dicono tutti che la saggezza la fonte della serenit.

SIGNOR HARDOUINLa mia si affligge per la follia.

SIGNORA DE VERTILLACNon pensateci. I pazzi sono stati creati per il divertimento del saggio, bisogna riderne.

SIGNOR HARDOUINSi passerebbe il proprio tempo a ridere degli amici.

SIGNORA DE VERTILLACAttenzione, Hardouin, state covando una malattia, il vostro carattere sta cambiando.

SIGNOR HARDOUINCome?, se vi trovaste a vostra insaputa in una di quelle situazioni critiche che portano la desolazione nel cuore di una madre, mi consigliereste di guardare la cosa solo dal lato divertente e fare la parte di Democrito?

SIGNORA DE VERTILLACNo, ma non mi trovo in una situazione del genere, e non vi permetter di dedicare al primo che passa l'interesse che mi dovete.

SIGNOR HARDOUINHo visto De Crancey.

SIGNORA DE VERTILLACVi ha parlato di me?

SIGNOR HARDOUIN una delle anima pi belle, e pi ingenue. Ha talmente fiducia in me che se avesse commesso un crimine me lo confesserebbe.

SIGNORA DE VERTILLACE di mia figlia che vi ha detto? Vedete, caro Hardouin, De Crancey mi piace; ma il resto della famiglia mi fa orrore, e non accetter mai di vivere con quella gente.

SIGNOR HARDOUINTanto peggio, tanto peggio.

SIGNORA DE VERTILLACAh! ecco che la vostra eracliteria vi riprende. Andiamo, rischiarate questa fronte carica di pensieri. Lasciatevi andare al piacere di rivedere la vostra prima amica che vi ha sempre rimpianto. Eravate molto giovane; sono passatl degli anni... Tacete. Sapete che questo silenzio e questo contegno cominciano a preoccuparmi? Non abbiate timore di niente, Hardouin; non sono venuta per ricordarvi i pi bei giorni della mia vita e forse della vostra. Se avete una relazione, bisogna esserle fedeli. Ho dei principi.

SIGNOR HARDOUINDe Crancey mi ha scritto, e gli ho risposto.

SIGNORA DE VERTILLACNon conosco ancora il suo stile, deve essere molto passionale, molto affettuoso. Mi rifiutereste di leggere queste lettere?

SIGNOR HARDOUINNo, se posso attendermi da parte vostra un po' di moderazione e di imparzialit. Insomma, amica mia, anche se vi metteste a strillare, ci che fatto fatto, e ogni vostro furore non servirebbe a riparare niente.

SIGNORA DE VERTILLACChe volete dire? Le lettere! le lettere! devo vederle immediatamente.

SIGNOR HARDOUINNon intendo offendervi, n giustificare vostra figlia, ma se osassi ricordarvi il periodo del vostro matrimonio, capireste che, con uno spirito retto, un'anima onesta e la migliore educazione, l'ostinazione insensata dei parenti, le loro persecuzioni e i loro rinvii possono combinare un pasticcio.

SIGNORA DE VERTILLACCielo! cosa sento! Le lettere, per Dio! Amico mio, le lettere!

SIGNOR HARDOUINEccole, ma ve le dar solo sulla vostra parola d'onore che non ne parlerete con De Crancey, n con vostra figlia, e vi comporterete con lei da madre indulgente e buona, come la vostra lo fu con voi, e che vi consiglierete con me sul modo migliore e pi rapido di riparare tutto, e di esplodere, se proprio dovrete esplodere, solo quando avremo sistemato tutto. La vostra parola d'onore.

SIGNORA DE VERTILLACVe la do; tacer; ma che dir a lei? Ho perduto il diritto di lamentarmi. Ah! povera madre mia, quanto deve aver sofferto! Ora me ne rendo conto. (La Signora de Vertillac legge le lettere, e le cadono di mano. Si lascia cadere in un divano, piange, si dispera. Dice) Chi l'avrebbe pensato... una ragazza cos timida e innocente?!

SIGNOR HARDOUINVoi lo eravate altrettanto.

SIGNORA DE VERTILLACUn giovane cos saggio e riservato...

SIGNOR HARDOUINIl defunto Signor de Vertillac non lo era meno.

SIGNORA DE VERTILLACNon so come sia potuto accadere.

SIGNOR HARDOUINVostra figlia lo sa ancora meno.

SIGNORA DE VERTILLACMadri, poveri madri, vegliate bene sui vostri figli!... Ma vuole che io firmi una ritrattazione; pazzo? Non pu pi temere un rifiuto, mi tiene legata mani e piedi, e sono io che devo tremare del raffreddamento che segue quasi sempre le passioni soddisfatte.

SIGNOR HARDOUINAvete torto, permettete che ve lo dica: De Crancey conosce tutta l'impulsivit del vostro carattere, e teme di perdere la donna che ama, anche dopo un avvenimento che dovrebbe assicurargliene il possesso. E ci assolutamente onesto e delicato.

SIGNORA DE VERTILLACDov' questa ritrattazione? presto, presto, che io la firmi e me li portino in chiesa... Era dunque scritto che sarei vissuta con i De Crancey!

SIGNOR HARDOUIN (a un servitore)Fate entrare il Signor des Renardeaux.

Scena tredicesima

Signor Hardouin, Signora de Vertillac, Signor des Renardeaux con una parrucca enorme, il tocco in mano e la toga.

SIGNOR DES RENARDEAUXL'affare mi sembrato cos urgente che sono venuto dritto qui. La Signora Servin...

SIGNOR HARDOUINMettetevi l, e scrivetemi un impegno di una madre che acconsente a concedere sua figlia a un gentiluomo che la chiede in moglie; ma la madre ha delle ragioni, buone o cattive, per non fidarsi della leggerezza del giovane.

SIGNOR DES RENARDEAUXCi prudente, molto prudente. Il nome della madre?

SIGNOR HARDOUINMarie-Jeanne de Vertillac.

SIGNOR DES RENARDEAUX (alzandosi e salutando) la Signora. Vedova?

SIGNOR HARDOUINVedova.

SIGNOR DES RENARDEAUXIl nome della figlia?

SIGNORA DE VERTILLACHenriette.

SIGNOR DES RENARDEAUXDi primo, di secondo letto?

SIGNOR HARDOUINDi primo, senz'altro.

SIGNOR DES RENARDEAUXMaggiorenne, minorenne?

SIGNOR HARDOUINMinorenne, credo.

SIGNORA DE VERTILLACS, minorenne. finito?

SIGNOR DES RENARDEAUXE il giovane?

SIGNOR HARDOUINMaggiorenne, pi che maggiorenne.

SIGNOR DES RENARDEAUXTanto meglio; altrimenti, una foglia di quercia e questo scritto avrebbero lo stesso valore. La somma dell'impegno?

SIGNORA DE VERTILLACLa pi alta, la pi alta.

SIGNOR DES RENARDEAUXSignora, siete sicura di non cambiare idea?

SIGNORA DE VERTILLACTrenta, quaranta, cento, tutto quello che vi sembra meglio.

SIGNOR DES RENARDEAUXAllora, ventimila scudi. La somma onesta, e in ogni caso non bisogna esporsi a una riduzione che la legge non mancherebbe di ordinare. E ora resta solo da firmare. (La Signora de Vertillac si alza e firma, e Des Renardeaux dice) Ma vi vedo impegnati in cose importanti; vi lascio. Permettete che posi qui la mia uniforme; torno tra poco.

Scena quattordicesima

Signor Hardouin. Signora de Vertillac. Signorina de Vertillac, Signora de Chepy, Signor de Crancey.

SIGNORA DE CHEPYAndiamo, amica mia, bisogna assolutamente porre fine al supplizio di quei due incantevoli ragazzi. Non avete rimorsi per averlo fatto durare cos a lungo?

SIGNORA DE VERTILLACIl supplizio! Ne sono desolata.

SIGNORA DE CHEPYDio sia lodato! vi dunque tornato il buon senso? (Al Signor Hardouin) E voi, Signor Hardouin, invece di passeggiare in lungo e in largo come state facendo, avvicinatevi e unite la vostra gioia alla nostra. (Il Signor de Crancey e la Signorina de Vertillac si gettano ai piedi della Signora de Vertillac)

SIGNOR DE CRANCEYAh! Signora

SIGNORINA DE VERTILLACAh! mamma, mamma carissima! (La Signora de Vertillac li guarda entrambi seriamente senza parlare)

SIGNORA DE CHEPY (alla Signora de Vertillac)Volete guastare un momento cos bello con del cattivo umore?

SIGNORA DE VERTILLACNon ce la faccio pi.

SIGNOR HARDOUIN (alla Signora de Vertillac)Mi avete dato la vostra parola d'onore. (Il Signor de Crancey abbraccia il Signor Hardouin)

SIGNORA DE VERTILLAC (getta le braccia al collo della Signora de Chepy e le dice)Ah! amica mia, i figli! i figli! Muoio di dolore.

SIGNORA DE CHEPYMa delirate!

SIGNORA DE VERTILLACAl mio posto soffochereste dalla rabbia.

SIGNORA DE CHEPYAl vostro posto, sarei la pi felice delle madri.

SIGNORINA DE VERTILLACMadre mia, io amo teneramente il Signor de Crancey, e lo avr per marito oppure giuro davanti a Dio e davanti a voi che non ne avr un altro.

SIGNORA DE VERTILLACE farete bene.

SIGNORINA DE VERTILLACMa preferir sempre la vostra felicit alla mia. Se siete pentita del vostro consenso, ritiratelo; non c' niente di definitivo.

SIGNORA DE VERTILLACChe impudenza!

SIGNOR DE CRANCEYPosso osare di chiedervi, Signora, quando sar il giorno pi felice della mia vita?

SIGNORA DE VERTILLACLo sapete anche troppo bene, Signore, che il migllore sar i1 pi vicino.

Scena quindicesima

Signor Hardouin, Signor de Crancey.

SIGNOR DE CRANCEYAmico mio, lasciate che vi abbracci ancora. Vi devo pi della vita, che non niente senza la felicit, e non c' felicit per me senza la mia Henriette. Ma ditemi dunque, avete in mano le anime dei mortali? Siete un dio, o un demonio?

SIGNOR HARDOUINPiuttosto l'uno che l'altro.

SIGNOR DE CRANCEYCome avete fatto a convincere in un attimo la Signora de Vertillac con cui non erano servite a niente le sollecitazioni di molti anni, di tutta la sua famiglia, della mia, di una folla di persone importanti? Che notizia per loro! Che gioia per i miei parenti, per i miei amici e per i suoi!

SIGNOR HARDOUINAvvicinatevi a questo tavolo, e leggete.

SIGNOR DE CRANCEYUn impegno! Ma come! Questa donna che ha rifiutato con tanta ostinazione la mia mano, ora teme che io la ritiri? una precauzione che avete preso che prende lei contro il proprio capriccio? Dopo una prova che durata molti anni, pu dubitare della mia costanza? Pi ci penso e pi mi confondo; permettete che mi impadronisca di questa carta preziosa.

SIGNOR HARDOUINNo, sarebbe quasi disonesto che passasse nelle vostre mani, ne sar io il depositario, se volete.

SIGNOR DE CRANCEY la garanzia della mia felicit, della felicit di Henriette, firmata dalla mano di sua madre.

SIGNOR HARDOUINNon vi fidate di me?

SIGNOR DE CRANCEYDopo l'interesse che avete avuto per la mia sorte e il favore che mi avete fatto, la minima diffidenza sarebbe ingratitudine.