Didattica Speciale per la Scuola dell’Infanzia e Primaria Legge 170, 8 Ottobre 2010 Decreto...
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Didattica Speciale Didattica Speciale per la Scuola per la Scuola dell’Infanzia e dell’Infanzia e PrimariaPrimariaLegge 170, 8 Ottobre Legge 170, 8 Ottobre 20102010Decreto Attuativo, Decreto Attuativo, 12/7/11 12/7/11 Linee Guida allegate D.A.Linee Guida allegate D.A.
Dr.ssa Alessandra Luci
Psicologa/Psicoterapeuta – Logopedista
Cell. 338 2472150 E-mail: [email protected]
SOSdislessia, San Raffaele, Roma/Firenze
www.sosdislessia.it
Art. 1: Riconoscimento e definizione di dislessia,disgrafia, disortografia e discalculia
1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attivita' della vita quotidiana.
Definizione
DSADSADisturbi Disturbi Evolutivi Evolutivi
Specifici di Specifici di ApprendimentoApprendimento
disturbi delle abilità scolastiche: DISLESSIADISLESSIA
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA DISGRAFIADISGRAFIA
DISCALCULIADISCALCULIA
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Didattica ←psicopedagogiaRiferimento a testi riguardanti
comportamento manifesto, fenomenologia dei DSA, e i modi interiori dell’esperienza
↓indagare il mondo del dislessico secondo la
sua prospettiva, non come osservatori esterni
↓Comprendere: il dislessico non riesce a mettersi da un punto di vista unitario, ad ogni movimento verso il mondo sorge un
doppio significato
Bibliografia utile
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
→spunto per la prassi pedagogico-didatticaInsegnanti: “riappropriarsi” di competenze educativo-
didattiche anche nell’ambito dei DSA:spostamento del baricentro in ambito clinico
↓ delega a specialisti esterni di funzioni proprie della
professione docenteConferma: validità dell’apporto specialistico in
sinergia con il personale della scuolawww.sosdislessia.sere-na.it : I DSA e lareciprocità dei ruoli professionali (A. Luci, 2012, Rassegna
dell’Istruzione)↓
necessario fare appello alle competenze psicopedagogiche dei docenti ‘curricolari’ per affrontare il problema, che non può più essere
delegato tout court a specialisti esterni
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Profilo professionale del docente:- competenze disciplinari- competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27
CCNL).Gli strumenti metodologici per interventi
didattici: strumentario di base di ciascun docente!
La competenza psicopedagogica deve poter essere aggiornata e approfondita (paragrafo 7)
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Scuola dell’Infanzia: ruolo di assoluta importanza
- prevenzione DSA- Promozione: corretto e armonioso sviluppo
del bAttenzione: non precorrere le tappe
nell’insegnamento della letto-scrittura!
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Scuola dell’Infanzia: - “esclude impostazioni scolasticistiche che
precocizzano gli apprendimenti formali”- rafforza: identità personale
autonomia competenze dei bambini
- promuove la “maturazione dell’identità personale negli aspetti biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi
- consolida “le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del b”
LINEE GUIDA4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Diagnosi di DSA fine 2a cl primaria: superato l’insegnamento di letto-scrittura e calcolo
(“… interferisce in modo significativo con gli obiettivi scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, scrittura e calcolo”)
↓Scuola dell’Infanzia:- prestare attenzione a possibili DSA- interventi conseguenti (strategie didattiche)
Se poi si trattava di una difficoltà di apprendimento anziché di un disturbo MEGLIO!
↓le metodologie didattiche adatte per i bambini con
DSA sono valide per ogni bambino (non viceversa)!
Segnali di Rischio del DSA
Lo sviluppo del linguaggio
Lo sviluppo del linguaggio (Lennenberg,
1971 )
Il processo di acquisizione del linguaggio progredisce attraverso le stesse tappe
indipendentemente dalla lingua di esposizione:
• 0-3 a: periodo di massima attitudine allo sviluppo del linguaggio, indipendente dalla complessità del codice
• con lo sviluppo: tale disponibilità, legata alla plasticità neuronale del bambino, tende a decrescere gradualmente
↓ ↓Periodo critico Periodo Sensibile
Periodo prelinguistico 0-12 m
Pre-requisiti cognitivi:• Relazione Diadica: 2-6 mesi• Interazione triadica: (attenzione
condivisa)8m• Imitazione: 9-10 mesi• Causalità: 8-12 mesi
(agentività)• Uso funzionale oggetti: 9-10 mesi• Gioco combinatorio: 12 mesi
(tazza + cucchiaio)• Gioco simbolico: 18 mesi → 6 anni
(far finta)
Periodo prelinguistico 0-12 m
Comunicazione intenzionale:
• Richiesta ritualizzata (9 mesi)• Gesti deittici: dare, mostrare, indicare
(9m)(referente dato dal contesto)
• Gesti referenziali: ciao, più, buono (12 m)
(referente convenzionalizzato)
Relazione tra comunicazione gestuale/verbale (Volterra et al 2005)
Periodo di transizione 12-18 m Produzione lessicale/frasale:• Prime parole: 12-13 mesi (8 p)• Esplosione del vocabolario (19-24 m)(>5 p nuove a settimana: nomi di oggetti)
• Produzione frasale: - 20-22 mesi- 50-100 parole (soglia minima)
Sviluppo medio del vocabolario tra 18 e 30 mesi
446 (ds 168)
435 (ds 155)
334 (ds 174)
331 (ds 167)
88 (ds 88)
130 (ds 119)
242 (ds 156)
0
100
200
300
400
500
600
700
18-19 20-21 22-23 24-25 26-27 28-29 30
Età (mesi)
N° p
arol
e
Media Media-ds Media+ds
L’incremento del vocabolario nei primi 6 anni di vita (Prof. Caterina Fiorilli/McArthur)
Età (anni.mesi) Dimensione del vocabolario
1.0 3
1.6 88
2.0 331
2.6 446
3.0 896
4.0 1.540
5.0 2.072
6.0 14.000
Fase presintattica (19-26 m)• Parole singole in successione (enunciati telegrafici e privi di verbo):“Pappa più” “etto scimmione”• Enunciati nucleari semplici (omissione di argomenti e morfemi
liberi):“bimbo dà”
Fase sintattica primitiva (20-29 m)• Frase nucleare(predicato + argomenti)- stile telegrafico (assenza morfemi
liberi)“gatto prende topo” • Frasi complesse incomplete- stile telegrafico (assenza connettivi)“bimbo prende cucchiaio mangia
minestra”
Completamento frase nucleare (24-33m)• Frasi nucleari + morfemi liberi“il bimbo prende la palla”• Frasi ampliate (argomenti non previsti dal
predicato) “il bimbo prende la palla piccola”• Frasi complesse: inserite - implicite: “va a prendere…”- esplicite: “vedi che dorme…”• Frasi Binucleari:- coordinate: “il bimbo siede e mangia”- subordinate: “quando torna papà, mangiamo la
pappa”
Strutture combinatorie complesse (27-38m → 2.6-3 a)
morfologia / funtori / connettivi • Frasi complesse: relative
“ho visto papà che rideva”
…3-4 a: esplosione della morfologia libera
articolazione sintattica e grammaticale↓
il bambino esprime correttamente quello che pensa!
Suoni linguistici pre-verbali:
• 0-1 m: fonazione• 2-3m: suoni gutturali• 4-6 m: gridolini, strilli, borbotii• 7-10m: babbling canonico “BA BA BA BA” • 10-12m: babbling variato “PA BA MA”
(sequenze di sillabe con nuove combinazioni di suoni tipici della lingua
Materna… 8 m)• 12 m: produzione lessicale• 18 m – 4 a: periodo dello sviluppo
fonemico
DATI ARTICOLATORI NORMATIVI
PROFILO EVOLUTIVO
Periodo della stabilizzazione:
• 4-6 a: completamento dello sviluppo fonemico
• 6-8 a: sviluppo competenza metafonologica e apprendimento della lingua scritta
La patologia del linguaggio
Disfonie: disturbi della voceDisfluenze: balbuzieDisartrie: deficit articolatorio graveDislalie: deficit articolatorio, secondarie ad
alterazioni degli organi fonoarticolatori Ritardo di linguaggioDisturbi di linguaggio:- Secondari: deficit intellettivo, deficit
acustico, disturbi psichiatrici, deprivazione
- Primari: DSLFrenulo linguale e Adenoidi?!?!?!?!?!?!?
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanziaSegnali di rischio nella scuola dell’infanzia (5
a): - confonde suoni- non completa le frasi- utilizza parole non adeguate al contesto- sostituisce le parole- omette suoni o parti di parole- sostituisce suoni, lettere ( p/b)- ha un’espressione linguistica inadeguata
↓Va supportato con attività personalizzate
all’interno del gruppo!
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Inoltre:- goffo- poca abilità nella manualità fine- poca abilità, a riconoscere destra e sinistra- difficoltà in compiti di MBT- difficoltà ad imparare filastrocche- difficoltà a giocare con le parole
Va riconosciuto e supportato adeguatamente: molto si può e si deve
fare!
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Docenti: x osservazione sistematica → monitorare capacità percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche
Scuola dell’infanzia: situazioni problematiche che si estrinsecano come:
- difficoltà di organizzazione e integrazione spazio-temporale
- difficoltà di memorizzazione- lacune percettive- difficoltà di linguaggio verbale
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Difficoltà più globali:- grafo-motorie- orientamento e integrazione spazio-
temporale- coordinazione oculo-manuale- coordinazione dinamica generale- dominanza laterale non adeguatamente
acquisita- discriminazione e memorizzazione visiva
sequenziale- orientamento nel tempo a scuola- esecuzione autonoma delle attività della
giornata- orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi,
domani)
Aree cognitive pre-requisiteLinguaggioPercezione visivaIntegrazione visivo-uditiva SequenzialitàAttenzioneMemoria a Breve termine
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Linguaggio: miglior predittore delle difficoltà di lettura
↓“operazioni meta-fonologiche” sulle sillabe
↓accessibili a b senza istruzione formale
ES. scandire cane in ca-ne: operazione immediata:sillaba = legame naturale con la produzione verbale: coincide con i singoli atti articolatori!
(le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti
articolatori nell'espressione verbale)
Linguaggio
1. Fonologia globale:- riconoscimento di filastrocche o rime- riconoscimento della sillaba iniziale
di parola- classificazione delle parole per
lunghezza
2. Fonologia analitica:
- identificazione fonema iniziale - discriminazione di fonemi*- delezione della sillaba/fonema iniziale - nella discriminazione di parole
fonemicamente simili - nella sintesi sillabica e fonetica - nella segmentazione fonetica e
nell’analisi della quantità dei suoni che compongono una parola*
» Vocabolario:
- capacità di comprendere parole singole
- denominazione di oggetti, figure e particolari
- capacità di raggruppare oggetti, figure e parole per categoria
» Morfologia e sintassi:
- comprensione morfosintattica
- uso dei funtori morfologici (articoli)
- uso della morfosintassi*
Percezione Visiva
1) Discriminazione visiva:- discriminazione visiva di
segni grafici o forme geometriche
2) Motilità oculare: - scanning sx-dx
Prerequisiti discriminazione visiva
Prerequisiti discriminazione visiva di forme geometriche
Prerequisiti percezione visiva di sequenze
Integrazione visivo-uditiva:
- associazione del suono al grafema
Abilità sequenziali di organizzazione spazio-
temporale: - lettura e scrittura di
sequenze ritmiche - difficoltà nel riordinamento
di storie in sequenza - difficoltà nel riordinamento
di parole in una frase
Prerequisiti storia in sequenza
Attenzione
1) attenzione sostenuta:- portare a termine un
compito2) attenzione distribuita:- eseguire più compiti
contemporaneamente3) Attenzione visiva: - le differenze…
Prerequisiti attenzione e analisi visiva
Memoria di lavoro:
- memory (M spaziale BT)- ripetizione di sequenze di suoni
(M uditiva BT)- riconoscimento di un disegno …
(M visiva BT)- ripetizione immediata di sillabe,
parole e numeri (M verbale BT)
Attività di potenziamento della memoria uditiva BT
Esercizio 1
Materiale: uno strumento a percussione: tamburo ecc.Procedimento: l’insegnante fa sentire al/ai bambino/i dei modelli di sequenza di suoni ravvicinati o distanziati come ad es.: 1° tre suoni consecutivi e ravvicinati; 2° quattro suoni, due a due con pausa; 3° tre suoni distanziati. Il bambino deve ripetere la sequenza.
Prerequisiti memoria visiva
Prerequisiti memoria visiva
Prerequisiti memoria visiva
Attività di potenziamentodi span di memoria verbale a BT
Ripetizione di sillabeProcedimento: l’insegnante pronuncia delle
sillabe in gruppi di due, poi di tre e poi di quattro ed il bambino deve ripeterle di volta in volta.Es. di gruppi di sillabe: FA/CA-BA/SALA/MA/VA-PA/FA/CADA/LA/NA/RA-BA/GA/TA/NASA/TA/NA/CA/VA-TA/MA/LA/BA/FA
GrafiaMotricità fine: - infilare perline, tenere la penna e
disegnare)* Atti motori consecutivi, coordinaz.:- ritagliare, copiare disegni o costruzioni
con cubi, fare un disegno unendo i puntiAbilità visuo-spaziali:- labirinti e puzzleIntegrazione visuo-motoria
Ricostruzione di oggetti
Costruzioni con i cubi
Labirinti
Prescrittura
Integrazione visuo-motoria
Integrazione visuo-motoria
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Nel pregrafismo, è possibile notare:- lentezza nella scrittura- pressione debole o eccessiva esercitata sul
foglio- discontinuità nel gesto- ritoccatura del segno già tracciato- direzione del gesto grafico- occupazione dello spazio nel foglio
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Esercizi di grafica: lavorano su- motricità fine ↑- funzionalità della mano - organizzazione mentale: nesso tra
assunzione immaginativa di un dato e traduzione in azione
Il b non “copia” le forme, le elabora interiormente:
fa riferimento ad un tracciato immaginativo interno frutto di una rappresentazione
mentale (scrittura)↓
schede prestampate con lettere da ricalcare o completare non favoriscono tale compito!
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
La forma grafica deve essere ben percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del bambino
Meglio se sperimentata attraverso il corpo: es. - fatta tracciare sul pavimento camminando- fatta tracciare in aria con le mani- tracciare un segno grafico sulla lavagna con
la spugna bagnata: asciugata e dissolta, chiedere di disegnare quel segno sul foglio
Corretto schema motorio: - coordinazione dei movimenti- organizzazione dell’azione sul piano fisico
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
Prerequisiti della Lingua Scritta:- percezione visiva e uditiva- orientamento e l’integrazione
spaziotemporale- coordinazione oculo-manuale - SOLO SUCCESSIVAMENTE:
insegnamento-apprendimento della lettoscrittura come sistema simbolico
Lo sviluppo del sistema dei numeri e calcolo
Competenze aritmetiche i neonati (alcuni animali) sono in
grado di discriminare diversi elementi in base alla loro
numerosità↓
Predisposizione innata*
Prerequisiti delle competenze aritmetiche
• capacità di conteggio 5 principi
• capacità di lettura e scrittura dei numeri
• capacità di calcolo*
Capacità di conteggio
1) principio corrispondenza: ad ogni elemento contato deve corrispondere una sola etichetta
numerica - conta di oggetti
2) principio dell’ordine stabile
capacità di ordinare le etichette numeriche secondo una
sequenza fissa - Filastrocca dei numeri
3) principio della cardinalità
l’ultima etichetta numerica usata in un conteggio rappresenta la
numerosità degli elementi contati- Dopo il conteggio: “quanti sono in
tutto?”
4) principio dell’irrilevanza dell’ordine
È’ possibile iniziare il conteggio di un gruppo di oggetti a partire da uno
qualsiasi dei suoi elementi- contare a partire da un determinato
elemento imposto da voi
5) principio dell’astrazione
tutti gli oggetti o gli eventi possono essere contati
- “casa si può contare?”
Subitizing
Immediato accesso alla quantità rappresentata, senza contare i singoli elementi (innato entro il 4)
Leggere e scrivere i numeri
• capacità di distinguere in uno scritto le lettere e i numeri
• capacità di transcodificazione (5 a)
Capacità di calcolo
Bambini prescolari in grado di risolvere situazioni problematiche
di inferenze circa la quantità di oggetti che gli vengono mostrati e
che possono manipolare
Capacità di calcolo: evoluzione
Percorso evolutivo calcolo:• dita e codice verbale
contemporaneamente • solo le dita • procedura mentale
Strategie del conteggio• Conto tutti (2+3)• Conto da (2+)• Conto dal più grande (3+)
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo
Scuola dell’infanzia: - sviluppo dell’intelligenza numerica- prevenzione difficoltà di apprendimento
calcoloAttraverso:
- attività di potenziamento- screening - attività didattiche volte a potenziare i
prerequisiti del calcolo
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo
Imparare a calcolare ←sviluppo processi mentali:
- cognizione numerica- stima di numerosità- conteggioB a rischio di DSA deve:- distinguere: grandezza oggetti / loro
numerosità - acquisire le parole-numero - consapevolizzare: le qualità percettive degli
oggetti sono indipendenti dalla numerosità- attività di stima di piccole numerosità: quanti
sono? (a colpo d’occhio)- attività di confronto di quantità: di più, di
meno, tanti quanti… (a colpo d’occhio)
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo• Aquisizione parole-numero: x attività che
integrino aspetti: semantici, lessicali e di successione n+1
• Uso prolungato del conteggio in situazioni concrete (manipolazione e rappresentazione attraverso i codici analogico, verbale e arabico, romano: per > rappresentazione mentale dell’idea di numero
• Astrazione del concetto di quantità numerica dalle caratteristiche dell’oggetto contato (es. 3 stelline o 3 bambole: quantità = 3)
- Abilità sintattiche di composizione del numero (es: tanti 1 in un insieme…)
- ordinamento di grandezze tra più elementi- soluzione di piccoli problemi di vita
quotidiana utilizzando il conteggio
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo
- L’attenzione del b va rivolta agli aspetti quantitativi della realtà
- Il b deve imparare a usare il numero come strumento per gestire piccoli problemi legati alla quotidianità (es. predisporre il materiale per un’attività in modo esatto: quanti bambini?)
Situazioni informali e ludiche: approccio al numero e al calcolo basato su piccoli progressi → gratificanti
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
- clima sereno, caldo ed accogliente- modalità differenziate - privilegiare metodologie operative + che
trasmissive- dare importanza all’attività psicomotoria- stimolare l’espressione attraverso tutti i
linguaggi- vita di relazione: favorire ritualità e convivialità
serena- privilegiare: narrazione, invenzione,
completamento e ricostruzione di storie - memorizzazione: filastrocche, poesie, conte- giochi di manipolazione dei suoni interni alle
paroleL’uso eccessivo di schede prestampate: smorza
creatività ed espressività!
LINEE GUIDA4.1 Scuola dell’infanzia
- attività proposte all’interno di un clima sereno
- tenendo conto di tempi di attenzione rapportati all'età dei bambini
- senza togliere spazio alle attività precipuamente ludiche e di esplorazione
Fine: piena partecipazione di tutti i b nel rispetto di tempi e modalità di ciascuno
Nel percorso di insegnamento: l’osservazione sistematica deve offrire costantemente la possibilità di conoscere la situazione socio-affettiva e cognitiva di ciascun alunno
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Inizio scuola primaria:Prevenzione: continuità educativa (famiglia,
docenti scuola dell’infanzia e primaria)↓
elementi preconoscitivi: integrati nella programmazione delle scuola primaria
↓Conoscenza approfondita = metodi, materiali
e tempi adeguati alle esigenze di tutti gli alunni della classe
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
1a cl: ansia di dover insegnare presto agli alunni a leggere e scrivere!
↓offrire la possibilità di maturare le capacità
percettivo-motorie e linguistiche, prerequisite per la conquista delle abilità
di letto-scrittura
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Per imparare la corrispondenza biunivoca segno/suono di un sistema alfabetico:
- capacità: scomporre/ricomporre parole in suoni
- riconoscimento i segni associati ai suoniPer la lettura: - capacità di riconoscimento visivo- capacità di analisi di struttura della parola
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
I b con DSA:- buone capacità intellettive- limitate capacità di riconoscimento visivo- o limitate capacità di analisi fonologica delle
parole↓
- notevoli difficoltà nell’acquisizione delle corrispondenze segni ortografici/suoni
- o non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni che la compongono
Ma l’acquisizione dei contenuti non è preclusa:le difficoltà di lettura e scrittura devono essere
compensate da strategie, metodologie e strumenti che non compromettano
l’apprendimento!!!
http://www.aiditalia.org/upload/luci_minorigiustizia_3_10_dif_2.pdf
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà:• non aumentare la mole degli esercizi! • effettuare una valutazione accurata per
capire quale tipo di didattica e supporto sarebbero necessari
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Nei DSA l’impatto iniziale con la lingua scritta è molto difficile:
La lettura di una parola ← tante singole attività simultanee:
- identificazione delle lettere- riconoscimento del loro valore sonoro- mantenimento della sequenza di
prestazione (un ritmo di letto-scrittura costante e continuativo)
- rappresentazione fonologica delle parole- coinvolgimento del lessico (significato)
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Bambino = protagonista di piccoli successi:- flessibilità nelle proposte didattiche- esperienze di successo- gratificazioni- finalizzazione delle attività- condivisione degli obiettivi educativi e
didattici fra tutte le figure che si prendono cura del b con DSA: scuola, famiglia e servizi
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Metodo di insegnamento della letto-scrittura:
La letteratura scientifica sconsiglia il metodo globale
essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di una adeguata fluenza e correttezza di
lettura
Per DSA: metodo fono-sillabico, o puramente sillabico
(utilizzabili in modo integrato in fasi diverse)
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Considerazioni fondanti l’approccio sillabico:
• le operazioni metafonologiche analitiche a livello di fonema sono legate all’apprendimento del linguaggio scritto e all’istruzione formale del sistema di scrittura alfabetica:le singole lettere sono costruzioni mentali
effettuate sul continuum del parlato• La sillaba aperta (CV) può essere
individuata e utilizzata facilmente già nella scuola dell’infanzia
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Esercizi:- sintesi sillabica: ricostruire una parola a
partire dalla sequenza delle sue sillabe, pronunciate ad alta voce dall'insegnante
- riconoscimento di sillaba iniziale, finale, intermedia
- treni di parole (sillaba finale della prima costituisce quella iniziale della seconda)
- giochi fonologici per il riconoscimento e la produzione di rime
- tombole e domino con immagini e sillabe da associare
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
In un secondo tempo: lavoro di tipo fonologicoLa consapevolezza fonologica è acquisita in
modo sequenziale e si struttura in livelli gerarchici:
- livello della parola: il b sa identificare singole parole all’interno della frase
- livello della struttura delle sillabe: il b sa identificare parti della parola (sillabe: prima CV, poi VC)
- livello dei suoni iniziali e finali della parola: es riconoscimento di rime
- livello del riconoscimento preciso del suono iniziale e finale della parola
- livello del riconoscimento di tutti i singoli fonemi della parola
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
È opportuno effettuare attività fonologiche:- ultimo anno scuola dell’infanzia- 1a e 2a cl scuola primariaDedicare ogni giorno una parte dell’attività
didattica ad esercizi fonologici:- all’inizio delle attività- tra un’attività e l’altra- quando c’è bisogno di recuperare
l’attenzione- a classe intera o a piccoli gruppi (con chi
ne mostra il bisogno)
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Per far acquisire la consapevolezza fonologica (scuola primaria):
- individuazione del fonema iniziale di parola- individuazione del fonema finale e poi
intermedio- analisi fonemica (processo di scrittura)- fusione fonemica (processo di lettura)- composizione di parole bisillabe- associazioni grafema/fonema, associando
lettere e immagini- conteggio dei fonemi- raggruppamento di immagini il cui nome
comincia o finisce con lo stesso suonoSequenza: sillabe CV (consonanti continue) + parole e immagini corrispondenti
Lettura
1. La costruzione dell’abilità
• Acquisizione (stabilizzazione) del codice alfabetico e del sistema di “mappatura” Grafema-Fonema
• Costruzione (stabilizzazione) delle operazioni basilari di analisi e sintesi fonemica
2. L’automatizzazione dell’abilità
LEGGERE: è decifrare dei segni LEGGERE: è decifrare dei segni arbitrari (i grafemi), disposti arbitrari (i grafemi), disposti
secondo una sequenza ordinata secondo una sequenza ordinata nello spazio, in suoni (i fonemi)nello spazio, in suoni (i fonemi)
↓↓TranscodificazioneTranscodificazione
Quando un b. sa leggere?
quando ha automatizzato questo processo di transcodificazione
Domande per voi…
• Che significa che il bambino ha automatizzato la procedura?
• L’attenzione risparmiata che fine fa?
Fase Logografica Fase Logografica (indici visivi)(indici visivi)
Fase AlfabeticaFase Alfabetica (corrispondenza (corrispondenza
g/f)g/f)
Fase ortograficaFase ortografica (regole (regole
conversione)conversione)
Fase lessicaleFase lessicale (lessico (lessico
ortogr./fonol)ortogr./fonol)
Via Lessicale Via Fonologica
Lessico Input VLessico Input V
Conversione Conversione grafema-fonemagrafema-fonemaSistema SemanticoSistema Semantico
Lessico Output FLessico Output F
Analisi Visiva
Buffer Fonemico
Modello a 2 Vie
Secondo voi…
• Quale delle 2 vie si sviluppa prima?• Una volta che si è sviluppata la via
lessicale la fonologica la usiamo ancora?
• Come fa il cervello a decidere quale delle 2 Vie utilizzare?
• Quando leggiamo parole che conosciamo quale via fa prima? *
Caratteristiche dislessico italiano?
• Lento• Corretto: anticipazioni, esitazioni
Fase di apprendimento• Principio alfabetico • Lettura per anticipazione• Libri di lettura diversi • Lavori molto graduali • Divisione:
decodifica/comprensione
Motivazione• usate il rinforzo positivo• leggete ad alta voce • lasciate tempo per la lettura
individuale gratuita• non fate leggere a voce alta il
bambino• Utilizzate le nuove tecnologie
per leggere e scrivere
Per lo studio a casa• Usate molto materiale audio-visivo• Chiarire bene in classe• Scritte sempre in stampato
maiuscolo • Più tempo per i compiti a casa • Suggerimenti ai genitori (tutor)• Schemi e mappe concettuali:- www.studioinmappe.it- Supermappe www.anastasis.it- Utilizzate le nuove tecnologie
Grafia
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Metodo fono-sillabico con l‘alunno DSA:- ogni consonante è illustrata come derivante
dalla forma di un particolare oggetto- l’iniziale della parola che lo denota deve
somigliare a quella lettera (es. la Montagna per la M)
Alfabetieri/libri di testo: manca tale associazione tra suono/segno grafico/immagine (es. M di Mela)
↓ il nesso solo fonetico: debole
l’associazione mentale non è ripercorribile- far operare intuitivamente e autonomamente al
b connessioni interne tra lettera presentata e sua immaginazione → “sintesi grafica”: il disegno viene essenzializzato nella forma della lettera
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Percorso:- partendo da un’immagine esteriore- si rende intuitivo il nesso con l’immagine
mentale- per favorire poi l’assunzione concettuale Considerazione fondante: il b dispone anzitutto di un pensiero
immaginativo: non si rappresenta astrattamente le cose, non forma ancora concetti astratti, ma se le raffigura:
quando gli parliamo, spieghiamo e raccontiamo suscitiamo nella sua
interiorità il sorgere di una immagine mentale
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Sempre facendo appello all’immaginazione (rielaborazione interna) del b le consonanti vengono presentate secondo affinità grafiche, così da evidenziarne le differenze:
- inizialmente la P e la B- la D e la R- la L e la F- la M e la N e così via• Si inizia con quelle che si scrivono da
sinistra• si procede con le altre scritte da destra (C
G S)• lasciando per ultime la Q e l’H
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Iniziare con lo stampato maiuscolo!forma di scrittura percettivamente più semplice:Scrittura Bilineare: stampato maiuscolo- una banda spaziale, 2 linee di demarcazione:
tutte le lettere hanno la medesima altezza, iniziano dal rigo superiore e terminano in
quello inferioreScrittura Quadrilineare: minuscolo/corsivo- tre bande spaziali, 4 linee di demarcazione:banda centrale: a / cbanda superiore: l / bbanda inferiore: g / qrisultano percettivamente molto più complesse!
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Evitare di presentare al bambino una medesima lettera espressa graficamente in
più caratteri: stampato minuscolo, stampato maiuscolo, corsivo minuscolo,
corsivo maiuscoloSoffermarsi su una soltanto di queste modalità fino a che l'alunno non abbia
acquisito una sicura e stabile rappresentazione mentale della forma di
quella letteraSoffermarsi più a lungo sui fonemi
graficamente più complessi
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Dare indicazioni molto precise per la scrittura:
- su come si tiene una corretta impugnatura della matita/penna
- sul movimento che la mano deve compiere- sulla direzione da imprimere al gesto- sulle dimensioni delle lettere rispetto allo
spazio del foglio Attenzione: disegnare le lettere partendo
dall’alto↓
In questo modo, l’alunno con difficoltà potrà avere modelli di riferimento e parametri
precisi
…INTRODUZIONE DEL CORSIVO NELLA 2° cl PRIMARIA… ;-)
• Date indicazioni molto precise per la scrittura
• Lasciate usare ai bambini il carattere che preferiscono (dalla 3° classe)
Per lo studio a casa
• Piano di lavoro mirato • Assicuratevi che tutti abbiano
scritto ciò che c’è sulla lavagna prima di cancellare
• Non rilevate la loro brutta grafia• Programmi di videoscrittura• Registratore/fotocopie• Utilizzate le nuove tecnologie
Ortografia
1. La costruzione dell’abilità
• Acquisizione (stabilizzazione) del codice alfabetico e del sistema di “mappatura” Fonema-Grafema
• Costruzione (stabilizzazione) delle operazioni basilari di analisi e sintesi fonemica
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Per difficoltà nella consapevolezza fonologica delle lettere:
- iniziare con i fonemi “continui” (più facilmente individuabili) per durata e caratteristiche acustiche: consonanti nasali (m, n) e liquide (l, r)
- Solo in seguito: suoni labiali ed esplosivi (b, p), e dentali (d, t)
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Nota: nel metodo fono-sillabico non sempre c’è gradualità nella scelta delle parole esemplificative in relazione alle lettere presentate:
vengono presentate parole che contengono la lettera e la sillaba che si sta studiando, ma anche altre lettere ancora sconosciute → fusione tra metodo fonico-sillabico e metodo globale
↓Attenzione ad ordinare consonanti e parole
esemplificative in modo da presentare al bambino soltanto lettere già note o oggetto
di spiegazione
2. L’automatizzazione dell’abilità
SCRIVERE: è codificare dei suoni SCRIVERE: è codificare dei suoni (i fonemi) in segni arbitrari (i (i fonemi) in segni arbitrari (i
grafemi), secondo una sequenza grafemi), secondo una sequenza ordinata nello spazioordinata nello spazio
↓↓
transcodificazionetranscodificazione
Quando un b. sa scrivere?
quando ha automatizzato questo processo di transcodificazione
Domande per voi…• Che significa che il bambino ha
automatizzato la procedura?• L’attenzione risparmiata che fine
fa?
Fase Logografica (scrittura globale)Fase Logografica (scrittura globale) Fase Alfabetica Fase Alfabetica
((corrispondenza fonema/grafemacorrispondenza fonema/grafema)) Fase ortografica Fase ortografica
((digrammi/trigrammidigrammi/trigrammi)) Fase lessicale (Fase lessicale (lessico ortograficolessico ortografico))
Via Lessicale Via di conversione
Conversione Fonema-grafema
Lessico Ortografico
Analisi Fonemica
Patter Grafomotori
Modello a 2 Vie
Errori FonologiciNon è rispettato il rapporto Non è rispettato il rapporto
grafema/fonema:grafema/fonema:
• Scambio di grafemi (folpe/volpe)Scambio di grafemi (folpe/volpe)• Omissione/aggiunta lettere/sillabeOmissione/aggiunta lettere/sillabe• Inversioni (li/il)Inversioni (li/il)• Grafema inesatto (pese/pesce)Grafema inesatto (pese/pesce)
Errori Non FonologiciErrori nella rappresentazione ortografica:Errori nella rappresentazione ortografica:
• Separazioni illegali (in sieme)Separazioni illegali (in sieme)• Fusioni illegali (lacqua)Fusioni illegali (lacqua)• Scambio grafema omofono (C/Q)Scambio grafema omofono (C/Q)• Omissioni aggiunta h (verbo/locativo)Omissioni aggiunta h (verbo/locativo)
AltriProcesso deficitario sottostante Processo deficitario sottostante
dipendente da analisi uditiva/sviluppo dipendente da analisi uditiva/sviluppo nella competenza ortografica:nella competenza ortografica:
• RaddoppiamentiRaddoppiamenti• AccentiAccenti
LogograficoLogografico
OrtograficoOrtografico
AlfabeticoAlfabetico
LessicaleLessicale
Errori …
Errori…
LogograficoLogografico
OrtograficoOrtografico
AlfabeticoAlfabetico
LessicaleLessicale
Errori Fonologici
Errori Non Fonologici
Fase di apprendimento• insegnamento del principio
alfabetico • utilizzate una parete per la
scrittura• Insegnate a scrivere con lo
stampato maiuscolo • Evitate di presentare più caratteri
contemporaneamente
Motivazioneusate il rinforzo positivo
Scrittura = mezzo di comunicare: rispondere a personaggi; scrivere messaggi; descrivere; raccontare; parlare di sé; inventare rime, storielle; scrivere avvisi, lettere e cartoline; scrivere piccoli dialoghi e fumetti; scrivere giornali scolastici e pubblicità
CHAT / FACEBOOK / E-MAIL
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
- effettuare: lavoro comune alla classe e didattica individualizzata
- predisporre un ambiente stimolante- creare un clima sereno e favorevole ad una
relazione positiva tra i membri del gruppo classe
- promuovere la ricerca e la scoperta personale
- rispettare ritmi e stili di apprendimento degli alunni
- permettere a ciascuno di procedere autonomamente all’acquisizione delle competenze di letto-scrittura
- dare ampio spazio alle attività di gruppo (ruolo: regista)
LINEE GUIDA4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Nei confronti degli alunni con DSA: - procedere con attività di rinforzo
contestualmente alla proposta di nuovi contenuti
- fornire strategie di studio personalizzate- assumere atteggiamenti incoraggianti- evitare di incrementare l’ansia: non
richiedere la lettura ad alta voce al dislessico
- gratificare anche i minimi risultati- non allontanarli dai compagni e dalle
attività del gruppo classe
Calcolo
Sistema dei Numeri
Indipendenza funzionale!
Sistema del Calcolo
Insegnamento
Il sistema dei numeri…
• Quantificazione• Comparazione• Seriazione Procedure
esecutive• Lettura• Scrittura• Messa in
colonna
Il sistema del calcolo…• Elaborazio
ne informazioni aritmetiche
• Fatti aritmetici
• Algoritmi del calcolo scritto
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Inizio scuola primaria: → soffermarsi sui prerequisiti (scuola
dell’infanzia)→ sviluppare la comprensione della
connessione: numero/quantità→ attenzione alle abilità di conteggio: da
esercitare in condizioni scolastiche e ludiche (es. carte, dadi)
→ avviare al conteggio e al calcolo a mente x l’evoluzione dell’intelligenza numerica
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Ricerca scientifica:nella scuola primaria le strategie di
potenziamento dell’intelligenza numerica devono riguardare:• processi di conteggio• processi lessicali• processi semantici• processi sintattici• calcolo a mente• calcolo scritto
Sistema dei Numerisistema di elaborazione e
processazione numerica↓
consente la comprensione e la produzione dei numeri attraverso
regole lessicali e sintattiche condivise
Regole sintattiche:Vengono assemblati: - elementi lessicali primitivi (1-9, decine, 11-16) Ai quali vengono aggregati: - elementi miscellanei
(moltiplicatori)(cento, mila, milione etc.)
Costruzione sintattica• Relazione di tipo additivo: 24 = 2 n. primitivi legati da una
relazione additiva: 20+4• Relazioni additive e moltiplicative 324 = sia relazione moltiplicativa:
3*100 sia additiva: 20+4 *
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Conteggio: capacità di rispondere alla domanda “quanti sono?”
abilità complessapresuppone l’acquisizione dei principi di:- corrispondenza 1 a 1: ad ogni elemento
contato corrisponde una sola etichetta numerico
- ordine stabile avanti-indietro- cardinalità: l’ultimo numero contato
corrisponde alla quantità dell’insieme degli elementi contati
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Processi lessicali: capacità di attribuire il nome ai numeri
Basati su:- competenze di natura verbale- comprensione connessione numero/
quantitàNota: “dire il nome dei numeri” è un’abilità
molto precoce ma deve essere associata alla consapevolezza che si sta attribuendo
un’etichetta verbale a una quantità
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Processi semantici: capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso la loro rappresentazione mentale quantitativa (corrispondenza numero-quantità)
Sintassi: riguarda le relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri:
“valore posizionale delle cifre”: la posizione delle cifre determina il loro valore all’interno di un sistema organizzato per ordine di grandezze
Es. il numero 1 ha un valore differente nel numero 31 e nel numero 13 e questa differenza è data dalla posizione di reciprocità nella rappresentazione scritta
Procedure esecutiveTranscodificazione
alfabetico orale (“sette”)alfabetico scritto (S E T T E)il codice arabico (l’ideogramma 7)il codice pittografico (°°°°°°°°)il sistema di numerazione romano
(VII)↓
la scrittura sotto dettato di numerila lettura ad alta voce di numeri
Sistema del calcoloIndipendenza funzionale dal Sistema dei
Numeri:
organizzato secondo 3 livelli non gerarchici
↓
attivati a seconda del tipo di compito aritmetico richiesto
1) Sistema di Elaborazione delle
informazioni numericheconsente di attribuire al segno
algebrico le relative procedure di calcolo:
Sommare: +Sottrarre: -
2) Sistema dei Fatti aritmetici
ES: tabelline, calcoli semplici (3+3), risultati memorizzati (50+50)
↓ accesso al risultato di un operazione
per via associativa (MLT) piuttosto che eseguendola
3) Sistema delle procedure di calcolo
Impegna a rispettare le regole previste per l’esecuzione del
calcolo, quali: l’ordine di svolgimento delle sotto-
operazioni, l’incolonnamento, i prestiti e i riporti
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Calcolo a mente: dipende dall’evoluzione della cognizione numerica
Si basa su strategie di combinazioni di quantità:
• composizione e scomposizione dei numeri in insiemi più semplici
• raggruppamento• arrotondamento alla decina• proprietà delle quattro operazioni• recupero dei fatti aritmetici
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
• Utilizzare prevalentemente strategie di calcolo a mente nella quotidianità scolastica
• Attivare attività quasi giornaliere, di breve durata, con proposte diverse e giochi che privilegino il calcolo mentale allo scritto (trattato a livello procedurale)
• Favorire il ragionamento e solo successivamente, tramite l’esercizio, l’automatizzazione
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Calcolo scritto: procedure necessarie per eseguire calcoli complessi, che necessitano di un supporto cartaceo per supporto alla memoria
↓ha il compito di automatizzare procedure ed
algoritmi NON sviluppare strategie
NE’ potenziare le abilità di intelligenza numericaImpegnare la gran parte del tempo scolastico
nell’esercitazione di tali algoritmi:- consente un’adeguata acquisizione delle procedure
di calcoli complessi- penalizza l’apprendimento e il consolidamento di
strategie più flessibili ed efficaci (calcolo a mente) Si raccomanda: di potenziare entrambi i tipi di
calcolo che sviluppano potenzialità cognitive differenti!
LINEE GUIDA 4.2 Scuola primaria4.2.2. Area del calcolo
Per i b con DSA: • calcolo scritto: tanto più difficile quanto più
il profilo compromesso riguarda gli automatismi e i processi di memoria
• calcolo a mente: tanto più difficile quanto più il profilo compromesso riguarda le funzioni di strategia composizionale L’insegnante deve saper adoperare metodi
didattici flessibili e corrispondenti alle qualità cognitive individuali per il
potenziamento
Ricordiamo che: MOTIVAZIONE!
- Lettura
- Scrittura
- Calcolo
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………
ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
ALUNNO: ………………………………………………….
1. DATI GENERALI
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante referente/Coordinatore della classe
Diagnosi medico-specialistica redatta in data…da…presso…
Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico
effettuati da… presso…periodo e frequenza…..modalità….
Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
Rapporti scuola-famiglia
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Velocità
LETTURA Correttezza
Comprensione
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Grafia
SCRITTURA Tipologia di errori
Produzione
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Mentale
CALCOLO Per iscritto
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
ALTRO Ulteriori disturbi associati:
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento:
Macroarea /Discipline linguistico-espressiva
Macroarea /Discipine logico-matematica-scientifica
Macroarea / Discipline storico-geografica-sociale
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce
Utilizzare schemi e mappe concettuali
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
Promuovere l’apprendimento collaborativo
LINEE GUIDA7.1 I contenuti della formazione Strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo
Docenti: - chiare e complete conoscenze di strumenti
compensativi e misure dispensative (in riferimento alla disciplina di loro competenza)
- devono essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie e realizzare una integrazione tra queste e le metodologie didattiche per l’apprendimento
↓Ricerche: ambienti didattici supportati
dall’uso delle nuove tecnologie risultano maggiormente efficaci
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Macroarea /discipline linguistico-espressiva
Macroarea/Discipline logico-matematica-scientifica
Macroarea/Discipline storico-geografica-sociale
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)
la lettura ad alta voce
la scrittura sotto dettatura
prendere appunti
copiare dalla lavagna
lo studio mnemonico delle tabelline
lo studio della lingua straniera in forma scritta
il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
la quantità dei compiti a casa
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:
tabella dell’alfabeto
retta ordinata dei numeri
tavola pitagorica
linea del tempo
tabella delle misure e delle formule geometriche
formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner
calcolatrice
registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
software didattici specifici
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
4. VALUTAZIONE
L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di:
Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano
Matematica
Lingua Inglese
…..
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
VALUTAZIONE
Predisporre verifiche scalari
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera)
Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
Introdurre prove informatizzate
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
GRAZIE!!!