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DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA A CURA DI V. MAYRHOFER Cooperative learning

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DIDATTICA PER COMPETENZE,INNOVAZIONE METODOLOGICA

A CURA DI V. MAYRHOFER

Cooperative learning

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Se ascolto dimentico,se vedo ricordo,se faccio capisco”. (Confucio)

Valentina Mayrhofer

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Diapositiva 2

VM14 l'apprendere per sapere non può mai essere disgiunto dall'apprendere per fare. Si impara di più e meglio in contesto, insituazione Sono preferibili contesti di apprendimento basati su problemi che mobilitano, mettono in gioco, sfidano l'alunno.Meglio procedere induttivamente.Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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Learning by doing-Learning by thinking

Non basta imparare facendo ma bisogna riflettere su ciò che si fa

Il learning by doing consiste nell’ imparare riflettendo, pensando e acquisendoconsapevolezza delle azioni, non solo nel fare

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Cooperative learning

E’ una modalità di gestione democratica della classe.Essenzialmente centrato su gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi, sull’effettiva interdipendenzapositiva dei ruoli. Il cooperative learning tende a creare un contesto educativo non competitivo,altamente responsabilizzante e collaborativo, straordinariamente produttivo di processi cognitivi diordine superiore. (Chiari, 2011)

Valentina Mayrhofer

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Diapositiva 4

VM9 Kathy Green, docente di scuola secondaria superiore, è esperta di apprendimento cooperativo e altre strategie diinsegnamento. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca con l'Università di Toronto e l'Università del Minnesota sullericadute del cooperative learning sul livello di apprendimento degli studenti. Attualmente Kathy ha ottenuto un distacco dallasua scuola e conduce programmi formativi in Canada, Stati Uniti e Germania.Kathy Green ha insegnato per 30 anni a ragazzidai 13 ai 19 anni e ora collabora con il marito, partecipando alla formazione degli insegnanti.Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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Caratteristiche principali

• Interdipendenza positiva

• L'eterogeneità

• La responsabilità individuale e di gruppo

Valentina Mayrhofer

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1 Interdipendenza positiva• Johnson, Johnson & Holubec

la definiscono come cuore del cooperative learning

L'interdipendenza positiva si attua quando l'individuo percepisce di essere unito agli altri, in modotale che egli potrà riuscire in un dato compito solo se riusciranno anche gli altri (e viceversa), e/o didover coordinare i propri sforzi con quelli degli altri al fine del completamento del compito. Lesituazioni che vedono impegnati i singoli nel perseguimento di un proprio obiettivo, non implicanocollaborazione, né competizione.

• Paul Vermette assegna all'interdipendenza positiva un significato anche affettivo.

Cio’ ha ricadute positive, non solo sulla motivazione e sull'impegno, ma anche sulla qualità dellerelazioni interpersonali.

• Questo approccio è in completa contraddizione sia con approcci della competizione,dell'individualismo.

•Attraverso la costruzione dell'interdipendenza positiva è possibile affermare che quando tutti glialunni imparano di più, l'ambiente migliora per tutti, compresi i più brillanti che possonoimparare, insegnando (Vermette P.,1998 in Ellerani e Pavan). Valentina Mayrhofer

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Diapositiva 6

VM11 Nel cooperative learning è fondamentale l'attenzione nella strutturazione dell'interdipendenza positiva, ossia la percezione diessere collegati con altri in un modo tale che il singolo non può avere successo senza fare gruppo (e viceversa il gruppo nonpuò avere successo senza il singolo).Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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2 Eterogeneità

Il cooperative learning predilige il gruppo eterogeneo e in particolare quello per differenze diconoscenze, capacità, abilità. Quest'ultimo è preferito perché offre maggiori possibilità ditutoring, di aiuto reciproco e di integrazione di diversità socio-culturali.(Comoglio-Cardoso, Insegnare ed apprendere in gruppo, 1996).

•offre le maggiori opportunità per un mutuo sostegno e insegnamento;•migliora le relazioni e l'integrazione tra sessi, razze e abilità;•rende più semplice la gestione dell'aula perché avere un in ogni gruppo uno studente con unalto rendimento è come disporre di un aiuto insegnante per ogni tre studenti.

Valentina Mayrhofer

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3 Responsabilità di gruppo ma anche individuale

ll gruppo è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi .Il gruppo funziona se tutti partecipano.Se qualche membro del gruppo non collabora, ne risente tutto il gruppo (interdipendenza)Perciò bisogna promuovere un pari livello di partecipazione cioè bisogna fare in modo che 'tutti' imembri partecipino con uguale intensità di sforzo ( Kagan)A tal fine è opportuno promuovere specifiche responsabilità individuali.Spesso gli atteggiamenti e/o i comportamenti di disimpegno e pigrizia dipendono dal nonsentire una propria responsabilità individuale.

.Valentina Mayrhofer

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Per la costruzione della responsabilità individuale1. Predisporre un compito sfidanteOrganizzare il cooperative learning intorno ad un compito complesso, sfidante, stimolante che possa coinvolgere,motivare, attivare la partecipazione.

2. Assegnare ruoli (interazione simultanea)L’insegnante può procedere all'attribuzione di ruoli naturali, usando e ridistribuendole le diverse abilità personali,all'interno del lavoro del gruppo valorizzando le abilità individuali, tutte necessarie per l'esecuzione del compito(Responsabile dei contenuti, dell’esposizione, del tempo, della comunicazione all’interno del gruppo etc)

3. Strutturare sequenze di attività (in cui i discenti a turno rivestono ruoli attivi))attraverso le quali la responsabilità è realizzata dall'azione responsabile di ogni membro per il proprio apprendimento.(Kagan S. e in Sharan S.,1994 )

4. Predisporre anche valutazioni individualiAl fine di prevenire comportamenti di deresponsabilizzazione da parte di alcuni elementi rispetto all'impegno previsto,l'insegnante può predisporre attività di revisione e controllo del lavoro svolto, valutando individualmente gli alunni,tramite la somministrazione di questionari individuali, l'interrogazione di un alunno a caso per ogni gruppo, ilcontrollo, a caso, di uno (o più di uno) dei compiti eseguiti, ecc...Mentre nei tradizionali metodi di gruppo la valutazione assegnata ai singoli membri coincide con quella data al gruppo,nel Cooperative Learning si riconosce una valutazione individuale e una di gruppo Valentina Mayrhofer

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VM12 cfr. M.Cardoso, "Insegnare e apprendere in gruppo", ed.Las, 1996Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

VM13 Kagan definisce l'interazione simultanea in classe la possibilità di una partecipazione attiva di più studenti nello stesso tempo.Essa è preferibile all'interazione sequenziale, poiché aumenta il numero di alunni coinvolti attivamente in ogni momento.Tutti gli studenti prendono parte in modo simultaneo all'azione, in coppia o in piccolo gruppo, nello stesso tempo, anche sesono dislocati in posti diversi della classe. L'autore confronta l'interazione simultanea con quella di tipo sequenziale, affermando che quest'ultima è limitata e inefficacepoiché attiva individualmente gli studenti solo per pochi minuti, dovendo aspettare il loro turno di parola in modo sequenziale.Kagan, riportando uno studio di Goodland, considera come dei 50 minuti a disposizione di una lezione, ogni studente abbiacirca 10 minuti per partecipare attivamente. Ma poiché i 10 minuti sono usati in modo sequenziale, quando uno studente vienechiamato dopo l'altro, la percentuale di partecipazione attiva viene suddivisa per il numero di studenti presenti nella classe,risultando veramente minima (Kagan, 2002).Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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Ruoli di relazione e di compito

Ruoli di relazione

• l'insegnante assegna agli studenti

ruoli di relazione

per aiutare il gruppo nel costruire una relazioneche permetta ai componenti del gruppo di starebene insieme (ruoli legati alle abilitàcomunicative e di gestione di conflitti).

• Moderare/mediare tra posizioni diverse

• Comunicare

• Gestire conflitti

• Motivare/fare in modo che tutti partecipino

Ruoli di compito

l'insegnante assegna agli studenti ruoli di compito

per aiutare il gruppo a realizzare il compito

• Gestire il tempo, dare i ritmi di lavoro

• Dare informazioni

• Organizzare il materiale

• Correggere

• Riassumere

• Spiegare

• Sintetizzare

• Porre domande

• Mostrare esempi

Valentina Mayrhofer

VM16VM18

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Diapositiva 10

VM16 Purtroppo lo status e l'influenza interpersonale incidono sui ruoli che le persone assumono. Quindi assegnare i ruoli da partedell'insegnante è fondamentale per assicurarsi che siano giocati ruoli di compito e di relazione, per insegnare a tutti i membridel gruppo le abilità necessarie, per assumere entrambi i ruoli, per dare l'opportunità a tutti di assumerli.Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

VM18 Già piaget negli anni 20 scopre che le abilità sociali possono essere apprese solo in interazione con gli altri. Sulla base di questistudi numerosi ricercatori piagetiani hanno promosso l'introduzione di attività cooperative nelle scuole.Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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Revisione del lavoro svolto sia a livelloindividuale che di gruppo• "Nella valutazione di gruppo i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il

raggiungimento degli obiettivi e l'efficacia dei loro rapporti di lavoro. (Johnson & J

• . Questa pratica è generalmente avviata alla fine del lavoro in piccolo gruppo: i membridiscutono come hanno raggiunto i loro risultati, come hanno realizzato l'attività, se hannoraggiunto i loro obiettivi, se le relazioni tra loro nel lavoro sono state efficaci ed utili mapuò essere attuata anche in fieri durante lo svolgimento del lavoro in per controllare evalutare processi cognitivi, emotivi e interattivi in atto e aggiustare la rotta.

• La revisione permette il miglioramento continuo dei processi di apprendimento, poichéattiva le pratiche metacognitive dell'imparare ad imparare. Inoltre permette un'analisiattenta di come i membri stanno lavorando insieme e come essi possono aumentarel'efficacia del gruppo.

Valentina Mayrhofer

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Il ruolo del docente animatore

Il docente ha il ruolo di coach, di guida: monitora il lavoro dei piccoli gruppi o dellecoppie, predispone il materiale adatto, fornisce istruzioni e chiarisce l’obiettivo.

Fa tutto prima di iniziare il lavoro. Interviene nell’attività dei gruppi solo serichiesto direttamente perché raggiungere una certa autonomia è tra gli obiettivida promuovere .

Agisce per rinforzare i comportamenti positivi, chiarisce e supporta maintervenendo nel piccolo gruppo.

Valentina Mayrhofer

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Vantaggi del cooperative learning

•Il gruppo affronta una prospettiva più ampia di quella che può avere unsingolo individuo e considera molte più opzioni/soluzioni al problema diquante potrebbe pensare un individuo che lavori da solo.•Discutendo vari aspetti della soluzione di un problema e chiedendo aiutoagli studenti più dotati, i principianti del gruppo possono effettivamentepartecipare alla risoluzione del problema e alla fine imparare a risolvere unproblema senza l'aiuto dei loro coetanei.•Anche i più bravi migliorano e rendono più efficaci le loro strategie diragionamento spiegando, elaborando, riformulando, sintetizzando,cercando soluzioni creative•Il cooperative learning migliora la fiducia nelle proprie possibilità•Il cooperative learning migliora la relazione con gli altri

Valentina Mayrhofer

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Modelli di cooperative learning

• Learning together/circles of learning

(fratelli Johnson 1975)

• Gruppi eterogenei

• Prodotto collettivo/problema

• Collaborazione mezzi e fini

• Valutazione di gruppo e (se lo si ritieneopportuno anche individuale)

• Group investigation /indagine di gruppo

(Sharon)

• Gruppi eterogenei

Raccogliere, selezionare, organizzare, presentare dati riguardo uncerto argomento

1. Selezione da parte del gruppo degli argomenti tra una rosa diargomenti proposti

2. Pianificazione cooperativa del modo di procedere

3. Esecuzione del procedimento concordato

4. Analisi/sintesi delle informazioni

5. Presentazione ai compagni

6. Valutazione di gruppo e se lo si ritiene opportuno ancheindividuale)

Valentina Mayrhofer

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AttivitàRuoli del cooperative learning

Valentina Mayrhofer

Fate riferimento alla vostra scuola. Individuate uncompito sfidante (descrivetelo) e, alla luce delcompito, definite i ruoli che intendete assegnare percreare responsabilità individuali e interazione digruppo. Motivate i ruoli dati in relazione a specificheproblematiche degli alunni e al compito scelto.

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Peer tutoring

Il peer tutoring è un modello educativo collaborativo volto ad attivare unprocesso spontaneo di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze daalcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status.

• L’educazione tra pari sviluppa un forte senso di identità e appartenenza tra ipartecipanti oltre a un più profondo senso della comunità.

• Aiuta a rafforzare le abilità cognitive e sociali; fornisce un forte modello diapprendimento di solidarietà, sostegno reciproco e accettazione degli altri.

• (G. Chiari, 2011)

Valentina Mayrhofer

VM17

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Diapositiva 16

VM17 Il lavoro di gruppo cooperativo è la cornine teorica dalla quale provengono i vari modelli di peer education, peer tutoring, etc(R. Slavi 1996, G. Chiari 1995, 1997)Valentina Mayrhofer; 30/04/2017

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L’influenza dei pari

Gli interventi di peer education fanno leva sul legame tra similarità percepitae influenza sociale

sentire una qualche comunanza con un'altra persona o supporre di condividere conlei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona uninterlocutore credibile, di cui ci si può fidare, e ciò accresce la probabilità che ilnostro modo di pensare e di agire ne sia influenzato

I pari sarebbero dunque dei modelli per l'acquisizione di conoscenze e competenzedi varia natura e per la modifica di comportamenti e atteggiamenti, modelli efficaciin misura equivalente se non superiore ai professionisti del settore

Valentina Mayrhofer

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Attività di tutoraggio• Uno dei modi più efficaci di elaborazione cognitiva è la

spiegazione del materiale ad un altro studente.

Spiega il materiale ricevuto o la lezione dell’insegnante

al tuo compagno

A coppie ricoprendo in modo alternato i ruoli

RECALLER

• Riassumi le informazioni

LISTENER

• Correggi gli errori, completa le informazioni omesse,

pensa i modi per ricordare, riordinare le idee Valentina Mayrhofer

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Modelli di peer tutoring

• Modello Jigsav

• Si formano gruppi base eterogenei che rispecchino in modo trasversale ilivelli della classe Si procede alla distribuzione all’interno di ciascun gruppo delmateriale da studiare. Il materiale è lo stesso in ogni gruppo e viene diviso allostesso modo nei vari gruppi (es. in ogni gruppo c’è chi si occupa aspetti storici,chi letterari, chi sociali, economici. chi. primavera estate autunno inverno

• Si formano nuovi gruppi di esperti che comprendono tutti coloro che hannoavuto assegnato lo stesso materiale. (tutti primavera, tutti autunno, etc)Studiano, approfondiscono (momento cooperativo)

• Gli esperti ritornano ciascuno nel proprio gruppo base e spiegano aicompagni quanto hanno appreso

Valentina Mayrhofer

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Modelli di peer tutoring• Modello TGT

Teams group tournment

• Si formano gruppi eterogenei di 4/5 membri.In ognigruppo vengono rappresentati alunni di 4/5 livelli diversi. Igruppi studiano materiale didattico e si preparano per iltorneo/gara/ quiz che si terrà il giorno successivo e siripeterà per diverse settimane.

• Tre contendenti di 3 squadre diverse si sfidano nel torneoe in base alle risposte esatte acquisiscono un punteggio(alto- 6- medio 4- basso 2).Si calcolano i punteggiindividuali e della squadra

• Le gare continuano . Ciascuno sfida avversari che hannoraggiunto pari punteggi. La composizione dei gruppi ditorneo quindi cambia in base ai risultati (quella dei gruppibase no)

Valentina Mayrhofer

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Modelli di peer tutoring• STAD

• Student Teams and Achievement (Slavin)

Sequenza di Step da ripetere 2 volte in una settimana

• Lettura breve del docente (40 minuti)

• Discussione docente-alunni

• Mastering (Studio in gruppo di apprendimento di fogli 40 minuti)

• Test (20 minuti)

• Riconoscimento di gruppo

(verifica punteggio rispetto ai membri del gruppo e

rispetto al proprio punteggio pregresso)Valentina Mayrhofer

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Esempi• Learning together/circles

of learning

(fratelli Johnson 1975)

• Gruppi eterogenei

• Prodottocollettivo/problema

• Collaborazione mezzi efini

• Valutazione di gruppo e(se lo si ritiene opportunoanche individuale)

Si formano gruppi eterogenei e ad i bambini vienechiesto di colloca un elenco dioggetti/animali/personaggi sulla linea del tempo espiega perché li hai collocati in quel punto.

E’ ovvio che una tale attività viene fatta dopo che inclasse i bambini hanno parlato con l’insegnante,ascoltato storie sui castelli medievali, sul Colosseoetc

Posso mettere in linea i momenti della giornata, lestagioni, le fasi evolutive dll’uomo etc

Problema esplorativorisolutivo

Fare l’orarioOrganizzare corsipomeridiani

VM19

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Diapositiva 22

VM19 Valentina Mayrhofer; 19/09/2017

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Esempi• Learning together/circles

of learning

(fratelli Johnson 1975)

• Gruppi eterogenei

• Prodottocollettivo/problema

• Collaborazione mezzi efini

• Valutazione di gruppo e(se lo si ritiene opportunoanche individuale)

Inventare una storia in gruppo

CHI/CON CHICOSADOVEQUANDOPERCHE’Un bambino sceglie chi sarà protagonista, uno cosa

accade, uno dove, uno quando, uno perché.Nessuno sa cosa hanno scelto gli altri.

I bambini rivelano agli altri le proprie scelte e con le5 W a disposizione creano in gruppo una storiaunica collaborando insieme.

Progetto

Costruire un progetto PON

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ESEMPIO

• Group investigation /indagine di gruppo

(Sharon)

• Gruppi eterogenei

Raccogliere, selezionare, organizzare, presentaredati riguardo un certo argomento

1. Selezione da parte del gruppo degli argomentitra una rosa di argomenti proposti

2. Pianificazione cooperativa del modo diprocedere

3. Esecuzione del procedimento concordato

4. Analisi/sintesi delle informazioni

5. Presentazione ai compagni

6. Valutazione di gruppo e se lo si ritieneopportuno anche individuale)

Valentina Mayrhofer

L’insegnante chiede ai ragazzi di portare esempi di figure retoriche (testi poetici,immagini della pubblicità, dipinti etc)

TESTI POETICI

DIPINTI

IMMAGINI PUBBLICITA? https://prezi.com/mkqurnqxhydu/figure-retoriche-nelle-immagini-pubblicitarie

Gruppi eterogenei

Raccogliere, selezionare, organizzare, presentare dati riguardo un certoargomento

1. Ogni gruppo sceglie se presentare le figure retoriche attraverso testi poetici,immagini pubblicitarie, dipinti oppure sceglie alcune figure retoriche dapresentare

2. 2-3 Gli studenti vengono lasciati liberi con gli esempi che hanno trovato . Ildocente osserva i gruppi in silenzio . In qualità di docente animatore-coachfa domande stimolo ai gruppi per farsi raccontare i loro esempi..Un altrodocente (se c’è) fa lo stesso con un altro gruppo.

3. Alla fine si chiede ad ogni gruppo di presentare ai compagni degli altrigruppi i loro esempi

4. Valutazione di gruppo e se lo si ritiene opportuno anche individualeindividuale)

Studi di caso-indagineconoscitiva

INDAGINE AREE RAV

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ESEMPIO Modelli di peer tutoring• Modello Jigsav1 Si formano gruppi base eterogenei che rispecchino in modo trasversale i livelli della classe Siprocede alla distribuzione all’interno di ciascun gruppo del materiale da studiare. Il materiale è sulla«famiglia»

Nei giorni precedenti i bambini avevano ascoltato storie sui nonni raccontate dalla maestra e daicompagni , avevano disegnato i loro genitori, i loro fratellini, cuginetti, animali domestici etc,avevano portato foto a scuola sui membrii delle loro famiglie. L’insegnante restituisce ad ognigruppo il materiale che ciascun membro del gruppo ha prodotto (disegni, foto) , provvede adintegrare questo materiale con altri ritagli di immagini che rappresentino nonni, genitori, fratellininei loro ruoli/compiti, eventualmente piccoli filmati, vignette etc

In questo caso il materiale di cui dispongono i gruppi è il materiale che hanno prodotto nellesettimane precedenti. Ogni gruppo possiede cioè la stessa tipologia di materiale degli altri gruppi. Ibambini nella fase 1 analizzano i materiali e parlano tra di loro. Ogni bambino ha un ruolo (chi ha ilcompito di approfondire il ruolo della MAMMA, chi del papà, chi del NONNO, chi delfratellini/cugninetto o animale domestico.

2 Si formano nuovi gruppi di esperti che comprendono tutti coloro che hanno avuto assegnato lostesso ruolo .

3 Gli esperti ritornano ciascuno nel proprio gruppo base e spiegano ai compagni quanto hannoappreso

Valentina Mayrhofer

FASE1

FASE2

FASE3

Giochi di ruolo-Simulazioni

COSTRUZIONE DELCURRICOLO VERTICALE

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Esempio Peer tutoring a coppie

• Uno dei modi più efficaci di elaborazionecognitiva è la spiegazione del materiale adun altro studente.

Spiega il materiale ricevuto o la lezionedell’insegnante

al tuo compagno

A coppie ricoprendo in modo alternato iruoli

RECALLER

Sei Minni . Racconta cosa è successo

Sei l’uomo col cappello . Racconta cosa èsuccesso

LISTENER

• Correggi gli errori, completa leinformazioni omesse,

Valentina Mayrhofer

L’insegnante legge la storia

ANALIZZARE UNA NUOVA METODOLOGIA DASPERIMENTARE DA 2 PUNTI DI VISTA (ES DADA)

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ESEMPIO Modelli di peer tutoring• Modello TGT

Teams group tournment

• Si formano gruppi eterogenei di 4/5 membri.In ogni gruppovengono rappresentati alunni di 4/5 livelli diversi. I gruppi si allenanonell’individuare esempi di figure retoriche (testi poetici, pubblicità,dipinti) e si preparano per il torneo/gara/ quiz che si terrà il giornosuccessivo e si ripeterà per diverse settimane.

• Tre contendenti di 3 squadre diverse si sfidano nel torneo e in basea quante figure retoriche individuano negli esempi posti dal docente(o da una squadra) acquisiscono un punteggio (alto- 6- medio 4-basso 2).Si calcolano i punteggi individuali e della squadra

• Le gare continuano . Ciascuno sfida avversari che hanno raggiuntopari punteggi. La composizione dei gruppi di torneo quindi cambiain base ai risultati (quella dei gruppi base no)

Valentina Mayrhofer

PRESENTAZIONE PROGETTI