INSEGNARE E APPRENDERE NELLE PICCOLE SCUOLE · LAVORARE PER EAS È APPRENDERE PER COMPETENZE ......
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INSEGNARE E APPRENDERE NELLE PICCOLE SCUOLE
PROGETTARE PER EAS
Alessandro Sacchella
[email protected] 06 luglio 2017
Alessandro Sacchella 1
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Alessandro Sacchella
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Alessandro Sacchella 3
Scaricabile il n° 0 gratuitamente
dal sito http://www.morcelliana.net/home
/3208-essere-a-scuola.html
Alessandro Sacchella 4
COSA FACCIAMO OGGI
1. Progettare e lavorare per EAS nella logica dell’apprendimento significativo
2. Riflettere sul passaggio dall’insegnamento all’apprendimento competente
Alessandro Sacchella 5
« Il nostro cervello funziona esattamente così: parte
da un set di informazioni che già possiede e che sono il
risultato delle sue esperienze pregresse, le corregge
sulla base delle nuove esperienze» In Rivoltella P C, La Previsione, Neuroscienze, apprendimento , didattica, La Scuola, BS, 2014, p.23
I PUNTI DI RIFERIMENTO ESSENZIALI
PER LAVORARE CON GLI EAS
COMPETENZE –PROGETTAZIONE – VALUTAZIONE
Alessandro Sacchella
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Ripensare la scuola
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Lavorare per competenze ( progettare e valutare)
Calibrare la didattica sui bisogni apprenditivi degli
alunni
Indicazioni Nazionali Direttiva B.E.S.
Apprendere competenze Personalizzare l’apprendimento
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Le Competenze “dare senso all’esperienza educativa”
Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel
quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio
apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le
curiosità,… assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi
a costruire un proprio progetto di vita. Dalle Indicazioni Nazionali 2012
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DEFINIZIONE DI APPRENDIMENTO
• L’apprendimento è un processo
volontario e attivo che implica da
parte del bambino/a una precisa
disposizione e responsabilità;
senza una precisa motivazione
questo non si realizza.
• L’apprendimento non è il risultato
speculare dell’insegnamento, non si
trasmette, ma si costruisce nel soggetto
con la sua attiva partecipazione a partire
dal proprio mondo delle idee
(conoscenze ed esperienze precedenti) e
coinvolge la sfera profonda dell’essere
del soggetto stesso.
Alessandro Sacchella 9
DEFINIZIONE DI APPRENDIMENTO
• “L’apprendimento è un processo naturale con cui l’individuo
persegue obiettivi per lui significativi; è attivo, volontario e
mediato internamente, è un processo di scoperta e di
costruzione del significato dell’informazione e dell’esperienza,
filtrato attraverso le percezioni, i pensieri, e i sentimenti
individuali dell’allievo”. McCombs e Whisler
Alessandro Sacchella 10
DEFINIZIONE DI EAS
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EAS è un’attività di insegnamento e apprendimento ( T.L.A.)
contenuto circoscritto
agire contestualizzato
sviluppo temporale ridotto
Si propone come forma di insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo
EAS –LE BASI TEORICHE
1. “INSEGNAMENTO COME DESIGN”, ( Trasposizione – Regolazione-
Valutazione
2. “APPRENDERE FACENDO”, ( Lavorare insieme – laboratorio)
3. “FLIPPED TEACHING” ( Lezione a posteriori)
4. “GENERAZIONE NELLA ZONA DI INTERSEZIONE TRA LE NEUROSCIENZE
E LA DIDATTICA”. ( Semplessità)
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“INSEGNAMENTO COME DESIGN”,
Trasposizione cioè individuare e selezionare le informazioni da trasferire,di scegliere i mediatori adatti, di costruire il percorso attraverso il quale renderli accessibili
Regolazione All’insegnante e agli alunni è richiesto di “regolare” la propria azione di insegnamento e di apprendimento, di prevedere, selezionare e progettare o riprogettare attività e di verificare, in itinere, conoscenze, abilità e competenze.
Valutazione - l’acquisizione e la rielaborazione personale e soggettiva attraverso il confronto e la riflessione metacognitiva.
“La scuola deve tornare ad essere il luogo dove si produce cultura e non semplicemente uno spazio di stanca trasmissione di informazioni”.
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“ apprendere in modo attivo, costruttivo, intenzionale, autentico e collaborativo.” (Jonassen et al. 2007, ).
EAS PROPONE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI
• ATTIVO : l’alunno è impegnato nella costruzione della sua conoscenza mediante la manipolazione di oggetti, l’osservazione e l’interpretazione dei risultati dei suoi interventi. In questo modo si verifica il principio del “learning by doing” (imparare facendo).
• COSTRUTTIVO: l’alunno integra le nuove conoscenze ( che creano dissonanze) con quelle già possedute
• INTENZIONALE : l’alunno è consapevole di aver scelto un compito e di volerlo eseguire per…; l’intenzionalità richiede la consapevolezza dello scopo.
• AUTENTICO : il compito è collocato all’interno di situazioni e di contesti reali, basato su problemi
complessi e aperti che richiedono un forte coinvolgimento degli studenti nei contesti concreti.
• COLLABORATIVO : presuppone una dimensione cooperativa di ricerca, di scambio , di confronto e
di dialogo per una co-costruzione dei significati. ( attenzione alla differenza tra collaborativo/cooperativo)
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PROPRIETA’ DI UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO- ( JONASSEN – 95)
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• Vi è un momento nel quale si viene a contatto con le informazioni ( trova) e
criticamente se ne producono appropriazioni ( comprendi) , segue un momento
in cui le informazioni servono a sostenere una produzione ( elabora, smonta,
rimonta, agisci) infine occorre che quanto elaborato a partire dalle informazioni
di cui si dispone sia sottoposto a verifica metacognitiva ( rifletti) attraverso la
condivisione ( condividi) e la pubblicazione ( pubblica)
RITMO TERNARIO DELLA DIDATTICA
TROVA- ELABORA - CONDIVIDI
SMONTA – RIMONTA PUBBLICA
COMPRENDI – AGISCI- RIFLETTI
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VALORE DELL’EAS
L’EAS è costruito SULL’ESPERIENZA, sia nel momento anticipatorio sia in quello operatorio, ma “la
sola attività non costituisce esperienza. è dispersiva, centrifuga, dissipante” [DEWEY].
IL MODELLAMENTO opera in tutti e tre i momenti strutturali dell’EAS: nel momento
ANTICIPATORIO, grazie agli esempi delle situazioni-stimolo, nel momento OPERATORIO, grazie alle
attività collaborative o cooperative, che nella RISTRUTTURAZIONE grazie alle indicazioni di sintesi
dell’insegnante o alle considerazioni dei compagni.
la RIPETIZIONE svolge un’importante funzione nel passaggio dalla memoria a breve termine a
quella a lungo termine. le tecnologie aiutano nel rendere accettabile la ripetizione.
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• EAS è una ATTIVITÀ SEMPLESSA, cioè consente di agire in modo rapido ed efficace di fronte a
un problema. In questo modo di fronte ad una realtà sempre più complessa non possiamo
semplificare, in quanto banalizza la complessità, ma trovare strategie di fronteggiamento della
complessità.
L’EAS LAVORA A DUE LIVELLI:
1.1 Consente allo studente di ritornare ricorsivamente sullo stesso concetto, nel lavoro
domestico, nell’attività, nel debriefing.
2.2. Nella presentazione/condivisione in classe la discussione permette di tornare più volte sullo
stesso problema, favorendone la persistenza.
VALORE DELL’EAS
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L’EAS si costruisce su tre principi operatori efficaci.
• Creazione per inibizione- producendo qualche cosa, vuol dire operare per decisioni
anticipatorie e non mediante l’applicazione di un apprendimento già insegnato ed
esplicitamente appreso
• La rapidità – EAS ha lo spazio di una lezione o di una sua porzione.
• La selezione – cioè la capacità di individuare tra le informazioni disponibili solo quelle
pertinenti al suo mondo pensato come l’insieme degli indicatori che nella realtà che lo
circondano hanno senso per lui.
VALORE DELL’EAS
LAVORARE PER EAS È APPRENDERE PER COMPETENZE –
Promuovere nello studente la capacità di affrontare i problemi che la sua
esperienza di vita gli può presentare mobilitando le proprie risorse interne e
agendo funzionalmente in un contesto complesso
connettere le esperienze di apprendimento scolastico con le situazioni di
vita, lavorare sui legami piuttosto che sulle fratture tra scuola e vita
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Quali ridefinizione del lavoro insegnante connessa ad un approccio per competenze:
a)considerare i saperi come risorse da mobilitare
b)lavorare per situazioni problema
c)condividere con gli allievi i progetti formativi
d)adottare una pianificazione flessibile
e)andare verso una minor chiusura disciplinare
f) praticare una valutazione PER l’apprendimento
Un progetto educativo per la scuola del
ventunesimo secolo è fatto di “quattro pilastri:
• imparare a essere,
• imparare a conoscere,
• imparare a fare,
• imparare a vivere insieme”
Jacques Delors: Nell'educazione un
tesoro, 1999
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LAVORARE PER EAS È APPRENDERE PER COMPETENZE –
IN SINTESI…LA COMPETENZA
• Va oltre i contenuti/ le conoscenze
• È costruita-attivata dalla persona (non trasmessa), l’attivazione dipende dalla persona
• E’ interiorizzata
• È riflessiva/ metacognitiva
• Non è mai completa
PERMETTE DI AGIRE IN SITUAZIONE DI INCERTEZZA
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IN SINTESI – EAS
EAS è una TLA( attività di insegnamento – apprendimento) scandita in tre fasi, ciascuna
riconducibile a specifiche azioni dell’insegnante e dello studente e iscrivibili in una precisa logica
didattica.
1. E’ un EPISODIO in quanto rappresenta un’ipotesi di declinazione didattica della semplessità,
in particolare del principio di rapidità e allo stesso tempo della microlezione.
2. È SITUATO i quanto centrato sul contesto in funzione degli apprendimenti .
EAS mira a sviluppare apprendimenti significativi ( privilegia la profondità all’ampiezza , nella
consapevolezza che trattare molti argomenti comporta solo una comprensione superficiale.
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PROGETTARE PER COMPETENZE IMPIANTO PROGETTUALE EAS
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IMPIANTO PROGETTUALE
Profili formativi finali
area competenza
progettazione
valutazione
Dimensioni...
……..
…….
…….
Dimensioni...
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CONFRONTO
Esperienza
di
apprendimento
In fase di apprendimento In fase di valutazione
Compito di realtà/
complesso/
esperto
compito
Trasvers/disciplin
competenze
Scopo: problema
processo
Aggancio alla vita reale
Promuovo la competenza
Valuto o certifico la competenza
FASI EAS – AZIONI DIDATTICHE
• MACROPROGETTAZIONE è la cornice del progetto dove andiamo ad individuare le competenze europee, i traguardi per lo sviluppo delle competenze, e gli obiettivi . È il lavoro di analisi sul campo, che mira a stabilire i confini praticabili del progetto.
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TITOLO EAS
DESTINATARI
DISCIPLINA/E
COMPETENZE EUROPEA DI RIFERIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
…
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FASI EAS – AZIONI DIDATTICHE
Fasi EAS Azioni didattiche Alunni
Step di progettazione didattica – insegnante
PREPARATORIA (designed)
Fare esperienza Preparare il lavoro a scuola/casa Preparare il framework concettuale Scegliere lo stimolo per lanciare l’attività
Concettualizzare Preparare schede di supporto per il lavoro a casa Preparare la presentazione del framework concettuale
Analizzare Fornire indicazioni nelle schede di supporto
Operatoria (designing)
Analizzare Costruire la consegna per l’attività in classe Applicare
Ristrutturativa (redesigning)
Discutere Preparare la scaletta per il debriefing Pubblicare Immaginare output e storyboard
LA MICROPROGETTAZIONE è la fase operativa della macroprogettazione in cui trova spazio lo sviluppo esecutivo del progetto.
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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Competenze trasversali
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze trasversali
Competenze trasversali
CURRICOLO DI SCUOLA
EAS
Alessandro Sacchella
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Competenze sociali e civiche
Consapevolezza ed espressione culturale
LE 8 COMPETENZE CHIAVE
Acquisizioni nelle aree fondamentali
Competenze per il progetto di vita
Competenze legate all’esercizio di cittadinanza
Alessandro Sacchella
QUALE PROCEDURA = ABITUDINE MENTALE ?
Individuo la competenza ( lo schema mentale da far apprendere)
Individuo le dimensioni di competenza ( i comportamenti competenti dell’alunno)
Anticipo (fase preparatoria)
Laboratorio ( Fase operativa)
Fase ristrutturativa: che cosa abbiamo capito, che cosa ora c’è nella mente
Valutazione/ autovalutazione 31 Alessandro Sacchella
QUALE PROCEDURA = ABITUDINE MENTALE ?
Individuo la competenza ( lo schema mentale da far apprendere)
Individuo le dimensioni di competenza ( i comportamenti
competenti dell’alunno)
Anticipo (fase preparatoria)
Laboratorio ( Fase operativa)
Fase ristrutturativa: che cosa abbiamo capito, che cosa ora c’è nella
mente
Valutazione/ autovalutazione 32
Quali comportamenti competenti tengo sotto
controllo ?
Che cosa voglio che apprendano gli alunni ?
Che cosa hanno capito/ si portano a casa? ( in modo consapevole )
Ho degli strumenti /evidenze/dati per valutare la competenza ?
Da dove parto? Con quali stimoli ?
Come organizzo il lavoro d’aula ?
Alessandro Sacchella
CAPACITA’ DI PROGETTAZIONE
DIDATTICA
Struttura EAS
Una volta definita esattamente la competenza che voglio promuovere, individuo i comportamenti competenti che mi aspetto di vedere negli alunni alla fine dell’episodio situato di apprendimento
Per sapere come partire mi domando : che cosa sanno già questi alunni di ciò che devono apprendere ? (è ANCHE LA FASE DI COSTRUZIONE DELLA MOTIVAZIONE) Faccio una proposta per rilevare i saperi pregressi (brainstorming, discussione, rappresentazione raccolta di materiali diversi e presentazione…)
Sono le dimensioni di competenza : Le stesse che terrò monitorate in itinere le stesse che utilizzerò a conclusione per la rubrica di valutazione
33 Alessandro Sacchella
Alessandro Sacchella 34
TITOLO EAS E’ il principio organizzatore: è importante che il titolo venga espresso in modo chiaro e
possa definire l’idea portante dell’attività
DESTINATARI Tipologia di alunni ai quali è destinata l’attività. (sezione/classe, se l’EAS è pensabile
anche per più classi potrete indicarlo)
Es: quarta e quinta…
DISCIPLINA/E Sono le discipline di riferimento dell’esperienza di apprendimento
COMPETENZE
EUROPEA DI
RIFERIMENTO
Riferimento alle 8 competenze chiave di cittadinanza ( La comunicazione nella
madrelingua- la comunicazione in lingue straniere - la competenza matematica e le
competenze di base in campo scientifico e tecnologico- la competenza digitale -
imparare ad imparare- le competenze sociali e civiche- senso di iniziativa e di
imprenditorialità - consapevolezza ed espressione culturali). [cancellare quelle che non
fanno parte del vostro EAS]
INTENZIONALITÀ
EDUCATIVA L’intenzionalità educativa è orientata allo sviluppo integrale della persona.
Perseguendo i traguardi per lo sviluppo, prettamente disciplinari, si lavora al contempo
per rispondere ai bisogni formativi del gruppo classe. [qual è il/la
bisogno/motivazione dal quale nasce questo EAS?]
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TITOLO DELL'EAS FANTASTICHE FORME DI ACCOGLIENZA
TARGET (CLASSE, ETÀ ALUNNI...)
Classe quinta
DISCIPLINA/E COINVOLTE matematica – tecnologia- arte e immagine
COMPETENZE EUROPEE - Competenza matematica e tecnologiche - Competenze sociali - Imparare ad imparare - Spirito di iniziativa e imprenditorialità
INTENZIONALITÀ
EDUCATIVA
L’episodio di apprendimento che si vuole presentare nasce con una duplice finalità: - accogliere, nei primi giorni di scuola, gli alunni dell’ultimo anno di scuola
primaria con una attività nuova è più coinvolgente ma che allo stesso tempo li porti a richiamare alla memoria alcuni concetti geometrici appresi negli anni precedenti
- Consolidamento del concetto di estensione, prerequisito del concetto di area; dall’altra, la necessità di realizzare insieme dei semplici doni con il cartoncino per accogliere gli alunni più piccoli e augurare loro un buon inizio nella nuova scuola
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TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO
DELLA
COMPETENZA
Rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e
didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale
dell’allievo. Sono rintracciabili nelle indicazioni nazionali e nel Curricolo di Istituto.
DIMENSIONI DI
COMPETENZA
Sono le dimensioni riferite ai traguardi per lo sviluppo della competenza e all’intenzionalità
educativa che intendo far raggiungere agli alunni. [cosa prendo dai traguardi, quali sono
quegli aspetti che considero del traguardo che intendo accendere in questo EAS?]
PRECONOSCENZE Sono le conoscenze che gli alunni devono possedere per affrontare l’attività.
COMPITO PER
ALUNNI/E
È ciò che dovranno produrre gli alunni al termine dell’esperienza
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TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO
DELLA
COMPETENZA
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo ( Matematica)
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. ( Tecnologia)
Lavora con gli altri in una logica interattiva ( Competenza sociale)
Gestisce in modo efficace il tempo a disposizione ( Imparare ad imparare)
Traduce le idee in azioni (Spirito di iniziativa e imprenditorialità)
DIMENSIONI DI
COMPETENZA
- Descrivere e denominare figure
- Progettare modelli concreti
- Usare i dispositivi tecnologici
- Interagire all’interno del gruppo
- Gestire il tempo nelle attività
- Eseguire corrette procedure per realizzare un artefatto.
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PRECONOSCENZE Gli alunni devono essere in grado di: partecipare e collaborare in gruppo comprendere un compito formulare ipotesi Conoscenze disciplinari Riconoscere le forme degli oggetti Classificare i poligoni rispetto al numero dei lati e degli angoli Conoscenze tecnologiche Accedere ad Internet e utilizzare i servizi Google (Google Sites, Google Drive) Riprodurre/visualizzare su un device (tablet – notebook – pc) un filmato, una
presentazione. Conoscere e utilizzare le funzioni principali di un programma di videoscrittura Utilizzare semplici app e/o programmi per fotografare, (app/programmi per
presentazioni come Prezi e Google Document) Utilizzare una bacheca on line (Padlet)
COMPITO ALUNNI Realizzare tangram di benvenuto per gli alunni di prima
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SETTING Indicare il contesto dove potrebbe avvenire l’attività e spiegare il
perché della scelta e come viene utilizzato. Non si tratta solo
dell’ambiente, ma anche dell’organizzazione dello stesso. (disposizione
dei banchi…)
STRUMENTI
Indicare quali strumenti e mezzi usare
Nella fase preparatoria si prepara un ambiente online condiviso (Google Drive, Blendspace) dove gli alunni possono attingere al materiale destinato allo svolgimento del compito domestico. Nella fase operativa, i banchi saranno posizionati in gruppi da quattro per creare delle “isole di lavoro” che consentano agli alunni una maggiore operatività. Nella fase ristrutturativa, si dispongono gli alunni in semicerchio davanti alla LIM per favorire la discussione e l’interscambio.
Materiale cartaceo e/o digitalizzato; Cartoncini colorati, colla, forbici, un ambiente condiviso (Google Drive); lezione digitale realizzata su Blendspace; In aula: Lim, connessione Wifi, Tablet.
FASI DELL’EAS
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STRUTTURA DI UN EAS
MOMENTO PREPARATORIO
situazione stimolo - Framework
concettuale - consegna che viene
fornita alla classe.
METTE IN SITUAZIONE
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MOMENTO OPERATORIO – microattività di produzione . Cuore
dell’EAS. Consta nella richiesta di risolvere il problema e di
lavorare comunque sulla situazione stimolo attraverso la
produzione di un contenuto .
IMPARARE FACENDO
MOMENTO RISTRUTTURATIVO – consiste nel dire cosa abbiamo fatto riguardo a ciò che è accaduto o
realizzato nei due momenti precedenti, cioè tornare sui propri processi attivati e sui concetti fatti
emergere per sottoporli a riflessione , facendo quindi raggiungere alla classe la consapevolezza di quanto
emerso , fissando gli aspetto più importanti , quelli che merita ricordare.
RIFLETTERE METACOGNITIVAMENTE
CAPACITA’ DI PROGETTAZIONE DIDATTICA
Struttura EAS
Illustro le tre fasi di lavoro che voglio impostare
Spiego come le tre fasi sono correlate al processo
di apprendimento Spiego come attraverso
queste fasi sia possibile la personalizzazione del
processo (rif alla normativa BES )
Sviluppo le proposte all’interno del format ( che è la sequenza delle proposte di lavoro ) ma che è anche una sequenza pedagogica (rif alla teoria ? )
Penso a un’esperienza che potrebbe costituire un contesto significativo per l’apprendimento. Quale esperienza ? Perché questa esperienza ? Propongo l’esperienza / il compito per gli alunni (COMPITO CONCRETO/ PROBLEMA)
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Rif. trasversali
Quali strategie ? Quale setting? ( tempo, spazio, sequenze, raggruppamenti,…) Per motivare.. Per mantenere l’attenzione.. Per coinvolgere.. Per personalizzare.. Perché ?
Uso dei mediatori : quali ? Perché ? Che cosa favorisce l’uso di ciascuno di essi ?
CAPACITA’ DIDATTICA NELLA TRASMISSIONE DEI CONTENUTI PROPOSTI
(strategie comunicative e didattiche)
Uso del linguaggio: specifico ? Mediato ? Semplificato ? ( legittimare la scelta)
Valutazione: Osservazione/ compito esperto/… Autovalutazione:.....
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Fasi Progettazione
Preparatoria
[logica didattica:
problem solving]
FASE PREPARATORIA Qui devono emergere:
Situazione stimolo. Lo stimolo potrà consistere in una serie di immagini, di un
video, di un brano musicale ecc. La finalità è di provocare, mettere in discussine,
enunciare una tesi...
Framework concettuale. E’ il momento in cui il docente prende la parola per fare
la sintesi o aggiungere o rendere ancora più significativa la situazione stimolo. Si
recuperano le preconoscenze e si gettano le basi per nuovi apprendimenti.
Consegna che viene fornita alla classe. (esplicitare agli alunni il piano di lavoro
che descrive l’attività individuale o di gruppo che dovranno realizzare)
Tempo di attuazione breve ( 1- 2 ore)
Alessandro Sacchella 45
• L’insegnante, per il primo giorno di scuola, prepara su un cartellone la scritta
“Benvenuta 5a A” per incuriosire gli alunni sulla composizione delle lettere
realizzate con le forme geometriche del Tangram (1_Cartellone Bentornati).
L’insegnante assegna agli alunni un compito domestico raccolto ed
organizzato in uno spazio on line e condiviso con gli alunni (Blendspace, link)
per recuperare e rinforzare i prerequisiti necessari ad affrontare la fase
operatoria in classe.
Alessandro Sacchella 46
• Il lavoro consiste nell’esecuzione di una scheda operativa per recuperare e
rinforzare i prerequisiti relativi al riconoscimento, denominazione, classificazione e
rappresentazione dei poligoni elementari quali il triangolo, il quadrato e il
parallelogramma in base ai lati e agli angoli (2_scheda Prerequisiti) e nella
visualizzazione di un breve video per orientare l’attenzione degli alunni su alcuni
aspetti funzionali all’attività da svolgere in classe. (https://youtu.be/VbpRrW2Ns88)
Viene anche consegnata una scheda per accompagnare gli alunni nell’analisi del
video in modo da arrivare in classe con un’idea più solida, anche se ancora in
costruzione, dell’esperienza che andranno a fare da quanto suggerito dal lavoro
domestico (3_scheda Analisi video)
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• In classe, l’insegnante fornisce il Framework concettuale (4_scheda
Framework) dove vengono presentate le informazioni essenziali relative al
gioco del tangram da integrare con gli elementi chiave di quanto già
affrontato a casa.
• La fase preparatoria si chiude con la consegna, ovvero il piano di lavoro
(5_Piano di lavoro) che descrive l’attività che gli studenti dovranno realizzare
in gruppo ovvero un semplice cartoncino di “Benvenuto” agli alunni di classe
prima con il Tangram.
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Il piano di lavoro si sviluppa come segue:
• ricercare informazioni sull’origine e lo scopo del gioco del tangram nei siti raccolti sulla bacheca on line Padlet (link)
• Trascrivere brevemente le informazioni ritenute essenziali su un foglio cartaceo o su Google documen.t
• Inventare una figura con il Tangram.
• Incollare la figura su un cartoncino e disegnare un fumetto con un saluto di benvenuto.
• Incollare sempre sul cartoncino il foglio con le informazioni raccolte sul gioco del Tangram.
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FASI PROGETTAZIONE
Operatoria
[logica didattica:
learning by doing]
FASE OPERATORIA - E’ la Micro attività di produzione. Consta nella richiesta di risolvere il
problema e di lavorare sulla situazione stimolo attraverso la produzione di un
artefatto/contenuto.
Prevedere un lavoro di coppia o di gruppo (fare insieme)
Portare alla produzione di un artefatto: cartellone- componimento – piccolo video a tema
– una mini ricerca in rete, ... (fare esperienza)
Prevedere un momento di condivisione con la classe dei vari artefatti costruiti (esporre)
TEMPO DI ATTUAZIONE – Breve ( 2- 4 ore)
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• In questa fase, l’insegnante consegna ai singoli gruppi il materiale di lavoro:
cartoncini colorati con il tangram stampato da ritagliare (6_scheda Tangram
da ritagliare), cartoncino nero dove incollare la figura inventata con la
composizione dei 7 pezzi del Tangram, scheda con alcune frasi e parole
guida (7_scheda guida ricerca Info) da integrare con le informazioni che man
mano gli alunni raccoglieranno durante l’attività.
• Dà i tempi di lavoro, e costituisce gruppi eterogenei, accoglienti e amichevoli
in cui anche i bambini con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali (BES)
presenti in classe possano avvertire il desiderio di imparare, di migliorarsi.
Alessandro Sacchella 51
• A livello operativo, l’insegnante, richiamandosi al modello di apprendimento cooperativo del
Learning Together, sceglie quattro alunni per ogni gruppo eterogeno secondo la tecnica
randomizzata per livelli (gruppi selezionati dall’insegnante), assegna a ciascun studente un
ruolo specifico da assumere come il lettore e redattore che legge la consegna e completa la
scheda predisposta sulla descrizione del Tangram sulla base delle informazioni che via via
raccolgono durante la ricerca tra le risorse messe a disposizione sulla bacheca Padlet, lo
sperimentatore che esegue le procedure per costruire il tangram aiutandosi anche con alcuni
esempi di figure con il tangram (8_esempi tangram); l’operatore che fotografa lo
sperimentatore mentre realizza la figura, e salva tutta la documentazione prodotta nel
repository di classe; un moderatore che fa rispettare i turni per parlare, invita a parlare
sottovoce, distribuisce il materiale, controlla e procura gli strumenti consumati o persi, si
sposta per consegnare messaggi agli altri gruppi, chiede interventi dell’insegnante.
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• Una volta suddivisa la classe in gruppi, l’insegnante dà avvio all’attività
operativa e spostandosi fra i banchi osserva il lavoro dei singoli gruppi,
consiglia, guida, offre nuovi stimoli a chi li ha esauriti o a chi tende a non
riflettere e anche delle dritte sul lavoro e sul modo di lavorare a chi lo
richiede «facendo comunque attenzione a non intervenire mai in modo
invadente, evitando di dire esattamente cosa bisogna fare» (Felisatti,
2006, p. 179).
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FASI PROGETTAZIONE
Ristrutturativa
[logica didattica:
reflective
learning]
E’ il momento in cui gli alunni vengono accompagnati a riflettere su quanto
accaduto nel processo di apprendimento fissando gli elementi dell’esperienza che
hanno vissuto e valutando che cosa manca. Individuarne i punti deboli che
necessitano di essere ripresi, rinforzati o modificati.
Prevedere un momento di analisi complessiva dei lavori svolti dai compagni
Chiudere con una lezione a posteriori che recuperi i momenti salienti del lavoro
svolto al fine di corregge le miscredenze; fissare i concetti e riportare gli
aspetti emersi dalla discussione al framework concettuale da cui era partito
consolidandolo
TEMPI DI ATTUAZIONE breve ( 1-2-ore)
Alessandro Sacchella 54
• L’insegnante invita i gruppi ad un momento di scambio per la presentazione
dei cartoncini realizzati per il benvenuto agli alunni di prima ed espongono
ciò che hanno scoperto sul gioco del tangram.
• Si dispongono, pertanto, gli alunni in semicerchio davanti alla LIM per
favorire la discussione e l’interscambio. Si offre a tutti i bambini la
possibilità di partecipare attivamente, invitandoli a dividersi i ruoli durante
l’esposizione degli argomenti.
Alessandro Sacchella 55
• L’insegnante fa da moderatore, sollecita la discussione, corregge gli
eventuali errori di contenuto, fissa i punti importanti del discorso, invita
gli alunni a scrivere sulla LIM nei riquadri di una mappa (9_mappa
Abbiamo Imparato) ciò che pensano di aver imparato con questa
esperienza
• Chiude l’EAS con la sua lezione posticipata ma più utilmente recepita
dagli alunni.
Alessandro Sacchella 56
Fasi Progettazione
Valutazione Come valuterai il raggiungimento della competenza? Di che strumento valutativo ti servirai?
L’insegnante prepara delle check – list (10_ checklist) per annotare le evidenze che
emergono durante l’attività in fieri come ad esempio le domande o le risposte
estemporanee degli alunni, l’osservazione fatta al compagno ma anche la
presentazione o le soluzioni di un problema o i loro commenti alle questioni su cui
si sta ragionando.
Alessandro Sacchella 57
Fasi Progettazione
Valutazione Come valuterai il raggiungimento della competenza? Di che strumento valutativo ti servirai?
Compila la rubrica valutativa (11_rubrica valutativa) creata prima che la
prestazione venga effettuata e sottoposta in forma più semplice, rubrica
autovalutativa dell’alunno (12_rubrica autovalutativa), anche all’alunno, per
stimolare la sua consapevolezza.
Alessandro Sacchella 58
GRAZIE!