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La crisi che in questo periodo sta met- tendo in ginocchio l’economia mondiale non risparmia i piccoli centri. Così anche la zona industriale di Gissi sta accusando il colpo. Un colpo duro, certo, ma non mortale. Tra le aziende della zona, infatti, nessuno parla di chiusura. E questa è già una bella notizia. Altra bella notizia è che, ad esempio, il gruppo Canali, che produce abiti di alta moda, ha ordini per i pros- simo otto mesi. A soffrire di più sono le industrie metal- meccaniche, che risentono di una ridu- zione delle commesse ma almeno non corrono il rischio di chiudere. Ovvia- mente speriamo in tempi migliori, visto che la crisi non è solo locale ma coin- volge tutto il mondo. Nel frattempo, però, non restiamo a guardare. Abbiamo molte risorse da valorizzare. Prima fra tutte la manodopera femminile. La Golden Lady ha superato la crisi che l’aveva portata sull’orlo della chiusura. Il personale è for- temente ridotto, ma in fabbrica si lavora e a lavorare sono soprattutto le donne. Si tratta dell’unica azienda del vastese con una manodopera quasi tutta rosa. Fra i nostri obiettivi, poi, c’è quello di in- vogliare nuove aziende a mettere radici nella nostra zona industriale. Per questo stiamo cercando, nei limiti del possibile, di trovare una formula per non far pagare i tributi comunali agli eventuali nuovi in- sediamenti. Avrete notato, inoltre, che il paese piano piano sta cambiando faccia. Ci sono di- versi cantieri nel centro storico, che pre- sto sarà restituito a voi cittadini in tutta la sua bellezza. Nel frattempo vi chiedo an- cora un po’ di pazienza. Dovrete soppor- tare transenne e altri piccoli disagi dovuti ai lavori, ma vi assicuro che ne varrà la pena. Intanto vi auguro di trascorrere delle pia- cevolissime feste. Nicola Marisi La crisi che non fa paura Sotto l’Albero c’è un Museo Un palazzo dell’Ottocento, un’im- portante tradizione nobiliare, una col- lezione preziosa di libri. Tutto questo era proprio lì, sotto gli occhi di tutti, da sempre. Eppure qualcosa man- cava. Un centro culturale, piccolo o grande che fosse. Un posto dove sfo- gliare volumi e giornali. Un luogo dove, perché no, fondere la tradizione con la tecnologia e poter navigare in internet. Con un occhio agli oggetti di un passato ben più antico. Mancava un museo che avesse la forza di ag- gregazione di un centro culturale. Ora questo museo esiste. E’ stato ricavato nel cuore dell’architettura e della sto- ria gissana. A Palazzo Carun- chio, dimora imponente di una nobiltà che fu. C’è una vecchia macina all’interno del palazzo. Per funzionare sfruttava la forza meccanica del mulo. Il museo sorge proprio intorno alla vecchia macina, nel locale che, fino a poco tempo fa, aveva ospitato le caldaie del Comune. Assieme alla macina, altri oggetti dell’arte contadina, per sottolineare la vocazione più auten- tica del paese,da sempre in bilico fra miseria e nobiltà. “Abbiamo cercato di recuperare que- sto spazio per valorizzare il vecchio frantoio – spiega il sindaco Nicola Marisi – e per farlo abbiamo spostato il locale autoclave. Questo museo dovrà essere un punto di riferimento anche per le scuole, che potranno ve- nire a visitarlo e toccare così con mano strumenti antichi nel loro luogo d’origine”. IL SINDACO Sorgerà a Palazzo Carunchio, al posto del locale caldaia del Comune. Per tutti una sala lettura e un punto internet Pezzo forte della collezione un’antica macina che funzionava trainata da un mulo. Esposti anche oggetti di vita contadina Il nuovo presidente della Regione Abruzzo è Gianni Chiodi, ex sindaco di Teramo e esponente del Pdl. Il sindaco Nicola Marisi coglie l’occasione per rivolgere i suoi au- guri al neoeletto: “Porgo i miei migliori au- guri al Presidente Gianni Chiodi per il successo ottenuto. Sono certo che non sarà solo il Presidente della Regione Abruzzo, ma il sindaco dei cittadini abruzzesi. I miei auguri vanno anche a tutti i consiglieri regionali di maggioranzaediminoranza,certocheopereranno per il bene della nostra collettività”. I cittadini di Gissi possono contribuire in modo de- cisivo alla costituzione del Museo comunale. L’Amministrazione, infatti, sta cercando di reperire oggetti della tradizione contadina e artigiana. Chiun- que fosse in possesso di questo materiale, può sce- glieredimetterloadisposizionedellanuovastruttura. Accantoall’oggettoesposto,saràspecificatoancheil nome del donatore, che così rimarrà legato per sem- pre alla storia del paese. Chiunque fosse interessato può contattare l’Asses- soreAntonio D’Ugo e il Capogruppo dei consiglieri comunali Giovanni Carriero. Auguri a Gianni Chiodi Cittadini protagonisti di Valeria Masciantonio

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Pezzo forte della collezione un’antica macina che funzionava trainata da un mulo. Esposti anche oggetti di vita contadina I L S I N D A C O di Valeria Masciantonio Nicola Marisi

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La crisi che in questo periodo sta met-tendo in ginocchio l’economia mondialenon risparmia i piccoli centri. Così anchela zona industriale di Gissi sta accusandoil colpo. Un colpo duro, certo, ma nonmortale. Tra le aziende della zona, infatti,nessuno parla di chiusura. E questa è giàuna bella notizia. Altra bella notizia è che,ad esempio, il gruppo Canali, che produceabiti di alta moda, ha ordini per i pros-simo otto mesi. A soffrire di più sono le industrie metal-meccaniche, che risentono di una ridu-zione delle commesse ma almeno noncorrono il rischio di chiudere. Ovvia-mente speriamo in tempi migliori, vistoche la crisi non è solo locale ma coin-volge tutto il mondo. Nel frattempo, però,non restiamo a guardare. Abbiamo molterisorse da valorizzare. Prima fra tutte lamanodopera femminile. La Golden Ladyha superato la crisi che l’aveva portatasull’orlo della chiusura. Il personale è for-temente ridotto, ma in fabbrica si lavora ea lavorare sono soprattutto le donne. Sitratta dell’unica azienda del vastese conuna manodopera quasi tutta rosa. Fra i nostri obiettivi, poi, c’è quello di in-vogliare nuove aziende a mettere radicinella nostra zona industriale. Per questostiamo cercando, nei limiti del possibile,di trovare una formula per non far pagarei tributi comunali agli eventuali nuovi in-sediamenti. Avrete notato, inoltre, che il paese pianopiano sta cambiando faccia. Ci sono di-versi cantieri nel centro storico, che pre-sto sarà restituito a voi cittadini in tutta lasua bellezza. Nel frattempo vi chiedo an-cora un po’ di pazienza. Dovrete soppor-tare transenne e altri piccoli disagi dovutiai lavori, ma vi assicuro che ne varrà lapena. Intanto vi auguro di trascorrere delle pia-cevolissime feste.

Nicola Marisi

La crisi che non fa paura

Sotto l’Albero c’è un Museo

Un palazzo dell’Ottocento, un’im-portante tradizione nobiliare, una col-lezione preziosa di libri. Tutto questoera proprio lì, sotto gli occhi di tutti,da sempre. Eppure qualcosa man-cava. Un centro culturale, piccolo ogrande che fosse. Un posto dove sfo-gliare volumi e giornali. Un luogodove, perché no, fondere la tradizionecon la tecnologia e poter navigare ininternet. Con un occhio agli oggetti diun passato ben più antico. Mancava

un museo che avesse la forza di ag-gregazione di un centro culturale. Oraquesto museo esiste. E’ stato ricavatonel cuore dell’architettura e della sto-ria gissana . A Palazzo Carun-chio, dimora imponente di unanobi l tà che fu. C’è una vecchia macina all’internodel palazzo. Per funzionare sfruttavala forza meccanica del mulo. Il museosorge proprio intorno alla vecchiamacina, nel locale che, fino a pocotempo fa, aveva ospitato le caldaiedel Comune. Assieme alla macina,

altri oggetti dell’arte contadina, persottolineare la vocazione più auten-tica del paese,da sempre in bilico framiseria e nobiltà. “Abbiamo cercato di recuperare que-sto spazio per valorizzare il vecchiofrantoio – spiega il sindaco NicolaMarisi – e per farlo abbiamo spostatoil locale autoclave. Questo museodovrà essere un punto di riferimentoanche per le scuole, che potranno ve-nire a visitarlo e toccare così conmano strumenti antichi nel loro luogod’origine”.

I L S I N D A C O

Sorgerà a Palazzo Carunchio, al posto del locale caldaia del Comune. Per tutti una sala lettura e un punto internet

Pezzo forte della collezione un’antica macina che funzionava trainata da un mulo. Esposti anche oggetti di vita contadina

Il nuovo presidente della Regione Abruzzoè Gianni Chiodi, ex sindaco di Teramo eesponente del Pdl. Il sindaco Nicola Marisicoglie l’occasione per rivolgere i suoi au-guri al neoeletto: “Porgo i miei migliori au-guri al Presidente Gianni Chiodi per ilsuccesso ottenuto. Sono certo che non saràsolo il Presidente della Regione Abruzzo,ma il sindaco dei cittadini abruzzesi. I mieiauguri vanno anche a tutti i consiglieri regionali dimaggioranza e di minoranza, certo che opererannoper il bene della nostra collettività”.

I cittadini di Gissi possono contribuire in modo de-cisivo alla costituzione del Museo comunale. L’Amministrazione, infatti, sta cercando di reperireoggetti della tradizione contadina e artigiana. Chiun-que fosse in possesso di questo materiale, può sce-gliere di metterlo a disposizione della nuova struttura.Accanto all’oggetto esposto, sarà specificato anche ilnome del donatore, che così rimarrà legato per sem-pre alla storia del paese. Chiunque fosse interessato può contattare l’Asses-sore Antonio D’Ugo e il Capogruppo dei consigliericomunali Giovanni Carriero.

Auguri a Gianni Chiodi Cittadini protagonisti

di Valeria Masciantonio

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Benvenuto al nuovo parrocoDon Donatello ha lasciato Gissi dopo 14 anni. Al suo posto ora c’è don Michele

Caccia a tesori più o meno nascostiDa Santa Maria Assunta alla cisterna benedettina. Viaggio fra le tracce della tradizione

Ce li abbiamo sotto gli occhi da sempre, ma cometutte le cose familiari spesso non li notiamo nem-meno. Sono i tesori di Gissi. Piccoli capolavori diarchitettura, preziosissime testimonianze di un pas-sato che si incastona alla perfezione con gli scenaripresenti. Alcuni sono scomparsi per sempre, altrihanno atteso che qualcuno si prendesse cura di loro.E’ il caso dell’antica cisterna benedettina che si trovanell’ex Piazza Unione, proprio a ridosso di via SanFrancesco. Risale al XVI secolo e ora un interventodell’Amministrazione comunale la sta restituendo alsuo splendore. Pavimentazione in pietra e un can-cello in ferro battuto per ammirarla da fuori farannoprestissimo da contorno a questo piccolo capolavoroarchitettonico. Basta procedere lungo la stessa strada

e inoltrarsi fra i vicolidella parte vecchia

per arrivare alla chiesa parrocchiale di Santa MariaAssunta. Un altro edificio storico adibito per tradi-zione alle messe speciali, come quelle della Vigiliadi Natale. Forse non tutti sanno che questa costru-zione risale addirittura al 1033. Fu allora Roberto

Loretello normanno a fondarla. Grazie a una testi-monianza del 1568, si scopre che la chiesa “ha l’al-tare maggiore intitolato all’Assunta” (da Gissi,documenti per una storia, di Bernardo Croce, Artedella Stampa/Cannarsa, 1999, p. 65). Dal 1691, poi,la chiesa ospita un organo barocco. Sempre nellachiesa di Santa Maria Assunta c’era il crocifisso li-gneo tinteggiato che ora è esposto nella chiesa di SanBernardino e che risale al periodo a cavallo fra ilXIII e il XIV secolo. Il campanile accanto a SantaMaria Assunta, invece, è del XIX secolo. Una statua preziosissima è conservata nella chiesadi San Bernardino da Siena ed è quella dell’omo-nimo santo. Risale alla seconda metà del XV secoloed è una delle immagini più antiche di San Bernar-

dino. La rametta d’argento nella mano destra è stataaggiunta in seguito, nel corso della prima guerramondiale. Si dice che spesso la statua sia stata vistamuovere gli occhi. La tradizione racconta che SanBernardino arrivò a Gissi nel 1434 per predicare, mafu cacciato a sassate dai gissani che poi, per riparare,nel XV secolo gli eressero una chiesa e lo scelsero

come Santo Protettore. Della chiesetta di SantaLucia, invece, si hanno notizie già nel 1496. La fi-sionomia attuale, però, risale al 1902. C’è poi l’ot-tocentesco Palazzo Carunchio, residenzadell’omonima famiglia. Il vecchio frantoio al suo in-terno sta per diventare la maggiore attrattiva del pic-colo Museo progettato dall’Amministrazionecomunale. Il passato del paese ovviamente ha lasciato tantealtre tracce, se non nella pietra almeno nella memo-ria. Come il Castello medievale (XI sec) ormai crol-lato.

Lavori in corso per la cisterna benedettina

L’antica macina a Palazzo Carunchio

Nel mese di settembre don Donatello ha lasciatoGissi e al suo posto è arrivato don Michele. Unavvicendamento avvenuto dopo 14 anni. La messa di presentazione del nuovo parroco èstata presieduta dall’arcivescovo mons. BrunoForte. Durante la celebrazione, per ringraziare irispettivi sacerdoti, sono intervenuti membri siadella comunità parrocchiale di Gissi sia di SanSalvo Marina, da cui don Michele proviene. Un passaggio di consegne toccante, stem-perato dalla piccola festa allestita all’asilocon tanto di buffet. Don Michele in questi giorni sta provvedendoalla programmazione di una serie di attività. Or-ganizzazione delle opere di carità, reperimentodi strutture, gruppi e valorizzazione dei giovanisono gli obiettivi che più stanno a cuore al

nuovo parroco. Che ha iniziato fin da subito acoinvolgere i gissani nelle iniziative dellaChiesa. Prima di tutto, attraverso un foglio men-sile di informazione. Si tratta di un notiziariocon gli appuntamenti della parrocchia, giornoper giorno, e con elementi di catechesi e rifles-sione. Il nuovo parroco ha colpito fin da subitoper le sue prediche, veri e propri momentidi crescita anche per quanto riguarda la co-noscenza e l’interpretazione dei testi sacri. In pochi mesi don Michele si è conquistatol’affetto dei parrocchiani, che si sonomessi già al suo fianco per programmarele prossime attività. Al nuovo parroco la redazione di GissIn-forma riserva un caloroso benvenuto.

Ormai è diventato un appuntamento fisso. Prima dellafine dell’anno l’Amministrazione comunale incontrerài ragazzi che hanno appena compiuto 18 anni. Una piacevole abitudine per sottolineare il passaggioalla maggiore età. L’incontro in Comune è una tappa simbolica ma im-portante, soprattutto perché ogni anno, in questa occa-sione, i giovani hanno la possibilità di incontrarepersonaggi di Gissi che hanno fatto strada e che si sonofatti valere oltre i confini regionali e nazionali. Esempi positivi, testimonianze viventi di come nascerein un piccolo paese a volte possa costituire uno stimoloin più. Questa volta a intrattenere i ragazzi ci sarà il professorGiuseppe Novelli, Preside della Facoltà di Medicina al-l’Università Tor Vergata di Roma.

Incontro di fine annoper i neodiciottenni

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Progetto famiglie, ok alla deliberaPresto saranno affissi i bandi pubblici con i requisiti richiesti. Agevolazioni alle nuove coppie che fissano la residenza a Gissi

Cento anni in Comune per nonna LauraE’ nata a Gissi il 28 novembre del 1908. Una festa di compleanno speciale in compagnia del sindaco, dei figli e dei tanti nipoti

Per i suoi cento anni nonna Lauretta ha fatto le cosein grande. Con l’energia che l’ha contraddistinta perun secolo intero, non ha ricevuto gli invitati a casa,ma ha preferito festeggiare in Comune, nella casa ditutti. Assieme a lei una piccola folla di figli e nipoti, oltrenaturalmente al Sindaco, Nicola Marisi, che si ècommosso ricordando la vita semplice e laboriosadi Laura Ottaviano, nata a Gissi il 28 novembre del1908: “In questo secolo di vita nonna Lauretta puòraccontare la storia di quello che è successo in Italia,a partire dalle due guerre mondiali. Oggi, pur-troppo, la violenza non è finita, perché lestragi e gli attentati a cui assistiamo continua-mente sono peggio di una guerra. Ai tempi dinonna Lauretta, però, oltre alla miseria e allaguerra c’era la speranza che qualcosa cam-biasse. Con la crisi mondiale di oggi, invece,

non guardiamo più al futuro con la stessa fi-ducia di prima”.Per celebrare al meglio questa giornata così impor-tante, l’Amministrazione comunale ha regalato aLauretta un piatto: “Come Sindaco e come rappre-sentante dell’Amministrazione comunale – ha pro-seguito il dott. Marisi – ho pensato di accompagnaregli auguri con il dono di un piatto. Ho voluto rice-vere la signora nella casa comunale, la casa di tutti.Di solito le persone che raggiungono il traguardodei cento anni si vanno a trovare nelle case di ri-poso. In questo caso, invece, è nonna Lauretta cheè venuta a farci visita”. Subito dopo il brindisi la numerosa famiglia di Lau-retta, madre di sei figli, di cui uno emigrato in Ar-gentina, e nonna di una vera e propria nidiata dinipotini, ha raccontato la sua storia alle telecameredi TRSP. Nonna Lauretta con il sindaco e i figli

Il Progetto Famiglie è una realtà. L’Ammini-strazione comunale l’ha deliberato e previsto inbilancio. A partire dal 1° gennaio 2009, tutte lecoppie con i requisiti richiesti potranno goderedi una serie di agevolazioni se decideranno distabilire la residenza nel territorio comunale. Sitratta di un’iniziativa quasi unica nel suo generein Abruzzo, sicuramente uno dei primi progettia livello regionale a favore delle zone interne. Non è un mistero che paesi come Gissi stannosubendo un processo di spopolamento. La gentepreferisce spostarsi verso la costa. L’Ammini-strazione comunale, invece, vuole tentare un’in-versione di tendenza. Come? Favorendo lecoppie giovani e creando i presupposti per ren-dere sempre più vivibile un paese che offre giàtanto in rapporto alle sue dimensioni. Soprat-tutto in termini di verde pubblico e di servizi,dalla piscina agli impianti sportivi.

Il Progetto prevede l’azzeramento delle tasse edei contributi comunali per i primi anni di resi-denza. Questo significa, ad esempio, offrire allecoppie con figli piccoli piscina, mensa scola-stica e trasporto. Tutti i servizi di competenzacomunale, insomma, saranno gratuiti. I coniugiche decideranno di stabilirsi a Gissi, inoltre,avranno dal Comune dei contributi per soste-nere nei primi anni il canone di locazione. L’ini-ziativa è riservata alle coppie con cittadinanzaitaliana. Gli altri requisiti richiesti saranno pre-sto diffusi attraverso avvisi pubblici.L’intervento tende a migliorare sempre di piùla qualità della vita gissana e si unisce a moltialtri. Basti pensare ai contributi in conto inte-ressi che l’Amministrazione ha previsto per laristrutturazione delle facciate. Chi vuole mi-gliorare l’aspetto dell’edificio in cui abita, dun-que, può contare sull’appoggio del Comune.

I lavori al Muttello sono partiti. E c’è da scom-mettere che l’intervento passerà alla storia delpaese. Il sistema di procedere tramite lotti fun-zionali permetterà di immettere totalmente ilquartiere all’interno del circuito paesano, tra-sformandolo in una zona nevralgica di Gissi.I marciapiedi che dal bar dell’Angolo arrivanoall’Api sono stati ripavimentati in pietra. La pie-tra sarà preferita all’asfalto in tutta una serie dilavori che interesseranno i Crocetti. È stato giàappaltato anche il rifacimento di piazza San Ber-nardino. Lavori in corso pure sulla salita di sanFrancesco. Anche in questo caso la pietra sta so-stituendo la pavimentazione preesistente per ren-dere ancora più suggestivo il centro storico. Ilrestauro sta interessando anche la cisterna bene-dettina, che sarà restituita ai residenti e ai visita-tori in tutta la sua bellezza. Cantieri sempreaperti stanno quindi cambiando il volto di Gissi,cancellando per sempre diverse anomalie archi-tettoniche e urbane. Lavori di pavimentazione in pietra in corso al Centro storico

Così il paese si fa bello

Il Comune, scorcio

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Mostre, a Gissi un talento argentinoTeresita Borzone ha esposto i suoi lavori nella sala consiliare del Comune. Tutte le anime di una pittrice di successo

Dall’8 al 14 dicembre Teresita Borzone, artistaargentina che da anni vive a Gissi, ha esposto isuoi dipinti nella Sala Consiliare del Comune.La mostra, patrocinata dall’Amministrazione, havisto esposte alcune delle sue opere più signifi-cative. Pittrice dalle tante anime, la Borzone rea-lizza quadri a olio su tela e a carboncino,spaziando fra le tematiche più varie. Paesaggi,mari in tempesta, bozzetti di vita contadina. Do-cente di discipline pittoriche, si dedica anche allelavorazioni in ceramica artistica e al restauro. Lesue opere hanno scavalcato i confini abruzzesi eanche nazionali, trovando compratori in Germa-

nia, Austria, Canada, Uruguay e Argentina. Nelcorso della sua carriera, Teresita Borzone haesposto al Museo Archeologico di San Buono,alla XII mostra di Arte Contemporanea di Rosa-rio Santafe – Rca Argentina, alla Mostra di Artedi Lanciano, alla Mostra nel Castello degliEstensi a Ferrara nel settembre del 2000, oltreche a Liscia e a San Salvo. La critica d’arteMaria Luigia Basilico dice di lei che “Le sueopere riflettono la creatività e l’essenzialità deicolori. Nel suo quadro l’onda, il movimento delmare, fonte di vita inesauribile, dimostrano lasensibilità dell’artista”.

Pietre, sulla tracce dell’animaRaccolta fondi per la ricerca sul cancro alla personale di Diana Parente. Un percorso fra dipinti aperto fino al 6 gennaio

Perché Pietre? Perché le pietre sono quello che restaquando tutto passa. Perché le pietre si possono ma-neggiare, sono l’impatto materico e solido sulla tela.Era il 1990 quando Diana Parente raccolse delle pie-tre sulla cima dell’Etna. Quelle più colorate, fra letante macchiate di nero dalle furie passate del vul-cano. Nel 1990 Diana non sapeva ancora di essereuna pittrice. Non sapeva ancora che diciotto anni piùtardi avrebbe usato quelle pietre per una delle sueopere più significative. Pietre come punto di arrivoe di ripartenza, in un intreccio di tessiture e di fili, ri-spettivamente l’umanità e l’uomo. Diana Parente èin mostra a Gissi, nei locali di Masciantonio Ten-daggi in via Italia 109/111, fino al 6 gennaio (ore 10-

12, 17-19; il 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio 17-19,chiuso a Natale). “Pietre (Pensieri per Giuseppina)”,dedicata all’amica Giuseppina Menna da pocoscomparsa, è la quinta uscita pubblica dell’artista diSan Buono, che usa la tela per immortalare tutti ipezzi della sua esistenza. Fili, ferro, cartoncino,rame, sabbia, persino fiori di camomilla. Tutto è utileper filtrare e interpretare la realtà. Infiniti materialiper dare corpo all’arte e alla vita. Nel giugno del1999 Diana Parente partecipa al concorso realizzatodall’associazione culturale Kriptadia con l’opera “Lastoria ci illumini”. La scoperta del filo come stru-mento artistico e spirituale arriva però nel 2002. Daquel momento Diana riprende in mano tutte le sueopere per aggiungere il tassello mancante. Nel 2002partecipa alla collettiva di pittura con artisti localialla Biblioteca comunale di San Buono. La sua se-zione personale si intitola “Una stella fra le stelle”.Nell’agosto del 2006 è presente al Teatro san Filippodel suo paese con la personale “Il mondo nei tuoiocchi”, dedicata al padre, e collabora con la figliaMarilda a “L’amore e la paura”, personale di foto-grafia. La mostra successiva è dell’anno dopo e siintitola “Condivisioni”. La location è quella del con-vento di Sant’Antonio. Dopo aver esposto nei luoghipiù significativi del suo paese, mostrando uno spic-cato senso di appartenenza, ora Diana Parente portaa Gissi le sue “Pietre”. Alla mostra è associata unaraccolta fondi per la ricerca contro il cancro da de-

volvere all’AIRC (Associazione Italiana per la Ri-cerca contro il Cancro).

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Testimoniata da grande coerenzastilistica è la pulita semplicitàdelle composizioni di Roberta DiDomenica. La costante ripetitivadelle tematiche riportate sui sup-porti “campestri” dall’artista, as-sumono la valenza di “sensazioni”dell’interiorità che si sviluppanosu basi cromatiche calde e tonali.Un’equilibrata razionalità nata dauna forte pulsione di rappresentarela realtà filtrata da quello che dipiù “intimo e psichico” la memo-ria può offrirle. Tecnicamente le“ingenuità”, ravvisate nella primapersonale di pittura tenutasi loscorso agosto presso la sala consi-liare di Palazzo di Città a Gissi, la-sciano presupporre ampiepossibilità di sviluppo stilisticooltre che formale. La pittura figu-rativa dell’artista è di matrice clas-sica e tradizionale e questo mettein luce emozioni così forti da ri-definire l’esigenza dell’autrice diun allargamento ad una figurativapiù ampia e complessa. E questoperché la rappresentazione di Ro-

berta Di Domenica si avvale di ca-noni tecnici e iconici che traggonoispirazione dall’ autentica “pitturatradizionale” che, unita alla sem-plicità della quotidianità che lacirconda, le darà certamente fontedi inesauribili soddisfazioni per-sonali.

Luigi Mincione

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Nel mese di agosto la giovane artista di Gissi ha esposto nella Sala Consiliare del Comune. Suggestioni dal sapore classico

La prima prova di Roberta Di Domenica

Diversi passaggi su Mtv, interviste su prestigiose emittenti televisive e radiofoniche nazionali. Il can-tautore di Gissi Fiorindo Tittaferrante è ormai qualcosa di più di una semplice promessa del panoramamusicale italiano. Il suo nuovo singolo, “Bandito”, frutto della collaborazione con il rocker MassimoPriviero, è solo l’ultima tappa in ordine di tempo di una carriera che parte da lontano. Fiorindo inizia acomporre e a esibirsi dal vivo alla fine degni anni Novanta. La passione per la letteratura classica e mo-derna ispira gran parte dei suoi testi, subito notati in diversi concorsi e festival abruzzesi. Nel suo gruppoda sempre c’è il fratello Davide, batterista allievo di Restuccia e Boco. È grazie a un incontro, però, chela carriera di Fiorindo fa il salto di qualità: nel 2001 Giuseppe Zinni decide di investire sul cantautore gis-sano, che può così incidere il suo primo disco. Un riconoscimento di prestigio arriva al festival Nazio-nale “Un giorno insieme – AugustoDaolio” della Città di Sulmona: ilbrano “Uno di noi”, presente nelprossimo disco, ottiene il premiocome miglior testo. Lo stile musi-cale di Fiorindo si trasforma dopol’incontro con il chitarrista acusticoPaolo Giordano, che diventa suomaestro. Il cantautore abbandona ilrock e si avvicina a suoni acustici etesti impegnati. Passo dopo passo

arriva il 2006. Comincia a prendere forma il nuovo disco, che vede la collaborazione dinomi come Massimo Varini (chitarrista di Nek), Paolo Giordano, Gianluca Verrengia, l’ar-rangiatore di Mina Mino Fabiano e l’arrangiatore e violoncellista Rai Fabrizio Fabiano.Oltre a Massimo Priviero, che diventa il produttore artistico di Fiorindo. Il singolo “Medi-terraneo”, uscito nell’aprile 2008, è un successo che impazza nelle radio italiane e interna-zionali. E ora “Bandito”, che ha conquistato la ribalta anche grazie al videoclip. Il 2 dicembrescorso, su Backstage live in onda su Music Box, Fiorindo è stato presentato nientemeno cheda Eugenio Bennato. E la conquista delle emittenti più importanti continua. A dimostrare chenessun sogno è impossibile.

Fiorindo alla conquista delle hitTittaferrante su Mtv con il suo nuovo singolo. Tante le collaborazioni di prestigio per il cantautore gissano

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Un lavoro fatto con pas-sione. Un evento che duraun giorno ma si prepara perun anno intero. Ci voglionopazienza e dedizione perdare vita a un Presepe Vi-vente. Per ricreare l’atmo-sfera, a metà fra il sacro ela fiaba, che fa sognare ibambini e anche i genitori.E’ il dodicesimo anno per ilPresepe Vivente organiz-zato dall’Istituto San Fran-cesco d’Assisi di Gissi. “Ilre poverello” è stato il temaa cui si è ispirata la rappre-sentazione del 14 dicem-bre. Per qualche ora lapineta del Centro è diven-tata Betlemme. Un esercitodi 200 personaggi ha ani-mato il recital, i cui prota-gonisti indiscussi sono stati

i circa 60 ospiti dell’Isti-tuto, e non solo per quantoriguarda l’interpretazione.Si deve a loro, infatti, la pu-lizia e la sistemazione dellapineta, la realizzazionedelle capanne che hannoospitato i vari mestieri e lalavorazione degli oggettiche sono stati venduti almercatino. A loro si è ag-giunto il contributo delleistituzioni locali, delleaziende e dei semplici cit-tadini. Una sinergia che haarricchito una manifesta-zione già ricca per sceno-grafia, costumi e magia. Laformula del recital rendeunico l’evento. La nascita di Gesù, rico-struita attraverso i Vangeli,viene raccontata dai frati-

celli. Il tutto seguendo uncopione messo a puntonella struttura. Così i visi-tatori vengono accompa-gnati in un vero e proprioviaggio fra suggestioni eantichi mestieri.La pineta diventa una mac-china del tempo che, oltrealla ricostruzione storica,produce emozioni. Perchél’emozione è il vero ingre-diente di una manifesta-zione che, ormai da 12edizioni, mette in scenadavvero l’umanità.Un’umanità fatta di per-sone differenti, con diverseabilità, tutte uguali ma tuttea loro modo speciali. In cuila normalità è il diritto a es-sere semplicemente quelloche si è.

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Il 14 dicembre i ragazzi dell’Istituto San Francesco d’Assisi hanno riproposto l’evento per il XII anno

Ci si chiede spesso cosa ci sia dietro a quella siepealta, oltre quello steccato da cui le caprette entranoe escono in continuazione. Sbucano all’improvviso,come da un’altra dimensione. Dal cancello si intra-vede un mondo fantastico, con una grande balenanel giardino. Tante piante, un bel palazzo di mattonigialli. E’ l’Istituto San Francesco d’Assisi di Gissi.La Fondazione Padre Alberto Mileno ONLUS, at-traverso questo Centro riabilitativo, si prende curadi circa sessanta pazienti. Persone affette da insuffi-cienza mentale, gravate spesso da sindrome diDown, autismo, disturbi comportamentali-relazio-nali e epilessia. Vanno dai 12 ai 70 anni, con unamedia di 35 anni di età. Molti giovani, quindi. Bastipensare che un quinto degli ospiti ha meno di 25anni, mentre il 35% non supera i 30, con sette mi-nori. Sono circa quaranta i dipendenti che si occupano deipazienti. Li inseriscono nei diversi gruppi di appar-tenenza, stabiliti in base all’età, alla patologia e alluogo di provenienza, e li coinvolgono in una seriedi attività educative che si svolgono in base alle ca-ratteristiche e alle esigenze di ciascuno di loro. Tutti

partecipano attivamente alla vita della Comunità, al-zando sensibilmente la qualità della propria.Ognuno, quindi, riveste un ruolo attivo in base alleproprie capacità. In questo modo è più semplice rag-giungere gli obiettivi proposti dal Centro: la forma-zione di una chiara identità, l’affinamento ol’acquisizione delle abilità di base e lo sviluppo delsenso di responsabilità personale e sociale. Conqui-sta dell’autonomia personale e sviluppo delle com-petenze sono le parole d’ordine dell’Istituto, chemira inoltre a formare i pazienti per favorirne l’in-serimento nel mondo del lavoro.All’Istituto San Francesco il riconoscimento del va-lore della persona umana non è solo un concetto fi-losofico, ma una pratica di vita quotidiana. Lametodologia della programmazione educativa sibasa sul progetto riabilitativo individualizzato. Leattività educative scandiscono ogni giornata e sonofinalizzate soprattutto al recupero dell’autonomiapersonale e alla cura di sé. Non c’è un solo attimo dipausa nel processo di riabilitazione. Ogni momentoe ogni circostanza sono utili per migliorare, dai sem-plici pasti alle passeggiate e alle visite guidate.

La giornata degli educatori non finisce quasi mai al termine dell’orario dilavoro. Quella del Centro è un’altra famiglia. Come una famiglia richiedeamore e dedizione. Come una famiglia dà calore. Tonia Desiderio, coor-dinatrice del sito di Gissi, spiega il rapporto tutto particolare che si in-staura con gli ospiti: “Lo scambio è vivissimo, anzi, siamo noi cheimpariamo da loro. L’energia e la forza nascono proprio da questo rap-porto. Noi educatori ce la mettiamo tutta, ma se non avessimo i pazientidalla nostra parte sarebbe molto faticoso. Se non ci fosse il ricambio,quello cioè che noi riceviamo da loro, il nostro compito sarebbe vera-mente difficile”. Oltre agli educatori, che programmano la propria attivitàdi laboratorio con percorsi individuali di educazione e riabilitazione, ipazienti hanno a disposizione un’equipe medica che effettua due sopral-luoghi settimanali, oltre ai singoli medici che sono giornalmente a di-sposizione.

Quando il Presepe è un evento speciale

Parola d’ordine, riabilitazione individualizzata

Educatori, una giornata che non finisce mai

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Un anno intero dedicato alla genteSono nove i ragazzi di Gissi che, a partire dal 7 gennaio 2009, presteranno il Servizio Civile Volontario

Prima candelina per il gruppo micologicoA partire da gennaio la nuova campagna di tesseramento

Ha compiuto un anno ilgruppo micologico “Lu Hal-luccie”. A ottobre, infatti,sono stati festeggiati i primidodici mesi di attività, du-rante i quali i circa trenta socihanno esplorato i boschi delMedio e Alto Vastese. DaRoio a Gamberale, fino a Piz-zoferrato. Un autunno non ot-timo ha seguito un’estateinvece molto redditizia, so-prattutto per quel che ha ri-guardato la raccolta deiporcini. Il gruppo, guidato dalpresidente Giovanni Pagano,ha intenzione di allargarsisempre di più e insegnare atutti gli appassionati la distin-zione fra i funghi velenosi equelli commestibili. Le “spe-dizioni” alla ricerca di funghisi effettuano in genere il sa-

bato e la domenica, approfit-tando della grande varietà eabbondanza offerte dallazona. Unico neo, il regola-mento della raccolta funghi,che si spera venga rivistodalla nuova Giunta Regio-nale. Attualmente, infatti, chirisiede in una zona può rac-cogliere il doppio dei funghiconsentiti ai non residenti.Normativa che penalizza gliabitanti del nostro territorio,caratterizzato da confinimolto labili e spesso difficil-mente riconoscibili. A gen-naio partirà la nuovacampagna di tesseramento.Chi è interessato può rivol-gersi alla sede, in Corso Vit-torio Emanuele (exMunicipio).

Uno dei soci con un porcino da record

Si è confermato grande anche quest’anno il successo delle25 aziende abruzzesi che, dal 29 novembre all’8 dicembre,hanno partecipato a “L’Artigiano in Fiera”. Tra questeaziende, che sono state coordinate dal Centro Interno delleCamere di Commercio d’Abruzzo, figurava anche “Gioe-ste” di Gissi. Il nome deriva dai nomi di Giovanni e Stefa-nia, veri e proprio maestri dell’artigianato cittadino. Giuntaalla 13esima edizione, la più grande manifestazione almondo nel suo settore – considerato un palcoscenico privi-legiato per le micro e piccole imprese italiane e del restodel mondo con i suoi 3.000 espositori provenienti da 104Paesi – è stata ospitata per la prima volta nel grande e nuovopolo di Fieramilano, a Rho, e ha visto protagonista ancheuna importante delegazione proveniente dalla nostra re-gione. Gioeste compreso. Gli artigiani abruzzesi, collocatiin posizione strategica all’interno nel padiglione 3, hannoriscosso molti consensi con i loro manufatti tipici regionali:dalle ceramiche agli oggetti in rame, dai lavori su legno etessuto a quelli in vetroresina, in pietra e in cera, dalla bi-giotteria ai lavori in cuoio, dalle composizioni con fiori sec-chi ai noti fiori riprodotti con i confetti artigianalidell’aquilano. Il made in Abruzzo ha dimostrato ancora unavolta di attrarre sia gli operatori di settore, sia il grande pub-blico dei consumatori: “Gli acquisti e i contatti commer-ciali quest’anno sono stati ovviamente più oculati – haraccontato il direttore del Centro Interno della Camere diCommercio d’Abruzzo, Innocenzo Chieffo – ma le nostreaziende sono rimaste molto soddisfatte per come sono an-dati gli affari, a dimostrazione che in momenti difficili as-sumono maggiore importanza valori quali la qualità el’originalità dell’opera artigianale”. “E’ per noi un motivodi orgoglio presentare ogni anno la creatività dei nostri ar-tigiani in una importante vetrina come quella di Milano – haaggiunto Dino Di Vincenzo, presidente del Centro Interno– perché si tratta di uomini e donne che credono nel propriolavoro e che danno solidità alla nostra economia, contri-buendo a mantenere alta l’immagine di efficienza della no-stra regione”.

Massimo Giuliano

Anche Gioeste a “L’Artigiano in Fiera”A Rho 3000 espositori da 104 paesi

A partire dal 7 gennaio nove ragazzi di Gissi sa-ranno impegnati per un anno nel Servizio CivileNazionale. Cinque di loro opereranno nellestrutture comunali, al fianco della Protezione Ci-vile Volontaria o all’Ospedale, mentre gli altrisaranno dislocati nei Comuni limitrofi. Il sensodi questa iniziativa è stato presentato il 14 di-cembre scorso al “Servizio Civile Day”, eventocui ha fatto da scenario il cortile di PalazzoD’Avalos a Vasto. Un’occasione per presentarei ragazzi che quest’anno saranno impegnati inun’esperienza che può davvero cambiare la vita.La giornata, animata da gruppi musicali e da in-trattenimento con ospiti e testimonial, è statascandita dall’incontro con le Organizzazioni ac-creditate, da video-proiezioni e da testimonianzedi chi ha già percorso questa strada. Sono infattiintervenuti dei ragazzi che hanno spiegato comeil Servizio Civile abbia rappresentato una tappa

fondamentale per la loro crescita e la loro ma-turazione. Aiutare chi soffre è un’esperienza chesegna in senso positivo. I progetti del ServizioCivile Nazionale targato 2009 sono “Con noi nel2008”, “Integra” e “Salvambiente”, e riguardanol’assistenza sociale a diversamente abili, per-sone con problemi e anziani e la salvaguardiadel territorio. Il Servizio Civile, che può esseresvolto anche all’estero, è riservato ai ragazzi dai18 ai 28 anni.Il 7 gennaio si parte, dunque. La prima setti-mana sarà dedicata a corsi di preparazione che sisvolgeranno al Comune di Scerni, Ente capofiladel progetto per quanto riguarda il nostro terri-torio. Poi, tutti all’opera. Ai ragazzi, quelli diGissi e quelli dei paesi vicini fra cui alcuni ver-ranno a prestare servizio a Gissi, auguriamobuon lavoro.

In alto, un momento del Servizio Civile Day; a destra, il manifesto dell’evento

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Nicola Marisi Sindaco

Agostino Chieffo Vicesindaco - Personale - Lavori Pubblici - Contenzioso

Antonio Basilico Ambiente - Urbanistica - P.R.E. - Promozione Culturale - Alloggi ATER

Antonio D’Ugo Bilancio - Tributi - Programmazione Economica

Andrea Farina Commercio - Artigianato - Stato Civile - Leva - Elettorale - Anagrafe - Uffici Giudiziari

Giovanni Carriero Capogruppo consiliare - Pubblica Istruzione - Servizi pubblici

Eleonora Petrucci Paoletta Arredo Urbano - Verde pubblico - Rapporti con le Scuole

Giuseppe D’Annunzio Industrie - Attività Produttive

Ernestina Gaspari Rapporti con le Associazioni - Famiglia e politiche giovanili

Alessandro Bologna Sport - Spettacolo e Tempo Libero

Mauro Flaviano Protezione civile - Organizzazione - Logistica

Giuseppe Marisi Agricoltura - Viabilità e rapporti con le Contrade

Periodico di informazione dell’Amministrazione comunale di GissiAnno II, n.2 dicembre 2008 - In attesa di registrazione

Direzione e amministrazione: residenza municipale

Largo la Porta, 14 - 66052 Gissi (CH)Tel. 0873.93412 Fax. 0873.937471

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Vigili del Fuoco Via Aldo Moro 0873.937470Guasti pubblica illuminazione, fax 800901055

La Giunta comunale - assessori e consigl ieri delegati