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Bollettino di formazione e informazione dell’ Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto” Anno 52° n° 02 dicembre 2016

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Sommario

Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 2

Pag.3 Editoriale:Il numero vincente

Pag.5 Consiglio Pastorale: Tutto il po-polo di Dio annuncia il Vangelo

Pag.8 dalla Chiesa: globale-locale...Misericordia e unità

“ 10 Una sola voce per cantare lamisericordia

“ 11 Misericordia e Dialogo

Pag.14 Zona Pastorale e decanatoGMG: un tornado di emozioni!

“ 16 Giubileo degli operatori pastoralidelle Giudicarie

“ 17 28° pellegrinaggio al Santuario dellaMadonna del Lares

“ 20 Giubileo dei Cori Parrocchiali “ 21 Chiusura del Giubileo “ 23 Notizie dal Gruppo Missionario “ 27 Gita decanale dei Chierichetti

Pag.28 dalle comunità parrocchialidell’Unità PastoraleFesta degli anniversari di matrim.

“ 30 RaccontAmi con gioia “ 32 Escursione all’Alpo di Bondone “ 33 Alla scoperta della famiglia in cam-

peggio “ 36 Santa Cecilia 2016

Pag.37 dalle comunità: StoroNotizie dal gruppo chierichetti

“ 38 Attività della Colonia “ 41 Campeggio adolescenti 2016... “ 45 Attività sala giochi oratorio

Pag.48 dalle comunità: DarzoLa sagra della Madonna Addolorata

“ 50 Una brutta sorpresa “ 50 Il campanile della chiesa “ 51 Valdonéa

Pag.52 dalle comunità: LodroneAvvio della stagione 2016/2017!

Pag.54 dalle comunità: BondoneLuoghi di culto della Parrocchia diBONDONE

Pag.58 Rendiconti parrocchiali

Pag.60 Restauri, storia, archivi...Storo: le nostre campane

Pag.64 da gruppi ed associazioniL’APSP Villa San Lorenzo festeg-gia “50 anni di storia”

“ 68 Consulta giovanile Bondone-Baitoni:le nostre attività

“ 69 Torna il Cinema a Storo

Pag. 71 Appuntamenti di Natale

Comunità in cammino Iscrizione al Tribunale di Trento n° 1274 del 10/01/2006

Bollettino interparrocchiale delle Parrocchie di Storo, Darzo, Lodrone, Bondone

Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto” - periodico semestrale - n° 2/2016 Anno 52°

Redazione di “Comunità in cammino”:

Via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN) � 0465 296046

Proprietario: don Andrea Fava

Direttore Responsabile: Vigilio Giovanelli

Gruppo Redazionale:

don Andrea Fava, Cristina Cimarolli, Gianmarco Donati, Lina Cimarolli, Davide Gelmini, Elisabetta Pelizzari, Giancarlo Poletti, Marilena Stagnoli, Virna Zorzi.

Disegni della copertina a cura di Ascanio Zocchi Foto e impaginazione a cura di Davide Gelmini

Le foto redazionali sono di proprietà privata. Si ringrazia: Foto Sai (dove indicato).

Vietata la duplicazione e diffusione

Editore: Andrea Fava Via S.Floriano, 1 - Storo e-mail: [email protected]

chiuso in tipografia il 08 dicembre 2016

Tra i collaboratori si ringraziano:

le persone dei gruppi di volontariato parrocchiale che collaborano con la redazione.

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Editoriale

Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 3

Il numero vincente

Siamo tutti alla ricerca dei numeri vincenti,soprattutto quando giochiamo a qualche lotte-ria miliardaria, oppure ad una semplice tom-bola. Speriamo che escano i numeri che abbia-mo scelto.

C’è un numero vincente nella storia biblicache non è mai cambiato, perché ha un signifi-cato importante e simboleggia il popolo del-l’alleanza. È il numero Dodici.

! 12 erano i figli di Giacobbe;! da loro discendono le 12 tribù d’Israele;! 12 sono diventati gli apostoli, quelli che rap-presentano il nuovo popolo dell’alleanza.

Ed è bene che in un mondo in cui tuttocambia, qualcosa rimane scolpito per sempre.

Tempo di cambiamentiBasta sfogliare qualsiasi rivista religiosa,

politica, sociale, per leggere che siamo in unperiodo di forti cambiamenti. Non penso esi-sta un ambito di questa vita che ne sia esente.

Anche nella Chiesa e nel mondo della re-ligione, c’è la necessità di cambiare, di rinno-varsi. Esempio ne è il rinnovo del Consiglio Pa-storale.

GrazieMa non si parte mai da zero.

Quello che altre persone prima di noici hanno lasciato, rimane preziosa ere-dità.

Come accade in una staffetta, perarrivare al traguardo, devi prendere iltestimone di chi ti ha preceduto. Soloquesto legame ti dà il diritto di conti-nuare a correre.

Per questo desidero ringraziare chi mi hapreceduto, per non dimenticare gli sforzi chesono stati fatti. Il futuro deve poggiare su solidebasi.

Questi 3 anni vissuti fianco a voi, mi sonoserviti per sintonizzarmi sulla vostra frequenza.Conoscere un po’ meglio i caratteri delle per-sone, grazie al tempo trascorso insieme. Capi-re tradizioni, usanze, stili: cosa si può cambiaree cosa è giusto lasciare.

Parola magicaC’è una porta che si apre solo con la voce

di un coro che intona un canto. Se la portanon si apre, è perché nel coro manca qualcu-no, che abbiamo dimenticato lungo la strada.

La fraternità diventa il nostro primo obiet-tivo. Non si aprono porte, non si scoprono pas-saggi segreti, non si arriva a soluzioni, senza lacapacità di stare insieme, di aspettarsi nelle len-tezze.

Saremo capaci di trovare strade nuove esuperare situazione difficili, solo con la vogliadi lavorare insieme, condividendo i doni cheognuno possiede. Come i 5 pani e i 2 pesciche il ragazzo non trattiene per sé.

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 4

La legge del no!Partire dal “non si deve” è un inizio im-

portante e chiaro. Grazie quindi se Trento ciha indicato la legge del cosa non si deve fare.

a) chi non può entrarci inconsiglio.

Il regolamento del rinnovo ha portatol’esclusione di chi, in questi ultimi 10 anni, avevagià fatto parte del consiglio parrocchiale.

È stato un invito a trovare nuovi volti.

b) cosa in consiglio non sidovrebbe fare.

Il numero 12 (tre componenti per ogniparrocchia), non rispecchia le proporzioni del-la popolazione sparsa neipaesi. Non si deciderà quin-di per alzata di mano.

Non sarà un consigliocomunale i cui rappresen-tanti devono difendere lapropria fetta di torta, le pro-prie comunità. Ma un grup-po di amici che voglionopensare per il bene dell’in-tera Unità Pastorale, guida-ti dal confronto sincero e dalbuon senso.

La legge del DodiciDodici sono i muscoli

che vengono utilizzati quan-do si ride, dei 36 presenti sul nostro volto cheservono per esprimerci.

Ecco la funzione del nostroconsiglio parrocchiale: espri-mere nel sorriso dell’anima ilrisultato di lavorare insieme.

Nella ricerca della collaborazio-ne e del regalarsi, trovare laformula della gioia: “C’è piùgioia nel dare che nel riceve-re”, come ci racconta il Van-gelo.

Dunque la novità si nasconde ancora unavolta dietro la vecchia legge della fraternità.

In un mondo che cambia, per fortunaqualcosa rimane inalterato. Di questo il Vange-lo ci rassicura: “Tutto passa, ma le mie parolenon passeranno”.

Insomma, le soluzioni non cadranno dalcielo, ma da quello che c’è dentro di noi, capa-ce di intrecciarsi con le anime di chi ci sta ac-canto, per arrivare ancora una volta al numero12, quello del sorriso, nel dono di sé, l’unicacosa che non cambierà mai.

don Andrea

Lodrone: 12 settembre 2016 - Festa al SantuarioMadonna dell’Aiuto

Ultima riunione dell’exConsiglio Pastorale

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 5

Il 21 ottobre 2016 a Condino serata conil nuovo Vicario Generale della nostra Diocesidon Marco Saiani. Serata a tema in quantosi parla del rinnovo dei consigli Pastorali maanche delle nostre comunità in cambiamentodopo la costituzione delle Unità Pastorali e deltema pastorale dell’anno: fraternità nella co-munità.

La pastorale in chiave missionaria esi-ge di abbandonare il comodo criterio pasto-rale del “si è sempre fatto così” – dall’esorta-zione apostolica Evangelii gaudium di papaFrancesco (n.33) – Invito tutti ad essere au-daci e creativi in questo compito di ripensa-re gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodievangelizzatori delle proprie comunità. Unaindividuazione dei fini senza un’adeguata ri-cerca comunitaria dei mezzi per raggiungerliè condannata a tradursi in mera fantasia.Esorto tutti ad applicare con generosità ecoraggio gli orientamenti di questo documen-to, senza divieti né paure. L’importante è noncamminare da soli, contare sempre sui fra-telli e specialmente sulla guida dei Vescovi,in un saggio e realistico discernimento pa-storale.

Il nostro Vescovo don Lauro Tisi sul temascrive: Invito, pertanto, a procedere con co-raggio per sottoporre la vita delle nostre co-munità cristiane ad un’attenta verifica. Essesono ambienti che favoriscono fraternacondivisione o in prevalen-za luoghi in cui si eroganoservizi? Sono osservatoriosociale, territorio di ascol-to e solidarietà, prima an-cora che aule di culto? Checosa saremmo disposti arinegoziare della nostraroutine personale efamigliare, fatta di certez-ze tendenzialmente un po’egoistiche, per impedire losvuotamento del concettostesso di comunità e

Tutto il popolo di Dio annuncia il VangeloElezione per il rinnovo del Consiglio Pastorale

rilanciare piuttosto quell’ “I care” (mi inte-ressa davvero) invocato da don Milani? Mista a cuore il mio essere relazione?

Con tali premesse don Marco riassumequesto tempo di sfida, sulla fede che ci è anco-ra donata in questo tempo, tutti ci dobbiamosentire dei chiamati, far entrare più Dio nellanostra vita. La comunità si costruisce con ilcontributo di tutti, tutti dobbiamo sentirci chia-mati a collaborare per la comunità. Una voltaper costituire i Consigli Pastorali si cercavano irappresentanti dei vari gruppi parrocchiali. Orai tempi sono diversi. Queste persone possonoritrovarsi lo stesso per organizzare la sagra oaltro, senza bisogno di essere in un consigliopastorale. Come dice il Papa i consiglieri sonochiamati “con audacia” al “discernimento pa-storale”.

Il consiglio Pastorale è luogo della testi-monianza della fede nel confronto, quindi te-stimoniare e discernere alla luce dei tempi at-tuali, luogo di riflessione sulla fede in modo chequesta riflessione venga utile poi a tutti i gruppiparrocchiali o della U.P.

Siamo chiamati ad un ritorno agli Attidegli Apostoli: Testimoniare una fede orienta-ta a Gesù, lo stile deve essere quello della Fra-ternità in modo che si veda all’esterno questostile fraterno in ogni cosa che facciamo.

Puntiamo e rischiamo sul rinnovo!

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 6

Fin qui la serata con il Vicario Generale, passiamo poi alle azioni concrete per arrivareall’elezione.

Dopo la raccolta delle candidature per il tramite di segnalazioni raccolte nelle chiese, nellemessa di sabato e domenica 13 novembre sono stati esposti i candidati e il 20 novembre, allafine di ogni messa ognuno ha potuto esprimere tre preferenze sulla lista dei nomi presentati dallevarie comunità parrochiali.

Questi gli eletti nel rinnovato Consiglio Pastorale dell’Unità Pastorale “Madonna dell’Aiu-to”:

Con gli auguri di buon lavoro ai nuovi consiglieri facciamo nostra questapreghiera:

O Gesù che hai detto:“Dove due o più sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”,

sii fra noi, che ci sforziamo di essere uniti nel tuo amore,in questo decanato e nelle nostre Unità Pastorali e Parrocchie.

Aiutaci ad essere sempre “un cuore solo e un’anima sola”,codividendo gioie e dolori, avendo una cura particolare

per gli ammalati, gli anziani, i soli, i bisognosi.Fa che ognuno di noi si impegni ad essere vangelo vissuto,

dove i lontani, gli indifferenti, i piccoli,scoprono l’Amore di Dio e la bellezza della vita cristiana.

Donaci il coraggio e l’umiltà di perdonare sempre,di andare incontro a chi si vorrebbe allontanare da noi,

di mettere in risalto il molto che ci unisce e non il poco che ci divide.Dacci la vista per scorgere il tuo volto in ogni persona che avviciniamo

e in ogni croce che incontriamo.Donaci un cuore fedele e aperto,

che vibri a ogni tocco della tua parola e della tua grazia.Ispiraci sempre nuova fiducia e slancio per non scoraggiarci di fronte ai fallimenti,

alle debolezze e alle ingratitudini degli uomini.Fa che le nostre comunità siano davvero una famiglia,

dove ognuno si sforza di comprendere, perdonare, aiutare, condividere;dove l’unica legge che ci lega e ci fa essere veri tuoi seguaci,

sia l’amore scambievole.Amen.

Storo: Andrea Bonomini Gildo Giovanelli Michela Malcotti

Darzo: Gianmarco Donati Giovanni Romele Filippo Zanetti

Lodrone: Carla Bolognese Gianfranzo Ghizzi Sonia Zanetti

Bondone: Cristina Cimarolli Giacomo Scalmazzi Nicola Gara

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 7

Natale di Gesù

Ti attendiamo con viva, gioiosa ansia,Gesù, nostro Signore e Salvatore,

noi, povere creature, indegne del tuo amore,vaganti come fantasmi senz’anima

nelle tenebre di questo mondo così diviso,dilaniato da tante guerre, tutto in grave subbuglio.

Ti aspettiamo, luce del mondo e di ogni uomo che viene nel mondo.Tu sole vivo, che mai tramonti.

Vieni presto, Cristo di Dio, a rafforzare la nostra debole fede,prima che venga meno e siamo irrimediabilmente perduti.

Deh, vieni, maestro di fede e di vita.Facci comprendere che la tua micericordia è più grande del nostro peccato.

Donaci un cuore di carne, sensibile al dolore dei sofferenti,disponibile verso i bisognosi, i poveri, gli ultimi, che Tu hai tanto amato.

È necessario che ci facciamo prossimi al prossimo, altrimenti mai vedremo il tuo volto, o Dio.Aiutaci a perdonare, se vogliamo essere perdonati;

insegnaci a comprendere che sei una cosa sola con il Padre:chi ama il Padre ama il Figlio, chi ama il Figlio ama il Padre.Che il cuore di ognuno di noi diventi la grotta di Betlemme,

così vivremo il tuo Natale e il nostro stesso natale.Tu sei il verbo di Dio fattosi uomo per amore degli uomini.

Principe della pace, portaci la pace che il mondo non può dare!Senza di Te nulla possiamo, solo Tu hai parole di vita eterna.

Tu sei l’altro che ci ama, che ci interpella sul nostro vivere nel mondo.Tu sei segno di contraddizione, che ci rende liberi figli di Dio.

Saremo giudicati sull’amore, la Legge del Nuovo Testamento, della nuova storia dell’umanità.Nella Pasqua della nuova Alleanza, Gesù si rivelerà a noi come il Padre disceso dal cielo

per la nostra eterna salvezza.Cristo è l’atteso di sempre. Signore, facci strumenti di pace, profeti di speranza,

rendici testimoni veraci del tuo Vangelo “lieta novella”.Tu sei la carità infinita, che ci vuole tutti salvi. In te diverremo semi fecondi della tua Parola,

e noi stessi saremo Parola di Dio.O Dio, Tu sei l’Amore che mai ci tradirà, perché Tu sei fedele alle tue promesse,

eterno è il tuo amore per noi.Grassi Elia

Notte di San Lorenzo

Ricordo che era il giorno di San Lorenzo,quella sera mi fermai vicino al mare

sopra una scogliera,tante persone con le luci eran vicino al mare,

ma non erano pescatori con le lampare,e su nel cielo tutto un brillare di stelle,

piccole, grandi, ma tutte belle;poi con un po’ di fantasia penso:

chissà se tra quelle stelle buone e belle c’è anche la mia,vorrei che la mia buona stella non cadesse mai

per illuminarmi e proteggermi ogni giorno,finché l’anima mia al ciel farà ritorno.

Alberti

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dalla Chiesa: globale-locale....

“Fare l’esperienza del perdono insegna aspostare la concezione cristiana dal legalismoalla Persona di Dio che si è fatto misericordia.Alcuni… continuano a vedere solo bianco onero, mentre nel flusso della vita si deve discer-nere”.

Padre, che cos’ha significato per leiquest’Anno di Misericordia?

Chi scopre di essere molto amato comin-cia ad uscire dalla solitudine cattiva, dalla sepa-razione che porta ad odiare gli altri e se stessi.Spero che tante persone abbiano scoperto diessere molto amate da Gesù e si siano lasciateabbracciare da Lui. La misericordia è il nome

Il Papa: la Chiesa è il Vangelo. Servire i poveri è servire Cristo.

Misericordia e unitàIntervista a Papa Francesco alla vigilia della chiusura del Giubileo: “Mi sonosemplicemente lasciato portare dallo Spirito Santo. Non avevo piani. È statoun processo maturato nel tempo”.

di Dio ed è anche la sua debolezza, il suo puntodebole. La sua misericordia lo porta sempre alperdono, a dimenticarsi dei nostri peccati. Ame piace pensare che l’Onnipotente ha unacattiva memoria. Una volta che ti perdona, sidimentica. Perché è felice di perdonare. Perme questo basta. Come per la donna adulteradel Vangelo “che ha molto amato”. “PerchéLui ha molto amato”. Tutto il cristianesimo èqui.

Sono stati realizzati gli interventi percui lei lo aveva indetto?

Ma io non ho fatto un piano. Ho fattosemplicemente quello che mi ispirava lo Spiri-to Santo. Le cose sono venute. Mi sono lascia-

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to portare dallo Spirito. Si trattava solo di esse-re docili allo Spirito Santo, di lasciar fare a lui.La Chiesa è il Vangelo, è l’opera di Gesù Cri-sto. Non è un cammino di idee, uno strumentoper affermarle. E nella Chiesa le cose entranonel tempo quando il tempo è maturo, quandosi offre.

Anche un anno Santo straordinario…

È stato un processo che è maturatonel tempo, per opera dello Spirito Santo.Prima di me c’è stato san Giovanni XXIIIche con la Gaudet mater ecclesia nella “me-dicina della misericordia” ha indicato il sen-so da seguire all’apertura del Concilio, poiil beato Paolo VI, che nella storia delSamaritano ha visto il suo paradigma. Poic’è stato l’insegnamento di san GiovanniPaolo II, con la sua seconda enciclica Divesin misericordia, e l’istituzione della festadella Divina misericordia. Benedetto XVI hadetto che “il nome di Dio è misericordia”.Sono tutti pilastri. Così lo Spirito porta avan-ti i processi nella Chiesa, fino al compimen-to.

Quindi il Giubileo è stato anche il Giu-bileo del Concilio,hic et nunc, dove iltempo della sua rice-zione e il tempo delperdono coincido-no…

Fare l’esperianzavissuta del perdono cheabbraccia l’intera famigliaumana è la grazia che ilministero apostolico an-nuncia. La Chiesa esistesolo come strumento percomunicare agli uomini ildisegno misericordioso diDio. Al Concilio la Chie-sa ha sentito la responsa-bilità di essere nel mondo come segno vivo del-l’amore del Padre. Con la Lumen gentium èrisalita alle sorgenti della sua natura, al Vange-

lo. Questo sposta l’asse della concezione cri-stiana da un certo legalismo, che può essereideologico, alla Persona di Dio che si è fattomisericordia nell’incarnazione del Figlio. Alcu-ni – pensa a certe repliche ad Amoris laetitia– continuano a non comprendere, o bianco onero, anche se è nel flusso della vita che si devediscernere. Il Concilio ci ha detto questo, glistorici però dicono che un Concilio, per essereassorbito bene dal corpo della Chiesa, ha biso-gno di un secolo… Siamo a metà.

…..

....(da Avvenire del 18 novembre 2016)

Papa Francesco a pranzo con un gruppo di bambinidelle famiglie di profughi siriani ospiti dalla Comunità

di Sant’Egidio e giunte in Italia dopo la visita delPapa sull’Isola di Lesbo in Grecia.

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Dopo soli due anni dal convegno “canta-re la fede” organizzato dal coro della diocesi diRoma diretto da mons. Marco Frisina, lo scor-so ottobre si è svolta una nuova esperienza, aRoma nell’anno giubilare. Ottomila partecipan-ti, provenienti dalle corali di tutta Italia e nonsolo, hanno colorato con la gioia del canto ivari momenti svolti nell’aula Paolo VI e in Piaz-za San Pietro. Una tre giorni di convegno-udienza-concerto-pellegrinaggio, dal saporegiubilare.

A dare inizio ai lavori, quattro relazionitenute nell’Aula Paolo VI da eminenti figureoperanti presso la Santa Sede. La prima, tenu-ta da mons. Palombella - direttore della Cap-pella Musicale Pontificia Sistina – ha trattato iltema della musica sacra e delle sue trasfor-mazioni dopo il Concilio Vaticano II; a segui-re, la musica nella liturgia, opera di Cristovivente oggi e operante nei segni sacramenta-li, tenuta da mons. Guido Marini, maestro del-le pontificie celebrazioni; un excursus storicosul canto e la musica liturgica come carattereorante di mons. Vincenzo de Gregori, presidedel Pontifico Istituto di Musica Sacra e a con-clusione l’intervento di un grande artistamosaicista e teologo, padre MarkoIvan Rupnik che ha mostrato ilconnubio esistente tra l’arte, lamusica e la fede.

In occasione del Giubileodella Misericordia, la seconda gior-nata ha avuto inizio con la parte-cipazione di tutte le corali al-l’udienza di papa Francesco, inPiazza San Pietro insieme ad altricentomila pellegrini; nel pomerig-gio, le prove in aula Paolo VI perpoi tutti insieme, coro della dio-cesi di Roma e corali d’Italia, ese-guire il concerto dedicato a SanGiovanni Paolo II, insieme all’or-

Il giubileo delle corali a RomaGiubileo della Misericordia

Una sola voce per cantarela misericordia

chestra Fideles etAmati e due cori difanciulli prove-nienti uno daSondrio e l’altroda Cosenza.

Giorni pieni di grazia che hanno trovatoil loro culmine domenica 23 ottobre con il pel-legrinaggio verso la porta santa della Basilicadi San Pietro, la celebrazione eucaristica pre-sieduta da mons. Rino Fisichella, cantata datutte le corali intervenute e, alle ore 12.00,l’Angelus del Santo Padre in piazza.

Numerose le corali provenienti da tuttaItalia. Anche dalla nostra Unità Pastorale “Ma-donna dell’Aiuto” un gruppo di coristi di Darzoe Lodrone hanno vissuto questa straordinariaesperienza. Giornate intense, ma felici, in spi-rito di comunione tra riflessioni, canti e pre-ghiere. Canti che non possono essere monda-ni e poco nobili, ma “canti degli angeli cheorientano gli uomini e il cosmo verso Dio”.

I coristi di Darzo e Lodrone

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Il brano del Vangelo di Giovanni che ab-biamo ascoltato (cfr 4,6-15) narra l’incontro diGesù con una donna samaritana. Ciò che col-pisce di questo incontro è il dialogo molto ser-rato tra la donna e Gesù. Questo oggi ci per-mette di sottolineare un aspetto molto impor-tante della misericordia, che è proprio il dialo-go.

Il dialogo permette alle persone di cono-scersi e di comprendere le esigenze gli uni de-gli altri. Anzitutto, esso è un segno di granderispetto, perché pone le persone in atteggia-mento di ascolto e nella condizione di recepiregli aspetti migliori dell’interlocutore. In secon-do luogo, il dialogo è espressione di carità,perché, pur non ignorando le differenze, puòaiutare a ricercare e condividere il bene comu-ne. Inoltre, il dialogo ci invita a porci dinanziall’altro vedendolo come un dono di Dio, checi interpella e ci chiede di essere riconosciuto.

Molte volte noi non incontriamo i fratelli,pur vivendo loro accanto, soprattutto quandofacciamo prevalere la nostra posizione su quel-la dell’altro. Nondialoghiamo quandonon ascoltiamo ab-bastanza oppure ten-diamo a interrompe-re l’altro per dimo-strare di avere ragio-ne. Ma quante volte,quante volte stiamoascoltando una per-sona, la fermiamo ediciamo: “No! No!Non è così!” e nonlasciamo che la per-sona finisca di spie-gare quello che vuo-le dire. E questo im-pedisce il dialogo:questa è aggressione.

GIUBILEO STRORDINARIO DELLA MISERICORDIAUDIENZA GIUBILARE DELLE CORALI

PAPA FRANCESCO 22 ottobre 2016

Misericordia e DialogoIl vero dialogo, invece, necessita di momenti disilenzio, in cui cogliere il dono straordinario dellapresenza di Dio nel fratello.

Cari fratelli e sorelle, dialogare aiuta lepersone a umanizzare i rapporti e a superarele incomprensioni. C’è tanto bisogno di dialo-go nelle nostre famiglie, e come si risolvereb-bero più facilmente le questioni se si imparassead ascoltarsi vicendevolmente! È così nel rap-porto tra marito e moglie, e tra genitori e figli.Quanto aiuto può venire anche dal dialogo tragli insegnanti e i loro alunni; oppure tra diri-genti e operai, per scoprire le esigenze miglioridel lavoro.

Di dialogo vive anche la Chiesa con gliuomini e le donne di ogni tempo, per com-prendere le necessità che sono nel cuore di ognipersona e per contribuire alla realizzazione delbene comune. Pensiamo al grande dono delcreato e alla responsabilità che tutti abbiamo disalvaguardare la nostra casa comune: il dialo-go su un tema così centrale è un’esigenzaineludibile. Pensiamo al dialogo tra le religioni,per scoprire la verità profonda della loro mis-sione in mezzo agli uomini, e per contribuire

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alla costruzione della pace e di una rete di ri-spetto e di fraternità.

Per concludere, tutte le forme di dialogosono espressione della grande esigenza di amo-re di Dio, che a tutti va incontro e in ognunopone un seme della sua bontà, perché possacollaborare alla sua opera creatrice. Il dialogoabbatte i muri delle divisioni e delleincomprensioni; crea ponti di comunicazionee non consente che alcuno si isoli, rinchiuden-dosi nel proprio piccolo mondo.

Non dimenticatevi: dialogare è ascoltare

quello che mi dice l’altro edire con mitezza quello chepenso io. Se le cose vannocosì, la famiglia, il quartiere,il posto di lavoro saranno mi-gliori. Ma se io non lascio chel’altro dica tutto quello che hanel cuore e incomincio ad ur-lare – oggi si urla tanto – nonandrà a buon fine questo rap-porto tra noi; non andrà abuon fine il rapporto fra ma-

rito e moglie, tra genitori e figli. Ascoltare, spie-gare, con mitezza, non abbaiare all’altro, nonurlare, ma avere un cuore aperto.

Gesù ben conosceva quello che c’era nelcuore della samaritana, una grande peccatrice;ciononostante non le ha negato di potersi espri-mere, l’ha lasciata parlare fino alla fine, ed èentrato poco alla volta nel mistero della sua vita.Questo insegnamento vale anche per noi. At-traverso il dialogo, possiamo far crescere i se-gni della misericordia di Dio e renderli strumen-to di accoglienza e rispetto.

Mons. Frisina in Sala Nervi

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Darzo 4 dicembre 2016:Benedizione del nuovo mezzo

dei Vigili del Fuoco

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Eccomi qui, a distanza di qualche mese,provo a descrivere quello che per me è stataquesta bellissima esperienza. Riordinando leidee mi rendo conto che ci sarebbe tantissimoda raccontare ma la cosa più difficile è sicura-mente riuscire a trasmettere le emozioni pro-vate e vissute in quella intensa settimana tra-scorsa in Polonia!

La GMG cioè Giornata Mondiale dellaGioventù si può definire sicuramente l’incon-tro più grande a scala mondiale dei giovanicattolici... Un milione e mezzo di ragazzi han-no invaso Cracovia l’ultima settimana di luglio.Tra questi c’ero anche io con un piccolo grup-po di ragazzi provenienti da tutte le Giudicarie!

(Il Gruppo delle Giudicarie a Cracovia)

La GMG 2016 a Cracovia:

un tornado di emozioni!Arrivati a Cracovia dopo quasi un giorno

di viaggio, ho percepito fin da subito un’atmo-sfera di amicizia e di festa. La solidarietà e lamisericordia erano palpabili concretamente intutta la comunità polacca, entusiasta di ospita-re così tanti giovani al cospetto di Papa Fran-cesco. Papa che durante gli incontri con i pel-legrini non si è rivolto soltanto alla coscienza diciascun giovane presente, ma al cuore di chiun-que stesse seguendo le sue parole alla televisio-ne, alla radio o sui social rendendo così la GMG“doppiamente” mondiale.

“Cari ragazzi, non siamo venuti almondo per vegetare, ma per lasciareun’impronta!”.

Il primo invito di PapaFrancesco non poteva esse-re più chiaro di così: noi gio-vani cristiani siamo chiamatia VIVERE!!! In primo luo-go a vivere la fede, a speri-mentare ogni giorno l’Amo-re di Dio, la fratellanza, lasolidarietà e il senso di fa-miglia, a vivere la Gioia diCristo affidandoci a Lui nelpercorrere strade e sentieriche mai avremmo immagi-nato per portare agli altri laSua Parola.

Strettamente collegato aquesto, Papa Francesco ciha esortato anche a VIVE-RE nella società e nel mon-

do di oggi: il cristiano è colui che è sempre inmovimento, che indossa un paio di scarpe omeglio ancora “incalza scarponcini”, colui che

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Zona pastorale e decanato

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vuole essere protagonista del proprio futuro eche si rifiuta di essere un “giovane-divano” pa-ralizzato da questa società che non ci lascia pro-tagonisti e che decide per noi.

“Il giovane cristiano dovrebbe esse-re pronto a dare il meglio di sé, dovreb-be avere la volontà di contribuire al cam-biamento in positivo del mondo ma so-prattutto dovrebbe COSTRUIRE PONTIe non INNALZARE MURI.

Giovane cristiano è chi riesce a ricono-scere il bello della vita e si impegna a viverla daprotagonista spendendosi per gli altri.” Questoè stato l’invito del Papa al Campus Misericordiaenella sera della Veglia. Come primo passo perfar questo Papa Francesco ci ha chiesto di ini-ziare proprio dalla GMG a costruire quello cheha definito un “ponte primordiale” prenden-dosi tutti per mano, in segno di unione e pre-gando il Padre Nostro nello stesso momento intutte le nostre lingue.

Wow, che emozione!!! Al solo pensieromi viene ancora la pelle d’oca.... più di un mi-lione di giovani nello stesso luogo, uniti da unlunghissimo ponte di mani intrecciate conun’unica cosa in comune: L’AMORE DI DIO!

Credo che ancora adesso, nelle nostrecase e nelle nostre parrocchie, ciascuno di noicontinuerà ad essere tessera di un mosaico sen-za confini e multicolore, quello di un mondonuovo e migliore. Nel mio cuore resterà inde-lebile il ricordo di questa esperienza unica e fan-tastica insieme alle parole di Papa Francesco,luminose come un faro vivo: “Vi crederannosognatori ma non scoraggiatevi: con il sorrisoe con le braccia aperte predicate la Speranza”.

Queste emozioni e questa gioia adessodovremmo trasformarle in azione quotidiana …questa è la sfida più bella che il Papa ci ha lan-ciato!

Lara

(L’alba, il mattino dopo la grande Veglia)

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L’Anno Santo della Misericordia, appe-na conclusosi, è stato davvero un’occasione spe-ciale: Papa Francesco ha infatti voluto che, ol-tre al tradizionale pellegrinaggio a Roma pervarcare la Porta Santa della Basilica di S. Pie-tro, ci fosse la possibilità per i cristiani sparsi intutti i continenti di vivere il Giubileo anche nel-le loro realtà locali. In tutte le diocesi (e anchein Trentino) alcune chiese sono state designatea ospitare una porta santa, proposta come metadel pellegrinaggio dei fedeli della zona.

Nelle Giudicarie è stata destinata ad esse-re chiesa giubilare la parrocchiale di Tione, dovesi sono svolti alcuni momenti di preghiera perle diverse componenti delle realtà parrocchialidelle nostre valli: il Giubileo dei giovani, deipopoli, dei volontari e dei cori parrocchiali.

Domenica 12 giugno, in particolare, si èsvolto il Giubileo degli operatori pastorali deiquattro decanati delle Giudicarie: una celebra-zione giubilare dedicata in particolare ai mem-bri dei consigli parrocchiali e degli affari eco-nomici, ai catechisti, ai lettori e alle guide litur-giche, per dare l’opportunità di riflettere e pre-gare a coloro che quotidianamente si impegna-no a servizio della comunità cristiana.

Alle ore 16.00 molte persone giunte aTione per l’occasione anche dalla nostra UnitàPastorale hanno varcato la soglia della PortaSanta guidati dai numerosi sacerdotigiudicariesi, tra cui il nostro parroco don An-drea. Sono stati poi recitati i Vespri arricchitida una preziosa riflessione del professorGregorio Vivaldelli, biblista e padre di famiglia,docente presso lo Studio Teologico Accademi-co di Trento.

Il teologo, che riesce a fondere in manie-ra straordinaria conoscenza e capacità di in-trattenere, ha offerto ai presenti preziosi inse-gnamenti sulla misericordia. Per prima cosa,Vivaldelli ha sottolineato che la misericordia nonè tanto un’idea, ma quell’ambiente vitale chepermette all’uomo di vivere (come l’acqua per

Giubileo degli operatoripastorali delle Giudicarie

il pesce), perchè èsolo grazie alla mi-sericordia che il Pa-dre ci mostra attra-verso Gesù chepossiamo vivere ve-ramente nel pro-fondo la nostraquotidianità; la misericordia poi può esseremessa in pratica nella nostra vita solo attraver-so la Parola di Dio che dobbiamo cercare diamare sempre di più: solo amandola infatti pos-siamo metterla in pratica senza scoraggiarci allaprima difficoltà.

A partire dal Vangelo dell’adulteraVivaldelli ha poi consegnato uno spunto di ri-flessione sul perdono: Gesù non perdona l’adul-tera e basta; la perdona amandola, volendolebene, insegnandole a non peccare più e a im-parare dai propri errori; è questo l’esempio cheviene presentato a noi cristiani: perdonate sem-pre con il cuore, interessandovi del vostro pros-simo e facendolo sentire amato.

La Misericordia ci permette di andareavanti nella nostra realtà quotidiana.

La Misericordia di Dio ci riporta ogni gior-no nella nostra realtà quotidiana.

Per essere capaci di misericordia dobbia-mo porci in ascolto della Parola di Dio.

Il biblista ha suggerito tre regole per leggere laParola di Dio:

1 – Amare la Parola di Dio

2 – Amare la PAROLA DI DIO

3 - AMARE LA PAROLA DI DIO

La Bibbia ci aiuta innanzitutto a cambia-re noi stessi.

Il Giubileo è un anno straordinario per-ché ciascuno impari ciò che a Dio piace.

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 17

Un anno che ci obbliga a cambiare le no-stre strutture mentali.

Talvolta parlare di Mise-ricordia può dare fastidio,perché pensiamo di nonaver bisogno di Miseri-cordia. In realtà, tut-ti abbiamo bisognodi misericordia.Ogni giorno. Lìdove siamo chiama-ti a vivere.

Dio, la Misericor-dia, ci invita: “Siate mi-sericordiosi”.

Siamo da Lui chiamati a vivere da Dio,perché Dio è Misericordioso.

E davanti alla Misericordia di Gesù nessu-

no ci può condannare, nemmeno la nostra co-scienza.

“Va’, e d’ora in poi nonpeccare più! Tu sei ilbene che puoi fareoggi!”.

Al termine del mo-mento di preghiera,oltre all’indulgenza giu-bilare, ognuno ha po-tuto portare a casa ungrande messaggio per

svolgere con ancora piùtenacia il proprio ministe-

ro nella comunità: la mise-ricordia è qualcosa da vivere ogni gior-

no, nella semplicità, con piccoli grandi gesti; èuno stile di vita, un modo di amare, la manieradi amarci di Dio, il modo con cui dobbiamoamare i fratelli per essere amati.

GM. D. e E.P.

Domenica 28 agosto, il decanato diCondino, ha compiuto il 28° pellegrinaggio alSantuario della Madonna del Lares, con unaparticolarità: in occasione del Giubileo della Mi-sericordia è diventato occasione di ritrovo pertutta la Zona Pastorale, con la partecipazionestraordinaria del vescovo mons. Lauro Tisi e ditanti sacerdoti delle valli Giudicarie.

“Con Maria contempliamo il Volto del-la Misericordia”: così la traccia di preghierache ha guidato il cammino dei pellegrini pro-venienti da tutti i Decanati delle Giudicarie.

Essi hanno raggiunto il Santuario in pro-cessione con canti, preghiere e momenti di ri-flessione, meditando la lettera alla comunità “Si-lenzio e attesa” del nostro Vescovo Lauro, par-tendo a piedi chi dalla Pieve di Rendena, chi

28° pellegrinaggio al Santuario dellaMadonna del Lares

dalla chiesa giubilare di Tione e chi da Zuclo eda Bolbeno.

Nel prato antistante il Santuario, l’arcive-scovo Lauro Tisi ha presieduto la Messa, ac-compagnato dai sacerdoti delle Giudicarie.

«Veniamo da tutta la Zona pastoraledelle Giudicarie per dare una grande provadi fede - ha detto don Fernando Murari parro-co di Tione - importante per tutti noi com-piere opere di misericordia col cuore e con lospirito della Misericordia, che dovrebbero ac-compagnarci in ogni momento della nostravita».

L’Arcivescovo nel suo saluto iniziale hadetto «siamo in questo luogo caro a tutte leGiudicarie»; ha aggiunto «ormai l’azione pa-

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 18

storale richiede un allargamento degli oriz-zonti e una collaborazione, non solo tra isacerdoti ma anche tra le comunità». Nel-l’omelia, ricordando il Siracide, ha detto «il te-sto ci ha ricordato di essere miti e generosi,perché quando la parola non frequenta lestanze dell’ascolto rischia di essere vuota, famale e rischia di uccidere». Ha aggiunto «es-sere miti significa riconoscere l’esistenza de-gli altri, rendere grazie per i volti e le storieche hanno frequentato e costituito ognunodi noi, così la vita ci viene regalata». Infine hadetto «chiediamo a quest’incontro giubilareche lo Spirito Santo metta dentro ognuno dinoi la follia cristiana “l’altro prima di me”, e

“all’altro il meglio di me”.

Nel chiudere il pellegrinaggio il Vescovoha ringraziato tutti per la modalità di «silenzioe raccoglimento» che ha caratterizzato la cele-brazione. Come da tradizione, il pellegrinag-gio è terminato con un momento dolce, unamerenda preparata grazie alla collaborazionedi tante persone, rappresentanti di tutti i deca-nati della nostra Zona Pastorale.

E.P.

I Sacerdoti delleGiudicarie con ilVescovo per la

Messa Giubilare alLares

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Preghiera disuor FaustinaKowalska

a Gesù MisericordiosoO Signore, desidero trasformarmi tutta

nella Tua Misericordia ed essere il riflesso vivo di Te.Che il più grande attributo di Dio, cioè la Sua

incommensurabile Misericordia,giunga al mio prossimo attraverso

il mio cuore e la mia anima.

Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi,in modo che io non nutra mai sospetti e

non giudichi sulla base di apparenze esteriori,ma sappia scorgere ciò che c’è di bello

nell’anima del mio prossimo e gli sia di aiuto.

Aiutami, o Signore, a far sì che il mio udito sia misericordioso,che mi chini sulle necessità del mio prossimo,

che le mie orecchie non siano indifferentiai dolori e ai gemiti del mio prossimo.

Aiutami, o Signore, a far sì che la mia lingua sia misericordiosae non parli mai sfavorevolmente del prossimo,

ma abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono.

Aiutami, o Signore, a far sì che le mie manisiano misericordiose e piene di buone azioni,

in modo che io sappia fare unicamente del bene al prossimoe prenda su di me i lavori più pesanti e più penosi.

Aiutami, o Signore, a far sì che i miei piedi siano misericordiosiIn modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo,

vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza.

Aiutami, o Signore, a far sì che il mio cuore sia misericordioso,in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo.

Alberghi in me la Tua Misericordia, o mio Signore.Diario 163

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Domenica 23 ottobre nel pomeriggio, aTione, presso la Chiesa giubilare, si è celebra-to il Giubileo dei Cori Parrocchiali.

Da tutta la Zona Pastorale delle Giudicariesono pervenute tante persone, in rappresen-tanza dei Cori che nelle diverse comunità svol-gono il servizio del canto, per lodare il Signoreper la sua infinita Misericordia e per vivere unaprofonda esperienza di grazia e di riconcilia-zione.

Riconoscenti a Dio per averci affidato ilservizio dell’animazione del canto e della musi-ca nelle celebrazioni liturgiche delle nostre co-munità, abbiamo voluto chiedergli di poterlosvolgere sempre con umiltà, nell’amore a lui,nella fedeltà alla liturgia e in comunione fra noi.

La celebrazione ha avuto inizio all’ester-no della Chiesa, seguita dal passaggio dellaPorta Santa. Poi l’antico canto dei Vespri.

Mons. Giulio Viviani, maestro per le ce-lebrazioni liturgiche dell’Arcivescovo, ha com-piuto una bella riflessione sul canto.

Egli ha espresso un grazie per il servizioche svolgono i cori, a nome suo personale e anome del Vescovo. I cori sono una realtà vivadella nostra comunità ecclesiale ed è importan-te si possa investire nella formazione di organi-sti, direttori di coro, coristi.

I cori, sia quelli degli adulti, che quelli gio-vanili, sono una “porta” che permette a tantepersone di incontrare Gesù, il Vangelo, la Pa-rola della salvezza. Ogni coro è chiamato a es-sere una porta aperta!

“Agenti” di evangelizzazione. Con i cantipossiamo spalancare i cuori e le menti dei fe-deli.

Un intenso momento di preghiera, ani-mata dal canto, nello spirito della comunione enella gioia dell’incontro con il Risorto!

Elisabetta Pelizzari

Giubileo dei Cori Parrocchiali

Preghiera dei cantori

Signore,fonte di bellezza e ispiratore di ogni arte,

Dio di coloro che cantano le Tue lodi,tutta la terra Ti adora e

intona per Te un cantico nuovo.

La Tua lode sia sulle nostre labbra,per cantare la Tua gloria;

il nostro spirito si accordi alla nostra voce;la Tua verità, rivestita di melodia,

si riversi nel nostro cuore evi desti il fervore che renda

più facile l’incontro con Te nella preghiera.

Il giubilo del canto spirituale,qui sulla terra,

sia preludio della glorificazioneche speriamo innalzare a Te per tutta l’eternità.

Paolo VI

Preghiera del Corista

O Padre, Creatore dell’universo,tu hai posto in ogni cosa

il segno del tuo infinito amoree hai donato alle creature

l’impronta della tua bellezza.

Rendimi autentico cantore del tuo amore,fa’ che con il mio canto sappia esprimere

un poco di quell’armonia sublimeche tu hai posto in tutte le cosee che muove il cielo e la terra

in quell’accordo mirabile che tutto abbraccia.

Fa’ che il mio canto sia semprea servizio della tua lode,

che non mi vanti mai di questo dono,che offra il mio servizio alla Chiesa

senza alcuna vanità e superbia,sapendo di assolvere un dovere d’amore

verso Dio e i fratelli.

Metti nel mio cuore il canto nuovoche sgorga dal cuore del Risorto,

e fa’ che, animato dal tuo Santo Spirito,possa lodarti e farti lodare per la tua unica gloria,

vivendo nel servizio liturgicol’anticipo della liturgia celeste.

Te lo chiedo per Cristo Salvatore nostro,causa e modello del nostro canto.

Amen.Don Marco Frisina

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Martedì 15 novembre, presso la Parroc-chia “Maria Assunta e S. Giovanni Battista” diTione, si è tenuta la veglia di preghiera, per lachiusura dell’Anno della Misericordia, dal tito-lo: “PER ASCIUGARE LE LACRIME”.

La veglia è stata suddivisa in tre fasi(statio): Cimitero – Sosta davanti alla PortaSanta – ingresso nella Chiesa Giubilare, orario20,30.

All’ora d’inizio il Cimitero è pieno di fe-deli venuti da tutte le Giudicarie.

La sera è fredda, quasi rigida, il cielo par-zialmente nuvoloso lascia spazio ad una lunapiena che ci aiuta a leggere il libretto di pre-ghiere ricevuto all’arrivo.

Celebrante è don Fernando, Decano eParroco di Tione, che si avvale della fattiva col-laborazione di don Vincenzo, del coro giovani-le di Tione, dei diaconi e di tutti i Parroci dellavallata.

1.- Statio: Il CimiteroAl canto iniziale, del coro, segue una bre-

ve presentazione di don Fernando del perchési inizia dal cimitero: perché è il luogo prepo-sto delle lacrime di tutti noi.

La lettura del Salmo 129 è a cori alterni.Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv11,3-717-20 33-45) -morte e resurrezione diLazzaro- Don Fernando, nella breve omelia,sottolinea che anche Gesù pianse amaramentela morte dell’amico Lazzaro.

Tutta l’assemblea recita la Preghiera:

“Ti ringraziamo Signore, per tutte le personeche ci erano vicine e così preziose e ci sono

state strappate.Ti ringraziamo Signore,

per tutto l’amore e l’amicizia,che da esse ci sono venuti…”

Il canto del coro accompagna la breve pro-cessione alla...

Chiusura del Giubileo

2.- Statio: La Porta SantaLettura a cori alterni dal Salmo 121“Quale Gioia, quando mi dissero:-Andremo alla casa del Signore -E ora i nostri piedi si fermanoAlle tue porte, Gerusalemme!”

Di seguito viene proposta la lettura: dal-la lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi(1,1-7)

“…Sia benedetto Dio, Padre del Signorenostro Gesù Cristo, Padre misericordio-so e Dio di ogni consolazione! Egli ciconsola in ogni nostra tribolazione…”

Segue una breve riflessione di don Fernando.

Si chiude recitando la preghiera: sonodavanti alle porte della tua chiesa.

Cantando ed in processione si entra in chiesa.

3.- Statio: nella Chiesa GiubilareLettura a cori alterni del Salmo 41“Le lacrime sono mio pane giorno e not-te, mentre mi dicono sempre: - Dov’è iltuo Dio?-

Un Diacono legge il Vangelo di Matteo(5,1-12)

Discorso della montagna: Le Beatitudi-ni.

A commento di questo vangelo viene tra-smessa una registrazione di Papa Francesco.

Poi tutti in piedi recitiamo la PreghieraUniversale con lettura da parte dei parroci edel celebrante:

1.- Per i cristiani perseguitati

2.- Per le persone in imminente pericolo dimorte,torturate, schiavizzate, soggette allesperimentazioni mediche

3.- Per le vittime di guerra, terrorismo e di vio-lenza

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4.- Per i bambini abusati o giovani ai quali ètolta l’infanzia

5.- Per tutti coloro che soffrono nel fisico peruna malattia grave, per le persone disabili eper tutte le loro famiglie

6.- Per tutti coloro che sono accusati ingiusta-mente, gli innocenti,incarcerati,coloro che han-no subito ingiustizie

7.- Per coloro che sono abbandonati edimenticati,depressi e disperati,angosciati esfiduciati

8.- Per gli oppressi da diverse dipendenze

9.- Per le famiglie che hanno perso figli primao dopo la nascita,che piangono un morto

10.- Per le persone separate dalle loro famigliee dai loro cari,coloro che hanno perso la casa,lapatria,il lavoro,la famigliaper diverse cause

Si termina con il canto del Padre No-stro.

Conclusione dell’Anno Della Mise-ricordia nella Chiesa Giubilare di Tione

don Fernando: “ringraziamo con gioia Dio,Padre del nostro Signore Gesù Cristo”,perché in questo anno di grazia “ci ha bene-detti con ogni benedizione spirituale neicieli in Cristo”.

Prosegue elencando le celebrazioni inquesta Chiesa Giubilare :

- Tutti i primi sabati del mese: il sabato del per-dono.

- Domenica 21 febbraio: il Giubileo dei Popoli.

- Sabato 14 maggio: il Giubileo dei Giovani.

- Domenica 12 giugno: il Giubileo degli opera-tori pastorali.

- Domenica 23 ottobre: il giubileo dei cori par-rocchiali.

Poi ci sono state le Giornate Giubilari partico-lari.

- Domenica 26 giugno Solennità di San Vigilioa Spiazzo.

- Domenica 28 agosto pellegrinaggio al San-tuario della Madonna del Lares con il VescovoLauro.

- Mercoledì 14 settembre Festa dell’Esaltazio-ne della Santa Croce a Santa Croce del Bleggio.

Segue il canto dell’assemblea delMagnificat.

Si conclude con la benedizione impartitada don Fernando.

I parroci scendono fra i fedeli scambian-do con loro il segno della pace.

Si termina che il campanile rintocca le 22.

Beati quelli che ascoltano laparola di Dio e la vivono ogni giorno.

25.11.2016 - GGF

La croce fatta con il legno dei barconi degliimmigrati di Lampedusa sul palcoall’Assemblea Diocesana di inizio

dell’Anno Pastorale.Tema: Fraternità e comunità

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In questi ultimi mesi il nostro Gruppo èstato chiamato sia ad intensificare gli incontridi riflessione e programmazione, maanche ad accogliere e partecipare anumerose proposte sia a livello deca-nale, che zonale che diocesano.

Domenica 29 maggio 2016:abbiamo partecipato alla “FESTA DEIPOPOLI”. Questa celebrazione è sta-ta molto importante perché ci ha ar-ricchito molto e ci ha aiutato a scopri-re che la relazione con gli altri è sem-pre positiva, se siamo pieni di fede eamore per l’altro.

Il mese di ottobre vienesolennizzato dalla Chiesa universale nelricordo delle missioni: è stato per noiun mese impegnativo ma ricco di sod-disfazioni. Ogni settimana il CentroMissionario Diocesano ha proposto al-l’intera comunità cristiana un tema spe-cifico per ogni domenica: Contemplazione, Vo-cazione, Annuncio, Carità e Ringraziamento.Come Gruppo abbiamo inserito, in ogni do-menica una intenzione particolare nella preghie-ra dei fedeli.

Durante la Giornata Missionaria Mondia-le che abbiamo vissuto a Storo, oltre all’inten-zione di preghiere è stato portato come dono –

Notizie dal GruppoMissionario

per l’offertorio – un mappamondo, per ricor-darci che la Chiesa in-vita i suoi figli ad ab-bracciare tutto il mon-do nella comune pre-ghiera ed in un gesto dicarità verso quanti sononella miseria o nella sof-ferenza per la guerra, ilterremoto, e numerosieventi naturali dramma-tici.

Sabato 08 otto-bre: Veglia MissionariaDiocesana in Duomo aTrento. I Missionari inpartenza ci hanno do-nato una testimonianzaforte: ci hanno invitatoa vivere nel nostro quo-tidiano tre verbi:

Vedere l’urgenza di evangelizzare il mondo;Fermarsi: il fratello ci chiede ” Vieni da noi”…non ci chiede solo offerte, ma specialmenteamicizia, comprensione, solidarietà;Toccare: lasciarsi toccare per sentire il caloredella mano dell’altro…Condivisione e Gratui-tà! Dopo la celebrazione, è seguito un momen-to di incontro amichevole nella piazza del Duo-mo; abbiamo così avuto la gioia di salutare il

Vescovo Lauro che ha gra-dito la nostra presenza spe-cialmente perché, assiemeal gruppo di Vermiglio era-vamo fra i più lontani daTrento.

Domenica 09 otto-bre: abbiamo partecipato,su invito della Pro loco, al“Festival della polenta”. Ilnostro menù è stato: polen-ta e “cocepì”. Sullo spaven-tapasseri, si leggevano le

Indiani colGruppo diStoro

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parole “Spaventapasseri missionario – custodedel cibo”. Abbiamo raggiunto un buon risulta-to di partecipazione ed ottenuto un gradito rin-graziamento da parte della Pro loco per la no-stra attiva presenza all’evento.

Mercoledì 12 ottobre: abbiamo anti-cipato la celebrazione della Giornata Missiona-ria Mondiale di domenica 23 ottobre, con larecita del “Rosario missionario”, l’introduzio-ne alla Santa Messa, con la preghiera dei fede-li. Grazie a don Andrea che ha reso davvero“missionaria” la celebrazione eucaristica.

Mercoledì 26 ottobre: Veglia missio-naria decanale a Condino con la testimonianzadel Missionario Verbita che ci ha aiutato a sco-prire gesti concreti di misericordia nella vita quo-tidiana ed ha richiamato la nostra responsabili-tà verso quanti soffrono sia accanto a noi chenel mondo intero.

Mercoledì 2 novembre, Festa dellaCommemorazione dei Fedeli Defunti: abbiamoorganizzato la lotteria che ci ha dato buoni ri-sultati.

Domenica 27 novembre: prima do-menica di Avvento. Abbiamo messo in venditai ceppi natalizi.

Mercatino di Natale: a partire dallaFesta dell’Immacolata, 8 dicembre e nei giornisuccessivi: 9 - 10 e 11 DICEMBRE, come or-mai da tempo ripetiamo, quest’anno, accantoai soliti prodotti, sono stati presentati anchemanufatti diversi.

Ci è giunta da parte di Giovanni Cellanauna lettera in ricordo del fratello Padre Franco

AL GRUPPO MISSIONARIO DI STORO

E’ con gratitudine che mi permetto disalutare tutti coloro che hanno ritenuto dimantenere vivo un rapporto con P. Franco,devolvendo le loro offerte da portare inKenya a Wamba, per continuare l’opera e leattività che P. Franco aveva programmato esono state interrotte dalla sua malattia.

Con mia sorella Anna, mio cognatoFranco Santi e gli amici di Africa Rafiki diTione e Africa Jepe Moyo di Firenze, abbia-mo sempre ricordato che il nostro contribu-to in aiuti alimentari o in moneta, erano frut-to della sensibilità e della generosità di pa-renti, amici e persone buone delle nostre vallie dei nostri paesi. Per questo ci è stato dettodi portare un grande grazie, unito al ricordonella preghiera. Per dare giusto senso all’uti-lizzo delle offerte ricevute dalla parrocchiadi Tiarno, da gruppi diversi e da privati daportare poi a Wamba, ecco un elenco dei variinterventi concretizzati:

NB! Segue un dettagliato e lungo elenco bendocumentato…

Nella lettera inoltre troviamo scritto: “Inoccasione di quanti hanno voluto accompa-gnare idealmente le ceneri di P. Franco inKenia, contribuendo con le loro offerte perl’acquisto di tre culle termiche già program-mate da P. Franco, che ne aveva previste die-ci, riuscendo a realizzarne solo tre per man-canza di mezzi finanziari e malattia”. (NB!Quest’ultimo intervento è stato sostenuto dalGruppo Missionario di Storo).

…Chiedendo da P. Franco una benedi-zione dal cielo, saluto cordialmente e ringra-zio.

Maggio 2016Giovanni Cellana

Don TINO scrive dal Ciad:01 ottobre 2016

Festa di Santa Teresa del Bambin Gesù,patrona delle missioni

O Padre, che apri il tuo regno ai piccoliet agli umili,

donaci di camminare sui passi disanta Teresa del Bambin Gesù

per ottenere la rivelazione della tua gloria.(Orazione del giorno)

Carissimi,

vi scrivo per augurarvi un buon ottobremissionario. Qui la stagione delle piogge vol-

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ge al termine, così riprendiamo le normaliattività parrocchiali per catechisti, giovani,bambini e giovani famiglie. Quest’anno cometema particolare abbiamo preso la liturgia:mi rendo conto sempre di più che le comuni-tà dove la preghiera comunitaria non è pre-parata e celebrata con il coinvolgimento ditutti, nemmeno le altre attività funzionano;perciò vorremmo passare da comunità doveil catechista fa tutto, a comunità dove cia-scuno fa la sua parte. La scuola haalfabetizzato tante persone ed è ora possibi-le che il catechista si impegni solo nell’an-nuncio della Parola e che altri prendano ilruolo di animatore della preghiera, di letto-re, di corista, di pregare presso le personemalate, di attenzione agli anziani…

Non che la carità sia dimenticata, in set-tembre un folto gruppo di persone ha fattola sua entrata ufficiale nella “Caritas” conrappresentanti di quasi tutte le comunità.

La scuola elementare presenta ognianno più difficoltà: per 800 allievi lo stato cidarà un solo maestro; il direttore che facevabene il suo lavoro è stato “promosso” assie-me ad uno dei maestri più anziani. “Non”potevano rifiutare un impiego piùremunerativo dove si lavora molto meno!

Abbiamo aumentato il costo dell’iscri-zione e speriamo che questo non porti nes-suno a lasciare la scuola. La costituzioneciadiana (del Ciad) dice che la scuola è “ob-bligatoria e gratuita per tutti”, ma di certonon nella realtà. Fino che il vostro aiuto nonmancherà ci sarà anche il corso del pomerig-

gio che aiuta molto. Mentre sto scrivendo lacomunità sta terminando la costruzione delloro magazzino comunitario per una migliorgestione dei raccolti, per far sì che le fatichedei contadini non siano messe a frutto total-mente dai commercianti.

Io sto bene, ma il mese di agosto lamalaria mi ha molto disturbato. La missionedella diocesi di Trento in Ciad è in buonaforma; ogni anno i battezzati aumentano del10% e solo Keuni ha più di 1000 adulti neipercorsi di catechesi. Come vi ho già scrittoaltre volte il percorso di catechesi è assai esi-gente con differenti tappe, controllo di co-noscenza e di come il catecumeno vive la fedenel quotidiano, ma la severità non li scorag-gia. Tuttavia la crisi di vocazione trentina sifa sentire anche in Ciad e non so (non sonoio a decidere) se ci saranno altri sacerdoti dainviare. Altri paesi africani come il Burundi,la Nigeria, il Congo hanno vocazioni sacer-dotali e saranno loro a sostenere la giovanis-sima chiesa ciadiana.

Il mese missionario ci invita ad allarga-re lo sguardo a tutto il mondo: l’infinita guer-ra in Siria ci faccia accogliere quella gentecome profughi speciali. Le armi con le qualisono oppressi sono fabbricate anche in Ita-lia.

L’Africa è considerata il continente perl’energia del futuro, che si parli di petrolio odi uranio o di materie prime in generale etutti i paesi occidentali cercano di influenza-re la politica africana con tutti i mezzi possi-bili. America, Francia, Giappone hanno un

Magazzino comunitarioin costruzione

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meeting annuale al quale sono invitati tutti icapi di stato africani, ma sappiamo bene chenon temono di utilizzare anche mezzi più na-scosti che provocano guerre, rivoluzioni, sof-ferenze agli ultimi della società. Sono pochii paesi africani dove il cambio al potere pas-sa attraverso le elezioni e dove le elezioni sisvolgono non c’è nessuna trasparenza.

In questi mesi di fine anno lo sguardo èverso il grande Congo dove già le zone diestrazione del coltan (minerale raro utilizzatonell’indusria elettronica dei telefonini) sono inguerra da anni. Ci dovrebbero essere le ele-zioni e secondo la loro costituzione, il Presi-dente Kabila non può ricandidarsi per unterzo mandato, perciò non le sta organizzan-

do. Nonostante i richiami alla pace e lo sfor-zo di mediazione della chiesa cattolica, la vio-lenza sta prendendo piede. La guerra fa sem-pre la voce grossa più della pace, l’India diGandhi in settembre ha speso 8 miliardi dieuro per acquistare aerei da guerra francesie cercavo di calcolare quante polentecarbonere si potrebbero fare con quei soldi…Come dice Papa Francesco: “Non lasciamo-ci rubare la speranza” guardiamo a tutto ilbene che c’è e che noi possiamo ancor co-struire un mondo migliore a partire dalle per-sone che ci sono più vicine.

Buon ottobre missionario a tutti voi ami-ci miei carissimi.

Mbay se sesi, don Tino

Don Tino con lasua gente

Buon Natale○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

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Giovedì 9 giugno 2016 si è svolta la gitadei ministranti e collaboratori delle nostre par-rocchie. Un centinaio i partecipanti della no-stra Unità Pastorale! Causa le cattive previsio-ni del tempo si è ben pensato di invertire l’ordi-ne del programma. Pertanto prima tappa dellagiornata è stata il Parco dei divertimenti diMirabilandia a Bergamo. Alcune ore trascorsea giocare spensierati in spirito di amicizia!

Nel pomeriggio sul pullman in direzionedel Santuario di Santa Maria del Fonte diCaravaggio.

Lì abbiamo partecipato alla Santa Messae visitato il Santuario, dopo aver ascoltato ilrettore che ci ha brevemente narrato la storia.Una Chiesa Giubilare, un luogo dove Maria èapparsa per portare Misericordia!

“…per sette anni ho implorato dal mio Figliomisericordia per le iniquità degli uomini...

Voglio che tu dica che digiunino a pane e ac-qua ogni venerdì e che, passato il vespro, cele-brino il sabato in riconoscenza per i molti egrandi favori ottenuti dal mio Figlio per miaintercessione. ...Confermerò con segni cosìgrandi le tue parole, che nessuno dubiterà chetu hai detto la verità”.

Gita decanale dei Chierichetti

Questo è, nel linguaggio proprio dell’epo-ca, il messaggio essenziale portato a GiannettaVaroli dalla Vergine Maria il 26 maggio 1432quando le apparve al prato Mazzolengo pressoCaravaggio alle ore cinque della sera.

Da allora un afflusso ininterrotto di fedelie malati segna la storia secolare del Santuariodi S. Maria del Fonte in Caravaggio.

Dov’era apparsa la Madonna sgorgò unafonte d’acqua, da allora continuamente attinta,segno dell’abbondanza della grazia divina e dellamaterna intercessione della madre del Signo-re.

L’imponente Basilica con il maestoso vialeche vi conduce, gli ampi piazzali e portici of-frono ai pellegrini il luogo ideale per la sosta dipreghiera, la celebrazione della riconciliazionee penitenza, l’invocazione della guarigione in-teriore e fisica, la gratitudine festosa per le gra-zie ricevute.

Terminata la visita, abbiamo raggiunto ipullman e subito dopo ha iniziato a piovere ab-bondantemente. Il Signore ci ha concesso ditrascorrere una giornata intensa e bella! Ren-diamo grazie!

E.P.

Storo: particolare delpresepio 2015 alla Piasola

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dalle comunità parrocchialidell’Unità Pastorale

Domenica 23 ottobre si è celebrata laFesta degli anniversari di matrimonio.

Presso la Chiesa di San Floriano a Storo,23 coppie di sposi, in rappresentanza di tuttele coppie di sposi della nostra Unità Pastoralehanno rinnovato davanti al Signore e davantialla comunità le promesse nuziali.

Don Andrea, mentre spiegava la Paroladel giorno, ha sottolineato come il linguaggiodella gratuità, del servizio e dell’amore verso ilfratello che ci sta accanto sia fondamentale perinvestire bene la nostra vita.

Il Vangelo regala speranza e gioia a tutti!Anche alle coppie di sposi presenti.

La vita di coppia insegna ad uscire dal-l’egoismo del cuore, per tuffarci nel cuore del-l’altro.

In Cristo, con Cristo e per Cristo, Amoredonato, possiamo imparare ogni giorno il lin-guaggio dell’altro e diventare missionari in fa-miglia, nella nostra comunità e nel mondo.

La Santa Messa, animata dal Coro del-l’Unità Pastorale, è proseguita con la preghie-ra per tutti gli sposi e per la 90° Giornata Mis-sionaria Mondiale.

Al termine della celebrazione la festa ècontinuata con la foto ricordo e con un rinfre-sco sul sagrato, reso possibile, grazie alla colla-borazione con il gruppo Alpini di Storo che haallestito il tendone, grazie alla nostra “squadracuochi” e al servizio ai tavoli di giovani e ado-lescenti!

E.P.

Festa degli anniversari di matrimonio

Preghiera per gli sposi

Signore Dio,tu che per amore ci hai creati uomo e donnae ci hai fatti a tua immagine e somiglianza,

aiutaci a vivere in pienezzai sentimenti che ci uniscono.

Tu che sei sorgente di ogni amore umano,facci avvertire, sempre, la tua dolcee discreta presenza in mezzo a noi.

Rendici segni evidentidel tuo “essere” con ogni uomo.

Tu che sei Padre, Figlio e Spirito Santo,fonte di comunione vera e di amore infinito,

dacci la forza di superare, sempre, ogni prova.

Aiutaci a costruire, giorno dopo giorno,la nostra casa sulla tua roccia.

Fa’ che diventi luogo di amicizia,di condivisione e di ascolto

della tua Parola e delle parole dei fratelli.

Grazie, Signore,perché ci hai dato l’amore

capace di cambiare la sostanza delle cose.

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Le coppie che hanno rinnovato il loro “Sì!”

anni sposo sposa comunità60° Demadonna Mario Giovanelli Rita STORO60° Igini Carlo Beltramolli Norma LODRONE60° Piccinelli Luigi Bordiga Francesca DARZO55° Parmiani Giorgio Giacometti Carla DARZO55° Armanini Angelo Giovanelli Lucia STORO50° Carraro Renato Calcari Carolina STORO50° Bonomini Mario Caterina Martelletti STORO50° Piccinelli Antonio Zaninelli Maria DARZO50° Tonini Mario Carrera Rita STORO45° Zanetti Giuliano Canetti Annamaria LODRONE40° Scarpari Lorenzo Zontini Angela STORO40° Ferretti Costante Donati Viviana STORO40° Fedrizzi Renato Piani Mariagrazia BAITONI40° Giovanelli Claudio Mazzotta Anna STORO40° Zontini Franco Grassi Giuseppina STORO30° Jacomella Alfredo Malcotti Catia STORO25° Giovanelli Giovanni Bondoni Giovanna STORO25° Zocchi Stefano Ribaga Mirka STORO25° Lorenzi Valerio Giovanelli Domenica STORO20° Quarta Giovanni Zanetti Aurora STORO15° Grassi Andrea Scalvini Nadia LODRONE15° Giovanelli Gildo Beltramolli Sandra STORO10° Zocchi Giorgio Cortella Bruna STORO

Foto Sai

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Domenica 9 ottobre scorso per tutta lanostra Unità Pastorale è ripreso il camminodella catechesi.

In questo anno pastorale desideriamo an-nunciare Gesù ai nostri bambini e ragazzi, edu-cando alla memoria attraverso i racconti.

“RACCONTAMI CON GIOIA!”: questoè lo slogan che ci accompagnerà nel corso diquesti mesi.

Nella nostra epoca tecnologica viene sem-pre meno la capacità di narrare e di raccontarevita.

Senza racconti non c’è gusto per la vita,senza racconti non c’è memoria.

La fede cristiana è la narrazione di ciòche Dio ha fatto per noi, è la storia di Dio connoi, la storia di un evento che dà a pensare.

Papa Francesco ci ricorda questo; abbia-mo una sola cosa da raccontare, il kerigma, ilprimo annuncio: «Abbiamo riscoperto cheanche nella catechesi ha un ruolo fondamen-tale il primo annuncio o “kerygma”, che deveoccupare il centro dell’attività evangeliz-zatrice e di ogni intento di rinnovamento ec-clesiale… Sulla bocca del catechista tornasempre a risuonare il primo annuncio: “GesùCristo ti ama, ha dato la sua vita persalvarti, e adesso è vivo al tuo fiancoogni giorno, per illuminarti, per raffor-zarti, per liberarti”». (Evangelii gaudium,164).

La fede cristiana è una storia:l’autocomunicazione di Dio all’uomo nel suoFiglio morto e risorto per noi.

La fede cristiana è la storia di una relazio-ne, di un rapporto.

Dai percorsi di catechesi….

RACCONTAMI CON GIOIA

La catechesi deve sempre avere al suocentro la Parola di Dio, i racconti biblici.

Come catechisti desideriamo che la Bib-bia diventi sempre più il canto fermo di ogninostro incontro con i bambini e ragazzi che cisono stati affidati.

Questa è la catechesi: ascoltare racconti,offrire il Racconto, autorizzare nuovi racconti.

La catechesi non vuol creare delle foto-copie, ma aprire nuovi percorsi.

Noi non sappiamo come i nostri raccontidaranno frutto. Ma di una cosa siamo sicuri: cipenserà lo Spirito Santo a scrivere una nuovastoria di salvezza nella vita di coloro che abbia-mo accompagnato, anche se non li rivedremopiù, anche se all’apparenza avranno lasciato lafede.

Quel Racconto continuerà a risuonare inloro e li aiuterà a stare nella vita con speranza.E questo ci basta, ci deve bastare.

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E ora … RACCONTIAMO CON GIO-IA, a catechesi e in famiglia, la nascita del DivinBambino, il Messia, il vero Re, il Figlio di Dio.

ACCOGLIAMO CON GIOIA il Dio-con-noi!

Buon Natale!

E. P.

Il legno, Signore, ha segnato inqualche modo la Tua vita.

“Un virgulto spunterà dal tronco di Iesse”così annunciava il profeta Isaia.E poiché l’uomo era incapace di innalzarsi finoa Dio,Dio si abbassò fino all’uomo…

“…e il Verbo si fece carne epose la sua dimora in mezzo a noi”.Nascesti Gesù a Betlemme, casa del pane,e la tua culla fu il legno di una mangiatoia.

Il legno di una barca, invece, accompagnòil tuo cammino tra gli uomini:conoscesti Pietro e i tuoi primi amicilungo le rive di un lago mentre erano intentia sistemare le reti nelle loro barche…

la barca di Pietro fu testimone della tuapredicazione,dei tuoi miracoli…la barca di Pietro cullò tante volteil tuo sonno e custodì le tue preghiere.

Sul legno di una croce fosti innalzato percaricarti delle nostre sofferenze e addossarti inostri dolori.Una mangiatoia, una barca, una croce:sono i luoghi verso cui volgere lo sguardo…sono i luoghi terreni dove Cristo ha raccoltotutte le lacrime e le miserie del mondo…prima di asciugare il pianto dell’uomocon il calore della risurrezione.

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Nell’ottica della collaborazione tra i cate-chisti di diverse parrocchie e tra i vari gruppi diragazzi, noi catechisti dei ragazzi delle medie diDarzo, Baitoni e Bondone abbiamo deciso diorganizzare un’uscita in montagna sabato 4giugno.

A conclusione del percorso di catechesiabbiamo infatti pensato di organizzare un’atti-vità di svago e divertimento ma anche di pre-ghiera e riflessione presso la località Alpo diBondone. Una giornata in montagna infattipermette di unire attività fisica, tempo trascor-so nella natura, bellissimi paesaggi, piacevolimomenti con amici e conoscenti e riflessionesu se stessi, gli altri e Dio.

La montagna, proprio perché salire signi-fica elevarsi fisicamente più in alto verso il cie-lo, aiuta la nostra anima ad elevarsi verso Dio,a contemplare la natura e le opere del Creato-re e a innalzare al Signore una preghiera dilode e ringraziamento. Ci siamo quindi ritrova-ti - eravamo circa una quarantina tra ragazzi ecatechisti - alle 8.30 a Bondone, da dove sia-mo partiti a piedi verso la località Alpo, seguen-do la strada e i sentieri, immersi nel bosco.

Tre sono stati i momenti di sosta per ri-flettere insieme sulla necessità di rispettare il

Escursione all’Alpo di Bondone

creato, che è casa che ci ospita, anche alla lucedell’enciclica Laudato Sii di Papa Francesco delmaggio 2015.

Facendoci aiutare dai Salmi (in particola-re dal Salmo 8, un’autentica preghiera di lodea Dio per l’opera di creazione del mondo), ab-biamo invocato Maria e i Santi (tra cui France-sco d’Assisi) perché ci aiutino ad essere sem-pre consapevoli della bellezza del mondo checi circonda, dei suoi problemi e di come prova-re a risolverli.

Tra le canzoni che abbiamo intonato e lechiacchiere tra di noi - questa occasione ci hapermesso infatti di conoscerci meglio e di ren-dere più forte il legame che ci unisce - siamogiunti per l’ora di pranzo a Malga Alpo diBondone, dove è stato gentilmente allestito ilbuonissimo pranzo a base di salumi, pastasciuttae dolci. Sulla via del ritorno il tempo, che du-rante la salita è stato clemente, non ci ha ri-sparmiati e abbiamo dovuto accelerare la di-scesa per evitare la pioggia. Nonostante ciò, èstata comunque una giornata molto piacevolee, ci auguriamo, utile ai nostri ragazzi per ap-profondire il proprio rapporto con se stessi,con i loro amici, i catechisti, le loro montagnee il nostro Dio.

Gianmarco Donati

Un Buon Natale con laneve sul presepio 2015 a

Prael di Storo

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Quest’anno, dopo i tre turni di campeg-gio e prima del campeggio adolescenti, la CasaAlpina don Vigilio Flabbi a Faserno ha ospita-to il primo campeggio per famiglie dall’11 al13 agosto.

L’esperienza è stata sostenuta dal Consi-glio dell’Unità Pastorale Madonna dell’Aiutovisto le continue sfide e le difficoltà incontroalle quali vanno sempre più le famiglie del gior-no d’oggi anche nei nostri paesi, ed era apertaa tutte le famiglie della zona e non. È stataun’occasione formativa per genitori, adulti ecoppie dal titolo

ALLA SCOPERTA DELLAFAMIGLIA IN CAMPEGGIO

QUANDO LA COPPIADIVENTA FAMIGLIA:

… QUALCOSA INIZIA, QUALCOSA FINISCE,QUALCOSA CAMBIA…DENTRO E FRA DI NOI

Ben 48 sono stati i partecipanti, di cui24 adulti e 24 tra bambini e ragazzi.

Il tutto è iniziato il giovedì pomeriggio conaccoglienza, aperitivo e sistemazione camere.

Il primo falò nel dopocena è stato carat-terizzato soprattutto da bans, canti e giochi,dedicato ai ragazzi e agli adulti nostalgici delcampeggio.

La mattinata di sabato è stata dedicata aduna passeggiata fino allamalga di Vacil dove i cuo-chi Romina e Davide, cihanno rifocillato con unbuon pranzetto.

Subito dopo pranzomentre i bambini e i ragazzicon gli assistenti Marina,Thomas, Leonardo e Fabia,si divertivano cercando ranenei laghetti vicino alla malgaper poi fare ritorno nel tar-do pomeriggio, i genitori di

Alla scoperta dellafamiglia in campeggio

sono “fion-dati”, anchetrovando fun-ghi, in colo-nia dove ciattendeva ilnostro esper-to: FlavioAntolini, che si occupa di formazione e comu-nicazione in diversi settori fra cui la gestionedei conflitti e comunicazione nell’ambito fami-liare e sociale.

Flavio ci ha guidato con lavori di gruppo… creativo (uomini-donne e misto) sulla nostracomunicazione e sul cambiamento che questaha avuto con l’arrivo dei figli. È riuscito a farciparlare di cosa è successo all’interno delle cop-pie quando queste sono diventate famiglia, cosaè cambiato, cosa è finito e cosa si è trasforma-to.

Il sabato mattina i lavori sono continuaticon un’esposizione creativa dei propri lavori digruppo e dopo i commenti di Flavio e la sintesisui principali concetti, ci ha dato alcuni sugge-rimenti da condividere e portare a casa per vi-vere al meglio la propria famiglia, per comuni-care e per utilizzare al meglio il tempo.

Fra un incontro e un altro, sono state or-ganizzate diverse attività: passeggiate (non po-teva mancare Casina Merla), giochi tra genito-

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ri e figli, per creare interazione interge-nerazionale; la seconda serata ha visto gli ani-matori del gruppo adolescenti organizzare ungrande gioco notturno, guidando le varie cop-pie a rincorrersi per i prati di Faserno al chia-rore delle pile ed esibirsi in diverse prove perpoter guadagnare le tanto agognate pepite.

Nei vari momenti della giornata non po-tevano mancare le tipiche alzabandiera eammainabandiera con il canto e la riflessionedel giorno.

Di seguito riporto un commento inviatoda una mamma a seguito di questa esperienza:

“E’ ormai passato un mese e sento an-cora vivo il desiderio di ringraziare per averpotuto vivere come famiglia l’esperienza delcampeggio a Faserno. Anche i nostri figli celo ricordano quando, durante il gioco, li sen-tiamo ancora canticchiare qualchecanzoncina del campeggio, o fare il ban de“la famiglia Sappo”, o urlare: “Beato chi viveda campione!”.

Quando ci siamo iscritti ave-vo paura che soprattutto loronon sapessero adattarsi, ma piùgrande è stato lo stupore nelvederli, già la prima sera, infi-larsi nel sacco a pelo in camera-ta per ascoltare le storie dellabuona notte... E poi trovarli an-che addormentati! Ancora mi fasorridere pensare a mia figlia ditre anni, fiera del suo fazzolettoarancione, che era la prima cosa

che le importava indossare la mattina, senzainizialmente sapere bene a che cosa servisse:“Perché ci hanno dato il fazzoletto mamma?Dobbiamo soffiarci il naso?”.

È stato per me molto emozionante ilprimo quadrato che abbiamo fatto, quellodella sera con l’ammaina bandiera: io chenon ero mai stata a Faserno avevo i brividilungo la schiena durante il canto a Maria.Mi domandavo cosa stesse provando miomarito e gli altri che in gioventù avevano piùvolte vissuto questa esperienza... Bello ilquadrato della mattina con il divertentissi-mo “riscaldamento muscolare” e la preghie-ra e la riflessione guidate da don Andrea.

E che agitazione al richiamo della cam-panella!

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Un momento che ricordocon tanta gratitudine è stata lacondivisione delle nostre “espe-rienze” tra adulti, che per me eragià cominciata durante la cammi-nata di ritorno da Vacil. Ci siamomessi in gioco, abbiamo accoltole proposte di lavoro del dott.Antolini e ne è uscita una bellis-sima riflessione sul nostro mododi comunicare e sull’utilizzo delnostro tempo.

Insieme ci siamo anche di-vertiti con i bans e i canti del falò,con il grande gioco notturno epiccoli assaggi di giochi da cam-peggio.

Abbiamo avuto l’occasione di insegna-re ai nostri figli che anche le cose più sempli-ci, se vissute insieme, possono diventare stra-ordinarie. E ce l’ha confermato mio figlio di5 anni quando, alla domanda su che cosa glifosse piaciuto di più del campeggio, ci ha ri-sposto: “Lavarmi i denti!”.

Un sincero grazie a chi ha organizzato,agli animatori che ci hanno aiutato con gran-de disponibilità e simpatia, ai cuochi, all’in-

stancabile direttrice “su una gamba sola” e aChi dall’alto ha guadato e benedetto tuttoquesto!”

Grazie a tutti quelli che hanno credutoin questa proposta e a coloro che hanno fat-to di tutto perché si potesse realizzare inmodo egregio.

Arrivederci alla prossima edizione.

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Santa Cecilia 2016

Come ormai tradizione consolidata, nelsabato che precede il 22 novembre, giornatain cui la Chiesa celebra la memoria di SantaCecilia, patrona della musica e del canto, i CoriParrocchiali dell’Unità Pastorale si sono ritro-vati, quest’anno nella Chiesa parrocchiale diLodrone, per pregare insieme cantando e chie-dere a Dio, per intercessione della Santa, direnderli degni di cantare le Sue lodi, con cantiche si traducono in lode a Dio e alla vita.

Anche durante il giubileo delle corali diquest’anno è stata ricordata la gioia e la forzadel canto; importante è il servizio prestato daicoristi che non è cosa secondaria nella vita del-la Chiesa perché può essere realmente unaforma di nuova evangelizzazione

S. Agostino diceva “ Canta, canta e cam-mina, non fermarti e non voltarti indietro: ri-volgiti al Signore. Possa la tua vita essere sem-pre un canto di gioia e lode al Signore!”

Prima dell’inizio della Messa, ultima del-l’anno liturgico nella quale si celebra la festa diCristo Re , Stefano Manzoni propone un bra-no all’organo, e precisamente una Pastoralecomposta verso la fine del 1600, che crea un’at-mosfera di serenità, silenzio e raccoglimentotra le numerose persone presenti.

Successivamente interviene il coro, ac-compagnato all’organo da Filippo Zanetti, cheesegue due canti di Mons. Marco Frisina: LA

VERA GIOIA e SALDO È IL MIO CUORE.

La Messa è preceduta dalla preghiera delcorista letta da tutto il coro, come rinnovo del-l’impegno preso :”Fà che il mio canto sia sem-pre a servizio della tua lode, che non mi vantimai di questo dono, che offra il mio servizioalla Chiesa senza alcuna vanità e superbia, sa-pendo di assolvere un dovere d’amore versoDio e i fratelli”.

Il coro accompagna poi la celebrazionecon canti ricchi di significati spirituali che aiu-tano a pregare. Non mancano il ricordo e lapreghiera per tutti i coristi che ora cantano nellagloria di Dio.

Don Andrea ha infine ringraziato di cuo-re tutti i coristi per l’impegno e la passione di-mostrati nel servizio del canto, segno concretodi Unità Pastorale.

Infine i coristi, con familiari e simpatiz-zanti, si sono trova-ti con don Andreaper festeggiare in-sieme S. Cecilia conmusica e canti variin allegria, ottimacena e squisito dol-ce!

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dalle comunità parrocchialiStoro

Da più di un anno nella comunità di Storosi è costituito un nuovo gruppo di bambini ebambine che aiutano don Andrea nel serviziodelle celebrazioni eucaristiche.

Il servizio liturgico del ministrante è im-portante all’interno di ogni comunità parroc-chiale, soprattutto nella Messa domenicale, maanche nelle messe feriali.

Circa venticinque coloro che, tra vecchiee nuove leve, hanno risposto con gioia all’invi-to di mettersi a disposizione per questo servi-zio prezioso.

Coordinati da Adriano Candioli e dal gio-vane Lorenzo Cimarolli il gruppo è organizza-to a turni, per garantire durante l’anno e nellevarie celebrazioni un degno servizio attorno al-l’altare. Con gioia i piccoli hanno conosciuto eimparato a svolgere le diverse azioni liturgichee continuano a servire sia nelle celebrazioni par-rocchiali che di Unità Pastorale.

Nello scorso mese di maggio, a chiusuradell’anno pastorale 2015-16, abbiamo fatto fe-sta, con un pranzo e un momento diintrattenimento ben riuscito che ha favorito laconoscenza reciproca, il dialogo tra bambini efamiglie e parroco. Un’esperienza da ripeteree allargare all’intera Unità Pastorale.

Ora un nuovo anno pastorale è iniziato edesideriamo che nuovi ministranti si mettano adisposizione per servire Gesù attraverso il par-roco, per imparare a pregare meglio e per aiu-tare l’assemblea a fare altrettanto!

Possa essere per tutti e per ciascuno unabella esperienza che rafforza l’amicizia con Gesùe con i fratelli!

Il gruppo liturgicodella Parrocchia San Floriano -Storo-

Notizie dal gruppochierichetti

Il ministrante …Il ministrante: è vicino al sacerdote;guarda il sacerdote;risponde al sacerdote; aiuta il sacerdote;ascolta il sacerdote; prega con il sacerdote.Il ministrante indossa una veste,per dire a tutti che è pronto a servire.Il ministrante è un “attore”, non perché è al centrodell’attenzione, o perché attira su di sé gli sguardidegli altri, ma perché è una persona attiva,che agisce, sempre pronto a servire il sacerdote.

Il ministrante non è mai distratto,ma è interessato nel partecipare alla Santa Messa,perché sa dove si trova e sa con Chi si trova.Non può essere quindi indifferente e/o scocciato.

Il ministrante sa trarre dall’Eucaristia il coraggio ela forza necessari per vivere da cristiani autentici,e per testimoniare dappertutto l’amore di Dio perogni creatura.

Il ministrante sa trovare la forza per essereministrante: lo Spirito Santo.Il ministrante è l’amico di Gesù.Il punto culminante dell’amicizia con Gesùè il servizio alla celebrazione della Messa

Una dote fondamentale del ministrante è essere un ragazzo disponibile:siamo ministranti perché imitiamo Colui che ci haservito; siamo ministranti perché Gesù attraversola Chiesa (il nostro sacerdote) ci chiede di servirlo.

Il ministrante è un ragazzo come tanti altri:fa le cose che fanno tutti, però è diverso dagli altriperché ha capito che……non si fa il ministrante, ma si è ministrante!

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A conclusione dell’attività estivadella Colonia si fa un po’ il punto dellasituazione, si analizza l’andamento deiturni estivi, si valutano gli aspetti orga-nizzativi, si programmano i lavori per ilprossimo anno.

Partiamo dai turni estivi quest’an-no particolarmente numerosi. In totale nell’esta-te del 2016 in Colonia abbiamo avuto 265ospiti, così suddivisi: 62 al primo turno, 64 alsecondo, 63 al terzo, 30 al turno adolescenti,46 al campeggio famiglie. Il 76% dei parteci-panti sono residenti nel comune di Storo, il 7%negli altri comuni del BIM del Chiese, il 10%nella provincia di Trento, il 7% nelle altre pro-vince d’Italia.

Ogni turno aveva una direttrice, otto as-sistenti ed altre tre persone in cucina e per lepulizie. Mediamente nei tre turni che ospitanoi ragazzi delle elementari e delle medie le per-sone presenti in Colonia erano una settantina.

Come ogni anno abbiamo programmatodei lavori di manutenzione della struttura, con-sistiti nella sistemazione del tetto della legnaia(dalle tegole alla lamiera), nel dotare la nuovabaracca don Ezio di un pavimento in legno, nelmontaggio, nei due magazzini sul retro dellaColonia, di una decina di metri di nuovascaffalatura per una migliore sistemazione deidue depositi, nell’acquisto di nuovi armadi perle camerate, necessari per contenere i vestitidei numerosi ospiti.

Attività dellaColonia

Come avviene da un paio d’anni anchequest’anno, nei primi tre turni, abbiamo pro-posto ai genitori e famigliari, la polenta di metàturno, grazie all’importante aiuto dei Polenterdi Storo. Questa iniziativa, oltre ad offrire unmomento conviviale alle persone presenti, ser-ve anche per raccogliere fondi che destiniamoogni anno ai lavori di manutenzione della strut-tura.

Parlando di lavori, la direzione della Co-lonia ha già programmato gli interventi per il2017, che sono la realizzazione di una tettoiache parte dall’esterno della cucina ed arriva al-l’entrata del locale caldaia, per rendere questazona, molto utilizzata dal personale per acce-dere ai locali lavanderia, magazzino e caldaia,percorribile anche in caso di maltempo. Sem-pre in questa zona verrà tolta la ghiaia, realiz-zati gli scarichi per l’acqua piovana e steso unpavimento di cemento. Poi abbiamo program-mato di posizionare sotto le due altalene dellemattonelle di gomma antitrauma. Infine in que-sti giorni stiamo valutando anche la possibilitàdi sostituire una parte degli scuri esterni, han-no la loro età considerato che una buona partesono quelli di prima della ristrutturazione, sono

deteriorati, deformati da far passare la lucedel mattino e non chiudono ermeticamentele finestre.

La direzione della Colonia ringrazia tuttele persone che gratuitamente danno unamano nella manutenzione, nell’organizzazio-ne dei turni estivi, nella gestione della struttu-ra. Un GRANDE GRAZIE ai Polenter di Storoche ogni anno si offrono per le polente dimetà turno, ai giovani della Pro Loco di Storoche salgono per i lavori primaverili, ai genito-

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ri che danno una mano nella distribu-zione delle polente e nella gestionedella domenica di metà turno, ai Vigi-li del Fuoco, al Soccorso Alpino, algruppo Ambulanza, che ogni annosalgono per una serata dimostrativa,alla sezione CAI-SAT che ci permettedi utilizzare il loro bivacco a malgaVacil, ai Cacciatori che tengono puli-ti i sentieri.

L’attività di tutte queste perso-ne è molto importante per la Coloniadi Faserno, permette di avere unastruttura efficiente ed organizzata, per-mette ai figli della nostra comunità disoggiornare in montagna in una casaaccogliente e in un ambiente curato,con costi molto contenuti e accessibilia tutte le famiglie.

Questa grande partecipazione delvolontariato ci inorgoglisce, significache la Colonia non è vista e sentitacome una struttura di un ente, ma pro-prietà di una comunità che la mantie-ne viva, così è giusto che sia e deveessere anche in futuro.

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Foto Sai

Con il 5xmilleA sostegno del volontariato

Ci piace ringraziare dalle pagine del no-stro bollettino tutte le persone della comunitàche hanno firmato per destinare il “5xmille”delle loro tasse in favore del circolo oratorio diStoro che comprende le attività del nostro ora-torio e della Casa Alpina di Faserno.

Quest’anno sono arrivati ben6.882,80 euro che saranno equamente divi-si (50 e 50) a sostenere le due attività e in par-ticolare nella gestione dell’oratorio e nel rinno-vo delle attrezzature per la Casa Alpina. Qui diseguito una tabella delle spese vive sostenutenel 2016 per il rinnovo di alcuni arredi e perl’acquisto dei materiali necessari pergli interventi dei volontari come dallasottostante tabella.

I 3.441 euro invece per l’ora-torio servono soprattutto per le spe-se di gestione della casa che vieneusata anche per gli incontri della UnitàPastorale e decanale a vari livelli,gruppi e associazioni sia parrocchialiche non.

Dal bilancio 2015 abbiamo so-stenuto spese generali di gestione per:

- luce e riscaldamento per euro6.599,89

- manutenzioni ordinarie (ascensore, sicurezza,illuminazione) per euro 3.102,55

Grazie quindi a quanti han-no firmato perché ci dà un forteaiuto nella gestione dell’associazio-ne.

Metti una firmaper il 5 per mille

in favoredell’Oratorio e della Casa Alpina.

Non ti costa nulla!Presenta il CUD, il 730 o l’UNICOfirma indicando il codice fiscale del

Circolo Oratorio Parrocchiale Storo:95004340220

Casa Alpina Casa Alpina don V. Flabbidon V. Flabbi

i numeri del 2016i numeri del 2016::

Lavori e rinnovi:Lavori e rinnovi:-- Ampliati gli armadi nelle camerate per Ampliati gli armadi nelle camerate per €€ 5.069,105.069,10-- Sostituito il motore della cella frigo per Sostituito il motore della cella frigo per €€ 832,43832,43-- Comprato nuove scaffalature per i magazzini, Comprato nuove scaffalature per i magazzini, il telo per il capannone, il pavimento per la Baracca il telo per il capannone, il pavimento per la Baracca e un carrello x cucina per complessivi e un carrello x cucina per complessivi €€ 1.927,231.927,23-- Altre riparazioni (pali steccato, luci, lavatrice, estintori, Altre riparazioni (pali steccato, luci, lavatrice, estintori, legnaia, pulizia vasche biologiche) per legnaia, pulizia vasche biologiche) per €€ 1.306,301.306,30

Totale

€ 9.135,06

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L’esperienza del campeggio adolescentidi quest’estate è stata caratterizzata da una pre-senza di ragazzi maggiore rispetto agli ultimianni. Questo risultato è il frutto di un lavoro disensibilizzazione iniziato nei primi mesi del2016.

Il gruppo di animatori, a seguito di un con-fronto con il Direttivo della Casa Alpina, nelquale si è evidenziato il calo di presenze negliultimi anni, ha pensato ad alcuni strumenti perdare ascolto ai bisogni delle famiglie, dei ragaz-zi e della comunità.

La prima attività di analisi si è basata sul-la somministrazione di un questionariopersonalizzato ai genitori, ai ragazzi che aveva-no già partecipato al campeggio e a quelli chenon conoscevano, per diversi motivi, que-st’esperienza e che erano nella fascia d’età com-presa tra i 14 e i 18 anni.

Il questionario, inviato in via telematicatramite e-mail, whatsapp e facebook, oltre alclassico cartaceo, ha portato ad un ottimo ri-sultato: 150 risposte.

Tali risposte hanno contribuito a darci unavisione più completa della conoscenza del cam-peggio e di cosa ci si aspetta dallo stesso. Si-gnificativi sono stati i suggerimenti arrivati checi hanno permesso di pensare ad uncampeggio il più vicino possibile alleesigenze dei ragazzi e delle loro fa-miglie. Ad esempio: è un’esperien-za positiva perché i ragazzi possonovedersi in altri ambiti e confrontarsicon altre persone; riflettere sul peri-odo in cui viene proposto, la man-canza di amici o la rigidità di alcuneregole (senza cellulare, ecc); i ragaz-zi non partecipano perché sono con-dizionati dal gruppo di amici, devo-no rispettare delle regole, c’è pocainformazione a riguardo e forse nonvengono spinti abbastanza dalle fa-

Campeggio adolescenti 2016...“Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere,scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”...

miglie; coinvolgere i ragazzi nella scelta degliargomenti da trattare; fare serate per spiegarele attività che si fanno; fare pubblicità senzainsistere troppo; essere più innovativi nei gio-chi e saper organizzare meglio il tempo.

Dopo alcuni anni nei quali si percepival’esigenza di un confronto con le società spor-tive che propongono attività destinate ai nostristessi ragazzi, in questi mesi si è iniziato unpercorso di collaborazione per coordinare leattività estive e quelle durante l’anno tenendocome obiettivo principale il benessere dei ra-gazzi e i principi di una crescita sana che acco-munano le nostre realtà. Questo lavoro di retein primis ha visto partecipare l’Oratorio e l’As-sociazione Calciochiese; siamo convinti che siasolo l’inizio di un progetto che in futuro potràcoinvolgere anche altre associazioni.

Un altro strumento utilizzato è stato il sug-gerire, con la collaborazione di Don Andrea edelle catechiste, alle famiglie e ai padrini/ma-drine dei ragazzi che si preparavano a ricevereil Sacramento della Cresima, di regalare lorol’esperienza del campeggio adolescenti comedono e riconoscimento di questo passo impor-tante nella loro crescita.

Nel mese di giugno è stata inoltre orga-nizzata e pensata insieme ai ragazzi che duran-

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te gli scorsi anni hanno partecipato al campeg-gio, una serata di presentazione alla comunitàdi una giornata tipo e delle attività principaliche si svolgono durante i dieci giorni a Fasernoattraverso una breve rappresentazione “teatra-le” con canti e musica.

Per mantenere la continuità con il grup-po di ragazzi partecipanti l’anno precedente,abbiamo pensato di organizzare un pomerig-gio, sempre nel mese di giugno, presso il par-co giochi alle Piane con grigliata e merendainsieme: questo ritrovarsi ha permesso di farriemergere le emozioni e i ricordi del CampAdo e di rafforzare i legami all’interno del grup-po.

A seguito di queste importanti novità, ben31 ragazzi, provenienti dai paesi della nostraComunità e anche di una ragazza diSopramonte venuta a conoscenza del campeg-gio attraverso internet, hanno aderito iscriven-dosi a questa esperienza estiva.

Il campeggio adolescenti, che si svolge inagosto dal 16 al 25 presso la Casa Alpina donVigilio Flabbi, è caratterizzato da dieci giorni didivertimento, riflessione, spensieratezza e ami-cizia rivolti ai ragazzi dai 14 ai 17 anni accom-pagnati da alcuni animatori del gruppo adole-scenti.

Il campeggio, quest’anno, aveva come filoconduttore il tema del “Viaggio” coniugatonelle sue diverse tappe: unaper ogni giornata di cam-peggio.

Ecco il programma e legiornate proposte: Le aspet-tative del viaggio, la parten-za: regole e convivenza,viaggio nei legami: i com-pagni di viaggio, viaggio nel-la fede: la Guida, viaggionella natura: l’esplorazio-ne, viaggio nelle emozio-ni: l’ostacolo, la caduta o lastrada sbagliata, viaggio nel-le potenzialità: credere inse stessi, viaggio nei sogni,il rientro, arrivo: la meta.

Anche quest’anno abbiamo trascorso unanotte in malga Vacil, grazie all’ospitalità del CaiSat di Storo, dove i ragazzi hanno potuto am-mirare ancor più da vicino le meraviglie dellanatura e il paesaggio notturno: è stata un’espe-rienza importante anche per lo spirito di adat-tamento che i ragazzi hanno messo in campoad esempio dormendo in terra...non senza qual-che lamentela. Il giorno seguente siamo partitiper il Giro dell’Orizzonte che, sfortunatamen-te, si è concluso sotto una bella pioggia, ma lacompagnia e la serenità del gruppo non ci han-no fatto perdere il sorriso e la voglia di arrivarealla meta pronti a ricominciare una nuova tap-pa del nostro viaggio.

Come ogni anno, anche in quest’espe-rienza di campeggio abbiamo pensato ad unatestimonianza da proporre ai ragazzi. Affron-tando la tematica del Viaggio abbiamo pensa-to di invitare tra noi Cristiano, un ragazzo dellanostra comunità che lo scorso anno ha affron-tato, con coraggio, un’esperienza di viaggio insolitaria: il Cammino di Santiago.

Anche questo momento è stato vissuto inmodo positivo da tutti noi, perché Cristiano hafatto rivivere tutte le tappe del viaggio affronta-to in colonia paragonandole alla sua esperien-za e facendoci riflettere sull’importanza dellepiccole cose, delle persone che ci circondano edel saper guardarsi dentro con i nostri limiti, lenostre debolezze e le nostre qualità.

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Per noi animatori la presenza di Cristia-no è stata una grande gioia anche perché, qual-che anno fa, lui era un adolescente che ha par-tecipato al campeggio e vedere i passi che hafatto in questi anni è stato un motivo in più perdare la spinta ai nostri ragazzi nel credere sem-pre ai propri sogni!

Il momento più importante del campeg-gio adolescenti è sicuramente la veglia alle stel-le, durante la quale i ragazzi possono fermarsia pensare a se stessi e alla propria vita, nelmagico silenzio della natura, ammirando il cie-lo stellato.

Spunti dalla Veglia alle stelle 2016“...LA SOSTA NEL VIAGGIO...”

“...le stelle sono come una metafora dinoi esseri umani...ognuna brilla di luce e riem-pie un vuoto, infiamma e scalda...aiutateci stelle,a seguire il vostro esempio, a non spegneremai la speranza nei momenti in cui il camminoè difficile e i legami sembrano sciogliersi...”

“...guardando questo cielo posso gridarea gran voce che sono una persona fortunataperché non tutti possono vivere un’esperienzadel genere che ogni anno mi fa partire cambia-ta e piena di voglia di spaccare il mondo...”

“...guardando il cielo, le stelle ci dimo-strano che non siamo soli, ma siamo circonda-ti da persone meravigliose...in questa notte hoavuto il tempo di riflettere sul futuro della miavita...”

“...la solitudine, come in questo caso, tiaiuta a riuscire a capire chi sei veramente sen-za avere paura...”

“...le stelle sono come le persone: quellepiù luminose sono quelle più libere e felici eche hanno voglia di vivere senza avere pau-ra...”

“...in questa veglia ho provato tante emo-zioni come la commozione, il rancore e latristezza...sono felice perché riesco ad ascol-tarmi...”

“...con questa serata ho capito che la fa-miglia è la cosa più importante che ci sia nellavita...”

“...non pensavo di affezionarmi così...einvece...sto piangendo pure io! Tristezza e no-stalgia sono le emozioni che mi suscitano que-ste stelle, ma ovviamente anche la felicità diaver compiuto questo viaggio, di aver cono-sciuto nuove persone a cui mi sono legata tan-to...”

“...sono le piccole cose che rendono bel-la la propria vita...quando si cade è molto im-portante sapersi rialzare...”

“...Penso che se fossimo tutti in un postocome questo, molte delle nostre paure e fragi-lità svanirebbero in un istante...”

“...credo di aver fatto molti sbagli nellamia vita, credo di non essere stata quello cheavrei voluto essere. Però so che posso rimedia-re, so che c’è un nuovo viaggio da fare, so chec’è un nuovo inizio che mi aspetta. E ora toccasolo a me iniziare questo nuovo viaggio. Piùforte di prima...”

“...penso che questo sia uno dei momen-ti più belli della mia vita, per questo vorrei tan-to raccontarlo alle persone speciali che mi stan-no accanto...”

“...la parte più bella dello stare in coloniaè che ti crea subito una seconda famiglia, concui scherzare insieme, ridere, ma anche concui sfogarti se hai qualcosa che non va...”

“...ed ora smetto di pensare, mi sdraio ecerco di svuotare la testa il più possibile perchésopra di me ho un panorama stupendo!”

Il campeggio adolescenti rappresenta si-curamente lo stimolo migliore per ricomincia-

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re con gli incontri con i ragazzi durante l’annoche si tengono ogni lunedì sera e ogni sabatopomeriggio presso l’Oratorio di Storo. Questacontinuità ci conferma che i legami che si for-mano in campeggio possono essere duraturinel tempo e non limitati solamente ai dieci gior-ni di colonia: questo era uno degli obiettivi chepiù ci premeva e quindi via...con un nuovo viag-gio. Vi aspettiamo!

Gli animatori

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Attività sala giochioratorio

Domenica 7 ottobre è iniziata l’attivitàdella sala giochi dell’Oratorio di Storo.

Le mamme, in collaborazione con il grup-po ADO, hanno organizzato un pomeriggiodivertente, con la caccia al tesoro del ”SantolLuf” per le strade del paese, una deliziosa me-renda con le frittelle di mele e una gara di bi-scotti, dove sono stati premiati tre concorren-ti: per i biscotti più buoni, per quelli più belli davedere e la composizione più originale.

La partecipazione è stata numerosa e ibambini alla fine della giornata erano felicissi-mi.

La sera del 31 ottobre, la vigilia di “ Tuttii Santi”, ci siamo dati appuntamento in orato-rio per festeggiare i ”Campioni della Luce”,cioè coloro che hanno saputo tradurre in vitale parole di Gesù: “Voi siete la luce del mon-do”, ovvero i Santi.

L’iniziativa ha destato forte curiosità a li-vello diocesano, come festa alternativa adhallowen, ed è stata elogiata ed illustrata sullaterza pagina di Vita Trentina.

Una quarantina di bambini dai 5 ai 9 annihanno riempito la sala del piano terra, felicicon la loro coroncina in testa come dei “piccoliCampioni”.

Per tutta la serata si sono lasciati guidarecon entusiasmo dall’insostituibile Mariella e dallemamme, imparando il canto “C’è una via allapace” le cui strofe erano alternate da giochi asquadre presentati dagli animatori ADO, un rin-graziamento particolare per questo a Silvia, Ma-rina, Laura e Daniel.

Così i nostri “piccoli Campioni” si sonodivertiti gareggiando nel costruire la torre piùalta con dei piccoli cubi o a passarsi un bicchie-re con il solo aiuto di un bucatino tenuto inbocca o a riempirsi la faccia di panna montatadovendosi imboccare ad occhi bendati.

Drammatizzazionedella storia del

“Santol Luf”

Fritole dal Santol Luf

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La serata si è conclusa con il segno dellaLuce: don Andrea ci ha spiegato che tutti ab-biamo una “luce” da portare nel mondoe che non dobbiamo scoraggiarci nel rispon-dere all’amore di Gesù.

Così abbiamo accompagnato all’esternoi nostri “piccoli Campioni” che con lafiammella delle loro candeline hanno accesoun grande falò nel piazzale dell’oratorio.

E intorno a questo fuoco con un ultimocanto ci siamo augurati una buona festadei Santi.

Bel successo anche, la domenica 6novembre con la creazione delle lanter-ne di San Martino e la domenica suc-cessiva, il 13, con la drammatizzazionedella storia in sala giochi del soldato ro-mano Martino e ...all’imbrunire… ac-

compagnati da don Michelerecitando: “lanterne, lanter-ne, sole, luna e stelle, dateluce a noi, date luce a noi,questa Luce nel mondo vo-gliamo portare”, siamo arri-vati, lungo le vie del paese,in chiesa per la messa delle18,30.

Oltre al divertimento,però, abbiamo avuto ancheun occhio di riguardo allasalute. In occasione della

Giornata Mondiale del Diabete, sa-bato 12 novembre dalle 8 alle 11, sem-pre nelle sale del nostro Oratorio provadella glicemia per la prevenzione del dia-bete con la presenza della dott.ssaVeronica Grassi e personale infer-mieristico.

Un grazie alla FarmaciaFusi che ha donatoglucometri e strisce per larilevazione e alla FamigliaCooperativa che ha offertola colazione.

Ottimo successo con190 prove effettuate. Leofferte raccolte verranno de

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volute all’Associazione Giovani DiabeticiTrentini.

Ma il calendario degli appuntamenti nontermina qui: domenica 27 novembre gita aMezzocorona a Palazzo Martini dove ci tuffe-remo nell’atmosfera natalizia dei mercatini.

Giovedì 8 dicembre, in collaborazionecon i Mati2, vi aspettiamo numerosi in piazzadel municipio dove ci sarà Babbo Natale, otti-me castagne laboratori per i bambini.

...e non è finita qui!!!!!!!!Per il 2017 altri belli appuntamenti vi

aspettano!!Le mamme della Sala giochi

In gita ai mercatini di Natale a Mezzocorona

Alcuni momenti della lanternata di San Martino conpreparazione delle lanterne, drammatizzazione in

sala giochi e processione con foto al “Bregn del Trist”e della serata “Campioni della luce” con falò finale

all’oratorio nella Festa dei Santi

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dalle comunità parrocchialiDarzo

Come ogni anno, anche nel 2016 il mesedi settembre è stato nelle nostre comunità unperiodo ricco di feste e celebrazioni in onore diMaria. Giovedì 8 e venerdì 9 Bondone ha ri-cordato la sua patrona, mentre domenica 11Lodrone ha festeggiato la Madonna dell’Aiuto,protettrice della nostra Unità Pastorale a cui èdedicato il Santuario posto nella parte meri-dionale del paese.

È stato poi il turno di Darzo, che ha cele-brato con grandi festeggiamenti la suacompatrona, la Beata Vergine Maria Addolo-rata, a cui la comunità è molto devota.

Per la preparazione spirituale a questa so-lennità della nostra parrocchia, mercoledì 14 evenerdì 16 settembre è stato recitato il S. Ro-sario nella Parrocchiale dedicata a S. GiovanniNepomuceno; giovedì 15, giorno in cui la Chie-sa fa memoria dell’Addolorata, è stata celebra-ta la S. Messa.

H a n n oavuto quindi ini-zio gli eventi del-la sagra organiz-zati dalla ProLoco, che ognianno allieta ilfine settimanadei darzesi per lafesta della“Nossa Madon-na”:

venerdì sera inpiazza seratadanzante, men-tre sabato -dopo le sfide po-meridiane di cal-

La sagra della Madonna Addoloratacio e pallavolo tra “Paes de Sura” e “Paes deSota” - pizza e intrattenimento musicale.

Domenica mattina il momento più impor-tante: l’Eucarestia solenne in onore della Ma-donna Addolorata nella Chiesa Parrocchiale alleore 10.

La comunità di Darzo ha partecipatocome sempre numerosissima a questa celebra-zione, preparata e curata magistralmente, dalbellissimo addobbo floreale alla decorazionedella chiesa alla processione offertoriale.

Questa messa è stata anche l’occasionein cui il nostro nuovo collaboratore decanaledon Michele Canestrini ha fatto il suo ingressonella nostra Unità Pastorale, presentato e ac-compagnato dal parroco don Andrea Fava: lacomunità di Darzo ha quindi avuto modo didargli il proprio BENVENUTO regalando a don

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Michele un quadro raffigurante l’immaginedella nostra compatrona.

Al termine della celebrazioneeucaristica ha avuto luogo la processionecon la statua della Vergine Addolorata, tra-dizione che, nonostante i minacciosi nuvo-loni e il rischio di pioggia, si è fortunata-mente potuta rinnovare.

Mentre veniva recitato il Rosario, lastatua della Madonna ha sfilato per le stra-de del paese, rendendosi presente e vicinaad ogni casa: questo gesto è il segno dellavicinanza di Maria alle nostre famiglie e adognuno di noi, del suo visitare il nostro cuoreper aiutarci a vivere giorno dopo giorno il mes-saggio del Vangelo.

A seguire in piazza è stato servito il pran-zo a base di polenta e spiedo, a cui ha presoparte quasi tutto il paese (più di 450 persone):segno importante e positivo che ci fa capireche dietro a questo momento conviviale c’èqualcosa di più: lo spirito di una comunità uma-na e cristiana che anche al giorno d’oggi si riu-nisce per onorare Maria con allegria e gioia.

Con il consueto “Tombolone dei Singagn”nel pomeriggio si sono conclusi i festeggiamentiper il 2016: quello che invece, crediamo, nondeve mai terminare nei nostri cuori è l’inse-gnamento che l’Addolorata ci propone: la spe-ranza nonostante il dolore, la fiducia nonostantele difficoltà, la vita nonostante la morte.

Gianmarco Donati

Cari parrocchiani, sono don MicheleCanestrini, originario della Val di Non, pre-cisamente di Cloz, precedentemente ho svol-to il ministero di vicario parrocchiale nellaparrocchia di Mezzolombardo.Sono venuto tra voi incaricato dal Vescovoad essere collaboratore decanale nel decana-to di Condino. Un ruolo che forse va un po’compreso. Il collaboratore è quel sacerdoteche collabora con i parroci del decanato, liaiuta nelle celebrazioni delle Messe, nellapastorale: giovani, catechesi, ammalati ecc…Quindi in queste poche righe vorrei esprime-re la mia disponibilità a tutto campo per voi.Un caro saluto ed un ricordo nella preghie-ra.Chiedo a voi di pregare per me, perché pos-sa essere in mezzo a voi un segno dell’Amo-re di Dio.

Don Michele

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Nella nostra chiesa parrocchiale dedica-ta a San Giovanni Nepomuceno, sull’altare de-dicato alla Santissima Vergine del Rosario daanni è stato collocato un vecchio tabernacoloin legno, ricco di fregi ed ornamenti, la cui co-struzione si perde in tempi lontani.

Il valore di questo tabernacolo non è faci-le da valutare, basta ricordare che alcuni annifa il Signor Giuliano Casagrande, titolare delladitta C.B.M. di Asolo, incaricata dalla parroc-chia di restaurare il coro ligneo ed i banchi del-la nostra chiesa fece alla parrocchia una riccaofferta per l’acquisto di questo tabernacolo.

Una domenica di qualche tempo fa, il no-stro sacrestano Elvio che è dotato di una vistaa dir poco straordinaria, entrando alla mattina

DARZO: Una brutta sorpresa

in chiesa notò subito che era successo una qual-che cosa: il vecchio tabernacolo era stato fattooggetto dell’attenzione di qualche ladro, infattisono state strappate e portate via alcune deco-razioni che ornavano il tabernacolo stesso .

In seguito a questo fatto, la parrocchia hadeciso di interdire durante il giorno l’accessoalla parte alta della chiesa, presbiterio compre-so chiudendo la porta d’ingresso laterale e diinstallare un sistema di allarme sonoro che con-trolla la parte di chiesa vietata all’accesso.

Il costo totale di questo sistema di allar-ma è stato di euro 860,00 pagato dalla par-rocchia. Le offerte raccolte sono state di euro60,00. Si confida nella generosità dei parroc-chiani !!!

Per chi sale verso Darzo venendo dallacosì detta: “bresciana”, arrivato ad un certopunto del lago d’Idro non gli può sfuggire, guar-dando verso nord, lo svettare del campaniledella chiesa di Darzo. La sua altezza di ben 44metri lo rende riconoscibile anche da notevoledistanza.

Quando i nostri avi costruirono la chiesaben pensarono di affiancarla con un campani-le degno della sua bellezza e così questa impo-nente costruzione in sassi a vista che svetta versoil cielo sta li a dimostrare come con quanto zelooperavano questi nostri vecchi.

Oggi purtroppo la sua vetustà si nota conla necessità di alcuni improrogabili lavori di ma-nutenzione, in particolare con il rifacimentodella copertura in sostituzione di quella attualein lamiera verniciata e costruita da parecchianni.

La parrocchia si è fatta carico di far pre-disporre da un esperto professionista un pre-ventivo di costo per i lavori di manutenzione

DARZO: Il campanile della chiesadel campanile stesso, preventivo che ammon-ta ad euro 90.000.

È bene precisare che in questa cifra sonocompresi i costi per il noleggio di ponteggi diservizio, per i lavori della nuova copertura inlamiera di rame e per la manutenzione di tuttala struttura in pietra.

Ora ci si chiede come reperire i 90.000euro? La parrocchia non ha disponibilità finan-ziarie se non le offerte della domenica e qual-che altra piccola offerta.

Si spera in un buon contributo del Comu-ne e poi?

Sappiamo che il Comune è custode di untesoretto ricavato dalla demolizione del vecchiocaseificio di Darzo di proprietà un tempo deicensiti proprietari di bestiame e che oggi que-sto tesoretto deve essere impiegato solo per lacomunità di Darzo.

Ci chiediamo non è possibile che una pic-

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cola parte di questo tesoretto possa essereimpiegato nei lavori di manutenzione delnostro campanile? Ricordiamoci che il cam-panile è di tutta la comunità e che con il suo-no delle sue campane annuncia che c’è gio-ia per la Santa Messa, per una bella festa eche c’è tristezza per una morte.

Non si tratta di un capriccio della par-rocchia ma anche di far sì, che “l’Angiolin”del vento posto sulla cuspide del campanile,da anni bloccato, torni ancora a girare congioia come una volta.

Domenica 24 luglio2016 si è tenuta sulle mon-tagne di Darzo, in localitàValdonéa, la tradizionaleFesta in Montagna.

Il bel tempo e la nume-rosa partecipazione hannogarantito la buona riuscitadella giornata organizzatadalla Pro Loco.

Alle ore 11.30 è statacelebrata la Santa Messa sul-

l’altare dedicato a don Grazioso Bonenti, par-roco negli anni ’90 e amante della monta-gna.

A seguito è stata inaugurato l’antico edi-ficio della malga di Valdonéa, di proprietàdell’ASUC e recentemente ristrutturata dalGruppo Alpini. È stato poi il momento delpranzo e infine dei “giochi di una volta” (tiroalla fune, rasegù, taglio della bora) e diintrattenimenti vari anche per i più piccoli:una bella giornata estiva di divertimento incompagnia per la comunità di Darzo!

Valdonéa

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dalle comunità parrocchialiLodrone - Riccomassimo

Con particolare orgoglio, anche in que-sta uscita del bollettino parrocchiale, vogliamorendere la popolazione partecipe delle nostreprime proposte come Oratorio del paese diLodrone, ma non solo, perché spesso si aggre-gano con gioia anche bambini e genitori deipaesi vicini.

Quest’anno abbiamo optato per due ini-ziative in preapertura Oratorio: la gita aGardaland e la festa al Castello di Bondone perHalloween.

Il 16 ottobre abbiamo vo-luto organizzare una gita chenon coinvolgesse solo i bambinima anche gli adolescenti, che inrealtà la aspettavano da tuttal’estate. Abbiamo coinvolto cir-ca 35 persone, i bambini dove-vano essere accompagnati dagliadulti e volendo proporre unpacchetto economico nonostan-te la meta, abbiamo gradito,come Centro Ricreativo, offrireil trasporto in pullman ai nostripartecipanti. La giornata è tra-scorsa nel parco addobbato atema tra giochi, schiamazzi, solee divertimento al massimo.

Il 30 ottobre abbiamo presentatoHalloween al castello di Bondone per propor-re un diversivo ai nostri bambini: il tempo ci hafavorito pienamente e la festa è perfettamenteriuscita tra balli, giochi, intrattenimenti vari,musica. Abbiamo preparato cibo a volontà, egli adolescenti hanno proposto lavoretti e gio-chi per tutto il pomeriggio.

Ricordiamo che proseguiremo il percor-

Circolo Ricreativo Lodrone,

Avvio della stagione 2016/2017!so per gli adole-scenti anchequest’anno congli incontri tra inostri ragazzi eformatori pro-fessionali, esten-dendo l’invitofino ai nati del-l’anno 2003: èsempre un mo-

mento di condivisione, di gruppo, di conoscenzache li stimola nel proporsi ai bambini e nel rap-portarsi con loro, oltre che un supporto per laloro crescita in un momento particolare comequello dell’adolescenza.

A novembre abbiamo riaperto a tutti glieffetti con le domeniche in Oratorio (ancoraper quest’inverno nella casa sociale-ex ScuolaElementare di Lodrone, dalla prossima stagio-ne finalmente nella nuova struttura presso il

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campo sportivo): notiamo con gioiache a ritrovarsi non sono solo i bambi-ni, ma anche gli adulti per una partitaa carte, un aperitivo, una chiacchiera-ta, un momento di condivisione e ami-cizia, scopo per cui l’Oratorio opera.

Il prossimo evento è la consuetaFesta di Natale, organizzata il 23 di-cembre con la collaborazione dellaScuola dell’Infanzia di Lodrone; chivolesse partecipare troverà gli invitiin paese e su Facebook, a tal proposi-to ricordiamo per chi volesse seguircidi cercare la pagina del “Centro RicreativoLodrone” su Facebook, iscrivendosi così daessere sempre informati sulle attività proposte!

Un grazie speciale anche al nostro Don

Andrea che ci stimola e ci sostiene ed un salutoa tutti voi che avete donato il vostro tempo perla lettura di questo articolo.

Circolo Ricreativo Lodrone.

Lodrone: 7 luglio a Tonolo, Alzabandiera eS. Messa nella Festa con gli alpini

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17 luglio 2016 Messa aBocca di Caplone

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Luoghi di culto dellaParrocchia di BONDONE

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dalle comunità parrocchialiBondone - Baitoni

Terza ed ultima parte

Capitello a PraesoleQuesta “santella” è stata costruita a circa

metà della vecchia strada che porta da Baitonia Bondone. Era il luogo di sosta quasi obbliga-toria per gli abitanti di Bondone che salivano laripida erta, sia per un attimo di riposo sia peruna silenziosa prece.

Capitello ai DoseiCapitello sopra l’abitato di Baitoni dedi-

cato a S. Antonio, Anticamente questa localitàè sempre stata chiamata “S. Antone” proprioperché, ancor prima che fosse edificato il capi-tello, sulla roccia era appeso un quadro raffigu-rante questo Santo.

Solo dopo la guerra del 1915-18 il capi-tello fu costruito “PER GRAZIA RICEVUTA”da Cozzatti Angelo Sertur, Mantovani AndreaMonte e Salvotelli Vigilio Casù, al ritorno dallaguerra volendo ringraziare S. Antonio per averliprotetti in momenti difficili.

Il capitello, restaurato qualche anno fa,contiene un quadro raffigurante il Santo moti-vo di una prece per qualche passante che usaancora la vecchia strada per raggiungere unodei due paesi.

Madonnina dei Sentieria Bocca di Caplone

Posta a Bocca di Caplone dal GruppoEscursionisti, a ricordo del nostro compaesanopadre Faustino Cimarolli, missionario per oltrequarant’anni in Perù. La targa ricordo recita:

“MADONNINA DEI SENTIERI”Benedetta nell’anno 1998 e posta

a ricordare il Missionario di Bondone“Padre Faustino Cimarolli”

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Madonnina PellegrinaIn località Pua, in una nicchia di sassi vi è

collocata la statua della Madonna, regalo deiragazzi della Parrocchia di Castelbosco (RE)ospitati nella Colonia di Bondone. Detta an-che “Madonna Pellegrina” perché prima di es-sere collocata nella nicchia ha “sostato” in tut-te le famiglie che nel periodo estivo rimaneva-no a Bondone. Benedetta da don Braglia e donGiuseppe Pellegrini nel 1955; oggi è luogo diritrovo e preghiera.

Sant’Antonio ai SerèLuogo di preghiera e ritrovo per le

Rogazioni intitolato a Sant’Antonio e benedet-to nel 1992. La sua realizzazione è opera diFerdinando Scalmazzi.

Bondone 9 settembre 2016:tappa della processione al

capitello di Plos

Bondone 3 dicembre 2016:Foto ricordo per laFesta degli anziani

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Bondone 12 giugno: festa alpina e deposizione dellacorona

Bondone 26 giugno: Messaall’alpo in ricordo degli alpinidefunti di Bondone e Baitoni

Baitoni 21 agosto: Festa alpina epreghiera presso il monumento ai Caduti.

Baitoni 2 ottobre 2016: processione inonore della Madonna

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Bondone 9 settembre2016: arrivo della

processione e foto finalecon i portantini

17 luglio2016: “me par che noghe la fago” -don Andrea-

affronta un tornante della salitaverso Bocca di Caplone per laS.Messa alla Madonnina dei

sentieri.

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Rendiconti parrocchialidell’Unità Pastorale

Anno 2015 STORO DARZO LODRONE BONDONE

Entrate

Elemosine e candele 14.150,28 7.245,84 8.585,60 10.739,76

Offerte ai sacramenti e altre 17.526,54 1.940,00 3.748,41 3.894,01

Offerte con destinazione specifica 2.185,00 965,00 4.857,96 131,43

Contributi pat/comune/asuc 500,00 111.312,90 500,00 450,00

Rimborsi unità pastorale 3.994,13 1 - - -

Totale entrate 38.355,95 121.463,74 17.691,97 15.215,20

Uscite

Parroco 1.800,00 1

Spese culto 3.640,87 665,87 481,57 935,33

Spese elettricità, acqua, rifiuti ecc. 3.349,00 1.949,51 2.266,53 2.826,30

Spese riscaldamento 3.569,48 5.344,65 2 1.344,19 3.624,09

Spese ufficio -cancelleria 203,70 359,21

Spese manutenzione ordinaria 2.386,98 453,50 8.060,83 2.911,15

Spese assicurazioni 1.143,81 1.910,58 340,55 1.600,00

Spese attivita pastorali 1.353,50 182,00 700,45 336,00

Contributo diocesano 364,00 72,00 254,01 -

Spese unità pastorale 5.397,15 1 2.775,88

Altre spese 1.000,40 902,06 234,24 2.936,53

Totale gestione ordinaria 24.005,19 11.683,87 16.458,25 15.528,61

Lavori alle chiese: 3

Saldo restauri s.Andrea e s.Floriano 10.000,00

Quote capitale rimborsate su mutui 97.262,17

Interessi passivi su rate mutui 8.465,98

Compensi straord. A professionisti 1.722,75

Lavori a san michele 4.000,00

Totale uscite 34.005,19 123.134,77 16.458,25 15.528,61

Offerte ed elemosine raccolte in giornate particolari: Carità del papa, seminario, giornata missionaria, solidarietà tra parrocchie, avvento di fraternità e quaresima

Totale offerte girate 2.188,46 400,00 620,55 181,43

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Storo Nota 1: le spese per il parroco e per ilfunzionamento dell’ufficio e canonica sono an-ticipate da Storo e poi ripartite a rimborso (50%)sulle altre parrocchie.

Darzo Nota 2: le spese di riscaldamento diDarzo riguardano chiesa e canonica.

Lodrone Nota 3: Spese straordinarie per la-vori di restauro della chiesa parrocchiale diLodrone anno 2015.

Prima della pasqua 2015 si sono conclu-si i lavori di restauro della chiesa parrocchiale,e il 12/10/16 è stata pagata l’ultima ritenutad’acconto che ha di fatto saldato ogni debito.

Devo comunque precisare che la chiusu-ra della contabilità finale e la sua approvazioneda parte della P.A.T. non è stata né semplice eneppure veloce, infatti la determina del dipar-timento infrastrutture e mobilità che approva ilfine lavori e la regolare esecuzione degli stessiè in data 23/12/2015 mentre la liquidazionedell’ultima parte del contributo è in data 01/02/2016, infatti le ultime fatture sono statesaldate grazie al contributo del Comune di Storoaccreditato sul conto della Parrocchia il 28/08/2015 completato da alcuni versamenti chehanno reso possibile la chiusura dei conti pri-ma dell’arrivo del contributo provinciale.

In totale le spese sostenute per il saldodelle ultime fatture nell’anno 2015 sono statedi euro 189.816,20

Storo 24 giugno 2016: Rosarioalla Madonna di BesRicordando don Ezio

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Restauri, storia, archivi...

Qualche settimana fa in chiesa è apparsoun curioso messaggio scritto a nome “dellenostre campane” le quali ci segnalavano biso-gni impellenti primo fra tutti quello di reperire ifondi necessari ad una manutenzione straordi-naria.

Ma cosa è successo? È successo che, daalcuni anni, la ditta che faceva la solita manu-tenzione alle campane passava sempre più dirado – causa l’anzianità del titolare –; abbiamoallora sentito la ditta “Fagan”, che ci ha fatto lecampane al cimitero, la quale, dopo alcunisopralluoghi, iniziati ancora con don Renato,ha stilato una serie di preventivi per una curaurgente del nostro campanile.

Prima di tutto abbiamo scoperto di avereuna campana scheggiata nel punto del labbrodove il battaglio la colpisce – la più grande –quindi si suggerisce di intervenire con una ripa-razione della scheggiatura,prima che diventi una cre-pa, e soprattutto di accor-ciare il battaglio in modoche batta un po’ più inalto. Poi, già che ci siamoè meglio girare la campa-na di mezzo giro in modoche batta sui lati finoranon toccati; e stessa cosasi suggerisce venga fattoanche per le altre quattrocampane in quanto accor-ciando i battagli si posizio-nano anche dei cordini disicurezza che impedisco-no ai battagli stessi di stac-carsi e cadere accidental-mente di sotto, cosa suc-cessa a metà degli anni’30 e si può ancora vede-

Storo: le nostre campanere la piastra digranito sul mar-ciapiede a montedel campanile conuna grande crepadove il battaglio èprecipitato.

Poi, già checi siamo, abbiamopensato di ripristi-nare il suono aconcerto, metododi suono sospesoda anni in quanto i motori delle campane han-no i freni che non tengono più e invece di fer-marsi verso l’alto, con la campana a bicchiere,cadono rovinosamente fuori tempo impeden-do un concerto sensato e facendo solo un granbaccano non “concertato”.

Anche qui la ditta ci hafatto un preventivo per sosti-tuire i motori, ormai vecchi, ei relativi freni elettromagneti-

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ci con tutti gli accessori che servono, compre-so un controllo sui contrappesi di ogni singolacampana.

Quindi: riparazione della scheggiatura egiro della campana grande, accorciamento emessa in sicurezza di tutti i battacchi, rifacimentomotori e freno motori con parte elettrica, tota-le con iva 11.980,40 euro.

Poi la ditta ci aveva offerto altre variantiper offrire altre tipologie di suono, campanòdiversi, “suono a distesa” e varianti sul tema,rifare il castelletto in larice e altro con costi moltosuperiori. Il Consiglio per gli Affari Economiciha approvato quindi solo i lavori strettamentenecessari alla messa in sicurezza delle campa-ne e alla messa in pristino del suono come erain origine. I campanò e i concerti ci teniamoquelli che già ci sono che sono anche i più tra-dizionali e che la gente ricorda.

Il costo di 11.980 euro sarà finan-ziato dalla cassa parrocchiale e dai parrocchia-ni stessi che possono offrire durante le Messemettendo l’offerta nell’apposita urna a for-ma di lanterna posta in fondo alla chie-sa, per far sì che le nostre campane tornino asuonare i motivi allegri e tristi dei nostri appun-tamenti liturgici. Forza dunque, partecipiamoal finanziamento dimostrando di voler beneanche a questo importante strumento musica-le del nostro campanile, che sentirlo muto,come in questi giorni di lavori, mette solo tri-stezza.

Il CPAE

Nelle foto i lavori alle campane. La “prima”posizionata a terra sul campanile per aggiustare

la scheggiatura, a fianco un particolare dellaguarnizione in rovere italiano stagionato duro esagomato su misura per isolare le trecce dellacampana dai contrappesi. Qui a fianco i nuovi

battagli già accorciati, lavorati a caldo earrotondati con i nuovi attacchi e cordini di

sicurezza.

La crepa sul marciapiede dietro il campanile dove ametà degli anni ‘30 è precipitato il battaglio della

“campana granda”.

Per la cronaca le campane sono cinque, numerate e catalogate; Sono state fuse e installatedalla ditta Filippi Giuseppe Chiari, inaugurate e consacrate il 25 ottobre 1959 in una solen-ne cerimonia alla presenza del parroco don Vigilio Flabbi e del Sindaco Pietro Zontini. In cima alcampanile ci sono quasi 63 quintali di ferro e bronzo che producono il caratteristico suono chetutti conosciamo, compreso il lento battere delle ore.

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Il telaio che le sorregge è in ferro del peso di 3.318 kg; queste le caratteristiche delle altrecampane e un po’ di storia:

I = peso kg. 1.032,500 con Crocefisso, Madonna e San Floriano –Con le seguenti scritte:Populos Settaurensis donavit A.D. 1959Laudo Deum - Plebem voco - Congrego ClerumIl padrino nella cerimonia era Sai Salvatore e madrina Grassi Nenì, le due persone più anzianedel paese in quel momento.

II = peso kg. 725,500 con S. Barbara, S. Rocco e S. SebastianoScritte:Ut intercedant pro minatoribus defunctisdottor Felix Cima donavit A.D. 1959Il padrino era Zontini Cristoforo (Tofol de vecho) quale minatore più anziano e madrina CoserMara (in qualità di figlia di minatore in servizio).

III = peso kg. 503 con S. Giuseppe, S. Andrea ap. e S. VigilioScritte:“Defunctos plero absolve Domine animas eorum” In memoria dei caduti e Dispersi in guerra diStoro A.D. 1959Il padrino era Grassi Francesco (Chechì de Oe) e madrina Scarpari Margherita (Garetina deTomé) ambedue genitori con figli morti in guerra. Questa è quella in uso per i funerali.

IV = peso kg. 411 con S. Luigi, S. Antonio Abate e S. Giovanni BoscoScritte:Nembrum fugo – Festaque honoro – a fulgore et tempestate libera nos Domine – A.D. 1959Famiglia Coop. – Cassa Ruralis e Caseificium Socialis Storo donaruntPadrino era Giovanelli Pietro (Pero de Flenc o Pero da banca) e madrina Girardini Nerina (rispet-tivamente impiegati alla Cassa Rurale e alla Famiglia Cooperativa).

V = peso kg. 297 con S. Antonio da Padova, S. Lorenzo e S. Pio XScritte:Lux aeterna – Luceat eis – Omnes Santi et Santae Dei intercedite pro nobis – A.D. 1959Consortium Elettricum et Cassa di Risparmio di Trento e RoveretoPadrino era Grassi Marco (Giostine) in rappresentanza dei lavori pubblici del Comune e madrina

Scarpari Anna (Neta de Tomene)impiegata al Cedis.

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In questa foto del 1959 ci si rendeconto delle dimensioni delle nostre

campane.

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Celebrazione ufficale in ricordo dei Caduti di tutte le guerre,Storo, Domenica 6 novembre 2016: alla fine della solenne

Messa cantata, con la presenza delle autorità civili e militaridon Andrea benedice la corona d’alloro prima della

deposizione al monumento ai caduti in piazza Europa

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da gruppi ed associazioni

Quest’anno L’APSP Villa San Lorenzo diStoro celebra i 50 anni dalla sua fondazione.

Villa San Lorenzo, dagli anni della sua co-stituzione fino ai giorni nostri, è stata interes-sata da tutta una serie di cambiamenti statutarie ordinamentali che ne hanno segnato l’evolu-zione. Di seguito, brevemente se ne illustranole tappe principali.

La Casa di Riposo “Villa San LorenzoPensionato per Anziani” di Storo ha originenel 1966 grazie all’intervento del Comune, del-l’Amministrazione separata usi civici (Asuc), del-l’Ente comunale assistenza (Eca) e della Par-rocchia di Storo, oltre ai tre enti cooperativistoresi: Cassa Rurale, Famiglia Cooperativa eConsorzio Elettrico. Il primo statuto della casarisale al 5 ottobre 1966.

L’edificio di via Sant’Andrea, 7(Palazzo Cortella), donato dal comunedi Storo al comitato promotore, è sededell’Azienda dal 1966 al 2000 ed è sta-to restituito al comune di Storo nel2006.

Nel dicembre 1966 arrivano daGenova le Suore Missionarie del Po-polo e da allora vengono accolti in viaSant’Andrea i primi ospiti.

Nel marzo 1967 la Giunta Regio-nale approva lo Statuto della Fonda-zione “Villa San Lorenzo - Casa Di Ri-poso - Pensionato per Anziani” consede in Storo e nomina il primo Consi-glio di Amministrazione.

Nel 1991 viene approvato il se-

L’APSP Villa San Lorenzo festeggia“50 anni di storia”

condo Statuto dell’Azienda con il Consiglio diAmministrazione formato da due rappresen-tanti nominati dal Consiglio Comunale di Storo,un rappresentante nominato dal Consiglio Co-munale di Bondone, un rappresentante ciascu-no nominato da: Consorzio elettrico di Storo,Famiglia Cooperativa di Storo, Cassa Ruraledi Storo e Parrocchia di Storo.

Nel 1992 il Consiglio di Amministrazio-ne delibera la costruzione della nuova sede del-l’Azienda in via Sette Pievi e l’attività di VillaSan Lorenzo viene trasferita nella nuova sedel’11 ottobre 2000.

A decorrere dal 1° gennaio 1999 la strut-tura è provvisoriamente autorizzata e accredi-tata come “Residenza Sanitaria Assistenziale”(R.S.A.) con delibera della Giunta Provinciale

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di Trento n. 14113 del 18.12.1998, operan-do quindi a pieno titolo nel sistema socio assi-stenziale provinciale. Di conseguenza la Giun-ta Provinciale di Trento, con deliberazione n.1397 del 21.06.2002, provvede all’aggiorna-mento della delibera del 18.12.1998, autoriz-zando e accreditando provvisoriamente i 56posti letto presenti nella nuova struttura.

Con il primo gennaio 2008 l’ente vienetrasformato in “Azienda Pubblica di Servizi allaPersona - Villa San Lorenzo” in applicazionedella Legge Regionale 21 settembre 2005, n.7, le cui norme regolano la vita della nuovaazienda. Cambiano la ragione sociale e lo sta-tuto, come pure i regolamenti di contabilità,dei contratti, di organizzazione e del persona-le; il Consiglio di Amministrazione rimane inal-terato nelle rappresentanze degli Enti fondatori.

Con determinazione del dirigente del Ser-vizio organizzazione e qualità delle attività sa-nitarie della Provincia Autonoma di Trento n.121 di data 03.09.2010 viene riconosciutol’accreditamento istituzionale per la funzioneresidenziale di RSA.

Nell’anno 2010 su deliberazione del Con-siglio di Amministrazione e con il contributodella Provincia Autonoma di Trento, viene rea-lizzato l’ampliamento della struttura, inaugura-ta nell’ottobre 2011. Il 18.7.2012 viene rila-sciata l’autorizzazione per il funzionamento dei10 posti letto nell’ala nuova e successivamen-te, nel primo semestre anno 2012, a seguitoautorizzazione provinciale, avviene l’aperturadella Casa di Soggiorno per persone autosuf-ficienti e l’attivazione del Centro Servizi perutenti esterni in convenzione con la Comunitàdelle Giudicarie. (cenni storici ricavati dalla car-ta dei servizi)

Dall’inaugurazione dell’ala nuova i postiresidenziali per non autosufficienti diventano57, di cui 56 convenzionati con la Provincia esottoposti alla valutazione dell’UVM, ed unposto non convenzionato a totale pagamento.Il servizio di casa di soggiorno per personeautosufficienti o solo parzialmente nonautosufficienti, consta di tre posti definitivi e didue posti temporanei. Il centro servizi in con-venzione con la Comunità di valle fornisce pa-sti a domicilio ed in struttura, servizio di par-

rucchiera e di podologia, corsi di ginnasticadolce.

Dal 2014 Villa S. Lorenzo gestisce pres-so la casa della salute, con proprio personale,il servizio di fisioterapia per utenti esterni, siain convenzione con l’Azienda Sanitaria che apagamento. Fra gli altri servizi si organizzanoserate di informazione su tematiche riguardan-ti l’anziano, le patologie correlate, eventi disocializzazione, la psicologa per residenti epersonale, il sito web costantemente aggiorna-to, la stretta collaborazione con le Aziende diCondino e Pieve di Bono per attività gestionali,acquisti e concorsi per il personale, tutto nel-l’ottica della massima razionalizzazione dei co-sti. Negli anni dal 1997 ad oggi la qualità delservizio offerto è andata sempre migliorando,ad esempio il rapporto fra il numero degli ospitie quello del personale è passato dal 1997 da 1ogni 2 ospiti ad uno ogni 1,3 ospiti e tuttora,nonostante l’alta qualità del servizio offerto laretta a carico degli ospiti è, assieme a Condinoe Pieve di Bono fra le più basse del Trentino.

L’istituzione di possibili altri servizi a fa-vore della comunità sono sempre all’attenzio-ne della Casa di Riposo: nell’immediato futuroè previsto il servizio di fisioterapia a domicilioper coloro che non sono in grado di recarsi allacasa della salute e la gestione del punto prelie-vi, aumentato di un giorno, sempre presso lacasa della salute.

Festeggiamenti per il 50° difondazione

Domenica 25 settembre 2016 è stata ladata decisa per festeggiare, insieme alla popo-lazione dei Comuni di Storo e Bondone, il cin-quantesimo anniversario della fondazione.

La mattina si è aperta con le note dellaBanda Sociale di Storo, che all’esterno dellaCasa ha accolto le numerose persone. Dopo laSanta Messa celebrata da Don Andrea sonointervenuti, prima del pranzo a base di polentacarbonera, il sindaco Luca Turinelli, la presi-dente Angela Collotta, il presidente della Co-munità delle Giudicarie Giorgio Butterini e ilconsigliere provinciale Mario Tonina.

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La giornata, coronata da un bellissimosole autunnale, è stata strutturata in modo dalasciare libero accesso e svago a tutti coloroche hanno deciso di trascorrere il pomeriggioall’interno della Casa. Nel salone all’entrata, at-traverso dei pannelli espositivi, è stata predi-sposta una Mostra sulla nascita e storia di VillaSan Lorenzo, inoltre sono stati esposti deglielaborati di Concorsi o Progetti particolari, re-alizzati dai residenti negli ultimi anni. Moltocommovente per volontari, famigliari, opera-tori e residenti è stato il video con le foto diattività, eventi, gite ma soprattutto momenti digioia e vita quotidiana vissuti in questi 50 anni.

Nel salone animazione invece era possi-bile ascoltare e cantare “le vecchie canzoni”insieme al Coro “Amici del canto”, accompa-gnato dalla fisarmonica del maestro BrunoDapreda o lasciare la propria impronta sull’al-bero della vita, in ricordo di questo evento. Peri più piccini è stato messo a disposizione tuttoil bellissimo giardino, sono stati intrattenuti dasemplici ma sempre affascinanti giochi delLudobus e dal trucca bimbi.

Per giungere a questo grande evento,durante l’estate, sono stati organizzati degli in-contri o laboratori per i residenti:

- le nostre volontarie del “Gruppo Solidarietà”Anna Rosa e Mariarosa hanno raccontano i50 anni si storia di Villa San Lorenzo;

- è stata visitata la “Vecchia Casa di Riposo alDos”, grazie all’ospitalità della Cooperativa “IlBucaneve”;

- sono stati realizzati gliaddobbi, in collaborazio-ne con la volontariaNadia, esposti all’internodella Casa in occasionedella festa;

- è stata realizzata, daparte di un residente, unapoesia sulla “giornatatipo vissuta in casa di ri-poso”;

- sono stati realizzati deisegnalibri: piccolo

pensierino in segno di ringraziamento per tut-te le persone che hanno partecipato all’eventoo a vario titolo fanno parte della “Vita dellaCasa”.

La giornata si è conclusa con i discorsidelle autorità: Moreno Broggi PresidenteUPIPA, i sindaci di Storo e Bondone, la presi-dente del Consiglio di Amministrazione di VillaSan Lorenzo Angela Collotta, il signorDomenico Zocchi, membro del primo consi-glio d’amministrazione del 1966, la rappresen-tante del Gruppo Solidarietà Anna RosaGelmini e la ricca merenda a buffet.

Questo anniversario è stato un momentospeciale per ricordare con gioia e gratitudinetutti coloro che in questi lunghi anni hanno pre-stato la loro opera presso Villa San Lorenzo.

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E’ stata un’occasione per stare insieme efesteggiare tra residenti, famigliari, amici, vo-lontari e tutto il personale che lavora quotidia-namente in struttura. Ma soprattutto questafesta ci ha resi ancora più consapevoli dellagrande responsabilità che ci è stata affidata, delfare parte di un’opera voluta tanti anni fa mache ancora vuole guardare al futuro con gran-de caparbietà e determinazione: la persona an-ziana al centro del nostro agire. Sempre piùconvinti che…. “Le nostre impronte non sbia-discono mai sulle vite che tocchiamo…” so-prattutto se fatte con amore!

Un ringraziamento a tutte le associazio-ni, Enti, Ditte, dipendenti, volontari e singolepersone che hanno collaborato a rendere indi-menticabile questa giornata.

E’ stato un progetto ben realizzatoche finora ha sempre positivamente funzionato,

dai famigliari è stato ben apprezzatoanche se il mensile è un po’ “salato”.

Il Servizio Infermieristico è diurno e notturnoe gli infermieri si alternano nel turno.

Il Servizio Assistenzialeogni giorno cambia personale,

sono tutte ben preparatee le persone sono ben curate.

Alla mattina dopo esser stati lavati ed alzatinella sala mensa vengono accompagnatidove caffelatte, pane e biscotti sono già

preparati.

Nel salone animazione possono andaredove ci sono tv, giornali e riviste da guardare

e fino all’ora di pranzo, se vogliono, possonorestare.

Qualcuno in giro si fa portarealtri da soli vanno a camminare.

Con la bella stagione fuori si può andaree nei piccoli vialetti nel verde si può

passeggiare.C’è anche un piccolo giardino all’interno

dove si può stare quando arriva l’inverno.

C’è chi in palestra deve andareCosì facendo l’ora di pranzo fa presto ad

arrivare.

Dopo pranzo chi vuole può andare a riposareal pomeriggio nel salone li fan tornare

dove c’è la merenda che li sta ad aspettare.

Diversi sono i giochi da fare,aspettando la sera che sta per arrivare

e dopo tutti insieme si va a cenare.

Nel salottino c’è l’adunata generaleDove la tv si può guardare e la giornata

commentare.Le “ragazze” cominciano ad arrivare

ed uno alla volta in camera ci facciamoaccompagnare.

Anche a letto loro meglio ci fanno staree fino alla mattina dopo possiamo riposare

per poi un’altra giornata affrontare.

E così facendo i nostri nonni continuano avantiad andare

fino a che al traguardo della vita riescono adarrivare.

Qualcuno quando ci vede andare viagli prende un po’ di malinconia.

Questa è una giornata trascorsa dai nostri nonninella loro comoda casa.

Saluti e auguri a tutti i nonni.

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Nel 2015, grazie al progetto “Comuni-chiamo” proposto dalla Comunità Murialdo nel-l’ambito del Piano Giovani della Valle del Chie-se, è nata la nostra Consulta Giovanile, ov-vero un organo consultivo dell’Amministrazio-ne comunale, uno strumento di protagonismogiovanile che dà ai ragazzi la possibilità di in-contrarsi per cercare di promuovere progettied iniziative volte al miglioramento della situa-zione giovanile all’interno dei nostri paesi.

Quest’anno abbiamo partecipato con laConsulta Giovanile di Storo al progetto “Co-muni-chiamo 2” della Comunità Murialdo, pro-seguendo così con la nostra formazione e pro-ponendo un concorso di idee per la cre-azione di un logo che rappresenti leConsulte.

Durante l‘estate abbiamo organiz-zato due eventi in collaborazione conl‘Associazione Belle Epoque:! un torneo di Beach Volley con l’in-tento di creare coesione tra i giovani dellazona e di promuovere la nostra Consul-ta. All’iniziativa hanno aderito 16 squa-dre che si sono sfidate a gironi per vin-cere il premio finale.

! per la chiusura dell’estate, laColorldroland-Run: una corsa podisticanon competitiva che si è svolta in un

Consulta Giovanile Bondone Baitoni

Le nostre attivitàcontesto ricco di colori e musica.Molte le ade-sioni ed i riscontri sono stati positivi.

Da qualche mese stiamo lavorando ad unprogetto per il prossimo anno per raggiungeree sensibilizzare i giovani sui sani stili di vita.

Se volete restare aggiornati sulle nostreattività seguiteci sulla pagina Facebook: “Con-sulta Giovanile Bondone”.

“Vogliamo oggi costruire ilnostro domani”Alessia, Arianna, Aurora, Christian, Daniel, Francesca,

Lisa, Mario, Moreno, Nicol, Nicola, Samuele e Sara

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Il mese di ottobre è stato anche il mesedell’accoglienza dei bambini bielorussi acura dei Comitati di Storo e Condino che

hanno ospitato 12 bambini con le loroinsegnati e interprete. Una forte

esperienza anche quest’anno che lasciasempre grandi segninel cuore di ognuno.

Da tutte le famiglie accoglienti e dallefamiglie di appoggio giunga a tutti i

migliori auguri di

Buon NatalePer il 2017 cerchiamo nuove

famiglie accoglienti.Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 68

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Torna il Cinema a StoroRitorna per il terzo anno il Cineforum a Storo. NOI Cinema propone in gennaio una

rassegna dal titolo: “Vite intrecciate”. Il percorso è un’evoluzione del tema proposto nei dueanni precedenti. Un viaggio in quattro tappe per scoprire che ogni vita è intrecciata con le altre,in una rete che si tende oltre la superficie di spazio e tempo, a collegare individui e società,generazioni, culture, esperienze, uomini e donne, ma anche animali, piante, elementi naturali.Educare lo sguardo a vedere, l’orecchio all’ascolto, l’anima al silenzio, permette di ritrovare larelazione profonda con l’universo e collaborare con fiducia al convergere di tutti i frammentiverso l’unità. Speranza e fiducia possono riaffiorare, e con esse la gioia e la capacità di agire.Anche questo è cinema.

Aderiscono al progetto di NOI Cinema 18 sale in Trentino, da noi gliappuntamenti saranno in sala cinema presso l’oratorio parrocchiale – audiodolby system -.

La rassegna inizierà sabato 7 gennaio 2017 ad ore 20,45 con il film“Brooklyn” di John Crowley -2015- film romantico e drammatico – il dram-ma dell’emigrazione, lo sradicamento e la (ri)costruzione di una identità, in uncontesto in perenne movimento. (consigliato over 12 anni)

Venerdì 13 gennaio ore 20,45 sarà la volta di “Leconfessioni” di Roberto Andò con Toni Servillo -2016 – in Germania sitiene il summit del G8 e vi partecipa Toni Servillo nei panni di un monacocertosino invitato a prender parte al raduno dal Direttore del Fondo Moneta-rio europeo. Il mondo della finanza visto da una angolazione molto particolaree critica. (consigliato over 16 anni)

Venerdì 20 gennaio ore 20,45 toccherà al film “Laleggenda di Bagger Vance” di Robert Redford – Usa

2000 – Dio è presente anche quando non lo riconosci, nelle batoste più gran-di della vita, quando ogni sforzo che fai sembra destinato al fallimento, … luisi presenta e si offre di prestarti aiuto per ‘5 dollari garantiti’…. (consigliato

over 12 e ad educatori, genitori, catechisti, animatori)

Venerdì 27 gennaio ore 20,45 chiuderemo la rasse-gna con il docufilm “Malala” di Davis Guggenheim. Film sulla più giovanepremio nobel per la pace della storia: Malala Yousafzai, teenager pakistana altempo stesso coraggiosa e compassionevole, in costante pericolo ma amantedel divertimento, che semplicemente continua a lottare per il diritto universaledi vivere e studiare. (consigliato over 12 anni)

Ogni film sarà presentato con una scheda filmografica e commentato alla fine.

Venite in sala Dolby a rigustare il piacere di

un buon film sul grande schermo.

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con le immagini dialcuni presepi delloscorso anno

la redazione del bol-lettino augura a tut-ti i lettori

Buon Natale

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Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 71

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“Comunità in cammino”Periodico semestrale dell’Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto”

Iscrizione al Tribunale di Trento n° 1274 del 10/01/2006

Redazione: Via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN) tel. 0465 296046

Redatto in proprio a cura del Circolo oratorio parr. Storo e stampato a cura dellaTipografia Antolini di Tione di Trento (TN)

Proprietario: don Andrea Fava - via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN)Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - D.L.353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, D.C.B Trento

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