Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento,...

26
Il Picchio Redattori: Lorenzo Andreazzoli, Sofia Graziotto, Igor Peruzzo, Augusto Piccolin, Emanuele Stramare Docente responsabile: Sabrina Iotti Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa Giustina In questo primo numero abbiamo raccontato i fatti di attualità che ci hanno più interessato, dalla minac- cia terroristica all’emergenza am- bientale. Il nostro lavoro di appro- fondimento ci ha lasciato molti in- terrogativi ... Cosa troveremo sotto l’albero di Natale 2015? Cosa ci attende nel 2016? Con queste do- mande la nuova redazione de Il Pic- chio vi augura buone feste e buona lettura. Sommario Attualità Notizie dall’Istituto Scienze Cinema Sport Varie pagina 2 pagina 12 pagina 19 pagina 21 pagina 23 pagina 24 Siamo a Parigi, nella notte di venerdì 13 novembre … Sicuramente avrete già visto e ascoltato nei molteplici servizi dei telegiornali le no- tizie relative agli attentati terroristici rivendicati dall’Isis: numerose esplosio- ni colpiscono la capitale francese, le frontiere ven- gono sbarrate e il presiden- te François Hollande dichia- ra in tutta la Francia lo stato di emergenza. Ma come sono avvenuti gli attacchi? Dove si sono veri- ficati? Questi attentati “coordinati” hanno interessato prima di tutto la zona intorno allo stadio parigino “Stade de France”, dove si stava anco- ra disputando l’incontro cal- cistico tra Francia e Germa- nia. Intorno alle ore 21:20 circa un kamikaze si è fatto letteralmente esplodere sul- la strada nella quale si af- faccia lo stadio: la deflagra- zione impressionante ha ucciso l’attentatore e diversi passanti. La tragedia poteva essere ben peggiore: il ka- mikaze aveva tentato di en- trare nello stadio, ma era stato bloccato perché sor- preso dagli addetti alla sicu- rezza con dell’esplosivo. (Continua a pag. 2) Il terrore travolge Parigi

Transcript of Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento,...

Page 1: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

1

Il Picchio Redattori: Lorenzo Andreazzoli, Sofia Graziotto,

Igor Peruzzo, Augusto Piccolin,

Emanuele Stramare

Docente responsabile: Sabrina Iotti

Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa Giustina

In questo primo numero abbiamo

raccontato i fatti di attualità che ci

hanno più interessato, dalla minac-

cia terroristica all’emergenza am-

bientale. Il nostro lavoro di appro-

fondimento ci ha lasciato molti in-

terrogativi ... Cosa troveremo sotto

l’albero di Natale 2015? Cosa ci

attende nel 2016? Con queste do-

mande la nuova redazione de Il Pic-

chio vi augura buone feste e buona

lettura.

Sommario

Attualità

Notizie dall’Istituto

Scienze

Cinema

Sport

Varie

pagina 2

pagina 12

pagina 19

pagina 21

pagina 23

pagina 24

Siamo a Parigi, nella notte

di venerdì 13 novembre …

Sicuramente avrete già visto

e ascoltato nei molteplici

servizi dei telegiornali le no-

tizie relative agli attentati

terrorist ic i r ivendicat i

dall’Isis: numerose esplosio-

ni colpiscono la capitale

francese, le frontiere ven-

gono sbarrate e il presiden-

te François Hollande dichia-

ra in tutta la Francia lo stato

di emergenza.

Ma come sono avvenuti gli

attacchi? Dove si sono veri-

ficati?

Questi attentati “coordinati”

hanno interessato prima di

tutto la zona intorno allo

stadio parigino “Stade de

France”, dove si stava anco-

ra disputando l’incontro cal-

cistico tra Francia e Germa-

nia. Intorno alle ore 21:20

circa un kamikaze si è fatto

letteralmente esplodere sul-

la strada nella quale si af-

faccia lo stadio: la deflagra-

zione impressionante ha

ucciso l’attentatore e diversi

passanti. La tragedia poteva

essere ben peggiore: il ka-

mikaze aveva tentato di en-

trare nello stadio, ma era

stato bloccato perché sor-

preso dagli addetti alla sicu-

rezza con dell’esplosivo.

(Continua a pag. 2)

Il terrore travolge Parigi

Page 2: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

2

Gli spettatori, sentito riecheggiate il rumore

dell’esplosione, hanno capito subito che non si

trattava dello scoppiettio di semplici petardi, ma la

partita è continuata fino al termine. Intanto il presi-

dente Hollande è stato allontanato all’istante e ri-

portato presso la sede del governo francese,

l’Eliseo.

E’ questione di qualche attimo che altri terroristi

scendono da una macchina, una Seat nera, e si

dirigono davanti ad un ristorante a rue de Charon-

ne, sparando all’impazzata dall’esterno, e poi fug-

gendo: sono le ore 21:50.

In brevissimo tempo i terroristi portano a segno

l’attentato cruento e rapidissimo al teatro del Bata-

clan. Lì si erano radunate persone di tantissime

nazionalità differenti (se ne contano più di 20), per

assistere allo spettacolo “Eagle of Death Metal” di

una compagnia musicale statunitense. I terroristi si

trovavano nel momento giusto e al posto giusto…

Nel bel mezzo del concerto si sentono circa tre

“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-

fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-

sto le persone si lanciarono a terra, alcune tentano

di scappare, altre disperate cercano in vano qual-

che semplice via di fuga … 1500 spettatori in un

teatro, in preda al panico, ammassati l’uno vicino

all’altro.

Si susseguono gli eventi: i terroristi continuano a

puntare i Kalaschnikov (A-K 47 di origine sovietica,

il fucile più venduto al mondo per costo e resisten-

za) e a sparare contro tutto e tutti; alcune persone

vengono prese in ostaggio, altri attentatori si fanno

esplodere.

Tirare le somme della notte buia di Parigi significa

fare un bilancio tragico: 130 morti e 433 feriti …

freddi numeri dietro ai quali si nascondono perso-

ne. Tra le vittime c’è anche la brillante studentessa

veneziana Valeria Soresino.

Nelle ore successive la polizia e le forze speciali si

sono attivate per scovare i terroristi che non sono

morti negli attacchi e tutti gli estremisti che hanno

collaborato alla carneficina francese. Le ricerche e

le indagini non hanno riguardato solo la Francia,

ma anche il Belgio e in particolare Bruxelles, dove

sembra si concentrino molti terroristi.

Ma tutto quello che è successo a Parigi succede

ormai terribilmente, quasi ogni giorno in paesi co-

me la Siria, l’Iraq, il Mali, la Nigeria, sempre ad o-

pera di terroristi legati all’Isis o ad altre organizza-

zioni violente come Boko Haram. Ogni giorno

muoiono tantissimi civili, innocenti … I fatti di Parigi

ci hanno colpito e, in quanto cittadini

13 novembre 2015: Parigi sotto attacco terroristico

Attualità

Page 3: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

3

europei, anche noi italiani ci sentiamo particolar-

mente solidali con la Francia, ma non dimentichia-

moci delle vittime di altri paesi, seppur lontani.

Sofia Graziotto

31 ottobre 2015: sul deserto del Sinai vengo-

no ritrovati i resti di un aereo di linea russo

schiantatosi con 124 persone a bordo. Dopo i

primi accertamenti, si è subito pensato che lo

schianto fosse dovuto ad un cedimento strut-

turale o ad un guasto dei motori, ma questa

ipotesi è stata smentita il giorno dopo grazie a

due aspetti: i resti dell’aereo erano sparsi su

un territorio molto vasto; un satellite america-

no ha rivelato un lampo di calore al momento

della caduta.

Da questi dati è derivata l’ipotesi di un atten-

tato, che infatti è stato subito rivendicato

dall’ISIS. In un primo momento si è ritenuto

che l’ aereo fosse stato colpito in volo da un

missile, ma l’analisi delle scatole nere ha fatto

nascere l’ipotesi, poi rivelatasi esatta, che ci

fosse un ordigno a bordo. Intanto le compa-

gnie russe e inglesi hanno sospeso tutti i voli

in suolo egiziano, lasciando centinaia di citta-

dini di ritorno dalle vacanze senza il volo di

rientro. Alcuni giorni dopo, il traffico aereo è

ripreso regolarmente, ma i controlli si sono

triplicati e molte persone non hanno più rivisto

i bagagli. Intanto le analisi sui resti dell’aereo

sono proseguite e la teoria della bomba a bor-

do si è sempre più rafforzata, infatti le tracce

sulla carlinga e i dati delle scatole nere hanno

dimostrato che una forza molto grande è usci-

ta dall’interno

verso l’esterno

c o m e i n

un’esplosione.

Le indagini sono

continuate per

una decina di

giorni e alla fine

è stata comuni-

cata la dinamica ufficiale: la bomba è stata

messa sotto un sedile posteriore dell’aereo,

perciò esplodendo ha staccato la coda

dell’aereo e la carlinga è precipitata all’istante;

un passeggero avrebbe piazzato l’ordigno a

bordo e, una volta decollato l’aereo, un compli-

ce avrebbe azionato il detonatore

dall’aeroporto.

L’Isis, per ironizzare sulla tragedia, ha mostra-

to la foto che ritraeva i componenti della bom-

ba, ovvero una lattina e degli oggetti comuni

che si trovano ovunque.

Augusto Piccolin

Attacco terroristico

nei cieli dei Sinai

Attualità

Page 4: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

4

Isis Negli ultimi anni in molte

occasioni abbiamo sentito

parlare di Isis, ma molti an-

cora non conoscono il suo

significato , né che cosa ve-

ramente sia.

L’acronimo Isis significa

“Islam State of Iraq and

Syria”, ovvero “Stato Islami-

co di Iraq e Siria”. Lo Stato

Islamico è stato proclamato

tale dal suo capo, Al-

Baghdadi, nel giugno del

2014. È quindi molto recen-

te.

Questa organizzazione terro-

ristica fondamentalista, pe-

rò, ha iniziato la sua definia-

mola “carriera” durante il

2003 e il 2004, in seguito

all’invasione dell’Iraq da par-

te di Stati Uniti e Inghilterra.

In seguito, l’Isis collaborò

con l’organizzazione terrori-

stica di Al-Quaeda, alleanza

che fu interrotta nel 2014 a

causa di alcuni disaccordi.

Ma vediamo gli obiettivi del-

lo Stato Islamico.

In primis, troviamo quello di

creare uno Stato Islamico

sunnita in Siria e Iraq.

Gli altri obiettivi sono quelli

di eliminare tutti i “nemici”

che si presentano sul loro

cammino.

I musulmani Sciiti, in primo

luogo, ma anche gli Occiden-

tali, come abbiamo potuto

constatare durante i recenti

attentati di Parigi.

Igor Peruzzo

Martedì 24 novembre 2015. Men-

tre il governo russo raddoppia i

bombardamenti in Siria e Hollan-

de assieme ad Obama decide di

intensificare l’azione militare con-

tro l’Isis, un Sukhoi russo sconfina

per 17 secondi nello spazio aereo

turco, percorrendolo per un chilo-

metro.

Sta volando verso la Siria per

compiere un bombardamento e

non è certo la prima volta che ciò

accade.

Un caccia turco lo intercetta e la-

scia partire un missile aria-aria,

abbattendolo.

Così il presidente russo Vladimir

Putin commenta il fatto: ”E' stata

una pugnalata alle spalle da parte

dei complici del terrorismo".

L’attuale situazione che il mondo

vive si fa quindi molto complessa.

Stati che sono apparentemente

alleati della Nato e dell’Europa si

stanno rivelando suoi nemici,

mentre le nazioni cercano allean-

ze potenti.

L’incrociatore russo Moskva si

avvicina alla costa di Latakia,

mentre i sistemi anti missilistici S-

400 saranno trasportati alla base

russa di khmeimi.

Il presidente americano Obama si

è recentemente recato a Parigi,

dove ha incontrato il presidente

turco Erdogan.

Lo ha esortato a concentrarsi nel

combattere l’Isis assieme alla

Russia, cercando nel contempo di

placare la collera che è sorta tra

le due nazioni.

Putin non ha accettato di incon-

trarsi con il presidente turco e con

le sue parole lascia intendere che

in possesso della Russia devono

esserci delle prove sul traffico di

petrolio tra la Turchia e l’Isis

La Russia ha promesso di rendere

pubbliche le prove, mentre Erdo-

gan ha promesso le dimissioni se

ciò accadrà.

L’incidente in cui è rimasto coivol-

to il jet russo non ha fatto altro

che alimentare ancor più la ten-

sione internazionale e rendere più

difficile una strategia comune di

lotta all’Isis.

Igor Peruzzo

Alta tensione Russia —Turchia

Attualità

Page 5: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

5

Le tensioni che il mondo sta vivendo oggi non sono cosa nuova nella storia. Non tutti ricordano infatti

che appena una ventina di anni fa si è conclusa la Guerra Fredda, un conflitto indiretto che durò quasi

50 anni e che coinvolse, oltre che l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, molti altri piccoli stati. L’attuale si-

tuazione internazionale appare alquanto complessa: la crisi ucraina, la guerra siriana e la leadership di

Bashar al-Assad, la lotta all’Isis. Ancora una volta com’è accaduto in passato il mondo politico sembra

spaccarsi in due blocchi. Certamente conoscere la storia significa saper interpretare il presente e in

qualche misura saper prevedere anche possibili scenari futuri.

Qui di seguito troverete un breve approfondimento sul tema della Guerra Fredda, argomento che è in-

dubbiamente molto interessante e sembra, attraverso nuovi protagonisti e nuove dinamiche, rivivere

oggi.

Il 4 febbraio 1945 iniziò la conferenza di Yalta, una riunione durante la quale i tre maggiori capi di stato

alleati Churchill, Roosevelt e Stalin presero alcune decisioni importanti sul proseguimento del secondo

conflitto mondiale. Questo evento è da considerarsi la data di inizio di quella che in seguito fu definita

“l’età delle superpotenze”, un periodo dominato da due colossi politico-militari: gli Stati Uniti e l’Unione

Sovietica. Ognuna delle due era in grado di annientare militarmente l’altra, sebbene il conflitto non sia

mai degenerato in una vera e propria guerra atomica. Ma vediamo meglio i due protagonisti della guerra

fredda:

Quelli furono anni di continua tensione, caratterizzati dalle cosiddette “guerre per delega” ovvero quelle

combattute dagli alleati delle due superpotenze. In America si diffuse un clima di paura e terrore, mentre

la popolazione fu costretta a partecipare alle esercitazioni antiraid. Inoltre, il governo continuava ad inco-

raggiare i cittadini a costruirsi un rifugio antiatomico in proprio. Con il lancio da parte dell’Unione Sovieti-

ca dello Sputnik 1, nel 1957, la guerra si ampliò allo spazio.

Igor Peruzzo

La Guerra fredda ieri e oggi

Attualità

Urss

L’Unione Sovietica uscì molto provata dalla

seconda guerra mondiale: oltre 25 milioni

di morti, città distrutte, tutte le sue regioni

europee invase dalla Germania. Riuscì co-

munque ad affermarsi come superpotenza

mondiale grazie alla potenza dell’Armata

Rossa, alla disciplina imposta da Stalin e

allo sfruttamento dei territori occupati.

Gli Stati Uniti

Uscirono dalla guerra non provati, ma

bensì temprati: la loro nazione non ave-

va infatti subito attacchi aerei nemici, e

non era stata in nessun modo danneg-

giata; la loro produzione industriale era,

inoltre, notevolmente aumentata in se-

guito allo sforzo di rifornire di armamenti

le truppe impegnate nei combattimenti.

Page 6: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

6

Tra gli obiettivi del COP21, la Con-

ferenza mondiale sul clima che si

è tenuta a Parigi, c’è quello di

ridurre le emissioni di CO2

nell’atmosfera terrestre, contene-

re l’effetto serra e quindi il riscal-

damento globale. Il traguardo è

limitare a 2° l’aumento delle tem-

perature globali per la fine del

secolo. Il problema è legato

all’emissione di gas

serra che deve esse-

re contenuto e

all’utilizzo di combu-

stibili ecologici che va

incentivato. Serve

l’impegno di tutti gli

stati anche dei paesi

in via di sviluppo che

per produrre l’energia

necessaria utilizzano combustibili

fossili altamente inquinanti. In

questi anni alcuni stati non si di-

mostrano disposti a trattare: ad

esempio l’India ha spesso soste-

nuto che bruciare il carbone sia

un suo diritto in quanto deve pro-

durre l’energia necessaria al pae-

se. Ma se i diversi capi del mondo

non intervengono impegnandosi

seriamente, le conseguenze sa-

ranno gravi:

il riscaldamento globale

provocherà lo scioglimento

d e i g h i a c c i c o n

l’innalzamento delle acque

marine e conseguenze di-

sastrose per le città costie-

re e per le isole abitate;

l’abbassamento delle tem-

perature delle acque com-

porterà sia l’estinzione di

tante specie marine sia il

raffreddamento delle cor-

renti, come ad esempio la

Corrente del Golfo, così im-

portante per mitigare il cli-

ma di diversi stati europei.

Per scongiurare queste gravi con-

seguenze e impedire danni irre-

versibili alla vita sul nostro piane-

ta, i capi di stato riuniti a Parigi,

dopo ben 13 giorni di incontri e

discussioni, hanno firmato uno

storico accordo:

limitare l’aumento di tem-

peratura a 1,5 gradi;

raggiungere un equilibrio

tra le emissioni da attività

umane e la rimozione dei

gas serra;

collaborazione tra i paesi

sviluppati e quelli in via di

sviluppo. Questi ultimi

potranno contare su un aiu-

to economico per utilizzare

sempre più energie pulite e

sostenere una crescita

rispettosa dell’ambiente.

Rispetto al protocollo di Kyoto del

1997, l’impegno di Parigi 2015

coinvolge un numero maggiore di

paesi (195) anche tra i più inqui-

nanti e soprattutto ogni cinque

anni i piani nazionali per la riduzi-

one dei gas serra saran-

no sottoposti a controlli e

revisoni molto rigidi.

Speriamo che finalmente

questo nuovo protocollo

venga rispettato da tutti

gli stati perché è fonda-

mentale risolvere i pro-

blemi climatici del piane-

ta, se vogliamo avere un

futuro e garantire la vita alle futu-

re generazioni.

Lorenzo, Augusto ed Emanuele

SOS Ambiente:

la risposta della COP21 di Parigi

Attualità

Page 7: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

7

TERRA: nel corso di miliardi di anni si sono evolute tantissi-

me specie, tra cui la nostra, in un ambiente del tutto natura-

le … Nell’era preistorica, mesozoica, paleolitica, si potevano

ammirare presumibilmente distese e distese di foreste, pra-

terie, ondate e ondate di vegetazione, il clima non era altera-

to come oggi dalla costante presenza umana.

Tutto è iniziato con lo scoppio della prima rivoluzione indu-

striale nel ‘700: l’uomo comincia a produrre energia utiliz-

zando il carbone con le macchine a vapore. Bruciando il car-

bone si producono gas e sostanze nocive che, diffondendosi

in cielo, vanno a danneggiare l’atmosfera.

Ma che cos’è l’atmosfera?

L’atmosfera, unica nel suo genere, è un involucro aeriforme

gassoso che, in relazione alla massa della Terra, appare co-

me uno strato sottilissimo. È proprio quel sottilissimo strato

che permette la vita al suo interno, trattenuta dalla forza di

gravità terrestre. Il diametro terrestre è infinitamente mag-

giore allo spazio che occupa l’atmosfera, malgrado possa

apparirci enorme anch’essa.

Varcata questa “pellicola” terrestre, sapete cosa si trova?

Niente … o meglio, nulla che possa proteggere un organismo

vivente dal vuoto cosmico più assoluto, da ambienti comple-

tamente inospitali e ostili a noi.

Essa ha subito grandi modificazioni da quando si è creata

(come tutto del resto, nulla è destinato ad essere eterno,

secondo le nostre leggi della fisica); ma non è il cambiamen-

to di per sé che deve preoccuparci, bensì il fatto che essa

cambi in peggio. La composizione dell’atmosfera non è affat-

to così semplice come potremmo immaginarla, anzi, presen-

ta vari strati concentrici che si succedono: la troposfera

(tropopausa); la stratosfera (poi lo strato di ozono); la meso-

sfera, e la ionosfera. Questi strati sono composti da varie

percentuali di gas: azoto 78%, ossigeno 21%, argon 1%, altri

gas 0,1% circa.

Con la continua emissione di sostanze inquinanti, l’uomo sta

distruggendo questo involucro dal quale dipende la vita sul

nostro pianeta.

L’inquinamento è considerata una conseguenza innaturale:

tutto quello che noi progettiamo e realizziamo è ricavato,

ovviamente, sempre da materie naturali, ma modificate chi-

micamente con soluzioni create dall’uomo. Alcune

Atmosfera in pericolo

Attualità

Page 8: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

8

sostanze e alcune miscele chimiche tendono, come ho detto, a modificare l’atmosfera.

Le conseguenze sono note: buco nell’ozono in espansione, effetto serra, surriscaldamento globale, scio-

glimento dei ghiacciai, desertificazione, tutti fenomeni che renderanno decennio dopo decennio sempre

più ostile il clima intorno a noi.

Cosa comporterà tutto ciò? Insomma la vita su questa Terra non sarà più così come la conosciamo, si

potrebbe anche ipotizzare un’altra tappa dell’evoluzione delle specie.

E ora mi piacerebbe riportare questa frase detta dal fisico ambientalista e premio Nobel Hubert Reeves:

“L’uomo è la specie più folle:

venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile

senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo

è quel Dio che sta venerando”.

Sofia Graziotto

Attualità

Page 9: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

9

Attualità

Lorenzo Andreazzoli

Page 10: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

10

Il cyber bullismo è un attacco continuo e

ripetuto tramite la rete, fatto da una o più

persone, che spingono all’angoscia e, nei

casi più gravi, al suicidio la vittima.

Le forme attraverso le quali il cyber bulli-

smo può manifestarsi sono diverse ... ecco-

ne alcune:

- il flame, dei messaggi mirati a suscitare

battaglie verbali nei forum;

- le molestie, messaggi mirati per insultare

e ferire delle persone;

- la denigrazione, sparlare di qualcuno per

rovinare la reputazione del soggetto ed è

concentrata per lo più nei social network;

- l’impersonificazione, spacciarsi per la vitti-

ma per mandare messaggi offensivi;

- l’inganno, ottenere la fiducia di qualcuno e

divulgare i dati personali di queste persone;

- la cyber-persecuzione, un attacco conti-

nuo che suscita paura nella vittima.

Il cyber bullismo, sebbene meno diffuso del bullismo tradizionale, rappresenta un fenomeno che sta

coinvolgendo sempre più ragazzi tra gli 11 e i 19 anni.

Un esempio molto recente è quello dello youtuber Lorenzo Ostuni, più noto come Favij, che in un suo

vlog ha messo in ridicolo un ragazzino di 12 anni, davanti a oltre due milioni di utenti; il ragazzino è sta-

to coperto di insulti da parte di tutti i fan di questo “youtuber”. Di fronte a questo la rete si è divisa: al-

cuni hanno condannato lo youtuber parlando nei loro video di cyber bullismo, altri non hanno dato peso

alle possibili conseguenze di queste offese e con le loro visualizzazioni non hanno fatto altro che diffon-

dere questo attacco.

Noi rodarini da che parte stiamo?

Emanuele Stramare

Attualità

Cyber bullismo: una forma di bullismo subdola

Page 11: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

11

Disneyland è un famoso parco dei divertimenti pie-

no di colori, luci e spettacoli. Tutto il contrario è

Dismaland: una sorta di "parodia gotica”, creata

dal famosissimo ed anonimo street artist Banksy. Il

parco, costruito a Weston (Inghilterra), si presenta

fin dall'entrata apparentemente diroccato: muri di

cemento non dipinto, guide depresse con giubbotti

rosa, attrazioni malfunzionanti. Lo stesso castello,

simbolo di Disneyland, qui si presenta sul punto di

crollare. All'interno però ci sono parecchie sorpre-

se: l'intera struttura è piena di opere d'arte. Banksy

infatti ha invitato molti altri artisti di strada e non,

come il celebre Damien Hirst ad esporre le loro

opere nel parco del non divertimento. Aperto

quest'estate alla fine di agosto, in poco più di un

mese ha avuto tantissimi visitatori, ma poi è stato

chiuso. L'artista, infatti, non ha voluto che il suo

parco diventasse come il vero Disneyland, non vo-

leva cioè che la gente si abituasse alla sua presen-

za e al suo “consumo”. Una volta chiuso, alcune

delle strutture servite per costruire il parco sono

state smontate e portate a Calais, in Francia, dove

sono state utilizzate per costruire ripari destinati ai

profughi, in fuga dalla povertà e dalle guerre che

devastano Afghanistan, Siria e molti paesi africani.

I profughi si trovano lì perché tentano di raggiunge-

re l'Inghilterra attraverso il tunnel sotto la Manica e

mentre aspettano l'occasione giusta sono accam-

pati a migliaia sotto il sole e la pioggia. Banksy è

contro la società odierna ed è anche per questo

che ha costruito Dismaland. E' facile capirlo. Pren-

diamo per esempio le guide del parco: a Disne-

yland sono tutte felici, devono "trasmetterti" la feli-

cità. Nel parco di Banksy, invece, le guide sono

malinconiche perché lui è contro un mondo preim-

postato. Infatti a lui interessa che la gente pensi,

abbia uno stile proprio e che sia creativa, che esca

dagli schemi, anche quelli della “felicità” obbligata.

Non importa sapere chi sia Bansky. Importanti so-

no le idee che ha avuto e gli spunti di riflessione

che ci ha offerto.

Igor Peruzzo Gosanesh Cassol Valentino Mares

Aurora Triches Daniele Val Eva Rombaldi Martino

Frescura

Attualità

Dismaland: il parco dei

"non divertimenti" Il parco più cupo mai costruito

contro

l'ipocrisia del nostro tempo

Page 12: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

12

La scuola dell’Infanzia di Meano e l’ippoterapia

Già da alcuni anni l’Istituto Comprensivo di Santa Giustina porta avanti un progetto in collaborazione

con il maneggio del Vincheto di Cellarda (Feltre) che vede coinvolti i bambini certificati della Scuola

dell’Infanzia di Meano e della Scuola Primaria di Santa Giustina. Per l’anno scolastico 2015-16 parteci-

pano due bambini dell’infanzia di Meano che, accompagnati da un’insegnante del plesso, il lunedì mat-

tina si recano al maneggio con gli amici e le insegnanti della primaria a bordo del pulmino messo a di-

sposizione dal Comune. L’attività permette ai bambini di stare in contatto con i cavalli sia cavalcandoli,

sia prendendosi cura di loro con coccole o dandogli un pezzo di carota, in un contesto ambientale tran-

quillo e rilassante. I bambini traggono gran beneficio da questa esperienza che gli permette di mettersi

in gioco, di rilassarsi, di vincere paure e di imparare a prendersi cura di un animale.

W la psicomotricità all’Infanzia di Meano

Anche quest’anno, alla Scuola dell’Infanzia di Meano, i bambini seguiranno un corso di psicomotricità

tenuto da una insegnante, formatasi a Bassano, che lavora presso la stessa. Va messo in evidenza co-

me tale attività sia molto importante per lo sviluppo sociale, affettivo, cognitivo e motorio. Dal mese di

novembre i piccoli, divisi in gruppi, potranno partecipare a tale esperienza che prevederà momenti di

gioco libero, all’interno dello spazio palestra, utilizzando cuscini di gommapiuma, seguiti da altri di rac-

conto da parte dell’insegnante e di rappresentazione. Queste attività hanno lo scopo di favorire un ar-

monico sviluppo naturale del bambino, il quale potrà vivere a pieno le proprie emozioni, trovando la mo-

dalità, a lui più consona, per saperle gestire al meglio.

Autunno a Cergnai

In queste bellissime giornate autunnali frequentare la Scuola

dell’Infanzia di Cergnai è una vera fortuna…

A pochi passi dalla scuola, in mezzo a campi e boschi, possiamo

osservare i colori dell’autunno, sentire lo scricchiolio delle foglie sot-

to i piedi, ammirare estasiati lo scorrere dell’acqua nel ruscello, na-

sconderci nei “labirinti” dei campi di granoturco, lasciarci rapire dal

fascino delle nostre montagne e … tante, tante altre esperienze ancora…

Notizie dall’Istituto

Page 13: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

13

San Nicolò ti aspettavamo S. Nicolò non poteva deluderci. Anche quest’anno

i bambini della scuola dell’Infanzia di Meano han-

no aspettato a lungo l’arrivo del vecchietto buono

che accompagnato dai suoi fedeli asinelli e dalla

sua aiutante ha portato un sacco pieno di dolci e

doni. Grande è la gioia che ha accompagnato

questa spensierata mattinata ed i bambini altret-

tanto generosi hanno regalato a loro volta dei bel-

lissimi disegni. Un caloroso ringraziamento va a

San Nicolò che con fare affettuoso e scherzoso

ha saputo coinvolgere tutti, ai proprietari degli asinelli Anna e Sergio che si sono resi disponibili e che a

loro volta hanno donato una casa-mangiatoia in legno realizzata artigianalmente da loro per gli uccellini

del nostro giardino. Un sentito riconoscimento ai genitori che da anni contribuiscono con i fondi raccolti

nelle varie iniziative di mercatini ed altre iniziative, all’Assessore Angela Bortolin la quale era presente e

ci ha permesso con il suo contributo di acquistare del materiale didattico, alla ditta CAMST che ci ha

dato la frutta e i dolci per i sacchettini.

Dicembre a Cergnai Ecco San Nicolò che con il suo asinello Pippo, anche quest’anno è tornato a farci sognare!!!!

Oggi, con le nostre voci squillanti, i nostri sorrisi e la nostra vivacità abbiamo regalato agli anziani della

casa di riposo di Meano alcuni momenti di gioia e di serenità!

Notizie dall’Istituto

Page 14: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

14

Insieme ... si può!

Le classi 3^,4^e 5^della scuola di San

Gregorio hanno seguito un percorso, arti-

colato in più fasi, sul tema dei diritti ne-

gati ai bambini nel mondo. Durante

l’attività teorica proposta a scuola dai

volontari dell’associazione “Insieme si

può”, i bambini si sono dimostrati coin-

volti ed interessati. Con la visita alla mo-

stra presso il Centro culturale di Santa

Giustina vi è stato un approfondimento

ulteriore. La giornata è stata anche l’occasione per conoscere la Biblioteca Comunale e per ascoltare

una lettura a tema. Ringraziamo per la disponibilità e la competenza le signore Maria Pia e Edy, Daniele

e il bibliotecario Gianluca.

Un cane a scuola? Qua la zampa

Gita al museo dei sogni I bambini dell’Infanzia di Meano, con la corriera di linea e con tutte le insegnanti sono andati a Feltre

presso la cooperativa Arcobaleno per poter vedere i presepi del Mondo..sono oltre 2000 , provenienti

da 149 paesi. L’esperienza curiosa e particolare li ha coinvolti ed entusiasmati. La guida ha mostrato

loro più oggetti molto significativi tra i quali il grembiule intessuto di filamenti provenienti dalla Terra

Santa con il quale Papa Francesco ha lavato i piedi a 12 giovani carcerati , il bastone del Pellegrino che

ha percorso 5000 km a piedi, da Feltre a Locri e ritorno , il bambino Gesù realizzato con legno d’ulivo di

Gerusalemme , la mangiatoia fatta con legni da tutto il mondo e tanto tanto altro..Una tazza di tè cal-

do con biscotti ha concluso questa mattina un pò faticosa ma molto istruttiva.

Notizie dall’Istituto

Page 15: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

15

Notizie dall’Istituto

Page 16: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

16

In montagna per l’accoglienza

La Scuola Media ha scelto di realizzare il progetto di acco-

glienza per le classi prime organizzando una serie di uscite

in montagna. Escursioni in Nevegal, arrampicata sportiva e

Parco Avventura a

Caralte son state tea-

tro delle scorribande

dei nostri ragazzi.

Accompagnati dai

docenti, in un clima di

serenità, gli alunni

hanno potuto apprez-

zare e godere della

bellezza delle nostre

montagne.

Anche in piscina crescono gli alberi

Durante la prima settimana del mese di dicembre si

è concluso, per le classi seconde, terze, quarte e

quinte della primaria di S. Giustina e per la primaria

di Meano il corso di nuoto che ogni anno

l’amministrazione comunale offre, gratuitamente, a

tutti gli alunni dell’istituto comprensivo. Particolar-

mente “natalizia” l’ultima lezione, che ha visto impe-

gnanti provetti nuotatori nella costruzione di un al-

bero di Natale un po’ particolare!!

Notizie dall’Istituto

Page 17: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

17

Fortissimamente Valpore

Anche gli studenti della 3^A della scuola media hanno

potuto vivere la magica esperienza nota a tutti come

“Valpore”. Il Centro Didattico di Valpore sul Grappa ha

ospitato i ragazzi, guidati dai proff. Dal Mas e Fontana.

Avventure sul Grappa, le trincee, i camminamenti dei

soldati e la voglia di stare assieme in un’atmosfera di

serenità e amicizia.

Rafting e adrenalina sul Brenta

Nel mese di ottobre, le classi 2B, 2C e 2D della scuola media

hanno affrontato le “rapide” del Brenta. Il rafting si conferma

un’esperienza adrenailinica ed entusiasmante che aiuta a fare

gruppo e a sentirsi squadra. Le foto parlano più delle parole!

Orientamento scolastico All’inizio del mese di dicembre gli alunni delle classi terze

della scuola media sono stati coinvolti nelle attività di o-

rientamento scolastico. Essi hanno partecipato a lezioni e

laboratori presso le scuole superiori della zona per poter

meglio compiere l’importante scelta per il futuro.

Notizie dall’Istituto

Page 18: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

18

Un salto nell’iperspazio

Il 3 dicembre gli alunni della 3^C della scuola me-

dia hanno compiuto un affascinante viaggio nelle

meraviglie dell’universo. Guidati dal prof. Vanin e

grazie agli splendidi e preziosi strumenti del Centro

Astronomico di Arson, i ragazzi hanno potuto com-

piere un immaginario salto nell’ “iperspazio” osser-

vando direttamente il sole e la sua cromosfera. I

nostri “astronauti” hanno “visitato” la Luna e navi-

gato tra le costellazioni spingendosi ai confini dell’universo. L’Associazione Rheticus che ha costruito e

gestisce l’osservatorio ed il planetario ad Arson offre ai visitatori e ai ricercatori un’opportunità meravi-

gliosa per avvicinarsi e approfondire i grandi temi dell’astronomia.

Corsa campestre a gambe levate

Nella fase distrettuale di corsa campestre disputata a Feltre ottime prestazione dei “rodarini”: 1° posto

per le ragazze con De Bon Aurora (3^ individuale) Salvadori Martina, Fassin Desiree e Lucchetta Lucia;

2° posto per i ragazzi con Bolzan Edoardo, Bortoluzzi ALessio, De Martin Filippo e Buoso Nicolò; 3° po-

sto per le cadette con De Polo Lisa, Cassol Camilla, Giozza Veronica e Stiz Benedetta. Complimenti a

tutti!

Notizie dall’Istituto

Page 19: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

19

Il 4 ottobre 1957 l’Unione Sovietica lan-

ciava in orbita lo Sputnik, il primo satel-

lite artificiale della storia. L’evento die-

de inizio alla corsa allo spazio, uno dei

periodi della guerra fredda che si sareb-

be concluso solamente nel 1993. Il lan-

cio colse del tutto impreparati gli ameri-

cani che, sebbene potessero contare

come i russi sulla conoscenza degli

scienziati tedeschi, non furono capaci di

sfruttarla adeguatamente (La NASA

nacque infatti solamente nel 1958). Lo

Sputnik era la risposta dell’Unione So-

vietica alla richiesta, posta nel 1952

dall' International Council of Scientific

Unions, di inviare un satellite nello Spazio tra il 1

luglio 1957 e il 31 dicembre 1958, periodo cono-

sciuto come Anno geofisico internazionale. Gli Stati

Uniti avevano subito cominciato a lavorare e, nel

luglio del 1955, il presidente Eisenhower aveva

presentato il progetto Vanguard, riguardante un

satellite e il suo razzo vettore. In quell’occasione il

presidente aveva sfidato gli altri governi del mondo

a fare altrettanto. Esattamente una settimana do-

po, i sovietici approvarono il progetto di un satellite

artificiale, ed i lavori di costruzione presero il via

nel gennaio del 1956. Gli ingegneri sovietici avreb-

bero dovuto superare se stessi: il lancio del satelli-

te del progetto Vanguard era infatti previsto per la

fine del 1957. Boris Chertok, in un'intervista rila-

sciata per il 50° anniversario del lancio dello Sput-

nik, racconta come la costruzione e il lancio del

satellite furono una vera e propria prova di improv-

visazione. Comunque sia, il 4 ottobre 1957 alle ore

19:28:34 utc (tempo coordinato universale) il raz-

zo vettore R-7 che trasportava lo Sputnik 1 prese il

volo dalla rampa di lancio del cosmodromo di Bai-

konur, e dopo poche ore entrò nell’orbita terrestre.

Lo Sputnik cominciò subito a produrre il famosissi-

mo “beep, beep, beep”, il primo suono proveniente

dallo spazio. Il satellite impiegava circa 98 minuti

per fare un giro intorno alla Terra e aveva al suo

interno un barometro, un termometro e delle in-

gombranti batterie. La Casa Bianca si limitò a com-

plimentarsi con i vincitori, affermando che il lancio

non avrebbe cambiato i piani spaziali degli Stati

Uniti. Non si può dire lo stesso dell’opinione pubbli-

ca americana, però: i cittadini erano infatti visibil-

mente scossi, non solo perché l’ultima cosa che si

sarebbero aspettati era il lancio di un satellite da

parte dell’URSS, ma anche perché se i russi erano

in grado di lanciare un satellite, erano in grado an-

che di lanciare missili atomici. Non dobbiamo di-

menticare che era piena guerra fredda. Eisenho-

wer si vide costretto ad accelerare il progetto Van-

guard ed inoltre diede il via alla costruzione di un

nuovo satellite: l’Explorer.

Igor Peruzzo

Scienze

Sputnik ... alla conquista dello spazio

Page 20: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

20

Il 29 settembre 2015 è stata scoperta acqua allo

stato liquido su Marte. Questa scoperta è stata

fatta grazie alla missione Mars Exploration Rover.

Anche se non è stata vista, sono state trovate trac-

ce evidenti della sua presenza:

-presenza di ematite, un minerale che si forma

solo in presenza di acqua;

-letti di fiumi prosciugati e scanalature lasciate

dal passaggio del liquido;

Inoltre grazie a una serie di rilevamenti sono state

trovate delle sorgenti sotterranee e lì l’acqua ha

scavato delle grotte dove molto probabilmente

scorre ancora.

Qualche milione di anni fa l’acqua scorreva sul-

la superficie di Marte liberamente ma, per colpa

delle tempeste solari, la temperatura è diminui-

ta drasticamente facendo scomparire l’acqua

dalla superficie del pianeta. Anche se non c’è

acqua allo stato liquido, al polo nord di Marte è

presente allo stato solido e ciò è importante

perché permetterebbe una risorsa idrica consi-

stente per una futura colonia sul pianeta.

Colonizzare il pianeta rosso è un sogno che tra

non molto si potrà realizzare, infatti, se

l’avanzamento tecnologico continuerà così ve-

locemente, presto saremo lassù. La N.A.S.A ha

preannunciato che per il 2025 ci sarà una mis-

sione con destinazione Marte.

Marte è il quarto pianeta del sistema solare per

distanza dal Sole e il più vicino alla Terra. Viene

chiamato pianeta rosso perché sulla sua super-

ficie è presente uno strato di ossido di ferro che

gli dà il caratteristico colore rossastro. Ha

un’atmosfera molto rarefatta, con una tempera-

tura media che va dai-140° ai 20° e lo possia-

mo considerare il pianeta del sistema solare

con le caratteristiche più simili alla Terra. Infatti

è poco più piccolo della Terra, ha un inclinazio-

ne dell’asse piuttosto simile a quella terrestre e

la durata del giorno e dell’anno variano di poco.

Marte ha due lune, Deimos e Fobos, ma sono

molto piccole e quindi di forma irregolare (si

pensa siano due steroidi catturati dal campo

gravitazionale del pianeta).

Di notte Marte è visibile a occhio nudo e assu-

me una coloratura giallo-arancione; puntandolo

con un semplice binocolo si possono vedere dei

particolari come crateri e increspature superfi-

ciali.

Augusto Piccolin

Scienze

C’è acqua su Marte!

Page 21: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

21

“Cielo d’ottobre” o meglio “October sky” è un film

del 1999 girato negli Sati Uniti, diretto dal regista

Joe Johnston e tratto da un libro autobiografico

pubblicato l’anno precedente.

Ma cosa narra questo libro? Ebbene in esso è

raccontata la vita sorprendente e un po’ avventu-

rosa di Homer H. Hikman jr. ex ingegnere della

NASA.

Ma che cos’ha di speciale questa storia? Insom-

ma sappiamo che di scienziati e di ingegneri che

lavorano in questa prestigiosissima associazione

(forse la più importante in campo fisico-

astronomico) ce ne sono molti, ma non ci stupia-

mo più di tanto quando leggiamo alcuni loro nomi

sui giornali. In realtà, se riflettiamo sulla storia

che ognuno di loro porta con sè, possiamo davve-

ro renderci conto di quanto interessanti siano.

La storia di Homer H. Hikam è proprio degna di

un articolo, infatti ci insegna a sognare, a non

stare troppo con “i piedi per terra”, perchè volere

è potere.

Siamo in un piccolo paesino dello stato del Virgi-

nia occidentale, Coalcity, negli anni’ 50. Ogni abi-

tante di questo luogo è costretto a lavorare nella

locale miniera di carbone: si tratta di un destino obbligato infatti, anche se qualcuno sogna di fare un

lavoro diverso da quello del minatore, non sembra esserci via d’uscita. Lavorare in miniera significa

rassegnarsi ad una vita di sofferenze, di malattie ai polmoni, e non solo … Stare con una torcia sotto

terra dalla mattina alla sera, incurvati dal freddo soffitto roccioso e dal senso di oppressione, picconan-

do tutte le ore di tutti i giorni di tutti i mesi di tutti gli anni della propria vita deve essere tutt’altro che

allegro, direi quasi esasperante.

Homer è un semplice liceale, figlio del capo cantiere che però non vuole assolutamente seguire le orme

del padre, nonostante le forti pressioni della famiglia.

Ed ecco che una sera d’ottobre, i cittadini di Coalcity riescono ad assistere al passaggio dello Sputnik

sovietico: il primo lancio della storia di un satellite artificiale avvenuto il 4 ottobre 1956.

Così ha inizio la piccola grande avventura del protagonista: da quel momento Homer decide che ad o-

gni costo deve porre il suo sogno di conquistare lo spazio prima di tutto. Per realizzare il suo progetto

chiede aiuto a due suoi amici e fa amicizia con un terzo ragazzo, il “secchione” della scuola che viene

emarginato e deriso da tutti. Con loro decide di costruire un razzo che possa volare in cielo, ispirandosi

a quel primo satellite che ha dato inizio al suo sogno. Costruendo questo prototipo alquanto complesso,

avrebbe potuto partecipare al concorso di scienze e se avesse vinto questo concorso avrebbe potuto

Cinema

October sky

Page 22: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

22

procurarsi la borsa di stu-

dio per fuggire dal duro

lavoro al quale sembrava

predestinato. La situazio-

ne economica della sua

famiglia non gli avrebbe

permesso di continuare

ulteriormente gli studi, in

quanto non era atletica-

mente dotato nello sport

come suo fratello: gli rimane solo la passione per la matematica e le scienze nelle quali peraltro non

eccelle. Inizialmente neanche il suo gruppo di amici crede che questo progetto possa essere portato a

termine e suo padre cerca di impedirgli in tutti i modi di realizzarlo. Le uniche due persone che sembra-

no credere il lui sono la madre e la professoressa di scienze e matematica. Nonostante le numerose

difficoltà che deve affrontare, Homer si impegna al

massimo e, passo dopo passo, costruisce il suo

sogno: riesce a realizzare il suo primo razzo, ottie-

ne dei risultati eccellenti e cattura l’attenzione dei

suoi concittadini che si recano entusiasti nel luogo

dei lanci.

Gli sforzi del giovane protagonista culminano nella

vittoria del concorso scolastico di scienze e ... il

resto è la storia della sua vita. Da normale ragazzo

un po’ ambizioso e sognatore, Homer diventa uno

studioso impegnato e un ingegnere eccellente.

Questo film a me è piaciuto moltissimo, come credo al resto dei miei compagni, e ne consiglio la visio-

ne a tutti. Nessuno deve sentirsi più piccolo dei propri sogni: a volte il destino ci manda dei segni e sta

a noi sapere come interpretarli. Il nostro futuro dipende da ogni cosa che noi facciamo proprio in

quest’istante ... ogni azione, ogni emozione, ogni occasione che ci capita potrebbe completamente tra-

volgere la nostra vita. Se Homer non avesse mai visto quel fatidico Sputnik, se non fosse nato in un

paese dove ogni abitante era segnato fin dalla nascita a lavorare in miniera, se non avesse mai cono-

sciuto i suoi amici, sarebbe davvero diventato quel che è ora? Il messaggio che ci arriva da questo film

può essere realizzato al meglio da ognuno di noi. Io sono arrivata ad una conclusione: il nostro futuro

dipende da noi, anche se alcuni scienziati sostengono che nella linea temporale è “stato tutto già pro-

grammato”.

Non dobbiamo abbandonare il nostro sogno al primo ostacolo, bisogna imparare a rialzarsi e continua-

re a scrivere il proprio futuro. Di ostacoli lungo il nostro percorso se ne presenteranno sempre, ma un

sogno ci può illuminare la strada e, se siamo davvero determinati a realizzarlo, non dobbiamo farci im-

paurire.

Sofia Graziotto

Cinema

Page 23: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

23

Lo slakelines è uno sport praticato di questi anni

che sfrutta l’equilibrio del corpo per rimanere in

piedi su una fetuccia. Questa disciplina per certi

versi si avvicina al funambolismo ma si differen-

zia da esso per alcuni aspetti importanti: si cam-

mina su una fettucia e non su un cavo o su una

corda, inoltre bisogna guardare sempre avanti e

mai guardarsi i piedi.

Lo slakelines nasce negli Stati Uniti nei primi

anni Ottanta e si sviluppa specialmente

nell’ambiente

dell’arrampicata

sportiva. Oggi, oltre che nel suo paese d’origine, è molto conosciuto e

praticato in Brasile e in Europa, Italia compresa.

La larghezza della fettuccia è solitamente compresa tra 2,5 cm e 5 cm.

Di solito per imparare si prendono due pali di legno o di metallo e si at-

tacca la fettuccia messa in tensione dal gibbon.

Io che l’ho provato vi posso assicurare che è uno sport sicuro e comple-

to perché sfrutta tutto il corpo: mente e fisico.

Lorenzo Andreazzoli

Il prototipo di tuta alare o wingsuit è stato ispirato

dallo scoiattolo volante; si tratta di un oggetto molto

veloce che può arrivare il pilota fino a 200 km\h. La

tuta alare offre incredibili possibilità: consente di ral-

lentare fino a 70km\h, e di raddoppiare i tempi di

caduta libera.

Nel 1996 sono incominciati i primi voli sperimentali,

ma la data ufficiale del vero e proprio debutto della

tuta alare è il 31 ottobre 1997 quando il paracaduti-

sta Patrik de Gayrdon, dopo un salto dall’elicottero a

6000 metri di quota, sfrecciò tra le guglie del versante francese del Monte Bianco.

Lorenzo Andreazzoli

Sport

Lo slakelines: questione di equilibrio e concentrazione

La tuta alare

Page 24: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

24

Anche se Halloween è ormai passato, ho voluto approfondire la storia di questa festa.

Questa usanza ha origini anglosassoni, e nell’Irlanda coincideva con la fine dell’estate; i colori tipici era-

no l’arancione per ricordare la mietitura e il nero per simboleggiare l’imminente arrivo del buio invernale.

Narrava una leggenda che gli spiriti morti durante l’anno, tornassero nella notte del 31 ottobre in cerca

di un corpo da possedere per l’anno successivo. I vivi, non volendo essere posseduti, rendevano le case

fredde e indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini e rendevano i loro corpi orribili travestendosi da

mostri e gironzolando tra le case spaventando gli spiriti.

Qui sotto ho deciso di mettere un corto “tutorial” per costruire un bell’ornamento per Halloween,

un centrotavola a forma di zucca:

Disegnate sulla carta scelta 16 strisce di carta, lunghe almeno 30

cm e larghe almeno 3 cm, poi ritagliatele. Prendetene una per volta

e incollatele per creare una circonferenza; una volta fatto questo

con tutte le strisce, posizionatele una dentro l'altra, incrociatele, in

modo da creare una sfera schiacciata. Pinzate la base e il sopra

della zucca, schiacciando leggermente per dare forma ovale e per

permettere alla zucca di rimanere in piedi. Poi guarnite con un pez-

zettino di legno o della carta marrone arrotolata per fare il picciolo e

un bel nastro di raso verde per fare la foglia.

Emanuele Stramare

Il Natale è una delle festività più attese dai bambini in molti paesi del mondo. Le tradizioni al riguardo

sono però molto disparate. Ecco a voi alcuni esempi ...

Varie

Halloween

Festività natalizie

Spagna

A Barcellona i festeggiamenti non avvengo-

no il 25 Dicembre, né in tale giorno ci si

scambiano dei regali, com’è invece nostra

tradizione. Si festeggia invece il 28 e facen-

dosi reciprocamente degli scherzi! Per i

regali bisogna infatti attendere il 6 genna-

io, il giorno in cui arrivano i re magi, i “los

Reyes”. In quell’occasione, durante la gior-

nata per le strade sfilano dei bellissimi car-

ri, dai quali delle comparse lanciano cara-

melle ai bambini.

Polonia

Essendo una nazione cattolica, la vigilia di

Natale è tradizionalmente una giornata di

digiuno. Il primo pasto della vigilia viene

consumato quando in cielo appare la prima

stella. Solitamente, il pasto consiste in 12

diverse portate, che simboleggiano i 12

apostoli. I piatti caratteristici vanno dalla

zuppa di barbabietole al pesce. Uno dei

posti a tavola è lasciato vuoto, per il bam-

bin Gesù.

Page 25: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

25

Varie

Olanda

Qui non esiste invece Babbo Natale. A por-

tare i regali è San Nicola, che visita le case

lasciando dolciumi ai bambini la notte tra il

5 ed il 6 dicembre. Molti olandesi si cimen-

tano inoltre ogni anno nella sfida di diven-

tare esperti cuochi per il giorno speciale. I

piatti che vengono cucinati più spesso so-

no il pollo, il tacchino e la gallina. Ruolo

molto importante hanno infine i dolci, che

vanno dalle ciambelline alla mandorla ap-

pese all’albero fino allo fino allo Stollen, un

panino dalla forma rotonda, farcito con

uvetta, pasta di mandorla e ribes.

Finlandia

Durante la tradizionale cena natalizia, le

persone assaggiano portate che compren-

dono prosciutto, spezzatino, patate e bar-

babietole. I dolci sono invece molto spezia-

ti, con cannella e zenzero. Dopo aver man-

giato, tutti i bambini si affacciano alle fine-

stre, perché sanno che Joulupukki

(cioè Babbo Natale), non tarderà molto ad

arrivare. Quest’ultimo vive proprio in Finlan-

dia, in una zona chiamata Lapponia.

Inghilterra

Qui, per esempio, le festività iniziano già a

novembre, quando i bambini scrivono la fa-

mosa “letterina” a Father Christmas, ed i

negozi vengono addobbati con diverse deco-

razioni dai proprietari. Due settimane prima

di Natale si decora l’albero, e la sera della

vigilia i bambini appendono al caminetto le

calze dove Babbo Natale depositerà i regali.

Le tradizioni di questa nazione sono molto

simili alle nostre, come avete avuto modo di

notare.

Igor Peruzzo

Page 26: Dicembre 2015 n. 59 Istituto Comprensivo Rodari Santa ...“scoppi” che, in un primo momento, vengono con-fusi nel rumoroso contesto musicale, ma ben pre-sto le persone si lanciarono

26