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News per gli operatori sanitari DICEMBRE 2014 N. 2 Riflessioni sulla Riunione Tecnico-Scientifica NITp 2014 Genova, 17 e 18 novembre 2014 L’incontro di Genova, come è nella tradizione NITp, è stato ricco di spunti e di idee nate nel corso delle presentazioni e delle discussioni. Provo a riassumere alcune di queste in modo da preparare il terreno per il lavoro che il Direttivo ed i Gruppi di Lavoro si troveranno a svolgere durante il prossimo anno. I primi elementi di riflessione riguardano il nuovo assetto della rete trapiantologica nazionale. Come è stato puntualmente riportato da Alessandro Nanni Costa, da aprile 2014 è partita l’attività del Centro Nazionale Trapianti operativo (CNTo), che ha rilevato alcune funzioni che in passato venivano svolte dai Centri Interregionali di Riferimento, in particolare per quanto riguarda l’assegnazione degli organi per i programmi nazionali (pazienti urgenti, pediatrici, iperimmunizzati) e per le eccedenze regionali. A questo scopo, l’Italia è stata suddivisa in due macroaree (Nord e Sud), e l’area NITp viene considerata un’area multi regionale all’interno della macroarea Nord. Nella pratica, il CNTo si rapporta con i singoli Centri Regionali e, per la nostra area, con il Centro di Rifermento del NITp. Uno dei principali obiettivi del CNTo era quello di migliorare l’utilizzo degli organi che non trovano allocazione nella regione di donazione (eccedenze), ed i dati portati da Nanni Costa hanno dimostrato come questo miglioramento in termini assoluti ci sia stato. Una delle conseguenze è stato però il grande aumento del carico di lavoro per i centri di riferimento, che si trovano a gestire un numero molto alto di segnalazioni, che trovano una reale allocazione dell’organo in una piccola percentuale di casi. Per il futuro, come ha ricordato Giuseppe Piccolo, uno dei temi sul tappeto è quello di trovare il modo di aumentare l’efficienza di questo processo, mantenendo il miglioramento sull’utilizzo degli organi. Luigi Santambrogio ha poi presentato, fuori programma, il caso del primo trapianto di polmoni eseguito recentemente in Italia con organi prelevati da donatore a cuore fermo. L’intervento è stato eseguito dall’equipe di trapianto dell’ospedale Policlinico di Milano, grazie ad una procedura innovativa di trattamento dei polmoni applicata dopo il prelievo. Il protocollo è stato messo a punto con la collaborazione dell’equipe rianimatoria dell’ospedale di Monza, l’agenzia regionale emergenza-urgenza di regione Lombardia (AREU), il coordinatore regionale Sergio Vesconi ed il CIR del NITp. La paziente trapiantata è una donna di 36 anni, affetta da fibrosi cistica, inserita in lista d’attesa per progressivo peggioramento delle condizioni respiratorie. La paziente era ricoverata da tre mesi e nell’ultima settimana era sottoposta a ventilazione assistita continua. Il trapianto è stato coronato da successo e la paziente è ora in grado di respirare autonomamente ed ha iniziato a riprendere una vita normale. Questo caso ha stimolato il Direttivo NITp a porre come obiettivo del prossimo anno l’estensione del protocollo alle altre regioni e l’identificazione di un numero limitato di centri di prelievo e di trapianto per la definizione di un progetto pilota. E’ stata poi la volta dei temi “caldi”, e tra questi l’assegnazione dei reni da donatori anziani a riceventi giovani. I dati del NITp raccolti da Luigino Boschiero dimostrano inequivocabilmente che questo tipo di assegnazione è una necessità, in quanto i riceventi più giovani hanno tempi di attesa

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News per gli operatori sanitari

DICEMBRE 2014 N. 2

Riflessioni sulla Riunione Tecnico-Scientifica NITp 2014 – Genova, 17 e 18 novembre 2014 L’incontro di Genova, come è nella tradizione NITp, è stato ricco di spunti e di idee nate nel corso delle presentazioni e delle discussioni. Provo a riassumere alcune di queste in modo da preparare il terreno per il lavoro che il Direttivo ed i Gruppi di Lavoro si troveranno a svolgere durante il prossimo anno. I primi elementi di riflessione riguardano il nuovo assetto della rete trapiantologica nazionale. Come è stato puntualmente riportato da Alessandro Nanni Costa, da aprile 2014 è partita l’attività del Centro Nazionale Trapianti operativo (CNTo), che ha rilevato alcune funzioni che in passato venivano svolte dai Centri Interregionali di Riferimento, in particolare per quanto riguarda l’assegnazione degli organi per i programmi nazionali (pazienti urgenti, pediatrici, iperimmunizzati) e per le eccedenze regionali. A questo scopo, l’Italia è stata suddivisa in due macroaree (Nord e Sud), e l’area NITp viene considerata un’area multi regionale all’interno della macroarea Nord. Nella pratica, il CNTo si rapporta con i singoli Centri Regionali e, per la nostra area, con il Centro di Rifermento del NITp. Uno dei principali obiettivi del CNTo era quello di migliorare l’utilizzo degli organi che non trovano allocazione nella regione di donazione (eccedenze), ed i dati portati da Nanni Costa hanno dimostrato come questo miglioramento in termini assoluti ci sia stato. Una delle conseguenze è stato però il grande aumento del carico di lavoro per i centri di riferimento, che si trovano a gestire un numero molto alto di segnalazioni, che trovano una reale allocazione dell’organo in una piccola percentuale di casi. Per il futuro, come ha ricordato Giuseppe Piccolo, uno dei temi sul tappeto è quello di trovare il modo di aumentare l’efficienza di questo processo, mantenendo il miglioramento sull’utilizzo degli organi. Luigi Santambrogio ha poi presentato, fuori programma, il caso del primo trapianto di polmoni eseguito recentemente in Italia con organi prelevati da donatore a cuore fermo. L’intervento è stato eseguito dall’equipe di trapianto dell’ospedale Policlinico di Milano, grazie ad una procedura innovativa di trattamento dei polmoni applicata dopo il prelievo. Il protocollo è stato messo a punto con la collaborazione dell’equipe rianimatoria dell’ospedale di Monza, l’agenzia regionale emergenza-urgenza di regione Lombardia (AREU), il coordinatore regionale Sergio Vesconi ed il CIR del NITp. La paziente trapiantata è una donna di 36 anni, affetta da fibrosi cistica, inserita in lista d’attesa per progressivo peggioramento delle condizioni respiratorie. La paziente era ricoverata da tre mesi e nell’ultima settimana era sottoposta a ventilazione assistita continua. Il trapianto è stato coronato da successo e la paziente è ora in grado di respirare autonomamente ed ha iniziato a riprendere una vita normale. Questo caso ha stimolato il Direttivo NITp a porre come obiettivo del prossimo anno l’estensione del protocollo alle altre regioni e l’identificazione di un numero limitato di centri di prelievo e di trapianto per la definizione di un progetto pilota. E’ stata poi la volta dei temi “caldi”, e tra questi l’assegnazione dei reni da donatori anziani a riceventi giovani. I dati del NITp raccolti da Luigino Boschiero dimostrano inequivocabilmente che questo tipo di assegnazione è una necessità, in quanto i riceventi più giovani hanno tempi di attesa

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più lunghi rispetto agli anziani, e non penalizza i risultati, in termini di sopravvivenza del trapianto e dei pazienti. La discussione del tema ha fatto emergere il bisogno di indagare se questi dati positivi possono essere confermati anche ampliando la differenza di età tra donatore e ricevente oltre i quindici anni. Antonio Secchi ha illustrato all’Assemblea le peculiarità, in termini di indicazioni e risultati, dei programmi di trapianto di pancreas in toto (isolato o in combinazione con il rene) rispetto al trapianto di isole pancreatiche. Questi aspetti sono quanto mai attuali, in quanto i dati del 2014, peraltro molto soddisfacenti in termini di aumento del numero complessivo di donatori utilizzati e trapianti effettuati, dimostrano invece una flessione importante del numero di trapianti di pancreas. Il problema è stato affrontato anche in sede nazionale, e potrà portare ad una modifica dei criteri allocazione dei pancreas anche in ambito NITp. Patrizia Ferian, che si è avvalsa anche di un’innovativa modalità di presentazione, ha poi brillantemente illustrato il modello di procurement del donatore multitessuto nel Veneto, coordinato dalla Banca di Treviso: un esempio per le altre regioni NITp. La tavola rotonda sui modelli organizzativi e le criticità del prelievo ha visto la partecipazione dei rappresentanti di molte delle figure professionali che partecipano alla realizzazione di questa delicata fase del processo ed ha confermato la necessità di focalizzare la proposta di momenti formativi proprio su questa fase, coinvolgendo tutte le figure professionali sui temi della comunicazione tra operatori (centri di prelievo, di trapianto, di coordinamento) e delle criticità organizzative e tecniche. Al termine della giornata, la festa allo storico salone della Borsa di Genova ha consentito la premiazione dei Benemeriti del NITp: Fabrizio Ginevri, Angelo Nocera, Ottorino Barozzi, Maria Pia Moretti, Gisella Costa, Luisa Berardinelli e Maurizio Ragagni. La seconda giornata si è aperta con la consueta presentazione del lavoro annuale dei gruppi NITp, che hanno anche portato alcune proposte rispetto ai programmi da sviluppare nel 2015, ed in particolare, è emersa la necessità, peraltro già evidenziata in passato, di individuare un argomento trasversale da affrontare in tutti i gruppi: una delle proposte è stata quella di valutare il trapianto nel paziente portatore di neoplasia, nei suoi vari aspetti clinici, chirurgici, psicologici e medico-legali. Anna Maria Fantauzzi, esperta antropologa, ha tenuto una lezione magistrale su donazione e trapianto nelle diverse culture. In un periodo storico nel quale si sta verificando una profonda trasformazione del tessuto sociale del nostro Paese, caratterizzato sempre più da multi-razzialità e multi-religiosità, questo tema diventa sempre più importante. La Fantauzzi ha enfatizzato, ad esempio, l’importanza di una corretta comunicazione in terapia intensiva tra il personale medico-infermieristico ed i familiari del potenziale donatore, ricordando come anche la scelta della parola “dono” e la conoscenza del suo significato nelle diverse culture riveste un’importanza fondamentale e può rivelarsi determinante ai fini di una proficua relazione d’aiuto. La presenza delle associazioni (dei donatori e dei pazienti) ha ancora una volta ricordato a tutti quanto sia importante partire, nel nostro lavoro, dalle necessità dei pazienti e dall’ascolto della loro voce, alla quale siamo tenuti a dare risposte efficaci e tempestive. La seconda tavola rotonda è stata dedicata all’accesso del paziente al trapianto: anche su questo tema siamo partiti dai dati NITp che evidenziano come, nel trapianto di rene, i pazienti aspettino mediamente due anni prima di essere inseriti in lista. Questo tempo si aggiunge poi a quello che il paziente attende una volta in lista, prima del trapianto, e va a determinare un peggioramento dei risultati ottenibili oltre che una serie di criticità anche di natura psicologica. E’ necessario che la rete nazionale identifichi dei percorsi di facilitazione dell’accesso alla lista d’attesa, soprattutto non lasciando soltanto ai pazienti l’onere dell’esecuzione di tutti gli esami necessari. Gli ultimi argomenti affrontati sono stati il superamento delle barriere immunologiche nel trapianto e come estendere il reperimento dei donatori. Per il primo tema Paolo Rigotti, che nel centro di Padova ha raccolto la maggiore esperienza italiana nel trapianto di rene da donatore AB0 incompatibile, ci ha illustrato i risultati di questa procedura, ormai non significativamente inferiori a quelli AB0 compatibile, una volta adottate le opportune terapie di desensibilizzazione. Elena Longhi ed Angela Nocco, del laboratorio di Immunogenetica del CIR, hanno poi mostrato all’assemblea quali risultati si possono ottenere nel trapianto HLA incompatibile, grazie alla adozione di innovative valutazioni di laboratorio, alla messa a punto di nuove terapie ed alla nascita di nuove strategie nazionali. Per il secondo tema, le presentazioni di Antonio Dell’Acqua e Stefano Chiaramonte hanno dimostrato quanto si possa ancora migliorare recuperando organi con programmi che non hanno ancora espresso tutte le loro potenzialità: in particolare, la capacità di portare alla donazione il soggetto deceduto portatore di sistemi artificiali di mantenimento della funzione cardiocircolatoria è ancora appannaggio di pochi ospedali. Il trapianto di rene da donatore vivente, infine, in Italia è ancora su livelli numerici poco soddisfacenti e c’è sicuramente da

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migliorare l’informazione che viene data al paziente nefropatico su questa opportunità terapeutica già nei centri dialisi. Allo stesso tempo, però, è necessario mantenere l’attuale elevato standard di garanzie che vengono date ai donatori ed ai pazienti che la procedura di donazione avvenga nel rispetto delle norme e dei criteri etici, e che non vi siano indebite pressioni sul donatore, di qualunque natura. La giornata e la Riunione si sono chiuse con le premiazioni dei migliori poster (realizzati da Marco Sacchi, Michela Cioni ed Eva Moraglia) e del più meritevole giovane ricercatore, selezionati dal Comitato Scientifico NITp. I premi sono stati consegnati da Andrea Gianelli, organizzatore del convegno e da Sergio Vesconi, rappresentante della Fondazione Trapianti. Per finire voglio ringraziare e condividere con tutti i partecipanti la mia soddisfazione per come si è svolta la Riunione e per la così numerosa partecipazione, nonostante i problemi legati alle condizioni atmosferiche di Genova. Questo è per me uno stimolo ad un rinnovato impegno a lavorare insieme per i tanti problemi che dovremo ancora affrontare. A Genova ho respirato un clima di amicizia, impegno e collaborazione, a conferma del fatto che il NITp può ancora dare un contributo significativo allo sviluppo dei prelievi e dei trapianti nel nostro Paese.

Premio “Fondazione Trapianti” Il premio “Fondazione Trapianti”, istituito quest’anno come iniziativa per sostenere i giovani che fanno ricerca nell'ambito dei trapianti d'organo e di tessuti.", è rivolto ad un giovane ricercatore, di età inferiore a 35 anni, per il miglior lavoro pubblicato su riviste indicizzate dal 2012 al 2014. Il ricercatore selezionato è stato il dott. Giacomo Germani, dell’UOSD Trapianto Multiviscerale, Azienda Ospedaliera-Università di Padova, premiato per lo studio *“Liver transplantation for acute liver failure in Europe: outcomes over 20 years from the ELTR database”*pubblicato nel 2012 sulla rivista Journal of Hepatology. In questo studio sono stati analizzati i risultati di vent’anni di attività di trapianto di fegato per epatite fulminante in Europa, inclusi quelli italiani.

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Prestigioso riconoscimento al Centro Trapianti di fegato del Policlinico di Milano Nella notte tra il 25 ed il 26 gennaio 2014, presso il Centro Trapianti di Fegato della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano, diretto dal Professor Giorgio Rossi, è stato effettuato il trapianto di fegato numero mille in una giovane donna con insufficienza epatica acuta. In occasione della festa di Sant’Ambrogio, il Comune di Milano, nella persona del Sindaco Giuliano Pisapia, ha conferito al Centro Trapianti di Fegato del Policlinico di Milano l’Attestato di Benemerenza Civica. Il Centro, in attività da oltre 30 anni, ha eseguito nel 1983 il primo intervento di trapianto di fegato in Italia; da allora, oltre mille trapianti sono stati eseguiti, dei quali 150 in pazienti pediatrici. Il centro è oggi magistralmente diretto dal prof. Giorgio Rossi, che raccoglie l’eredità dei suoi predecessori, i proff. Galmarini e Fassati. In questi anni lo staff chirurgico ha perfezionato le tecniche diagnostiche e terapeutiche, ed i miglioramenti hanno influenzato non solo la chirurgia dei trapianti ma anche la chirurgia resettiva epatica. In campo medico, poi, lo staff degli epatologi, guidati da Massimo Colombo, ha sviluppato terapie e protocolli innovativi nel campo dell’epatocarcinoma e dell’epatite B e C.

Il prossimo 23 gennaio 2015 si svolgerà a Riva del Garda, organizzato dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento, il Congresso: “Donazione d’organi: La gratuità di un gesto quale strategia europea ed internazionale per fermare la vendita e il traffico di organi” (programma allegato). Sede del Corso CENTRO CONGRESSI INTERBRENNERO - Centro Direzionale Interporto

Per informazioni rivolgersi a: Dott.ssa Eleonora Angeli- Formatore Coordinatore dell’evento-Servizio Formazione APSS Tel.: 0461 903713 E-mail: [email protected] Il Congresso vedrà cimentarsi su questo delicato tema i rappresentanti della Rete Nazionale dei Trapianti, nonché esperti di Diritto, bioetici, antropologi, criminologi, medici legali, filosofi e giornalisti.

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REGIONE MARCHE Ancona, 15 dicembre 2014

La cultura della donazione si impara a ritmo di Beatles

La culturra a ritmo di Beatles

Tutto esaurito al Teatro delle Muse di Ancona. Lo scorso 15 dicembre, il pubblico proveniente da tutta la Regione Marche, ha accolto calorosamente i Talk Radio, cover band dei Beatles ed il quartetto di archi composto dai massimi maestri provenienti dalle Orchestre della nostra Regione. Un connubio tra mondi musicali diversi, perfettamente combinati dall'abilità dei musicisti. Tutto questo per ricordare e sensibilizzare la popolazione verso il tema della Donazione. Acconsentire alla donazione degli organi “ha spiegato la dottoressa Francesca De Pace – referente regionale del Centro Trapianti – “significa dare un segno di gioia e di speranza”. La serata, organizzata su iniziativa del Centro Regionale trapianti e dell'Aido, è stata possibile grazie al patrocinio del Comune di Ancona, Asur Marche, Ospedali Riuniti, al contributo finanziario di Banca Marche e Angelini ed al contributo organizzativo di Advanced comunicazione. Senza il contributo di questi soggetti non sarebbe stato possibile portare nel Cuore di Ancona i tanto amati “Beatles”. “Questa serata non è stata pensata razionalmente – afferma la dottoressa De Pace – è stata motivata dal desiderio di sensibilizzare la cittadinanza riguardo al tema della donazione...” e il Natale risulta certamente il periodo più appropriato per parlare di donazione. “...al di là del compito istituzionale dei Centri di coordinamento trapianti, il nostro desiderio era quello di rendere piacevole questa sensibilizzazione... abbiamo bisogno di consenso alla donazione, abbiamo bisogno della cittadinanza per il nostro lavoro ….. e così abbiamo voluto accostare la donazione alla magica musica dei Beatles: basta ascoltarla per sentirsi trasportati nella magia della nostra adolescenza, quando ci aspettavamo promesse di felicità e amore... la stessa promessa di salute e felicità che è possibile fare a chi aspetta un trapianto .

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REGIONE LOMBARDIA Milano, 17 e 18 dicembre 2014

CONVEGNO "Donazione e Trapianto in Regione Lombardia: stato dell’arte, innovazione, prospettive” Si è appena concluso a Milano questo interessante Convegno, organizzato dal dott. Maurizio Bersani e dai dott. Sergio Vesconi e Marina Morgutti, del Centro Regionale di Riferimento di Regione Lombardia. Il Convegno, della durata di due giorni, è stato rivolto ai professionisti coinvolti nel processo di donazione delle strutture ospedaliere di Regione Lombardia, ed ha affrontato i diversi aspetti del complesso argomento della donazione e del trapianto, dall’identificazione e trattamento del donatore alla gestione dell’organo da trapiantare fino alle modalità terapeutiche più innovative, con il contributo di esperti particolarmente qualificati. Le due giornate del Convegno sono state l’ulteriore conferma dell’impegno che Regione Lombardia profonde per sostenere il programma, anche di fronte alle nuove sfide in termini di innovazione e ricerca, sostenibilità, sviluppo della cultura della donazione, formazione del personale, qualità e sicurezza nel processo donazione-trapianto.

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Udine, 12 dicembre 2014

CONVEGNO “IL DONATORE MULTITESSUTO”

Il Gruppo di Lavoro degli infermieri del NITp, in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti del Friuli Venezia Giulia ha promosso ed organizzato il corso di formazione dal titolo ”Il donatore multitessuto: confronto tra modelli organizzativi in area NITp” che è stato svolto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria S.M. della Misericordia di Udine, nella data del 12 dicembre scorso. L’incontro formativo si inserisce in una attività programmata del Gruppo di Lavoro degli infermieri del NITp il cui scopo è quello di offrire un momento di confronto e di crescita tra tutti i professionisti coinvolti nel delicato percorso di donazione e trapianto. Il corso è stato svolto con l'obiettivo di approfondire le conoscenze relative al processo di donazione e distribuzione dei tessuti a scopo di trapianto, analizzare la trasversalità delle competenze sanitarie nell’ambito delle donazione, processazione e distribuzione dei tessuti a scopo di trapianto. Inoltre, in nel percorso formativo, è stata posta l'attenzione sugli aspetti psicologici legati alla gestione emotiva di questo tipo di attività, sui rapporti tra i coordinamenti locali , i centri regionali, interregionali e le banche dei tessuti di riferimento. Vi è stata un’ampia adesione al corso, infatti hanno partecipato all’evento formativo un totale di 88 operatori sanitari coinvolti nel percorso di donazione e trapianto di organi e tessuti, di questi N 30 dal Veneto, N 3 dal Trentino Alto-Adige, N 2 dalla Lombardia e N 53 dal Friuli Venezia Giulia. Dalla Regione Friuli Venezia Giulia sono intervenuti medici ed infermieri degli Ospedali di Pordenone, Trieste, Udine, Gorizia, S. Vito al Tagliamento, S. Daniele, Palmanova, Tolmezzo e Latisana. Il corso formativo è stato molto apprezzato ed ha dimostrato la continua e fattiva collaborazione tra le varie Regioni dell’area NITp e le diverse figure professionali che si occupano di donazione e trapianto di organi e tessuti.