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SommarioEditoriale Magie Natalizie

AppuntamentiCampagna rinnovo soci 2011Passeggiata di San ValentinoAssemblea ordinaria comunale delGruppo Aido di Romano d’EzzelinoMuseo dell’Automobile Bonfanti - VIMARGalleria del motorismo, mobilitàe ingegno veneto - Co. Giannino Marzotto

ResocontiChi fermerà la musica 2010Serata di beneficenzatra i presepi in mostraSpettacoli del MisteroHa corso anche la Prevenzionealla Marcia del SorrisoI medici del Centro RegionaleMelanoma hanno offerto visitespecialistiche ai podistiGli Alpini e il Coro a L’AquilaLa cascata musicale rossoblu

Associazioni30 anni di Sardegna Nostra,note d’un importante serata

AttualitàE’ di nuovo emergenza

RiflessioniIl dialogo come servizio alla vitaPsicologia della sicurezzaSovrastima e sottostima dei rischi

Notizie in breveDefunti

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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO

Via Roma, 6236060 Romano d'Ezzelino (VI)Tel. e Fax 0424 514112

Mensile di informazionee di cultura della Pro Locodi Romano d’Ezzelino

Per la Pro Loco di Romano:Maurizio CarlessoDirettore Responsabile:Dario BernardiSegreteria:Stefania Mocellin

In redazione:Sara Bertacco, Cinzia Bonetto,Maurizio Carlesso,Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda,Franco Latifondi, Stefania Moccellin,Valeria Orso, Erika Piccolotto,Christian Rinaldo, Silvia Rossi,Maurizio Scotton, Serenella Zen,Giuseppe Bontorin.

Via G. Giardino, 77Romano d’Ezzelino (VI)Tel. 0424 [email protected]

Poste Italiane Spa - Sped. A.P.D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Vicenza

Tutti i diritti riservati

Quote soci:• ordinario nazionale E 10,00*• ordinario nazionale E 16,00• estero E 22,00• sostenitore E 52,00*quota che non dadiritto a riceverel’organo d’informazione della Pro Loco

ccp. n. 9337772Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975

Tranne gli originali d’epoca,non si restituiscono le foto.

Dicembre2010

segnaliamo che per un

errore di stampa l’articolo

a pag. 6 del numero 375

è di Gabriele Farronato

mentre quello di pag. 8

è di Piotto Antonio

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 EDITORIALE - PAG. 3

Magie NatalizieMaurizio Carlesso

Nata dal’idea di Ornella Piccolotto e cre-sciuta con l’apporto di tutto un gruppo di amici del Presepe, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale oltre che a quello della Pro Loco, ha concluso il 6 gennaio uno splendido ciclo di rappresen-tazioni. Osteggiata dal maltempo all’inizio, la manifestazione, ha avuto la sua notte magica appunto il 6 gennaio quando sot-to una copiosa nevicata sono andate in scena 3 rappresentazioni dal sapore par-ticolare, degna conclusione di un lavoro che in molti hanno definito mirabile. Abile la ricostruzione del villaggio dei pastori e degli alberghi di Betlemme in cui cerca-vano riparo i nostri personaggi, ancor di più la ricostruzione della capanna in cui si rappresentava la Natività. Un abile opera di collaborazione tra associazioni e amici del Presepe che hanno affinato e portato a regime il lavoro che seppur alla prima ha goduto di un grande plauso da tutti coloro

che hanno potuto assistere. La localizza-zione del Presepe vivente non consentiva di far apprezzare a tutti nel migliore dei modi alle varie rappresentazioni, ma sap-piamo di aver fatto il massimo per ridurre i disagi. Particolarmente intense sono state le note proposte dalle varie corali che si sono succedute ad accompagnare le rap-presentazioni, con le loro melodie hanno espresso a pieno la magia Natalizia. A tutti i coristi che hanno sfidato condizioni me-teorologiche veramente difficili, un sentito grazie. Fellette, Romano, Borso del Grap-pa e San Giacomo hanno accolto l’invito ad essere parte integrante dell’evento e lo hanno fatto al meglio.Nel ricordare chi ha fattivamente colla-borato, non possiamo non ricordare gli amici di Caldogno che hanno messo a disposizione degli organizzatori i costu-mi utilizzati nelle rappresentazioni, e so-prattutto chi ha lavorato per mesi alla re-

alizzazione di tutto ciò. Toccante è stato infine, la consegna a tre particolari amici del Presepe, che per varie problematiche non hanno potuto essere sempre parte attiva del progetto, di un pensiero loro dedicato da Ornella. Tutti siamo stati coinvolti nell’abbraccio fraterno ad An-gelo, Gianni ed Ilenia. Difficile sarebbe poi elencare i vari per-sonaggi senza dimenticare qualcuno, o non dargli la relativa importanza, tut-ti hanno interpretato il loro ruolo con passione particolare, lasciatemi quindi fare un solo plauso a tutti i ragazzi del Presepe, che si sono particolarmente dedicati a prove, su prove per dare il meglio, senza di loro non sarebbe stato un successo.Non resta che lasciarvi scoprire le magiche notti rappresentate sul Colle di Dante e dar-vi appuntamento alle prossime edizioni. Buon Anno

Cari soci, nell’augurarvi un sereno 2011 che vi porti serenità e realizzi i vostri desideri, desidero ricordare queste festività appena concluse con uno dei simboli che ci sono stati: La Natività. Si la Natività intesa come rinascita di ognuno di noi, ma con i segni tangibili che sul territorio si sono realizzati. Tra questi, consentitemi di farvi notare con particolare soddisfazione, la Natività proposta a tutti noi sul Colle di Dante Foto: © Antonio Bordin

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 APPUNTAMENTI - PAG. 4

Campagna rinnovo soci 2011Gentili Soci, siamo giunti all’annuale rinnovo della quota d’iscrizione alla pro loco, desidero segnalarvi le istruzioni inerenti le nuove tessere:

a) sono a disposizione dei soci le tessere e le stesse possono essere ri-tirate in Sede negli orari consueti e in pratica dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30.

b) chi non riuscisse a ritirare la tessera in sede potrà ritirarla la sera stessa in cui sarà convocata l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2010 (entro il 30 marzo 2011).

La tessera Unpli, sarà consegnata sino all’esau-rimento di quelle pervenute alla Segreteria del-la Pro Loco dalla sede provinciale. Dopo, pur essendo tutti i soci legittimati d’ogni diritto, do-vremo predisporre una nuova richiesta al Co-

mitato Provinciale.La tessera qui riprodotta e

consegnata unitamente ad un’agenda Unpli, da dirit-

to ad alcune riduzioni e/o sconti, pres-

so alcuni punti

commerciali convenzionati che sono eviden-ziati nell’agenda stessa. Le convenzioni sono state fatte a livello nazionale ed a livello pro-vinciale.Esistono nello specifico delle convenzioni con alcune compagnie assicurative che consentono dei risparmi sensibili, controllate o fate control-lare la vostra polizza.

Grazie per la vostra attenzione.Il presidente

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 APPUNTAMENTI - PAG. 5

Fra Colli e Valli Ezzeliniane

SONO PREVISTI 2 PUNTI DI RISTOROLUNGO ILPERCORSO

LA PARTECIPAZIONE È LIBERAPOSSONO PARTECIPARE ANCHE

I BAMBINI IN ETà SCOLAREPURCHÈ ACCOMPAGNATI DAI GENITORI.

ALLE SIGNORE E SIGNORINE SARàCONSEGNATO UN GRADITO OMAGGIO

Domenica 13 Febbraioalle ore 09.00 con partenza da Villa Negri,

si svolgerà la tradizionalePasseggiata di San Valentino che

si svilupperà tra le valli Ezzeliniane.

GLI ORGANIZZATORI DECLINANO OGNI RESPONSABILITàDERIVANTE LA PARTECIPAZIONE ALLA PASSEGGIATA

INFO PRO LOCO 0424-36427 - [email protected]

Passeggiata diSan Valentino

Associazionidi volontariatodel Comune

Comune diRomano d’Ezzelino

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 APPUNTAMENTI - PAG. 6

A.I.D.O.ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LADONAZIONE DI ORGANI, TESSUTIE CELLULE

Assemblea ordinaria comunaledel Gruppo Aido di Romano d’Ezzelino

Si avvisano i gentili soci e simpatizzanti e tutte le persone interessate che giovedì 27 gennaio 2010 alle ore 20,00presso il teatro Parrocchiale di Romano d’Ezzelino (Capoluogo)in Piazzale Chiesa, verrà proposta una serata dibattito sul tema:

Interverranno all’incontro:

Prof. Francesco CalabròCoordinatore del centro trapianti del veneto

Dott. Marco BaiocchiCoordinatore locale per i trapianti dell’ospedale San Bassiano

Dott.ssa Chiara GiurgevichDirigente medico della struttura complessa di anestesiae Rianimazione dell’ospedale S. Bassiano

Il dott. Marzio Melandri interverrà come moderatore e verrà riportatauna testimonianza diretta da parte di un trapiantato.

Vi invitiamo a partecipare numerosi era comandiamo la massima puntualitàvisti gli argomenti e l’importanza dei temi che saranno trattati.

Aggiornamento sui trapianti: un passato “CERTO” ed un futuro “IN PERICOLO…”

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RESOCONTI - PAG. 7

Chi fermerà la musica 2010

Serata di beneficenza tra i presepi in mostra

Sono passati 20 anni e da allora lo spetta-colo è diventato un evento molto amato dai romanotti e non, i quali si sono presen-tati il 7 dicembre, presso la sala teatro del centro parrocchiale di Romano D’Ezzelino, per festeggiare assieme agli organizzatori Manuel Bontorin, Marta Marcolin, Dario Vidale e a una ventina di altri ragazzi, que-sto compleanno davvero speciale! La serata ha riservato delle belle novità: Marta è stata affiancata da un camaleon-tico Nicola Zilio che ha dato un tocco di pazzia e divertimento nella presentazione; i ragazzi partecipanti si sono divertiti a sali-re nel palco nei più svariati modi per inter-pretare al meglio le proprie canzoni dalla versione estiva in costume da spiaggia per

Giovedì 30 dicembre 2010 si è svolta una importante manifestazione a scopo benefico dentro la chiesetta Torre di San Giacomo di Romano d’Ezzelino. La manifestazione è nata quasi per caso, infatti, alcuni giorni prima, il Coro Bassano si era reso disponibile per un concerto in Piazza Torre, sempre nei pressi della chiesa adibita a mostra dei presepi. Il Coro, in effet-ti, aveva concordato con l’associazione com-mercianti di Romano (UMCE) questa bella serata all’aperto, purtroppo qualcosa non ha funzionato ed il Coro si è perciò adoperato con la sua disponibilità per il concerto den-tro la chiesetta. A questo punto, in pochis-simi giorni, il gruppo volontari “Amici del Presepe” che hanno offerto il sito, l’Umce, il coro Bassano, l’associazione “la Costola” e l’associazione italiana Progeria Sammy Basso, hanno organizzato e dato vita ad una

gnolo per il suo lavoro e ha omaggiato il gruppo di una bellissima targa ricordo per i 20 anni.Prima del finale è stato dedicato un mo-mento in memoria di Michele Giollo, gran-de amante anche lui della musica e amico di alcuni partecipanti allo spettacolo.Gran finale con la bellissima “Aggiungi un posto a tavola” canzone degna per una serata così e cantata da tutto il grup-po, un gruppo di amici che grazie alla musica presenta ogni anno più che uno spettacolo un momento di divertimento per gente di tutte le età.Il sipario è calato su Chi fermerà la mu-sica anche per questo 2010, Vi aspettia-mo numerosi per il 7 dicembre 2011!!

commercianti Roma-nesi hanno dato un tocco geniale, offren-do un ricco buffet al termine della serata. A questa manifesta-zione era presen-te anche il giovane Sammy con i genitori

Amerigo e Laura, e lui con la disinvoltura di un consumato showman ha poi raccontato alcune barzellette del suo ricco repertorio. La sua presenza e dei suoi genitori, ha fatto sì che la serata è risultata ancora più emo-zionante, lasciando a tutti un messaggio di speranza e di coraggio. Chi ha partecipato al concerto è ,comunque, tornato a casa più ricco di umiltà e fiducia per il futuro.

Duilio Fadda

“Abbronzatissima” a delle sexy calciatrici per una fantasiosa “Waka Waka” al mo-mento anni 80 con “Africa” dei Toto.Due coreografie di Barbara Todesco e Francesca Foscarini hanno intervallato le canzoni, il Centro Formazione Danza collabora alla realizzazione dell’evento rendendolo completo.Momento magico con l’ospite della sera-ta: per i 20 anni è stata invitata una delle “vecchie” partecipanti dello spettacolo, Paola Bergamo, che ha ammaliato il pub-blico con una canzone di Mina lasciando tutti a bocca aperta.La Pro-loco di Romano D’Ezzelino, nella persona di Maurizio Carlesso, durante lo spettacolo ha ringraziato Luciano Braga-

festa indimenticabile. Un ringraziamento va, in ogni caso, esteso all’amministrazione co-munale di Romano che, con l’uso della Chieset-ta Torre, ha permesso questa bella Kermesse. Le pittrici del gruppo “la Costola” si sono, poi, rese disponibili donando alcune opere dipinte lo scorso Na-tale e durante il periodo natalizio del 2010; queste tele, la sera del 30 dicembre, sono state acquistate o messe in palio in una sot-toscrizione a premi e, quindi, il ricavato dato interamente alla associazione italiana Pro-geria Sammy Basso. Durante lo spettacolo serale, il coro Bassano, partecipando gratu-itamente, ha deliziato il numeroso pubblico con i suoi canti adatti al clima natalizio ed i

La musica è un toccasana per l’amicizia e per la felicità di ognuno di noi ed è per questo che nel lontano 1990 Don Teresio e Luciano Bragagnolo decisero di far nascere Chi fermerà la musica ovvero uno spettacolo musicale con i ragazzi del paese.

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 APPUNTAMENTI - PAG. 8

CARROZZERIACARROZZERIA

di Lorenzon RobertoVia Marze, 35 - 36060 Romano d'Ezzelino (VI) - Tel. 0424 382.011 - Fax 0424 390.148

Cell. 335 527.9557 - [email protected]

Sede: Romano d'Ezzelino (VI) - Viale Europa, 25Tel. 0424 31138 - Fax 0424 513118

Carrozzeria ed accessori: Tel. 0424 512424 - 512030

Infrangendo la regola delle mostre tematiche semestra-li, ormai biglietto da visita del Museo dell’Automobile

“Bonfanti-VIMAR”, la prossima esposizione resterà fissa per almeno un anno, allo scopo di promuovere la nuova sede museale che sta sorgendo nel cuore antico di Bassano del Grappa, a ridosso ed all’interno delle mura medievali, con un ardito progetto dell’arch. Aymonino.

Il cuore del nuovo museo sarà la parte permanen-

te, appunto la “Galle-ria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto Co. Gianni-no Marzotto” della quale verrà alle-stita una sintesi nella sede attuale.

Sarà una escur-sus incredibile di

primati, invenzioni, pionieri, industrie,

storie piloti, artigiani, scienziati che partirà dal

lontano 1595 con le prime sospensioni al mondo del vene-

ziano Fausto Verantio rappresentate da un vecchio e cadente assale ritrovato dopo anni di ricerche, con “molle fatte a guisa di quelle per pigliar carboni”, con accanto i disegni il brevetto e quant’altro. Si prose-guirà con il ritratto dell’ing. Negrelli (1838) progettista del Canale di Suez, (non pos-

siamo esporre il canale!) il primo motore a benzina brevettato al mondo il Bernardi del 22 agosto 1882, la vetturetta Bernardi pri-ma auto costruita in Italia (1894), diploma e ritratto della C.ssa Albrizzi, prima donna al mondo presidente di un Automobilclub e prima in una corsa (1899), e via via così, attraverso piloti famosi come la Baronessa Avanzo, i fratelli Marzotto, Sandro Munari, Riccardo Patrese, Miki Biasion, Omobono Tenni, industrie come Fiamm, Ceccato, La-verda, Aprilia, progettisti ed inventori quali l’ing. Cattaneo della Isotta Fraschini, Massi-mo Marchiori inventore dell’algoritmo che ha generato Google, Federico Faggin padre del microprocessore e tante altre curiosità, come la più antica patente di una guida esi-stente in Italia, rilasciata nel 1906 proprio ad un bassanese.

Nel frattempo, marzo 2011, uscirà anche una Enciclopedia dallo stesso titolo, che sarà di circa 500 pagine e 1700 voci, tutte di importanza almeno nazionale, frutto di oltre trent’anni di ricerche ed estratta dall’archi-vio Veneto del Museo “Bonfanti-VIMAR”, un

Museo dell’Automobile Bonfanti - VIMAR

Galleria del motorismo,mobilità e ingegno venetoCo. Giannino Marzotto

dal 29 gennaio 2011 al 2012

Foto:1° motore al mondo a benzina brevettato il 22 agosto 1882 dal veroneseProf. Enrico Bernardi.

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 APPUNTAMENTI - PAG. 9

Museo che interpreta nel migliore dei modi la propria missione, quella di produrre cultura.

Il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” aprirà le iscrizioni a quanti vorranno partecipare al nuovo “cor-so per restauratori di auto e moto d’epoca” dal 20 febbra-io al 27 marzo, un percorso formativo, di 36 ore totali che si svolgerà per 5 sabato consecutivi.Com’è consuetudine i do-centi, scelti tra persone che operano nel settore del motorismo d’epoca e che vantano esperien-ze e conoscenze pluriennali, saranno pre-sentati agli allievi all’apertura del corso dal presidente della Fondazione Museo dell’Au-tomobile “Bonfanti-VIMAR”, Nino Balestra. Il presidente del Museo saprà illustrare a quanti si affacciano al mondo di restauro, le regole fondamentali di un corretto approc-cio a questa tecnica laboriosa.I docenti spiegheranno poi nel dettaglio le nozioni di base della meccanica nelle sue varie parti, sulla valutazione del tipo di in-tervento di restauro più opportuno secondo i casi, quindi all’esame di parti staccate con spiegazioni più dettagliate.Seguiranno lezione dedicate al restauro del-la carrozzeria, della pianificazione della sua procedura, delle ricerche comparative, dei concetti di lamierista o lastratore, vernicia-tore, ebanista e tappezziere, dal punto di vista pratico si esamineranno vari esempi anche su auto esposte al Museo.Il corso si concluderà con una lezione dove si parlerà degli accessori, del loro ripristino e/o ricostruzione, della nichelatura e cro-matura.

Insomma, al “Bonfanti-VIMAR”, spazi aperti per storia, cultura e lavoro inerenti il mon-do del restauro, un’attività che nel suo com-plesso coinvolge quasi un milione e mezzo di persone solo in Italia.

INFORMAzIONI ED IsCRIzIONI:

Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”via Torino 1,36060 Romano d’Ezzelino (VI)tel. 0424 513746tel. e fax 0424 [email protected]

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 ASSOCIAZIONI - PAG. 10

Sabato 20 novembre l’associazione Sardegna Nostra ha celebrato i suoi 30 anni di presenza nel territorio con un’importante cerimonia, con la parte-cipazione del Senatore Fabris e degli Assessori comunali di Romano, Fran-cesca Filiaci e Remo Seraglio, si è chiusa una fase dei festeggiamenti che verranno terminati con l’arrivo dalla Sardegna ed il conseguente concerto, del coro “Cantos de Jara” di Gesturi.

La storia dell’associazio-ne dice che, il 29 novem-bre del 1980, un gruppo di amici Sardi provenien-ti da varie zone dell’isola, ma residenti nel territo-rio Bassanese decisero di riunirsi nel “Circolo Cul-turale Sardegna Nostra” e in quella data venne scritto, dal segretario Marco Zevio Sàrdara, il primo verbale, dove ap-punto si può leggere che vennero prese importanti decisioni.Il primo presidente della neonata associazione era Carlo Fanutza, figura carismatica per i sardi residenti nel territorio ed il vicepresidente, divenne allora, Salvatore Carboni, a quei tempi, comandante delle guardie carcera-rie di Bassano del Grappa.Fanutza, alcuni anni dopo, morì per una grave malattia che non riuscì a sconfiggere nonostante la gran voglia di vivere. Al suo posto, andò, un allora giovane e combat-tivo Paolo Sanna, maestro elementare, che ricopriva anche l’incarico di consigliere co-munale nella città di Bassano del Grappa.

Dopo trent’anni esatti si è voluto festeggia-re, con un importante cerimonia quest’av-venimento, a conferma della volontà di proseguire sulla strada segnata dai fon-

datori dell’associazione. Per quest’evento, il consiglio direttivo attuale, ha lavorato alacremente affinché venisse pubblicato un libro che avesse tracciato i trent’anni di attività culturali, solidali e tradizionali. In questi trent’anni, nonostante i vari cam-biamenti nel gruppo dirigente, si è riusciti a far conoscere e riconoscere l’associazio-ne come una delle più attive del territorio Romanese.Sul libro 30 anni di Sardegna Nostra, oltre alla storia dell’associazione, sviluppata in più capitoli, sono descritte con un tocco d’invenzione le vicende personali di qua-si tutti i protagonisti che hanno ricoperto incarichi più o meno importanti all’interno del circolo. Chi avrà modo di leggerlo po-

trà riconoscere fra i personaggi del libro, alcuni associati che impiegano parte del loro tempo libero, non solo per Sardegna Nostra, ma spesso, l’impegno si rivolge anche verso altre attività volontaristiche.Per chiudere, ricordo a chi non c’era che la sala della chieset-ta Torre, sabato 20, aveva un pubblico attento e numeroso, segno d’un interesse comune (della cittadinanza e dei sardi residenti).Vorrei, poi, citare il presiden-te della Pro Loco di Romano, Maurizio Carlesso, che era fra i relatori, egli ha dato un prege-

vole contributo per la riuscita della mani-festazione. La sua partecipazione è sempre stata autorevole ed appropriata, rendendo più semplice la scaletta degli interventi de-gli oratori che si sono succeduti.Inoltre vogliamo ricordare anche a Maria Teresa Biasia, degli “Amissi de ‘a poesia” aque slosse, che ha recitato due brani del libro, rendendo più vere le storie narrate e dando valore ai personaggi descritti. In chiusura, ricordiamo la presenza effi-cace dell’amministrazione comunale, che con gli interventi del vicesindaco Remo Seraglio e del Sindaco Rossella Olivo han-no formulato vivo apprezzamento ad un gruppo sempre presente nelle attività del comune di Romano d’Ezzelino.

Duilio Fadda

30 anni di Sardegna Nostra, note d’un importante serata

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RESOCONTI - PAG. 11

L’edizione 2010 di Veneto spettacoli di Mistero ha visto in oltre cento località, nelle piazze, nelle vil-le, nelle aie, nei teatri, nei castelli, nei giardini, gli scorci naturali, la rivisitazione delle antiche leggende del territorio, spesso provenienti direttamente dalla tradizione orale, in una infinita teoria di fascinazio-ne e di scoperta. Promosso dalla Regione Veneto, il Festival del Mistero è stato organizzato dalle Pro Loco aderenti all’UNPLI, che hanno dato vita a ol-tre duecentocinquanta eventi: storie di streghe e di demoni, di folletti dispettosi e di fate generose, di antichi tiranni la cui vita sanguinaria è circonfusa di leggenda e di mille fantasmi pronti ad essere evocati per raccontare i segreti più nascosti. Le modalità sono state le più varie: spettacoli tea-trali, serate di racconto, visite guidate, rievocazioni in costume e cene a tema, mostre di fotografie o di disegno, proiezioni e presentazioni di libri, passeg-giate in mezzo alla natura o tra i borghi, performance artistiche, concerti, musical, ricostruzioni storiche e giochi per i più piccoli. Romano è stata la pro Loco capofila per le attività organizzate e gestite dal Consorzio Grappa Valbrenta ed ha presentato due spettacoli ed uno spettacolo nello spettacolo. Nel primo fine settimana, il 29 e 30 ottobre, è stato portato in scena uno splendido spac-cato della nostra storia raccontato dai ragazzi con “A paura come a vien a va”, bellissimo riferimento alle paure dei nostri nonni raccontate dai ragazzi di oggi. Mentre il 3 e 4 dicembre è andata in scena la riuscita rappresentazione teatrale “La Strana Fattoria” scritta e diretta da Roberto Frison.

In modo particolare è ben riuscita la manifestazione che ha portato le 14 Pro Loco aderenti al Consorzio Grappa Valbrenta, ad essere presenti la sera del 4 dicembre, con la proposta dei propri prodotti tipici. Circa 600 persone hanno quindi potuto passare, con rapidi balzi buongustai, da una specialità all’altra. Un sentito grazie vada quindi a tutti i volontari che hanno con noi collaborato per l’ottima riuscita della manifestazione. L’amministrazione comunale, ente che ha patrocina-to l’evento, la serata del 3 dicembre ha potuto rac-cogliere le parole di plauso giunte dai responsabili regionali che hanno curato tutta la manifestazione. Arrivederci a tutti al prossimo anno.

Spettacoli del MisteroDal 29 ottobre, e per tutto i mesi di novembre e dicembre, ha avuto luogo l’appuntamento nelle terre del Veneto per il Festival Spettacoli di Mistero 2010, dedicato ai luoghi leggendari e misteriosi del Veneto. Anche quest’anno, infatti, con la notte d’Ognissanti è tornato il Festival dedicato interamente ai luoghi leggendari e misteriosi della Regione, che per tutto il periodo ha tenuto banco dalle montagne alle coste, dai laghi alla laguna, dalle pietre dei borghi antichi ai marmi sontuosi delle città d’arte.

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RESOCONTI - PAG. 12

I medici del Centro Regionale Melanoma dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova sono stati a disposizione dei partecipanti della scorsa edizione della Marcia del Sorriso per un controllo della pelle gratuito. Domenica 7 novembre, dalle otto alle 13, all’interno di Villa Ca’ Cornaro è stata allestita un’“Unità Dermatoscopica Mobile” grazie alla quale spe-cialisti dermatologi e chirurghi hanno fornito utili consigli per la preven-zione ed hanno potuto controllare i nevi a quanti lo desideravano.

L’insegnamento degli accorgimenti da adottare per un rapporto più cor-retto con il sole, infatti, unitamen-te a quello dei fattori di rischio del melanoma, costituiscono i due punti fondamentali del programma di pre-venzione del melanoma.

L’appuntamento alla Marcia del Sor-riso continua una oramai consolidata attività di screening “sul campo” che il Centro Regionale Melanoma, diret-to dal Prof. Carlo Riccardo Rossi, of-fre alla popolazione del Veneto. Già diverse centinaia sono state le per-sone visitate in occasione di diverse

manifestazioni sportive (Maratone di Padova, Venezia, Treviso, gran-fondo ciclistica Pina-rello) con importanti risultati in termini di sensibilizzazione della gente alla cultura della prevenzione e di dia-gnosi precoce del me-lanoma. L’iniziativa è stata realizzata in colla-

borazione con l’Associazione Piccoli Punti e grazie al prezioso sostegno di Rotary Onlus che ha dotato il Cen-tro Regionale Melanoma di un’“Uni-tà Dermatoscopica Mobile”. Grazie ai nuovi supporti diagnostici (der-matoscopi) ed informatici dell’Unità Dermatoscopica Mobile, è possibile inviare direttamente il referto della visita per mail, unitamente alle in-dicazioni del medico specialista e le fotografie dei nevi giudicati a ri-schio e quindi meritevoli di eventua-le asportazione. La disponibilità di un’attrezzatura adeguata ha permes-so di svolgere l’attività di prevenzio-

ne secondo gli standard di qualità del Centro Regionale di Riferimento per il Melanoma Cutaneo di Padova.Questo tipo di attività clinica “decen-trata” può garantire diversi risultati, come la diagnosi precoce dei tumori cutanei e il trattamento tempestivo delle lesioni sospette. Consente inol-tre di istruire un maggior numero di persone all’autocontrollo della cute e ad un più corretto rapporto col sole e con i fattori di rischio del melano-ma, contribuendo così alla diffusione della cultura della prevenzione.Infine, questo speciale progetto è reso possibile grazie al costante aiu-to di infermieri e volontari che dedi-cano il loro tempo con disponibilità ed entusiasmo in occasione di queste manifestazioni dedicate alla preven-zione oncologica.

Desidero personalmente ringraziare il Presidente del gruppo Greg Run-ners per l’iniziativa proposta e messa a disposizione di noi tutti. Personalmente ringrazio per l’attivi-tà direttamente prestatami.

Ha corso anche la Prevenzione alla Marcia del Sorriso

I medici del Centro RegionaleMelanoma hanno offerto visitespecialistiche ai podisti

Maurizio Carlesso

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 ATTUALITA’ - PAG. 13

Dopo il grande impegno profuso per il terremoto in Abruzzo, il Coordi-namento di Protezione Civile “Brenta Monte Grappa” affronta una nuo-va grande emergenza impiegando più di 250 volontari per l’alluvione nel vicentino dello scorso mese di novembre.

Ancora una volta è stata emergenza. E an-cora una volta la risposta del mondo del volontariato veneto è stata immediata. A seguito della forte perturbazione che ha interessato l’intero nord Italia tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novem-bre, i territori del vicentino, del trevigiano e del padovano in particolare, dopo giorni e giorni di pioggia battente ed ininterrotta, sono stati messi a dura prova e nella gior-nata di lunedì 1 novembre è stato dichia-rato lo stato di emergenza. I volontari del Coordinamento di Protezione Civile “Bren-ta Monte Grappa” si sono prontamente attivati per portare aiuto alle popolazio-ni dei territori vicentini colpiti da questa improvvisa alluvione ed hanno immedia-tamente accolto le richieste di intervento giunte dagli organi provinciali preposti alla gestione della calamità. Le prime notizie trasmesse dalle televisioni locali parlavano di una situazione drammatica: centinaia di persone in difficoltà, abitazioni sommerse dall’acqua, intere famiglie evacuate, azien-de affondate nel fango e tutte le attività del quotidiano seriamente compromesse. Un danno enorme e una vasta area regiona-le in ginocchio. I volontari del Coordina-mento sono intervenuti prima di tutto nei comuni della Valle del Brenta e successi-vamente a Vicenza, Cresole di Caldogno e Recoaro Terme. Già nella mattinata del pri-mo di novembre i volontari delle Associa-zioni di Campese, Campolongo sul Brenta, Valstagna e Cismon del Grappa, riuniti in squadre di lavoro sotto la direzione del Co-ordinamento, sono intervenuti nei comuni della vallata dove evidente era la preoccu-pazione delle molte famiglie alle prese con scantinati sommersi dall’acqua che arrivava ormai da tutte le parti e che con molta fa-tica tutti, in qualche modo, cercavano di contenere. Il livello del fiume Brenta veni-va costantemente monitorato in particolare

dai volontari delle Asso-ciazioni di Solagna e San Nazario ma con il passare delle ore, la situazione si faceva sempre più pre-occupante in tutta l’area. Nella zona di Valstagna il livello del torrente Olie-ro cominciava a superare la soglia di guardia e in più punti della cittadina si sono riscontrati proble-mi di infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni. L’intervento dei volontari delle Associa-zioni di Pove del Grappa, di Cismon del Grappa e delle Colline Bassanesi, giunti sul posto in supporto ai colleghi dell’Associa-zione di Valstagna già operativi da qualche ora, si è rivelato prezioso per contenere i danni e per evitare ulteriori allagamenti, soprattutto in contrada Londa di Valstagna e nella piazza del paese.Nelle giornate successive, i volontari del Coordinamento sono partiti alla volta del capoluogo berico con l’attrezzatura richie-sta, per lo più pompe idrovore necessarie per liberare dall’acqua le abitazioni some-se, idropulitrici e moduli A.I.B. per lavare il poco recuperabile, badili per rimuovere il fango depositato nelle abitazioni e per le strade. L’Associazione di Valstagna ha portato con sè anche i gommoni utilizzati normalmente per le operazioni di salvatag-gio fluviale. “É stata un’esperienza davvero forte” preci-sa il Presidente del Coordinamento “Bren-ta Monte Grappa” Cav. Italo Bettiati “Tutti noi siamo stati profondamente colpiti dalle situazioni che abbiamo dovuto gestire ma anche dai pensieri e dalle riflessioni delle tante famiglie che a causa dell’alluvione hanno perso tutto”.E intanto le previsioni del tempo non pro-mettevano niente di buono: ancora piog-

ge, ancora pericoli nelle nostre montagne, riferiti soprattutto a smottamen-ti del terreno. Si segna-lano a questo proposito gli interventi dei volon-tari del Coordinamento a San Michele di Bassano del Grappa sulla Strada della Fratellanza e nella zona della frana nei pres-si del Covolo del Butisto-

ne a Cismon del Grappa, dove i volontari presenti hanno coadiuvato l’attività delle forze dell’ordine per assistenza agli auto-mobilisti. I volontari hanno poi partecipato ai turni di monitoraggio continuo, anche di notte, della frana sul Monte Rotolon a Recoaro Terme, diventato un sorvegliato speciale già dal mese scorso quando i pri-mi segni di cedimento del terreno si erano fatti evidenti. “Anche in questa emergenza-alluvione” continua il Presidente Bettiati, “le Associa-zioni del Coordinamento hanno saputo mettere insieme tutte le forze, dimostrando una grande disponibilità fin da subito ed un eccezionale spirito di collaborazione. Sempre di più infatti, in situazioni di diffi-coltà come questa, si rivela indispensabile lavorare insieme e in modo organizzato. A conti fatti, il Coordinamento ha visto impiegati in questa calamità ben 261 vo-lontari, che hanno prestato la loro opera gratuita nelle zone alluvionate per l’intero mese di novembre”.Un grande lavoro, dunque, e uno sforzo comune che ha permesso di considerare la caratteristica fragilità del nostro territorio, di ripristinare in tempi ragionevoli almeno le essenziali condizioni di vita di interi pa-esi e di asciugare, in parte, le case, le canti-ne, i garage, gli uffici, le strade e le lacrime dei tanti vicentini finiti sotto acqua.

è di nuovo emergenzaBertacco Sara

Tutti noi siamostati profondamente

colpiti dalle situazioniche abbiamo dovutogestire ma anche dai

pensieri e dalle riflessioni delle tante famiglie

che a causa dell’alluvione hanno perso

tutto

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Assieme ad altri volontari provenien-ti da tutto il nord Italia e dalla Pro-tezione civile del Lazio, hanno con-tribuito alla costruzione del nuovo villaggio per gli abitanti del paese, ad un chilometro dal vecchio che ormai sembra un sito fantasma, di-sabitato. In particolare i volontari al-pini di Romano hanno costruito una buona parte delle nuove case ed ul-timamente, proprio sulla nuova chie-sa hanno preparato il massello per il pavimento. Come tutti gli altri grup-pi, sono stati invitati alla inaugura-zione della chiesa dedicata a San Lo-renzo. Dal Capogruppo degli Alpini

di Romano l’invito è stato allargato al Coro Ezzelino, che ben volentieri ha accettato ed ha animato la S. Messa officiata dall’Arcivescovo de L’Aqui-la, alla presenza delle autorità civili e militari, in una gremitissima chiesa.Al termine della celebrazione il Coro Ezzelino si è soffermato nella bellis-sima chiesa ed ha interpretato alcuni canti del suo repertorio. La domeni-ca seguente tutto il gruppo ha com-piuto una visita guidata al centro de L’Aquila, potendone vedere i mo-numenti feriti dal terremoto ed am-mirando le bellezze artistiche della città, come la chiesa della Madonna

di Collemaggio, uno degli esempi più belli dell’architettura del 1300 dell’Italia centrale, purtroppo però colpita da una grossissima ferita che ne ha praticamente distrutto il tran-setto, ma che conserva in sicurezza la splendida facciata e parte della na-vata centrale.Al termine del viaggio il capogrup-po Bontorin Giovanni ha ringraziato i partecipanti mettendo in evidenza l’importanza della collaborazione fra i gruppi, che porta sempre a buoni frutti e che crea le potenzialità per riuscire sempre meglio nelle inizia-tive in atto.

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Gli Alpini e il Coro a L’AquilaIl 27 novembre scorso i volontari alpini di Romano sono ritornati a Fossa, in provincia di L’Aquila per partecipare all’inaugurazione della nuova Chiesa. Fossa è un paesino abbarbicato sul massiccio del Gran Sasso ed è stato uno dei più colpiti dal terremoto che ha messo in ginocchio l’Abruzzo.

Foto:il folto gruppo dei partecipanti davanti alla chiesa di Fossa.

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E oltre duecento persone che vi si assiepa-vano tenevano il fiato sospeso per cogliere anche i più delicati passaggi, le sfumature più raffinate che la direttrice Barbara Baggio sapeva imporre al suo gruppo di sole voci maschili.Sabato 4 dicembre 2010. Il complesso corale di Romano d’Ezzelino era sceso al piano con al seguito amici ed estimatori. Aveva anima-to il canto durante la messa vespertina nella chiesa arcipretale facendosi così conoscere e apprezzare dai fedeli presenti. “Sono gli ami-ci della comunità dove sono stato parroco per dieci anni – avevo detto presentandoli in assemblea – Li potremo ascoltare anche nel salone del centro parrocchiale questa sera”. Così qualcuno non ha voluto lasciarsi sfug-gire l’opportunità. E non si è pentito data la novità del repertorio e la tecnica inconsueta di esecuzione del Coro Ezzelino.Bravi i coristi anche perché hanno dovuto cantare appesantiti da una succulenta cena preparata per loro dallo staff di “NOI Asso-ciazione” che gestisce in maniera egregia anche la ristorazione.Durante il concerto spiccavano i colori sgar-gianti delle divise delle varie formazioni mu-sicali che si alternavano sul palcoscenico: l’azzurro del Coro Ezzelino e della Grestband ben si accompagnava con il rosso-bordeaux della corale “La Fraglia”. Come si intesseva-no delle sonorità più varie le esecuzioni dei tre gruppi; dal rincorrersi della corale, forte del suo tenore Roberto e del pianista Simo-ne, alla delicatezza quasi maniacale degli

ezzeliniani, per esplodere in maniera travol-gente con i giovanissimi della Grestband che da qualche mese sono riusciti a coinvolge-re anche alcuni genitori nel vortice delle loro esecuzioni. Davvero una splendida ca-scata musicale rossoblu. Tra applausi e richiesta di bis ( poteva mancare “Signo-re delle cime”?) si è arrivati a un’ora e mezza di spettacolo tutto di seguitoL’ imminente festa dell’Im-macolata, in dirittura verso il Natale, ha dato modo ai tre complessi musicali di esprimere anche con alcuni canti l’unica gioiosa fede che li univa. E di questi tempi non è poco.

Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RESOCONTI - PAG. 15

La cascata musicale rossobluEra da tempo che l’elegante salone a due passi dall’argine del Brenta non vedeva uno spettacolo musicale così vario con la presenza di tre formazioni in concerto. Sì, la corale della parrocchia di Vigodarzere vi è di casa; addi-rittura per i ragazzi della locale banda costituisce la sala-prove in vista delle grandi occasioni. Ma il Coro Ezzelino, no: non vi era mai entrato.

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RIFLESSIONI - PAG. 16

Ci sembra che nell’attuale contesto sociale abbiamo un po’ tutti dimentica-to la bellezza e l’utilità del parlare, dell’ascoltare e di dialogare da persona a persona. Dialogo che noi vorremmo considerare, ma soprattutto vivere, come servizio alla vita. Del resto l’esperienza stessa ci dice che questa mo-dalità di servizio, diventa il presupposto indispensabile per dare vita e pro-fondità ad una buona comunicazione. E noi sappiamo che, dove c’è comu-nicazione c’è ascolto dell’altro, disponibilità a rivedere il proprio pensiero, confronto reciproco, ricerca di convergenze.

Il dialogo come servizio alla vitaSuor Amelia Scanagatta

Anche se a volte non siamo riusciti a giungere ad un percorso comune, il confronto vero e pro-fondo ci ha sempre un po’ modificati, perché abbiamo colto altre di-mensioni di vita come altre prospettive.È certamente un’espe-rienza positiva nel senso che ci stimola ad allar-gare i nostri piccoli oriz-zonti ad aprire il cuore e la mente alla libertà. Il che significa fare della nostra vita un ponte, luogo di in-contro e mano tesa per l’uomo che vive nel nostro tempo. Allora quando viviamo il dialogo come uno stile di servizio alla vita, ogni relazione diventa gratuità per cui ci fa sperimentare quanto sia impor-tante sentirci inclusi in una condivisione, di riconoscersi capaci di vivere alla luce di una speranza nuova.È la forza perenne della vita che, ponen-doci in relazione gli uni con gli altri si crea vita nuova, perciò capaci di cogliere quelle novità che si profilano all’orizzon-te della storia. Nonostante che i tempi siano cambiati la storia è sempre ricca di nuove opportunità positive per ognuno di noi, il segreto consiste nel volerle co-gliere e valorizzare.Con questo modo semplice e quotidiano noi costruiamo quel servizio alla vita che si manifesta soprattutto come attenzione agli altri e disponibilità a mettersi in gio-co senza riserve. Un noto proverbio dice: “Le rose che porti nella vita degli altri non profumano soltanto per loro ma anche per te.”Questo dono può far nascere un senso più vivo di corresponsabilità e unità con tutti gli uomini e con il mondo intero.Il dono di sé costruisce legami di pace e

fa crescere la comunione nel senso che si sprigionano le energie nascoste e l’esi-stenza stessa si proietta fuori da sé facen-dosi sevizio e dono. È necessario però incominciare da se stessi, percorrere un certo cammino e quindi raggiungere gli altri uomini con la con-sapevolezza che l’uomo autentico contribuisce a trasformare il mondo, solo attraverso la pro-pria trasformazione. Ciò è possibile mettendo la propria volontà in siner-gia con la forza divina che giace nelle profon-dità di ogni uomo.Questa esperienza fa nascere un’esigenza vitale mediante la quale possiamo vivere con un altro spi-rito, con una diversa disponibilità di ac-coglienza e di servizio, creando luoghi di comunione allo scopo di vivere una qualità nuova di relazioni.Quando riconosciamo la dignità di ogni persona e ne apprezziamo il valore anch’essa riesce più facilmente a credere in sé e a scrutare con maggiore fiducia il proprio futuro. Non dobbiamo mai per-dere di vista il fatto che ognuno di noi è una piccola espressione di quell’umanità

che tutti ci accomuna. Ogni epoca della vita ha i suoi punti di forza da riconosce-re e valorizzare, come a scorgere il bene che cresce, a partire dai piccoli segni spesso nascosti tra le pieghe della vita quotidiana. Anche quando non ci pen-siamo sempre ci vengono offerte nuove possibilità di cammino e di ripresa.Per vivere la vita a servizio della vita, oc-corre mettere a disposizione intelligenza e competenza, condividere gioie, scoper-te e sofferenze per la realizzazione del bene comune, con le qualità e i doni che Dio ha dato a ciascuno per il bene di tut-ti. Tutto ciò non finisce con la conclusio-ne della vita, ma è la vera e sola eredità che possiamo lasciare ai posteri.Comprendiamo allora quanto sia impor-tante promuovere i talenti con i quali siamo chiamati a collaborare perché in-

sieme ci educhiamo a crescere nella libertà interiore e nella valo-rizzazione della diver-sità. Allora tutto diventa voce da ascoltare per meglio comprendere quanto sia importante vivere intensamente il presente per metterci in sintonia con il cammino della storia dentro pro-

spettive di vita cariche di futuro. Ci sarà così più facile porci in un atteggiamento di servizio, di dialogo e di confronto per costruire una reciprocità, ossia una sorta di casa comune, dove è possibile risco-prire il coraggio di rompere gli ormeggi, di spiegare le vele, di navigare a mare aperto.Le ragioni del nostro essere, del nostro vivere e del nostro operare vanno nuo-vamente ricercate, poiché è nella natura stessa dell’uomo tendere costantemente al divenire.

significa faredella nostra vitaun ponte, luogo

di incontro emano tesa per

l’uomo che vive nel nostro tempo

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 RIFLESSIONI - PAG. 17

La sicurezza è sia una sensazione sia qualcosa di reale, le due cose non coincidono. La sicurezza reale riguarda le probabilità che si verifichino i possibili rischi e l’efficacia delle misure di protezione adottate. Possiamo in-fatti facilmente valutare quanto è sicura la nostra abitazione rispetto ai furti prendendo in considerazione fattori quali il tasso di criminalità del posto nel quale viviamo, la nostra abitudine di chiudere sempre a chiave la porta di casa o la presenza/assenza di un sistema d’allarme.

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Possiamo anche calcolare, avendo a disposizione certi dati, la probabilità di essere derubati in strada da uno sconosciuto o nella nostra abitazione. Ma la sicurezza è anche un modo di sentire, un feeling che non si basa sul-la probabilità e sui calcoli matematici ma sulle nostre reazioni psicologiche ai rischi ed alle misure di protezione. Si può essere terrorizzati dal terrori-smo o viceversa non sentirsi in nessun modo minacciati da esso. In aeroporto per esempio ci si può sentire più sicuri vedendo che i passeggeri sono con-trollati dal metal detector oppure vice-versa proprio per questo non sentirsi al sicuro. Spes-so le persone fanno degli er-rori cognitivi, sopravalutando i rischi minori e sottovalutando quelli maggio-ri. Di seguito ne faccio alcuni esempi. Si ten-de a considera-re i rischi artifi-ciali come più pericolosi di quelli naturali.Siamo mag-giormente preoccupati delle radiazioni nucleari e meno di quelle solari che rappresentano un rischio maggiore per la nostra salute. Consideriamo le cose nuove come più pericolose di quelle con le quali abbiamo una certa confidenza. Per esempio pensiamo er-roneamente che l’Aids sia meno conta-gioso di qualche anno fa quando se ne parlava come la “nuova peste del se-

colo”. Abbiamo meno paura di un rischio che decidiamo di correre noi rispetto ad uno che ci viene imposto. I fumatori sono meno preoccupati di fumare rispetto all’inquina-mento da sostanze tos-siche presenti nei loro luoghi di lavoro. Siamo meno impauriti da un rischio sul qua-le abbiamo il controllo come guidare la macchina rispetto ad un rischio sul quale non abbiamo nessun controllo come andare in aereo. Si è meno im-

pauriti di un rischio dal quale si trae qualche be-neficio. La gente non ri-nuncia a vi-vere in certe zone a rischio idrogeologi-co perché li ha la fami-glia, il lavoro nono s t a n t e ci possano essere terre-moti, frane o

irruzioni vulcaniche che possono pro-curare morte. Si valutano meno peri-colosi i rischi provenienti da persone, situazioni, aziende o governi verso i quali si ha fiducia rispetto ad una fon-te verso la quale non si nutre fiducia. Immaginate che vi vengano offerti due bicchieri di una bevanda scura, uno è una nota marca l’altra è sconosciuta. Verosimilmente berrete più volentieri

e con meno diffiden-za la bevanda famosa rispetto a quella sco-nosciuta. In genere la gente tende a consi-derare più pericolosi i rischi spettacolari ri-spetto a quelli comu-ni. Abbiamo più paura di salire in aereo che di salire in macchina.

Muoiono molte più persone di inci-denti automobilistici che di incidenti aerei ma la spettacolarità di un inci-dente aereo ci fa percepire tale mezzo come più rischioso. La sovraesposizio-ne mediatica fa sovrastimare i rischi. Il continuo parlare in tv di furti e rapine ingigantisce la percezione facendo si che il problema sia vissuto come più frequente di ciò che è.

Queste riflessioni dovrebbero porta-re alla coscienza la responsabilità che abbiamo nell’attuare comportamenti di tutela verso noi stessi e gli altri. Mettersi le cinture, guidare con pru-denza, andare in aereo senza paura, fare attenzione agli incidenti domesti-ci, rispettare le regole dell’anti-infor-tunistica nel lavoro, coprire con una mano la tastiera del bancomat per evitare clonazioni sono azioni a cui dare molta importanza.Anche proteggere la propria abita-zione con sistemi d’allarme può co-stituire un deterrente sia reale che psicologico per prevenire sgradite intrusioni senza però perdere di vista che i fattori di rischio per la nostra incolumità non sono solo i ladri o fattori esterni a noi ma anche le no-stre azioni quotidiane.

Spesso lepersone fanno degli

errori cognitivi, sopravalutando i rischi minori e

sottovalutando quelli maggiori.

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Il 24 ottobre scorso Andolfatto Severino e Frison Antonia unitamente ai 10 figli, 8 femmine e due maschi, ed ad una schiera di nipoti, hanno celebrato le loro nozze d’Oro. La cerimonia si è dapprima svolta nella chiesa arcipretale di Romano d’Ezzelino con il rinnovo della promessa ma-trimoniale e poi con un pranzo insieme a tutta la famiglia, mai come in questa occasione allargata. Tanti auguri anche dalla redazione del Nuovo Ezzelino agli “ex sposi novelli”

Quando le radici affondano nel passato e si ricerca la voglia di ritrovarsi, accade che, come domenica 5 dicembre, si siano ritrovati presso un ristorante della zona, un gran numero di Ca-mazzola detti “OPE”, una famiglia molto conosciuta a Romano, per festeggiare la più attempata tra di loro, ossia la Maria Pego-raro vedova di Francesco Camazzola.Un caro saluto a Zia Maria anche da Maurizio

Riceviamo e pubblichiamo con piacere la foto pervenuta da Rosanna Bontorin dedicata ai suoi genitori Marcello Bontorin e Fiorese Giovannina, che il 21 novembre 2010 hanno festeggiato presso la Chiesa Parrocchiale di Roma-no d’Ezzelino il 50° anniversario. Le nozze d’oro, sono sta-te una grande festa fatta insieme a tutti i fratelli Bontorin, Davide, Andrea, Pietro, Valerio, Cesario e Domenica.Anche dalla redazione del Nuovo Ezzelino un particolare augurio per questo esempio di vita in comune.

50 anni di vita in comunedei coniugi Andolfatto / Frison

Nozze d’Oro di MarcelloBontorin e Giovannina Fiorese

I Camazzola detti “OPE”

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Il Nuovo Ezzelino Dicembre 2010 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19

Punti rinnovo sociE’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori.La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.

sede Proloco di Via G. Giardino 77, san GiacomoUffici Postali, Centri Parrocchiali,Banca di Credito Cooperativo.

RomanoEdicola Pirandello, Profumeria Elisir,Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Mario Bragagnollo (Moletta),Giovanni Bontorin (pittore), Foto Gastaldello / Arduino,Frutta e Verdura da Silvana.

san GiacomoEdicola Cartoleria Zilio Giovanni,Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina.

FellettePanificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante,Happy Bar, Trattoria Conte Chantal.

sacro CuoreSpeedy Bar (Autolavaggio Scotton).

Cihanno lasciato

Giancarlo Bizzotto

46 anni7 novembre 2010

Angelo Zilio94 anni

23 novembre 2010Da sempre o quasi

residente in America

Giuseppe Gardin“Alfredo”

69 anni21 novembre 2010

Emma Farronatoin Rossi68 anni

26 novembre 2010

NATIVITA’ SUL COLLEMANIFESTAZIONE DI VERITA’ E FEDEGentilissimo Direttore, la prego voler dar-mi uno spazio nel Nuovo Ezzelino per dire grazie a quelle brave persone che hanno avuto la sapiente idea di rappresentare la Natività di Gesù sul Colle di Dante.Ho assistito alla rappresentazione la sera dell’Epifania con devozione ed emozione profonde.Non poteva essere scelto un luogo miglio-

re con caratteristiche ed immagini molto simili ai luoghi della nascita del Salvatore.La regia ha saputo creare vere emozioni di fede, mentre l’improvvisa nevicata ha voluto confermare che Gesù è nato vera-mente in una stalla al freddo ed al gelo.Personalmente, come del resto chi mi era vicino, ho provato sentimenti di profonda fede, tanto che al momento in cui Maria

accetta di diventare la Madre di Gesù il Salvatore, i miei occhi hanno generato la-crime di commozione e di gioia. Gioia che desidero condividere con tutti coloro che hanno provato le mie stesse emozioni di fede.Un grazie sincero agli organizzatori ed a tutti gli operatori e che Gesù vi benedica.

Giuseppe Bontorin

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