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IN C AMMINO DICEMBRE 2013 COMUNITÀ PARROCCHIALE IMMACOLATA CONCEZIONE E S. G. BATTISTA via Monte Corno, 36 Torino Tel 011 3171351 stampato e distribuito in proprio Nasce la speranza 2 3 Festa Patronale dell’8 dicembre 4 Calendario Visita Pastorale e Celebrazioni di Natale La scoperta dell'altro U n'immagine consueta: il presepe. Un'im- magine più recente: l'albero. Una bella usanza: farsi gli auguri. Fermandoci ad osservare queste manifestazioni ci accorgiamo che tutte rimandano a uno stesso tema: la relazione. Ciò che possiamo contemplare davanti al prese- pe è la relazione tra Maria, Giuseppe e il Bambi- no Gesù, arricchita dall'arrivo dei pastori. La postura, gli sguardi delle statuine o dei dipinti sottolineano sempre l'armonia tra i tre personaggi principali, il loro essere ognuno in relazione con l'altro. Anche l'albero di Natale posto nelle piazze, nei giardini o dietro le finestre delle case ci sug- gerisce l'essere in relazione con gli altri: l'albero si fa vedere da tutti e la magia delle tante luci ri- chiama anche l'attenzione di chi distratto tirereb- be via diritto perché è addobbato, oltre che per se stessi anche per gli altri, per quelli che passa- no o che entrano nelle nostre case. Infine gli auguri: li formuliamo con sincerità alle persone con le quali siamo in relazione. Le relazioni per noi esseri umani sono indispen- sabili per il nostro stare bene; sono esperienze che si costruiscono lentamente, giorno per gior- no, hanno bisogno di cura, di pazienza, sono fatte di dialogo, cioè di ascolto e di espressone. Quale era la relazione tra Maria e Giuseppe? Il vangelo parla di loro come di persone capaci all'ascolto e capaci di accogliere una nuova vita, dall'origine avvolta nel mistero. Accogliere una vita è un'esperienza meravigliosa, fa nascere un po’ di timore, ma in due è più facile affrontare le difficoltà. Dentro una buona relazione di coppia un figlio trova una calda collocazione, trova ciò di cui ha (Continua a pagina 2) Natale L a Solennità del Natale evidenzia l'immagine e la somiglianza dell'uomo con Dio. Infatti proprio per questo Dio, dopo aver creato l'uomo simile a se stesso, sceglie di diventare uomo Egli stesso incarnandosi nel suo Fi- glio Gesù. Questo è il segno di quanto Dio ami l'uomo e di come, allora, non disdegni la sua stessa condizione. A Natale cantiamo infatti che "Dio si è fatto come noi!" co- me titola un famoso brano religioso e così facendo pro- clamiamo la nostra immensa gioia per il fatto che Dio, non solamente si interessa dell'uomo, ma addirittura ne condivide in pieno la natura, il corpo, l'anima. Il canto continua poi dicendo "...per farci come Lui..." cioè perché noi uomini possiamo passare dalla nostra pur altissima umanità, nientemeno che al piano della divinità stessa. E' questa la grandezza del Natale! Ed è proprio ciò che ci deve rendere felici, sempre, perché se è ve- ro che Gesù è l'Uomo-Dio allo- ra è altrettanto vero che in Lui, noi uomini tro- viamo il nostro compimento. Gesù, Figlio di Dio, nella sua umanità e divinità condivide tutto di noi da vicino: gioie, dolori, ansie, progetti, preoccupazioni e fallimenti ecc... E ciò ci rende felici perché non siamo più soli, ma viviamo nella compagnia di Colui che più ci ama. Cogliamo allora questa grande occasione, per far si che il Signore riempia ancora di più la nostra vita con il suo amore e la sua grazia! Lasciamoci guidare sulle vie del mondo da Gesù che nasce e confidiamo sempre in Lui Nostro Salvatore! Buon Natale a tutti. Don Fabrizio, Parroco

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INCAMMINO

DICEMBRE 2013

COMUNITÀ PARROCCHIALE IMMACOLATA CONCEZIONE E S. G. BATTISTA via Monte Corno, 36 Torino Tel 011 3171351 – stampato e distribuito in proprio

Nasce la speranza

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Festa Patronale dell’8 dicembre

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Calendario Visita Pastorale e Celebrazioni di Natale

La scoperta dell'altro

U n'immagine consueta: il presepe. Un'im-magine più recente: l'albero. Una bella usanza: farsi gli auguri.

Fermandoci ad osservare queste manifestazioni ci accorgiamo che tutte rimandano a uno stesso tema: la relazione.

Ciò che possiamo contemplare davanti al prese-pe è la relazione tra Maria, Giuseppe e il Bambi-no Gesù, arricchita dall'arrivo dei pastori.

La postura, gli sguardi delle statuine o dei dipinti sottolineano sempre l'armonia tra i tre personaggi principali, il loro essere ognuno in relazione con l'altro. Anche l'albero di Natale posto nelle piazze, nei giardini o dietro le finestre delle case ci sug-gerisce l'essere in relazione con gli altri: l'albero si fa vedere da tutti e la magia delle tante luci ri-chiama anche l'attenzione di chi distratto tirereb-be via diritto perché è addobbato, oltre che per se stessi anche per gli altri, per quelli che passa-no o che entrano nelle nostre case.

Infine gli auguri: li formuliamo con sincerità alle persone con le quali siamo in relazione.

Le relazioni per noi esseri umani sono indispen-sabili per il nostro stare bene; sono esperienze che si costruiscono lentamente, giorno per gior-no, hanno bisogno di cura, di pazienza, sono fatte di dialogo, cioè di ascolto e di espressone.

Quale era la relazione tra Maria e Giuseppe? Il vangelo parla di loro come di persone capaci all'ascolto e capaci di accogliere una nuova vita, dall'origine avvolta nel mistero. Accogliere una vita è un'esperienza meravigliosa, fa nascere un po’ di timore, ma in due è più facile affrontare le difficoltà.

Dentro una buona relazione di coppia un figlio trova una calda collocazione, trova ciò di cui ha

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Natale

L a Solennità del Natale evidenzia l'immagine e la somiglianza dell'uomo con Dio. Infatti proprio per questo Dio, dopo aver creato l'uomo simile a se stesso, sceglie di diventare uomo Egli stesso incarnandosi nel suo Fi-glio Gesù. Questo è il segno di quanto Dio ami l'uomo e di come, allora, non disdegni la sua stessa condizione. A Natale cantiamo infatti che "Dio si è fatto come noi!" co-me titola un famoso brano religioso e così facendo pro-clamiamo la nostra immensa gioia per il fatto che Dio, non solamente si interessa dell'uomo, ma addirittura ne condivide in pieno la natura, il corpo, l'anima. Il canto continua poi dicendo "...per farci come Lui..." cioè perché noi uomini possiamo passare dalla nostra pur altissima umanità, nientemeno che al piano della divinità stessa.

E' questa la grandezza del Natale! Ed è proprio ciò che ci deve rendere felici, sempre, perché se è ve-ro che Gesù è l'Uomo-Dio allo-ra è altrettanto vero che in Lui, noi uomini tro-

viamo il nostro compimento. Gesù, Figlio di Dio, nella sua umanità e divinità condivide tutto di noi da vicino: gioie, dolori, ansie, progetti, preoccupazioni e fallimenti ecc... E ciò ci rende felici perché non siamo più soli, ma viviamo nella compagnia di Colui che più ci ama.

Cogliamo allora questa grande occasione, per far si che il Signore riempia ancora di più la nostra vita con il suo amore e la sua grazia! Lasciamoci guidare sulle vie del mondo da Gesù che nasce e confidiamo sempre in Lui Nostro Salvatore!

Buon Natale a tutti.

Don Fabrizio, Parroco

2 INCAMMINO

Nasce la speranza

Anche la speranza ha un giorno per nascere ed è il Natale. Nasce in un bambino di nome Gesù ed entra nella storia degli uomini.

Per questo possiamo augurarci ancora "buon Natale", in una stagione che, più che attese di bene, ci reca la paura del peggio. E' stato det-to e scritto che i giovani di questo inizio secolo sono la prima generazione senza prospettive di futuro, non sognano un avvenire migliore. Non nutrono speranze ma sono assediati dal-le paure: paura di non trovarsi un lavoro, pau-ra di sposarsi, paura per la situazione sociale ed economica del Paese e per il futuro del pianeta. E proprio dentro le notizie, tristi e a volte inquietanti di questi tempi, l'angelo viene a dirci: "Ecco vi annuncio una grande gioia che è per tutta la gente: oggi è nato per voi un Salvatore". Quell'oggi accadde ai tempi del grande imperatore Cesare Augusto e proprio in quel Natale cominciano le sorprese. Luca ci presenta la nascita di Gesù fondendo insieme l'umile storia di due poveracci che cercano alloggio e il respiro della grande storia, in una notte senza data e senza i grandi calendari degli imperi. L'imperatore indice un censimen-to per sapere su quanta gente comanda e per aggiornare l'anagrafe tributaria. Ed ecco che accanto alla durezza di questo contesto -in cui la persona è ridotta semplicemente a numero e quantità- avviene la nascita dell'uomo nuo-vo. Un impero severo nei confronti dei deboli salva dall'anonimato tre poveri: Maria, Giu-seppe e il Bambino che vanno a farsi registra-re.

(Continua a pagina 3)

La scoperta dell'altro

bisogno: calore, cure e affetto.

Maria e Giuseppe erano fuori dal loro paesello, ma hanno trovato il supporto dei pastori, stimolati dalla curiosità ma anche dal loro animo attento alle necessità degli altri. Non si conoscevano i pastori di Betlemme con questa giovane coppia di Nazaret, ma pare che abbiano saputo intessere subito una buona relazione, fatta di meraviglia e disponibili-tà.

Che cosa suscita in noi oggi questa antica scena? Tutti i segni del Natale ci riportano all'essere bambini, all'attesa, alle emozioni semplici e profonde.

Anche le emozioni hanno bisogno di cura, di essere ascol-tate nelle loro vibrazioni, di essere assaporate con il piace-re dettato dalla riscoperta delle cose semplici, delle nostre antiche radici.

Tutti siamo stati bambini e tutti sappiamo ancora rivisitare i nostri ricordi più belli: quando eravamo piccoli e la presen-za dei genitori bastava a rassicurarci. Ma i sapori antichi non tramontano mai, neppure i sentimenti. Poi è vero ri-schiamo tutti di farci prendere dal progresso, dall'evoluzio-ne, dal consumismo, dalle frenesie dell'avere, dalle mode, dai conflitti, dal voler aver ragione anche a costo di schiac-ciare l'altro. E così impariamo i sapori amari di altre emo-zioni: rabbia, delusione, aggressività.

Il presepe, le luci dell'albero, gli auguri sinceri di buon Nata-le hanno però il potere di evocare le emozioni più semplici e positive: la gioia, lo stupore, l'amore, il senso della pace.

Cerchiamo di vivere proprio così questi giorni con il propo-sito di mantenere gli stessi sentimenti anche dopo.

G. B.

(Continua da pagina 1)

3 INCAMMINO

Festa Patronale dell’Immacolata

8 dicembre

L’8 dicembre abbiamo vissuto insieme la fe-sta della nostra comu-nità parrocchiale.

E’ stato un bellissimo momento di festa e d’incontro attraverso le cose più semplici: al mattino la S. Messa delle 10 animata ma-gistralmente dal coro dei ragazzi del cate-chismo e dell’oratorio

sotto la direzione di suor Placida, quindi la S. Messa delle 11,15 nella quale abbiamo festeg-giato le coppie che han-no celebrato i loro anni-versari di matrimonio, dopo di che c’è stato un momento conviviale in salone.

Nel pomeriggio il piatto forte della giornata con

lo spettacolo sulla pace organizzato dal nostro coro, che vedete in queste immagini, dedi-cato al recentemente scomparso Nelson Mandela.

Lo show ha visto alter-narsi i ragazzi dell’oratorio ed i loro educatori in canti, balli

e riflessioni sulla pace, proprio quella pace che se è nel cuore di ciascu-no di noi ci fa rendere più vivibile ed accogliente il nostro mondo.

Brifazio Nossifa

Quella nascita è il nodo vivo del tempo, che segna il prima e il dopo della storia dell'umanità. Attorno ad essa danzano i secoli, mentre uno dopo l'altro sorgono e tramontano regni, dittature, potenze militari, politiche, econo-miche e mediatiche. A Natale Dio si è fatto uomo per condivi-dere, per dare speranza anche a chi crede di non valere niente. Egli esalta gli umili, mentre i po-tenti restano spesso con un pal-mo di naso perché non è il pote-re ma è l'amore che vince. Alla Sua morte la gente gridava al crocefisso "Se sei figlio di Dio, discendi dalla croce " perché an-che per la gente vince chi ha il potere. Gesù dalla croce non scende e muore perdonando: Dio vince sempre nell'amore. E così anche a Natale. La gente di allora non voleva un Messia povero, per questo a Bet-lemme non gli aprirono la porta e Gesù dovette nascere in una grotta. Ma, a partire da questa nascita, tutti i bambini poveri e offesi, tutti i rifiutati, tutti gli esclu-si e coloro che patiscono violen-za sentono che Dio è dalla loro parte. L'incarnazione e la croce sono dunque un mistero di con-divisione in cui traspare il pre-sentimento della risurrezione. Viviamo, pertanto, un Natale di speranza e quindi di fiducia ver-so il Signore e verso un futuro che anche con il nostro aiuto po-trà essere migliore se seguiremo il Suo spirito.

G. B.

(Continua da pagina 2)

Nasce la speranza

Immacolata Concezione e San Giovanni Battista

Via Monte Corno, 36 Tel. 011.3171351 – Fax 011.61655951 Parroco:

10127 TORINO e-mail: [email protected] Don Fabrizio Fassino

Sito: www.immacolatalingotto.altervista.org

ORARIO UFFICIO

martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00

dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30

PRATICHE MATRIMONIALI SU APPUNTAMENTO

ORARIO SS. MESSE

FERIALE: martedì mercoledì venerdì ore 18.00

giovedì in via Amari ore 8.30

PREFESTIVO: ore 18.00

FESTIVO: ore 10.00

ore 11.15

4 INCAMMINO

COLORO CHE DESIDERANO LA BENEDIZIONE DELLA CASA E DELLA FAMIGLIA CONTATTINO IL PARROCO

Venerdì’ 24 Gennaio ore 20.45 Presso la Parrocchia dell’Assunta

INCONTRO CON I GIOVANI delle Parrocchie

Sabato 1 Febbraio dalle 8,30 alle 10,30

VISITA I MALATI DELLA PARROCCHIA

dalle 10,30 alle 12,30 IL VESCOVO E’ DISPONIBILE PER COLLOQUI Presso la Parrocchia Immacolata (via Passo Buole, 74)

Domenica 2 Febbraio dalle 9,30 alle 10,30 IL VESCOVO E’ A DISPOSIZIONE PER LE

CONFESSIONI (in chiesa)

alle 10,30 CELEBRA LA S. MESSA PER LA NOSTRA COMUNITA’ PARROCCHIALE (per l’occasione vi è solo questa messa)

Giovedì 6 Febbraio ore 10,00 IL VESCOVO VISITA LE SCUOLE della Parrocchia

ore 17,00 IL VESCOVO INCONTRA

I RAGAZZI DEL CATECHISMO (in chiesa)

ore 20,45 Presso la Parrocchia dell’Assunta INCONTRA GLI OPERATORI CARITAS

DELLE PARROCCHIE

Giovedì 13 Febbraio ore 15,00 Presso la Parrocchia Immacolata

INCONTRA GLI ANZIANI della Parrocchia

ore 20,45 Presso la Parrocchia di S. Monica

INCONTRA I CATECHISTI

Giovedì 20 Febbraio ore 20,45 Presso la Parrocchia dell’Assunta INCONTRA I CONSIGLI PASTORALI E

I CONSIGLI ECONOMICI delle Parrocchie

Sabato 22 Febbraio ore 20,45 Presso la Parrocchia Vianney INCONTRA LE FAMIGLIE delle Parrocchie

Martedì 24 dicembre

S. Messa vespertina ore 18,00 Veglia di Natale ore 23,00 S. Messa di mezzanotte animata dal coro

Mercoledì 25 dicembre

S.S. Messe ore 10,00 ore 11,15

Giovedì 26 dicembre S. Stefano

S. Messa ore 10,00

Martedì 31 dicembre

S. Messa ore 18,00

Con Te Deum in ringraziamento

Mercoledì 1 gennaio 2014 S.S. Messe ore 10,00 ore 11,15

Domenica 5 gennaio non si celebra la

S. Messa prefestiva dell’Epifania

Lunedì 6 gennaio Epifania, S.S. Messe ore 10,00 ore 11,15

Sabato 28 e Domenica 29 dicembre Sabato 4 e Domenica 5 gennaio

S. Messe con il solito orario

La S. Messa in via Amari riprende giovedì 9 gennaio 2014