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Dove sono finiti gli adulti Perché “solo” quattro vangeli 2 3 Emozioni alla Casa Rosa Pellegrinaggio a Roma 4 Calendario IN C AMMINO OTTOBRE 2016 COMUNITÀ PARROCCHIALE IMMACOLATA CONCEZIONE E S. G. BATTISTA via Monte Corno, 36 Torino Tel 011 3171351 stampato e distribuito in proprio Perché "solo" quattro vangeli La prima testimonianza che abbiamo ricevuto dalla storia circa l'esistenza dei quattro vangeli risale a Sant'Irene- o, vescovo di Lione, (130 - 203 circa dopo Cristo) nella sua monumentale opera Contro le Eresie. Egli, all'inizio del III Libro, afferma che i cristiani leggono il vangelo quadrifor- me. E' un'espressione degna di nota per- ché fa riferimento ad un unico vange- lo, ma con quattro edizioni differenti: i cristiani leggono l'unico vangelo se- condo Matteo, il quale sarebbe stato scritto prima in ebraico e poi tradotto in greco e leggono l'unico vangelo se- condo Marco che sarebbe la trascri- zione della predicazione dell'apostolo Pietro, così come l'unico vangelo se- condo Luca, frutto della predicazione di Paolo e leggono infine quello secon- do Giovanni, il discepolo del Signore che a Efeso compose il suo scritto. Ireneo con grande attenzione ci dice che due vangeli sono di origine diretta- mente apostolica (Matteo e Giovanni) e invece quelli di Marco e Luca sono frutto di discepoli degli apostoli Pietro (Continua a pagina 2) Una Chiesa da riformare Sebbene, per le sue posizioni soprattutto in campo morale, spesso sia accusata di essere superata e retrograda la Chiesa Cattolica si autodefinisce "ecclesia sempre reformanda ", cioè "chiesa in conti- nua trasformazione". Non vuole dire che essa cambia in continua- zione i contenuti della sua dottrina e dei suoi insegnamenti morali, che permangono come capisaldi a sostegno dell'annuncio del Van- gelo, ma che non teme di cambiare le forme, i mezzi ed i linguaggi con cui rivolgersi agli uomini. Solo in questo modo il messaggio e- vangelico della Chiesa Cattolica può continuare ad essere presenta- to con continuità in modo comprensibile all'uomo di oggi. Si pensi, ad esempio, a come è cambiata in questi ultimi cinquant'anni la ce- lebrazione della messa, il coinvolgimento dei fedeli laici nelle parroc- chie e nelle diocesi, ma anche, più "terra a terra", l'abito dei preti o l'architettura degli edifici sacri. Tutto ciò non impedisce la fedeltà al deposito della fede che rimane intatto ancora oggi dopo secoli. E' proprio a questa "agilità" propria della Chiesa Cattolica di saper adattare le forme (reformanda) nella fedeltà alla sostanza del suo messaggio dottrinale che fa riferimento il nostro Vescovo Cesare nella sua recente lettera pastorale: "La cit- tà sul monte". Egli ci invita a trovare nuovi modi per annunciare il Vangelo, a non fermarsi all'“abbiamo sempre fatto così”, che è se- gno di attaccamento a stili e tradizioni ormai inefficaci. Si tratta di superare la dipendenza da forme del passato per trovarne altre più al passo coi tempi per avvicinare gli uomini alla Chiesa di Cristo senza aver paura dei cambiamenti. Anche nella nostra comunità parrocchiale sono in corso dei cambia- menti con l'introduzione di nuove forme e possibilità. Ne cito alcune da intendere come positività che arricchiscono la nostra comunità ed offrono nuove possibilità di aggregazione ed evangelizzazione: La prima, la più visibile, è l'attività della nostra giovane Associazione Sportiva Parrocchiale, l'Atletico Immacolata, che al momento conta una sessantina di giovani e ragazzi seguiti da validi allenatori e diri- genti. Questa associazione ha tra i suoi fini prima di tutto l'educazio- ne umana e cristiana degli associati e solo dopo i risultati sportivi. La seconda è il cammino del catechismo che quest'anno abbiamo volu- to rivedere con delle integrazioni di contenuti e collaboratori affinché possa dare una sempre più completa preparazione per la vita cri- stiana ed i sacramenti ai circa cento e più ragazzi che lo frequenta- no. Vi è poi la realtà articolata della carità (centro d'ascolto, distribu- zione viveri, Volontariato Vincenziano) nella quale, già da tempo, è in corso una riflessione per individuare appunto "forme" sempre più atte ad un giusto servizio agli indigenti della parrocchia. Potrei poi (Continua a pagina 2)

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Dove sono finiti gli adulti Perché “solo” quattro vangeli

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Emozioni alla Casa Rosa Pellegrinaggio a Roma

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Calendario

INCAMMINO

OTTOBRE 2016

COMUNITÀ PARROCCHIALE IMMACOLATA CONCEZIONE E S. G. BATTISTA via Monte Corno, 36 Torino Tel 011 3171351 – stampato e distribuito in proprio

Perché "solo" quattro

vangeli

La prima testimonianza che abbiamo ricevuto dalla storia circa l'esistenza dei quattro vangeli risale a Sant'Irene-o, vescovo di Lione, (130 - 203 circa dopo Cristo) nella sua monumentale opera Contro le Eresie. Egli, all'inizio del III Libro, afferma che i cristiani leggono il vangelo quadrifor-me. E' un'espressione degna di nota per-ché fa riferimento ad un unico vange-lo, ma con quattro edizioni differenti: i cristiani leggono l'unico vangelo se-condo Matteo, il quale sarebbe stato scritto prima in ebraico e poi tradotto in greco e leggono l'unico vangelo se-condo Marco che sarebbe la trascri-zione della predicazione dell'apostolo Pietro, così come l'unico vangelo se-condo Luca, frutto della predicazione di Paolo e leggono infine quello secon-do Giovanni, il discepolo del Signore che a Efeso compose il suo scritto. Ireneo con grande attenzione ci dice che due vangeli sono di origine diretta-mente apostolica (Matteo e Giovanni) e invece quelli di Marco e Luca sono frutto di discepoli degli apostoli Pietro

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Una Chiesa da riformare

Sebbene, per le sue posizioni soprattutto in campo morale, spesso sia accusata di essere superata e retrograda la Chiesa Cattolica si autodefinisce "ecclesia sempre reformanda ", cioè "chiesa in conti-nua trasformazione". Non vuole dire che essa cambia in continua-zione i contenuti della sua dottrina e dei suoi insegnamenti morali, che permangono come capisaldi a sostegno dell'annuncio del Van-gelo, ma che non teme di cambiare le forme, i mezzi ed i linguaggi con cui rivolgersi agli uomini. Solo in questo modo il messaggio e-vangelico della Chiesa Cattolica può continuare ad essere presenta-to con continuità in modo comprensibile all'uomo di oggi. Si pensi, ad esempio, a come è cambiata in questi ultimi cinquant'anni la ce-lebrazione della messa, il coinvolgimento dei fedeli laici nelle parroc-chie e nelle diocesi, ma anche, più "terra a terra", l'abito dei preti o l'architettura degli edifici sacri. Tutto ciò non impedisce la fedeltà al deposito della fede che rimane intatto ancora oggi dopo secoli. E' proprio a questa "agilità" propria della Chiesa Cattolica di saper adattare le forme (reformanda) nella fedeltà alla sostanza del suo messaggio dottrinale che fa riferimento il nostro Vescovo Cesare nella sua recente lettera pastorale: "La cit-tà sul monte". Egli ci invita a trovare nuovi modi per annunciare il Vangelo, a non fermarsi all'“abbiamo sempre fatto così”, che è se-gno di attaccamento a stili e tradizioni ormai inefficaci. Si tratta di superare la dipendenza da forme del passato per trovarne altre più al passo coi tempi per avvicinare gli uomini alla Chiesa di Cristo senza aver paura dei cambiamenti. Anche nella nostra comunità parrocchiale sono in corso dei cambia-menti con l'introduzione di nuove forme e possibilità. Ne cito alcune da intendere come positività che arricchiscono la nostra comunità ed offrono nuove possibilità di aggregazione ed evangelizzazione: La prima, la più visibile, è l'attività della nostra giovane Associazione Sportiva Parrocchiale, l'Atletico Immacolata, che al momento conta una sessantina di giovani e ragazzi seguiti da validi allenatori e diri-genti. Questa associazione ha tra i suoi fini prima di tutto l'educazio-ne umana e cristiana degli associati e solo dopo i risultati sportivi. La seconda è il cammino del catechismo che quest'anno abbiamo volu-to rivedere con delle integrazioni di contenuti e collaboratori affinché possa dare una sempre più completa preparazione per la vita cri-stiana ed i sacramenti ai circa cento e più ragazzi che lo frequenta-no. Vi è poi la realtà articolata della carità (centro d'ascolto, distribu-zione viveri, Volontariato Vincenziano) nella quale, già da tempo, è in corso una riflessione per individuare appunto "forme" sempre più atte ad un giusto servizio agli indigenti della parrocchia. Potrei poi

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2 INCAMMINO

citare l'avvio di una serie di incontri, aperti a tutti, sulla co-noscenza dell'Islam, le attività dell'Oratorio del sabato, i la-vori di qualificazione del campo da gioco dell'oratorio, la parete sulla pace allestita a fondo chiesa dai ragazzi di se-conda superiore e tanto altro ancora. Tutto ciò per dire che come cristiani non dobbiamo spaven-tarci delle novità, ma valutarle come opportunità per incon-trare ancora una volta il Cristo che è la vera NOVITA' per la nostra vita (terrena ed eterna). Buon anno pastorale a tutti.

Don Fabrizio, Parroco

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Una Chiesa da riformare

e Paolo. Due annotazioni sono di rilievo per la conoscenza della storia cristiana: la prima ri-guarda l'antichità della notizia. Ireneo alla fine del II secolo, cioè circa 150 anni dopo la morte di Gesù, tramanda come già tradizionale il fatto che nelle chiese cristiane vengono letti questi testi. Il vescovo di Lione, dunque, non inventa ma riceve una tradizione da lui ritenuta aposto-lica, cioè risalente fin dalle origini. Ireneo cono-sce bene altri vangeli - di questi alcuni saranno chiamati poi apocrifi - ma dice che questi ap-partengono a gruppi singoli, non sono oggetto di lettura pubblica ed universale. La seconda annotazione riguarda la quadrifor-mità. Esiste, cioè, un unico vangelo, quello di Gesù, ma che viene letto in quattro forme diffe-renti. Noi però non dobbiamo tanto soffermarci sul valore simbolico del numero quattro, quanto cogliere, vista l'insistenza dell'autore lionese, la dialettica tra l'unicità del vangelo e le possibilità delle sue forme. Se il numero quattro indica in modo riassuntivo la totalità dell'esperienza umana circa il vangelo di Gesù, vuol dire che il suo vangelo è univer-sale solo se rimane l'unico. Può sembrare un gioco di parole, ma nella dialettica tra unicità e universalità si racchiude una verità fondamen-tale della fede cristiana, ben individuata da Ire-neo, contro ogni forma di paganesimo o visione parcellizzata della realtà: solo un unico Dio può prendersi cura di tutti gli uomini. Questo unico Dio, padre di Cristo, ha dato un unico vangelo per formare un'unica Chiesa. L'unicità non a discapito della multiformità delle esperienze, ma come possibilità di accesso a tutti.

G. B.

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Perché “solo quattro vangeli”

Dove sono finiti gli adulti?

Un tempo la giovinezza era breve e fugace, non fosse altro perché "dietro" la vita premeva. Si studiava per prepararsi a lavorare o si iniziava subito a lavorare per aiutare la fami-glia d'origine. La vecchiaia quando le forze declinavano era altrettanto breve: non c'erano i farmaci che oggi permetto-no ad ogni malattia di diventare cronica, per cui i malati con mezza manciata di pillole al giorno campano almeno sino ai novant'anni. La situazione, in qualche decennio, si è ca-povolta. La giovinezza ora si è dilatata all'infinito e non stu-piscono quelle convivenze di quarantenni che si danno del "ragazzo". Oggi si invecchia subito perché fino a quando non si è vecchi si è giovani, come si sente dire in giro. Ma che fine ha fatto l'età adulta? Sembra sparita nel nulla. Qualcuno dice che è "colpa della crisi" se si resta a lungo precari e quindi costretti a vivere, per ovvie ragioni econo-miche, con i genitori. Secondo altri, la spiegazione è anche psicologica e va cercata nel voler restare giovani a tutti i costi, perché preoccupati dall'idea della decadenza fisica. Sta il fatto che a quarant'anni suonati si è ancora defini-ti giovani. Giovani sono naturalmente le mamme che hanno un figlio prima dei trent’anni, ma giovani sono anche quelle che non si arrendono agli anni che passano e indossano vestiti simili a quelli delle proprie figlie per rendere meno evidente la percezione del salto generazionale. Intanto la società va in direzione opposta, invecchiando in modo e-sponenziale: in Europa siamo secondi solo alla Germania e se la tendenza non cambierà nel 2030 gli anziani potrebbe-ro essere il 25% della popolazione. Ma qual è la ragione della scomparsa dell'età adulta? Secondo lo psicologo Lui-gi Baggio le età della vita sembrano avere una scansione incoerente con lo sviluppo psico-fisico. L'infanzia "dura " molto più a lungo. Anche l'adolescenza - intesa come età di sperimentazioni, di decisioni, di trasgressioni, di separazio-ne psicologica dalla figura dei genitori e di definizione di u-na propria personalità - viene praticamente saltata. Sempre secondo il dottor Baggio ciò è dovuto principalmente al fat-to che sono sfumate le figure di riferimento stabili. Dagli anni 70 in poi, ad esempio, è andata delineandosi la figura del "genitore amico". Non "autorità", non punto di ri-ferimento, non modello che mette in discussione, ma ami-

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3 INCAMMINO

Campi Medie

"Emozioni alla Casa Rosa"

Anche quest'anno si sono svolti i campi estivi a Frais-se nella casa rosa per i ragazzi delle medie che han-no trascorso una settimana ricca di attività, giochi, momenti di preghiera e lavoro guidati da Don Fabri-zio e da un bel gruppo di animatori che si mettono a disposizione. Partendo dal film "Inside Out", i ragazzi hanno affron-tato ogni giorno un'emozione diversa (disgusto, gioia, tristezza, rabbia, paura) per imparare a conoscerla e ad affrontarla, capendo che tutte hanno aspetti positi-vi e negativi. Un tema apparentemente semplice che se affrontato lontano dalla vita quotidiana, contornati da amici e circondati dalla natura è una buona opportunità di crescita assieme ad altri coetanei e di divertimento! E adesso siamo pronti per incominciare un nuovo anno insieme... il cammino iniziato al Fraisse non è assolutamente finito, anzi, è appena cominciato!

Giorgia

Pellegrinaggio a Roma

Settembre 2016

Era un Venerdì sera, il 9 Settembre, quando un grup-po di pellegrini della nostra parrocchia e di altre co-munità, ben 74 persone in tutto, si ritrova per affron-tare il viaggio con destinazione Roma. L’attesa di un incontro speciale, la preghiera condivi-sa per chi non è tra noi, la notte magari insonne e poi… le prime luci dell’alba che preannunciano l’inizio di un nuovo giorno, ma soprattutto il concretizzarsi dell’incontro con Papa Francesco. Piazza San Pietro, il colonnato del Bernini, il Cupolo-ne, l’obelisco Vaticano, le migliaia di sedie ordinata-mente disposte, un raggio di sole… il tutto contornato di canti, musica e dall’entusiasmo di migliaia di fedeli venuti da svariati paesi del mondo per accogliere il messaggio ed il sorriso di Gesù attraverso le parole ed il volto di Papa Francesco. La papamobile giunge velocemente e passa vicino al nostro gruppo ormai dimentico della stanchezza not-turna ma pronto a catturare e memorizzare ogni atti-mo di quella presenza così spirituale ma anche tangi-bile che fa bene al cuore. La tenerezza di Dio, la sua misericordia e redenzione: questi alcuni frammenti della catechesi del Papa del 10 settembre a cui è se-guito il passaggio alla Porta Santa. Il sentimento di grande tenerezza di Dio nei confronti di tutti i peccatori è stato ripreso dal Papa durante l’Angelus: “…Dio aspetta sempre il nostro rimetterci in viaggio, ci attende con pazienza, ci vede quando ancora siamo lontani, ci corre incontro, ci abbraccia, ci bacia, ci perdona. Così è Dio! Così è il nostro Pa-dre! E il suo perdono cancella il passato e ci rigenera nell’amore”. Erano le 7:30 di Lunedì 12 Settembre quando il grup-po di pellegrini rientrava da Roma, con la stanchezza nel corpo ma con l’entusiasmo del vero pellegrino che sa andare oltre le difficoltà che può portare un viaggio e sa cogliere ciò che di caritatevole e gioioso ha ricevuto da questo pellegrinaggio giubilare della Misericordia.

Laura F.

co. E come è possibile separarsi dagli amici, differen-ziarsi da essi? All'interno della famiglia così i ruoli si appiattiscono, complice anche la presenza di nuovi partner dei genitori separati. Non a caso, per definire i legami, si parla così di cespuglio genealogico (orizzontalità, tutti sullo stesso piano) e non più di al-bero genealogico (verticalità, piani distinti). Il giovane si distingue dall'adolescente perché vive in situazione di eterno permesso. Potenzialmente, può fare tutto senza che qualcuno glielo impedisca, senza sentirsi responsabile di qualcosa o verso qualcuno. Ci sono, infine, adulti che continuano a giocare nella vita come un bambino, in un'eterna possibilità di di-ventare qualcuno che conta senza decidersi a fare qualcosa di serio. Ma questa è un'altra storia da af-frontare un'altra volta.

G. B

(Continua da pagina 2)

Dove sono finiti gli adulti?

Immacolata Concezione e San Giovanni Battista

Via Monte Corno, 36 Tel. 011.3171351 – Fax 011.6165595 Parroco:

10127 TORINO e-mail: [email protected] Don Fabrizio Fassino

Sito: www.immacolatalingotto.altervista.org

4 INCAMMINO

ORARIO UFFICIO

martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00

dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30

PRATICHE MATRIMONIALI

primo e terzo martedì del mese ore 18.00-19.30

ORARIO SS. MESSE

FERIALE: • martedì mercoledì venerdì ore 18.00

• giovedì in via Amari ore 8.30

PREFESTIVO: ore 18.00

FESTIVO: ore 10.00

ore 11.15

COLORO CHE DESIDERANO LA BENEDIZIONE DELLA CASA E DELLA FAMIGLIA CONTATTINO IL PARROCO

Martedì 4 Ottobre Inizio Catechismo

Sabato 8 ottobre :

Apertura Oratorio

Domenica 9 Ottobre 2016

Giornata Comunitaria

Ore 10,00 Messa Unica

Ore 11,00 In Chiesa, riflessione sull’Islam

relatore, don Tino Negri

Ore 13,00 Pranzo Comunitario in condivisione

porta qualcosa da mangiare e da bere e unisciti a noi

Ore 15,00 Tornei a carte

Martedì 18 e 25 ottobre 2016 Martedì 8 novembre 2016

Riflessioni sull’Islam

Ore 20,45 in Chiesa, relatore don Tino Negri

Mercoledì 2 novembre Ore 18,00 Commemorazione dei defunti dell’anno

Attività continuative Catechesi:

3ª elementare:

Mercoledì ore 17,00 – 18,00

4ª elementare:

Giovedì ore 17,00 – 18,00

5ª elementare:

Martedì ore 17,00 – 18,00

1ª media:

Mercoledì ore 18,00 – 19,00

2ª media:

Giovedì ore 18,00 – 19,00

Età d’argento:

Mercoledì ore 15,00 - 17,00

Attività caritative:

Centro di Ascolto:

martedì ore 18,00 – 19,00

Distribuzione borse viveri:

venerdì ore 17,30 – 18,30

Pulizia della chiesa:

Tutti i venerdì dalle ore 8,00 in poi

Oratorio:

Sabato ore 15,00 – 17,30

Coro:

Tutti i Lunedì dalle 20,45 alle 22,00

Attività Sportiva ASD Atletico Immacolata Calcio per ragazzi dalla 3ª elementare alla 2ª superiore Pallavolo per ragazze dalla 3ª media alla 2ª superiore

Informazioni e iscrizioni: martedì ore 17,00 -18,00 presso il campo sportivo o tel. 0113171351