Diarree infettive - webalice.it Integrata V canale... · febbre moderata Forme infiammatorie ......
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Diarree infettive• Numerosi agenti infettivi sono in grado di
provocare, a prescindere dalla localizzazioneanatomopatologica (gastroenterite, enterocolite), una sintomatologia ampiamente sovrapponibile, dominata dalla diarrea
• Disturbi di questo tipo, sia pure con caratteristiche peculiari per alcune forme, possono essere provocati da
- virus virus -- protozoiprotozoi, , elmintielminti-- batteribatteri-- micetimiceti
Epidemiologia• La diarrea infettiva è un’ importante causa di
morbidità e mortalità
• più frequente nella prima infanzia
• elevata incidenza nei Paesi in via di sviluppopresenza di condizioni favorevoli a causadell’inadeguata situazione socio-sanitaria (approvvigionamento idrico, smaltimento dei rifiuti, malnutrizione)
• il progresso economico e l’industrializzazionerappresentano tuttavia, paradossalmente, importantifattori di rischio (produzione, preparazione e diffusione su larga scala degli alimenti)
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Infectious Diarrhea• Types
– secretory vs inflammatory– type of infection
• bacterial• viral• parasite
DIARREE BATTERICHEDIARREE BATTERICHE
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DEFINIZIONEDEFINIZIONE
• Le infezioni intestinali da batteri (o diarreebatteriche) prevedono, quale momentopatogenetico obbligatorio, la presenzadell’agente eziologico nell’apparato digerente
• Un quadro morboso simile può anche esserecausato da tossine batteriche elaborate al difuori dell’organismo, presenti negli alimenti ed ingerite come tali intossicazioni alimentari
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
• Alcune forme si trasmettonoprevalentemente per contatto diretto
• La maggior parte dei batteri sonoveicolati da cibi o bevande
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EZIOLOGIAEZIOLOGIA• Clostridium perfrigens• Bacillus cereus• E. coli enterotossigena
(ETEC)• E. coli enteropatogena
(EPEC)• E. coli enteroinvasiva
(EIEC)• E. coli enteroemorragica
(EHEC)
• Vibrio cholerae• Shigella• Salmonelle• Yersinia
enterocolitica• Campylobacter
jejuni• Clostridium
difficile
LL’’insorgenzainsorgenza delldell’’infezioneinfezione intestinaleintestinale èècondizionatacondizionata dada numerosinumerosi fattorifattori
FattoriFattori legatilegati al al microrganismomicrorganismo
• carica batterica• adesività• invasività• produzione di tossine
FattoriFattori legatilegatiallall’’ospiteospite
• acidità gastrica• motilità
intestinale• immunità locale• flora enterica
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CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE
In base al diverso meccanismopatogenetico le diarree vengonoclassificate come
• secretorie (non infiammatorie) • infiammatorie• intossicazioni alimentari
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Come i microbi causano la diarrea1) penetrando nelle cellule della mucosa e provocando un
danno diretto (salmonelle, shigelle, E. colienteroinvasivo) infiammatoria
2) elaborando tossine citotossiche ad azionenecrotizzante sulle cellule dell’epitelio (C. difficile, E. coli enteroemorragico) infiammatoria
3) elaborando tossine citotoniche che agiscono con meccanismo enzimatico (V. cholerae, E. colienterotossico) secretoria
4) elaborando tossine al di fuori dell’intestino, ingeritecome tali con gli alimenti (S. aureus) intossicazionealimentare
GiardiaAcquose, leucociti assenti
Altri (aderenza, invasione superficiale)
RotavirusNorovirus
Acquose, leucociti assenti
Distruzione selettiva dei villi
Vibrio choleraeE. coli (ETEC)S. aureus
Acquose, leucociti assenti
Non infiammatorie (enterotossina, aderenza, invasione superficiale
Shigella sppE. coli (EIEC)Salmonella enteritidisCampylobacter
Ematiche, leucociti fecali ++++
Infiammazione sia per invasione diretta che per citossine
Salmonella typhiYersinia entercolitica
Ematiche, leucociti fecali ++++
Penetrazione
AgenteFeciMeccanismo
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Escherichia coliEscherichia coli
ESCHERICHIA COLIESCHERICHIA COLI• bacillo gram-negativo, famiglia enterobacteriacee• patogenesi è diversa nei vari ceppi
- tossine (ETEC)- fattore di adesività con alterazioni di
microvilli (EPEC)- fenomeni di adesione, tossina (ruolo patogenetico
incerto) (EAggEC)
- penetrazione nelle cellule e distruzione (EIEC)- tossine con meccanismo d’azione sconosciuto(EHEC)
sseeccrreettoorriiaa
InfiamInfiam--matoriamatoria
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EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA• Ceppi ETEC presenti in tutto il mondo,
maggiore diffusione in Africa, America centromeridionale, Asia
• ceppi EPEC e EAggEC diarrea nei bambini
• ceppi EIEC epidemie in bambini e adulti
• ceppi EHEC il principale reservoir è ilbestiame (bovini)
Secretory diarrheaenterotoxigenic E. coli
• Epidemiology – very common - causes approx 60-70% of
travelers diarrhea– water borne - "don't drink the water”– most common cause of diarrhea in children in
developing countries • Pathogenesis
– Plasmid mediated family of toxins, one similar to cholera toxin
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EnteropathogenicEnteropathogenic E. coliE. coli
•destruction of surface microvilli
•fever•diarrhea•vomiting •nausea •non-bloody stools
Secretory diarrheaenterotoxigenic E. coli
• Clinical manifestations – Incubation time = 24 - 48 hrs– sxs = diarrhea, cramping, fatigue, fever, dehydration– Self limited - usually lasts 1-5 days
• Diagnosis– empiric; specific cx not generally available
• Tx– hydration; antimotility agents only with abx– Bi subsalicylate: antibacterial, antisecretory +
cytoprotective
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Secretory diarrheaenterotoxigenic E. coli
• Treatment (cont)– Quinolones - broad spectrum, good stool
levels– Bactrim/septra: effective, but won’t tx
campylobacter– Amox/TCN - marginally effective
Inflammatory diarrheaEnterohemorrhagic E. coli (0157-H7)
• Epidemiology– food/water borne, fast food, beef, unpasteurized juice
• Clinical manifestations– fever, cramps, bloody diarrhea– Hemolytic uremic syndrome (HUS)– <1 year olds most at risk for complications
• Diagnosis– stool cx (special medium required)
• Treatment– supportive, abx may predispose to HUS
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DiagnosiDiagnosi clinicaclinica
FormeForme secretoriesecretorie• incubazione 24-48 h• diarrea acquosa• assenza di muco e
sangue• dolori addominali
crampiformi• talvolta vomito e
febbre moderata
FormeForme infiammatorieinfiammatorie• incubazione 36-72 h• diarrea emorragica• dolori addominali• sindrome uremico-
emolitica (6% dei casi)
SHIGELLOSISHIGELLOSI
• Famiglia Enterobacteriacae• Quattro gruppi sierologici principali:
- A: S. dysenteriae- B: S. flexeneri- C: S. Boydii- D: S. sonnei
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Inflammatory diarrheaShigella
• Epidemiology – reservoir = man– fecal-oral spread; also food, water– only 10 organisms = infective dose– high incidence in lab workers, secondary cases in
family = common
• Pathogenesis– mucosal invasion and then lateral spread– ulceration occurs, but damage rarely penetrates
below mucosa– enterotoxin/cytotoxin
Inflammatory diarrheaShigella
• Clinical manifestations– dysentery: abdominal cramping, small volume
diarrhea, fever, tenesmus, mucus + blood in stool = common
– duration usually 1-7 days, but can last 2-4 wks– need to differentiate from ulcerative colitis– reactive arthritis may be seen
• Diagnosis – fecal leukocytes, stool culture (incubation 1-6 days)
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Inflammatory diarrheaShigella
• Treatment– generally supportive (rehydration)– antibiotics shorten course and are indicated in
severe cases– there is some resistance to ampicillin and
septra (Quinolones best if dz acquired in developing country)
– avoid anti-motility agents if abx not used
SalmonellaSalmonella
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Agente etiologicoAgente etiologico
le Salmonelle sono ampiamente diffuse in natura
localizzazione: tratto gastrointestinale dinumerosi mammiferi
Gram negativi, asporigeni mobili, catalasipositivi
Ag H / Ag O / Ag V
EpidemiologiaEpidemiologia
Ubiquitaria
Trasmissione orofecale
– acqua dolce e di mare
– preparatori di cibo
–mosche
– verdure
– incidenti di laboratorio
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Fattori di rischioFattori di rischio
Fattori dell’ospite:
– tipo di flora intestinale, neoplasiesottostanti, malattie infiammatoriedell’intestino, farmaci che riducono la motilità e l’acidità gastrica, alterazionidel sistema immunitario, età infantile, alt. urinarie e biliari, vagotomia, diabete, AIDS, malaria, emoglobinopatie
Fattori dei batteri
CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE
Possono essere distinte in tre categoriefondamentali:
salmonellosi “maggiori” o batteriemiche: febbretifoide e paratifi
salmonellosi “minori” o enterocolitiche: enterocoliti e tossinfezioni alimentari
salmonellosi a primitiva localizzazioneextraintestinale
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FEBBRE TIFOIDEFEBBRE TIFOIDE
IleotifoIleotifo
TifoTifo addominaleaddominale
DEFINIZIONEDEFINIZIONE
malattia infettiva a carattere setticemico
eziologia: S. typhi (bacillo di Eberth)
clinica
– febbre
– leucopenia
– splenomegalia
– disturbi del sensorio
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PARATIFOPARATIFO
quadro morboso clinicamenteindifferenziabile dalla febbre tifoide
eziologia: S. paratyphi A, B, C
- S. paratyphi A: sempre forma batteriemica
- S. paratyphi B e C: anche formeenteritiche
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
tutte le età
più frequente in presenza di basse condizioniigienico-sanitarie
17 milioni di casi anno nel mondo
600000 decessi
Italia: 1000 casi/anno
maggiore incidenza in estate e autunno
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EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
Importanza dei portatori
albergano la salmonella nell’intestino o nella colecisti
- per brevi periodi di tempo (es. convalescenti)
- per anni o per tutta la vita (portatori cronici)
PATOGENESIPATOGENESI
penetrazione per via orale, superamento della
barriera gastrica tenue
adesione ed attraversamento degli enterociti
(senza danno) moltiplicazione in lamina
propria con afflusso di mononucleati che captano
le salmonelle
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PATOGENESIPATOGENESI
penetrazione nei vasellini chiliferi
moltiplicazione in gangli linfatici mesenterici
batteriemia (scarsa ma costante)
fagocitosi fegato, milza, midollo, linfonodi,
placche di Peyer
batteriemia persistente
diffusione a tutti gli organi
ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA
le lesioni interessano tipicamente l’ultimaparte dell’ileo, raramente il colon
evolvono attraverso fasi diverse, i cosiddettisettenari in cui si suddivide classicamenteil decorso clinico della febbre tifoide in assenza di antibiotico terapia
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ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA
I stadio: iperplasia linfatica
- intensa iperemia della mucosa enterica
- iperplasia di placche di Peyer e follicoli solitari
II stadio: necrosi e formazione dell’escara
III stadio: distacco dell’escara e formazionedell’ulcera
IV stadio: cicatrizzazione delle ulcere
ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA
linfonodi mesenterici: tumefazione con iperplasia istiocitaria, necrosi e restitutio ad integrum
milza: iperemia ed iperplasia, aumento divolume
fegato: sofferenza epatocitaria aspecifica
reni: sofferenza aspecifica
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SINTOMATOLOGIASINTOMATOLOGIA
decorso classicamente suddiviso in 4 settenari
incubazione: 3-60 gg (in media 14gg)
esordio: febbre “a scalini”
CURVA TERMICA DELLA FEBBRE TIFOIDE
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Sintomatologia / Esame obiettivoI settenarioSintomatologia / Esame obiettivoI settenario
febbre a scalinosudorazione (30%)tosse seccastipsifaringodinia
meningismo
cefalea
dolori addominali
cute seccaulcerazionisuperficiali in corrispondenza deipilastri anteriori(angina di Duguet)bradicardia relativa
Sintomatologia / Esame obiettivoII settenarioSintomatologia / Esame obiettivoII settenario
alterazioni del sensoriofino allo stato stuporoso
febbre elevata e continua
diarrearoseole: papule di 1-2 mm, rosa pallido, in numero di 5-10, localizzate all’addome o al torace, persistonopochi giorni o ore (fenomeni vasculitici)
lingua “a dardo”(punta e bordi arrossati)gorgoglio ileo-cecale in fossa iliaca dxsplenomegalia mollemodesta epatomegalia
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III SETTENARIOIII SETTENARIO
comparsa delle complicanze
persistenza della febbre fino al 20° giorno(periodo anfibolico)
graduale regressione dei sintomi
IV SETTENARIOIV SETTENARIO
normalizzazione della curva termica per lisi
ulteriore regressione della sintomatologia
lungo periodo di convalescenza
– ricadute (ripresa della sintomatologiadopo un breve periodo di apiressia)
– recidive (dopo settimane di apiressia)
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COMPLICANZE DIGESTIVECOMPLICANZE DIGESTIVE
Oggi estremamente rare:
enterorragia
rottura milza
perforazione intestinale
pancreatite
colecistite
epatite
ileo paralitico
appendicite
COMPLICANZE EXTRA DIGESTIVECOMPLICANZE EXTRA DIGESTIVE
miocardite, pericardite, endocardite
pielite, glomerulonefrite, pielonefrite
ascessi dello psoas, miopatia
osteomielite, osteoartrite
ooforite, ascessi ovarici
alopecia
aborto
polmonite, laringite
meningite
parotite
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DIAGNOSIDIAGNOSI
sieroagglutinazione di Widal: rivela la presenzadi agglutinine anti-O ed anti-Hpositiva nel 85-90% anti-O (+ > 1/40): quasi totalmente IgM, compaiono in 8° giornata e poi aumentano dititolo fino a 1:800anti-H (+ > 1/80): quasi totalmente IgG, compaiono in 10° giornata, persistono per anni
DIAGNOSIDIAGNOSIpositività emocolture
- 1° settenario 80-85%
- 2° settenario 50%
- 3° settenario 20-30%
mielocoltura: sensibilità maggiore
coprocoltura: positività 15-35%
coltura del liquor (meningite)
esami strumentali (localizzazioni d’organo)
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Esami di laboratorioEsami di laboratorio
leucopenia con neutropenia, linfocitosi relativa,
diminuzione o scomparsa degli eosinofili
leucocitosi (bambini)
anemia
piastrinopenia
incremento di SGOT, SGPT
alterazioni elettrolitiche
PROGNOSIPROGNOSI
radicalmente mutata con l’introduzione della terapia antibiotica
mortalità ridotta dal 15% a 1%
dopo 7-8 giorni di trattamento: guarigione
prognosi diversa in presenza di:
- associazione con altri quadri clinici (es. diabete mellito scompensato, tubercolosi, malnutrizione)
- resistenza agli antibiotici
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TERAPIATERAPIAfarmaci di scelta in soggetti adulti:
fluorochinoloni
alternative: cefalosporine di III generazione, azitromicina, ampicillina, TMP/SMX, cloramfenicolo
durata terapia: 10-14 giorni
PROFILASSInorme igieniche
vaccinazione:
- obbligatoria per alcune categorie di lavoratori
- consigliata a chi si reca in aree endemiche
SALMONELLOSI “MINORI”SALMONELLOSI “MINORI”
EnterocolitiEnterocoliti dada SalmonellaSalmonella
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DEFINIZIONEDEFINIZIONE
infezioni acute, a limitazione spontanea
origine alimentare
eziologia: tutti i sierotipi di Salmonella ad eccezione di S. typhi e S. paratyphi A
specie più frequenti in Italia:
S. typhimurium, S. enteritidis,
S. choleraesuis, S. wien
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
diffuse in tutto il mondo
colpiscono tutte le età, manifestazioni clinichepiù gravi in lattanti ed anziani
serbatoio principale: animali domestici(pollame, bovini, ovini, maiali, cani, gatti)
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EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
importanti anche i portatori umani: diffusionediretta o indiretta
veicoli: carne, uova, latte
le salmonelle non resistono ad ebollizione e pastorizzazione
sono ancora infettanti dopo insaccamento, salatura o cottura rapida
SINTOMATOLOGIASINTOMATOLOGIAincubazione: 12-48 ore
diarrea (fino a 30 evacuazioni/die con presenzadi muco e talora sangue)
dolori addominali crampiformi
talora nausea e vomito
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SINTOMATOLOGIASINTOMATOLOGIA
nei casi più gravi febbre (38-39°C)
in soggetti defedati o bambini: disidratazione, acidosi, alterazioni elettrolitiche
in rari casi batteriemia con possibililocalizzazioni metastatiche (ossa, polmoni, meningi, endocardio)
PROGNOSIPROGNOSI
guarigione spontanea nel volgere di 4-5 giorni
l’escrezione fecale del microrganismo continua per circa 10-15 gg
decorso impegnativo, in assenza di terapia, in soggetti con condizioni generali compromesse, anziani e bambini
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DIAGNOSIDIAGNOSIDIAGNOSIcoprocoltura
emocoltura in genere negativa
sintomatica
antibiotici sconsigliati: possibilità di prolungareil periodo di escrezione fecale di salmonelle
terapia antibiotica necessaria in presenza dibatteriemia ed in soggetti a rischio
PROFILASSIPROFILASSIcontrollo allevamenticottura adeguata degli alimenti “a rischio”
TERAPIATERAPIA
Salmonellosi a primitivalocalizzazione extraintestinale
Salmonellosi a primitivalocalizzazione extraintestinale
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SEPSISEPSIle Salmonelle minori possono a volte essereresponsabili di batteriemie persistenti
più frequentemente S. choleraesuis, S. enteritidis e S. typhimuriumcolpiscono:
– neonati, anziani, soggetti con infezione daHIV (se recidivanti sono indice di caso diAIDS) o altre cause di immunodeficit, soggetti con malattia granulomatosacronica (deficit del killing fagocitario), malaria, schistosomiasi, anemia falciforme
SINTOMATOLOGIASINTOMATOLOGIA
assenza di disturbi intestinali
febbre settica
possibili localizzazioni secondarie: osteomielite,
meningite, endocardite, polmonite, artrite,
ascesso epatico, infezioni endovascolari
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DIAGNOSIDIAGNOSI
emocolture
coprocolture in genere negative
TERAPIAindispensabile antibioticoterapia per un periodo prolungato (2-4 settimane)
Caso clinico
• Uomo, di 63 anni• Malattie concomitanti: diabete, ipertensione
• Quadro clinico– febbre da 1 settimana– diarrea– dolore addominale in regione lombare sinistra– lipotimia
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Caso clinico• Esame obiettivo:
– massa pulsante in regione epi-mesogastrica– massa palpabile in fossa iliaca sn
• Esami di laboratorio:– GB 12.800/mm3 (N: 91.3%)– Hb 7.6 g/dl– GR 2.680.000– HCT 22.4%
Caso clinico• Angio-TC addome:
– rottura aneurisma aorta addominale con spandimento emorragico anteriore
• Intervento chirurgico:– sostituzione aorto-aortica in urgenza con protesi in
Dacron 18 mm Ø
• Controllo TC a 1 sett:– presenza di ascesso retroperitoneale del muscolo
ileopsoas di sn
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Ascesso psoas• Primitivo
– S. aureus: > 80%– Streptococcus: 5%– E. coli: 2%
• Secondario– Enterobacteriaceae– Streptococchi– Salmonelle– Micobatteri
Ascesso psoas• Drenaggio ascesso: approccio fondamentale
– Chirurgico
– Percutaneo TC-guidato
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Caso clinico
• Emocoltura: positività per Salmonella spp
• Esame colturale liquido drenato: Salmonella spp
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Caso clinico
Batteriemia da salmonella
Aneurisma micotico
Rottura aneurisma
Ascesso psoas
Aneurismi “micotici”• Si definiscono più propriamente aneurismi infettivi• Rappresentano il 2-5% degli aneurismi dell’aorta• In era preantibiotica il 50% era costituito dagli aneurismi
luetici (aorta ascendente)• Oggi la sede più frequente è costituita dall’aorta
addominale• Agenti eziologici: –Salmonelle
–Staphylococcus aureus–Haemophilus influenzae–Escherichia coli–Mycobacterium tuberculosis–Clostridi–HIV?
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Aneurismi “micotici”
Focolaio di infezione primitiva Colonizzazione parete vasale
Reazione infiammatoria avventizia e vasa vasorum
Distruzione dell’elastina della tonaca media
Patogenesi
Aneurisma
Infezione di un aneurisma preesistente in corso di batteriemia
Aneurismi “micotici”
S. typhimuriumS. enteritidisS. choleraesuisS. gruppo DS. gruppo BS. species
16.0%
31.4%
10.7%16.5%
Salmonella
3.2%
22.8%
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Aneurismi “micotici”Complicanze in caso di aneurismi dell’aorta
addominale da Salmonella
0
5
10
15
20
Osteomielite
vertebre
lombari
Fistola
aorto-
enterica
Ascesso
muscolo
psoas
Ascesso
pelvico
Polmonite
%
Caso clinico ( 2 mesi dopo)
Sintomatologia:dolore lombare e al fianco sn
Angio-TC addome-pelvi:deiscenza dell’anastomosi prossimale del bypass aorto-aortico con spandimentoemorragico periaortico e pararenale sn lungo il muscolo psoas
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Intervento: espianto protesi aorto-aortica e sostituzione aorto-bisiliaca “in situ” con protesi in PTFE 18x9 mm
Caso clinicoDeiscenza del bypass aorto-aortico
Il paziente viene dimesso in 15 giornata postoperatoria, afebbrile, con “apparente”
risoluzione del quadro radiologico
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Sintomatologia: dolore addominali diffusi
Esami di laboratorio: GB 4.000/mm3
Hb 9.0 g/dlGR 2.990.000HCT 26.6.6%
AngioTC addome-pelvi: soluzione di continuo a livello dell’anastomosi prossimale con vasto ematoma retroperitoneale e presenza di verosimile ascesso a livello del muscolo psoas di sinistra con abbondante falda fluida e bolle gassose al suo interno
Caso clinico (1 mese dopo)Deiscenza del bypass aorto-bisiliaco
VES 58 mm/h
PCR 7.6 mg/dl
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Caso clinicoDeiscenza del bypass aorto-bisiliaco
Intervento: -espianto protesi aorto-bisiliaca-legatura dell’aorta sottorenale-confezionamento di bypass axillo-bifemorale-toilette e drenaggio dell’ascesso retroperitoneale
Esame colturale: -liquido drenato: positivo per Salmonella spp.-protesi espiantata: positivo per Salmonella spp.
Tipizzazione: Salmonella typhimurium
S. typhimurium: antibiogrammaMIC
Amikacina <=2Amoxicillina/A.clav. <=8Aztreonam <=8Cefotaxime <=4Ceftazidime <=8Ceftriaxone <=8Ciprofloxacina <=0.5Imipenem <=4Piperacillina >=256Ticarcillina/A.Clav. >=256Tobramicina <=0.5Trimetoprim/Sulfam. <=10
Ciprofloxacina 400 mg x 2 per 8 settimane
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Caso clinicoDeiscenza del bypass aorto-bisiliaco
A-TC di controllo a 4 settimane: “…netta riduzione delle dimensioni della raccolta ascessuale con bolle gassose nel contesto, a sviluppo in fossa iliaca sinistra coinvolgente il muscolo psoas…”
A-TC di controllo a 8 settimane: “…scomparsa della raccolta fluida ascessuale del muscolo psoas di sinistra…”
Follow-up
ConclusioniInfezione aortica associata ad ascesso del
muscolo psoas da Salmonella typhimurium• Diagnosi precoce (es. microbiologici, A-TC, ecc.)• Collaborazione chirurgo-infettivologo• Approccio chirurgico
• Timing• Intervento elettivo: dopo 4-6 settimane dall’inizio della terapia• Intervento urgente: in caso di rottura dell’aneurisma
• Tipo d’intervento chirurgico• Reimpianto protesico “in situ”• Bypass extraanatomico
• Drenaggio dell’ascesso del muscolo psoas
• Terapia antibiotica idonea e a lungo termine (almeno 8 settimane di trattamento)
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YersiniosisYersiniosis
• Yersinia entercolitica–gastroenteritis – Scandinavia common– US
* colder regions
YersiniosisYersiniosis
•• transmission transmission –– fecal contamination, domestic fecal contamination, domestic
animalsanimals•• water water •• milkmilk
–– meatmeat
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YersiniaYersinia
Diarrheafeverabdominal painantibiotic therapy recommendedoccassional bacteremia
•• HistocompatibilityHistocompatibility antigen (HLA) B27antigen (HLA) B27
– Enterobacteriaceae*Salmonella*Shigella*Yersinia
–– NotNot EnterobacteriaceaeEnterobacteriaceae**CampylobacterCampylobacter**ChlamydiaChlamydia
Reiter's syndromeReiter's syndrome
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CAMPYLOBACTER JEJUNICAMPYLOBACTER JEJUNI• Microrganismo gram-negativo• lipopolisaccaridi della parete cellulare
esplicano attività endotossinica• l’enterocolite è una zoonosi cosmopolita• reservoir: bovini, cavalli, pecore, scimmie,
uccelli• trasmissione oro-fecale: latte e carne di
agnello, carne di volatili, gatti e cani (feci), acque dolci
• possibile anche il contagio interumano(bambini)
CAMPYLOBACTER JEJUNICAMPYLOBACTER JEJUNI• Patogenesi di tipo essenzialmente invasivo• non si esclude ruolo di esotossina• incubazione: 2-7 giorni• manifestazioni variabili tra infezioni asintomatiche
e stato di malattia grave• periodo prodromico febbrile con malessere,
mialgie, nausea e vomito• dolori addominali, diarrea con feci liquide, muco-
ematiche• guarigione in ~7 giorni• 20% dei casi forma grave con febbre persistente,
disidratazione e disturbi elettrolitici
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DIAGNOSI DIAGNOSI TERAPIATERAPIA• Isolamento dei
batteri su terreniselettivi (feci, tamponi rettali, eccezionalmentesangue)
• diagnosipresuntiva: esamedelle feci a fresco in campo oscuro o a contrasto di fase
• Terapia superfluaper le forme non gravi
• raccomandatieritromicina o fluorochinolonicinelle forme a decorsoprolungato
Secretory diarrheaprotozoa
Giardia lamblia– worldwide, all ages affected, 200 million cases/yr– fecal-oral transmission, cysts in water and food (10-
25 cysts=all that are required for infection; cysts = resistant to chlorination)
– day care centers, mountain streams, gay males, travelers
– Pathogenesis: trophozoites attach to upper small intestine causing secretory diarrhea
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Secretory diarrheaprotozoa:Giardia Lamblia
– Clinical manifestations» diarrhea and bloating = typical» sxs range from asx to malabsorption (unusual)
– Diagnosis» stool O&P = up to 50% negative» stool EIA improves yield to 88-98%» duodenal aspirate and biopsy are ideal
– Treatment» metronidazole or quinacrine
Secretory diarrheaprotozoa:Cryptosporidium
Epidemiology – water associated outbreaks– common cause of travelers diarrhea
Pathogenesis– found just under epithelial cell membrane in small
intestine, but actual mechanism of diarrhea not known
Clinical manifestations– normal host - self limited watery diarrhea– Immunosuppressed host - severe, protracted diarrhea
+/- wasting
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Secretory diarrheaprotozoa:Cryptosporidium
Diagnosis– stool microscopy with acid fast stain– small bowel biopsy
Treatment– none needed unless immunocompromised– o/w azithromycin or paromomycin
Diarrea: infezione da HIV
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INTOSSICAZIONI ALIMENTARIINTOSSICAZIONI ALIMENTARI•• IntossicazioneIntossicazione stafilococcicastafilococcica: quadro gastroenteritico
acuto che insorge in seguito al consumo di alimentiinquinati da tossine di Staphylococcus aureus
• casi sporadici o epidemie• l’inquinamento degli alimenti ha luogo durante la loro
manipolazione da parte di soggetti portatori• l’alimento deve costituire un pabulum idoneo per lo
sviluppo del microrganismo (carni con elevataconcentrazione di sale)
• l’alimento deve essere conservato a temperaturaambiente per consentire lo sviluppo del microrganismo e la liberazione della tossina
• la tossina è termoresistente (30 minuti a 100°C)
IntossicazioneIntossicazione stafilococcicastafilococcica•• IncubazioneIncubazione: 1-10 ore• esordio brusco con nausea, vomito, dolori
addominali crampiformi, diarrea con feci liquide• assenza di febbre• risoluzione spontanea in 24 ore•• DiagnosiDiagnosi di certezza: esame microbiologico
dell’alimento sospetto e ricerca dell’enterotossina•• TerapiaTerapia: sintomatica•• ProfilassiProfilassi: conservazione degli alimenti a 4°C
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TOSSINFEZIONITOSSINFEZIONI• Alcuni ceppi di C. C. perfrigensperfrigens di tipo A elaborano
un’enterotossina termolabile• gli alimenti contaminati sono di tipo carneo• l’inquinamento ha luogo nei mattatoi o nelle cucine• con la cottura le forme vegetative soccombono ma le
spore sopravvivono• se dopo la preparazione il cibo rimane a temperatura
ambiente le spore danno origine a forme vegetative e producono tossina
• le spore ingerite continuano a germinare nel tubodigerente elaborando ancora tossine tossinfezionetossinfezione
• Anche Bacillus cereusBacillus cereus può produrre un’enterotossinasia negli alimenti conservati che nel tubo digerente
• alimenti più facilmente inquinati: creme dolci, budini, gelati, latte, insaccati
•• PatogenesiPatogenesi: enterotossina causa alterazione metabolicadella via del’adenilato-ciclasi inibizione del riassorbimento del sodio ed aumentata secrezione diacqua, potassio e cloro
•• SintomatologiaSintomatologia: dopo 8-24 ore dal consumodell’alimento inquinato, compaiono diarrea acquosa e vomito (non costantemente presente)
•• DecorsoDecorso: risoluzione spontanea in 24-48 ore•• DiagnosiDiagnosi: isolamento dell’agente responsabile dalle
feci o dall’alimento inquinato• l’enterotossina di C. perfrigens può essere messa in
evidenza nelle feci con metodiche immunoenzimatiche
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INFEZIONI INTESTINALI DA VIRUSINFEZIONI INTESTINALI DA VIRUS
EZIOLOGIAEZIOLOGIA
• Rotavirus
• Calicivirus (Norovirus)
• Adenovirus
• Astrovirus
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Rotavirus Norovirus
Astrovirus Adenovirus
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
• diffusione per via oro-fecale• ipotizzata (Norovirus) trasmissione
per via aerea• nelle epidemie possibilità di
contaminazione di veicoli vari(compresi frutti di mare) e consumodi acque contaminate
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EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
Rotavirus• andamento
sporadico• stagione invernale• bambini 2-24 mesi• adulti in epidemie
(ospedali, caserme, diarreadel viaggiatore)
Virus Norwalk (norovirus)• andamento epidemico• non stagionale• tutte le età• gruppi di soggetti che
hanno consumato lo stesso alimento
Due quadri clinici distinti sotto il profilo epidemiologico
Norovirus
Member of Caliciviridae familyAlso known as Norwalk-like virus (NLV)Named after the original strain “Norwalk virus”Currently, at least 4 Norovirus genogroups
– GI, GII, GIII and GIV – divided into at least 20 genetic clusters
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• Virus is able to survive– Freezing– Temperatures as high as 60 C– Steamed shellfish– Up to 10 ppm chlorine
Norovirus
• The most common cause of acute nonbacterial gastroenteritis in adults
• At least 50% of all foodborne outbreaks of GE
• Incubation Period: 12-48 hours (median in outbreaks 33 to 36 hours)
• Infectious period: 48-72 hours after recovery
• Duration of illness: 12-60 hours
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Norovirus• Sign and Symptoms:-Nausea-Vomiting (more common in children)-Abdominal Cramps-Diarrhea• Constitutional symptoms: - Headache- Fever (low grade)- Chills- Myalgia- Rarely severe dehydration
Mode of Transmission
• Fecal-oral spread- primary transmission• Direct person to person• Also airborne and fomite transmission in
droplets contaminating surfaces or entering the oral mucosa and being swallowed (no evidence through respiratory system)
• Highly contagious• Low infectious dose: <100 viral particles (as
few as 10 viral particles)
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• Outbreaks of Norovirus
– Occur in multiple settings– Several mode of transmission
• E.g. initial foodborne transmission in a restaurant, followed by secondary person-to-person transmission to household contacts
– 232 Norovirus illness outbreaks reported to CDC during July 1997- June 2000
• Foodborne Outbreaks of Norovirus Illness
– Through direct contamination by a food handler immediately before its consumption
– Frequently associated with consumption of cold foods such as various salads, sandwiches, bakery products, salad dressing, cake icing
– Contaminated at its source e.g. oysters, raspberriesWaterborne outbreaks in community settings
caused by sewage contamination of wells and recreational water
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Mode of Transmission of 232 Norovirus Illness Outbreaks reported to CDC from July 1997 to June 2000
58%16%
3%
23%
Foodborne Person-to-person Waterborne Unknown
Common Settings of 232 Norovirus Illness Outbreaks reported to CDC from July 1997 to June 2000
36%
23%
13%
10%
Restaurants and catered meals Nursing HomesSchools Vacation settings or cruise ships
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DiagnosisClinical Presentation plusLaboratory Confirmation:
-Isolation of Norovirus (stool specimen, vomitus, serum)
-RT-PCR- sequencing of Norovirus for genotype and cluster identification
-Fourfold increase in IgG antibodies in acute and convalescent-phase serum samples
-Electron Microscopy
Epidemiologic investigation
• Point source
• Common source
• Propagative/person-to-person