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N.1 Gennaio 2017 Sede Didattica e Amministrativa EOM ITALIA srl Via Bon Brenzoni, 9 - 37060 Mozzecane (VR) [email protected] www.eomitalia.it TheLab Journal Editoriale Perchè un giornale Laboratorio? In questo numero Questi ultimi anni sono stati caratteriz- zati da un importante aumento del nu- mero degli iscritti al percorso formativo in Osteopatia della EOM Italia. Questo fattore ci riempe di orgoglio per il lavo- ro che dal 2005 ci ha portato ad essere oggi la Scuola che, pur essendo dedi- cata solamente a Fisioterapisti e Medi- ci, vanta il maggior numero di alunni in Italia. Inevitabilmente, con l’aumento del nu- mero degli iscritti e delle sedi alcune in- formazioni di carattere generale rischia- no di venire meno. Da qui l’esigenza di creare POSTEOM al fine di condividere eventi, novità, aggiornamenti, articoli scientifici e altro. Saremo ben lieti di accettare ogni sorta di collaborazione, fatevi avanti... A cura di Paolo Comotti [email protected] 02 EOM Breve storia della Escuela de Osteopatia de Madrid Internazionale 04 Report Master in osteopatia nelle disfunzioni Neuromuscolo-Scheletriche 06 Articolo Le migliori tesi per qualità studio e strutturazione del progetto 09 Articolo Registro dei Fisioterapisti Diplomati in Osteopatia d’Italia 10 Rubrica Evidence Based Osteopathy (EBO) POSTEOM

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N.1 Gennaio 2017

Sede Didattica e AmministrativaEOM ITALIA srlVia Bon Brenzoni, 9 - 37060 Mozzecane (VR)[email protected]

www.eomitalia.it

TheLabJournal

EditorialePerchè un giornale Laboratorio?

In questo numero

Questi ultimi anni sono stati caratteriz-zati da un importante aumento del nu-mero degli iscritti al percorso formativo in Osteopatia della EOM Italia. Questo fattore ci riempe di orgoglio per il lavo-ro che dal 2005 ci ha portato ad essere oggi la Scuola che, pur essendo dedi-cata solamente a Fisioterapisti e Medi-ci, vanta il maggior numero di alunni in Italia.

Inevitabilmente, con l’aumento del nu-mero degli iscritti e delle sedi alcune in-formazioni di carattere generale rischia-no di venire meno. Da qui l’esigenza di creare POSTEOM al fine di condividere eventi, novità, aggiornamenti, articoli scientifici e altro.

Saremo ben lieti di accettare ogni sorta di collaborazione, fatevi avanti...

A cura di Paolo [email protected]

02 EOMBreve storia della Escuelade Osteopatia de Madrid Internazionale

04 ReportMaster in osteopatianelle disfunzioniNeuromuscolo-Scheletriche

06 ArticoloLe migliori tesi per qualitàstudio e strutturazionedel progetto

09 Articolo Registro dei FisioterapistiDiplomati in Osteopatia d’Italia

10 RubricaEvidence BasedOsteopathy (EBO)

POSTEOM

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Journal

Breve storia della Escuela de Osteopatiade Madrid Internazionale

La Fondazione

Anno di fondazione: 1989 ad Alcalá de Henares - Madrid (Spagna).Prima classe in Spagna: Anno accademico 1990/91

Primo gruppo di alunni diplomati in Osteopatia: Giugno 1995

Membri fondatori:Francois Ricard,Ginés Almazán,Jean Luc Salle

Espansione internazionale: 1994-Venezuela, Argentina e Brasile 1998-Italia2002-Portugal2003-Cile e Perú2009-Messico e Costa Rica2010-Paraguay, Colombia e Uruguay2011-Ecuador2012-Israele 2014-Hong Kong, Canada, India, Russia, Panama2016-Differenti sedi i tutti i paesi fino ad arrivare alle attuali 65.

Membro di varie associazioni scientifiche e professionali:

OIA - Osteopathic International Alliance.

IOA - International Osteopathic Asociation.

ROFE - Registro de Osteopatas titulados en Fisioterapia de España.

SEFO - Scientific European Federation of Osteopaths.

ROFI - Registro dei Fisioterapisti diplomati in Osteopatia d’Italia.

Le collaborazioni UniversitarieUniversità di AlcaláUniversità di SaragozzaUniversità di SivigliaUniversità San Pablo CeuUniversità Pontificia di SalamancaUniversità San Martín di Buenos AiresUniversità di Verona

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La Escuela di Osteopatia di Madrid opera nell’ambito formativo nel rispetto delle normative attualmente vigenti in tutti i Paesi dove è presente, riservando la formazione esclusivamente a laureati in Fisioterapia e ai laureati in Medicina Chirurgia, ovvero ai professionisti sani-tari formati e riconosciuti attraverso un percorso Universitario abilitante alla va-lutazione e al trattamento e dei disturbi e delle disabilità motorie attraverso l’utiliz-zo di terapie strumentali e manuali. EOM inizia l’attività didattica in Italia a Milano nel 1998, in collaborazione con la Associazione Italiana Terapisti della Riabilitazione della Lombardia (AITR che ora conosciamo con il nome di AIFI, As-sociazione Italiana Fisioterapisti). La col-laborazione tra le due realtà si interrom-pe per circa un anno, fino a quando EOM accetta la proposta di attivare una sede a Mozzecane (VR), negli spazi di Villa Vecelli Cavriani, contando su 42 iscritti suddivisi in tre classi e decidendo di of-frire la formazione a un gruppo di nuovi iscritti a partire dal 2005.In questa epoca, EOM:• gestisce direttamente la parte am-

ministrativa e scientifica della for-mazione;

• invia direttamente i docenti dalla Spagna o da altri Paesi Europei (Fran-cia ed Inghilterra);

• contasullacollaborazione di Andrea Turrina che in Italia coordina le iscri-zioni, la consegna della documenta-zione prodotta in Spagna, garantisce la logistica del corso e promuove in Italia le attività della EOM stessa.

A partire da 2005, con questo assetto organizzativo, EOM vede aumentare progressivamente il numero di iscrit-ti provenienti prevalentemente dal Nord Italia. Nei primi cinque anni di gestione il numero di studenti si attesta sul centina-io di unità ed EOM, assieme ad Andrea Turrina, concorda la necessità di dotarsi:• dellacollaborazione di docenti italiani;• di una struttura societaria italiana

che faccia direttamente fronte alle esi-genze organizzative in Italia.

Nell’estate del 2011 nasce EOM Italia srl, concessionaria unica delle attivi-tà della EOM in Italia. Andrea Turrina viene designato come Amministratore unico, carica che attualmente ricopre. La struttura organizzativa si arricchisce della collaborazione di Stefania Mone-se come responsabile amministrativa, di Daniele Oliva per quanto riguarda il coordinamento dei Docenti Italiani, e di Paolo Comotti per le relazioni pubbliche e promozione di eventi della EOM Italia. Contemporaneamente, visto l’aumenta-re delle richieste di iscrizione e la prove-nienza geografica delle domande, EOM Italia srl apre una nuova sede didattica a Vado Ligure, in collaborazione con Fi-sios srl.

Nel 2013 viene istituita e attivata una sede didattica a Roma in collabora-zione con Loredana Gigli. Nel 2014 si assiste:• all’apertura delle sedi didattiche di

Udine e Torino, in collaborazione ri-spettivamente con Simone Milocco e Marco Trucco.

• all’inizio della collaborazione tra laEOM Italia srl e l’Università di Verona, con l’istituzione del Master in Oste-opatia nelle disfunzioni neuro mu-scolo scheletriche.

Il numero degli allievi aumenta progressi-vamente superando i 500 iscritti in oc-casione della prima edizione del Master; in questa collaborazione:• l’Università conferisce la propria sto-

rica autorevolezza e risorse scientifi-che, attua la propria sorveglianza sulle modalità di formazione e sui contenuti, promuove competenze sulla ricerca, valorizza a livello nazionale ed inter-nazionale le competenze ed abilità ac-quisite.

• laEOMmetteadisposizioneilpropriobagaglio di conoscenze nella forma-zione, il proprio personale amministra-tivo e docente, i materiali didattici e le sedi di docenza, la ricerca scientifica già effettuata e pubblicata.

Nell’intenzione di chi ha progettato, proposto e gestito il Master questa è la strada per rispondere alle necessità sor-te con la presenza della osteopatia nel territorio italiano:• sovraintendere e qualificare la for-

mazione a livello nazionale, affinchè lo sforzo dello studente sia riconosciuto anche all’estero e senza incidere sui costi della formazione perché si ricorre a strutture e competenze già esistenti;

• promuovere la ricerca in osteopatia tramite i canali istituzionali;

• garantire la formazione di personale qualificato senza creare una nuova fi-gura professionale, data la sovrappo-sizione delle competenze con il Fisio-terapista e Medico.

Il Master viene ideato seguendo l’idea originale della sede centrale in Spagna: collaborare con le Istituzione e con-frontarsi con il mondo Accademico Universitario, ai fini del riconoscimento del percorso formativo dei professioni-sti sanitari e dello sviluppo della ricerca scientifica, richiesto dalla salvaguardia della salute dei pazienti e del conteni-mento dei costi sopra citati.Dal terzo anno in poi la formazione pro-segue autonomamente rispetto alla Università, con la supervisione scienti-fica di EOM Internazionale: i corsi sono accreditati secondo la normativa ECM attualmente vigente. La presenza ai se-minari e lo studio personale si integrano e completano la precedente formazione universitaria.

Questi i punti di forza della proposta di EOM Internazionale: • Rispetto delle normative europee ri-

guardanti la formazione in Osteopatia: 174 crediti ECTS (lezione 1500 h delle quali di lezione frontale).

• Gli Studenti EOM, essendo abilitatiall’esercizio di professione sanitaria da pregressa formazione Universitaria, possono utilizzare in modo autono-mo e complementare ad altre figure sanitarie, tecniche di valutazione e trattamento osteopatico.

• Master inosteopatianelledisfunzionineuro muscolo scheletriche, 120 CFU, in collaborazione con la Università di Verona.

• Primascuoladiosteopatia inpubbli-cazioni osteopatiche, con più di 20 libri pubblicati dal direttore scientifico François Ricard.

• Prima scuola a pubblicare una rivi-sta scientifica dal intitolata “Europe-an Journal Osteopathy & Clinical Rela-ted Research”.

• La EOM è la più grande scuola di osteopatia esistente, sia per il nume-ro di studenti sia per il numero di sedi.

• LaEOMpuòcontare sullapresenza di un dipartimento clinico, con do-centi che supervisionano lo stage cli-nico degli alunni in Spagna (Madrid, Valencia, Sevilla, Murcia), Brasile (Rio de Janeiro) e per gli studenti del Ma-ster in Italia.

• Possibilitàdeglistudentidicambiare la sede scegliendo fra Europa, Asia e America del sud.

• LaEOMmetteadisposizioneun’aula virtualedovel’alunnopuòconsultarein qualsiasi momento e in qualunque luogo i contenuti del programa di stu-di, video delle tecniche e accedere ai corsi on-line di differenti materie.

• La EOM mette a disposizione deglialunni un dipartimento di ricerca in-ternazionale e italiano, diretto da do-centi della scuola (Osteopati DO con Dottorato di ricerca) che aiutano gli studenti a fine corso nel progettare e realizzare i lavori di ricerca, allo scopo di garantire una produzione scientifica di eccellenza.

• La Scuola attualmente può contaresu 125 professori titolari di diffe-renti paesi, con esperienza clinica, di docenza e ricerca: 80 di questi sono PhD. A fianco di questi docenti opera-no numerosi professionisti che in qua-lità di tutor affiancano gli studenti nella parte pratica durante i corsi.

• Più di 10.000 professionisti formati in questi anni, che operano in strutture pubbliche, private convenzionate op-pure nei loro studi privati.

Andrea Turrina

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Report Master in osteopatia nelle disfunzioni Neuromuscolo-ScheletricheVerona 12 Novembre 2016

Sabato 12 novembre 2016, presso il Policlinico Borgo Roma di Verona, nella Aula Magna Gior-gio De Sandre gremita in ogni ordine di posto, si è tenuto il primo Convegno Scientifico e Cerimonia di Proclamazione dei Diplomati al Master Universitario in Osteopatia nelle Di-sfunzioni Neuromuscolo-Scheletriche.Presenti all’evento i componenti del comitato scientifico dell’Università di Verona (Prof. Sma-nia Nicola, Dott.ssa Gandolfi Marialuisa e Dott. Geroin Christian) e di EOM Italia (Dott. Turrina Andrea), nonchè, per l’importanza della giorna-ta, anche di EOM Internazionale (Dott. Ricard Francois e Dott. Almazan Gines).

L’evento, ottimamente organizzato e programmato grazie anche al prezioso lavoro delle segretarie Stefania Mone-se e Martina Ciresola, ha visto il sus-seguirsi delle interessanti relazioni di: Prof. Nicola SmaniaPatofisiologia dell’ernia discale

Dott. Andrea TurrinaOsteopatia nel trattamento conservativo dell’ernia discale lombare

Dott. Francois RicardAnalisi stabilometrica e della pressione plantare in pazienti con ernia discale lombare

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A seguire la presentazione dei poster raffi-guranti alcune delle 143 tesi presentate, tre delle quali erano state previamente designate (vedi pagina 6) come le migliori, in base alla qualità dello studio e strutturazione del pro-getto.

Le autrici dei tre lavori hanno avuto modo di presentare alla platea una breve relazione ed in seguito il comitato scientifico ha premiato la tesi di Valentina Filipputti, seguita da Gloria Bergomi e da Chiara Righetti.

L’ultima parte della mattinata si è svolta con la Proclamazione dei Diplomati al Master con consegna dell’ Attestato.

È stata una giornata veramente interessante ed è stato bello vedere una così ampia parte-cipazione degli studenti e loro famiglie.

Il Dott. Francois Ricard, direttore scientifico di EOM Internazionale, si è complimentato con gli allievi per l’elevato valore scientifico di alcuni lavori ed ha spronato tutti quanti ad andare avanti in questa direzione sostenendo la ricerca dell’evidenza in campo osteopatico.

ReportMaster in osteopatia nelle disfunzioni Neuromuscolo-ScheletricheVerona 12 Novembre 2016

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Journal

Articolo Le migliori tesi per qualità dello studio e strutturazione del progetto01_Dott.ssa Filipputti Valentina

Abstract

“Studio delle variazioni della stabilità posturale in seguito a manipolazione osteopatica di D12-L1 in soggetti con lombalgia cronica aspecifica: analisi stabilometrica e baropodometrica”

Nonostante i recenti studi pubblicati in letteratura, non è ancora pos-sibile trarre delle conclusioni statisticamente significative ed affida-bili riguardanti gli effetti delle manipolazioni ad alta energia e bassa ampiezza sulla stabilità posturale. I protocolli di trattamento applicati prevedono l’associazione di più tecniche di terapia manuale e/o ese-guite su livelli metamerici differenti all’interno dello stesso campione di soggetti. I risultati ottenuti non possono essere quindi attribuibili con certezza nè ad una singola manipolazione, nè ad un preciso livello ver-tebrale. È necessario inoltre sottolineare che, nella maggior parte degli studi, i soggetti scelti erano sani ed è quindi verosimile che gli effetti del trattamento siano risultati ridotti e meno visibili dal punto di vista strumentale rispetto ai valori pre-trattamento.

Con il seguente studio, condotto su un campione di soggetti con lom-balgia cronica, si desidera analizzare una singola tecnica osteopatica, tramite l’utilizzo di un sistema di valutazione che permette di registrare l’andamento del centro di pressione (COP), la distanza del baricentro dalla sua posizione ideale e le caratteristiche dell’appoggio plantare.Nello studio presentato è stata trattata la cerniera dorso-lombare, essendo il punto di transizione tra la curva dorsale e quella lombare (spesso implicato in disfunzioni osteopatiche) e vista la sua relazione con importanti strutture (quali ad es. plesso solare, diaframma). I risul-tati ottenuti sono stati comparati con un gruppo di controllo.L’analisi dei dati permette di affermare che la manipolazione osteopati-ca sul livello D12-L1 ha influenze positive sulla distribuzione dei carichi a livello dei tre punti di appoggio plantari e sulla statica bipodalica.

Key Words: Stability, Center Of Pressure, Spinal Manipulation, Osteopathic Manipulation.

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ArticoloLe migliori tesi per qualità dello studio e strutturazione del progetto

02_Dott.ssa Bergomi Gloria

Abstract

“L’efficacia della manipolazione Lombopelvica sul momento adduttorio del ginocchio in soggetti asintomatici. Studio Randomizzato Controllato”

In letteratura gli effetti sul ginocchio prodotti da una manipolazione lombo-pelvica risultano essere neurofisiologici, agendo su dolore e funzione; ne-cessità di indagare gli effetti sulla biomeccanica. Materiali e metodi: per ri-spondere al quesito clinico si è indagato il momento adduttorio del ginocchio attraverso la valutazione dell’angolo del piede, che si è dimostrato avere una relazione direttamente proporzionale con questo. A tal proposito sono state reclutate 8 donne con valgismo fisiologico (< 18°) in assenza di sintomo, successivamente randomizzate e suddivise in due gruppi (caso e controllo). Il gruppo caso è stato sottoposto alla manipolazione “globale della pelvi” dal lato preso in esame, mentre il gruppo controllo ad una manipolazione placebo. Le misurazioni sono state effettuate sia in statica che in dinamica, prima (T0) e dopo la manipolazione (T1). In statica si è effettuata l’analisi stabilometrica di area e lunghezza del gomitolo, velocità AP e LL, in dina-mica l’analisi dell’angolo del piede attraverso una pedana baropodometrica. Risultati: si evidenzia un minimo cambiamento tra T0 e T1 in stabilometria nel gruppo caso, che presenta una riduzione di area e lunghezza del gomitolo; di maggior interesse risulta essere l’analisi dell’angolo del piede, mettendo a confronto il lato manipolato ed il controlaterale nello stesso soggetto in T0 e T1; tuttavia il campione è troppo piccolo per poter dichiarare statisticamente significativi i risultati.

Discussioni: alla luce delle evidenze scientifiche e dei risultati di questo stu-dio risulta necessario proseguire con studi futuri ed indagare con un campio-ne maggiore l’effetto biomeccanico di una manipolazione lombopelvica sul ginocchio, al fine di ottimizzare la distribuzione del carico a livello femoro ro-tuleo. Tuttavia, considerando la malattia come aspetto biopsicosociale e ra-gionando sulla inter regionalità, gli studi ci conducono a discostarci sempre più da un concetto “BIO” inteso come puramente biomeccanico e prendere in considerazione altri aspetti, verosimilmente neurofisiologici.

Key Words: Momento adduttorio, manipolazione pelvica, angolo del piede.

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Journal

ArticoloLe migliori tesi per qualità dello studio e strutturazione del progetto

03_Dott.ssa Righetti Chiara

Abstract

“Effetti immediati della manipolazione dell’articolazione Tibio-tarsica su range of motion e dolore del muscolo piriforme nei giocatori di calcio”

Lo scopo di questo studio è quello di valutare gli effetti di una ma-nipolazione dell’articolazione tibio-tarsica sulla rotazione interna dell’anca e sul tender point del muscolo piriforme omolaterale in soggetti sani. Sono stati reclutati 20 soggetti maschi, sani, giocatori di calcio dilettantistico, di età compresa tra i 19 e i 39 anni (media: 27.2 ± 5.3). I soggetti sono stati suddivisi in maniera casuale in due gruppi omogenei “A” e “B”. Il gruppo “A” ha subito la manipolazio-ne all’articolazione tibio-tarsica, mentre il gruppo “B” una “Sham Therapy”, ovvero un falso trattamento.

Un esaminatore cieco alla distribuzione nei gruppi ha misurato il ROM della rotazione interna delle anche e la VAS (Visual Analogue Scale) sul tender point del muscolo piriforme prima e immediata-mente dopo il trattamento. Nell’analisi statistica sono stati utilizzati test parametrici per il confronto intra e inter gruppo. I risultati hanno mostrato che un thrust dell’articolazione tibio-tarsica induce un au-mento statisticamente significativo del ROM della rotazione interna dell’anca omolaterale al piede manipolato (p < 0.01). La manipola-zione non ha avuto effetti significativi né sul tender point del pirifor-me, né sull’articolarità dell’anca controlaterale al piede manipolato.

Key Words: Piriformis muscle, range of motion, tibiofibular joint.

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Il 26 febbraio 2014 viene costituito il primo Registro dei Fisioterapisti Diplomati in Osteopatia d’Italia (ROFI) in un periodo dove le istituzioni, dopo lunghi di anni di silenzio in merito alla questione osteopatia, si erano ridestate. Le prime avvisaglie della necessità di creare un’associazione che riunisse tutti i fisiotera-pisti che si occupavano di osteopatia cominciarono ad echeggiare nel 2013 con la promulgazione della Legge 4 in merito alle professioni non regolamentate, dove, in modo maldestro, il Governo aveva pensato di legiferare in merito (anche) all’osteopatia. Per fortu-na l’intervento dell’allora Presidente della Repubblica Napolitano,arginò ilproblema, limitandofortementel’azione della suesposta legge, escludendo di fatto le attività di tipo sanitario. A pochi giorni dall’istituzione del ROFI abbiamo dovuto assistere ad un secondo atto, sotto forma di un’interrogazione parlamentare tenuta dall’On. Binetti in merito alla pratica dell’o-steopatia, che si risolse in un nulla di fatto, in quan-toilsottosegretarioLeonardidichiaròche“le attività svolte dall’osteopata rientrano nel campo delle attivi-tà riservate alle professioni sanitarie”. Questo gene-ròunaquerelleinfinitedidisegnidilegge,mozioniememoriali tra i più disparati, che si trasformarono, nel giro di pochi mesi, in un articolo (l’art. 4) all’interno del DDL Lorenzin Omnibus sulla sanità, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, dopo l’iter delle commissioni del Senato della Repubblica. Que-sto spaccato di storia recente è servito ad introdurre e presentare le motivazioni e le necessità che hanno spinto me ed altri colleghi a costituire il ROFI che oggi conta oltre un centinaio di associati in costante cre-scita. Il ROFI nasce prevalentemente per rispondere a tre principali esigenze:• La tutela dell’utenza, tutti quei pazienti che, con

l’intenzione di ricevere un trattamento osteopatico, non hanno la sicurezza di finire nelle mani di un pro-fessionista sanitario titolato;

• La rappresentanza di tutti quei colleghi fisioterapi-sti, che hanno deciso di approfondire la osteopatia, in collaborazione e sinergia con AIFI (unica associa-zione di categoria maggiormente rappresentativa dei fisioterapisti) con le quale il ROFI ha intrapreso un dialogo fin dalla sua costituzione;

• La scientificità della pratica osteopatica, per arginare le possibili derive autocelebra-tive e pseudoscientifiche, promuovendo le buone prassi e contribuendo alla realizzazio-ne di eventi culturali e professionali in un’ot-tica evidence-based.

Per tre anni consecutivi il ROFI ha organizza-to eventi congressuali in occasione dell’as-semblea dei soci con argomenti che hanno spaziato dalle disfunzioni cranio-mandibolari, all’osteopatia viscerale e al management del dolore pelvico in ambito ginecologico. Tali oc-casioni di incontro, gratuiti per i soci ROFI, oltre a spaziare su argomenti di natura scientifica e clinica, sono stati anche momenti di confronto sul contesto normativo nazionale e internazio-nale e di aggiornamento su aspetti legati alla libera professione e ai rapporti con le altre figu-ri mediche e sanitarie. Il 2017 sarà l’anno della svolta, perché durante il prossimo congresso nazionale, che si svolgerà a Verona il prossimo 21 ottobre, si rinnoveranno le cariche del Diret-tivo Nazionale e dell’Ufficio di Presidenza e tut-ti i soci potranno beneficiare dell’abbonamen-to alla rivista scientifica Manual Therapy, una tra le riviste più autorevoli in ambito muscolo-scheletrico con un importante impact factor. Il ROFI affianca il ROFE (Registro Osteopatas FIsioterapeutas d’Espana), essendo membro a pieno titolo dell’IFOMM (international Federa-tion of Osteopathic Manual Medecine), organo internazionale che riunisce a livello mondiale tutti i fisioterapisti che praticano l’osteopatia. Per avere maggiori informazioni potete visitare la pagina web www.rofi.info, dove potrete vi-sionare gli atti dei congressi svolti e tante altre news sulla pratica osteopatica.

Giulio Barbero, FT COPresidente Nazionale ROFI

Registro dei Fisioterapisti Diplomati in Osteopatia d’Italia

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Articolo 1

Quesito di ricercaTerapia

Genere RC studio pilota

Titolo “Effects of manual theraphy on treatment du-ration and motor development in infants with severe nonsynostotic plagiocephaly: a rando-mized controlled pilot study”

AutoriCabrera-Martos I., Valenza M.C., Valenza-Demet G., Benitez-Feliponi A., Robles-Vizcaino C., Ruiz-Extremera A.

Titolo rivistaChilds Nervous System

Anno di pubblicazione2016

Riferimentiwww.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27465676

RecensioneScopo dello studio è valutare l’efficacia della te-rapia manuale (trattamento osteopatico, vedi in procedure) come ausilio al trattamento standard (casco) al fine di ridurre (misure di outcome) la durata del trattamento (giorni) e migliorare lo svi-luppo motorio (Argenta Infant Motor Scale-AIMS) nelle plagiocefalie severe (grado 4-5 della Argenta Scale). Sono stati selezionati 46 bimbi (vedi Partecipants) poi randomizzati in un gruppo intervento (tratt.

Osteopatico+ casco) e uno controllo (casco). Il trattamento osteopatico veniva effettuato a livello craniale-cervicale alto e sacrale una volta alla set-timana per 45 minuti.

Il gruppo intervento ha evidenziato una durata del trattamento (110 gg) significativamente minore (p< 0.001) rispetto al gruppo controllo (149 gg). Lo sviluppo motorio al termine del trattamento era normale per entrambe i gruppi.

Key Words: Motor development; Musculoskeletal manipula-tions; Nonsynostotic plagiocephaly; Paediatrics.

Note Questo studio permette di considerare in modo significativo l’impatto del trattamento osteopati-co nelle plagiocefalie non sinostosiche, creando le basi per uno studio randomizzato controllato con una popolazione più consistente.

Questa rubrica nasce con l’intento di condividere recensioni di articoli riguardanti l’osteopatia, che siano prodotti o meno dalla EOM. Se sei intenzio-nato a collaborare scrivi una mail a: [email protected]

Rubrica Evidence Based Osteopathy (EBO)

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Articolo 2

GenereSystematic Review

Titolo“A Systematic Review of the Soft-Tissue Con-nections Between Neck Muscles and Dura Mater: The Myodural Bridge”

AutoriPalomeque Del Cerro L., Arraez-Aybar LA., Rodriguez-Blanco C., Guzman-Garcia R., Menendez-Aparicio M., Oliva-Pascual Vaca A.

Titolo rivistaSpine

Anno di pubblicazione2016

Riferimentihttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27116115

RecensioneMolti studi mettono in risalto l’esistenza della connessione tra muscolatura cervicale e dura madre ma queste relazioni non sono ben definite.

Con l’obiettivo di descrivere al meglio queste re-lazioni anatomiche, è stata effettuata questa re-view con ricerche su Pubmed, Web of Science, Cochrane Library e PEDro.

La ricerca ha identificato (vedi flowchartdiagram) 719 articoli ma solamente 26 sono stati inclusi nella review. Questo lavoro ha evidenziato l’e-sistenza di connessioni tra la dura madre ed i muscoli retto posteriore minore, retto posteriore

maggiore, obliquo inferiore. Vi è inoltre una limita-ta evidenza sulla relazione tra dura madre e mu-scolo retto anteriore.

Key Words: Sub occipital muscles, dura mater, Myodural brid-ge.

Note L’evidenza di questo tipo di connessioni anato-miche ha un impatto fisiologico e patofisiologico e aiuta a comprendere l’efficacia che alcuni tipi di terapie hanno nel trattamento dei disordini cra-niocervicali.

RubricaEvidence Based Osteopathy (EBO)

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Articolo 3

Quesito di ricerca Diagnostico

Genere Studio osservazionale analitico trasversale

Titolo“Validity of the posterior-anterior middle cer-vical spine gliding test for the examination of intervertebral joint hypomobility in mechanicalneck pain”

Autori Rey-Eiriz G., Alburquerque Sendin F., Barrera Mellado I., Martin Vallejo F.,Fernandez De La Penas C.

Titolo rivista Journal of manipulative and physiological thera-peutics

Anno di pubblicazione2010

Riferimentihttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20534314

RecensioneLo studio si propone di determinare se lo scivo-lamento postero-anteriore delle vertebre cervicali C3-C4-C5-C6 sia un test valido comparato con RX Dinamiche in flesso-estensione per la diagno-si manuale della ipomobilità intervertebrale in pa-zienti con cervicalgia meccanica.

I 50 pazienti inclusi nello studio (vedi criteri di esclusione nei Methods) presentavano dolore meccanico cervico brachiale bilaterale da almeno 3 mesi. Per essere considerata ipomobile, l’arti-colazione intervertebrale doveva presentare una resistenza anormale allo scivolamento postero-anteriore, una aumentata resistenza al limite fisio-

logico del movimento e riproduzione del dolore locale o riferito. Subito dopo il paziente veniva sottoposto a RX Dinamiche in flessione ed esten-sione.

Uno studio preliminare per determinare l’affidabi-lità interesaminatore ha evidenziato un buon co-efficiente K per tutti i livelli cervicali.

I livelli cervicali C3-C4 e C4-C5 hanno eviden-ziato una alta sensibilità (>80%) e specificità (>70%) mentre il livello C5-C6 ha evidenziato una alta sensibilità (>100%) e una minore specificità (>40%).

In conclusione lo scivolamento postero-anteriore è un buon strumento, comparato con Rx DINA-MICHE, per la diagnosi manuale di ipomobilità intervertebrale cervicale media.

Key Words:Cervical spine, intervertebral joint, diagnostic imaging, range of motion.

Note La validità del test di scivolamento postero-ante-riore rivelatasi buona per il tratto cervicale medio C3-C4, C4-C5 e C5-C6 è assimilabile a quanto proposto dal test osteopatico denominato Quick Scanning Vertebrale, che si rivela quindi un utile strumento per la diagnosi manuale delle ipomobi-lità intervertebrali cervicali.

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· TheLabJournal