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Bilancio di Missione. SanPatrignano. Diario di bordo. San Patrignano raccontata da chi sta imparando a volare.

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Diario di bordo.San Patrignano raccontata da chi sta imparando a volare.

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Un po’ di macchine fotografiche e molta voglia di raccontarsi:i ragazzi di San Patrignano presentano, con immagini e pensieri,la “loro” comunità. Come la vedono e come si vedono.Il risultato è un patchwork di gesti, sorrisi, momenti quotidianie straordinari che introducono al cuore di San Patrignano,e che racchiudono tutto il senso di questo apprendistato al volo.

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I principi in cui crediamo.

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Teoria del volo.

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Più coca, soprattutto tra i giovanissimi, e can-nabis stabile. Crollo del consumo di ecstasy, mentre l’eroina continua ad uccidere.Questa, in estrema sintesi, la fotografia scat-tata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nel suo rapporto an-nuale sull’evoluzione del fenomeno in Europa.Rapporto in cui si segnala anche il boom in-controllato dei negozi on-line dediti alla ven-dita di droghe sintetiche altamente dannose per la salute.In questo quadro l’Italia, negli ultimi dodici mesi, figura tra i Paesi europei che fanno re-gistrare il più alto consumo di cocaina: il 3,2% dei giovani tra i 15 e i 34 anni.Ma nel nostro Paese anche la vecchia “canna”, è lungi dal passare di moda: l’Italia è infatti al primo posto insieme alla Spagna.

Un mare di coca.Nel rapporto si lancia un vero e proprio allar-me: “In Europa il suo consumo è in costante crescita”.Vi fanno ricorso oltre 4 milioni di persone. È, di gran lunga, “la sostanza stimolante più diffusa in molti Paesi della Vecchia Europa”, mentre in quelli del nord e dell’est si ricorre prevalentemente al consumo di anfetamine. Sul fronte della coca l’aspetto più impressio-nante è che aumenta costantemente il nume-ro dei giovani che ne fanno uso: nell’ultimo anno 3,5 milioni tra i 15 e i 34 anni e 2 milioni tra i 15 e i 24 anni.L’Italia non fa eccezione: negli ultimi dodici mesi ha consumato “polvere bianca” il 3,2% della popolazione tra i 15 e i 34 anni.Percentuali maggiori si incontrano solo in Spa-gna (5,2%) e nel Regno Unito (5,4%).

La droga è sempre più giovane.Il consumo di stupefacenti è in crescita.In Italia preoccupano cannabis e cocaina.Ma un’inversione di tendenza dipendesolo dall’educazione.

BACKGROUND.

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milioni di persone0 1 2 3 4 5

Grafico15/34 anni

15/24 anni

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Nulla - secondo l’Osservatorio - lascia al mo-mento intravedere una inversione di tenden-za, anche perché dietro il traffico internazio-nale della cocaina ci sono interessi fortissimi legati alla criminalità organizzata.

Cannabis: Italia prima in classifica.I dati più recenti - sottolinea l’Osservatorio - indicano che il consumo negli ultimi anni si è stabilizzato, anche se nell’ultimo anno gli esti-matori dello spinello ammontano a 23 milioni.“Aumentano i segnali di un possibile declino della popolarità della cannabis”, si legge nel rapporto. Anche tra i giovani. Ma probabil-mente il fenomeno è legato in gran parte al dilagare delle droghe sintetiche, che in questi ultimi anni sembrano aver preso sempre più spesso il posto delle “canne” tra le preferenze di adolescenti e ragazzi.Nonostante ciò, l’Italia ha il record del consu-mo di cannabis in Europa: è prima insieme alla Spagna, con l’11,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni.

Droga on-line.È la nuova frontiera della lotta allo spaccio di sostanze illegali. ‘Il numero complessivo di vendite effettuate attraverso internet - si spie-ga nel rapporto - mette a dura prova le politi-che di contrasto alla droga e i meccanismi di controllo a livello nazionale e internazionale”.I negozi on-line specializzati nella vendita di quelle che vengono falsamente definite “dro-ghe legali” o “droghe vegetali” si stanno molti-plicando, e dall’ultimo censimento risulta che in Europa sono 68, di cui più della metà nel Re-gno Unito. Oltre 200 le sostanze pubblicizzate illegalmente sul web: ecstasy, cannabis, LSD, oppiacei e sostanze sintetiche.

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Il bilancio di noi.Andrea Muccioli.

TEORIA DEL VOLO.

Mio padre Vincenzo ripeteva sempre che San Patrignano non era l’unica risposta, ma una delle possibili risposte al vuoto di valori in cui si dibatte una parte sempre crescente della nostra società.Di questa risposta di vita c’èun grande bisogno nella società, come ci testimoniano le tante richieste di replicare il nostro modello educativo che ci arrivanoda tutto il mondo. Ne siamo fieri.

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In quest’ultimo anno si è parlato molto di droga. Giornali e TV ne riportano ogni giorno le cronache.Persone uccise da chi guida un’auto strafatto, bambini che bevono il metadone di mamma e papà e vanno in overdose, baby gang metropolitane dedite allo spaccio e alle violenze contro i coetanei, genitori senza speranza che uccidono i figli “tossici”, da cui sono picchiati per avere i soldi di un’altra dose.Eppure, questo incredibile crescendo di disagio e dolore dal quale sono travolti centinaia di migliaia di giovani e di famiglie, sembra scivolarci addosso senza problema. Siamo ormai assuefatti.La vicina di casa ha un figlio di quarant’anni, da venti in cura al SERT, senza avere mai smesso di drogarsi: è normale. Un collega di lavoro sniffa cocaina nel bagno dell’ufficio: fatti suoi.Nei cortili delle scuole ci si “spinella”: mica vorrai impedire ai ragazzi di divertirsi un po’? Siamo in preda agli effetti di un cocktail di rassegnazione, disinteresse ed egoismo, attraverso il quale sta passando un concetto estremamente pericoloso: l’inevitabilità della droga.E non si vede, nemmeno col cannocchiale, una reale volontà da parte del mondo politico di affrontare il disastro educativo che sta alla base del consumo di sostanze.C’e solo un grande vuoto, di idee, di prospettive, di capacità anche solo di leggere la situazione. È un panorama sconsolante quello che ci troviamo di fronte.

Eppure, esistono persone, gruppi, associazioni, governi che credono di poter fare qualcosa di positivo.Sono tanti, in Italia, in Europa e nel mondo, a portare avanti coraggiosamente progetti di inclusione sociale o di sviluppo alternativo.Penso ai detenuti di Padova che svolgono formazione professionale con la cooperativa Rebus, ad esempio, o ai ragazzi di Piazza dei Mestieri, protagonisti di un eccellente progetto educativo e di ingresso nel mondo del lavoro.All’estero, abbiamo conosciuto l’esperienza thailandese: con l’aiuto del governo, si è riusciti, in appena dieci anni, a raggiungere l’estirpazione totale del papavero da oppio, sostituito da piante tessili e alimentari secondo il principio dello sviluppo sostenibile alternativo alla droga.Lo stesso sta accadendo in Perù e Colombia, grazie al lavoro svolto da organismi internazionali e Comunità locali. Recentemente, sono venuti a visitare San Patrignano.Nel 2008, come leggerete su questo Bilancio di missione, abbiamo incontrato centinaia di operatori esteri, molti dei quali ci chiedono di studiare la nostra esperienza per replicarla, ad esempio in Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Nord Europa.San Patrignano dedica energie, creatività e risorse a una diversa e più efficace modalità di prevenzione-educazione, con spettacoli teatrali basati sulla peer education che coinvolgono ragazzi della Comunità e migliaia di studenti.

Inoltre, organizza manifestazioni sportive, eventi culturali, enogastronomici e musicali, ideati e realizzati dai ragazzi, a cementare quel rapporto di osmosi con la società fondamentale per il loro futuro di uomini liberi e realizzati nella vita e nel lavoro. Di tutto ciò leggerete un ampio resoconto in questo volume, insieme ai dati economici e finanziari necessari a costruirvi un’opinione, puntuale e approfondita della nostra realtà. Un’esperienza di vita che oggi compie trent’anni e a cui dedichiamo il DVD allegato, denso di racconti, ritratti di persone, storie, testimonianze, emozioni.Mio padre Vincenzo ripeteva sempre che San Patrignano non era l’unica risposta, ma una delle possibili risposte al vuoto di valori in cui si dibatte una parte sempre crescente della nostra società.Di questa risposta di vita c’è un grande bisogno nella società, come ci testimoniano le tante richieste di replicare il nostro modello educativo che ci arrivano da tutto il mondo. Ne siamo fieri.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

L’accoglienza e il recupero di persone emarginatee tossicodipendenti senza alcuna discriminazione sociale, politica, religiosa.

L’offerta del servizio in modo completamente gratuitoper le persone accolte e le loro famiglie, senza il pagamento di alcun tipo di retta da parte dello Stato.

L’affrancamento da ogni tipo di dipendenza-emarginazione attraverso percorsi individuali, imperniati sulla dignità, l’onestà, la responsabilità, il rispetto di se stessi e degli altri.

L’utilizzo della formazione professionale come strumento per il pieno reinserimento sociale delle persone accolte in Comunità.

La realizzazione di interventi di prevenzione del consumodi droga tra i giovani nell’ottica della peer education,con l’ausilio di testimonianze dirette, supporti video e web.

La raccolta delle risorse economiche per mezzo delle proprie attività produttive e dei contributi pubblici e privati necessari per lo sviluppo della missione e coerenti con essa.

La missione di San Patrignano.Identità e valori guida.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il tempo vola.Le tappe della nostra storia.

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30 anni dalla parte della vita.

1978 – 1993La nascita e gli annidell’espansione.

IL TEMPO VOLA.

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Nel 1978 Vincenzo Muccioli, insieme a un gruppo di amici desiderosi di fare qualcosa di concreto contro l’emarginazione e la tossicodipendenza, accoglie i primi ragazzi in una casa di proprietà della sua famiglia sulle colline di Rimini. È un esperienza di frontiera, nata per contrastare un fenomeno tragico e ben visibile sulle piazze di tutt’Italia, nei confronti del quale non esistevano risposte strutturate da parte dello Stato.

Nei primi anni, la Comunità deve far fronte alle continue richieste di aiuto provenienti da famiglie disperate. Muccioli crede fermamente nella libertà dalla droga ed è pronto ad assumersene la responsabilità. È accusato, insieme ad altri volontari, di sequestro di persona per aver impedito ad alcuni ragazzi, su loro richiesta, di abbandonare la Comunità e tornare alla droga. Il “processo delle catene” si chiuderà, a metà degli anni ’80, con la piena assoluzione, anche in Cassazione, grazie alla mobilitazione della società civile.

Nel 1982 San Patrignano accoglie circa 200 persone, ospitate in gran parte in roulottes. Si sviluppano, intorno al nucleo centrale costituito da una casa di campagna, i primi laboratori, gli allevamenti, gli orti, per dare la possibilità a ognuno di esprimere le proprie capacità, trovando forza e motivazioni nell’impegno quotidiano. San Patrignano, intanto, è divenuta una Fondazione e un Ente Morale riconosciuto dallo Stato italiano, cui Vincenzo e la sua famiglia cedono in donazione tutti i propri beni immobili. La Comunità apre sedi distaccate a Novafeltria e Trento. Le persone accolte, nel 1992, sono circa 2.000.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

30anni

1993 – 2000Il consolidamentoe la morte del fondatore.

La Comunità si ingrandisce, migliorando le proprie strutture. Vengono realizzate camere e capannoni, una nuova grande sala da pranzo, una struttura per l’equitazione e si mette mano alla costruzione di un centro medico polivalente per contrastare l’AIDS, che proprio in quegli anni miete vittime tra i ragazzi accolti.

Nel 1990 Muccioli offre il proprio contributo alla stesura della legge Iervolino-Vassalli, che certifica l’illiceità del consumo di stupefacenti. Ma, nel marzo del ’93, in seguito alla denuncia di un ex-ospite della Comunità relativa a un delitto consumato nel 1988 a San Patrignano, la Comunità torna sotto i riflettori e “Vincenzo” viene accusato di concorso in omicidio.

Le indagini appurano che, a commetterlo anni prima, era stato un gruppo di ragazzi sfuggiti al controllo dei responsabili: un piccolo drappello chiuso e autoreferenziale che esercitava atti di prevaricazione e violenza. Nel processo, che si tiene nel ’94, Muccioli viene assolto dall’accusa di omicidio colposo e condannato a otto mesi per favoreggiamento, non avendo denunciato i protagonisti dell’accaduto per non infrangere il segreto cui era tenuto. La Corte mette in evidenza gli alti valori umani e sociali del suo operato.

Il 19 settembre 1995, profondamente amareggiato e segnato da polemiche e accuse, Vincenzo muore. La continuità - messa in discussione

in quei giorni da molti politici e commentatori - è garantita dal figlio Andrea, che prende in mano la difficile eredità paterna in collaborazione con gli operatori e i volontari già stabilmente presenti in Comunità.

Nel ’96, si svolge la prima edizione del concorso ippico internazionale “Challenge Vincenzo Muccioli”, cui partecipano i più importanti cavalieri del panorama equestre internazionale.SanPatrignano dà vita, insieme ad altre realtà internazionali, a “Rainbow – Interrnational Association Against Drugs”, un’organizzazione che si batte per la cultura della vita, contro ogni forma di legalizzazione delle droghe.

Nel 1997, la Comunità è accreditata, come Organizzazione Non Governativa, presso le Nazioni Unite, con lo status di “Consulente Speciale presso il Consiglio economico e Sociale dell’Onu”.

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IL TEMPO VOLA.30 ANNI DALLA PARTE DELLA VITA.

2000 – 2007La maturitàe l’ampliamentodelle attività.

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Nel 2002 e nel 2004 San Patrignano, insieme a importanti realtà del volontariato e del privato sociale, organizza e gestisce le campagne nazionali di prevenzione dell’uso di droghe per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sale la percentuale delle persone accolte che non hanno mai utilizzato droga per via iniettiva ma con altre modalità di assunzione e si perfezionano il modello di accoglienza e il percorso di recupero dalla droga. I risultati della comunità vengono testimoniati da numerose ricerche indipendenti, che fissano il tasso di pieno recupero dopo il percorso educativo al 73 per cento.

Nel 2004 la Comunità cura l’ideazione e la realizzazione al suo interno della prima rassegna enogastronomica “Squisito!”, dedicata al mondo della qualità nell’ambito del cibo e dell’ospitalità, un evento che si ripeterà ogni anno. Ospita, inoltre, manifestazioni e convegni.Nel 2005, si tiene nel centro ippico il campionato europeo di salto ostacoli, realizzato con l’attiva partecipazione di tutti i ragazzi della Comunità. L’anno successivo, la Schwab Foundation, organizzatrice del World Economic Forum di Davos, attribuisce ad Andrea Muccioli il riconoscimento di miglior imprenditore sociale dell’anno.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Nel DVD allegato il film

“Avrò cura di te”, un approfondimento

della storia di SanPatrignano con interviste,testimonianze

e racconti.

30anni

Nel 2006 viene dato il via al progetto 2You, ideato da San Patrignano e realizzato in 20 città su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo dei centri, gestiti in accordo con 5 grandi realtà dell’associazionismo, è contribuire all’educazione dei giovani in età scolare, contrastando disagio e dispersione scolastica.

L’attività di prevenzione di San Patrignano si consolida attraverso la proposizione, in 12 regioni italiane, di spettacoli teatrali basati sulla peer to peer education. Alle rappresentazioni, organizzate in accordo con le istituzioni scolastiche, assistono decine di migliaia di studenti.Fra il 2007 e il 2008 migliaia di studenti e operatori italiani e internazionali visitano la Comunità, che amplia i suoi contatti in internet con siti di informazione sulle sue iniziative istituzionali e di prevenzione.

San Patrignano festeggia il 30° anniversario della sua fondazione. Dal ’78 la Comunità ha accolto oltre 20.000 giovani di cui il 70 per cento si è pienamente reinserito nella società.

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IL TEMPO VOLA.

Come cambianole facce della droga.

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2009Una marea di giovani.I drogati di oggi hanno tra i 16 e i 25 anni.Nel 60 per cento dei casi si sono bruciati, in pochissimo tempo, il cervello e la vita, rinunciando senza saperlo a qualunque possibilità di progettare e costruire il proprio futuro.Completamente in balia di se stessi, sono passati dalla marijuana all’ecstasy, dall’alcol vissuto come una droga, alla cocaina, agli psicofarmaci, all’eroina.Non si sono mai fatti una “pera”: se non ti buchi una vena non sei un tossico, sei uno che prova. Spesso, leggiamo di loro tristi fatti di cronaca sui giornali, che parlano di bullismo, violenza insensata, incidenti stradali.Ma la gente più di tanto non si stupisce: “Io lo conoscevo, era un ragazzo normale”.La droga, oggi, è un’emergenza misconosciuta. È diventata un bene di consumo. Ma i drogati “normali” girano invisibili per le strade, nelle scuole, nei posti di lavoro: sono figli di una società degli struzzi, di una generazione di adulti che non si prende più la responsabilità di educare.

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1989Un fiume ai margini.“Drogati”: la gente li chiamava così ed erano ragazzi molto facilmente identificabili perché non facevano mistero della loro vita sbandata. Anzi, la rivendicavano in maniera forte, sbattendola in faccia alle cosiddette persone normali.Poco amati dalla società, ne erano considerati la feccia, degli sbandati, dei criminali, fantasmi che disturbavano la quiete e il tranquillo scorrere della vita quotidiana.Reietti da relegare ai margini, lontano dal salotto delle città dove i cittadini passeggiavano.In molti avevano abbandonato gli studi e il lavoro. La droga era il loro modo di rifiutare questo mondo e non trovavano le motivazioni sufficienti per rinunciare a essa.Gente sola, perfettamente in grado di intendere ma a cui mancava la forza di volere perché, di fondo, aveva paura di vivere, non di morire. Vincenzo si dedicava a loro e in pochi riuscivano a spiegarsi come mai un uomo della strada come lui, senza alcun retroterra accademico, titolo, tonaca o toga, li avesse accolti nella sua casa.

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Il piano di volo.Com’è la

struttura?Pag. 40-43

Come avviene

la raccolta fondi?

Pag. 46-49

Come si entra?Pag. 52-55 Com’è

il percorso?Pag. 58-59

Con chi ciconfrontiamo?

Pag. 34-37

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San Patrignano: le domande fondamentali.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Datieconomici

e finanziari.Pag. 158-164

Come avvieneil reinserimento?

Qualeformazione

offre? Come

funzionala comunità? Pag. 88-107

Pag. 114-129

Pag. 62-85

Cosa fa perla prevenzione?

Pag. 132-155

Esistonoaltre sedi?Pag. 110-111

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Con chi ciconfrontiamo?

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CON CHI CI CONFRONTIAMO?

Donatori

San Patrignano riceve ogni anno centinaia di persone provenienti da decine di Paesi del mondo. Non si tratta esclusivamente di esponenti di realtà che si occupano di tossicodipendenza, ma anche di organizzazioni non profit attive nel campo del disagio giovanile, dei “senza dimora” e delle persone con problemi psichia-trici.Il rapporto con molte di queste organizzazioni non si limita alla semplice visita: con molte re-altà sono state realizzate vere e proprie forme di collaborazione orientate alla replicazione del modello di San Patrignano.Tra i progetti di replicazione in fase avanzata, va segnalata la collaborazione con Tomorrow’s People, a seguito della quale abbiamo accolto la visita di una delegazione della casa reale britannica, con Sophie Rhys Jones, Contessa di Wessex, consorte del Principe Edoardo, patro-cinatrice dell’Associazione.Grazie allo sviluppo dei nostri progetti lega-ti alla collaborazione con UNODC nel campo della riduzione dell’offerta di stupefacenti e di sviluppo alternativo alle coltivazioni illeci-te, abbiamo stabilito strette collaborazioni in Estremo Oriente e Sudamerica. Fra le relazioni più consolidate, quella con i pa-esi scandinavi (Svezia, Finlandia, Norvegia) e con i paesi del nord America, (Canada e Stati Uniti) che inviano da anni gruppi di operatori sociali e delle municipalità.Nel 2008 hanno visitato la Comunità i comuni di Vasteras, Sunne, Thorsby e Umea.Allo stesso modo alcune università (Stoccol-ma, Oslo) e scuole di formazione (Dagoholms

Relazioni in tutto il mondo.Istituzioni internazionali, società civile, centri antidroga.

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e Stensund (Svezia), istituzioni pubbliche come il Norvegian Correctional Service (Nor-vegia), il Public Health Service di Stoccolma e altri ancora. Rappresentanti della Royal Roads University (British Columbia) e della Queen School of Business (Ontario), sono stati invia-ti dal Canada allo scopo di studiare il modello della Comunità.E ancora, abbiamo ricevuto il Sindaco di Van-couver e il Vice Ministro del Welfare del British Columbia, insieme a giudici dei servizi sociali di messa alla prova di quella regione.La Comunità, inoltre, come “Organizzazione Non Governativa” riconosciuta dalle Nazioni Unite, intrattiene costanti contatti con l’UNO-DC “Ufficio Onu contro la droga e il crimine”, che offre il suo patrocinio alle manifestazioni “Squisito!” e Drugs Off.

Altre collaborazioni stabili con:ECAD (Città europee contro la droga).KRIS Svezia (Criminals return into society). DE HOOP Olanda Comunità a forte caratte-rizzazione religiosa, che si ispira a San Patri-gnano.TOMORROW’S PEOPLE UK. È in corso un

progetto di replicazione di San Patrignano orientato ad accogliere tossicodipendenti che escono dal carcere e a preparali a un in-serimento sociale positivo. CENTRE OF DRUG MISUSE University of Gla-sgow UK. Collaborazione per progetto UE. Mae Fah Luang Foundation Under Royal Pa-tronage (Thailanda).

Centri in progettazione ispirati a San Patrignano:

BC New Hope Recovery Society, Prince Geor-ge CanadaWelcome Home Society, Seattle (USA) e Van-couver (Canada) Woodwyn Farm, Vancouver Island (Canada)The Junction (UK)

San Patrignano ha partecipato a tutti gli in-contri preparatori dell’UNGASS (Assemblea generale ONU sulla droga) in programma a New York nel 2009, di cui è stato Regional Lead Organization per l’Europa durante la fase preparatoria.

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CON CHI CI CONFRONTIAMO?RELAZIONI IN TUTTO IL MONDO.

Sistema economicoproduttivo

Ragazziaccolti

Istituzionie soggetti pubblici

Media

Universogiovanile

Fondazioniprivate

e/o bancarie

Donatori Testimoni

Collaboratori Associazioni

Volontari Famiglie

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Ragazzi

Associazioni

Famiglie

Collaboratori e volontari

Istituzioni e soggetti pubblici (nazionali e internazionali)

Sistema economico produttivo

Testimoni

Donatori

Media

Fondazioni private e/o bancarie

Universo giovanile

Stakeholder Obiettivi

Sostenere la determinazione a mettersi in discussione per migliorarsi

Aiutare a riscoprire una vita di relazione responsabile, attiva, aperta e impegnata

Educare a vivere concretamente valori come la dignità, l’onestà, la responsabilità, l’equilibrio, l’impegno e il rispetto per se stessi e per gli altri

Favorire la crescita qualitativa nell’ambito scolastico/formativo e professionale

Creare una rete di aiuto per il ragazzo tossicodipendente

Sostenere le famiglie

Favorire l’aiuto al reinserimento

Ricostruire i rapporti e i legami familiari

Approfondire la conoscenza complessiva della missione della Comunità

Accrescere il livello di responsabilità operativa e gestionale

Collaborare per costruire la cultura della vita e dell’educazione alle responsabilità individuali e sociali, contro ogni forma di legalizzazione delle droghe

Lavorare in sinergia per lo sviluppo di collaborazioni secondo un corretto principio di sussidiarietà orizzontale

Costruire rapporti di fiducia e trasparenza

Operare in sinergia per lo sviluppo di collaborazioni progettuali e/o formative

Comunicare a un numero sempre maggiore di persone la possibilità di una risposta concreta alla richiesta di aiuto dei ragazzi

Favorire la partecipazione attiva evidenziando il reale utilizzo del contributo accordato

Diffondere nel modo più ampio possibile l’esperienza, le idee e le iniziative della Comunità

Informare rispetto al buon impiego e all’esito dei contributi stanziati

Mostrare le attività realizzate

Far comprendere l’importanza del loro coinvolgimento nei progetti

Promuovere stili di vita corretti nell’ambito di attività strutturate di prevenzione ed educazione

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Com’èla struttura?

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COM’È LA STRUTTURA?

Un’organizzazione complessa.Democraticità e trasparenza. Un bilancio sotto gli occhi di tutti.

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Nel perseguimento della propria missione, San Patrignano vuole rispettare, con gli stakeholder, criteri di democraticità e trasparenza nell’operato quotidiano e nelle strategie a medio e lungo termine. Tutti i soggetti interessati alla vita della Comunità sono posti nella condizione di comprendere il procedimento logico con cui si formano le decisioni e quali sono gli obiettivi di ogni singola parte della struttura.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Fondazione San Patrignano.“La Fondazione San Patrignano non ha fini di lucro. Si propone di perseguire in via esclusiva finalità di solidarietà sociale”.Sinteticamente i punti più significativi tra le finalità (Art. 2):a) fornire adeguato supporto economico e pa-

trimoniale, principalmente per mezzo della messa a disposizione gratuita di beni e ri-sorse finanziarie, alle iniziative tese al recu-pero delle persone afflitte da condizioni di emarginazione sociale, con particolare rife-rimento a quelle con problemi di tossicodi-pendenza, nell’ambito di programmi riabi-litativi di natura socio-assistenziale finaliz-zati al reinserimento sociale e lavorativo (…);

b) fornire identico supporto di cui alla prece-dente lettera a) alle iniziative tese all’as-sistenza sanitaria sviluppata nel Centro Medico Polivalente nei confronti dei malati terminali, con particolare riferimento alle persone affette da AIDS e comunque a tut-ti i soggetti afflitti dalle diverse patologie connesse alla tossicodipendenza;

c) promuovere, finanziare, sussidiare e incen-tivare attività di studio e di ricerca in cam-po sociale e medico particolarmente mi-rate alle realtà delle tossicodipendenze in relazione alla prevenzione e alla cura delle patologie connesse allo stato di emargina-zione, nonché ai programmi riabilitativi e di inserimento sociale;

d) promuovere iniziative idonee ad assicurare, attraverso la diffusione della conoscenza di tali realtà, una maggiore sensibilizzazio-ne della società anche sotto l’aspetto della raccolta di adesioni e supporti alle iniziative patrocinate dalla Fondazione;

e) ogni altra finalità connessa alle precedenti (…) comunque nell’ambito di esclusivi obiet-tivi di natura solidaristica.

Comunità San PatrignanoLibera Associazione ONLUS.È il cuore di San Patrignano. “Promuove, sen-za alcuno scopo di lucro, attività socio-assi-stenziali, culturali, formative e di supporto all’istruzione scolastica per il recupero da ogni forma di emarginazione, ciò in un contesto di struttura liberamente e democraticamente autogestita, che si avvale in modo prevalente delle prestazioni personali e mutualistiche, volontariamente e gratuitamente rese dagli Associati stessi” (art. 2 Statuto).

L’attività è finalizzata alla promozione umana di soggetti svantaggiati al fine ultimo del loro reinserimento sociale nel costante rispetto dei principi di libertà e dignità personale, nonché del diritto di ognuno alla riservatezza.

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COM’È LA STRUTTURA?UN’ORGANIZZAZIONE COMPLESSA.

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Consorzio San PatrignanoSocietà Cooperativa Sociale.Ha come oggetto principale (art. 4 ) quello di istituire e migliorare i servizi tecnici, ammini-strativi e gestionali, legali, del lavoro, commer-ciali e progettuali mediante accentramento delle procedure necessarie e delle tecnologie hardware e software proprie e di terzi, da de-stinare ai soci e alla intera struttura del “So-dalizio San Patrignano”. È molto chiara quindi la natura di “servizio” svolta dal Consorzio che mantiene sempre e in ogni caso il suo scopo mutualistico e senza fine di lucro (Art. 3).

San Patrignano “Prodotti e Servizi”Società Cooperativa Sociale.La Cooperativa Sociale “Prodotti e Servizi” so-stiene gran parte delle attività di laboratorio e/o artigianato che si svolgono a San Patrigna-no, esaltando davvero lo scopo mutualistico e dando l’abbrivio a tutta la creatività che l’og-getto statutario le consente.

Cooperativa SocialeSan Patrignano Trentino Alto Adige.La Cooperativa Sociale Trentino Alto Adige sostiene le molte attività di laboratorio e/o artigianali che si svolgono a San Patrignano, aggiungendo a quelle classiche alcune tipiche del territorio in cui si trova la sede della coope-rativa stessa (coltivazione piante, fiori e frutti di bosco). Abbiamo poi un attività di eccellen-za di “produzione telai e biciclette” (Art. 4 og-getto sociale).

San Patrignano Società AgricolaCooperativa Sociale.La cooperativa sostiene tutte le attività (Art. 4 oggetto sociale) legate a:

agricoltura, con particolare attenzione alle seguenti colture: a) seminative e foraggere, b) viticoltura, c) olivicoltura, d) frutticoltura, e) piante officinali;ortoflorovivaismo, con l’ausilio di serre clima-tizzate nonché funghicoltura;selvicoltura, con interventi di forestazione per il recupero e il miglioramento di zone boschive;allevamento e produzione di esemplari ap-partenenti alla fauna selvatica e autoctona, nonché di elicicoltura; altre attività connes-se alla lavorazione e alla trasformazione dei prodotti zootecnici ed agricoli;allevamento di animali vivi compresi equini, con annesse attività ippiche.

L’attività di controllo.Nel rispetto del principio di trasparenza, il so-dalizio San Patrignano è costantemente og-getto di controlli interni ed esterni che verifi-cano la coerenza con i valori di riferimento e la correttezza delle procedure adottate.Per quanto riguarda i controlli esterni, San Pa-trignano sottopone annualmente il bilancio d’esercizio alla revisione contabile da parte di una primaria società come la PriceWaterhou-seCoopers.Il controllo interno è svolto dal Collegio Sinda-cale che mantiene un costante monitoraggio del grado di fedeltà alle procedure e ai regola-menti riguardanti attività istituzionali, finan-ziarie e amministrativo-contabili oltre all’ap-plicazione delle normative rilevanti.

Retribuzioni pagate (2008)9.2 milioni

di euroCollaboratori assunti dopo il percorso

(al 31/12/2008)

138 (32,85 % del totale)

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FondazioneSan Patrignano

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

(PriceWaterhouseCoopers)

Cons. di AmministrazioneDott. Andrea Muccioli (Presidente)On. Giorgio BenvenutoProf. Massimo ColomboProf. Nicola DioguardiProf. Pier Maria Furlan

selezione e gestionepersonaleuff. amministrativo uff. acquistiuff. progetti/formazione professionale

ComunitàSan Patrignano

ComunicazioneStampa

RelazioniEsterne

Societàdi revisione

Assistenzalegale

RaccoltaFondi

Consorzio

Cooperativasociale

San Patrignano

Cooperativasociale

Prodottie servizi

Cooperativasociale

San PatrignanoTAA

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Come avvienela raccolta fondi?

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La raccolta fondi e i partner.COME AVVIENE LA RACCOLTA FONDI?

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Raccoltafondi

Azionidi solidarietà

Donazionie lasciti

Microdonatori

Progetticon Fondazioni

Private Progetti conEnti Pubblici

Progetticon Fondazioni

Bancarie

Eventi

Cinqueper mille

Astedi solidarietà

I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture derivano - in parti sostanzialmente uguali - dalle attività, dai beni e dai servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione e da donazioni e contributi di privati e aziende che condividono gli obiettivi umani e sociali della Comunità.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

L’attività di raccolta fondi assume, quindi, un valore fondamentale, sia per la gestione della quotidianità, sia per lo sviluppo di attività e iniziative che migliorino le strutture della Co-munità e i servizi offerti alle persone accolte. Sono tanti i progetti realizzati con il sostegno della società civile.Ognuno di essi nasce e si sviluppa in virtù di un coinvolgimento emotivo e culturale. Le perso-ne e i rappresentanti delle aziende conoscono e visitano San Patrignano, colgono l’armonia del luogo e la trasparenza del suo operato e decidono di partecipare al sostegno di progetti che, nel tempo, siano in grado di autoalimen-tarsi e di camminare con le proprie gambe. Per statuto, la Comunità non accetta contri-buti dai parenti delle persone accolte, già dan-neggiati anche dal punto di vista economico dalla condizione di tossicodipendenza del pro-prio familiare.

Azionariato di solidarietà.Sin dalla sua nascita, San Patrignano vive an-che grazie al contributo dei tanti amici che ne hanno condiviso impegno, aspirazioni, conqui-ste e fatiche. Questo è il senso del progetto “Azionisti di so-lidarietà”, rivolto a un’ampia platea di sosteni-tori.Sottoscrivere una o più “azioni di solidarietà” non ha alcun valore patrimoniale o economi-co-finanziario. Significa invece sostenere con una donazione (con scadenza annuale e del valore unitario di 50 €) un progetto individua-to di volta in volta, per migliorare i servizi della Comunità.I fondi raccolti nel 2008, destinati al proget-to “il futuro è oggi”, sono stati impiegati per potenziare la cooperativa sociale Arcipelago,

costituita appositamente per favorire il rein-serimento sociale e lavorativo dei ragazzi che hanno concluso il loro percorso di recupero.

Aste di solidarietà.Si tratta di eventi di beneficenza che coinvol-gono enti, aziende e benefattori privati, orga-nizzate da comitati promotori di amici della Comunità a Milano e a New York (USA).Nel marzo 2008 si è svolta anche un’asta di vini prestigiosi organizzata dall’associazione Rotary Club di Rimini.I fondi raccolti sono devoluti a singoli progetti di San Patrignano:

1) progetto biennale “la Comunità cresce”: rea-lizzazione di un nuovo villaggio per potenziare e riqualificare la capacità ricettiva della Comunità;

2) copertura di parte degli arredi della “casa delle mamme”, una struttura dedicata alle mamme e ai loro bambini;

3) sviluppo e potenziamento dell’attività di formazione professionale finalizzata a faci-litare il reinserimento lavorativo;

4) copertura di parte delle spese di istruzione di ogni ordine e grado per chi desidera com-pletare gli studi.

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Un Calcio alla Droga.Lo sport è un potente strumento educativo per-ché permette di imparare a misurare se stessi e i propri limiti, in un confronto basato sul rispet-to reciproco.Per questo, San Patrignano considera tale at-tività un mezzo privilegiato e insostituibile da inserire nel percorso di recupero di ogni ragazzo.“Un Calcio alla Droga” è un progetto di raccolta fondi finalizzato a realizzare un campo da cal-cio in erba sintetica (con relative strutture ac-cessorie) all’interno della Comunità.Il progetto, avviato nel 2005, è ancora in corso di svolgimento.

Enel Cuore Onlus e i bambini.Nell’anno 2004, insieme all’associazione Enel Cuore Onlus, è stata individuata un’area in cui fosse possibile operare interventi di lunga durata: il potenziamento e la riqualificazione dei servizi educativi rivolti ai bambini resi-denti in Comunità, figli dei ragazzi ex tossico-dipendenti.

Obiettivo: sostenere il loro sviluppo psico-fisico, cercando di recuperare e attenuare la maggior parte degli effetti generati dalla situazione di tossicodipendenza vissuta dai propri genitori.Il progetto, avviato nell’anno 2004, è prosegui-to anche negli anni successivi.I fondi messi a disposizione nell’anno 2008 sono stati impiegati per un progetto biennale a favore della Comunità, sede di Botticella - No-vafeltria: la costruzione di un’ edificio separato dalle altre strutture residenziali che ospiterà 6 nuclei familiari al fine di assicurare una crescita armoniosa dei bambini e di agevolare il ripristi-no di relazioni familiari e affettive positive.

Fondazione BNL – BNP Paribas.Grazie al prezioso sostegno della Fondazione BNL è stato avviato un progetto finalizzato a ristrutturare e riammodernare il laboratorio di panificazione e arti bianche che si trova all’in-terno di San Patrignano.In particolare, sono state acquistate e instal-late importanti e specifiche attrezzature ne-cessarie alla produzione di pane e dolci per il fabbisogno della Comunità che nel contempo

rendono anche possibile lo svolgimento di una qualificata attività di formazione professionale destinata a facilitare il reinserimento lavorativo dei ragazzi, una volta terminato il percorso di recupero.

La Conferenza Episcopale Italianae il reinserimento.Il contributo che la CEI ha messo a disposizione per l’anno 2008 ha permesso di ultimare l’ac-quisto di un capannone industriale per insedia-re le attività di una Cooperativa Sociale operan-te nell’ambito del reinserimento lavorativo dei ragazzi che hanno completato il proprio per-corso di recupero dalla tossicodipendenza.

Lo sviluppo informatico.Grazie alla disponibilità e al prezioso sostegno economico di FASEN (Fondo integrativo lavora-tori ENI) sono state realizzate negli anni una serie di iniziative congiunte, volte alla preven-zione e al recupero dalla tossicodipendenza di familiari di dipendenti del Gruppo.Il fondo ha contribuito all’informatizzazione della rete di accoglienza che opera in tutta Ita-lia in collaborazione con la Comunità. Il contributo che FASEN ha erogato per l’anno 2008 è stato impiegato per avere la disponi-bilità di alcuni software che consentono di te-nere sotto controllo con facilità le condizioni di salute di ogni persona accolta in Comunità e offrire a ricercatori di tutto il mondo una banca dati di grande valore scientifico su tutte la pa-tologie sanitarie legate alla tossicodipendenza.

COME AVVIENE LA RACCOLTA FONDI?LA RACCOLTA FONDI E I PARTNER.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

ENI. Grazie al contributo 2008 di ENI è stato acqui-stato un movimentatore telescopico che ha permesso di migliorare la capacità produttiva delle cantine, degli allevamenti, e dei laborato-ri della falegnameria della Comunità.

AON e il Centro Studi.Il prezioso contributo che AON ha messo a di-sposizione per l’anno 2008 è stato impiegato a favore di una serie di interventi biennali desti-nati a migliorare e potenziare il Centro Studi, affinchè sempre più ragazzi possano riavvici-narsi all’ambiente scolastico, intraprendendo percorsi di studio spesso interrotti o neppure cominciati a causa della tossicodipendenza.Lo studio è infatti un elemento fondamentale per la buona riuscita del percorso di recupero, in un’ottica di futuro reinserimento sociale e lavorativo.

Fondazione Vodafone. Grazie a Fondazione Vodafone, a supporto di cinque centri giovanili in zone di città ad alto rischio (Bologna, Verona, Roma, Salerno e Rimini), sono nati sportelli dedicati specifi-camente al consumo di droghe, cui vengono indirizzati ragazzi minorenni con necessità di ascolto e supporto.I centri, oltre a dare le necessarie informazioni su comunità e percorsi terapeutici, program-mano specifici interventi in collaborazione con volontari e operatori sociali presenti da anni sul territorio.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Come si entra?

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È possibile entrare a San Patrignano attraver-so due modalità:

Tramite una rete di associazioni di volonta-riato collegate, presenti su gran parte del territorio nazionale.Queste associazioni sono composte da geni-tori, volontari e persone che hanno vissuto e superato il problema della tossicodipenden-za.Il loro ruolo è catalizzare le richieste di aiu-to, supportare i tossicodipendenti nella loro volontà di cambiare, aiutarli nella disintossi-cazione e suggerire alle famiglie il modo mi-gliore per stare loro vicino.Le associazioni operano anche all’interno dei penitenziari, dando l’opportunità alle perso-ne detenute per reati connessi alla tossicodi-pendenza di accedere a misure alternative in Comunità.Tramite un contatto diretto con San Patri-

gnano attraverso posta ordinaria o e-mail.È fondamentale che, attraverso il rapporto epistolare, emerga non solo il vissuto della persona ma soprattutto la sua motivazione a intraprendere un percorso di cambiamen-to. Questa determinazione è verificata in un incontro preliminare con gli operatori, nel quale vengono illustrati i metodi, i principi e il programma educativo.Ad esso segue, se ritenuto opportuno, un definitivo colloquio con il responsabile della Comunità, Andrea Muccioli, che precede il definitivo ingresso.

I primi passi del percorso.COME SI ENTRA?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Una rete di associazioni.AbruzzoA.N.G.L.A.D.Contrada Giardino, 1 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) Tel.: 085.8931459 – Cell.: 334.6678931 [email protected] www.angladroseto.org

CampaniaA.N.G.L.A.D.Piazza Larga al Mercato, 38 80133 Napoli (NA) Tel. - Fax: 081.5534272 [email protected] www.angladnapoli.it

Verso la vitaVia Consortile, 57 - 84047 Capaccio Scalo (SA) Tel.: 0828.728076 - Fax: 0828.730552 [email protected] www.versolavita.org

Emilia RomagnaA.N.G.L.A.D. ModenaVia Panni, 167 - 41125 Modena (MO) Tel. - Fax: 059.343418 [email protected]

A.N.G.L.A.D.Via Pio Battistini, 20 - 47521 Cesena (FC) Tel. - Fax: 0547.24100 [email protected]

A.N.G.L.A.D.Via Isotta, 14 - 47921 Rimini (RN) Tel. - Fax: 0541.787130 Cell.: 347.8595085 [email protected]

Comitato Cittadino AntidrogaVia Della Rocchetta, 3 (3º piano) 42100 Reggio Emilia (RE) Tel. - Fax: 0522.453777 [email protected]

A.N.G.L.A.D. BolognaVia Lame, 401 40013 Castel Maggiore (BO) Tel.: 051.714797 - Fax: 051.712851 [email protected] FriuliA.A.F.T.Via G. Carducci, 18 - 33077 Sacile (PN) Fax: 0434.523610 - Cell.: 349.0074988 [email protected]

LazioA.N.G.L.A.D.Via Segesta, 40 - 00179 Roma (RM) Tel. - Fax: 06.787988 - Cell.: 330.927416 [email protected] [email protected]

LiguriaAmici San PatrignanoVia Cassini, 12/F/r 16149 Sampierdarena (GE) Tel.: 010.6435137 - Cell.: 334.6018210 [email protected]

Comitato Solidarietà Val di MagraVia Sarzanello, 62 - 19038 Sarzana (SP) Cell. - Tel.: 329.3263303 335.1627519 – 334.2462060 [email protected]

COME SI ENTRA?

Nel corso degli anni, grazie all’impegno di migliaia di famiglie e di ex tossicodipendenti che hanno concluso il percorso in Comunità, si è sviluppata sul territorio nazionale una rete di associazioni di volontariato antidroga che opera a stretto contatto con San Patrignano. A esse è demandato un triplice compito: costi-tuire un punto di riferimento, di counselling e di sostegno alla motivazione per le persone che intendono intraprendere il percorso di re-cupero; seguire e agevolare il reinserimento sociale e lavorativo di coloro che lo hanno con-cluso; diffondere attraverso iniziative di pre-venzione e informazione conoscenze e consa-pevolezza sul fenomeno della droga.Ruolo fondamentale delle associazioni è coin-volgere le famiglie delle persone in Comunità nel percorso educativo dei propri cari, seguen-done accuratamente l’evoluzione e gettando le basi, attraverso incontri settimanali, per un armonioso sviluppo dei rapporti in vista del reinserimento nella società.Alle attività partecipano, su base volontaria, i parenti delle persone in Comunità.Al di là di una simbolica quota associativa, non è richiesta alcuna forma di contributo.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

LombardiaA.N.G.L.A.D.Milano (MI) Cell.: 334.6018209 [email protected]

M.A.R.Via dei Garofani angolo V.le Lazio Casella Postale 212 20089 Rozzano (MI) Tel. - Fax: 02.8256230

Amici di San Patrignano Via Umberto I, 3 24027 Nembro (BG) Tel. - Fax: 035.470658 Cell.: 348.1399481 [email protected] MarcheA.V.A.P.Via Borgo S. Maria, 20 61122 Pesaro (PU) Tel. - Fax: 0721.478158 Cell.: 347.4811972 [email protected] www.avap.it

A.N.G.L.A.D. TolentinoVia Cisterna, 18 62029 Tolentino (MC) Cell.: 335.6951039 [email protected]

PiemonteLenadVia Del Carmine, 4 scala/a 10122 Torino (TO) Tel.: 011.4360491 - 4366825 Fax: 011.4366808 [email protected] [email protected] www.lenad.it

SiciliaCentro d’ascolto Padre PioSciacca (AG) Cell.: 368.610152 - 380.3535835

SardegnaGruppo d’appoggio IncontroVia Ponte Romano, 81 07046 Porto Torres (SS) Tel.: 079.503828 Fax: 079.5008067 [email protected]

ToscanaGruppo 13 Via Antonio Cocchi, 17 50131 Firenze Tel.: 055.561060 – 055.5529269 Fax: 055.575642 [email protected]

Gruppo “Il Ponte”Via F.lli Brunelleschi, 15/A 56122 Pisa Tel.: 050.525048 Fax: 050.531680 [email protected]

Trentino Alto AdigeAmici di San Patrignano TrentoVia Furli 80/82 38015 Lavis (TN) Tel. - Fax: 0461.242138 [email protected] www.amicidisanpa.org

VenetoA.N.G.L.A.D. PADOVAPiazza Mercato, 7 35035 Mestrino (PD) Tel.: 049.9003977 Cell.: 393.9292589 - 339.4260987 [email protected]

A.G.A.RA.S.Via Mameli, 1 - 37126 Verona Tel. - Fax: 045.8340217 [email protected]

Il FaroV.le Della Pace, 91 36100 Vicenza Tel. - Fax: 0444.514768

A.G.L.A.D.Piazza XI Febbraio 31030 Castello di Godego (TV) Cell.: 348.6032934 - 328.2996095 Fax: 0422.490969 [email protected]

UmbriaA.N G.L.A.D.Via Roma 06083 Bastia Umbra (PG) Cell.: 335.6476245

CroaziaAssociazione genitori di San PatrignanoSpalato Tel.: +385.21.386004 Cell.: +385.98501675 [email protected]

SvizzeraAmici San Patrignano LuganoVia Simen, 6 - CH-6900 Lugano Tel. e Fax: +41.91.9210151 [email protected]

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Com’è il percorso?

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Ogni storia è particolare.COM’È IL PERCORSO?

La permanenza in Comunità è completamente gratuita, sia per le persone accolte sia per le loro famiglie. A chi vuole entrare sono richieste la determinazione a interrompere per sempre il rapporto con le droghe e la disponibilità a crescere e cambiare.

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Ragazzi in carico nell’anno 20081.672

(di cui 1.364 maschi, 308 femmine)

rico008888

aschi,ne)

Risparmio per lo Stato

30.6 milionidi euro (rette peril mantenimento

degli ospiti)

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San Patrignano è una comunità apolitica, apartitica e laica, che crede fortemente nei principi sociali e cristiani su cui è fondata.A chi vuole svolgere il percorso educativo sono richieste la determinazione a interrompere per sempre il rapporto con le droghe e la di-sponibilità a mettersi radicalmente in discus-sione, a crescere e a cambiare. La permanenza in Comunità è completamen-te gratuita, sia per le persone accolte sia per le loro famiglie.Allo stesso modo San Patrignano, pur operan-do in un’ottica di collaborazione con i servizi pubblici contro le tossicodipendenze, non ac-cetta rette da parte dello Stato. Il periodo di permanenza in Comunità non ri-sponde a standard ma è calibrato sulle carat-teristiche delle singole persone, ognuna delle quali è portatrice di problemi, esperienze e personalità particolari.Si utilizzano, perciò, approcci e metodologie diversificati, come diversificate sono le proble-matiche da affrontare.Le persone accolte a San Patrignano sono da subito coinvolte in una vita di relazione re-sponsabile, attiva, aperta e impegnata, con il sostegno di educatori e ragazzi che hanno già vissuto e stanno superando le stesse proble-matiche. Attraverso le relazioni sociali, la formazione professionale, lo studio, lo sport e le attività ricreative, ogni ragazzo impara gradualmente a vivere valori umani universalmente ricono-sciuti come la dignità, l’onestà, la responsabi-lità e il vicendevole sostegno, fino a renderli i principi fondamentali della propria vita.La persona viene affiancata, nel primo periodo della sua permanenza, da un ragazzo giunto a una fase più avanzata del proprio percorso. Il

suo ruolo - e quello del gruppo nel quale sono inseriti - è quello di facilitare l’impatto con una nuova realtà e di sostenere, nel tempo, le motivazioni a superare tensioni e difficoltà e a disporsi, in modo positivo, nei confronti del cambiamento.Le visite dei familiari a San Patrignano sono programmate in base alla maturazione del ra-gazzo accolto e alla sua capacità di affrontare con la dovuta consapevolezza e responsabilità problematiche significative.La Comunità, basandosi su un approccio peda-gogico-educativo, non è in grado di farsi carico di persone con problemi psichiatrici, che per loro natura comportano esigenze di assisten-za medico-psichiatrica, farmacologica e conte-nitiva e che sono, quindi, incompatibili con le finalità del nostro percorso.

pnel tempo, le e difficoltà e confronti del

ignano sono azione del ra-di affrontare

esponsabilità

proccio peda-di farsi carico trici, che per e di assisten-gica e conte-atibili ccon le

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

152affidamenti in provaal servizio sociale53arresti domiciliari

12 in detenzionedomiciliare16 minori messialla prova5 in libertà controllata7 sorvegliati speciali (dati Ufficio legale)

Pres

enti i

n Com

unità

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Come funzionala comunità?

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COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

La mappa di San Patrignano.Legenda grafica.

Pascoli

Vigneti

Uliveti

Edifici

Campi sportivi all’aperto

Strade zona urbana e poderaliCorsi e specchi d’acqua

1 scuderia all’inglese2 clinica cavalli3 scuderia4 maneggio coperto5 canile6 stalla suini7 sala mungitura8 stalla bovini 19 stalla bovini 210 magazzino centrale11 letamaia12 liquamaia13 mangimificio14 fienile15 serra orto16 laboratori artigianali17 laboratori artigianali e agricoli18 laboratorio artigianale19 laboratori artigianali20 centrale termica21 lavanderia e abitazioni22 abitazione23 abitazioni24 abitazioni25 centro studi e formazione26 abitazioni27 emporio28 abitazioni29 abitazioni30 abitazioni31 area educativa/scolastica minori32 abitazioni33 abitazioni33b abitazioni33c scuderie

34 abitazioni35 locanda v. Monte Pirolo, 736 abitazioni37 depuratore38 auditorium/palestra39 villaggio abitazioni40 edificio polifunzionale (abitazioni, sala da pranzo, uffici)41 maneggio scoperto42 letamaia43 maneggio allenamento44 laboratorio falegnameria45 ovale cavalli46 cogenerazione/centrale elettrica47 tondino cavalli48 serbatoi idrici49 serra50 parcheggi ingresso principale51 compostaggio52 centro minori - abitazioni53 centro medico - poliambulatori54 abitazioni55 cantina56 lago57 parcheggio ingresso commerciale57b parcheggio ingresso eventi58 box cavalli59 raccolta differenziata60 n.4 ricoveri cavalli61 campo calcio62 rete viaria63 strada poderale (pista cavalli)64 rio roncona65 piscina area verde

Legenda fabbricati.

62

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Nella grande sala da pranzo della Comunità i ragazzi si incontrano e si confrontano.L’ambiente è stato realizzato per comunicare l’armonia e la serentà di una dimensione fa-miliare, in cui ognuno possa sentirsi a proprio agio.I pasti sono serviti da persone che svolgono a turno mansioni di servizio nei confronti degli altri.Il menu, preparato da un gruppo di ragazzi che frequenta stabilmente corsi di formazione professionale e perfezionamento, tiene conto dei valori nutrizionali dei cibi e dell’esigenza di un’alimentazione corretta e bilanciata.

Numeri.La cucina fornisce mediamente 2.600 pasti al giorno, integrati da colazioni e merende. Alcuni indicatori: vengono consumati circa 300 kg di pane e 150 kg di pasta a pasto; se il menu la prevede, 150 kg di carne bovina e 250 kg di carne suina e avicola.Vengono offerti due menù contemporanei che possono variare da 700 a 1000 calorie per tipo, più i menù “speciali” per chi ha intolleranze o deve sottoporsi a dieta prescritta dal medico.

Alle attività quotidiane contribuiscono ACQUA ULIVETO e BANCO ALIMENTARE.

La sala da pranzo.Il luogo simbolo della comunità.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

974,07 m2

1.976,37 m2

464,12 m2

413,29 m2

631,99 m2

Sogg. + sopp.

Sala pranzo

Cucina

Lav. + sopp.

Terrazzo

Sala da pranzo

pasti al giorno2.600

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

I ragazzi accolti in Comunità alloggiano, per la durata del percorso educativo, in strutture residenziali dotate di stanze da 6-8 posti prov-viste di condizionamento invernale ed estivo e dei necessari servizi.Ogni stanza ha il suo responsabile e, in genere, ospita persone in varie fasi del cammino co-munitario. Inoltre, la Comunità dispone di un villaggio con 60 villette mono e bifamiliari per le cop-pie che si sono riunite a San Patrignano.Alcune case del villaggio sono abitate dalle famiglie degli operatori che hanno scelto di svolgere un servizio di volontariato a tempo pieno.

Numeri.228 camere da 6/8 posti60 villette mono e bifamiliari131.116,5 m2 destinati a uso residenziale.

Le abitazioni.Le stanze dei ragazzi e il villaggio delle famiglie.

camere228

villette60

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Le strutture nate nel corso degli anni per le esigenze culturali e sociali delle persone accol-te in Comunità sono divenute anche luoghi di svolgimento di concerti, convegni, eventi spor-tivi, manifestazioni e meeting internazionali.

Spazio Sanpa.Larghezza: 28,032 mLunghezza: 76,00 mAltezza: 10,50 mArea coperta totale: 2128 m2

La struttura è divisa in tre aree distinte: un auditorium per l’organizzazione di eventi di vario tipo e per le attività culturali; una palestra per le attività sportive e ricrea-tive in genere; una zona servizi dotata di spogliatoi, came-rini, bagni

Quest’ultima svolge un ruolo importante per-ché, essendo posta al centro, separa acustica-mente le altre due aree, permettendo l’uso in contemporanea dei due ambienti. La struttu-ra è in grado di ospitare attività differenziate, da svolgersi nello stesso momento, senza che l’una interferisca con l’altra. L’auditorium dispone di 800 poltroncine e di 400 posti a sedere nelle gradinate laterali. La zona palestra ospita un centinaio di posti a se-dere.Ne completano le potenzialità la presenza di una cabina di regia dotata di tutte le attrez-zature necessarie per riprese ed editing video di qualità.Oltre allo Spazio Sanpa, San Patrignano di-spone di altre stutture utilizzate per le attivi-tà quotidiane e per eventi culturali e sportivi. Il Teatro ha 350 comode poltrone, un ampio

palco e un’attrezzatura tecnica adeguata alla realizzazione di proiezioni e incontri. Accanto a esso è posizionata una Sala dibattiti più rac-colta, in grado di accogliere 150 spettatori. Altro spazio di grande rilevanza è il maneggio coperto, normalmente utilizzato per l’allena-mento dei cavalli e che, in passato, ha ospitato eventi complessi come manifestazioni sporti-ve, trasmissioni televisive, fiere, esposizioni e concerti.Nella stessa area, sorge il campo in erba, do-tato di un potente impianto di illuminazione, dove si svolge il concorso ippico internaziona-le “Challenge Vincenzo Muccioli”.

Teatro.Superficie teatro: 335 m2

Superfice palco: 108 m2

Capienza massima: 380 postipoltrone fisse a ribaltina

Sala dibattiti.Superficie teatro: 215 m2

Superfice palco: 160 m2

Capienza massima: 200 postipoltrone fisse a ribaltina

Maneggio coperto.Superficie complessiva: 4000 m2

Superficie campo gara: 2350 m2

Capienza massima: 2000 postitribune fisse

Campo in erba.Superficie complessiva: 11.000 m2

Superfice campo gara: 6450 m2

Capienza massima: 3000 postitribune fisse

Le strutture c0muni.Spazi di condivisione.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il calendario delle manifestazioni.Il settore “eventi” e il gruppo di persone che si occupano dell’ospitalità e della ristorazione sono in grado di offrire servizi per le esigenze logistiche di ogni tipo di manifestazione.Si va dalla progettazione e realizzazione di al-lestimenti su misura nelle varie strutture pro-poste dalla Comunità, ai servizi di reception e segreteria, catering, sala stampa, audio, luci e video, segreteria organizzativa e hostessing.

18/19 Convention Centri 2YOU28/29 Convegno Ivoclar Vivadent

11 Drugs Off Day29 Bristol-Myers Squibb

1/2 Squisito!23 Meeting Longo Speciality

30/31 Squisito! 1 Sanpa Pony Day16 Presentaz. Q5 (Reggini RSM)20/21 Meeting Schonhuber Franchi28 Cena Provincia di Rimini

16 Bartorelli 125 9 Adria RunnerFEBBRAIO SETTEMBRE

MARZO OTTOBRE

18/20 CSI Challenge Vincenzo Muccioli 5*

5 Convention Teddy14 Meeting Corofar

LUGLIO DICEMBRE

GIUGNO

MAGGIO NOVEMBRE

CALENDARIO 2008 CALENDARIO 2008

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L’evoluzione di San Patrignano, da casa colo-nica circondata da terreni perlopiù incolti a realtà complessa e variegata, è stata sempre caratterizzata da un profondo rispetto per la natura e dalla sostenibilità ambientale.

Acqua.Per gli usi civili la Comunità utilizza in media 700/750 metri cubi di acqua potabile al giorno.Per usi irrigui viene utilizzata l’acqua piovana del bacino di raccolta che ha una capacità di circa 25.000 metri cubi.Il riutilizzo avviene:

nei mesi estivi per 400 metri cubi al giorno in particolare per irrigazione ulivi, vigneto bianco (5 ettari), verde residenziale (10 ettari)uso antincendio: oltre 100 idranti tra sopra-suolo e bocche a muro.

Sistema di depurazione.Circa 380 m3 al giorno

Raccolta differenziata.Raccolti e ceduti per il recupero:

209.320 kg legno derivante da lavorazioni, imballi e sfalci (manutenzione del verde)6.480 kg oli di cucina89.030 kg ferro e acciaio1.870 kg alluminio3.152 kg rottami di cavo elettrico500 kg rame, bronzo, ottone1.800 kg oli minerali per autotrazione37.450 kg carta e cartone

Il compostaggio ha recuperato, producendo compostato misto utilizzato nei nostri terreni:

86.885 kg di segatura e scarti di legno, im-ballaggi in legno e manutenzione del verde23.904 kg di letame derivante dalle lettiere degli allevamenti30.480 kg di fanghi derivanti dalla depura-zione delle acque reflue urbane1.680 kg di scarti vegetali900 kg di rifiuti biodegradabili delle cucine.

Cogenerazione.L’impianto di cogenerazione si trova lontano dalle strutture e dagli edifici di San Patrigna-no ma è in grado di fornire loro tutto il servizio necessario.La centrale utilizza gas metano nel processo di combustione e garantisce la fornitura di acqua calda e dell’acqua fredda prodotta me-diante gruppi frigoriferi ad assorbimento non pesando su fonti esterne, mentre per l’energia elettrica rende addirittura possibile immette-re nella rete Enel la sovreccedenza disponibile nelle ore di minore richiesta.L’impianto garantisce un notevole risparmio sia dal punto di vista economico che dell’im-patto ambientale.A lato grafico con dati cogenerazione.

Ambiente e sviluppo.Rispetto della natura e sostenibilità.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Riqualificazione del verde.Della cura delle aree verdi si occupano 2 di-pendenti, 1 collaboratore e 17 ragazzi in forma-zione.Si tratta di una manutenzione interna allo spazio San Patrignano per un’estensione di circa 20 ettari e di 15 ettari di cura delle strade interpoderali. Sono in fase di sviluppo anche progetti di alta qualità per la manutenzione di aree esterne che riguardano parchi di pregio e giardini sto-rici.Nel 2008 il gruppo si è occupato della manu-tenzione delle aree verdi del Parco della Resi-stenza, del Parco delle Magnolie e di Villa Mus-solini a Riccione, e della manutenzione delle aree verdi del centro commerciale Le Befane a Rimini.

Fondo sottrattoall’attività venatoria.San Patrignano conferma e amplia la sottra-zione del proprio fondo all’attività venatoria, la Provincia di Rimini infatti ne approva l’am-pliamento nel giugno 2006.Si tratta di un’area complessiva di 230 ettari che costituisce una vera e propria oasi natura-le per la fauna locale.

Kwh elettricitotali prodotti

Kwh energia totaleacquistata dall’Enel

Kwh serviziausiliari

Kwh energia totale ceduta

all’Enel

Kwh autoconsumatiin Comunità

(effettivi bisogni)

m3 totale caloreprodotto recuperato(acqua calda + acqua surr.)

12.807.240

248.

400

510.

7203.009.600

9.535.320

11.7

03.6

30

m3 consumogas totali

tutte le utenze

3.258.514

Kwh fabbisogno elettricototale della Comunità

10.0

46.0

40

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Nel corso degli anni, sono nate e si sono svi-luppate in base alle esigenze di una realtà in continua espansione numerose attività di servizio a disposizione delle persone accolte in Comunità.Dalla lavanderia, che si occupa di gestire la pulizia dei vestiti personali, della biancheria e degli abiti da lavoro al centro trasporti, fino al settore audiovisivi, che cura la program-mazione televisiva e cinematografica per tutti e che realizza il materiale audio-video della Comunità.

Le attività di servizio.Risposte per tutte le esigenze.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

Lavanderia.

Lavaggio, asciugatura, rammendi, stiratura, piegatura

AddettiServizi

5 volontari

40 ragazze

Altri dati

28.000 kg di indumenti al mese

70

di indumenti al mese

28.000 kg

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Centralino.

Disponibilità chiamata 24h, 7 giorni su 7

AddettiServizi

3 volontari

3 collaboratori

Altri dati

510 numeri collegati che diventano circa 560 con i sottonumeri

Aggancio in fibra ottica di gran partedei settori

Trasporti.

Coordinamento, gestionee manutenzione di tutti gli automezzi

Altri datiServizi

Tot. km percorsi 2.921.682

Parco mezzi

46 automobili

1 pullman

14 pulmini

42 mezzi commerciali e/o di servizio

Elettricisti.

Manutenzioni ordinariee straordinarie, stesura cavi e fibre ottiche, manutenzioni telefoniche

AddettiServizi

1 volontario

28 ragazzi

3 collaboratori

Altri dati

800 interventi l’anno

8 0 0interventi all’anno

2.921.682totale km percorsi

560numeri

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COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?LE ATTIVITÀ DI SERVIZIO.

Edilizia.

Magazzino centrale.

Manutenzioni ordinarie per casette villaggio, alloggi ragazzi/ragazze, sala da pranzo, edifici, rete viaria, interventi di piastrellatura, imbiancatura, muratura

Gestione trasporto merci

Gestione magazzino centrale e ricevimento merci

Autisti

Controllo qualità, stoccaggio, preparazione merci e spedizioni

Addetti

Addetti

Servizi

Servizi

1 volontario

2 collaboratori

25 ragazzi

11 collaboratori

17 ragazzi

Altri dati

Nel 2008:

Completamento magazzini generali, laboratorio chimici

Ristrutturazione: forno, centro studi,bagni alloggi ragazzi

Ampliamento grafiche

Ripristini e interventi di manutenzionein casette residenziali e settori di formazione

72

collaboratori12

25

volontario

ragazzi

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Idraulici.

Gestione impianto cogenerazione

Altre attività svolte:

- canalisti:manutenzioni condotte aria condizionata

- idraulici

- antincendio

- trattamento aria

AddettiServizi

1 volontario

6 collaboratori

18 ragazzi

volontario

collaboratori

ragazzi

1618

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COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?LE ATTIVITÀ DI SERVIZIO.

Servizio a tavola

Servizio ai piatti

Servizio colazioni

Servizio notturno

Servizio ingresso

Aiuti cucina

Apparecchiature

Pulizie

AddettiServizi

190

130

30

10

14

6

18

43

Servizi/Turni. Chimici.

Lotta antiparassitaria integrata a basso impatto ambientale

Realizzazione prodotti igiene e pulizia personale

Gestione e realizzazione documentazione HACCP

Protocolli di pulizia

Gestione depuratore e acque reflue

Analisi di laboratorio per verifiche condizioni igieniche

Preparazione reagenti e prodotti specifici

AddettiServizi

2 collaboratori

17 ragazzi

Altri dati

24.850 kgdi prodotto al mese

74

di prodottoal mese

24.850 kg

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Regia.

Programmazione giornaliera e serale, in auditorium e teatro

Montaggio e riprese per tutte le attività interne e gli eventi

Service audio - video - luci

Archivio videodi San Patrignano

AddettiServizi

2 volontari

2 collaboratori

19 ragazzi

22

19

volontari

collaboratori

ragazzi

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Il centro medico.Curare e prendersi cura.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

76

Il Centro medico di San Patrignano è nato dalla necessità di affiancare a terapie d’avanguardia l’affetto, il sostegno e la solidarietà propri di una dimensione familiare.È infatti dimostrato che numerose patologie - in particolare l’infezione da HIV - sono influen-zate positivamente da un approccio empatico e dalla solidarietà delle persone che circonda-no il malato.La struttura sanitaria di San Patrignano si svi-luppa su quattro piani. Sotto, il poliambulato-rio, cui fanno riferimento fin dal giorno dell’in-gresso tutti i ragazzi della Comunità.Ogni persona viene visitata da un’équipe me-dica nel giorno del suo ingresso e tenuta sotto monitoraggio per la durata della permanenza in Comunità.

Un archivio informatico ospita le cartelle sani-tarie di tutti i ragazzi che sono passati da San Patrignano.Il database, realizzato nel 1985 e aggiornato scrupolosamente nel corso degli anni, rap-presenta per la qualità e la quantità dei dati scientifici una delle più importanti banche dati del mondo sull’andamento delle principa-li malattie correlate alla tossicodipendenza.Le visite cliniche e gli esami specialistici sono garantiti da un’équipe medica composta da volontari e numerosi professionisti che si al-ternano durante l’arco della settimana, e si svolgono nel poliambulatorio situato al primo piano della struttura.A piano terra risiedono i servizi (cucina, lavan-deria ecc.), il laboratorio di analisi e un centro di fisioterapia con palestra per la rieducazione motoria. I due piani superiori sono occupati da una casa alloggio, dotata di 36 posti letto in re-gime residenziale e 20 posti in regime di day hospital, specializzata nella cura delle malattie infettive e dell’AIDS in particolare.Questo settore opera in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale accogliendo non solo pazienti della Comunità ma anche perso-ne inviate dalle strutture pubbliche.Medici e infermieri sono affiancati da volonta-ri di San Patrignano che offrono un servizio di assistenza individuale 24 ore su 24, alleviando i disagi e le sofferenze di ogni malato.Tutte le spese che esulano dalle competen-ze del servizio pubblico sono sostenute dalla Comunità.

La struttura.L’edificio ha una superficie di oltre 4.000 m2, distribuiti su 4 piani:

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Le attività.Screening iniziale agli ospiti.Al momento dell’ingresso in Comunità vengo-no effettuati accertamenti sanitari finalizzati alla diagnosi delle principali patologie che si associano all’uso di sostanze stupefacenti e ai comportamenti “a rischio” a esso correlati. Follow up.Dopo sei mesi e successivamente ogni 12 mesi gli esami vengono ripetuti.In base ai risultati degli accertamenti iniziali gli ospiti vengono inseriti in protocolli diffe-renziati di accertamenti successivi.Tutti gli ospiti, al momento dell’ingresso, ven-gono registrati come assistiti presso l’Azienda Sanitaria Locale. Due medici di base hanno in carico tutti gli ospiti della Comunità e svolgo-no l’attività ambulatoriale all’interno del Cen-tro medico. Il volume di lavoro medio è di 35 visite giornaliere.

I volumi di lavoro.Il Centro Medico di San Patrignano assiste cir-ca 1.800 persone, di cui:

1450 residenti in Comunità (1200 persone im-pegnate nel programma terapeutico, cui van-no aggiunti bambini e operatori);150 persone non residenti ma che, avendo

terminato il programma terapeutico, conti-nuano a fare riferimento al Centro Medico di San Patrignano per cure mediche;450 assistiti affetti da infezione da HIV, di cui approssimativamente il 50 per cento in tera-pia con farmaci antivirali;60 assistiti con diagnosi di AIDS;oltre 1000 assistiti con epatite cronica, circa 50 in terapia con Interferone, circa 50 con diagnosi di cirrosi epatica.

L’assistenza agli ospiti prevede i seguenti vo-lumi medi di lavoro mensile (si citano solo le attività più significative)Laboratorio analisi: 1000 prelieviMedicina di base: 500 visiteAmbulatorio infettivologico: 200 visiteAmbulatorio ginecologico: 60 visiteAmbulatorio dermatologico: 60 visite.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

HPiano terra, vi sono situati:

Laboratorio analisiLaboratorio di microbiologiaFisioterapiaPalestra LavanderiaMagazzini e depositiSieroteca

Primo piano, diviso in due parti:il poliambulatorio, che comprende:

7 ambulatori per i medici specialisti che svolgono attività professionale nella Comunità (psichiatra, neurologo, ortopedico, otorinolaringoiatra, cardiologo, internista, urologo, dermatologo, pediatra, oculista, pneumologo, etc…)

Sala di micro-chirurgia per interventiin anestesia locale, per endoscopia e broncoscopiaAmbulatorio ginecologicoLaboratorio odontotecnicoStudio odontoiatricoRadiologia

Ambulatorio di ecografiaBiblioteca e sala riunioniUffici amministrativi e sistema informativoArchivio con banca dati

Secondo piano, costituisce il reparto di degenza e comprende:

4 camere singole con servizi16 camere a due posti con servizi1 ufficio1 ambulatorioSpazio infermieriSala da pranzoSalotto

Terzo piano:Camere con servizi per assistenza diurna, Day hospital e domicilio protetto per pazienti con AIDSCappellaStanza del medico di guardia

0

1

2

3

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COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?IL CENTRO MEDICO.

Il reparto degenza.Il reparto di degenza risponde principalmente ai bisogno di pazienti affetti da AIDS e assolve diverse funzioni: A. quella di reparto di malattie infettive, in

quanto è luogo di cura per manifestazioni opportunistiche anche acute e gravi;

B. quello di lungodegenza, in quanto si fa ca-rico di pazienti che necessitano di un lungo periodo di riabilitazione funzionale, in par-ticolare per danni neurologici;

C. quello di hospice, in quanto accoglie mala-ti terminali in cui le uniche necessità assi-stenziali sono migliorare la qualità della vita, non certo la durata, mediante le tera-pie palliative (terapia del dolore, ecc.).

Da notare che in Italia sono poche le esperien-ze di lungodegenza e di hospice per pazienti affetti da AIDS per i quali generalmente esi-stono solo i reparti di malattie infettive e l’as-sistenza domiciliare (attuabile solo in certi nu-clei familiari e per patologie non troppo gravi).Per questi motivi, da diversi anni ormai, buona parte dei 50 posti letto sono occupati da pa-zienti “esterni”, cioè non ospiti della Comuni-tà (molto spesso neanche tossicodipendenti) accolti dal Centro Medico di San Patrignano su richiesta del SSN, provenienti da reparti di malattie infettive, Servizi per le Tossicodipen-denze, o dai Servizi Sociali.

Il personale.Nel reparto vi è un’assistenza medica conti-nua: nella mattinata si tiene un “giro medico” cui partecipano i medici della Comunità (un infettivologo e un internista) e la responsabile degli infermieri. Un medico è costantemente presente per le esigenze dei ricoverati nel po-meriggio, mentre nelle ore notturne è attivata

una guardia medica all’interno del Centro me-dico per le necessità sia dei degenti che degli ospiti della Comunità.Una volta al mese un medico infettivologo del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Rimini partecipa alle visite del mattino insie-me ai medici della Comunità per discutere i casi più gravi e confrontarsi con loro sulle te-rapie.L’assistenza infermieristica prevede 3 unità alla mattina, 2 al pomeriggio, 1 alla notte; agli infermieri si aggiungono 2 operatori socio-sanitari al mattino, uno al pomeriggio e 2 alla notte.Tutti i giorni 6 ragazzi, ospiti della Comunità, svolgono volontariamente attività di assisten-za ai degenti: le loro mansioni sono essenzial-mente l’assistenza di base, ovvero aiutano i ricoverati a mangiare, a camminare, a lavarsi, li cambiano se sono incontinenti, fanno loro compagnia, tengono la stanza pulita.Questo servizio risulta utilissimo, non solo ai ricoverati, ma anche a coloro che prestano assistenza; si tratta di persone che hanno già svolto la prima parte del programma terapeu-tico e che cominciano a sentire l’esigenza di

dare una mano agli altri e in questo si realizza-no. Il contatto con la sofferenza e il dolore ma anche con l’impegno e la volontà che contrad-distingue molti malati, è uno stimolo positivo, accelera il processo maturativo delle persone e ne stimola la sensibilità.Quattro operatori della Comunità, volontari a tempo pieno, coordinano le attività del re-parto in tutti i suoi molteplici aspetti: aiutano gli ammalati nei momenti di crisi, guidano e sostengono i volontari che fanno assistenza ai degenti, si occupano dei rapporti tra i rico-verati, anche relativamente agli aspetti com-portamentali, tengono i contatti con i familiari predisponendone anche l’accoglienza e l’allog-gio, ecc. Molte sono le diversità rispetto a un reparto ospedaliero, in particolare non esiste un limite all’orario di visita (se si escludono i momenti della visita medica); si mangia in una sala da pranzo comune (una volta esclusi i rischi di contagio); c’è un ambiente apposito per i fumatori (il principale luogo per socializ-zare) e un salotto per chi non fuma; tutti spazi finalizzati a una aggregazione fra le perso-ne, in controtendenza rispetto alle esigenze esclusivamente sanitarie di un reparto di ma-lattie infettive.

prm

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il servizio di fisioterapiae riabilitazione.L’attività di fisioterapia e riabilitazione diviene sempre più necessaria in relazione al crescente numero di pazienti che ne necessitano.Viene spesso richiesto il trasferimento al Cen-tro Medico da altri ospedali con l’obiettivo spe-cifico di effettuare una riabilitazione, sia a cau-sa della crescente prevalenza di complicanze neurologiche legate all’AIDS, sia perché molte strutture sanitarie che si occupano di riabilita-zione evitano di ricoverare persone affette da AIDS. Le terapie riabilitative per i soggetti affetti da AIDS si sono rese sempre più indispensabili in seguito all’evoluzione delle possibilità di con-trasto alla malattia stessa.Infatti, dalla metà degli anni ’90, l’aumento del-le opzioni farmacologiche e la disponibilità dei farmaci di ultima generazione (inibitori della proteasi) hanno permesso l’allungamento del-le aspettative di vita, rendendo così necessario il potenziamento della terapia riabilitativa. La riabilitazione è diventata il completamento della terapia medica, in quanto essenziale al miglioramento della qualità della vita. I servizi di fisioterapia e riabilitazione a San Patrignano si svolgono quotidianamente in re-parto, in ambulatorio e in palestra.L’ambulatorio di fisioterapia si occupa dei pa-zienti ricoverati affetti da AIDS, ma segue an-che tutta l’attività riabilitativa, traumatologica e sportiva della Comunità.L’attività di riabilitazione vera e propria viene seguita presso il Centro Medico da due fisiote-rapiste, presenti 11 ore al giorno.Di queste, 6 sono destinate ai degenti e le re-stanti agli ospiti della Comunità (traumatismi sportivi, dismorfismi della colonna, ecc.).

Una fisioterapista si occupa interamente di seguire l’attività svolta in reparto; l’altra segue invece principalmente l’attività ambulatoriale e in palestra, per le persone più autosufficienti.Quotidianamente hanno accesso alla fisiote-rapia/palestra 35 pazienti, di cui 15 provenienti dal reparto di degenza. Inoltre, per 6 ore alla settimana da settembre a maggio, 12 pazienti del reparto effettuano la pet-therapy in un’apposita struttura all’inter-no della Comunità.

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La Chiocciola è destinata ai 75 bambini di nido, materna, elementari e medie che vivono in Comunità.Si tratta di una palazzina circolare, disposta su due piani ed immersa nel verde, con un’ampia area dedicata ai bambini del nido e alle attivi-tà della scuola materna.Al piano superiore aule scolastiche per i più grandi, una zona multimediale e una sala per i momenti ricreativi.Tutti gli spazi sono a misura di bambino, te-nendo conto delle esigenze e necessità colle-gate alle differenti fasce di età.

Asilo nido, scuola maternae doposcuola.Le otto sale nel piano terra sono dedicate ai 23 bambini del nido e ai 22 della scuola materna, opportunamente divisi per fasce di età.La zona comprende aule per la didattica, per il gioco motorio, per il riposo dei più piccoli e per il tempo libero.Nell’area è stata realizzata anche una cucina per le esigenze di tutti i bambini ospitati. Il pri-mo piano, invece, è occupato dal doposcuola.I 30 bambini che frequentano le elementari e medie del circondario hanno a disposizione, nelle ore pomeridiane, aule per fare i compi-ti, spazi ricreativi, una sala multimediale con connessione internet e una piccola biblioteca.Il tutto è affiancato da spazi esterni per le atti-vità sportive e il gioco motorio.

Una struttura a disposizione di tutti.Nei piani per il 2009, è previsto l’ampliamento delle iscrizioni all’esterno (fino a 25 bambini del nido e 30 della scuola materna), favoren-do così l’integrazione con i bambini dei centri limitrofi.

Contributo prezioso.Enel Cuore ha contribuito alla realizzazione degli spazi esterni multifunzionali.Grazie alla sistemazione del campo da gioco si sono potute organizzare molteplici attività, dal calcetto alla pallavolo, al pattinaggio e ai giochi di avviamento allo sport garantendo così a tutti i bambini la possibilità di svolgere attività sportive non agonistiche durante tut-ta la settimana.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

La Chiocciola.Un luogo a misura di bambino.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

La casa dei minori.Studiano, fanno sport, imparano a diventare adulti. Sono 23 i ragazzi con meno di diciotto anni. Vivono in una casa colonica pensata apposta per loro. Molti non hanno mai vissuto in un ambiente familiare. Oggi cercano di recupera-re il tempo perduto. Studiando, facendo sport, imparando i primi rudimenti di un mestiere. San Patrignano ha realizzato, nel 2002, una struttura specializzata nell’accoglienza di ra-gazzi minorenni passati attraverso il dramma della tossicodipendenza.Si tratta di un grande edificio in stile “casa co-lonica” di 1.150 mq, sviluppato su 2 piani.La casa sostituisce un’analoga struttura pre-esistente, realizzata nelle prima metà degli anni ’80. La maggior parte degli ospiti è co-stituita da adolescenti inviati dai tribunali per minori di tutta Italia.Questi ragazzi hanno vissuto, molto spesso senza alcun punto di riferimento educativo, esperienze di degrado, violenza ed emargina-zione che li hanno portati all’uso di sostanze.Studio, sport, tempo libero e attività di avvia-mento professionale scandiscono la giornata di questa comunità nella comunità, dotata an-che di una palestra e di una cucina autonoma.Una particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione di un rapporto fra i ragazzi e le loro famiglie e, nei numerosi casi in cui queste non esistono, al loro reinserimento nella so-cietà, sempre molto difficile, in collaborazione con i servizi sociali e le istituzioni competenti.I ragazzi accolti sono 23, affiancati da 3 volon-tari e 3 collaboratori (fra cui un artigiano che segue la formazione professionale dei ragazzi: rame e ottone).Ultimamente, accanto all’attività scolastica, si stanno sviluppando un piccolo laboratorio di lavorazione del gesso e corsi professionali per pizzaioli.

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Gli studenti, a San Patrignano, sono giovani e adulti che hanno deciso di iniziare un percor-so di studio o di riprendere gli studi interrotti durante l’adolescenza a causa della tossicodi-pendenza.Provengono da esperienze diverse, con pre-parazioni eterogenee ed età differenti, ma hanno in comune l’obiettivo di conseguire un diploma di scuola media, di qualifica, di scuo-la superiore o di laurea. Nell’anno scolastico 2008-2009 sono 70:

12 frequentano la scuola diurna per il recupe-ro degli anni scolastici12 studiano per il diploma di terza media37 frequentano la scuola serale9 sono studenti universitari

Il Centro Studi dispone di 9 aule didattiche, una sala studio, una biblioteca con oltre due-mila libri, un’area dedicata alla segreteria, una sala computer per gli studenti, un’aula di dise-gno.Il Centro Studi propone 10 differenti indirizzi scolastici per il conseguimento del diploma di Stato di istruzione secondaria superiore, 2 scuole serali statali (per un totale di 4 indiriz-zi) con docenti di ruolo preposti dal Ministro dell’Istruzione, 150 ore di lezione per ottenere la licenza media e due lezioni settimanali da settembre a giugno per la conoscenza della lingua italiana da parte dei numerosi ragazzi stranieri in Comunità.

Recupero anni scolastici.12 studenti che frequentano a tempo pienoh. 8.00-12,30/13,20 (lezioni)14,30-18,00/18,30 (studio)

Il centro studi.Studiare per crescere.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

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Tipologiedi scuole10

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Tipologie di scuole:Istituto statale d’arteIstituto tecnico commercialeIstituto tecnico per geometriIstituto tecnico industriale (informatica)Liceo scientifico Istituto tecnico per il turismoIstituto professionale della gestione aziendaleIstituto professionale per grafica pubblicitariaLiceo delle scienze della formazione Istituto professionale meccanico odontotecnico

Numero dei docenti utilizzati: 20 (a carico della Comunità) 5 (a carico dello Stato).Nelle materie comuni vengono accorpate più tipologie di scuole e si costituiscono gruppi di 5/7 studenti mentre nelle materie specifiche di indirizzo capita spesso che un docente se-gua un solo studente.

Suddivisione del percorso scolastico.1°/2° + 3°/4° + 5°( per gli istituti tecnici)1°/2° + 3°+ 4°/5°( per gli istituti professionali)

Esami di maturità:Giugno/Luglio

Esami di idoneità:Settembre

Recupero diploma terza media( 150 ore):8 studenti h.17.00- 20.00 dal lunedì al venerdì 4 studenti ( per perfezionamento di italiano 2 volte la settimana)

Numero dei docenti utilizzati:4 ( a carico dello Stato)

Esami di licenza media:Giugno

Scuole serali: 37 studenti h.15,45- 20,30 dal lunedì al venerdì

Tipologie di scuole:Istituto alberghiero 3° anno ( 3 indirizzi: cucina/sala bar/ ricevimento)Istituto alberghiero 4°/5° annoIstituto professionale per i servizi sociali 4°/5° anno

Numero dei docenti utilizzati:22 (a carico dello Stato)

Esami di qualifica triennale:Giugno

Esami di maturità:Giugno/Luglio

Giornalmente sono presenti70 studenti

Studenti universitari.8 di cui 2 residenti a Bologna dal lunedì al ve-nerdì, 1 a Padova con frequenza quotidiana dal lunedì al venerdì.Tutti gli altri, prendono contatti con le Univer-sità e i docenti al bisogno.San Patrignano si prende carico del pagamen-to delle tasse di iscrizione, dell’acquisto dei libri, dei viaggi per e dalle città universitarie, oltre che dell’alloggio, all’interno di un appar-tamento affittato dalla Comunità, per chi a Bologna ha l’obbligo di frequenza.

Recupero estivo. Il centro studi, durante l’estate, continua a essere di supporto per gli esami di idoneità a settembre, il recupero dei debiti formativi e la preparazione dell’anno scolastico.

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Sport e svago.Il tempo libero da passare insieme.

COME FUNZIONA LA COMUNITÀ?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Per i ragazzi che svolgono il percorso educati-vo, le attività sportive e il tempo libero sono organizzati con l’obiettivo di realizzare mo-menti di approfondimento, di sport e di svago idonei a soddisfare le esigenze di tutti, crean-do ulteriori occasioni di crescita.

Informazione e intrattenimento.Nello Spazio Sanpa e nel teatro della Comuni-tà si svolge una programmazione giornaliera televisiva (dalle 19.00 alle 24.00) che com-prende spazi di informazione e telegiornali, trasmissioni di intrattenimento, di cultura e di approfondimento.Vengono, inoltre, proiettate pellicole cinema-tografiche secondo i gusti delle ragazze e dei ragazzi della Comunità.

Laboratori teatrali e di danza.Nel corso dell’anno più di 70 ragazzi della Co-munità hanno partecipato a laboratori teatrali e corsi di danza, con il supporto di insegnanti specializzati.Da questa esperienza è nato un gruppo te-atrale, composto da venti elementi, che ha curato la messa in scena di spettacoli interni alla Comunità: dall’ideazione dei copioni alla realizzazione delle scenografie e dei costumi, dall’organizzazione della serate dedicate alla regia luci/audio e video.

Musica.Il coro della Comunità, i SanPa Singers, espri-me una linea musicale tracciata nel solco della tradizione gospel e spirituals.È composto da 28 elementi, di cui 13 uomini e 15 donne, con un’età compresa tra i 21 e i 35 anni. Il gruppo è diviso in base alle caratteristi-

che vocali dei suoi componenti: 5 bassi, 2 ba-ritoni, 1 baritono versatile, 6 contralti, 5 sopra-ni, 4 mezzi soprani, 4 tenori e 1 mezzo tenore. Quattro di essi si alternano, durante i concerti, nel ruolo di solista. La direzione artistica è affidata, dal 2003, al maestro Marco Galli, già direttore del Coro “Città di Riccione”.I SanPa Singers partecipano a manifestazioni musicali di carattere regionale e nazionale.

Sport.Ogni anno si svolgono a San Patrignano cam-pionati interni di calcio, anche femminile, di basket e di volley sia maschile che femminile, per un totale di circa 140 partite e 230 ore di allenamento per disciplina. La rappresentativa di calcio della Comunità, allenata da Marcello Chianese, partecipa al campionato di terza ca-tegoria.La squadra di basket, invece, prende parte al campionato di serie D e, con un’altra forma-zione, al Campionato Arci, nel quale anche quest’anno ha disputato i play-off.Molto diffusa, inoltre, l’attività podistica, con un gruppo di 15 ragazzi che prendono parte a diverse competizioni agonistiche regionali e oltre 100 che la praticano settimanalmente a livello ricreativo.Nel complesso circa 10mila ore annue sono dedicate all’attività atletica, di ogni tipo. Oltre 1000 persone vi prendono parte, a seconda delle propensioni individuali.Contribuiscono allo sport SPORTIKA, ZANUSSI, METIS, METHA, DAL CONCA.

Nell’anno 2008 hanno contribuito a sostenere lo sport in Comunità Adriatica Grandi Impian-ti, Ceramica del Conca, Electrolux Professional, Metha Hotel, Metis, Sportika,

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Qualeformazione offre?

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Imparare un mestiere.QUALE FORMAZIONE OFFRE?

L’opportunità di imparareal meglio una professione riveste un ruolo fondamentale nel percorso educativo. Ogni persona accoltapuò scegliere fra 50 diverse opportunità di formazione professionale la più vicinaalle proprie esigenze e capacità. Il nostro obiettivo è fare in modo che i ragazzi, una volta concluso il programma, possano reinserirsi anche nel mondo del lavoroda cellule attive e non come persone da assistere a vita.

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Formazione

Scuderia

Artigianato,design

Zootecnia

Mobili,falegnameria

Decorazioni

Ristorazione

Tessitura

o si

Graficaed editoria

Fabbri

Organizzazione eventi

Trasformazione agroalimentare

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Insegnare un mestiere ai ragazzi è uno dei principi fondanti di San Patrignano: fa parte di un modo preciso di interpretare quella forma estrema di disagio umano che è la tossicodi-pendenza, le sue cause profonde e il percorso per uscirne e reinserirsi nella società.La formazione professionale ha, quindi, un ruolo fondamentale: non come “fine”, come obiettivo del percorso educativo, ma come strumento fra i più importanti di riscatto, coin-volgimento e appartenenza; l’opportunità di appassionarsi alla vita, ritrovare interessi ed entusiasmi, abituarsi alla responsabilità e ad avere delle relazioni significative con gli altri. Imparare un lavoro, insomma, per imparare a interagire, a responsabilizzarsi, a costruire le basi della propria autonomia e a progettare

il proprio futuro. Ogni ragazzo ha la possibili-tà di scegliere tra molte opportunità diverse quella collimante con le proprie esigenze e po-tenzialità. Grazie a essa, alla fine del suo per-corso educativo, potrà reinserirsi a pieno titolo e da persona autonoma e libera nel mondo del lavoro. L’attività formativa riveste infatti un’importanza fondamentale e strategica per agevolare e facilitare il definitivo reinserimen-to lavorativo delle persone che hanno avuto un passato di tossicodipendenza: dall’espe-rienza maturata in 30 anni di attività dalla Comunità San Patrignano emerge con grande evidenza il fatto che la formazione professio-nale è propedeutica e decisiva per l’avviamen-to al lavoro e per contribuire, attraverso l’im-pegno quotidiano in attività di formazione, la-

boratorio e lavoro, al recupero dell’autostima, indispensabile per le persone con un passato con tossicodipendenza. Grande attenzione e sforzo sono rivolti a far acquisire a tutti i ra-gazzi una certificazione di competenze o una qualifica riconosciuta a livello regionale, affin-ché essi posseggano strumenti e competenze utili per l’accesso al mercato del lavoro. Come negli anni precendenti, per il 2008 sono stati avviati corsi con finanziamenti FSE della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del pro-getto “I.R.I.S.: Insieme per il Re-Inserimento Sociale”, che racchiude oltre ad attività cor-suali tradizionali, interventi di orientamento e azioni di supporto all’inserimento lavorativo, compresa l’attivazione di tirocini nella transi-zione al lavoro.

Corso di riqualificazione per Operatore di strutture residenziali e semiresidenziali per persone dipendenti da sostanze d’abuso

AutoCAD 2007 per Windows

Manutentore Elettrico

Addetto alla guida in sicurezza del muletto

Qualità dei processi di produzione, conservazione, distribuzione e vendita degli alimenti nel rispetto del metodo HACCP

Servizio di orientamentoe bilancio di competenze

Edizione unica, gestita da CEIS - RUPE Formazione - CESRE

Unica

I° edizioneII° edizione

Unica

Unica

I° ossII° ediliIII° falegnami

26/03/2008 - 29/10/2008

05/03/2008 - 28/03/2008

05/03/2008 - 28/03/2008 31/03/2008 - 24/04/2008

14/11/2008 - 22/11/2008

03/07/2008 - 11/12/2008

13/10/2008 - 24/10/2008 04/11/2008 - 20/11/2008 21/11/2008 - 15/12/2008

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12/12

10/10 11/11

5/5

25/18

18/17 15/15 15/15

Ore corsoOre stage

EdizioneCorso

80 aula + 20 seminari 30

144

144 152

16

55 di cui 12 di project work

30 30 30

Data inizioe data termine

Allievi iscrittie allievi al termine

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Le attività si svolgono in quattro laboratori di formazione composti da maestri artigiani e ragazzi della Comunità che imparano i segreti delle lavorazioni, con la collaborazione di un gruppo di giovani designer italiani.L’attenzione al particolare e la ricerca della qualità sono elementi fondamentali di tutta la produzione dei laboratori della Comunità.Ogni manufatto è figlio di questa filosofia, di questa esperienza, della strada percorsa: cre-azioni realizzate in modo rigorosamente arti-gianale, belle, preziose.Con dentro una storia.

L’artigianato.Una qualità “stupefacente”.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

I ragazzi devono avere a disposizione i migliori maestri e professionisti, che possano trasmettere loro cultura e passione, professionalità ed entusiasmo.

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Arredi.ContenitoriPanche/Pedane/ConsolleLibrerie/Scaffalature/MensoleTavoli/TavoliniLetti/Comodini/ParaventiLampadePoufSgabelli/Portariviste

Oggettistica.Cornici/PortaritrattiScatole in legnoOggetti in legnoBiancheria per la casaPatchworkCandeleOggetti in cuoioOggetti in ferro battutoPannelli artisticiTessile

Carte da parati.ClassicheDesign

Tessuti stampati.ClassiciDesign

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Falegnameria.La falegnameria è un laboratorio attrezzato con macchinari sofisticati e all’avanguardia, dove si producono, oltre alla collezione a cata-logo di arredi e complementi di linea moder-na, armadi e mobili su misura, oggettistica, ar-redamenti per uffici di rappresentanza, scale in noce massello e altri tipi di lavori in legno. Le creazioni in legno vengono prodotte anche nelle altre sedi di San Patrignano a San Vito Pergine (Trento) e a Botticella di Novafeltria (Pesaro Urbino).

Decorazioni.Il laboratorio di decorazioni intende rispon-dere, nella maniera più aggiornata possibile, ai gusti e alle tendenze dell’arredamento per interni. L’attività tradizionale riguarda la re-alizzazione, interamente a mano, di carte da parati. Molto vicina nelle dinamiche, la realiz-zazione di tessuti decorati che, in parte, sono coordinati alle carte e, in parte, seguono spe-cifici sviluppi realizzativi. Vengono inoltre pro-dotti pannelli decorativi su tela. Il laboratorio svolge anche un’importante attività di lavora-zione del cuoio per oggettistica e complemen-ti di arredo.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?L’ARTIGIANATO.

Arredamenti su misura(negozi, alberghi, privati ecc.)

Manutenzioni interne

Mobili (Catalogo San Patrignano)

Corsi di formazione professionale di operatoree manutentore macchine lavorazione del legno

Verniciatura e decorazione

Realizzazione carte da parati, complementi d’arredo e oggettistica, stampe, realizzazione pannelli decorativi

Realizzazione peluches

900 oredi formazione complessiva all’anno

1.500 peluches all’anno

Addetti

Addetti

Altri dati

Altri dati

Attività

Attività

2 volontari

6 collaboratori

60 ragazzi

1 volontario

3 collaboratori

57 ragazziti

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Fabbri.Nel laboratorio si realizzano cancelli, inferria-te, ringhiere, corrimano, lanterne e lampioni lavorati esclusivamente a mano. Parallelamen-te, viene proposta anche la carpenteria, carat-terizzata dalla stessa competenza e capacità acquisita nella lavorazione del ferro battuto, per realizzare pensiline, verande d’inverno, ga-zebo, infissi, ma anche naturalmente cancel-late, parapetti e grate di linea più semplice e moderna.

Tessitura.L’attività è orientata alla produzione di tappeti e plaid in filati pregiati, rifiniti con tecnica ma-cramé, e di borse, sciarpe e preziose lavorazio-ni in merletto su ordinazione. Il laboratorio di arte e cucito realizza anche, in sinergia con il reparto Decorazioni, copriletti, cuscini e tessu-ti per panche e pouff.

Lavorazione ferro battuto artigianale (a mano)

Carpenteria

Infissi - Porte - Serramenti (in ferro a taglio termico e a freddo)

Attività di produzione per linea “IRON” in ferro (prodotti a catalogo di alto design)

Produzione su telai: plaid, sciarpe, tappeti, tappezzerie

Confezioni di cucito per oggettistica varia

Confezione patchwork

Gran parte della produzione è destinata al mercato americano

Addetti

AddettiAltri dati

Attività

Attività

2 volontari

3 collaboratori

25 ragazzi

4 volontari

1 collaboratore

25 ragazzi

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L’agroalimentare.Un cuore fertile.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il settore agroalimentare di San Patrignano poggia su due attività sviluppatesi in contem-poranea con la nascita della Comunità: la vi-tivinicoltura e l’allevamento di bovini, ovini e suini.I due settori sono stati tra i primi centri di for-mazione professionale messi a disposizione dalla Comunità alle persone accolte. Nel corso degli anni, grazie all’esperienza, alle competenze accumulate e all’apporto di pro-fessionalità specifiche del settore, i vini e i formaggi prodotti inizialmente per l’autocon-sumo e, successivamente, per la commercia-lizzazione hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta.In particolare, le etichette Avi, Montepirolo e Noi si sono aggiudicate prestigiosi riconosci-menti italiani e internazionali, mentre l’attivi-tà casearia ha ampliato la propria gamma di prodotti (pecorini, squacquerone, caprini). Inoltre, San Patrignano ha sviluppato un alle-vamento d’avanguardia di suini, caratterizzato da un importante lavoro di recupero e selezio-ne di soggetti della razza autoctona del suo territorio (“mora romagnola”), finalizzato alla produzione di insaccati di qualità e un com-parto di produzione d’olio extravergine d’oliva di assoluta eccellenza, prodotto con olive rac-colte sulla collina riminese, territorio partico-larmente vocato a questa attività, e a Cecina in provincia di Livorno, dove San Patrignano possiede le tenute “Il Paratino” e “San Giusep-pe”, donate da un benefattore.La filosofia del comparto è attuare una filiera corta, ottenendo dalle proprie produzioni pro-dotti di alta qualità, legati al territorio, nel ri-spetto dell’ambiente.

Vigna e cantina.Nell’arco dell’anno, il settore “cantina” si oc-cupa della coltivazione dei vigneti (potatura, legatura, lavori verdi ecc.), delle lavorazioni meccaniche e di quelle vinicole, come la tra-sformazione dell’uva, l’affinamento in legno, l’imbottigliamento e le operazioni di magaz-zino.I vigneti si estendono sulle colline di Coriano (all’interno del perimetro della Comunità) e si affacciano sul litorale riminese, che dista cin-que chilometri in linea d’aria.Oltre cento ettari complessivi, tutti in un unico corpo. Le attività in campagna accompagnano l’evolversi delle stagioni.Si parte, nei mesi invernali, con la potatura delle piante per poi arrivare, a marzo, alla pie-gatura. Seguono la scelta dei germogli e il con-vogliamento della vegetazione.

Quindi le operazioni di diradamento e la ven-demmia, che impegna per circa un mese cen-tinaia di ragazzi provenienti da tutti i settori della Comunità. L’attività in cantina prosegue con l’affinamento (tempo variabile) e l’imbot-tigliamento.Dopo un periodo di riposo, il vino viene eti-chettato e conservato, fino alla spedizione al cliente finale. I vini prodotti dalla Comunità hanno ottenuto, negli ultimi anni, i più prestigiosi riconosci-menti italiani ed internazionali. Nel 2008 sono stati commercializzati l’Aulente Bianco ‘07, l’Aulente Rosso ‘07 (sangiovese), il Vie ‘07 (cru di sauvignon blanc), il Noi ’06 (da uve sangiovese, merlot e cabernet sauvignon), il Montepirolo ’04 e ’05 (da uve merlot, caber-net sauvignon e cabernet franc) e l’Avi ’04 e ’05 (sangiovese in purezza).

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Filiera delle carni. L’allevamento bovino, con suoi 350 capi e 160 nascite l’anno, è un’attività storica della Co-munità. A esso è legata la produzione di latte, in parte utilizzato per gli usi interni e per le lavorazioni del caseificio e, in parte, commer-cializzato.Una quota di capi è destinata alla macellazio-ne (in struttura esterna) e dà luogo alla filiera di carni utilizzate nell’alimentazione quotidia-na. Non va dimenticato l’allevamento di bo-vini di razza chianina di alta genealogia nella sede di Botticella-Novafeltria, costituito da 30 fattrici.L’allevamento suinicolo, invece, comprende 900 capi. Si realizza a ciclo chiuso (ossia dalla nascita alla macellazione e produzione di sa-

lumi) con l’ausilio di metodi compatibili con l’ambiente e con lo sviluppo naturale degli animali, utilizzando alimenti a base di cereali (“pastoni” di farine di orzo, tritello di grano e mais).Le carni sono lavorate in loco e la produzione comprende prosciutti (in media 700 all’anno, avviati per la stagionatura a Parma), pancette, fiocchi, lombate, spalle e cosce.Da quasi cinque anni sono stati inseriti degli esemplari di “mora romagnola”, una specie autoctona allevata allo stato semi-brado, il cui nome deriva dal pelo scuro che la caratte-rizza. Fino agli anni ’50, popolava il versante nord dell’Appennino, nelle province di Raven-na e Forlì. Oggi i capi sono 150 e costituiscono

il nucleo più consistente tra gli allevamenti di “mora romagnola” sul territorio italiano.San Patrignano è in prima linea per il lavoro di recupero e allevamento di questa rara razza e per la produzione e commercializzazione di salumi realizzati con questo tipo di carne.

Tutte le attività della filiera sono orientate alla formazione professionale dei ragazzi. Descrizione della filiera:

allevamento boviniallevamento suini e altre speciemangimificiomacelleria.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?L’AGROALIMENTARE.

Approvvigionamento alimentare settori zootecnici

Stoccaggio delle materie nei silos, dei foragginelle capriate, degli integratori nei magazzini

Miscelazione delle materie prime

Confezionamento dei prodotti finiti in sacchie consegna ai vari settori

3.000 t. mangimi vari all’anno

AddettiQ.tà di prodotto trattata Tipologia servizio

1 volontario

19 ragazzi

Mangimificio.

capi nati all’anno

180capi da macello

220litri di latte

1.260.000

capi totali400

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

180 capi nati all’anno:90 maschi da ingrasso 90 femmine da rimonta e latte

220 capi da macellotra vitelli e vacche a fine carriera

Provenienza ns. allevamenti

Provenienza ns. allevamenti

Provenienza ns. allevamenti

Provenienza ns. allevamenti

No autoproduzione

Provenienza ns. allevamenti

Provenienza ns. allevamenti

770 capi all’anno macellati:500 macellazione 200 salumeria 70 tipo “mora romagnola” per la salumeria

Accudimento capi

Svezzamento fino alla completa maturazione dell’animale

Mungitura capi in lattazione

Mascalcia

Fecondazioni

Cure mediche

Sezionamento bovini

Sezionamento suini da macelleria

Sezionamento suini norcineria

Sezionamento suini norcineria di razza mora romagnola

Lavorazione carni avicunicole

Sezionamento pecore e capretti

Sezionamento agnelli

Lavorazioni di norcineria

Stagionatura prodotti

Allevamento suini in stalla a ciclo chiuso: scrofa - suinetto - leggeri da macelleria e pesanti da norcineria e 150 more romagnole allevate allo stato semi-brado

Stalla: concepita con le migliori tecniche per l’allevamento

400 presenti

1.260.000 litri di latte alta qualità:43% destinato a lavorazioni casearie e consumo interno alimentare. Il resto viene venduto a cooperative

10 capi al mese

30 - 42 capi al mese

19 - 23 capi al mese

4 - 6 capi al mese

A richiesta cucina

48 capi l’anno

300 capi l’anno

700 capi allevati a ciclo chiuso

Addetti

Addetti

Addetti

Q.tà di prodotto trattata

Q.tà di prodotto trattata

Q.tà di prodotto trattata

Altri dati significativi

Altri dati significativi

Altri dati significativi

Tipologia servizio

Tipologia servizio

Tipologia servizio

1 collaboratore

43 ragazzi

1 volontario

2 collaboratori

10 ragazzi

1 collaboratore

20 ragazzi

Allevamento bovini.

Laboratorio lavorazione carni.

Allevamento suini.

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QUALE FORMAZIONE OFFRE?L’AGROALIMENTARE.

Filiera del latte.I formaggi della Latteria di San Patrignano, sono prodotti con una lavorazione e una sta-gionatura completamente naturali e non con-tengono alcun additivo o conservante. Due sono le loro principali caratteristiche: la genu-inità e il sapore.Questi traggono origine dalla qualità della materia prima utilizzata, il latte bovino, ovino e caprino prodotto negli allevamenti della Co-munità, che risulta essere, per caratteristiche organolettiche e nutrizionali, uno dei migliori dell’intera regione.La gamma dei formaggi di San Patrignano comprende le produzioni tipiche della Roma-gna: dallo “squacquerone” alla grande fami-glia dei pecorini, prodotti anche con la tecnica dell’affinamento in barrique a contatto con le vinacce, con fieno o foglie di castagno, nonché affinamento in fosse e miniere di zolfo, nelle diverse stagionature.Vengono prodotte, inoltre, ricotte fresche con latte vaccino e/o ovino e caciotte di mucca stagionate e fresche.La Latteria di San Patrignano si avvale della preziosa collaborazione di Vittorio Beltrami, affinatore in Cartoceto.

Tutta autoproduzione

Metà autoproduzione, metà acquisita da pastore

Trasformazione latte vaccino

Trasformazione latte ovino

Trasformazionelatte caprino

Produzione:60% commercializzato 40% utilizzato per l’interno

Tipologie prodotti:Mucca - freschi (3 tipi) e stagionati (5 tipi) Pecora - freschi (2 tipi) e stagionati (5 tipi) Capra - 2 tipi

550.000 lt all’anno

110.000 lt anno

16.000 lt anno

AddettiQ.tà di prodotto trattata

Altri dati significativi

Tipologia servizio

1 collaboratore

1 volontario

14 ragazzi

Caseificio.

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di mucca8

di pecora7

di capra2

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Apicoltura. Il 2008, ha rappresentato per questo alleva-mento il momento di transizione dalla fase sperimentale, che si è protratta per 4 anni, a quella produttiva, caratterizzata da un au-mento degli apiari e dalla scelta di certificare la produzione come biologica.L’allevamento si avvale di apiari dislocati all’interno della Comunità, sede di Coriano e Botticella e conta complessivamente 60 arnie, con centro di smielatura e confezionamento in Coriano.

Floricoltura

Ortaggi

Olivicoltura

Sviluppo tecniche vivaistiche

95.000 piantine stagionali all’anno

2 ettari

3877 piante

AddettiAltri dati significativi Tipologia servizio

2 volontari

23 ragazzi

Coltivazioni.

Olivicoltura e coltivazioni. Le attività di olivicoltura si svolgono su terreni interni alla sede riminese di San Patrignano e nella tenuta “Il Paratino” di Cecina in Toscana.Èvo e Paratino, le due etichette, sono entrambi extravergini e non filtrati.I due oli si differenziano per cultivar e per zona di coltivazione. Maurino Lucchese, Moraiolo e Frantoio sono le varietà di olive che caratteriz-zano il Paratino, raccolte e molite nella zona di Cecina (LI), dove San Patrignano ha un uliveto di quasi 10 ettari con 400 piante in produzio-ne e 2.800 giovani.Èvo è prodotto da cultivar Corregiolo, Morialo e Rossina (500 piante) e viene coltivato in 6,5 ettari nella zona della Comunità.Aspetto comune è la scelta dei metodi di lavo-razione e coltivazione per rispettare e garanti-re la qualità del prodotto e dell’ambiente.Di conseguenza, tutti i lavori, dalla spollonatu-ra alla potatura, fino alla raccolta sono rigoro-samente manuali. Il settore coltivazioni si occupa, invece, di due filoni di attività: la vivaistica in serra con la produzione di piante ornamentali e floreali e quella orticola con la produzione di erbe aro-matiche e ortaggi, destinati al consumo fresco, in un’area di 8 ettari adiacente la Comunità. In particolare, la coltivazioni degli ortaggi av-viene applicando tecniche di agricoltura bio-logica.

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In un antico casale, completamente ristruttu-rato e arredato con mobili e oggetti della Co-munità, è stato allestito il nuovo punto vendi-ta di San Patrignano. SP.accio si sviluppa su due piani in una zona esterna adiacente all’ingresso e ospita un’area dedicata al design: mobili, complementi d’ar-redo, oggettistica ma anche tessuti, abbiglia-mento e accessori. La vetrina della Comunità è un negozio forni-tissimo, in cui è possibile acquistare prodotti e oggetti realizzati nei laboratori di formazione professionale della Comunità.Sugli scaffali, sono ordinati biancheria per la casa, cornici, candele profumate, piccoli porta-monete, portachiavi e agende.Ciascun oggetto, realizzato a mano, porta con sé il valore dell’impegno con cui è stato pen-sato, lavorato, finito, nell’ottica di insegnare ai ragazzi della Comunità un mestiere utile al reinserimento nella società.Nella sala accanto, un ampio spazio è dedicato a tutti i prodotti agroalimentari: dai vini ai for-maggi, dai salumi alle carni e al pane, al latte e agli ortaggi provenienti dagli orti di San Pa-trignano.

Si tratta di cibi di alta qualità ottenuti con me-todi di coltivazione biologica nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.Al piano superiore, due grandi saloni con cuci-na a vista, affacciati su un terrazzo che guarda le colline romagnole, ospitano la pizzeria “SP & O’Malomm”.Nel menu, pizze realizzate con farine tradizio-nali e biologiche, farcite di soli prodotti DOP e STG. Farina di Kamut, cereali e crusca tosta-ta sono alcuni degli ingredienti, accanto alla piadina romagnola valorizzata da salumi, for-maggi, oli, ortaggi, mieli e vini di San Patrigna-no. La pizzeria è gestita interamente da ragaz-zi della Comunità.

SP.accio.Prodotti di qualità. Umana.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Vite, come la pianta che riveste le colline di San Patrignano. Vite, come le vite al centro della proposta educativa della Comunità.Vite, come le vite dei ragazzi una volta emargi-nati, che qui ritrovano entusiasmo, passione e volontà di cambiare.Non poteva esservi nome più appropriato di questo per il ristorante che la comunità ha aperto al pubblico nel 2008 sulla collina di Montepirolo. Non una semplice locanda, ma una testimo-nianza concreta di riscatto, un manifesto delle potenzialità che persone, una volta emargina-te dalla società, riescono a esprimere e dimo-strare.I prodotti serviti nel ristorante hanno due ca-ratteristiche fondamentali: la genuinità e il sapore.

Questi traggono origine dalla qualità della materie prime utilizzate, legate alla tradizione, all’allevamento, al territorio e che provengono, per la quasi totalità, dal settore agroalimenta-re di San Patrignano. La brigata di cucina è guidata dallo chef stel-lato Fabio Rossi e lo staff del ristorante è com-posto da 15 ragazzi della Comunità che stanno perfezionandosi nella professione di aiutocuo-chi e camerieri in sala.Tre di loro hanno conseguito la qualifica di sommelier.

Posti a sedere: 94Vini: Cantina con 13.000 bottiglieSuperficie:

Piano terra:Sala + cucina: 270 m2 (di cui cucina di 77 m2)Superficie esterna: 160 m2

Piano primo:Interno: 237 m2

Terrazzo: 78 m2

Piano interrato:Salotto: 24 m2

Saletta pranzo: 37 m2

Cantina: 60 m2

Vite.Il gusto che ha un senso.

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La scuderia di San Patrignano nasce nei primi anni ’80 dalla passione e competenza alleva-toriale di Vincenzo Muccioli. Essa si è svilup-pata seguendo l’evoluzione della Comunità, come un luogo pensato per integrare e soste-nere il percorso di recupero e reinserimento sociale dei tossicodipendenti.Il rapporto tra uomo e cavallo, infatti, rappre-senta un eccezionale strumento “terapeuti-co”, in grado di aiutare le persone a superare le difficoltà relazionali tipiche della tossicodi-pendenza e delle condizioni di emarginazione. Allo stesso tempo, esso consente di acquisire un’avanzata formazione professionale nelle specializzazioni lavorative offerte dal settore: groom, artieri ippici, tecnici e assistenti veteri-nari, alimentaristi, maniscalchi.Il processo di razionalizzazione, operato nel corso di questi ultimi anni, ha portato il nume-ro dei cavalli da sella dagli iniziali 150 a circa un’ottantina. Tra essi figurano cavalli da salto in lavoro, giovani promesse, una decina di fat-trici tra cui varie campionesse internazionali e un piccolo parco di stalloni.

La clinica.Diretta dal dottor Andrea Miliani, la clinica dispone di un apparato radiologico, di una ca-mera operatoria con una macchina per l’ane-stesia e di due ecografi. Essa è specializzata in ortopedia del cavallo da salto ostacoli e lavora in collaborazione con importanti centri medici internazionali.

I numeri.La scuderia è costituita da 3 strutture separate e contigue riservate all’allevamento e da una struttura classica per i cavalli in lavoro.1 tondino 12 metri di diametro

1 corridoio mobile di 25 metri per il salto in libertà4 solarium per il governo dei cavalli1 tapis roulant1 maneggio coperto in sabbia 70 x 351 maneggio scoperto in erba 110 x 601 campo prova in sabbia 70 x 50140 box 20 ettari di pascolo1 giostra a 4 posti per movimento cavalli4 ricoveri per cavalli al pascolo80 cavalli complessivamente presenti in scuderia.20 fattrici selezionate, di cui molte con ottime carriere agonistiche alle spalle (Weihaiwej,

Zarina, Sri Lanka, Deka, Baby, Nikita, Ara, Ilissa, Dizzy de Forcil, Kyrha, Lancerina, Berlina)10 nuovi parti ogni stagione di monta25 puledri fra il primo e il terzo anno di vita. Fra questi figli di Nadir, Avenir, Up Market, Indoctro, Contender, Concorde, Diamant de Semilly, Tlaloc M, Lux Z, Atletico, Canturo, Calvaro Z, Horowitz4 soggetti in attività sportiva, nazionale e internazionale4 stalloni per monta naturale: Nadir, Horowitz, Ryon d’Anzex, Up Market20 ragazzi della Comunità svolgono tutte le attività della scuderia e garantiscono una pre-senza costante, 24 ore su 24, in tutto l’alleva-mento di San Patrignano.

La scuderia.Insieme per superare gli ostacoli.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

L’allevamento dell’Aprusa, nato alla fine degli anni ’70, offre una gamma di servizi diversifi-cati: addestramento di base, addestramento specifico riservato agli esemplari che parteci-pano alle esposizioni canine, pensione aperta tutto l’anno.Esso è incentrato su due razze in particolare: i riesenschnauzer e i labrador retriever, soggetti a cui viene riservato un attentissimo lavoro di selezione genealogica e morfologica.La struttura comprende 90 box doppi; la metà sono riscaldati, trenta sono all’aperto e di-spongono di cucce coperte e 20 (di 40 x 8 m) possono ospitare fino a 4 cani ciascuno.Nell’allevamento operano 23 ragazzi in forma-zione e un collaboratore.

Meticci da adottare.Sono 28, di diversa età e taglia, per lo più me-ticci, con l’eccezione di qualche esemplare di razza. Sono i cani senza padrone, abbandonati, che soggiornano nell’allevamento.San Patrignano ha siglato una convenzione con la Provincia a cui hanno aderito alcune amministrazioni comunali impegnandosi a ospitare gli animali che provengono dai canili temporanei esistenti sul territorio provinciale, dopo aver sottoposto gli animali ai necessari trattamenti medico-veterinari. I cani accolti sono in attesa di adozione. I Comuni convenzionati, attraverso la Provin-cia, sono cinque: Cattolica, Morciano, Salude-cio, San Clemente, Montefiore.

I nostri cani.Amici di razza. E non.

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La struttura nasce nel 1978 come mezzo di supporto educativo e lavorativo per i ragazzi della Comunità, perché possano affiancare al proprio percorso di recupero un’attività di for-mazione professionale fondamentale per un pieno reinserimento nella società.In trent’anni di attività le Grafiche San Pa-trignano hanno perseguito costantemente l’obiettivo della crescita e dello sviluppo pro-ponendo una visione del processo produttivo delle arti grafiche a ciclo completo.L’attuale struttura si articola in diversi reparti, autonomi dal punto di vista produttivo, ma perfettamente integrati a livello tecnologico e operativo: il reparto Studio Grafico e Pro-gettazione Web; il reparto Scanner e Gestione del Colore; il reparto Impaginazione e Service; il reparto di Stampa Digitale sia piccolo che grande formato; il reparto di Stampa Offset; il reparto Confezione. Nel laboratorio grafico svolgono la loro attività 16 collaboratori e 40 ragazzi in formazione.Dal 2005 le grafiche Sanpatrignano hanno la certficazione di qualità ISO 9001:2000.

Il Giornale di San Patrignano.Il Giornale di San Patrignano è una rivista mensile con 12.000 abbonati (dati 2008) unica in Italia, che dal 1984 approfondisce, con l’aiu-to della scienza e delle testimonianze di chi ha vissuto il problema della droga direttamente e ne è uscito, il tema della diffusione del con-sumo tra i giovani, seguendone l’evoluzione e le linee di tendenza a livello italiano e inter-nazionale. Accanto a questi temi, uno spazio considerevole è dedicato alle attività e inizia-tive organizzate dalla Comunità: dai convegni alle manifestazioni culturali, dai concorsi ippi-ci alle rassegne enogastronomiche che vedo-no coinvolti tutti i ragazzi di San Patrignano e

costituiscono un fondamentale momento di formazione professionale e di pieno recupero sociale.Il Giornale apre anche una finestra sul mon-do dei giovani e dell’educazione, utilizzando l’esperienza e le conoscenze accumulate nel campo della prevenzione. Il costo annuale dell’abbonamento (10 copie) è 70 euro (40 per l’abbonamento semestrale). La redazione del giornale è curata da 2 giorna-listi professionisti, 1 giornalista praticante e 10 giornalisti collaboratori, supportati, nelle fasi di redazione, impaginazione e fotoritocco, da 3 ragazzi in formazione.

Ufficio Stampa e Settore Editoriale.L’ufficio Stampa intrattiene rapporti costanti con i media italiani ed esteri (quotidiani, siti internet, broadcasting) per quanto riguarda gli aspetti istituzionali, commerciali e di rac-colta fondi.Nel solo 2008, sono stati pubblicati oltre 1.300 articoli relativi alla Comunità sulla stampa italiana e internazionale. Si occupa, inoltre, dell’organizzazione e gestione della comuni-cazione durante gli eventi organizzati a San Patrignano. Il Settore Editoriale cura l’idea-zione e la realizzazione di tutto il materiale di

Grafica, web, editoria.Una Comunità che comunica.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

comunicazione, anche dal punto di vista del copywriting e della creatività.San Patrignano opera in stretto contatto con le agenzie Sudler&Hennessey e Armando Te-sta e dispone di un archivio fotografico che comprende più di 20.000 immagini relative ai 30 anni di storia della Comunità.

La Comunità sul web.www.sanpatrignano.org. è diviso in 7 aree tematiche, identificate ognuna da un diverso aspetto grafico: Comunità, Eventi, Mediacen-ter, Blog, Prodotti e servizi, Food and shop, Sostienici. Nel sito si possono trovare tutte le informazioni riguardanti San Patrignano: le modalità per entrare, le caratteristiche del percorso di recupero, la storia e i risultati rag-giunti.Sono presenti anche tutti gli eventi e tutte le attività in cui la Comunità è impegnata, oltre a una vetrina per i suoi prodotti.È inoltre attiva un’area informativa aggiorna-ta quotidianamente, con notizie provenienti dalla Comunità, video e photogallery. Ogni giorno il sito di San Patrignano è visitato da una media di 600 persone.

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Squisito!, è una manifestazione dedicata ai cultori del buon gusto e del mangiar bene. Chef stellati ed esperti, giornalisti e gourmet si ritrovano in Comunità per definire la cucina contemporanea e tracciare una mappa del gu-sto che supera i confini nazionali. Oltre alla presenza di grandi professionisti, la manifestazione Squisito! ospita anche incon-tri e tavole rotonde al fine di stimolare una ri-flessione sulle possibilità di formazione offer-te dal settore enogastronomico. La rassegna comprende vari eventi contemporanei, dedi-cati alla cultura del vino, al cibo di strada, alla sperimentazione in campo enogastronomico. Essi attirano migliaia di persone e di appassio-nati di cibo di qualità, dando l’opportunità a chi svolge il percorso di recupero di incontrare quel mondo nel quale dovranno reinserirsi. Grazie a Squisito!, infatti, molti ragazzi posso-no misurarsi sul terreno dell’organizzazione, della logistica, dell’ospitalità, del catering, della ristorazione e di tutte quelle attività e mestie-ri che stanno apprendendo e che, un domani, saranno il loro strumento di sostentamento e

di vita.Tutto ciò ha un grande valore educativo, for-mativo e sociale ed è il motivo per cui questa esperienza riveste un valore profondo come strumento di reinserimento sociale e come mezzo per far conoscere sempre di più San Pa-trignano.

La rete GoodFOOD.Parte integrante della rassegna enogastrono-mica di San Patrignano è l’area dedicata agli alimenti prodotti nelle colture alternative a coca e oppio, avviate da UNODC (Ufficio del-le Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine) in Sudamerica ed Estremo Oriente. Visitatori e addetti ai lavori hanno potuto conoscere il pregiato zafferano di Herat della cooperativa afgana DACAAR, i prodotti dei vigneti e dei frutteti coltivati da Roots Of Peace nei campi di Afghanistan e Cambogia prima disseminati di mine, l’alta pasticceria e i panettoni gourmet realizzati in carcere grazie alla Cooperativa Giotto e i marshmallows di Rubicon Programs, organizzazione non profit statunitense.Presente per la prima volta nel 2008, La Selva, azienda messicana che ha rivoluzionato la ca-tena di vendita del caffè, facendo in modo che i proventi del commercio arrivino direttamen-te ai produttori locali senza essere assorbiti dalle multinazionali. L’area del cibo sociale ha ospitato anche il ristorante/scuola Fifteen del-lo chef londinese Jamie Oliver, che trasforma i ragazzi di strada emarginati in professionisti dei fornelli, offrendo loro un’opportunità di ri-scatto e di ritorno alla vita sociale attiva.Quest’attività di estrema utilità, condotta su più larga scala, è stata rappresentata anche dalla Piazza dei Mestieri di Torino, Fondazione che attraverso l’educazione e la formazione professionale consente agli adolescenti in dif-

ficoltà di uscire dal degrado.Area del cibo sociale:

San Patrignano (www.sanpatrignano.org)UNODC – Perù, Birmania e Colombia(www.unodc.org)Mae Fah Luang Foundation(www.doitung.org)DACAAR (www.dacaar.org)Afghan Saffron (www.afghansaffron.com)Piazza dei Mestieri(www.piazzadeimestieri.it)Cooperative Giotto (www.coopgiotto.org)Caffè La Selva (www.laselvacafe.com.mx)Fifteen (www.fifteen.net)Roots of Peace (www.rootsofpeace.org)Sekem (www.sekem.com)Sierra Gorda Biosphere Reserve(www.sierragorda.net)Rubicon Programs(www.rubiconprograms.org)Carpigiani Gelato University(www.gelatouniversity.com)

Patrocini.La manifestazione si è svolta sotto l’egida del-le Nazioni Unite - Ufficio contro la Droga e il Crimine, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, della Regione Emilia Ro-magna, della Provincia di Rimini e in parterna-riato con il Comune di Riccione.

Main sponsor.Poste Italiane, Generali, AutogrillOfficial Car Renault

Gli eventi.Imparare nella pratica. Confrontandosi con la società.

QUALE FORMAZIONE OFFRE?

Squisito!

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Si è svolta dal 18 al 20 luglio negli impianti di equitazione della Comunità la dodicesima edizione del Concorso ippico internazionale “Challenge Vincenzo Muccioli”, che ha visto la vittoria, nel Gran Premio conclusivo, dell’olan-dese Harry Smolders con Walnut de Muze.La manifestazione, che fa parte già dal 2005 della ristretta élite dei concorsi a cinque stel-le, ha un significato sociale che va ben oltre la caratura tecnica di un evento sportivo interna-zionale.

È, infatti, il luogo e l’occasione in cui i ragazzi di San Patrignano possono dimostrare a se stessi, al pubblico che assiste e a tecnici e cavalieri, di aver raggiunto degli obiettivi concreti nel loro percorso di uscita dalla droga. Infatti, ogni aspetto del Challenge, dall’orga-nizzazione alla segreteria, dagli addobbi flore-ali all’ospitality, dagli ostacoli alla logistica, è curato direttamente da loro.Tutto ciò assume un valore particolare se si pen-sa che quegli stessi ragazzi, una volta, erano con-siderati un peso per la società mentre, dopo un percorso di crescita, sono divenuti cellule attive nella stessa società dalla quale si erano esclusi.

Numeri.Addetti 400Barriere 150Box 140Cavalieri 48Cavalli 130Campo gara in erba 110 x 60Campo prova in sabbia 70 x 50Fieno consumato al giorno 8 balle (1,7 t)Groom 45Lettiere in truciolo 700 balleManeggio coperto 70 x 35Ostacoli 44Paglia usata 300 balle (6,2 t)Ragazzi in campo gara 30Superficie totale 10.000 m2

Tribune per il pubblico 2.500 posti a sedere

Patrocini.La manifestazione si svolge sotto l’egida del-la F.E.I. (Federazione Equestre Internazionale), del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Ita-liano), della F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestri), del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia Ro-magna, della Provincia di Rimini e in parterna-riato con il Comune di Riccione.

Main sponsor.Uliveto, Lazard, MediasetOfficial car Renault

Concorso Ippico.Challenge Vincenzo Muccioli.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Esistonoaltre sedi?

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La storia della Comunità di Botticella ha inizio nei primi anni ottanta, con l’acquisto di una grande casa colonica dove i figli dei ragazzi accolti a San Patrignano potessero trascorrere le vacanze estive. Successivamente la struttu-ra si è evoluta e ampliata, sviluppando diverse attività soprattutto nel campo dell’artigianato e dell’allevamento di bestiame. La Comunità si estende su una superficie di circa 130 ettari, buona parte dei quali adibiti a pascolo. Attual-mente sono ospiti circa 90 persone.

Allevamenti.Il settore comprende tre tipi di allevamento: l’ovino, il bovino e il caprino. L’ovino è compo-sto da circa 505 capi da cui si ricavano, in me-dia, 60 mila litri di latte destinati al caseificio di San Patrignano (Rimini). Inoltre, vengono macellati circa 3000 Kg di carne all’anno. L’al-levamento bovino comprende esemplari di razza chianina selezionata per la riproduzione, con 21 fattrici, un toro e una produzione annua di circa 20 vitelli. Nell’allevamento caprino sono presenti 23 fattrici in produzione e un ri-produttore maschio. I 5.000 litri di latte pro-dotto sono anch’essi inviati al caseificio della Comunità madre.

Laboratorio fabbri.Al suo interno si realizzano manufatti di car-penteria e in ferro battuto con la collaborazio-ne di un maestro. La particolarità di questo lavoro sta nel fatto che ogni pezzo è unico, poiché è rigorosamen-te fatto a mano seguendo le antiche tradizio-ni: infatti il materiale viene lavorato utilizzan-do forgia, incudine e martello.

Laboratorio candele.È un laboratorio nato all’inizio del 2001 nel quale vengono prodotte candele d’arreda-mento di tutti i tipi.

Laboratorio decorazione.Nato nel 2006, occupa 12 persone, di cui 5 ra-gazzi e 7 ragazze. I primi sono impegnati in attività di decorazione murale per un’azienda leader in Europa. Le ragazze preparano fiori in legno commercializzati nell’emporio di San Patrignano. Si sta affermando anche la lavora-zione di finitura di mobili e oggettistica.

Parco.Un ettaro di terreno è adibito a parco, con al-beri secolari di castagno da cui viene prodotta una marmellata che costituisce un rinomato fiore all’occhiello della Comunità.

Cucina e forno.La cucina prepara, ogni giorno, 180 pasti; al suo interno 20 ragazzi si stanno specializzando nella qualifica di cuoco, pasticcere e fornaio.

Apicultura.La Comunità di Botticella è circondata da cen-to ettari di terreno per il pascolo e da un bosco di castagni e di acacie. Grazie a queste risorse naturali, è stato avviato un progetto di apicol-tura in collaborazione con un apicoltore affer-mato a livello nazionale.Da un nucleo di 28 arnie, costruite nei labora-tori di falegnameria, sono prodotti a oggi 800 chilogrammi annui di tre tipi di miele: mille-fiori, acacia e castagno. Tutti molto delicati ap-partengono alla serie “MieLodia”. Particolare attenzione viene riservata a tutte le fasi di la-vorazione, dall’estrazione per forza centrifuga all’affioramento, alla filtrazione ed al successi-vo confezionamento.

Affinatura formaggi.In collaborazione con i ragazzi del caseificio di San Patrignano Rimini e con la consulenza di Vittorio Beltrami, è partita da quest’ anno una nuova attività che occupa quattro ragazzi nell’affinatura di formaggi prodotti con il no-stro latte.Grazie all’entusiasmo dei ragazzi e alle condi-zioni climatiche presenti a Botticella e agli im-pianti all’avanguardia, contiamo di ottenere un prodotto di altissima qualità.

Botticella di Novafeltria.Boschi e pascoli.

ESISTONO ALTRE SEDI?

Co

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Nel 1989 San Patrignano ha realizzato, a San Vito Pergine (Trento), una struttura residen-ziale per il recupero dei tossicodipendenti, che oggi ospita 85 ragazzi.Il percorso educativo è lo stesso previsto nella sede principale, come anche lo spirito e i prin-cipi che animano questa realtà.La struttura di San Vito si estende per un etta-ro e mezzo nella zona di Pergine, a 800 metri d’altezza sopra il lago di Caldonazzo. Le attività che vengono realizzate al suo inter-no sono molteplici e coinvolgono tutti gli ospi-ti della Comunità.I settori di formazione professionale, come nella sede di San Patrignano (Rimini), sono orientati al reinserimento sociale delle perso-ne accolte.

Laboratorio di costruzione di telai per bici-clette di alta gamma (Sanpabikes). Si realiz-zano telai con diversi materiali. In particolare, negli ultimi anni il laboratorio si è specializ-zato nella linea “carbonio” realizzando telai tecnologicamente avanzati con i marchi San Patrignano, e lavorando in conto terzi per Carrera, Fondriest, Cinelli, Pesenti , Pegoretti, Corratec. Parallelamente alla linea produttiva si è sviluppata - in collaborazione con la Pro-vincia Autonoma di Trento, il Dipartimento di Materiali Compositi dell’Università di Trento e altri enti del territorio - anche una linea di studio e ricerca oltre una scuola di formazio-ne chiamata Bicidoc, che realizza ogni anno, presso la Comunità, percorsi didattici orien-tati allo studio e all’approfondimento del mondo della bici. Bicidoc si sta affermando sempre di più come punto di riferimento per numerosi appassionati della bicicletta.

Laboratorio di falegnameria. Al suo interno si realizzano manufatti tradizionali in legno e mobili su misura. Inoltre vengono realizza-ti alcuni prodotti in collaborazione con il la-boratorio di falegnameria di San Patrignano (Rimini).Addestramento di cani per l’assistenza ai di-sabili. Nel 1998 la Comunità ha creato una struttura per l’addestramento di cani specia-lizzati nell’assistenza a portatori di handicap. Si tratta di un’attività relativamente nuo-va per il nostro Paese, ma molto diffusa nel mondo anglossassone, dove la “Pet Therapy” è una delle prestazioni offerte dai servizi sa-nitari pubblici. Dopo un addestramento cu-rato dai ragazzi della Comunità, che hanno conseguito la qualifica di addestratore cino-filo, gli animali – alcuni dei quali provengono da canili municipali – sono inseriti in pro-grammi di sostegno per vari tipi di handicap. Il grande entusiasmo, unito alla consapevo-lezza di dover aggregare il più possibile tutte quelle persone che concretamente lavorano nel campo delle Terapie Assistite, ha dato vita nel 1999 al gruppo “Cani da Vita”. San Patrignano intrattiene rapporti di collabora-zione con le associazioni non profit e istitu-zionali che operano in questo campo.Carpenteria in ferro che realizza anche par-ticolari lavorazioni artistiche in ferro battuto.

La cucina della Comunità prepara, ogni giorno, 200 pasti; al suo interno 15 ragazzi si stanno specializzando nelle qualifiche di cuoco, pasticcere, fornaio.Circa 12 ragazze della Comunità sono occu-pate nelle attività di gestione della lavande-ria, nella cucina e nel forno.

San Vito Pergine.Una comunità in bicicletta.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Come avvieneil reinserimento?

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Dopo il percorso, il lavoro.Quando i ragazzi, alla fine del programma educativo, sono riusciti a costruirsi una reale professionalità basata sullo studio, sulla pratica e sull’esperienza acquisita, è importante che possano confrontarsi con quel mondo da cui sono arrivati sconfitti e a cui devono tornare da uomini liberi e pienamente reinseriti.

Nel corso degli anni, San Patrignano ha svilup-pato una rete di rapporti con varie aziende sul territorio e in ambito nazionale, attraverso le associazioni di volontariato collegate.Ciò ha permesso di costruire, in accordo con ogni ragazzo, un percorso individuale di rein-serimento, pur nelle difficoltà provocate dalla congiuntura sfavorevole del mondo del lavoro.Il rientro nella società ha costituito il tema di una recente ricerca, svolta da sociologi dell’Università di Urbino, su un campione di 252 persone che avevano concluso il program-ma da 2-4 anni.I dati ottenuti evidenziano un range di pro-fessioni ampio: ben 135 diverse tipologie di attività a evidenziare il “matching tra l’attività appresa in Comunità e le esperienze, sempre più plurali e variegate, del mercato del lavoro.I ricercatori sostengono che il mix tra forma-zione professionale e le effettive opportunità offerte “ha trovato soggetti capaci di adattarsi alle richieste di flessibilità del mercato del la-voro esterno”.

Più in particolare, il 37% svolge lo stesso lavoro nello stesso posto di prima, il 19% in posti di-versi e il 44% ha cambiato attività. “Non si può non registrare l’elevato livello di autonomia che queste persone dimostrano”, aggiungono i sociologi. “Solo il 33% del cam-pione studiato vive con i genitori e, dei restan-ti 2/3, 115 hanno una famiglia propria, nella più parte dei casi con figli”. Ciò dimostra un human functioning, per utiliz-zare un termine di Amartya Sen, che va oltre il puro reinserimento sociale ma che tocca le stesse possibilità di vita.Sul tema della dipendenza da Comunità, più volte messo in campo dalle critiche, lo studio esclude legami di questo tipo, mettendo in evidenza sentimenti di affetto e gratitudine oltre a “riconoscimento per l’importanza del lavoro svolto a San Patrignano (94% dei casi).

Un progetto per il reinserimento.Le difficoltà nel reperimento di professionalità adeguatamente formate nei settori dell’arti-gianato, della ristorazione e dei servizi, favori-sce la collocazione sul mercato del lavoro dei ragazzi della Comunità che hanno concluso il loro percorso formativo-educativo.In questa ottica, San Patrignano ha realizza-to un progetto per la realizzazione di speci-fici tirocini in alcune aree della formazione professionale. Essi consentono ai ragazzi di prendere confi-denza con l’organizzazione delle imprese e di acquisire una più elevata capacità professio-nale e lavorativa.

Allo stesso modo, le aziende interessate e già in rapporto con la Comunità, sono facilitate nel valutare la professionalità degli stessi ra-gazzi, in vista di una loro possibile assunzione.

Obiettivi. ampliare il ventaglio di aziende con le quali collaborare per il reinserimento degli ospiti della Comunitàmigliorare l’incontro domanda-offerta di la-voro nei settori produttivi e di servizio tipici di San Patrignano (alimentare, agricolo, arti-gianale, fieristico-congressuale e dello spet-tacolo)supportare attivamente i ragazzi nel reinse-rimento lavorativo e sociale, attivando 15 ti-rocini nella transizione al lavoro assistere individualmente i tirocinanti in tut-te le fasi dell’inserimentogarantire un supporto economico agli ospiti avviati al tirocinio attraverso la corresponsio-ne di una borsa lavoro, per permettere loro di soddisfare le prime esigenze connesse all’in-serimento sociale.

COME AVVIENE IL REINSERIMENTO?

797ragazzi reinseriti

ultimi 5 anni

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Comunità

Arcipelago

Contattipersonali

La cooperativa offreai ragazzi che hanno concluso il percorso opportunità di reinserimento come imprenditori autonomi

Attraverso rapporti consolidaticon aziende, enti e associazionisi delinea un percorso di reinserimento,a volte in località diverse da quelladi provenienza del ragazzo

UfficiLavoroCentri

La Comunità intrattiene rapporti di collaborazione con uffici di collocamento pubblici e agenziedi lavoro interinale

Associazioni

La rete collegata a San Patrignano svolge, in molte regioni italiane,un ruolo di reinserimento lavorativo per i ragazzi che hanno concluso il percorso di recupero

Attivitàcollegate

alla Comunità

Dopo aver concluso il percorso, i ragazzi svolgono attività lavorative remunerate,nel ristorante “Vite”e nel negozio “SP.accio”, doveè attiva anche una pizzeria

Tirociniformativi

Essi consentonodi prendere contattocon l’organizzazionedelle imprese e di acquisire una più elevata capacità professionale

Serviziocivile

Progetto di reinserimento della durata di un anno da svolgersi attraverso l’espletamento del servizio civile alla società

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La cooperativa Arcipelago.Imprenditori di sé stessi.

COME AVVIENE IL REINSERIMENTO?

I ragazzi, tutti formati a San Patrignano e regolarmente assunti, svolgono diverse attività.Il lavoro spazia dalla lavorazione artigianaledel ferro battuto all’installazione di impianti idraulici, dalla realizzazione di armadi su misuraalla decorazione e tinteggiatura civile e industriale.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Promuovere e sviluppare l’artigianato di qua-lità; aiutare i ragazzi di San Patrignano che hanno concluso positivamente il loro percorso a trovare un occupazione; offrire a imprese e privati il patrimonio di serietà e professionali-tà consolidato nei laboratori della Comunità: questi, in sintesi, gli obiettivi della cooperativa Arcipelago, fondata nel 2001 a Sant’Andrea in Besanigo, nel Comune di Coriano. Si tratta di un’esperienza unica in Italia: un re-altà nata dall’esigenza di fornire uno sbocco di lavoro professionalmente valido e – soprat-tutto – concreto, nell’ottica del pieno reinseri-mento sociale e del ritorno a pieno titolo nella società.I ragazzi di Arcipelago, tutti formati a San Pa-trignano, eseguono attività diverse: dalla car-penteria alla lavorazione artigianale del ferro battuto, dai montaggi alla manutenzione, dall’installazione di impianti idraulici, termici e di condizionamento alla decorazione e tin-teggiatura civile e industriale.Oggi, il 70% delle lavorazioni portate a termi-ne hanno per committente l’industria e il re-stante 30% il privato. Per quanto riguarda l’edilizia civile, i professio-nisti della cooperativa sono spesso coinvolti da arredatori e architetti d’interni per l’esecu-zione di lavori particolari e su misura. L’organizzazione del lavoro è elastica, cioè stu-diata in modo tale che tutti, pur avendo delle competenze specifiche, siano in grado di con-centrarsi, se necessario, su un’unica attività. Ernesto, Marco, Roberto, Pasquale, Antonio, Rocco sono alcuni dei nomi dei ragazzi della cooperativa.

C’è chi proviene dal laboratorio del ferro bat-tuto di San Patrignano, chi invece da quello dei muratori e dei falegnami, chi dall’ufficio tecni-co della Comunità.Tutti hanno ricevuto negli anni una formazio-ne completa e, una volta concluso il percorso, si sono lanciati nella nuova attività. La pratica sul campo, con l’apprendimento di tutti i trucchi del mestiere, ha fatto il resto. Oggi, Arcipelago è una realtà in rapida espan-sione, orientata ad ampliare sempre di più la gamma dei servizi offerti al pubblico.I ragazzi che fanno parte della Cooperativa Arcipelago sono 15, di cui 4 sono volontari e 11 soci lavoratori. Dei soci lavoratori, oltre il 90% appartiene a categorie svantaggiate.

Ferro battuto e carpenteria in ferro.Carpenteria pesante in officina. Basamenti di macchine, argani per gru ecc.Costruzione di ringhiere, scale, balconate, ve-trate e lavorazioni inerenti alle opere ediliRinghiere in ferro battuto, gazebi, pensiline e opere su disegno architettonico

Decorazioni e tinteggiatura.Tinteggiatura di nuovi fabbricati civili, re-

stauro di esistentiDecorazioni e stucchi su disegno

Elettricisti.Impianti elettrici civili e industrialiAutomazione cancelliCostruzioni di quadri per macchinari su pro-getto ingegneristico

Strutture in legno masselloe lamellare su misura.

Esecuzione di gazebo, pensiline, porticati, ga-rage, montaggio di tetti e case in legno per conto terzi.Realizzazione di armadi e mobili su misura

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Voli volati.Racconti di ragazzi che hanno spiccato il volo.

Tornare a casa è, forse, il momentopiù difficile. Ti senti carico e puoi pensaredi mangiarti il mondo.Ma sai anche che, se non ti sorvegli,è il mondo che può mangiare te.A volte, non vedi l’ora di affrontare la vita “fuori”. A volte, invece, ti può prendere l’insicurezza e hai paura di rompere quel cordone ombelicale grazie al quale sei rinato.Eppure, sei pronto. Lo hai capito da millecose attorno: lo sguardo degli altri,le responsabilità che hai imparato a prenderti, il lavoro che hai scelto per domani.Non c’è più la nebbia di una volta.Sai che sarà difficile, che gli scogli saranno tanti e tante le amarezze e le delusioni.Ma sai anche che ce la potrai fare.In fondo, sei stato in una palestra dovehai capito, nelle piccole e grandi cose, il sensoe la concretezza della vita.Sei consapevole: è arrivato il momentodi incominciare a volare.

Tornare a casa è,più difficile. Ti sedi mangiarti il mMa sai anche cheè il mondo che pA volte, non vedi“fuori”. A volte, il’insicurezza e hacordone ombelicEppure sei pront

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Gianluca, avvocato.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il celebre salotto del Teatro Parioli. Maurizio Costanzo che intervista gli ospiti, in una delle rare sere in cui ero a casa, davanti alla TV. Nel 1991 avevo 27 anni, molti amici, ragazze, e soldi abbastanza per cavalcare la movida bolognese. Ero una di quelli che la vita se la bevono, o se la tirano. Comunque quella sera ero a casa, e la TV era accesa. Vincenzo Muccioli parlava pacato e fermo, in un modo che era difficile eludere, e ancora oggi, a distanza di anni, continuo a ricordare quel momento come una prima indicazione di un percorso possibile.Poi ho spento la TV.Mesi dopo, con una laurea in giurisprudenza in tasca e il buio dentro, Muccioli l’ho incontrato davvero. E sono entrato a San Patrignano. In un indissolubile intreccio di “praticantato” umano e professionale, iniziò la mia esperienza nell’ufficio legale della Comunità. Un periodo intenso in cui, tra cause, processi, e battaglie importanti, giorno dopo giorno, combattevo anche la mia. Fu soprattutto durante i processi a Vincenzo Muccioli, lavorando a fianco di grandi professionisti, che sentii crescere in me una passione e una determinazione che prima non conoscevo.“Diventerai un bravo avvocato” aveva pronosticato Vincenzo all’inizio del mio percorso. Per lui, per Andrea, con cui ho stretto una profonda amicizia, per tutti quelli che hanno creduto in me, ma soprattutto per me stesso, lo sono diventato davvero. Sotto l’”albero magico”, come mi piace chiamare quel luogo – reale e simbolico insieme – sono diventato avvocato penalista.Per anni ho continuato a essere il responsabile legale di San Patrignano e tuttora collaboro con la Comunità. Oggi insegno all’università, dove cerco di trasmettere la lezione che ho imparato, in quegli anni intensi di formazione e trasformazione. Attraverso l’Osservatorio Carcere mi occupo dei diritti e delle condizioni di vita dei detenuti, perché so che solo dalla dignità puònascere il riscatto. E dal mio studio bolognese, affacciato sulle stesse strade della mia giovinezza, non c’è giorno in cui non pensi, tra processi, arringhe da preparare e persone da ascoltare, a come è importante aver vinto le proprie battaglie, per poter combattere quelle degli altri. E a come è importante non averle combattute da solo.

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Francesca, gallerista.

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Ingarbugliata lo ero parecchio, fatta di fili interrotti e di nodi, che appena provavo a scioglierli, diventavano ancora più stretti. Un gomitolo di rabbia, confusione e dolore. Che sia questo il motivo per cui, a San Patrignano, mi hanno affidato al settore “Lana”, non lo so, ma a me piace pensarlo. Ci ho messo tanto, e non è stato facile. Il “cosa ci faccio qui” che spuntava all’improvviso, e la tentazione di andarmene. La nostalgia di casa, che in certi momenti era tagliente come un coltello. E i miei anni giovani e disperati, che tornavano e mi trascinavano in luoghi bui. Ci ho messo tanto. Però a poco a poco, mentre imparavo a tessere, a cucire, a ricamare e a ordinare per trame geometriche e regolari i fili colorati, imparavo che era possibile dipanare anche i miei di fili e districare i miei, di nodi. E iniziai a crederci, che tutti i pezzetti della mia storia potessero trovare un loro senso. Proprio come un patchwork composto da una singolare armonia di stoffe scure, di stoffe chiare, e di colori che a volte stridono tra loro.Accanto a me c’era Maria, la responsabile del settore. Guida, riferimento, stella polare, che – ferma e affettuosa – non mi abbandonava mai e che, ancora oggi, sente a distanza i miei stati d’animo in un modo istintivo e misterioso. C’erano tutti quelli che, in quei primi mesi così confusi, mi ridavano forza ogni volta che volevo mollare. C’erano gli altri ragazzi. E, anche se sembra banale, c’ero io, finalmente, e quello che sentivo. Amicizia, fiducia, affetto, amore. Parole che erano gusci vuoti, luoghi comuni frequentati per sbaglio, ora iniziavano a riempirsi di senso e di verità. Tessevo emozioni al telaio, per rivestire i miei luoghi interiori.Nel luglio 2004, il mio patchwork era pronto. E fuori c’era il mondo, come lo avevo lasciato. La paura che i miei fili non fossero abbastanza forti, che il tessuto si strappasse, mi ha accompagnato per un po’.Poi ho smesso di aver paura. Oggi, in un luogo mio, nel centro di Rimini, raccolgo, accosto ed espongo piccoli tesori di creta, di metallo, di legno, oggetti fatti a mano da artisti nascosti o conosciuti, oppure progettati da me. Ogni oggetto parla una sua lingua, e insieme parla anche la mia,perché nel lavoro, come nella vita, non ho più smesso di cucire insieme emozioni,ricordi, desideri, storie.E il filo, invisibile e forte, è quello che unisce il presente al passato, e sempre mi legaa quel luogo dove ho imparato a sciogliere i nodi, e a trasformarli in ricami.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Giordano, odontotecnico.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Sono un osso duro, uno che quando si mette in testa di fare una cosa, non c’è santo che tenga, la deve proprio fare. Perché intanto lo so, che tutto è possibile.Questo l’ho capito tanti anni fa, quando ho chiuso per sempre con la droga. Se sei riuscitoa smettere, allora non devi più avere paura di niente, mi sono detto. Avevo iniziato come tanti. Alla fine degli anni 70, Rimini era la capitale del divertimento: discoteche, feste, trasgressione. E canne, un mare di canne. Se non fumavi non eri nessuno. Mettici che ero giovane, mettici qualche problema familiare e un bel po’ di confusione.Dalle canne sono passato ad altro, fino a trovarmi nei guai. La prima cosa che mi ha detto Vincenzo, quando entrai a San Patrignano è stata: “sei troppo giovane per lavorare, tu devi studiare”.Non è che fossi molto dell’idea in quel momento. A 20 anni rimettermi sui libri?La vita mi ha dimostrato – e continua a farlo – quanto Vincenzo avesse ragione. Ripresi a studiare, per diventare odontotecnico. A chi mi chiede se ho avuto delle crisi, dei momenti di rimpianto per la mia vita di prima, rispondo che è stata molto dura, certo, ma che a San Patrignano sono stato felice. Finito il percorso, mi sono diplomato e, a Prato, dove la mia famiglia si era trasferita, ho iniziatoa lavorare in uno studio mio. Così è stato per anni, prima di diventare odontotecnico ospedaliero, e di capire che le protesi e gli apparecchi non mi bastavano più. È stato proprio il contatto con i pazienti, all’ospedale a farmi scoprire la direzione a cui tendeva il percorso iniziato sulle colline di SanPatrignano. Io sono fatto per aiutare gli altri, per prendermene cura e per restituire, in qualche modo, quello che ho ricevuto allora. Così mi sono rimesso sui libri, a 48 anni, stavolta.Diventerò infermiere. Non importa se questo vuol dire fare le notti sui libri, conciliarestudio, vita e lavoro, macinare esami, vivere giornate in cui le ore non bastano mai. L’ho detto subito: a San Patrignano, tanti anni fa, ho imparato che tutto è possibile.

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Andrea, tecnico delle luci.

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Passare dal buio alla luce non è facile come accendere una lampadina. Il circuito è un po’ più complesso. Quando sono entrato a San Patrignano - molto di malavoglia, a dire il vero - avevo chiesto di occuparmi di cavalli. Niente da fare. Per me era stato deciso un settore diverso.- “Ma io non ne so niente di Regia”.A smanettare con cavi e fili scoperti, però, ero abituato. Facevo l’ elettricista, prima del militare.Tornato dalla naja, ero una persona diversa. Come se qualcosa mi si fosse spento dentro.È da lì che ho cominciato a esagerare.- “Imparerai”. E così è stato. Non solo a fare i montaggi video, a utilizzare le apparecchiature,le luci, i mixer. Ho imparato che l’entusiasmo si poteva di nuovo accendere, e che quel lavoro così imprevisto poteva darmi un equilibrio che credevo di aver perso per strada.Mi ci è voluto un po’ di tempo per capirlo, e l’aiuto di molte persone. Almeno all’inizio, la mia era un’energia intermittente, con cali bruschi di corrente. L’ho detto, non è come accendere una lampadina.Graduale è stato anche il mio avvicinamento al fuori. Occupandomi del service degli spettacoli di SanPatrignano, ho iniziato a girare per l’Italia. Così, tra piccoli passi e lunghe distanze,ho capito che ero pronto a uscire davvero. Da allora, continuo a trasformare l’energia in luce e in suono, per gli spettacoli e i concerti nei teatri di tutte le città. È un po’ stancante essere sempre in giro, ma che questa sia la mia strada ne sono sicuro. Perché la corrente che mi ha portato fin qui non ha più smesso di alimentarmi e mi scorre dentro.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Pamela, studentessa.

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Un biglietto di sola andata in tasca e poche ore che mi separavano da Milano, ultima destinazione di un’estate alla deriva. A 21 anni ero già piuttosto esperta di vita spericolata, però quel viaggio era diverso dagli altri, un po’ un punto di non ritorno. Così, quando a casa trovai ad aspettarmi, oltre ai miei genitori, anche le persone di un’associazione per i ragazzi a rischio, non mi scomposi più di tanto, certa che niente e nessuno mi avrebbe trattenuto. Invece a volte basta un attimo, e succede quello che credevi impossibile.Di colpo, non so neanche io perché, mi vidi già alla stazione, con due treni davanti.Di uno conoscevo la destinazione. Dell’altro no. In quel momento mi è scattato qualcosanel cervello e, per farla breve, ho stracciato quel biglietto.Quando iniziai a lavorare nel settore dell’organizzazione eventi, a San Patrignano, mi divenne chiaro il significato della mia scelta di allora.Organizzare non è semplice. Bisogna lavorare in gruppo, fare in modo che tutto funzioni, reggere lo stress, sapere cosa fare e come farlo. Mettersi alla prova. Ho capito di averne la forza e la determinazione, e forse anche il talento. Così, proprio io, che avevo preso il diploma non so neanche come, tra fughe, bocciaturee assenze, mi sono iscritta all’università. E questa era veramente una direzione sorprendenteper me. L’ultimo periodo a San Patrignano è stato intensissimo, tra gli esami, il lavoroagli eventi e un’esperienza in giro per l’Italia a raccontare nei teatri la mia storia.Poi sono tornata a Modena, dai miei.Oggi non so ancora bene dove mi porterà quel treno. Probabilmente organizzare eventi sarà davvero il mio lavoro, magari invece farò altro. Ma, qualsiasi cosa diventerò, so che dipenderà dal binario che ho scelto quel giorno e dalle stazioni che ho attraversato.E soprattutto dai compagni di viaggio che ho incontrato nel percorso.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Cosa fa perla prevenzione?

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COSA FA PER LA PREVENZIONE?

Ascoltare, sostenere, educare. Il disagio giovanile riguarda, ormai, centinaia di migliaia di famiglie.

132

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Inizia con il naturale malessere dell’adole-scenza e con il bisogno di essere accettati da-gli altri, prosegue con il primo contatto con la marijuana e con la falsa sensazione che grazie a essa si è migliori, va avanti con la ricerca di nuove emozioni, di uno sballo più forte come quello dell’ecstasy e della cocaina, finisce ine-sorabilmente con gli psicofarmaci per calmar-si e con la “mamma” di ogni drogato: l’eroina.Molti, dopo le prime esperienze, si fermano, ricominciano a crescere, scelgono altre strade puntando sulle proprie capacità e potenziali-tà. Per altri, i più fragili, i più immaturi, quelli con meno punti di riferimento e opportunità educative, si apre una strada drammatica, a volte senza ritorno. Di fronte al problema della droga, la stragrande maggioranza delle famiglie scappa, perché met-te in discussione alle radici il ruolo genitoriale.Si banalizza e si sottovaluta il problema, fin quando esso non esplode, irrompendo nella vita in tutta la sua drammaticità: solo allora i genitori si rendono conto del disastro cui stan-no andando incontro e cercano, tardivamente, di correre ai ripari.Di chi è la responsabilità di questa cecità, di questa incapacità di riconoscere il naturale malessere degli adolescenti e fare in modo che non si trasformi in disagio? Di tutti noi o, meglio, di ognuno di noi.Ogni volta che rinunciamo ad ascoltare nostro figlio, ogni volta che gli sbattiamo in faccia la nostra abissale distanza dalle sue esigenze e

dai suoi bisogni, ogni volta che ci mostriamo incapaci di essere per lui un esempio, stiamo lavorando perché si allontani da noi e da se stesso. Lo spingiamo, cioè, a voler essere un al-tro o a non volere essere nulla. San Patrignano non è composta da scienziati, ma da semplici educatori.Da educatori sappiamo che per prima cosa dobbiamo trasmettere il senso del limite, di ciò che è lecito e di ciò che non lo è, di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, e farlo attra-verso la testimonianza del nostro esempio concreto.Questo è il motivo per cui, ormai da tanti anni, ospitiamo migliaia di studenti che vengono a visitare la Comunità e cerchiamo di dare il no-stro contributo, come leggerete nelle pagine seguenti, in centinaia di scuole sparse su tutto il territorio nazionale.

a il no-gine utto

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Indagine Ipsos per San Patrignano

“Genitori e figli allo specchio”.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?

D.17 - Se Lei dovesse definire gli adolescenti di oggi, li definirebbe:

D.18 - SecondoLei i suoi figli sono:

molto educati

abbastanza educati

poco educati

per niente educati

non saprei

Base: Totale campione genitori

Il campione del rapporto.

Campione quantitativo: 840 genitori di ragazzi tra 12 e 18 anni, 202 ra-gazzi tra 12 e 18 anni, 239 ragazzi tra 12 e 18 anni che frequentano i Centri 2you. Campione qualitativo: minigruppo genitori ragazzi delle me-die, minigruppo genitori ragazzi superiori.Padri e madri incerti, insicuri, in difficoltà, incapaci di lottare contro una società che sembra proporre ai loro ragazzi modelli negativi. Genito-ri deboli nel ruolo educativo. Adulti spaventati, prima di tutto dalla dro-ga, che vedono come un “male assoluto” senza distinzioni tra sostanze. È un quadro amaro, a tratti deprimente e sconcertante, quello emerso dall’indagine “Genitori e figli allo specchio”, condotta per San Patrignano dall’Ipsos Public Affairs nell’ottobre del 2008.

Il complesso dei migliori.

Il 93% degli interpellati considera i propri figli molto o abbastanza educa-ti, contro il 25% di educazione attribuito ai figli altrui. Un’auto-assoluzione che nasconde però una profonda insicurezza. A una richiesta di acqui-stare qualcosa il 30% dei genitori cede immediatamente, incapace di pronunciare la parola no. E un terzo di loro teme che il futuro non offra ai propri figli grandi opportunità.

Molto + abbastanza educati 25% 93%1,8

19,323,3

74,056,6

6,016,7

1,6 0,6

D.11 - Nella maggior parte dei casi, quando mio figlio mi chiede di acquistare qualcosa:

Nella maggior parte dei casi, quando chiedo ai miei genitori di acquistare qualcosa:

non l’acquisto

cerco di legare l’acquisto ad un premio/merito

temporeggio, ma poi cedo

lo acquisto subito per evitare inutili lamenti

non l’acquistano

cercano di legare l’acquisto a un premio/merito

temporeggiano, ma poi cedono

lo acquistano subito per evitare inutili lamenti

Base: Totale campione

Genitori

Adolescenti

70%

61% 59%

30%

39% 41%

3,7

413,8

66

5745

28,3

34,2 29,7

2,2

4,5 11,7

Genitori

Popolazione adolescente

Adolescenti 2you

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Base: Totale campione genitori 840

Età: l’evoluzione dei genitori.

Dall’indagine qualitativa, svolta su due minigruppi di genitori con figli in età compresa tra i 12 e i 18 anni, sono emersi alcuni dati significativi. I genitori più giovani sembrano avere un rapporto migliore con i figli: pre-valentemente donne under 44, con figli di 13-14 anni, di livello culturale e professionale superiore alla media, trascorrono almeno tre ore al giorno con loro e li stimolano e coinvolgono in un rapporto partecipativo. Hanno fiducia nella scuola e nel futuro. Invece, gli over 45, con figli tra i 14 e i 18 anni, appaiono, in misura maggiore, “disorientati e timorosi”: percepisco-no i figli lontani e più interessati alla compagnia dei coetanei e tendono a considerarsi poco adeguati e non sostenuti dalla scuola.

Anche i figli cambiano…

I figli sono, inevitabilmente, lo specchio di questo meccanismo di gradua-le separazione. I 12-13enni risultano prevalentemente “protetti e attivi” (63%), cioè membri di una famiglia “felice” e “tranquilla”, in cui più di tre ore al giorno sono condivise; quindi, ragazzi attivi, con amici, che oltre al successo coltivano solidarietà, rispetto, curiosità ed onestà. Dai 14 ai 18 anni però cresce la quota di soggetti “isolati e sfiduciati” (37%): meno attivi, raramente frequentano centri di aggregazione pome-ridiana e passano più di tre ore al giorno davanti alla televisione. Anche la scuola non li stimola (non a caso si sentono inadeguati come figli). Defini-scono la famiglia, con cui si confidano e condividono poco, “nella media” o “con qualche problema”.

Genitori e droga.

I genitori sono terrorizzati dalla droga, vista da almeno l’85% come il peri-colo principale (seguita dal bullismo e dalla mancanza di relazioni signifi-cative) senza distinzione tra sostanze più pesanti o cosiddette “leggere”. L’unica differenza è che la maggioranza (53%) che in caso di problemi di eroina e cocaina si rivolgerebbe alle comunità di recupero, se il figlio fa-cesse uso di cannabis si riduce al 30,4%, superata da medico di famiglia e psicologo.

D.21 - Quale delle seguenti affermazioni riflette maggiormente le Sue opinioni in merito alla droga?

Metto sullo stesso piano droghe leggere e droghe pesanti: sono entrambe pericolose

Se usate con moderazione le droghe

leggere non sono pericolose

Non saprei

85,8

12,1 2,1

D.21B - Se scoprisse che Suo figlio fa uso di hashish o maijuana (detti spinelli o canne) si rivolgerebbe a qualche struttura per avere informazioni?

D.23 - Se Suo figlio manifestasse problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti (droghe pesanti) a chi si rivolgerebbe per avere infromazioni?

no

69,8%

30,2%

Alle comunità terapeutiche

Al medico di famiglia

Ai SERT (USL)

A uno psicologo

Ad amici e conoscenti

Ai genitori/ la famiglia

Non saprei

53,0

46,9

genitori

41,7

37,4

7,0

5,5

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Sballo perché?

Per adulti e ragazzi intervistati, chi fa uso di droga “fugge dalla paura di affrontare una realtà difficile”: è la risposta del 54,8% dei genitori, del 51% degli adolescenti, del 38,5% dei ragazzi che frequentano 2you, dove cresce significativamente la motivazione “mancanza di sostegno della famiglia” (46%, contro il 35,2% dei genitori e il 43,1% del campio-ne generale dei giovani) e anche il “bisogno di annullare una sofferenza interiore” (32,2%, contro il 26,4% e il 31%).

COSA FA PER LA PREVENZIONE?

D.24 - Qual è secondo Lei il motivo principale che spinge un/a ragazzo/a a drogarsi? E poi quale altro? D.24 - Qual è secondo Lei il motivo principale che spinge un ragazzo a drogarsi? E poi quale altro?

Base: Totale campione

La paura di affrontare una realtà difficile

Il bisogno di condividere un’esperienza con i pari

La mancanza di sostegno da parte della famiglia

Il bisogno di annullare una sofferenza interiore

Curiosità

Altro

Non sapreiGenitori Popolazione

adolescente

Adolescenti 2you

54,8

48,9

35,2

26,4

1,7

1,9

51,0

38,5

32,2

31,0

43,1

46,0

29,7

32,2

1,5

0,4

5,5

1,6

8,4

10,5

4,8

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L’isolamento dei genitori.

I genitori dicono di voler trasmettere ai figli come valori soprattutto soli-darietà e rispetto (76,3%), ma a loro avviso la società propone prevalen-temente (76%) successo e potere, che finiscono così per predominare nelle aspirazioni dei giovani (82,2%). Ci sarebbe però da chiedersi da chi è costituita questa collettività amorale, se non dagli stessi genitori che in-fatti ammettono di proporre ai propri figli proprio la posizione economica e l’immagine in misura molto consistente: il 59%.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Indagine Ipsos per San Patrignano

“Genitori e figli allo specchio”.

D.14 - Più di ogni altra cosa vorrei che mio figlio/a avesse: D.15 - In generale quali sono secondo Lei i valori che la società attuale propone ai ragazzi adolescenti?

Base: Totale campione genitori

SOLIDARIETÀ E RISPETTO

il rispetto degli altri

curiosità

apertura verso il prossimo

disciplina

una spinta verso la solidarietà

SUCCESSO/POTERE

gli strumenti per avere una buona posizione economica

possibilità di emergere

successo

buona reputazione

buona immagine

relazioni influenti

INTEGRITÀ MORALE E INTEGRAZIONE

integrità morale

spinta all’integrazione

CURIOSITÀ E ONESTÀ INTELLETTUALE

onestà intellettuale

amore per cultura

non saprei

Valori personali

Genitori

Valori società

76,3 28,3

54,1 6,3

12,4 11,8

18,7 6,4

15,9 4,6

6,1 6,7

59,7 75,9

29,6 24,3

19,3 27,2

16,4 54,3

13,3 5,8

4,5 33,2

1,3 36,1

50,7 12,4

19,5 4,4

1,9 8,8

44,0 8,0

30,2 4,5

19,1 4,1

0,6 14,6

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COSA FA PER LA PREVENZIONE?

La scuola, i figli, i genitori.

Sull’offerta scolastica le risposte sono allineate. Oltre la metà dei geni-tori la ritiene adeguata alle esigenze dei figli ma oltre il 40% di entrambi non ha fiducia nei professori e un terzo circa ritiene che non sia di sti-molo nel percorso di scoperta.Una diffidenza diffusa, in cui la scuola viene percepita come lontana dai bisogni reali degli adolescenti e impermeabile agli stimoli: il 90% dei genitori ritiene che dovrebbe educare ai sentimenti e non solo alla

cultura; il 30%, con ancor più forza, che il suo compito principale non sia “dare un’istruzione”.

% molto + abbastanza d’accordo % molto + abbastanza d’accordo

Base: Totale campione

a) Il ruolo della scuola è principalmente quello di istruire

b) La scuola dovrebbe educare ai sentimenti, non solo alla

cultura

c) Ho fiducia nei professori

d) La scuola stimola mio figlio/a nel suo percorso di

scoperta

a) Il ruolo della scuola è principalmente quello di istruire

b) La scuola dovrebbe educare ai sentimenti, non solo alla

cultura

c) Ho fiducia nei professori

d) La scuola mi stimola nel mio percorso di scoperta

Adolescenti 2you

Popolazione adolescente

75,7

73,2

Genitori Adolescenti

65,5

90,5

59,4

64,7

84,7

76,2

54,5

39,3

64,9

49,0

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

educare ai sentimenti

solo educare

solo istruire

né istruire, né educare

Il ruolo della scuola secondo i genitori:

59%32%7%2%

...istruire ed educare ai sentimenti

...né istruire, né educare ai sentimenti

...istruire e non educare ai sentimenti

...educare ai sentimenti e non solo istruire

5932

7

2

Indagine Ipsos per San Patrignano

“Genitori e figli allo specchio”.

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COSA FA PER LA PREVENZIONE?

I genitori e i centri 2you.

Plebiscitaria la quota di genitori, l’87%, che ritiene utili per prevenire tossicodipendenza e disagio i centri pomeridiani del genere 2you, che il 71% vorrebbero fossero frequentati dal figlio. Più contenuta la propen-sione a parteciparvi degli adolescenti (48%). I 20 centri 2you sono stati realizzati da San Patrignano insieme ad altre 8 realtà di volontariato e di privato sociale del nostro Paese, per rispondere ai fenomeni di dispersio-ne scolastica, emarginazione e uso di droghe tra i giovani.

D.8 - In alcune città esistono centri di attività pomeridiane per ragazzi dove trovarsi a stare insieme con la supervisione di un tutor: all’intreno di questi centri i ragazzi ricevono supporto per lo studio, giocano, realizzano attività manuali o semplicemente stanno insieme.

Se nella tua zona fosse disponibile un centro con queste caratteristiche ritieni che lo frequenteresti?

Se nella Sua zona fosse disponibile un centro con queste caratteristiche Lei ritiene che consiglierebbe a Suo figlio di frequentarlo?

D.9 - Lei ritiene che la diffusione di questi centri sarebbe utile per prevenire l’uso di sostanze stupefacenti o forme di devianza come il bullismo?

Probabilmente sì

Certamente sì

Probabilmente sì

Certamente sì

Base: hanno figli che non frequentano

Base: Totale campione genitori

Genitori

71,7%

49,0%48,6%23,5

37,335,848,2

11,812,8

Genitori Popolazione adolescenti

Adolescenti 2you

Genitori 87,541,1 46,6

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Giovani, TV e tempo libero.

Secondo i genitori i ragazzi passano davanti alla TV circa un’ora e mezza al giorno, un tempo che i diretti interessati dichiarano persino superiore (104 minuti) e prossimo alle due ore quotidiane. Fra le altre attività del “tempo libero”, le due generazioni concordano nell’indicare internet come la più frequente, mentre poco più della metà pratica uno sport e ben un quarto dei ragazzi non frequenta gli amici fuori dall’orario scolastico, “in-quietante segnale di isolamento, sociale ed emotivo”.

D.6 - Quali attività svolge Suo figlio/figlia nel tempo libero? D.6 - Quali attività svolgi nel tempo libero?

Numero medio attività svolte: (esclusi TV, videogiochi e musica)

Naviga in internet

Ascolta musica

Frequenta i suoi amici

Guarda la televisione

Pratica uno sport

Legge

Aiuta nel lavori domestici

Pratica un hobby

Suona uno strumento

Volontariato

Gioca con videogiochi

Pratica canto

Pratica danza

Frequenta centro 2you

Altro (specificare)

Non saprei

Navigo in internet

Ascolto musica

Frequento i miei amici

Guardo la televisione

Pratico uno sport

Leggo

Aiuto nel lavori domestici

Pratico un hobby

Suono uno strumento

Volontariato

Gioco con videogiochi

Pratico canto

Pratico danza

Frequento centro 2you

Altro (specificare)

Non saprei

Popolazione adolescente

Adolescenti 2you

84,7 83,7

83,783,4

3,7 3,4 2,7

Genitori Adolescenti

81,4

80,0

61,4

53,3

35,0

24,2

20,5

6,9

1,5

0,7

0,4

0,3

47,3

64,078,7

67,476,7

52,356,455,2

44,123,0

28,725,126,725,5

17,810,9

5,48,8

2,0

1,0

1,7

1,3

2,1

0,3

Indagine Ipsos per San Patrignano

“Genitori e figli allo specchio”.

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Dall’emozione all’educazione.Comprendere il disagio dei giovani. E dar loro una risposta.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?

Ragazzo

VisitaIn Comunità

Scuola

Punto di contatto

Dove si intercetta il disagio dei giovani? E, soprattutto, si può parlare ancora di disagio? Trent’anni fa Vincenzo Muccioli, fondatore della Comunità, incontrava i tossicodipendenti nelle piazze in cui si trascinavano, emaciati, alla ricerca di una dose di droga.Oggi, il bisogno di molti ragazzi di scappare da se stessi e da una realtà che non considerano loro, è invisibile ai più: ha preso le forme di un “normale” stile di vita, compatibile con i rapporti sociali, la famiglia, il lavoro.Almeno fino al punto in cui esplode, disintegrando tutto.Per certi versi, è una società drogata quella cui ci troviamo di fronte. Il nostro primo contatto con i giovani avviene, come si vede nel grafico accanto, attraverso gli incontri o le visite scolastiche in comunità.Un canale parallelo è rappresentato dagli spettacoli di “peer to peer education” che San Patrignano organizza in tutta Italia e che creano un’opportunità di autoanalisi e riflessione.Il rapporto è poi consolidato attraverso una piccola community in internet, aperta al contributo di tutti.Ad essa arrivano anche richieste specifiche di aiuto, che coinvolgono il nostro ufficio accoglienza.

142

Drugs OffDay

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Internetcommunity

Momento educativo

Il nostro programma di prevenzione.

Follow up

Spettacolo

Incontroragazzi

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Il disagio giovanile si allarga e, soprattutto, si manifesta con sempre maggior frequenza all’interno di traiettorie di vita individuali e di gruppo vissute come “normali” e a-problema-tiche.Rifiuto dello studio e di ogni progettualità di vita, binge drinking e disturbi alimentari - per citare alcuni fenomeni diffusi - sono sintomi di un malessere, di una incapacità di costrui-re all’interno del proprio percorso educativo e formativo un’identità equilibrata e respon-sabile. Informare i ragazzi sui rischi che corrono con la droga è utile, anzi fondamentale, ma spesso non basta: bisogna colpirli, emozionarli, pro-vocare in loro una reazione.Perché prevenire significa educare: parlare alla ragione, ma attraverso il cuore.San Patrignano opera da anni nel campo del-la prevenzione del consumo di droga utiliz-zando due canali principali: le visite degli stu-denti in Comunità e le iniziative strutturate sul territorio.

Incontri e visite.Ogni anno, migliaia persone visitano San Pa-trignano. Sono per lo più scolaresche, ma an-che associazioni di volontariato italiane ed estere, esponenti di enti religiosi e di gruppi culturali o sportivi. Gli ospiti trascorrono una giornata in Comunità per conoscere i centri di formazione professionale, i laboratori artigia-nali, gli allevamenti e le strutture.Quindi, pranzano nella grande sala da pran-zo insieme alle persone che svolgono il per-corso educativo. Ad accompagnarli sono gli stessi ragazzi di San Patrignano, integrati da quest’anno dai ragazzi di Drugs Off. Ogni gior-no, accolgono i gruppi, li conducono nei vari settori di formazione, rispondono alle doman-de sulla Comunità e sullo sviluppo delle atti-vità, forniscono materiale informativo. Soprat-tutto raccontano la loro esperienza.Parlano di sé stessi, delle conquiste fatte gior-no dopo giorno, di vuoti affettivi colmati, di fiducia riconquistata, di rapporti ricreati, rac-contando San Patrignano attraverso l’espe-rienza di chi vive in questa realtà. L’attività con gli studenti nel 2008 ha coinvolto 75 istituti in 16 regioni.

Il valore dell’esempio.Incontri, spettacoli, eventi, web.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?

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Scuole primaria 310 +

TN e Botticella Tot. 355

Scuole media 700 +

TN e Botticella Tot. 842

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Drugs Off e l’attività con le scuole.La diffusione fra i ragazzi di 13-18 anni di un messaggio chiaro contro l’uso di tutte le dro-ghe è l’obiettivo di “DRUGS OFF”, il progetto di educazione e prevenzione ideato e realizzato da San Patrignano con il contributo di istitu-zioni pubbliche e private, associazioni e mon-do della scuola.Le iniziative sono dedicate a studenti di istituti medi-superiori, con la proposizione degli in-contri-spettacolo “Fughe da Fermi” e “Ragaz-zi Permale” in collaborazione con molti Uffici scolastici regionali. L’anno scolastico 2008-09 ha visto un totale di 30 tappe, cui hanno assi-stito 25.000 studenti.Il tour è stato sovvenzionato da associazioni ed enti locali, per un totale di 80.420 euro.

Gli spettacoli.Sono format teatrali che offrono spunti di ri-flessione e di approfondimento sul tema della droga, al di fuori di qualunque impostazione ideologica.Hanno il loro fulcro fondamentale nei “testi-monial”, ragazzi della Comunità al termine

Numeri.

(Operatori esteri da: Austria, Canada, Svezia, Norvegia, Finlandia, UK, Svizzera, Francia, Ger-mania, Belgio, USA, Russia, Croazia, Olanda, Spagna, Perù, Colombia, Ecuador)

00 +00 +otticella. 842

Scuole superiori 2983 +

TN e Botticella Tot. 3988

D

Tot. 3988

Botticella-Novafeltria - Trento 1005

BotticNovafeTrento

Scuoledi formazione

e università347

di formaazionee univeersità

347

Associazioniculturali e

volontariato 2.088 + 210 (Botticella-

Novafeltria -Trento)

ri da: Austria Canada Svezia

.088lla--

Operatori dall’estero

373

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del programma educativo che raccontano sé stessi al pubblico. Attraverso musiche, filmati e la testimonianza diretta, gli spettacoli riper-corrono l’esperienza del disagio e della tossi-codipendenza per come si presenta oggi: la droga è spesso percepita come semplice bene di consumo, merce da acquistare e utilizzare liberamente con l’obiettivo di creare simulacri di emozioni, sentimenti, e incontri che, nella realtà, non si è in grado di vivere.

Fughe da Fermi.Un percorso narrativo tipicamente teatrale scandito da riferimenti letterari, filmati e mu-siche in cui lo spettatore, coinvolto dall’atmo-sfera del racconto, è stimolato a seguire ogni capitolo della rappresentazione.Racconto della propria esperienza ma anche occasione di conoscenza e approfondimento: le droghe e i danni che provocano ai diversi equilibri fisiologici, psicologici e sociali di ogni persona, raccontati in una struttura narrati-va veloce e leggera. Si alternano i conduttori Gianpaolo Brusini, tossicologo e responsabile scientifico della Comunità e Pascal La Delfa, che vanta numerosissime esperienze in cam-po teatrale, cinematografico, televisivo e an-che radiofonico. Il ruolo di testimonial è stato ricoperto da Alessandro Nicodemi.

Ragazzi Permale.A metà strada tra rappresentazione teatrale e talk show, il format approfondisce i percorsi di vita a rischio e le tante sfaccettature legate al consumo di droghe.Protagonisti sono giovani della Comunità di San Patrignano, che hanno vissuto e supera-to il problema della tossicodipendenza e che possono offrire ai loro coetanei una testimo-nianza delle motivazioni che li hanno spinti ad assumere sostanze e delle difficoltà di reinse-rirsi, una volta recuperati, nella società.Lo spettacolo, nel 2007, è stato presentato da Francesco Apolloni, attore, regista e autore, che ha già collaborato con San Patrignano, in campagne di prevenzione della droga.Con lui, hanno raccontato le proprie esperienze sul palco Tiziano Fabiani e Francesco Moselli.

La prevenzione sul web.San Patrignano dedica uno spazio multimedia-le all’attività di prevenzione: www.drugsoff.it.Il sito contiene i blog dei ragazzi di San Patri-gnano impegnati nella campagna di preven-zione, una sezione video e un forum.Intorno a esso si è creata una vera e propria community di giovani che partecipano attiva-mente, lasciando commenti e intervenendo in nuove discussioni, e ai quali viene inviata pe-riodicamente una newsletter. Il sito compren-de 1350 pagine (in continua evoluzione) suddi-vise in: 13 blog, 6 forum, un’area video, rubriche di attualità e uno spazio Friends, dedicato a chi vuole entrare a fare parte della community. www.drugsoff.it ha circa 400 visitatori al gior-no. Il tempo trascorso in media sul sito è di 6 minuti.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?IL VALORE DELL’ESEMPIO.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

2007 - 2008

2008 - 2009

14.700

50.540

41

71

160

350/400

300

1.350

Visite tot. Paesi di prov. Visitatori/giorno Pag. tot. sito

Da Drugs Off a WeFree.Le attività educative di San Patrignano, dall’ottobre del 2009, diventeranno “WeFree”.Il nuovo nome esprime più compiutamente il senso più autentico della “nostra” prevenzione: aiutare i ragazzi a crescere nella consapevolezza e nella responsabilità, nel rispetto di sé stessi e degli altri, lontani da qualunque forma di dipendenza.San Patrignano non si è mai occupata di sostanze, seppur pericolose, ma delle radici profonde che determinano il loro uso: solitudine, assenza di punti di riferimento, bisogno di fuggire da se stessi e dalla realtà.WeFree, per noi, è un laboratorio di vera libertà. Responsabile e per tutti.

Contatti sul sito.Confronto dei dati raccolti nell’anno scolastico 2007-08 e quelli raccolti nell’anno scolastico 2008-09.

Progetto Visite.I circa 6.000 studenti che hanno visitato San Patrignano durante l’anno scolastico 2008/09, sono stati coinvolti nel progetto DrugsOff, at-traverso strumenti multimediali quali blog, forum, Facebook.Gli incontri con gli studenti durante le visite ci hanno permesso di:

Raggiungere su Facebook i 1.053 contattiAumentare il numero delle persone iscritte alla newsletter Drugs Off che attualmente sono 3.512Mantenere il dialogo con gli studenti anche dopo la visita.

Il settore Prevenzione e Web comprende 16 persone, di cui 5 collaboratori e 11 ragazzi in formazione.

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L’esigenza di dare impulso e prospettiva all’im-pegno nel campo della prevenzione ha spinto la comunità a organizzare, l’11 ottobre, il Drugs Off Day, una giornata interamente dedicata a un bilancio dell’attività svolta e ai progetti educativi da sviluppare nel futuro.In tal senso, il Drugs Off Day ha rappresenta-to una grande occasione di conoscenza e con-fronto fra alcune delle più importanti espe-rienze internazionali in ambito sociale e la società civile, rappresentata da uomini di cul-tura, dei media, dello spettacolo, da esponenti del modo dell’industria e delle istituzioni.

L’intento non era solo di chiedere ai protago-nisti del non profit di illustrare delle attività, ma di darne il senso, facendo sperimentare dal vivo il valore e l’impatto sociale che esse producono, in modo da far scaturire da questa giornata nuove opportunità di sviluppo e di valorizzazione.Alla giornata hanno preso parte oltre 1.200 studenti provenienti da tutta Italia.

Quattro forum.Il dibattito si è incentrato, rispettivamen-te, sull’emergenza educativa, sul disagio e sull’emarginazione, sul cibo sociale e sull’espe-rienza del microcredito.Nella discussione sono stati coinvolti auto-revoli esponenti delle istituzioni nazionali e internazionali, accanto a rappresentanti del mondo della comunicazione, della politica, della cultura dell’imprenditoria e del non-pro-

fit. In uno spazio a parte, il ministro dell’Istru-zione Mariastella Gelmini, ha incontrato gli studenti. Esperienze sul campo.Quest’area della manifestazione è stata dedi-cata alla presentazione di alcune fra le più inte-ressanti “best practices” ideate e realizzate da grandi organizzazioni internazionali nel campo del disagio e dell’emarginazione sociale.Non solo conoscenza teorica ma possibilità di essere coinvolti nell’esperienza diretta delle varie attività.Partecipanti: Dialogue in the Dark (Dialogo nel Buio), Miloud Oukili e i ragazzi di strada di Bucarest GoodFood, Homeless World Cup, The Roots of Peace Girls Afghan Soccer Team, Asso-ciazione I Mozartini, Trying Childhoods exhibi-tion (UK).

Theatre.Rivolto prevalentemente agli studenti del-le scuole superiori, lo spazio Theatre è stato costruito intorno agli spettacoli teatrali di prevenzione della tossicodipendenza e del di-sagio giovanile che caratterizzano il progetto Drugs Off: Fughe da fermi e Ragazzi Permale, ideati e realizzati dalla Comunità di San Patri-gnano.La giornata si è chiusa con uno spettacolo con musica, storie, canzoni ed emozioni, per rac-contare simbolicamente cinque anni di impe-gno e di testimonianza contro la droga tra-scorsi sulle strade e nei teatri di tutta Italia.

Drugs Off Day. La giornata dei ragazzi.

Questa giornata si è svolta anche grazie al so-stegno di: Ministero dell’Ambiente, Regione La-zio, Fondazione CARIM, Provincia di Rimini

Patrocinio UNODC.

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COSA FA PER LA PREVENZIONE?GLI EVENTI.

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Tra gli eventi organizzati in comunità, il Me-morial Vincenzo Muccioli riveste una partico-lare importanza dal punto di vista educativo.Si tratta, infatti, di un torneo di calcio riserva-to alle squadre esordienti di grandi club: Inter, Roma, Torino, Sampdoria, Juventus, Rimini, Chievo.La XII° edizione si è svolta dal 9 all’11 maggio sul campo di Riccione, dando ai giovani parte-cipanti la possibilità di passare alcuni giorni a San Patrignano. Parallelamente, la Comunità ha ospitato una giornata di convegni, cui hanno preso parte, fra gli altri, Gian Paolo Montali (ex allenatore della nazionale di pallavolo) e Marcello Lippi, che ha portato la Coppa del Mondo vinta a Berlino.Argomento della discussione, il rapporto tra genitori e figli nelle scuole di calcio, che spes-so assume connotati preoccupanti, viste le aspettative dei primi.È importante che un buon allenatore insegni ai ragazzi a stare insieme, rispettando i propri compagni e gli avversari, a vincere e, soprat-tutto, a perdere accettando gli insegnamenti che una sconfitta sa dare.

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Il Memorial Vincenzo Muccioli.Il valore educativo dello sport.

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L’iniziativa 2you, in corso dal 2006, nasce dall’esigenza di dare una risposta concreta a situazioni di difficoltà dei giovani (che fre-quentano e non la scuola) a fronte del diffon-dersi di nuove forme di disagio peculiari delle società attuali che appaiono sempre meno spiegabili nei termini di solo disagio sociale.In particolare gli obiettivi generali possono essere così sintetizzati: aiutare gli adolescenti nella ricerca di risposte ai quesiti di senso; cre-are una rete su tutto il territorio coinvolgendo e formando anche quei giovani che non viven-do un disagio in senso stretto, sono comun-

que in balia dell’insicurezza, della sfiducia e della disistima; costruire uno stretto e fecon-do rapporto tra scuola e territorio; realizzare attività di consulenza e sostegno alle famiglie; offrire reali opportunità di orientamento e inserimento nel mondo della formazione pro-fessionale. In una parole: fare educazione!I Centri di aggregazione, localizzati inizial-mente in territori su cui insiste un’alta presen-za di disagio giovanile, rappresentano quindi dei luoghi dove è possibile creare occasioni nelle quali i giovani studenti, e non, rivestono un ruolo centrale e da protagonisti.Ogni Centro ha l’obiettivo di offrire oltre al sostegno scolastico attività di qualità (con-certi, mostre, attività sportiva, laboratori, educazione alla legalità e prevenzione) gra-zie alle quali gli stessi giovani possano cre-scere, maturare, sviluppare una personalità piena e senso sociale.

Le azioni.Area di sostegno alla persona: miglioramen-to delle capacità relazionali, dei rapporti fa-miliari, prevenzione e contrasto del disagio giovanile.Area dell’istruzione e della formazione: pre-venzione dell’abbandono scolastico, miglio-ramento dello studio. Area di consulenza e sostegno alle famiglie: recupero o miglioramento del rapporto tra genitori e figli. Area ludico-creativa: azioni specifiche di ca-rattere sportivo, artistico, musicale e più in generale culturale.

I centri 2you.La prevenzione sul territorio.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Chi siamo. Dove siamo.Bergamo, Cagliari, Catania, Catanzaro, Foggia, Milano Sud, Milano Quarto Oggiaro, Padova, Roma Lido Di Ostia, Roma Tor Di Nona, Verona, Torino, Ancona, Bologna, Genova, Napoli, Prato Rimini, Salerno, Trento.

Le evidenze.I Centri 2you hanno avviato e concluso numerose attività che hanno preso spunto dalle esigenze e dalle richieste sia dei ragazzi che delle loro famiglie.La realizzazione dell’intervento offerto è stata caratterizzata da una grande flessibilità e ciò ha permesso di adattarsi a un’utenza molto eterogenea, soprattutto in relazione all’età dei ragazzi (inizialmente orientata verso i 15-18 anni e scesa, nell’esperienza sul campo, ai 12/15/18) e alla partecipazione delle famiglie.La strutturazione delle azioni verso i ragazzi si è incentrata soprattutto su un’educazione “to-tale”, espressa attraverso un rapporto adulto-ragazzo che ha portato a condividere in modo straordinario regole di comportamento, valo-rizzazione delle singole individualità e condi-visione delle attività. Sono periodicamente e sistematicamente re-alizzate attività come giochi di gruppo, mani-festazioni sportive, manifestazioni culturali, incontri di discussione libera, laboratori (di in-formatica, di pittura, di teatro, ludico-creativi, ecc.), attività di aiuto nello svolgimento dei compiti e di recupero disciplinare, consulenze orientative e spazi per le famiglie.In molti casi si evidenzia un’attenzione dedica-ta all’accoglienza, che non termina con il pri-mo ingresso dell’utente nel centro, ma perma-ne anche durante la delicata fase d’inserimen-to dei ragazzi nei percorsi prescelti, siano essi formativo-educativi, oppure ludico-culturali.

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In collaborazione con le istituzioni scolastiche, è stato possibile anche realizzare percorsi di orientamento, di riflessione, di rimotivazione, e in alcuni casi anche di tecniche per la ricerca attiva del lavoro.Molta attenzione è stata data all’area per il supporto scolastico che ha riscosso molto suc-cesso tra gli studenti, specie nel periodo estivo per il recupero scolastico.Alcuni Centri hanno permesso agli studenti di consumare il pasto presso la sede in modo da favorire al massimo la loro permanenza per le attività di supporto e di sostegno scolastico.Ampia e diversificata risultata l’offerta di ser-vizi alle famiglie, che in alcuni casi ha incluso oltre allo sportello di ascolto e la consulenza psicologica, anche la consulenza pedagogi-ca e legale e la realizzazione di appositi spazi

famiglia, richiesti dalle famiglie stesse, dove genitori e figli potessero svolgere attività in comune.

Le problematiche dei centri.Le problematiche riscontrate e segnalate dai Centri nell’attuazione del servizio sperimenta-le sono legate soprattutto al tentativo di offri-re servizi rispondenti a bisogni reali dell’uten-za e al coinvolgimento attivo del territorio nel progetto.Analizzando le descrizioni inviate è possibile sintetizzare le problematiche con le seguenti “categorie-problema”:

Diffidenza: in molti casi il contesto istitu-zionale in ambito educativo-formativo ha espresso perplessità e dubbi sulle attività dei Centri 2you. In alcune città molto ricche di proposte di aggregazione, associazioni e interventi pubblici per i giovani e studenti, il progetto è stato visto come “antagonistico” o “doppione” rispetto alle azioni poste in es-sere a livello locale.

COSA FA PER LA PREVENZIONE?I CENTRI 2YOU.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Farsi conoscere: i Centri hanno dovuto costru-ire nel tempo la propria visibilità facendo leva sulla collaborazione e sulla volontà di sostene-re, integrare e arricchire quanto già esistente. Hanno dovuto inserirsi in più tavoli istituziona-li, confrontandosi, rispetto alle linee progettua-li, con gli altri soggetti e avviando un lavoro di condivisione delle proprie proposte.Difficoltà di rapporto: la condivisione e il so-stegno al progetto da parte delle istituzioni scolastiche non è sempre evidente. Si è pen-sato a una “invasione di campo” e non a una opportunità da condividere. Le scuole inoltre hanno regole e procedure che mal si concilia-no con la velocità dei tempi di attuazione del-le proposte presentate dai Centri. Ambienti non idonei: i locali assegnati ai Cen-tri, in alcuni casi, non sono adatti alla fruizio-ne dei servizi offerti da parte dei portatori di handicap o addirittura, in altri casi, sono in-sufficienti o inidonei per realizzare adeguata-mente l’accoglienza e/o tutte le attività previ-ste dal progetto.

Ragazzi accolti nei servizi: in alcuni Centri la partecipazione degli studenti/giovani ai ser-vizi offerti o alle manifestazioni organizzate è resa difficoltosa anche dalla mancanza di possibilità di incontro degli stessi studenti du-rante l’orario scolastico. Infatti, la diffidenza verso il lavoro svolto fuori dell’ambito scola-stico è un elemento che non favorisce la par-tecipazione degli studenti.

Le famiglie rappresentano l’anello più debole del servizio; infatti, molte difficoltà si registrano talvolta per il loro coinvolgimento nel progetto anche se riguarda direttamente i loro figli.La collaborazione aumenta soprattutto se fi-nalizzata a ricevere un supporto scolastico per i figli in difficoltà. In alcuni casi è stata registra-ta una certa chiusura a ricevere sostegno come famiglia e a manifestare eventuali problema-tiche interne alla famiglia o nell’assolvimento dei propri compiti educativi.

Risultati e numeri.Il progetto 2you ha raggiunto una pluralità di obiettivi operativi diversi per ogni realtà terri-toriale:

realizzazione di una rete sul territorio: scuole, società sportive, centri di formazione profes-sionale, associazioni giovanili, centri di aggre-gazione giovanile, informagiovani, centri per l’impiego, parrocchie, ASL, assistenti sociali, famigliefornitura di servizi:a) orientamento e accoglienza per l’inseri-

mento nel mondo della formazione professionale;

b) ascolto, counseling e orientamento per ildisagio;

c) consulenza e sostegno alle famiglied) recupero scolastico.

I risultati ottenuti in termini qualitativi sono:sviluppo personale e sociale dei ragazzi incontratimiglioramento del dialogo tra adulti e ragazziintegrazione e incremento dei servizi sul terri-torio fruibili da parte dei giovani e delle loro famiglie

I risultati raggiunti quantitativi sono:- Oltre 25.000 ragazzi accolti: di cui almeno

13.000 ragazzi orientati, 3.000 inseriti in percorsi pre-lavorativi o formativi, almeno 1.000 ragazzi inseriti nel mondo del lavoro

- Oltre 2.000 interventi a favore del successoformativo

- Oltre 15.000 ragazzi inseriti in attività spor-tive, ricreative e culturali

- 5.000 famiglie coinvolte (almeno 10.000verbali di colloquio con le famiglie), 20 ac-cordi con le reti locali.

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Perseguiamo il principio di Accountability, cioè di responsabilità, mantenendo un forte livello di attenzione nei confronti di tutti gli inter-locutori interni ed esterni che a vario titolo si relazionano in quanto portatori di interessi le-gittimi, ancorché diversi, con la Comunità.Utilizziamo strumenti idonei per organizzare, gestire e comunicare efficacemente l’impatto della nostra attività sul piano sociale, mante-nendo la completezza delle informazioni eco-nomico/finanziarie.Il Bilancio di Missione 2008 è stato sviluppato come strumento programmatorio in grado di fornire diversi elementi per pianificare le linee guida da seguire per migliorare i risultati delle attività future.

Riferimenti metodologici principali:“Sustainability Reporting Guidelines” - Glo-bal Reporting Initiative (GRI)1 del 2006;i “Principi di redazione del bilancio socia-

le” - Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS)2 del 2001“Il Bilancio Sociale nelle aziende non pro-

fit: principi generali e linee guida per la sua adozione” – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti (Commissione Aziende Non Profit).

Principi guida:coerenza: piena conformità delle politiche

e delle scelte del management ai valori fon-danti della Comunità;trasparenza: chiara comprensione logica di come si forma il bilancio di missione in tutte le sue componenti;identificazione: informazione completa sulla governance della Comunità;neutralità, attendibilità, verificabilità;competenza di periodo;autonomia delle terze parti;

Criteri di stesura:chiarezza nell’esposizione dei contenutisinteticità di presentazionecompletezza nei dati e nelle informazioni.

1 La “Global Reporting Initiative” è un’iniziativa dell’organizzazione non governativa Ceres con sede a Boston che riunisce, dal 1997, esponenti di importanti società di consulenza, imprese, sindacati, organizzazioni ambientaliste e religiose, investitori istituzionali, per elaborare indicatori in grado di esprimere l’incidenza economica, sociale e ambientale dell’attività delle imprese.2 Il “Gruppo di Studio per il Bilancio sociale” è un comitato costituito nel 1998 da alcuni studiosi e operatori che in Italia si occupano della “responsabilità sociale d’impresa” per elaborare uno strumento di rendicontazione in grado di fornire un resoconto esaustivo, verificabile e comparabile sugli effetti sociali prodotti dall’attività dell’impresa.

Nota metodologica.

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BILANCIO DI MISSIONE 2008.

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Il presente documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro costituito da Francesco Vismara, Fabrizio Miserocchi, Carlo Forquet, Valeria Rossi e Bruno Stucchi, con la consulenza esterna di Andrea Moretti.

Coordinamento progettoFabrizio MiserocchiTesti e editing fotograficoCarlo Forquet, Francesca ForquetDirezione CreativaBruno StucchiGraphic DesignMax LuzzaniCopywritingGiulia CapotortoIllustrazioneDaniel EgnéusFotografieGabriele Bertoni, Paola Fiore, Mauro Galligani, Roberto Masi, Giorgio Salvatori, Agenzia AnsaFotografie di “Lezioni di volo”a cura dei ragazzi di San Patrignano: Dalka, Roberto, Silvia, Manuela, Giuseppe, Silvio, MatteoFotografie di “Voli Volati”Francesca ForquetTesti di “Voli Volati”Giulia CapotortoSegreteria generaleValeria Rossi, Elena GamberiStampaGrafiche San Patrignano

La Comunità di San Patrignano ringrazia l’amico di sempre Mauro Galliganiper aver progettato ed eseguito con la consueta passione e professionalità la fotografia centrale e altre immagini del Bilancio.

Ringrazia inoltre gli amici Roberto Masi, Giorgio Salvatori, Paola Fiore e l’Agenzia Ansa per averci concesso di utilizzare gratuitamente alcune foto di questa pubblicazione.

Via San Patrignano, 53 Coriano (RN) Tel. 0541 362 111 [email protected] www.sanpatrignano.org

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Credits.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Dati economicie finanziari.

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Relazione PWC su aggregato 2008.DATI ECONOMICI E FINANZIARI.

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

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Aggregato Proforma al 31.12.2008DATI ECONOMICI E FINANZIARI.

Attività

1. Costi di impianto e di ampliamento 2. Costi di ricerca, sviluppo, e pubblicità 3. Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 4. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 163 207 5. Avviamento 6. Immobilizzazioni in corso e acconti 15 15 7. Altre

1. Terreni e fabbricati 52.206 50.333 2. Impianti e macchinari 7.152 7.439 3. Attrezzature industriali e commerciali 1.217 1.396 4. Altri beni 1.666 1.800 5. Immobilizzazioni in corso e acconti 8.312 6.560

1. Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese 27 27

Totale partecipazioni 2. Crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate c) verso controllanti d) verso altri esigibili oltre l’esercizio successivo 60 377

Totale crediti3. Altri titoli

4. Azioni proprie

1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 875 621 2. Prodotti in corso di lavorazione 2.154 1.650 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 1.858 1.202 5. Acconti

31.12.2008 31.12.2007

Euro* Euro*

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Attività 31.12.2007 31.12.2006

Euro* Euro*

1. Verso Clienti a) esigibili entro l’esercizio successivo 3.169 3.333 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 2. Verso imprese controllate 3. Verso imprese collegate 4. Verso controllanti 4bis. Crediti tributari a) esigibili entro l’esercizio successivo 1.686 1.328 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 10 10 4ter. Imposte anticipate 5. Verso altri a) esigibili entro l’esercizio successivo 7.752 4.546 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 1 6. Altre attività destinate all’alienazione

1. Partecipazioni in imprese controllate 2. Partecipazioni in imprese collegate 3. Partecipazioni in imprese controllanti 4. Altre partecipazioni 5. Azioni, obbligazioni e titoli 102 102 6. Altri titoli

1. Depositi bancari e postali 933 1.524 2. Assegni 3. Denaro e valori in cassa 78 58

I. Capitale 5 4 II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni III. Riserva di rivalutazione 2.806 2.806 IV. Riserva legale V. Riserve statutarie VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio VII. Altre riserve 73.922 70.240 VIII. Utili (perdite) portati a nuovo XI. Risultato d’esercizio (1.204) (75)

Passività 31.12.2008 31.12.2007

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DATI ECONOMICI E FINANZIARI.

Passività 31.12.2008 31.12.2007

Euro* Euro*

1. Fondi per trattamenti di quiescenza e obblighi simili 2. Fondi per imposte 3. Altri fondi 226 315

1. Obbligazioni 2. Obbligazioni convertibili 3. Debiti verso soci per finanziamenti 4. Debiti verso banche 1.133 121 5. Debiti verso altri finanziatori 6. Acconti 7. Debiti verso fornitori 9.021 5.708 8. Debiti rappresentati da titoli di credito 9. Debiti verso imprese controllate 10. Debiti verso imprese collegate 11. Debiti verso imprese controllanti 12. Debiti tributari 401 421 13. Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale a) entro l’esercizio successivo 450 393 b) oltre l’esercizio successivo 14. Altri debiti a) entro l’esercizio successivo 1.027 799 b) oltre l’esercizio successivo

Immobili utilizzati in comodato Immobili concessi in comodato Fideiussioni ricevute da terzi 430 430 Fideiussioni prestate a terzi 4.144 2.812 Beni di terzi c/o ns sede Beni della società c/o terzi 115 756 Impianti utilizzati in comodato

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Bilancio di Missione.SanPatrignano.

Conto economico

euro* euro*

1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 8.991 9.786 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 778 213 3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 9 5.a) Altri ricavi e proventi 2.016 1.996 5.b) Donazioni e contributi in c / esercizio 21.490 19.408 5.c) Donazioni di terzi

6. Per materie prime sussidiarie, di consumo e di merci 6.716 6.316 7. Per servizi 11.620 10.491 8. Per godimento di beni di terzi 1.398 1.309 9. Per il personale a) salari e stipendi 7.281 5.926 b) oneri sociali 1.514 1.376 c) trattamento di fine rapporto 407 364 d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 20 6 10. Ammortamento e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 71 75 b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 4.061 3.884 c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione dell’attivo circolante con separata indicazione di quella riguardante i crediti 15 15 11. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (254) (183) 12. Accantonamenti per rischi 2 36 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione 1.805 1.687

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

15. Proventi da partecipazioni: a) imprese controllate b) imprese collegate c) altri 16. Altri proventi finanziari: a) da crediti verso imprese: - controllate e collegate - controllanti - altri proventi b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 4 5 d) proventi diversi dai precedenti: - da imprese controllate e collegate - da imprese controllanti - da banche per interessi attivi - altri proventi finanziari 160 133 17. Interessi e altri oneri finanziari: - verso imprese controllate e collegate - verso imprese controllanti - verso banche per interessi passivi - altri oneri finanziari (107) (98) 17-bis. Utili e perdite su cambi 1 (3)

31.12.2008 31.12.2007

Page 164: Diario di bordo. - sanpatrignano.org · Diario di bordo. San Patrignano raccontata da chi sta imparando a volare. ... quel rapporto di osmosi con la società fondamentale per il loro

DATI ECONOMICI E FINANZIARI.

Conto economico 31.12.2008 31.12.2007

Euro* Euro*

18. Rivalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

20. Proventi a) Plusvalenze da alienazioni 34 28 b) Varie 517 219 c) Proventi straordinari da arrotondamenti 21. Oneri straordinari a) Minusvalenze da alienazioni (5) (25) b) Imposte da esercizi precedenti (83) c) Varie (205) (253) d) Oneri straodinari da arrotondamenti

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

22. Imposte sul reddito dell’esercizio a) Correnti (150) (181)

Nel dvd allegato, un filmato di San Patrignano e delle sue attività e la nota informativa al bilancio redatta da PricewaterhouseCoopers

* numeri in migliaia di euroSi dichiara che il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili.

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