di Patrizia Loiola, Referente Fisarin Rosa Nord Est ...domenica 1 ottobre 2017, a San Donà di...

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zyvutsrqponmlihgfedcbaVUSRQPONKIFEDCBA dizutsronliecbaRPLDB Patrizia Loiola, Referente Fisar in Rosa Nord Est VUTRPONLIEDCA PRODUTTRICI VITIVINICOLE DELPIAVE: ZVTSRONLIEA STORIE, VINIETERRITORI DA DA VALORIZZARE zvutsrqponmlihgfedcbaUSRPFD Un territorio interessante quello del fiume Piave dal punto vitivinicolo, che domenica 1 ottobre 2017, a San Donà di Piave, all'interno della annuale Fiera del Rosario, è stato messo in luce con un'interessante degustazione a cura del progetto Fisar in Rosa: sei produttrici vitivinicole si sono raccontate, hanno presentato i loro vini, tutti da vitigni autoctoni. L L a degustazione ha visto la presenza della Consigliera Nazionale Luisella Rubin, responsabile del Progetto Fisar in Rosa, che ha introdotto l'evento, per poi lasciar il palco a Patrizia Loiola, Delegata di casa e referente Fisar in Rosa Nord Est, che ha avuto il compito di presentare via via le produttrici. Una sempre mirabile Karen Casagrande ha guidato la degustazione dei vini. I vini del Piave sono quelli compresi nella DOC PIAVE (una delle più ampie del Nord Italia) che si estende in una vasta area di pianura, in alcuni Comuni del territorio veneziano (12 per la precisione), fra cui San Donà di Piave, e del trevigiano (ben 50 comuni) prevalentemente collocati lungo le sponde del fiume: un territorio in cui, le ricerche lo testimoniano, si produce vino da oltre 3000 anni. I suoli sono piuttosto variegati: si va dai terreni di sabbia a quelli di ghiaia, una forte presenza di terreni argillosi su base di caranto e roccia dolomitica. E' qui che l' azione del Piave si è fatta più sentire, con le sue frequenti inondazioni e con le derivazioni d'acqua sotterranee e che dona caratteristiche specifiche ai vitigni di questo territorio: nei terreni ghiaiosi e magri il raboso e il manzoni bianco assumono le loro note aromatiche distintive. Se consideriamo l'intera area del Piave è difficile individuare caratteristiche uniche: la diversità di terreni e i diversi microclimi danno vita ad un'interessante varietà di corredi aromatici sia per i vini rossi che quelli bianchi. Questi vini si sposano con i numerosi prodotti tipici di una terra che offre prodotti preziosi come il celebre radicchio rosso e il meno noto, ma non meno interessante, gli asparagi bianchi, il pesce di fiume e di mare ed una solida tradizione d'insaccati e di formaggi freschi. Un'appassionata ed entusiasta Desirée Pascon Bellese produttrice dell'azienda Bellese Vini di Ormelle, ha rotto il ghiaccio raccontando della sua azienda, in particolare dell'impianto tradizionale a Bellussera dal quale si produce il vino presentato il \373\ spumante brut, un uvaggio di glera e una piccola parte di chardonnay, fine e piacevole: le Bellussere hanno caratterizzato in passato il paesaggio architettonico del Piave, impianti molto alti delle vigne 66ronmlieSI Sommelier I n. 4 - 2017 Tutti i diritti riservati Sommelier (Il) PAESE : Italia PAGINE : 68-70 SUPERFICIE : 292 % AUTORE : N.D. 1 dicembre 2017

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dizutsronliecbaRPLDBPatrizia Loiola, Referente Fisar in Rosa Nord Est VUTRPONLIEDCA

PRODUTTRICIVITIVINICOLEDELPIAVE:ZVTSRONLIEA

STORIE,VINIETERRITORIDA

DAVALORIZZAREzvutsrqponmlihgfedcbaUSRPFD

Un territorio interessante quello del fiume Piave dal punto vitivinicolo, chedomenica 1 ottobre 2017, a San Donà di Piave, all'interno della annuale Fieradel Rosario, è stato messo in luce con un'interessante degustazione a cura delprogetto Fisar in Rosa: sei produttrici vitivinicole si sono raccontate, hannopresentato i loro vini, tutti da vitigni autoctoni. L

La degustazione ha visto lapresenza della ConsiglieraNazionale Luisella Rubin,

responsabile del ProgettoFisar in Rosa, che ha introdottol'evento, per poi lasciar il palcoa Patrizia Loiola, Delegatadi casa e referente Fisar inRosa Nord Est, che ha avuto ilcompito di presentare via via leproduttrici. Una sempre mirabileKaren Casagrande ha guidato ladegustazione dei vini.

I vini del Piave sono quellicompresi nella DOC PIAVE (unadelle più ampie del Nord Italia)che si estende in una vasta areadi pianura, in alcuni Comuni delterritorio veneziano (12 per laprecisione), fra cui San Donà diPiave, e del trevigiano (ben 50comuni) prevalentemente collocatilungo le sponde del fiume: unterritorio in cui, le ricerche lo

testimoniano, si produce vino daoltre 3000 anni.

I suoli sono piuttosto variegati: siva dai terreni di sabbia a quelli dighiaia, una forte presenza di terreniargillosi su base di caranto e rocciadolomitica. E' qui che l' azione delPiave si è fatta più sentire, con lesue frequenti inondazioni e con lederivazioni d'acqua sotterranee eche dona caratteristiche specificheai vitigni di questo territorio: neiterreni ghiaiosi e magri il raboso eil manzoni bianco assumono le loronote aromatiche distintive.

Se consideriamo l'intera areadel Piave è difficile individuarecaratteristiche uniche: la diversitàdi terreni e i diversi microclimidanno vita ad un'interessantevarietà di corredi aromatici sia per ivini rossi che quelli bianchi. Questi

vini si sposano con i numerosiprodotti tipici di una terra che offreprodotti preziosi come il celebreradicchio rosso e il meno noto, manon meno interessante,

gli asparagi bianchi, ilpesce di fiume e di mare ed unasolida tradizione d'insaccati e diformaggi freschi.

Un'appassionata ed entusiasta

Desirée Pascon Bellese

produttrice dell'azienda BelleseVini di Ormelle, ha rotto il ghiaccioraccontando della sua azienda, inparticolare dell'impianto tradizionalea Bellussera dal quale si produce ilvino presentato il \373\ spumantebrut, un uvaggio di glera e unapiccola parte di chardonnay,fine e piacevole: le Bellusserehanno caratterizzato in passatoil paesaggio architettonico delPiave, impianti molto alti delle vigne

66ronmlieSISommelier I n. 4 - 2017

Tutti i diritti riservati

Sommelier (Il)

PAESE : Italia PAGINE : 68-70SUPERFICIE : 292 %

AUTORE : N.D.

1 dicembre 2017

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F I S A R SRONIAIN ROSA zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPOMLIGFEDCBA

giardino; purtroppo, negli ultimi

anni, sono sempre più frequentigli espianti di questa tipologia, a

volte anche molto antiche, a favoredei metodi più moderni. Desirèe

difende strenuamente e conpassione questa tradizione tanto dadare al vino il nome del mappale

delle sue vigne!

A seguire un altro vino leggiadroda vitigno autoctono, il Grapariol

Veneto IGT 2016, dell'aziendaTerre Grosse di Zenson di

Piave, presentato da Linda

Finotto, giovane produttrice,molto competente: il vitigno

che lo compone è di origineantichissima, la rabosina bianca,

un vino che al palato sorprende:leggermente amabile, ha l' acidità

tipica di un raboso, decisa ma

non prepotente, che lascia spazioad un susseguirsi armonioso di

sentori fruttati e sfumature vegetali.E' un vino fresco, accattivante,reso allegro da una moderata

effervescenza; sa presentarsi conrusticità ma anche indiscussa

eleganza.

Prosegue questo viaggio lungole rive del Piave, ztsronliedcaSRPNIGFCACristina

Garetto, elegante produttricedell'azienda Giorgio Cecchetto

che ci ha fatto assaggiare un

Incrocio Manzoni Bianco 2016,una versione molto ben riuscita

di questo vitigno autoctono: unottimo vino quotidiano, fruttato,

dal sorso morbido ma anche teso,che racconta bene la tipicità del

vitigno, di cui Cristina ci ha fatto

una presentazione approfondita emolto interessante, ricordando la

storia del Professor Luigi Manzonida cui il vitigno, un incrocio diRiesling Renano e Pinot Bianco,

prende il nome.

Siamo poi passati ad un vinoa forte simbologia femminile, il

\Madre\ 2015, sempre da ManzoniBianco, vino biologico prodotto

dall'azienda Italo Cescon Storiae Vini Roncadelle di Ormelle

(TV) presentato dalla Presidente

Nazionale FISAR, GraziellaCescon che conduce l'azienda

assieme alla sorella Gloria e alfratello Domenico: vino dedicato

alla madre Chiara sempre presenteaccanto ai figli. Un vino che è

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F I S A R SRONIAIN ROSA zvutsrqponmlihgfedcbaTSRPNMLGFEDCA

un'esplosione di frutta, pesca earancia candita, dal palato fresco

e avvolgente, molto caratteristico,che ci dice quanta espressività ha

questo vitigno del Piave, perchéqui nasce e si evolve al megliodelle sue caratteristiche.

Si ridiscende il Piave fino aNoventa, terra di grandi opere di

bonifica, dove il fiume diventa piùampio, per incontrare un vino a

base raboso, il vitigno principedi queste zone, vinificato comemetodo classico, dalle nuance

dorate a di moltooriginali e particolari: lo spumante

Redentor rosato di raboso(evocativo di una festa veneziana)

2010, prodotto dall'aziendaagricola Tessère divutsronmligfedcaZTSPMLECBAEmanuela

Bincoletto. conosciuta comesignora del che vinifica

questo vitigno caratteristico per lasua acidità, in diverse tipologie.

11 Redentor, che va servitorigorosamente alla temperatura di

12 gradi per dare il massimo dellasua espressività, sviluppa sentori

complessi, con note di marasca espezie, per poi comporsi in modo

netto e persistente in bocca pergentilezza e carattere, propriocome Emanuela.

Chiude questo percorso lungo le

sponde del Piave il racconto diSandra Zago e la sua giovane

figliola Alessandra, titolare

dell'azienda Terre di Grassaga checi riporta a \casa\, a San Donà di

Piave, con uno splendido vino il

Merlot 56, un vitigno internazionaleche in queste terre esiste

fa parte della tradizione,della cultura enogastronomica delterritorio: un vino fresco ma anche

intenso con profumi di marasca eprugna, una leggera nota di spezia

fresca e tabacco nel finale.

Per chiudere un plauso per il

servizio delle sommelier dellaDelegazione di San Donà diPiave, Maria Luisa Sessolo,

Tatiana Perin e Cristina Palatron

che hanno arricchito di beltà e

professionalità questa intrigantedegustazione nel segno di Fisar

in Rosa e alla signora LucianaCarta, motore organizzativo dellamanifestazione. Arrivederci alla

prossima edizione!

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