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S tart 4.0 è il Competence Center con sede a Genova, in Liguria, una regione che presenta notevoli criticità idrogeo- logiche, attività portuali mercantili e turistiche e un viadotto di triste memoria. Il tema della sicurezza è centrale e in continua evoluzione: “security” delle infrastrutture, “safety” per i lavoratori e “cyber- security” di tutti i sistemi. Le attività del Centro di Compe- tenza Start 4.0 - “Sicurezza e ot- timizzazione delle infrastrutture strategiche 4.0” si concentrano su DI GAIA FIERTLER A Genova, focus sulla sicurezza Cinque sono i domini applicativi del Centro di Competenza Start 4.0 di Genova: Energia, Trasporti, Idrico, Produzione e Porto. Ne parliamo con la presidente Paola Girdinio cinque domini applicativi, Ener- gia, Trasporti, Idrico, Produzione e Porto, attraverso l’applicazione e lo sviluppo di soluzioni che fanno riferimento a un sottoinsieme di tecnologie abilitanti Industria 4.0, declinate rispetto a un’applicazio- ne specifica, quella della protezio- ne delle infrastrutture strategiche e della loro progettazione ottimizza- ta. Il Centro svilupperà le proprie azioni riferendosi a tutte le possi- bili declinazioni della sicurezza, security, safety, e, ovviamente, cybersecurity. 30 COMPETENCE CENTER CC Genova 01_2020_27923.indd 30 24/02/2020 16:39:58

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Start 4.0 è il Competence Center con sede a Genova, in Liguria, una regione che

presenta notevoli criticità idrogeo-logiche, attività portuali mercantili e turistiche e un viadotto di triste memoria. Il tema della sicurezza è centrale e in continua evoluzione: “security” delle infrastrutture, “safety” per i lavoratori e “cyber-security” di tutti i sistemi.Le attività del Centro di Compe-tenza Start 4.0 - “Sicurezza e ot-timizzazione delle infrastrutture strategiche 4.0” si concentrano su

DI GAIA FIERTLER

A Genova, focus sulla sicurezza

Cinque sono i domini applicativi del Centro di

Competenza Start 4.0 di Genova:

Energia, Trasporti, Idrico, Produzione e Porto. Ne parliamo con la

presidente Paola Girdinio

cinque domini applicativi, Ener-gia, Trasporti, Idrico, Produzione e Porto, attraverso l’applicazione e lo sviluppo di soluzioni che fanno riferimento a un sottoinsieme di tecnologie abilitanti Industria 4.0, declinate rispetto a un’applicazio-ne specifica, quella della protezio-ne delle infrastrutture strategiche e della loro progettazione ottimizza-ta. Il Centro svilupperà le proprie azioni riferendosi a tutte le possi-bili declinazioni della sicurezza, security, safety, e, ovviamente, cybersecurity.

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Start 4.0 ha 37 soci, tra aziende, enti pubblici (tra cui il Cnr capofi-la del progetto e l’Istituto Italiano di Tecnologia) e ben 9 laboratori di innovazione legati alle grandi aziende socie. A Genova il Ligh-thouse Plant di Ansaldo Energia, il Collaborative Operation Center di Abb (Coc), il Simulatore di Mano-vra di Cetena di Fincantieri, Sca-da Cyber, laboratorio di Leonar-do sulla sicurezza, la piattaforma Rina Cube e Shared Lab, labora-torio congiunto con l’Università di Genova; a Sestri Levante Sedapta Academy; nel campus di Savona lo Smart Poligeneration Microgrid dell’Università di Genova e a La Spezia il Laboratorio del Distret-to ligure delle Tecnologie Marine. A capo di questo ambizioso pro-getto di sinergia e sviluppo di so-luzioni avanzate per la sicurezza del territorio c’è una donna, la presidente Paola Girdinio, fisico di

formazione e professore ordinario di Elettrotecnica alla Facoltà di In-gegneria all’Università degli Studi di Genova.

Qual è la strategia operativa per creare valore da tutte que-ste realtà presenti in Start 4.0?La nostra strategia è quella di mettere a fattor comune l’ottimo livello di ricerca e sviluppo che i numerosi centri di innovazione già presenti sul territorio sviluppano. Con l’ulteriore vantaggio di avere già sinergie tra centri di ricerca e imprese e tra grandi imprese e pmi e startup avanzate in soluzioni e tecnologie per la sicurezza. Vo-gliamo quindi fare uno sforzo in più per la nostra Regione, portando a bordo tutti i nostri soci e le altre pmi e startup che vorranno parte-cipare avendone i requisiti, per far risorgere il nostro territorio troppo provato dai disastri naturali, e non

solo, degli ultimi anni. L’obietti-vo è quello di mettere a sistema le competenze che già abbiamo, in una logica di open innovation e di collaborazione, che sono la base della nuova economia dei dati e del digitale.

Come si collega il tema della sicurezza con le tecnologie di-gitali?Un pieno sviluppo dell’Industria 4.0 e delle infrastrutture digitali non può prescindere dalla sicu-rezza intesa in senso complessivo, che contemperi anche una visione predittiva delle minacce interne e di quelle esterne con un utiliz-

Uno degli obiettivi di Start 4.0 è mettere a sistema le competenze, in una logica di open innovation, che è la base della nuova economia dei dati e del digitale

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Paola Girdinio, fisico di formazione, è professo-ressa di Elettrotecnica a Ingegneria all’Universi-tà degli Studi di Genova, di cui è stata preside di Facoltà per quattro anni. Già consigliere indipen-dente dei CdA di Ansaldo STS, Ansaldo Energia e Banca Carige, oggi lo è di quello di Enel (dal 2014) e della Fondazione Costa Crociere. Dal 2007 è membro dell’Albo degli esperti in inno-vazione tecnologica istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise).

Chi è Paola Girdinio

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tazione delle merci, la loro trac-ciabilità, la sicurezza dei lavoratori (tematica drammaticamente attua-le nel nostro Paese), la predizione e mitigazione dei rischi connessi alla movimentazione, la gestione di eventi imprevisti, il controllo dei processi logistici e del complesso rapporto porto-città. Inizieremo il nostro progetto occupandoci della messa in sicurezza del traffico dei veicoli, generato dalle partenze dei traghetti e delle navi da crociera. La rappresentazione attraverso il Digital Twin trae massimo bene-ficio da nuove tecnologie come l’Internet of Things, la realtà au-mentata, il 5G o il Cloud Compu-ting, che sono in grado di poten-ziare la capacità di rappresentare i componenti fisici, il loro stato e le loro interazioni. L’Internet of Things collega la simulazio-ne all’infrastruttura o al processo quasi in tempo reale grazie all’in-frastruttura 5G, “just in time” o in modalità “replay” per supportarne operatività e manutenzione.

Come impatterà questo proget-to sulle pmi, che sono il target dei Competence Center?Il progetto darà la possibilità a piccole aziende innovative, siano esse consorziate o no con noi, di partecipare al progetto con i loro prodotti quali sensori, software e telecamere e , ovviamente, con il loro know-how. Questo permet-terà loro di farsi conoscere, di far crescere la propria rete, di creare valore e aumentare il proprio bu-siness. Inoltre, poiché il modello è replicabile, l’obiettivo è quello di proporre la nostra tecnologia, una volta consolidata, ad altre realtà portuali.Vorrei inoltre ricordare che, dal momento che l’obiettivo primario dei centri di competenza è quello di fare orientamento e formazio-

ne su tematiche inerenti economia digitale e Industria 4.0, abbiamo progettato un percorso formativo dal titolo “Dalle aziende agli eco-sistemi”. Realizzato con Diotima Society, proponiamo un percorso di sette incontri che caratterizzano l’attuale cambio di paradigma, per incrociare storie e collegare espe-rienze dalle quali trarre ispirazione per progetti futuri.

I bandi come sono pensati? I bandi sono rivolti alle pmi, per cui abbiamo introdotto un sistema di premialità originale. Sono sta-te individuate tre premialità, una delle quali riguarda il coinvolgi-mento di una grande impresa da parte della pmi capofila del proget-to. Solitamente accade il contra-rio. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico, coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, che ha tenuto alta l’asticella dei requisiti per candidarsi e la valutazione fi-nale è affidata a revisori, scelti in una rosa di esperti di settore esterni all’associazione. Il primo bando da 1,6 milioni di euro per accompa-gnare innovazione e trasformazio-ne digitale delle pmi si è concluso a fine gennaio.

Anticipazioni sul prossimo bando? Entro la fine dell’anno verrà emes-so il secondo bando, che sarà un consolidamento del primo come sviluppo delle tecnologie emerse.

Avete anche un progetto dedi-cato alla sicurezza dei lavora-tori? Sì, stiamo mettendo a punto un progetto sulla safety, finalizzato al training per gli operatori portua-li che svolgono attività rischiose, attraverso simulazioni con real-tà aumentata in ambienti sicuri,

37 soci4 Soggetti pubblici:Autorità di Sistema Portuale Occidentale e Autorità di Sistema Portuale Orientale, CNR (capofila), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)

11 Grandi imprese:Abb, Aizoon, Ansaldo Energia, Cetena Fincantieri, DGS, Hitachi Rail STS (ex Ansaldo STS), Iren, Leonardo, Liguria Digitale, Rina Consulting, Softeco

6 Medie imprese:Camelot, ETT, FOS, Gruppo Sigla, SedApta, Softjam

11 Piccole imprese:Abirk, Aitek, Augentes, Circle, Digimat, Eurochem, Flairbit, Imaging technology, ISC, Netalia, Stam

5 Distretti e poli:Tecnomar, DLTM, Fondazione R&I, Distretto Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati (SIIT), Ticass

Valore progetto11 milioni di euro totali, di cui: • 5 milioni contributi

del Mise • 6 milioni contributi

degli associati (cash e in kind)

I numeri di Start 4.0

zo avanzato dei dati. La sicurezza globale deve quindi tenere conto di soluzioni di risk management, prevedendo gli incidenti, gesten-doli correttamente nell’emergenza e contenendone gli effetti, con un rapido ripristino. Il progetto pilota di Start 4.0 è la realizzazione di un Digital Twin del Porto di Genova o del Porto di La Spezia, in collaborazione con le autorità di Sistema portuale del-la Liguria, quella del Mar Ligure Occidentale e quella del Mar Li-gure Orientale. Il gemello digitale è finalizzato alla simulazione dei processi complessi relativi alle aree portuali, come la movimen-

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in collaborazione con l’Autorità portuale del Mar Ligure Orientale e con Inail. Si tratta sicuramente di un modello che sarà replicabile in altri contesti lavorativi ad alto rischio.

Progetti futuri? Ci proponiamo come ente a sup-porto delle realtà istituzionali, e non solo, che si occupano di sicu-rezza delle infrastrutture connesse alla logistica. Proporremo metodi avanzati di monitoraggio del livel-lo di degrado delle infrastrutture dei versanti, al fine di prevedere il verificarsi di frane. Inoltre, grazie alla solida competenza di parte de-

gli associati, ci proponiamo a sup-porto delle aziende per realizzare un adeguato sistema di protezione dagli attacchi cyber, anche ai fini del rispetto della Direttiva europea Nis. Start 4.0 è il soggetto che ga-rantisce terzietà e competenza per tutte queste attività.

Conta di riuscire a rendere au-tofinanziabile Start 4.0 a con-clusione del triennio?Certo, credo ci siano le basi per ri-uscire ad autosostenersi. Sarà però indispensabile che ci credano tutti i nostri associati. Da parte mia c’è il massimo impegno a dimostrare la bontà e la profittabilità delle nostre

iniziative. Ho scelto come diret-tore esecutivo una professionista di grande spessore come Cristina Battaglia, anche lei con formazio-ne da fisico come me e una lun-ga esperienza manageriale al Cnr e alla Regione Liguria nel settore Ricerca e Sviluppo e Trasferimen-to tecnologico. Per gli aspetti stra-tegici mi affiancherà anche Flavio Tonelli, docente dell’Università di Genova e di Sda Bocconi. Nella mia esperienza come membro del CdA di Enel, guidato da Francesco Starace, ho consolidato una forte convinzione: per avere successo è fondamentale circondarsi anche di professionisti migliori di noi!

“Per avere successo è bene circondarsi anche di profili migliori di noi”. P. Girdinio

Il primo bando di Start 4.0 da 1,6 milioni di euro per accompagnare innovazione e trasformazione digitale delle pmi si è concluso alla fine dello scorso gennaio

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