di Architettura Tecnica 1 -...

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Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Corso di Laurea in Ingegneria per l’Edilizia e il Territorio A.A. 2015/2016 Insegnamento di Architettura Tecnica 1 Prof. Carlo Cecere Programma del corso

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Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale

Corso di Laurea in Ingegneria per l’Edilizia e il Territorio

A.A. 2015/2016

Insegnamento di 

Architettura Tecnica 1

Prof. Carlo Cecere

Programma del corso

Obiettivo del corsoCi si propone di contribuire, unitamente alle altre discipline caratterizzanti, a mettere a disposizione degli iscritti al corso leconoscenze di base necessarie al farsi materiale e operativo dell'architettura, fornendo un insieme strutturato di principi,nozioni, regole d'arte, cognizioni scientifiche e tecniche che concorrono a definire la effettiva ed efficace costruibilità diun’opera di architettura e che, ancora alla metà dell'ottocento, erano compresi sotto la denominazione di "Arte delCostruire".Queste conoscenze, distinte da quelle tese alla comprensione degli aspetti formali e compositivi degli organismiarchitettonici, sono comunque legate all’individualità di essi, e hanno trovato la loro ragion d’essere nel processo dimodernizzazzione del sapere architettonico, iniziato a partire dal ‘700 e di cui siamo ancora partecipi.La specificità della disciplina trova quindi il suo scopo solo nel suo essere partecipe, come strumento ineludibile, delladefinizione del progetto di architettura, rivendicando a sé, sia pure in forma non egemonica, degli aspetti tecnico‐costruttividel farsi stesso dell'architettura.

La disciplinaArchitetturaTecnicanella sua autonomia indaga la fattibilità costruttiva, individua i procedimenti coerenti, appropriati e sostenibili chepresiedono alla fase realizzativa degli organismi architettonici e nello stesso tempo contribuisce a quella complessaoperazione di continua sistematizzazione del trasferimento tecnologico che caratterizza da sempre la costruzionedell'architettura.

Finalità

L'oggetto di studio è in definitiva la prefigurazione compiutae coerente dell'organismo architettonico nella sua strutturaleunitarietà, regolato in ogni suo aspetto sempre econtemporaneamente dalle tre categorie del genius artis,materialis e loci.Proprio per ciò il corso, definendo una sorta di anatomiadell'organismo architettonico, tende costantemente aribadire il carattere contestuale che ogni scelta costruttivadeve possedere nella prassi operativa del processoprogettuale.

Le conoscenze tecnico‐costruttive vengono presentate allostudente come strumenti necessari ma non sufficienti allamessa a punto degli aspetti più specificatamente progettuali,pur essendo fondamentali per una consapevole operativitàdel processo edilizio.

Il corso di Architettura Tecnica, collocandosi nella piùgenerale concezione dell'architettura come mestiere, vuolconsentire allo studente di operare criticamente all'interno delprocesso conoscitivo‐progettuale odierno, collaborando allasua attuazione, grazie all'acquisizione degli strumenti e deimetodi propri di un’operatività sostenibile in architettura.

Alle lezione, compnente tradizionale dell'insegnamento universitario, si affiancheràl’esercitazione progettuale, in cui lo studente, con l'aiuto di un docente‐esperto, riesaminaoperativamente le nozioni acquisite.Il progetto viene qui proposto, non tanto come una specifico strumento operativo del quale èfondamentale acquisire procedure e metodologie, bensì come efficace strumento didattico dianalisi di specifici problemi e di pre_visione di possibili soluzioni grazie ad una sintesi creativa.A questi due strumenti didattici si aggiungeranno alcuni seminari tematici che avranno perobiettivo permettere allo studente di comprendere, sin da questo suo primo approccio conl'operazione progettuale, che il costruire deve essere inteso come un'attività culturaleglobale.

Strutturazione del corso

Dopo una lezione introduttiva di presentazione sugli obiettivi della disciplina e informativa sulla strutturazione dell’insegnamento si procederà a presentare:1. La configurazione dell'oggetto edilizio e la fattibilità costruttiva, il processo 

edilizio: i suoi protagionisti e le operazioni fondamentali.2. L’organismo edilizio:  esigenze di agibilità e appropriatezza al contesto, fisico e 

temporale,  l’apparecchiatura costruttiva e le relazioni con la tecnologia.3. L'apparecchiatura costruttiva, in quanto anatomia  dell'organismo edilizio: 

relazioni tra gli aspetti configurativi e le scelte tecnico‐costruttive.4. I procedimenti costruttivi.5. I principi costruttivi fondamentali: trilite, arco, triangolo indeformabile, telaio.6. I principi che sottendono l’efficienza del comportamento degli edifici dal punto 

di vista del confort ambientale.7. Gli elementi di fabbrica e in particolare:

• Le ossatura portantia. L’ossatura muraria: generalità, aspetti configurativi (la maglia muraria), 

procedimenti a conci, a concrezione e a pannelli intelaiati prefabbricati.b. Lo scheletro portante: generalità, aspetti configurativi ( telai), procedimenti 

per la realizzazione degli scheletri portanti in acciaio, in legno ed in cemento armato.

• Le chiusure orizzontalia. Morfologia e procedimenti:  generalità, aspetti configurativi (chiusure 

piane, piano inclinate curve), procedimenti a ordito e impalcato e a impalcato autoportante, le scale

b. Le chiusure di copertura: generalità, aspetti configurativi, principi e generalità dell’impermeabilizzazione e coibentazione.

Le lezioni

Costituiscono un repertorio di soluzioni costruttive relative alla prefigurazione degli elementi di fabbrica e costruttivi,particolarmente utile per lo svolgimento dell’esercitazione progettuale:

1. Principi di Bioarchitettura e materiali eco e bio2. Il legno3. L’acciaio4. Il calcestruzzo

I seminari tematici

8.  Gli involucri edilizie e la sostenibilità: morfologia e procedimenti e loro influenza sulla sostenibilità edilizia, elementi di sostenibilità edilizia

• E. Mandolesi. Edilizia 1 (Ed. Utet 1979),• E. Allen, I fondamenti del costruire (McGraw‐Hill1990),• Atlante del cemento, Atlante del legno, Atlante delle murature, Atlante dell’acciaio (Ed. Utet 1998 ,1998, 1998,1999).

Ulteriori materiali didattici, predisposti a cura della cattedra, saranno distribuiti durante il corso delle lezioni e dei seminari.

Testi di riferimento

L’esercitazione progettuale

Costituisce la fase applicativa del processo di apprendimento ed è strettamente interrelata e coordinata con le lezioni ed iseminari tematici. Assume la duplice funzione di approfondimento operativo di argomenti e tematiche affrontate nel corsodelle lezioni e di puntualizzazione metodologica del tema proposto, cercando di mettere gli studenti per la prima volta difrante a una sintesi progettuale.L’esercitazione è organizzata in modo da permettere allo studente di partecipare alla didattica esercitativa in strettocontatto con i colleghi di corso; con la consulenza dei tutor simulerà alcune fasi di un normale iter progettuale a partiredalle scelte morfologiche e tipologiche sino a giungere alla predisposizione di un progetto architettonico verificato inalcuni aspetti specifici di costruibilità.

Il tema progettuale è prefissato non solo nei suoi contenuti programmatico‐funzionali, ma anche nella sua localizzazione(uno specifico oggetto edilizio per un luogo ben determinato). Si cerca così di far acquisire allo studente, sin da questainiziale esperienza, una sensibilità progettuale cosciente della molteplicità degli aspetti inerenti al progetto di architetturae consapevole della complessità del processo prefigurativo.La residenza individuale, la “casa”, costituisce per tutti la prima, fondamentale esperienza conoscitiva dello spazioarchitettonico, di uno spazio prodotto da una serie complessa di scelte, di intenzioni e di azioni appartenenti tutte allasfera umana.Tale tema appare più diretto, in quanto legato al personale stile di vita, rendendo l'individuazione delle esigenze, deibisogni e dei desideri, cui legare la sua ideazione, più immediata.La complessità della prefigurazione della specifica immagine architettonica non è sottaciuta allo studente e per questomotivo lo si guiderà in questa esercitazione progettuale fornendogli uno specifico organismo_esempio e al contempostrumenti e metodi di analisi dei caratteri morfo‐tipologici, costruttivi e ambientali del caso di studio.

Il temaLa finalità dell’intervento progettuale è quella di sondare, attraverso la configurazione di una piccola residenza, i modi diabitare altri rispetto ai modelli quotidianamente proposti dalla città contemporanea e non più corrispondenti alle esigenzee ai desideri avvertiti dagli stili di vita giovanili.Una piccola casa pensata per giovani coppie o per singles, di età compresa tra i 25 e i 35 anni, che intendano condividereun alloggio in cui dare inizio ad una vita indipendente ed autonoma rispetto ai nuclei familiari di provenienza.

Una residenza facile da gestire, adatta a chi è in cerca di una sistemazione lavorativa stabile, economica ma confortevole,flessibile nell’uso e capace di consentire agli abitanti di svolgere le proprie attività lavorative autonome.Una residenza più vicina, nella sua concezione ad un loft piuttosto che ad una tradizionale residenza unifamiliare.Il modello di riferimento può essere individuato proprio nel loft, nello spazio continuamente riconfigurabile, capace diaccogliere diverse funzioni, continuo, non nettamente articolato in diversi ambienti, adatto ad essere individualizzatoattraverso l’impiego degli arredi alle esigenze individuali degli abitanti.

Regole di progettazione generale

Lo studente dovrà proporre una residenza a partire dall’analisi di un modello abitativo contemporaneo che gli verràassegnato nella prima parte del laboratorio. Il progetto di tale residenza dovrà interessare tutta l’estensione del lotto, ed inparticolare dovrà prevedere la sistemazione dell’area attrezzata prevista all’interno del lotto. Il partecipante dovrà porreattenzione alla sua giacitura ed esposizione, alle sue viste frontali, alla sua accessibilità e alla privacy; particolare cura dovràessere riservata definizione delle sistemazioni esterne, alla piantumazione e agli arredi, rispettando in particolare leindicazioni degli ingombri massimi assegnati all’edificato.La residenza da progettare dovrà avere un chiaro e ben definito carattere individuale, dovrà essere pensata per duepersone al massimo, per il riposo, per il lavoro a casa, per la cura di sé, per gli hobby, per uno stile di vita diverso da quellostereotipato e tradizionale di una residenza monofamiliare. Una residenza per giovani e pertanto non per tutta una vita.Il carattere temporaneo dell’edificio dovrà manifestarsi anche nelle scelte architettoniche e costruttive, privilegiando l’usodi forme semplici e chiare, di materiali leggeri e naturali e sottolineando i caratteri ambientali e paesaggistici del lotto.

Nel lotto dovranno essere previsti spazi strettamente destinati alla residenza: non dovranno essere previsti garage, nèposti macchina; potrà esser previsto, se la situazione planimetrica lo consente un piccolo capanno, opportunamenteschermato, per rimessaggio della la bicicletta o del motorino e per riporre gli attrezzi e gli arredi del piccolo giardino.La residenza dovrà essere collocata all’interno dell’area d’ingombro massimo espressamente prevista per ciascun lotto. Ilnumero di piani previsti non dovrà in alcun modo essere superiore a due e pertanto l’altezza massima non dovrà in alcunmodo essere superiore ai 6,5 metri.La sua superficie utile calpestabile non potrà in alcunmodo superare complessivamente i 70 mq.Particolare cura dovrà essere posta nella definizione delle relazioni dell’edificio con le aree verdi, con gli spazi pubbliciattrezzati, con gli edifici confinanti, curando in particolar modo la definizione formale e costruttiva delle aree destinate allacircolazione pedonale, alla sosta e alla piantumazione dell’intero complesso.

L’area dell’esercitazione progettuale: Quartiere Micioccoli ‐ Rieti

Organismo residenziale_esempio

• Analisi della genesi morfo‐tipologica e costruttiva

• Analisi climatica del sito• Analisi degli spazi e dei percorsi• Superfici utili• Rapporti delle superfici aero‐illuminanti• Ridisegno Piante • Ridisegno prospetti • Ridisegno sezioni

Organismo residenziale per Micioccoli_Rieti

• Analisi della genesi morfo‐tipologica e costruttiva dell’organismo proposto in relazione a quella dell’organismo‐esempio.

• Analisi delle criticità e punti di forza del lotto assegnato.• Planimetria con ombre dell’organismo progettato per il lotto 

assegnato con relative sistemazioni degli spazi esterni.• Progetto morfo‐tipologico (scala 1:100).• Nuovi rapporti delle superfici aero‐illuminanti• Analisi parametrica degli elementi spaziali della residenza.• Analisi distributiva dell’organismo proposto.• Analisi climatica del sito e relative scelte progettuali.• Vista volumetrica (assonometria o 3D). 

Elenco degli elaborati previsti per l’esercitazione

Sì. Dimentichiamo. È il nostro destino, non ci sipuò fare nulla. Ciò che a noi sembra serio,significativo, molto importante, col passare deltempo sarà dimenticato o sembrerà irrilevante.Ed è curioso che noi oggi non possiamoassolutamente sapere che cosa domani saràritenuto sublime, importante e che cosameschino. (…) E la nostrra vita, che oggiviviamo con tanta naturalezza, apparirà coltempo strana e scomoda, priva di intelligenza,non sufficientemente pura, forse addiritturaimmorale.

Anton Čechov