DHAULAGIRI QUEL LUNGO ASSEDIO - cai.it · cificità del territorio, e il valore di una ... sce un...

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Un magico Dhaulagiri emerge all’alba dall’oscurità in questa immagine scattata da Jaime Altadill (archivio Kurt Diemberger, per gentile concessione). La conquista della “montagna bianca”, 8167 metri, rivive mezzo secolo dopo al TrentoFilmfestival con Kurt Diemberger DHAULAGIRI, QUEL LUNGO ASSEDIO SENTIERI Quando la chiusura s’impone VALANGHE Mettiamo gli Artva alla prova SEDE CENTRALE La relazione della Corte dei Conti NOTIZIARIO MENSILE APRILE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO ISSN 1590-7716 Numero 4 - Aprile 2010 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone

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Un magico Dhaulagiri emergeall’alba dall’oscurità in questa

immagine scattata da Jaime Altadill(archivio Kurt Diemberger, per

gentile concessione).

La conquista della “montagna bianca”,8167 metri, rivive mezzo secolo dopo al TrentoFilmfestival con Kurt Diemberger

DHAULAGIRI,QUEL LUNGOASSEDIO

SENTIERIQuandola chiusuras’impone

VALANGHEMettiamogli Artva alla prova

SEDE CENTRALE La relazione della Corte dei Conti

NOTIZIARIO MENSILE APRILE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

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2 - LO SCARPONE, APRILE 2010

La settimana scorsa la CommissioneEsteri della Camera ha approvato laConvenzione Internazionale delle Alpistralciando il Protocollo trasporti.

Come già espresso nel comunicato stampaemesso il 15 ottobre 2009 il Club AlpinoItaliano manifesta preoccupazione e ribadi-sce la sua totale contrarietà allo stralcio delProtocollo. Il presidente generale del CAIAnnibale Salsa ricorda che lo spazio alpino èuno spazio unitario. Per il presidente “non sipossono introdurre elementi di discontinui-tà tra un versante e l’altro delle Alpi. Il tra-sporto su rotaia è garanzia di attraversamen-to morbido e a basso impatto ambientale,ancora di più per il trasporto merci”.

I protocolli di attuazione della Convenzionedelle Alpi, ratificati da tutti i Paesi alpini con-finanti sono un insieme di misure per accre-scere la competitività della montagna. In que-sto senso il Protocollo trasporti ne costitui-sce una parte e pertanto non va consideratosingolarmente ma deve essere letto in chiavesistemica. Il protocollo favorisce la realizza-zione di un sistema di reti integrate di tra-sporto a livello transazionale per migliorarela mobilità nelle Alpi e la competitività deiPaesi alpini, Italia compresa.

In coerenza con la politica comunitaria, ilprotocollo punta a rafforzare il trasferimen-to del trasporto su mezzi alternativi allagomma, specialmente su rotaia (compresi icorridoi TEN). Stralciarlo ci condanna arestare al di fuori della rete infrastrutturaledei Paesi alpini confinanti, causando conogni probabilità un danno alla nostra econo-mia, al territorio alpino e all’ambiente.

L’art. 11 del Protocollo trasporti non impe-

disce che vengano realizzate infrastrutturestradali per migliorare le reti di trasporto interritorio italiano. Per quanto riguarda leautostrade o i valichi transalpini poiché ilprotocollo è già ratificato e attuato in tutti glialtri Paesi alpini, la possibilità di realizzarenuove autostrade per il transito transalpinoè comunque preclusa.

Lo sviluppo coerente delle Alpi, intesecome sistema territoriale, richiede necessa-riamente la definizione e l’utilizzo di stru-menti comuni e l’elaborazione congiunta dipolitiche e strategie capaci di esaltare la spe-cificità del territorio, e il valore di una“carta” come la Convenzione delle Alpi vainteso in questo senso. L’Italia, Paese per cuile Alpi rappresentano un valore strategico,svolge un ruolo di primo piano nell’ambitodella cooperazione internazionale sui tra-sporti nelle regioni alpine. Con lo stralcio delprotocollo questo ruolo è stato sminuito.

Avevamo già ricordato come ilCommissario europeo per i trasporti,Antonio Tajani avesse presentato in sedecomunitaria la proposta di Decisione delConsiglio per la ratifica del Protocollo tra-sporti (COM (2008) 895 - 23/12/2008). Nelleconclusioni della relazione (punto 3) silegge: “La convenzioni delle Alpi, e in parti-colare il protocollo sui trasporti, costitui-scono uno strumento atto a sostenere laComunità europea nel raggiungimento del-

l’obiettivo di una politica dei trasporti soste-nibile in un’estesa zona transfrontalieraestremamente sensibile. La Comunità euro-pea si impegna a conseguire gli obiettividella convenzione e dei relativi protocolli ela firma del protocollo sui trasporti costitui-sce un chiaro segnale di tale impegno. Laratifica del protocollo da parte dellaComunità europea servirà a sottolinearnegli sforzi volti a promuovere uno svilupposostenibile in questa importante regione dimontagna.”

Nello stesso documento il punto 6 delleconsiderazioni recita “Le disposizioni conte-nute nel protocollo sui trasporti sono inlinea con la politica comune dei trasportidella Comunità e rispettano pienamente lastrategia “Rendere i trasporti più ecologici”adottata di recente.”

Il CAI sostiene la Convenzione delle Alpidal 1992, anno della sua entrata in vigore. LaConvenzione ha lo scopo di tutelare le Alpi,favorendone uno sviluppo sostenibile chetenga conto tanto della salvaguardia dellerisorse, quanto della necessità di consentirneun uso compatibile da parte dell’uomo e sicompone di un accordo quadro e di vari pro-tocolli di settore: Pianificazione Territoriale eSviluppo Sostenibile, Protezione Natura eTutela del Paesaggio, Agricoltura diMontagna, Foreste Montane, Turismo, Difesadel Suolo, Energia, Trasporti e Composizionedelle Controversie. Inoltre, la Convenzioneprevede altri protocolli dedicati aPopolazione e Cultura, Tutela dell’Aria,Idroeconomia ed Economia dei Rifiuti.

Ufficio stampa

Club Alpino Italiano

Ambiente Un comunicato del Club Alpino Italiano

Trasporti, protocollo in panne

Il documento sui trasporti della Convenzione delle Alpirecentemente stralciato dalla Commissione esteri della Cameraintende favorire la realizzazione di un sistema di reti permigliorare la mobilità e la competitività dei Paesi alpini

“Le prospettive per le Alpi possonoessere giudicate con ottimismo, ma èindispensabile che anche l’Italiaapprovi il protocollo Trasporti dellaConvenzione”, spiegava in dicembre ilpresidente di CIPRA Italia nellepagine dello Scarpone. Due mesidopo, il 25 febbraio, su questasituazione che si trascina da tempo,così si è espresso il Club AlpinoItaliano in un comunicato diramatodall’Ufficio stampa.

ll passaggio di un Tir nei pressi del Monte Bianco.

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 3

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro

Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo

spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.

Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta

elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863

315.032 soci (fine dicembre 2009)

Presidente generale: Annibale Salsa

Vicepresidenti generali: Valeriano Bistoletti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componenti del Comitato direttivo centrale: Lucio Calderone, Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Sergio Chiappin, Antonio

Colleoni, Enzo Cori, Massimo Doglioni, Luca Frezzini, Franco Giacomoni, Ugo

Griva, Luigi Grossi, Aldo Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Vittorio

Pacati, Giovanni Maria Polloniato, Elio Protto, Luigi Trentini, Sergio Viatori

Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e

Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente)

Probiviri nazionali:Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli.

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin

Direttore: Paola Peila

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

2 AmbienteTrasporti, protocollo in panne

4 TrentoFilmfestivalProgramma della 58ª edizione

5 Sede centraleI conti tornanodi Paola Peila

6 Celebrazioni50 anni fa il Daulagiriintervista a Kurt Diemberger

8 ValanghePalamonti, summit di esperti

10 Storie di donneCarla e Veradi Irene Affentranger e Ilde Marchetti

13 Escursionismo invernaleUna scala delle difficoltà di Gianpietro Zamò

17 CinemaL’Orobie Film Festivaldi Piero Carlesi

Il mosaico della biodiversità

18 TestimonianzeUn incubo incancellabiledi Roberto “Rolly” Cotti

19 ProveARTVA, prestazioni e limitia cura di Angelo Panza

23 TecnologieStop alla morte biancadi Maser

28 L’esperto rispondeQuando i sentieri vanno chiusidi Bruno Zannantonio

Speleologia nel mondoEsplorazioni e grandi scopertedi Carlo Balbiano

SommarioFondato nel 1931 - Numero 4 - Aprile 2010

Direttore editoriale: Vinicio Vatteroni

Direttore responsabile: Luca Calzolari

Coordinamento redazionale: Roberto Serafin

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Rubriche12 BOOKSHOP 14 CAI REGIONI

16 NEWS DALLE AZIENDE 24

MONDOMONTAGNA 25 VECCHIO

SCARPONE 26 APRILE, DOVE E QUANDO

29 QUI CAI 32 CORSI 34 TRENOTREKKING

34 I NOSTRI CARI 35 VITA DELLE SEZIONI

37 PICCOLI ANNUNCI 38 BACHECA

39 LA POSTA DELLO SCARPONE

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4 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Il “campionissimo” Fausto Coppi, Leni Riefenstahl, KurtDiemberger, Reinhold Messner sono tra i protagonisti dell’edi-zione numero 58 del TrentoFilmfestival in programma dal 29aprile al 9 maggio. A Coppi, grande scalatore su due ruote, è dedi-

cato un omaggio in occasione del cinquantenario della morte. Unaltro cinquantenario riguarda la conquista del Dhaulagiri, penultimoottomila nel 1960 ancora inviolato (alla memorabile impresa è dedi-cato il servizio di copertina in questo numero dello Scarpone): dellascalata racconterà Kurt Diemberger ed è possibile la presenza delcapospedizione Max Eiselin. Messner è chiamato in causa nella“prima” italiana del film “Nanga Parbat” che ricostruisce l’ascesa del1970 in cui perse la vita il fratello Günther. La Riefenstahl (la “regi-

sta del Fuhrer”) è infine tra gli interpreti de “La montagna sacra”,film muto che aprirà la rassegna venerdì 30 aprile.

Già stabilito anche il calendario delle tre serate alpinistiche conNico Favresse, stella belga delle grandi pareti, e i migliori interpretidell’alpinismo himalayano di ieri e di oggi (Nives Meroi, KrzysztofWielicki, Ang Tshering) che festeggeranno Diemberger a mezzosecolo dalla prima salita del Dhaulagiri.

La rassegna si apre giovedì 29 maggio con Montagnalibri; venerdì 30“Der Heilige Berg” di Arnold Fanck (Germania, 1926) con accompa-gnamento dal vivo dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e inau-gurazione della mostra sui fratelli Ettore e Bruno Castiglioni a curadella Fondazione Angelini; sabato 1° maggio incontro con la Societàitaliana di medicina di montagna e proiezione di “Nanga Parbat”;

domenica 2 maggio “Il sacro e la monta-gna” con Giuseppe Cederna e MonikaBulaj; lunedì 3 “Scalatori e grimpeur a 50anni dalla morte di Fausto Coppi” conMarino Bartoletti; martedì 4 consegna39° Premio ITAS; mercoledì 5 serata alpi-nistica con Nico Favresse; giovedì 6incontro alpinistico alla SOSAT e“Himalaya, ieri e oggi” con KurtDiemberger, Nives Meroi, Krzysztof

Wielicki e Ang Tshering Sherpa; venerdì 7 “Montagna e bici”, conve-gno GISM, pitching forum “Raccontare l’avventura”, consegna PremiSAT e serata alpinistica “Guide alpine e clienti sulle grandi classiche”con Maurizio Giarolli e Hans Peter Eisendle; sabato 8 convegnoBiblioCAI, serata finale e assemblea Alliance nel decennale della fon-dazione; domenica 9 proiezione film premiati. Tutti i giorni incontricon scrittori, registi, alpinisti, conferenze, mostre, Parco dei mestieridella montagna per i ragazzi, interviste con i protagonisti sulla web-tv del TrentoFilmfestival. In occasione della rassegna l’Azienda turi-smo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi propone infine specialipacchetti per “scoprire le meraviglie della città”. Informazioni e pre-notazioni: www.apt.trento.it - [email protected]

TrentoFilmfestival Al via l’edizione numero 58

Oggi una guida alpina, oltre che unottimo tecnico emerso da dureselezioni, dev’essere anche un

buon comunicatore e un imprenditore di sestesso. Ed ecco che venerdì 7 maggio alTrentofilmfestival sarà Maurizio “Icio”Giarolli, guida alpina e gloria dell’alpinismotrentino, a occupare la scena al CentroSanta Chiara nella serata dedicata a“guide alpine e clienti sulle grandiclassiche”. Giarolli, che sarà affiancato daHans Peter Eisendle, ha legato la sua famadi alpinista alla Patagonia dove harealizzato storiche imprese (tra questel’apertura nel 1994, restando nove giorni inparete, della via “Cristalli nel vento” conElio Orlandi e Odoardo Ravizza). Comeistruttore delle giovani guide ha famadiessere un insegnante illuminato ma

inflessibile.“L’obiettivoprincipale”, spiega“Icio”, “è riuscire acreare unprofessionistasempre piùpreparato ecompetitivo in unsettore dove laconcorrenza nonmanca. Quindicon una formazione anche in nicchie qualiil canyoning, i lavori in fune, le cascate dighiaccio, l’arrampicata sportiva”.

Un problema di superspecializzazione?Non solo. “E’ normale che in un corso diguide arrivi gente preparata con unottomila o una cima patagonica sulle

spalle. Succede anche tra i maestridi sci che ai corsi devono vederselacon allievi che hanno fatto gare diCoppa Europa. Ciò che conta è farnascere la passione per laprofessione. Un passione chedovranno imparare a trasmettere adaltri, godendo del privilegio dilavorare in un ambientestraordinario”.

Che effetto fanno oggi a Icio igiovani professionisti? “Noto un

bell’ambiente entusiasta, impegnatonell’individuare i propri ambiti diconoscenza. Aiutare questi ragazzi acalarsi nel ruolo è la cosa che più mi piace.Spesso questo aspetto della formazioneavviene fuori dagli schemi didattici, magarichiacchierando la sera in rifugio”. ■

Maurizio “Icio” Giarolli

“Icio” e le grandi classiche

“Un uomo solo al comando”Il “campionissimo” FaustoCoppi in azione sulle polverosestrade degli anni Cinquantamentre i radiocronistiannunciano che “un uomosolo è al comando”.

Il campionissimo tira la volata

Il CAI ha recentemente ricevuto la rela-zione con cui la Corte dei Conti riferi-sce in Parlamento il risultato del con-trollo eseguito sulla gestione finanzia-

ria dell’Ente per gli esercizi 2006-2008. Larelazione si è basata sull’esame dei conticonsuntivi corredati dalle relazioni degliorgani amministrativi e di revisione CAIcon riferimento alle vicende più significati-ve intervenute.

L’articolata relazione esamina il quadronormativo e i profili ordinamentali eviden-ziando come sotto il profilo istituzionale ilCAI realizzi un “modulo organizzatorio

complesso” pubblico e privato. In partico-lare viene evidenziato il trend positivodella crescita dei Soci che, invertendo latendenza negativa registrata a partire dal1999, registra nell’ultimo triennio 2006-2008 un costante aumento del numero deiSoci e “pur non raggiungendo ancora il

livello di iscrizioni registratosi nel 1998,

il recupero di soci realizzatosi negli ulti-

mi anni consente, comunque, di esprime-

re una valutazione positiva sulla capaci-

tà di aggregazione dell’Ente per il perse-

guimento dei propri fini istituzionali”.

La relazione riporta un’attenta fotografiadelle cariche e della durata degli organi,oltre ad analizzare puntualmente l’assettodella struttura organizzativa e delle risorseumane.

Significativo il passaggio sull’attività isti-tuzionale: “La quantità e varietà delle atti-

vità svolte dal CAI nel triennio 2006-

2008, sia in sede centrale che nelle artico-

lazioni periferiche, e la sua gestione eco-

nomico-finanziaria confermano la capa-

cità dell’Ente di realizzare le proprie

finalità istituzionali, incentrate sull’o-

biettivo primario di sviluppare e diffon-

dere la frequentazione, la conoscenza e lo

studio del mondo della montagna”.

Prosegue una sintesi delle attività ritenu-te più rilevanti, tratte dalle relazioni cheaccompagnano il bilancio d’esercizio, cheillustra: Tesseramento informatico,

Assicurazioni, Progetto CAI Energia

2000, Progetti ambientali Cai - Ministero

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,

Attività di formazione, UNICAI,

Pubblicazioni, il Fondo stabile per i

Rifugi e l’attività del Corpo Nazionale

Soccorso Alpino e Speleologico.

L’analisi dei risultati contabili dellagestione, basata su un sistema di contabili-tà economico-patrimoniale di tipo civilisti-co, rileva per lo Stato patrimoniale che “nel

triennio considerato il patrimonio netto

dell’Ente è costantemente aumentato” gra-zie agli avanzi economici accumulati negliesercizi. Per le risultanze del Conto econo-mico “in tutti e tre gli anni considerati la

gestione si è conclusa con un utile d’eser-

cizio, che però si presenta in costante

diminuzione”.

L’esame della provenienza e destinazionedelle risorse mette in luce che “per effetto,

da un lato, dell’incremento verificatosi

nelle entrate associative e della sostanzia-

le tenuta degli introiti dalla vendita di

beni e servizi e, dall’altro, della diminu-

zione dei trasferimenti, soprattutto regio-

nali, le entrate proprie tornano ad essere

nel triennio 2006-2008 la principale

fonte di finanziamento dell’Ente, con con-

seguente aumento del tasso di autonomia

finanziaria dello stesso, pari mediamen-

te nel triennio al 70%”.

Nei costi di produzione hanno fondamen-tale rilievo i costi per i servizi, e dall’anali-si disaggregata dei dati si registra per lespese assicurative “un netto decremento

nell’ultimo triennio, grazie ai risparmi

conseguiti attraverso il ricorso alle proce-

dure comunitarie di selezione di società

di assicurazione e per i rinnovi contrat-

tuali operati nel 2008”. Le considerazioni conclusive evidenzia-

no che la gestione economico-finanziariadel CAI nel triennio 2006-2008 “ha rag-

giunto una situazione di sostanziale

equilibrio tra ricavi e costi”, con un signi-ficativo passaggio in cui si afferma che “ècomunque da evidenziarsi, come nel pre-

cedente referto, che per la mole e comples-

sità dei servizi resi, sia al corpo sociale

che alla collettività, i risultati raggiunti

non sarebbero stati possibili, a parità di

risorse, senza le attività di volontariato

svolte dai soci stessi, che costituiscono,

come è stato efficacemente affermato, il

‘capitale umano’ del Sodalizio”.Il Direttore, Paola Peila

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 5

“La quantità e varietà delleattività svolte dal CAI neltriennio 2006-2008”, è scrittonella relazione della Cortedei Conti, “confermano lacapacità dell’Ente direalizzare le proprie finalitàistituzionali, incentratesull’obiettivo primario disviluppare e diffondere lafrequentazione, laconoscenza e lo studio delmondo della montagna”

Sede centrale

La relazione completa della Cortedei Conti del controllo eseguitosulla gestione finanziaria del CAIper gli esercizi 2006-2008 è dispo-nibile sul sito www.cai.it nellasezione Orizzonti.

Confermato: i conti tornano

Assicurazioni

Comunicato alle sezioni

Il susseguirsi dei numerosi incidenti in montagna - che ha caratterizzato l’anno 2009 -ha avuto riflessi su alcune polizze assicurative che da anni il Club Alpino Italiano prov-vede a stipulare a favore dei propri Soci e nell’interesse di tutta la collettività.L’andamento anomalo dell’anno 2009 ha determinato una particolare sinistrosità a

fronte della quale la Compagnia Assicuratrice ha esercitato la facoltà di recesso dalleseguenti polizze:

- volontari del Soccorso Alpino (CNSAS) infortuni terra e infortuni volo;- spedizioni extraeuropee;- infortuni Soci in attività sociale;- infortuni istruttori ed aiuto istruttori.Le suddette coperture assicurative restano comunque in vigore fino al 30 aprile 2010; il

CAI ha già attivato tutte le procedure per garantire la prosecuzione dei servizi assicurati-vi a partire dal 1 maggio 2010 senza alcuna interruzione.

La Sede centrale

Milano, 12 febbraio 2010

Èpassato mezzo secolo. In quel 1960 che si apriva alla speran-za con le parole del “papa buono” e i primi astronauti nellospazio, ancora una volta Kurt Diemberger dirigeva i suoipassi verso l’ignoto. Aveva 28 anni il grande alpinista sali-

sburghese, socio onorario del Club Alpino Italiano, e la vetta delDhaulagiri (8167 m) rappresentava il suo secondo appuntamentocon un ottomila inviolato dopo la conquista (1957) del Broad Peak.Non gli pare vero che siano passati cinquant’anni: il sogno si realiz-zò il 13 maggio 1960 e l’occasione per celebrare l’evento è l’immi-nente TrentoFilmfestival (29 aprile – 9 maggio) dove i migliori inter-preti dell’alpinismo himalayano di ieri e di oggi, da Nives Meroi aKrzysztof Wielicki, allo sherpa Ang Tshering, si stringeranno il 6maggio intorno a Diemberger che fece parte della spedizione gui-data dallo svizzero MaxEiselin. Fu una vittoria soffer-ta, dopo ben dieci anni diassedio alla “montagna bian-ca” dei nepalesi.

Quella vetta inviolata, cheoggi appare come un mirag-gio ai trekker che percorro-no in Nepal la Kali Gandaki,Kurt l’ha meticolosamentefilmata e raccontata passodopo passo nel volume “Trazero e ottomila” (CDA,1995) e nel più recente“Passi verso l’ignoto”(Corbaccio, 2005). “Latensione dentro di me siallenta, e mentre traversosu una cengia sotto l’ulti-mo dente, mi accorgo chedevo fare un grande sforzo per con-

centrarmi”, scrive. “La gioiami invade, potrei mettermi apiangere, ce l’abbiamo fatta, ètutto vero”.

Erano trascorse sei settima-ne da quando gli uomini gui-dati da Eiselin (tutti privi dibombole di ossigeno) eranoatterrati sul colle sud con loYeti, l’aereo dei ghiacciaipilotato dagli elvetici ErnstSaxer e Emil Wick, poischiantatosi durante undecollo. E anche sotto que-sto aspetto logistico laspedizione al Dhaulagirirappresenta una tappamemorabile nella corsa

agli ottomila. Una novità assoluta, anche se un po’ bislacca, fu senzadubbio quel piccolo Pilatus PC-6 che consentì il trasporto in quotadi uomini e materiali.

Successivamente, dopo il Dhaulagiri, parve placarsi la sete di con-quista aperta dieci anni prima da Maurice Herzog con la scalatadell’Annapurna dopo un infruttuoso tentativo proprio alla “monta-gna bianca”. Alla collana dei quattordici giganti della terra restavasolo da aggiungere l’ancora inviolato Shisha Pangma, 8046 metri, interritorio tibetano: compito che venne assolto da una spedizionecino-tibetana.

La spedizione svizzera-internazionale mandò in cima al Dhaulagiriquel 13 maggio Albin Schelbert, Kurt Diemberger, Ernst Forrer,Peter Diener, e gli sherpa Nima Dorje e Nawang Dorje. Dieci giornidopo anche Michel Vaucher e Hugo Weber arrivarono in vetta.“Secondo me sarebbero da contare anche loro nella prima ascen-sione”, osserva oggi Diemberger che in queste pagine si racconta inun’intervista esclusiva. ■

Così apparve agli occhi di KurtLa foto di vetta con Kurt e Albin. É 13 maggio 1960. Nelle altre fotodell’album di Diemberger losplendido panorama dall’ultimocampo a 7800 m dello sperone NEverso nord, est e ovest in direzionedel Tibet con la valle del Kali Gandakie l’Annapurna. In basso la via disalita in uno schizzo di Kurt.Il Dhaulagiri fu scoperto nel 1808 eper circa 30 anni, fino alla scopertadel Kangchenjunga, fu ritenuto ilmonte più alto della Terra.

Fu il penultimo ottomila a essere espugnato. Lagrande avventura rivivrà al TrentoFilmfestivalnel ricordo di Kurt Diemberger

Quel lungo assedio Celebrazioni Il Dhaulagiri cinquant’anni dopo

6 - LO SCARPONE, APRILE 2010

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 7

Poteva finire in tragediaI rottami dello “Yeti”, il velivolo Pilatus Porter cheaveva portato in quota uomini e mezzi.Nell’incidente, avvenuto in fase di decollo a 5200m, non ci fu, miracolosamente, alcuna vittima.La foto è stata scattata da Alex Bertulis qualcheanno dopo la spedizione.

Sette spedizioni hanno fallito primadi voi al Dhaulagiri, tre sono statele vittime. Qual era ed è, Kurt, il

vero problema di questa scalata?“Il tempaccio. Terribile, famigerato: tanto

che ‘tempo da Dhaulagiri’ è divenuto unmodo di dire per noi alpinisti himalayani Ciòdipende dall’umidità che esala dalla fiorentevegetazione della Kali Gandakicondensandosi in forma di nuvole. E lamontagna è come una fortezza nelle nuvole,una nuvola essa stessa: imprevedibile,difficile, piena di incognite”.Come vi è saltato in mente di utilizzareun piccolo aereo per farvi trasportare inquota?

“Il nostro Yeti ci ha evitato un duroavvicinamento. Tuttavia va considerato chelo sbalzo in volo dai duecento metri sullivello del mare di Bhairava o dagli ottocentodi Pokhara fino a quota 5200 ci ha creatogrossi problemi di acclimatamento”.Dal punto di vista tecnico quali sonostate le maggiori difficoltà?

“Notevoli indubbiamente sulle placchedella “pera” dove nel 1954 gli argentiniavevano creato a 7200 m lo spazio per uncampo con 27 esplosioni di dinamite. Un belproblema è anche, sullo sperone nord est,un salto di roccia di un centinaio di metrisopra il campo IV a circa 7 mila metri diquota. Più in alto, se si passa a destra (oggilo fanno quasi tutti!) verso un gran balcone

di ghiaccio sotto la vetta, forte èil rischio di valanghe”.Sul Broad Peak, tre anniprima con Hermann Buhl,avevi sperimentato lo stilealpino su un 8000. SulDhaulagiri sono staterispettate queste premesse?

“Il nostro gruppo di punta harispettato, in effetti, le idee diBuhl. Con noi c’erano i duefortissimi sherpa Nima eNawang Dorie...ma come amici,non come portatori. Inoltreabbiamo rinunciato alle bomboledi ossigeno che avevamocomunque a disposizione”.Quale merito pensi di potertiattribuire?

“Il mio spirito di indipendenzami è costato aspri rimproveri daparte del capospedizione. Ma se

io non fossi stato io, quel 13 maggioavremmo perso la vetta. In ogni modo variconosciuto che il successo fucomplessivamente dovuto allacollaborazione della grande cordataeuropea che Eiselin era riuscito a mettereinsieme”.

La rapidità è stato un requisitoindispensabile per il successo?

“A volte bisogna essere rapidi, ma almomento giusto! Oggi c’è addirittura unculto della rapidità. Ma qual è il miglioralpinista: Il più rapido o il più sicuro?”Nella corsa agli ottomila voi austriacisiete arrivati per primi in vetta bencinque volte. Quale il segreto dei vostrisuccessi?

“Semplicissimo: piccole spedizioni egrande mobilità. Tichy ha scalato il Cho Oyucon pochi amici, pochi erano anche gliuomini di Fritz Moravec al G II. Aggiungoche con Buhl al Broad Peak eravamoappena in quattro. E lo stesso Buhl vinse ilNanga Parbat in solitaria”.Erano gli anni delle Olimpiadi di Roma,del Papa buono Giovanni XXIII, delprimo volo pilotato nello spazio conGagarin sulla Vostok 1. Che ricordo ti èrimasto di quegli anni?

“Mi sembra che tutto fosse meglio di oggi.E la corsa allo spazio mi affascinava. Delresto, nel mio libro ‘Tra zero e ottomila’racconto dell’astronauta che gira attorno allaterra, del cielo blu che lui vede sotto di se edello spazio nero che incombe sulla suatesta: alla fine però comprende che tutte lemeraviglie sono racchiuse in questo esiguospazio tra zero e ottomila”.Hai scalato con austriaci, tedeschi,francesi, svizzeri, italiani, inglesi,americani, spagnoli, ... e una volta conun giapponese. Hai notato delledifferenze?

“Non ho problemi di lingua, molte volte percapire. Se sono in spedizione con francesi,svizzeri, italiani, inglesi, tedeschi, austriaci,spagnoli mi arrangio e penso che... Dio hacreato un grande zoo. Guai però sequalcuno approfitta del mio buon carattere,posso diventare un grizzly arrabbiato”. ■

“Pochi, decisi a tutto: così vincemmo”

Dal punto di vista alpinistico ilDhaulagiri è ritenuto uno degli8000 più interessanti anche se le

condizioni del tempo sono spessoavverse. I primi ad avventurarvisi furonoi francesi guidati da Maurice Herzog;non trovando alcuna via percorribile,mutarono il loro obiettivo scegliendol’Annapurna e riuscendo così nellaprima salita di un ottomila.

Nove anni dopo la prima salita dellaspedizione svizzero/austriaca, nel 1969una spedizione americana tentò lacresta sud-est ma sette membripersero la vita. Del 1969 è anche laseconda salita a opera di unaspedizione giapponese, del 1981 laprima salita solitaria a opera delgiapponese Hironobu Kamuro.

Al 1985 risale la prima salita invernaleper merito di una spedizione polaccacomprendente Jerzy Kukuczka.Reinhold Messner fallì nel 1977 sullaparete sud e nel 1984 sullo speronenord est, la via dei primi salitori:quest’ultimo fu poi da lui salito nel 1985con Hans Kammerlander.

L’anno dopo lo sloveno Tomaz Humarsalì l’enorme versante sud in solitaria,senza però raggiungere la vetta, mentrenel 2006 Nives Meroi è stata la primadonna italiana a raggiungere la cima.

I migliori in vetta

8 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Valanghe Cause e rimedi

Educare, la migliore prevenzione

Sullo scenario inquietante delle valan-ghe che hanno funestato la stagioneinvernale (più di trenta morti neiprimi due mesi dell’anno!) si sono

accesi ancora una volta i riflettori delPalamonti di Bergamo, che già ospitò grazieagli amici della locale Commissione culturauna memorabile e ammonitrice “Giornatabianca” non stop. E subito si è registrato iltutto esaurito in questo ospitale “rifugio incittà”. Folla di appassionati dunque, il 9 feb-braio, gente “giusta” con il volto levigatodall’aria delle alte quote, all’appuntamentocon i maggiori esperti della bianca materia.

Si è parlato di prevenzione, un tema cheServizio Valanghe Italiano, Guide alpine,Soccorso alpino e AINEVA portano avanticon tenacia, dedizione, largo impiego diuomini e di strumenti.

Non a caso la serata orga-nizzata dalla stessaCommissione cultura del CAIdi Bergamo e condotta conmisura dal vicepresidentedella commissione LucaPellicioli, è nata dalla colla-borazione di tutte queste isti-tuzioni. Oltre alla presenta-zione del nuovo manualeedito dal CAI e dedicatoall’autosoccorso (“Artva. Laricerca di travolti in valan-ga”) con due degli autori,Sandro Sterpini e Alessandro Calderoli, l’oc-casione è stata importante per almeno duemotivi: l’opinabile proposta di emendamen-to del governo al decreto legge sulle emer-genze in discussione al Senato, poi ritirata,che prevedeva tremila euro di ammenda perchi provoca valanghe; e la presenza del cari-smatico Cesare Cesa Bianchi, già presiden-te della Commissione tecnica nazionale delCollegio nazionale delle guide alpine, “guru”indiscusso dello sci alpinismo, da una qua-rantina d’anni impegnato professionalmen-te nel delicato, mutevole, affascinante

ambiente della mon-tagna invernale.

Mentre si contava-no i morti, otto intotale, del primoweek end di febbraio,l’argomento che hafatto più discutere èstato ovviamente ilcitato interventodegli organi governa-tivi, sia pure motivatodall’impressionantesuccedersi di sciagu-re legato, oltre che amotivi climatici, alfascino esercitato dalfuoripista su massecrescenti di appassio-nati, scialpinisti e ciaspolantti, e dalla facili-tà con cui il manto nevoso può essereaffrontato con sci e snowboard sempre piùdocili e manovrabili.

Al Palamonti è risuonato inevitabilmentel’eco delle parole del presidente generaledel Club alpino appena diffuse dall’Ufficiostampa. “Il CAI e il mondo della montagna”,ha spiegato Annibale Salsa, “non possonoaccettare una norma che, forse dettata dal-l’emozione, costringe a casa alpinisti, scia-

tori ed escursionisti, e cheporta una militarizzazionedelle terre alte”.

Parole da condividere.Nessuno nella grande famigliadel CAI è favorevole a sbarra-menti e patentini - che nonrientrano in alcun modo nellafilosofia e nella missione delClub Alpino Italiano - e a ognitentativo di limitazione, san-zione eccessiva, “militarizza-zione” della montagna.

È tuttavia un equilibrio sottilequello instauratosi tra sicurezza e diverti-mento in alta quota. Un equilibrio che si puòrompere con un niente: basta una mossasbagliata, un’imprudenza di troppo, unafatalità e l’armonia si spezza. Proprio comeil distacco di una valanga, che può essereinnescato su una “gobba” apparentementeinnocente dove altri sono passati senza pro-blemi, come ha osservato Igor Chiambretti,responsabile tecnico dell’AINEVA: nel pre-supposto che il manto nevoso è in continuaevoluzione nel corso della giornata e diffici-le è stabilire con esattezza il punto in cuipuò staccarsi una valanga.

Inutile negarlo, il pericolo per chi va fuoripista è costantemente presente: il temutogrado tre nella scala del rischio si registranell’80% delle giornate di neve sulle Alpi. Civuole niente, allora, perché un candidoparadiso si trasformi in un inferno bianco ei giornali si riempiano di notizie funeree.Anche se, come ebbe a dire James Reston, igiornalisti non fabbricano le notizie, si limi-tano a consegnarle al mattino come i lattaiconsegnano il latte.

Ma se errare è umano, l’uomo possiede glistrumenti per ridurre al minimo il rischio. ECesa Bianchi, che in quarant’anni di attivitàcome guida alpina non è mai incappato inun incidente grave, ne è la prova vivente.“Mi disorientano”, ha detto Cesa Bianchi,“tutti questi incidenti, ma ancor più l’isteriadei politici e dei media. Anche se, lo ammet-to, la passione per la neve vergine sta dila-gando e subito dopo una nevicata aCourmayeur non c’è più un costone che nonsia solcato ripetutamente da sciatori, anche

“Un clima inaccettabile”Tre degli esperti riuniti al Palamonti di Bergamo peraffrontare il tema spinoso delle valanghe e deiventilati provvedimenti restrittivi nella libertà difrequentare la montagna: da sinistra Cesare CesaBianchi, Luca Pellicioli, Paolo Sterpini. “Il clima chesi è creato in Italia dopo una serie di sciagure misembra inaccettabile”, ha detto Cesa Bianchiintervenendo in rappresentanza delle guide alpine. Unnuovissimo codice della neve è stato intantoannunciato dal ministro del Turismo Michela VittoriaBrambilla. In caso di condizioni proibitive saràsanzionato chi farà fuoripista. Nell’altra pagina ilpresidente del CAI di Bergamo Paolo Valoti consegnaun riconoscimento a Cesare Cesa Bianchi.

“La montagna è qualcosa che tiprende e ti può portareall’imprudenza ma, come tutte lepassioni, anche questa va un po’dominata” (don Gaudenzio Corno, parroco di un comunedell’hinterland milanese, nelcelebrare in febbraio i funerali diuno sciatore travolto da valanga).

Summit di espertial Palamontil’indomani di unagiornata nera esubito dopol’annuncio, poirientrato, di gravisanzioni per chiprovoca slavine

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 9

nei punti dove personalmente preferireitenermi alla larga. Il clima che si è creatoperò mi sembra inaccettabile”.

“Importante”, ha continuato Cesa Bianchi,milanese colto e pragmatico, “è puntare sualcune semplicissime regole di base chepurtroppo, in molti casi, non vengonorispettate. Le distanze da mantenere, peresempio. Quante volte si vedono scialpinistiimpegnati in un’ascensione tutti con lepunte degli sci nelle code di chi li precede!Il rispetto del giusto intervallo tra un’escur-sionista e l’altro è fondamentale, così comeimportantissimo è assumere informazioni diprima mano sull’escursione che si vuoleaffrontare. Io stesso, prima di partire, chia-mo sempre sul posto un collega. Perchésolo chi frequenta quotidianamente unazona ha il polso della situazione”.

Se poi anche la prevenzione si scontra conl’imponderabile, non rimane che giocare lacarta dell’autosoccorso e dell’Artva.“L’utilizzo di questo strumento, assieme apala e sonda, è preziosissimo a patto disaperlo utilizzare. E per imparare come sifa, niente di meglio che iscriversi in unadelle 130 scuole del Club Alpino Italiano fre-quentate ogni anno da ottomila allievi”, haspiegato Maurizio Dalla Libera, presidentedella Commissione nazionale scuole di alpi-nismo, sci alpinismo e arrampicata libera.

Inasprire le pene perchi provoca valanghe?Secondo il responsabi-le del Soccorso alpinoin Lombardia DaniloBarbisotti questi ipote-tici deterrenti non gio-verebbero certo ai soc-corritori: perché sullascena dell’incidentepuò capitare che chi sisente in qualche modo responsabile si dile-gui per precauzione negando il proprio pre-zioso contributo.

Nel florilegio degli interventi al Palamonti(e dei numerosi interventi del pubblico)sono affiorati anche fondati motivi di otti-mismo. In primo piano nel promuovere unacultura della conoscenza sono ovviamentele Scuole del CAI e le guide alpine. Ma inces-sante è anche l’opera di prevenzione del CAIattraverso il progetto “Sicuri in montagna”di cui ha riferito con giustificato compiaci-mento lo stesso Barbisotti.

Investire nell’educazione, unire le forzeper informare ed educare: questo il messag-gio lanciato al Palamonti da Sterpini, presi-dente del Servizio valanghe italiano.Propositi che trovano riscontro anche in unprogetto interministeriale per promuovereil “prodotto sicurezza”, di cui ha riferito a

Bergamo Andrea Salmeri, direttore delCentro addestramento di Moena dellaPolizia di Stato che in questo progetto èimpegnata. Anche Paolo Valoti, presidentedel CAI di Bergamo e istruttore nazionale disci alpinismo, ha portato la sua testimo-nianza. “La maggior parte degli incidenti”,ha osservato, “si verifica dopo nevicate piùo meno abbondanti, quando magari le tem-perature si alzano, e il vento contribuisce acostruire valanghe, spostando volumi dineve da un versante all’altro. Se c’è neve fre-sca la tentazione di essere i primi ad aprirepiste e percorsi è forte, ma bisogna resiste-re perché il pericolo è reale. Se di una leggec’è bisogno riguarda la formazione dei gio-vani: perché non introdurre, nei programmidelle scuole dell’obbligo, gli insegnamenti dibase indispensabili alla frequentazione del-l’ambiente alpino?” (R.S.) ■

“La montagna è uno spazio di libertà e non di coercizione,come tale comporta un elevato senso di responsabilità eabbisogna di conoscenza e competenza”, ha dichiarato in uncomunicato diffuso l’8 febbraio dall’Ufficiostampa del CAI il presidente generale AnnibaleSalsa in merito alla presentazione di unemendamento al Decreto legge sulle emergenzein discussione al Senato. “Tutto ciò non puòportare a una regolamentazione totale dellafrequentazione perché questo comporterebbeuccidere la libertà di accesso che è uno deicapisaldi dell'alpinismo e della frequentazionedella montagna. L'irresponsabilità di alcuni nonpuò essere pagata da tutti gli altri”.

“La sicurezza in montagna”, prosegue Salsa,“non aumenta con le sanzioni o con il carcereper chi provoca valanghe, ma solo attraverso illavoro di formazione, prevenzione, informazionesvolto con l'ausilio del CAI, delle guide alpine,del Soccorso alpino e speleologico e deiprofessionisti e degli abitanti della montagna.Ciò non significa essere aprioristicamentecontrari a norme per il miglioramento della

sicurezza in montagna, ma per la loro stesura non si puòprescindere dal coinvolgimento del CAI, del Soccorso alpino espeleologico, delle guide alpine e di quanti vivono e operano in

montagna”. Il presidente generale ha inoltre sottolineato che

"il CAI e il mondo della montagna non possonoaccettare una norma che, forse dettatadall’emozione, costringe a casa alpinisti, sciatoried escursionisti, e che porta una militarizzazionedelle Terre Alte. Anche l'anno scorso, sempresull'onda dell'emotività dovuta anche in quelcaso a vittime di valanghe, qualcuno avevaproposto l'istituzione di un fantomatico patentinocha abilitava ad andare in montagnaindividuando il CAI come ente preposto arilasciarlo, e prefigurando l'impiego delle forzedell'ordine per controllare gli accessi”.

“Anche allora”, ha concluso Salsa, “abbiamoespresso la nostra contrarietà a qualsiasipatentino - che non rientra in alcun modo nellafilosofia e nella missione del Club Alpino Italiano

- e a ogni tentativo di limitazione, sanzione eccessiva,militarizzazione della montagna”. ■

Annibale Salsa: “Siamo contraria limitazioni, sanzioni eccessive,militarizzazioni”.

Il comunicato del CAI sulle emergenze

“Gli appassionati della montagna non sono degli irresponsabili”

Un sorriso aperto e luminoso che esi-geva immediata rispondenza, unfuoco di appassionato entusiasmonegli occhi, modi decisi che espri-

mevano tutta la forza di una indomabilespinta interiore: questa la Carla che quanti –parenti, amici, compagni di ascensioni –ebbero la ventura di conoscere e soprattut-to di viverle accanto ricordano nell’amarez-za di un rimpianto che brucia come una feri-ta, increduli di fronte a un congedo cosìdefinitivo, sentito come una crudele ampu-tazione. Quando il destino ci fece incontra-re eravamo due risolute trentenni, ognunaaveva già infilato una sua via nella vita, unavia che puntava verso l’alto, nei persegui-menti degli ideali che dessero significatoall’esistenza avventurandosi per i sentieriche portano anche materialmente alle cimedalle quali meglio si scoprono gli orizzontidello spirito.

Carla Maverna era nata a Bellagio (Como)il 7 aprile 1925 e anche se adolescente, permotivi di lavoro, si trasferì a Milano, sempreserbò in cuore l’immagine del suo lago,porto sicuro e rifugio ove attingeva serenitàe forza per riemergere dalle tempeste dellavita e che ora, al termine del viaggio (9dicembre 2009), le concede la pace di unadimora alta sulle acque, cullata dai silenzi

che fasciano i monti.Sin dall’infanzia la vita non le usò certa-

mente molti riguardi: all’età di nove anni,alla morte della madre, dovette con il fratel-lo e la sorella affrontare situazioni di emer-genza, sistemazioni provvisorie pressoparenti nella lontana pianura, poi adattarsialla severa disciplina del collegio diValsolda e infine trasferirsi a Milano dove,presso la direzione della Solvay, trovò unimpiego di grande soddisfazione al qualesarebbe stata fedele fino al giorno di andarein pensione.

Parallelamente al lavoro, ebbe la volontàdi continuare gli studi alla scuola seraledove conseguì brillantemente il diploma diragioniera. E quello stesso giorno – tantaera la sua sete di spazi liberi, di liberarsialmeno temporaneamente dalle costruzionidella vita quotidiana – “scappò” in monta-gna, quasi a ribadire la scelta inequivocabileche aveva abbracciato, una missione allaquale sarebbe stata fedele fino alla morte.

Nell’ambiente alpinistico della metropolilombarda trovò i compagni, gli amici peroccupare il tempo libero secondo le sueaspirazioni indomabili: avviarsi su quellemontagne che le promettevano un mondo disogni e di misteriosi incontri. Sempre incerca di contatti umani, incontrò in seno alCAI e in particolare nelle file della SEM e delGAM, il calore di simpatie e di affetti che leavrebbe consentito di esprimere e far valerele sue geniali doti di organizzatrice e le suecapacità di socializzazione.

Poi successe un fatto che avrebbe rivolu-zionato il decorso della mia e della sua esi-stenza. A quel tempo circolava a Milano ungiornalista un po’ originale, FulvioCampiotti, il quale per onorare la memoriadelle alpiniste Claude Kogan e Claudine vanStratten perite nel 1960 sul Cho Oyu, lanciòl’iniziativa di una spedizione di cento donnesul Monte Rosa fino alla Punta Gnifetti.Subito aderii con entusiasmo e il caso (o ildestino?) mi fece incontrare una ragazza diuna cordata vicina, la Maverna. Quel giorno– 27 luglio 1960 – fu galeotto perché sotto ighiacci scintillanti del Rosa tenne a battesi-mo la nostra nascente amicizia. Subito pro-gettammo imprese comuni e siccome l’annosuccessivo per motivi di lavoro venni tra-sferita a Monaco di Baviera, fissammo lanostra sede operativa in Engadina, dove peroltre quarant’anni effettuammo salite ditutto rispetto (Palù, Naso del PizzoCambrena, Cima di Rosso per la paretenord-est, via Klucker).

Contemporaneamente ci spingemmo

anche fuori dall’Europa: Kolahoi (Kashmir)nel 1963, Elbrus nel 1965 e Popocatepetl nel1968, oltre a pionieristici trekking in Nepal,Tibet, Bhutan, Canada, Groenandia, NuovaZelanda, Australia, Hawai, Patagonia.

Nel 1968, aderendo all’invito di AdolfoBalliano, assunse la segreteria del GISM(Gruppo italiano scrittori di montagna),incarico che svolse con uno slancio e unadedizione esemplari. Quando si trattava didistribuire l’Annuario, era la Carla che infor-cava la bicicletta per consegnarlo tempesti-vamente “almeno ai soci di Milano”; nonparliamo poi della puntigliosa accuratezzadedicata alla stesura delle relazioni finan-ziarie e all’organizzazione dei convegni delGiISM.

L’amicizia è assoluta, sincera condivisione.Nelle peripezie del nostro andar per montici ripagammo sempre della stessa moneta:quando in Nuova Zelanda mi fratturai unbraccio, la sua assistenza continua mi per-mise di portare a termine un trekking abba-stanza impegnativo, così allorché in Nepal ilmal di montagna la colpì seriamente, lascortai verso la salvezza accompagnandolaa quote più basse. L’attività in ufficio laimpegnava a fondo, tuttavia quante volte altermine di una dura settimana lavorativaprendeva il treno della notte e arrivava acasa mia di primo mattino per sfogarci inqualche scorribanda su montagne ancoratutte da scoprire, e soprattutto per riabbrac-ciare mia madre perché, diceva, avendo dabambina perso la sua, aveva trovato nellamia una seconda mamma.

Mi fermo qui, nella speranza di esserealmeno riuscita a incidere nel cuore di chi

10 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Due donne che hanno dedicato la vitaalla montagna ci hanno lasciato. DiCarla Maverna, animatrice e segretariadel Gruppo italiano degli scrittori dimontagna, spentasi il 9 dicembre,racconta Irene Affentranger, sociaonoraria del CAI, che con lei hacondiviso la passione per la montagnadopo averla casualmente conosciuta,mezzo secolo fa, nel corso dellacordata delle “Cento donne al MonteRosa”. Vera Cenini Lusardi, spentasi il22 febbraio, ha a sua volta contribuitoin Val Masino (Sondrio) a far nascere ilSoccorso alpino coordinando lesquadre impegnate sui graniti delBadile e del Cengalo dallo storicoAlbergo dei Bagni, impareggiabilecenacolo per generazioni di alpinistitra i quali Riccardo Cassin. La ricordain queste pagine Ilde Marchetti,animatrice e organizzatrice in ValMasino del trofeo Kima, che a Vera hadedicato pagine intense nel libro“Sotto le stelle del Masino” (2006).

Storie di donne Carla Maverna e Vera Cenini Lusardi

Una vita tutta in salita

legge l’immagine di questa piccola grandedonna, così come l’ho conosciuta e le hovoluto bene, pur conscia che altri – colleghi,parenti, amici consoci del GAM – avrebbe-ro sicuramente parecchio da aggiungere.Tuttavia un diamante, anche se spezzettatoin minuti frammenti, non perde per questoneppure una scintilla della sua luce e ilfuoco che vi arde ci darà consolazione persuperare la tristezza dell’attuale commiato eseguire Carla su un nuovo cammino che leistessa ci invita a percorrere.

Ma che imbroglio è mai questo? Ho appe-na finito di ripiegare in due questo ultimofoglio, ed ecco balzare fuori un diavolettoirrispettoso... Scalpita e si dimena come unbambino che faccia le bizze. Con gesto rab-bioso, Carla scaglia sulla neve un bel paiodi sci che le ho appena donato – come erasuccesso tanti anni or sono – e inviperitaurla che non li calzerà mai più. Le solitepromesse da marinaio... Ora mi fa l’occhio-lino e fa cenno di raggiungerla. Lassù nelcielo, fra cumuli, cirri e nembi si delineanopendii da principianti, soffici soffici, chesarà un godimento risalire con gli sci men-tre tutt’attorno gli angeli plaudiranno allenostre prodezze. Il tempo si è fermato pernoi e ci attende a un appuntamento fissatonella luce. Le prospettive sono ideali: nonlo falliremo di sicuro.

Irene Affentranger

CAI Torino – Dav Munchen - Gism

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 11

Nella sua casa di Morbegno (Sondrio)ha cessato di vivere il 22 febbraio a86 anni Vera Cenini Lusardi, perso-naggio storico del turismo alpino in

Valtellina, grande amica degli alpinisti efigura di primo piano del Soccorso alpino.Un lutto gravissimo, un dolore strazianteper noi della Val Masino dove Vera avevaacquistato grandi benemerenze come alber-gatrice e animatrice culturale.

Nella cittadina alle porte della Valtellinaera nata il 22 luglio 1924. Nel 1937 era unaragazzina di tredici anni quando la monta-gna le porse nella vicina Val Masino un ter-ribile biglietto da visita: l’immagine dellespoglie di Molteni e Valsecchi trasportate aspalla dai valligiani dopo la tragica e vitto-riosa scalata alla parete nord est del Badileguidata da Riccado Cassin. E per Cassin,che aveva una quindicina d’anni più di lei,nacque quel giorno una grande ammirazionetrasformatasi poi in una profonda amicizia.

Adorava della Val Masino il carattereaspro, la natura selvaggia, quei massi dis-persi nel verde dei prati, le placconate digranito striate di nero dal pennello di un

artista estroso. Di questa nostra valle, comeho raccontato nel libro “Sotto le stelle delMasino”, conosceva ogni pietra. Nel 1956iniziò la gestione dello storico Albergo deiBagni insieme con suo marito e alcuni amicidella “Società dei poeti”. Dirigenti industria-li, alpinisti, uomini di cultura: fra gli ospitic’era un’umanità varia e molti nomi di spic-co della borghesia lombarda, ma eranosoprattutto gli alpinisti ad avere eletto l’al-bergo come scintillante campo base, un’oa-si raffinata e confortevole dove rifugiarsidopo i cimenti della “lotta con l’alpe”.

Anche Cassin è stato a lungo di casa aiBagni dove nell’87 è stato festeggiato in unclima da mille e una notte mezzo secolodopo la leggendaria scalata alla nord estBadile.

Vera non si limitava a osservare da spetta-trice i successi degli amici alpinisti. Erapronta a intervenire giorno e notte, all’oc-correnza, organizzando i soccorsi. Così nelmagazzino dei Bagni, dove ha offerto finoagli anni Novanta prove esemplari della suasapienza di albergatrice, accumulò fin daprincipio materiali per le emergenze: corde,barelle, confezioni di medicinali. Nel ‘65entrò ufficialmente nel Soccorso alpino,fiera della nomina di tecnico volontario. Nel1975 fu nominata capo stazione onorariodella stazione di San Martino in Val Masino:un onore, credo, che mai prima era toccatoa una donna.

Un particolare ancora vorrei raccontaresulla cara, indimenticabile Vera. In un arma-dio della sua bella casa di Morbegno erariposto un inestimabile cimelio: la radioricetrasmittente con cui nelle emergenze sicollegava con l’amico soccorritore DinoSalis in Bregaglia, e a cui tanti alpinisti devo-no la vita.

Ilde Marchetti

L’angelo della Val Masino

Ho conosciuto Carla Maverna,scomparsa in dicembre, grazie alGruppo amici della montagna di

Milano (GAM) di cui ero socio e a suofratello Leonardo, collega di lavoro. Agliinizi negli anni 60 divenni socio dellaSezione di Menaggio dove la Mavernaera impegnata da parecchi anni, la suaiscrizione al CAI risalendo al 1949.Ricordo che proprio in quell’anno dallasezione venne patrocinata la spedizione“Cento donne sul Monte Rosa”. Carla vipartecipò facendo parte della cordatalariana: per questo è e sarà ricordatacome un’iniziatrice dell’allora nascentealpinismo femminile. Divenuto segretariosezionale riuscii a strappare allaMaverna, nonostante la sua grandemodestia, un po’ di racconti delle sueesperienze alpinistiche extraeuropee. La notizia della sua scomparsa, che mi èstata comunicata qui a Como dove oraabito dall’amico Piero Redaelli, mi halasciato completamente intristito e basito.Non mi resta che salutarlasemplicemente con un Ciao Carla, donnamodesta e forte.

Sandrino Dell’Oro e gli amici del CAI-Menaggio

Modesta e forte

La leggenda del BadileUn’immagine giovanile di Vera Cenini Lusardi sullo

sfondo del Pizzo Badile, la montagna con cui si sonomisurati alpinisti leggendari come Riccardo Cassin ed

Hermann Buh. In basso Vera con Ilde Marchetti

12 - LO SCARPONE, APRILE 2010

NARRATIVALA SPOSA DELL’ARIAL’odissea di una coppia di sposi suun pallone aerostatico fra tempestee manovre azzardate: una storiavera del 1893 rivissuta con gliocchi di uno scrittore di oggiinnamorato della montagnadi Marco Albino Ferrari,Feltrinelli, 203 pagine, 14 euro

K2, LA MONTAGNA PIÙPERICOLOSA DELLA TERRAScalata per scalata, la storia della“montagna degli italiani” raccontatada un rinomato alpinistaamericano. Che ridicolizza ilcapospedizione del ‘54 Desio e

definisce Bonatti “un martire”di Ed Viesturs. Corbaccio, 363 pagine,19,60 euro

GUIDEE OGGI... DOVE SEI?!Alcune gite sono brevi, senzagrandi scoperte, ma consentono di“godere dei colori che dona la terrae ascoltare la celestiale musica chesolo la natura sa comporre esuonare”. Con questo spiritol’autore ci accompagna in unappassionante vagabondaggio per i sentieri dell’Umbria.di Francesco Brozzetti. Edizioni CVS (www.sodcvs.org),157 pagine, 15 euro

PASSI NEL SILENZIOQuattordici itinerari storici dellaLessinia ripercorsi con spirito discoperta sotto forma di diario conschizzi e bellissime immagini.L’iniziativa è della GiovaneMontagna di Verona in occasionedell’ottantesimo compleannodi Oreste Valdinoci e MicaelaVoltan. Giovane Montagna (tel/fax045.8348784), Edizioni Cercate,124 pagine

MANUALIOUTDOORTre esperti insegnano a cavarsela in ogni genere di avventuraall’aperto. In allegato un utileprontuario di sopravvivenzadi Enzo Maolucci, Alberto Salza,Michele Dalla Palma. Hoepli([email protected]), 238 pagine,24,90 euro

IL MOVIMENTODELL’ARRAMPICATAProcessi psicomotori, metodologie,tecniche didattiche per facilitarel’apprendimento del movimentodell’arrampicatadi Antonio Bernard.Priuli&Verlucca, CollanaCampo/Quattro, 272 pagine, 18,50 euro

CIASPOLEGuida a colori con ricca sceltad’itinerari sull’arco alpino e sugliAppennini, da percorrere con leracchette da neve.di Michele Dalla Palma e Cesare Re. Hoepli, 292 pagine, 24,90 euro

LA NEVE, COS’E’ E COME SI PREVEDEFormazione della neve e previsionedelle nevicate, trasformazione della“bianca visitatrice” al suolo eproblemi di sicurezza nei saggi di tre espertidi Gianluca Bertoni, FlavioGalbiati, Mario Giuliacci. Alpha test (tel 02.5845981 –www.alphatest.it), 218 pagine, 17 euro

SAGGICLIMA E GHIACCIAI:L’EVOLUZIONE DELLE RISORSEGLACIALI IN LOMBARDIAUndici contributi dei più importantiesperti italiani, e non solo, sulladiscussa tematica delle relazioniclima-ghiacciai, alternando capitoligenerali con contributi più specificiSul sito http://users.unimi.it/glaciol è possibilescaricare il pdf del volumerealizzato da Claudio Smiraglia,Giancarlo Morandi e GuglielminaDiolaiuti, e pubblicatodall’Associazione consiglieriregionali della Lombardia

ALLA SCOPERTA DEI TATRAArte e tradizione della montagnapolacca nel catalogo dellabellissima mostra ospitata dalMuseo nazionale della montagnaAutori vari, Museomontagna / CAITorino, 155 pagine ■

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Questo mese pubblichiamo i titoli di montagna più venduti nella LibreriaPalazzo Roberti di Bassano del Grappa, Vicenza (via Jacopo da Ponte 34- tel 0424522537 - [email protected] - www.palazzoroberti.it). Lalibreria si sviluppa su due piani con sale di lettura, terrazza, giardino eoltre sessantamila volumi. E’ aperta in rete 24 ore su 24.

PPiiùù vveenndduuttii1) “Gli ottomila” di Marco Bianchi (Mondadori, 39 euro)2) “Escursioni nel massiccio del Grappa” di Giuseppe Busnardo (Cierreedizioni, 16 euro)3) “Dolomiti cattedrali di roccia” (Antiga editrice, 50 euro).

CCoonnssiigglliiaattii1) “Gli ottomila” di Marco Bianchi (Mondadori, 39 euro)2) “Fotografie delle montagne “(Priuli & Verlucca, 45 euro)3) “Montagna incartata” di Giancarlo Torre (Bellavite 28 euro)

HITPARADELa montagna in libreria

L’individuazione della difficoltà dell’escursione in fase preventi-va è un aspetto molto importante per la sicurezza. Sulla mag-gior parte delle pubblicazioni e guide del settore si trovanorelazioni di itinerari classificati in modo troppo generico. Gli

aggettivi più utilizzati sono: facile, medio, difficile e molto difficile; inalcuni casi, si hanno anche indicazioni sul terreno, pericoli e requisi-ti individuali per affrontare l’itinerario.

L’indicazione delle difficoltà escursionistiche per i percorsi inambiente innevato non ha ancora una definizione precisa e di soven-te c’è una sovrapposizione di difficoltà con quelle alpinistiche.Importante è ricordare che il miglior itinerario estivo non coincidesempre con il miglior percorso invernale.

Dal punto di vista escursionistico, il Club Alpino Italiano definisce unitinerario che richiede l’uso di racchette da neve (ciaspole o ciaspe)con la sigla EAI (escursionistico in ambiente innevato). Gli itinerariescursionistici che rientrano in questa definizione riguardano terrenisenza grandi pendenze, con percorsi evidenti, e senza tratti esposti.

Questa indicazione di base non indica molto, specie per chi non hauna sufficiente conoscenza dell’ambiente alpino invernale, dellevalanghe e del territorio su cui si svolge l’escursione.

Un altro criterio per descrivere le difficoltà in ambiente innevato èriportato su “Alpi Venete” dell’autunno-inverno ‘98-’99 e sul manualeCAI “Sci di fondo escursionistico”. Gli itinerari seguiti dall’escursio-nista con gli sci sono senz’altro percorribili anche dall’escursionistacon le ciaspe. In sintesi la scala comunemente usata prevede la clas-sificazione del grado di difficoltà ricorrendo a quattro diversi colori:• VERDE (FACILE) - Percorso su leggeri falsopiani privi di ostacoli

e di tratti esposti, contenuta la lunghezza e il dislivello.

Orientamento facile, sufficiente una tecnica di base.• BLU (MEDIO IMPEGNO) - Percorso su terreno con contenute pen-

denze, qualche breve passaggio in costa. Lunghezza e dislivelli con-tenuti. Orientamento difficoltoso. Da affrontare con discreta padro-nanza tecnica.

• ROSSO (IMPEGNATIVO) - Percorso su terreno molto vario.Pendenze accentuate, impegnativi mezzacosta talvolta esposti.Consistente lo sviluppo e la lunghezza. Indispensabili tecniche spe-cifiche e buone conoscenze sull’orientamento e la nivometeorolo-gia. Neccessaria una buona esperienza.

• GIALLO (MOLTO IMPEGNATIVO) - Percorso tra la mezza e l’altaquota con diversi tratti di forte pendenza spesso esposti, ancheghiacciati; attraversamento di zone impervie e severe. Consistentilunghezze e dislivelli. Indispensabile ottima tecnica. Riservato adesperti.

Di recente la guida alpina Massimo Candolini ha pubblicato la guida“Racchette da neve nelle montagne friulane” (prima edizione gennaio2010), in cui utilizza la scala delle difficoltà definita dal CAS (ClubAlpino Svizzero) nel 2005. Tale scala risulta più adatta, secondo l’au-tore, nel rappresentare la difficoltà. Nei criteri di giudizio la “Scalasvizzera” pone particolare attenzione al terreno, ai pericoli e ai requi-siti per affrontare gli itinerari. Rispetto all’originale, la scala utilizza-ta nella guida citata si divide in due fasce: escursioni ed escursionialpine. Secondo l’autore questa classificazione meglio si adatta agliitinerari proposti. Verosimilmente la sigla EAI, identifica itinerari cherientrano nella prima fascia.

Giampietro Zamò

[email protected]

Sezione SAF Udine

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 13

Escursionismo Quali difficoltà in ambiente innevato

Una proposta di classificazione

In generale le valutazioniper neve e valangherichiedono esperienza.Più che le pendenze e ipassaggi ripidi, ladifficoltà consiste nellacorretta valutazione dellacondizione generale dellamontagna innevata.

Tre livelli, ma le valutazioni richiedono profonda esperienza

14 - LO SCARPONE, APRILE 2010

ALTO ADIGE Accompagnatori AG di primo livello

La Commissione provincialeAlpinismo giovanile dell’AltoAdige ha organizzato l’8° Corsodi qualifica per accompagnatoridi primo livello, che ha avuto ini-zio con le prove di ammissione aPietramurata (TN) ed è prose-guito con l’incontro del 31 gen-naio a Bolzano relativo al modu-lo assicurazioni, aspetti legali eresponsabilità. Nella secondasessione a Malga Zannes (Val diFunes – Bz) sono stati realizzatii moduli relativi a meteorologia,gioco, topografia e orientamen-to, lettura del paesaggio, neve evalanghe, preparazione dell’e-scursione e conduzione digruppi. Nella terza sessione aCauria il tutor ha svolto il modu-lo relativo a comunicazione edidattica, quindi sono statiaffrontati il Progetto educativo eil Progetto scuola, psicopeda-gogia e dinamiche di gruppo; lasquadra del CNSAS BassaAtesina ha simulato un inter-vento di soccorso; le guardieforestali della stazione di Egnahanno accompagnato i corsisti ealcuni ragazzi in un’escursionesulla Madrutta; è stata infinesvolta la seconda parte formati-va del modulo “Tecnica alpini-stica per AG”. La quarta sessio-ne al rifugio Valparola (Bl) havisto la verifica del modulo rela-tivo a “Tecnica alpinistica perAG” e i moduli relativi alla storiadell’alpinismo, alla struttura delCAI e dell’AG, alla lettura delpaesaggio. La quinta sessioneal rifugio Città di Milano (Solda)

ha trattato gli ultimi moduli rela-tivi all’alimentazione, ai corsi diAG e relativa modulistica.

Tutti gli allievi hanno dimostra-to interesse, grande impegno,volontà di apprendere e miglio-rare. Alla fine sono risultati ido-nei Guido Peluso, SamanthaScapin, Marco Pisciali, MarcoPezzedi, Paola Fontana e PietroBertoglio. GR Alto Adige - Piazza Gries 18 -39100 Bolzano (BZ)Nella foto un momento del corsoin Valparola.

CALABRIASi rinnova il Comitato regionale

Si è insediato il nuovoComitato direttivo regionale delCAI della Calabria. Presidentedel Gruppo regionale è oraPierluigi Mancuso della Sezionedi Catanzaro. Per i prossimi treanni il comitato direttivo è for-mato da Francesco Augruso(tesoriere) e Claudio Pileggi(addetto stampa) della Sezionedi Catanzaro; Aldo Ghionna(vice presidente) e Marco Nocidi Cosenza; Giuseppe Marino eFrancesco Polimeni di ReggioCalabria. Completano gli organiregionali il Collegio dei revisoricomposto da FrancescoCampesi (Cosenza); RobertoLaganà (Reggio C.); SalvatoreMessina (Catanzaro) e ilCollegio dei probiviri conMaurizio Mazzuca (Catanzaro);Aldo Rizzo (Reggio C.); BrunoZicari (Cosenza). Il gruppocoordina le attività delle sezionioperanti a Catanzaro, ReggioCalabria, Cosenza e

Castrovillari per un totale di circa900 soci. Il presidente uscenteAntonino Falcomatà, dellaSezione di Reggio Calabria, haformulato ai nuovi eletti l’auguriodi buon lavoro auspicando chel’opera meritoria che il CAI staportando avanti in Calabria, svi-luppando la frequentazione, laconoscenza e lo studio dellemontagne e la difesa del loroambiente naturale, si incrementiulteriormente rafforzando i rap-porti di collaborazione tra il CAIe gli enti amministrativi calabre-si, nonché con i parchi nazionalie regionali. Il gruppo regionaleauspica che i tanti appassionatidi escursionismo o di sci difondo si iscrivano sempre piùnumerosi all’associazione attra-verso le proprie sezioni territo-riali, partecipando alle attivitàfinalizzate alla riscoperta e allatutela del meraviglioso territoriocalabrese.GR Calabria - recapito postale c/o Pierluigi Mancuso, via Alessandro Turco 27/a, 88100 Catanzaro - sede legale Via Case Arse 2988100 Reggio Calabria (RC)fax 0961 724978

LAZIOLaurearsi con il Club alpino

È stato prorogato al 15/4 il“Bando per n.1 tirocinio di lau-rea triennale in discipline eco-nomiche applicate, promossodal CAI Lazio in collaborazionecon la CRTAM”, rivolto a lau-reandi/e in discipline economi-che, politico-economiche,ambientali e agrarie. Scopo è laproduzione di una tesi di laureatriennale sperimentale sul tema“Lo sviluppo sostenibile dell’a-rea del Terminillo e dei MontiReatini: politiche di valorizza-zione integrata della filieraambiente-cultura-turismo”. Inparticolare il bando è rivolto acoloro che intendono laurearsicon una tesi in materie econo-miche (preferibilmente in eco-nomia applicata: economia del-l’ambiente, economia del turi-smo, economia dei beni culturali

e ambientali, economia agrariae forestale, ecc.) entro la sessio-ne estiva 2010 o la successivasessione autunnale. Testo inte-grale del bando e modulo didomanda disponibili sul sito:www.cailazio.itGR Lazio - via dei Manni 5 -03011 Alatri (FR) tel 0775 434774 - E-mail:[email protected]@cai-lazio.it - Sito web: www.cailazio.it

SICILIA Il CAI per le riserve naturaliIl presidente del GR sicilianoMario Vaccarella porta a cono-scenza che è stata rinnovata laconvenzione per la gestionedelle tre riserve naturali Entella,Monte Conca e Grotta Conza daparte del CAI Regionale perconto della Regione sicilianaAssessorato territorio e ambien-te. La firma, avvenuta a fineanno, è stata notificata nel mesedi febbraio. La convenzione cheregolamenta i rapporti di gestio-ne ha la novità di essere unicaper le tre riserve, con una meto-dologia avviata da poco da partedell’ARTA con le associazioniambientaliste. Permette in talmodo una migliore razionaliz-zazione del rapporto contrattua-le e delle risorse impiegate,umane ed economiche(L.R.14/88). Il che è stato possibilegrazie alla buona gestione del-l’associazione. Nei prossimianni si attendono i primi risultatidei piani di gestione redatti eapprovati, riferiti ai Siti Natura2000 in due delle tre riserve eagli studi avviati in tutte le areein affidamento. Fra gli obiettividell’UE vi infatti è quello di pro-teggere e valorizzare le zone adalta naturalità. “L’impegno delCAI sugli indirizzi del Sodalizionazionale, che si avvicina al150° anniversario della costitu-zione”, sostiene il presidenteVaccarella, funzionario delegatoalle Riserve, “continua in dire-zione dei valori ambientali,sociali ed etici”.GR Sicilia - C.so P. Agliata 104 -90027 Petralia Sottana (PA) –

CAI REGIONI Notizie dai gruppi regionali

E mail: [email protected] 349.2227262 fax 091.934150 www.caisicilia.it

UMBRIALa convenzione con Coldiretti

Com’è stato annunciato il mesescorso in questa rubrica, il presi-dente del CAI Umbria StefanoNotari, il presidente di ColdirettiUmbria Albano Agabiti e il presi-dente di Terranostra UmbriaFrancesco Gradassi hanno firma-to una convenzione che impegnale rispettive organizzazioni in unprogramma di collaborazioneall’insegna della promozione dellamontagna, dell’ospitalità rurale edei prodotti tipici, con un occhioparticolare al sostegno e allo svi-luppo delle terre alte.

Tutti i soci CAI potranno benefi-ciare di un trattamento di riguardoda parte della fitta rete di aziendeagricole associate a Coldiretti. Leaziende aderenti (l’elenco è nelsito www.caiumbria.it) pratiche-ranno uno sconto del 5% suiprezzi in azienda dei prodotti. Peril pernottamento negli agriturismiapplicheranno la tariffa minima incorso di validità per tutto l’arcodell’anno, inclusa l’alta stagione.

Nel corso dell’incontro con i pre-sidenti delle sezioni CAIdell’Umbria (Lo Scarpone dimarzo, pagina 42) svoltosi agliinizi di febbraio il presidentegenerale Annibale Salsa haespresso compiacimento perquesta iniziativa che si colloca apieno titolo nella politica del CAI afavore dello sviluppo ecocompati-bile. (Notizia a cura di ValentinoPaparelli, Ufficio stampa CAIUmbria)GR Umbria - via Fratelli Cervi 3105100 - Terni (TR) - Tel 0744286500fax 0744286500 - E-mail:[email protected] sotto: l’incontro del gruppo

regionale umbro con Coldiretti:secondo da sinistra il presidentedel GR Stefano Notari.

VENETONasce il gruppo “Amici della montagna”

La montagna veneta ha da oggiun nuovo gruppo di amici pronti asostenerne i diritti, le necessità, ibisogni e ad impegnarsi per favo-rirne sviluppo e protezione. E’composto, per il momento, da 35tra consiglieri ed ex consiglieriregionali che hanno aderito all’in-vito rivolto alcuni mesi fa dal pre-sidente del Consiglio regionaleMarino Finozzi e dal presidenteregionale del CAI Emilio Bertanper costituire un “Gruppo di amicidella montagna” sulla falsariga diquanto già avviene in Parlamentoe nella Regione Piemonte. I tren-tacinque si sono riuniti in febbraioa Venezia, a Palazzo Ferro-Fini,per approvare il regolamento del-l’associazione ed eleggere il pre-sidente e i due vicepresidenti.

Poche le formalità e unanime ladecisione di affidare la guida delgruppo all’ex assessore FlorianoPrà (presidente), alla consiglieraGiuliana Fontanella e all’ex consi-gliere Alberto Tomiolo,come vice-presidenti.

Della necessità di utilizzare tuttele opportunità per dare “voce allamontagna e a chi in montagnavive e lavora” ha parlato il presi-dente del CAI Veneto Bertanosservando che la montagna a cui

pensiamo “non è una riservaindiana o una bella cartolina opeggio ancora un luna park aduso e consumo della pianura edalla città. Al contrario dovràessere sempre di più un luogodove la gente possa ritrovare lapropria identità, le proprie tradi-zioni e la dignità di cittadini diquesta regione e di questopaese”.

“In questa ottica”, ha aggiuntoBertan, “dovranno trovare spazioe attenzione tutti quegli interventiin grado di favorire questo modo divivere la montagna: ripristino dellemalghe, ideazione di percorsigeologici, alberghi diffusi, ipovie,percorsi religiosi, utilizzo dei par-chi, escursionismo con gli sci”.

Bertan ha anche ricordato ilgrande patrimonio di strutture eservizi di cui il CAI veneto si occu-pa: 45 rifugi e 35 bivacchi (per untotale di oltre 3 mila posti letto econ 250 persone occupate), 4mila chilometri di sentieri, 35 fer-rate, 50 scuole di formazione, 21gruppi speleologici, numeroseattività culturali tra cui il centro perla formazione alla montagna B.Crepaz al Passo Pordoi, unico inItalia. “Un patrimonio”, ha conclu-so, “che questa nuova iniziativapotrà sicuramente valorizzare conle sue proposte e con i suoi stimo-li”. Nel ringraziare per la fiduciaaccordatagli, il neopresidente Pràha assicurato che farà di tutto peressere ancora utile alla causadella montagna, oggi in grandedifficoltà. GR Veneto - via Schiavonetti 26/L -36061 Bassano del Grappa (VI)Nella foto in alto, da sinistra, ilpresidente del CAI Veneto EmilioBertan, il neo presidente del GAMFloriano Pra, il presidente delConsiglio regionale del VenetoMarino Finozzi e i due vicepresi-denti del GAM Giuliana Fontanellae Alberto Tomiolo.

16 - LO SCARPONE, APRILE 2010

MONDEOX PRESENTA I MODELLI DELLA COLLEZIONE

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News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 17

Patrocinata quest’anno dal CAILombardia, si è conclusa il 13 feb-braio a Bergamo, al Centro congres-si Papa Giovanni XXIII, la quarta edi-

zione dell’Orobie Film Festival (OFF), natoda un’idea di Roberto Gualdi e realizzato daTeam Italia. L’evento sta indubbiamente cre-scendo, imponendosi come un punto di rife-rimento importante almeno per il territoriolombardo.

La serata finale presentata dalla bravaFabrizia Fassi ha visto le premiazioni sia delfilm in concorso, sia di personaggi legati almondo della montagna. A questo propositova ricordato che fra i Premi Montagna Italia2010 uno è stato assegnato a Renata Viviani,la prima donna a esser stata eletta presiden-te del CAI del territorio lombardo, e un altroa Marco Onida, segretario generale dellaConvenzione delle Alpi.

Ma veniamo ai film premiati. Per la cate-goria “Orobie e montagne della Lombardia”ha vinto “Uomini e sassi”, realizzato per laRai da Luigi Cammarota, che ripercorre lalunga avventura di alpinismo di ricerca diIvan Guerini in val di Mello facendo unparallelo con uno degli ultimi pastori“melat” della valle. In questa sezione la giu-ria ha ritenuto di dare una menzione specia-le al film “Camuni” di Bruno Bozzetto per-

ché attraverso pochi fotogrammi di anima-zione il regista è riuscito a creare un ironicoparallelismo tra l’antico popolo della valCamonica e i giovani di oggi.

Nella categoria “Paesaggi d’Italia” è risul-tato invece vincitore “La neve e la veglia” diMarco Tessaro, una testimonianza sulla tra-dizionale cultura contadina attraverso gliultimi anziani all’interno del Parco delleCapanne di Marcarolo tra l’Alessandrino ela Liguria. La menzione speciale in questacategoria è andata al film “Aria” di DavideCarrari che ci porta a vivere in diretta unascalata sulle falesie del Supramonte inSardegna. Infine per “Terre alte nel mondo”ha vinto il film “Wild Russia: Kamchatka” diCristian Baumeister, che i lettori ricordanogià come vincitore anche dell’ultima edizio-ne del Sondriofestival. La menzione specia-le qui è andata a “Lightning strike – ArwaTower” di Christoph Frutiger, StephanSiegrist e Christine Kopp.

La giuria infine ha voluto assegnare unpremio speciale extra a “Diario di un curatodi montagna” di Stefano Saverioni, già vistoal Festival di Trento, dove pure riscosseunanimi consensi di critica e di pubblico.

Infine vi è da segnalare che anche in que-sto festival, come è tradizione, si è espressoil pubblico e qui il giudizio più positivo,

pressoché unanime, è andato a “Himalaya,terre des femmes” della regista franceseMarianne Chaud, pure questo già premiato aTrento.

Piero Carlesi

Sezione di Milano e GISM

Cinema L’Orobie Film Festival

Vince l’alpinismo di ricerca

Ivan sulle rocce dei “melat”Una scena di “Uomini e sassi”, il film realizzato perla RAI da Luigi Cammarota che ripercorre la lungaavventura di alpinismo di ricerca di Ivan Guerini (chequi appare in arrampicata su una liscia placca) in valdi Mello (Sondrio), fra i meravigliosi graniti percorsiper secoli dai pastori “melat” della valle.

Dalle pittoresche alzaie del Naviglio Grande agli alti pascolidella Val di Mello, dalla ghiacciaia del Moncodeno sulleGrigne ai bodri creati nelle zone golenali dalle piene del

Po, dalle limonaie dell’Alto Garda alle distese di brughi, variopintiarbusti perenni che orlano in agosto le risaie della Lomellina: laLombardia rappresenta, da quota zero a quattromila, un grandemosaico di biodiversità purtroppo assediato da sconsideratiavvelenatori com’è successo in febbraio con le acque del Lambroin cui sono state riversate in modo doloso ingenti quantità di

gasolio. Questo prezioso mosaico viene esplorato in unnuovissimo dvd interattivo dalla cinepresa di Luigi Cammarota([email protected]), socio ultraventennale del CAI che hafatto parte della Commissione cinematografica centrale e sioccupa abitualmente di documentari naturalistici per la RAI(Geo&Geo). Il documentario (“Un grande mosaico di biodiversità”,64’) riguarda il Sistema delle aree protette lombarde ed è statorealizzato per la Direzione qualità dell’ambiente RegioneLombardia. Il taglio è didattico e divulgativo e molta parte dellospettacolare filmato è dedicata alle aree protette montane. Esempre seguendo un importante filo conduttore, quellodell’acqua, preziosa e irrinunciabile risorsa in cui nuovi velenicontinuano a riversarsi. Il 2010 è l’Anno internazionale dellabiodiversità ed è comprensibile l’importanza che assumono, sulpiano divulgativo, opere come questa realizzata da Cammarotache, dopo la partecipazione al Festival di Sondrio, è statapresentata il 9 febbraio a Milano alla stampa specializzata e alleautorità scolastiche.

Biodiversità: un mosaico sfregiato

Dai ghiacciai ai navigliLuigi Cammarota, vincitore a Sondrio, è anche l’ideatore del documentario “Ungrande mosaico di biodiversità” realizzato in Lombardia, che spazia dai ghiaccidella Valmalenco alle placide sponde dei Navigli avendo come filo conduttorel’acqua. Qui a lato un’idilliaca immagine del Naviglio di Morimondo.

18 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Otto ottobre, giusto il giorno del mio compleanno.Quarantaquattro per la cronaca. Niente male, considerandoche ho seriamente rischiato di fermarmi a quarantadue. Tragli amici che si fanno vivi per gli auguri più di uno mi segna-

la la notizia apparsa pure, mi dicono, sul Tg2. Da quando due anni fala valanga mi ha investito sono diventato una specie di punto di rife-rimento obbligato per casi analoghi. Mi si chiede di dare giudizi sul-l’imperizia eventuale dei valangati, dicommentare le condizioni di pericolo,il bollettino, o banalmente di unirmialle geremiadi sulla “montagna assas-sina” e via dicendo. Ove e per quantopossibile tendo a sottrarmi alla dis-cussione. Il fatto di esserci finito sottonon fa di me il guru della valanga,anzi, dovrebbe essere vero il contra-rio. E poi tutto sommato non ho nean-che tanta voglia di parlarne. La parolavalanga da quel fatidico giorno infamiglia è diventata quasi un tabù. Misono abituato, per quieto vivere, aglissare sull’argomento.

Comunque, esortato a prenderecoscienza di questo nuovo eventovalanghivo, vado su internet allaricerca del filmato. Sì, perchè la parti-colarità di questo caso è che il valan-gato aveva una videocamera sul casco, per cui si tratta di una valan-ga in soggettiva, roba che neanche Kubrik avrebbe immaginato.Scopro quasi subito che si tratta della notizia nuova di un fatto vec-chio, aprile 2008... proprio come me. Il giorno esatto non viene spe-cificato, ma già la concomitanza del mese mi fa un certo effetto. Secoincidesse anche il giorno sarebbe una vera tombola, statistica-mente. Scarico il filmato e, mentre mia moglie addormenta la prole,lo faccio partire sul computer.Non sono proprio ispiratissimo,da un certo punto di vista speroche non mi dica proprio niente. Ein effetti è proprio così.

Innanzi tutto le premesse sono completamente diverse: nel miocaso stavamo risalendo un innocuo vallone mentre questi stannobuttandosi a capofitto su un pendio evidentemente a rischio. Nelmio caso il distacco è stato spontaneo e inatteso, nel loro è stato pro-vocato e, oserei dire, preventivato. Anche la meccanica della valan-ga è tutta diversa, non c’è la massa che arriva e ti travolge, è il mantonevoso che cede sotto lo sciatore stesso, non so cosa sia preferibilema sicuramente è una cosa diversa. Insomma, le immagini che sisusseguono non mi dicono niente, non mi ricordano niente, non misuscitano niente. Anche gli interminabili quattro minuti di schermoblu non fanno nulla se non confermarmi che, sotto la neve, la lucearriva. Quando alla fine arrivano le pale e si vede il cielo mi chiedo:tutto qui?

Poi decido di rivedere il filmato con l’audio, normalmente azzera-to. E la cosa cambia. E sono proprio quei quattro minuti di schermoblu che fanno la differenza. Non appena sento il respiro affannosodel sepolto, improvvisamente ho la sensazione che anche a me man-chi l’aria, e per tutta la durata del seppellimento mi accorgo che,inconsciamente, tendo a iperventilare. Quando finisce il filmatovado alla finestra e mi fumo una sigaretta con ampie boccate volut-tuose, quasi a dimostrare a me stesso che di aria ce n’è tanta, tal-mente tanta da permettermi addirittura il lusso di sprecarne.

La sovrastimata potenza delle immagini per una volta viene sur-classata dall’effetto devastante dell’audio.

Mi accorgo che, tra i vari retaggi che l’esperienza valanga mi halasciato, questo del soffocamento è forse quello che più di tutti horimosso. Il fatto di raccontare spesso un certo avvenimento ha stra-

ni effetti sulla memoria. Per lo più lastimola, la punzecchia, la costringe aricordare particolari, minuzie, detta-gli fino ad arrivare a un quadro dellasituazione che ci sembra completo.Ma quello che, nel corso delle ripeti-zioni, rimane fuori dal racconto, fini-sce per scomparire, come se nonfosse mai successo, e solo un inter-vento esterno può farlo tornare fuori.Così per la prima volta mi sono resoconto che stavo soffocando, stavorealmente soffocando, tanto chedopo un anno e mezzo, è bastato unsuono a farmi rivivere la stessa spia-cevole sensazione.

A questo punto mi chiedo cos’altroho dimenticato, cos’altro salterà fuoriquando finalmente potrò rimettermi

ai piedi degli sci, delle pelli di foca, dei ramponi o delle scarpette daarrampicata. Paure, insicurezze, fobie, incubi, da cosa verrò assalitoal cospetto di un costone innevato, o di un salto di roccia?Ovviamente non c’è risposta. Tuttavia, dal momento che mi parebrutto chiudere con una domanda irrisolta, aggiungerò che tra l’ini-zio e la fine della stesura di queste righe con rapido passaggio inospedale ho finalmente concluso il mio percorso clinico. Ragion per

cui gli sci, le pelli, i ramponi, lescarpette quest’anno proveròdavvero a indossarli. Dunque unarisposta l’avrò.

Roberto “Rolly” Cotti

Testimonianze Sopravvivere alla valanga

“Intrappolato sotto la neve per quattrominuti. Il video dello sciatore salvato è sul

web”. Questo è quanto proponeva on lineil Corriere della sera. Ora la

disavventura dello sciatore sepoltoin Alaska viene commentata daRoberto “Rolly” Cotti (foto),l’istruttore del CAI che l’annoscorso raccontò nelle pagine

dello Scarpone il suoaltrettanto drammaticoseppellimento. Al centro della pagina lafebbrile ricerca di unsepolto in una vignettadegli anni ‘30 tratta dalmanuale “Ski Fibel”.

Un incubo incancellabile

“Valanghe, rischio e fattore umano”questo mese nelle pagine della Rivista

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 19

Scuola centrale di sci alpinismo

ARTVA, prestazioni e limitiA cura di Angelo Panza, direttore Scuola Centrale di Sci Alpinismo (SCSA)

Apoco più di un anno di distanza dalprecedente articolo “Una, due o treantenne… facciamo il punto sullasituazione ARTVa” (Rivista del CAI,

gennaio 2009), si vuole ritornare sull’argo-mento alla luce di alcuni elementi di novitàemersi con le nuove versioni degli appa-recchi oggi in commercio; per questo moti-vo la SCSA, per conto della CNSASA, haeffettuato in dicembre una seconda sessio-ne di prove volte a verificare le prestazionidegli apparecchi digitali a tre antennePieps DSP ver. 6.2, Mammut Pulse ver. 3.0,Ortovox S1 ver. 2.1.

Modalità di svolgimento delle proveIn questa seconda sessione di prove, si è

cercato di rilevare con maggiore precisionele prestazioni degli apparecchi, senza prete-

sa di rigore scientifico nell’approccio, cosaquesta che esula dalle finalità delle provestesse. Come nelle precedenti prove infatti,quello che interessava raccogliere eranodegli elementi di comparazione tra gli appa-recchi riferiti all’utilizzo degli stessi da partedi utenti variamente competenti quali posso-no essere gli Istruttori e gli allievi dei corsi disci alpinismo e alpinismo organizzati dal CAIe, più in generale, della popolazione che uti-lizza gli ARTVA nello svolgimento della pro-pria attività in montagna

Per lo svolgimento delle prove sono statiallestiti due campi identici di dimensione 30metri x 30 metri suddivisi con una griglia di3 metri x 3 metri; nel primo campo sonostate effettuate le prove con 2 e 3 trasmetti-tori analogici mentre nel secondo camposono state effettuate le prove con combina-zioni diverse di 3 trasmettitori analogici e/odigitali. Sono state effettuate complessiva-mente 54 prove cioè a dire 18 prove per ogniapparecchio ricevente, con le configurazionidei trasmettitori indicate nella figura 2

Gli apparecchi sono stati verificati nelleidentiche condizioni di prova e quindi con lostesso insieme di configurazioni di trasmet-titori, dallo stesso ricercatore e accedendoal campo di ricerca dal medesimo punto diingresso.

Risultati delle prove con 2 trasmettitori analogici

Di seguito vengono illustratiin sintesi i risultati ottenuti inraffronto a quelli della prece-dente sessione.

Tempi di individuazioneRispetto alla precedente ses-

sione di prove, si è registratauna generale riduzione deitempi di individuazione neivalori minimi e massimi.

Nei grafici 3A, 3B e 3C ven-gono riportati i tempi T1 e T2di individuazione del primo esecondo trasmettitore rispet-tivamente.

La riduzione dei tempi diindividuazione si è rivelataparticolarmente significativa(30%-40%) per DSP e S1, men-tre è risultata meno significa-tiva per Pulse che però avevagià evidenziato degli ottimitempi nella precedente sessio-ne di prove.Figura 1: Campi di ricerca

Una verifica necessaria

La CNSASA, grazie al lavoro svoltodalla Scuola centrale di scialpinismo, ha pubblicato, nel

numero di gennaio 2009 della Rivista,un’analisi delle prestazioni degliapparecchi ARTVA digitali di ultimagenerazione (Mammut PULSE, OrtovoxS1, PIEPS DSP) con le versioni delsoftware in quel momento disponibili sulmercato. Lo scopo dell’iniziativa eraquello di raccogliere una serie diinformazioni utili per informare i soci delSodalizio e di mantenere aggiornate leproprie strutture didattiche sullecaratteristiche di questi nuovi apparecchi;si voleva verificare le funzionalitàproposte quali la facilità di localizzazionedel sepolto, la precisione in caso diseppellimenti profondi e la gestione dellaricerca di più travolti dotati di ARTVA chetrasmettono contemporaneamente.

Maurizio Dalla LiberaPresidente Commissione nazionale

Scuole di alpinismo sci alpinismo e arrampicata libera

Figura 2: Numero di prove per tipo di trasmettitori

Numero di trasmettitori sepoltiLa precisione del numero di trasmettitori

rilevati durante le operazioni di ricerca haregistrato un sensibile miglioramento per

Pulse e S1 mentre DSP ha rilevato, in tuttele 6 prove, un numero di sepolti superiore aquello effettivo. Va però segnalato come,attraverso la funzione di verifica del nume-

ro di apparecchi(SCAN) a valle dellaindividuazione delsecondo trasmettito-re, l’apparecchiosegnalava sempre ilcorretto numero ditrasmettitori.

Perdita della marcatura

Nel corso della pre-cedente sessioneerano state rilevatefrequenti perditedella marcatura di TX

già individuati. In questa sessione Pulse hamostrato la totale scomparsa del fenome-no, mentre DSP ha evidenziato un discretomiglioramento e S1 ha confermato la presta-zione precedente.

Indicazione di arresto della ricercaI tempi di elaborazione dei segnali com-

portano la richiesta di arresto delle opera-zioni di ricerca da parte dell’apparecchio.

Come mostrato in figura 6, a parte S1,sono stati confermati i risultati delle prece-denti prove. È però da segnalare come, afronte di percentuali ancora significative difrequenza del fenomeno, i tempi di arrestodelle operazioni di ricerca sono diminuiticonsiderevolmente per tutti gli apparecchinon avendo mai superato i 20 secondi persingola segnalazione contro gli oltre 2minuti delle prove precedenti.

20 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Figura 3: Confronto tempi di individuazione

Perdita completa dei segnali dei trasmettitori durante la ricerca multipla

Sempre per i motivi legati alle elaborazio-ni effettuate dal microprocessore, accadetalvolta che l’apparecchio “perda” comple-tamente i segnali e dia indicazione di ripar-tire con la ricerca del primo segnale. Nellaseconda sessione dei test questo fenome-no, come risulta dalla figura 7, non si è piùpresentato per DSP e Pulse, mentre è rima-sto in sostanza identico a quanto era statorilevato nelle precedenti prove per S1.

Risultati delle prove con 3 trasmettitori

Grazie ai miglioramenti apportati con lenuove versioni dei firmware è stato possibi-le effettuare con successo anche le provecon diverse combinazioni di 3 trasmettitorianalogici e/o digitali, cosa questa che inveceaveva registrato un sostanziale insuccessonelle prove precedenti.

Nello svolgimento delle prove sono statiregistrati anche i percorsi compiuti dai ricer-catori con l’obiettivo di rilevare, oltre aitempi di individuazione, altri indicatoriquali:

• Lunghezza totale del percorso compiutoper la individuazione dei trasmettitori

• Indice di priorità, inteso come percentualedi volte in cui l’apparecchio ha condotto altrasmettitore più vicino al punto di ingresso

• Indice di sequenza, inteso come percentua-le di volte in cui l’apparecchio ha condottoal secondo e al terzo trasmettitore con unasuccessione logica

• Numero di inversioni della direzione dimarcia lungo il percorso di ricerca

Le figure 8, 9, 10 illustrano i valori medi deirisultati delle 36 prove effettuate.

Figura 4: Percentuale di indicazioni erronee circa il numero di TX sepolti Figura 5: Percentuale di perdita della marcatura del TX già individuato

Figura 6: Percentuale di indicazione di arresto della ricerca Figura 7: Percentuale di perdita completa dei segnali

Figura 8: Valori medi dei tempi di individuazione Figura 9: Valori medi degli indici di priorità e di sequenza

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 21

ConclusioniLe nuove prove hanno dimostrato un

miglioramento consistente ancorchè diffe-renziato delle prestazioni.

Nelle 18 prove di ricerca di 2 trasmettitorianalogici vicini (distanza relativa inferiore a7 metri) in un solo caso (S1) il tempo di indi-viduazione del secondo trasmettitore è statosuperiore al tempo limite fissato in 10 minu-ti. Nelle 9 prove di ricerca di 3 trasmettitorianalogici vicini (interni ad un’area inferioreai 60 metri quadrati) con due apparecchi sutre è sempre stato possibile concludere leprove entro il tempo limite prefissato di 15minuti, mentre il terzo apparecchio (S1) haregistrato ancora difficoltà che hanno com-promesso l’esito delle prove nel 100% deicasi. Nelle 27 prove di ricerca di 3 trasmetti-tori analogici e digitali, in una solo caso (S1)si è registrato il superamento del tempo limi-te fissato in 15 minuti.

L’analisi dei risultati ottenuti confermacome al momento il limite degli apparecchidigitali a 3 antenne risieda principalmentenella risoluzione di seppellimenti complessidi 2 o più trasmettitori analogici, pur regi-strando un marcato miglioramento rispetto

agli stessi apparecchi equipaggiati con levecchie versioni del firmware, mentre i risul-tati migliorano in modo molto marcato nelcaso di 2 o più trasmettitori digitali.

Nelle misure di portata massima si sonoevidenziati significativi miglioramenti rispet-

to alle prove precedenti; i valori rilevati sonosempre stati superiori a quello di 60 metriindicato nei manuali degli apparecchi.

Gli apparecchi sono stati anche sottopostiad una valutazione soggettiva, con una scalaa 4 valori, i cui risultati sono riportati nellafigura 11.

Sulla scorta delle prove effettuate, è possi-bile concludere che gli sforzi compiuti daicostruttori per agevolare la risoluzione deiproblemi di ricerca multipla medianteARTVA, hanno permesso di ottenere, purcon le differenze evidenziate in precedenza,un miglioramento complessivo dei tempi diricerca e una riduzione delle indicazioni “fal-laci” che possono incidere sul morale delricercatore impegnato in operazioni di auto-soccorso, a tutto vantaggio del successodelle operazioni stesse.

Si ringraziano gli istruttori della ScuolaCentrale di Scialpinismo e della ScuolaOrobica per il prezioso contributo fornitonello svolgimento delle prove.

Nelle immagini di questa pagine alcuni

aspetti dele prove con trasmettitori analo-

gici e digitali (archivio CNSASA).

22 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Figura 11: Valutazioni soggettive

Figura 10: Valori medi del numero di inversioni e delle distanze percorse

Contrastare gli effetti micidiali della valanga o addirittura gio-care d’anticipo battendola sul tempo. Di fronte alla mortebianca che sempre più sembra insidiare le folle di appassio-nati che frequentano la montagna invernale, numerose sono

le strategie messe a punto o in fase di studio. Vediamone alcune.Il sistema forse all’apparenza più stravagante per strappare i mal-

capitati alla morsa della neve potrebbe essere un robot in grado disostituire il cane da valanga e velocizzare il processo di ricerca deidispersi. L’idea è venuta all’inizio dell’anno accademico a quattro stu-denti del corso di laurea in Design dello Iuav di Venezia. SilvanoCampaner, Silvia Turchetto, Chen Lan e Matteo Franceschet, con lacollaborazione del Centro valanghe Arpav di Arabba, hanno messo apunto in soli quattro mesi di lavoro “Seeker”, una sorta di piccolodrone tascabile a forma di libellula in grado di scovare velocementechi è rimasto sotto.

Scartata l’idea della ricerca a terra, assai più lenta, gli studentihanno affrontato le difficoltà tecniche relative al volo. Grazie all’in-novativa piattaforma elettronica Arduino e al metodo di programma-zione “processing” i giovani designer sono stati in grado di sviluppa-re per ora un prototipo leggerissimo che si presenta piegato con ledimensioni di un piccolo ombrello di 10x25 cm.

“Ma stiamo lavorando per ridurlo alle dimensioni di un portafogli”,assicurano. Dotato di un piccolo pannello fotovoltaico per alimenta-re l’antenna (“il Gps non si è dimostrato abbastanza preciso”) e dibatterie tipo aeromodellismo, il dispositivo vola a cerchi concentricisulla zona interessata e individua il segnale dell’Arva indossato daldisperso. Ora, a quanto risulta, rimangono da risolvere gli ultimiinconvenienti tecnici, ingombri e sensibilità al gelo, prima di propor-re il dispositivo sul mercato.

Accesso in tempo reale ai bollettini meteo e air bag antivalanga rica-ricabile sono le novità dell’attrezzatura tecnica per scongiurare ilpericolo slavine. E se la regola numero uno è che innanzitutto da casabisogna studiare bene le condizioni nivo meteorologiche, per i tantialpinisti, appassionati di ciaspole e di freeride che frequentano le Alpisvizzere, l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe Slf diDavos ha sviluppato l’applicazione Hphone White risk mobile, chepermette di accedere ai bollettini meteo aggiornati, conoscendo lostato della neve e i relativi pericoli. L’applicazione di scarica da AppStore, poi è sufficiente evidenziare la propria posizione sulla cartina,attivando il gps.

Sempre sull’Hphone è possibile caricare approfondimenti sullevalanghe, da studiare stando al riparo, e ricevere aiuto nelle situazio-ni di criticità. Per quanto riguarda gli airbag portatili, il cui utilizzosembra tuttavia controverso, il sistema Cyber Safe progettato daFerrino in collaborazione con la Scuola nazionale tecnici del soccor-so alpino e Snowpulse, l’azienda svizzera specializzata nei sistemi airbag, si gonfia in tre secondi tirando una maniglia. Grazie a una parti-colare tecnologia questo air bag permette di tenere la testa sempreverso l’alto, evitando così i ribaltamenti e proteggendo il torace.Unico inconveniente accertato: costa circa 700 euro. Per la ricercadei travolti sempre valido appare il sistema Recco, una piastrina col-locata negli indumenti dello sciatore che riflette il segnale trasmessodall’apparecchio di ricerca del soccorso alpino. L’ultima novità delle

sonde, è la I probe elettronica della Pieps: grazie a un’antenna incor-porata, quando si avvicina a un dispositivo Arva trasmittente, segna-la la presenza del travolto emettendo un segnale acustico.

Ma la natura si può anche battere sul tempo provocando distacchiartificiali. La tecnologia Daisy Bell, presentata ufficialmente nel 2008al Palamonti di Bergamo in occasione di una “giornata bianca nonstop”, prevede il bombardamento di un’area considerata a rischiocon una formula di vari gas trasportati da un elicottero in un apposi-to contenitore fatto a campana in acciaio rinforzato di 600 chili dipeso.

Agganciata a un elicottero con un cavo di 25-30 metri, la campanaviene trasportata sulla verticale del pendio da bonificare e fattaesplodere a una distanza di tre-cinque metri dal manto nevoso.Questa tecnologia ideata nel 2006 è stata prodotta nel 2008 da Tas,società francese del gruppo Mnd (Montagne et NeigeDéveloppement). Oggi è impiegata in Canada, Spagna, Francia,Austria e Italia (Promotour in Friuli, Provincia di Trento, Comunitàmontana Valli di Gesso e Vermenagna, Elikos in Val Gardena, Elimastin Valcamonica, Air Service a Cortina).

Maser

Tecnologie Come contrastare gli effetti della valanga

Un robot che potrebbe sostituire i cani, unsatellitare di nuova concezione, un air bag“intelligente” e infine una campana in acciaioper... battere sul tempo la natura

Stop alla morte bianca

Disponibile in cinque lingue all’indirizzowww.alpconv.org/climate/index_it.htm, un nuovo portaledella Convenzione delle Alpi è dedicato al clima

nell’intento di raccogliere e diffondere informazioni sutematiche, eventi e sviluppi connessi ai cambiamenti climaticinel territorio alpino, fungendo da clearing-house (“borsadell’informazione”) per un pubblico il più ampio possibilecomprese le amministrazioni locali e regionali. Sei le sezioniprincipali: il testo del Piano d’azione sul cambiamento climaticonelle Alpi; i link essenziali delle Nazioni Unite e dell’UnioneEuropea dedicati apagine web suicambiamenti climatici;un database sullebuone pratiche nelsettore dell’efficienzaenergetica, mobilitàsostenibile; unaraccolta di databaseesistenti sulle buonepratiche e riferimentibibliografici attinenti aiProgetti di cooperazione territoriale europea nel settore deicambiamenti climatici che interessano l’arco alpino; un “centrodi documentazione” riportante informazioni specifiche per tuttiquegli attori interessati a misure concrete.

Il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpiconfida nel fatto che il portale sul clima rappresenterà un mezzoutile e interattivo che contribuirà all’attuazione del Pianod’azione sul cambiamento climatico, ed evidenziando inparticolare proprio il carattere interattivo del portale invita tutticoloro che sono interessati a inviare utili informazioni chepotranno poi essere pubblicate sul sito all’[email protected]

Convenzione delle Alpi

Un portale dedicato al clima

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 23

24 - LO SCARPONE, APRILE 2010

MondomontagnaEchi e notizie

Premi letterari■ È IN DISTRIBUZIONE ilregolamento 2010 del premioGambrinus “Giuseppe Mazzotti”(www.premiomazzotti.it) cheprevede quest’anno tre sezioni:accanto ad “Alpinismo: imprese,vicende storiche, biografie eguide” ci saranno “Ecologia epaesaggio” e “Artigianato di tra-dizione”. La novità è l’alpinismoa cui si è deciso di dare specificacollocazione. ■ PIÙ DI 500 sono gli appas-sionati di montagna e avventurache in 14 anni hanno partecipatoal Premio Mauri. La premiazione avverrà a Leccoil 21 maggio. Per informazioni:www.uoeigamma.it

Invenzioni■ IN FRANCIA la scuola disci di Vallorcine ha realizzato il“cyclofilneige”, una biciclettasulla quale, pedalando, un adul-to riesce ad azionare un babyskilift mentre i bambini fra tree cinque anni vanno in sù alle-gramente. ■ SKI-GO è il maestro di scipiù avveniristico. L’invenzione èdella giovane società Moticondi Monaco in Germania: tramiteuna cuffia nell’orecchio la solet-ta “intelligente” dello scarpone,dentro la quale si nasconde uncomplesso sistema di elabora-zione e misurazione, comunicadirettamente con lo sciatorefornendo istruzioni e consigli.

Emergenza■ IL PRIMO Istituto per lamedicina di emergenza in mon-tagna è stato inaugurato a

Bolzano. La direzio-ne è affidata aHermann Brugger(foto), professoreuniversitario e medi-co del Soccorsoalpino, con una plu-riennale esperienzacome presidentedella Commissioneinternazionale per la

medicina di emergenza in mon-tagna (Icar). Viene affiancato daGiacomo Strapazzon, specialistain medicina interna e medico delSoccorso alpino.

Scalare è un’arte?

Idee e motivazioni dei primi salitori sulle pareti delle Dolomitisaranno al centro di un convegno significativamente intitolato“Una via è un’opera d’arte”. È fuori discussione infatti che chiha affrontato alpinisticamente la montagna e ha creato sulla

roccia, sul ghiaccio e sul misto una nuova via, è stato sicuramenteguidato da un ideale, da una forte spinta interiore, dalle motivazio-ni più diverse.

Al simposio, che si svolgerà nella località trentina di Tenno(Spazio d’incontro, via Giacomo Floriani 12) sabato 17 aprile dalle17 alle 19, prenderanno la parola alcuni degli scalatori che hannocreato nuove vie sulle Dolomiti.

Toccherà a Roberto Iacopelli, Ivo Rabanser, Alessandro Gogna,Marco Furlani e Heinz Grill svelare le motivazioni profonde che lihanno spinti ad affrontare le loro scalate, aprendo auspicabilmen-te un dialogo fruttuoso per il futuro dell’arrampicata. Per informa-zioni rivolgersi all’organizzatore Sigrid Konigseder 349-6758161, e-mail: [email protected].

Alcune novità sono stateintrodotte in queste pagine, ainiziare dalla testata,“Mondomontagna”, che èsembrata più appropriata di “Filodiretto”. Ogni mese, tra l’altro,vengono selezionati gli eventisalienti (Dove e quando in aprile)e un angolino (VecchioScarpone) è dedicato allamontagna che non c’è più. Laredazione spera ovviamente dipoter contare sull’apprezzamentodei gentili lettori.

Odissee alpine, la sposa nel pallone

Una vicenda tragicomica che ha dell’incredibile: la storia, realmente accaduta alla finedell’Ottocento, di due sposi in viaggio di nozze su un pallone che finiscono malamente impigliati incima alla Bessanese, nelle Alpi Graie. Anche questa volta, come in “Frêney” e in “Vuoto alle spal-le”, Marco Albino Ferrari racconta una storia vera nel suo nuovo libro “La sposa dell’aria”

(Feltrinelli, 2010, vedere in questo numero la rubrica Bookshop). “Non solo mi piace narrare storie vere”,dice l’autore, “mi diverto anche a scovarle. Annetta e Charbonnet, i due personaggi del romanzo, sono usci-ti dalle raccolte dei vecchi giornali come figurine sbiadite. Erano i protagonisti di una pagina di storiasepolta sotto milioni e milioni di altre pagine. Ho guardato per la prima volta la foto della sensualissimaAnnetta con la meraviglia dell’archeologo che raggiunge il suo reperto”.

Curiosamente, l’epilogo di questa odissea tra ghiacciai e tormente fece esplodere una polemica checontrappose la Curia ai giornali laici di area liberale. Questi ultimi attaccarono i preti accusandoli dispeculare sulla popolarità derivata dalla tragedia e di fare uso strumentale della fede dei superstiti. Machi ci guadagnò veramente da questa polemica furono i montanari dell’alta Val d’Ala. Dopo la storiadegli sposi aeronauti, il Piandella Mussa dove gli sposiapprodarono divenne una dellelocalità più alla moda. E la vil-leggiatura lassù (è il caso didirlo) spiccò il volo. “Ciò cheprobabilmente torna a sedurreil pubblico”, osserva Ferrari, “èla sproporzione tra il piccolouomo e l’immensità ignota dellanatura. Ma oggi è una spropor-zione ormai più immaginariache reale. In un mondo scanda-gliato dai satelliti, dove perder-si non è più possibile, l’avventu-ra del viaggio oltre la soglia delconosciuto diventa una sedu-cente proiezione onirica”.

E anche, verrebbe da aggiun-gere, una buona occasione inpiù per dedicarsi alla lettura.(R.S.)

I protagonisti della storiaGiuseppe

Charbonnet e Annetta

Demichelis neiritratti apparsi

sull’IllustrazioneItaliana del 22ottobre 1893.

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 25

a

Celina■ 80 ANNI ha compiuto l’8marzo, festa della donna, l’abe-tonese Celina Seghi e il mondodello sci si è stretto intornoall’indimenticabile, e a suotempo invincibile, “topolinodelle nevi”.

IncontriSPORT SPECIALIST a

Sirtori (LC), ingresso libero, conil patrocinio del periodico “Stilealpino” ospita tre importantiincontri con protagonisti dell’al-pinismo: il 22 aprile TamotsuNakamura e il Tibet cinese (unodei più grandi esploratori viven-ti e il suo ultimo eccezionalereportage fotografico, inedito inEuropa); il 13 maggio PaoloRabbia (sulle tracce di Bonatti,il tour delle Alpi con gli sci); il 17giugno Cristoph Hainz da 20anni tra i grandi dell’alpinismo.

Progetti educativi■ ELENA BIAGINI segnala, investe di presidente, l’attività del-l’associazione AlM (Attraversola montagna) che svolge proget-ti educativi in montagna pressocomunità o centri che si occupa-no di ragazzi o giovani partico-larmente disagiati. Ispirata alla “sorella maggiore”Eppm–En Passant par laMontagne, nata a Chamonix nel1995 per iniziativa di MarcBatard, che prima di diventarealpinista estremo era stato unragazzo infelice e “a rischio”,AIM coinvolge professionistidella montagna e non solo, orga-nizzando escursioni di varia dif-ficoltà con ragazzi delle comuni-tà lombarde.L’associazione ha sede a Milanoin via Primaticcio, 90; [email protected] - www.alm-onlus.org

Hanno detto■ “MIO PADRE è sempre statonella mia immaginazione comeuna montagna sempre verde esempre in fiore. Oltre l’ovviosenso di protezione che un’im-magine del genere richiama, vi èanche la voglia di scalarla que-sta montagna, di vedere cosa c’èal di là. Negli anni più difficili deitravagli familiari e aziendali miopadre ci ha fatto vedere sem-pre il ‘lato verde’ della monta-gna ispirandoci fiducia nelmondo esterno. Ma più diogni altra cosa ci ha ispira-to la voglia di crescere dasoli senza indicarci il sen-tiero della scalata”. (EnricoFalck a proposito del padreAlberto, presidente e fonda-tore dell’Associazione italianadelle aziende familiari, AIDAF).

Vecchio scarpone“L’avvicinarsi all’Himalaya è uno dei momentipiù belli nella vita di un alpinista. Direi unodei momenti più sacri. Tutte le montagne, èvero, sono case di Dio; ma l’Himalaya lo è inmodo speciale, e i sentimenti ch’esso ispira

sono profondi,elementari, irresistibili”

Fosco Maraini

Lo Scarpone,

1° dicembre 1937

Greenways di Lombardia

Tutto è cominciato nel 1968 quando il nonno di AlbanoMarcarini veniva apposta da Bergamo sul Naviglio a vedere lapartenza della Milano San Remo: nel Naviglio in secca la gentepescava le anguille e sopra sfilavano le maglie colorate dei

corridori e il giovane Albano maturò la sua passione per la biciclet-ta, per il paesaggio e la natura. Il legame del TCI con la bicicletta èben più antico e risale alla sua fondazione nel 1894 quando un mani-polo di velocipedisti fondò appunto il Touring Club CiclisticoItaliano, un retaggio che è rimasto impresso nel logo del prestigiosoClub; lo stesso Luigi Vittorio Bertarelli, primo presidente, esplorò lapenisola in bicicletta. Per questo il Touring torna oggi a pedalare,attraverso una serie parallela di iniziative editoriali e incentivi legatialla mobilità dolce così trascurata in tutti questi anni, come haammesso lo stesso Paolo Sozzi direttore marketing e commerciale,in favore delle quattro ruote. I 36 itinerari sviluppati in “Piste cicla-bili e greenways in Lombardia” di Marcarini (ed. Ediciclo) “mostra-no di non essere solo frutto di una cernita astratta ma di essere vis-suti e provati uno ad uno” ha spiegato Bruno Pizzul presentando ilvolume il 3 marzo nella storicasede milanese del TCI. Unintervento ricco di aneddoti incui il noto commentatore tele-visivo, coriaceo ciclista e dasempre sprovvisto di patentedi guida, rispetto alla ricchez-za degli itinerari presentati havoluto sottolineare con un piz-zico di rabbia che “in città(Milano ndr) la situazione èancora discutibile e con un po’di buona volontà si potrebbefare molto di più”. Dell’autorericordiamo che è possibileconsultare su www.sentieri-dautore.it un florilegio di iti-nerari turistici scelti.

Grande alpinismo sul Monte BiancoProdotto dalla Associazione

gente di montagna ([email protected] - www.gentedi-montagna.it), è stato trasmessoin dicembre dalla Sede regiona-le della RAI di Aosta il docu-mentario di Davide Torri eValerio Pelliccioli “I fiori all’oc-chiello”. Diviso in tre puntate di 22 minu-ti, racconta come a partire daldicembre del 1979, quando inItalia sono iniziate le trasmis-sioni delle sedi regionali dellaRai, in Valle d’Aosta nasce unavera televisione di montagnadove è tenue il confine tra alpi-nisti, registi, operatori tv, gior-nalisti, montagnard e guidealpine con una serie di pro-grammi che contribuiscono acreare un’ idea di cultura alpinapriva di stereotipi.

Al documentario, realizzatocon materiale recuperato dalleteche Rai, video inediti e intervi-ste dei testimoni di allora, pren-dono parte Guido Azalea, BrunoBethaz, Luciano Caveri,Renzino Cosson, GianfrancoIalongo, Nazareno Marinoni,Mario Mochet, Ivo Pelissier,Carlo A. Rossi, Giorgio Viana,Carlo Ziggiotto. Musiche di HellHouse.

26 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Architettura■ L’ISTITUTO DI ARCHI-

TETTURA MONTANA è ope-rativo presso il Dipartimento diprogettazione architettonica e didisegno industriale delPolitecnico di Torino al fine divalorizzare e promuovere lericerche in tema di architettura,design e paesaggio alpino (info:www.polito.it/iam - [email protected] - tel 011 564 6535).L’iniziativa, oggi rinata a nuovavita, ebbe origine negli anni ‘50presso il Castello del Valentino,sede della facoltà di architetturadi Torino, grazie all’opera difigure come Carlo Mollino,Roberto Gabetti, Franco Albini,Paolo Ceresa.

Onorificenze■ SILVIO MONDINELLI èstato nominato Cavaliere dellaRepubblica. L’illustre alpinistabresciano tenterà ora il versantenord dell’Everest con i valdosta-ni Abele Blanc e MarcoCamandona e il piemonteseMichele Enzio.

Clima■ “ALLEANZA NELLE ALPI”

e il Comune di Kamnik/Sl orga-nizzano il convegno annualedella Rete di comuni il 4 e 5 giu-gno. Tema del convegno saran-no le strategie di adattamento alcambiamento climatico, in parti-

colare nel settore del turismo. Èpossibile iscriversi pressol’Ufficio per il turismo e l’econo-mia di Kamnik, Glavni trg 2,1240 Kamnik, Dr. Andreja ErÏen,tel +386 (0)1 831 82 50, Fax:+386 (0)1 831 81 92, Emaili n f o @ k a m n i k - t o u r i s m . s i ,www.kamnik-tourism.sl

Incarichi■ ILARIO CAVADA, 26 anni, diCastello di Fiemme, accompa-gnatore di Alpinismo Giovanile,è il nuovo presidente della sezio-ne CAI SAT di Cavalese. È unodei più giovani presidenti sezio-nali del Trentino.■ ANTONIO CEMBRAN è ilnuovo vicepresidente delTrentoFilmfestival. In passatoha ricoperto l’incarico di diret-tore dal 1998 al 2002, quello diconsigliere dal 1990 al 1998.■ GIORGIO BOSCAGLI è ilnuovo direttore del Parco nazio-nale Foreste Casentinesi, MonteFalterona e Campigna. Per ilParco aveva curato il convegnointernazionale “Lupo e Parchi”. ■ VALTER GIULIANO è ilnuovo direttore editoriale di“Alp”, il mensile diCDA&Vivalda che contribuì afondare nel 1985 con EnricoCamanni e Giorgio Vivalda. Inprecedenza era stato assessoredella Provincia di Torino allerisorse materiali e culturali.

Quotazero■ PIEVE LIGURE ospita la ras-segna culturale a tema montanoorganizzata dalla comunità vir-tuale di Quotazero che ha il suocentro nevralgico nell’omonimoforum del sito www.quotazero.com. Il 9 aprile Marco Blatto pre-senta “Dal Nuovo mattino alleantiche sere”, un viaggio sul filodella storia nell’ultimo rifugiospirituale di Gian Piero Motti, ilVallone di Sea. Il 23 aprile la serata è dedicata adAndrea Parodi che presenta“Sentieri e meraviglie delle AlpiMarittime”. Serata conclusiva il 7 maggiocon il video “Gian Carlo Grassi,l’uomo del giardino di cristallo”di Angelo Siri.

Dove e quando in■ A Trento dal 29 aprile al 9 maggio 58esima edizione del TrentoFilmfestival.■ A Tenno (TN) il 17/4 allo Spazio d’incontro convegno sul tema “Una via è un’opera d’arte”.■ A Courmayeur il 9/4 Reinhold Messner riceve un Piolet d’or dalle mani di Maurice Herzog, primo uomoa scalare un ottomila 60 anni fa. ■ A Villa dei Leoni a Mira (VE) prosegue la mostra fotografica “I grandi animali delle montagne italiane,omaggio a Mario Rigoni Stern”. ■ A Torino presso il Museomontagna è aperta la mostra “Alla scoperta dei Tatra”.■ A Genova il 25/4 parte GeMiTo, viaggio lento nel “triangolo industriale”che toccherà Milano e Torino.Contatti: Riccardo Carnovalini ([email protected]) ■ A Ceresole Reale (Torino), presso la casa Gran Paradiso, fino al 25/4 “Guide alpine dal Piemonte allemontagne del mondo”.■ A Treviso, a prezzi agevolati per i soci CAI, è aperta fino al 9/5 la mostra “I segreti della Cina proibita”.■ Il Cervino è in mostra ad Aosta, al Museo archeologico regionale, fino al 9/5 con il meglio della colle-zione d’arte di proprietà della Cervino SpA.■ Fra il 30/4 e il 13/5 viaggio terapeutico a piedi attraverso le Marche, l’Umbria e la Toscana per il pro-getto del C.U.R.I.A.MO. (Centro Universitario Ricerca Interdipartimentale Attività Motoria) di Perugia.Info: www.curiamo.unipg.it - tel fax 0575.750000.■ Dal 2 al 5/4 trenotrekking a Trieste e dintorni con il CAI Fossano. Info: AE B. Rulfo 338.8703377.

APRILE

Piccole Dolomiti, accordo tra i sindaci

Valorizzare gli aspetti storici e ambientali delle PiccoleDolomiti attraverso l’organizzazione di visite alle antichemalghe, nuovi percorsi per le attività di mountain bike,miglioramento delle capacità ricettive e di ristoro dei rifugi

di montagna. Questi gli aspetti salienti della convenzione che legaRecoaro Terme (VI), Crespadoro (VI), Vallarsa (TN) e Selva diProgno (VR) attraverso l’Associazione dei comuni del monteCarega (2.257 m) che svetta tra le province di Vicenza, Verona eTrento. L’iniziativa è del sindaco di Recoaro Terme Franco Perlotto,a suo tempo tra i promotori del free climbing in Italia e alpinista dispicco con 42 vie nuove tra le quali 10 in solitaria, 63 solitarie tra lequali 24 prime solitarie, 15 prime invernali. La cerimonia per la sot-toscrizione della convenzione si è svolta il 4 marzo presso l’aulaconsiliare del Comune di Recoaro. Tra gli scopi dell’accordo va sot-tolineata anche la promozione di studi e pubblicazioni di contenu-to storico, economico e sociale sui rapporti trasfrontalieri tra lacomunità trentina e quella veneta, la promozione di ricerche stori-co-archeologiche relative alle “vie vicentine” di epoca romana e lavalorizzazione delle postazioni militari della Grande Guerra. Nella foto un momento dell’incontro fra i sindaci: da sinistra

Gios, Perlotto, Mecenero e Gugole.

Mondomontagna

Anniversari■ 40 ANNI è il traguardo rag-giunto da Aiut Alpin Dolomites,nata nel 1970 in provincia diBolzano come organizzazioneprivata specializzata, frutto del-l’antica tradizione dei Catoresgardenesi nel campo del soccor-so alpino. L’Aiut Alpin oggi puòcontare su 16 squadre e 20 medi-ci anestestisti.

Sicurezza■ CASCO. Maggiore sicurezzasulle piste da sci con l’utilizzo delcasco: questo il contenuto dellacampagna di sensibilizzazione“Scia sicuro, metti il casco” pro-mossa dalla Provincia di Bolzanocon AssiSport Alto Adige e ilCollegio dei maestri di sci.

GPS■ LA REGIONE VALLE D’AO-

STA ha siglato un accordo con lasede italiana di Garmin: è dispo-nibile in formato digitale sui Gpsdedicati all’outdoor dell’aziendaleader nella navigazione satellita-re, la mappatura della rete di sen-tieri. Ogni percorso viene corre-dato da foto, video e informazio-ni sulla cultura locale.

Bocciatura■ I GIOCHI OLIMPICI diVancouver, che hanno segnatola disfatta della nazionale azzur-ra, avrebbero confermando unatendenza emersa negli ultimi

blematiche. Ora l’Uncem Toscanacon l’Assessorato alle politichesociali della Regione Toscana portaavanti un progetto di intervento suldisagio sociale in montagna.

Kilimangiaro■ I GHIACCI e le nevi delKilimangiaro immortalate daHemingway potrebbero sparire nelprossimo ventennio. Tra 13 o almassimo 24 anni infatti quel cherimane del ghiacciaio della monta-gna più alta dell’Africa potrebbeessere scomparso a causa delriscaldamento globale. A lanciarel’allarme è uno studiodell’Università americana diColumbus.

Palestre■ LE SCALATE in palestra sonosempre più diffuse in Italia, soprat-tutto tra i giovani. Con un soloinconveniente: si rischia di crearearrampicatori molto tecnici, macon poca esperienza. Nelle palestre– un’ottantina oggi in giro per l’Italia- il pubblico è sempre più numerosoma difficilmente passa poi allepareti naturali.

Proteste ■ SCIATORI MOLESTI. Fino atre o quattro anni fa, quando versosera gli ski lift e le seggiovie chiude-vano, si riempivano i bar e le taver-ne del paese a valle. Adesso c’è que-sta moda assurda di farsi l’aperitivoe tutto il resto nei rifugi alpini. E poitutti giù, pieni di alcol, sulle pistechiuse. I 2200 maestri di sci delTrentino hanno perso la pazienza.“Non è possibile accettare”, prote-sta il presidente, Luciano Maturi,“queste discese brille”. ■

Camminare contro il diabete

Fra il 30 aprile e il 13 maggio si svolgerà un viaggio a piedi attra-verso le Marche, l’Umbria e la Toscana, organizzato da Curiamo(Centro universitario ricerca interdipartimentale attività moto-ria) di Perugia diretto da Pierpaolo De Feo, che si propone di

promuovere il cammino quale strategia vincente per prevenire e cura-re il diabete e l’obesità. Il gruppo sarà composto da persone con dia-bete e operatori sanitari (medici, psicologi, laureati in scienze motorie,nutrizionisti), più tutti gli altri che vorranno unirsi, accomunati da que-sta idea di salute. “Camminare è soprattutto il modo più naturale persentirsi bene, per percepirsi come corpo, pensiero, emozioni”, spiega-no gli organizzatori del Circolo degli esploratori (Info: w w w. c u r i a -mo.unipg.it - tel fax 0575.750000).

Nasce “Alpine studio”

Una nuova stella si accende nella costellazione dell’editoria dimontagna: l’iniziativa battezzata “Alpine studio” è opera di ungiovane scrittore e imprenditore lecchese, Andrea Gaddi,apprezzato autore di una guida in due volumi dedicata al grup-

po Masino Bregaglia. Di tutto rispetto il biglietto da visita: nove libriin catalogo quest’anno, a cominciare da “La torre del vento, CerroTorre parete ovest” di Casimiro Ferrari, cui seguiranno “La coronadell’Himalaya” del polacco Krzysztof Wielicki e una biografica, a curadi Fabio Palma, del norvegese Hans Cristian Doseth.

L’inglese Mick Fowler, piolet d’or all’alpinismo, farà il suo esordio inmaggio nei listini con “Sul ghiaccio sottile” mentre Spiro Dalla PortaXidias racconterà in “I grandi amori della montagna” i grandi dell’al-pinismo italiano ed europeo.

Due notevoli appuntamenti infine con altrettanti mostri sacri:“Cento anni in vetta, il grande alpinismo di Riccardo Cassin” a curadi Daniele Redaelli e della fondazione omonima, e “Pareti d’inver-no” dello stesso Gaddi dedicato all’alpinismo invernale di GianniRusconi.

anni: gli sport invernali hanno unseguito molto scarso tra i giovani.In Francia, scrive Le Monde, il61% degli spettatori che seguonola manifestazione sono ultracin-quantenni.

Rassegne■ UNA BROCHURE di quarantapagine in formato tascabile a curadel Segretariato permanente dellaConvenzione delle Alpi propone informa di vademecum un’interessan-te panoramica sui principali festivaldel cinema di montagna organizzatinelle Alpi (www.alpconv.org). Quindici sono i festival dei qualivengono proposte esaurienti sche-de, diversi dei quali appartenentialla rete di “Alliance”.

Disagio■ ALCOOL, isolamento, violenze,suicidi: le aree montane toscaneconvivono spesso con queste pro-

28 - LO SCARPONE, APRILE 2010

QHo letto sullo Scarpone l’articolo

“Valanghe di limiti” in cui si parla diconservazione della libertà primaria,diritto di tutti. A maggior ragione

dunque mi amareggia la notizia del 21 agosto2009 per cui “Il CAI di Feltre ha segnalato lapericolosità di cinque sentieri [... ] La deci-sione spetta ai sindaci, gli unici in grado didecidere la chiusura”. Lo scaricabarile è arri-vato puntuale, e i sentieri sono stati pronta-mente chiusi, con indicazioni di divieto esanzioni oltre i mille euro. Ho frequentatoquei sentieri per trent’anni e non mi pare chele condizioni di sicurezza siano cambiate:sono luoghi impervi ed é proprio per questoche alcuni li apprezzano, ed é lecito osserva-re che sulle carte dei sentieri l’indicazione“sentiero difficile” (almeno fino a oggi) nonsi limita a evidenziare la mancanza dell’a-sfaltatura. Il CAI anziché favorire i propriassociati nella frequentazione della monta-gna li spinge dunque verso l’illegalità: unabeffa insopportabile.

Marco Bisetto

Sezione di Feltre

Al socio feltrino che lamenta eccessivo

“garantismo” da parte della sua sezione

risponde Bruno Zannantonio, portavoce

del CAI Veneto ed esperto di sentieristica.

Sul tema dei limiti allo sci-alpinismo leconsiderazioni espresse al Palamonti aBergamo (Lo Scarpone gennaio 2010)fanno capire che il CAI - sia nazionale cheperiferico - si sta muovendo esattamentenella direzione opposta a quanto gli Entilocali stanno proponendo.

La legge 24 dicembre 1985, n. 776, e lalegge regionale 4 novembre 2002, n. 33(BUR n. 109/2002) “impegnano” il ClubAlpino Italiano e le sue sezioni alla relativagestione e manutenzione. Sul tema dellatemporanea chiusura di alcuni percorsiforse il socio non ha valutato che l’inverno2008/2009 è stato eccezionale e proprio ciòha fatto sì che alcuni percorsi hanno avutodanni il cui ripristino non è stato possibileattuare subito. Le sezioni del CAI compe-tenti per territorio nella gestione dei sen-

tieri alpini, quando non sono in grado diottemperare alle norme, devono avvisare ilsindaco del comune ove il sentiero passaperché è responsabile, anche penalmente,qualora sia dimostrabile che il fatto siaavvenuto per la mancata manutenzione. Lamancata comunicazione potrebbe essereimputata al presidente sezionale comeomissione con le conseguenze relative.Pertanto ben ha fatto il Sindaco, su sugge-rimento della Sezione di Feltre, a porre ildivieto temporaneo alla percorribilità dei 5sentieri citati (Feltre ha la gestione di ben32 sentieri alpini per quasi 200 km.).Recuperata la viabilità pedonale, anchegrazie ai contributi certi che la RegioneVeneto ha messo a disposizione a fine 2009i sentieri sono stati resi nuovamente per-corribili.

Le nostre sezioni di montagna sono tal-volta “riprese”, al limite della denuncia, dasoci CAI che si lamentano perché i sentierinon sono ben tenuti: come la mettiamo?

Bruno Zannantonio

L’esperto risponde Eccessivo “garantismo” da parte del CAI?

Quando i sentieri vanno chiusi

L’anno 2009 verràcertamente ricordato perle grandi esplorazioni

effettuate in grotte giàparzialmente conosciute. Lenotizie che seguono sono statepubblicate sulla rivistafrancese Spelunca, n. 116, eriguardano soprattutto laspeleologia francese.

HAUTE GARONNEIl 28 agosto un’esplorazionecondotta nel noto sistemacarsico “Trombe” ha ottenuto ilcollegamento della grottaprincipale con l’abisso dellaFraternité. Ne risulta unsistema carsico profondo 1020m e dallo sviluppo di 120 km,con ben 52 ingressi.

ISÈRENel sistema della Dent deCrolles è stato scoperto ildecimo ingresso, l’abisso BobVouay; lo sviluppo totale delsistema è di 57 km.

ISÈRE E SAVOIAIl sistema carsico “de l’Alpe”,al confine fra questi duedipartimenti, ha raggiunto losviluppo di 71 km. Il rilievotopografico non è stato ancoracompletato e probabilmente losviluppo reale risulteràmaggiore.

PIRENEI, FRA FRANCIA E SPAGNAMolte esplorazioni condottenel 2008 e 2009 nel sistemadella Pierre St. Martin hannoprodotto nuove scoperte indiversi punti di questa miticagrotta che rappresenta ilprincipale simbolo dellaspeleologia francese; neglianni ‘50 era considerata lagrotta più profonda del mondo.Oggi, a seguito di esplorazionicondotte in diversi punti dellagrotta, è stata raggiunta unaprofondità di 1408 m e unosviluppo complessivo di 80 km.(Fra l’altro, nella risorgenza di

St. George è stato esplorato unsifone fino alla profondità di120 m). Oggi si ritiene che ilsistema abbia un potenziale di200 km di sviluppo e 1700 m diprofondità.

Grandi scoperte sono statefatte non solo in Francia maanche in altri paesi, in modoparticolare in

SPAGNAI sistemi colossali con oltre 100km di sviluppo in Spagna nonsono più una rarità, ma se nescoprono sempre di più.Un collettivo di speleologifrancesi e spagnoli, coordinatodallo Speleo Club di Dijon, staproseguendo l’esplorazionedel sistema carsico di Gandara(Massiccio di Porracolina,Cantabria); era stato scopertonel 2001 e nell’aprile 2009aveva già raggiunto unosviluppo di 103 km.Altre grotte molto estese sono

in corso di esplorazione in talemassiccio che sembradiventare una delle zone piùpromettenti della Spagna.Infine una notizia cheinteresserà soprattutto gliappassionati di archeologia.In Israele, in una piccolissimagrotta fra le colline dellaGiudea, con accesso stretto edifficile, è stato scoperto untesoro di monete chedaterebbero al 2° secolo dopoCristo; sarebbero stateoccultate durante una rivoltadegli ebrei contro i romani.Questa notizia è stata fornitadall’Università ebraica diGerusalemme.

Carlo Balbiano

Speleologia nel mondo

Esplorazioni e grandi scoperte

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 29

Torino L’Alpetto diventa museoÈ confermato: diventa un museo il “Ricovero dell’Alpetto”, caposti-

pite dei rifugi alpini eretto dal CAI nel 1866 (tre anni dopo la sua fon-dazione. L’iniziativa del CAI, con la collaborazione dell’assessoratoalla Cultura della Regione Piemonte, è stata presentata in marzo nelSalone degli stemmi del Museo della montagna, a Torino, con l’inter-vento del presidente generale Annibale Salsa e dell’assessore GianniOliva. Oggi la piccola struttura, gestita dalla Sezione di Cavour, vieneutilizzata come bivacco invernale per chi sceglie i pendii di Oncinoper gite di sci alpinismo o con le ciaspole.

Il progetto era stato anticipato nel 2005 nelle pagine dello Scarpone.In quella circostanza l’Alpetto era stato definito da Vinicio Vatteroni“un presidio culturale per eccellenza, concepito quale luogo privile-giato non solo contemplativo ma attivo, creativo, edificante, finaliz-zato sia alla conservazione sia alla comprensione e divulgazione dellanostra memoria storica”.

Bergamo Immagini della Guerra biancaIl Palamonti ha ospitato in marzo a Bergamo una mostra di foto-

grafie di Guido Ferrari dedicate alla Guerra bianca. Un’occasione perriscoprire un pioniere di grande valore, nato a Treviglio (Bg) il 9 set-tembre 1882. Nel 1915 a 33 anni venne chiamato alle armi come sol-dato semplice. Quale tenente del battaglione Alpini Mondovì com-batté nella zona del San Matteo, Tresero, Dosegu. Con ottanta alpiniprese la Cima San Giacomo dalla Val Cerena (Valfurva) nel maggiodel 1918 (foto) guadagnandosi una medaglia al valore. È stato unvalente fotografo di guerra e di montagna, uno dei primi alpinisti esci-alpinisti della provincia di Bergamo e uno dei fondatori dellaSezione di Treviglio. È morto a Treviglio il 30 settembre 1972.

Sanremo (IM) Quattromila gradini sul mareDomenica 30 maggio si svolgerà la XIX edizione della camminata

organizzata dal CAI di Sanremo, che dal livello del mare raggiungeràcon diversi saliscendi Ceriana, un bellissimo paese dell’entroterra a400 metri di quota. Il percorso su sentieri e mulattiere è caratterizza-to da numerose scalinate in pietra per un totale di circa 4000 scalini,con un dislivello di circa 1.250 metri e uno sviluppo di circa 32 km percirca 7,30-8 ore di cammino. In alternativa si può scegliere un per-corso più breve di 5-6 ore con circa 1000 scalini in meno. Con l’anda-re degli anni sono sempre di più i soci partecipanti, italiani, francesi, tedeschi che vogliono mettere alla prova gambe e fiato abbassando i

tempi man mano registrati. Info: www.caisanremo.it

Trento En plein per “Patagonia 1958”Presentato l’anno scorso al TrentoFilmfestival, il documentario “C’è

pane per i tuoi denti: Patagonia 1958, frammenti di una spedizione”,prodotto da SAT e FilmWork srl e realizzato da Lorenzo Pevarello eRiccardo Decarli, sta ottenendo un successo non del tutto previstobenché ampiamente meritato. Numerose le serate a grande richiesta.Dopo le due proiezioni del festival il film è stato proiettato aMadonna di Campiglio durante la manifestazione “Il mistero deimonti” (presentato da Maurizio Nichetti, Egidio Bonapace e CesareMaestri), il 6 novembre presso la Cantina di Lavis (presentato daMario Manica) e poi ancora a Locca di Concei, Cembra e più di recen-te, il 19 febbraio, a Trivignano (Venezia), dove è stato presentato daSilvana Rovis nell’ambito della rassegna “Serate con la monta-

QUICAIAttività, idee, proposte

Comici, 70 anni di un mito

Per commemorare Emilio Comici nel settantesimo anni-versario dalla tragica scomparsa, la XXX Ottobre hadeciso di promuovere una serie di iniziative destinate aricordare la figura del grande alpinista triestino.

•Il primo pensiero è rivolto ai giovani di Trieste con una seriedi incontri presso le scuole mediesuperiori, con l’obiettivo di cataliz-zare l’attenzione sul vero significatodi alpinismo, l’etica dell’arrampicataattraverso gli insegnamenti tra-smessi da Comici con le sue memo-rabili imprese. Qualche uscita sulcampo con escursioni tra le monta-gne e le pareti che lo hanno vistoindiscusso protagonista coronerà ilciclo delle conferenze.

•La personalità umana e alpinistica delfondatore della moderna arrampicatasu roccia in Italia sarà documentatamediante iniziative culturali promossedal nostro sodalizio durante il corsodell’anno.

•La manifestazione finale, in ottobre, civedrà raccolti a Selva di Val Gardena,ai piedi della parete Campaccia in Vallunga, luogo del fataleincidente alpinistico di Comici. Qui la XXX Ottobre inaugure-rà il nuovo monumento in bronzo a lui dedicato in sostituzio-ne di quello ligneo, posizionato all’inizio degli anni novanta,oramai deteriorato. Per la XXX Ottobre onorare Comici signi-fica prima di tutto rendere omaggio alla propria storia attra-verso uno dei più grandi alpinisti italiani e suo socio fondato-re. Un alpinista che ci ha insegnato a concepire l’arrampicatanon solo come mero exploit fisico ma soprattutto come pro-fondo godimento interiore arricchito da grande sentimentoetico ed estetico. (G.G.)

Fondato nel giugno 1872 e ricostituito il 4 giugno 1977,anche il CAI di Susa (TO) fa parte delle sezioni storiche natenel 1800 e va pertanto inserito nell’elenco pubblicato sul

notiziario Lo Scarpone di marzo a pagina 6. La precisazione è delpresidente Giovanni Allemano che fa riferimento, oltre al volumepubblicato in occasione del 135° anniversario del sodaliziocelebrato nel 2007, ai bollettini del Club Alpino Italiano vol. VInumero 19-20 1872/73 e vol. VII numero 21/1873. La sezione([email protected] www.caisusa.it) conta circa 350 soci e ha sede incorso Unione Sovietica 8, 10059 Susa (TO).

Fondata nel 1872

Anche Susa tra le sezioni storiche

gna”. Nel frattempo il film ha ricevuto il premio della giuria al 17°International Festival of Mountain Films di Poprad e, sempre inSlovacchia, è stato trasmesso in Tv in prima serata. Il documentarioè ora in concorso in diversi altri festival e ha avuto lusinghiere recen-sioni sia sulla stampa specialistica nazionale sia sui quotidiani.

Loano (SV) Menù a km zeroE’ stato affidato in gestione il rifugio alpino “Pian delle Bosse” della

Sezione di Loano: situato a 841 m è dotato di acqua corrente, luce eriscaldamento a legna. Fa parte delle strutture di appoggio dell’Altavia dei Monti Liguri, in ottima posizione per le ascensioni nel gruppodel Monte Carmo e per le arrampicate nelle pareti di Rocca dell’Aia.Camerate da 6 posti e trattamento di mezza pensione a tariffe agevo-late per i soci CAI. I neo gestori Lorenzo e Valentina vengono dallaToscana, sono entrambi laureati e con esperienze in svariati campi,nonostante la giovane età. Non hanno la televisione e hanno scelto diutilizzare nella loro cucina prodotti coltivati nell’orto, nella cascinapoco più a valle abitata da Dino De Vecchi, il “Baffo”. Per cui menù“a chilometri zero”. Aperto nei fine settimana tutto l’anno, previo con-tatto telefonico 019671790, 3407196409.

Macugnaga (VB) I corsi del Club dei 4000Dal 26 al 31 luglio il Club dei 4000 (www.monterosa4000.it/club-

dei4000), che quest’anno compie cinquant’anni, insieme con il CAI ele guide alpine organizza presso il rifugio Zamboni Zappa, nel gran-dioso scenario del Monte Rosa, il 37° corso di introduzione all’alpini-smo, il 34° corso di alpinismo e il 20° corso di perfezionamento alpi-nistico: un’opportunità per chi desidera apprendere e approfondiretecniche su roccia, ghiaccio e misto e manovre di sicurezza e auto-

soccorso. Info: 393.8169380, www.guidealpinemacugnaga.it, oppure0324.65172, 0324.65119.

Schio (VI) L’Altovicentino per l’acquaIn Italia la riflessione sull’acqua come risorsa di tutti ha raggiunto

una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territo-riale, al punto che differenti sensibilità e differenti esperienze indica-no nella salvaguardia dell’acqua come bene comune il paradigma diun nuovo modello di società, più equa, più sostenibile e più solidale.Le associazioni che operano nel territorio dell’Altovicentino, tra cui ilCAI di Schio, hanno dato una svolta creando l’8 febbraio un coordi-namento per sostenere il referendum abrogativo della legge Ronchiche dovrà raccogliere, fra aprile e luglio, circa seicentomila firme eappoggiare delibere comunali per la modifica dello statuto in favoredi una tutela al diritto universale all’acqua potabile. Info www.acqua-benecomune.org

Arco (TN) In vetta con la JoeletteSi è parlato molto anche in queste pagine, della Joelette, la speciale

carrozzina monoruota che permette a chi soffre delle più diverse dis-abilità di spostarsi anche su terreni accidentati, perfino in alta mon-tagna: a patto che un equipaggio di volenterosi (solitamente due o trepersone) s’incarichi di spingerla e dirigerla. Il progetto Joelette diArco è nato attorno alla figura di Alessandro Lutterotti, innamoratodella montagna, che dodici anni fa ha perso l’uso delle gambe. Unuomo dall’entusiasmo contagioso, irresistibile. E così gli amici dellaSAT, pur di rivederlo in vetta, ce l’hanno portato... di peso: sopra unaspeciale portantina di legno progettata e realizzata dall’amico DiegoMiorelli. Da lì la decisione di acquistare una “vera” portantina in allu-

30 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Biblioteca nazionale

“Leggere le montagne” Risale a 150 anni fa la prima traversata ufficialmente nota delmassiccio del Brenta per la Bocca di Brenta, da Molveno alla ValRendena, premessa alle esplorazioni sul più occidentale deimassicci dolomitici. La ricorrenza è stata celebrata il 5 gennaioal Palacongressi di Molveno durante una serata organizzatadall’APT Altopiano della Paganella-Lago di Molveno, dallaMolveno Holiday e dalla Sezione SAT di Molveno, che ha coin-volto oltre 400 spettatori e una dozzina di noti alpinisti. In talecontesto la Biblioteca nazionale ha inaugurato l’attività 2010 conun’edizione speciale di “Leggere le montagne”, lettura spetta-colo ideata da Gianluigi Montresor, Alessandra Ravelli,Consolata Tizzani e condotta dal giornalista Roberto Mantovani.Suggestivamente intitolata “Al principio era una nuvola: l’esplo-razione alpinistica del Brenta dai pionieri agli anni ‘50”, la letturaè stata affidata alla voce di Cesare Jacopo Rasini diMortigliengo, all’arpa di Marta Pidello, alle voci del CoroCampanil Bas di Molveno.

Le letture sono state scelte tra le testimonianze dei pionieri, daFreshfield, Preuss, Piaz fino a Detassis e Maestri; perl’evoluzione dagli anni ‘50 a oggi il testimone è passato a KurtDiemberger, Simone Moro, Franco Nicolini, ClaudioKerschbaumer, Ermanno Salvaterra, Walter Nones, MarcoFurlani, Diego Giovannini, Mirco Mezzanotte: alpinisti di diversegenerazioni, tutti in qualche modo legati alle pareti del Brenta,intervistati da Mantovani con la collaborazione di FabrizioTorchio dell’”Adige” e di Sandro Filippini della “Gazzetta dellosport”. “Leggere le montagne” è un’iniziativa della Bibliotecanazionale per promuovere il proprio patrimonio documentario eavvicinare nuovi lettori al mondo della montagna.

QUI CAI Attività, idee, proposte

Il sito web del CAI (www.cai.it) offre importanti opportunità pertenersi aggiornati su quanto pubblica la stampa italiana intema di montagna e per consultare i periodici dell’associazione

in formato pdf. Recentemente è stato attivato il pulsante“Rassegna stampa”, servizio curato dall’Ufficio stampa del CAI.E’ possibile accedere alla consultazione delle varie rassegneprevia iscrizione al servizio cliccando sul tasto “Rassegnastampa” in home page e seguendo la procedura di registrazione.Con user (indirizzo e-mail) e password si accede a una paginadove sarà quotidianamente disponibile la rassegna stampa delgiorno in formato pdf. La rassegna del sabato e della domenicasarà disponibile con la rassegna del lunedì.

All’interno della stessa pagina è consultabile l’archivio dellerassegne stampa CAI realizzate dal mese di luglio 2008 sino adoggi. Il sito web del CAI offre infine la possibilità di consultare leraccolte in pdf 2007, 2008 e 2009 della Rivista bimestrale e 2008e 2009 del notiziario mensile Lo Scarpone. Per i soci, entrandonell’area riservata, sono disponibili anche i numeri attuali, mentrecon largo anticipo è mensilmente on line una speciale newsletter(Lo Scarpone in anteprima) con le principali notizie del numerodel notiziario in uscita.

www.cai.it

Rassegna stampa, anteprime e periodici da consultare

Un pulsante blu nella home page di www.cai.it consente diprendere tempestivamente visione di avvisi, circolari,comunicati relativi all’Assemblea dei delegati che si

svolgerà il 22 e 23 maggio a Riva del Garda.

www.cai.it

Assemblea, tutto sul portale

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 31

minio e acciaio, la Joelette appunto, subito sostenuta dall’allora pre-sidente Franco Giacomoni, pagata con l’autotassazione di tutte lesezioni della SAT. Poi il secondo esemplare, comprato dalla SezioneSAT di Arco. Infine il campionato del mondo, l’anno scorso alla terzaedizione, che si è disputato il 23 maggio a Rochefort sur Mer, nellabassa Normandia. e dove l’equipaggio trentino si è fatto onore. Lavicinanza della SAT al mondo dell’handicap ha una figura-chiave, IvoTamburini, instancabile punto di riferimento delle associazioni chenel Basso Sarca si occupano di disabilità. Particolare importante. Ledue Joelette trentine sono a disposizione delle associazioni, bastarichiederle alla SAT (www.sat.tn.it) per il prestito.

Milano Nove esempi positiviCom’è stato a suo tempo annunciato, Vittorio Bedogni, istruttore

nazionale di alpinismo e scialpinismo del CAI, è il vincitore del pre-mio dedicato a Marcello Meroni (http://www.caisem.org/4s-pre-miomm.htm) promosso dalla Scuola Silvio Saglio della SEM e dallaScuola regionale lombarda di alpinismo. La giuria ha preso in esametra i candidati, oltre a Bedogni, don Agostino Butturini, Luciano DiReda, i componenti della spedizione “Edu-Cai peak” (Renzo Ferrari,Maurizio Gotti, Paolo Grisa, Pietro Minali, Stefano Morosini,Vincenzo Segala), Oreste Ferrè. Andrea Maconi, Andrea Manes,Fabio Palma, Giorgio Vassena individuando “non un reale vincitore,ma semplicemente un esempio. Nove esempi positivi da conoscere e,perché no? da seguire. Impeccabile regia dell’evento da parte deicomponenti del Comitato premio (Claudio Bisin, Dolores De Felice,Nicla Diomede, Giacomo Galli, Franco Meroni e Laura Posani) con il

contributo di Sergio Confalonieri. Dalla voce di Roberto Serafin, capo-

redattore dello Scarpone, la letturadella motivazione della giuria nellascelta del vincitore: Vittorio Bedogni(direttore della Scuola Guido dellaTorre del CAI di Legnano e rappresen-tante CAI nella Safety Commissiondella UIAA), una vita al servizio dellamontagna, una grande passione e unadedizione particolare nello studio dicome migliorare le condizioni di sicu-rezza di chi la montagna la frequenta.E il pubblico e gli amici del CAI

Legnano si sono stretti a questo signore serio, un po’ burbero e quasicommosso. Tutti i candidati, dopo aver illustrato le iniziative per lequali erano segnalati, hanno ricevuto in premio quadri esclusivi delnoto artista malgaro Gianluigi Rocca, professore di disegnoall’Accademia di Brera. Molto apprezzata è stata l’intervista a RikyFelderer, vincitore del Premio Cassin 2009 insieme con Matteo DellaBordella, Simone Pedeferri e Lorenzo Lanfranchi, per aver portato atermine con successo nel luglio 2009 una spedizione in Groenlandiaaprendo cinque nuove vie tra cui “Qui, nell’universo - in ricordo diMarcello Meroni, 480 m, diff: VI, nessun materiale in via”. (DoloresDe Felice) Nella foto il vincitore del premio Meroni Vittorio

Bedogni riceve le congratulazioni di Nicla Diomede.

Chiusaforte (UD) Onorificenza al CNSASIl consiglio comunale di Chiusaforte (Udine) ha deciso all’unanimi-

tà di conferire la cittadinanza onoraria al Corpo nazionale soccorsoalpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia e al Soccorso alpinodella Guardia di Finanza di Sella Nevea. Una decisione presa qualesegno di riconoscenza verso due realtà che da decenni operano sulterritorio a servizio delle comunità locali. Ma, come ha riferito il sin-daco di Chiusaforte Luigi Marcon, si tratta anche della presa d’attodel forte rapporto che esiste tra la popolazione locale e il Soccorso

alpino, da sempre visto come un punto di riferimento. La cerimoniadi consegna avverrà il 15 maggio.

Val di Susa (TO) Appuntamento a ExillesÈ aperto in Val di Susa il Forte di Exilles (www.fortediexilles.it/),

sede distaccata del Museo Nazionale della Montagna gestita con-giuntamente con la Regione Piemonte. La fortezza offre al visitatoreun’articolata possibilità di visita caratterizzata da allestimenti scenicidi grande impatto emotivo: due aree museali permanenti dedicateagli Alpini, gli ultimi abitanti del forte, e alla storia millenaria dell’in-sediamento fortificato e due percorsi accompagnati alla scoperta delmonumento.

Trento Ferrari guida la SOSATLuciano Ferrari, 46 anni, è il nuovo presidente della Sosat.

L’elezione è avvenuta nella prima seduta del consiglio direttivo dellaSezione Operaia della Sat. Ferrari ha 46 anni ed è istruttore di alpini-smo, membro da dieci anni della direzione Sosat, negli ultimi sei

QUI CAI Attività, idee, proposte

Senior e montagna: questo il tema del convegno organizzatosabato 1° maggio a Trento, nel quadro delTrentoFilmfestival, dalla Società di medicina di montagna

con l’Ordine dei medici di Trento e la Commissione centralemedica del CAI. Il simposio si aprirà alle 9 alla Sala conferenzedella Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con una primasessione (moderatori Giuseppe Zumiani e Andrea Ponchia) cuiseguiranno le seguenti relazioni: “Montagna per tutte le età:come minimizzare i danni d’organo” (Gabriele Noro); “Cuore emontagna: un rapporto senza età?” (Giuseppe Occhi), “Lepatologie respiratorie dell’anziano e la montagna” (GiuseppeFiorenzano), “Montagna e rene: i danni da sforzo prolungato”(Giuliano Brunori), “Il ricordo del sole sulla pelle” (AntonellaBergamo). Dopo una seconda sessione (“Attivi in montagna oltre isessant’anni”, moderatori Oriana Pecchio ed Enrico Donegani)relazioneranno Cristina Smiderle (Come muoversi), Carlo Pedrioli(Come alimentarsi) e Sergio Roi (Come allenarsi). Nel pomeriggioin programma il XIV Corso di aggiornamento per medici ditrekking e spedizioni (moderatore Gian Celso Agazzi) e lerelazioni “I rischi del medico di montagna” (Enrico Donegani), “Ilmedico in montagna e la legge” (Carlo Ancona) e “Lapreparazione medica di un trekking” (Adriano Rinaldi).

Medicina

Seniores e montagna a Trento

32 - LO SCARPONE, APRILE 2010

ha occupato la carica di vicepresidente con l’incarico di respon-sabile per l’attività di alta montagna. Ha all’attivo due spedizioni extraeuropee e 25 quattromila tra i quali il Cervino, la cresta Mitterlegiall’Eiger, il Monte Bianco, la cresta Signal alla cima Margherita e lacresta Rey alla Punta Dufour.

Milano Giovani scrittori a confronto Due giornate importanti per il Gruppo italiano scrittori della monta-

gna si sono svolte il 29 e 30 gennaio a Milano, presso la sezione del CAIche ha ospitato il presidente del Gism Spiro Dalla Porta Xydias impe-gnato nella conferenza “Le ali dell’angelo” dedicata a Emilio Comici a70 anni dalla morte. La serata, preceduta dalla presentazione del librodi Giovanni Di Vecchia “Ragazzi, questa è la via!”, ha offerto un ricor-do davvero struggente del grande alpinista triestino. Il giorno dopo ilconvegno “Il mio Gism – l’alpinismo, l’arte e l’etica nel futurodell’Associazione” ha visto come relatori alcuni giovani soci coordi-nati da Andrea Bianchi: Fiorenza Aste, Mario Martinelli, AndreaGabrieli, Andrea Gaddi, Christian Roccati e Filippo Zolezzi. La rela-zione di Michela Piaia è stata letta da Piero Carlesi. Tutti, pur da ango-lazioni diverse, hanno confermato la loro piena assonanza con gliideali del Gism, da anni promossi e difesi dal presidente Spiro DallaPorta, confermando come il Gruppo sia coeso e vissuto con entusia-smo tra le diverse generazioni. Un successo pieno quindi, che raffor-za i temi del Gism sempre più impegnato nel promuovere la cultura,l’etica e la spiritualità nel mondo della montagna. Prossimi appunta-menti a Trento, il 7 maggio, in occasione del festival per il convegnosui fondamenti dell’alpinismo, e a Macugnaga il 19 e 20 giugno per l’as-semblea annuale dei soci (P.C.)

Abruzzo “Parco d’inverno”, ottava edizionePromuovere le escursioni in montagna anche nei mesi invernali

quando i sentieri sono ammantati di neve, sostare nei rifugi e neipaesi, conoscere gli aspetti naturalistici e culturali del territorio inco-raggiando la frequentazione consapevole, sicura e rispettosa dell’am-biente nei parchi e in ogni altra zona dell’Abruzzo.

Le sei escursioni “Parco d’inverno”da dicembre e febbraio hannomesso in rilievo il ruolo degli AE, per la necessaria attenzione dedi-cata alla preparazione dell’escursione, alla verifica del tracciato e alla

QUI CAI Attività, idee, proposte

ANE, formazione e verifica

Con il nuovo regolamento dell’AEentrato il vigore il 1° gennaio laScuola centrale per

l’escursionismo, sulla base di tali norme esu mandato della Commissione centraledi escursionismo, organizza il primo corsodi formazione e verifica perAccompagnatori nazionali diescursionismo (di secondo livello) cheabbiano dimostrato spiccata propensionedidattica, tecnico-organizzativa egestionale. Il corso, come precisa ildirettore Antonio Guerreschi, ha comescopo la preparazione di titolati cheabbiano deciso di impegnarsiulteriormente per e con il CAI in attivitàinerenti la conduzione di scuole ecommissioni e l’organizzazione di corsi avario livello e di progetti inerentil’escursionismo. Il corso si terrà a SassoMarconi (Bologna) dal 16 al 20 giugno.Esame finale sempre a Bologna il 3 e 4ottobre. La domanda di partecipazione,vistata dal presidente della sezione diappartenenza e dal presidente dell’OTPO,completa di curriculum personale, vaspedita a mezzo posta raccomandata AR,alla Commissione centrale di

escursionismo, via Petrella n.19, 20124Milano entro il 30 aprile. Il curriculum e ladomanda andranno anche inviati, entro il30 aprile, al seguente indirizzo:[email protected]

La quota di iscrizione verrà comunicata,attraverso il bando inviato a tutti gli OTPO,e dovrà essere versata con bonificobancario intestato a: Club Alpino Italiano,Banca Popolare di Sondrio, Agenzia 21,Milano. CODICE IBAN: IT48 W056 96016200 0000 0200 X27, casuale da indicare:Primo Corso ANE. Ulteriori informazioni:Antonio Guerreschi, via Sogari 4, 44100Ferrara - 348.4450481 – mail:[email protected]

Ornitologia ed ecosistema acquatico

Un corso di aggiornamento peroperatori naturalistici e culturali eper operatori regionali TAM del

Club Alpino Italiano Regione Lombardia èorganizzato dal Comitato scientificolombardo e dalla Commissione regionalelombarda per la Tutela dell’ambientemontano per i propri titolati il 10 e l’11aprile presso la Riserva naturale Pian diSpagna. Avrà come temi “Ornitologia” pergli Onc e “Acqua: ecosistema acquatico

dei torrenti e dei laghi” per gli Ortam. Sisottolinea che, ai fini del mantenimentodel titolo, la partecipazioneall’aggiornamento è, per ora, vivamenteraccomandata, ma diventerà obbligatoriasecondo i regolamenti in fase diapprovazione. Informazioni e iscrizioni:Uberto Fiorito, segretario ComitatoScientifico Lombardo([email protected]) – ClaudioGerelli, segretario Commissione regionaleTAM ([email protected]).

Bosco boreale e torbiere alpine

Il Comitato Scientifico Veneto Friulano econ la collaborazione della sezione CAIVal Comelico organizza un

aggiornamento per Operatori naturalisticie ulturali VFG sabato 26 e domenica 27giugno a Padola di Comelico superioreProvincia di Belluno Veneto. Il temadell’aggiornamento sarà “Il bosco borealedi montagna e le torbiere alpine”, relatorisaranno Gianni Frigo, Chiara Siffi eAchille Carbogno. Referenteorganizzativo Davide [email protected]. Per modalità diiscrizione e programma dettagliatoguardare sul sito www.caicsfvg.it

Corsi

Museomontagna

Richards nel teatro di pietra

Rocce e alberi in un bosco incantato sono attori di un grandeteatro della natura. L’ambiente è quello delle torri diarenaria di Teplice nad Metují e Adr‰pach, nella

Repubblica Ceca. Nel 2009 il fotografo canadese Craig Richardsha reinterpretato quegli spazi verticali fatti di monoliti che dalbosco salgono verso il cielo. Dopo la presentazione a Teplice nadMetují, Praga, Torino e Banff, le sue grandi stampe fotografichehanno trovato definitiva collocazione tra le collezioni del Museonazionale della Montagna, ed esposte ai Cappuccini in unamostra, “Teatro di Pietra”, aperta fino al 27 giugno. Come semprela mostra è corredata da un catalogo illustrato, edito nella collanadei Cahier Museomontagna (pag. 48, 8 euro).■ Al Palazzo Roccabruna di Trento dal 26 marzo al 9 maggio ilMuseo nazionale della montagna presenta la mostra “Sulla valigiadella montagna”, etichette di alberghi 1890-1960. Si tratta di eti-chette che, diventate status simbol, definivano aspirazioni e possi-bilità del proprietario della valigia.

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 33

sicurezza in ambiente innevato (EAI). L’ottava edizione ha interessa-to il Parco nazionale del Gran Sasso, i Monti della Laga e il Parconazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: la proposta del CEA “gli aquilot-ti” del CAI Abruzzo, realizzata in piena collaborazione con le sezioniCAI è stata sostenuta da enti parco, comuni e associazioni, lanciandoun appello di salvaguardia e implementazionie delle strutture escur-sionistiche a favore di tutte le località interessate.

Alta l’adesione, quasi 1000 persone, favorita anche dalla newsletter“Monte Camicia – parete Nord” e dalla diffusione sui siti www.caia-bruzzo.it e www.caicastelli.it, come riferisce Filippo Di Donato([email protected]), rappresentante CAI nella FederParchi.

Trento La scelta di IgorRiferendosi alla scomparsa di Perathoner, Riz, Dantone e Prinoth,

gli eroi della Val Lasties che si sono sacrificati il 26 dicembre per por-tare soccorso a due alpinisti a loro volta travolti dalla valanga, il capodel Soccorso alpino trentino Maurizio Dellantonio ha parlato di“grande cicatrice che ogni soccorritore ha nel cuore”. Ma anche dellareazione positiva del Soccorso alpino. L’esempio arriva dal figlio diAlessandro Dantone, uno dei quattro soccorritori che hanno perso lavita, che dopo la disgrazia ha chiesto di entrare nel Soccorso alpinotrentino. Igor Dantone si aggiungerà dunque ai 775 operatori del soc-corso attivi in Trentino. “La scelta di Igor è simile a quella di tantinuovi giovani che hanno trovato una forte motivazione dopo la dis-grazia”, ha detto Dellantonio. “Grazie anche al loro esempio emerge-rà un’organizzazione ancora più forte”.

Bergamo Gli atti del convegno alpinisticoIl periodico Magliazzurra, organo dell’Associazione atleti olimpici e

azzurri d’Italia, pubblica gli atti del Convegno nazionale “Alpinismo,avventura, sport, sfida” svoltosi il 5 dicembre al Palamonti, come haampiamemente riferito Lo Scarpone di febbraio. Presentazioni diGianfranco Baraldi e Paolo Valoti.

Mira (VE) Aperitivo con KurtVenerdì 16 aprile presso il teatro di Villa dei Leoni a Mira (VE)

incontro con Kurt Diemberger che presenta il suo ultimo libro“Danzare sulla corda”. L’evento è organizzato dalle sezioni di Miranoe Dolo e dal CAI Veneto. Alle ore 19 possibilità di conversare con Kurtpresso l’Hotel Franceschi a Mira Porte, su appuntamento. Contattarewww.caimirano.it, www.caicsvfg.it o [email protected]

Milano La SEM ricorda CastiglioniLa Società Escursionisti Milanesi (via Volta 22) ha deciso di intito-

lare all’alpinista e scrittore Ettore Castiglioni (1908-1944) la propriabiblioteca, ricca di oltre un secolo di storia e di oltre 2500 volumi chespaziano in tutti gli ambiti della montagna. Castiglioni sarà ricordatocon una serata, venerdì 30 aprile, in cui si ripercorreranno le tappepiù importanti della sua esistenza, e con una mostra con foto, letteree documenti della sua breve ma intensa vita. Castiglioni fu socioSEM, socio del CAI Milano e accademico; arrampicò con i più grandialpinisti italiani del tempo: dai soci dela SEM Bramani e Gilberti aDetassis e Vinatzer.

Seregno (MI) Nuovi progetti educativiIn questi ultimi quattro anni i ragazzi della scuola Don Milani, grazie

a una collaborazione con il CAI di Seregno e con il gruppo “ICamosci”, hanno ascoltato di notte gli allocchi del Parco del Lambro,visto le trincee del rifugio Bozzi, letto le tracce degli animali nellaneve ad Artavaggio, a Campra e in Val Varrone, hanno visto la lavo-razione delle castagne in Val Codera e in Val Bregaglia, osservato ilpaesaggio e la geomorfologia in Val di Fex, sul Resegone, in Val

Malenco, conosciuto i Goti e gli uccelli del Barro. Hanno provatocacce al tesoro, raccolta dei rifiuti, birdwatching, il gioco del silenzio.Hanno sperimentato il pernottamento in rifugio, la pioggia, la fatica,il gioco, il divertimento, il vento, i grandi paesaggi. Il corso è aperto atutti, facoltativo, e si svolge fuori dall’orario scolastico. Non di radosi sono iscritti negli anni anche alunni con problemi anche gravi disalute, comportamentali o disabili, che nella natura e in un contattodiverso con i compagni sperimentano nuove esperienze e trova- ➔

Il torrentismo, definito anchecanyoning, al quale LoScarpone ha dedicato un breve

aggiornamento in ottobre a pagina17, è un mondo in pienaevoluzione che anche nell’ambitodel Club Alpino Italiano staemergendo come disciplina a séstante. Come gentilmente segnalaRoberto Schenone([email protected]) nellasua doppia veste di consiglieredella Sezione Ligure di Genova evicepresidente dell’AssociazioneItaliana Canyoning (AIC), si tratta diuna realtà in molte sezioni delSodalizio, con gruppi che sidedicano in maniera più o menocontinuativa, a volte esclusiva, atale attività, spesso in collaborazione con AIC.

“Per completezza di informazione”, spiega cortesementeSchenone, “i soci CAI sappiano che spesso è possibile diventaretorrentisti semplicemente verificando se nella propria sezione èpresente un gruppo di soci attivi in questo campo. Esistono libricon descrizioni di itinerari, siti internet, forum. Le informazionicircolano e i torrentisti si muovono spesso al di fuori dei propriconfini locali, non per niente nel 2009 al raduno estivoorganizzato da AIC erano presenti 300 torrentisti da tutto ilmondo e tutti gli incontri organizzati all’estero hanno vistoanaloghe cifre per quanto riguarda il numero di partecipanti”.

Altre volte sull’argomento ci si è soffermati in queste pagine.Sono trascorsi tre anni da quando, nella splendida cornice dellaSierra de Guara (Spagna) la Scuola nazionale di speleologiaannunciò un corso con la collaborazione dell’AssociazioneItaliana Canyoning. Altri corsi, tramite la Scuola nazionale dispeleologia (www.sns-cai.it) sono stati e verranno organizzati.Ma intanto va segnalato che un riconoscimento ufficiale dellaspecializzazione in torrentismo per i titolati della SNSadeguatamente formati è stato deliberato nella riunione del 28novembre del Comitato centrale d’indirizzo e controllonell’intento di affidare al Gruppo di lavoro operante dal 2005 inseno alla SNS il compito di definire le peculiarità connesse alladisciplina.

Per la formazione di istruttori speleo esperti di torrentismoverranno pertanto stabilite particolari linee guida che tenganoanche conto dell’ecosistema delicato in cui si svolge questaaffascinante attività. Si tratta di un significativo passo avanti neiconfronti di un’attività in crescita, che attira soprattutto i giovani,di un aprirsi al nuovo come del resto avviene nel turismo alpinodove l’offerta è sempre più segmentata e vengono potenziate lepossibilità di fare sport definiti adrenalici, tra i quali il torrentismooccupa un posto di un certo rispetto (R.S.).

Nuove discipline

Riconoscimento ufficiale per il torrentismo

34 - LO SCARPONE, APRILE 2010

no una dimensione alternativa per socializzare e vivere, comespiega Michela Ivancich, una delle artefici dell’iniziativa, operatorenaturalistico nazionale del CAI Seregno.

Castrovillari (CS) Nuovi sentieri sul PollinoIl Parco del Pollino è pronto ad accogliere i grandi numeri dell’e-

scursionismo ambientale e naturalistico con strade di accesso lungotutto il suo periplo e strade di avvicinamento ai sentieri di quota. Labandierina bianca e rossa, omologata dal CAI, compare ora in tutti imagnifici quadranti dell’area protetta più estesa d’Europa.

Grazie al lavoro dei soci volontari del Club alpino di Castrovillari,su incarico conferito dall’Ente parco, e delle guide storiche del parcoEmanuele Pisarra e Giorgio Braschi, che hanno curato l’inserimentonel Catasto nazionale dei sentieri del CAI, il segnavia è divenuto l’a-mico fedele che orienta in sicurezza su vette, contrafforti e percorsiad anello. Distribuiti equamente sul versante calabro e lucano sono34 (per 250 km complessivi) i sentieri prioritari fruibili nel parco.

La linea guida è rappresentata dal Sentiero Italia che attraversa ilparco per circa 80 km. Info www.caicastrovillari.it, www.parcopol-lino.it ■

QUI CAI Attività, idee, proposte

➔Fidia Arata

La Sezione di Forte dei Marmi annuncia che il 17 febbraio èvenuto a mancare il presidente onorario Fidia Arata. Giàpresidente della sezione dal 1952 al 1998, è stato consiglierenazionale del CAI, fondatore della prima stazione di Soccorsoalpino sulle Alpi Apuane a Querceta, vice presidente dellaRegione Toscana (proponendo il 17 agosto 1977 l’approvazioneal Consiglio regionale toscano la “L.R. n°51 Servizi soccorsoalpino”), sindaco del Comune di Forte dei Marmi, presidentedell’EPT di Lucca, presidente della fondazione Vittorio Veneto diForte dei Marmi. “E’ stato”, a quando comunicano i soci e ilconsiglio direttivo della Sezione di Forte dei Marmi, “uno deisoci storici che ha portato la sezione a crescere negli anni e siadoperò per avvicinare i giovani all’attività della sezione. Allafiglia Silvana le più sentite condoglianze”.

Maria-Luisa Balestrieri-SalaIl 21 gennaio a 87 anni si è spenta Maria-Luisa Balestreri-

Sala, a quanto cortesemente informa Alexis Martinet,responsabie del bivacco Umberto Balestrieri. Giusto Gervasuttiaveva compiuto in suo onore la prima salita invernale in solitariaal Cervino, il giorno di Natale. Una cima reca il suo nome nelleAlpi Pennine, punta Maria-Luisa, dedicatale da suo padreUmberto Balestreri, magistrato rinomato, succeduto ad AdolfoHess alla presidenza del CAAI dal 1929 al 1933.

Angelo BertaccheMentre compiva un’escursione è morto per un malore

domenica 1° marzo Angelo Bertacche, 76 anni vicentino, da una vita residente in Versilia. Accompagnatore diescursionismo, era iscritto dal 1987 al CAI di Viareggio di cui è stato presidente. Lascia i figli Alessandra e Sonia.

Claudio BianchiA 91 anni si è spento a Bovisio Masciago Claudio Bianchi, uno

dei fondatori del CAI nella località dell’hinterland milanese dovenel dopoguerra, assieme a un gruppo di amici, costituì il primonucleo di soci. “Sotto la sua presidenza”, osserva l’attualepresidente Fabio Cattaneo, “ebbero impulso le prime attività,tuttora presenti: la scuola di alpinismo, il coro, la scuola didiscesa e le prime escursioni in montagna”. Claudio era padredi Gabriele, past presidente del generale del Club AlpinoItaliano: una presenza discreta accanto al figlio in numeroseoccasioni d’incontro. Decoratore e pittore, ha realizzato in pastadi legno lo stemma del CAI e il logo dell’alpinismo giovanile conal centro l’aquilotto. Due simboli presenti in numerose sezioni ein due postazioni di assoluto prestigio: la sala del consigliopresso la Sede centrale a Milano e la Capanna ReginaMargherita sul Monte Rosa. “Nel nostro piccolo”, conclude ilpresidente Cattaneo, “le opere da lui realizzate sono esposte insezione a ricordo della sua opera. Grazie Claudio”.

Ferruccio SalaAmante della natura, generoso, si è spento in ottobre per una

grave malattia Ferruccio Sala, comasco. Intensa è stata la suaattività alpinistica e sci alpinistica praticate anche comesottufficiale alla Scuola militare alpina di Aosta. Istruttorenazionale di sci alpinismo, ha diretto diversi corsi della Scuolanazionale di sci alpinismo di Como dedicata a Pietro Gilardoni.Come membro della Protezione civile alpini è intervenuto invarie calamità naturali.

I nostri cari

Trenotrekking 2010

Aprile per sentieri e binariContinua per sentieri e binari il progettoTrenotrekking 2010. Segnaliamo le escursioni di aprile.■ 5/4 FRIULI VENEZIA GIULIA. TRIESTE E DINTORNI.Treno+bus. Trieste Città-Collina di S. Giusto-Carso Triestino-Val Rosandra. CAI Roma. AE F. Nicolini 330.540571, S.Ciavaglia,339.7834345■ 2-5/4 FRIULI VENEZIA GIULIA. TRIESTE E DINTORNI.Treno+bus. Centro Storico-Villa Opicina-Grotta Gigante-ValRosandra-Castello di Diramare. CAI Fossano. AE B. Rulfo338.8703377■ 5/4 EMILIA. SASSO MARCONI-BADOLO-M. MARIO-SASSO MARCONI. CAI Bologna, tel/fax 051.234856 - [email protected]■ 11/4 LIGURIA. PROMONTORIO DI CAPRAZOPPA. CAISampierdarena. G. Dolci 349.6413728, A. Giudici 347.8743140in collaborazione con CAI mFinale Ligure, Novi Ligure, Valenza■ 11/4 LIGURIA. I CINQUE PONTI DELLA VAL PONCI. CAICorsico - R. Casè 02.26148787■ 17-18/4 PIEMONTE. SUPERGA-COCCONATO-CREA-ASTI.Cicloescursione nel Monferrato. CAI Fossano. AE B. Rulfo338.8703377■ 18/4 PIEMONTE. LIMONE PIEMONTE-MONTE VECCHIO-VERNANTE. CAI Torino, gruppo giovanile, G. Miceli333.7534250■ 18/4 EMILIA. CASALFIUMANESE. Il Sentiero Luca Ghini.CAI Bologna, tel/fax 051.234856 - [email protected]■ 25/4 EMILIA. GARDELLETTA-M. SOLE-VADO. CAIBologna, tel/fax 051.234856 - [email protected]■ 29/4-2/5 EMILIA ROMAGNA. COLLETTA-RECCO. Trekkingsulla Via del Sale. CAI Rimini m- AE R. Ballerini, tel.0541.742415■ 2/5 CASTELLETTO-MONTEVEGLIO. CAI Bologna, tel/fax051.234856 - [email protected]■ 9/5 LOMBARDIA. AIRUNO-CALOLZIOCORTE - CAIValtellinese Sondrio - E. Pelucchi 0342.1900090■ 9/5 TOSCANA. EQUI TERME-UGLIANCALDO. CAI Pisa050.578004 - [email protected] - Resp. P. Maestrini

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 35

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19■ CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2010Presso la Segreteria e telefonica-mente, utilizzando la carta di credi-to,è possibile rinnovare la propriaadesione alla Sezione di Milano delCAI per il 2010. Anche per quest’an-no l’Assemblea dei Soci ha confer-mato una speciale agevolazionesulla quota “Ordinario” riservata allafascia fra i 18 ed i 30 anni. Quoteassociative per il 2010: Ordinariocon più di 30 anni € 48,50; tra 18 e30 anni € 37,00; Famigliare €

27,50; Giovane € 18,50; Vitalizio €13,70.■ SETTIMANA NATURALISTICA.18-21/7 organizzata dallaCommissione scientifica Nangeronila VI edizione si terrà a Chiareggio inalta Val Malenco; aperte le iscrizioni.■ GITE SCIENTIFICHE. Per “andarein montagna ad occhi aperti” diret-tori G. Ceffali, P. Carlesi; 28/3 parcodi Montevecchia, dir G. Ceffali, P.Carlesi; 25/4 parco delle Capanne diMarcarolo, dir F. Michelotto, M.Majrani; 16/5 La via dei torchi e deimulini, da Villadossola al SacroMonte di Domodossola dir M.Righini, P. Carlesi; 5/6 Val di Scalve,passo dei Campelli, dir G. Ceffali, S.Perego.■ ESCURSIONISMO. 11/4 MonteMusinè (Caselette); 18/4 Sentierodei Contrabbandieri (Schignano);25/4 Val Canale-Val Sanguigno(prealpi bergamasche); 2/5 StageFerrata (Gressoney S.J) 9/5 ValGrande, Bivacco S.Occhi; 16/5 CimaGrem (Col di Zambla); 23/5 MonteTèggiolo (S.Domenico).■ SCI DISCESA. 11/4 Valtournan-che; 18/4 Diavolezza(CH).■ SCUOLA NAZIONALE SCI FONDOESCURSIONISMO. 10/4 ultima gitain Val di Rhemes, festa con asse-gnazione premi Concorso FondistaFedele 2009/2010; tutto aprile incon-tri bisettimanali di ginn. Presciistica;a maggio corso di ski-roll, info

3469471459 mar gio ven sa h18-22.■ ATTIVITÀ GIOVANILIALPES. 18/4 Monte Prasanto(Triangolo Lariano); 16/5 Crestadella Giumenta (Gruppo delResegone); 26/6 - 3/7 Trekking dellaPace (Parco Nazionale Stelvio). FAMILY. 18/4 Rifugio Terz’Alpe(Triangolo Lariano); 16/5 MonteColtignone (Gruppo Grigne).■ GRUPPO ANZIANI. Ritrovo insede mar dalle 14,30 alle 17; 7/4Manico del Lume da Ruta(levanteligure); 14/4 Monte Carza (lagoMaggiore); 17/4 gita “lenta” da defi-nire; 21/4 Alpe Giumello (MonteMuggio); 28/4 Poggio Frassati(Prealpi Biellesi); 5/5 Monti di Lego(Val Verzasca-CH); 8/5 gita “lenta”da definire; 12/5 Diga del Gleno (Valdi Scalve); 16-23/5 Trekking MontiLattari - Vesuvio (PenisolaSorrentina).■ GRUPPO “IL SENTIERO”. 11/4Eremo di S. Giorgio, m 1125 –Prealpi Bresciane; 23-26/4 dal Mare(S. Bartolomeo) ai Monti (AlpiLiguri), riviera di Ponente; 9/5l’Anello di Monteviasco, ValVeddasca.■ PARLANDO DI MONTAGNA...Proseguono gli incontri, pubblici e aingresso libero, in sede il martedìdalle ore 21: 6/4 Gianni Pasinetti K2da Nord: tra deserto e Karakorum;20/4 Laura e Giorgio Aliprandi “IlMonte Rosa, la grande montagnaghiacciata: le sue vie di comunica-zione medievali con il Vallese”; 27/4Eliana e Nemo Canetta “Da SanPietroburgo agli Urali polari: avven-tura e scoperta del Nord dellaRussia europea”.■ OTTAGONO SPAZIOMONTAGNA.14/4 – 7/5 “Paesaggi silenziosi”,opere della pittrice Alda Maria Bossi.

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581 Lu 18-20 - Mer 18-22,30www.edelweisscai.itinfo@edelweisscai.itwww.escursionismo-edelweisscai.it recapiti telefonici: 02/89072380■ GITE FONDO ESCURSIONISMO.3-5/4 Alpe di Siusi; 9-11/4 PassoRolle■ TREKKING. 17-25/4 Isole CanarieTenerife; 29/4-2/5 Francia leCalanques; 8-15/5 Gargano e Isole

Tremiti; 22-26/5 Via Alpina I DaTrieste ai colli Friulani; 15-23/5Sardegna dal Sinis All’Asinara; 22-26/5 Slovenia Via Alpina 1° parte;28/5-2/6 Monti Sibillini Marche-Umbria; 2-6/6 Costa Azzurra; 3-12/6Spagna Andalusia; 25/6 4/7 Islanda;3-11/7 Via Alpina II Alpi Giulie; 24/7-1/8 Dal Gran Paradiso al M. Bianco;29/7-15/8 Ladakh e Kashmir; 22/9-4/10 dall’Etna allo Stromboli.■ SCIALPINISMO. 10-11/4Blinnen-horn; 24-25/4 Val D’AostaGran Vaudala; 8-9/5 GressoneyPunta Giordani.■ ESCURSIONISMO. 18/4 LiguriaMonte Carmo; 25/4 LombardiaMonte Bronzone; 2/5 Lombardia DaLierna a Varenna; 9/5 Liguria daPortovenere a Campiglia; 16/5Lombardia Laghi del Bruffione; 23/5Liguria Monte Zatta; 30/5 SvizzeraCapanna Genzianella■ CORSO ESCURSIONISMO AVAN-ZATO. Info www.escursionismo-edelweisscai.it.■ CORSO ALPINISMO. Progres-sione in alta montagna magg-giu;tecnica su roccia sett-ott; 20/5 pre-sentazione del corso.■ MOUNTAIN BIKE. 23-25/4 Ferrarae dintorni; 30/4-2/5 Valsugana; ipartecipanti sono coperti da assicu-razione infortuni.

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113 (entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 4898952Indirizzo web: www.falc.netIndirizzo email: [email protected] sede Giovedì 21,15 - 23■ SCI ALPINISMO. Soci ed ex allie-vi con guida; 10-11/4 Allalinhorn(4027) - Mischabel, Sass Fee-Britannia Hutte, Britannia Hutte-Allalinhorn-Sass Fee, 1g soci € 13non soci € 18, 2g soci € 35 nonsoci € 45.■ BERNINA 3 GIORNI. 23/4S.Moritz-Chaputschin–CapannaCoaz; 24/4 Capanna Coaz–Fuorclade Sella–Rifugio Marinelli; 25/4Rifugio Marinelli–Passo di SassoRosso-Passo Gembrè–Piz Veruna-Alpe Grum; dir. G.A. Vanni Spinelli,soci € 90 non soci € 110.ESCURSIONISMO. 18/4 MonteZeda, Val Grande, disl. 918m, h3 E,Mario Campi 0258318678, 1g € 2soci € 4 non soci, 2g € 4 soci € 8non soci.

■ FALCHETTINI. 18/4 località dadefinire, info Stefano Zuccali 3482238255, Giovanna Ranci Ortigosa340 3627227, Massimiliano Kovaks335 750847, Egle Gorra 3470062600, iscr € 5.■ PALESTRA DI ARRAMPICATA.Mar gio 19 - 23, info Carlo [email protected]: www.falc.net

GAMVia C.G. Merlo, 320122 MilanoTel./fax 02.799178e-mail: [email protected] e Gio 21-23■ SCIALPINISMO. Info Franco Perin3472628747 [email protected]; 10-11/4 Monte Meidassa(3105 m) disl. 1385 m diff. BS; 17-18/4 Granta Parey (3387 m) Disl.1102 m diff. BSA. 24/4-1/5 StubaierAlpen disl. di ca. 1000 m Diff BSA.■ SCI DI DISCESA. 3-5/4Lenzerheide, info DonatellaGuarducci 02 6682466 [email protected].■ ESCURSIONISMO. [email protected] 3336134242; 11/4 panoramica traversa-ta delle 5 Cime da Parzanica aVigolo, disl. ca. 700 m.; 24/4Locarnese (CH) da Mergoscia(Verzasca).

GESAvia Kant 8 - 20151 MilanoMartedì 21 - [email protected] www.gesacai.it0238008844; 0238008663■ ESCURSIONI. 18/4 Groppo delleAli (Appennino Ligure).

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02653842 - Fax. 0262066639C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]://www.caisem.orgmerc. 15-19 gio. 21-23.Seg. e Biblioteca giov. 21-22,30.■ IN SEDE. 30/4 h. 21 intitolazioneBiblioteca SEM a Ettore Castiglioni.IL 5x1000 ALLA SEM. Codice daindicare in dichiarazione dei redditi2010, 80106050158.■ SCUOLA “S. SAGLIO”. 26/4 h21.15 in sede pres. e iscriz. 29°corso di ghiaccio.

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36 - LO SCARPONE, APRILE 2010

■ GITE SOCIALI. 10/4 SciFondo Escursionismo in località dadefinirsi SFE; 11/4 Da Menaggio alSass Corbee, parco Val Sanagra,quota max m.570 E; 11/4 PuntaMartin (GE) (m. 1001) EE 17-18/4Pizzo Toedi (m. 3614) OSA; 18/4mountain bike in Trentino, MTB;18/4 Bajedo-Pasturo. Da Bajedo (m620) a S. Calimero (m 1494) alPialeral a Pasturo (m 641). E; 24/4Sci Fondo Escursionismo loc. dadef. SFE■ NEWSLETTER. Per riceverlainviare mail.

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.clubalpino.nete-mail: [email protected]■ ALPINISMO GIOVANILE. 11/4speleologica in grotta (VA); 25/4monte Barro (LC).■ CAMPIONATI SOCIALI SCI. 9/4,serata premiaz. gara sociale e citta-dina sci alpino di fine corso.■ MANIFESTAZIONI. 16/4 h21,15“Nel blu dipinto di blu” parapendio edeltaplano a cura di Cornizzolo Volo.■ CORO. 24/4 h 18,30, messa peri coristi defunti, h 21,30 concertocoro Orobica, Teatro la Campanella. ■ SCUOLA INTERSEZIONALEVALLE DEL SEVESO. 32° corso discialpinismo, 1/4 conclusionecorso; 20° corso base di alpinismo,14/4 presentazione, 21/4 chiusuraiscriz. www.caivalledelseveso.org.■ ASTROCAI. 23/4, serata “Marte isegreti del pianeta rosso”.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected]://caicarateb.netsons.orgVen 21-22,30■ ESCURSIONISMO. 18/4 “Monta-gna e lago”- Monte Baldo (PrealpiGardesane.■ SCIALPINISMO. 11/4 Senggchup-pa - Passo Sempione; 24-25/4 Ca-panna Carate / Rif. Marinelli/PuntaMarinelli (Valmalenco – SO) (in baseall’innevamento).■ SCUOLA DI ALPINISMO. 7/4Procedimento in cordata; 14/4Alimentazione; lezioni teoriche aper-te a tutti i soci.

CASSANO D’ADDA

SOTTOSEZIONEDI TREZZO SULL’ADDAvia padre Benigno Calvi 1c/o villa Gina loc. Concesa20056 Trezzo sull’Addatel. 0290964544 - fax 1782283900martedì e giovedì ore 21-23www.caitrezzo.it - [email protected]■ SCI DI FONDO. 16/4 h 21 seratacelebrativa.■ ESCURSIONISMO. 11/4 PuntaManara, Liguria, D. Recalcati3491316725; 18/4 Valle delleCartiere, Toscolano Madernomtb/escursionismo, M. Vitali3312730597; 24/4 Monte Gleno,esc. scialp. M. Roncalli3493474722; 30/4-3/5 Raid Alta ValCurone in mtb o trekking, R.Martucciello 3474400340); 15-23/5“trekking a Tenerife, i parchi delleisole Canarie Pico del Teide m 3718”M.T. Gaspani 355216470■ ALPINISMO. 14/4-23/6 corso A1.■ BAITA SOCIALE. A Gromo, ValSeriana, 10’ di cammino,16 posti.

CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (Mi)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23■ PULLMAN. 18/4 Cinque Terre(SP) esc D’Ilio 0245101500 Concardi0248402472; 16/5 Salti del Diavolo(Appennino Parmense) esc Nerini0245101500 Matelloni 0269015485.■ ESCURSIONISMO. 1-2/5 LevicoTerme (Trentino) corso nordic wal-king mp D’Ilio 0245101500; 9/5Morcote – Monte S. Salvatore(Canton Ticino –Svizzera) mpZapparoli 3398828946.■ MONTAGNA IN SETTIMANA. Gitedel mercoledì; 7/4 Olcio - Lierna(Prealpi Lecchesi) treno; 14/4 Dervio– Bellano (Prealpi Lecchesi) treno;12/5 Cima di Piazzo (Valsassina) mpesc Concardi 0248402472 –3393336000.■ TRENOTREKKING. 11/4 I 5 Pontidella Val Ponci (Liguria) Casé0226148787. CAIBICI. 25/4Spartivento -Ticino (Parco Ticino)mp Fornaroli 3409880096.■ TREK PRIMAVERA. 3-5/4 Canyondella Val di Non (TN) esc culturalemp Bergamaschini 3288523090;

23-26/4 Delta del Po (Polesine)cicloesc culturale mp Concardi0248402472; 29/5-2/6 Val Pusteria(Alto Adige) esc mp Verderio3392449039.■ TREK ESTIVI. 21-26/6 M. Sibillini(Appennino Umbro-Marchigiano)mp Concardi 0248402472; 31/7-7/8Sentiero Roma (V. Masino – V.Bregaglia) treno e bus Nerini0245101500; 16-22/8 Engadina(Grigioni – CH) treno e bus Casé0226148787; 21-28/8 Val Badia(Alto Adige) mp D’Ilio 0245101500.■ PIANETA TERRA. 16/4 h21 insede Viaggiare con il CAI Corsico(proposte culturali ed escursionisti-che primavera-estate) ; 7/5 h21Saloncino La Pianta via Leopardi 7Africa Sud-Orientale (Mozambico,South Africa, Lesotho, Swaziland)Andrea Viari e Valeria Pellegrini;21/5 h21 in sede Sinai e Petra (sto-ria e natura tra deserto e coralli)Roberto Burgazzi.■ SCUOLA DI ALPINISMO. 28°Corso AR1 (roccia) 28/3-1/6 lezioniteoriche in sede o alla Palestra diArrampicata via Dante ang. Pariniaperte a tutti, calendario suwww.caicorsico.it.

DESIOVia Lampugnani, 7820033 DESIO (MI)Tel. e Fax 0362 621668Merc. 21 - 22.30Gruppo MaltrainsemMar. 17.30www.caidesio.nete-mail: [email protected]■ TESSERAMENTO. Quote anno2010: ordinari € 40, famigliari € 20,giovani € 14.■ CORSO DI ESCURSIONISMOGIOVANILE. 11/4 rifugio AlpinistiMonzesi; 18/4 San Tomaso; 25/4Monte Due Mani; 2/5 Liguria; 16/5rifugio Formazza; 23/5 rifugioBietti; 2/6 Val Roseg; 11-12/6 rifu-gio Papa.■ GRUPPO “MALTRAINSEM”. 7/4bivacco Manavello; 14/4 castello diRacconigi; 21/4 Col dell’Orsa-Monte Creò; 28/4 RifugioConsiglieri.■ PALESTRA DI ARRAMPICATA.Tutti i martedì e i giovedì dalle19.30 alle 22 è aperta la strutturadi arrampicata presso la palestradell’ITIS “E. Fermi” in via Agnesi aDesio (ingresso dal lato PalaDesio).

MELEGNANOSezione “F. e G. Bianchi”Via Crocetta 620077 Melegnano (MI)tel/fax 02 9835059www.caimelegnano.ite-mail [email protected]. e Gio. 21-23, Do. 10.30-12■ ESCURSIONISMO. 11/4 CantoAlto (BG); 9/5 Rif. Falc (SO); 30/5Apuane da Val Serenaia a Vagli lago(LU).■ ALPINISMO GIOVANILE. 18/4Monte Piatto (CO); 16/5 MonteAlben (BG).■ INIZIATIVE PUBBLICHE. 1/4Stand alla Fiera del Perdono diMelegnano, Piazza della Vittoria ore9-19.■ “ESPLORAZIONI”. Attività cultu-rali, sede ore 21: 9/4 Viaggi inGroenlandia e Tibet; 26/4 La guidaalpina, con E. Sertorelli, PresidenteGuide Italiane; 22/5 Serata dellaMontagna con un coro alpino e ilCoro CAI Melegnano, Sala QuartiereGiardino, ore 21.■ CORO CAI. I giovedì ore 21; 17/4“Cori a Varese”, Centro GiovanileParrocchia S. Carlo ore 21,15.

SEREGNOVia S.Carlo, 47– C.P. n.27Seregno (MB)Tel/Fax 0362 [email protected] e Ve 21-23Sa 16-18■ GRUPPO TEMPO LIBERO. 10/3Escursione Riva Trigoso Moneglia.■ ESCURSIONISMO. Con sez.Mariano C. 21/3 Traversata Lerici-Tellaro-Lerici, Riviera di Levante.■ ASSEMBLEA ORDINARIA. 26/3 h21 in sede, rinnovo delle carichesociali.■ XXXV CORSO DI ALPINISMO.19/3 h 21 in sede presentazione,iscrizioni il venerdì h 21-23; 7/4 ini-zio corso.

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc. e Ven. 21 - 23www.caivimercate.ite-mail: [email protected]■ GITE SCIISTICHE. 11/4: FlimsLaaxs (CH).■ GITE SCIALPINISTICHE. 17-18/4Mont Gele (m 3518) e Troume des

QUI CAI Vita delle sezioni

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 37

Boucs (m3262)■ ESCURSIONISMO (In collab. conSottosez. Cavenago). 11/4 Varigotti-Noli-Varigotti (Riviera Ligure); 25/4Punta Almana; 9/5 Maccagno, Lagod’Elio.■ ESCURSIONISMO GRUPPO SE-NIORES. 14/4 Monte Poieto; 28/4Riviera Ligure da Albenga adAlassio; 12/5 Monte Misma.■ PALESTRA DI ARRAMPICATA.Mar gio 19-21 palestra CentroGiovanile “Cristo Re” viaValcamonica, 25.

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com e-mail: [email protected]■ ESCURSIONISMO. 18/4: MonteBoglia (CH); 9/5 Monte Antola

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven. 21-23e-mail: [email protected]■ ESCURSIONISMO. 10/4 MonteCancervo; 25/4 Trekking in Liguria;2/5 Valchiavenna “Suretta”.

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’AddaLun 21-23■ ESCURSIONISMO. 18/4 MonteCrocione; 9/5 Monte Antola.

ERBAVia Riazzolo, 2622036 Erba (CO)Tel. 031/627873Mar. e ven. 21-22,30Email: [email protected]■ GITA SOCIALE. 25/4 CapannaMerigetto m 1.1498 (Luinese) disl.700m, E.■ SENIORES. 14/4 Mare Ligure,Riviera di Levante; 24/4 MonteColmenacco m 1.280 dal Pian delTivano disl. 300 m■ ALPINISMO GIOVANILE. 11/4Parco Marmitte dei Giganti aChiavenna; 18/4 da Valbrona aCanzo passando per i Corni.■ GRUPPO SPELEOLOGICO. AdAprile XI° corso di introduzione allaspeleologia info in sede.

MACUGNAGAPiazza Municipio28876 – Macugnaga (VB)Tel e fax 0324.65485www.caimacugnaga.org■ CORSI. Il Club dei 4000 e il CAIorganizzano dal 26 al 31 luglio 2010presso il rifugio Zamboni-Zappa,con le Guide di Macugnaga, il 37°

corso di introduzione all’alpinismo, il34° corso di alpinismo e il 20° corsodi perfezionamento alpinistico: tec-niche su roccia, ghiaccio e misto,manovre di sicurezza e autosoccor-so; età min. a.14, info e iscr. CorpoGuide Alpine di Macugnaga393.8169380, www.guidealpinemacugnaga.it; Schranz Sport

032465172; I.A.T. 032465119, fax032 65775; www.monterosa4000.it/clubdei4000.

COLICOVia Campione, 723823 Colico (LC)tel. 0341 940516mail: [email protected]

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www.lyskamm4000.com3472264381-3468077337lyskamm4000@yahoo.itTrekking 2010 maggio esettembre: Sardegna, SelvaggioBlù - Corsica, GR 20luglio e agosto: Tour Monte Bianco- multisport Monte Rosa - Dolomitialta via 1 - Slovenia, TriglavSpedizioni: 7/29 giugno Baltoro,CB K2 + Pastore Peak m6208 9/24 ottobre Nepal, trek CBEverest - 9/31 ottobre Nepal, MeraPeak m6461

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Nenzi Giorgio & C. La pubblicazione

sarà effettuata a incasso avvenuto.

Per informazioni tel. n.011.9961533.

- Guide alpine. Gli interessati ad apparire

sotto questa voce devono dichiarare,

sotto la loro responsabilità, il Collegio

di appartenenza loro personale o della

scuola o associazione.

38 - LO SCARPONE, APRILE 2010

Venerdi 21-22,30tel. rif. Scoggione 0343 63034■ ATTIVITÀ. 21/3 Alpe Pesciola ValD’Arigna (sci e ciaspole); 27/3Notturna a Salmurano Val Gerola (sci e ciaspole) ; 11/4 Pizzo ScalinoVal Malenco (sci e ciaspole); 25/4 -2/5 trekking nel Cilento ( monti:Gelbison, Cervati e Bulgheria) alpini-smo giovanile; 28/3 tracciolino ValCodera; 18/4 giornatta ecologicagrandi trekking; 11-13/4 Via alpinaRossa e Verde Svizzera eLiechtenstein.■ ARGENTO VIVO. Uscite tutti i gio-vedi.■ PRESIDENZA. Il consiglio nellariunione del 2/2 ha eletto presiden-te il sign. Masa Valerio.

CALCOvia S. Carlo 5 - (LC)tel. 039 [email protected]. e Ve. 21 - 23■ GITE SEZIONALI. 18/4 Sacra diSan Michele (ferrata/sentiero); 22-23/5 Brunate-Capanna Mara (nottur-na).■ ETÀ D’ORO. 7/4 Bocca di Magra-Lerici; 21/04 Brunate-Colma diSormano; 12/05 Rif.Menaggio(Monte Grona).■ ALPINISMO GIOVANILE. 11/4corso A, Campo dei Fiori ( Parcoregionale ); 11/04 corso B Campodei fiori (Linea Cadorna); 25/4 corsoA, Breglia (Rif. Menaggio); 25/04corso B, Monte Grona; 9/5 corso A,Premana (Giro degli alpeggi); 9/5corso B, Premana-Monte Rotondo■ CORSO ESCURSIONISMO. 7/4Lezione teorica (Abbigliamento -Sentieristica); 11/4 Uscita Valcava-Passata; 21/4 Lezione teorica(Cartografia); 28/4 Lezione teorica(Orientamento); 2/5 UscitaChamanna - Paradis (Pontresina).

GALLARATEVia Cesare Battisti, 121013 Gallarate (VA)Tel 0331 [email protected]. e Ven. 21-23■ PEDALAITALIA 2009. 16/4 daTrieste a Reggio Calabria in MTB,serata video-fotografica con CaudioCoppola.■ INTERSEZ. DI ESCURSIONISMO.Da aprile 20° c.so di escursionismo.

■ ESCURSIONISMO. 11/4 Escursio-ne con la Sette Laghi dir. GiuseppeBenecchi; 18/4 Monte Minisfreddom. 1042 e Poncione di Ganna m.998, disl. m.700, h5,30 diff. E-EEdir. Paolo Radice; 1-2/5 Gemellaggiocon la sezione CAI di Pisa, esc. AlpiApuane Rif. Donegani; Alta Valle delSerchio, Pizzo d’Uccello, dir.Antonella Lombardo, GiuseppeBenecchi, Gigi Sironi.■ GRUPPO SENIORES. I giovedì,dir. Giuseppe Benecchi e FilippoBrunetto; 15/4 Monte Generoso(Svizzera) m. 1.701, h1,40, E; 22/4Monte Barro, m. 922 h2 diff. E.■ CICLOESCURSIONISMO. 11/4Monti Sette Termini e La NaveGermignaga (VA) 1/2gg; 25/4Traversata del Resegone Forcella diOlino (LC) 1g.■ GRUPPO GROTTE. Per princi-pianti e esperti, info www.gruppo-grottecaigallarate.it o martedì sera insede.■ RIFUGI. Enrico Castiglioni, AlpeDevero, 1640 m, gestore MicheleGalmarini, 0324619126; rifugioPietro Crosta, Alpe Solcio mt 1750,pacchetti per sezioni, 3408259234www.rifugiocrosta.it, [email protected].

LANZO TORINESE

SOTTOSEZIONEVALLE DI VIÚ V. Roma, 32 - 10070 VIÚ (TO) Sabato 21 - 22.30 [email protected]■ RACCHETTE. 11/4 P.te de laPierre; 25/4 Rifugio Selleries.■ ESCURSIONI. 9/5 M. Vaccarezza.■ RINNOVO. È possibile rinnovare latessera in sede.

MONCALIERIPiazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 [email protected]. h 18-19 e Mer. h 21-23■ ALPINISMO GIOVANILE. 10/4“Museo della montagna” al Montedei Cappuccini; 11/4 “I sentieridella collina” Basilica di Superga. ■ MOUNTAIN BIKE. 18/4 “BICIFACILE” Campagne del pinerolese.Loc. di partenza Villastellone (To),lung. 35 Km, diff. TC. ■ LA COLLINA. 24/4 h14 Pulizia

dei sentieri, ritrovo in sede, preno-tazione entro il mercoledì prece-dente. ■ ESCURSIONISMO. 3-6/4 trek-king pasquale al Monte Conero;25/4 Castello dalla pietra, loc. dipartenza: Vobbia (Valle Scrivia),disl. 200 m, percorrenza 2 ore,diff. E.

SALUZZOSezione “Monviso” Piazza Cavour, 1212037 Saluzzotel & fax 0175/[email protected]ì dalle 21■ ALPINISMO GIOVANILE. 11/4Parco delle Mandria, Venaria Reale.■ ESCURSIONISMO. 18/4 collinedelle Langhe; 1-2/5 RifugioUnerzio, “apertura dell’acqua”; ini-zio 15° corso base di escursioni-smo, info www.caisaluzzo.it.■ GIRO DEL MONVISO. Dal 6/8 tregiorni al cospetto del Re di Pietra,info Galliano Franco 0175248839ufficio 017546391 casa, GiusianoBartolo 3407261992.

DOLOVia C. Frasio30031 Dolo (VE) – C.P. 87Merc. 21-23www.caidolo.it■ USCITE. 11/4 le Acque Sacre diLagole (Calalzo - BL), uscita TAM delciclo “Montagna D’acqua”; 25/4Parco della Vena del Gesso,Appennino Romagnolo, escursione;2/5 laguna Sud di Venezia, ValleMillecampi, in bicicletta.■ SERATE. 9/4 Dolo-Villa Angeli,“La Fin del Mundo, Viaggio inPatagonia”, di M.Pizzamano eM.Teti; 16/4 Mira-Villa dei Leoni“Danzare sulla Corda” serata conKurt Diemberger; 7/5 Dolo-VillaAngeli “New Zealand: Viaggio nella

Terra di Mezzo” di S.Sedran eS.Tuzzato.■ CORSI. 10-11/4 Asiago, Corso ditopografia e orientamento per ASE;15° Corso di Escursionismo, iscri-zioni entro 28/4 in sede.

MIRANOSEZIONE “Alberto Azzolini”Via Belvedere, 630035 Mirano - VE - C.P. 56Cell. 348 [email protected] Merc. 21-22.30■ SERATE CULTURALI. 16/5Teatro Villa dei Leoni, incontro conKurt Diemberger ore 20.45 –ingresso libero alle 19.00 aperitivocon Kurt su invito e prenotazione;23/4 Barchessa Xxv aprile,Passaggio a Socotra (Yemen) conCaterina Borgato e Michele Zanetti,ore 20.45, ingresso libero.■ MOSTRA FOTOGRAFICA. Omag-gio a Mario Rigoni Stern OratorioVilla Dei Leoni: I grandi animalidelle montagne Italiane.■ ESCURSIONI. 16/5 Monti Les-sini, ref. C. Silvestrini, M. Miato;30/5 biciclettata Dobbiaco - Lienzcon l’Alpinismo Giovanile, ref. e L.Spagnol.

S. DONÀ DI PIAVEVia Guerrato, 3Tel./fax 0421-33 22 88www.caisandona.itMar e Gio 19-20 - Gio 21-22■ SCUOLA DI ALPINISMO. Apertele iscrizioni al 1° corso diArrampicata Libera■ ESCURSIONISMO. Aperte leiscrizioni ai corsi di escursionismobase ed avanzato.■ SCIALPINISMO. 18/4 Gruppodel Cristallo-Passo del Cristallo (m2808). Diff BSA-Disl 1000m. ■

QUI CAI Vita delle sezioni

Bacheca■ COLLEZIONE COMPLETA Rivista del CAI dal 1882 al 2000vendesi. Rivolgersi a Mario 339 8046145.

■ CARPOOLING. Passaggi in auto condivisi per gli appassionatidi sport di montagna sono proposti in Francia nel sito della borsaper lo scambio di passaggi www.coriding.com/ (fr). L’iscrizione èsemplice, dopodiché gli interessati possono inserire i loroannunci. Il carpooling è anche un’opportunità per allacciarenuovi contatti e trovare compagni di viaggio.

LO SCARPONE, APRILE 2010 - 39

Caro Michele,ricordo con piacere letue prime uscite di scialpinismo, io esperto e

tu alle prime armi, rivedo anco-ra le tue rocambolesche cadutee le tue goffe manovre nel ten-tativo di rialzarti, sento ancorale tue sottili imprecazioni e letue esplosive risate. Con iltempo, acquistando tecnica edesperienza, avevi trovato nellosci la tua dimensione, rispon-dendo al desiderio di evaderedalla quotidianità delle cose.

Quante discese insieme, alcu-ne anche difficili, senza maioltrepassare la soglia della pru-denza! Capivo però che il tuolimite si spostava su pendiisempre più ripidi e pericolosi. Ilfascino dell’impossibile si stavaimpadronendo di te, era eviden-te che a quel punto niente e nes-suno ti avrebbe fermato.

Con amarezza capivo che lenostre strade, le nostre idee,stavano inesorabilmente diver-gendo. Sono convinto, Michele,che in questi ultimi anni tuabbia avuto a disposizione unagrossa fetta di fortuna, senzacapire che non bisogna appro-fittarne. Più di una volta haiconstatato di persona che inmontagna, in qualunque modola si affronti, la morte è unarealtà talvolta inevitabile.

L’alpinismo moderno ci con-forta con ogni ben di Dio, mate-riali super tecnologici, abbiglia-mento confortevole, elettronicastupefacente, telefoni satellitaricon cui possiamo chiamareogni angolo del mondo: ci sen-tiamo super protetti.

Purtroppo la realtà non è que-sta, basta un imprevisto, unafatalità, e la sicurezza vienemeno. Sei partito convinto cheil “tuo K2” non ti avrebbe maitradito. Su quella montagna haimesso in gioco tutte le tueforze, le tue paure, i tuoi affettipiù cari, le tue amicizie, la tuaostinazione e purtroppo anchela tua giovane vita. Ora ci sonosolo i ricordi, i rimpianti, i tanti

se, i tanti forse, ma l’amicizia ela stima profonda che mi hannolegato a te rimarranno scolpiteper sempre nel mio cuore.

Guido

Al roveretano Michele Fait,

scomparso il 23 giugno a 44

anni sul K2 durante un tenta-

tivo di discesa con gli sci, dedi-

ca questa lettera, che volentieri

pubblichiamo, il concittadino

Guido Gerla, già istruttore di

alpinismo. È anche un’occasio-

ne, questa, per rendere noto che

in ricordo dell’alpinista è nata

l’Associazione Michele Fait che

si occupa di portare avanti gli

ideali di Michele, di pace, soli-

darietà e rispetto umano. Un

primo ciclo di iniziative sarà

rivolto al centro maternità che

Emergency ha aperto ad

Anabah sui monti dell’Afgha-

nistan. Info su www.michele-

fait.org

ETICADa quando sono fuori

dall’UIAA ho deciso di nonintervenire mai. Tuttavia, vistosullo Scarpone il testo italianodelle Tavole dell’UIAA, nate aPorto anche con il contributodel grande alpinista ingleseDoug Scott, mi sento in doveredi ricordare che il tema dell’eti-ca in alpinismo è stato sempresostenuto da Walter Bonatti eKurt Dienberger (tra l’altro pre-sente a Porto) e sollecitato uffi-cialmente all’UIAA anche permio tramite in veste di delegatadel CAI, addirittura con la pro-posta di una commissione etica.

Mi dispiace leggere il testo ita-liano di un documento dovenon vengono menzionatiBonatti, cittadino italiano, gran-de alpinista, membro onorariodell’UIAA né Diemberger, socioonorario del CAI. Chiedo lapubblicazione di queste pocherighe esclusivamente per ilrispetto che ho per Bonatti eper l’amicizia che mi lega aKurt.

Paola Gigliotti

SELVAGGIO BLUIl trekking Selvaggio blu si

svolge sulla costa orientaledella Sardegna: per compierlooccorre organizzare il trasportodi viveri, sacchi e tende da unaspiaggia all’altra, poché il per-corso è alto sul mare, dura 6-7giorni ed è privo di punti diappoggio per ricovero o acqua.

Purtroppo sono di prammati-ca furti del materiale lasciato“nascosto” sulle spiagge, aquanto informa Carlo Bersantidella Sezione Valmalenco: “Ilprimo messaggio”, scrive,“sarebbe di stare alla larga daquesto trekking, ma il paesag-gio è bellissimo, il percorsosicuramente interessante e isardi, quelli buoni, di ecceziona-le ospitalità”.

ORO BIANCOAssistendo alla diretta televi-

siva con Vancouver in occasio-ne delle Olimpiadi invernali, il27 febbraio ho appreso dallaviva voce di Erwin Stricker, untempo gloria della “valangaazzurra”, un particolare che miha sconcertato: per facilitare ilraffreddamento della neve arti-ficiale viene adottato un batte-rio. Non bastavano i “normali”cannoni per garantire le risorseeconomiche dell’oro bianco?

Lettera firmata

COLLEZIONISTAEgidio Bossi (egidiobg@libe-

ro.it) del CAI di Bergamoannuncia di aver completatol’ascensione di tutte le monta-gne più alte dei paesi dellaCEE: Bianco (Italia e Francia4810 m), Grossglokner(Austria 3797 m), Teide(Spagna 3718 m), Zugspitze(Germania 2964 m) Mussala(Bulgaria 2925 m), Mitikas(Grecia 2918 m), Triglav(Slovenia 2864 m),Gerlachovski (Slovacchia 2655m), Moldoveanu (Romania2544m), Rysy (Polonia 2499m), Pico (Portogallo 2351 m),Kebnekaise (Svezia 2114 m),

Olimpo (Cipro 1952 m), Snezka(Repubblica Ceca 1602m), BenNevis (Regno Unito 1343m),Halti (Finlandia 1328m),Carraountoohil (Irlanda 1041m), Kekes (Ungheria 1014 m),Signal De Botrange (Belgio 694m), Kneiff (Lussemburgo 560m), (Vaalsbrg Olanda 321 m),Suur Munamagi (Estonia 318m), Gaizinkals (Lettonia 312m), Aukstojas (Lituania 294m), Ta’ Zuta (Malta 253 m),Ejer Baunehoj (Danimarca 171m). Complimenti!

FERROVIE Dopo avere letto con piacere

sullo Scarpone il calendario delTrenotrekking, apprendo dauna news del sito della miasezione (www.caiisernia.it) chel’escursione inserita in quelcontesto, la Pescolanciano-Carpinone lungo la linea ferro-viaria Sulmona-Carpinone, èstata annullata a causa dellasoppressione da parte di FS deitreni interessati. Mi chiedo allo-ra se sia giusto che i nostri sfor-zi per promuovere l’uso deltreno vengano ripagati con que-sta moneta dalle ferrovie. Se siaaccettabile lo stato di degrado edi abbandono in cui versanostazioni (chiuse ovviamente) elinee ferroviarie montane.

Salvatore Testa

Sezione di Isernia

SQUISITA OSPITALITÀ Vorrei ringraziare la gentile

custode della Capanna Dotra,dove un gruppo del Cai Corsicoha trascorso il week-end del 6-7febbraio. Il “clima” trovato allacapanna ticinese della ValBlenio, verso il Passo delLucomagno, è stato dei migliori:ha riscaldato gli ambienti per ilnostro conforto, ha cucinatoall’italiana per senso di ospitali-tà, ci ha applicato tariffe scon-tate pur essendo un rifugio pri-vato. Una struttura “a misurad’uomo” e di escursionista.

Enzo Concardi

Vice-presidente Sez. Corsico

A un amico che amava la montagnaLa posta dello Scarpone La parola ai lettori