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Deve essere: PRECOCE

DIAGNOSTICA DELLE IPOACUSIE INFANTILI

entro i 3/6 mesi di vita (nelle forme pre e peri-natali) e comunque non oltre i 3-4 mesi dall’insorgenza della patologia uditiva.

Deve essere: PRECISA

tutti i parametri uditivi debbono essere rilevati il piùaccuratamente possibile.

DIAGNOSTICA DELLE IPOACUSIE INFANTILI

Deve essere: ESAUSTIVA

i dati audiometrici debbono contenere tutte le informazioni indispensabili ad una corretta terapia protesica.

DIAGNOSTICA DELLE IPOACUSIE INFANTILI

CARATTERISTICHE DI UNO SCREENING AUDIOLOGICO

VANTAGGI● Vantaggioso rapporto costo/beneficio● Individuazione precoce delle ipoacusie

SVANTAGGI • Presenza di falsi positivi• Impossibilità di rilevare ipoacusie

progressive o ad insorgenza tardiva

● Screening UNIVERSALE su tutti i nati

• Screening MIRATO su neonati a rischio audiologico

SCREENING NEONATALE DEI DISTURBI PERMANENTIDELL’UDITO

pass

pass

ABRECoG

Impedenzometria

fail

screening II livelloOAE

counselling

fail

OAE

SCREENING UDITIVO DEI NEONATI RICOVERATI PRESSO LE T.I.N. DELLA REGIONE CAMPANIA

Percentage of males and females examined (1399 total subjects)

49%51%femalesmales

Average age = 34 weeks ± 4

Average birth-weight = 2143 g ± 810

FATTORI DI RISCHIO IN GRAVIDANZADISTRIBUZIONE PERCENTUALE

0

5

10

15

20

25

30

35 Rosolia

Toxoplasmosi

CMV

Sifilide

Herpes

Farmaci ototossici

Farmaci psicoatt.

Alcolismo

0 / 00

Percentage of pass and fail as regard as the total sample

75,8

24,2

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%passfail

Referred in the total fails

336

180 156

0

50

100

150

200

250

300

350

400

total failreferrednot return

PERCENTUALE DI REFERRAL RISPETTO AI FAIL

46%54% non ritornatireferral

29

Hearing impaired subjects in the referred

96,2

3,8

normalimpaired

PROGETTO DI SCREENING UNIVERSALE NEONATALE DEI DISTURBI PERMANENTI DELL’UDITOLa Regione Campania, con Delibera n° 3130 del 31.10.2003, ha istituito lo “screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell’udito”, affidandone il coordinamento all’Unità di Audiologia “Bruno Calogero” del Dipartimento di Neuroscienze e al Dipartimento di Pediatria dell’Università di Napoli “Federico II”.Il provvedimento riguarda circa 65.000 nati per anno per tre anni.

I livello assistenziale

● Punti nascita pubblici e privati della Regione Campania (N°90)

• OAE da screening a tutti i neonati entro il 3°giorno di vita

● Fail ripeteranno le OAE

• Fail verranno inviati ai centri di II livello

II livello assistenziale

● Reparti di Audiologia-Foniatria e di Otorinolaringoiatria della regione

● ABR, OAE cliniche, Impedenzometria

• I bambini ipoacusici verranno inviati al III livello per approfondimento diagnostico e per la protesizzazione

III livello assistenziale

Centro di Riferimento Regionale costituito dall’Unità di Audiologia del Dipartimento di Neuroscienze e dal Dipartimento di Pediatriadell’Università di Napoli “Federico II”

• approfondimento diagnostico (ASSR, ECoGE) e valutazione genetica

• linee guida per la protesizzazione e riabilitazione logopedica

• indicazione all’impianto cocleare

• osservatorio Epidemiologico Regionale

• controlli periodici dello sviluppo della percezione acustica e delle abilità comunicative e linguistiche

• telemedicina

Indice:

• Principali domande sui vantaggi di uno “screening universale” dei disturbi permanenti dell’udito

• Cause di sordità in età evolutiva e fattori di rischio• Principi teorici e modalità di esecuzione dello screening

sequenziale: OAE – ABR – ASSR – ECoGE• I punti-nascita della Regione Campania• Il follow-up dei bambini con “una risposta non chiara” al test di

screening• L’informazione ai genitori relativa al programma di screening, al

percorso dei neonati che non superano il primo screening, al percorso di quelli nei quali la diagnosi di ipoacusia è confermata

• L’esecuzione del test di conferma• Il Centro di Riferimento Regionale• La riabilitazione logopedica ed il follow up audiologico-foniatrico• La valutazione del progetto di screening a breve e a lungo termine• Allegati

MANUALE DELLO SCREENING NEONATALE DEI DISTURBI PERMANENTI DELL’UDITO

Allegati

Linee-Guida provvisorie per la protesizzazione

Valutazione audiologico-foniatrica dei bambini ipoacusici

Allegato 1Linee-Guida provvisorie per la protesizzazione

normoacusia

follow-up

soglia uditiva media20-50 dB HL

protesizzazione

soglia uditiva mediainferiore a 50 dB HL

diagnosi certatre mesi di vita

Allegato 1:Protocollo terapeutico protesico

WDRC

programmabili

soglia uditiva mediainferiore a 80 dB HL

programmabili vs digitali

soglia uditiva mediatra 50-80 dB HL

scelta del tipo diapparecchio acustico

Allegato 2 :LA RIABILITAZIONE LOGOPEDICA

sviluppo delle abilità percettive uditiveaccettazione dell’ausilio uditivo e utilizzo costante dell’amplificazione acusticainteresse al mondo dei suoniacquisizione delle abilità percettive così gerarchicamente ordinate: detezione, discriminazione, identificazione, riconoscimento, comprensione

sviluppo delle abilità comunicativeacquisizione delle competenze linguistiche nel rispetto delle tappe fisiologiche dello sviluppo linguistico e cognitivosviluppo delle competenze sociali ed emotivo-relazionali

Allegato 3:FREQUENZA DEI FOLLOW-UP

Valutazione audiologica Valutazione foniatrica

Dalla protesizzazione al compimento dei 6

mesi d’etàOgni 30 giorni Ad 1 mese dalla protesizzazione

Dai 6 ai 18 mesi Ogni 60 giorni A 3 mesi dalla protesizzazione

Dai 18 mesi ai 10 anni Ogni 90 giorni Ogni 6 mesi

Dopo i 10 anni Ogni 120 giorni Una volta all’anno

Allegato 3:METODICHE UTILIZZATE PER IL FOLLOW-UP

Valutazione audiologica

Dalla protesizzazione al compimento dei 6 mesi

d’etàVerifica del guadagno “in situ”

Dai 6-8 ai 18 mesi Audiometria comportamentale

Dai 18 mesi Play audiometry

Dai 3 anni Play audiometry e audiometria vocale con immagini

Allegato 3:METODICHE UTILIZZATE PER IL FOLLOW-UP

Valutazione foniatrica

percezione produzione

A 3 mesi dalla protesizzazione MAIS Mac Arthur

Stadio transizionale MAISPCaP

Mac Arthur TPLPFLI

Stadio funzionale

PcaPTIPI 1-2Matrici di confusione fonemicaProve di riconoscimento

PFLIPPVTTPLRustioni/TCGBApprendimento

Modulistica I livello

Modulistica I Livello

Modulistica II livello

Modulistica II livello

FASE ESECUTIVA

1. Gara d’appalto per la fornitura delle OEA da screening

2. Presentazione del progetto presso la Regione Campania in presenza dell’Assessore alla SanitàDirettori generali e Direttori sanitari di ASL e A.O

3. Riunioni organizzative nelle singole ASL e A.O.

FASE ESECUTIVA

4. Individuazione del responsabile aziendale dello screening audiologico neonatale da parte dei direttori generali

5. Individuazione dei responsabili dei punti nascita efornitura OEA da screening

6. Individuazione dei centri di II livello e dei loro responsabili

FASE ESECUTIVA

7. Corso di formazione per gli operatori sanitari coinvolti nello screening

audiologico

Formazione tecnica Counselling

Corso ECM per personale sanitario impegnato nello screening neonatale dei disturbi permanenti dell’udito

Destinatari:personale dei punti nascita pubblici e privati (pediatri, vigilatrici d’infanzia, puericultrici)personale delle divisioni di ORL e di Audiologia e Foniatria (medici e tecnici)personale di centri di riabilitazione accreditati (logopedisti, audioprotesisti, audiometristi)

Durata: 1 o 2 incontri di 8 ore ciascuno

Edizioni e partecipanti: 3 - 30 persone

Sede del Corso: Università di Napoli Federico II

Obiettivi: fornire ai partecipanti:conoscenze relative al programma di screening neonatale avviato in Regione

Campaniaabilità pratiche relative a differenti aspetti del programma di screening e delle

successive tappe riabilitativeabilità di comunicazione nel relazionarsi con le famiglie dei pazienti

identificati e dei soggetti falsi-positivi allo screening neonatale

ASL Nr. NATI PREVISIONI REFER

AV2 3505 175 350

TOT. AV 4221 211 421

TOT. BN 2715 136 271

CE1 6190 310 619

CE2 3926 196 392

TOT. CE 10116 506 1011

SA1 3204 160 320

SA2 5990 300 599

SA3 1881 94 188

TOT. SA 11075 554 1107

TOT. CAMPANIA 64676

5% 10%

NA1 21.793 1090 2179

NA2 2356 118 235

NA3 942 47 94

NA4 5097 255 509

NA5 6493 325 649

TOT. NA 36681 1834 3668

AV1 716 36 71

Media nati in Campania Triennio 1999/2001

Resoconto ASLASL

Nati Test Refer TrasferitiNa2 937 886 11 21Na3 290 278 5 10Na4 871 865 21 4Na5 845 814 34 9Ce2 864 814 20 20Sa1 866 735 2 48Sa2 209 196 8 3Sa3 268 256 1 4Totali 5150 4844 102 119

Resoconto ASL

0100200300400500600700800900

1000

Na2 Na3 Na4 Na5 Ce2 Sa1 Sa2 Sa3

PartiTestReferTrasferiti

Aziende OspedaliereAziende Ospedaliere

Nati Testati Refer Trasferiti

Rummo -BN 186 106 26 0

Cardarelli-NA 299 299 0 0

Policlinico-NA 380 293 11 50

Totali 865 698 37 50

Aziende Ospedaliere

050

100150200250300350400

Rummo Cardarelli Policlinico

Aziende Ospedaliere

PartiTestReferTrasferiti

ResocontoResoconto Globale

92%

3% 5%

TestTrasf.Persi

Percentuale Refer

Test98%

Refer2%

IL NODO FONDAMENTALE

Riabilitazione del bambino ipoacusico

Protesizzazione acustica Impianto cocleare

logopedia psicomotricità musicoterapia counselligAudiofoniatra

NPIPediatra

Riabilitazione

Ipoacusia neurosensoriale cocleare

Audiologia InfantileMedici

Gennaro AulettaPasquale GianniniCarla LariaIrma PirriDe Luca MariaFaggioli ChiaraLilli GiorgioMercone Frida

AudiometristiFrançoise BarrierRosa FerraraFabiana ToscanoMonica Errichiello

Audioprotesisti………………

LogopedistiLudovica Bracci LaudieroEmilia LandolfiAdele Munaretto

NeurolinguistaFisici

Pasquale Riccardi (acustico –cibernetico)Annamaria Franzè (genetica)

Consulenti esterniNeuroradiologiPsicologi dell’età evolutivaPsichiatriNeurofisiopatologiGenetistiOculistiPediatri

sviluppo delle abilità percettive uditive:• accettazione dell’ausilio uditivo e utilizzo costante dell’amplificazione acustica• Interesse al mondo dei suoni• acquisizione delle abilità percettive: detezione, discriminazione, identificazione, riconoscimento, comprensione

sviluppo delle abilità comunicative:•acquisizione delle competenze linguistiche nel rispetto delle tappe fisiologiche dello sviluppo linguistico e cognitivo•sviluppo delle competenze sociali ed emotivo-relazionali

Finalità della terapia protesicoriabilitativa