UNIVERSITA’ DEGLI STUDI MESSINA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI...
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI MESSINACORSO DI LAUREA MAGISTRALE
SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
PRESIDENTE Prof. Carlo SalvieraAUDIOLOGIA
Cenni di anatomo-fisiologia dell’orecchio
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ORECCHIO
Didatticamente viene suddiviso in tre parti:
1. ORECCHIO ESTERNO,
2. ORECCHIO MEDIO,
3. ORECCHIO INTERNO
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ORECCHIO ESTERNO
È costituito da due strutture:
1. Padiglione auricolare,
2. Condotto uditivo esterno
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PADIGLIONE AURICOLARE
La morfologia è determinata da una complessa struttura cartilaginea,
rivestita da cute, che presenta una serie di rilevatezze e depressioni.
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CONDOTTO UDITIVO ESTERNOÈ costituito da una porzione esterna, o
laterale, fibro-cartilaginea e da una interna o mediale, ossea situata nella parte basale
dell’osso temporale.
Il rivestimento cutaneo del CUE è formato a livello della porzione fibro-cartilaginea, da epidermide e da derma riccamente vascolarizzati contenenti annessi pilo-sebacei, mentre nel sottocutaneo sono
abbondantemente rappresentate le ghiandole ceruminose.
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CONDOTTO UDITIVO ESTERNO
Il fondo del CUE è chiuso dalla membrana timpanica che viene a costituire la massima
parte della parete laterale della cassa timpanica.
La MT è ovalare ha un diametro di 9-10mm, ha forma conica con apice rivolto verso l’interno ed
è inclinata dall’alto in basso e dall’avanti all’indietro così da formare un angolo ottuso con la parete superiore del CUE e un angolo acuto
con quella inferiore.
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ORECCHIO MEDIO
È formato dalla:
1. Cassa del timpano,
2. Tuba di Eustachio,
3. Antro,
4. Cellule mastoidee,
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CASSA TIMPANICA
Al di la della MT vi è la cassa timpanica. Essa è in comunicazione posteriormente con il sistema pneumatico della mastoide
attraverso l’aditus ad antrum e anteriormente con il cavo rinofaringeo,
attraverso la tuba di Eustachio.
Nella cassa timpanica si distinguono sei pareti.
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PARETE LATERALE O ESTERNA DELLA CASSA TIMPANICA
È costituita per 3/5 dalla MT al di sopra di questa si estende per circa 4-6 mm una
parete ossea che viene denominata muro della loggetta, in quanto rappresenta la
parte laterale del recesso superiore della cassa. In tale recesso alloggia la testa del
martello e il corpo dell’incudine.Al di sotto della MT la parete ossea si
estende per circa 2 mm, delimitando esternamente la porzione inferiore della
cassa o “ipotimpano”.
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PARETE INFERIORE DELLA CASSA TIMPANICA
Costituisce il pavimento del recesso ipotimpanico e si trova in stretto rapporto di vicinanza con il golfo della giugulare
costituendo il tetto della fossa giugulare.
La parete inferiore si continua con quella anteriore e quella posteriore.
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PARETE ANTERIORE DELLA CASSA TIMPANICA
Presenta nella porzione superiore l’orifizio timpanico della tuba di Eustachio.
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PARETE POSTERIORE O MASTOIDEA DELLA CASSA TIMPANICA
Presenta in alto l’orifizio triangolare di comunicazione tra attico e antro mastoideo (aditus ad antrum).
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PARETE MEDIALE DELLA CASSA TIMPANICA
Presenta nella sua parte centrale una salienza chiamata promontorio che corrisponde al giro
basale della chiocciola.
Al di dietro del promontorio la parete ossea presenta una depressione, la fossa ovale, nel cui fondo si apre un orificio ovalare: la finestra
ovale, che raccoglie la base della staffa.
Più in basso e posteriormente alla finestra ovale, vi è una seconda apertura della parete labirintica, la finestra rotonda che corrisponde all’estremità inferiore della rampa timpanica.
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PARETE SUPERIOREDELLA CASSA TIMPANICA
Viene detta tegmen tympani.
Costituisce il pavimento della fossa cranica media, con la dura madre della
quale viene a contatto.
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CONTENUTO DELLA CASSA TIMPANICA
E’ rappresentato da
• aria, fornita dalla tuba di Eustachio,
• catena degli ossicini (martello, incudine e staffa),
la staffa è interposta tra la parete mediale della cassa timpanica e l’orecchio interno.
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MARTELLO
E’ costituito da una testa, situata nell’attico, un collo, in cui si inserisce il
tendine del tensore del timpano, o muscolo del martello, un manico nel quale
si inserisce la parte centrale della MT.
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INCUDINE
E’ formata da un corpo che si articola con la testa del martello e si situa
nell’epitimpano, da un’apofisi breve, orizzontale, che è diretta verso la fossa incudis, e da un’apofisi verticale o lunga
che decorre posteriormente e quasi parallelamente al manico del martello ed il cui estremo terminale, l’apofisi lenticolare,
si articola con il capitello della staffa.
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STAFFA
E’ formata dal capitello, da due branche e dalla base o platina.
La platina è di forma ovalare si articola mediante il legamento anulare con la
finestra ovale.
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GLI OSSICINI
Sono collegati tra di loro mediante articolazioni, ed alle pareti della cassa mediante numerosi
legamenti, i quali con la mucosa che li riveste e con le pareti della cassa, vengono a formare in
alcune zone dei veri e propri recessi. Alla catena degli ossicini si inseriscono due
muscoli:• Muscolo del martello o tensore del timpano;• Muscolo della staffa o stapedio;
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TUBA DI EUSTACHIO
Mette in comunicazione la cassa del timpano con il rinofaringe.
Alla tuba di Eustachio si attribuiscono due funzioni:
1. Assicurare il ricambio aereo della cassa timpanica,
2. Proteggere l’orecchio medio,
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RICAMBIO AEREO DELLA CASSA TIMPANICA
Il circolo sanguigno della mucosa della cassa assorbe continuamente ossigeno e più lentamente anidride carbonica e azoto.
Tale processo se non viene compensato, mediante la tuba,induce una lenta ma continua diminuzione della pressione endotimpanica nei
confronti di quella atmosferica, con conseguente retrazione della membrana verso il promontorio e ripiegamento ed irrigidimento
della catena ossiculare.
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RICAMBIO AEREO DELLA CASSA TIMPANICACiò si traduce in un alterato effetto
sull’impedenza del sistema timpano-ossiculare, in un aumento dei fattori che si oppongono alla vibrazione acustica e in ultima analisi, in una
diminuzione della sensibilità acustica.
L’apertura periodica della tuba assicura il rifornimento di aria alla cassa e consente,
pertanto, il mantenimento dell’equilibrio pressorio fra la faccia interna ed esterna della MT, condizione essenziale per la trasmissione
dell’energia vibratoria.
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RICAMBIO AEREO DELLA CASSA TIMPANICALa tuba in condizioni normali è chiusa.
La sua apertura è ritmica, involontaria, e legata alla funzione dei muscoli peristafilini
interno ed esterno, del muscolo faringo-tubarico.
Questi muscoli si contraggono durante la deglutizione, con un ritmo di una volta al minuto nella veglia ed ogni cinque minuti
durante il sonno.
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RICAMBIO AEREO DELLA CASSA TIMPANICA
L’azione sinergica dei muscoli determina l’apertura della tuba e quindi l’aspirazione d’aria nella cassa per effetto del gradiente
di pressione.
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PROTEZIONE DELL’ORECCHIO MEDIO
Si realizza attraverso l’opposizione meccanica alla penetrazione nella cassa timpanica del cibo, di secrezioni naso-
faringee, nonché delle vibrazioni sonore emesse dalla glottide durante la
fonazione.Inoltre la tuba svolge attività di drenaggio ed azione battericida in virtù dell’epitelio
vibratile, con movimento ciliare diretto dalla cassa alla faringe.
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CELLULE MASTOIDEE
Caratteristica è l’architettura della mastoide, la quale presenta nel suo spessore numerose piccole cavità
denominate cellule mastoidee.Esse contengono aria e sono comunicanti tra di loro e con la cellula più voluminosa, l’antro mastoideo il quale è in rapporto di
continuità con l’epitimpano mediante l’aditus ad antrum.
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MASTOIDE
Viene definita:• Pneumatica quando le cellule sono ampie
e poco numerose,• Diploica quando le cellule sono piccole e
numerose,• Eburnea quando è priva di cellule e
formata da osso compatto,• Pneumato-diploica quando è costituita da
cavità pneumatiche miste o diploiche.
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ANTRO MASTOIDEO
Ha forma cubicaLa parete superiore è in rapporto con la
dura madreLa parete laterale si proietta sulla faccia
esterna della mastoide.La parete anteriore presenta l’orifizio
dell’aditus ad antrum.La parete inferiore si pone in rapporto con la
porzione discendente del nervo faciale.
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ORECCHIO INTERNO
Consta di una cavità ossea (labirinto o capsula labirintica) all’interno della quale
esiste un canale membranoso; nello spazio tra le due sezioni è contenuto un
liquido, la perilinfa, mentre all’interno della cavità del labirinto membranoso scorre
l’endolinfa.
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LABIRINTO MEMBRANOSO
Contiene due diversi organi:
1. Canale cocleare (funzione uditiva),
2. Utricolo, Sacculo e canali semicircolari membranosi (funzione vestibolare)
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LABIRINTO OSSEO
E’ costituito da:
1. Una parte centrale (vestibolo);
2. Una parte anteriore (coclea);
3. Una parte posteriore, i tre canali semicircolari ossei orientati secondo differenti piani spaziali (laterale, superiore e posteriore);
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VESTIBOLOPresenta nella parete laterale gli orifizi
della finestra ovale e rotonda che lo fanno comunicare con l’orecchio medio; la
parete posteriore è in rapporto con i canali semicircolari e l’acquedotto del vestibolo, mentre la parete anteriore è costituita da
un’ampia comunicazione con la chiocciola ossea ed una piccola con l’acquedotto
della chiocciola, il quale raggiunge la fossa cranica posteriore.
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COCLEA OSSEAE’ formata da un nucleo centrale, il modiolo di forma conica, intorno a cui si dispone in tre giri
(basale, medio e superiore) il canale spirale osseo.
Dal modiolo origina la lamina spirale ossea, la quale termina con una estremità libera detta uncino
della lamina spirale.
La lamina spirale ossea suddivide il canale spirale in una sezione superiore o rampa vestibolare che comunica con il vestibolo osseo a livello del tratto iniziale del giro basale e in una parte inferiore o rampa timpanica chiusa dalla finestra rotonda.
.
COCLEA OSSEA
Le due rampe sono collegate attraverso l’elicotrema, apertura situata a livello del bordo libero dell’uncino, delimitata dalla
lamina del modiolo e dal fondo cieco della coclea membranosa.
Alla base il modiolo presenta numerosi fori i quali formano il tractus spiralis
foraminosus, dove penetrano i filamenti del nervo cocleare
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COCLEA OSSEAIl modiolo è attraversato da numerosi
canalini, disposti in direzione parallela al suo asse, che conducono le fibre nervose in un piccolo canale denominato canale di
Rosenthal, disposto a spira, il quale contiene il ganglio spirale del Corti.
Il labirinto osseo è completato da un canale osseo che lo pone in comunicazione con la cavità cranica il meato o condotto uditivo
interno.41
CONDOTTO UDITIVO INTERNO
Si apre sulla parete posteriore della rocca petrosa e nel quale passano il nervo
facciale ed il nervo intermedio di Wrisberg, il nervo acustico, con i suoi rami cocleare e vestibolare, l’arteria uditiva interna e la
vena che sbocca nel seno petroso superiore o nel laterale.
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CANALI SEMICIRCOLARI
Sono orientati secondo tre diversi piani spaziali.
Il canale semicircolare laterale è disposto sul piano orizzontale.
Il canale semicircolare superiore su un piano verticale perpendicolare alla rocca
petrosa.Il canale semicircolare posteriore, anch’esso
verticale, parallelo alla rocca petrosa.
CANALI SEMICIRCOLARI
Ciascun canale semicircolare presenta due orifizi che si aprono nel vestibolo: una
delle due estremità è dilatata e forma l’ampolla.
L’orifizio non ampollare è comune per i canali semicircolari verticali.
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COCLEA MEMBRANOSA
Prende origine in prossimità del sacculo, cui è unita dal dotto reuniente.
Presenta una forma triangolare con 3 pareti:
1.Anteriore o vestibolare,
2.Posteriore o timpanica,
3.Esterna o laterale,
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PARETE ESTERNA DELLA COCLEA MEMBRANOSA
In essa si trovano due importanti formazioni, la stria vascolare e la
prominenza spirale.
La stria vascolare è formata da cellule epiteliali tra le quali decorre una fitta rete
vascolare di tipo capillare.
La prominenza spirale, situata al di sotto della stria vascolare, è costituita da un
rilievo rivestito da epitelio monostratificato.46
PARETE ANTERIORE O VESTIBOLARE DELLA COCLEA MEMBRANOSA
E’ rappresentata dalla Membrana di Reissner la quale separa la rampa
vestibolare dal dotto cocleare.
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PARETE POSTERIORE O TIMPANICA DELLA COCLEA MEMBRANOSAÈ costituita dal lembo spirale e dalla membrana basilare, tesi tra il modiolo e la cresta basilare del
legamento spirale, ed è la parete più importante del canale cocleare, in quanto sede di impianto
dell’organo del CORTI.
La membrana basilare è formata da una lamina connettivale nel cui spessore sono disposte fibre a
decorso radiale che nel terzo laterale si appalesano in superficie, mentre nei due terzi mediali scompaiono,
data la presenza dell’organo del Corti.
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ORGANO DEL CORTI
È una formazione neuroepiteliale derivante dalla differenziazione
dell’epitelio che riveste la zona tecta della membrana basilare ed è costituito da due
ordini di elementi epiteliali:
1.le cellule di sostegno,
2.le cellule recettoriali acustiche.
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CELLULE DI SOSTEGNO
Si differenziano in pilastri esterni ed interni che si uniscono a livello del polo superiore, allontanandosi alla base, in
modo da racchiudere uno spazio, che in sezione trasversa appare di forma
triangolare (tunnel o galleria del Corti) e in cellule di sostegno propriamente dette.
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CELLULE DI SOSTEGNO PROPRIAMENTE DETTE
Distinguiamo:
Cellule di sostegno interne, cilindriche, che rivestono il solco spirale sino a raggiungere le
acustiche interne,
Cellule di sostegno esterne, cellule di Deiters, poste esternamente ai pilastri esterni, fusiformi,
fornite di un prolungamento dette falange, le quali presentano una concavità che accoglie il
polo inferiore delle acustiche esterne.
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CELLULE DI SOTEGNO PROPRIAMENTE DETTE
Tra le falangi delle cellule di Deiters e le cellule acustiche, che lo incrociano, si trova lo spazio di Nuel. Andando verso
l’esterno si osservano 5 o 6 file di cellule di Hensen allungate, fornite di grossi
nuclei rotondeggianti e ancora più perifericamente, le cellule di Claudius,
formate da uno strato di elementi cilindrici o cubici, che rivestono la zona pettinata.
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RECETTORI NEUROSENSORIALI COCLEARI
Sono di due tipi: interni ed esterni.
Il loro nome deriva dalla loro posizione lungo la spirale cocleare: le cellule cigliate interne sono localizzate più internamente lungo la
spirale, mentre le cellule cigliate esterne più esternamente. Le prime sono disposte in
un’unica fila, le seconde in tre file.
Nella coclea umana ci sono circa 3.500 cellule cigliate interne e circa 14.000 cellule cigliate
esterne.53
FUNZIONE DELLA COCLEA
È di trasduzione meccano-elettrica ovvero nella coclea avviene la conversione degli
stimoli sonori in impulsi elettrici. Le vibrazioni prodotte dal suono nell’orecchio medio sono trasmesse ai fluidi cocleari e successivamente alla membrana basilare e all’organo del Corti formando un’onda
viaggiante che inizia alla base della coclea e procede verso l’apice.
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FUNZIONE DELLA COCLEA
Ogni componente frequenziale ha una sua specifica onda viaggiante, la cui ampiezza
massima si trova ad una distanza dalla base della coclea sempre uguale per la
medesima frequenza (teoria della tonotopicità). Per le frequenze acute il massimo delle vibrazioni si attua nella parte basale della coclea, mentre per
quelle basse avviene a livello dell’apice.55
FUNZIONE DELLA COCLEA
Il movimento della membrana basilare viene aumentato dall’attività contrattile delle
cellule cigliate esterne che vengono definite amplificatori cocleari.
Le vibrazioni della membrana basilare sono trasmesse alle cellule cigliate esterne, le cui
stereociglia, a diretto contatto con la membrana tectoria, si flettono
meccanicamente in seguito ad un movimento a cesoia
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FUNZIONE DELLA COCLEANel punto di massima ampiezza dell’onda viaggiante
si produce un’eccitazione delle cellule cigliate esterne, che amplifica meccanicamente la deformazione della membrana basilare, determinando successivamente
l’attivazione delle cellule cigliate interne, le quali anche se non a contatto con la membrana tectoria
vengono eccitate per effetto dell’attrito tra le ciglia e l’endolinfa per l’onda viaggiante (trasduzione
meccano-elettrica). In seguito gli impulsi uditivi vengono inviati al nervo cocleare attraverso le vie
uditive centrali. 57
INNERVAZIONE AFFERENTE DELLA COCLEA
I neuroni uditivi primari mandano assoni periferici alle cellule cigliate e assoni centrali al SNC
tramite la componente uditiva dell’ottavo nervo cranico. Due tipi di neuroni afferenti innervano
separatamente le cellule cigliate interne ed esterne. Il primo tipo di neuroni afferenti (tipo 1)
manda fibre alle cellule cigliate interne. Il secondo tipo di neuroni afferenti manda terminazioni che raggiungono da 5 a 100 cellule cigliate esterne.
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INNERVAZIONE AFFERENTE DELLA COCLEA
Entrambi i tipi di fibre afferenti proiettano centralmente al nucleo cocleare del tronco dell’encefalo, con una sovrapposizione delle terminazioni nel corpo principale del nucleo e ulteriori proiezioni di tipo II nella regione delle cellule granulari.
Le cellule cigliate esterne, il cui numero supera i tre quarti della popolazione delle cellule recettoriali sono innervate soltanto da una piccola minoranza di neuroni afferenti.
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INNERVAZIONE AFFERENTE DELLA COCLEA
Il ruolo funzionale delle cellule cigliate esterne è quello di operare come
amplificatore cocleare ed aumentare la vibrazione della membrana basilare,
incrementando le risposte delle cellule cigliate interne e dei neuroni di tipo I. Così le
cellule cigliate esterne danno un grosso contributo alle informazioni inviate al SNC e
tale contributo avviene tramite le cellule cigliate interne e i neuroni di tipo I.
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