Determinazione in grande delle soluzioni di un'equazione di tipo misto della dinamica dei gas in...

14
Determinazione in graude delle soluzioni di un'equazione di tipo misto della dinamica dei gas in funzione dei valori assunti sulla Iinea parabolica. l~femoria di ROBERTO COI, TTI C a ~irenze). Sunto. - Si etudia l'equa,.ione lineare - ~(~7~ - ~,~)(~ + vq~) ---- 0, (co** ~z~o~m) di ripe e~ittieo nel oerchio Ol(u~+vz~), iperbolieo nella corona circolare C~, ~ (~e ~ u ~ .+. v~ ~ ~m), parabolico sulle cireonferen~e r~(u~ + v*- ~--~-~o~), F~(u~ + v ~ ~---- rn~m). Si dimostra eke ~e soluzioni della (A) in C~ +- P~ 4- C~, ~ so,co deter. minate univocamente dai valori asst~nti sulla circonferenza ri la quale ~ completamente interna aI dominie in cui le soluzioni stesse vengono determinate. 8i fa astrazione, natnralmenle~ dall'analitieit~ dei dati e delle solu~ioni. La (A) ~ unlequazione eke i~terviene nella dinamica dei gas. II metodo tenure per la (A) viene poi applicato ad un'altra equazione di ripe misto. l. Introduzione. Nel presente lavoro studieremo un'equazione liueare alle derivate parziali del 2 ° ordine di ripe misto le eui soluzioni in un eerie dominie (') sono determinate univocamente dai valori assegnati su di una eerta eireonferenza completamente interna al dominie stesso e lyrescindendo dall'analiticit~ sia dei dati che delle soluzioni. Gli uniei studi a noi noti in eui ~ trattato questo fenomeno si riferiseono appunto al ease analitico (2) 0ppure a quello in cui la linea portante i dati interna soltanto in parte al dominie in cui viene determinata Ia soluzione (s). (~) Per soluzione in nn dominie D (insieme aperto ed internamente connesso) di un'equa- zione lineare alle d. p. del 2 ° ordihe intendiamo una funzionv, continua in D e suUa fron. tiera FD di D~ dotata di derivate prime e seconde soddisfacenti 1' equazione eonsiderata e continue in D. In un punto di FD la soluzione si dirh regolare se in quel,punto esistono continue le derivate dette ed ivi soddisfano l'equazione. (~) Cfr. ~[. GEVREY1 S**r la r~ature analytique des solutions des dquations aux ddriv~es partielles, Ier ~[~m., ¢ Ann. Ee. Norm. "1 (3), 35, (1918), pp. 129-180; p. 186. C a) Gfr. MAI~IA OIBRARIO (OINQUn~I), Sull'analiticitd~ degli integrali di atcune equazioni gel primo ripe mieto, qs. , Annali ,, (4~)~ 191 (1940), pp. 52.79; Interne ad una equazione lineare alle derivate parziaZi del seeondo ordine di ripe misto iperbolico ellittico, ¢ Ann. Scuola Norm. Sup. Pisa ,, (2), 3, (i934), pp. 255-286; Ted. ~nche • Rend. Lineei ~I (67, 191 (1934), pp. 615-619.

Transcript of Determinazione in grande delle soluzioni di un'equazione di tipo misto della dinamica dei gas in...

Determinazione in graude delle soluzioni di un'equazione di tipo misto della dinamica dei gas in funzione dei valori

assunti sulla Iinea parabolica.

l~femoria di ROBERTO COI, TTI C a ~irenze).

Sunto. - Si etudia l'equa,.ione lineare

- ~(~7~ - ~ , ~ ) ( ~ + vq~) ---- 0,

(co** ~z~o~m) di ripe e~ittieo nel oerchio O l ( u ~ + v z ~ ) , iperbolieo nella corona circolare C~, ~ (~e ~ u ~ .+. v~ ~ ~m) , parabolico sulle cireonferen~e r~(u~ + v*- ~--~-~o~), F~(u~ + v ~ ~---- rn~m). Si dimostra eke ~e soluzioni della (A) in C~ +- P~ 4- C~, ~ so,co deter. minate univocamente dai valori asst~nti sulla circonferenza ri la quale ~ completamente interna aI dominie in cui le soluzioni stesse vengono determinate. 8i fa astrazione, natnralmenle~ dall 'analitieit~ dei dati e delle solu~ioni.

L a (A) ~ unlequazione eke i~terviene nella dinamica dei gas. II metodo tenure per la (A) viene poi applicato ad un'altra equazione di ripe misto.

l . Int roduzione. Nel presente lavoro studieremo un'equazione l iueare alle derivate parziali

del 2 ° ordine di ripe misto le eui soluzioni in un eerie dominie (') sono determinate univocamente dai valori assegnati su di una eerta eireonferenza completamente interna al dominie stesso e lyrescindendo dall'analiticit~ sia dei dati che delle soluzioni.

Gli uniei studi a noi noti in eui ~ trattato questo fenomeno si riferiseono appunto al ease analitico (2) 0ppure a quello in cui la l inea portante i dati

interna soltanto in par te al dominie in cui viene determinata Ia soluzione (s).

(~) Pe r soluzione in n n dominie D (insieme aperto ed in t e rnamente connesso) di un 'equa- zione l ineare alle d. p. del 2 ° ordihe in tendiamo u n a funzionv, cont inua in D e suUa fron. t iera F D di D~ dotata di der ivate pr ime e seconde soddisfacenti 1' equazione eonsiderata e cont inue in D. I n u n punto di F D la soluzione si dirh regolare se in que l ,punto esistono cont inue le der ivate dette ed ivi soddisfano l ' equazione.

(~) Cfr. ~[. GEVREY 1 S**r la r~ature analytique des solutions des dquations aux ddriv~es partielles, Ier ~[~m., ¢ Ann . Ee. Norm. "1 (3), 35, (1918), pp. 129-180; p. 186.

C a) Gfr. MAI~IA OIBRARIO (OINQUn~I), Sull'analiticitd~ degli integrali di atcune equazioni gel primo ripe mieto, qs. , A n n a l i , , (4~)~ 191 (1940), pp. 52.79; Interne ad una equazione lineare alle derivate parziaZi del seeondo ordine di ripe misto iperbolico ellittico, ¢ Ann. Scuola Norm. Sup. P isa , , (2), 3, (i934), pp. 255-286; Ted. ~nche • Rend. L inee i ~I (67, 191 (1934), pp. 615-619.

236 R. CONT,: Ddcrminaz ione in grande dd le sohtzioni di un'equaz~one eva

Ind icando con u. v le coordinate variabili , con ~ - - ~ (u, v) ta funzione incogni ta e con 6) e, ¢o~ delle costanti,

2 6) 2 ~ Om 7

l ' equaz ione qui eonsiderata b la

~ ( 6 ) % - 6)~v~ (A) ( 6 ) ~ - 6)~u ~ ~o,~v ) + , , , , - - 2(6)~ ~ ~ - - ~o,~)uv+~.~ + - , , ) ,~u ) ~ . -

- - 2 ( 6 ) ~ - ~ o , . ) ( ~ + ~ + v ~ o ) = o .

Essendo il d i se r iminante di ques ta dato da

se si pone

C1: O ~ u~ + v ~ < 6)~ /

2 C1, ~ : 6)~ ~ u ~ + v ~ ~ ¢o,,~

C~_ : ~)~ < u e + v ~,

ta (k) r isul ta di t ipo ellitt ico in Ci e C~, parabolico su r i e r~, iperbolico

in C 4 , ~ . Scri t ta l ' equaz ione differenziale delle curve carat ter is t iche della (A) in

coordinate polari si vede (') che tali curve, reali in C,,~, sono le epicicloidi di I~ ehe inv i tuppano P~. Questa secondu linen parabol ica non in terverrh tu t tavia nel seguito del lavoro.

Noi p roveremo il TEORE~A I . - Se f(0) ~ u n a funz ione periodica, di periodo 2r:, def ini ta

per ogni 0 reale, do ta ta di der iva ta q u a r t a soddisfacente u n a condizione di L ipschi l z d i ordine a (0 ~ a ~ 1), allora esiste u n a ed u n a sola soluzione del la (k)

(4) Cfr. ad es. (}. LORIA. C~rve piano speciali, vol. I I °, iMilano, 1930), p. 110; oppure l~. COURANT - K . '0. FRIEDRICHS, Supersonic flow and shock waves, (New York, 1948)

pp. 259-266.

R. CoN~: Dv¢erminaz~one in grande de lle soluzioni di un'equazione, evv. 237

nel dominie C l + Fl-+-C4, ~ la quale sia eguale alla f(0) nei punti di F~. (tg 0 = v/u) .

Proveremo inoltre ehe il problema eonsistente nel determinare le solu- zioni in C~-+-F~-t-C~, ~ mediante i valori assegnati su r~ ~ << eorret tamente posto ~, ossia, adottando il linguaggio funzionale in use in questioni del genere {~), dimostreremo il

TEORE~ II. - Se F{0), f,0) sono due funeioni definite per ogni 0 reale, periodivhe, di periodo 2% entrambe dotate di derivata quarta soddisfacente una condizione di Lipschitz di ordine % e s e t F {u, v), ~ {u, v) sono le corrispOndenti soluzioni della (A) in C~ -t- r , ÷ C~, ~, allora si pub determinate un interne del quarto ordine della f in mode ehe se F vi appartien~, la t~ appartiene ad un prefissato interne del primo ordine della tp.

I mezzi di cut ei serviremo per p ro ra te i due teoremi sono i seguent i : i) lo studio di << soluzioni elementari >> in C~ e della soluzione ottenuta

da questa << per sovrapposizione ~ ;

it) l 'applieazione di noti risultati relativi alla serie di FOURIEa di una funzione f(0} periodiea, di periodo 2~:;

iii} lo studio della soluzione in C~, 2 corrispondente a dati iniziali (di CAucH¥) opportunamente assegnati sulla F~.

Le soluzioni di cut in i) sono state considerate, in sos~anza, da A. C~A- PL¥(~I~ in una Memoria apparsa nel 1904 negli Annali Seientifici dell' Uni- versit/~ di Mosca (~); noi faremo gli adat tamenti n e e e s s a r i ai nostri scopi.

Per lo studio delle soluzioni in C~,~, di cut in iii), faremo inveee rieorso ad un nostro lavoro comparso di recente in questi Annati (7}.

La "(A)i~ un 'equazione ehe si ineontra nello studio di un mote piano, stazionario, isentropieo, irrotazionaIe di un gas perfet to; in tal ease u, v indioano le componenti della veloeith secondo gli assi di un r iferimento cartesiano ortogonale, e la , ~ - - ~ {u, v) rappresenta la funzione di corrente.

Detto pot y il rapporto fra il ealore specifieo a v o l u m e costante del gas considerate e quello a pressione eostante, e dette P0, ~ la pressione e la densiti~, net punti in cut la veloeiti~ b nulla, le due eostanti ~ , ¢o,,~ ehe

(~) Cfr. ad es. J. ]~ADAI~ARD, Le probl~me de Cauehy et les dquations aux d$rivdes partielles lindaires hyperboliques, (Paris, 1932)~ p. 41 e segg.

Sia f(x) una funzione dotata di deriva~a ~'-ma in u n certo in terval lo (a, b); si dice in te rne de l l ' o rd ine r di f l ' i n s i eme di tut te le funzioni F{x) dotate in (a~ b) di der ivata r -ma , ta l i the ciascuna delle differenze [ f - - E [ , [ f ' -- /~" [, I f" - - 2"" I, ' " , [ f~r,__ F(r~ [ r isul t i i n (a, b) minore di un 8 > 0 assegnato.

(s) Di tale Memoria esiste una t raduzione ingles e di ]Yl. H. SLUD, dat titolo On Gas Jets, presso la B ro wn U n i v e r s i t y di Providence , R. I., (19~t4); a questa ei r i fer iamo nel seguito.

(7) R. CONTI, Sul problema di Cauchy per l 'equazione y2~k'~(x, y ) Z x x - Zyy : . : f(x, y, z, zx, Zy), con i dati sul la l inea parabolica, qs. ,, A n n a l i 2, {4), 31, (1950), pp. 303-.~26.

238 1%. CONT,: Determinazlvne in grande dc~e soluzioni di uu'equazior~e eec.

appaiono nella (A), sono definite reed/ante le

2 7 p° ~ 2"/ p~ (1) ~u - - ~,~ = , y + l ~0' 7 - 1 ~0

2 e poich~ y ~ 1, ~ anche 6 ~ o~,~, come appunto si ~ supposto. La ~) viene a rappresentare il modulo della veloeit~ di propagazione del

suono del gas e Y~ suol dirsi pereib la ~ linea son/ca ~ del piano u, v (piano odografo), C~ la (( regione subsonica % C~, ~ la ¢ regione supersonica ~ (~).

Ci auguriamo ehe i r isultati del presente lavoro possano essere di qual- ehe utilit'~ helle applicazioni.

Comunque, dal punto di vista anal/t/co, r i teniamo the il metodo tenuto sia suscettibile anche di altre applicazioni. Ci6 ~ eonfermato dal n. 8 dove i r isultat i o~tenuti per la (A) vengono estesi all' equazione

la quale ~ ell / i t /ca per u '~+ v ~ ~ , paraboliea per u ~ + v ~ - - ~ , iperbolica per ~o ~ ~ u ~ -+- vL

2. Le funz ion i di Chaplygin. Posto

(2) ~o = ~I~<o,~.

[quindi, per le (1), % - - ( y - 1)/(y + 1)], eonsideriamo per ogni n > 0 le fun- zion/ di CHAPLYGIN (9)

(3) c o n

(4)

z,,(':) - - (':/%)'Y,,/Yn, o , 0 ~ z ~ %, n > 0

y,, = F ( ~ . , ~,,, 2~ + 1 ", ~),

y, , ,o = F(~ , , , ~,,, 2 , ~ ÷ 1 ; ~°)

dove F ~ la serie ipergeometr iea di GAuss, con le eostanti ~. , ~., definite dalle

(5) ~, + ~,~ --- 2n - - ~; a,,~, = - - ~n(2n ÷ 1),

(6 ) 13 - - ( i /c0 - - 1)/2

[quindi, per le (I), ~ ~ ~ 1 / (~ . - 1)]. La z,,(~) e la z . ' ( z ) ~ dz,/d~ sono funs/on/ nulle per : ~ 0 e positive per

0 ~ ' : ~ %; la ~n(z) b quindi ereseente in tale intervallo e raggiunge il valore mass/too, eio~ uno, per z - % tC~APL~I~ , pp. 18, 19).

(s) P e r la l e t t e ra tu ra su l l ' a rgomento r inv iamo all 'op. 'ci t , di R. COURANT- K. O. FRIEDRICHS. (~) LaY. ti t . , Cap. I I . I n questo n. faremo r / to r so di f requen te a r i su l ta t i i v / eontenuti . P e r l ' e sa t tezza occorre far p resente che col simbolo z~(~), CHAPLYGIN indiea la fun-

z/one zny,~, anzichb la (z/%)nyn/y~,, o"

R. CONTI: Dvterminazione in grande delle soluzioni di un'equazione eve. 239

Nel seguito intero positivo: dente da v) tale

(7) o

in terverranno soltanto i valori d i n della forma v/2 con v proveremo che esis~e una costante assoluta A (eio~ indipen- ehe sia

< ~/~(:)~: ~ < A, 0 ~ ": ~g %, v - - 1, 2, ....

Pe r questo introduciamo la funzione

:e,(x) = 1 -~- ~- - - y''* , Yn' ~- dy , /d% n > O, Yn

per la quale b (CHAPLYGI~, pp. 23, 28)

(8) 0 < ] / 1 - - 2 ~ "c 1 + 2 ~ "c~ F ~ - ~ q -~ n ~ l ( 1 - - : ) ~ < ° ~ n ~ l ' n > 0 , 0 ~ : ~ % ,

ed osserviamo ehe pub seriversi

(9) zn' = nx,,z,,:-'

(lo) d(z . 'c- l l ~ ) / d ' c _ ~ z,,(nw. - - 1/2):- 3/2.

S e n ~ 1t2~t (eio~ se v ~)maggiore od uguale al massimo intero contenuto in 1/~) si vede subito che il radieale ehe appare nella (8) ~ funzione dec~re- scente per 0 ~ 'c _~ "co e raggiunge percib il suo minimo in questo intervallo

ld1+2 per " :~%~ tale minimo, ehe i~ dato da ~ V~nU~Z~ ) supera 1/2n se

q- ÷

Pereib se v b ~ del pifi grande intero contenuto in 11~ ed in (~ q -V9~ 2 q-4~)/(i q-2~) ~ eer tamente VX~l~ ~ 1 > 0 e per la (10) la z~/~'c-1/2 funzione creseente ed il suo massimo, eguale a %-1/e, non dipende da v. Poich~ la z~/.:-l/2 resta l imitata anehe per i valori di v inferiori al mgssimo intero ora detto, e tali valori sono in numero finito, la (7} i~ provata per v = 1, 2, ....

Aualogamente, valendosi ancora della (9), si prova l 'esistenza di una se. conda eostante assoluta, B, tale da aversi

(7') 0 < z~/~('c)'c- 1 < B, 0 ~ "c ~ ": o, v = 2, 3, . . . .

Dalla (9) e (7') segue

{11) O ~ z ' ~ / u ~ . vB/2, 0 ~ ' c ~ % , v ' - 2 , 3, . . . .

Infine, poich~ zn soddisfa l 'equazione (C~APL¥(~IN, p: 18)

(12) ~2(1 - - :)zn" + ~[1 + (~ - - 1}~]zn' - - n'[1 - - (2~ + 1)~]z, -'- 0,

240 R. CONT,: Dvterminazlone in grar~dv dclt e soluzioni di un'equt~zione eec.

la z,/ '---d~z,,/d~ ~, t enuto conto de l la (9), si pub scr ivere

e per le (8), (7') segue l ' e s i s t enza di una eos tan te asso lu ta C tale che

(11') O<Iz"~/~i:<__v~C, 0 < ' ~ < zo, v - - - 2 , 3, . . . .

(13')

r i su l ta in C~ al ia funz ione

2. La soluzione di (A) in C~ con i dati (di Dirichlet) assegnati su P~. Ind ica te con {a~}, {by } due suecess ion i di eos tant i pe r ora del tu t to

a rb i t ra r ie si ver i f ica fac i lmente , t enu to conic di (12), t h e la funzione

(13) ~(~)[~:, 0) - - z~/~(~)[a~ cos v0 + b~ sen v0]. v = 1, 2, ...

nel la s t r i sc ia S~ S~: 0 ~ ~ ' c ° , - - c ~ 0 ~ ¢ ~

una soluzione, pe r iod ica per ogni ~:, r i spet to a 0, con per iodo 2% de l l ' equa- zione l ineare del secondo ordine

(B) 4~(1 - - -:)u}~ -4-- (1 - - ~/T0)~p~ ~ -t- 4~[1 n u (~ - - 1)':]~ - - 0.

La s t r i se ia S, del p iano % 0 si m u t a nel cerchio C 4 del p iano u, v me- d ian te le (T~) u - - ~ 1 / ~ cos O, v --- ¢OmZ 1/~ sen 0

ed ~ subi to visto t h e la

v), v)),

una soluzione de l la (A), p r ec i s amen te que l l a che su F~ si r iduce

c~(0) ---~ a~ cos v0 4- b~ sen v0.

S iano a t lora le a~ ; b~ i coef f ie ien t i di EULERO-FOU~aIER di una funzione f(0) cont inua , per iodica , di pe r iodo 27:

( 1 4 ) a --lff( )cosv d , b = ff( )senwd , 1, 2, . . . .

0 o

Se la ser ie di FOURIER del la f(0) converge u n i f o r m e m e n t e verso la f(0) ~t

s tessa a l lora la success ione I E~(y)} converge u n i f o r m e m e n t e su r , ~'erso la 1

f(0) e da noti r i su l ta t i sul le equazioni l inear i di tipo el l i t t ico (~o) si conc lude

(i0) Teorema di ~:[ARNACK-WEIERSTRhSS (Cfr. ades . G. GIRAUD, Equazioni alle derivate parzial i dei tipi ellittico e parabolico~ p. 62, nel volume omonimo di G. ASCOLI, P. ~BuRGATTI~ G. GI~AUD, (Firenze, 1936).

R. CoaTI: Determinazione in qrande delle soluzfoni di un'equazione, ecv. 241

oo

t h e il l imi te Z¢~(~)(u, v) del ia success ione ~ anch ' e s so una soluzione in O, 1

della (A), p r e c i s a m e n t e quel la (~) ugua le ad f ( 0 ) - - a , / 2 nei punt i di r~. Poich~ per la convergenza un i fo rme del la ser ie di FOURIER del la f(0)

basra che quest ' u l t ima soddisfi una condizione di L I P s c m ~ z di ordine a, oppure che essa sia a var iaz ione l imi ta ta (oitre che cont inua, come sup- posto) (~) abbiamo

A) - Esiste (ed ~ uniea) in C, la soluzione della (A) che su r~ si riduce ad un' assegnata funzione f(0) periodica, di periodo 2% e soddisfacente una condizione di Lipschitz di ordine :¢ (oppure continua ed a variazione limitata). Tale soluzione ~ rappresentata dalla serie

oo

+(u, v ) = a,/2 + ~ ~(~)(u, v) 1

con le ~(~)tu, v) definite dalla (13') e le a~, by definite dalla (14).

4. Regolaritk su P, della soluzione ~(u, v). Riprend iamo in esame le soluzioni ~(~) del n. p receden te per d imos t ra re

l ' e s i s t enza di una cos tante assoluta D tale t h e posto

si abbia in tut to C~+F~ e per v = l , 2,... /

t I~('~)1 < D% (15) [, [ i<,,Doo

{ l+gl I *(~) ° , .ol,

La pr ima di queste ~ immed ia t a poieh~ ~(~(u, v ) -~ ~(~)(z, 0 ) = z,/~(z)c~(O). Si ha poi per x > 0 (cio~ se (u, v) ~ dis t into da (0, 0)) e ponendo

c*(0) - - - - a~ sen v0 + b~ cos v0

cos o - e 2 sen o ) = ( O m

2 v = - - z'~/~ W 2 cos Oct(O) - - --z~/2 ~-1/9~ sen Oc* (0),

O) m O) m

ossia per la (9)

(16) +~) --~ vz~12x-1/2 (x~/~ cos Oct(O) - - sen Oc*(O)), (0 m

(ii) ~u'unieith segue pure da noti r isul tat i sullo equazioni l inoar i di tipo ell i t t ieo; Cfr. ad es. R. COURA~T - D. ttlL]3ERT, Methoden der mathematischen Physik, Vol. 2 °, (Borlin, 1937), p. 275.

(12) Cfr. ad es. L. TONEI~LI, Serie trigonometriche, (Bologna, 1938), p. 302; oppure G-. SA~SONE, Sviluppi in serie di funzioni ortogonali, 2 a ed., (Bologna, 19~6), p. 113.

A n n a l ~ d i M a t e m a t i e a 81

242 R. CONT~: Dcte rmiuazio,nc in flrande dcllc soluzioni di un'equazione, eve.

e da l le (7), (8) segue, pe r 0 < : _ < %, la s e e o n d a de l le (15). P e r z ~ 0, ciob q u a n d o (u, v) t e n d e a (0, 0), le ~ } t e n d o n o a zero se v - ~ 2, 3 , . . . , m e n t r e se v--~ 1 il l im i t e ~ ct~/(to,,~:o~/~y~/,,o)----aJ(Coy~/2,o).

A n a l o g a m e n t e si o t t i ene

i ~ J 2 (17t ~b~) __ vz~/~ • (vc~/~ sen 0~(0) -4- cos 0c* (0)),

(0 m

e si p r o v a la t e rza de l le (15): il l i m i t e di ~ ) , pe r (u, v) t e n d e n t e a b~/(Coy,/~, o).

P e r p r o v a r e le u l~ime i re de l le (15) o s se rv i amo che pe r z > 0

(0, 0),

~ ( ~ ) ~ 4 ~ c o s ~0 ,, '0'

tOm

4 c o s 0 s e n 0 , , sen 20 ~

tOm (Ore

2 ' | l ÷ 2 cos 0 sen 0 vz~ /2z -~ ~---,7(~) - r z~/2c~,O, 2 +

tO m (0 m

- b

e da l l e (7'), (11), (11') s egue pe r 1,t,l~) ~.uu [ l a l i m i t a z i o n e r i ch ies t a , ~ : > 0 , v - - ' 2 , 3, . . . .

!

D ' a l ~ r o n d e so a z~12 s o s t i t u i a m o il sue sv i luppo

p u r c h b sia

z~19 " __ ~12-1 y~/2 + z~/~Y,/~ / ( o .Y~/~, o)

y r

ed a n a l o g a m e n t e si ope ra su z~/2 si t r ova con q u a l e h e r iduz ione ,

pe r ~ > 0

- - r f . ) t

,1,(~) 1 [4-:(~+~)/2y~/2 cos ~ Oc,(0) + 2~/-y~/.o~(0 ) +

r

+ 4z~/ Y,l~ cos 0[a~ cos (v - - 1)0 + b~ sen (v - - 1)0] +

+ v(v - - 1):(~-2)/~y~t~[a~ cos (v - - 2)0 + b, sen (v - - 2)0] I-

s e m p r e

e q u e s t a ei m o s t r a che a n c h e se v = 1 (ma s e m p r e pe r ': > O) la ] ,T,(1) ]~.~,, r e s t a l imi t a t a . I n o l t r e se ~: ~ 0 la ~)~ t e n d e a zero se v - - t , 3 , . . . , m e n t r e t e n d e a 2a2/{Co~y~,o) se v - - -2 . Con cib la q u a r t a de l le (15) ~ p r o v a t a pe r v = - l , 2 . . . .

ed in tu t to C~-4- r I . I n m o d e a n a l o g o si p r e c e d e

ha in (0, 0) l im i t e nu l lo se v ---- 1, 3, ~(~) h a in (0, 0) l im i t e nu l lo se v =

,T, (~) pe r ~u~ 'r'(~), -r~'T' (~) t r o v a n d o f r a l ' a l t r o ehe ~r~ ... ed egua l e a 2b~ / (6)~y~, o) se v - - 2, m e n t r e 1, 3, ... ed egua l e a - - 2a~ / (6)~y~, 0) se v ----- 2.

U n a p r i m a e o n s e g u e n z a che si t r ae da l l e (15) b t h e se a l la f(0) si impon- gone de l le cond iz ion i pe reh~ la ser ie Ev:z~ converga , la ~(u, v) r i s u l t a rego- l a t e su r I. B a s t e r h p e r ques to s u p p o r r e f(0) dota ta d i d e r i v a t a terza soddi .

I~. CO.~T~: Dvterminazione i~ grande dellv soluzionl dl un'equazione e~e. 243

sfacente una condizione di Lipschita di ordine ~, poich~ in tal caso (~3) esiste una eostante assoluta H tale da aversi

z~ < Hv -8-~.

Pe r il seguito occorre tuttavia qualeosa di pih restrittivo delia regolarit~ di ,~ su F~ e preeisamente occorre c h e l a derivata normale su F~ (ciob la derivata di ~ eseguita su I~ secondo la normale interna a Q) sia una funMone di 0 con derivata seconda limitata. Osserviamo ora che a meno del segno la derivata normale della ,~l~) b il limite per • - % di

~ ) cos 0 ÷ ,~(+~ sen 0

ossia per le (16), (i7), b il l imite per ~:---+ % di

v Zvl~ ~ - 112XvlUOv(O) o) m

e la derivata seeonda di questa rispetto a 0 ~ il limite per • - % di

V a

O) m

Per le (7), (8)esis te una costante K tale che l 'espressione ora scrit ta (quindi anehe il suo limite per z--+ %) b in valore assoluto < vSKz~. Baster~ dunque (per il teor. citato nella nora p r e c . ) e h e f (0 )abb ia derivata quarta soddisfacente una condizione di LIPS(~HITz di ordine ~ perche K E v~% con- verga e si ha, cosi

B) - Se f(0) ~ (periodica, diperiodo 2~) dotata di derivata quarta soddi. sfacente una condizione di Lipschitz di ordine a, la soluzione ~ di eui in A)

regolare su F, e dotata di una derivata normale su F~ che ~ funzione di 0 oo~ derivata seconda limitq~ta.

5. Dipendenza della soluzione ~ in C~ dai dati su F,. Nelle ipotesi del n. precedente si ha dalle (14), integrando per patt i

1 fr - - 7~V4+

0

pereib, avendosi 2rr

.(I o

c o s v ~ d ~ b~ - -~1 [ ~v_._ ~ f(~v)(~) sen w d % o

~TT

cos va [da - - f l sen w i d:¢ - - 4, 0

v = l , 2, ...

(13} Cfr. L TONELLI~ Op. eit., 1 a. 225; oppure G. SA-~SONE, op. eit., p. 62. V a l e il teo- r e m a : Se f(O) a m m e t t e in (0, 2r:) d e r i v a t a r - m a sodd is facen te una condiz ione di LIPSCttITZ di o rd ine ~ esis te u n a cos tan te asso lu ta L ta le che Iav ], [by I ~ - L v - r - a .

244 R. CONTI: Determlnazione in grande dclIe soluzioni di un'eq~azione, eve.

abbiamo che se I f (Iv)(0) I < "~]/' ~ (~y ~ 8M/(~4) e se M supe ra anche il mass imo valore assoluto di f(0), f'(O), /"(0), f'"(O), dalle (15) segue ehe i~ in C~ + F~

I , , ~ M ( 1 4 - . - S D ~ v -4)

7~

Cu,,!, I+,~,,I, I+~,l <-M8DZv-~"

Da queste , pe r la l inear i tk del la (A) si ha C) - Nelle ipotesi di B) se r~ ~ la soluzione di (A) in C~ corris~ondente

ad una funzione F((~) allora si pub determinate un intorno del quarto ordine della f tale the se F vi appartiene, la • appartiene ad un prefissato intorno della ~ del seeondo ordine.

Ino l t re pe r quan to osservato al la f ine det ~a. p reeedente , la de r iva ta nor- male di ~ su F~, che ind ieh iamo con g(O), non supera in valore assoluto MK Z v -3 e la de r iva ta p r ima dg'dO r ispet to a 0 non supera in valore assoluto M K Z v - t D u n q u e

C') - Nelle ipotesi di C} si pub determinate un intorno del quarto ordine della f tale ehe se F vi appartiene la derivata normale G ( ~ G(iq) della solu. zione corrispondente ad F appartiene ad un prefissato intorno di primo ordine della derivata normale g della soluzione corrispondente ad f.

6. La soluzione di (A) in C,.~ con i dati (di Cauchy) assegnati su F~. Siano f(0), g(0) due qualunque funzioni, per iodiche, di per iodo 2% def in i te

per ogni 0 reaie, con le deriva~e d3f/dO 3, d~g/dO "~ l imi ta te ; a l lora (~4)esiste ed

i) un ica nel la s t r iscia $1,2

Sl.~: 0 < t < l , % - - l , - - c ~ < 0 < c ~

la soluzione d e l l ' e q u a z i o n e

1 - - 3(1 - - t0) + (1 - - 3 % ) t - (C) t [2(1 + t) V1 -- %-- %t] ~ ~o0 - - ~tt - - 2(1 + t)(1 - - z o - - %tj ¢~t -~ 0

che soddisfa le condizioni iniziali (di CAUCH¥)

2 (0, 0) - - f(0), ~ ~t(0, 0) ---- g(0), - - ¢~ < ~ < c~.

Tale solu~ione ~ rego la re nei pun t i (0, 0) e r i su l ta per ogni t funzione per iod ica r ispet to ~ 0, di per iodo 27:.

(14) Cfr. R. CO~TL lay. eit., enunciat i &)~ B), D) a pag. 305 o nora a pi~ di pag. 324. P e r a f fe rmare quanto sopra bas terebbero in realt~ ipotesi pifi largh% ma cib non ha impor-

tanza per i nostri scopi.

R. CONT,: Determinazione ,in qrande delle soluzioni di un'equazione, ecc. 245.

~Iediante la trasformazione

(T~) u : ~om V%(1 -!- t) cos o, v - - (omV%(1 -{- t) sen 0,

che ~ sempre invertibile nella striseia S~,2, la striseia stessa si mata nel do- minie C1,~ del piano u, v, mentre ]a soluzione ~(t, 0) era considerata si tra- sforma nella soluzione ¢~ (u, v) della (A) in C~,~ ehe si r iduee alla f(0) su r i e la eui derivata normale (eseguita su I~ secondo la normale interna a C1,2)

uguale alla g(0). Percib:

D) - Se f(0), g(0) sono due qualunque funzioni periodiche, di periodo 2~, definite per ogni 0 reale, dotate di derivate dSf/d0 ~, d~g/d0 s limitate, allora esiste una ed una sola soluzione in C1, ~ della ( A), regolare su r~, la quale su r~ si riduve alla f(0), mentre la sua derivata normale ~ rappresentata dalla g(0) assegnata.

Inoltre ('~)

D') - Se F(0), G(0) sono due funzioni soddisfaventi le stesse ipotesi di f(0), g(0) enunciate in D), (I) la soluzione in Ci, ~ corrispondenle ad F, G, si pub de. terminate un in'torno del 19rimo ordine di f ed uno di g tall chese F, G ri. spettivamente vi appartengono, la (~ appartiene ad un prefissato in terne det pr imo ordine della ~.

7. Conclusioni. Da quanto si ~ visto fin qui resta anzitutto dimostrato il teorema I enun-

ciate in principle. Nelle ipotesi di tale teorema esiste ed ~ uniea (per A)) la soluzione ~ ia C L della (A) ehe assume su Pl i valori rappresentat i da f(0); essa ~ regolare (per B)) su I~l e la sua derivata normale ~ una funzione g(0) dotata di derivata seeonda, rispetto a 0, limitata. D'altra parte (per D)) esiste ed ~ uuica in Cj,2 la soluzione ¢p della (A) che su Pi si r iduce alla f(0) e la cui derivata norma!e si r iduee alla g((}) era considerata; la ~0 ~ regolare su P~.

Per coneludere e h e l a funzione di (u, v) uguale a ~ in Cl, uguale ad f su F, ed uguale a ¢~ in C1,~, la quale viene dunque determinata in mode unieo dai valori della f(O), ~ soluzione in Cl-~-Fl-t-C1,2 della (A)resta da aecertare la eoineidenza su r~ delle derivate prime e seeonde di t~ con quelle omonime di ~. Pe r le derivate p r i m e la eosa ~ evidente poiehb su I'~ coincidono, per ipotesi, tra lore e con g(0) le rispettive derivate normali e coincidono pure, tra lore e con f'(0), le derivate ¢P0, ~0. Sempre per ipotesi eoineidono tra lore e con if(0) le derivate rispetto a 0 delle derivate normali di ~ e di ~ e coin. cidono ira lore e con f"(O) le derivate ¢P00, ~00. La verifiea della eoineidenza delle derivate (( radiali >> (0 costante) seconde, r ichiede invece qualehe caleolo, ma si effet tua senza difficolth.

(l~) I~av. cit. per ultimo, enunciati G), I)) a pag. 305.

246 R,. ,CoNTI: D.eterminazione in grandc dclIc 8oI,,zioni di un'equa:ione, coy.

Per la dimostrazione del teorema I I si noti che, fissato a > 0, arbi trario si pub de te rmina te un 8~ > 0 tale ehe per ogni if(0) tale da aversi

I F ( 0 ) - f ( 0 ) I, I F ' (0 ) - - f ' (0) I < ~ , l F"(0) - - f"(o) l, I F" ' (o) - f"'(0) l, i F¢,~*(0) - - f.~*(0) I < ~,,

si abbia (per C)) in tutto C~ + F~:

(18) I W - - ~ l , t W . - - ~bu ], I W ~ - + ~ l < s ,

ed esiste (per C')) uu numero N tale che, se g(0), G(0) sono le derivate nor- mall +, ~P r i spe t t ivamente sia

I G(0) - - g(0) I, G'(0) - - g'(0) i < hrs, •

D'a l t ronde in corr ispondenza all 'a fissato possiamo (per D')) de te rminare un ~2 > 0 tale che se

[pc0) - - f(0) l, l y ' (0) - - f'(0) I < 8~, I G(0) - - g,0) l, [ G (0) - - if(O) [ < 8.2,

si abbia in C1, u + P~

(18') 10- -¢~1, [ (Ih,-- %, [, ] O , - - q~,[ < ~.

Basterg allora prendere il pifi piccolo dei numer i 8~, NS~, 8.2 perch~ le (18), (18') valgano s imul taneamente e quindi la soluaione in C~ q - r , + C~.2 corr ispondente ad F differisce in vatore assoluto da quel la corr ispondente ad f per meno di s in tutto C-4-Y~ q-C1,~ e Io stesso ~ delle derivate prime omonime.

8. Appl ieazione del metodo ad un 'a l t ra equazione di t ipo misto . A risul ta t i per~et tamente aualoghi a quell i o t tenut i per la (A) si g iunge

eons iderando la

(A') (g)~ - - v~)+,,,, + 2uv~ , , , + (+~ - - u ~ ) ~ v + u+,. + v ~ = O,

dove g ~ una costante. Questa equazione differisce dalla (A) essenzialmente per il ratio di avere una sola linea parabolica, la cireonfe, 'enza

r : u ' + v ~ = & .

Di conseguenza l ' i ns ieme dei punt i ellittiei ~ il cerehio interne a P, quello dei punt i iperboliei /} tutto il dominie (illimitato) esterno at r (~6) e la soluzione viene de te rmina ta in tutto il p iano u, v dai valori assegnati su 1', mantenendo le s~esse ipotesi dichiarate per la (A) nei teoremi I e I1.

Ci l imi teremo a qualche accenno senza ent rare nei paliticolari del ca lcolo

(is) Qtt i le c u r v e e a r a t t e r i s t i e h e sono le e v o l v e n t i d i r .

R. ,CONT,: Defermlnazione i,n grande delle soluzioni di un'equazione, ecv. 247

In luogo del la (B) abbiamo adesso la

(B') 4 : ' ~ + (1 - - ~)¢00 + 4":¢~ = 0,

e invece del la (C) abbiamo la

1 - - 1 - (C') t [2(1 + t)] "~ :P00 - - ¢Ptt 1 ÷ t ¢~t - - 0,

e le t ras formazioni ana loghe alle (T~), (T~) sono qui le

(T~') u --" ~z l/e cos 0, v --~ ~zl] ~ sen 0,

(T~') u ----- ~ V1 + t cos (}, v - - ~ V i + t sen (}.

L ' e s a m e delle soluzioni iperbol iche non p resen ta novit/~ sostanzial i ri- spetto a l la (A).

Pe r le soluzioni e l l i t t iche baster~ osservare e h e l a (B'), posto ~ - - ~ , coincide con la

(B") t~¢p~ + (1 - - P~)¢oo + PCe = 0

che b c i ta ta qua le esempio di equazione di tipo misto nel t ra t ta to di ]3ATE~[A~ (~7). Tale A. indiea anche le soluzioni e lemenia r i del la (B") nel la forma

J~(v~) _ ,~,

dove c~(0) ha il solito s ignif icato, men t r e

(x/2)~ J~(x) = (x/2)~] 2 E~ (-- 1)~

(~

la funzione di BESSEL di p r ima specie di ordine intero v. Le funzioni cor r i spondent i alle zv/.(~) del n. 2 sono al lora le

~i~(~:) ----- J~(v': l/2) / J'~(v), 0 < z < 1, v - - 1, 2, . . . .

Le maggioraz ioni ana loghe alle (7), (7') si hanno nel modo seguente . F issa to k > 0 si consider ino le funzioni

le qual i soddisfano l ' equaz ione

["c~+:t~;t~,~] ~.-~-4-~ 1 "~ ~,~,~,~;

(17) Cfr. ]~. BATEMAN, Pa~'tial differential equations of mathematical Physics, (Cam- bridge, i932), p. 419.

248 R. ,CoNTI : Determ~nazione .~n grande d~lle, soluzloni di uu'equa.cione, etc.

dalla quale r isul ta the le ~'~/~,~ hanno in tut to l ' in terval lo (0, 1) c iascuna un solo mass imo (necessar iamente positivo), in corr ispondenza a z - ~ 1 - k~/v ~. Poieh~

' 1 1] J~(v) ] J

e poieh~ ~,8) v,/sj~(v)/j~(v) eresce eon v, da un certo v, corr ispondente al k [issato, in poi, b ~'~/~,~(~) ~ 0 in tut to (0, 1), quindi ~ / 2 , k ~ ~/2~-k/u cresce, a par t i re dal v ora detto, in tutto (0, 1) da zero al massimo valore che ~ uno e non d ipende percib d a v .

Si pub poi in t rodurre anche qui una funzione X~/2 analoga alla x~/~ di CKAPLYGIN e provare che in (0, 1) e per v - - 1 , 2, ... si ha

0 ~ X~l~ ~ 1.

Dopodich~ la trat tazione si svolge come per la (A).

(18) Cfr. G. N. WATSON, Theory of Bessel functions, (Cambridge, 1022), p. 260.