Dentro le Indicazioni Nazionali - AIMC – … Bolondi L'apprendimento della matematica è sempre...

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Dentro le Indicazioni Nazionali Il curricolo verticale di Matematica Giorgio Bolondi

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Dentro le Indicazioni NazionaliIl curricolo verticale di Matematica

Giorgio Bolondi

L'apprendimento della matematica è sempre una questione di medio-lungo periodo

Ogni progresso è fondato sui precedentied è in qualche modo ricapitolativo di tutto il

percorso compiuto

Questo lavoro di ampio respiro deve essere realizzato in un quadro:il quadro di riferimento

Quadro di Riferimento: esplicitazione di- quale matematica- per quali obiettivi- con quali metodi

Ogni insegnante ha un proprio quadro di riferimento per la costruzione

del percorso di insegnamento/apprendimento e per la sua valutazione:

spesso è implicito, ricevuto per osmosi dall'ambiente, adattato dalla propria esperienza,

costruito passo passo nel proprio percorso. Il Quadro di Riferimento delle Indicazioni Nazionali

è esplicito e può aiutare a rendere espliciti quelli dei singoli insegnanti

Dobbiamo prendere atto del fatto che l'apprendimento della

matematica è un fatto complesso

Il ciclo della matematizzazione

L'interrelazione e l'intreccio dei diversi apprendimenti giocano un ruolo centrale

Le scelte che portano alla formazione di un curricolo

Un programma, un insieme di indicazioni o prescrizioni per il lavoro scolastico

NON È MAI NEUTRO!

A monte ci sono

• Una particolare idea di ragazzo• Una particolare idea di cittadino• Una particolare idea di scuola• Una particolare idea di famiglia• Una particolare idea di società• …….

Tutto questo si traduce in scelte

O IN NON-SCELTE!

• Scelte in ordine alla matematica

L’insiemistica

• Scelte che sono state determinate da una particolare visione della matematica

• Intrinsecamente legata alla filosofia (della matematica) dominante nella seconda metà del XX secolo

• Scelte culturali

La riforma Gentile

La scuola di Gentile e la matematica

• La matematica è un sasso: inerte, morta come una pietra

Il valore conoscitivo della scienza

• L’impostazione crociano-gentiliana della conoscenza nega che la scienza abbia un

valore conoscitivo di per sè

• di conseguenza, l’insegnamento della scienza ha esclusivamente per scopi

strumentali

L’attività di riflessione e scoperta scientifica ha valore formativo?

• Se sì, allora insegneremo la scienza con certi obiettivi, curando certi contenuti e

adottando determinate metodologie

• Scelte determinate dal background culturale dell’epoca in cui vengono fatte

• Talvolta, dal contesto ideologico o politico

• Scelte dipendenti dall’architettura e dall’organizzazione del sistema

• Il livello di obbligatorietà dell’istruzione

Le proporzioni

Scelte determinate dalle necessità della società

La probabilità

Le percentuali

• Scelte legate ad aspetti cognitivi

Geometria del piano o dello spazio?

Qual è il compito delle Indicazioni?

• Indicare ordine e gerarchia negli obiettivi formativi, esplicitando le scelte su cui sono fondati

• Evidenziare gli spazi dell'autonomia didattica

Quali scelte per la matematica nelle nuove Indicazioni?

Diverse finalità, enunciate nel “cappello” generale

Tre finalità per quest'area:

matematica come strumento per leggere e interpretare il mondo, e intervenire

consapevolmente su di esso

matematica come mezzo per perfezionare capacità del pensiero razionale e di

comunicazione

matematica come strumento per leggere la storia anche culturale e interpretare

l'azione dell'uomo

Una parola chiave (NON uno slogan):

la matematica per il cittadino

Ridefinire gli obiettivi di apprendimento

Obiettivi d'ordine

strumentale

Obiettivi d'ordine culturale

Obiettivi d'ordine

formativo

Ridefinire gli ambiti di contenuti

Confronti internazionali

Come conseguenza, indicazioni su come rinnovare la didattica

Il quadro epistemologico

• Il quadro epistemologico di riferimento si può far risalire a Hans Freudenthal

• la Matematica e un prodotto culturale, non è un oggetto statico fuori dal tempo

• ha una storia ed è in continua evoluzione

• Attenzione all'apprendimento e non solo all'insegnamento

• Contesti ricchi e significativi• Situazioni complesse

Scelte metodologiche

• Ricorso sistematico alla pratica di laboratorio

• Non necessariamente un luogo fisico• momento in cui l'alunno e attivo, discute e

argomenta le proprie scelte, costruisce significati, progetta e sperimenta, impara a

raccogliere dati e a confrontarli con i modelli ipotizzati

PARTIRE DA UN PROBLEMA

ritrovare in esso gli aspetti matematizzabilicostruire degli oggetti matematici e trovare

(dimostrare quando possibile) delle proprietà matematiche

verificare come questa matematica ci permetta di risolvere il nostro problema, e magari tanti altri

Struttura delle indicazioni per la Matematica nel primo ciclo

presentazione complessiva, che descrive finalita generali e indicazioni

metodologichetraguardi finali della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della secondaria di

primo gradoobiettivi specifici di apprendimento

In particolare, la Matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per

affrontre problemi utili nella vita quotidiana, inoltre contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di

vista e le argomentazioni degli altri

Questo è un Quadro di Riferimento molto esplicito

Le Indicazioni andrebbero lette alla luce di queste affermazioni

Gli obiettivi di apprendimento

• Sono articolati in 3/4 temi:

NumeriSpazio e figure

Relazioni e funzioni

Dati eprevisioni

• Sono individuati da oggetti della matematica, e non da

teorie

Una piccola novità

• Non c’è l’organizzazione su due colonne (conoscenze/abilità; sapere/saper fare)

La scuola dell'infanzia

Anche per l'apprendimento della matematica!

Tecniche, non tecnicismi

Attenzione al significato

Percorsi di ampio respiro

IL LABORATORIO

Processo lungo e progressivo

Uso consapevole delle TCI

Adeguata visione della matematica

Le Prove INVALSI

V primaria

Difficoltà nell'utilizzo degli strumenti

Difficoltà nell'affrontare un testo discontinuo

Risponde correttamente (122) solo il 14,7% dei bambini. Oltre il 40% risponde 71: il distrattore B era costruito in modo da

"intercettare" le risposte dei bambini che sommavano tutti i dati del problema (21+15+5+30), senza cercare di "vedere" la situazione geometrica. Il 28,7% ha scelto il distrattore A,

sommando quindi i dati della figura senza considerare il testo, in cui si diceva che per fare il fiocco erano occorsi 30 cm di

spago.

GRAZIE

Giorgio BolondiDipartimento di Matematica

[email protected]

www.unibo.it