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Elaborazione Approvazione Collegio dei Docenti Data 09/01/2016 Firma FS Collegio dei Docenti Data 13/01/2016 Firma DS Collegio dei Docenti Data 21/09/2016 Firma FS Collegio dei Docenti Data 11/10/2016 Firma DS Approvazione Verifica Consiglio d’Istituto Data 13/01/2016 Firma DS USR Prot. n. Data Consiglio d’Istituto Data 11/10/2016 Firma DS USR Prot. n. Data Stato delle Revisioni M.I.U.R. U.S.R. per la Campania Direzione Generale I.P.S.S.E.O.A. PAGANI ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO “Ten. Carabinieri Marco PITTONI” Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi commerciali Servizi socio-sanitari: odontotecnico Via A. De Gasperi, 302/304 840146 PAGANI (SA) Tel/fax 0815151982 e-mail: sarh03000e@istruzione.it sito web: www.ipsarpittoni.it p.e.c. : [email protected] CF: 94029550657 Polo Qualità Di Napoli PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AA.SS. 2016-2019 S7P09 Ed.1 Rev.1 del 11/10/2016 Num Motivo Revisione Luogo di Archiviazione Supporto di Archiviazione Data 0 Lex 107 del 13/07/2015 Uffici di presidenza Albo informatico 13/01/2016 1 Aggiornamento A.S.2016/17 Uffici di presidenza Albo informatico 11/10/2016

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Elaborazione Approvazione

Collegio dei Docenti

Data 09/01/2016

Firma FS Collegio dei Docenti

Data 13/01/2016

Firma DS

Collegio dei Docenti

Data 21/09/2016

Firma FS Collegio dei Docenti

Data 11/10/2016

Firma DS

Approvazione Verifica

Consiglio d’Istituto

Data 13/01/2016

Firma DS USR Prot. n. Data

Consiglio d’Istituto

Data 11/10/2016

Firma DS USR Prot. n. Data

Stato delle Revisioni

M.I.U.R. U.S.R. per la Campania

Direzione Generale

I.P.S.S.E.O.A. PAGANI ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO “Ten. Carabinieri Marco PITTONI”

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi commerciali

Servizi socio-sanitari: odontotecnico Via A. De Gasperi, 302/304

840146 PAGANI (SA) Tel/fax 0815151982

e-mail: [email protected] sito web: www.ipsarpittoni.it

p.e.c. : [email protected] CF: 94029550657

Polo Qualità Di Napoli

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

AA.SS. 2016-2019

S7P09

Ed.1 Rev.1 del 11/10/2016

Num Motivo Revisione Luogo di Archiviazione Supporto di Archiviazione Data

0 Lex 107 del 13/07/2015 Uffici di presidenza Albo informatico 13/01/2016

1 Aggiornamento A.S.2016/17 Uffici di presidenza Albo informatico 11/10/2016

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INTRODUZIONE 3

Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico Finalità della legge e compiti della scuola L’Istituto Professionale Settore Servizi Storia dell’Istituto Stakeholders Organigramma Comitato di valutazione

LINEE GUIDA FORMATIVE DELL’ISTITUTO 21

Obiettivi PercorsiIeFP: Istruzione e Formazione Professionale Il P.A.I. Le competenze chiave di cittadinanza Gli assi culturali come base delle competenze Tabella riassuntiva indirizzi di studio Quadro orario Nuovo Ordinamento Diplomi e profili professionali Alternanza scuola-lavoro

METODOLOGIA E VALUTAZIONE 46

Metodologie didattiche Recupero e potenziamento Criteri di valutazione Valutazione disciplinare assenze alunni Criteri di valutazione per la condotta

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 54

Rapporto di Autovalutazione – Piano di Miglioramento Potenziamento dell’offerta formativa Scheda riepilogativa organico triennale Formazione del personale Progetti approvati e in attesa di autorizzazione Progetti curricolari ed extracurricolari Azioni di miglioramento (Uni-EN ISO 9004:2009) Monitoraggio Post-diploma Piano nazionale scuola digitale

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ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Visto il D.Lgs. 165 /2001, così come modificato dal D.Lgs. 150/2009;

Visto il comma 14.4, art.1, della L 107/2015;

considerato che il D.S. definisce gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di

amministrazione;

TENUTO CONTO

degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di

AutoValutazione (RAV);

dei risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli

della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale;

degli elementi fondanti l’istruzione professionale (linee guida) degli indirizzi, presenti nell’Istituto

"IPSSEOA Ten. CC Marco Pittoni";

della necessità del perseguimento degli obiettivi formativi dell’Istituzione attraverso attività

innovative, laboratoriali, inclusive che tendano al miglioramento della performance degli allievi ed al

recupero della dispersione scolastica;

della finalità del perseguimento di “buone prassi” nella comunicazione tra settori istituzionali,

nell’ottica dell’economicità, efficacia ed efficienza del sistema Istituzionale attraverso l’organizzazione

delle risorse umane, strumentali e di controllo;

la finalità della soddisfazione dei bisogni degli allievi, delle famiglie e del territorio attraverso attività

formative adeguate alla formazione “dell’uomo e del cittadino” che assicurino ai discenti il successo

scolastico e l’orientamento in uscita;

INDICA

con il presente atto di indirizzo, le linee guida e gli orientamenti attuativi del Piano Triennale dell’Offerta

Formativa, sintesi dei diversi percorsi didattici ed educativi tesi a conseguire gli obiettivi istituzionali e

quelli specificatamente vocazionali e identitari di questo Istituto.

Le iniziative da attuare, a seguito delle riflessioni scaturite dal rapporto di autovalutazione (R.A.V), devono

essere “fattivamente condivise”, in modo tale da avviare il processo di miglioramento e accrescere la già

ricca offerta formativa.

Il presente Documento, relativo al triennio 2016/2019, vuole perseguire una direzione unitaria della

scuola, promuovendo la partecipazione e la collaborazione tra le diverse componenti della Comunità

Scolastica, alla luce del PTOF.

Inoltre, esso vuole assicurare il funzionamento dell’Istituzione Scolastica organizzando le attività secondo

criteri di efficienza, efficacia ed economicità; promuovere la didattica innovativa, di ricerca e

sperimentazione nonché la cultura e la pratica della valutazione come strumento di miglioramento e

criterio della premialità delle risorse umane.

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L’approccio metodologico-organizzativo persegue la finalità della soddisfazione di tutti i portatori

d’interesse (stakeholders) ponendo l’apprendimento al centro della cultura organizzativa

(learningorganization); considera la Scuola comunità di buone pratiche che condivide le conoscenze e le

competenze disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune; utilizza

l’errore come fattore di problematicità e conoscenza per la ricerca di soluzioni alternative.

Tale visione organizzativa rende necessario il coinvolgimento delle professionalità e capacità interne come

veicolo di disseminazione per la valorizzazione delle competenze dei singoli e dei gruppi, far leva su

conoscenze, abilità, competenze, capacità, interessi, motivazioni attraverso la delega di compiti e il

riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità. Il presupposto è una visione del

docente, ispirata all’art. 33 della Costituzione, e della scuola come luogo, ambiente, comunità che educa e

forma gli studenti e le studentesse.

Le indicazioni esplicitate hanno origine:

dal costante percorso di riflessione e confronto con gli OOCC;

dall’ elaborazione del Rapporto di autovalutazione (RAV) da cui sono emersi punti di forza ma anche

elementi di criticità sulla base dei quali è stato stilato il Piano di miglioramento che vede coinvolti tutti

gli attori del sistema scuola portatori di interesse, alunni, docenti, genitori;

Il Dirigente Scolastico, cui attiene la responsabilità dei risultati, indica pertanto con il presente Atto

d’Indirizzo, gli obiettivi strategici di miglioramento da perseguire per il triennio 2016-2019 e che saranno

assunti quali indicatori e parametri per ogni attività della scuola:

1. Nel lungo periodo, le priorità sono quelle di migliorare la prestazione e l’impegno per ridurre

l’incidenza numerica e la dimensione del gap formativo innalzando i livelli di apprendimento degli

studenti (risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate, competenze chiave di cittadinanza e

risultati a distanza) nonché la necessità di monitorare i risultati formativi a distanza. In particolare si fa

riferimento a:

Risultati nelle prove standardizzate: innalzare la media dei risultati dell'Istituto rispetto agli

standard provinciali/regionali.

Raccolta sistematica e monitoraggio di informazioni sui risultati nei successivi percorsi di studio e di

avviamento al lavoro.

2. Nel breve periodo (corrente anno scolastico) gli obiettivi di processo riguardano il curricolo, la

progettazione e la valutazione nonché la continuità e l’orientamento. In particolare:

Attuare, in orario curricolare, attività/esercitazioni sul modello delle prove nazionali in

matematica, italiano e lingue straniere.

Attuare, in orario extracurricolare come progetto pilota, attività/esercitazioni sul modello delle

prove nazionali in matematica.

Realizzare un monitoraggio, in ingresso, in itinere e finale, delle risultanze delle

attività/esercitazioni svolte.

Realizzare un monitoraggio a medio e lungo termine.

Realizzare un monitoraggio sui risultati a distanza degli alunni, nel breve e lungo periodo (percorsi

di studio e/o inserimento nel mondo lavorativo).

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Individuare un gruppo di lavoro che monitori sistematicamente i risultati degli studenti

nell'avviamento al mondo del lavoro (a 1 - 2 anni di distanza).

Integrare il gruppo di orientamento per creare un raccordo con la scuola secondaria di I grado.

Promuovere un progetto ponte che garantisca la continuità educativa nel passaggio degli studenti

da un ordine all'altro di scuola.

Pertanto, il Collegio dei docenti che si è già attivato con impegno e costanza per stare al passo con le

innovazioni introdotte, anche durante l’anno scolastico che sta iniziando continuerà ad agire per:

attivare una programmazione finalizzata al raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso la

cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità sociale / accountability, sia in seno ai

dipartimenti disciplinari che ai consigli di classe;

valorizzare al massimo la padronanza linguistica dell’Italiano e della lingua inglese;

potenziare le competenze dell’area scientifico – tecnologica;

perseguire, in ogni attività, l’obiettivo della formazione “dell’uomo e del cittadino” attraverso

l’acquisizione di una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica che rafforzi negli

studenti il rispetto di se stessi e degli altri, nel rispetto dei diritti / doveri di convivenza civile e

cittadinanza attiva;

prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al

territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

promuovere l’attuazione delle scelte curricolari e le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF

attraverso le attività di recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di ampliamento dell’offerta

formativa, al fine di assicurare l’unitarietà dell’offerta formativa;

prevedere forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe

in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni;

mutuare sperimentazioni e innovazioni didattiche centrate sul soggetto che apprende, anche

nell’ottica di integrare le tecnologie più complesse nell’attività didattica in classe;

promuovere nei dipartimenti disciplinari le scelte culturali che assicurino l’unitarietà di

metodologie, di produzione di materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di

individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento;

tenere nella dovuta considerazione gli allievi/e con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA),

Bisogni Educativi Speciali (BES), Diversamente Abili (HC) e gli alunni stranieri e/o adottati;

supportare gli alunni/e di talento anche grazie a percorsi individualizzati di valorizzazione delle

eccellenze;

proseguire e implementare le attività di orientamento in entrata ed uscita e l’eventuale

riorientamento sia attraverso la didattica orientativa, sia attività orientative extrascolastiche;

promuovere nei Consigli di Classe l’attuazione delle scelte formative e dipartimentali applicate alla

singola classe e del singolo allievo/a, al fine di prevenire e contrastare la dispersione scolastica;

interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti e alla salute dei

lavoratori e degli studenti, in un’ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza.

Pertanto, il Collegio Docenti, nell’ambito delle proprie competenze tecnico – didattiche e culturali, è

tenuto al rispetto del PTOF adottando iniziative per l’inclusione, l’integrazione e la valorizzazione delle

eccellenze; predisponendo attività per l’ampliamento delle attività formative prettamente curricolari

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ed extracurricolari; approvando il piano di formazione e aggiornamento per l’arricchimento delle

competenze professionali; sostenendo i processi di miglioramento attraverso il monitoraggio e

l’osservazione dei processi.

Le Funzioni Strumentali deliberate dal Collegio Docenti, le Figure di sistema, i Collaboratori individuati

dal Dirigente Scolastico, i segretari con funzione di coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio

che verranno indicati, costituiranno i nodi di raccordo tra l’ambito gestionale, organizzativo e didattico,

al fine di garantire attuazione a quanto poi approvato dal Consiglio d’Istituto.

È dovuto il rispetto delle norme e dei regolamenti, l’imparzialità di trattamento, la correttezza

procedurale, l’attento ascolto e la fattiva collaborazione, l’impegno nell’affrontare incertezze,

imprevisti, problemi.

Le scelte pedagogiche si sostanziano in:

la valorizzazione dell’alunno come “persona”, orientato al lifelonglearning e la collaborazione tra

scuola e famiglia;

il perseguimento dell’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza ed, in particolar modo

quelle in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri, potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed

economica finanziaria e di educazione all’auto imprenditorialità” (L 107 /2015, art.1, c.7);

integrazione/inclusione;

didattica per competenze per la definizione del curricolo verticale e di continuità.

Le scelte progettuali riguardano:

l’attuazione di percorsi educativi e didattici in connessione con le criticità evidenziate dal RAV;

l’apertura a nuovi progetti che rispondano al principio della significatività dell’ampliamento

dell’offerta formativa e non si configurino, invece, come forma qualunquistica di progettualità

diffusa (non la scuola dei progetti, ma il progetto della scuola);

l’adesione a progetti extra curricolari, coerenti con la programmazione didattica della classe e che

tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi degli studenti;

adesione a manifestazione, progetti laboratoriali e di alternanza scuola lavoro.

Le scelte organizzative interessano:

attivazione di percorsi didattici differenziati con attenzione particolare ai casi di svantaggio;

sviluppo di processi di insegnamento-apprendimento, fondati sulla didattica laboratoriale e per

problemi, sul cooperative learning e sul lavoro di ricerca in piccoli gruppi;

flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico;

processo di informatizzazione della scuola; gestione funzionale e aggiornamento del sito WEB;

protocolli di intesa e accordi di rete con Enti e Istituzioni presenti sul territorio per la realizzazione

di progetti coerenti con il presente atto di indirizzo;

sistema di autovalutazione, azioni di miglioramento e rendicontazione sociale;

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condivisione degli apporti organizzativi del personale ATA a tutte le componenti della scuola.

Il Consiglio di Istituto dovrà:

Area formativa e didattica

promuovere il raggiungimento delle finalità e gli obiettivi del PTOF;

promuovere la qualità dell’offerta didattica e la sua personalizzazione al fine di conseguire la

crescita armonica ed il successo formativo di ciascun allievo in termini di competenze,

conoscenze ed abilità;

promuovere una programmazione mirata all’inclusività di allievi BES, DSA e HC e di alunni

stranieri e/o adottati;

favorire l’interazione e la presa di responsabilità di tutti i soggetti operanti nella scuola, con

particolare attenzione alle famiglie, come espresso nel Patto Educativo di Corresponsabilità;

promuovere le attività di formazione e di aggiornamento del personale al fine di migliorare

l’offerta formativa in termini di ricaduta sugli allievi, sulle famiglie e sul territorio.

Area organizzativa ed amministrativa

finalizzare le attività dell’Istituto al raggiungimento degli obiettivi formativi contenuti nel PTOF

secondo i principi di efficacia, efficienza ed economicità nel rispetto del Piano delle attività per

il personale docente ed ATA. A tale scopo, tutte le componenti della scuola saranno

attivamente coinvolte e responsabilizzate nell’adempimento dei propri doveri;

realizzare gli obiettivi formativi contenuti nel PTOF con i finanziamenti provenienti dallo Stato,

dalle Istituzioni ed Enti Pubblici, dai contributi volontari delle famiglie ed aziende.

Improntare la gestione economica al principio di trasparenza con riferimento agli obiettivi da

perseguire;

Destinare i contributi volontari delle famiglie al supporto dell’attività didattica, all’ampliamento

dell’offerta formativa ed all’acquisto e manutenzione dei beni utili al funzionamento delle

strutture dell’Istituto, in particolar modo, per le esercitazioni di laboratorio.

Rapporti con il territorio

promuovere l’integrazione fra tutti gli attori del territorio( Enti locali, reti, ASL, associazioni,

aziende) al fine di favorire la funzionalità e la visibilità dell’Istituto sul territorio;

promuovere l’attività di formazione ed aggiornamento per l’arricchimento culturale e

professionale con professionisti esperti.

In merito ai servizi generali e amministrativi, il Dirigente scolastico, ai sensi del D. Lgs. n. 165/200, art. 25 c 5

fornisce al D.S.G.A., nel rispetto delle sue prerogative, le direttive di massima che costituiscono linee di

guida, di condotta e di orientamento preventivo sullo svolgimento della sua diretta attività e del restante

personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze.

Il lavoro che attende questo Istituto sarà impegnativo, ma utile a dare a questa istituzione il risalto che

merita e il valore aggiunto di cui necessita. Imprescindibile sarà il coinvolgimento di tutto il personale

docente, educativo e ATA che, con impegno e senso di responsabilità, potrà permettere la realizzazione

degli obiettivi individuati.

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Il presente Atto, costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell’istituzione scolastica in regime di

autonomia ed è:

acquisito agli atti della scuola,

pubblicato sul sito web;

affisso all’albo;

reso noto ai competenti Organi collegiali.

FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA commi 1-4

Il P.T.O.F. o Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento base che definisce l’identità culturale

della Scuola, traccia le linee-guida della didattica e presenta corsi e attività, oltre a indicare principi di

funzionamento e diritti-doveri per i diversi soggetti. In sostanza, il P.T.O.F. definisce:

principi e compiti della scuola

finalità o obiettivi dell’attività educativa

linee guida e conseguenti scelte didattiche

strumenti e modalità di attuazione

Riferimenti normativi In corso di approvazione del DDL 2994, una delle questioni ampiamente dibattute sulla nuova legge che si stava approntando è stata anche quella relativa al Piano dell’offerta formativa, già disciplinato nell’art.3 del D.P.R. n.275 del 1999 (Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche) e ad oggi novellato dal comma 14 della Legge n.107 del 2015. A chi si rivolge Il PTOF riguarda tutti i soggetti della comunità scolastica ed è il riferimento di base che qualifica l’offerta didattica. Esso si rivolge pertanto a famiglie e ragazzi che:

sono alle prese con la scelta della Scuola Secondaria di II Grado

frequentano già l’Istituto “Ten. CC. M. Pittoni”

frequentano un’altra scuola superiore e sono interessati a un cambiamento di percorso

al personale Docente dell’Istituto

al personale non docente

alle istituzioni presenti sul territorio

Chi lo elabora Il piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto. Modalità e tempi Il PTOF è uno strumento dinamico, aggiornato nel tempo sulla base delle valutazioni dei risultati conseguiti,dei problemi aperti, della nuove esigenze. Esso è oggetto di un’indagine annuale di gradimento tra isoggetti interessati, attraverso diversi strumenti di rilevazione: Studenti, Genitori di studenti di Terza Medianelle scuole appartenenti al bacino d’utenza, nonché Docenti dell’Istituto, epersonale ATA. Il piano è sottoposto ad una "revisione annuale”, viene inoltre aggiornato su indicazioni delCollegio Docenti e del Consiglio d’Istituto nonché sulla base delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico.

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Consultazione Il PTOF viene reso disponibile attraverso i canali più opportuni, tenuto conto anche della pluralità dell’utenzainteressata. Esso è quindi disponibile:

sul sito Internet www.ipsarpittoni.it

in formato cartaceo per la consultazione nella Bacheca di istituto e, su richiesta, presso lasegreteria didattica.

Sul portale unico

Criteri di fattibilità dei progetti del PTOF Coerenza con gli obiettivi generali e rispetto del criterio di economicità con costi commisurati alla ricaduta didattica.Disponibilità degli esperti e delle strutture accertata.Disponibilità del destinatario: prioritariamente il Consiglio di classe che deve dare organicità agli interventieducativi previsti. Per i progetti extracurricolari: rispetto del numero minimo di adesioni. Valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del PTOF Le singole unità scolastiche debbano provvedere alla continua verifica della validità deipercorsi formativi, progettati e realizzati, attivando processi di feedback, funzionali alla riprogettazione. Considerando che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa comprende tutte le attività della scuola, dallaProgettazione Educativa a quella Disciplinare, al singolo Progetto, risulta chiaro che tutti i percorsiprefigurati in esso vadano sottoposti a Valutazione e Monitoraggio, in quanto non possono essere assunticome validi in assoluto, ma vanno riguardati come ipotesi di lavoro, che possono richiedere modifiche acausa della loro eventuale non completa adeguatezza per tutti o per parte degli alunni. La crescita umana e culturale dell’alunno è la finalità principale di qualsiasi istituzione scolastica, questa potrà essere raggiunta se la proposta formativa terrà conto delle esigenze personali dello studente, del contesto ambientale in cui esso vive e se le risorse per erogare il servizio formativo saranno bene utilizzate. Pertanto, la valutazione dell’output dell’attività didattica deve attenzionare come si svolge il processo formativo, soffermandosi sugli aspetti gestionali - organizzativi e sul contesto esterno. La valutazione, per mezzo di un’azione di monitoraggio, si soffermerà sui seguenti punti:

1. conoscere i punti forti e i punti deboli della gestione dell’Istituto; 2. intervenire su eventuali disfunzioni emerse; 3. organizzare processi e strategie atti a migliorare la qualità del servizio erogato.

Siamo certi di superare ogni eventuale difficoltà e migliorare sempre più il nostro servizio con la collaborazione degli studenti e delle loro famiglie, a cui soprattutto ci affidiamo per una più ampia condivisione della gestione delle scelte didattiche ed organizzative. L’ISTITUTO PROFESSIONALESETTORE SERVIZI Gli Istituti Professionali sono uno degli ordini in cui è articolata l'istruzione secondaria di 2° grado nelsistema scolastico italiano. Ad essi sono ammessi giovani in possesso della licenza di scuola secondaria di primo grado.Terminata la scuola secondaria di primo grado molti giovani, pur non desiderando lasciare gli studi, cercanoun percorso formativo che consenta loro di entrare il prima possibile nella vita lavorativa.Gli Istituti Professionali sono la risposta a questa esigenza: la via più rapida di accesso al lavoro, senza usciredal ciclo scolastico. La loro finalità è di far conseguire ai giovani, in maniera integrata e coerente, un livello di istruzione per laformazione della persona e del cittadino, corrispondente a quello degli altri ordini scolastici di pari grado euna professionalità aderente alle esigenze del mondo del lavoro nazionale ed europeo. Il mondo del lavoro, nei paesi ad economia avanzata, è contraddistinto da continua, veloce evoluzione deiruoli lavorativi, delle figure professionali, dei sistemi di produzione e, quindi, delle competenze necessarie achi vi opera. Ciascun giovane che si volge al lavoro deve essere pronto a sostenere un frequente avvicendamento delleproprie funzioni e perfino cambiamenti radicali del tipo di lavoro che svolge; dovrà quindi

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risolvereproblemi sempre nuovi e tanto più otterrà positivi risultati, quanto più sarà capace di evolversi econvertirsi: la più preziosa delle sue qualità dovrà essere l'attitudine ad imparare ancora. Negli Istituti professionali i primi anni del corso di studio sono finalizzati a far conseguire ai giovani unprimo livello di professionalità insieme ad un prezioso patrimonio di cultura, di abilità e di attitudini. La specializzazione in ambiti precisi di lavoro si consegue nel quarto e quinto anno, anche con cicli di lezionitenute da consulenti che già sono esperti professionisti del settore e con periodi di scuola lavoro in azienda.Contemporaneamente gli allievi continuano lo studio di discipline umanistiche, scientifiche e tecnologicheper rafforzare le basi della professionalità ed essere in grado di conseguire validamente il diploma agliesami di Stato con la possibilità di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi neicorsi post-diploma e all’università. Bisogni ed Aspettative Per la definizione corretta del ruolo dell’Istituto nel contesto sociale territoriale, non si può prescindere da un’attenta valutazione delle aspettative e dei bisogni degli studenti e dei soggetti coi quali la scuola èchiamata ad interagire. È opportuno tenere presente che una scuola pubblica, se da una parte deve tenere conto delle aspettativee delle richieste (anche se non potrà soddisfarle tutte), dall’altra ha il dovere di rispondere ai bisogniformativi dei propri utenti, bisogni che possono essere anche non espressi in quanto non riconosciuti conchiarezza, soprattutto da studenti ancora in età evolutiva. Per quanto riguarda gli studenti attuali, è ormai certo che le loro aspettative si concentrano nella possibilitàdi uno studio più “leggero”, argomenti “interessanti”, attività meno teoriche e più pratiche. E’ indubbio che i bisogni formativi in generale degli alunni siano identificabili in:

una formazione di base ampia, solida e basata su capacità fondamentali;

una formazione specifica essenziale e indirizzata soprattutto su competenze nel campo di indirizzo scelto;

capacità di gestire autonomamente le scelte ed i problemi;

competenze certificate e “spendibili” da subito nel mondo del lavoro, ma anche nella prosecuzione degli studi.

Le aspettative dei genitori sono principalmente identificabili con la possibilità di un veloce inserimento deifigli nel mondo del lavoro, mentre i bisogni attuali delle famiglie si devono confrontare con una maggiorcoscienza della continua evoluzione della società e dunque del “mondo della scuola” ove possono svolgereruoli anche molto importanti al di là della sinergia educativa con la scuola stessa. Infine, la società e la comunità locale, mentre si aspettano dalla scuola pubblica un intervento formativoche accompagni i giovani nell’arco dei primi diciotto anni favorendo l’acquisizione di autonomia individuale,capacità di operare in team, coscienza civile, competenze identificabili e funzionali al tessuto socioeconomicodel territorio, devono investire, sia con risorse economiche sia in programmazione di attivitàcoordinate, in quelli che saranno la costituente principale della società di domani, appunto i giovani. STORIA DELL’ISTITUTO “Tenente dei Carabinieri Marco PITTONI” L’I.P.S.S.E.O.A. “M. PITTONI” di Pagani nasce come Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e ottiene l’autonomia nell’anno scolastico 2000/01. Da allora ha visto crescere progressivamente il numero dei suoi alunni, acquistando sempre più credibilità e consenso. In questi anni, infatti, ha registrato una crescita dimensionale e professionale considerevole, tanto che oggi rappresenta un importante polo formativo e culturale nell’Agro nocerino-sarnese, qualificandosi sempre più come scuola aperta alle innovazioni e al cambiamento e, al tempo stesso, attenta alle peculiarità culturali e alle istanze dell’ampio territorio cui inerisce il suo bacino d’utenza. Nell’ottica dell’autonomia, ha accettato la sfida di una scuola proiettata verso il futuro, a vocazione professionale con respiro europeo. Il territorio in cui opera comprende la piana collocata all’estremo nord della provincia di Salerno chiuso tra due catene montuose a ridosso dell’hinterland napoletano; la popolazione complessiva della nostra area di

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riferimento è di circa 200.000 abitanti, con una densità piuttosto elevata e la cui caratterizzazione è quella di abitanti di piccoli o medi centri urbani, una popolazione giovane e con una crescita nettamente superiore ai valori medi nazionali. Dal punto di vista socio-economico, il contesto territoriale ha risentito negli ultimi anni dei mutamenti economici e sociali caratterizzati da: 1. declino industriale 2. disoccupazione 3. degrado urbano 4. criminalità 5. esclusione sociale Il territorio è ad alto inquinamento industriale ed urbano, sia perché negli ultimi decenni gli equilibri ambientali e la sicurezza dei cittadini sono stati sistematicamente sacrificati agli interessi illegali e criminali, sia perché la speculazione edilizia ha portato ad occupare anche aree ad alto rischio naturale, favorendo il dissesto idrogeologico. Il sistema produttivo è composto quasi esclusivamente da: 1. piccole aziende agricole 2. piccole e medie imprese industriali, artigiane e di servizi. Negli ultimi anni è cresciuta un’attività alberghiera, legata al turismo religioso e alla possibilità di inserimento nei percorsi turistici della costiera amalfitana e delle rinomate aree archeologiche di Pompei e Paestum. In base ad una ricerca condotta dalla Diocesi di Nocera-Sarno1 su giovani dai 16 ai 35 anni e pubblicata il 10 Ottobre 2014, il più alto tasso di scolarizzazione dei giovani dell’agro è relativo al Diploma di Scuola Secondaria Superiore con il 58,67% dei maschi e il 49% delle donne.

Per quanto riguarda il tipo di lavoro svolto, la ricerca evidenzia il dato allarmante di lavoro nero o senza contratto svolto soprattutto dalle donne, il 10%, rispetto agli uomini il 3,3%.

1Cfr, Rivista Insieme, N. 9, Anno IX, 2014

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Guardando al futuro, le idee dei giovani sono molto chiare. Il 46,67% spera in un lavoro autonomo, mentre il 42,50% (soprattutto le donne) in un lavoro dipendente.

Le donne al 60% degli intervistati sono anche coloro che ritengono che il problema più grave rispetto al mondo del lavoro sia costituito dall’alto tasso di disoccupazione che caratterizza tutto il Sud Italia.

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I nostri studenti provengono prevalentemente dal territorio cittadino, ma non mancano alunni provenienti dal bacino territoriale dell’agro nocerino-sarnese. Il pendolarismo costituisce un aggravio alla fatica scolastica, ma consente anche di avere una popolazione studentesca davvero poliedrica, portatrice di aspetti socio-culturali variegati che, integrandosi gli uni con gli altri, costituiscono una dimensione umana davvero pregevole. Un contributo notevole proviene, inoltre, dagli allievi di cultura e provenienza extra-europea nei confronti dei quali specifiche attività di integrazione vengono realizzate nel corso dell’anno. Pertanto, l’obiettivo prioritario del progetto didattico-educativo d’Istituto è quello di mettere gli studenti in condizione di conseguire con successo una valida formazione professionale nel settore turistico e ristorativo-alberghiero, fornendo solide basi metodologiche e contenutistiche, ma nel contempo favorire una sostanziale crescita culturale e sociale. Nella formazione si privilegiano elementi di fondamentale importanza per lo sviluppo della professionalità, quali la padronanza di tutti gli strumenti linguistici, culturali, operativi ed informatici; inoltre, ai tradizionali percorsi curriculari si affiancano modalità di apprendimento che vedono l’utilizzo delle moderne tecnologie, degli stage presso aziende ristorative e alberghiere regionali e nazionali altamente qualificate, dei concorsi e delle progettazioni extracurriculari in collaborazione con Enti statali ed organizzazioni autorevoli del mondo educativo e della formazione, al fine di favorire l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro in una dimensione internazionale e di alta qualità. Adeguato spazio viene riservato anche all’educazione e alla formazione nelle discipline umanistico-letterarie e giuridico-economiche, per promuovere l’armonico sviluppo della personalità dei giovani e l’esercizio consapevole e responsabile della cittadinanza. L’Istituto “M. Pittoni”, inoltre, è specializzato nel settore dei servizi commerciali sin dalla propria istituzione e, oggi, continua ad offrire, anche attraverso il nuovo ordinamento, una formazione professionale nei settori della gestione aziendale, del turismo e in generale dei servizi commerciali, attraverso programmi ed orari completamente rinnovati che garantiscono una solida formazione culturale di base e concrete prospettive di occupazione, grazie alla consolidata competenza dei suoi operatori e al costante adeguamento degli strumenti e delle metodologie ai rapidi mutamenti che caratterizzano la nostra società. L’anno scolastico 2012-2013 ha segnato per il nostro Istituto un nuovo traguardo con l’aggiunta dell’indirizzo Socio-Sanitario, articolazione “Odontotecnico”, che si caratterizza per la pluralità dell’offerta formativa in un settore indispensabile, quello sanitario appunto, sia per promuovere attività di servizio, sia per costruire il benessere individuale e collettivo dei cittadini, anche in linea con le indicazioni dell’Ue. La dimensione culturale e tecnica di tale indirizzo concorre allo sviluppo del “welfare delle responsabilità” attraverso sinergie e costruzioni di reti che valorizzano la dimensione della sussidiarietà orizzontale e le vocazioni del territorio. Il nuovo indirizzo rende l’offerta formativa del nostro Istituto ancora più variegata,

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oltre ad offrire agli studenti una valida opportunità per entrare nel mondo del lavoro con abilità, conoscenze e competenze concretamente spendibili. La struttura della scuola è articolata nella complessa convivenza dei sei indirizzi distribuiti su due sedi: Sede Centrale in Via A. De Gasperi, 302/304 – PAGANI; Sede Succursale in Via Zito, 2 – PAGANI. La sede centrale beneficia di una struttura edilizia nuova e adatta ai nuovi criteri di scuola moderna. Le aule sono capienti, con spazi attrezzati e di "compensazione"; tutti i laboratori sono dotati di attrezzature e tecnologie moderne e qualificate. Forte è l’intento di potenziare e migliorare le condizioni della struttura ospitante di Via Zito, utilizzando tutte le strategie possibili. STAKEHOLDERS commi 7 - 14

Molteplici sono i rapporti con enti, associazioni ed imprese del territorio al fine di individuare un dialogo

sistemico istituzionale con il contesto economico e socio-culturale di appartenenza.

Tra questi:

ENTI, ASSOCIAZIONI, IMPRESE LOCALITÀ

ALPEGA Sarno

ASS. IL PENSIERO LIBERO Pagani

ASS. NUOVA SCUOLA MEDICA SALERNITANA Salerno

ASS. MEDICA M.L. BIANCHINI Nocera Inferiore

BIMED ASS. DI ENTI LOCALI Salerno

TELEPAGANI NUOVA SCARL Pagani

TOUR-FORM S.A.S. Napoli

ASS. A.S.I. Nocera Inferiore

ASS. GENITORI Cava de' Tirreni

COMUNE DI PAGANI Pagani

FORMED S.R.L. Mercato San Severino

JOB TRAINING Lugano (CH)

ASS. SPACCAPAESE Angri

SCUOLA SEC. DI I GRADO "MARTIRI D'UNGHERIA" Pagani

SOCIETA SPORTIVA NOFI Nocera Inferiore

TERRAZZE PARADISO S.R.L. Napoli

FONDAZIONE CULTURA E INNOVAZIONE Napoli

HOTEL CRISTALLO Capaccio-Paestum

IGS S.R.L. San sebastiano al Vesuvio

PIZZERIA MADISON Nocera Inferiore

RESORT HAPIMAG ITALIA S.R.L. Forlì

ANTLO Campania

SCUOLA SEC. DI I GRADO "CRISCUOLO" Pagani

I.C. "ANARDI" Scafati

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All’interno dei percorsi IeFP Campania, l’istituto “Ten. CC. Marco Pittoni” risponde al seguente Polo

POLO TECNICO PROFESSIONALE SULLA DIETA MEDITERRANEA AGRIBUSINESS TURISMO BENI CULTURALI

AGROALIMENTARE, ENOGASTRONOMICO, TURISMO E BENI CULTURALI

Capofila CULTURA FORMAZIONE E PROGRESSO SOCIETÀCOOPERATIVA - Benevento

Partecipanti Scuole Enti di formazione Imprese Altri soggetti

3 2 14 5

Accordo di Rete del C.T.I. (centro territoriale per l’inclusività)

(1) I.P.S.S.E.O.A. “Ten. CC. M. Pittoni” – Pagani (SA) - Capofila (2) L.S.S. “Mangino” – Pagani (SA) (3) I.C.S. “Anardi” – Scafati (SA) (4) “Genoino” – Cava de’ Tirreni (SA) (5) S.M.S. “De Filippo” – S.E. Monte Albino (SA) (6) I.C.S. di Siano (SA) (7) Direzione Didattica 3° Circolo – Cava de’ Tirreni (8) L.S.S. “Caccioppoli” – Scafati (SA)

Accordi di Rete in attivazione

Accordo di Rete con le scuole primarie, secondarie di I grado, secondarie di II grado e con il comune di Pagani (SA)

Accordo di Rete con l’Istituto Paritario “San Giuseppe” – Pagani (SA), per l’apertura sul territorio.

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTOcommi 14 – 28 – 32

Dirigente Scolastico, Prof.ssa Rosanna ROSA

Dirigente Servizi Amministrativi, Dott. Francesco GUGLIELMELLI Staff del Dirigente Scolastico per la realizzazione al Piano Triennale dell’Offerta Formativa Per contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell’autonomia, e per il raggiungimento degli obiettivi del P.T.O.F. il Dirigente Scolastico individua, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvino in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica. Considerata la specificità dell’Istituto,il Dirigente Scolastico ha identificato le seguenti funzioni di supporto nei docenti: - Primo Collaboratore Sede Centrale: Prof. Luigi BASELICE - Secondo Collaboratore Sede via Zito: Prof. Gianluca RAZZINO - Responsabile Didattica FunzionaleSede Centrale: Prof. Renato BUONFIGLIO Prof. Franco CIVALE Prof.ssa Carmela STILE - Responsabile Didattica FunzionaleSede via Zito: Prof.ssaMaria ERCOLANO

Prof. Giuseppe GRIMALDI Prof. Alfonso MARRAZZO

Area 1 – Sostegno al lavoro F.S. e dipartimenti Prof.ssa Raffaella NOSCHESE Area 2 – Gestione P.T.O.F. Prof.ssa Cristina D’AVENIA Area 3 - Interventi e Strumenti per gli studenti Prof.ssaGemma QUARANIELLO Area 4 – Interventi e Strumenti per i docenti Prof.ssaAnnamaria SIMEONE

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Responsabili/referenti

RESPONSABILE ORARIO DOCENTI Prof. Luigi BASELICE Prof. Renato BUONFIGLIO Prof. Franco CIVALE

RESPONSABILI REGOLAMENTI D'ISTITUTO Prof. Luigi BASELICE

RESPONSABILE SITO WEB A.A. Raffaele SELLITTI

REFERENTE PON Prof.ssa Lucia LANDI Prof.ssa Veronica INGENITO

REFERENTE HACCP Prof.ssa Lucia SELLITTI

RESPONSABILE MAGAZZINO A.T. Carmine GRANATO

GRUPPO H

Prof.ssa Daniela D’ALESSIO Prof. Baldassarre DI FLORIO Prof.ssa Carmela PASCALE Prof.ssa Maria TRAMONTANO

RESPONSABILE SISTEMA QUALITÀ Prof.ssa Lucia SELLITTI

COMMISSIONE IeFP Prof. Renato BUONFIGLIO Prof. Franco CIVALE

COMMISSIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Prof. Renato BUONFIGLIO Prof. Franco CIVALE Prof. Antonino MILONE Prof. Giampiero NOCERA

COMMISSIONE ESAMI PRIVATISTI/IeFP/STATO

Prof. Raffaella NOSCHESE Prof. Luigi BASELICE Prof.ssa Annamaria SIMEONE A.A. Rossella PRISCO

I Docenti La Scuola riconosce il docente quale soggetto centrale per la promozione del processo didattico e pedagogico dell’alunno, ne cura l’inserimento più adeguato nella vita dell’Istituto e promuove un’azione permanente di formazione e aggiornamento. Il Collegio dei Docenti È costituito da tutti gli insegnanti della Scuola e presieduto dal D.S. spettano al C.D. tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal contratto collettivo di lavoro. Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta la Dirigenza o almeno un terzo dei suoi elementi ne ravvisi la necessità. Il Collegio definisce anche la scansione dei tempi della didattica, in quadrimestri e con la verifica intermedia per ciascun bimestre. Classi presenti nell’A.S.2016/17

I II III IV V Totali

Classi 10 8 10 10 12 50

Alunni 154 98 116 135 85

Alunne 91 77 78 82 74 990

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I Dipartimenti

L’impianto dei nuovi ordinamenti degli Istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. In quest’ottica i Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da supporto alla didattica e alla progettazione e corrispondono ai quattro assi culturali. Con il passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento e raggiungere quei risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze secondo il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF). Il Dipartimento è presieduto da un coordinatore responsabile designato dal D.S. Esso svolge le seguenti funzioni: - presiedere e coordinare, in sostituzione del DS, le riunioni di dipartimento - coordinare la programmazione educativa e didattica per classi parallele - concordare le tipologie di prove e quelle comuni, griglie valutative dei livelli di partenza e di uscita - proporre l’acquisto di materiale e sussidi didattici sentito il rispettivo dipartimento - coordinare l’adozione dei libri di testo Coordinatori di dipartimento

ASSE STORICO-SOCIALE Prof.ssa Valeria CICALESE Prof. Luigi TERRONE

ASSE SCIENTIFICO Prof.ssa Maria Rosaria SPAGNA

ASSE MATEMATICO Prof. Gianluca RAZZINO

ASSE TECNOLOGICO Prof. Giuseppe SORRENTINO

ASSE TECNOLOGICO (ODONTOTECNICO) Prof.ssa Rosetta GATTO

ASSE DEI LINGUAGGI Prof.ssa Maria Raffaella SICILIANO (Biennio) Prof.ssa Carmela STILE (Triennio) Prof.ssa Rosaria BIFULCO (A048-Ed.Fisica))

ASSE DEI LINGUAGGI (LINGUE STRANIERE) Prof.ssa Luisa D’AMATO (Lingua Inglese) Prof.ssa Cristina D’AVENIA (Lingua Francese)

Il Consiglio di Istituto Spettano al Consiglio di Istituto, composto dal Dirigente Scolastico, dai rappresentanti di alunni, genitori, docenti, e personale ATA regolarmente eletti, tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal Regolamento d’Istituto. Il Consiglio di classe È composto da tutti i docenti della classe oltre che dai rappresentanti degli alunni e dei genitori. È presieduto dal D.S. o dai coordinatori designati di seguito elencati. Il Consiglio di classe formula la programmazione didattico-educativa della classe e gli obiettivi per la sua realizzazione, propone strategie per interventi di supporto e recupero, promuove attività integrative e di approfondimento, programma viaggi studio o di istruzione, decide l’erogazione di sanzioni disciplinari agli studenti.

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A.S. 2016/2017

Elenco Coordinatori di classe

1A Anzalone Teresa 1G Spagna Maria Rosaria

2A Siciliano Maria Raffaella 4G Martucci Laura

3A Campitiello Emilia 5G Angrisani Immacolata

4A Franchino Carolina 1H Aversa Giuseppe

5A Ferraioli Pietro 2H Buonfiglio Renato

1B Vitolo Antonietta 3H Pastore Andrea

2B Stile Carmela 4H Lucia Landi

3B Spagna Silvio 5H Pappacena Assunta

4B Argentino Anna 1M Pascale Andrea

5B Noschese Raffaella 2M Gatto Rosetta

1C Mancuso Domenico 3M Ricciardi Matteo

2C Simeone Anna Maria 4M Marrazzo Alfonso

3C Novi Antonio 5M Ercolano Maria

4C Di Lieto Maria Ermelinda 1N Razzino Gianluca

5C D'Avenia Cristina 3N Covone Giuseppina

1D Massa Donato 4N D'Amato Luisa

2D Cicalese Valeria 3T Vitiello Anna

5D Sorrentino Giuseppe 4T Ingenito Veronica

1E Maresca Alfonso 5T Battipaglia Antonio

2E Amarante Gerardo 5U Civale Franco

1F Quaraniello Gemma 3DU Iacuzio Giuseppina

2F Ferraioli Iolanda 4V Avagliano Maria

3F Sellitti Lucia 5V De Prisco Aniello

4F Del Cedro Maria 5Z Baselice Luigi

5F Selice Antonio

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IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTIcommi 117 – 127 – 128 – 129 – 130

Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico e,per il triennio di riferimento, risulta così composto:

Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosanna ROSA

Docente Prof. Antonio BATTIPAGLIA

Docente Prof. Luigi BASELICE

Docente Prof.ssa Maria Ermelinda DI LIETO

Rappresentante dei genitori Sig.ra Rosa GARGIULO

Rappresentante degli studenti Sig. Salvatore BELMONTE (IVF)

Componente esterno D.S. Prof.ssa Anna Cristiana PENTONE

Il Settore Amministrativo Nell'ingresso dell'Istituto e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici, in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Gli operatori scolastici indossano un cartellino d’identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro. I servizi amministrativi dell'Istituto garantiscono celerità nelle procedure, trasparenza, informatizzazione dei servizi di segreteria, flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico dal lunedì al sabato. La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. La Segreteria garantisce lo svolgimento della procedura d’iscrizione alle classi in tempi brevi, fornendo anche il supporto necessario nelle procedure di iscrizione on-line. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario d’apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli con votazioni e/o giudizi. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati "a vista", a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati, direttamente dal Dirigente Scolastico o dai docenti incaricati, entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario d’apertura al pubblico, di mattina, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. Il Consiglio di Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. L'ufficio di dirigenza è sempre aperto al pubblico e riceve senza appuntamento per rendersi disponibile sia verso la componente alunni e genitori che verso la componente docenti. L'Istituto assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposte, che comprendano il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri: l'Istituto assicura spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare sono predisposti: Tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e dislocazione del personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) Organigramma degli organi collegiali Organico del personale docente e A.T.A. Albi d’Istituto Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:

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Bacheca sindacale Bacheca degli studenti e dei genitori Locali Scolastici Nella sede centrale di via A. De Gasperi, l’'Istituto dispone di:

aule per la normale attività didattica dotate di cattedre, lavagna, banchi per il numero degli allievi frequentanti e sussidi didattici

1 aula dei docenti

servizi igienici adeguati

1 laboratorio informatico/multimediale

3 laboratori di cucina e pasticceria

1 laboratorio di sala

1 laboratorio di ricevimento

area di servizio per le fotocopie

locali spogliatoio con annessi armadietti

1 palestra Nella sede succursale di via A. Zito, l’istituto dispone di:

aule per la normale attività didattica dotate di cattedre, lavagna, banchi per il numero degli allievi frequentanti e sussidi didattici

1 aula dei docenti

servizi igienici adeguati

1 laboratorio informatico / multimediale

1 laboratorio di odontotecnica

area di servizio per le fotocopie Per coordinare il lavoro dei laboratori e delle attività sono stati incaricati i seguenti docenti responsabili:

Responsabili di laboratorio

ACCOGLIENZA TURISTICA/INFORMATICA Prof. Iolanda FERRAIOLI A.T. Alfonso CRISCUOLO (AR20)

SERV.ENOGASTR. – SALA E VENDITA Prof. Giuseppe SORRENTINO A.T. Crescenzo FATTORUSO (AR20)

SERV.ENOGASTR. – CUCINA Prof. Andrea PASTORE A.T. Gerardo SPINELLI (AR20)

PALESTRA Prof.ssa MariaTIRELLI

LABORATORIO INFORMATICO (SUCCURSALE) Prof.ssa Felicetta CARRELLA

LABORATORIO ODONTOTECNICO (SUCCURSALE) Prof. Antonino MILONE A.T. Pasquale SILVESTRI

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LINEE GUIDA FORMATIVE DELL’ISTITUTO

Mission Offrire una specifica istruzione professionalizzante, relativa a determinati settori del sistema produttivo,individuabili soprattutto nella piccola e media impresa e ai servizi esistenti sul territorio.Inserire questa specifica istruzione professionalizzante entro la cornice di una consistente cultura di base(che comprenda competenze linguistiche, umanistiche, scientifiche, tecniche, informatiche) capace di sostenere ulteriori apprendimenti che l’evoluzione sociale, i mutamenti produttivi e il progressotecnologico sempre più richiedono. Consentire, nell’ambito pedagogico dell’educazione permanente verso cui si sta orientando il sistemascolastico, l’effettiva realizzazione di segmenti aggiuntivi di formazione, intesi come sviluppo di percorsiformativi integrati e/o come rientro nel percorso formativo. L’Istituto, tenendo conto di quanto sopra, ha individuato gli indirizzi generali del Piano triennale dell'offerta formativa della nostra scuola, complessivamente riconducibili agli obiettivi primari della riduzione delladispersione scolastica, del potenziamento delle abilità logico-matematiche e linguistiche:

promuovere l'interesse e la motivazione

migliorare le prestazioni ed elevarle i risultati su standard nazionali

migliorare il rapporto scuola - mondo del lavoro

cercare strumenti efficaci per il recupero degli alunni

favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni diversamente abili

favorire l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri

favorire il diritto allo studio di tutti gli studenti

promuovere l'aggiornamento dei docenti finalizzato alle capacità relazionali e comunicative

salvaguardare la diversificazione delle specializzazioni, al fine di tutelare la ricchezza dell'offerta formativa

Il nostro Istituto si pone come competenze in uscita comuni a tutti gli indirizzi:

acquisire capacità critiche e autonomia di giudizio

essere in grado di inserirsi adeguatamente nell'ambiente di lavoro

acquisire competenza negli usi tecnici della lingua connessi alla capacità di leggere, redigere e interpretare testi, documenti e relazioni

essere capaci di elaborare dati per operare scelte che prevedano un problema da risolvere

saper realizzare progetti di lavoro

conoscere i diritti e i doveri dei cittadini e dei lavoratori nel nostro Paese e nella Comunità Europea Ogni consiglio di classe adegua i suddetti obiettivi ai bisogni specifici della realtà degli alunni tenendopresenti i risultati che emergono dall'analisi della situazione di partenza, rilevata attraverso prove diingresso, test in itinere e finali e test di gradimento nelle singole discipline e, nelle classi prime, anche attraverso un test socio-culturalesomministrato nella fase di accoglienza. OBIETTIVI DA RAGGIUNGEREcomma 7

L'istituto Professionale “M. Pittoni”, all'interno delle norme istitutive e degli ordinamenti previsti in esso, sipropone di offrire un sistema di formazione in grado di soddisfare le aspettative degli utenti che ad esso siriferiscono.Il soddisfacimento delle aspettative parte dalla corretta definizione e ricezione delle esigenze esplicite edimplicite del Sistema Cliente, nonché di tutte le parti interessate: territorio, genitori, docenti, non docenti, personaledi supporto e Direzione Scolastica. L’approccio è orientato alla prevenzione dei problemi, con una corretta programmazione delle attività, inun’ottica di innovazione e miglioramento continui.

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L’Istituto rivolge i propri sforzi e impegna risorse umane e finanziarie per apportare un continuo e costanteaggiornamento tecnologico delle attrezzature, per l’ottimizzazione dei contenuti e del processo dierogazione dei corsi ordinari e non. La Direzione Scolastica intende organizzare un insieme di attività che dovranno consentire digarantire il massimo impegno per :

contenere la dispersione e il disagio giovanile, favorire il successoformativo (in particolare l’obbligo scolastico);

supportare gli allievi durante il percorso scolastico, in continuità con la scuola secondaria di I grado, e monitorare, in continuità educativa, la formazione degli alunni e il loro percorso in uscita dalla scuola secondaria di II grado, favorendo scelte consapevoli con attività diorientamento;

far fronte alle problematiche legate all’inserimento di alunni stranieri;

favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili;

mantenere adeguati standard formativi in uscita, così da favorire l’ingresso nel mondo lavorativo opermettere di seguire con profitto percorsi di studi universitari e corsi post-diploma;

garantire la massima trasparenza e correttezza nell’acquisizione delle risorse esterne, umane e materiali.

Per questo l'Istituto deve garantirel'efficacia nell'azione didattica, seguendo le procedure che più rispondano a queste finalità, ivi compresol'aggiornamento dei docenti all'utilizzo delle nuove tecnologie per l'insegnamento, l'adeguatezza dell'ambiente in cui viene svolto il processo di insegnamento – apprendimentoindividuando ogni accorgimento utile per l'efficace e sereno svolgimento della giornata di studio. La politica dell'Istituto deve inoltre garantire un sistema di prevenzione dei problemi ricorrendo a forme di individuazione delle carenze e dei bisogni tempestivo e trasparente con indicazione e attivazione delleprocedure di miglioramento del servizio. Scelte Educative Le finalità educative fondamentali che l’Istituto ha individuato sono:

la costruzione di una concreta scala di valori che assuma come punto di partenza la Costituzione e i suoiprincipi fondamentali, quali la libertà e la democrazia, l'educazione alla legalità, il rispetto per la cosapubblica e per l'ambiente;

la costruzione, in concorso con la famiglia e con le altre istituzioni educative, di una coscienza critica e diun consapevole atteggiamento di responsabilità e correttezza personali, basati su opportuni processi divalutazione e autovalutazione;

la maturazione di una mentalità dinamica: l'alunno deve saper lavorare insieme ai compagni e al docente,abbandonando atteggiamenti dogmatici e pregiudizi, per accettare il confronto fra modelli, opinioni econtesti differenti, vivendo così la diversità come arricchimento e apertura;

lo sviluppo di un vivo senso di solidarietà e l'acquisizione di un'etica collettiva e di una concezione apertadi cittadinanza;

la capacità di accettare la diversità di ognuno, e il rifiuto di ogni tipo di pregiudizio e di razzismo, ancheall'interno del singolo gruppo classe, cercando di superare eventuali atteggiamenti di chiusura o ostilità;

l'educazione alla partecipazione consapevole alla vita della società, attraverso la graduale acquisizione diuna forte memoria storica, e, in particolare, della coscienza di essere oltre che il prodotto anche i soggettidella storia, per poter contribuire in modo critico alla costruzione di nuovi modelli sociali e culturali.

Scelte didattico-pedagogiche L’I.P.S.S.E.O.A. “Ten. CC. M. Pittoni” propone alcuni criteri generali di carattere metodologico, cui i singoli docentiispireranno il proprio insegnamento, che dovrà sempre essere attento a curare la qualità del

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rapportointerpersonale e a favorire la creazione di un clima relazionale positivo, che faciliti l'ascolto, il rispettoreciproco e la comunicazione :

centralità dell'allievo nella situazione didattica e massima individualizzazione possibile dell'insegnamento;dunque dalla prescrizione dei programmi alla centralità dell'alunno che apprende in modo costruttivo esviluppa competenze in stretto collegamento con i contenuti (non esistono competenze senza contenuti!)ritenuti essenziali ed irrinunciabili, ma al tempo stesso adeguati alla diversità dei contesti cognitivi emotivazionali dei discenti;

far pervenire gli alunni al possesso delle conoscenze partendo da situazioni concrete non ancoraorganizzate ed ordinate, così da stimolare l'abitudine a costruire modelli;

privilegiare momenti di scoperta e di successiva generalizzazione a partire da casi semplici e stimolanti,avvalendosi di tecniche didattiche che consistono nel generare situazioni problematiche non strutturate,così da favorire l'acquisizione di comportamenti produttivi e la soluzione di problemi;

far realizzare piccoli progetti di difficoltà crescente, così da abituare a formulare ipotesi e a procedere perapprossimazioni successive.

Inoltre:

I docenti dovranno impostare il loro lavoro in termini interdisciplinari didatticamente validi fra gli ambitidi loro competenza per perseguire gli obiettivi trasversali e disciplinari fissati nei piani di lavoro;

i docenti dovranno motivare sempre alla classe, con assoluta trasparenza, attività, contenuti, programmi,direttive, valutazioni e scelte effettuate;

i docenti perverranno a criteri di coerenza ed organicità nell'organizzare le verifiche e le valutazioni; leverifiche, finalizzate alla valutazione sia formativa che sommativa, saranno frequenti e scaglionate inmodo da eliminare i periodi di inattività e il rischio dell'accumulo di materiale non ancora assimilato;

i docenti cureranno lo scambio continuo di informazioni sui risultati ottenuti dagli alunni e sui loroeventuali problemi scolastici: per ogni singola classe; un Coordinatore, delegato dal Preside, si assumeràl'incarico di favorire le reciproche comunicazioni, per valutare periodicamente l'attività svolta, i risultaticonseguiti ed eventualmente per ricalibrare gli interventi.

PERCORSI IEFP: ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALEcommi 33 - 43

Dall’anno scolastico 2010 – 2011 è stato istituito il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). La progettazione regionale di IeFP consiste nell’offerta e nella realizzazione di percorsi triennali finalizzati al rilascio di qualifiche professionali di competenza regionale del sistema di IeFP. Il primo anno i percorsi IeFP sono stati attuati in regime di surroga e dal 2011-2012 in regime di sussidiarietà, in cui si è prevista l’integrazione tra il sistema dell’Istruzione professionale e il sistema regionale della formazione professionale, allo scopo di realizzare percorsi di istruzione e formazione professionale finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali. Il ruolo della scuola Ciò significa che gli Istituti professionali svolgono, in regime di sussidiarietà, un ruolo integrativo rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale. L’Ente Regione Campania, in parole semplici, ha delegato agli istituti professionali la funzione di attuare e rilasciare le qualifiche professionali al termine del III anno e anche la nostra scuola è coinvolta direttamente in questo progetto. Le qualifiche regionale del sistema di IeFP rilasciate dal nostro Istituto sono articolate in percorsi triennali, al termine dei quali si svolge un duplice scrutinio per l’ammissione all’esame di qualifica e per l’ammissione alla classe quarta.

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La programmazione didattica

Ogni Istituto effettua la programmazione didattica e individua la ripartizione oraria per il primo, il secondo ed il terzo anno di percorso, così da garantire il rilascio della qualifica triennale in sussidiarietà integrativa. Ciò significa che, da un punto di vista didattico, sarà garantita l’autonomia d’insegnamento dei docenti, fermo restando l’obbligo di attenersi all’osservanza delle linee guida emanate dal Ministero e di stabilire, nella programmazione didattica, competenze, conoscenze e abilità previste per il conseguimento delle competenze necessarie alla qualifica. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Il PAI è un documento che rileva” lo stato dei bisogni educativi /formativi della scuola e le azioni che si

intende attivare per fornire delle risposte adeguate.

Nelle Indicazioni Nazionali(Direttiva MIUR 27/12/2012, C.M. n° 8/13), l’accoglienza delle diversità è posta

come un principio fondante del nostro sistema scolastico da collocare alla base delle strategie didattiche

attuate dai docenti. La sempre maggiore complessità ed eterogeneità delle classi del nostro Istituto, rende

indispensabile l’utilizzo quotidiano di una didattica di tipo inclusivo per fornire a tutti gli alunni le risposte di

cui hanno bisogno, nella ferma convinzione che la diversità sia una risorsa per l’istruzione e non un

elemento di debolezza. Emerge di conseguenza la necessità che, nella gestione degli studenti con Bisogni

Educativi Speciali, la scuola non sia sola, ma instauri rapporti di collaborazione con tutti quei soggetti che

sono coinvolti nel processo di inclusione scolastica e sociale.

La normativa (Direttiva MIUR 27/12/2012, C.M. n° 8/13) prevede come strumento programmatorio la

formulazione del PAI che deve essere approvato dal Collegio dei docenti.

La stesura del Piano Annuale per l’inclusione del nostro Istituto è stato redatto con lo scopo di informare

sulle risorse presenti, sui processi di apprendimento individualizzati e personalizzati, sulle metodologie e

strategie utilizzate a garanzia del successo formativo di tutti.

Tale Piano deve annualmente individuare gli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte

dalla scuola e quindi deve predisporre un piano delle risorse da offrire e richiedere a soggetti pubblici e del

privato sociale per impostare per l’anno scolastico successivo una migliore accoglienza degli alunni con

particolare attenzione a quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali.

Piano Annuale per l’Inclusione

a.s. 2015-2016

PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito 1

Psicofisici 35

disturbi evolutivi specifici

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DSA 4

ADHD/DOP

Borderline cognitivo 2

Altro

svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 10

Linguistico-culturale 1

Disagio comportamentale/relazionale

Altro Ospedalizzato, terapia farmacologica 2

Totali 55

% su popolazione scolastica 5,32%

N° PEI redatti dai GLHO 36

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 5

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 14

Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si

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Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Docenti tutor/mentor si

Altro:

Altro:

Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori integrati si

Altro:

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Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante si

Altro:

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità si

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili si

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità si

Procedure condivise di intervento su disagio e

simili si

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Rapporti con CTS / CTI si

Altro:

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Progetti a livello di reti di scuole si

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe si

Didattica speciale e progetti educativo-didattici

a prevalente tematica inclusiva si

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) si

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di

intervento, ecc.)

Il DS svolge attività di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti, convoca e presiede le riunioni collegiali.

Il Collegio dei Docenti discute e delibera il P.A.I.

Il Consiglio di classe esamina e valuta la situazione educativa, formativa ed inclusiva di ogni singolo alunno; discute e

approva i P.E.I. e i P.D.P., garantisce e supporta le azioni inclusive programmate.

Il gruppo H collabora con il Dirigente, pianifica gli incontri famiglia-docenti, predispone e somministra le prove di

individuazione e monitoraggio, coordina la compilazione del PDP fornendo consulenza e informazioni ai colleghi,

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suggerisce ai CdC le strategie educative adeguate. Inoltre cura l'accoglienza e l'inclusione degli alunni con bisogni

specifici, diffonde la cultura dell'inclusione, propone e promuove l'aggiornamento sui temi dell'inclusione, offre

consulenza ai docenti sulle difficoltà degli alunni, svolge attività di raccordo tra insegnanti,genitori e specialisti esterni,

collabora con il DS e le altre figure strumentali nel sostenere iniziative rivolte al benessere degli studenti.

L'ASL effettua l'accertamento, fa la diagnosi e redige la relazione.

La famiglia informa il coordinatore di classe o viene informata della situazione, si attiva per portare il figlio da uno

specialista, partecipa agli incontri con la scuola e con servizi del territorio, condivide il progetto e collabora alla sua

realizzazione.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

l'Istututo CTI Ipsseoa di Pagani si impegna nella prosecuzione del percorso formativo intrapreso anche in rete con gli altri

istituti della zona sulle tematiche di alta valenza educativa, didattica e sociale degli alunni con BES/DSA/DA, valendosi

della professionalità di docenti universitari e medici specialisti o psicologi. I corsi di formazione e aggiornamento saranno

organizzati su tematiche specifiche via via emergenti nel corso dell'anno, tenendo conto degli alunni in ingresso, delle

future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni esistenti ed in itinere anche avvalendosi delle risorse del CTS. Una delle

tematiche riguarderà l' autismo.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Premesso che un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità,

le sue potenzialità e i suoi limiti, la scuola punterà a favorire la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali

strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento.

Le prassi inclusive terranno conto delle metodologie e degli strumenti previsti dalla legge n.170 del 2010.

La valutazione in decimi sarà rapportata al P.E.I. o al P.D.P., che costituiscono gli strumenti operativi di riferimento per le

attività educative a favore dell’alunno con B.E.S.

La valutazione sarà considerata soprattutto come valutazione dei processi e non solo come valutazione della

performance.

Al fine di assicurare una valutazione sempre più in sintonia con i B.E.S. si terrà conto di eventuali nuove proposte per

adottare e sperimentare nuove strategie di valutazione.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Per l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola si tiene conto:

- dell’organico di sostegno e di potenziamento;

- della precedente esperienza scolastica dell’alunno;

- della documentazione medica (Diagnosi Funzionale, Certificazione di handicap della commissione medica, altre

certificazioni medico-specialistiche);

- delle indicazioni fornite dalla famiglia.

Il coordinamento tra il lavoro dei docenti curricolari e quello dei docenti di sostegno è alla base della buona riuscita dell'

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inclusione scolastica.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Per l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola si tiene conto:

- dei pei e pdp;

- del supporto fornito dagli Enti Pubblici in relazione all’assistenza specialistica degli alunni.

Si prevede la collaborazione con il CTS Calcedonia di Salerno presso cui è attivo lo sportello di ascolto Autismo, inoltre la

scuola instaura rapporti di collaborazione con gli Enti Territoriali, Comune e ASL, con strutture che accolgono in stage i

ragazzi, anche diversamente abili e con Associazioni di disabilità e DSA ( AID).

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione

delle attività educative

Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione attraverso il coinvolgimento nella

redazione di PDP E PEI. In particolar modo la famiglia è chiamata, laddove si evidenziano situazioni di difficoltà relazionali

tra pari o con i docenti e disagi individuali, a supportare con sensibilità e cura l'attività educativa tesa alla piena

realizzazione delle potenzialità di ciascun allievo.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorse.

La certificazione elaborata dagli specialisti potrà senza ombra di dubbio fornire più dettagliate indicazioni di natura

diversa, non solo scolastica e didattica, circa lo sviluppo di un curricolo più idoneo possibile alla particolarità dei B.E.S.

rilevati, a tutto vantaggio dell’individuazione di un percorso ancor più efficace sotto il profilo formativo ed inclusivo.

Saranno promossi percorsi formativi personalizzati anche in assenza di certificazioni, laddove una attenta analisi della

situazione ne evidenzi la necessità. Anche quest'anno l'Istituto promuonve attività di screening per la rilevazione e il

monitoraggio degli alunni con Bisogni Educativi Specifici attraverso la somministrazine delle prove MT. Considerato

l'elevato numero di alunni iscritti diversamente abili, per l'anno scolastico 2016/2017 si promuovono attività di

manipolazione, gli alunni saranno impegnati, in occasione delle festività e delle ricorrenze dell'anno, a realizzare

decorazioni in das e pasta di sale da appendere all'albero di Natale, saranno impegnati a creare biglietti augurali, a creare

maschere per Carnevale e, per Pasqua, a realizzare disegni e piccoli oggetti a tema. Gli altri progetti che si attivano ad

ampliamento dell'Offera Formativa riguardano l'educazione motoria, la semina, l' alternanza scuola-lavoro in ambienti

protetti.

Valorizzazione delle risorse esistenti

La scuola avrà cura di garantire la valorizzazione delle risorse professionali esistenti sia all’interno della scuola stessa che

all’esterno, coinvolgendo i docenti della rete per uno scambio di conoscenze e di competenze professionali in un

confronto costante e proficuo. Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e competenze presenti nella

scuola.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L' Istituto necessita del finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, dell' assegnazione di organico di

sostegno adeguato, dell' assegnazione di educatori dell' assistenza scolastica e della definizione di nuove intese con i

servizi socio – sanitari e specialisti operanti nel territorio.

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi

ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Particolare attenzione sarà data al coordinamento delle figure di Orientamento e Continuità. Si prevedono accordi di rete

con le scuole secondarie di primo grado per garantire un canale privilegiato e tutelato nei confronti dei BES ed evitare la

dispersione scolastica e accordi di rete con associazioni e cooperative per l'inserimento lavorativo.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 30/06/2016

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2016

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LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’obbligo di istruzione si riconosce nell’acquisizione di competenze basilari, definite competenze chiave della cittadinanza, indicate sia dall’U.E. il 18 dicembre 2006 che da norme nazionali ( G.U. n.202 del 31 agosto 2007; D.M.22 Agosto 2007 da acquisire al termine dell‘istruzione obbligatoria) e finalizzate a promuovere il pieno sviluppo della persona e la sua capacità di apprendimento permanente. Infatti, solo un cittadino “competente” può esercitare effettivamente i propri diritti di cittadinanza. Per questo è fondamentale promuovere nei giovani competenze che li preparino a rispondere alle sfide della globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido cambiamento e forte connessione, ad affrontare problemi complessi attraverso strumenti e metodi appropriati. Tali competenze si rivelano particolarmente utili nell’affrontate le tematiche ambientali, in cui ritroviamo le sfide sopra accennate: rapporto locale-globale, connessione delle parti rispetto al tutto, problemi complessi che prevedono soluzioni non univoche. E’ compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste dal Ministero a conclusione dell’obbligo di istruzione secondaria. Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, e che rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l’intero arco della vita (lifelonglearning). Sono il risultato che si può conseguire attraverso l‘integrazione e l‘interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Tali competenze, riassunte nella seguente tabella, non vanno viste come qualcosa di separato e di aggiuntivo rispetto alla dimensione disciplinare/conoscitiva, ma come un risultato perseguito consapevolmente attraverso e all'interno delle attività disciplinari: la quotidianità didattica, il contenuto e le modalità di trasmissioni disciplinari sostengono, infatti, il riconoscimento, l'attivazione e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

Ambito COSTRUZIONE DEL SÉ

1)Imparare a imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di lavoro.

2) Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI

3) Comunicare e comprendere Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.

4) Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

5) Agire in modo autonomo e responsabile

Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

Ambito RAPPORTO CON LA REALTA’

6) Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate,raccogliendo e valutando i dati,

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proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

7) Individuare collegamenti e relazioni

Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

8) Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

GLI ASSI CULTURALI COME BASE DELLE COMPETENZE Poiché sono molteplici i fattori che contribuiscono all’acquisizione di competenze i docenti del nostro Istituto, per ottemperare nel miglior modo possibile alla richiesta di certificazione delle competenze al termine dell’Obbligo d’Istruzione, hanno cercato di costruire strumenti didattici che consentano di raccogliere dati oggettivi circa: - descrittori comportamentali (attenzione, partecipazione, motivazione, autostima, rispetto) - risultati dei colloqui orali e delle verifiche scritte (apprendimenti, abilità, capacità di analisi e di sintesi, linguaggio) - risultati delle attività laboratoriali e di gruppo (capacità di affrontare situazioni problematiche, di fare ed argomentare scelte, di interagire con il gruppo) La valutazione degli apprendimenti e delle competenze in sede di scrutinio al termine del primo e del secondo periodo didattico terrà conto del livello di partenza dell’alunno e della progressione via via accertata nel corso dell’anno scolastico attraverso periodici accertamenti scritti ed orali.

ASSE DEI LINGUAGGI

ITALIANO

LINGUA INGLESE

LINGUA FRANCESE

TECNICA DELLE COMUNICAZIONI

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Ha l'obiettivo di fare acquisire allo studente:

la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; (è premessa indispensabile all'esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi; è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza)

la conoscenza di almeno una lingua straniera; (facilita, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favorisce la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.) la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; (sollecitano e promuovono l'attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.)

un adeguato utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; (la competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa)

ASSE STORICO - SOCIALE

Le competenze relative all'area storica riguardano:

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STORIA

GEOGRAFIA

DIRITTO ED ECONOMIA

RELIGIONE CATTOLICA

DIRITTO E TECNICHE DELLE

STRUTTURE RICETTIVE

TECNICA PROFESSIONALE DEI

SERVIZI COMMERCIALI

la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l'economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.

la capacità di comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

il senso dell'appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri al fine di concorre alla sua educazione alla convivenza e all'esercizio attivo della cittadinanza. La consapevolezza che la partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare gli orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell'inclusione e dell'integrazione

Lo sviluppo e il potenziamento dello spirito di intraprendenza e di imprenditorialità.

Il possesso degli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità.

ASSE MATEMATICO

MATEMATICA Ha l'obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo

pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di

sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo

contemporaneo.

La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento: consiste nell'abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di

esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi

formalizzati;

comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), comporta la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali.

Finalità dell'asse matematico è l'acquisizione al termine dell'obbligo

d'istruzione delle abilità necessarie per:

applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro,

seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO:

Ha l'obiettivo di facilitare lo studente nell'esplorazione del mondo circostante

per osservarne i fenomeni comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello

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- SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE - SCIENZE DELLA TERRA- BIOLOGIA - SCIENZE INTEGRATE – FISICA - SCIENZE INTEGRATE – CHIMICA - ANALISI E CONTROLLI CHIMICI

DEI PRODOTTI DOLCIARI - CHIMICA INDUSTRIALE - DISCIPLINE MECCANICHE E

TECNOLOGICHE

ASSE TECNOLOGICO:

- LAB. ENOGASTRONOMIA - LAB. SALA E VENDITA - LAB. ACCOGLIENZA TURISTICA - INFORMATICA - TRATTAMENTO TESTI

ASSE TECNOLOGICO

(ODONTOTECNICO):

- RAPPRESENTAZIONE E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA

- ESERCITAZIONE ODONTOTECNICA

- IGIENE E PATOLOGIA GENERALE DELL’APPARATO MASTICATORIO

- SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI - GNATOLOGIA

delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l'acquisizione di metodi,

concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e

comprendere il mondo e a misurarsi con l'idea di molteplicità, problematicità e

trasformabilità del reale.

Per questo l'apprendimento centrato sull'esperienza e l'attività di laboratorio

assumono particolare rilievo.

L'adozione di strategie d'indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi

specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che - al di là

degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo - ha

il fine anche di valutare l'impatto sulla realtà concreta di applicazioni

tecnologiche specifiche.

L'apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per:ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati,

valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli;

L'apprendimento dei saperi e delle competenze favorisce la capacità di

analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche,

biologiche.

Le competenze dell'area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l'esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E' molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra

scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale

con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell'ambiente, nonché della

corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.

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TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO

Dall’anno scolastico 2010/2011, in linea con la riforma dei cicli scolastici, il nostro istituto mette in atto per

le classi prime la nuova articolazione oraria che prevede 32 ore settimanali. La riforma prevede anche

un‘articolazione in un primo biennio, un secondo biennio e un monoennio finale.

Il primo biennio, comune a tutti gli indirizzi di studio, a eccezione delle discipline specifiche dell’istituto, ha lo scopo di fornire competenze culturali e professionali di base. Al termine di tale percorso gli alunni potranno passare ad altro indirizzo di studi o compiere una scelta tra i percorsi offerti dall’istituto. Le articolazioni possibili sono:

Enogastronomia (cucina e produzioni dolciarie) Servizi di sala e vendita Accoglienza turistica

Il secondo biennioha lo scopo di rafforzare e completare la formazione culturale e professionale dell’alunno. Alla fine del monoennio, l’allievo dovrà sostenere gli esami di maturità per il conseguimento del diploma. Il superamento degli Esami di Stato consentirà, secondo il settore di provenienza, l’acquisizione del diploma di:

Tecnico dei servizi per l’enogastronomia Tecnico dei servizi per l’ospitalità alberghiera

Al termine del terzo anno, nelle classi che lo prevedono, si consegue un attestato di Qualifica Professionale

in regime di sussidiarietà con gli Enti di Formazione Professionale, sulla base di specifici accordi stipulati dal

MIUR con la Regione Campania.

Per quel che concerne i Servizi Commerciali, il quadro orario non ha subito i cambiamenti dei Servizi per il Settore Enogastronomico ed Alberghiero, anche se variazioni consistenti si evidenziano nella strutturazione del curricolo proprio a questo indirizzo, soprattutto dal punto di vista della programmazione per competenze. Al termine del terzo anno, nelle classi che lo prevedono, si consegue un attestato di Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con gli Enti di Formazione Professionale, sulla base di specifici accordi stipulati dal MIUR con la Regione Campania. Il corso di Servizi Odontotecnici, inaugurato a partire dall’anno scolastico 2012-13, segue nella formulazione del quadro orario le nuove Indicazioni Ministeriali, proprie del Riordino degli Istituti Professionali.

QUADRI ORARIO NUOVO ORDINAMENTO2

Nell'esercizio dell'autonomia didattica il nostro Istituto già da alcuni anni adotta forme di flessibilità

organizzativa e didattica per ottimizzare le prestazioni e favorire l’apprendimento, collocando al centro

della propria azione lo studente.

Inoltre i quadri orari rispettano le norme concernenti il riordino degli istituti professionali del 15/03/2010.

2 In fase di aggiornamento in base all’integrazione oraria dei percorsi IeFP.

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INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE SERVIZI

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI: “SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”

DISCIPLINE

Classe di concorso

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 50/A 132 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99

Storia 50/A 66 66 66 66 66

Matematica 47/A 48/A 49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra

e Biologia) 60/A 66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66

Geografia 33

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 693 660 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività

e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato

ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

Indirizzo “Servizi socio-sanitari” Articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Discipline

Classe di concorso

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66 66

Scienze integrate (Chimica) 12/A 13/A

66 66

Anatomia, Fisiologia, Igiene 40/A 66 66 66

Gnatologia 40/A 66 99

Rappresentazione e Modellazione odontotecnica

23/A 66 66 132 132

di cui in compresenza 13/C 132* 132*

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Diritto e pratica commerciale, Legislazione socio-sanitaria

19/A 66

Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica

13/C 132** 132** 231** 231** 264**

Scienze dei materiali dentali e laboratorio

13/A 132 132* 132*

di cui in compresenza 24/C 13/C

66* 66* 66*

Ore totali 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 198* 198* 66*

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indica te con asterisco sono

riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nel l’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

Indirizzo “Servizi commerciali”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Discipline

Classe di concorso

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica)

38/A 66

Scienze integrate (Chimica)

12/A - 13/A-

66

Informatica e laboratorio

42/A 75/A 76/A

66 66

Tecniche professionali dei servizi commerciali

7/A (1) - 17/A 69/A (1)

165 165 264 264 264

di cui in compresenza

30/C 38/C (1) 49/C (1) 75/A - 76/A

66 66 (132*)

66 66 (132*)

66*

Seconda lingua straniera

46/A 99 99 99 99 99

Diritto/Economia 19/A 132 132 132

Tecniche di comunicazione

36/A

66 66 66

Ore totali 396 396 561 561 561

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indica te con asterisco sono

riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nel l’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

(1) Limitatamente alla curvatura relativa a”Promozione commerciale e pubblicitaria”

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Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Discipline

Classe di concorso

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66

Scienze integrate (Chimica) 12/A - 13/A

66

Scienza degli alimenti 57/A

66 66

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore cucina

50/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica

15/C - 52/C – 66** 66**

Seconda lingua straniera 46/A 66 66 99 99 99

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” - IPEN

Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

132 99 99

di cui in compresenza 50/C 33 33………………0……

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Laboratorio dei servizi enogastronomici - settore cucina

50/C 198** 132** 132**

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C 66** 66**

ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E VENDITA” – IP06

Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

132 99 99

di cui in compresenza 51/C 33 33 …………….0

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore cucina

50/C 66** 66**

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C 198** 132** 132**

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ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA” – IP07

Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

132 66 66

di cui in compresenza 15/C - 52/C 33 33 ……………..0

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A -19/A 132 198 198

Tecniche di comunicazione 36/A 66 66

Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica

15/C- 52/C 198** 132** 132**

Ore totali 396 396 561 561 561

indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” articolazione “Enogastronomia”

opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Discipline

Classe di concorso

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66

Scienze integrate (Chimica)

12/A 13/A

66

Scienza degli alimenti 57/A

66 66

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore cucina

50/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio dei servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica

15/C 52/C 66** 66**

Seconda lingua straniera 46/A 66 66

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” OPZIONE “Prodotti dolciari artigianali e industriali “- IPPD

Seconda lingua straniera 46/A 99 99 99

Scienza e cultura dell’alimentazione, analisi e controlli microbiologici dei prodotti alimentari

57/A

99 99 99

24/C 35/C

66 *

Diritto e tecniche amministrative

19/A 17/A

66 66

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Laboratorio dei servizi enogastronomici - settore pasticceria

50/C

297** 99** 99**

Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari

13/A - 99* 66*

di cui in compresenza 24C/ 35C

66 *

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi

20/A

66

99

132

Ore totali 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 24C/ 35C

66 132* 66

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indica te con asterisco sono

riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo bienni o e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

(°) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a) è determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle

classi in squadre.

DIPLOMI E PROFILI PROFESSIONALI 1. Il Diplomato d’istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell‘enogastronomia e dell‘ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo diorganizzazione e gestione dei servizi. È in grado di:

utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l‘organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

applicare le norme attinenti la conduzione dell‘esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all‘ottimizzazione della qualità del servizio;

comunicare in almeno due lingue straniere;

reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;

curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

Competenze A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell‘indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Agire nel sistema di qualità riguardante la filiera produttiva d’interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti

enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico - alberghiera.

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3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Articolazioni L‘indirizzo presenta le articolazioni: Enogastronomia, Servizi di Sala e Vendita e Accoglienza turistica, nelle quali il profilo è orientato e declinato.

Nell‘articolazione Enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell‘articolazione Servizi di sala e vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all‘amministrazione, produzione, organizzazione,erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Nell‘articolazione - Accoglienza turistica, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell‘articolazione “Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico - alberghiera;

2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;

3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storicoartistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

4. Sovrintendere all‘organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicandole tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

2. Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi Commerciali” ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei

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processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozioni dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. È in grado di:

ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali

contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi

contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile

contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing

collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale

utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore

organizzare eventi promozionali

utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni

comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore

collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale Competenze A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali 2. Interagire nel sistema aziendale e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali 3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti

tecnologici e software applicativi di settore 4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla

gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto e dai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente

5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità

6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customersatisfaction

7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari 8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la

valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi 9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati 10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di sistemi informatici e

telematici 3. Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di:

applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;

osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;

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dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme

giuridiche e sanitarie che regolano il settore. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi:provvisoria, fissa e mobile;

2. Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione di un manufatto protesico.

3. Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione occlusale.

4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni.

5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi. 6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di

prevenzione degli infortuni. 7. Interagire con lo specialista odontoiatra. 8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto

della vigente normativa. ALTERNANZA SCUOLA-LAVOROcommi 33- 43 Il progetto Alternanza Scuola-Lavoro costituisce una fase fondamentale di un percorso a valenza orientativa previsto dalla Scuola, che vuole sviluppare nei giovani la capacità di effettuare scelte consapevoli, relativamente al loro futuro universitario e lavorativo e stimolare interessi professionali. Il progetto, infatti, rappresenta un reale momento di contatto con le caratteristiche e le esigenze del mondo del lavoro e coniuga la necessità di connessione tra la definizione del curriculum degli studi e l’inserimento lavorativo/universitario post-diploma. Gli obiettivi che si intendono perseguire sono:

Attuare metodologie finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica laboratoriale;

Vivere esperienze dirette in contesti di lavoro reale;

Facilitare i processi cognitivi, valorizzando i diversi stili di apprendimento, recuperando allievi in difficoltà e valorizzando le eccellenze;

Avvicinare al mondo del lavoro e favorire l’orientamento per le scelte future;

Scoprire e conoscere strategie di mercato, sviluppando idee imprenditoriali. Tale esperienza formativa assume una valenza particolare se si considera che l’area in cui insiste la nostra istituzione è caratterizzata dalla presenza di numerose imprese che operano, da anni, nel settore ricettivo e ristorativo e che si sono specializzate nella gestione di alti numeri di clientela e nella ricerca costante di modalità e strategie di mercato. Nel percorso di Alternanza Scuola-Lavoro sono coinvolte tutte le classi del secondo biennio e del monoennio finale e prevede 400 ore così distribuite: 140 ore al terzo anno; 140 ore al quarto anno; 120 ore al terzo anno.

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COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO La nostra scuola è dotata dall’anno scolastico 2013/14 di un Comitato Tecnico Scientifico composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Il comitato, organo propositivo di consulenza dell’Istituto nelle attività di programmazione dell’offerta formativa, ha fra le sue funzioni sia quella di formulare proposte e pareri al Consiglio d’Istituto in merito ai programmi ed alle attività scolastiche sia quella di essere organo di coordinamento per tutte quelle attività organizzate dalla scuola per avvicinare gli studenti all’universo lavorativo.

Membri di diritto Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosanna ROSA

Pres. Pro tempore C.d.I. Prof. Renato BUONFIGLIO

Membri interni Docente Prof. Giuseppe SORRENTINO

Docente Prof. Antonino MILONE

Membri esterni Esperto del settore Prof. A. ESPOSITO FERRAIOLI

Medico Chirurgo Dott. Angelo SCARPA

Direttore editoriale “il pensiero libero”

Sen. Gerardo DE PRISCO

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METODOLOGIA E VALUTAZIONE

METODOLOGIE DIDATTICHE Considerata la formulazione cognitivista per la quale l’insegnamento e l’apprendimento sono processi a-simmetrici non-lineari per cui i processi formativi non si attuano trasferendo tout-court verità e saperi, ma implicano un agire formativo “razionale”, di “scoperta” ed “invenzione” di saperi condivisi, i criteri metodologici individuati ed utilizzati nelle Programmazioni delle singole discipline sono i seguenti:

Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità.

Favorire l'esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l'apprendimento.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad imparare.

Cercare di realizzare percorsi in forma di laboratorio Pertanto verranno attuate strategie didattiche che mirano a:

1. stimolare un approccio positivo alla disciplina suscitando interesse ed accrescendo la motivazione allo studio;

2. rimuovere atteggiamenti di rifiuto causati da difficoltà e da insuccessi incontrati; 3. facilitare il processo di apprendimento della disciplina, aiutare l’alunno ad impostare, nel biennio e

via via consolidare nel triennio, un valido metodo di studio basato sull’impegno costante; 4. sollecitare l’alunno al raggiungimento dei prerequisiti indispensabili per lo studio di materie

scientifiche, (capacità di concentrazione, comprensione del linguaggio, precisione ed ordine materiale e formale) .

Saranno privilegiate le seguenti strategie di insegnamento-apprendimento:

1. di tipo dialogico, (in cui l’insegnamento ha come momento centrale la lezione frontale dell’insegnante seguita dalla discussione con gli allievi), facendo uso del metodo d’insegnamento “costruttivista” nel quale la lezione è frutto della co-costruzione semantica dei concetti mediante un’“apertura bio-antropologica-esistenziale” dei soggetti coinvolti3.

2. di tipo problemsolving, attraverso la presentazione di una situazione problematica, che susciti l’interesse e l’impegno degli alunni ad elaborare ipotesi di soluzione, mediante il ricorso alle conoscenze già possedute, al senso comune, all’intuizione, alla fantasia e al confronto con gli altri.

3. Cooperative learning, in cui gli studenti studiano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale metodo si distingue sia dall’apprendimento competitivo che dall’apprendimento individualistico e, a differenza di questi, si presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni curricolo.

4. di tipo meta cognitivo, al fine di far acquisire agli studenti maggiore consapevolezza delle proprie competenze disciplinari e metodologie di studio. Non a caso i principali principi di didattica cognitivista considerano che la conoscenza delle proprie strategie di apprendimento migliora l’apprendimento stesso4.

3Cfr., E. Frauenfelder, (a cura di), Introduzione alle scienze bioeducative, Laterza, Bari, 2004; G. Minichiello, Il principio

imperfezione, Pensa Editore, Lecce, 2006. 4Cfr., Maturana, H.R., Varela, F.J., , Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente, Marsilio,Venezia, 1985; G.

Minichiello, Il mondo interpretato. Educazione e teoria della conoscenza, La Scuola, Brescia,1995.

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La scelta dell’uno o dell’altro metodo sarà subordinata agli obiettivi elementari da raggiungere ed alla capacità di apprendimento della classe. I mezzi utilizzati saranno i libri di testo integrati da altri materiali cartacei e multimediali al fine di favorire lo sviluppo dei differenti stili cognitivi di insegnamento-apprendimento. La trattazione degli argomenti di inglese avverrà attraverso l’uso sistematico del libro di testo (a cui gli alunni dovranno fare riferimento per l’acquisizione delle conoscenze Teoriche) che sarà affiancato dall’utilizzo di altri libri per arricchire la varietà delle applicazioni proposte. L’insegnamento sarà effettuato per problemi e le esercitazioni saranno di gruppo. Verranno effettuati i seguenti tipi di verifiche:

VERIFICHE

Tipo Periodo

X Diagnostica Inizio anno scolastico

X Formativa Intero anno scolastico

X Sommativa Durante i due quadrimestri

Saranno effettuate almeno tre verifiche scritte e tre orali a quadrimestre. La valutazione degli alunni sarà effettuata secondo le griglie di valutazione approvate dal Collegio dei docenti e riportate di seguito, mediante i seguenti strumenti:

X Colloqui orali individuali X Prove aperte di produzione

X Colloqui orali di gruppo X Lavori a casa

X Prove strutturate X Interventi spontanei in classe

X Prove semistrutturate Tesine

Produzione di materiale grafico Prove pratiche di laboratorio

Presentazione di progetti Realizzazione di prodotti concreti (CD, DVD, ecc.)

RECUPERO E POTENZIAMENTO Il Decreto Ministeriale n.80/2007 e la successiva Ordinanza Ministeriale n.92/2007 hanno ridisegnato la materia riguardante il recupero delle insufficienze e dei debiti formativi. Dal punto di vista pedagogico – didattico è importante sottolineare che: - la valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo; - le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano

dell’offerta formativa; - i Consigli di classe mantengono “la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze,

nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo”.

Dal punto di vista organizzativo il Collegio Docenti delibera che: - gli studenti “sono tenuti alla frequenza” degli interventi di recupero e a sottoporsi alle verifiche,

secondo il calendario predisposto dall’Istituzione scolastica; - qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi

dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono “darne alla scuola comunicazione formale”;

- gli interventi di “sostegno”, in eventuale aggiunta alle attività di recupero, hanno lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico, sono finalizzati alla riduzione degli interventi di recupero e si realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico;

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- per le insufficienze registrate nello scrutinio finale, il Consiglio di classe valuta se gli alunni possano raggiungere gli obiettivi autonomamente mediante lo studio personale o se si debbano attivare interventi di recupero, dà comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, dei voti proposti per le discipline nelle quali non sia stata attribuita la sufficienza, degli interventi didattici, delle modalità e dei tempi delle verifiche;

- gli interventi di recupero, che seguono lo scrutinio finale, le verifiche finali e lo scrutinio integrativo dovranno aver termine entro la fine dell’anno scolastico di riferimento e, in ogni caso, improrogabilmente entro la data di inizio dell’anno scolastico successivo;

- l’alunno può raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente per gli alunni in situazione di mediocrità oppure attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero per le carenze più gravi.

- Il numero massimo di corsi di recupero da seguire contemporaneamente per singolo alunno è tre. - I corsi di recupero rivolti a gruppi di alunni di classi parallele, omogenei per carenze, hanno:

a. durata media: 15 ore; b. di norma, non meno di 15 alunni.

- Le attività di sostegno e potenziamento si effettuano: a. in itinere: dopo la verifica intermedia e hanno durata bisettimanale; b. con con frequenza progetti P.O. N. – azione C1.

Recupero durante l’anno scolastico

1. Attività di sostegno e potenziamento in classe della durata di due settimane ai fini del recupero delle carenze meno gravi riscontrabile con verifica.

2. Corsi di recupero pomeridiani (verifiche al termine). 3. Attività di sostegno e potenziamento in classe

Verifica finale ed integrazione dello scrutinio La verifica finale per integrare i risultati ottenuti dallo studente durante lo scrutinio verrà effettuata nei tempi strettamente necessari. Modalità di verifica:

- le prove “oggettive e documentabili” vengono stabilite dai docenti della materia in oggetto e sottoposte al Consiglio di Classe;

- definizione puntuale di forma: di norma, scritta o scritto-grafica; - definizione dei contenuti e obiettivi da verificare; - indicazione della durata delle prove; - griglia e criteri di valutazione utilizzati; - svolgimento verifiche in contemporanea per classi parallele (al termine dei corsi di recupero); - all’interno dei singoli consigli di classe dopo le due settimane di pausa; - in modo combinato.

La scelta dei corsi di recupero da attivare viene fatta tenendo presente:

- le discipline con maggior numero di ore di insegnamento curriculare, esclusi le discipline - laboratoriali, per le quali sono da prevedersi attività integrative (P.O.N., progetti vari ecc.); - se il numero di alunni con debito disciplinare supera, nella classe, il 50% si effettuerà la pausa

didattica; - per gruppi, di norma, con non meno di 15-20 alunni (+/- 10% cioè tra 12 a 22 alunni); - compatibilmente con le disponibilità economiche, ovvero tenuto conto delle ore finanziabili con il

Fondo d’Istituto;I docenti saranno individuati fra coloro che hanno espresso disponibilità, tenuto conto di quanto sopra e che siano titolari dell’insegnamento della specifica disciplina; in subordine fra i docenti che abbiano competenze specifiche, a parità delle condizioni precedenti si terrà conto della maggiore anzianità di servizio presso questo istituto.

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MODALITA’ DI RECUPERO STRUMENTI TEMPI CRITERI DI VALUTAZIONE

- recupero degli allievi suddivisi in piccoli gruppi; - recupero individualizzato; - recupero di argomenti con tutor l'insegnante e/o un alunno che ha già raggiunto le conoscenze e competenze; - esercizi semplificati sui contenuti affrontati; - uso di schemi e mappe concettuali.

Schede, esercizi guidati. Intervento successivo con domande dirette o questionari. Produzione di materiale multimediale. Ricerche in Internet. Inserimento dell’allievo in difficoltà in un piccolo gruppo di studio in cui sia presente un elemento trainante Corsi IDEI che saranno rivolti agli allievi che riporteranno una valutazione insufficienti al termine del primo e del secondo trimestre

In itinere. Al termine del primo quadrimestre

Si terrà conto dei progressi registrati e in ogni verifica saranno sempre esplicitati i criteri di valutazione adottati per guidare l’alunno all’autocorrezione

Nella fascia consolidamento si prevede: - esercizi di arricchimento delle conoscenze; - esercizi mirati alla rielaborazione e consolidamento delle conoscenze; - richiesta da parte del docente di correzione e spiegazione corretta agli interventi in classe dei compagni. Per gli alunni che rientrano nella fascia di potenziamento, si prevedono: - esercizio di utilizzo delle conoscenze in ambito diverso.

Schede, esercizi guidati. Intervento successivo con domande dirette o questionari. Produzione di materiale multimediale. Ricerche in Internet Inserimento elemento trainante in un piccolo gruppo di allievi in difficoltà

Tutto l'anno scolastico

Si valuterà il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici.

Materia alternativa all’insegnamento della religione cattolica La scuola sta attivando le procedure di individuazione dei docenti di insegnamento dell’ora alternativa alle attività di religione cattolica. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è un processo complesso, proprio perché vengono presi in attenta considerazione i livelli di partenza dell’alunno, l’acquisizione di strategie di apprendimento, l’ampliamento del patrimonio di conoscenze e il conseguimento di competenze sia nell’ambito disciplinare che in quello professionale.

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Con la valutazione trimestrale o quadrimestrale si fa un primo bilancio del livello di conseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento. Con la valutazione finale si documenta l’avvenuto o il mancato conseguimento degli obiettivi di formazione e d’istruzione. Le singole verifiche esprimono delle “misurazioni” che concorrono alla formulazione del giudizio di valutazione. Esse hanno varie funzioni:

Accertare e documentare il livello di apprendimento dell’alunno;

Stimolare nell’alunno la consapevolezza dei propri punti di forza come delle aree di debolezza;

Offrire ai docenti riferimenti per un’eventuale modifica del proprio intervento didattico.

Offrire alla scuola la possibilità di verificare l’adeguatezza delle risposte ai bisogni degli studenti e quindi di mettere in atto le strategie per migliorare le proposte.

La valutazione è quindi il momento in cui è valorizzato il patto formativo alunni – genitori - insegnanti. Premesso che la valutazione finale:

consiste nella verifica in positivo della maturazione degli alunni e dei progressi avvenuti nell’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze;

esclude la definizione e l’applicazione meccanica di criteri meramente quantitativi il Collegio dei docenti dopo la consultazione dei Consigli di Classe, delibera i criteri e parametri di valutazione che seguono, da utilizzare nello svolgimento degli scrutini intermedi e finali, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni dei Consigli medesimi.

1. Le proposte di voto devono scaturire da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti e pratici svolti all’interno delle ore di lezione e a casa, corretti e classificati nel corso dell’anno scolastico, così da poter accertare il raggiungimento degli obbiettivi propri di ciascuna disciplina.

2. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe delibererà: a. La promozione per merito degli alunni che risultino sufficienti in tutte le materie; b. Il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni degli alunni che presentino non

più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Il Consiglio di Classe può deliberare il rinvio del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero.

In questi casi la deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti criteri:

a. una positività complessiva nelle competenze, capacità e conoscenze nelle rimanenti discipline; b. un miglioramento rispetto alla situazione di partenza od ai risultati del primo quadrimestre

ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività di sostegno e/o a corsi di recupero, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi, e tenendo conto del curricolo complessivo dell’alunno;

c. una progressione in ordine ai livelli di apprendimento, e il raggiungimento di un livello che garantisca il recupero delle carenze, nelle discipline insufficienti, entro la fine dell’anno.

3. Per gli alunni delle classi prime il Consiglio di Classe porrà particolare attenzione alla possibilità di una maturazione delle capacità e al conseguente recupero delle lacune nell’arco del biennio.

4. Il Consiglio delibererà lanon promozione, in presenza di insufficienze nelle conoscenze, capacità e competenze necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; carenze non recuperabili in tempi brevi né in modo autonomo da parte dell’alunno, né mediante appositi interventi didattici integrativi, tenuto conto: a. delle diffuse insufficienze gravi e non gravi o di numerose insufficienze non gravi; b. della mancata progressione dell’allievo in ordine a conoscenze e capacità vedendo confermate

le lacune evidenziate nella fase di partenza o durante l’anno scolastico, pur in presenza di attività di recupero in qualsiasi modo a suo tempo deliberate dal C.d.C.;

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d. del rifiuto sistematico di ogni impegno nello studio di una o più discipline, ripetuto nel corso degli anni;

e. di uno scarso e discontinuo impegno di studio; f. della mancata partecipazione al lavoro di classe; g. di un metodo di studio inefficace.

5. Per quanto riguarda gli studenti delle attualiclassi Quinte, le nuove disposizioni contenute nella L. n. 1/2007 e dall’O.M. n. 26/2007 art. 2 c.1 e di riforma dell’esame di Stato hanno individuato i criteri che dovranno essere utilizzati per emettere il giudizio di “ammissione/non ammissione”. Il profilo valutativo comprende le seguenti voci: conoscenze – competenze – capacità critiche ed espressive – sforzi compiuti per colmare le lacune

(cfr. C.M. n. 5 del 17/1/2007).

6. Per l’attribuzione del Credito scolastico e del Credito formativo, si fa presente che ilCredito Scolastico è il punteggio (fino a 25 punti) che l’allievo accumula nel triennio, in relazione alla votazione di fine anno scolastico. Sulla base della media dei voti ottenuti, il Consiglio di classe attribuisce ad ogni allievo un punteggio da scegliere all’interno di una banda di oscillazione che tiene conto di: impegno, partecipazione alle lezioni, eventuali crediti formativi. Costituisce, invece, Credito Formativo la partecipazione fattiva e puntualmente documentata, ad attività extrascolastiche (stage, volontariato, attività sportive…). Il punteggio del Credito Scolastico e Formativo costituisce, unitamente al punteggio delle prove dell’Esame di Stato, il voto finale.

7. Per gli alunni portatori di abilità diverse BES, certificati ai sensi della L. 104/92 e che fruiscono di interventi di sostegno, i docenti di sostegno fanno pare a pieno titolo del Consiglio di Classe e partecipano alla valutazione finale di tutti gli alunni della classe che fruisce degli interventi di sostegno. Gli allievi BES per i quali il consiglio di classe predispone il Piano Didattico per Obiettivi Minimi, saranno valutati tenendo conto degli obiettivi minimi ivi indicati o globalmente riconducibili alle linee guida e ai programmi ministeriali. Gli allievi BES per i quali il consiglio di classe predispone il Piano Didattico Differenziato, saranno

valutati tenendo conto degli obiettivo specifici ivi descritti e non riconducibili strettamente alle

linee guida e ai programmi ministeriali.

8. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

9. Per gli alunni stranieriinseriti nelle diverse classi, per la valutazione diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno.

VALUTAZIONE DISCIPLINARE ASSENZE ALUNNI

ART.1

Ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.

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ART.2 Il monte ore annuale personalizzato per ciascuno studente è costituito dal contributo orario di tutte le attività didattiche programmate dal consiglio di classe, sia disciplinari che interdisciplinari (uscite didattiche, viaggi d’istruzione, alternanza scuola - lavoro, ecc.) e regolarmente riportate sugli appositi registri.

ART.3 Qualsiasi assenza (sia giustificata che ingiustificata) effettuata durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini dell’inclusione o esclusione dallo scrutinio finale.

ART.4 Sono previste le seguenti deroghe in caso di superamento del tetto di cui all’ art.1 del presente regolamento: a) ASSENZE PER GRAVI MOTIVI DI SALUTE: • Le assenze per motivi di salute superiori o uguale a 7 gg; • Ricoveri ospedalieri e/o day hospital presso strutture pubbliche o convenzionate. b) ASSENZE PER GRAVI MOTIVI PERSONALI E/O DI FAMIGLIA, A TITOLO DI ESEMPIO: • Gravi patologie dei genitori; • Lutti di parenti entro il secondo grado; • Separazione dei genitori; • Affidamento ai servizi sociali. c) ASSENZE PER SCIOPERO DEI MEZZI PUBBLICI DI TRASPORTO E/O CAUSE DI FORZA MAGGIORE

ART.5 Le assenze di cui all’art. 4 ai fini della loro inclusione nella deroga prevista, dovranno essere documentate come segue: a) Gravi motivi di salute: certificazione medica rilasciata da struttura pubblica o da medico ad essa convenzionato; b) Gravi motivi personali e/o di famiglia: dovranno essere debitamente motivate e/o documentate; c) Assenze per sciopero dei mezzi pubblici e/o cause di forza maggiore: certificazione relativa all’uso dei mezzi pubblici interessati allo sciopero ed eventuale copia dell’indizione dello sciopero o altra documentazione relativa alla causa di forza maggiore.

ART. 6 Le deroghe di cui all’art. 4 vengono fatte valere a condizione che le assenze complessive non pregiudichino, a giudizio insindacabile del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione stessa e che comunque non superino in totale il 35 % dell’orario annuale personalizzato.

ART. 7 Nel caso in cui, per causa di malattia, gli alunni dovessero permanere in ospedale o in altri luoghi di cura, i periodi, anche non continuativi durante i quali seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza o che seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi di cura, non sono considerati ordinarie assenze, ma rientrano a pieno titolo nel tempo scuola, come si evince dall'art. 11 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Riferimenti legislativi: D.M. 139/07 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo d’istruzione”; L. 169/08 art 2 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università; D.P.R. 249/98 Statuto delle studentesse e degli studenti in riferimento come modificato dal D.P.R.

235/07; Nota del M.I.U.R. del 31 luglio 2008 – modifiche e integrazioni Statuto studentesse e studenti; D.M. del M.I.U.R. n.5 del 16 gennaio 2009 avente come oggetto la valutazione del comportamento

degli Studenti;

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C. M. del M.I.U.R. n.10 del 23 gennaio 2009 avente come oggetto “Valutazione degli apprendimenti e del comportamento”;

Direttiva del 4 marzo 2009 “Sperimentazione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione”, introdotta dalla legge 169/08;

Schema di regolamento del 13 marzo 2009 “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.169”. 13 marzo 2009;

Regolamento sulla valutazione degli studenti del 28 maggio 2009; Regolamento d’Istituto; Finalità generali e obiettivi generali educativo - formativi del P.O.F., Patto educativo di corresponsabilità. Riferimenti scolastici: osservazioni e note riportate su: registro personale dei docenti registro di classe verbali del consiglio di classe e/o Consiglio di istituto Riferimenti educativo-formativi: - rispetto dei doveri e degli impegni scolastici; - rispetto del ruolo del personale scolastico, del regolamento d’istituto e strutture scolastiche; - partecipazione al dialogo educativo e alle varie attività e/o di progetto; - rapporto/confronto con gli adulti e i compagni; - rispetto di persone, opinioni altrui e diversità; - capacità di motivare posizioni/scelte personali; - comportamento nei diversi contesti; - riconoscimento delle regole e dei valori di cittadinanza e convivenza civile; - infrazioni disciplinari, provvedimenti e sanzioni subiti; - risposta agli interventi di recupero educativo. Lo studente che, alla fine delle lezioni curricolari, denota un profilo, sul piano della condotta, così gravemente e diffusamente precario, è sicuramente nell’impossibilità di affrontare in maniera produttiva gli impegni della classe successiva e quindi, nello scrutinio finale di giugno, è dichiarato non ammesso alla classe successiva.

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ARRICCHIMENTO DELL’OFFERATA FORMATIVA RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONEe PIANO DI MIGLIORAMENTO L’istituto scolastico “Ten. CC. M. Pittoni” intende sviluppare e potenziare il sistema di valutazione della propria istituzione scolastica sulla base dei processi e delle scadenze temporali stabilite. Intende, inoltre, curare la progettazione delle seguenti priorità individuate mediante il RAV, la lettura degli obiettivi di gestione e conduzione e conseguenti obiettivi di processo:

• Migliorare le abilità degli studenti nelle prove standard nazionali • Migliorare i risultati scolastici • Curare e monitorare l’orientamento in entrata, in continuità didattica con la scuola

secondaria di I grado, e in uscita i risultati a distanza. Dal RAV il Gruppo di Autovalutazione ha predisposto il Piano di Miglioramento dell’Istituto. I contenuti del piano triennale dell’offerta formativa hanno una naturale corrispondenza con il PdM. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono, difatti, speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di autovalutazione. Priorità e traguardi

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici Diminuzione dell’abbandono scolastico.

Ridurre la percentuale di insufficienze nello scrutinio finale al 10%.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Migliorare la prestazione e l'impegno per ridurre l'incidenza numerica e la dimensione del gap formativo innalzando i livelli di apprendimento.

Innalzare la media dei risultati dell'istituto rispetto agli standard provinciali/regionali.

Risultati a distanza Necessità di monitorare i risultati formativi a distanza.

Raccolta sistematica e monitoraggio di informazioni sui risultati nei successivi percorsi di studio e di avviamento al lavoro.

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione

Le priorità sono state individuate considerando i più importanti punti di debolezza dell'istituto.

Obiettivi di Processo

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione Attuare, in orario curricolare, attività/esercitazioni sul modello delle prove nazionali in matematica, italiano.

Attuare, in orario extracurricolare come progetto pilota, attività/esercitazioni sul modello delle prove nazionali in matematica.

Realizzare monitoraggi, in ingresso, in itinere e finale, delle risultanze dei percorsi svolti e monitoraggi a breve e lungo termine.

Realizzare prove comuni d'istituto per quadrimestre e per classi parallele.

Continuità e orientamento Realizzare un monitoraggio sui risultati a distanza degli alunni, nel breve e lungo periodo (percorsi di studio e/o inserimento nel mondo lavorativo).

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Individuare un gruppo di lavoro che monitori sistematicamente i risultati degli studenti nell'avviamento al mondo del lavoro (a 1/2 anni di distanza).

Integrare il gruppo di orientamento per creare un raccordo con la scuola secondaria di I grado.

Promuovere un progetto ponte che garantisca la continuità educativa nel passaggio degli studenti da un ordine all'altro di scuola.

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità

Con l'attuazione delle attività proposte nel primo biennio, l'integrazione del gruppo di orientamento per creare un raccordo conla scuola secondaria di I grado, la promozione di un progetto ponte che garantisca la continuità educativa nel passaggio deglistudenti da un ordine all'altro di scuola.

POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAcomma 5 – 7 – 9 – 16

Definizione fabbisogno L’I.P.S.S.E.O.A. “Pittoni” ha come principio fondamentale del suo impegno educativo l’unità del sapere professionale, scientifico ed umanistico, col quale garantisce una formazione culturale e professionale unitaria per un cittadino colto, libero e professionalmente capace. Per tradurre questo in risultati perseguibili e rendicontabili, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 pone gli obiettivi seguenti: Incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale, europeo ed internazionale

Promuovendo interazioni tra scuola, società, impresa Promuovendo spirito di iniziativa e imprenditorialità Perfezionando le lingue comunitarie Potenziando le abilità in italiano e in ambito logico-matematico Partecipando a stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro

Rinnovare l’uso e la qualità dei laboratori in un’ottica di project work attraverso Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione, valorizzazione delle

eccellenze Raccordo, in continuità didattica, con la scuola secondaria di I grado Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa Conferimento di visibilità a tutti i prodotti dell’attività didattica curricolare ed extracurricolare Partecipazione a iniziative promosse da enti del territorio

Organico potenziato È obiettivo dell’I.P.S.S.E.O.A. “Ten. CC. M. Pittoni” proporre iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, che richiedono un organico potenziato per il raggiungimento degli obiettivi formativi seguenti individuati come prioritari.In particolar modo, l’Istituto intende porre la sua attenzione:

1. al miglioramento delle prestazioni alle prove standard nazionali; 2. all’ampliamento dell’offerta formativa inerente le lingue straniere (inserendo il tedesco, come

materia opzionale); 3. all’approfondimento e alla valorizzazione delle competenze di cittadinanza attiva e costituzione; 4. all’applicazione della metodologia CLIL; 5. al dialetto napoletano; 6. alla formazione informatica di base e alle nuove tecnologie.

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Per tale scopo, in base alla circolare MIUR prot. 0030549 del 21/09/2015, il Dirigente Scolastico individua, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della legge 107/2015.

1. Potenziamento umanistico 2. Potenziamento scientifico 3. Potenziamento socio-economico e per la legalità 4. Potenziamento laboratoriale 5. Potenziamento linguistico 6. Potenziamento artistico-musicale 7. Potenziamento motorio

Piano di assegnazione e utilizzo del personale assegnato con l’organico potenziato A.S. 2016/2017 Preso atto delle figure professionali assegnate all’Istituto per l’anno scolastico 2016/2017, i docenti dell’organico potenziato sono assegnati alle seguenti attività disponendo gli elementi organizzativi e gestionali necessari per la realizzazione delle stesse. A019/A046 -DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

docenza nelle classi prime, per 6 ORE settimanali in sostituzione o in copresenza con il docente curricolare, disciplina Diritto ed Economia ;

sportello fisso di recupero o potenziamento 4 ORE.

progetti e convenzioni di alternanza scuola lavoro 2 ORE, su indicazione dei referenti per l’alternanza;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 6 ORE;

realizzazione dei percorsi di recupero di fine anno scolastico tramite flessibilità oraria. A017/A045- DISCIPLINE ECONOMICO-AZIENDALI

Docenza nelle classi prime, per 6 ORE settimanali in sostituzione o in copresenza con il docente curricolare, disciplina economia aziendale ;

sportello fisso di recupero o potenziamento 4 ORE.

progetti e convenzioni di alternanza scuola lavoro 2 ORE, su indicazione dei referenti per l’alternanza;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 6 ORE;

realizzazione dei percorsi di recupero di fine anno scolastico tramite flessibilità oraria. A050/A012-MATERIE LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO

sportello fisso di recupero o potenziamento in seno al Progetto VERSO L’INVALSI 6 ORE;

supporto alla didattica funzionale 12 ORE;

realizzazione dei percorsi di recupero di fine anno scolastico tramite flessibilità oraria. A029/A048- EDUCAZIONE FISICA NEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO

potenziamento settore sportivo (o in educazione all’alimentazione) in compresenza classi prime 10 ORE;

organizzazione dei tornei sportivi 1 ORA;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 7 ORE.

A346/AB24-LINGUA E CIV. STRANIERA (INGLESE)

attività di recupero o potenziamento in compresenza, in orario mattutino 6 ORE;

corsi di lingua straniera per studenti in seno al Progetto TRINITY 4 ORE;

corsi di lingua straniera per docenti in seno al Progetto TRINITY 4 ORE;

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sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 4 ORE;

realizzazione dei percorsi di recupero di fine anno scolastico tramite flessibilità oraria. A076/A066- TRATTAMENTO TESTI

attività di recupero o potenziamento in compresenza 8 ORE;

supporto all’implementazione del laboratorio informatico 2 ORE;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 8 ORE.

A047/A026-MATEMATICA

sostituzione del docente primo collaboratore 9 ORE;

attività di recupero o potenziamento in compresenza 6 ORE;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 3 ORE.

realizzazione dei percorsi di recupero di fine anno scolastico tramite flessibilità oraria. AD03- SOSTEGNO AREA TECNOLOGICA

attività di recupero o potenziamento in compresenza 8 ORE;

sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio 10 ORE.

SCHEDA RIEPILOGATIVA ORGANICO TRIENNALE commi 5 -7 - 14

PREVISIONE A.S. 2016-2017

VECCHIA CLASSE NUOVA CLASSE ORE TOTALI CATTEDRE ORE RESIDUE SOSTEGNO POSTI

A012/A013 A034 45 2 9 AD01 1

A017 A045 93 5 3 AD02 3

A019 A046 82 4 10 AD03 25

A020 A042 9 0 9

A023 A016 22 1 4

A029 A048 98 5 8

A036 A018 12 0 12

A038 A020 22 1 4

A039 A021 0 0 0

A040 A015 17 0 17

A047 A026 165 9 3

A050 A012 303 16 15

A057 A031 102 5 12

A060 A050 36 2 0

A076 A066 6 0 6

A246 AA-24 108 6 0

A346 AB-24 147 8 3

C130 B006 74 4 2

C240 B012 4 0 4

C500 B020 132 7 6

C510 B021 97 5 7

C520 B019 56 3 2

REL 49 2 13

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ORGANICO DI POTENZIAMENTO

VECCHIA CLASSE NUOVA CLASSE POSTI MOTIVAZIONE/PROGETTO

A017 A045 1 catt Cittadinanza attiva e costituzione, parità di genere, violenza, bullismo

A019 A046 3 catt Cittadinanza attiva e costituzione, parità di genere, violenza, bullismo

A346 AB-24 1 catt Certificazioni Trinity - Clil

A050 A012 1 catt Semiesonero 2 collaboratori - INVALSI – dialetto – italiano per stranieri

A047 A026 1 catt INVALSI – Informatica – Nuove Tecnologie

A029 A048 1 catt Progetti sportivi

A076 A066 1 catt Informatica

AD03 1 catt Integrazione

A545 AD-245 1 catt Tedesco come opzionale - Clil

C500 B0206 1 catt Divisione classi numerose

A.T.A

Amministrativo Tecnico Ausiliario

AA DSGA

8 1

AR01 1 CS 14

AR02 1

AR20 5

AR21 2

AR26 1

Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali comma 6

La sede centrale beneficia di una struttura edilizia nuova e adatta ai nuovi criteri di scuola moderna. Le aule sono capienti, con spazi attrezzati e di "compensazione"; tutti i laboratori sono dotati di attrezzature e tecnologie moderne e qualificate. Entrambe le sedi sono raggiungibili con i mezzi delle principali compagnie di trasporto pubblico campano.Gli strumenti in dotazione alla scuola (Lim, pc ed attrezzature di laboratorio, ecc.) risultano ad oggi di soddisfacente qualità ma da implementare. L'Istituto beneficia per la maggior parte di finanziamenti statali, minimo risulta il contributo dei privati. Non sempre gli orari di trasporto sono compatibili con gli orari di tutte le attività didattiche. Scarso risulta l'interesse ed il contributo delle imprese locali. Entrambe le sedi dell’istituto sono dotate di spazi laboratoriali per i quali vengono annualmente individuate figure di coordinamento, che si occupano dell’aggiornamento dei supporti didattici messi a disposizione degli alunni.Tutte le classi hanno la possibilità di accesso ai laboratori, sia in orario curricolare che extracurricolare, in relazione agli obiettivi da raggiungere, anche se importante sarebbe l’implementazione dei sussidi tecnologici per scopi didattici. 5Classe di concorso non assegnata nell’a.s. 2016/2017, ma di cui l’istituto necessita per la piena attuazione del

P.T.O.F.. 6Classe di concorso non assegnata nell’a.s. 2016/2017, ma di cui l’istituto necessita per la piena attuazione del P.T.O.F.

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Presso l’Istituto centrale sono presenti spazi riservati al prestito di testi dal contenuto coerente con la tipologia di scuola, laboratori informatici, di cucina, di pasticceria, di sala e bar; nella sede distaccata vi è un laboratorio informatico ed uno odontotecnico. La gestione del tempo è distribuita sia in orario curricolare (progetti curricolari oltre interventi di recupero, consolidamento e potenziamento), che extracurricolare. La durata delle lezioni e l’articolazione dell' orario scolastico rispondono alle esigenze di apprendimento degli allievi. Manca un locale adibito alla consultazione e lettura di testi per problemi oggettivi di spazio e la palestra nella sede succursale. FORMAZIONE DEL PERSONALE comma 124

Secondo gli attuali riferimenti normativi della L. 107/2015 la formazione dei docenti assume un carattere obbligatorio, permanente e strutturale rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente. In particolare il comma 124 dell’art.1, indica che “le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 Marzo 2013, n. 80”. Inoltre, al comma 12 dell’art.1 della Legge 107 è altresì specificato che il Piano dell’Offerta Formativa Triennale dovrà contenere anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliare. Lo sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e di tutti gli operatori scolastici è una

responsabilità pubblica prioritaria. Infatti, in questa prospettiva si inserisce l’investimento statale di fondi

destinati alla formazione, sia in forma di “carta elettronica” per i singoli docenti (v. DPCM 23 Settembre

2015), sia come risorse per l’organizzazione delle attività formative (art.1, comma 125 L. 107/2015). Mentre

con la prima modalità si intende riconoscere ed incentivare la libera iniziativa dei singoli docenti, con la

seconda si vogliono porre le Istituzioni pubbliche (MIUR, USR, scuole e loro reti) nella condizione di

progettare ed attuare azioni pertinenti ed utili ai vari livelli del sistema educativo.

A tal fine, sarà istituito, con Decreto del Ministro, un Piano Nazionale di Formazione (comma 124 L.

107/2015) quale sede formale degli impegni statali in materia di formazione in servizio.

In relazione a tali indicazioni istituzionali, il Piano Triennale per la Formazione del personale

dell’I.P.S.S.E.O.A. “M. Pittoni” intende:

1. informare e promuovere il personale in servizio sulle principali attività esterne di aggiornamento,

formazione, qualificazione e riqualificazione professionale;

2. progettare ed attivare attività formative interne;

3. promuovere e realizzare reti territoriali di formazione del personale scolastico.

Il PTOF ed il PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE del personale rappresentano i documenti prioritari di pianificazione delle attività volte al miglioramento sistematico dell'attività formativa. Le principali attività formative saranno rivolte a:

Personale docente Corso di formazione BES Corso di formazione DSA Corso di Inglese finalizzato all’acquisizione della certificazione linguistica, richiesto per la

partecipazione ai corsi per l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera con metodologia CLIL.

Corso sulla sicurezza Corso per la certificazione informatica EIPASS Corso sulle metodologie innovative

Personale ATA

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Corso sulla sicurezza Corso di BLSD Corso per la certificazione informatica EIPASS Corso norme igieniche

Inoltre, in riferimento alle linee nazionali di azione formativa, a partire dall’esercizio finanziario 2016,

l’Istituto mirerà alla formazione del personale docente nei seguenti temi strategici:

- le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;

- le competenze linguistiche;

- l’alternanza scuola-lavoro e l’imprenditorialità;

- l’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza globale;

- il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e

comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze

matematiche;

- la valutazione.

Le azioni politiche nazionali, arricchiranno i piani di Istituto, coinvolgendo, attraverso la formazione di figure

strategiche, docenti in grado di accompagnare i colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul

campo, innovazione in aula.

La comunità professionale di ogni scuola, in particolare il Collegio nelle sue diverse articolazioni tecniche, è,

quindi, il contesto per la promozione ed elaborazione delle attività di formazione in servizio.

Infine, gli orientamenti normativi tracciano un nuovo “format” per le attività formative.

Infatti, il Piano Nazionale di Formazione, porrà l’enfasi sull’innovazione dei modelli di formazione. Non si

tratta, infatti, di obbligare i docenti a frequentare per un certo numero di ore corsi di aggiornamento

routinari e basati, essenzialmente, su conferenze, ma di impegnarli in percorsi significativi di sviluppo e

ricerca professionale.

Pertanto, le attività formative dell’Istituto “M. Pittoni” saranno orientate a individuare nella “personale

vocazione” una “sistematica professione”.

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PROGETTI APPROVATI E PROGETTI IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE Nel corso dell’Anno Scolastico 2016-17 sono stati approvati e sono in corsa di realizzazione alcuni Progetti, mentre altri sono in fase di attivazione, dal momento che uno degli obiettivi principali del nostro Istituto è quello di qualificare i propri alunni, portandoli a contatto con il mondo del lavoro sia nel nostro paese che all’estero. Inoltre, attraverso la realizzazione di progetti, è possibile attivare quel percorso di formazione laboratoriale professionalizzante che è alla base dei diversi Indirizzi del nostro istituto.

PROGETTI MIUR APPROVATI E IN CORSO DI REALIZZAZIONE

PROGETTO AREE A RISCHIO Nota Prot. 1598 del 26/02/2016 mediante la quale la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione ha comunicato la sottoscrizione dell’ipotesi di Contratto Collettivo integrativo nazionale per l’a.s. 2015/2016 relativo ai progetti “Aree a rischio” ed “Aree a forte processo immigratorio

Art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009 – Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica. A.S. 2015/2016

TITOLO LA CUCINA DIETETICA E PER

CELIACI

PROGETTI PON APPROVATI ED IN CORSO DI REALIZZAZIONE

BANDO n. 9035 DEL 13/07/2015 –FESR- REALIZZAZIONE/AMPLIAMENTO RETE LAN-WLAN 10.8.1.A DOTAZIONI TECNOLOGICHE E AMBIENTI MULTIMEDIALI

10.8.1.A2 AMPLIAMENTO O ADEGUAMENTO DELL’INFRASTRUTTURA E DEI PUNTI DI ACCESSO ALLA RETE LAN/WLAN, CON POTENZIAMENTO DEL CABLAGGIO FISICO ED AGGIUNTA DI NUOVI APPARATI

TITOLO CLASSE IN RETE

BANDO n. 12810 DEL 15/10/2015 –FESR- REALIZZAZIONE AMBIENTI DIGITALI 10.8 – DIFFUSIONE DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA NEL MONDO DELLA SCUOLA E DELLA FORMAZIONE E ADOZIONE DI APPROCCI DIDATTICI INNOVATIVI

PON-FESR 2014-2020 Realizzazione Ambienti Multimediali, Azione 10.8.1.A3

TITOLO CLASSE 2.0

PROGETTO POR APPROVATO

AVVISO PUBBLICO “PROGRAMMA SCUOLA VIVA” Delibera Regionale n. 204 del 10/05/2016 (B.U.R.C. n. 31 del 16/05/2016)

P.O.R. – Campania FSE 2014/2020 Obiettivo tematico 10 – Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente. Priorità di investimento 10 – Ridurre e prevenire l’abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all’istruzione

TITOLO INSIEME…… SPORT E

COMUNITÀ PER MIGLIORARE LA QUALITÀ

DELLA VITA

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prescolare, proimaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione. Obiettivo specifico 12 – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica formativa (RA 10.1). Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extra-scolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza. Azione 10.1.5 “Stage (anche transnazionali), laboratori, metodologie di alternanza scuola-lavoro per migliorare le transizioni istruzione/formazione/lavoro”. AMMINISTRAZIONI Azione 10.1.6 – “Azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi”.

PROGETTO PON IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE

Fondi strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020. AVVISO PUBBLICO prot. N. 10682 del 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico, soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”. Asse 1 – Istruzione Fondo Sociale Europeo (FSE).

PON-FSE 2014/2020 Obiettivo specifico 10.1 – Riduzione del fallimento precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extra-scolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza, ecc.).

TITOLO SMART SCHOOL SYSTEM

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PROGETTO IFTS IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE

Decreto Dirigenziale n. 248 del 13/07/ 2016. AVVISO PUBBLICO per la presentazione di proposte progettuali relative a percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).

Programma Operativo regionale FSE 2014/2020. Asse prioritario III “Istruzione e Formazione” OT 10 – OS 15 (RA 10.6) – Azioni 10.6.2 e 10.6.6.

Filiera Produttiva di Riferimento: TURISMO E BENI CULTURALI (AGROALIMENTARE). Ambito area tecnologica: 5.1 Specializzazioni IFTS di riferimento: 1. Tecniche di progettazione e realizzazione di processi artigianali e di trasformazione agroalimentare con produzioni tipiche del territorio e della tradizione enogastronomica.

PROGETTI PNSD IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE

AVVISO PUBBLICO per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale – Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). MIUR.AOODGEFID.REGISTROUFFICIALE (U). 0007767.13/05/2016.

PNSD: Biblioteche scolastiche innovative, centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale.

BIBLIOTECHE SCOLASTICHE INNOVATIVE

AVVISO PUBBLICO per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali dei curricoli digitali per lo sviluppo delle competenze digitali del PSDN. MIUR.AOODGEFID.REGISTROUFFICIALE (U).0011080.23/09/2016.

PNSD: Curricoli Digitali. Creare, sperimentare e mettere a disposizione di tutte le scuole nuovi Curricoli Didattici innovativi, strutturati, aperti e in grado di coinvolgere la comunità scolastica allargata.

FARE IMPRESA NEL DIGITALE

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PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARIa.s. 2016-2017 Per l’a.s. 2016-2017 il Collegio docenti ha approvato l’attivazione dei seguenti Progetti Scolastici:

PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Rassegna nazionale enogastronomica "A. Esposito Ferraioli" Prof. Pastore A.

Staffetta di scrittura creativa (BIMED): Prof.ssa Simeone

Motivazione al successo scolastico Prof.ssa Angrisani

Progetto “Pegaso” Prof. Amarante

Piantare, coltivare, condividere: dal seme della terra al seme dell’integrazione Prof.ssa Behar

Verso L’INVALSI Prof. Di Filippo

Certificazione in lingua inglese (Trinity) per docenti ed alunni Prof.ssa D'Amato

Guida sicura ASL

Dalle Aule Parlamentari alle aule di scuola (I e II) Un giorno in Senato (II, III e IV) A scuola di open-coesione (II, III e IV)

Prof.ssa Simeone

Progetti "Vivi" di Libera Prof.ssa Simeone

Orientamento in ingresso Prof.ssa Behar

Pensieri e Parole (biennio) Prof.ssa Behar

Per l'@ppunto Prof.ssa Behar

Matematica con bit, byte, ecc. Prof.ssa Behar

Io entro in Europa Prof.ssa Behar

Educatore Alimentare Progetto "Accoglienza" Prof.ssa Ferraioli

Sport Comunichiamo: Italiano L2 Prof. Baselice

EIPASS per docenti ed alunni BIMED

Conoscere se stessi per conoscere il mondo Prof.ssa Rossi

Arte Bianca e non solo

Pasticceria e Gelato

Progetto snack Sig. Granato

Progetti portati a termine e risultati ottenuti Tutte le iniziative progettuali dello scorso anno sono state realizzate con successo e alcune sono ripresentate in questo anno scolastico o proseguono il loro svolgimento. Nella definizione dei progetti svolti, come per quelli di nuova approvazione, si è cercato di portare avanti una rigorosa politica di valorizzazione delle risorse umane e professionali riferendosi alla motivazione ed ispirandosi alla logica della qualità. Altre iniziative da sviluppare nel triennio 2016/2019

tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107) attività per assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni

ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle

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tematiche indicate nell’art.5, comma 2 del decreto legge 14 agosto 2013, n.93. (comma 16 della legge 107)

percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (comma 29 della legge 107). Tali attività e progetti di orientamento devono essere sviluppati con modalità idonee a sostenere eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (comma 32 della legge 107)

prosecuzione dei progetti chiave in rispondenza alle priorità evidenziate nel RAV Il tutto è svolto nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. AZIONI DI MIGLIORAMENTO Uni-EN ISO 9004:2009 “Ogni progetto pedagogico richiede uno specifico modello organizzativo”7. Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza di un’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di porre le loro capacità al servizio dell’organizzazione. Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi, mirati a determinati obiettivi, migliora l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione. Il miglioramento continuo dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione. Le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati ed informazioni. Lo sviluppo del Manuale per la Qualità sono state coordinate dal Polo Qualità di Napoli che si qualifica, tra l'altro, per i seguenti percorsi di ricerca-azione:

1. Manuale della Qualità; 2. Qualità d'aula; 3. La Qualità dell'integrazione scolastica.

In relazione a tali orientamenti, tutte le attività di miglioramento dell’Istituto I.P.S.S.E.O.A. “M. Pittoni” tendono alla qualità della formazione, termine ormai preferito a quello più etico-metafisico di “educazione”, che implica l'individuazione, valutazione e certificazione della:

1. qualità pedagogica, del percorso di formazione che pone la persona al centro dell'attenzione

educativa;

2. qualità didattica, coerente con i presupposti della qualità pedagogica, si fonda su tre

caratteristiche precise: l'orientamento alle competenze, l'apprendere attraverso il “fare” e la

pluralità dei contesti di apprendimento.

3. qualità dei risultati in ambito pedagogico-didattico, attraverso lo sviluppo di buone prassi

valutative che aiutano gli allievi a prendere coscienza del raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento, dei miglioramenti compiuti, delle risorse attivate e delle difficoltà incontrate;

4. qualità dei risultati in ambito organizzativo, per verificare il raggiungimento degli obiettivi,

rivedere le strategie e pianificare le attività attraverso la valutazione e l'autovalutazione dei

diversi soggetti coinvolti;

5. qualità dell'organizzazione, per considerare le istituzioni Scolastiche “luoghi di apprendimento”

e “Comunità educative”, organizzate in modo da favorire la partecipazione e l'iniziativa di tutte

le parti interessate;

6. qualità del processo, consente di riflettere sulle modalità attuative dell'azione didattica e/o organizzativa.

7 Cfr., F. Larocca, Nei frammenti l’intero, Franco Angeli, Milano, 2003.

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Per l’attuazione del Sistema Qualità i principali documenti oggetto di elaborazione sono: 1. Manuale della Qualità; 2. Procedure del sistema di gestione per la Qualità; 3. Moduli del sistema di gestione per la Qualità.

Manuale della Qualità Questo documento assolve alla necessità di presentare l’Istituto, descrivere gli obiettivi di qualità perseguiti, individuare e descrivere i processi operativi soprattutto quelli collegati all’erogazione della formazione.

Procedure del sistema di gestione per la Qualità Le intestazioni delle procedure sono identificate almeno da una sigla, dal titolo e dallo stato di revisione (revnn) e dal n.dipagg.. Le procedure descrivono in dettaglio le attività gestionali necessarie per soddisfare la corretta operatività dei singoli processi. Le procedure, inoltre, possono essere accompagnate da Istruzioni Operative che esplicitano, ad un livello di ulteriore dettaglio, l’operatività collegata al processo

Moduli del sistema di gestione per la Qualità La modulistica è identificata dal codice, così come indicato al punto identificazione, che richiama la procedura di riferimento. Ogni modulo, inoltre, riporta lo stato di revisione e la relativa data. Durante l’a.s. 2014-2015 è stato approvato dal Polo Qualità di Napoli il Manuale della Qualità I.P.S.S.E.O.A. “Ten. C.C. M. Pittoni”. Nell’anno scolastico in corso,e nel triennio a seguire, si intendono attuare le azioni di miglioramento dei servizi e processi scolastici secondo modalità e requisiti indicati nel Manuale della Qualità. MONITORAGGIO POST-DIPLOMA A partire da questo anno scolastico sarà realizzato un monitoraggio che verifichi la effettiva scelta ed i risultati ottenuti dagli ex-studenti dell’istituto. Si tratta dell'indagine sul percorso formativo e lavorativo compiuto dai diplomati dopo il conseguimento del titolo. La rilevazioneriguarderài diplomati del 2015 indagati ad un anno dal termine degli studi. Inoltre, il monitoraggio sarà effettuato somministrando questionari agli alunni dell’ultima classe al fine di

attivare percorsi di orientamento mirati al proseguimento degli studi o alla scelta lavorativa. Sarà rilevato il

successo post-diploma attraverso contatti e rilevamenti. Saranno proposti incontri ed eventi tra diplomati e

laureati usciti dal nostro Istituto per motivare gli alunni in corso.

EIPASScommi 56; 59

Il nostro Istituto è stato accreditato come Ei-Center Academy EIPASS® ossia come sede d’esame autorizzata al rilascio dei percorsi di certificazione informatica EIPASS. EIPASS è l’acronimo di EuropeanInformatics Passport (Passaporto Europeo di Informatica), il programma internazionale di certificazione informatica erogato in esclusiva da CERTIPASS in tutto il mondo. Il programma EIPASS, per ciascun profilo di certificazione, si basa su documenti e procedure standard concordate a livello comunitario. La certificazione EIPASS è riconosciuta come credito formativo nell’ambito scolastico ed accademico ed è valida come “attestato di addestramento professionale” ai sensi del D.M. 59 del 26 giugno 2008 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca: vale, quindi, come punteggio in bandi, concorsi e graduatorie. I nostri alunni possono, dietro pagamento di una modica cifra, frequentare il corso e sostenere in sede l’esame per il conseguimento della certificazione informatica EIPASS.

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALEcommi 56; 58; 59 La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi:

• di sviluppo delle competenzedigitali degli studenti,

• dipotenziamentodeglistrumentididatticilaboratorialinecessariamigliorarelaformazione ei processi di innovazione delleistituzioni scolastiche,

• di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenzaela condivisionedi dati,

• di formazione dei docenti perl’innovazione didatticaelo sviluppo della culturadigitale, • di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione,

• di potenziamento delle infrastrutturedi rete,

• di valorizzazione dellemigliori esperienzenazionali,

• di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusionedi materiali didattici ancheprodotti autonomamente dallescuole.

Sitrattadiun’opportunitàdi innovare la scuola, adeguando nonsolo le strutture e le dotazioni

tecnologiche a disposizione degli insegnantie dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie

didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

L’ANIMATORE DIGITALE

L’Animatore Digitale è un docente esperto che,i individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto avrà il

compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF

triennale ele attività del Piano Nazionale Scuola Digitale.

L’AnimatoreDigitale sarà formato in modo specifico affinché possa (rif.Prot. n° 17791 del 19/11/2015)

“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione

didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola

digitale”.

Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola; il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26. Il Dirigente Scolastico ha individuato e nominato come Animatore Digitale la prof.ssa Lucia Landi. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio

quelleorganizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTODELLACOMUNITA’SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo

degli studenti nell’organizzazione di workshop e altreattività, anche strutturate, su i temi del PNSD, anche

attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una

cultura digitale condivisa.

CREAZIONEDISOLUZIONIINNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cuila

scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre

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scuole; un laboratorio di coding per tutti glis tudenti), coerenti conl’analisi dei fabbisogni della scuola

stessa, anche in sinergia conattività di assistenza tecnica condottada altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione#28), in qualità di Animatore Digitaledell’Istituto, la

Prof.ssa Landi presenta il proprio piano di intervento:

PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19

Ambito A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

Formazione interna

● Pubblicizzazione e socializzazione delle

finalità del PNSD con il corpo docente.

● Somministrazione di un questionario

aidocenti perla rilevazione dei bisogni

formativi.

● Creazione di uno spazio sul sito scolastico

dedicatoal PNSD ed alle relativeattività

realizzatenella scuola.

● Partecipazione alla formazione

specifica per Animatore Digitale.

● Partecipazione alla rete territoriale

e Nazionale Animatori Digitali.

● Potenziamento ed ampliamentodibuone

pratiche realizzatenell’Istituto(BLOG di

classe,metodologiaTEAL).

● Utilizzo del registro elettronico.

● Formazione perunmigliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei testi in

adozione

● Formazione perl’uso di softwareperla Lim.

● Formazione baseperl’uso degli strumenti

digitali da utilizzarenella didattica.

● La sicurezza ela privacy in rete

● Azione di segnalazione di

eventi /opportunitàformative in

ambitodigitale.

● Partecipazione abandi

nazionali,europeied internazionali.

Monitoraggioattività e rilevazione del livello di

competenze digitali acquisite.

● Partecipazione alla rete territoriale e

Nazionale Animatori Digitali.

● Somministrazione di un questionario

aidocenti per la rilevazione dei bisogni

formativi

● Migliore Formazione perl’uso degli

strumentidigitali da utilizzarenella

didattica.

● Sperimentazione e diffusione

dimetodologiee processidididattica attiva

e collaborativa.

● Uso del codingnella didattica. Sostegnoai

docenti perlo sviluppo e la diffusione del

pensiero computazionale.

● Formazione sulle tematiche

della cittadinanza digitale.

● Creazione di e-portfolida partedei

docenti (cfr. azione #10 del PNSD)

● Sperimentazione di percorsi

didattici basati sull’utilizzo di

dispositivi individuali (BYOD).

● Segnalazione di eventi /

opportunitàformative in ambito

digitale.

● Partecipazione abandi

nazionali,europeied internazionali.

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Coinvolgimentodella comunità

scolastica

● Creazione di uno spazio sul sito scolastico

dedicatoal PNSD ed alle relative attività

realizzatenella scuola.

● Eventi aperti alterritorio,con

particolareriferimentoai genitori e agli

alunnisuitemi del PNSD (cittadinanza

digitale,sicurezza,uso dei

socialnetwork,educazione ai

media,cyberbullismo )

● Eventi aperti alterritorio, con

particolareriferimento aigenitori eagli

alunnisui temi delPNSD ( cittadinanza

digitale, sicurezza,uso dei social

network,educazione ai

media,cyberbullismo )

● Realizzazione di una comunitàanche

on line confamiglie eterritorio,

attraversoservizi digitali che

potenzino il ruolo del sito web della

scuola e favoriscano il processo di

dematerializzazione del dialogo

scuola-famiglia in modalità sincrona e

asincrona.

● Partecipazione a Generazioni Connesse sui

temi della cittadinanza Digitale

● Partecipazione a progetti ed eventi

nazionali ed internazionali eTwinning o

Erasmus+

● Coordinamento con lo staff di direzione e le

altre figure di sistema.

● Creazione e coordinamento di una

Commissione per l’Innovazione

● Coordinamento e supporto delle

Associazioni, Aziende di settore e rete di

stakeolders.

..

● Coordinamento con lo staff di

direzione e le altre figure di sistema

Creazione di soluzioni innovative

● Integrazione, ampliamento e utilizzo della

rete wi-fi di Istituto mediante la

partecipazione all’azione #2 del PNSD con

attuazione del progetto PON. Revisione e

utilizzo degli ambienti di apprendimento

digitali creati mediante la partecipazione

all’azione #4 del PNSD con attuazione del

Progetto PON:

● Completamento WiFI d’Istituto

● Realizzazione di Ambienti Digitali Azione #4

● Stimolare e diffondere la didattica

project-based.

● Sviluppo e diffusione di soluzioni per

rendere un ambiente digitale con

metodologie innovative e sostenibili

(economicamente ed

energeticamente).

Sperimentazione di nuove

metodologie nella didattica:

BYOD, webquest,classe

capovolta,eTwinning

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.

● Diffusione della didattica project-

based

● Educazione ai media eai socialnetwork;utilizzo

dei socialnella didatticatramite adesione

aprogetti specificie peer-education..

● Ricerca,selezione,

organizzazione di

informazioni.

● La cittadinanza digitale

● Creazione di aule 2.0

Biblioteche scolasticheinnovative, centri

di informazione e documentazione anche

in ambito digitale, se la candidatura verrà

successivamente accettata dal MIUR,

Azioni #24

● Curriculi digitali: Creare, sperimentare e mettere a disposizione di tutte le scuole nuovi Curricoli Didattici innovativi, strutturati, aperti e in grado di coinvolgere la comunità scolastica allargata, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR, Azioni #15

● Cittadinanza digitale.

● Costruire curricolaverticali perle

competenze digitali,

soprattuttotrasversali o calati nelle

discipline.

● Autorevolezza e qualità

dell’informazione.

● Creazione di aule 2.0