DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge...

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CO P IA TRATTA DAL S ITO UFF ICIALE DELLA G.U.R.S. NON VALIDA P ER LA COMM ERC IALIZZAZIONE REPUBBLICA ITALIANA Anno 69° - Numero 14 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2-E, 90141 PALERMO INFORMAZIONI TEL. 091/7074930-928-804 - ABBONAMENTI TEL. 091/7074925-931-932 - INSERZIONI TEL. 091/7074936-940 - FAX 091/7074927 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) [email protected] SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI’ PARTE PRIMA Palermo - Venerdì, 3 aprile 2015 Sped. in a.p., comma 20/c, art. 2, l. n. 662/96 - Filiale di Palermo SOMMARIO La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (Parte prima per intero e i contenuti più rilevanti degli altri due fascicoli per estratto) è consultabile presso il sito Internet: http://gurs.regione.sicilia.it accessibile anche dal sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO PRESIDENZIALE 16 aprile 2014. Approvazione del 1° aggiornamento parziale del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Verdura (061) e area territoriale tra il bacino del fiume Magazzolo e il bacino del fiume Verdura (061A), relativo a territori comunali della provincia di Agrigento e della provincia di Palermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 DECRETO PRESIDENZIALE 18 marzo 2015. Approvazione delle linee guida Protocollo di accet- tazione e gestione dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 DECRETO PRESIDENZIALE 24 marzo 2015. Istituzione della Commissione regionale per i proce- dimenti referendari e di iniziativa legislativa della XVI legislatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 DECRETI ASSESSORIALI Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea DECRETO 25 febbraio 2015. Revoca del decreto 16 febbraio 2012, concernente affidamento di una zona cinologica stabile sita nel terri- torio del comune di Ficarra . . . . . . . . . . . pag. 10 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Agrigento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Caltanissetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Catania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Enna. . pag. 16 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Messina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Palermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Ragusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20 DECRETO 25 febbraio 2015. Nomina della commissione di esami di abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Siracusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22

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REPUBBLICA ITALIANAAnno 69° - Numero 14

GAZZET TA UFFICIALEDELLA REGIONE SICILIANA

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2-E, 90141 PALERMOINFORMAZIONI TEL. 091/7074930-928-804 - ABBONAMENTI TEL. 091/7074925-931-932 - INSERZIONI TEL. 091/7074936-940 - FAX 091/7074927

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SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI’PARTE PRIMA Palermo - Venerdì, 3 aprile 2015 Sped. in a.p., comma 20/c, art. 2,

l. n. 662/96 - Filiale di Palermo

S O M M A R I O

La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (Parte prima per intero e i contenuti più rilevanti degli altri due fascicoli per estratto)è consultabile presso il sito Internet: http://gurs.regione.sicilia.it accessibile anche dal sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO PRESIDENZIALE 16 aprile 2014.

Approvazione del 1° aggiornamento parziale delpiano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico(PAI) del bacino idrografico del fiume Verdura (061) earea territoriale tra il bacino del fiume Magazzolo e ilbacino del fiume Verdura (061A), relativo a territoricomunali della provincia di Agrigento e della provinciadi Palermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4

DECRETO PRESIDENZIALE 18 marzo 2015.

Approvazione delle linee guida Protocollo di accet-tazione e gestione dei rottami metallici ferrosi e nonferrosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4

DECRETO PRESIDENZIALE 24 marzo 2015.

Istituzione della Commissione regionale per i proce-dimenti referendari e di iniziativa legislativa della XVIlegislatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10

DECRETI ASSESSORIALI

Assessorato dell’agricoltura,dello sviluppo rurale

e della pesca mediterranea

DECRETO 25 febbraio 2015.

Revoca del decreto 16 febbraio 2012, concernenteaffidamento di una zona cinologica stabile sita nel terri-torio del comune di Ficarra . . . . . . . . . . . pag. 10

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Agrigento

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Caltanissetta

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Catania

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Enna. . pag. 16

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Messina

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Palermo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Ragusa

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Siracusa

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22

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2 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Trapani

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 24

DECRETO 27 febbraio 2015.

Autorizzazione alla cattura e successivo rilascio di n. 12esemplari di cicogna bianca a scopo scientifico nel territo-rio delle province di Caltanissetta e Catania . . pag. 25

DECRETO 13 marzo 2015.

Elenchi regionali degli operatori agrituristici autoriz-zati e delle aziende e fattorie didattiche accreditate,aggiornati al 31 dicembre 2014 . . . . . . . . . pag. 26

Assessorato delle attività produttive

DECRETO 17 febbraio 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della cooperativaAcqua Speciosa, con sede in Giardini Naxos, e nominadel commissario liquidatore. . . . . . . . . . . pag. 56

DECRETO 25 febbraio 2015.

Sostituzione del commissario liquidatore della coo-perativa S. Pietro, con sede in Sortino. . . . . pag. 56

DECRETO 10 marzo 2015.

Annullamento del decreto 3 febbraio 2015, concer-nente liquidazione coatta amministrativa della cooperati-va Sacro Cuore, con sede in Acireale, e nomina del com-missario liquidatore . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57

Assessorato dell’economia

DECRETO 18 febbraio 2015.

Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle pre-visioni di cassa per l’esercizio finanziario 2015. . pag. 57

DECRETO 23 febbraio 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 59

DECRETO 2 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 60

DECRETO 2 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 62

DECRETO 3 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della regione e al quadrodelle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 63

DECRETO 10 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65

Assessorato della salute

DECRETO 2 marzo 2015.

Accreditamento istituzionale della struttura di medi-cina di laboratorio aggregata denominata “LaboratoriAnalisi Salvo s.r.l.”, con sede nel comune di Mazara delVallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 66

DECRETO 20 marzo 2015.

Modifica del tavolo tecnico per l’individuazione dipercorsi prescrittivi appropriati . . . . . . . . pag. 68

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:

Nomina del direttore generale dell’I.R.C.C.S. - CentroNeurolesi “Bonino Pulejo” di Messina . . . . . . pag. 69

Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea:

Provvedimenti concernenti riconoscimento quali acqui-rente di latte bovino ad alcune ditte. . . . . . . . pag. 69

Nomina del commissario straordinario della Stazioneconsorziale sperimentale di granicoltura per la Sicilia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69

Assessorato delle attività produttive:

Provvedimenti concernenti sostituzione di commissariliquidatori di società cooperative, con sede in Marsala. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69

Nomina del commissario ad acta dell’Ente autonomoportuale di Messina. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69

Assessorato delle autonomie locali e della funzione pub-blica:

Sospensione delle attività del Centro di formazione per lapolizia municipale . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69

Assessorato dell’economia:

Provvedimenti concernenti conferma della revoca diautorizzazioni a tabaccai per la riscossione delle tasse auto-mobilistiche nella Regione siciliana . . . . . . . . pag. 69

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Provvedimenti concernenti conferma della nuova attiva-zione di tabaccai autorizzati alla riscossione delle tasse auto-mobilistiche nella Regione siciliana . . . . . . . . pag. 70

Conferma del cambio di titolarità di un tabaccaio auto-rizzato alla riscossione delle tasse automobilistiche nellaRegione siciliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70

Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità:

Integrazione del decreto 26 ottobre 2007 intestato alladitta Ecobeach s.r.l., con sede legale in Giardini Naxos. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70

Autorizzazione al comune di Noto per lo scarico di acquereflue depurate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70

Diniego alla società Acquaenna S.c.p.A. dell’autorizzazio-ne allo scarico per l’impianto di depurazione di Nissoria fra-zione di Enna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Decadenza della ditta Versace Antonino, con sede inCaprileone, dal diritto di coltivazione del giacimento dellaconcessione mineraria per acque minerali denominata“Settefonti”, in territorio del comune di Alcara Li Fusi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Assessorato delle infrastrutture e della mobilità:

Imputazione di alcuni lavori realizzati nell’Universitàdegli studi di Catania al P.O. FESR 2007/2013, obiettivo ope-rativo 6.1.1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Aggiornamento del limite massimo di reddito per l’asse-gnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, per l’an-no 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Determinazione, per l’anno 2015, della quota a) previstadalla legge 8 agosto 1997, n. 513 da destinare agli enti pro-prietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnatialle categorie A, B e C . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Provvedimenti concernenti proroga dell’incarico conferi-to ai commissari ad acta presso gli Istituti autonomi per lecase popolari di Ragusa, Trapani, Agrigento e Palermo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Linee guida per la gestione delle risorse finanziarie daassegnare ai comuni siciliani per contributi ai morosi incol-pevoli di cui alla legge 28 ottobre 2013, n. 124 . . pag. 71

Assessorato dell’istruzione e della formazione professio-nale:

Avviso pubblico “Interventi integrati per il successo sco-lastico e per l’assolvimento del diritto - dovere dell’istruzionee alla formazione - azione A” finanziato con D.D.G. n. 4020del 27 ottobre 2010. Rettifica della denominazione delle isti-tuzioni scolastiche . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 73

Approvazione definitiva della graduatoria dei progettipresentati a valere sull’“Avviso per il reinserimento in percor-si di istruzione e formazione professionale - annualità 2014-2015”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 73

Assessorato della salute:

Provvedimenti concernenti voltura di riconoscimentiattribuiti ad alcune ditte . . . . . . . . . . . . . . pag. 73

Sostituzione di un componente del Collegio straordinariodell’ASP di Catania . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 74

Autorizzazione al legale rappresentate della ditta DeLorenzo Sergio, con sede in San Pier Niceto, alla distribuzio-ne all’ingrosso di specialità medicinali per uso umano

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 74

Rettifica del decreto 12 febbraio 2015, concernentegraduatorie regionali definitive di medicina generale rela-tive ai settori di assistenza primaria, continuità assisten-ziale ed emergenza sanitaria territoriale, valide per l’anno2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 74

Assessorato del territorio e dell’ambiente:

Nomina del commissario ad acta presso il comune diMirto per la definizione degli adempimenti necessari alla tra-smissione al consiglio comunale degli atti per l’adozione delpiano regolatore generale, del regolamento edilizio ed even-tuali prescrizioni esecutive . . . . . . . . . . . . . pag. 74

Conferma dell’incarico conferito al commissario ad actapresso il comune di Mirto . . . . . . . . . . . . . pag. 74

CIRCOLARI

Assessorato della famiglia,delle politiche sociali e del lavoro

CIRCOLARE 16 marzo 2015, n. 4.

Revisione dell’albo regionale delle istituzioni assi-stenziali - Art. 26, 4° comma, della legge regionale 9 mag-gio 1986, n. 22. Anno 2015. . . . . . . . . . . . pag. 74

Assessorato del turismo,dello sport e dello spettacolo

CIRCOLARE 19 marzo 2015.

Legge regionale n. 8 del 3 maggio 2004 - Professioni diguida turistica e di accompagnatore turistico - Art. 11 atti-vità di vigilanza e sanzioni amministrative . . pag. 75

SUPPLEMENTO ORDINARIO

Assessorato dell’economia

CIRCOLARE 6 febbraio 2015, n. 5.

Quadro di classificazione delle entrate della Regionesiciliana per l’anno finanziario 2015 - Armonizzazionedei sistemi contabili e degli schemi di bilancio - Decretolegislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificheed integrazioni: gestione della entrata ed esercizio prov-visorio.

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4 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

DECRETO PRESIDENZIALE 16 aprile 2014.Approvazione del 1° aggiornamento parziale del piano

stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) del baci-no idrografico del fiume Verdura (061) e area territoriale trail bacino del fiume Magazzolo e il bacino del fiume Verdura(061A), relativo a territori comunali della provincia di Agri-gento e della provincia di Palermo.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Viste le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10

aprile 1978, n. 2;Vista la legge 18 maggio 1984, n. 183 e successive

modifiche ed integrazioni;Visto il D.L. 11 giugno 1998, n. 180, convertito con

modifiche in legge 3 agosto 1998, n. 267;Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con

modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226;Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

aggiornamenti, con il quale è stato adottato il Piano stra-ordinario per l’assetto idrogeologico;

Visto il D.L. 12 ottobre 2000, n. 279, recante interventiurgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato,convertito con modifiche dalla legge 11 dicembre 2000,n. 365;

Vista la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, ed in par-ticolare l’art. 130 “Piano stralcio di bacino”, comma 2, ilquale prevede che “Il piano di bacino è adottato, su propo-sta dell’“Assessorato regionale del territorio e dell’ambien-te, con decreto del Presidente della Regione previa delibe-ra della Giunta”;

Visto il D.P. n. 276/Serv. V S.G. del 2 luglio 2007 rela-tivo al “Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico(PAI) del bacino idrografico del fiume Verdura ed area trail fiume Verdura e il fiume Magazzolo che interessa il ter-ritorio dei comuni di: Bivona, Burgio, Calamonaci,Caltabellotta, Lucca Sicula, Ribera, Sambuca di Sicilia,Sciacca, S. Stefano Quisquina e Villafranca Sicula rica-denti nella provincia di Agrigento; Bisaquino, Castronovodi Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone,Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi ricadenti nella provin-cia di Palermo”, previa deliberazione n. 190 del 31 maggio2007 della Giunta regionale;

Vista la deliberazione n. 197 del 3 giugno 2013 dellaGiunta regionale, con la quale, su proposta dell’Assesso-rato regionale del territorio e dell’ambiente - giusta la notaprot. n. 23677 del 22 maggio 2013 con relativi allegati - èstato approvato il “1° aggiornamento ‘Parziale’ del Pianostralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) - bacinoidrografico del fiume Verdura (061) ed area territoriale trail bacino del fiume Magazzolo ed il bacino del fiumeVerdura (061A)”, a condizione che siano posti vincoli piùrestrittivi ed un maggiore riconoscimento dell’elevazionedel rischio ai fini della salvaguardia e tutela del territorio;

Ritenuto di dover procedere, in conformità, all’adozio-ne del prescritto provvedimento presidenziale;

Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:

Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato aisensi dell’art. 130, comma 2, della legge regionale 3 mag-gio 2001, n. 6, il “1° aggiornamento ‘parziale’ del piano

stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) - bacinoidrografico del fiume Verdura (061) ed area territoriale trail bacino del fiume Magazzolo ed il bacino del fiumeVerdura (061A)”, di cui alla deliberazione della Giuntaregionale n. 197 del 3 giugno 2013.

Fanno parte integrante del piano:– relazione del 1° aggiornamento ‘parziale’ del piano

stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) delbacino idrografico del fiume Verdura (061) ed area territo-riale tra il bacino del fiume Magazzolo ed il bacino delfiume Verdura (061A);

– carte tematiche in scala 1:10.000 che sostituisconole corrispondenti carte tematiche del P.A.I. del bacinoidrogafico del fiume Verdura (061) ed area territoriale trail bacino del fiume Magazzolo ed il bacino del fiumeVerdura (061A), ovvero:

– n. 9 carta dei dissesti (tav.le nn. 06, 08, 09, 19, 20, 21,22, 23 e 25);

– n. 9 carte della pericolosità e del rischio geomorfo-logico (tav.le nn. 06, 08, 09, 19, 20, 21, 22, 23 e 25);

– verbale della riunione del 28 febbraio 2013.

Art. 2

Il piano di cui al precedente articolo 1, unitamente aipropri allegati, verrà trasmesso all’Assessorato regionaledel territorio e dell’ambiente - Dipartimento regionale delterritorio e dell’ambiente - servizio 3, il quale ne cureràl’attuazione, ed è consultabile presso lo stesso.

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana, nonché nel sito www.regione.sicilia.it/presidenza/segreteriagenerale/servizio5.

Palermo, 16 aprile 2014.

CROCETTA

N.B. - Si può prendere visione degli allegati al decreto presso l’Assessoratoregionale del territorio e dell’ambiente - servizio 3 - assetto del territorio e difesadel suolo, gli uffici del Genio civile di Palermo e Agrigento e i comuni diCalamonaci, Caltabellotta, Lucca Sicula, Ribera, Sciacca, Chiusa Sclafani,Palazzo Adriano e Prizzi.

(2015.12.710)105

DECRETO PRESIDENZIALE 18 marzo 2015.Approvazione delle linee guida Protocollo di accettazio-

ne e gestione dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visti:– lo Statuto della Regione;– il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in

materia ambientale» e s.m.i.;– il regolamento UE n. 333/2011/CE del Consiglio del

31 marzo 2011, recante i criteri che determinano quandoalcuni tipi di rottami metallici cessano di essere conside-rati rifiuti ai sensi della direttiva n. 2008/98/CE;

– il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 46, recante «Attuazionedella direttiva n. 2010/75/UE relativa alle emissioni indu-striali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamen-to)»;

– la legge regionale 8 aprile 2010, n. 9, «Gestione inte-grata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati» e s.m.i.;

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

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– la circolare n. 1/2013 dell’Assessorato dell’energia edei servizi di pubblica utilità, recante «Direttiva in mate-ria di gestione integrata dei rifiuti»;

– il D.M. 1 aprile 1998, n. 145, aggiornato secondo leindicazioni della direttiva del Ministero ambiente del 9aprile 2002;

– il D.Lgs. 14 marzo 2014, n. 49, recante «Attuazionedella direttiva n. 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiatureelettriche ed elettroniche (RAEE)»;

– il D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, recante «Disposi-zioni di attuazione della direttiva n. 2008/98/CE del Parla-mento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 rela-tiva ai rifiuti e che abroga alcune direttive»;

– il D.Lgs. 20 novembre 2008, n. 188, recante «Attua-zione della direttiva n. 2006/66/CE concernente pile, accu-mulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva n.91/157/CEE»;

– il D.Lgs. 25 luglio 2005, n. 151, recante «Attuazionedelle direttive nn. 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE,relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelleapparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allosmaltimento dei rifiuti.»;

– il D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36, recante «Attuazio-ne della direttiva n. 1999/31/CE relativa alle discariche dirifiuti»;

– il D.Lgs. 24 giugno 2003, n. 209, recante «Attuazio-ne della direttiva n. 2000/53/CE relativa ai veicoli fuoriuso»;

- il D.M. 3 maggio 2007, contenente «Recepimentodella direttiva n. 2005/64/CE del Parlamento europeo e delConsiglio del 26 ottobre 2005 sull’omologazione dei veico-li a motore, per quanto riguarda la loro riutilizzabilità,riciclabilità e recuperabilità e che modifica la direttiva n.70/156/CEE del Consiglio»;

– il D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95 sulla eliminazionedegli olii usati;

– il D.M. 16 maggio 1996, n. 392, contenente «Regola-mento recante norme tecniche relative alla eliminazionedegli olii usati»;

– il D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. sulla gestio-ne sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi;

– la circolare 4 settembre 2008, n. 4340 del Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aven-te ad oggetto «I rottami ferrosi. Spedizioni transfrontalie-re»;

– la circolare n. 1/2013 del Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare per l’applicazione del-l’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, con-cernente «semplificazione e razionalizzazione del sistemadi controllo della tracciabilità dei rifiuti ... (SISTRI), con-vertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125»;

– il D.M. 24 aprile 2014 del Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare, avente ad oggetto«Disciplina delle modalità di applicazione a regime delSISTRI del trasporto intermodale nonché specificazionedelle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo188-ter, commi 1 e 3, del decreto legislativo n. 152 del2006»;

– il Protocollo di intesa del 14 marzo 2011 tra Regio-ne siciliana - Assessorato dell’energia e dei servizi di pub-blica utilità e Comando regionale Sicilia della Guardia difinanza per il controllo di legalità sulla gestione delle atti-vità economiche autorizzate nonché sull’utilizzo dei bene-fici economici pubblici concessi;

– il Protocollo di legalità del 23 maggio 2011 tra laRegione siciliana - Assessorato dell’energia e dei servizi di

pubblica utilità, la Confindustria Sicilia e le Prefetturesiciliane;

Atteso che le procedure semplificate di cui al capo Vdella parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. sono regolatedalle norme nazionali, ed, in particolare, dai D.M. 5 feb-braio 1998 e s.m.i. e n. 161/2002 e s.m.i. e che per le auto-rizzazioni in procedura ordinaria, ex art. 208 del D.Lgs. n.152/06 e s.m.i. non ci sono attualmente norme tecniche diriferimento specifiche;

Considerato che l’applicazione del D.M. 5 febbraio1998 e s.m.i. ha evidenziato difficoltà applicative, in parti-colare avuto riguardo alle determinazioni analitiche fina-lizzate ad individuare le caratteristiche di accettabilità peril recupero dei rottami metallici nei circuiti metallurgici esiderurgici e che tali difficoltà sono principalmente con-nesse a: campionamento, quartatura, definizione dellacomposizione merceologica e, quindi, alla preparazione diun campione rappresentativo da sottoporre ad analisi;

Ritenuta la necessità di indicare criteri uniformi perl’applicazione del D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i. per l’indi-viduazione delle caratteristiche di accettabilità per il recu-pero dei rottami metallici nei circuiti metallurgici e side-rurgici e fissare metodi di valutazione semplici ed imme-diati per la verifica della qualità del rottame/rifiuto iningresso agli impianti siderurgici e metallurgici;

Considerato che l’applicazione del regolamento UE n.333/2011/CE del Consiglio, che stabilisce specifici criteriin base ai quali i rifiuti/rottami cessino di essere tali, haevidenziato difficoltà di applicazione e di certezza nel-l’operatività;

Ritenuta la necessità di assicurare la conoscibilitàdella filiera dei rottami/rifiuti avviati alla fusione e lavora-zione presso i predetti impianti al fine di garantire unmiglioramento della loro qualità e una riduzione dell'im-patto ambientale complessivo;

Considerata la necessità di potenziare le imprese delsettore di recupero dei rifiuti;

Considerata la necessità di garantire le imprese legaliche operano nel territorio regionale anche attraverso lapredisposizione di linee guida che, attraverso un approc-cio integrato a tutta la filiera interessata, permette il loroinserimento in un circuito virtuoso che determina mecca-nismi di controllo lungo tutta la sequenza dei soggettiinteressati;

Preso atto della costituzione del tavolo tecnico costi-tuitosi sulla base dell’impegno assunto dal Governo regio-nale attraverso la presenza dell’Assessore regionale per leattività produttive in esito agli incontri avuti sulle temati-che dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi in occasionedelle convocazioni avanti le Prefetture di Catania e Siracu-sa sulle questioni legate al rottame ferroso e non ferrosoin Sicilia;

Considerato che il tavolo tecnico – anche sulla scortadei risultati delle analisi di analogo documento approvatoe già vigente nella Regione Lombardia dal 2009 e dellesuccessive sperimentazioni positive – ha elaborato undocumento avente ad oggetto il Protocollo di accettazionee gestione dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi;

Considerato che si reputa necessaria l’adozione di unprovvedimento che disciplini i rottami metallici ferrosi enon ferrosi come rifiuti e che si valutano molto positiva-mente i risultati conseguiti dal Tavolo tecnico e contenutinelle linee guida del Protocollo di accettazione e gestionedei rottami metallici ferrosi e non ferrosi/rifiuti allegati;

Visto l’art. 2 della legge regionale n. 9/2010 e s.m.i.,che attribuisce alla Regione il compito di provvedere alla

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promozione della gestione integrata dei rifiuti nonché adottimizzare la raccolta, compresa la raccolta differenziata,il recupero e lo smaltimento dei rifiuti;

Ritenuto necessario definire apposite linee guida tec-niche per le procedure di accettazione e gestione dei rot-tami/rifiuti, da utilizzarsi nell’ambito del rilascio di auto-rizzazioni relative al trattamento e recupero dei rifiuticostituiti da rottami metallici ferrosi e non ferrosi;

Atteso che le disposizioni contenute nelle linee guidapreviste per l’accettazione e la gestione dei rottami metal-lici ferrosi e non ferrosi potranno essere utilizzate nell'am-bito del rilascio delle autorizzazioni relative al trattamen-to e recupero dei rifiuti costituiti da rottami ferrosi e nonferrosi;

Atteso che le disposizioni contenute nelle linee guidapreviste per l’accettazione e la gestione dei rottami metal-lici ferrosi e non ferrosi rivestono carattere generale e per-tanto rimettono alla competente autorità la facoltà di pre-vedere/stabilire nell’ambito della procedura autorizzatoriaulteriori disposizioni specifiche;

Atteso che i gestori di impianti autorizzati, che nonabbiano in corso alcun procedimento autorizzativo,potranno richiedere alle singole autorità competenti il rie-same dell’autorizzazione per il recepimento e l’adegua-mento delle procedure approvato con il presente atto,anche al fine di evitare distorsioni nel mercato tra opera-tori diversi;

Sentite le associazioni di categoria, convocate dall’As-sessorato attività produttive nella seduta del 28 novembre2014;

Sentita l’Unione regionale provincie siciliane, convo-cata dall’Assessorato attività produttive nella seduta del 28novembre 2014;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 27 del18 febbraio 2015, con la quale è stata apprezzata la bozzadelle linee guida contenenti il Protocollo di accettazione egestione dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi/rifiuti;

Decreta:

Articolo unico

– di approvare le linee guida Protocollo di accettazio-ne e gestione dei rottami metallici ferrosi e nonferrosi/rifiuti, allegato alla delibera n. 27 del 18 febbraio2015 di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

– di stabilire che le disposizioni contenute nelle lineeguida costituiscono atto di indirizzo per i soggetti coinvol-ti a vario titolo nella procedura autorizzativa e che nonhanno carattere esaustivo, essendo rimessa alla competen-te autorità la facoltà di stabilire disposizioni complemen-tari, specifiche per tipologia di impianto;

– di disporre che le linee guida Protocollo di accetta-zione e gestione dei rottami metallici ferrosi e non ferrosi/rifiuti si applichino alle istruttorie in corso per il rilasciodi autorizzazioni a nuovi impianti, per i rinnovi e le modi-fiche di autorizzazioni esistenti, per i riesami di AIA com-presi i procedimenti ai sensi dell’art. 265, comma 6 bis, delD.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. dalla data pubblicazione delpresente decreto;

– di dare atto che i gestori di impianti autorizzati, chenon abbiano in corso alcun procedimento, potranno con-tinuare ad operare secondo le autorizzazioni rilasciate o,viceversa, richiedere alle singole autorità competenti il rie-same dell’autorizzazione per il recepimento e l’adegua-mento delle procedure approvate con il presente atto;

– di dare mandato all’Assessorato regionale dell’ener-gia e dei servizi di pubblica utilità di vigilare sulla puntua-

le applicazione del presente decreto, dandone comunica-zione alle provincie, all’ARPA Sicilia ed alle associazioni dicategoria.

Il presente decreto verrà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 18 marzo 2015.

CROCETTA

Allegato

PROTOCOLLO DI ACCETTAZIONE E GESTIONE ROTTAMIMETALLICI FERROSI E NON FERROSI

1. Campo di applicazioneIl presente protocollo si applica agli impianti di:a) produzione di rifiuti costituiti da rottami metallici ferrosi e

non ferrosi;b) trattamento preliminare alla fusione di rifiuti costituiti da rot-

tami metallici ferrosi e non ferrosi;c) recupero di rifiuti costituiti da rottami metallici ferrosi e non

ferrosi.

2. Impianti di produzione di rifiuti costituiti da rottami metallici ferro-si e non ferrosi

2.1 Procedure di gestionePrima operazione per la corretta gestione dei rifiuti è procedere

con la accurata e corretta classificazione mediante l’identificazionedel codice CER adempimento che la legislazione vigente impone alproduttore/detentore che deve particolare attenzione ai rifiuti concodice CER a specchio pericolosi.

Attraverso l’utilizzo del catalogo europeo rifiuti (cfr. decisione n.2000/532/CE e s.m.i.) e in base alla tipologia di attività il produttoredovrà assegnare al rifiuto il codice CER rispettando la sequenza ope-rativa indicata dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.:

– individuare la fonte da cui si origina il rifiuto: in questo modosi identifica la prima coppia di cifre (classe);

– individuare la specifica fase di lavorazione dell’attività produt-tiva da cui si origina il rifiuto: in questo modo si identifica la secon-da coppia di numeri (sottoclasse);

– caratterizzare il rifiuto, individuando la sua descrizione speci-fica: in questo modo si identificano le ultime due categorie (catego-ria).

Tale attività dev’essere condotta personalmente da personaleadeguatamente formato.

2.2 ObblighiIl produttore/detentore ha l’obbligo di consegnare i rifiuti a ditte

autorizzate al trasporto e a ditte autorizzate al recupero e/o smalti-mento dei rifiuti.

I rifiuti possono essere destinati direttamente agli impianti side-rurgici o metallurgici solo se liberi da eventuale presenza di sostanzee/o materiali indesiderati in conformità all’Appendice A, e quindi ido-nei per il recupero nei forni fusori; altrimenti devono essere destina-ti agli impianti per il trattamento preliminare alla fusione.

3. Impianti di trattamento preliminare alla fusione di rifiuti costituitida rottami metallici ferrosi e non ferrosiLe procedure di gestione di seguito riportate sono state previste

per gestire il rifiuto/rottame in ingresso agli impianti di trattamento,basandosi sulle seguenti considerazioni:

• gli impianti di trattamento sono soggetti autorizzati ai sensidel D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., nel rispetto delle prescrizioni ambien-tali previste per il proprio tipo di attività;

• gli impianti di trattamento sono in larga parte anche autoriz-zati alla raccolta ed al trasporto dei rifiuti costituiti da rottami metal-lici ferrosi e non ferrosi;

• gli impianti di trattamento garantiscono che i rifiuti, dopo l’at-tività di trattamento sono “liberi da” eventuale presenza di sostanzee/o materiali indesiderati, in conformità all’Appendice A, e quindiidonei per il recupero nei forni fusori;

• gli impianti di trattamento sono parte integrante della filieradel rottame e contribuiscono, per la loro parte, a migliorarne neltempo le prestazioni ambientali.

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3.1. Qualifica dei fornitoriL’impianto di fusione provvede alla stesura di idonea procedura per

la raccolta delle informazioni al fine di qualificare i propri fornitori.Tale procedura deve contenere le indicazioni per:• l’identificazione del fornitore (sia esso produttore, intermedia-

rio o commerciante);• l’acquisizione documentale che attesti lo stato autorizzativo

del fornitore, se previsto dalla norma;• la descrizione delle tipologie di rifiuto oggetto di possibile for-

nitura, con relativi codici CER;• le modalità di raccolta delle informazioni relative ai ritrova-

menti di materiali non conformi così come indicati nel “Registrodegli eventi” e le azioni conseguenti;

• la conferma da parte del fornitore che il rifiuto conferito èconforme alle caratteristiche individuate all’Appendice A) Requisitigenerali del rottame per essere avviato a fusione.

Nel caso di provenienza estera, il trasporto di rifiuti di rottamemetallico, in relazione alle sue caratteristiche di non pericolosità,avviene in lista verde e risulta soggetto agli obblighi generali di infor-mazione imposti dall’art. 18 del regolamento CE n. 1013/2006 e s.m.i.

Pertanto, tali rifiuti dovranno essere sempre accompagnati daldocumento riportato in allegato VII al regolamento stesso, opportu-namente compilato e firmato da colui che organizza la spedizione e,alla fine, controfirmato dal ricevitore del rifiuto.

Al punto 12 del documento citato, il compilatore deve, tra l’altro,certificare di aver assunto gli obblighi contrattuali scritti con il desti-natario.

I conferimenti di rifiuti rottami agli impianti da parte di un for-nitore devono avvenire soltanto in seguito alla avvenuta qualifica delfornitore.

3.2 Modalità di accettazione e gestioneI mezzi in ingresso all’impianto adibiti al trasporto dei rottami

devono essere gestiti secondo la seguente procedura per ciascunmezzo:

• controllo radiometrico.Il controllo radiometrico viene effettuato sui carichi in ingresso

in accordo a quanto previsto dal D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i.In caso di allarme radiometrico segnalato dai portali in ingresso siattivano procedure gestionali aziendali che portano alla bonifica delcarico e alla messa in sicurezza dell’oggetto. Quest’ultimo è deposita-to in un locale realizzato volontariamente dall’azienda in attesa che iproprietari o gli enti/autorità competenti provvedano alle verifichenecessarie e al corretto avvio a smaltimento;

• controllo visivo all’ingresso del mezzo.Tale procedura si identifica come il primo livello di controllo e

verifica visiva del rottame.Ha la finalità di individuare la conformità del carico alle specifi-

che del codice CER. Tale prima verifica del tipo “passa-non passa”viene esercitata direttamente sul carico in ingresso, esclusivamentesulla superficie visibile del carico tal quale, prima delle operazioni discarico.

Il criterio è quello di constatare una sostanziale corrispondenzadel materiale caricato alle caratteristiche del rottame ordinato ed airequisiti generali individuati al punto A), ed in particolare verificareche tale materiale sia “libero da”1 sostanze e/o materiali indesideratinon trattabili dall’impianto.

Tale controllo deve verificare che il materiale sia“libero da” even-tuale presenza di sostanze e/o materiali indesiderati di cui all’Appen-dice A) chiaramente identificabili per quantità e dimensioni.

In caso di rinvenimento di tali materiali sulla parte visibile delcarico, fatte salve eventuali inclusioni che si possono valutare comenon intenzionali e/o inevitabili, il carico dovrà essere respinto e sulformulario dovrà essere barrata la voce “carico respinto”.

L’evento dovrà essere registrato sul “Registro degli eventi”.Nel caso in cui il carico superi il controllo visivo, esso può esse-

re accettato dall’impianto ed avviato alle successive operazioni digestione e controllo;

• controllo visivo del carico.Superati il controllo radiometrico ed il controllo visivo all'in-

gresso del mezzo, il carico di rottame viene scaricato presso le aree

individuate a tale scopo in sede di nelle autorizzazione.Durante le operazioni di scarico, il personale dell’impianto

opportunamente formato verifica che il rifiuto sia “libero da” sostan-ze e/o materiale indesiderabile tecnicamente non trattabile dall’im-pianto (non conforme ai requisiti generali previsti all'Appendice A).

Il controllo allo scarico si identifica come il secondo livello diverifica visiva del rottame.

Rappresenta il secondo momento in cui l’impianto è in grado diesercitare un controllo preventivo sul rottame. Tale momento si dif-ferenzia dal primo per il fatto che il rottame viene scaricato e quindisostanze o materiali che erano all’interno del carico possono duran-te tale operazione affiorare dal cumulo di scarico ed essere più facil-mente individuati e riconosciuti.

In sostanza una ripetizione dell’attività del controllo all’ingressoche consente di migliorare l’efficienza del controllo visivo.

Circa le modalità di tale controllo, è evidente che si dovrà tene-re conto delle diverse situazioni operative quali le modalità di scari-co (mediante ribaltamento, a mezzo ragno o magnete, ecc.) nonchédella tipologia e provenienza del rifiuto.

La separazione dei materiali tecnicamente non trattabili dall'im-pianto dovrà essere effettuata nel caso in cui gli elementi indesidera-ti siano evidenziati in forma palese, separata e pertanto significativae nel rispetto delle norme di sicurezza.

Le fasi di controllo visivo all’ingresso ed allo scarico costituisco-no un filtro importante per la verifica del rifiuto in ingresso all’im-pianto.

Tali fasi non possono peraltro garantire sempre e comunque cheil rottame sia totalmente esente da materiali estranei, seppure inquantità giudicabili irrilevanti, né del resto è ipotizzabile introdurrein modo generalizzato ed aspecifico ulteriori controlli preventivi dinatura analitica per le ben note difficoltà.

In caso di verifica della non conformità delle caratteristiche delrifiuto (codice CER), si procede a ricaricare il mezzo ed a respingerel’intero carico al produttore/detentore segnando sul formulario di tra-sporto del carico ricevuto che lo stesso è stato respinto (questa possi-bilità è percorribile qualora sia possibile individuare con certezza ilproduttore/detentore, il mezzo di trasporto che ha effettuato la con-segna del carico sia ancora presente in stabilimento e le caratteristi-che del materiale scaricato non siano tali da comportare con il tra-sporto un pericolo grave di incidente (esempio: materiali bellici,munizioni, sorgenti radioattive, ecc.). Non è possibile respingere lasola frazione non conforme.

Qualora non sia possibile respingere il carico, il rifiuto dovràessere gestito conformemente alla normativa vigente.

3.3 Finalità del trattamentoLe attività dell'impianto sono finalizzate ad ottenere rifiuti con

caratteristiche tali da essere direttamente fusi negli impianti metal-lurgici e siderurgici, in quanto “liberi da” sostanze e/o materiale inde-siderato in conformità all'Appendice A) e quindi idonei per il recupe-ro nei forni fusori, attraverso le operazioni di trattamento che, informa esemplificativa e non esaustiva possono essere:

• apertura e verifica in sicurezza di eventuali corpi cavi chiusi(con esclusione recipienti che possono contenere gas che si disperde-rebbero in atmosfera quali ad esempio bombole od estintori);

• semplice rimozione di materiali o corpi estranei che si presen-tano in forma palese e separata;

• svuotamento di corpi contenenti lubrificanti;• selezione, pressatura, cernita, frantumazione, cesoiatura,

vagliatura, centrifugazione, lavaggio, etc.

3.4. Gestione dei rifiuti decadenti dall'attività di trattamentoIl deposito temporaneo delle frazioni non conformi deve avveni-

re nel rispetto dell’art. 183, comma 1, lettera m), del D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i.

Qualora la ditta intenda effettuare su tali rifiuti operazioni dimessa in riserva (R13) o di deposito preliminare (D15), tali operazio-ni devono essere autorizzate ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.

Inoltre:• lo stoccaggio dei rifiuti e le operazioni di trattamento devono

avvenire all’interno di aree stabilite, secondo tipologia e modalitàpreviste nell’atto autorizzativo e nella planimetria allegata allo stesso;

1 Il termine di “libero da” si differenzia dal termine “assenza di” in quanto non è inteso come preclusivo della possibile presenza non intenzionale e inevi-tabile di sostanze e/o materiali estranei derivante dal ciclo di vita dell’acciaio e/o dalle attività di preparazione della particolare classe di rottame. È evidente chela verifica visiva della presenza nella parte superiore del carico di sostanze e/o materiali di cui “requisiti generali del rottame per essere avviato a fusione” informa palese, separata e pertanto significativa costituisce il presupposto per poter escludere che tali presenze siano da considerarsi trascurabili od inevitabili oaddirittura non intenzionali e pertanto rappresenta di per sé condizione sufficiente per la non conformità del carico che va di conseguenza respinto.

In particolare si intende per:– non intenzionale: non è mai ammessa la possibilità di aggiungere, al rottame ferroso e non ferroso, altri rifiuti che in tale modo verrebbero smaltiti non

correttamente, ed in quanto gli stessi si devono presentare come normalmente decadenti dal ciclo produttivo.– inevitabile: la presenza di materiali che in ragione dei processi di produzione del rifiuto possono risultare normalmente adesi o dispersi nel rottame fer-

roso e non ferroso.

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• le aree autorizzate per il deposito devono essere separate -anche fisicamente - le une dalle altre e adeguatamente contrassegna-te al fine di rendere nota la natura dei rifiuti, mantenendone la sepa-razione per tipologie omogenee, senza commistione né miscelazione.

Devono inoltre essere apposte idonee tabelle che riportino lenorme di comportamento per il personale addetto;

• le aree interessate al deposito devono essere idoneamente edopportunamente pavimentate, realizzate in modo tale da facilitare laripresa di possibili sversamenti, nonché avere caratteristiche tali dagarantire la salvaguardia delle acque di falda;

• lo stoccaggio dei filtri dell’olio dev’essere effettuato in confor-mità con quanto previsto dalla vigente normativa di cui al D.Lgs. 27gennaio 1992, n. 95 e al D.M. 16 maggio 1996, n. 392.

3.5. Registrazione degli eventiL’impianto deve registrare i casi relativi ai carichi respinti duran-

te le fasi di controllo visivo all’ingresso e di controllo visivo allo sca-rico.

La registrazione degli eventi permette, infatti, di adottare azionicorrettive nei confronti del fornitore/produttore e consente all'ente dicontrollo di monitorare la filiera e di intervenire sulla stessa.

In particolare, dev’essere tenuta una registrazione che contengai seguenti dati minimi:

• data di accertamento;• identificativo del fornitore;• identificativo del carico;• motivazione della non conformità.La registrazione dell’evento deve essere effettuata nel più breve

tempo possibile. L’impianto deve porre in essere idonee misure cor-rettive in caso di eventi ripetuti dallo stesso fornitore.

I dati predetti dovranno essere tenuti a disposizione dell’autori-tà (enti di controllo) per 5 anni dalla data dell’accertamento.

4. Impianti di recupero di rifiuti costituiti da rottami metallici ferrosi enon ferrosi dell'industria metallurgica e siderurgica.Nel presente capitolo il termine impianto/i non altrimenti speci-

ficato (come, ad es. impianto di trattamento; impianto di stoccaggiorifiuti; etc.) si riferisce all’impianto metallurgico o siderurgico cheutilizza il rottame metallico nel proprio processo fusorio.

Le procedure di seguito riportate sono state previste per gestireil rifiuto/rottame in ingresso agli impianti metallurgici o siderurgici,basandosi sulle seguenti considerazioni:

• il rottame metallico è la materia prima essenziale per la produ-zione metallurgica o siderurgica secondarie;

• il rottame, indipendentemente dalla sua natura giuridica dirifiuto o di materia prima seconda, è materiale ad alto valore econo-mico, abitualmente commercializzato nelle sue diverse categoriesecondo le relative specifiche commerciali;

• gli impianti metallurgici o siderurgici in ragione della lorocapacità produttiva sono in buona parte soggetti alla normativa IPPCe tenuti ad adottare le migliori tecniche disponibili (BAT) individua-te per lo specifico settore per il contenimento delle emissioni nell'am-biente.

Tali norme tecniche sono oggi di riferimento anche per gliimpianti più piccoli, esclusi dal campo di applicazione IPPC;

• il documento comunitario di riferimento per l’individuazionedelle BAT di settore (BREF) include anche la gestione del rottameindipendentemente dallo status giuridico del materiale stesso; siaesso rifiuto o materiale secondario, tali impianti hanno comunquel’obbligo di adottare processi previsti dalle migliori tecniche disponi-bili, per mezzo dei quali rispettare le prescrizioni ambientali previsteper il proprio settore di attività della metallurgia o siderurgia;

• gli impianti metallurgici o siderurgici sono parte integrantedella filiera del rottame e contribuiscono, per la loro parte, a miglio-rare nel tempo le prestazioni ambientali.

4.1. Qualifica dei fornitoriL'impianto di seconda fusione provvede alla stesura di idonea

procedura per la raccolta delle informazioni al fine di qualificare ipropri fornitori.

Tale procedura deve contenere le indicazioni per:

• l'identificazione del fornitore (sia esso produttore, intermedia-rio o commerciante);

• l’acquisizione documentale che attesti lo stato autorizzativodel fornitore, se previsto dalla norma;

• la descrizione delle tipologie di rifiuto oggetto di possibile for-nitura, con relativi codici CER;

• le modalità di raccolta delle informazioni relative ai ritrova-menti di materiali non conformi così come indicati nel “Registrodegli eventi” e le azioni conseguenti;

• la conferma da parte del fornitore che il rifiuto conferito è con-forme alle caratteristiche individuate all’Appendice A).

Nel caso di provenienza estera, il trasporto di rifiuti di rottamemetallico, in relazione alle sue caratteristiche di non pericolosità,avviene in lista verde e risulta soggetto agli obblighi generali di infor-mazione imposti dall’art. 18 del regolamento CE n. 1013/2006 e s.m.i.

Pertanto, tali rifiuti dovranno essere sempre accompagnati daldocumento riportato in allegato VII al regolamento stesso, opportu-namente compilato e firmato da colui che organizza la spedizione e,alla fine, controfirmato dal ricevitore del rifiuto.

Al punto 12 del documento citato, il compilatore deve, tra l’altro,certificare di aver assunto gli obblighi contrattuali scritti con il desti-natario.

I conferimenti di rifiuti rottami agli impianti da parte di un for-nitore devono avvenire soltanto in seguito alla avvenuta qualifica delfornitore.

4.2. Modalità di accettazione e di gestioneI mezzi in ingresso all’impianto adibiti al trasporto dei rottami

devono essere gestiti secondo la seguente procedura per ciascunmezzo:

• controllo radiometrico.Il controllo radiometrico viene effettuato sui carichi in ingresso

in accordo a quanto previsto dal D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i.In caso di allarme radiometrico segnalato dai portali in ingresso siattivano procedure gestionali aziendali che portano alla bonifica delcarico e alla messa in sicurezza dell’oggetto. Quest’ultimo è deposita-to in un locale realizzato volontariamente dall’azienda in attesa che iproprietari o gli enti/autorità competenti provvedano alle verifichenecessarie e al corretto avvio a smaltimento;

• controllo visivo all’ingresso del mezzo.Tale procedura si identifica come il primo livello di controllo e

verifica visiva del rottame.Ha la finalità di individuare la conformità del carico alle specifi-

che del codice CER. Tale prima verifica del tipo “passa-non passa”viene esercitata direttamente sul carico in ingresso, esclusivamentesulla superficie visibile del carico tal quale, prima delle operazioni discarico.

Il criterio è quello di constatare una sostanziale corrispondenzadel materiale caricato alle caratteristiche del rottame ordinato ed airequisiti generali individuati all’appendice A), ed in particolare veri-ficare che tale materiale sia “libero da”2 sostanze e/o materiali indesi-derati di cui all’appendice A).

Tale controllo deve verificare che il materiale sia “libero da”eventuale presenza di sostanze e/o materiali indesiderati di cui all’Ap-pendice A) chiaramente identificabili per quantità e dimensioni.

In caso di rinvenimento di tali materiali sulla parte visibile delcarico, fatte salve eventuali inclusioni che si possono valutare comenon intenzionali e/o inevitabili, il carico dovrà essere respinto e sulformulario dovrà essere barrata la voce “carico respinto”.

L’evento dovrà essere registrato sul “Registro degli eventi”.Nel caso in cui il carico superi il controllo visivo, esso può esse-

re accettato dall’impianto ed avviato alle successive operazioni digestione e controllo;

• controllo visivo del carico.Superati il controllo radiometrico ed il controllo visivo all'in-

gresso del mezzo, il carico di rottame viene scaricato presso le areeindividuate a tale scopo in sede di nelle autorizzazione.

Durante le operazioni di scarico, il personale dell’impiantoopportunamente formato verifica che il rifiuto sia “libero da” sostan-ze e/o materiale indesiderabile tecnicamente non trattabile dall’im-pianto (non conforme ai requisiti generali previsti all’Appendice A).

Il controllo allo scarico si identifica come il secondo livello di

2 Il termine di “libero da” si differenzia dal termine “assenza di” in quanto non è inteso come preclusivo della possibile presenza non intenzionale e inevi-tabile di sostanze e/o materiali estranei derivante dal ciclo di vita dell’acciaio e/o dalle attività di preparazione della particolare classe di rottame. È evidente chela verifica visiva della presenza nella parte superiore del carico di sostanze e/o materiali di cui “requisiti generali del rottame per essere avviato a fusione” informa palese, separata e pertanto significativa costituisce il presupposto per poter escludere che tali presenze siano da considerarsi trascurabili od inevitabili oaddirittura non intenzionali e pertanto rappresenta di per sé condizione sufficiente per la non conformità del carico che va di conseguenza respinto.

In particolare si intende pernon intenzionale: non è mai ammessa la possibilità di aggiungere, al rottame ferroso e non ferroso, altri rifiuti che in tale modo verrebbero smaltiti non

correttamente, ed in quanto gli stessi si devono presentare come normalmente decadenti dal ciclo produttivo;inevitabile: la presenza di materiali che in ragione dei processi di produzione del rifiuto possono risultare normalmente adesi o dispersi nel rottame ferro-

so e non ferroso.

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verifica visiva del rottame.Rappresenta il secondo momento in cui l’impianto è in grado di

esercitare un controllo preventivo sul rottame. Tale momento si dif-ferenzia dal primo per il fatto che il rottame viene scaricato e quindisostanze o materiali che erano all'interno del carico possono duran-te tale operazione affiorare dal cumulo di scarico ed essere più facil-mente individuati e riconosciuti.

In sostanza una ripetizione dell’attività del controllo all’ingressoche consente di migliorare l’efficienza del controllo visivo.

Circa le modalità di tale controllo, è evidente che si dovrà tene-re conto delle diverse situazioni operative quali le modalità di scari-co (mediante ribaltamento, a mezzo ragno o magnete, ecc.) nonchédella tipologia e provenienza del rifiuto.

La separazione dei materiali tecnicamente non trattabili dall’im-pianto dovrà essere effettuata nel caso in cui gli elementi indesidera-ti siano evidenziati in forma palese, separata e pertanto significativae nel rispetto delle norme di sicurezza.

Le fasi di controllo visivo all’ingresso ed allo scarico costituisco-no un filtro importante per la verifica del rifiuto in ingresso all'im-pianto.

Tali fasi non possono peraltro garantire sempre e comunque cheil rottame sia totalmente esente da materiali estranei, seppure inquantità giudicabili irrilevanti, né del resto è ipotizzabile introdurrein modo generalizzato ed aspecifico ulteriori controlli preventivi dinatura analitica per le ben note difficoltà.

In caso di verifica della non conformità del rottame scaricatoall’appendice A), in ragione del rinvenimento di sostanze o materialiindesiderati in forma palese, separata e pertanto significativa, si pro-cede secondo i seguenti casi:

a. provvedere a ricaricare il mezzo ed a respingere l’intero cari-co al produttore/detentore segnando sul formulario di trasporto delcarico ricevuto che lo stesso è stato respinto; questa possibilità è per-corribile qualora sia possibile individuare con certezza il produttore/detentore, il mezzo di trasporto che ha effettuato la consegna delcarico sia ancora presente in stabilimento e le caratteristiche delmateriale scaricato non siano tali da comportare con il trasporto unpericolo grave di incidente (esempio, materiali bellici, munizioni,sorgenti radioattive, ecc.). Non è possibile respingere la sola frazionenon conforme;

b. provvedere, nel rispetto delle misure di sicurezza, all’adegua-mento del carico ricevuto.

Le sostanze e/ o materiali non conformi, separati, devono essereavviati a corretto deposito e conferiti ad impianti autorizzati al lorosmaltimento/recupero secondo una specifica procedura operativa. Laparte di carico che dopo adeguamento/separazione risulta conformealle caratteristiche del rottame per essere avviato a fusione di cui alpunto A) viene inviata al parco rottame/ all'impianto fusorio.

Le attività di adeguamento/separazione da parte dell’impiantometallurgico sono in generale limitate:

• alla apertura e verifica in sicurezza di eventuali corpi cavi chiu-si (con esclusione recipienti che possono contenere gas che si disper-derebbero in atmosfera quali ad esempio bombole od estintori);

• alla semplice rimozione di materiali o corpi estranei che si pre-sentano in forma palese e separata.

Ulteriori attività di trattamento (frantumazione, cesoiatura,vagliatura, lavaggio, svuotamento corpi contenenti lubrificanti, etc.)dovranno essere specificamente autorizzate o comunque di specificaprevisione in ambito AIA.

4.3. Gestione delle frazioni non conformiIl deposito temporaneo delle frazioni non conformi deve avveni-

re nel rispetto dell’art. 183, comma 1, lettera m), del D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i.

Qualora la ditta intenda effettuare su tali rifiuti operazioni dimessa in riserva (R13) o di deposito preliminare (D15), tali operazio-ni devono essere autorizzate ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.

Inoltre:• lo stoccaggio dei rifiuti e le operazioni di trattamento devono

avvenire all’interno di aree stabilite, secondo tipologia e modalitàpreviste nell’atto autorizzativo e nella planimetria allegata allo stesso;

• le aree autorizzate per il deposito devono essere separate -anche fisicamente - le une dalle altre e adeguatamente contrassegna-te al fine di rendere nota la natura dei rifiuti, mantenendone la sepa-razione per tipologie omogenee, senza commistione né miscelazione.

Devono inoltre essere apposte idonee tabelle che riportino lenorme di comportamento per il personale addetto;

• le aree interessate al deposito devono essere idoneamente edopportunamente pavimentate, realizzate in modo tale da facilitare laripresa di possibili sversamenti, nonché avere caratteristiche tali dagarantire la salvaguardia delle acque di falda;

• lo stoccaggio dei filtri dell’olio dev’essere effettuato in confor-mità con quanto previsto dalla vigente normativa di cui al D.Lgs. 27gennaio 1992, n. 95 e al D.M. 16 maggio 1996, n. 392.

4.4. Registrazione degli eventiL’impianto deve registrare i casi relativi ai carichi di rottame non

conforme alle specifiche dell’appendice A) accertati durante le fasi dicontrollo visivo all’ingresso e controllo visivo allo scarico.

La registrazione degli eventi permette infatti di adottare azionicorrettive nei confronti del fornitore/produttore e consente all’ente dicontrollo di monitorare la filiera e di intervenire sulla stessa.

In particolare, deve essere tenuta una registrazione:• dei carichi respinti in quanto non conformi all’appendice A) in

fase di controllo visivo all’ingresso (dati minimi: data accertamento,identificativo del fornitore e del carico e motivazione della non con-formità);

• dei casi di rottame non conforme all’appendice A) riscontratidurante la fase di controllo visivo allo scarico (dati minimi: dataaccertamento, identificativo del fornitore e del carico, motivazionedella non conformità, modalità dell'intervento e destino del caricostesso).

Non deve essere tenuta registrazione dei carichi respinti perragioni di non conformità esclusivamente di ordine commerciale,non riferibili in alcun modo ai requisiti generali di cui all’appendiceA).

La registrazione dell’evento deve essere effettuata nel più brevetempo possibile.

L’impianto deve porre in essere idonee misure correttive in casodi eventi ripetuti dallo stesso fornitore.

I dati predetti dovranno essere tenuti a disposizione dell'autori-tà (enti di controllo) per 5 anni dalla data dell’accertamento.

APPENDICE AREQUISITI GENERALI

DEL ROTTAME PER ESSERE AVVIATO A FUSIONE

Sicurezza: tutte le categorie di rottame devono essere esenti da:• corpi cavi intesi come contenitori di qualsiasi origine sotto

pressione, chiusi o insufficientemente aperti da non poterne verifica-re il contenuto (per quanto riguarda le bombole gpl e metano porta-tili o provenienti dalle demolizione dei veicoli, il criterio di aperturaminima e relativo trattamento è riportato dalla norma UNI12816:2002), che possono provocare scoppi o esplosioni durante lafusione o possono contenere materiali indesiderati. Si considera suf-ficiente un’apertura adeguata che consenta una ispezione visiva;

• materiali pericolosi quali potenziali cause di incidente, comesostanze infiammabili o esplosivi, armi da fuoco (intere o in parte),munizioni, ecc.

Pulizia: tutte le categorie di rottame devono essere “libere dal”3:sporcizia, materiali estranei di ogni sorta di seguito elencati:• lubrificanti, oli (si considera accettabile la parte di olio o lubri-

ficante adesa alle superfici, untuosa al tatto, che non determina signi-ficativi sgocciolamenti);

• filtri dell’olio;• batterie;• metalli indesiderati dall’impianto siderurgico o metallurgico;• materiali non metallici anche combustibili (ad esempio parti di

plastiche estranee, cavi elettrici rivestiti, pneumatici interi o in pezziseparati);

• apparecchiature elettriche ed elettroniche e loro parti;• oggetti ed articoli estranei quali ad esempio condensatori, fil-

tro antiparticolato, cartucce toner, materiali in amianto, ecc.;• inerti in forma massiva.Esonerare o diminuire la frequenza di campionamento ed anali-

si previste nell’atto autorizzativo in essere e dal presente protocollo,purché non venga modificata la qualità del rottame utilizzato e lerelative tecnologie produttive.

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3 Il termine “libero da” non è inteso come preclusivo della possibile presenza non intenzionale e inevitabile di sostanze e/o materiali estranei derivante dalciclo di vita dei metalli e/o dalle attività di preparazione della particolare classe di rottame.

Tale presenza si caratterizza per essere trascurabile in quanto non pregiudica l’efficacia dei presidi ambientali in dotazione agli impianti. Gli esempi citatinell'elenco non sono da considerarsi esaustivi.

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DECRETO PRESIDENZIALE 24 marzo 2015.

Istituzione della Commissione regionale per i procedimen-ti referendari e di iniziativa legislativa della XVI legislatura.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 23 ottobre 2001, n. 14, recante

la “Disciplina del referendum ai sensi dell’articolo 17 - bisdello Statuto della Regione” che, all’art. 8, prevede l’istitu-zione della “Commissione regionale per il referendum”,nominata con decreto del Presidente della Regione, aven-te durata corrispondente a quella della legislatura in cui ènominata e composta da 5 membri, compresi il presiden-te ed il segretario, scelti tra i dirigenti dell’Amministrazio-ne regionale;

Vista la legge regionale 10 febbraio 2004, n. 1, recantela “Disciplina dell’istituto del referendum nella Regionesiciliana e norme sulla iniziativa legislativa popolare e deiconsigli comunali e provinciali” che, all’art. 4, ha rinomi-nato la predetta Commissione regionale per il referendumin “Commissione regionale per i procedimenti referendarie di iniziativa legislativa”;

Visto il decreto presidenziale n. 363/Serv. 4 - S.G. del 27luglio 2012, con cui è stata nominata la Commissioneregionale per i procedimenti referendari e di iniziativa legi-slativa della XV legislatura dell’Assemblea regionale sicilia-na e considerato che la predetta Commissione risulta sca-duta per effetto della conclusione della XV legislatura;

Ritenuto di dovere procedere alla nomina della Com-missione regionale per i procedimenti referendari e di ini-ziativa legislativa della XVI legislatura, dell’Assemblearegionale siciliana;

Decreta:

Art. 1

In conformità alle premesse, ai sensi dell’art. 8 dellalegge regionale 23 ottobre 2001, n. 14 e dell’articolo 4 della

legge regionale 10 febbraio 2001, n. 1, è istituita la Com-missione regionale per i procedimenti referendari e di ini-ziativa legislativa della XVI legislatura, composta daiseguenti dirigenti in servizio presso l’Amministrazioneregionale:

– dott. Giuseppe Amato presidente;– dott. Mauro Pollicino componente con funzioni di

segretario;– dott.ssa M.Grazia Giuffrida componente;– dott.ssa Maria Castri componente;– dott.ssa Beatrice Fiandaca componente.

Art. 2

Ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 23 ottobre2001, la durata della Commissione regionale per i proce-dimenti referendari e di iniziativa legislativa di cui all’art.1 del presente decreto coincide con la durata della XVIlegislatura dell’Assemblea regionale siciliana.

Art. 3

La commissione regionale per i procedimenti referen-dari e di iniziativa legislativa di cui all’art. 1 del presentedecreto opera a titolo gratuito ed è assistita nei proprilavori da un’apposita segreteria istituita con decreto del-l’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzionepubblica ai sensi del quarto comma dell’art. 8 della citatalegge regionale 23 ottobre 2001, n. 14.

Art. 4

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficia-le della Regione siciliana e nel sito internet della Regione sici-liana, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art.68, comma 5, della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21.

Palermo, 24 marzo 2015.

CROCETTA

(2015.13.769)008

DECRETI ASSESSORIALIASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA,

DELLO SVILUPPO RURALEE DELLA PESCA MEDITERRANEA

DECRETO 25 febbraio 2015.

Revoca del decreto 16 febbraio 2012, concernente affi-damento di una zona cinologica stabile sita nel territorio delcomune di Ficarra.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA EVALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO,

PROGRAMMAZIONE E GESTIONEDELL’ATTIVITÀ VENATORIA DEL DIPARTIMENTO

REGIONALE DELL’AGRICOLTURA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante

norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavo-ro alle dipendenze della Regione siciliana;

Visto il decreto presidenziale n. 840 del 24 febbraio2014, con il quale è stato conferito alla dott.ssa RosariaBarresi l’incarico di dirigente generale del Dipartimento

regionale dell’agricoltura dell’Assessorato dell’agricoltura,dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Visto il D.D.G. n. 5266 del 24 luglio 2012, con il qualeil dirigente generale del Dipartimento regionale interventistrutturali per l’agricoltura ha conferito al dott. SalvatoreGufo l’incarico di dirigente del servizio 7 Tutela e valoriz-zazione del patrimonio faunistico, programmazione egestione dell’attività venatoria;

Visto il D.D.G. n. 46 del 15 gennaio 2015, con il qualeè stata prorogata la durata dei contratti di lavoro dei diri-genti del Dipartimento regionale dell’agricoltura fino al 31marzo 2015 o, comunque, fino alla data di completamen-to della riorganizzazione intradipartimentale;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e suc-cessive modifiche e integrazioni;

Visto il D.D.S. n. 371 dell’11 aprile 2008, con il quale èstata individuata la zona cinologica stabile di tipo “B” nelterritorio comunale di Ficarra, contrada S. Rosalia;

Viso il D.D.S. n. 414 del 16 febbraio 2012 di affidamen-to in gestione della zona cinologica stabile di tipo “B”denominata “S. Rosalia” sita nel comune di Ficarra;

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Vista la nota prot. n. 332 del 29 gennaio 2015, con laquale l’unità operativa n 52, Ripartizione faunistico-vena-toria di Messina, ha proposto la revoca del citato decreton. 414 del 16 febbraio 2012 di affidamento della predettazona cinologica;

Decreta:

Art. 1

In conformità alle premesse ed in adesione alla propo-sta formulata dall’unità operativa n. 52, Ripartizione fau-nistico-venatoria di Messina, è revocato il D.D.S. n. 414del 16 febbraio 2012 di affidamento in gestione della zonacinologica stabile di tipo “B” denominata “S. Rosalia” sitanel comune di Ficarra. Per l’effetto, la stessa zona cinolo-gica stabile sarà gestita direttamente dalla citataRipartizione faunistico-venatoria di Messina.

Art. 2

Il presente decreto, ai sensi dell’art. 15 del decreto pre-sidenziale 17 settembre 2001, n. 18, sarà pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.

GUFO

(2015.12.677)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Agrigento.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-

me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n.33/97, che attribuisce la competenza dell’accertamentodell’idoneità degli aspiranti alla qualifica di guardiavenatoria volontaria alle commissioni di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, integrate da un rappresen-tante segnalato dall’associazione organizzatrice delcorso di formazione e da un dirigente tecnico del Corpoforestale della Regione o da altro dirigente delegato dal-l’ispettore dipartimentale delle foreste competente perterritorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresen-tano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazio-ne all’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei ter-mini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6 della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 che auto-rizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione sici-liana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Agrigen-to, è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:

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– esperto in legislazione venatoria: Alfano Santo, natoa Cianciana il 23/3/1956;

– esperto in zoologia applicata alla caccia: BiondoSalvatore, nato a Favara l’1/1/1961;

– esperto in armi e munizioni da caccia: Mazza Calo-gero, nato a Agrigento il 9/6/1959;

– esperto in tutela della natura: Gaziano Salvatore,nato a S.Elisabetta il 29/8/1964;

– esperto in norme di pronto soccorso: Scozzari Sal-vatore, nato a Agrigento il 14/7/1956;

– esperto in cinologia: D’Angelo Gerlando, nato aCianciana il 19/9/1962.

Componenti supplenti:– esperto in legislazione venatoria: La Mela F. Giusep-

pe, nato a Alessandria della Rocca il 24/12/1949;– esperto in zoologia applicata alla caccia: Cumbo

Valentina, nata a Sondrio il 9/9/1979;– esperto in armi e munizioni da caccia: Minacori

Guido, nato a Ravanusa il 14/5/1961;– esperto in tutela della natura: Sciortino N. A. Mau-

rizio, nato a Licata il 21/8/1965;– esperto in norme di pronto soccorso: Di Caro Diego,

nato a Ravanusa il 12/12/1964;– esperto in cinologia: Pace Girolamo, nato a Ciancia-

na il 15/1/1959.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione faunisti-co-venatoria di Agrigento, scelto dal dirigente responsabile.

Art. 3

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Agrigento o da altro dirigen-te da questi delegato, e dal rappresentante dell’associazio-ne organizzatrice del corso di formazione e/o aggiorna-mento a cui le aspiranti guardie volontarie hanno parteci-pato.

Art. 4

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 5

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesima mate-ria assumerà le funzioni di componente effettivo e si dovràprocedere alla nomina di nuovo componente supplente tracoloro i quali hanno presentato regolare domanda a segui-to dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto 2014.

Art. 6

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regio-ne siciliana del presente decreto.

Art. 7

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Diparti-mento regionale dell’agricoltura.

Art. 8

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 9

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assessoratodell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca medi-terranea.

Art. 10

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 11

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centrale dell’Asses-sorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Caltanissetta.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-

me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-

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lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n.33/97, che attribuisce la competenza dell’accertamentodell’idoneità degli aspiranti alla qualifica di guardiavenatoria volontaria alle commissioni di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, integrate da un rappresen-tante segnalato dall’associazione organizzatrice delcorso di formazione e da un dirigente tecnico del Corpoforestale della Regione o da altro dirigente delegato dal-l’ispettore dipartimentale delle foreste competente perterritorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresentano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazio-ne all’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei ter-mini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 che auto-rizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione sici-liana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria diCaltanissetta, è nominata la commissione di esami d’abili-tazione all’esercizio venatorio che risulta in tal modocostituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:– esperto in legislazione venatoria: Cerenzia Walter

Nicolò, nato a Mazzarino il 13/11/1981;– esperto in zoologia applicata alla caccia: Cumbo

Valentina, nata a Sondrio il 9/9/1979;– esperto in armi e munizioni da caccia: Mongelli

Giuseppe, nato a Niscemi l’8/4/1988;– esperto in tutela della natura: Oliva Onofrio, nato a

San Cataldo il 5/12/1981;– esperto in norme di pronto soccorso: D’Anna

Michele Salvatore, nato a Caltanissetta il 5/9/1966;– esperto in cinologia: Rizza Roberto, nato a

Caltanissetta il 7/07/1961.Componenti supplenti:– esperto in legislazione venatoria: non attribuita;– esperto in zoologia applicata alla caccia: non attri-

buita;– esperto in armi e munizioni da caccia: Ascia

Massimo, nato a Gela il 20/10/1973;– esperto in tutela della natura: Taibi Carmelo

Domenico, nato a Mussomeli il 17/10/1975;– esperto in norme di pronto soccorso: Zirone

Alessandro, nato a Caltanissetta il 24/11/1975;– esperto in cinologia: Stella Giuseppe Maria, nato a

Santa Caterina V. il 19/7/1959.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Caltanissetta, scelto dal dirigenteresponsabile.

Art. 3

In considerazione che, per mancanza di candidati,non sono state attribuite le posizioni dei supplente relati-vamente alle sezioni “legislazione venatoria” e “zoologia”le relative funzioni, in assenza del titolare, sono svolte dalpresidente della commissione, fino a quando non interver-rà un provvedimento assessoriale di integrazione dellacommissione stessa.

Art. 4

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Caltanissetta o da altro diri-gente da questi delegato, e dal rappresentante dell’associazio-ne organizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 5

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 6

In caso di assenza giustificata di un componente effetti-vo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartacea alla

Page 14: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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segreteria della commissione con un preavviso di almeno tregiorni, per dar modo di procedere in tempi utili alla convo-cazione del componente supplente. In caso di contempora-nea assenza sia del componente effettivo che del supplente,le funzioni vengono svolte dal presidente della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesima mate-ria assumerà le funzioni di componente effettivo e si dovràprocedere alla nomina di nuovo componente supplente tracoloro i quali hanno presentato regolare domanda a segui-to dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto 2014.

Art. 7

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 8

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Diparti-mento regionale dell’agricoltura.

Art. 9

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 10

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assesso-rato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea.

Art. 11

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 12

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Catania.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-ve modifiche ed integrazioni;

Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell'artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l'avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell'Assessorato regionale dell'agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresentano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei termini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento della

Page 15: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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commissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall'articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015 n. 3, che auto-rizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione sici-liana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Catania,è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:– esperto in legislazione venatoria: Di Giunta

Giovanni, nato a Troina il 31/8/1959;– esperto in zoologia applicata alla caccia: Di Stefano

Raffaele, nato a Aci Castello (CT) il 3/1/1949;– esperto in armi e munizioni da caccia: Urpi

Antonino, nato a Catania il 24/5/1976;– esperto in tutela della natura: Cannavò Giuseppe,

nato a Linguaglossa (CT) il 17/6/1956;– esperto in norme di pronto soccorso: Pucci

Lorenzo, nato a Catania il 27/2/1963;– esperto in cinologia: Villari Orazio, nato a Catania il

19/06/1956.Componenti supplenti:– esperto in legislazione venatoria: Sanfilippo Nicolò,

nato a Bronte (CT) il 21/10/1948;– esperto in zoologia applicata alla caccia: Anile

Stefano, nato a Catania il 24/12/1978;– esperto in armi e munizioni da caccia: Rossitto

Carmelo, nato a Catania il 9/4/1980;– esperto in tutela della natura: Cartillone Nicolò,

nato a Bronte (CT) il 15/6/1968;– esperto in norme di pronto soccorso: Puglisi

Salvatore G., nato a Paternò (CT) il 24/6/1949;– esperto in cinologia: Privitera Stefano, nato a

Acireale (CT) il 24/2/1957.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Catania, scelto dal dirigente responsabile.

Art. 3

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Catania o da altro dirigenteda questi delegato, e dal rappresentante dell’associazione

organizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 4

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 5

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesima mate-ria assumerà le funzioni di componente effettivo e si dovràprocedere alla nomina di nuovo componente supplente tracoloro i quali hanno presentato regolare domanda a segui-to dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto 2014.

Art. 6

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 7

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana – Assessorato regionale dell'agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - RubricaDipartimento regionale dell'agricoltura.

Art. 8

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell'Assessoratoregionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 9

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito webdell’Assessorato dell'agricoltura, dello sviluppo rurale edella pesca mediterranea.

Art. 10

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 11

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

Page 16: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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DECRETO 25 febbraio 2015.Nomina della commissione di esami di abilitazione

all’esercizio venatorio della Provincia di Enna.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19

“Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regiona-li. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazioneregionale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell'artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l'avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell'Assessorato regionale dell'agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresentano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazio-ne all’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei ter-mini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall'articolo 12, comma 6 della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, cheautorizza l'esercizio provvisorio del bilancio della Regionesiciliana per l'anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Enna, ènominata la commissione di esami d’abilitazione all’eser-cizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:– esperto in legislazione venatoria: Cimino Erminio

A., nato a Enna l’11/10/1971;– esperto in zoologia applicata alla caccia: De Luca

Anna M., nata a Nicosia il 29/3/1972;– esperto in armi e munizioni da caccia: Regalbuto

Cateno Carlo, nato a Barrafranca il 12/12/1965;– esperto in tutela della natura: Nasello Giuseppe,

nato a Leonforte il 17/6/1962;– esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita;– esperto in cinologia: Camera Benedetto, nato a

Oberhausen (D) il 2/4/1963.Componenti supplenti:– esperto in legislazione venatoria: Barbagallo

Giuseppe, nato a Enna l’1/9/1962;– esperto in zoologia applicata alla caccia: non attri-

buita;– esperto in armi e munizioni da caccia: Conti

Amedeo, nato a Nicosia il 30/8/1953;– esperto in tutela della natura: Rampulla Sebastiano,

nato a Mistretta il 28/1/1950;– esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita;– esperto in cinologia: Gugliara Salvatore, nato a

Barrafranca l’1/11/1952.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Enna, scelto dal dirigente responsabile.

Art. 3

In considerazione che, per mancanza di candidati,non sono state attribuite le posizioni di titolare e sup-plente relativamente alla sezione “norme di pronto soc-

Page 17: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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corso” e supplente nella sezione “zoologia applicata allacaccia” le relative funzioni sono svolte dal presidentedella commissione, fino a quando non interverrà unprovvedimento assessoriale di integrazione della com-missione stessa.

Art. 4

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Enna o da altro dirigente daquesti delegato, e dal rappresentante dell’associazioneorganizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 5

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 6

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesimamateria assumerà le funzioni di componente effettivo e sidovrà procedere alla nomina di nuovo componente sup-plente tra coloro i quali hanno presentato regolare doman-da a seguito dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto2014.

Art. 7

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 8

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana – Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea- RubricaDipartimento regionale dell'agricoltura.

Art. 9

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 10

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito webdell’Assessorato dell'agricoltura, dello sviluppo rurale edella pesca mediterranea.

Art. 11

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 12

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al TAR o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Messina.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19

“Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regiona-li. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazioneregionale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell'artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-

Page 18: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delleCommissioni di esami di abilitazione all’esercizio venato-rio, nonché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisitiposseduti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componen-ti delle Commissioni o dalle associazioni che li rappre-sentano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazio-ne all’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei ter-mini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall'articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, cheautorizza l'esercizio provvisorio del bilancio della Regionesiciliana per l'anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell'Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Messinaè nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:– esperto in legislazione venatoria: Anastasi

Nunziello, nato a Messina il 23/8/1973;– esperto in zoologia applicata alla caccia: Restivo

Salvatore, nato a Messina il 22/5/1981;– esperto in armi e munizioni da caccia: Polimeni

Domenico, nato a Laganadi (RC) il 15/2/1957;– esperto in tutela della natura: Papa Giorgio, nato a

Augusta il 4/10/1950;– esperto in norme di pronto soccorso: Settineri

Antonino, nato a Barcellona P. di Gotto l’1/05/1956;– esperto in cinologia: Russo Armando, nato a

Messina il 24/11/1934.Componenti supplenti:

- esperto in legislazione venatoria: La Torre Oreste,nato a Messina l’1/8/1956;

– esperto in zoologia applicata alla caccia: De LucaRosario, nato a Messina il 4/11/1960;

– esperto in armi e munizioni da caccia: DuranteSanto, nato a Messina il 9/10/1972;

– esperto in tutela della natura: Tuzzi Davide, nato aMessina il 29/7/1978;

– esperto in norme di pronto soccorso: LuciforaSalvatore, nato a Ali (ME) l’11/2/1964;

– esperto in cinologia: Violi Francesco, nato aMessina il 5/4/1947.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione faunisti-co-venatoria di Messina, scelto dal dirigente responsabile.

Art. 3

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Messina o da altro dirigenteda questi delegato, e dal rappresentante dell’associazioneorganizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 4

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 5

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesima mate-ria assumerà le funzioni di componente effettivo e si dovràprocedere alla nomina di nuovo componente supplente tracoloro i quali hanno presentato regolare domanda a segui-to dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto 2014.

Art. 6

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 7

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà nel capitolo 142504 del bilancio della Regionesiciliana – Assessorato regionale dell'agricoltura, dello svi-luppo rurale e della pesca mediterranea - RubricaDipartimento regionale dell'agricoltura.

Art. 8

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell'Assessoratoregionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Page 19: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Art. 9

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito webdell’Assessorato dell'agricoltura, dello sviluppo rurale edella pesca mediterranea.

Art. 10

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 11

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al TAR o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Palermo.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-

me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, della

legge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresen-tano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, decadute per scadenza deitermini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, cheautorizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regionesiciliana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 presen-ta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Paler-mo, è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:- esperto in legislazione venatoria: Guarino Dome-

nico, nato a Villafrati (PA) il 12 marzo 1949;

Page 20: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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- esperto in zoologia applicata alla caccia: Lo ValvoMario, nato a Palermo il 10 novembre 1959;

- esperto in armi e munizioni da caccia: MisseriGiovanni, nato a Carini (PA) il 7 ottobre 1963;

- esperto in tutela della natura: Sinatra Vito, nato aPalermo il 29 giugno 1958;

- esperto in norme di pronto soccorso: GuccioneAntonino, nato a Alia (PA) il 12 maggio 1959;

- esperto in cinologia: La Barbera Antonino, nato aPalermo l’1 dicembre 1961.

Componenti supplenti:- esperto in legislazione venatoria: Sedita Gioacchino,

nato a Castrofilippo (AG) il 6 giugno 1954;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Mercurio

Emanuele, nato a Palermo il 28 ottobre 1983;- esperto in armi e munizioni da caccia: Trifirò

Giovanni, nato a Palermo il 28 settembre 1951;- esperto in tutela della natura: De Lisi Daniele, nato

a Palermo il 27 settembre 1957;- esperto in norme di pronto soccorso: Stuppia Fabio,

nato a Palermo il 27 marzo 1966;- esperto in cinologia: Rizzo Giovanni, nato a Messina

il 24 gennaio 1953.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Palermo, scelto dal dirigente responsa-bile.

Art. 3

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Palermo o da altro dirigenteda questi delegato, e dal rappresentante dell’associazioneorganizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 4

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 5

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesimamateria assumerà le funzioni di componente effettivo e sidovrà procedere alla nomina di nuovo componente sup-plente tra coloro i quali hanno presentato regolare doman-da a seguito dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto2014.

Art. 6

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 7

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svi-luppo rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Dipar-timento regionale dell’agricoltura.

Art. 8

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 9

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assesso-rato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea.

Art. 10

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 11

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

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DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Ragusa.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-

me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-

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lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27 della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n.33/97, che attribuisce la competenza dell’accertamentodell’idoneità degli aspiranti alla qualifica di guardiavenatoria volontaria alle commissioni di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, integrate da un rappresen-tante segnalato dall’associazione organizzatrice delcorso di formazione e da un dirigente tecnico del Corpoforestale della Regione o da altro dirigente delegato dal-l’ispettore dipartimentale delle foreste competente perterritorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresentano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, decadute per scadenza deitermini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, cheautorizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regionesiciliana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 pre-senta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Ragusa,è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:- esperto in legislazione venatoria: Cappello Angelo,

nato a Ragusa il 13 marzo 1959;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Campa-

gnolo Giovanni, nato a Ragusa l’8 luglio 1980;- esperto in armi e munizioni da caccia: Carbonaro

Luigi, nato a Ragusa il 17 luglio 1955;- esperto in tutela della natura: Greco Carmelo, nato a

Ragusa il 4 giugno 1947;- esperto in norme di pronto soccorso: La Mantia

Giuseppe, nato a Palermo il 14 luglio 1949;- esperto in cinologia: Aurnia Vincenzo, nato a

Modica il 28 febbraio 1963.Componenti supplenti:- esperto in legislazione venatoria: Blefari Enzo, nato

a Pozzallo il 16 aprile 1957;- esperto in zoologia applicata alla caccia: non attri-

buita;- esperto in armi e munizioni da caccia: Mangione

Giovanni, nato a Vittoria il 29 giugno 1971;- esperto in tutela della natura: Amarù Giuseppe, nato

a Vittoria il 30 settembre 1955;- esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita.- esperto in cinologia: non attribuita.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Ragusa, scelto dal dirigente responsa-bile.

Art. 3

In considerazione che, per mancanza di candidati,non sono state attribuite le posizioni dei supplenti relati-vamente alla sezione “zoologia applicata alla caccia”, alle“norme di pronto soccorso” e alla “cinologia”, le relativefunzioni, in caso di assenza del titolare, sono svolte dalpresidente della commissione, fino a quando non inter-verrà un provvedimento assessoriale di integrazione dellacommissione stessa.

Art. 4

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Ragusa o da altro dirigenteda questi delegato, e dal rappresentante dell’associazioneorganizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 5

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 6

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso di

Page 22: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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almeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesima mate-ria assumerà le funzioni di componente effettivo e si dovràprocedere alla nomina di nuovo componente supplente tracoloro i quali hanno presentato regolare domanda a segui-to dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto 2014.

Art. 7

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 8

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Diparti-mento regionale dell’agricoltura.

Art. 9

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 10

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assesso-rato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea.

Art. 11

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 12

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Siracusa.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e succes-sive modifiche ed integrazioni;

Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresen-tano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, decadute per scadenza dei termini;

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Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, cheautorizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regionesiciliana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 pre-senta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Sira-cusa, è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:- esperto in legislazione venatoria: Impallomeni

Giuseppe, nato a Siracusa il 26 luglio 1956;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Ientile

Renzo, nato a Catania il 27 settembre 1977;- esperto in armi e munizioni da caccia: Di Maria

Antonio, nato a Siracusa il 22 febbraio 1976;- esperto in tutela della natura: Basilico Aurelio, nato

a Rosolini il 23 settembre 1952;- esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita.- esperto in cinologia: Orlando Giuseppe, nato a

Siracusa il 26 giugno 1963.Componenti supplenti:- esperto in legislazione venatoria: Schiavone

Giuseppe, nato a Siracusa il 15 ottobre 1962;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Amato

Mirko, nato a Lentini il 2 dicembre 1976;- esperto in armi e munizioni da caccia: Campo

Francesco, nato a Pachino il 27 novembre 1962;- esperto in tutela della natura: Schifitto Salvatore,

nato a Modica il 23 dicembre 1975;- esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita.- esperto in cinologia: Vacante Rosario, nato a Lentini

il 29 gennaio 1948.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissio-ne vengono svolte da un dipendente della Ripartizionefaunistico-venatoria di Siracusa, scelto dal dirigenteresponsabile.

Art. 3

In considerazione che, per mancanza di candidati,non sono state attribuite le posizioni di titolare e supplen-te relativamente alla sezione “norme di pronto soccorso”,le relative funzioni, sono svolte dal presidente della com-missione, fino a quando non interverrà un provvedimentoassessoriale di integrazione della commissione stessa.

Art. 4

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Siracusa o da altro diri-gente da questi delegato, e dal rappresentante dell’asso-ciazione organizzatrice del corso di formazione e/oaggiornamento a cui le aspiranti guardie volontariehanno partecipato.

Art. 5

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 6

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesimamateria assumerà le funzioni di componente effettivo e sidovrà procedere alla nomina di nuovo componente sup-plente tra coloro i quali hanno presentato regolare doman-da a seguito dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto2014.

Art. 7

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 8

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Diparti-mento regionale dell’agricoltura.

Art. 9

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 10

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assesso-rato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea.

Art. 11

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 12

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni e

Page 24: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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centoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.

CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

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DECRETO 25 febbraio 2015.

Nomina della commissione di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio della Provincia di Trapani.

L’ASSESSOREPER L’AGRICOLTURA, LO SVILUPPO RURALE

E LA PESCA MEDITERRANEA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successi-

ve modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 14 dicembre 2008, n. 19 “Nor-

me per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali.Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione regio-nale” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzatividei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidentedella Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifi-che ed integrazioni”;

Visto il D.P.Reg. 22 ottobre 2014, n. 27, concernente:“Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regio-nale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assettiorganizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decretodel Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e suc-cessive modifiche ed integrazioni e attuazione dell’artico-lo 34 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9”, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51del 5 dicembre 2014;

Visto il D.P. n. 353/Area1/SG del 3 novembre 2014, conil quale l’avvocato Antonino Caleca è stato nominatoAssessore dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dellosviluppo rurale e della pesca mediterranea;

Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recan-te: “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento dellafauna selvatica e per la regolamentazione del prelievovenatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale”,e successive modifiche ed integrazioni;

Visto, in particolare, l’art. 29, comma 2, lett. “b”, dellalegge regionale n. 33/97, che stabilisce la composizionedelle commissioni provinciali di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio;

Visto l’art. 43, comma 4, della legge regionale n. 33/97,riguardante il rilascio dell’attestato d’idoneità per la vigi-lanza venatoria da parte dell’Assessorato regionale del-l’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterra-nea, previsto dal comma 4, art. 27, della legge n. 157/92,previo superamento di apposito esame;

Visto l’art. 43, comma 5, della legge regionale n. 33/97,che attribuisce la competenza dell’accertamento dell’ido-neità degli aspiranti alla qualifica di guardia venatoriavolontaria alle commissioni di esami di abilitazioneall’esercizio venatorio, integrate da un rappresentantesegnalato dall’associazione organizzatrice del corso di for-

mazione e da un dirigente tecnico del Corpo forestaledella Regione o da altro dirigente delegato dall’ispettoredipartimentale delle foreste competente per territorio;

Visto l’art. 28 della legge regionale n. 33/97, che stabi-lisce le materie di esami per l’abilitazione all’eserciziovenatorio;

Visto il D.A. n. 71 del 6 agosto 2014, con il quale sonostati definiti i criteri per la presentazione delle istanzerelative alla designazione dei componenti delle commis-sioni di esami di abilitazione all’esercizio venatorio, non-ché i criteri di valutazione dei titoli e dei requisiti posse-duti dagli aspiranti componenti;

Viste le istanze presentate dagli aspiranti componentidelle commissioni o dalle associazioni che li rappresen-tano;

Visto il comma 2 dell’art. 29 della legge regionalen. 33/97;

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei compo-nenti delle commissioni provinciali di esami di abilita-zione all’esercizio venatorio, decadute per scadenza deitermini;

Visto il comma 5 dell’art. 29 della legge regionale n.33/97, il quale dispone che per il funzionamento dellacommissione si applicano, in quanto compatibili, le dispo-sizioni previste dall’articolo 12, comma 6, della medesimalegge, anche ai fini del pagamento del gettone di presenza;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 che auto-rizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione sici-liana per l’anno finanziario 2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economian. 16 del 16 gennaio 2015, con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sonoripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Ritenuto di poter far fronte agli oneri finanziaridiscendenti dal presente provvedimento con le disponibi-lità del capitolo 142504 “Commissioni, comitati, consigli ecollegi” della rubrica relativa al Dipartimento regionaledell’agricoltura che per l’esercizio finanziario 2015 pre-senta la necessaria disponibilità;

Decreta:

Art. 1

Presso la Ripartizione faunistico-venatoria di Trapani,è nominata la commissione di esami d’abilitazioneall’esercizio venatorio che risulta in tal modo costituita:

presidente: il dirigente preposto alla Ripartizione fau-nistico-venatoria.

Componenti effettivi:- esperto in legislazione venatoria: Fici S. Pietro, nato

a Marsala il 28 dicembre 1966;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Borruso

Giacomo, nato a Alcamo il 19 luglio 1946;- esperto in armi e munizioni da caccia: Cudia

Federico, nato a Marsala il 20 maggio 1959;- esperto in tutela della natura: De Pasquale Agostino,

nato a Marsala il 6 maggio 1958;- esperto in norme di pronto soccorso: Milazzo

Nicolò, nato a Marsala il 27 aprile 1951;- esperto in cinologia: Todaro Nicola, nato a Paceco il

14 maggio 1967.Componenti supplenti:- esperto in legislazione venatoria: Mannone France-

sco, nato a Marsala il 21 agosto 1954;- esperto in zoologia applicata alla caccia: Adragna

Francesco, nato a Erice il 24 luglio 1978;

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- esperto in armi e munizioni da caccia: non attri-buita;

- esperto in tutela della natura: Errante Giovanni,nato a Tunisi il 22 agosto 1958;

- esperto in norme di pronto soccorso: non attribuita;- esperto in cinologia: Valfrè Sebastiano, nato a Erice

il 5 ottobre 1957.

Art. 2

Le funzioni di segretario della presente commissionevengono svolte da un dipendente della Ripartizione fauni-stico-venatoria di Trapani, scelto dal dirigente responsa-bile.

Art. 3

In considerazione che, per mancanza di candidati,non sono state attribuite le posizioni dei supplenti relati-vamente alla sezione “armi e munizioni da caccia” e“norme di pronto soccorso”, le relative funzioni, in assen-za dei titolari, sono svolte dal presidente della commissio-ne, fino a quando non interverrà un provvedimento asses-soriale di integrazione della commissione stessa.

Art. 4

La commissione di cui all’art. 1 è integrata, al fine diaccertare la qualifica di guardia volontaria, dall’ispettoreripartimentale delle foreste di Trapani o da altro dirigenteda questi delegato, e dal rappresentante dell’associazioneorganizzatrice del corso di formazione e/o aggiornamentoa cui le aspiranti guardie volontarie hanno partecipato.

Art. 5

In caso di assenza o di impedimenti, il presidente dellacommissione può essere sostituito da un suo delegato.

Art. 6

In caso di assenza giustificata di un componente effet-tivo, la stessa dovrà essere comunicata in forma cartaceaalla segreteria della commissione con un preavviso dialmeno tre giorni, per dar modo di procedere in tempiutili alla convocazione del componente supplente. In casodi contemporanea assenza sia del componente effettivoche del supplente, le funzioni vengono svolte dal presiden-te della commissione.

In caso di assenza non giustificata di un componenteper più di tre sedute, questi si riterrà automaticamentedecaduto ed il componente supplente della medesimamateria assumerà le funzioni di componente effettivo e sidovrà procedere alla nomina di nuovo componente sup-plente tra coloro i quali hanno presentato regolare doman-da a seguito dell’emanazione del D.A. n. 71 del 6 agosto2014.

Art. 7

La commissione ha validità tre anni a decorrere dalladata di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana del presente decreto.

Art. 8

La spesa relativa al funzionamento della commissionegraverà sul capitolo 142504 del bilancio della Regione sici-liana - Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilup-po rurale e della pesca mediterranea - Rubrica Diparti-mento regionale dell’agricoltura.

Art. 9

Il presente decreto sarà trasmesso, per l’apposito vistodi competenza, alla Ragioneria centrale dell’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea.

Art. 10

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web dell’Assesso-rato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea.

Art. 11

La pubblicazione del presente provvedimento nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha valore di noti-fica a tutti gli interessati.

Art. 12

Avverso il presente provvedimento può essere propo-sto ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Presidentedella Regione, rispettivamente, entro sessanta giorni ecentoventi giorni dalla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.CALECA

N.B. - Il decreto non è soggetto al visto della Ragioneria centraledell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.630)020

DECRETO 27 febbraio 2015.

Autorizzazione alla cattura e successivo rilascio di n. 12esemplari di cicogna bianca a scopo scientifico nel territoriodelle province di Caltanissetta e Catania.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELAE VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO,

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELL’ATTIVITÀVENATORIA DEL DIPARTIMENTO REGIONALE

DELL’AGRICOLTURA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante

norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavo-ro alle dipendenze della Regione siciliana;

Visto il D.P. Reg. n. 840 del 24 febbraio 2014, con ilquale è stato conferito alla dr.ssa Rosaria Barresi l’incari-co di dirigente generale del Dipartimento regionale del-l’agricoltura dell’Assessorato regionale dell’agricoltura,dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea in esecu-zione della delibera di Giunta n. 12 del 4 febbraio 2014;

Visto il D.D. n. 5266 del 24 luglio 2012, con il quale ildirigente generale del Dipartimento regionale interventistrutturali per l’agricoltura ha affidato al dr. SalvatoreGufo l’incarico di dirigente del servizio 7 tutela e valoriz-zazione del patrimonio faunistico programmazione egestione dell’attività venatoria;

Visto il D.D.G. n. 46 del 15 gennaio 2015, con il qualeè stata prorogata la durata dei contratti di lavoro dei diri-genti del Dipartimento regionale dell’agricoltura fino al 31marzo 2015 o comunque sino alla data di completamentodella riorganizzazione intradipartimentale;

Vista la richiesta avanzata dal Dipartimento di biolo-gia dell’Università degli studi di Pisa pervenuta all’Asses-

Page 26: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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26 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

sorato in data 20 febbraio 2015 ed assunta al protocollo aln. 14998, con la quale viene chiesta l’autorizzazione, ascopo di ricerca scientifica, per la cattura temporanea e ilsuccessivo rilascio di dodici esemplari di cicogna bianca(Ciconia ciconia) nel territorio delle province di Caltanis-setta e Catania, negli anni 2015 e 2016, per la realizza-zione del progetto “monitoraggio dei movimenti migratoridi dispersione giovanile di cicogna bianca (Ciconia cico-nia) nidificante in Sicilia”;

Vista la nota n. 8903 del 25 febbraio 2015, con la qualel’ISPRA esprime parere favorevole;

Ritenuto di poter procedere al rilascio dell’autorizza-zione per la realizzazione del progetto di ricerca scientifi-ca: “monitoraggio dei movimenti migratori di dispersionegiovanile di cicogna bianca (Ciconia ciconia) nidificantein Sicilia”;

Decreta:

Art. 1

In conformità e per le finalità di cui alle premesse, ilDipartimento di biologia dell’Università degli studi di Pisaè autorizzato alla cattura temporanea e successivo rilasciodi dodici esemplari di cicogna bianca (Ciconia ciconia),nel territorio delle province di Caltanissetta e Catania, perla realizzazione del progetto di ricerca scientifica: “moni-toraggio dei movimenti migratori di dispersione giovaniledi cicogna bianca (Ciconia ciconia), nidificante in Sicilia”,finalizzato a valutare gli spostamenti e gli eventuali volimigratori degli uccelli, mediante l’utilizzo di dispositivisatellitari “PTTs”.

Art. 2

Responsabile delle catture è la dott.ssa Anna Gagliar-do, ricercatore presso il Dipartimento di biologia dell’Uni-versità degli studi di Pisa, titolare della presente autorizza-zione, che potrà avvalersi della collaborazione del perso-nale elencato nella richiesta citata nelle premesse che faparte integrante del presente decreto.

Art. 3

Al termine dei lavori, il Dipartimento di biologiadell’Università degli studi di Pisa dovrà presentare unadettagliata relazione sull’attività svolta all’Assessoratoregionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dellapesca mediterranea, Dipartimento regionale dell’agricol-tura, servizio VII tutela e valorizzazione del patrimoniofaunistico programmazione e gestione dell’attività venato-ria e all’ISPRA.

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana ad eccezione dell’allegato.

Palermo, 27 febbraio 2015.

GUFO

(2015.11.602)020

DECRETO 13 marzo 2015.

Elenchi regionali degli operatori agrituristici autorizzatie delle aziende e fattorie didattiche accreditate, aggiornati al31 dicembre 2014.

IL DIRIGENTE GENERALEDEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’AGRICOLTURA

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;Visto il D.P.Reg. n. 840 del 24 febbraio 2014, con il

quale è stato conferito alla dr.ssa Barresi Rosaria l’incari-co di dirigente generale del Dipartimento regionale del-l’agricoltura dell’Assessorato regionale dell’agricoltura,dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea in esecu-zione della delibera di Giunta n. 12 del 4 febbraio 2014;

Vista la legge regionale n. 25 del 9 giugno 1994 inmateria di agriturismo e successive modifiche;

Visto l’art. 3 del D.L.vo n. 228 del 18 maggio 2001,recante disposizioni in materia di agriturismo;

Visto il decreto n. 1262 del 27 ottobre 2010, recantedisposizioni per l’accreditamento e verifiche delle aziendeo fattorie didattiche, pubblicato nella Gazzetta Ufficialedella Regione siciliana n. 48 del 5 novembre 2010;

Visto il decreto di questo Dipartimento n. 1661 del 10agosto 2009, con il quale sono state aggiornate le disposi-zioni in materia di agriturismo e relativa modulistica,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione sicilianan. 40 del 28 agosto 2009;

Visto l’articolo 84 della legge regionale n. 11 del 12maggio 2010 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana n. 23 del 14 maggio 2010;

Visto l’art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014,n. 21, nel quale, tra l’altro, è previsto l’obbligo della pub-blicazione per esteso dei decreti dirigenziali nel sito dellaRegione siciliana, entro il temine perentorio delle succes-sive 48 ore dalla data di emissione, pena la nullità del-l’atto;

Visti gli elenchi provinciali delle aziende titolari dinulla osta per l’agriturismo aggiornati al 31 dicembre2014 (modelli “E”) redatti dagli Ispettorati provinciali perl’agricoltura della Sicilia;

Viste le autorizzazioni comunali e le segnalazioni cer-tificate d’inizio attività per l’esercizio delle attività agritu-ristiche;

Considerato che il decreto n. 1661 del 10 agosto 2009,in materia di agriturismo, prescrive la pubblicazioneannuale dell’elenco regionale degli operatori agrituristiciautorizzati, relativo al 31 dicembre dell’anno precedente;

Considerato che il decreto n. 1262 del 27 ottobre 2010prevede la pubblicazione annuale dell’elenco regionaledelle aziende e fattorie didattiche accreditate al 31 dicem-bre dell’anno precedente;

A’ termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:

Art. 1

In conformità alle premesse, si dispone la pubblicazio-ne degli elenchi regionali riportanti gli operatori agrituri-stici autorizzati, nonché le aziende e fattorie didatticheaccreditate, relativi al 31 dicembre 2014, che fanno parteintegrante del presente decreto.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana e nel sito istituzionale di que-sto Assessorato come previsto dall’art. 68 della legge regio-nale 12 agosto 2014, n. 21.

Palermo, 13 marzo 2015.

BARRESI

Page 27: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 29: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 30: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 31: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 32: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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32 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

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4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

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Page 33: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzoleagricampeggio

14

Posti agricampeggio

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica

17Classificazionein spighe

Page 34: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 35: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 35

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 36: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

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36 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 37: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Pro

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1

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 38: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 39: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 40: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

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Metodo biologico

2Agrumicolo3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 41: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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3Viticolo

4Olivicolo

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6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

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11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 42: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 43: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

1

Car

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 44: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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44 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

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sero

Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 45: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

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3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 45

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 46: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

PIA

TR

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.

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46 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

1

Car

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1

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- Fi

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C.d

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Pain

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Coz

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Sira

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-ni

Bag

ni

C.d

e C

ozzo

Scu

zzar

ia-P

or-

telli

-Buf

alef

i

Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 47: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

PIA

TR

ATT

A D

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UFFIC

IALE

DELLA

G.U

.R.S

.

NO

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LA

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NE

3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 47

1

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Den

omin

azio

ne

azie

nd

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ritu

rist

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Ub

icaz

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e d

ell’a

zien

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Com

un

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Numero d’iscrizione nell’elencoprovinciale

104

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208

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105

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Di B

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lo E

liana

C.d

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107

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Nig

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omen

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XX

101

108

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115

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Not

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119

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Not

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128

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 48: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

PIA

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

Page 49: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

CO

PIA

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3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 49

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117

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Numero d’iscrizione nell’elencoprovinciale

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/ofrassinicolo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

12

Posti letto

13Piazzole agricampeggioe n. bungalow

14Posti in agricampeggioe in bungalow

15

Posti ristorazione

16Fattoria/Aziendadidattica accreditata

17Classificazionein spighe

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

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Floro-vivaismo

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

Page 51: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

Page 52: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

Page 53: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 53

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Metodo biologico

2Agrumicolo

3Viticolo

4Olivicolo

5Frutticolo compresouva da tavola

6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

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6Frutta secca

7Forestale e/o frassini-colo

8Seminativo

9Piante officinali

10

Cappereto

11

Floro-vivaismo

Page 54: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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8Seminativo

9Piante officinali

10

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Floro-vivaismo

Page 55: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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56 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVEDECRETO 17 febbraio 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della cooperativaAcqua Speciosa, con sede in Giardini Naxos, e nomina delcommissario liquidatore.

L’ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Visto il verbale di revisione effettuato dalla

Confcooperative nei confronti della cooperativa AcquaSpeciosa, con sede in Giardini Naxos recante la propostadi liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’art.2545 terdecies codice civile;

Vista la nota prot. n. 49180 del 19 settembre 2013, conla quale si è comunicato l’avvio del procedimento ai sensidegli artt. 8 e 9 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10,e avverso alla quale non sono state prodotte osservazionio controdeduzioni;

Vista la terna fornita dall’associazione di rappresen-tanza Confcooperative, cui la cooperativa aderisce, aisensi dell’art. 9 della legge n. 400/75;

Visto il promemoria prot. n. 48906 dell’8 settembre2014 del servizio 6s - Vigilanza e servizio ispettivo, con ilquale è stato richiesto all’Assessore la designazione di unprofessionista cui affidare l’incarico di commissario liqui-datore;

Vista la propria determinazione, con la quale si desi-gna in calce al suindicato promemoria l’avv. De SalvoGaetano;

Visto l’elenco regionale dei commissari liquidatori disocietà cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia;

Decreta:

Art. 1

La cooperativa Acqua Speciosa, con sede in GiardiniNaxos, iscritta al n. A148494 dell’albo società cooperative, codi-ce fiscale 02723790834, è posta in liquidazione coatta ammini-strativa ai sensi dell’art. 2545 terdecies del codice civile.

Art. 2

L’avv. De Salvo Gaetano, nato a Roma il 13 agosto1968 e residente a Messina via Elenuccia, 3, è nominato,dalla data di notifica del presente decreto, commissarioliquidatore della cooperativa di cui all’articolo precedente,con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazio-ne fino alla definitiva cancellazione della stessa dal regi-stro delle imprese.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore perl’attività svolta sarà determinato alla fine delle operazionidella procedura di liquidazione. In caso di mancanza diattivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimispettanti compatibilmente con le disponibilità presenti nelcapitolo 342519 del bilancio della Regione siciliana.

Art. 4

Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla noti-fica o ricorso straordinario al Presidente della Regioneentro 120 giorni dalla stessa.

Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 17 febbraio 2015.

VANCHERI

(2015.11.625)041

DECRETO 25 febbraio 2015.

Sostituzione del commissario liquidatore della coopera-tiva S. Pietro, con sede in Sortino.

L’ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Vista la relazione di mancata revisione redatta dalla

Confcooperative Sicilia del 27 gennaio 2011 nei confrontidella cooperativa S. Pietro di Sortino (c.f. 80007680897)per il biennio 2009/2010, che si conclude con la propostadi sostituzione, ai sensi dell’art. 2545 octiesdecies del codi-ce civile, del liquidatore, sig. Di Pietro Vincenzo, nato aSortino (SR) il 7 febbraio 1949, ivi residente in via IMaggio, 120, nominato con atto del 20 dicembre 2008, inquanto lo stesso non ha consentito l’effettuazione dellarevisione nonostante solleciti e diffida;

Vista la nota prot. n. 2989 del 17 gennaio 2012 del ser-vizio ispettivo e vigilanza cooperative, regolarmente rice-vuta, con la quale è stato comunicato, al liquidatore, aisensi e per gli effetti degli artt. 8 e 9 della legge regionale30 aprile 1991, n. 10, l’avvio del procedimento di sostitu-zione dello stesso;

Rilevato che avverso la superiore comunicazione diavvio del procedimento di sostituzione non sono pervenu-te osservazioni o controdeduzioni;

Visto il parere della C.R.C. n. 26/13 del 27 febbraio2013, che si esprime favorevolmente alla sostituzione delliquidatore;

Considerato che la cooperativa è stata sottoposta arevisione ordinaria in regime di convenzione e, pertanto,la riserva di cui dell’art. 9 della legge n. 400/75 non è ope-rante;

Visto il promemoria prot. n. 34541 del 17 giugno 2014del servizio ispettivo e vigilanza cooperative, con il quale èstato richiesto all’Assessore il nominativo del professioni-sta cui affidare l’incarico scelto, preferibilmente, tra quel-li inseriti nell’elenco regionale dei commissari liquidatoridella provincia di Siracusa;

Vista la propria determinazione del 30 gennaio 2015,con la quale si designa in calce al suindicato promemoriail dott. Lungaro Pietro;

Visto l’elenco regionale dei commissari liquidatori disocietà cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia;

Decreta:

Art. 1

Il dott. Lungaro Pietro, nato a Roma il 23 luglio 1944e residente a Trapani in via Virgilio, Quartiere Portorici,L.5 - è nominato, dalla data di notifica del presente decre-to, ai sensi dell’art. 2545 octiesdecies del codice civile,commissario liquidatore della cooperativa S. Pietro diSortino (c.f. 80007680897 e REA n. SR - 62302), in sosti-tuzione del liquidatore sig. Di Pietro Vincenzo, nato aSortino (SR) il 7 febbraio 1949, ivi residente in via IMaggio, 120, con il compito di definire tutte le operazioni

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3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14 57

di liquidazione fino alla cancellazione della stessa dal regi-stro delle imprese.

Art. 2

Il compenso spettante al commissario liquidatore perl’attività svolta sarà determinato alla fine delle operazionidella procedura di liquidazione. In caso di mancanza diattivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimispettanti, compatibilmente con le disponibilità presentinel capitolo 342519 del bilancio della Regione siciliana.

Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla noti-fica o ricorso straordinario al Presidente della Regioneentro 120 giorni dalla stessa.

Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 25 febbraio 2015.

VANCHERI

(2015.11.642)041

DECRETO 10 marzo 2015.

Annullamento del decreto 3 febbraio 2015, concernenteliquidazione coatta amministrativa della cooperativa SacroCuore, con sede in Acireale, e nomina del commissario liqui-datore.

L’ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Visto il D.A. n. 37/Gab del 3 febbraio 2015, con il quale

la cooperativa Sacro Cuore di Acireale è stata posta in

liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’art. 2545terdecies del codice civile;

Considerato che la cooperativa Sacro Cuore diAcireale, diversamente da quanto riferito nel D.A. n.37/Gab del 3 febbraio 2015, aveva fatto pervenire entro iltermine stabilito le proprie controdeduzioni;

Considerato altresì che dalla lettura delle controdedu-zioni fornite, unitamente alla documentazione prodotta,verrebbero meno i motivi che hanno dato luogo all’adozio-ne del provvedimento di liquidazione coatta amministrati-va;

Ritenuto, pertanto, necessario provvedere, in autotu-tela, all’annullamento del D.A. n. 37/Gab del 3 febbraio2015;

Decreta:

Art. 1

Per le motivazioni sopra esposte, il D.A. n. 37/Gab del3 febbraio 2015 è annullato.

Art. 2

Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla noti-fica o ricorso straordinario al Presidente della Regioneentro 120 giorni dalla stessa.

Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 10 marzo 2015.

VANCHERI

(2015.12.676)041

ASSESSORATO DELL’ECONOMIADECRETO 18 febbraio 2015.

Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l’articolo 8,

comma 1;Visto l’articolo 36, comma 1, lett. b) della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, e successive modifiche ed integra-

zioni, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per la riassegnazione disomme ai pertinenti capitoli di spesa in corrispondenza a correlati accertamenti di entrata;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoria-mente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2015, il bilancio dellaRegione siciliana per l’esercizio finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativodisegno di legge nonché gli effetti della nota di variazioni derivanti dall’approvazione della medesima legge;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione in regime di esercizio provvisorio, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;

Visto l’art. 28 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che approva il sistema informativo delle operazioni degli entipubblici denominato SIOPE;

Visto l’art. 14 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, che disciplina il suddetto sistema informativo;Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni;Visto il comma 7 dell’art. 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 che consente all’Amministrazione regio-

nale, per l’esercizio finanziario 2015, di continuare ad applicare le vigenti disposizioni regionali, che disciplinano lemodalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio;

Visto l’articolo 77 quater del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, che, ferma restando, per la Regione siciliana,l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, dispo-

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ne che l’anticipazione mensile per il finanziamento della spesa sanitaria, a favore della Regione siciliana, è accredita-ta sulle contabilità speciali infruttifere al netto delle somme cumulativamente trasferite a titolo di IRAP e di addizio-nale regionale all’IRPEF e delle somme spettanti a titolo di Fondo sanitario nazionale, quale risulta dall’Intesa espres-sa dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzanosulla ripartizione delle disponibilità finanziarie complessive destinate al finanziamento del Servizio sanitario naziona-le;

Visto l’art. 2, comma 68, lett. b) della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e successive modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014, concernente “Assestamento del bilancio della Regione per l’an-

no finanziario 2014. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2014 e modifiche allalegge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilitàregionale. Disposizioni varie” ed in particolare l’art. 68, comma 5 che prescrive la pubblicazione per esteso dei decre-ti dirigenziali nel sito internet della Regione siciliana, entro le successive 48 ore dalla data di emissione, pena nullità;

Vista la nota prot. n. 100164 del 22 dicembre 2014, con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze comu-nica che, nelle more dell’intesa Stato-Regioni sulla ripartizione delle disponibilità finanziarie complessive destinate alServizio sanitario nazionale per l’anno 2015 per il finanziamento della spesa sanitaria corrente, per la Regione Sicilial’eventuale anticipazione di tesoreria sarà pari all’importo di € 325.199.910,00;

Visto il modello telematico del 9 gennaio 2015 dal quale risulta che è stata accreditata sul conto corrente n.306694 a favore della Regione Sicilia la somma di € 325.199.910,00 per anticipazione mensile S.S.N.;

Visto il decreto del ragioniere generale n. 2088 del 9 ottobre 2012, con il quale sono stati istituiti il capitolo dientrata 4219 ed il capitolo di spesa 215217 e si è modificata la procedura di contabilizzazione delle anticipazioni men-sili erogate dal Ministero dell’economia per il FSN sul conto di tesoreria unica intestato alla Regione siciliana, al finedi consentire la trasmissione alla banca dati SIOPE dell’informazione relativa all’avvenuto incasso;

Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, per l’esercizio finanziario in corso, in termini di compe-tenza e di cassa, al capitolo di spesa 215217 ed al capitolo in entrata 4219 capo 11, la somma di € 325.199.910,00;

Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 ed alla relativa ripartizione incapitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015 e successive modifi-che ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione dell’entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario2015 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16gennaio 2015 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in euro in termini di com-petenza e di cassa:

ENTRATA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Entrate correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Trasferimenti correnti

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Trasferimenti correnti dallo Stato per fondo sanitario nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

di cui al capitolo4219 Anticipazioni sanitarie erogate dalla tesoreria dello Stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

SPESA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.3.1 - Fondo sanitario regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

di cui al capitolo215217 Rimborso anticipazioni sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

Art. 2

Al quadro delle previsioni di cassa, per l’esercizio finanziario 2015, sono apportate le seguenti variazioni ineuro:

VariazioniDENOMINAZIONE (euro)

Page 59: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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ENTRATA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIACENTRO DI RESPONSABILITÀ

Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

SPESA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIACENTRO DI RESPONSABILITÀ

Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 325.199.910,00

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato per esteso, ai sensi del comma 5 dell’art. 68 della legge regionale n. 21/2014,nel sito della Regione siciliana e nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 18 febbraio 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.599)017

DECRETO 23 febbraio 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amninistrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, i commi 1

e 4 dell’articolo 8;Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma

1, lett. a), dell’articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l’at-tuazione di leggi della Regione, nonchè di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell’Unione europea e di altri orga-nismi che dispongono interventi in favore della Regione;

Visto l’articolo 1, comma 1 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione adesercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile2015, il bilancio della Regione per l’anno finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa edil relativo disegno di legge, nonché la nota di variazioni connessa all’approvazione della stessa legge n. 3/2015;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli ed in particolarel’elenco dei capitoli per i quali è consentita soltanto la gestione dei residui;

Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, concernente “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ed in particolare l’ar-ticolo 13 della medesima che istituisce presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo per il diritto allavoro dei disabili;

Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e dellefinanze del 27 ottobre 2011, recante “Modifica ed abrogazione del decreto 4 febbraio 2010 concernente i criteri e lemodalità di ripartizione delle disponibilità del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili”;

Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Direzione generale per le politiche dei servizi peril lavoro - Prot. 39/0000155/MA001.A004 del 12 maggio 2014, con cui si provvede al riparto delle risorse del Fondo peril diritto al lavoro dei disabili, a valere sull’esercizio finanziario 2014, per le richieste di contributo relative alle assun-zioni effettuate dai datori di lavoro privati nell’anno 2013 ed in particolare, a fronte di un finanziamento complessivopari ad € 21.845.924,00, vengono assegnate in favore della Regione Sicilia risorse pari ad € 634.697,27;

Vista la nota n. 2127 del 16 gennaio 2015 del Dipartimento regionale del lavoro, impiego, orientamento, servizie attività formative - Us2 gestione fondo disabili con cui si chiede l’iscrizione a valere sul capitolo 314128 del bilanciodella Regione, per l’esercizio finanziario corrente, della somma di € 634.697,27, a seguito approvazione del piano diriparto del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di cui al citato decreto del Ministro del lavoro e delle politichesocia1i prot. 39/0000155/MA001.A004 del 12 maggio 2014 e, si precisa inoltre che con D.D.G. n. 11613 del 2 dicembre2014 si è provveduto all’accertamento, sul capitolo di entrata del bilancio della Regione n. 3657, delle citate sommeassegnate e trasferite in favore di questa Regione come da comunicazione del Ministero del lavoro e delle politichesociali prot. n. 0006557.19-11-2014;

Considerato che la citata somma di € 634.697,27 risulta accreditata sul conto corrente infruttifero n. 305982,intestato alla Regione siciliana in data 12 novembre 2014 ed ha costituito maggiore accertamento di entrata nel bilan-

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cio della Regione alla chiusura dell’esercizio finanziario 2014 a valere sul capitolo di entrata n. 3657 “Assegnazionidello Stato per agevolare l’inserimento lavorativo dei disabili.”;

Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di iscrivere, in incremento del capitolo di spesa 314128 “Contributiper agevolare l’inserimento lavorativo dei disabili” la somma di € 634.697,27 mediante utilizzo per il medesimo impor-to dello stanziamento del capitolo 215703;

Ravvisata pertanto, la necessità di apportare al bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 ealla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015,le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 e nellarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio2015, sono introdotte le seguenti variazioni:

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 634.697,27

di cui al capitolo215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente, eliminati negli eser-

cizi precedenti per perenzione amministrativa e per la riutilizzazione delle economie dispesa, ecc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 634.697,27

ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORORUBRICA 3 - Dipartimento regionale del lavoro, impiego, orientamento, servizi e attività formativeTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente

U.P.B. 6.3.1.3.2 - Sostegno all’occupazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 634.697,27di cui al capitolo

(Nuova istituzione)314128 Contributi per agevolare l’inerimento lavorativo dei disabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 634.697,27

CODICI: 06.02.01 - 10.05.00 VL. n. 68/1999L.R. n. 26/2012, art. 11, c. 12-13

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 23 febbraio 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.598)017

VariazioniDENOMINAZIONE (euro)

DECRETO 2 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALEDELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l’articolo 8,

comma 1;Visto l’articolo 55, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6;

Page 61: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoria-mente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2015, il bilancio dellaRegione per l’anno finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativo disegno dilegge nonché gli effetti della nota di variazioni derivanti dall’approvazione della medesima legge;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Visto il decreto del Presidente della Regione n. 8938 del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito l’incari-co di ragioniere generale della Regione al dott. Salvatore Sammartano;

Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni;Visto il comma 7 dell’art. 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che consente all’Amministrazione regio-

nale, per l’esercizio finanziario 2015, di continuare ad applicare le vigenti disposizioni regionali che disciplinano lemodalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio;

Vista la legge 26 maggio 2004, n. 138 di conversione del decreto legge n. 81/2004, ed in particolare l’art. 1, lette-ra a), che prevede l’istituzione del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (C.C.M.);

Vista la nota n. 12092 del 13 febbraio 2015, con cui il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epide-miologico - unità di staff 2 dell’Assessorato regionale della salute chiede la riproduzione in bilancio al capitolo 416545dell’importo di € 4.500,00 per le economie realizzate sino all’esercizio finanziario 2014 per la realizzazione del proget-to entro l’anno 2015;

Vista la nota n. 8589 del 18 febbraio 2015, con la quale la Ragioneria centrale della salute, effettuate le verifichedi competenza, esprime parere favorevole alla variazione richiesta;

Ravvisata la necessità di iscrivere, in conto competenza, nel capitolo di spesa 416545 l’importo di € 4.500,00 pereconomie realizzate nel decorso esercizio finanziario, con la contemporanea riduzione di pari importo del capitolo215703;

Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 ed alla relativa ripartizione incapitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, le necessarie varia-zioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 e allarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, sonointrodotte le seguenti variazioni in euro:

SPESA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIA

RUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 4.500,00di cui al capitolo

215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi diparte corrente, eliminati negli esercizi precedenti perperenzione amministrativa, e per la utilizzazione delleeconomia di spesa, ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 4.500,00

ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE

RUBRICA 3 - Dipartimento regionale per le attività sanitarie e . . .osservatorio epidemiologico

TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per investimenti di parte corrente

U.P.B. 11.3.1.3.4 - Formazione ed educazione alla salute . . . . . . . . . . . . . + 4.500,00di cui al capitolo

(Nuova istituzione)416545 Spese relative all’attuazione del progetto CCM: “Sorveglian-

za della mortalità materna: progetto pilota in regioni delNord, Centro e Sud Italia” . . . . . . . . . . . . . . . . . + 4.500,00 L. n. 138/2004Codici: 02.01.01 - 07.05.00 - V

DENOMINAZIONE Variazioni Nomenclatore(euro)

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Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nel sito internet della Regione siciliana ai sensi della legge regionale n. 21 del12 agosto 2014, art. 68, comma 5.

Palermo, 2 marzo 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.606)017

DECRETO 2 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALEDELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l’articolo 8,

comma 2;Visto l’articolo 55, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6;Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoria-

mente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2015, il bilancio dellaRegione per l’anno finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativo disegno dilegge nonché gli effetti della nota di variazioni derivanti dall’approvazione della medesima legge;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Visto il decreto del Presidente della Regione n. 8938 del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito l’incari-co di ragioniere generale della Regione al dott. Salvatore Sammartano;

Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni;Visto il comma 7 dell’art. 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 che consente all’Amministrazione regio-

nale, per l’esercizio finanziario 2015, di continuare ad applicare le vigenti disposizioni regionali, che disciplinano lemodalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio;

Vista la legge 26 maggio 2004, n. 138 di conversione del decreto legge n. 81/2004, ed in particolare l’art. 1, lette-ra a), che prevede l’istituzione del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (C.C.M.);

Vista la nota n. 6477 del 21 gennaio 2015, con cui il servizio 7 del Dipartimento per le attività sanitarie e osser-vatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale della salute chiede la riproduzione nel bilancio della Regione, perl’esercizio finanziario corrente, sul capitolo 416546 della somma di € 2.942,51 per le economie realizzate sino all ‘eser-cizio finanziario 2014 per la realizzazione del progetto che scadrà aprile 2015 in termini di competenza;

Vista la nota n. 17238 del 26 febbraio 2015, con la quale il servizio 7 del Dipartimento per le attività sanitarie eosservatorio epidemiologico rappresenta che la somma richiesta sarà impegnata e spesa entro l’esercizio finanziario2015 in quanto la scadenza del progetto è prevista per il 25 aprile 2015;

Vista la nota n. 8602 del 18 febbraio 2015, con la quale la Ragioneria centrale competente con cui viene trasmes-sa la suindicata nota, corredata del prescritto parere favorevole alla variazione richiesta evidenziando, inoltre che ilsuccitato capitolo è identificato nel bilancio della Regione con il codice funzionale “07” che contraddistingue le speseper la sanità;

Ravvisata quindi la necessità di iscrivere in termini di competenza nel capitolo di spesa 416546 l’importo di €2.942,51 con la contemporanea riduzione di pari importo dal capitolo 215703;

Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 ed alla relativa ripartizione incapitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, le necessarie varia-zioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 ed allarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio2015, sono introdotte le seguenti variazioni in euro:

Page 63: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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SPESAASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIA

RUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 2.942,51di cui al capitolo

215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi diparte corrente, eliminati negli esercizi precedenti perperenzione amministrativa, e per la utilizzazione delleeconomie di spesa, ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 2.942,51

ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE

RUBRICA 3 - Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osser-vatorio epidemiologico

TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente

U.P.B. 11.3.1.3.6 - Epidemiologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 2.942,51di cui al capitolo

(Nuova istituzione)416546 Spese per la realizzazione del progetto CCM: “Valutazioni

del rischio riproduttivo in aree a forte pressione ambien-tale” (RISCRIPRO_SENTIERI) . . . . . . . . . . . . . . . + 2.942,51 L. n. 138/2004Codici: 02.02.10 - 07.05.00 - V

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nel sito internet della Regione siciliana ai sensi della legge regionale n. 21 del12 agosto 2014, art. 68, comma 5.

Palermo, 2 marzo 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.600)017

DENOMINAZIONE Variazioni Nomenclatore(euro)

DECRETO 3 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70 che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l’articolo 8,

comma 1;Visto l’articolo 36, comma 1, lett. b) della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, e successive modifiche cd integra-

zioni, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per la riassegnazione disomme ai pertinenti capitoli di spesa in corrispondenza a correlati accertamenti di entrata;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoria-mente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2015, il bilancio dellaRegione siciliana per l’esercizio finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativodisegno di legge nonché gli effetti della nota di variazioni derivanti dall’approvazione della medesima legge;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestione erendicontazione in regime di esercizio provvisorio, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;

Visto il decreto del Presidente della Regione n. 8938 del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito l’incari-co di ragioniere generale della Regione al dott. Salvatore Sammartano;

Visto l’art. 28 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che approva il sistema informativo delle operazioni degli entipubblici denominato SIOPE;

Page 64: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Visto l’art. 14 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, che disciplina il suddetto sistema informativo;Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni;Visto il comma 7 dell’art. 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che consente, all’Amministrazione regio-

nale, per l’esercizio finanziario 2015, di continuare ad applicare le vigenti disposizioni regionali che disciplinano lemodalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio;

Visto l’articolo 77 quater del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, che, ferma restando, per la Regione siciliana,l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, dispo-ne che l’anticipazione mensile per il finanziamento della spesa sanitaria, a favore della Regione siciliana, è accredita-ta sulle contabilità speciali infruttifere al netto delle somme cumulativamente trasferite a titolo di IRAP e di addizio-nale regionale all’IRPEF e delle somme spettanti a titolo di Fondo sanitario nazionale, quale risulta dall’intesa espres-sa dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzanosulla ripartizione delle disponibilità finanziarie complessive destinate al finanziamento del Servizio sanitario naziona-le;

Visto l’art. 2, comma 68, lett. b), della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e successive modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014, concernente “Assestamento del Bilancio della Regione per l’an-

no finanziario 2014. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2014 e modifiche allalegge regionale 28 gennaio 2014, n. 5” Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilitàregionale. Disposizioni varie” ed in particolare l’art. 68, comma 5, che prescrive la pubblicazione per esteso dei decre-ti dirigenziali nel sito internet della Regione siciliana, entro le successive 48 ore dalla data di emissione, pena nullità;

Vista la nota prot. n. 100164 del 22 dicembre 2014, con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze comu-nica che, nelle more dell’Intesa Stato-Regioni sulla ripartizione delle disponibilità finanziarie complessive destinate alServizio sanitario nazionale per l’anno 2015 per il finanziamento della spesa sanitaria corrente, per la Regione Sicilial’eventuale anticipazione di tesoreria sarà pari all’importo di € 325.199.910,00;

Visto il modello telematico del 6 febbraio 2015 dal quale risulta che è stata accreditata sul conto corrente n.306694 a favore della Regione Sicilia la somma di € 200.476.149,21 per anticipazione mensile S.S.N.;

Visto il decreto del ragioniere generale n. 2088 del 9 ottobre 2012, con il quale sono stati istituiti il capitolo dientrata 4219 ed il capitolo di spesa 215217 e si è modificata la procedura di contabilizzazione delle anticipazioni men-sili erogate dal Ministero dell’economia per il FSN sul conto di tesoreria unica intestato alla Regione siciliana, al finedi consentire la trasmissione alla banca dati SIOPE dell’informazione relativa all’avvenuto incasso;

Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, per l’esercizio finanziario in corso, in termini di compe-tenza e di cassa, al capitolo di spesa 215217 ed al capitolo in entrata 4219 capo 11, la somma di € 200.476.149,21;

Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 ed alla relativa ripartizione incapitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015 e successive modifi-che ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione dell’entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario2015 ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16gennaio 2015 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in euro in termini di com-petenza e di cassa:

VariazioniDENOMINAZIONE (euro)

ENTRATA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Entrate correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Trasferimenti correnti

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Trasferimenti correnti dallo Stato per fondo sanitario nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

di cui al capitolo4219 Anticipazioni sanitarie erogate dalla tesoreria dello Stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

SPESA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.3.1 - Fondo sanitario regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

di cui al capitolo215217 Rimborso anticipazioni sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

Page 65: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Art. 2

Al quadro delle previsioni di cassa, per l’esercizio finanziario 2015, sono apportate le seguenti variazioni in euro:

ENTRATA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIACENTRO DI RESPONSABILITÀ

Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

SPESA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIACENTRO DI RESPONSABILITÀ

Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 200.476.149,21

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato per esteso, ai sensi del comma 5 dell’art. 68 della legge regionale n. 21/2014,nel sito della Regione siciliana e nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 3 marzo 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.647)017

DECRETO 10 marzo 2015.

Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, l’artico-

lo 8;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e

dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma

1, lett. a) dell’articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l’at-tuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell’Unione europea e di altri orga-nismi che dispongono interventi in favore della Regione;

Vista la legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoria-mente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2015, il bilancio dellaRegione per l’anno finanziario 2015, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativo disegno dilegge nonché gli effetti della nota di variazioni derivanti dall’approvazione della medesima legge;

Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 194 dell’8 febbraio 2001, concernente: “Regolamento recantenuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile”;

Vista la nota prot. n. 88834 del 24 novembre 2014, con la quale il Dipartimento protezione civile, a seguito dellecomunicazioni di accreditamento fondi da parte del Dipartimento nazionale della protezione civile, chiede l’iscrizionein bilancio delle somme di: € 7.567,70 per “rimborso campagna AIB 2012”, € 1.584,88 per “rimborso campagna AIB2010”, € 18.580,30 per “campagna estiva AIB 2013”, “settimana della protezione civile Milano 24-28 settembre 2010”,“campagna estiva AIB 2012”, € 838,59 per “esercitazione decennale Magna Vis Trabia 2011”, “campagna antincendioboschivo anno 2013”;

Considerato che le suddette somme sono state accreditate, rispettivamente, in data 19 giugno 2014, 27 ottobre2014, 21 novembre 2014 e 28 novembre 2014, sul c/c n. 305982 intrattenuto dalla Regione siciliana presso la Bancad’Italia - Tesoreria provinciale dello Stato - sezione di Palermo;

Considerato che le superiori somme hanno costituito maggiore accertamento alla chiusura dell’esercizio mede-simo;

Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, in termini di competenza, al capitolo 117705 la sommadi € 28.571,47 mediante prelevamento dal capitolo 215703;

Ritenuto di apportare al bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 e alla relativa ripartizio-ne in capitoli, di cui al decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio 2015, le necessarie varia-zioni per quanto in premessa specificato;

Page 66: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Decreta:

Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2015 e allarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 16 del 16 gennaio2015, sono introdotte le seguenti variazioni, il cui utilizzo sia in termini di impegni che di pagamenti dovrà tenereconto delle vigenti disposizioni in materia di Patto di stabilità:

VariazioniDENOMINAZIONE (euro)

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoroTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente

U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 28.571,47

di cui al capitolo215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente, eliminati negli eser-

cizi precedenti per perenzione amministrativa e per la utilizzazione delle economie dispesa derivanti da con vincolo di specifica destinazione, ecc . . . . . . . . . . . . . . . . . – 28.571,47

PRESEDENZA DELLA REGIONERUBRICA 4 - Dipartimento regionale della protezione civileTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente

U.P.B. 1.4.1.3.2 - Protezione civile ed eventi calamitosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 28.571,47

di cui al capitolo117705 Rimborso alle organizzazioni di volontariato impegnate nelle attività di pianificazione,

soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica . . . . . . . . . . . . . . . + 28.571,47

Art. 2

Dalla data del presente decreto sul capitolo 117705 incluso nella parte II dell’allegato tecnico al bilancio di pre-visione per l’anno 2015 (“Capitoli per i quali è consentita la sola gestione dei residui - Spesa”) è, altresì consentita lagestione della dotazione di competenza di cui al precedente articolo 1.

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Palermo, 10 marzo 2015.

SAMMARTANO

(2015.11.646)017

ASSESSORATO DELLA SALUTEDECRETO 2 marzo 2015.

Accreditamento istituzionale della struttura di medicinadi laboratorio aggregata denominata “Laboratori AnalisiSalvo s.r.l.”, con sede nel comune di Mazara del Vallo.

IL DIRIGENTE DELL’AREA INTERDIPARTIMENTALE 5

DEL DIPARTIMENTO REGIONALE PER LE ATTIVITÀ SANITARIE

E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO

Visto lo Statuto della Regione;Visti gli articoli 8 quinquies e sexies del decreto legi-

slativo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni diriordino della disciplina in materia sanitaria, emanato a

norma dell’art. 2 della legge delega n. 421/92;Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5 di riordino

del sistema sanitario siciliano ed in particolare l’art. 25“Erogazione di attività da parte di strutture private”;

Visto il decreto n. 1174 del 30 maggio 2008, recantedisposizioni sui “Flussi informativi”;

Visti i decreti n. 1933 del 16 settembre 2009 e n. 2674del 18 novembre 2009 che hanno introdotto e disciplinatoil processo di aggregazione delle strutture laboratoristicheprivate accreditate;

Visto il decreto n. 779 del 15 marzo 2010 e il decreton. 1191 del 4 maggio 2010, con i quali sono stati determi-nati gli aggregati provinciali e regionali per branca per laspecialistica ambulatoriale da privato, per l’anno 2010 efissati i criteri di premialità;

Page 67: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Visto il nuovo Patto per la salute per gli anni 2010-2012, giusta Intesa della conferenza Stato-Regioni rep. n.243/CSR del 3 dicembre 2009;

Visto il decreto del 30 dicembre 2010, con il quale èstato approvato il “Programma operativo 2010-2012 per laprosecuzione del piano di riqualificazione del sistemasanitario regionale 2007-2009 ai sensi dell’art. 11 del D.L.31 maggio 2010, n. 78 convertito dalla legge 30 luglio2010, n. 122”;

Visto l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provinceautonome di Trento e Bolzano sui “Criteri per la riorganiz-zazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio”del 23 marzo 2011, rep. atti n. 61/CSR;

Visto il decreto n. 1180 del 22 giugno 2011, ed, in par-ticolare, l’art. 16, con il quale sono stati riaperti i terminiprevisti dai decreti nn. 1933 del 16 settembre 2009 e 2674del 18 novembre 2009 ed è stato avviato un nuovo ciclo diaggregazioni delle strutture private laboratoristiche accre-ditate e contrattualizzate;

Visto il decreto assessoriale n. 2189 dell’8 novembre2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione sici-liana 9 dicembre 2011, n. 51, recante: “Indirizzi operativiper la configurazione e l’esatta identificazione della rete didiagnostica di laboratorio operante sul territorio cui uni-formare le autorizzazioni rilasciate ai soggetti gestori, aisensi dei decreti 16 settembre 2009 e 18 novembre 2009”;

Visto il decreto del 30 novembre 2007, pubblicatonella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 59 del 21dicembre 2007, con il quale sono state formalmente accre-ditate le strutture sanitarie che hanno superato positiva-mente le verifiche dei requisiti strutturali, tecnologici edorganizzativi effettuate dai componenti della U.O.S. perl’accreditamento istituzionale dell’ex Unità sanitaria loca-le n. 9 di Trapani ed il relativo allegato dal quale risultache sono state accreditate le strutture denominate:

– Laboratorio Analisi Cliniche Salvo dr. Tonino & C.s.r.l. sito in Mazara del Vallo (TP), via Calatafimi n. 8;

Visto il decreto del 30 aprile 2008, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 22 del 16 mag-gio 2008, con il quale sono state formalmente accreditatele strutture sanitarie che hanno superato positivamente leverifiche dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizza-tivi effettuate dai componenti della U.O.S. per l’accredita-mento istituzionale dell’ex Unità sanitaria locale n. 1 diAgrigento ed il relativo allegato dal quale risulta che sonostate accreditate le strutture denominate:

– Laboratorio Analisi Cliniche Sagona di SagonaAudenzio Francesco & C. s.a.s., sita in Sambuca di Sicilia(AG), via Catalano n. 14;

– Laboratorio Analisi Cliniche d.ssa A. Valenti & C.s.a.s., sita a Burgio (AG) in via Nazionale 2/D;

Considerato che, al fine della esatta identificazionedella rete di diagnostica di laboratorio operante sul terri-torio è necessario che le autorizzazioni rilasciate ai nuovisoggetti gestori, inerenti i decreti sopra richiamati, con-templino l’esatta configurazione organizzativa e la dislo-cazione sul territorio della struttura;

Vist il provvedimento n. 17 - prot. D.G. n. 1174 del 12giugno 2012, con il quale il direttore generale pro temporedell’A.S.P. di Trapani autorizza il “Consorzio LaboratoriAnalisi Salvo” e per esso il legale rappresentante, all’eser-cizio di attività di laboratorio generale di base con settorespecializzato in chimica clinica e tossicologia, già R.I.A.,con sede presso il laboratorio centralizzato ubicato nelcomune di Mazara del Vallo (TP) in via Calatafimi 8/a e8/c, e avente n. 3 punti di accesso siti in:

– Sambuca di Sicilia (AG), via Catalano n. 14;– Mazara del Vallo (TP), via Calatafimi n. 8;– Burgio (AG) in via Nazionale 2D.Vista la nota prot. n. 7384 del 21 dicembre 2012, con

la quale l’U.O.S. accreditamento istituzionale delDipartimento di prevenzione dell’ASP di Trapani esprimeparere favorevole all’aggregazione denominata “ConsorzioLaboratori Analisi Salvo”, giusto D.A. n. 890/2002 ess.mm.ii., a seguito delle verifiche di ottemperanza alleprescrizioni effettuate in data 27 aprile 2011 presso illaboratorio centralizzato e i punti di accesso della struttu-ra di che trattasi;

Visto il provvedimento n. 35 - prot. SIAV n. 2684 del 10dicembre 2013 - con il quale il commissario straordinariodell’A.S.P. di Trapani prende atto che l’aggregazione labo-ratoristica “Consorzio Laboratori Analisi Salvo”, con sedeoperativa in via Calatafimi n. 8/a e 8/c nel comune diMazara del Vallo e con sede legale in via Calatafimi n. 8/cnel medesimo comune, non possiede, né nel laboratoriocentralizzato né nei punti di accesso aggregati, coagulo-metri portatili o POCT per la determinazione del PT e delINR;

Vista la presa d’atto n. 17 - prot. SIAV n. 851 dell’1aprile 2014 - con la quale il commissario straordinariodell’A.S.P. di Trapani prende atto della variazione dellaragione sociale del consorzio Laboratorio Analisi Salvoche cambia in“Laboratori Analisi Salvo s.r.l.” e della con-testuale variazione della legale rappresentanza della socie-tà in argomento;

Vista la “dichiarazione sostitutiva di certificazione”dell’8 ottobre 2014, resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000,con la quale il legale rappresentante della società“Laboratori Analisi Salvo s.r.l.”, dichiara che “nei propriconfronti non sussistono le cause di divieto, decadenza odi sospensione di cui all’art. 67 del D.lgs. 6 settembre2011, n. 159”;

Vista la scheda dati, ai fini del rilascio della comunica-zione antimafia ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159, compilata e firmata in data 9 ottobre 2014 dal legalerappresentante della società in argomento trasmessa aquesto Dipartimento con nota datata 9 ottobre 2014 eacquisita al protocollo di questo Dipartimento al n. 79316del 16 ottobre 2014;

Visto il modello di richiesta comunicazione ai sensidell’art. 87, D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm.ii.,prot. n. 82228 del 28 ottobre 2014, inoltrato in uno con lascheda dati alla Prefettura di Palermo tramite posta certi-ficata di questo Dipartimento in data 11 novembre 2014;

Ritenuto di dover emanare il presente provvedimentofatta salva la facoltà di revoca nei caso in cui le informa-zioni/certificazioni di cui al D.lgs. n. 159/2011 attestino lasussistenza di tentativi di infiltrazioni mafiose;.

Ritenuto di dover emanare il presente provvedimentofatta salva la facoltà di revoca nel caso in cui le informa-zioni/certificazioni di cui al D.lgs. n. 159/2011 attestino lasussistenza di tentativi di infiltrazioni mafiose;

Decreta:

Art. 1

Per i motivi in premessa citati, è istituzionalmenteaccreditato il nuovo soggetto gestore di medicina di labo-ratorio aggregato denominato “Laboratori Analisi Salvos.r.l.”, con sede legale nel comune di Mazara del Vallo (TP)in corso Calatafimi n. 8/c, avente un laboratorio centraliz-zato sito nel comune di Mazara del Vallo (TP) in corso

Page 68: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Calatafimi n. 8/a e 8/c con n. 3 punti di accesso siti in:1) Mazara del Vallo (TP), corso Calatafimi n. 8/a-c

(annesso al laboratorio centralizzato);2) Burgio (AG), via Nazionale n. 2D;3) Sambuca di Sicilia (AG), via Catalano n. 14.

Art. 2

Sono contestualmente revocati, a seguito della dispo-sizione di cui all’art. 1, i rapporti di accreditamento istitu-zionale delle singole strutture, sotto indicate, entrate a farparte dell’aggregato di medicina di laboratorio denomina-to “Laboratori Analisi Salvo s.r.l.”:

1. Laboratorio Analisi Cliniche Salvo dr. Tonino & C.s.r.l., con sede in corso Calatafimi n. 8 nel comune diMazara del Vallo (TP);

2. Laboratorio Analisi Cliniche dott.ssa ValentiAntonina & C. s.a.s., con sede in via Nazionale n. 2 D, nelcomune di Burgio (AG);

3. Laboratorio Analisi Cliniche dott. Sagona AudenzioFrancesco & C. s.a.s., con sede in via Catalano n. 14 nelcomune di Sambuca di Sicilia (AG).

Art. 3

Le disposizioni di cui all’art. 1 sono soggette a revocanel caso in cui, acquisita la certificazione/informativaantimafia, dovesse accertarsi anche una delle cause didecadenza, divieto o sospensione di cui all’art. 67 delD.lgs. 6 settembre 2011, n. 159.

Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana e nel sito web delDipartimento regionale per le attività sanitarie e osserva-torio epidemiologico.

Palermo, 2 marzo 2015.

COLUCCI

(2015.12.656)102

DECRETO 20 marzo 2015.

Modifica del tavolo tecnico per l’individuazione di per-corsi prescrittivi appropriati.

IL DIRIGENTE GENERALE DELDIPARTIMENTO REGIONALE

PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge istitutiva del Servizio sanitario naziona-

le n. 833 del 23 dicembre 1978;Visto il decreto legislativo n. 502/92, come modificato

dal decreto legislativo n. 517/93 ed ulteriormente modifi-cato e integrato dal decreto legislativo n. 229/99;

Vista la legge regionale n. 12 del 2 maggio 2007;Vista le legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009, pubbli-

cata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 17del 17 aprile 2009, contenente le “Norme per il riordinodel Servizio sanitario regionale”;

Visto il D.D.G. n. 1308 del 3 luglio 2012, con il quale èstato istituito il Gruppo di lavoro per l’attivazione e l’attua-zione del sistema per la rilevazione di eventuali inappro-priatezze delle prescrizioni farmaceutiche;

Visto il D.D.G. n. 2529 del 31 dicembre 2013, recante“Istituzione del tavolo tecnico per l’individuazione di per-corsi prescrittivi appropriati”;

Visto il D.lgs. n. 33/2013 di riordino della disciplinariguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffu-

sione di informazioni da parte delle pubbliche ammini-strazioni;

Vista la legge regionale n. 21/2014 e, in particolare,l’art. 68, recante “Norme in materia di trasparenza e dipubblicità dell’attività amministrativa”;

Considerato che a far data dal 9 febbraio 2015 è cessa-to l’incarico del dr. Antonio Lo Presti in qualità di respon-sabile del servizio 7 farmaceutica;

Ritenuto di dover modificare la composizione deltavolo tecnico al fine di consentirne la prosecuzione delleattività;

Decreta:

Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, presso l’Assesso-rato regionale della salute, Dipartimento per la pianifica-zione strategica, la composizione del tavolo tecnico perl’individuazione di percorsi prescrittivi appropriati di cuial D.D.G. n. 2529/13 è così modificata:

– il dirigente generale del Dipartimento per la pianifi-cazione strategica;

– il responsabile del servizio 7 “Farmaceutica”;– dr.ssa Claudia La Cavera - servizio 7 “Farmaceuti-

ca”;– dr. Pasquale Cananzi - Centro regionale di farmaco-

vigilanza - servizio 7 “Farmaceutica”;– dr. Alessandro Oteri - Centro regionale di farmaco-

vigilanza - servizio 7 “Farmaceutica”;– dr.ssa Claudia Minore - Centro regionale di farma-

covigilanza - servizio 7 “Farmaceutica”;– dr.ssa Daniela Cristina Vitale - Centro regionale di

farmacovigilanza - servizio 7 “Farmaceutica”;– dr. Calogero Russo - Dipartimento del farmaco ASP

Enna;– dr. Maurizio Pastorello - Dipartimento del farmaco

ASP Palermo;– dr.ssa Maria Grazia Scrofani - Dipartimento del far-

maco ASP Trapani;– dr. Luigi Galvano – FIMMG;– dr. Natale Tarantino – SNAMI;– dr. Luigi Nacci – Intesa sindacale – CISL medici;– dr. Francesco Paolo Carollo – SMI;– dr. Angelo Alongi – FIMP;– dr.ssa D’Amato Vincenza - CIPe.

Art. 2

La partecipazione alle sedute e ai lavori del tavolo tec-nico è a titolo gratuito. Le eventuali spese di missionerestano a carico degli enti di appartenenza.

Art. 3

Il presente decreto sarà trasmesso alla Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana per la pubblicazione e avràefficacia a decorrere dal giorno successivo alla data dipubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Art. 4

Il presente decreto viene trasmesso al responsabile delprocedimento di pubblicazione dei contenuti nel sito isti-tuzionale di questo Assessorato ai fini dell’assolvimentodell’obbligo di pubblicazione.

Palermo, 20 marzo 2015.

CHIARO

(2015.12.717)102

Page 69: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

PRESIDENZANomina del direttore generale dell’I.R.C.C.S. - Centro

Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina.

Con decreto presidenziale n. 67/serv.1°/SG dell’11 marzo 2015, aisensi dell’art. 3 , comma 4, della legge regionale 4 dicembre 2008, n.18, il dott. Angelo Aliquò è stato nominato direttore generaledell’I.R.C.C.S. - Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina.

L’incarico del direttore generale ha natura esclusiva, durata noninferiore a tre anni e non superiore a cinque anni ed è disciplinato daapposito contratto di prestazione d’opera intellettuale secondo loschema-tipo approvato dall’Assessorato regionale della salute.

(2015.11.633)102

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA,DELLO SVILUPPO RURALE

E DELLA PESCA MEDITERRANEAProvvedimenti concernenti riconoscimento quali acqui-

rente di latte bovino ad alcune ditte.

Con decreto n. 5946 del 28 novembre 2014 del dirigente genera-le del Dipartimento regionale dell’agricoltura, è stata riconosciuta,quale acquirente di latte bovino, la ditta Itaka s.r.l., con sede in viaPalestro n. 536, Vittoria (RG), ai sensi di quanto previsto dal D.M. 31luglio 2003 e successive modifiche e integrazioni.

(2015.11.635)118

Con decreto n. 5947 del 28 novembre 2014 del dirigente generale delDipartimento regionale dell’agricoltura, è stata riconosciuta, qualeacquirente di latte bovino, la ditta SE.LAT. s.r.l., con sede legale in viaMongibello n. 2 Ragusa, ai sensi di quanto previsto dal D.M. 31 luglio2003 e successive modifiche e integrazioni.

(2015.11.636)118

Nomina del commissario straordinario della Stazioneconsorziale sperimentale di granicoltura per la Sicilia.

Con decreto n. 25/GAB dell’11 marzo 2015, l’Assessore regionaleper l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea ha nomi-nato il dott. Salvatore Di Salvo, dirigente della Regione siciliana, natoa Ribera il 27 ottobre 1964, commissario straordinario della Stazioneconsortile sperimentale di granicoltura per la Sicilia, per il periodo dianni uno a decorrere dalla data del provvedimento, con i poteri e icompiti attribuiti al consiglio di amministrazione dell’ente.

Il suddetto provvedimento è pubblicato per esteso nel sito istitu-zionale dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello svilupporurale e della pesca mediterranea.

(2015.11.645)003

ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVEProvvedimenti concernenti sostituzione di commissari

liquidatori di società cooperative, con sede in Marsala.

Con decreto dell’Assessore per le attività produttive n. 62 del 25febbraio 2015, il rag. Riccioli Matilde, nata a Catania il 24 luglio1958, è stata nominata commissario liquidatore della società coope-rativa Euro Frigo Marsala, con sede in Marsala (TP), in sostituzionedel rag. Bologna Caterina Maria Teresa.

(2015.11.626)041

Con decreto dell’Assessore per le attività produttive n. 63 del 25febbraio 2015, il dott. Greco Carmelo, nato a Canicattì (AG) il 19

marzo 1974, è stato nominato commissario liquidatore della societàcooperativa Trinacria Elettronica, con sede in Marsala (TP), in sosti-tuzione del dott. Angelo Lomaglio.

(2015.11.641)041

Nomina del commissario ad acta dell’Ente autonomoportuale di Messina.

Con decreto dell’Assessore regionale per le attività produttive n.66/Gab. del 10 marzo 2015, l’avv. Filippo Nasca, dirigentedell’Amministrazione regionale, è stato nominato commissario adacta presso l’Ente autonomo portuale di Messina, per mesi sei decor-renti dalla data di notifica del presente provvedimento e, comunque,non oltre la ricostituzione dell’ordinario organo di amministrazione,per il quale occorre opportunamente modificare lo statuto dell’enteper ricondurlo nei limiti normativi disposti dal comma 5, dell’art. 6del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge con modi-ficazioni dell’art. 1, comma 1, della legge 30 luglio 2010, n. 122, o dicommissario straordinario, con il compito di provvedere in rappre-sentanza dell’ente e con i poteri degli organi statutari a:

• garantire la continuità amministrativa/gestionale dell’ente,assicurando, tra l’altro, il pagamento degli emolumenti del personaledipendente, unitamente ad ogni altro atto urgente ed indifferibile;

• procedere alla stipula dei contratti a progetto o similari delladurata non superiore alla scadenza del mandato conferito all’avv.Filippo Nasca, col presente decreto, per la copertura delle attivitàstrettamente necessarie alla corretta amministrazione dell’ente e chea tal fine in particolare le funzioni da ricoprire sono le seguenti:

– addetto alle attività amministrative;– addetto alle attività tecniche;– addetto alle attività economiche-finanziarie;– addetto agli adempimenti fiscali;– addetto agli adempimenti in materia di lavoro;• attivare tutte le procedure al fine di pervenire ad una ricogni-

zione di ogni utile e reale motivazione, a tutt’oggi vigente, affinchépossa essere valutata l’eventuale sussistenza di presupposti per poterproporre agli organi competenti lo scioglimento dell’Ente autonomoportuale di Messina.

Il suddetto decreto è pubblicato nel sito istituzionale dellaRegione siciliana ai sensi dell’art. 68, commi 4 e 5, della legge regio-nale 12 agosto 2014, n. 21.

(2015.11.618)061

ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALIE DELLA FUNZIONE PUBBLICA

Sospensione delle attività del Centro di formazione perla polizia municipale.

Con decreto n. 64 del 9 marzo 2015 dell’Assessore per le autono-mie locali e la funzione pubblica, sono state sospese, per l’anno 2015,le funzioni, le attività e le procedure di nomina degli organi delCentro regionale di formazione per la polizia municipale.

(2015.11.632)072

ASSESSORATO DELL’ECONOMIAProvvedimenti concernenti conferma della revoca di

autorizzazioni a tabaccai per la riscossione delle tasse auto-mobilistiche nella Regione siciliana.

Con decreto n. 156 del 27 febbraio 2015, il dirigente del servizio2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha conferma-to la revoca dell’autorizzazione della riscossione delle tasse automo-bilistiche nella Regione siciliana al tabaccaio di seguito specificato:

(2015.11.617)083

Cod.Lottomatica

Ric.N.

Riv.N.

Titolari Indirizzo Comune Prov.

PA03702 3707 7 Marraro Giuseppe Via Palermo, 117 Regalbuto EN

Page 70: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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Con decreto n. 159 del 2 marzo 2015, il dirigente del servizio2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha confer-mato la revoca dell’autorizzazione della riscossione delle tasseautomobilistiche nella Regione siciliana al tabaccaio di seguitospecificato:

(2015.11.604)083

Con decreto n. 160 del 2 marzo 2015, il dirigente del servizio2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha confer-mato la revoca dell’autorizzazione della riscossione delle tasseautomobilistiche nella Regione siciliana al tabaccaio di seguitospecificato:

(2015.11.603)083

Provvedimenti concernenti conferma della nuova attiva-zione di tabaccai autorizzati alla riscossione delle tasse auto-mobilistiche nella Regione siciliana.

Con decreto n. 165 del 3 marzo 2015, il dirigente del servizio2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha confer-mato la nuova attivazione dei tabaccai di seguito specificati edautorizzati alla riscossione delle tasse automobilistiche nellaRegione siciliana:

(2015.11.623)083

Con decreto n. 166 del 3 marzo 2015, il dirigente del servizio 2 delDipartimento regionale delle finanze e del credito ha confermato lanuova attivazione dei tabaccai di seguito specificati ed autorizzati allariscossione delle tasse automobilistiche nella Regione siciliana:

(2015.11.624)083

Con decreto n. 167 del 3 marzo 2015, il dirigente del servizio 2 delDipartimento regionale delle finanze e del credito ha confermato lanuova attivazione dei tabaccai di seguito specificati ed autorizzati allariscossione delle tasse automobilistiche nella Regione siciliana:

Cod.Lottomatica

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Ragione socialeNuovi titolari Indirizzo Comune Prov.

PA1126 1131 19 Giacalone Salvatore Via G.B. Pargolesi n. 39 Mazara del Vallo TP

PA2472 236 12 Morreale Maria Via delle Rose n. 3 Grotte AG

Cod.Lottomatica

N.Ric.

N.Riv.

Ragione socialeNuovi titolari Indirizzo Comune Prov.

PA3211 3216 2 Messina Angela Via Mimiani nn. 42/44 San Cataldo CL

PA2472 2477 38 Scuto Luigi Via Santa Maria di Gesù n. 33 Caltagirone CT

Cod.Lottomatica

N.Ric.

N.Riv.

Titolari Indirizzo Comune Prov.

PA0143 224 Corrente Irene Via C.so Vittorio Emanuele, 3 Agira EN

Cod.Lottomatica

Ric.N.

Riv.N.

Titolari Indirizzo Comune Prov.

PA2834 2839 49 Bertuglia Giorgio Via Trapani, 250 Marsala TP

(2015.11.621)083

Con decreto n. 169 del 3 marzo 2015, il dirigente del servizio2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha confer-mato la nuova attivazione dei tabaccai di seguito specificati edautorizzati alla riscossione delle tasse automobilistiche nellaRegione siciliana:

(2015.11.622)083

Conferma del cambio di titolarità di un tabaccaio auto-rizzato alla riscossione delle tasse automobilistiche nellaRegione siciliana.

Con decreto n. 181 del 9 marzo 2015, il dirigente del servizio 2del Dipartimento regionale delle finanze e del credito ha confermatoil cambio di titolarità del tabaccaio di seguito specificato ed autoriz-zato alla riscossione delle tasse automobilistiche nella Regione sici-liana:

(2015.11.637)083

ASSESSORATO DELL’ENERGIAE DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ

Integrazione del decreto 26 ottobre 2007 intestato alladitta Ecobeach s.r.l., con sede legale in Giardini Naxos.

Con decreto n. 145 del 26 febbraio 2015 del dirigente del ser-vizio 7 - Autorizzazioni - del Dipartimento regionale dell’acqua edei rifiuti, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., ildecreto n. 106/SRB del 26 ottobre 2007 e ss.mm.ii., intestato alladitta Ecobeach s.r.l., con sede legale in Giardini Naxos (ME) viaUmberto n. 53, di autorizzazione alla realizzazione ed alla gestio-ne dell’impianto sito in contrada Cantaro nel comune di Taormina,per svolgere le attività di recupero e gestione (R13 di rifiuti nonpericolosi e D15 di rifiuti pericolosi) è stato modificato con l’inte-grazione del codice CER 160103 (pneumatici fuori uso), per l’ope-razione di messa in riserva R13 di cui all’allegato “C” al D.Lgs. n.152/06 e ss.mm.ii., nei limiti della potenzialità massima annua giàautorizzata.

(2015.11.613)119

Autorizzazione al comune di Noto per lo scarico diacque reflue depurate.

Con decreto n. 215 del 5 marzo 2015, il dirigente generale delDipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ha concesso al comu-ne di Noto (SR), ai sensi e per gli effetti dell’art. 40 della legge regio-nale n. 27/86 e dell’art. 124 del D.Lgs. n. 152/06 e successive modifi-

Cod.Lottomatica

N.Ric.

N.Riv.

Ragione socialeNuovi titolari Indirizzo Comune Prov.

PA0791 796 197 Ceraulo Pasquale Piazza Montegrappa, 18 Palermo PACRLPQL64C05G273Q

Cod.Lottomatica

N.Ric.

N.Riv.

Ragione socialeNuovi titolari Indirizzo Comune Prov.

PA3197 3202 1 Ardagna Rossella Piazza Libertà n. 16 Salemi TP

PA4560 4565 2 Leone Rosaria Piazza Don Luigi Sturzo n. 6 Ragusa RG

PA1719 1724 45 Cucinotta Concetta Viale Boccetta n. 19 Messina TP

Cod.Lottomatica

N.Ric.

N.Riv.

Ragione socialeNuovi titolari Indirizzo Comune Prov.

PA3876 3881 51 Riganati Giuseppe Via VI Aprile n. 87 Catania CTAlessandro

PA2823 2828 59 Parisi Fabio C.da Bosco n. 291 Marsala TP

Page 71: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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che ed integrazioni, l’autorizzazione allo scarico, nel vallone Testadell’Acqua, delle acque reflue depurate in uscita dall’impianto di trat-tamento sito in c.da “Testa dell’Acqua”, a servizio della rete fognariadella frazione Testa dell’Acqua del comune di Noto. L’autorizzazioneha validità quinquennale. Un anno prima della scadenza ne dovràessere richiesto il rinnovo.

(2015.11.611)006

Diniego alla società Acquaenna S.c.p.A. dell’autorizza-zione allo scarico per l’impianto di depurazione di Nissoriafrazione di Enna.

Con decreto n. 216 del 5 marzo 2015, il dirigente generale delDipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ha disposto il diniegoalla società Acquaenna S.c.p.A., soggetto gestore del S.I.I. della pro-vincia di Enna, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 1, dellalegge n. 241/90 ss.mm.ii. e dell’art. 2, comma 1, della legge regionalen. 10/91 ss.mm.ii., dell’autorizzazione allo scarico per l’impianto didepurazione di Nissoria frazione di Enna (EN), sito in c.daGiardinello.

(2015.11.612)006

Decadenza della ditta Versace Antonino, con sede inCaprileone, dal diritto di coltivazione del giacimento dellaconcessione mineraria per acque minerali denominata“Settefonti”, in territorio del comune di Alcara Li Fusi.

Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionaledell’energia n. 91 del 9 marzo 2015, vistato dalla Ragioneria centraleper l’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di P.U. il 17marzo 2015, n. 80/110, ai sensi e per gli effetti della legge regionale 1ottobre 1956, n. 54, la ditta Versace Antonino, con sede in Caprileone(ME), piazza Gepy Faranda, è stata dichiarata decaduta dal diritto dicoltivazione del giacimento della concessione denominata“Settefonti”, rilasciata con D.R.S. n. 1312/serv. 2 del 10 settembre2004.

(2015.13.765)001

ASSESSORATO DELLE INFRASTRUTTUREE DELLA MOBILITÀ

Imputazione di alcuni lavori realizzati nell’Universitàdegli studi di Catania al P.O. FESR 2007/2013, obiettivo ope-rativo 6.1.1.

Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionaledelle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti n. 45 del 28 gennaio2015, registrato alla Corte dei conti in data 24 febbraio 2015, reg. 1,fg. 11, i lavori realizzati nell’Università degli Studi di Catania relativia:

– realizzazione del polo didattico della facoltà di giurisprudenzae relativo adeguamento sismico dell’edificio esistente dell’Universitàdegli studi di Catania del costo totale di € 8.638.000,00;

– realizzazione del polo medico - biologico (Torre Biologica) nel-l’area del comparto 10 del Centro universitario di via S. Sofia aCatania del costo totale di € 31.531.825,19;

– realizzazione del polo tecnologico d’ingegneria presso il Centrouniversitario di via S. Sofia a Catania del costo totale di €

13.186.477,28;sono imputati a valere sulla dotazione finanziaria dell’obiettivo

operativo 6.1.1 del PO FESR 2007/2013.Il suddetto decreto sarà pubblicato in versione integrale nel sito

istituzionale del Dipartimento delle infrastrutture, della mobilità edei trasporti e nel sito www.euroinfosicilia.it.

(2015.11.615)133

Aggiornamento del limite massimo di reddito per l’asse-gnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, per l’an-no 2015.

Con decreto n. 384 del 5 marzo 2015 del dirigente del servizio 5del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e deitrasporti, il limite massimo di reddito annuo complessivo del nucleofamiliare, per concorrere all’assegnazione di alloggi di edilizia resi-

denziale pubblica nell’ambito della Regione siciliana, determinato aisensi dell’art. 21 della legge 5 agosto 1978, n. 457 e successive modi-ficazioni, è stato aggiornato, per l’anno 2015, ad € 15.031,49.

(2015.11.643)048

Determinazione, per l’anno 2015, della quota a) previstadalla legge 8 agosto 1997, n. 513 da destinare agli enti pro-prietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnatialle categorie A, B e C.

Con decreto n. 385 del 5 marzo 2015 del dirigente del servizio 5del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e deitrasporti, la quota a) prevista dalla legge 5 agosto 1997, n. 513 dadestinare agli enti proprietari di alloggi di edilizia residenziale pub-blica, assegnati alle categorie A, B e C, rivalutata agli indici ISTAT deiprezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, vine determi-nata, per l’anno 2015, nella misura di € 0,20 mensili per vano.

(2015.11.643)048

Provvedimenti concernenti proroga dell’incarico confe-rito ai commissari ad acta presso gli Istituti autonomi per lecase popolari di Ragusa, Trapani, Agrigento e Palermo.

Con decreto dell’Assessore per le infrastrutture e la mobilità n.395 S/13° del 5 marzo 2015, è stato prorogato all’ing. Giuseppe LoMagno l’incarico di commissario ad acta presso lo I.A.C.P. di Ragusa,per il compimento degli atti ivi contenuti e, nell’arco temporale iviprevisto.

Il provvedimento è pubblicato nel sito istituzionale delDipartimento infrastrutture.

Con decreto dell’Assessore per le infrastrutture e la mobilità n.396 S/13° del 5 marzo 2015, è stato prorogato al dott. Ignazio Gentilel’incarico di commissario ad acta presso lo I.A.C.P. di Trapani, per ilcompimento degli atti ivi contenuti e, nell’arco temporale ivi previsto.

Il provvedimento è pubblicato nel sito istituzionale delDipartimento infrastrutture.

Con decreto dell’Assessore per le infrastrutture e la mobilità n.397 S/13° del 5 marzo 2015, è stato prorogato all’arch. SalvatoreBurgio l’incarico di commissario ad acta presso lo I.A.C.P. diAgrigento, per il compimento degli atti ivi contenuti e, nell’arco tem-porale ivi previsto.

Il provvedimento è pubblicato nel sito istituzionale delDipartimento infrastrutture.

Con decreto dell’Assessore per le infrastrutture e la mobilità n.398 S/13° del 5 marzo 2015, è stato prorogato al dott. Salvatore FabioGuccione l’incarico di commissario ad acta presso lo I.A.C.P. diPalermo, per il compimento degli atti ivi contenuti e, nell’arco tem-porale ivi previsto.

Il provvedimento è pubblicato nel sito istituzionale delDipartimento infrastrutture.

(2015.11.601)067

Linee guida per la gestione delle risorse finanziarie daassegnare ai comuni siciliani per contributi ai morosi incol-pevoli di cui alla legge 28 ottobre 2013, n. 124.

Art. 1Riparto della dotazione finanziaria

Per l’anno 2014, le risorse finanziarie, pari a € 1.492.921,15assegnate dal Ministero delle infrastrutture, oltre eventuali ulterioririsorse integrative, saranno ripartite tra tutti i comuni capoluogo egli altri comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPEn. 87 del 13 novembre 2003, utilizzando come parametro il numerodei provvedimenti esecutivi di rilascio degli immobili ad uso abita-tivo, emessi dall’autorità giudiziaria per morosità ed altra causa nel-l’anno 2013, pubblicati annualmente dal Ministero degli interni,secondo i seguenti criteri:

a) per il 50% delle risorse, da ripartirsi in base ai criteri fis-sati dal successivo art. 3 delle presenti linee guida, fra i comuni

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capoluogo in base al numero dei provvedimenti esecutivi di rilascioemessi nell’anno 2013;

b) per il 50% delle risorse, da ripartirsi in base ai criteri fis-sati dal successivo art. 3 delle presenti linee guida, tra gli altri comu-ni ad alta tensione abitativa mediante una stima dei provvedimentidi sfratto emessi nell’anno 2013, in considerazione del fatto che ilMinistero degli interni non pubblica i dati delle procedure di rilasciodegli immobili per singolo comune ma solo per province suddividen-doli fra comune capoluogo e “altri comuni”.

Sarà utilizzato quale parametro indiretto il rapporto calcolato,a livello regionale, fra le procedure di rilascio degli immobili e lefamiglie residenti moltiplicate per 1000. Valore che permetterà dicostruire mediamente il numero degli sfratti nei comuni ad alta ten-sione abitativa e di utilizzare questo valore per suddividere il 50%dei fondi destinati a questa tipologia di comuni.

Art. 2Criterio di definizione di morosità incolpevole

Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravve-nuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo aragione della perdita o consistente riduzione della capacità redditua-le del nucleo familiare.

La perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale dicui al comma 1 possono essere dovute ad una delle seguenti cause:perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacalicon consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazioneordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddi-tuale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; ces-sazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, deri-vanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misu-ra consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componen-te del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente ridu-zione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessitàdell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevantispese mediche e assistenziali.

Art. 3Criteri per l’accesso ai contributi

Il comune, nel consentire l’accesso ai contributi di cui alle pre-senti linee guida, nei limiti delle disponibilità finanziarie determi-nate a seguito del decreto del dirigente regionale del Dipartimentodelle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, verifica che ilrichiedente:

a) abbia un reddito I.S.E. non superiore ad € 18.000,00 o unreddito derivante da regolare attività lavorativa con un valoreI.S.E.E. non superiore ad € 7.000,00.

Ai fini della determinazione dell’indicatore della situazione eco-nomica equivalente il nucleo familiare è composto dal richiedentemedesimo, dai soggetti considerati a suo carico ai fini IRPEF e daicomponenti la famiglia anagrafica ai sensi dell’art. 4 del D.P.R.n. 223/1989, vale a dire: un insieme di persone legate da vincoli dimatrimonio e non separate legalmente, parentela, affinità, adozione,tutela o da vincoli affettivi, che abitano e sono residenti nell’unitàimmobiliare oggetto del contratto di locazione. I richiedenti sonotenuti a dichiarare di aver beneficiato, nella dichiarazione IRPEFcorrispondente, della detrazione spettante per il canone di loca-zione.

Il contributo per la “morosità incolpevole” viene erogato diret-tamente al proprietario previa dichiarazione:

– di mancato pagamento di almeno 6 mensilità del canone dilocazione;

– di non aumentare detto canone dell’importo relativo all’ag-giornamento annuale;

– dell’obbligo di non attivare le procedure per il rilascio del-l’alloggio almeno per i mesi corrispondenti al contributo percepito.

I contributi previsti dal presente articolo sono alternativi e noncumulabili con i contributi previsti all’art. 1, comma 1, della leggen. 80/2014;

b) sia destinatario di un atto di intimazione di sfratto permorosità, con citazione per la convalida e di ricadere nella discipli-na ordinaria prevista per le procedure esecutive di rilascio;

c) sia titolare di un contratto di locazione di unità immobilia-re ad uso abitativo regolarmente registrato e risieda nell’alloggiooggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;

d) abbia cittadinanza italiana, di un paese dell’Unione euro-pea, ovvero, nei casi di cittadini non appartenenti all’UE, possiedaun regolare titolo di soggiorno. In questo caso devono essere in rego-la ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto legislativo 25 luglio 1998,n. 286 - disciplina dell’ingresso degli stranieri nel territorio delloStato e permesso di soggiorno valido, che ne attesti la permanenza el’idoneità a conferma dello scopo e delle condizioni del soggiorno -ed esercitare una regolare attività, anche in modo non continuativo,

di lavoro subordinato o lavoro autonomo. Devono inoltre avere laresidenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero daalmeno cinque anni nella Regione Sicilia.

Il comune verifica inoltre che il richiedente, ovvero un compo-nente del nucleo familiare, non sia titolare di diritto di proprietà,usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altroimmobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo fami-liare.

Costituisce criterio preferenziale per la concessione del contri-buto la presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un com-ponente che sia: ultrasettantenne, ovvero minore, ovvero con invali-dità accertata per almeno il 74%, ovvero in carico ai servizi sociali oalle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un proget-to assistenziale individuale.

Nel caso in cui una medesima unità immobiliare sia utilizzatada più nuclei familiari, anche con contratti autonomi, deve essererichiesto un solo contributo da parte di un solo nucleo familiare.

Art. 4Dimensionamento dei contributi

L’importo di contributo, per la morosità incolpevole accertata, èconcedibile nella misura massima di sei mensilità non pagate, alladata di presentazione della domanda e non può superare l’importomassimo di € 3.000,00.

Il canone di locazione annuo rilevabile dal contratto valido eregistrato non può essere superiore ad € 6.000,00.

Art. 5Soggetti destinatari dei contributi

I provvedimenti comunali, di cui alle presenti linee guida, sonodestinati alla concessione di contributi in favore:

a) di inquilini, nei cui confronti sia stato emesso provvedi-mento di rilascio esecutivo per morosità incolpevole, che sottoscri-vano con il proprietario dell’alloggio un nuovo contratto a canoneconcordato;

b) di inquilini la cui ridotta capacità economica non con-senta il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovocontratto di locazione. In tal caso il comune prevede le modalità perassicurare che il contributo sia versato contestualmente alla conse-gna dell’immobile;

c) di inquilini, ai fini del ristoro, anche parziale, del proprie-tario dell’alloggio, che dimostrino la disponibilità di quest’ultimo aconsentire il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rila-scio dell’immobile.

Art. 6Graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica

I comuni adottano le misure necessarie per comunicare allePrefetture - Uffici territoriali del Governo l’elenco dei soggetti richie-denti che abbiano i requisiti per l’accesso al contributo, per le valu-tazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione program-mata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provve-dimenti di sfratto.

Art. 7Soggetti esclusi dai benefici

Non possono richiedere il contributo di cui agli articoli 2 e 3,nuclei familiari conduttori:

a) di immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 eA9 e per unità immobiliari con superficie utile netta interna superio-re a 110 mq., maggiorata del 10% per ogni ulteriore componente delnucleo familiare dopo il quarto;

b) nei quali anche un solo componente è titolare del diritto diproprietà o di altro diritto reale di godimento su unità immobiliaresita in Sicilia e adeguata alle esigenze del nucleo familiare;

c) che hanno ottenuto l’assegnazione di unità immobiliari diedilizia residenziale pubblica locate secondo la normativa regionale;

d) che abbiano rilasciato nell’anno 2013 l’unità immobiliarelocata, assumendo residenza anagrafica in altra Regione.

Art. 8Presentazione della domanda

Può presentare domanda di contributo il titolare del contratto oaltro componente il nucleo familiare maggiorenne e a ciò delegato eresidente nell’unità immobiliare locata.

I comuni procedono all’emanazione del bando pubblico per lapresentazione delle richieste di erogazione dei contributi, successi-vamente all’acquisizione della disponibilità finanziaria annuale dicui al 1° comma dell’art. 3 delle presenti linee guida.

La domanda può essere presentata presso uno dei Centri di assi-stenza fiscale (CAF) convenzionati con il comune; il richiedente deve

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compilare la domanda in ogni sua parte e tutti gli altri moduli alle-gati al bando comunale adottato conformemente al presente atto.

I soggetti che hanno stipulato più contratti nell’anno 2013 pre-sentano una sola domanda.

Le certificazioni ISE - ISEE sono rilasciate dal CAF convenzio-nato.

Art. 9Monitoraggio

Il Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità edei trasporti assicura il monitoraggio sia sull’utilizzo dei fondi di cuialle presenti linee guida che degli eventuali stanziamenti regionali.

Art. 10Informativa in materia di protezione dei dati personali,

ai sensi del decreto legislativo n. 196/2003e successive modifiche ed integrazioni

I dati personali acquisiti con la domanda e gli allegati indicatial precedente art. 3:

a) devono essere necessariamente forniti per accertare lasituazione economica del nucleo del dichiarante, i requisiti per l’ac-cesso al contributo e la determinazione del contributo stesso, secon-do i criteri di cui al presente atto;

b) sono raccolti dal comune o dal CAF e trattati, anche construmenti informatici, al solo fine di erogare il contributo del fondosociale e in ogni caso per le finalità di legge;

c) possono essere scambiati tra i predetti enti o comunicati alMinistero dell’economia e delle finanze e alla Guardia di finanza peri controlli previsti;

d) il dichiarante può rivolgersi, in ogni momento, ai respon-sabili del trattamento dei dati per farli aggiornare, integrare, rettifi-care o cancellare, può chiederne il blocco e opporsi al loro tratta-mento, se trattati in violazione del decreto legislativo n. 196/2003.Nel caso la richiesta del titolare dei dati renda improcedibile l’istrut-toria, il contributo richiesto non sarà erogato;

e) il comune e il CAF sono i titolari del trattamento dei dati.

Art. 11Controlli

L’azione di controllo opera nell’ambito dei criteri prestabiliti edha lo scopo di verificare la corretta applicazione delle disposizionidettate per l’ammissibilità delle domande, la congruità della spesa, el’erogazione del contributo ai beneficiari.

Essa deve pertanto accertare la coerenza delle azioni e determi-nazioni assunte con le condizioni e i requisiti previsti nei criteriregionali e nel bando del comune, il quale si avvarrà delle informa-zioni in proprio possesso, nonché di quelle di altri enti dellaPubblica amministrazione, richiedendo nei casi opportuni l’inter-vento della Guardia di finanza.

Art. 12Disposizioni finali attuative

Ad avvenuta approvazione delle presenti linee guida da partedella Giunta regionale, le stesse, ai sensi del citato D.M. del 14 mag-gio 2014, devono essere trasmesse al Ministero delle infrastrutture edei trasporti e alle Prefetture competenti per territorio.

Le Prefetture si faranno carico di sottoscrivere un protocollod’intesa con i tribunali territorialmente competenti, enti locali, pro-vincie, fondazioni bancarie, istituto di credito, associazioni dei pro-prietari, associazioni e/o sindacati degli inquilini.

Nello stesso atto possono essere indicati, in maniera più pun-tuale, ulteriori criteri di riparto per la gestione delle risorse destinateai comuni, e dell’eventuale istituzione di un fondo di garanzia cheservirà a sostenere i crediti assunti dalle banche nei confronti degliinquilini che si accordano con i proprietari per la sospensione dellosfratto, fissando nel contempo le procedure amministrative per lemodalità d’impiego delle risorse.

Art. 13Pubblicità

Ai sensi dell’art. 68 della legge regionale 11 giugno 2014, n. 21,le presenti linee guida saranno pubblicate per esteso nel sito internetdella Regione siciliana, nonché nella Gazzetta Ufficiale della stessaRegione.

N.B. - Le suddette Linee guida potranno essere visionate presso il sito delDipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti al seguente indirizzo:https://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssInfrastruttureMobilita/PIR_InfrastruttureMobilitaTrasporti.

(2015.13.739)048

ASSESSORATO DELL’ISTRUZIONEE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALEAvviso pubblico “Interventi integrati per il successo sco-

lastico e per l’assolvimento del diritto - dovere dell’istruzio-ne e alla formazione - azione A” finanziato con D.D.G. n.4020 del 27 ottobre 2010. Rettifica della denominazionedelle istituzioni scolastiche.

Con riferimento all’Avviso “Interventi integrati per il successoscolastico e per l’assolvimento del diritto - dovere dell’istruzione ealla formazione - azione A”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana n. 27 del 12 giugno 2009, a valere sul P.O. F.S.E.obiettivo convergenza 2007-2013, si comunica che, ai sensi dell’art.12, c. 3, legge regionale n. 5/2011, è stato pubblicato nel sito ufficia-le del Programma operativo Fondo sociale europeo 2007-2013 dellaRegione siciliana, www.sicilia-fse.it, e nel sito ufficiale delDipartimento istruzione e formazione professionale, il decreto n.132del 16 gennaio 2015 del dirigente del servizio 2 del Dipartimentoregionale dell’istruzione e della formazione professionale, registratoalla Corte dei conti il 2 marzo 2015, reg. 1, fgl. 17, con cui è stata ret-tificata la denominazione delle istituzioni scolastiche inserite nellatabella A del D.D.G. n. 4020 del 27 ottobre 2010, registrato alla Cortedei conti il 3 dicembre 2010, reg. 1, fgl.15, nella parte relativa alladenominazione dei beneficiari dei progetti, mantenendo inalterato ilfinanziamento.

(2015.13.731)137

Approvazione definitiva della graduatoria dei progettipresentati a valere sull’“Avviso per il reinserimento in per-corsi di istruzione e formazione professionale - annualità2014-2015”.

Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionaledell’istruzione e della formazione professionale n. 1608 del 23 marzo2015, è stata approvata la graduatoria definitiva dell’Avviso per ilreinserimento in percorsi di istruzione e formazione professionale -annualità 2014-2015”. Il decreto con i relativi allegati “Elenco A - pro-getti ammessi a finanziamento” ed “Elenco B - progetti esclusi dalfinanziamento”, sono disponibili nel sito ufficiale del Dipartimentoistruzione e formazione professionale all'indirizzo www.regione.sici-lia.it e nel sito del Fondo sociale europeo all’indirizzo www.sicilia-fse.it.

(2015.13.743)137

ASSESSORATO DELLA SALUTEProvvedimenti concernenti voltura di riconoscimenti

attribuiti ad alcune ditte.

Con decreto n. 324/2015 del 2 marzo 2015 del dirigente del ser-vizio 4 del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osserva-torio epidemiologico, l’approval number CE IT 19 687, riconosciutoallo stabilimento, sito in Palermo, in via Madonna di Lourdes n. 9A/B, dell’impresa alimentare Sicilia in tavola s.r.l. è stato volturatoall’impresa alimentare Gastronomica Siciliana s.r.l. L’impianto man-tiene l’approval number CE IT 19 687 e con tale identificativo restaiscritto nel sistema nazionale degli stabilimenti S.INTE.SI.S.Strutture che vine aggiornato con i dati e le informazioni oggetto delpresente decreto.

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Con decreto n. 325/2015 del 2 marzo 2015 del dirigente del ser-vizio 4 del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osserva-torio epidemiologico, l’approval number CE IT 979 S, riconosciutoallo stabilimento, sito in Caltanissetta, in via Luigi Greco n. 14-18,dell'impresa alimentare società cooperativa C.I.A.M. è stato voltura-to all’impresa alimentare 5 B Alimentari Di Bellomo Luca & C. s.a.s.L’impianto mantiene l’approval number CE IT 979 S e con tale iden-tificativo resta iscritto nel sistema nazionale degli stabilimentiS.INTE.SI.S. Strutture che vine aggiornato con i dati e le informazio-ni oggetto del presente decreto.

(2015.11.608)118

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Sostituzione di un componente del Collegio straordina-rio dell’ASP di Catania.

Con decreto n. 386 del 9 marzo 2015 dell’Assessore per la salute,è stato sostituito il componente dimissionario del Collegio straordi-nario dell’ASP di Catania con altro membro individuato nel soggettodesignato a suo tempo per il collegio sindacale scaduto dal Ministerodell’economia e delle finanze.

Si rende noto che il testo integrale del summenzionato decreto èrinvenibile per esteso nel sito del Dipartimento pianificazione strate-gica dell’Assessorato regionale della salute.

(2015.11.640)102

Autorizzazione al legale rappresentate della ditta DeLorenzo Sergio, con sede in San Pier Niceto, alla distribuzio-ne all’ingrosso di specialità medicinali per uso umano.

Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionaleper la pianificazione strategica n. 401 del 10 marzo 2015 il dr. DeLorenzo Sergio, legale rappresentante della ditta “De LorenzoSergio”, con sede legale in San Pier Niceto (ME), corso Italia n. 248e magazzino con entrata merci dal lato di largo Amato n. 230 ed usci-ta merci in Vico I Europa, San Pier Niceto (ME), è stato autorizzatoalla distribuzione all’ingrosso di specialità medicinali per uso umanoai sensi degli artt. 100 e 101 del D.Lvo n. 219/06, e successive modifi-che ed integrazioni, in tutto il territorio nazionale.

La direzione tecnica del magazzino di distribuzione è affidataalla dr.ssa Mariangela Terranova. Pertanto il D.D.G. n. 2718 del 17febbraio 2012, concernente l’autorizzazione alla distribuzione all’in-grosso di specialità medicinali per uso umano a favore della ditta“Farmacia dr. De Lorenzo Sergio”, è revocato.

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Rettifica del decreto 12 febbraio 2015, concernente gra-duatorie regionali definitive di medicina generale relative aisettori di assistenza primaria, continuità assistenziale edemergenza sanitaria territoriale, valide per l’anno 2015.

Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionaleper la pianificazione strategica n. 484 del 23 marzo 2015, fermorestando quant’altro disposto con il D.D.G. n. 218 del 12 febbraio2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 9S.O. del 27 febbraio 2015, le graduatorie di settore dei medici dimedicina generale valide per il 2015 risultano così rettificate:

Graduatoria di settore per l’assistenza primaria 2015:

– Ambrosiano Giuseppe, nato il 2 novembre 1980, da p. 10,80 ap. 10,20;

– Di Bella Floriana, nata il 27 novembre 1980, da p. 11,00 a p.10,40;

– Catanesi Giulia, nata il 14 giugno 1955, da p. 39,05 a p. 39,65.

Graduatoria di settore per la continuità assistenziale 2015:– Ambrosiano Giuseppe, nato il 2 novembre 1980, da p. 10,80 a

p. 10,20;– Di Bella Floriana, nata il 27 novembre 1980, da p. 11,00 a p.

10,40.

(2015.13.737)102

ASSESSORATO DEL TERRITORIOE DELL’AMBIENTE

Nomina del commissario ad acta presso il comune diMirto per la definizione degli adempimenti necessari allatrasmissione al consiglio comunale degli atti per l’adozionedel piano regolatore generale, del regolamento edilizio edeventuali prescrizioni esecutive.

Con decreto n. 271/gab. del 27 novembre 2014 dell’Assessore peril territorio e l’ambiente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 della leggeregionale 21 agosto 1984, n. 66, il sig. Mario Megna, funzionario inservizio presso questo Assessorato, è stato nominato commissario adacta presso il comune di Mirto per provvedere, previa verifica degliatti, in sostituzione del sindaco, alla definizione di tutti gli adempi-menti necessari alla trasmissione degli atti al consiglio comunale perl’adozione del P.R.G., del R.E. e delle eventuali PP.EE.

(2015.11.634)114

Conferma dell’incarico conferito al commissario ad actapresso il comune di Mirto.

Con decreto n. 78/Gab. del 2 marzo 2015 dell’Assessore per il ter-ritorio e l’ambiente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 della leggeregionale 21 agosto 1984, n. 66, il sig. Mario Megna, funzionario inservizio presso questo Assessorato, già nominato commissario adacta con il D.A. n. 271/Gab. del 27 novembre 2014 presso il comunedi Mirto (ME), per procedere alla definizione degli adempimenti dicui al decreto di nomina, è stato confermato nell’incarico per ulterio-ri mesi tre.

(2015.10.590)114

CIRCOLARI

ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA,DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO

CIRCOLARE 16 marzo 2015, n. 4.

Revisione dell’albo regionale delle istituzioni assisten-ziali - Art. 26, 4° comma, della legge regionale 9 maggio1986, n. 22. Anno 2015.

AI LEGALI RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI SOCIO-ASSISTENZIALI ISCRITTI ALL’ALBO REGIONALE

AI COMUNI DELLA SICILIA

e, p.c. ALLE AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI

Al fine di provvedere alla revisione dell’albo regio-nale delle istituzioni assistenziali prevista dall’art. 26,4° comma, della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22,tutti i legali rappresentanti degli enti iscritti al predettoalbo devono trasmettere una dichiarazione sostitutivadell’atto di notorietà conforme al modello allegato, atte-

stante il possesso dei requisiti strutturali ed organizza-tivi per il mantenimento dell’iscrizione al predetto alboregionale.

Qualora nell’anno in corso siano state apportate modi-fiche statutarie o variazioni della sede legale e/o operativae della denominazione, dovrà essere allegata anche lacopia conforme del verbale d’assemblea inerente talivariazioni.

È appena il caso di ricordare che, qualora l’ente assi-stenziale fosse iscritto per più di una struttura e/o tipolo-gia di servizio, per ciascuna di esse dovrà compilare unadistinta dichiarazione.

Si avverte che il mancato invio della suddetta docu-mentazione entro il termine indicato nel decreto di iscri-zione (30 aprile) comporterà l’avvio delle procedure direvoca dello stesso.

Il comune, in ottemperenza ai compiti attribuiti dallalegge regionale n. 22/86, è tenuto ad esercitare l’attività di

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vigilanza degli enti iscritti all’albo regionale in argomentoricadenti nel proprio ambito territoriale, verificando ilmantenimento dei requisiti in conformità agli standardregionali e comunicando a questo Assessorato l’esito posi-tivo o negativo degli accertamenti effettuati.

Al riguardo appare utile sottolineare il ruolo fondamen-tale esercitato dai comuni, in quanto istituzione presentesul territorio in grado di vigilare con attenzione e continui-tà sulla qualità dei servizi socio-assistenziali erogati.

Il dirigente generale del Dipartimento regionaledella famiglia e delle politiche sociali: BULLARA

Allegato

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ(Art. 47, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il/la sottoscritto/a ................................................................................................................nato/a a ....................................................................................................... il ....................................

e residente in .............................................................. via ..............................................................nella qualità di rappresentante dell’ente .............................................................................................................................. con sede legale in .................................................................fax n. ..............................................., e-mail .........................................................................,iscritto all’albo regionale nella sezione ...................... tipologia ............................giusto decreto n. ........................... del ......................................., con sede operativanel comune di ........................................................................., consapevole delle san-zioni penali, nel caso di dichiarazioni mendaci, di formazione o usodi atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre2000

Dichiara

– di essere in possesso dei requisiti strutturali e organizzativinecessari per il mantenimento dell’iscrizione all’albo regionale previ-sto dall’art. 26 della legge regionale n. 22/86;

– di non avere effettuato modifiche in ordine allo statuto, allasede legale e alla sede operativa.

Luogo e data ..........................................................

Il legale rappresentante

.....................................................................................................

Ai sensi dell’art. 38, D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, la dichiarazioneè sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sotto-scritta e inviata unitamente a copia fotostatica, non autenticata di un docu-mento di identità del sottoscrittore, all’ufficio competente via fax, tramite unincaricato, oppure a mezzo posta.

(2015.13.728)012

ASSESSORATO DEL TURISMO,DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO

CIRCOLARE 19 marzo 2015.

Legge regionale n. 8 del 3 maggio 2004 - Professioni diguida turistica e di accompagnatore turistico - Art. 11 attivi-tà di vigilanza e sanzioni amministrative.

AI TUTTI I COMUNI DELLA SICILIA

Con sentenze dell’anno 2014 del Tribunale ammini-strativo regionale - sezione di Catania, in accoglimento divari ricorsi a soggetti in possesso della abilitazioneall’esercizio della professione di “accompagnatore turisti-co” è stata riconosciuta la qualifica di “guida turistica”. Eciò in contrasto con gli articoli della legge regionale n. 8del 2004 che ben definisce sia le due professioni, sia lemodalità cui attenersi per accedervi. Lo scriventeAssessorato ha inoltrato, avverso dette sentenze, ricorso alConsiglio di giustizia ammnistrativa, richiedendo anche lasospensione degli effetti che dalle stesse derivano.

Pervengono ora numerose segnalazioni relative alfatto che una significativa parte degli accompagnatorituristici ricorrenti, in forza delle citate sentenze e nellemore delle definizioni del procedimento innanzi al CGA,esercita abusivamente la professione di guida turistica, incontrasto con le disposizioni di cui all’art. 2 della leggeregionale n. 8/2004. Non risultano, pertanto, iscritti nel-l’elenco regionale istituito dallo scrivente Assessorato esono, conseguentemente, sprovvisti del tesserino di rico-noscimento, conforme al modello pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana parte I, n. 21 del23 maggio 2014.

Per quanto sopra, si invitano gli organi di poliziamunicipale del comuni della Sicilia, cui è demandato ilpotere di controllo e vigilanza in materia di professionituristiche, a porre in essere puntuali verifiche sanzionan-do gli abusi, dandone contestuale comunicazione a questaAmministrazione.

Si confida nella puntuale applicazione della presentecircolare.

Il dirigente generale del Dipartimento regionaledel turismo, dello sport e dello spettacolo: GELARDI

(2015.13.771)111

VITTORIO MARINO, direttore responsabile MELANIA LA COGNATA, condirettore e redattore

SERISTAMPA di Armango Margherita - VIA SAMPOLO, 220 - PALERMO

Page 76: DELLA REGIONE SICILIANA · Visto il D.L. 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche in legge 13 luglio 1999, n. 226; Visto il D.A. del 4 luglio 2000, n. 298/41 e successivi

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76 3-4-2015 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 14

P R E Z Z I E C O N D I Z I O N I D I A B B O N A M E N T O - A N N O 2 0 1 5

PARTE PRIMAI)I Abbonamento ai soli fascicoli ordinari, incluso l’indice annuale

— annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 81,00— semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 46,00

II)IAbbonamento ai fascicoli ordinari, incluso i supplementi ordinari e l’indice annuale:— soltanto annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 208,00

Prezzo di vendita di un fascicolo ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1,15Prezzo di vendita di un supplemento ordinario o straordinario, per ogni sedici pagine o frazione . . . . . . . . . . . . . . € 1,15

SERIE SPECIALE CONCORSIAbbonamento soltanto annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 23,00Prezzo di vendita di un fascicolo ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1,70Prezzo di vendita di un supplemento ordinario o straordinario, per ogni sedici pagine o frazione . . . . . . . . . . . . . . € 1,15

PARTI SECONDA E TERZAAbbonamento annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 202,00Abbonamento semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 110,00Prezzo di vendita di un fascicolo ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 4,00Prezzo di vendita di un supplemento ordinario o straordinario, per ogni sedici pagine o frazione . . . . . . . . . . . . . . € 1,15

Fascicoli e abbonamenti annuali di annate arretrate: il doppio dei prezzi suddetti.

Fotocopia di fascicoli esauriti, per ogni facciata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 0,18

Per i paesi europei o extraeuropei, i prezzi di abbonamento e vendita sono rispettivamente, raddoppiati e triplicati.L’importo dell’abbonamento, corredato dell’indicazione della partita IVA o, in mancanza, del codice fiscale del richiedente, deve essere versato a mezzo

bollettino postale sul c/c postale n. 00304907 intestato alla “Regione siciliana - Gazzetta Ufficiale - Abbonamenti”, ovvero direttamente presso l’Istituto di credito chesvolge il servizio di cassa per la Regione, indicando nella causale del versamento per quale parte della Gazzetta (“prima” o “serie speciale concorsi” o “seconda e terza”)e per quale periodo (anno o semestre) si chiede l’abbonamento.

L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissione di tali indicazioni.In applicazione della circolare del Ministero delle Finanze - Direzione Generale Tasse - n. 18/360068 del 22 maggio 1976, il rilascio delle fatture per abbonanenti

od acquisti di copie o fotocopie della Gazzetta deve essere esclusivamente richiesto, dattiloscritto, nella causale del certificato di accreditamento postale, o nel retro delpostagiro o nella quietanza rilascita dall’Istituto di credito che svolge il servizio di cassa per la Regione, unitamente all’indicazione delle generalità, dell’indirizzo com-pleto di C.A.P., della partita I.V.A. o, in mancanza, del codice fiscale del versante, oltre che dall’esatta indicazione della causale del versamento.

Gli abbonamenti annuali hanno decorrenza dal 1° gennaio al 31 dicembre, mentre i semestrali dal 1° gennaio al 30 giugno e dal 1° luglio al 31 dicembre.I versamenti relativi agli abbonamenti devono pervenire improrogabilmente, pena la perdita del diritto di ricevere i fascicoli già pubblicati o la non accettazione,

entro il 31 gennaio se concernenti l’intero anno o il 1° semestre ed entro il 31 luglio se relativi al 2° semestre.I fascicoli inviati agli abbonati vengono recapitati con il sistema di spedizione in abbonamento postale a cura delle Poste Italiane S.p.A. oppure possono essere

ritirati, a seguito di dichiarazione scritta, presso i locali dell’Amministrazione della Gazzetta.L’invio o la consegna, a titolo gratuito, dei fascicoli non pervenuti o non ritirati, da richiedersi all’Amministrazione della Gazzetta entro 30 giorni dalla data di

pubblicazione, è subordinato alla trasmissione o alla presentazione della targhetta del relativo abbonamento.Le spese di spedizione relative alla richiesta di invio per corrispondenza di singoli fascicoli o fotocopie sono a carico del richiedente e vengono stabilite, di volta

in volta, in base alle tariffe postali vigenti.

AVVISO Gli uffici della Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 ed ilmercoledì dalle ore 16,15 alle ore 17,45. Negli stessi orari è attivo il servizio di ricezione atti tramite posta elettronica certificata(P.E.C.).

AGRIGENTO - Edicola, rivendita tabacchi Alfano Giovanna - via Panoramica dei Templi, 31;Pusante Alfonso - via Dante, 70; Damont s.r.l. - via Panoramica dei Templi, 21;

ALCAMO - Arusio Maria Caterina - via Vittorio Veneto, 238; Libreria Pipitone Lorenzo - vialeEuropa, 61.

BAGHERIA - Carto - Aliotta di Aliotta Franc. Paolo - via Diego D’Amico, 30; Rivendita giornaliLeone Salvatore - via Papa Giovanni XXIII (ang. via Consolare).

BARCELLONA POZZO DI GOTTO - Maimone Concetta - via Garibaldi, 307; Edicola “Scilipoti” diStroscio Agostino - via Catania, 13.

BOLOGNA - Libr. giur. Edinform s.r.l. - via Irnerio, 12/5.

CAPO D’ORLANDO - “L’Italiano” di Lo Presti Eva & C. s.a.s. - via Vittorio Veneto, 25.

CASTELVETRANO - Cartolibreria - Edicola Marotta & Calia s.n.c. - via Q. Sella, 106/108.

CATANIA - Libreria La Paglia - via Etnea, 393/395.

FAVARA - Costanza Maria - via IV Novembre, 61; Pecoraro di Piscopo Maria - via VittorioEmanuele, 41.

GELA - Cartolibreria Eschilo di Simona Trainito - corso Vittorio Emanuele, 421.

GIARRE - Libreria La Senorita di Giuseppa Emmi - via Trieste, 39.

MAZARA DEL VALLO - “F.lli Tudisco & C.” s.a.s. di Tudisco Fabio e Vito Massimiliano - corsoVittorio Veneto, 150.

MENFI - Ditta Mistretta Vincenzo - via Inico, 188.

MESSINA - Rag. Colosi Nicolò di Restuccia & C. s.a.s. - via Centonze, 227, isolato 66.

MISILMERI - Ingrassia Maria Concetta - corso Vittorio Emanuele, 528.

MODICA - Baglieri Carmelo - corso Umberto I, 460.

NARO - “Carpediem” di Celauro Gaetano - viale Europa, 3.

PALERMO - Edicola Romano Maurizio - via Empedocle Restivo, 107; “La Libreria del Tri-bunale” s.r.l. - piazza V. E. Orlando, 44/45; Edicola Badalamenti Rosa - piazza Castel-forte, s.n.c. (Partanna Mondello); “La Bottega della Carta” di Scannella Domenico -via Caltanissetta, 11; Libreria “Campolo” di Gargano Domenico - via Campolo, 86/90;Libreria “Forense” di Valenti Renato - via Maqueda, 185; Iaria Teresa - via Autono-mia Siciliana, 114; Libreria “Ausonia” di Argento Sergio - via Ausonia, 70/74; Grafills.r.l. - via Principe di Palagonia, 87/91.

PARTINICO - Lo Iacono Giovanna - corso dei Mille, 450.

PIAZZA ARMERINA - Cartolibreria Armanna Michelangelo - via Remigio Roccella, 5.

PORTO EMPEDOCLE - MR di Matrona Giacinto & Matrona Maria s.n.c. - via Gen. Giar-dino, 6.

RAFFADALI - “Striscia la Notizia” di Randisi Giuseppina - via Rosario, 6.

SAN MAURO CASTELVERDE - Garofalo Maria - corso Umberto I, 56.

SANT’AGATA DI MILITELLO - Edicola Ricca Benedetto - via Cosenz, 61.

SANTO STEFANO CAMASTRA - Lando Benedetta - corso Vittorio Emanuele, 21.

SCIACCA - Edicola Coco Vincenzo - via Cappuccini, 124/a.

SIRACUSA - Cartolibreria Zimmitti Catia - via Necropoli Grotticelle, 25/O.

TERRASINI - Serra Antonietta - corso Vittorio Emanuele, 336.

Le norme per le inserzioni nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parti II e III e serie speciale concorsi, sono contenute nell’ultima pagina dei relativi fascicoli.

La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana è in vendita al pubblico: