della Gdo. Previsti pagamenti a 30gg pena sanzioni LIBERIAMOCI · dolce, nelle peggiori, viene...

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COLDIRETTI A MONOPOLI: “RIPRISTINIAMO IL DIALOGO CON LE ASSEMBLEE DI SEZIONE” ANNO 7 N.2 - 1-15 FEBBRAIO 2012 INCRITTO ALL’ALBO COOPERATIVE A MUTUALITà PREVALENTE N. A182952 ESPERIENZE su cece bianco MONOPOLI - Si inizia da Monopoli. Coldiretti intende recuperare la buona prassi del dialogo periodico con i soci tramite le assemblee di sezione... a pag. 12 Il periodico di informazione tecnico agraria della Regione Puglia Decreto legge sulle liberalizzazioni: stop allo strapotere della Gdo. Previsti pagamenti a 30gg pena sanzioni LIBERIAMOCI UTILIZZO di nutrimenti nel ciliegio dolce - parte seconda_ SCIOPERO TIR: infiltrazioni mafiose nel trasporto frutta

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COLDIRETTI A MONOPOLI: “RIPRISTINIAMO IL DIALOGO CON LE ASSEMBLEE DI SEZIONE”

ANNO 7 N.2 - 1-15 FEBBRAIO 2012 INCRITTO ALL’ALBO COOPERATIVEA MUTUALITà PREVALENTE N. A182952

ESPERIENZEsu cece bianco

MONOPOLI - Si inizia da Monopoli. Coldiretti intende recuperare la buona prassi del dialogo periodico con i soci tramite le assemblee di sezione...a pag. 12Il periodico di informazione tecnico agraria

della Regione Puglia

Decreto legge sulle liberalizzazioni: stop allo strapotere della Gdo. Previsti pagamenti a 30gg pena sanzioni

LIBERIAMOCI

UTILIZZOdi nutrimenti nel ciliegio dolce - parte seconda_

SCIOPERO TIR: infiltrazioni mafiose nel trasporto frutta

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Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere

della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il Decreto legge sulle liberalizzazioni nella parte proposta dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania sul sistema agroalimentare. Il Decreto - sottolinea Marini - pone anche un giusto freno alle speculazioni sui terreni provocata dalla diffusione selvaggia del fotovoltaico che ha fatto impennare i prezzi della terra su valori insostenibili per gli imprenditori agricoli. Da apprezzare è anche la

volontà di proseguire con decisione sulla strada della privatizzazione dei terreni agricoli di proprietà dello Stato con la prelazione a favore dei giovani agricoltori che oltre che a calmierare il mercato potrebbe portare alla nascita di 43mila nuove imprese. Il provvedimento accoglie alcune delle proposte consegnate dalla Coldiretti al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera in occasione del primo incontro tra Governo e parti sociali ma ci aspettiamo - conclude Marini - che ulteriori e necessari interventi possano trovare spazio in sede di conversione del decreto. Il Decreto prevede che i contratti di fornitura per i prodotti agroalimentari dovranno essere

formulati per iscritto sulla base di condizioni più trasparenti ma anche che i pagamenti vengano effettuati entro 30 giorni per i prodotti alimentari deperibili e 60 giorni per gli altri definendo anche un preciso regime sanzionatorio. Tra gli articoli che riguardano il settore agricolo di rilievo sono anche quelli che riguardano la dismissione dei terreni demaniali agricoli e lo stop agli impianti fotovoltaici a terra. Vito Castellaneta

Anno 7 n. 21-15 febbraio 2012

G.ED.A.Giovani Editori Associati

Soc. Coop.Via A. De Gasperi 11/13

70015 – Noci (Ba)Editrice:“Foglie”

quindicinale di informazionetecnico agraria della Regione Puglia

Direttore responsabileVito Castellaneta

Hanno collaboratoa questo numero:

Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta,

Nicola Trisolini,Giuseppe Perrotta, Paola Di Leo,

Giuseppe Rutigliano,Giuseppe DivellaProgetto grafico

“De Robertis ADV”Stampa:

Grafica 080 – Modugno – Bari

Registrato al Registro Nazionaledella Stampa

Tribunale di Bari – n. 61/06del 15/11/2006

Visitate il nostro sito:www.foglietv.it

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COLDIRETTI

A MONOPOLI:

“RIPRISTINIAMO

IL DIALOGO CON

LE ASSEMBLEE DI

SEZIONE”

ANNO 7 N.2 - 1-15 FEBBRAIO 2012 INCRITTO ALL’ALBO COOPERATIVE

A MUTUALITà PREVALENTE N. A182952

ESPERIENZE

su cece bianco

MONOPOLI - Si inizia da Monopoli.

Coldiretti intende recuperare la buona

prassi del dialogo periodico con i soci

tramite le assemblee di sezione...

a pag. 12

Il periodico di informazione tecnico agraria

della Regione Puglia

Decreto legge sulle liberalizzazioni: stop allo strapotere

della Gdo. Previsti pagamenti a 30gg pena sanzioni

LIBERIAMOCI

UTILIZZO

di nutrimenti nel ciliegio

dolce - parte seconda_

SCIOPERO TIR:

infiltrazioni mafiose

nel trasporto frutta

Esperienze su cece bianco

Utilizzo di nutrienti nel ciliegio dolce –parte seconda-

Contro la crisi: Gdo pagamenti a 30 giorni!

Le pagine della facoltà di Agraria di Bari

Coldiretti a Monopoli: “Ripristiniamo il dialogo con le assemblee di sezione”

Il Trofeo Alma

Il meteo Sciopero tir: infiltrazioni mafiose nel trasporto frutta

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MONOPOLI - “Venite e assaggiate, l’olio extra ver-gine d’oliva è pronto”: è lo slogan-invito assunto dalla manifestazione MonopOLI in corso nella città barese (22-29 gennaio, 5-12-19-26 feb-braio), con l’obiettivo di in-stillare una cultura dell’olio, indispensabile per l’acquisto sempre più consapevole, di un prodotto di qualità. L’ini-ziativa promossa dall’Asso-ciazione “La Casa del Cibo” e patrocinata dal Comune di Monopoli, ha raccolto il consenso delle associazio-ni di categoria, Coldiretti, ConfAgricoltura, CIA e di ben 16 aziende agricole, tra frantoi e cooperative olivico-le. In programma una serie di eventi: festa mercato, stand e degustazioni, laboratori creativi per bambini, prove pratiche di degustazione, ci-clopasseggiate per i frantoi con aperitivi e assaggi di oli, visite ai frantoi delle scola-resche cittadine (scuole pri-marie), lezioni di storia del sapone artigianale con relati-vo corso pratico, menù tipici a cura di ristoranti, trattorie, agriturismi e osterie di Mono-poli. Per l’occasione è stato presentato alla città un proto-tipo di olio Made in Mono-poli, in vista di un marchio che il Comune si appresta a registrare. “Il nostro intento – ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Rotondo – è registrare questo marchio a livello nazionale ed europeo. Con aziende certifi-cate e associazioni di catego-ria definiremo un disciplinare di produzione comunale”. Un marchio rispondente a deter-minati canoni commerciali e produttivi, senza perseguire necessariamente l’iter DOP e IGP, per la complessità

degli adempimenti burocra-tici. “In attesa – ha aggiun-to Mimmo Lavacca de “la Casa del Cibo” – iniziamo a sensibilizzare i consumatori monopolitani all’acquisto del nostro olio, anche per rinsal-dare il senso di appartenenza ad una comunità storicamen-te dedita all’olivicoltura”. La produzione locale purtroppo, soddisfa solo marginalmente il fabbisogno cittadino, c’è un surplus che nelle migliori delle ipotesi viene vendu-to altrove per migliorare oli più aggressivi, perché più dolce, nelle peggiori, viene svenduto. Se si riuscisse ad invertire questa tendenza ne trarrebbero vantaggi non solo i consumatori in termini di tracciabilità e salubrità, in-dubbiamente il settore agri-colo, ma anche quello della ristorazione e del commercio. A seguire, Mimmo Ruggiero per Coldiretti ha osservato: “Non abbiamo la pretesa con questa iniziativa di risolvere

i problemi della nostra olivicoltu-ra, ma di orienta-re i monopolitani all’acquisto di olio extra vergi-ne d’oliva, dai conclamati poteri benefici, perché ricco di antios-sidanti e, di pri-vilegiare quello nostrano, come la consuetudine ci insegna”. Prezio-si accorgimenti sono stati elargiti dal mastro oleario Mario Renna in prove pratiche di degustazio-ne: ” L’olio dal fruttato matu-ro (generalmente dal sapore dolciastro) prevalente nella zona di Monopoli, incontra il gusto del consumatore medio e questo può essere proficuo nella commercializzazione. Un olio che ben si presta a svariati usi, anche per la frit-tura, anzi da preferire all’olio

di semi, perché la decomposi-zione molecolare generata dal calore, non avviene nell’olio d’oliva, per la presenza di grassi monoinsaturi che fun-gono da barriera nei processi alterativi”. Da sfatare quindi quel luogo comune per il qua-le la frittura richiede l’olio di semi, ne guadagneremo in salute.Paola Dileo

MonopOLI: accorciamo le distanze tra produttori e consumatori

I frantoi della città iniziano a far sistema in attesa di un marchio “Made in Monopoli”

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Sede Legale: Via Passo Godi, 6 - 65125 PescaraCentro produzione e stoccaggio: Via Raiale, 143 - 65128 Pescara

Telefono: 085 4167384Fax: 085 4155076

e-mail: [email protected]: www.spaaagricoltura.it

Un’agenzia di sviluppo territoriale in grado di offrire numerosi

servizi di consulenza, suppor-to e progettazione. Non solo, quindi, un ente che eroga con-tributi a fondo perduto per la diversificazione delle attività produttive non agricole sul territorio di Terlizzi, Bitonto e Giovinazzo.Il Gal Fior d’Olivi, Gruppo di Azione Locale nato dall’ulti-ma programmazione Leader, ha già cambiato, nel giro di pochi mesi, il modo di “fare impresa”, di investire per il territorio.Già nelle prossime settimane, infatti, come è ormai noto, Terlizzi, Bitonto e Giovinaz-zo vivranno una vera e pro-pria rivoluzione economica e turistica con la nascita di 7 agriturismi, 22 strutture di piccola ricettività e di altre

numerose attività di commer-cializzazione e promozione dell’offerta di turismo rurale.Ma l’intervento del Gruppo di Azione Locale, però, non si ferma qui.Il Gal Fior d’Olivi offre l’e-sperienza dei propri tecnici per la consulenza e la proget-tazione su altri fondi indiretti (FESR, PSR, FSE) o diretti (Life+, EuroMed, Youth Pro-gramme, etc.).Il Gruppo di Azione Locale di Terlizzi, Bitonto e Giovinaz-zo svolge quindi una doppia funzione di assistenza e di fund raising territoriale per favorire la realizzazione di progetti, affiancando, nell’at-tuazione, l’individuazione di risorse finanziarie ad hoc.Il GAL, inoltre, opera, con propri progetti o in supporto a idee di soci o committenti, nei principali Programmi Co-

munitari, diretti o indi-retti, disponibili per la Regione Puglia.Per essere aggiornati in tempo reale, comunque, sui bandi comunitari, nazionali e regionali aperti, basta visitare il sito internet del GAL (www.galf iordol ivi .it), dove è sempre pos-sibile iscriversi alla newsletter del Grup-po di Azione Locale. Lunedì scorso è stata diffusa agli iscritti al servizio la prima new-sletter ricca di approfon-dimenti sui servizi del Gal e sul mondo agrico-lo. Tra le novità, anche l’elenco dei bandi mo-mentaneamente aperti per i quali è possibile richiedere una consulenza (http://www.galfiordolivi.it/

portal/wp-content/uploads/downloads/2012/01/Bandi-aperti.pdf).

Un altro modo per avvicinarsi al GAL: consulenza per progetti europei, nazionali e regionali

Aperti numerosi bandi che possono interessare imprenditori, ma anche giovani

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MONOPOLI - Si inizia da Monopoli. Coldiretti in-tende recuperare la buona prassi del dialogo periodico con i soci tramite le assem-blee di sezione. Per l’incon-tro programmato lo scorso 18 gennaio all’Agriturismo Tenuta Chianchizza (Mono-poli), sono intervenuti il ne-odirettore della Federazione Provinciale Coldiretti Bari, Giuseppe Licursi, il vice-direttore nonché assistente fiscale per Coldiretti Bari, Alfonso Guerra, il respon-sabile Ufficio Tecnico per la medesima, Luigi Nigro,l’ex delegato Giovani Coldiretti, Donato Fanelli e per la se-zione Coldiretti di Monopoli, Mimmo Ruggiero e Carlo Barnaba. “ Saremo più pre-

senti sul territorio – ha assi-curato il neodirettore Licursi – il confronto tra le parti è imprescindibile per una piena consapevolezza dei problemi e per tentare delle soluzio-ni”. Anche in considerazione dell’intensa produzione oli-vicola di Monopoli , l’atten-zione è stata focalizzata sulla crisi del settore “Crisi che non è riconducibile alla qua-lità del nostro olio - ha osser-vato – ma tutt’altro. La causa è da attribuire, in particolare, al furto d’identità a danno dell’olio italiano, bersaglio principe della contraffazione. Consci delle storture del si-stema, Coldiretti ha condotto negli anni una serie di batta-glie divenute storiche, come quella dell’OGM (Organismi

Geneticamente Modificati) e dell’etichettatura obbligato-ria per rintracciare il luogo di produzione e trasformazione delle olive. A seguire, una serie d’interventi a sostegno delle imprese agricole, come la multifunzionalità in agri-coltura, la riforma degli as-setti societari. In via di perfe-zionamento anche la riforma fiscale, perché l’agricoltore col suo lavoro svolge anche un servizio pubblico e per questo merita un trattamento fiscale differente”. Sempre per tutelare l’identità dell’o-lio italiano e valorizzarne la produzione , Coldiretti ha di recente sostenuto la creazione della Società Filiera Olivi-cola Italiana. Ne fanno par-te UNAPROL e UNAPOL,

CAI, Consorzi Agrari Italiani (fanno capo a Coldiretti) e 15 realtà imprenditoriali, singole e associate del Made in Italy. Tra le finalità, realizzare ini-ziative industriali, commer-ciali e di servizi nell’ambito della filiera agroalimentare italiana. Da promuovere non solo l’olio extravergine d’o-liva, ma anche l’olio d’oliva, le olive da tavola, derivati e sottoprodotti, quest’ultimi per finalità energetiche . L’a-spettativa è quella di offrire un reddito maggiore all’im-prenditore agricolo, basato sul valore all’origine e al con-sumatore un prodotto di rico-nosciuta qualità. “Non trascu-rabile – ha ricordato il diret-tore Licursi – è il progetto di una Filiera Agricola Italia-

Prima tappa

Coldiretti a Monopoli: “Ripristiniamo il dialogo con le assemblee di sezione”

na, un mezzo per cercare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i consumatori in termini di qualità. Progetto che richiede l’impegno e la partecipazione di molti soggetti, in primis delle aziende agricole, delle cooperative agricole, dei con-sorzi agrari, e dei mercati di Campagna Amica. Non solo, Coldiretti ha sottoscritto un accordo commerciale speri-mentale con gli Oleifici Ma-taluni (Benevento) che riti-reranno 10-12.000 q. di olio ad un prezzo base maggiorato solo per i soci Coldiretti. Altri accordi sono stati siglati con Autogrill e COOP per favo-rire una maggiore distribuzio-ne del nostro olio”. Il vicedi-rettore Alfonso Guerra ha il-lustrato l’utilità della polizza assicurativa in agricoltura, il ruolo del Consorzio di difesa e le ultime novità in materia fiscale come l’IMU (Imposta Municipale Unica): “Nell’ ambito della nuova PAC (Po-litica Agricola Comune) sarà rivisto il sistema dell’inden-nizzo per danni da calamità atmosferiche. La C.E. non elargirà più contributi a piog-

gia per questi danni (grandi-ne, alluvioni, sbalzi termici, siccità,eccessi di neve, brina), ma andrà incontro al settore tramite le polizze assicura-tive, l’unica via possibile a tutela del reddito, con la co-pertura del 70-80% del valore del premio. Determinante in questo ambito sarà il ruolo del Consorzio di Difesa, in grado di calmierare i prezzi per conto dei produttori e an-ticipando loro il pagamento dei premi, di cui si farà ri-chiesta attraverso la doman-da PAC. A gennaio l’agricol-tore verrà liquidato dalla C.E. ed estinguerà il suo debito con il Consorzio di Difesa. Tra le altre novità, ha ricorda-to Guerra, c’è l’IMU che ha abrogato l’ICI e l’IRPEF su terreni e beni strumentali. L’I-MU ha introdotto un’imposta patrimoniale con due aliquote , del 2‰ per i fabbricati rurali e dello 0,76% per il terreno rurale. L’aliquota del 2‰ per i fabbricati e beni strumenta-li è applicabile a condizione che questi siano iscritti nelle categorie A6 e D10 del cata-sto. L’iscrizione, facoltativa, è stata derogata al 31 marzo 2012”. Luigi Nigro, invece,

ha richiamato l’attenzione su alcune normative a tutela dell’ambiente:”Il problema dei rifiuti in agricoltura non è accantonato –spiega- tutte le imprese che hanno più di 10 dipendenti devono adeguarsi alla normativa SISTRI e al si-stema informatizzato entro il 2 aprile; abbiamo conseguito l’esonero per le piccole real-tà aziendali che producono fino a 100kg/l l’anno di rifiuti pericolosi. Ancora la legge regionale sui pozzi artesiani prevede che in presenza di una quantità di sale superiore a 2g per litro, il pozzo vada chiuso. Mi chiedo quale pos-sa essere l’alternativa per gli agricoltori che hanno un co-stante fabbisogno d’acqua?” In rappresentanza degli im-prenditori agricoli presenti, ha espresso grande preoccu-pazione per la crisi dell’olivi-coltura, il presidente dell’O-leificio Cooperativo di Mono-poli, Angelo Martellotta:”Il momento è critico per tutta l’agricoltura e per l’olivicol-tura in particolare, ma Col-diretti deve avere la forza, la credibilità, di respingere tutte quelle norme inapplicabili che tormentano ulteriormente

il nostro lavoro. Occorre dare risposte su quell’idea di un consorzio pugliese dell’olio, per contrastare lo strapotere degli industriali e dei media-tori commerciali. Inoltre oc-corre snellire quell’apparato burocratico che anche nella filiera olivicola assorbe uti-li che non gli appartengono, sottraendolo a chi con fatica produce la materia prima”. In chiusura Donato Fanelli ha confermato la necessità di ri-stabilire un confronto costan-te tra le dirigenze e le sezioni Coldiretti:” Non è regolare che ci si incontri di rado con sfogatoi reciproci. La sezione deve essere punto di riferi-mento nella definizione degli obiettivi da perseguire. Se l’olio prodotto in Italia non soddisfa nemmeno il 50% del fabbisogno nazionale, lo stesso accade per il latte, allora dobbiamo seriamente accrescere la nostra consa-pevolezza delle dinamiche di mercato. In questa fase di crisi e di ristrettezze poi, è in-dispensabile che gli aiuti e le risorse a livello comunitario e nazionale, siano destinati agli impiegati in agricoltura a tito-lo principale”. Paola Dileo

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Sono aperte le iscrizioni al Concorso Oleario Internazionale Armo-

nia, divenuto per i produttori internazionali di olio extra vergine di oliva d’eccellen-za uno tra gli appuntamenti annuali più’ importanti. Sa-ranno premiati con il “Trofeo Alma” gli oli provenienti dai due emisferi che si saranno aggiudicati il Primo ed il Se-condo posto nelle categorie fruttato Delicato- Medio- In-tenso e con il “Diploma di Gran Menzione”, i primi 10 classificati successivi al se-condo di ogni singola catego-ria. Gli oli vincitori potranno partecipare di diritto all’Ela-ioteca Internazionale ed en-trare a far parte del Circuito dei Ristoranti Internazio-nali dell’Olio che coinvolge la ristorazione di alto livello e quella delle grandi catene alberghiere aderenti e dislo-

cate tra New York, Toronto, Montreal, Heidelberg, Tokyo, Sao Paulo do Brasil, Rio de Janeiro, Seoul, Sydney e Sin-gapore. Saranno inoltre pre-miati i 3 oli con la migliore

composizione chimica pro-venienti da ciascun emisfero, più cinque Gran Menzioni e uno Speciale Riconoscimento sarà assegnato per l’impatto comunicativo del design del

contenitore l’immagine grafi-ca delle etichette ed il packa-ging. Per visualizzare il re-golamento: http://www.olive-oilagency.org/images/stories/Regolamento_6_ITA.pdf

6° Concorso Oleario Internazionale “ARMONIA” per l’assegnazione del Trofeo ALMA

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Le infiltrazioni mafiose nei trasporti sono con-fermate dalle recenti

operazioni di polizia nel com-mercio dell’ortofrutta i cui prezzi triplicano dal campo alla tavola anche per effetto delle “strozzature” e “anoma-lie” lungo la filiera. E’ quan-to afferma la Coldiretti, in riferimento al blocco dei Tir in Sicilia, in occasione della presentazione della prima re-lazione sulla contraffazione e pirateria nell’agroalimentare elaborata dalla Commissione Parlamentare di inchiesta che è stato oggetto di un incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma al quale hanno partecipato , tra gli altri, il Ministro per le Politiche Agricole Mario Catania, il Procuratore Anti-mafia Pietro Grasso e il Pre-sidente della Coldiretti Sergio Marini. Per effetto del blocco tonnellate di frutta e verdura siciliane stanno marcendo

perché non riescono a rag-giungere gli scaffali dei ne-gozi che, a causa del blocco, sono sempre piu’ vuoti con gravi disagi per i consumatori e danni per milioni di euro ai produttori. Anche le vasche di raccolta del latte ormai pie-

ne rendono impossibili nuo-ve consegne dalle stalle. In un momento economico già difficile, ai danni immediati – sottolinea la Coldiretti - si sommano quelli futuri perché ci sono accordi commerciali che rischiano di saltare per la

mancata consegna, a vantag-gio delle importazioni. Biso-gna trovare un soluzione che nell’ambito delle reali pos-sibilità garantisca lo svolgi-mento del lavoro.

Rocco Resta

SCIOPERO TIR: INFILTRAZIONI MAFIOSE NEI TRASPORTI FRUTTA

La produzione di pecori-no e caciotta in Romania

come la vendita all’estero di salame calabrese fatto però negli Stati Uniti sono state finanziate con le tasse degli italiani senza alcun beneficio per il Paese ma facendo anzi concorrenza sleale a tutte le produzioni tipiche espressio-ne vere del territorio. E’ quan-to emerge nella prima rela-zione sulla contraffazione e pirateria nell’agroalimentare elaborata dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul-la base dell’audizione del pre-sidente della Coldiretti Sergio Marini. La Coldiretti ha av-viato una mobilitazione sui finanziamenti accordati dalla finanziaria pubblica Simest a iniziative che danneggiano il Made in Italy. Un evidente

caso di “utilizzo improprio di risorse pubbliche”, destinate alla produzione e distribuzio-ne di prodotti alimentari nati all’estero, presentati come italiani, ma che nulla hanno a che fare con il tessuto produt-tivo del Paese. Un esempio concreto su dove colpire per evitare non solo che le risorse pubbliche vengano sprecate, ma che facciano addirittura danni al Made in Italy. La Coldiretti denuncia che l’at-tività della “Società italiana per le imprese all’Estero Si-mest s.p.a.”, società finanzia-ria controllata dal Ministero dello sviluppo economico si indirizza verso investimenti in attività di delocalizzazio-ne che sottraggono colpevol-mente opportunità di lavoro e occupazione al sistema Ita-

lia”. In sintesi, il Ministero dello Sviluppo, attraverso la Simest, sta finanziando im-prese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che na-scono all’estero, con materia prima e manodopera estere. E’ il caso dell’azienda casea-ria Lactitalia che è partecipata da Simest al 29,5 per cento e produce in Romania formag-gi con nomi italiani “Caciot-ta” e “Pecorino”, ma lo Stato italiano promuove le vendite all’estero del salame calabre-se prodotto negli Stati Uniti e venduti a New York dalla salumeria Rosi del Gruppo Parmacotto. Per il presidente Sergio Marini non è politi-camente, economicamente e moralmente accettabile che

lo Stato, che rappresenta tutti i cittadini italiani, finanzi di-rettamente o indirettamente la produzione o la distribu-zione di prodotti alimentari che contaminano il valore del territori facendo concorrenza sleale a tutte le produzioni ti-piche vere espressioni di quei territori. Di fronte a questa si-tuazione la Coldiretti si pone due domande: · Quali vantaggi traggono i cittadi-ni italiani dal finanziamento pubblico di queste operazio-ni in termini occupazionali ed economici ? Anziché finanziare il ritorno delle im-prese in Italia perchè lo Stato investe risorse pubbliche per finanziare produzioni all’e-stero ?

Antonio Resta

CRISI: TASSE ITALIANI FINANZIANO FINTO PECORINO DI STATO & C.

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MONOPOLI - Sabato scor-so, 21 gennaio, quello che è successo a Monopoli non è passato inosservato. Si è trattato di una grande mobi-litazione di pugliesi, il po-polo dei comitati e delle as-sociazioni a livello regionale e non solo, degli studenti di ogni età, dei rappresentanti delle categorie sindacali e produttive, del mondo catto-lico che ha visto il coinvol-gimento delle rappresentan-ze istituzionali e politiche nell’affermare un No deciso e unanime a qualsiasi ulteriore prospezione per l’estrazione di idrocarburi e successiva installazione di piattaforme petrolifere nei mari e sulla terraferma della Puglia e in prospettiva del nostro intero Paese.15mila uomini, donne e bam-bini coi loro sorrisi, colori e suoni, i loro dolori e le loro

ansie. Uniti dalla volontà di essere ascoltati, di essere de-gnamente rappresentati. Tan-ta rabbia, contenuta a sten-to, per l’assenza di risposte adeguate alle ferite aperte di tante comunità locali, provate da modelli di sviluppo avvia-ti in passato e non condivisi, da eccessi inaccettabili di in-quinamento e malattie, senza alcuna attenuazione di fame e disoccupazione. Assenza di risposte certe e chiare da parte di tutto il mondo poli-tico-istituzionale che, su tali problematiche, possano tran-quillizzare definitivamente le preoccupazioni dei pugliesi. E’ scesa in piazza la Puglia attiva, democratica e parteci-pe della propria vita politica. La Puglia migliore, appunto, però con sempre meno voce. Salvo quando se la prende da sola.Nel corteo erano presenti

molti politici, che lungo il percorso hanno potuto as-sumersi le responsabilità pubbliche di posizioni sul-la “questione trivelle” tanto chiare e ferme, quanto unani-mi e trasversali. Lo spirito unitario della gior-nata ha visto i due interventi della massima istituzione lo-cale e regionale per il mondo politico-istituzionale e la let-tura del documento comune per l’intero mondo associa-zionistico che ha visto nume-rose adesioni e forte parteci-pazione.Da valorizzare la presenza di

europarlamentari, del gonfa-lone della Regione Abruzzo e del sindaco sardo. Ha stu-pito l’assenza di talune figure istituzionali, la cui partecipa-zione era stata data più volte per certa nei giorni preceden-ti. Ha preoccupato il silenzio di quasi tutti i responsabili nazionali di partito su una manifestazione di piazza solo all’apparenza innocua, in re-altà molto sentita e già pre-vista imponente, scegliendo, forse, i vertici stessi di confi-narla in ambito rigorosamen-te regionale.Dietro la specifica battaglia

MANIFESTAZIONE “LA PUGLIA SCENDE IN PIAZZA A DIFESA DEL PROPRIO MODELLO DI SVILUPPO”

per la tutela e la salvaguardia ambientale dell’intero territo-rio pugliese, ivi compresi i mari che lambiscono le sue coste e in difesa di un modello di sviluppo equo e sostenibile in Puglia, quella di sabato è stata una grande manifesta-zione partecipata che ha visto la perfetta sinergia tra società civile e istituzioni, quest’ulti-me insieme ai partiti, sempre più slegati dalle proprie realtà territoriali, hanno avuto an-cora un’occasione, forse una delle ultime, per recuperare credibilità agli occhi di una società civile sempre più di-stante e disincantata. Non è più il tempo né delle adesioni di facciata, né delle alchimie e dei tatticismi partitici. In mancanza di azioni concrete si avrà il definitivo distacco tra società e politica che in poco tempo potrà generare solo una incontrollabile con-flittualità sociale.In tempi di globalizzazione scellerata e selvaggia, dove un’oligarchia sempre più ri-stretta di lobbies finanziarie mangia-stati continua a im-possessarsi delle materie pri-me e dei mercati del Pianeta, controllando i popoli con la

complicità di alcuni gover-ni e la sottomissione di altri, con l’uso spregiudicato della guerra e della fame, è quanto mai necessario tentare le ul-time strade perché si creino le condizioni di una possibile solidarietà tra società reale e politica rappresentativa intor-no ad alcuni temi fondamen-tali legati al bene comune.E’ indispensabile che i politi-ci, a cominciare dai referen-ti pugliesi, non deludano le aspettative dei loro elettori su queste richieste fondamenta-li:- L’attuazione di una Nor-mativa della Comunità Eu-ropea, che consenta l’instal-lazione di piattaforme petro-lifere a una distanza minima dalla costa, indipendente dai confini delle acque territoria-li nazionali, non inferiore ai

160 km, com’è previsto negli Stati Uniti, di fronte al mare aperto e la moratoria asso-luta per i mari chiusi, quali l’Adriatico e lo stesso Medi-terraneo. Prevedendo inoltre, come avviene in questi Paesi, la pubblicizzazione dei rischi ambientali e per la salute pro-dotti dalle estrazioni di idro-carburi.- La modifica della Norma-tiva nazionale, che blocchi gli iter autorizzativi in corso e abroghi i permessi già con-cessi di ricerca e coltivazio-ne idrocarburi, consentendo esclusivamente l’esaurimen-to degli impianti di estrazione funzionanti. Anche al fine di contenere i danni di tali im-pianti, ma più in generale a difesa di tutte le aree inquina-te del Paese, siano abbassati i limiti minimi consentiti dalla

normativa italiana sullo sver-samento di sostanze inqui-nanti nell’ambiente per ade-guarli agli standard europei e dell’OMS, spesso centinaia di volte inferiori.-La creazione di un Accordo transfrontaliero per la dife-sa dell’Adriatico dalle mire delle società petrolifere, tan-to più trattandosi di multina-zionali straniere in grado di creare con la loro presenza di fronte alla costa, in situazioni particolari, anche problemi di sicurezza nazionale.-l’ impegno a non abbassare la guardia sul tentativo di li-beralizzare le concessioni di ricerca e coltivazione idro-carburi, come avvenuto in oc-casione del ritiro degli art.20, 21 e 22 dal Decreto sulle liberalizzazioni in seguito alle pressioni dei comitati e delle associazioni ambienta-liste e considerati i rischi che l’articolo 16 può comportare col tentativo di incrementare i ricavi provenienti da fonti energetiche tradizionali (gas e idrocarburi) attraverso un decreto successivo dei Mini-steri competenti (Economia e Finanze, Sviluppo Econo-mico).

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Il futuro si coltiva nel presente

Ogni anno in Italia ven-gono introdotte cir-ca 10 specie aliene,

alcune diventano invasive e dannose diffondendosi poi in Europa e nei paesi del Medi-terraneo.L’Aleurocanthus spiniferus è stato segnalato per la prima volta in Europa nell’Aprile 2008, su agrumi nel Comune di Supersano (LE). Si tratta di un aleirodide, un insetto di piccole dimensioni simile a una farfallina, con le ali scu-re macchiate di cera bianca. Mentre gli adulti di A. spi-niferus sono alati, gli stadi giovanili sono immobili, fissi

alla pagina inferiore delle fo-glie. Questa specie è origina-ria dell’Asia Sud-Orientale. Giunta nel nostro paese già da diversi anni è stata confusa con la Parlatoria ziziphi (Lu-cas) per la sua somiglianza con il diaspino.A. spiniferus infesta prin-cipalmente gli agrumi ma provoca danni a molte altre piante, spontanee o coltivate. Abbiamo raccolto l’aleirode su specie appartenenti a nove famiglie vegetali: Ampelida-ceae, Araliaceae, Ebenaceae, Lauraceae, Malvaceae, Mora-ceae, Punicaceae, Rosaceae e Rutaceae. Le specie coltivate

e severamente infestate sono a oggi: Agrumi, Albicocco, Alloro, Cotogno, Edera, Fat-sia, Fico, Gelso, Ibisco, Kaki, Malva, Melo, Melograno, Nespolo giapponese, Pero, Piracanta, Rosa, Susino, Vite e Vite canadese. A. spiniferus provoca danni diretti succhiando la linfa del-le piante e danni indiretti do-vuti alla produzione di grandi quantità di melata zuccherina piuttosto liquida che imbratta foglie e frutti. Sulla melata si sviluppa, infatti, abbondan-te fumaggine: un coacervo di funghi saprofiti in forma di spesse croste nere che si

distaccano in grosse falde. I frutti anneriti dalla fumaggi-ne devono essere accurata-mente ripuliti prima di poter essere commerciati, comun-que deprezzati. Inoltre, l’infe-stazione riduce la fotosintesi con un generale deperimento delle piante infestate e conse-guente filloptosi.Infine, gli operatori agricoli spesso si rifiutano di lavorare nei campi fortemente infestati dall’aleirode perché ci si im-bratta di melata e di fumag-gine.L’Università degli Studi di Bari in collaborazione con il Servizio Fitosanitario Regio-

Una nuova specie aliena introdotta in Puglia: l’Aleirode

Spinoso degli Agrumi (Aleurocanthus spiniferus (Quaintance, 1903) (Rhynchota Aleyrodidae).

Autori: Marilisa Cioffi, Carmela Stigliano, Stefano Convertini, Daniele Cornara, Francesco Porcelli Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale ed Ambientale DiBCA,

Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Via Amendola 165/a 70125 Bari

nale ed il Consorzio di Difesa di Lecce (CODILE) ha effet-tuato numerosi monitoraggi dal 2008 ad oggi per accer-tare la diffusione dell’insetto negli agrumeti del territorio salentino. In particolare ab-biamo cercato i caratteristici pupari neri circondati da un bordo di cera bianca. Questi pupari si trovano aggregati alla pagina inferiore delle fo-glie, in particolare sono infe-stati i rami bassi della pianta. Abbiamo cercato negli agru-meti produttivi ma anche su piante ornamentali delle ville o giardini privati.Sulle piante infestate abbia-mo anche trovato un nemico naturale dell’aleirode, il cole-ottero coccinellide Clitoste-thus arcuatus (Rossi) preda-tore di A. spiniferus. Tuttavia l’attività svolta dai nemici naturali non è sufficiente a contenere le popolazioni dell’aleirode e spesso, negli

agrumeti particolarmente in-festati, si ricorre all’utilizzo di prodotti chimici. Dai monitoraggi effettuati nel corso del 2010 è emerso che l’Aleurocanthus spinife-rus infesta le piante di 88 dei 97 comuni delle Provincia di Lecce ed è assente a Diso, Guagnano, Melendugno, No-voli, Salice Salentino, Squin-zano, Trepuzzi, Uggiano la Chiesa e Veglie. L’insetto ha occupato progressivamen-te gran parte della provincia espandendo la propria area di diffusione in direzione Nord-Est. I comuni non ancora in-teressati dalla sua presenza si trovano al confine con le Pro-vincie di Brindisi e Taranto e sulla costa adriatica, a margi-ne dell’area di espansione. Le popolazioni sono più abbon-danti nelle aree occupate per prime e a minore altitudine. Le osservazioni e i campiona-menti condotti nel corso degli

ultimi due anni hanno quindi confermato il timore che la specie potesse diffondersi in nuove ampie aree.La diffusione di A. spiniferus è di particolare gravità non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa. Infatti, l’insetto è inserito nella lista A2 della EPPO (European Plant Pro-tection Organization) tra le specie da quarantena proprio per la sua dannosità e perché è acclimatato in Italia e non più eradicabile. La presenza di questa specie pone quindi in serio pericolo la produzio-ne agrumicola italiana ed eu-ropea. Nelle aree geografiche dove l’A. spiniferus si è acciden-talmente diffuso nel corso del XX secolo è stato applicato con successo il controllo bio-logico classico basato sulla introduzione di insetti ento-mofagi presenti nelle aree di origine dell’aleirode. Questa

pratica ha consentito di ridur-re le popolazioni del fitomizo limitandone i danni. Encarsia smithi (Silvestri) e Amitus hesperidum Silvestri sono imenotteri parassitoidi molto interessanti che potreb-bero essere introdotti anche nei nostri ambienti proprio alla luce dei successi conse-guiti in numerosi paesi dove sono stati utilizzati. Ciò per-metterebbe di limitare il ri-corso ai mezzi chimici per il controllo di A. spiniferus.Studi recenti hanno messo in evidenza l’elevata specificità degli insetti entomofagi uti-lizzati nel controllo biologi-co degli Aleurocanthus spp. Questo aspetto è molto im-portante in quanto si traduce in un mancato insediamento/intrusione in altre nicchie ecologiche da parte degli antagonisti esotici e una non competizione con gli entomo-fagi indigeni.

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“La protesta degli agricoltori italia-ni, che si allarga a

macchia d’ olio in varie par-ti d’ Italia, non puo’ lasciare insensibile la Commissione Politiche Agricole nell’ am-bito della Conferenza delle Regioni”. Lo dichiara Saverio De Bonis, coordinatore della FIMA, Federazione Italiana Movimenti Agricoli.Da anni i movimenti agricoli italiani e le associazioni au-

tonome stanno denunciando alle istituzioni, a tutti i livelli, l’ implosiva situazione in cui versa il settore, prospettando anche le soluzioni. E’ giunto il momento che il Coordina-tore della Conferenza delle Regioni, Dario Stefano, fac-cia valere il suo peso istituzio-nale e politico, in questa fase cruciale che vede restringere sempre piu’ l’ accesso al cre-dito e manifestare tutti gli ef-fetti restrittivi della manovra

fiscale su settori economici, da lunghi anni in sofferenza.Altri comparti gia’ da tempo utilizzano la moratoria del-le scadenze per fronteggiare meglio la crisi, ma questa prerogativa e’ negata al mon-do agricolo che, al pari degli altri, ha bisogno di alleggerire il peso del suo indebitamento ed e’ stanco di recitare il ruolo di cenerentola dell’ economia nazionale.La nostra Federazione, per-

tanto, lancia un appello al Coordinatore degli assessori Stefàno, affinche’ alle paro-le pronunciate sulla stampa, e alla nostra richiesta, faccia seguire i fatti, aprendo subito un confronto in Conferenza Stato Regioni, per chiedere la moratoria immediata del-le scadenze Inps, Banche e Agenzie dell’ entrate anche per gli agricoltori italiani, bloccando tutte le esecuzioni in corso.

Agricoltura: FIMA, appello alla Commissione Politiche Agricole Nazionali

“Danni ingenti all’intera eco-nomia della Sicilia e del Pa-ese, innanzitutto per gli agri-coltori” è quanto rilevato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, per effetto delle proteste del Mo-vimento dei Forconi. Agricoltori, allevatori, auto-trasportatori e pescatori stan-no paralizzando l’Isola e le Regioni limitrofe da qualche giorno.

“Il rischio è che la protesta, seppur legittima nelle inten-zioni, incida negativamente sulle condizioni della già pre-caria economia della Regione e danneggi, irreparabilmente, la commercializzazione dei prodotti agricoli siciliani.E’ dovere del Governo regio-nale e nazionale affrontare la situazione per trovare ur-gentemente un accordo con i rappresentanti del movimen-

to che lamentano, sostanzial-mente, i continui rincari dei beni primari come i pedaggi autostradali e le accise sul carburante.La protesta, che somma dif-ficoltà enormi sopportate dal comparto agricolo e da quello dei trasporti per effetto della manovra economica in atto, deve essere necessariamente trasformata in un confronto produttivo con gli organi di

Governo, perché, mancando scelte di crescita, oltre che di rigore, tutta l’economia è proiettata a registrare sempre più limiti di espansione e di sviluppo. Quello siciliano è un segnale di grave allarme per l’intera economia nazio-nale e la politica deve ripren-dersi immediatamente le sue responsabilità per orientare scelte a tutela di interessi ge-nerali.”

Preoccupazione di acli terra per le proteste in sicilia

CASTELLANA GROTTE - In occasione del 74° anni-versario della scoperta delle Grotte di Castellana, avve-nuta il 23 gennaio 1938, nel-le Grotte di Castellana sono stati celebrati due eventi.

Domenica 22 gennaio 2012 alle ore 9:00 il Gruppo Pu-glia Grotte ha dato vita alla discesa commemorativa nella Grave. Con questa discesa gli speleologi del Gruppo Puglia Grotte hanno voluto ricordare

l’evento accedendo alla cavità proprio come fece il profes-sor Franco Anelli quel gior-no del gennaio di 74 anni fa. Lunedì 23 la S. Messa com-memorativa della scoperta (23 gennaio 1938) tenutasi nella

Grave. Un compleanno decisa-mente felice e fortunato per le Grotte, che quest’anno festeg-gia anche un forte incremento di turisti (+8.000 rispetto al 2010), il miglior dato dell’ulti-mo decennio. Nicola Trisolini

23 gennaio 1938 – 23 gennaio 2012 74 ANNI DALLA SCOPERTA

Grotte di castellana due eventi per celebrare

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Power LandPower Land®® Un alleato efficaceUn alleato efficace

nella concimazione postnella concimazione post--raccoltaraccolta

Dopo la raccolta, la vite continua a sviluppare le sue radici, è ancora ricca di foglie e accumula sostanze di riserva che le consentiranno una germogliazione ottimale nella primavera successi-va.

L’apporto di sostanze fertilizzanti in questa fase facilita la maturazione dei tralci, ottimizza l’assorbimento degli elementi nutritivi, assecondando i ritmi naturali delle pianta, e inoltre per-mette di ridurre il quantitativo di concime da distribuire alla ripresa vegetativa. La concimazio-ne in post-raccolta favorisce l’accumulo di sostanze di riserva nella pianta, bilancia il rapporto tra germogli e grappoli alla ripresa vegetativa e migliora l’equilibrio nutrizionale della vite.

L’assorbimento radicale da parte della pianta inizia solo quando i germogli hanno sviluppato almeno 5-6 foglie. In quel momento è necessario dotare la pianta di una buona riserva di ele-menti nutritivi.

Dopo una serie di accurate prove in campo, si è constatato che i migliori risultati si ottengono applicando Power Land, per via radicale alla dose di kg. 250-300 per Ha, ed effettuando una concimazione fogliare con Micrap Boro e Micrap Zinco.

Power Land si distingue dagli altri fertilizzanti per l’esclusiva struttura dei suoi granuli. Ciascu-no di essi è avvolto da una doppia membrana di zolfo e polimeri, che controlla la cessione delle sostanze nutritive per 8-10 setti-mane. Tale caratteristica peculiare riduce notevolmente le perdi-te di azoto per dilavamento e volatilizzazione. La cessione inoltre non è influenzata dal pH e dalla carica batterica del terreno.

Si consiglia di associare all’impiego del Power Land Micrap Boro e Micrap Zinco, micro-elementi indispen-sabili a garantire un’abbondante e uniforme fioritura e una corretta crescita dei nuovi tessuti (foglie e germogli). La formulazione di Micrap Boro e Micrap Zinco garantisce la mobilità e l’immissione in circolo dei due elementi.

Micrap Boro è fondamentale per assicurare una buona fioritura, impollinazione e allegagione. Bassi livelli di Boro possono ridurre la qualità della buccia e dare origine a spaccature nel frutto. Nella pianta lo Zinco è direttamente correlato al livello di cal-cio, pertanto offrendo un buon apporto di Micrap Zinco possiamo migliorare la con-servabilità dei frutti. Se applicato a inizio stagione, Micrap Zinco concorre ad assicu-rare una fioritura e allegagione ottimali.

Power LandPower Land Fertilizzante a cessione programmata

Composizione: azoto (15%), anidride fosforica (9%), ossido di potassio (15%), ossido di magnesio (2%), anidride solforica (15%).

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