CARNEVALE€¦ · del palmares dello storico Carne-vale Canturino. Qual è la risposta dei...

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Satira ad arte, dalla parte dell’ambiente Arrivano i carri. L’emergenza ecologia, tra mari di plastica e politica incapace di visione, ispira la kermesse Uno spettacolo a 360°, dove l’ingegno di una nobile tradizione artigiana rende vivi messaggi di forte impatto ATerra CANTÙ ERNESTO GALIGANI Non è un caso che il Car- nevale abbia messo le sue radici più solide proprio a Cantù. Fino ad arrivare all’edizione numero 94, quella che presentiamo in que- sto inserto. Non è un caso perché, dietro i carri che riempiranno l’anello storico della città ci sono i tratti più caratteristici – e, forse, più caratteriali – della gente di queste parti. C’è l’arte, per cominciare. L’ar- te di mettere in scena carri sempre più scenograficamente ricercati e che hanno fatto diventare il Car- nevale Canturino – detto al di là di ogni concessione campanilista - l’appuntamento più rilevante del- la Regione. Un impegno che, più o meno, è senza soluzione di con- tinuità, prendendo l’abbrivio una manciata di settimane dopo la conclusione della sfilata e prose- guendo in un crescendo rossinia- no fino all’appuntamento succes- sivo. Ma questa arte non è episodi- ca, frutto di un improvviso slancio che si manifesta una volta l’anno. È arte che arriva da lontano, da un popolo di mobilieri che ha trasfor- mato il legno in un’altissima espressione dell’ingegno umano. Non è neppure il caso, per noi tut- ti, di stare a divagare sulla fama che gli artigiani canturini si sono costruiti nel corso dei decenni. E non vale neppure la pena sottoli- neare oltremodo la presenza di aziende – forti come il legno, ver- rebbe da dire – rinomate a livello mondiale, di designer di spessore, di menti creative e di artigiani che si tramandano la conoscenza di generazione in generazione. Eppure, nonostante tutto, sa- rebbe addirittura riduttivo fer- marsi qui. Il Carnevale Canturino è anche (ovviamente) satira ma, neppure troppo nascostamente, è pure impegno sociale, declinato in mille modi. Quest’anno, per esempio, molti dei carri – realizza- ti senza avere un’idea comune di partenza, non va dimenticato – avranno come sfondo i temi eco- logici. Temi che si sposano bene con la propensione canturina al- l’utilizzo ed alla lavorazione del legno, la materia prima più ecolo- gica che ci sia. Si sfilerà “parlando” di plastica, di un pianeta che soffo- ca e che pochi rispettano. Si sfilerà, in definitiva, vagheggiando quel ritorno alle origini ecologiche che, a queste latitudini, conoscono be- ne. “La Provincia” propone anche quest’anno un ampio inserto, cu- rato dalla nostra Vera Fisogni, per darvi - attraverso uno strumento agile e di facile consultazione - tutte le informazioni tecniche e logistiche. Dalla giuria rinnovata, al voto popolare. E, più prosaica- mente, dai luoghi migliori per se- guire la manifestazione a quelli dove parcheggiare l’auto. Ma non solo. In queste pagine troverete interviste e approfondimenti. E, più in generale, quegli spunti che vi consentiranno un avvicina- mento “ragionato” all’avveni- mento. Chiamarle sfilate di Car- nevale, del resto, sarebbe riduttivo e ingeneroso nei confronti di una città che, fuor di retorica, mostra il suo volto più coinvolgente. (Inalto:lcarrodeiBuscait,fotoBartesaghi) n I temi quest’anno si sposano bene con l’uso canturino del legno, la materia prima più ecologica Dal 2 al 29 febbraio a Cantù CARNEVALE

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Satira ad arte, dalla parte dell’ambienteArrivano i carri. L’emergenza ecologia, tra mari di plastica e politica incapace di visione, ispira la kermesseUno spettacolo a 360°, dove l’ingegno di una nobile tradizione artigiana rende vivi messaggi di forte impatto

A Terra

CANTÙ

ERNESTO GALIGANI

Non è un caso che il Car-nevale abbia messo le sue radici più solide proprio a Cantù. Finoad arrivare all’edizione numero 94, quella che presentiamo in que-sto inserto. Non è un caso perché,dietro i carri che riempiranno l’anello storico della città ci sonoi tratti più caratteristici – e, forse,più caratteriali – della gente di queste parti.

C’è l’arte, per cominciare. L’ar-te di mettere in scena carri semprepiù scenograficamente ricercatie che hanno fatto diventare il Car-nevale Canturino – detto al di là di

ogni concessione campanilista -l’appuntamento più rilevante del-la Regione. Un impegno che, piùo meno, è senza soluzione di con-tinuità, prendendo l’abbrivio unamanciata di settimane dopo la conclusione della sfilata e prose-guendo in un crescendo rossinia-no fino all’appuntamento succes-sivo. Ma questa arte non è episodi-ca, frutto di un improvviso slancioche si manifesta una volta l’anno.È arte che arriva da lontano, da unpopolo di mobilieri che ha trasfor-mato il legno in un’altissima espressione dell’ingegno umano.Non è neppure il caso, per noi tut-ti, di stare a divagare sulla fama

che gli artigiani canturini si sonocostruiti nel corso dei decenni. Enon vale neppure la pena sottoli-neare oltremodo la presenza di aziende – forti come il legno, ver-rebbe da dire – rinomate a livellomondiale, di designer di spessore,di menti creative e di artigiani chesi tramandano la conoscenza di generazione in generazione.

Eppure, nonostante tutto, sa-rebbe addirittura riduttivo fer-marsi qui. Il Carnevale Canturinoè anche (ovviamente) satira ma,neppure troppo nascostamente,è pure impegno sociale, declinatoin mille modi. Quest’anno, per esempio, molti dei carri – realizza-

ti senza avere un’idea comune dipartenza, non va dimenticato – avranno come sfondo i temi eco-logici. Temi che si sposano bene con la propensione canturina al-l’utilizzo ed alla lavorazione del legno, la materia prima più ecolo-gica che ci sia. Si sfilerà “parlando”di plastica, di un pianeta che soffo-ca e che pochi rispettano. Si sfilerà,in definitiva, vagheggiando quelritorno alle origini ecologiche che,a queste latitudini, conoscono be-ne. “La Provincia” propone anchequest’anno un ampio inserto, cu-rato dalla nostra Vera Fisogni, perdarvi - attraverso uno strumentoagile e di facile consultazione -

tutte le informazioni tecniche e logistiche. Dalla giuria rinnovata,al voto popolare. E, più prosaica-mente, dai luoghi migliori per se-guire la manifestazione a quelli dove parcheggiare l’auto. Ma nonsolo. In queste pagine troverete interviste e approfondimenti.

E, più in generale, quegli spuntiche vi consentiranno un avvicina-mento “ragionato” all’avveni-mento. Chiamarle sfilate di Car-nevale, del resto, sarebbe riduttivoe ingeneroso nei confronti di unacittà che, fuor di retorica, mostrail suo volto più coinvolgente.

(In alto: l carro dei Buscait, foto Bartesaghi)

n I temi quest’annosi sposano bene con l’uso canturinodel legno, la materia prima più ecologica

Dal 2 al 29 febbraio a Cantù

CARNEVALE

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II LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

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LA PROVINCIA IIIGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

VERA FISOGNI

Meno sberleffi e più im-pegno sociale, declina-to nel segno dell’am-biente. Una preoccu-

pazione planetaria che entra nelCarnevale Canturino con una benprecisa identità, come ribadisce Fabio Frigerio, consulente finan-ziario che dal 2012 presiede l’Asso-ciazione Carnevale Canturino.

C’è un’impronta tematica abbastanza

forte, in questa edizione.

Non imponiamo mai ai nostri carristi delle idee definite; c’è sem-pre una valenza satiri-ca e politica che si in-treccia con i carri. Quest’anno è però emersa con forza la ri-flessione ambientale,con tre gruppi sulla stessa lunghezza d’on-da. In parte perché è un’emergenza che tocca tutti, in parte perché i politici hanno stan-cato. E poi, c’è l’esigenza di avere“facce” molto caratterizzate per fare satira, mentre oggi non sonosulla scena profili politici adegua-ti.

Cantù ha una vocazione ambientale.

Vivendo sul legno, legati all’indu-stria del legno, c’è da sempre gran-de attenzione a questo materialee alla natura. Cantù ha ottenuto ottimi risultati anche come comu-ne “riciclone” e sensibile alla rac-colta differenziata.

Tra le novità c’è l’aumento del bigliet-

to, da 5 a 6 euro.

Lo scorso anno abbiamo fatto tan-tissimo e siamo riusciti appena arientrare nei costi. Se un’attivitàvuole crescere, deve investire: sia-

mo riusciti a sostituire due rimor-chi grazie al contributo regionale.Ma bisogna fare ancora di più. Nonc’è dubbio che lo spettacolo cantu-rino superi di gran lunga il prezzodel biglietto, per la qualità dello spettacolo, di molto migliorata ne-gli ultimi anni. Mi permetto di in-vitare il pubblico a utilizzare la appSatispay, pagando con il cellulareoppure a prenotare il biglietto suLive Ticket.

Perché è cambiata la

giuria?

Negli ultimi due an-ni, specialmente, cisono state forti con-testazioni sulla deci-sione della giuria,benché molto quali-ficata. Allora abbia-mo deciso di affidar-ci a una formula di-versa. A titolo speri-mentale, da questa

edizione, la giuria che sceglierà ilcarro più bello sarà composta da40 persone, scelte casualmente tra coloro che, dieci per volta, adogni sfilata, accederanno al circui-to di parata. Dovranno essere nonresidenti, naturalmente! Verrà lo-ro consegnata una scheda a puntiche verrà poi ritirata ai varchi d’uscita. Il carro che, cumulativa-mente sulle quattro sfilate, otterràil maggior punteggio, si aggiudi-cherà l’iscrizione nell’albo d’oro del palmares dello storico Carne-vale Canturino.

Qual è la risposta dei canturini alla

realizzazione del Carnevale?

Sono un centinaio le persone ope-rative. In tantissimi danno la di-sponibilità quando si sfila, ma inquella costruttiva il ricambio è ab-bastanza lento.

Fabio FrigerioPresidente

Il programma delle sfilate

Gruppi esterniCorpo Musicale S. Cecilia di GerenzanoScuola di danza Lady Anna di Cantù

Primasfilata

Domenica 2 febbraio

Ore 14inizio spettacolo

Ore 14.30inizio sfilata

Gli appuntamenti fissi

Carro di Truciolo

BuscaitGiro giro tondo... Non fate cadere il mondo!

Lisandrin Il can-can lo facciamo noi

Ralph spacca tuttoAmici di Fecchio

La MascheraSe il mare vuoi salvare, aiutaci a riciclare

Bentransema Tra gallo e galletti, siamo sempre più poveretti

AustraliaIl Coriandolo

Sommersi in un mare di plasticaI Baloss

Scuola di ballo La danza di CantùScuola di danza Colisseum di CantùScuola di ballo Newenergy Arosio Fitness DanceDance Academy & Musical School di Cantù

Gruppi esterniAcademy Parade Band di Caronno PertusellaScuola di danza Lady Anna di Cantù

Secondasfilata

Domenica 16 febbraio

Ore 14inizio spettacolo

Ore 14.30inizio sfilata

NoixVoi di ValmadreraScuola di ballo La danza di CantùCorpo Musicale di Annone BrianzaScuola di danza Colisseum di CantùScuola di ballo Newenergy Arosio Fitness DanceDance Academy & Musical School di Cantù

Gruppi esterniCorpo Musicale S. Cecilia di Rovello PorroScuola di danza Lady Anna di Cantù

Terzasfilata

Domenica 23 febbraio

Ore 14inizio spettacolo

Ore 14.30inizio sfilata

Scuola di ballo La danza di CantùScuola di danza Colisseum di CantùAssociazione Musicale S. Cecilia di Besana in BrianzaScuola di ballo Newenergy Arosio Fitness DanceDance Academy & Musical School di Cantù

Gruppi esterniBandão di PoggibonsiScuola di danza Lady Anna di Cantù

Quartasfilata

Sabato 29 febbraio

Ore 14inizio spettacolo

Ore 14.30inizio sfilata

Scuola di ballo La danza di CantùCorpo musicale “La Brianzola” di CantùScuola di danza Colisseum di CantùCorpo musicale “Giuseppe Verdi” Vighizzolo di CantùScuola di ballo Newenergy Arosio Fitness DanceDance Academy & Musical School di Cantù

Per la giornata di domenica 9 febbraio 2020 il Carnevale si fermeràper dare spazio alla fiera di Sant’Apollonia, patrona di Cantù

Aggiornamenti sul sito www.carnevalecanturino.it

Carnevale di Cantù Il tema guida e le novità

«Una città in corteoper ridere e pensare»E la Giuria diventaun po’ più “popolare”

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IV LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

CANTÙ

GIANCARLO MONTORFANO*

Oggi le sfilate del Car-nevale canturino seguono ormaida una decina d’anni il percorsoche parte da piazza Volontaridella libertà o San Rocco, che poiritorna nella stessa piazza grazieall’anello via Paolo Damiani,corso Unità d’Italia, via LucianoManara, via Giulio Carcano.

Si tratta della conseguenzadella costante crescita della ma-nifestazione dopo la ripresa de-gli ultimi decenni. Un tempo in-fatti la sfilata si svolgeva secondoun circuito stabilito: Pianella,piazza Garibaldi, via Roma, SanRocco, via Matteotti, piazza Ga-ribaldi ed ancora Pianella. Colpassare degli anni i gruppi co-minciarono ad acquistare a Via-reggio mascheroni e costumi giàpronti, perché questo fatto con-sentiva di risparmiare tantotempo e tanto lavoro.

Questo fatto, però, ebbe unaconseguenza molto evidente: icarri divennero sempre piùgrandi, addirittura giganteschi.Si gareggiava nel renderli piùmastodontici e l’unico limite ne-cessario era quello rappresenta-to dalla larghezza delle strade edall’altezza dei fili del filobus perComo.

la creazione di una cultura soli-daristica e di collaborazione trai cittadini e il Comune. Le seratedel Carnevale erano spesso allie-tate dalle prime associazioniculturali: a Cantù nell’Ottocentoerano “La Brianzola” allorachiamata “Cùdega” e il “Ran-scètt” . Così le prime formazionibandistiche si associarono spes-so alle iniziative della più anticaistituzione filantropica cittadi-na: l’Asilo Argenti. Grande viva-cità si manifestò a Cantù soprat-tutto nel periodo tra le due guer-re: quando le sfilate cominciaro-no a durare anche un’intera set-timana: fu quando le maestranzedella ditta Paleari costruironoun treno, forse il primo esempiodi carro di Carnevale.

In quel periodo cominciaronoanche gli appuntamenti fissi: glisposi il giovedì, con giovani chesi cimentavano a recitare comese fossero vere coppie: il venerdìera la volta del carro dei “Ma-gnàn”. Il sabato arrivavano poii veglioni, che si svolgevano nellavecchia sede del Circolo Opera-io, ma anche nelle scuole, situatedi fronte, nell’attuale municipio,dove si esibivano anche le bande.

* Giornalista e storico, autore di un libro sul

Carnevale Canturino

Il corteo: le strade coinvolteVie di evacuazione

Ingressi

Percorso carriallegorici

Presenzamezzidi soccorso Croce RossaItaliana e ProtezioneCivile

VIA LUCIANOMANARA

CORSO UNITÀD’ITALIA

VIA GIULIOCARCANO

VIA UNIONE

VIA PAOLODAMIANI

PIAZZA VOLONTARIDELLA LIBERTÀ

A Cantù le origini del Carne-vale affondano le proprie radicinella tradizione ambrosiana:nella variante introdotta da SanCarlo Borromeo nel 1574 cheaccorciò di un giorno la tradizio-ne fissata in cinque giorni dimaggior lunghezza rispetto alrito romano dallo steso San-t’Ambrogio. Così che anche oggila festa di Carnevale termina allamezzanotte del sabato, e la pri-ma domenica di Quaresimacoincide nei due riti.

Prima della RivoluzioneFrancese i riti di Carnevale nelCanturino si confondono da unlato con quelli delle tradizioniagricole, col tema della fertilitàe i riti propiziatori del lavoro deicampi. Le numerose ville di deli-zia della nobiltà milanese gene-ralmente si aprivano a danze eballi soltanto nella bella stagio-ne. Una prima documentazionedi feste a Carnevale è collegataalla tradizione associativa citta-dina e alle rappresentazioni tea-trali nelle varie sale parrocchiali.Quindi già nella seconda metàdell’Ottocento si ha notizia difeste e rappresentazioni teatrali,soprattutto nel Teatro del Circo-lo operaio canturino, che avevasede in piazza Parini: un sodali-zio che si battè molto in città per

L’aneddoto

Dopo la sospensione della Seconda Guerra Mondiale il Carnevale canturino ricominciò nel 1948, quando un gruppo di giovani che si radunava alla pasticceria Villa di Pianella riavviò questa tradizione con un biscione mascherato lungo 15 metri, trascinato da 14 giovani sotto nascosti. Pianella era un antico sobborgo industriale di Cantù, già attivo nel XIII secolo nella lavorazione della lana, con spiccata fisionomia. Lo si vide nel 1952 con il carro “Papaveri e papere”, ispirato al successo del Festival di Sanremo. Questo fatto e la sua ispirazione popolare influenzò la giuria. Una sottile ed accesa rivalità a lungo covata tra il rione di piazza Garibaldi - “Sciuri de Piazza” - e “I uperari de Pianèla”, viziò il verdetto della giuria, che fu a lungo contestato. E tale verdetto fu emesso dopo un lungo conciliabolo: la vittoria arrise a Pianella. (G.Mon.)

Carnevale di Cantù Tradizione quasi centenaria

In centro scoppia la festaUn percorso nella storiaLa sfilata. La prime tracce risalgono alla seconda metà dell’Ottocento

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LA PROVINCIA VGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Il corteo: le strade coinvolteVie di evacuazione

Ingressi

Percorso carriallegorici

Presenzamezzidi soccorso Croce RossaItaliana e ProtezioneCivile

VIA LUCIANOMANARA

CORSO UNITÀD’ITALIA

VIA GIULIOCARCANO

VIA UNIONE

VIA PAOLODAMIANI

PIAZZA VOLONTARIDELLA LIBERTÀ

Tradizione quasi centenaria

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VI LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

SILVIA CATTANEO

Il Girotondo è una fi-lastrocca che tutti conosconoe tutti hanno cantato in coro,tenendosi per mano mentre sigira in cerchio, per poi sedersialla fine, quando si va tutti giùper terra. Nel carro dei Buscait,invece, diventa una richiestafatta a gran voce dai ragazzi,dalle nuove generazioni, perreclamare il proprio diritto acostruirsi il proprio futuro inun mondo accogliente.

Tra invocazione e rimproveroQuest’anno i carri dei gruppicanturini hanno tratto grandeispirazione dai temi ambienta-li e quindi dalle proteste dei piùgiovani contro l’inquinamento.I Buscait partono da qui, mapoi allargano lo sguardo. Laloro opera si intitola «Giro girotondo… non fate cadere il mon-do!!». Un’invocazione, un im-perativo, un rimprovero. L’in-vito ai potenti della Terra – daVladimir Putin, presidentedella Federazione Russa a Do-nald Trump, presidente degliStati Uniti – a unirsi in coronella famosa filastrocca infan-tile, a tornare bambini e guar-dare con stupore la meravigliache ci circonda, consapevolidel fatto che le sorti dell’uma-nità sono soprattutto in manoloro. «Da piccoli – spiega Ro-

berto Ostini – si scherza, si diceche casca il mondo. Ma vistoquello che sta accendendo, vi-ste le notizie che ci arrivanoogni giorno, oggi bisogna dav-vero sperare che non caschi.Altrimenti alla fine ai nostrifigli rimarrà ben poco».

La figura che troneggia im-ponente sul carro è quella di unbambino con le mani aperte,che invita a unirsi a lui nelGirotondo. Rappresenta lenuove generazioni, che invoca-no chi guida governi e nazioni,per chiedere loro di non di-struggere il mondo che le gene-razioni dei padri e dei nonnihanno potuto vivere. E voglio-no la stessa opportunità, nonvogliono ricevere in eredità unpianeta intossicato e in guerra.

C’è un mondo che bruciaDavanti, invece, ci sono i po-tenti della terra seduti su dellecasse, a rappresentare le guer-re sui dazi, sugli scambi com-

merciali. E poi c’è il mondo,sotto il quale bruciano le fiam-me. Quelle metaforiche deiconflitti e quelle reali degli in-cendi causati dal riscaldamen-to globale. Le coreografie sonoa cura della scuola di danzaLady Anna di Cantù.

L’orgoglio del nomeI Buscait si sono scelti un nomeche più canturino di così nonsi potrebbe, visto che significatruciolo di legno, nome sceltoperché uno dei simboli dellacittà del Mobile e i Buscaitsono orgogliosi di essere can-turini. Gruppo nato nel 2000da alcuni amici che aiutavanogli associati ai Fregamusun,storico gruppo folcloristicodella città.

I Buscait si sono aggiudicatil’edizione 2019 del CarnevaleCanturino, con un carro intito-lato “E il dolce è servito” (altrevittorie nel 2003, nel 2011 e nel2014).

Ecco dove dove posteggiarevia Murazzo, 18(numerosi posti auto)via Caduti di Nassiriya(servizio navetta gratuito) Centro Commerciale Cantù 2000 corso Europa, 23(servizio navetta gratuito)via G. Carcano fino a via F. Cavallotti(riservato ai soli disabili)piazza Roma ang. via Cavour(riservato ai soli disabili)piazza Marconivia Kennedy, 2via Giulio Cesare, 5via G. da Fossano, 21via F. Andinavia A. da Intimiano, 11via Unione, 18via Brighi, 13anche per camper(parcheggio libero non attrezzato)via Vittorio VenetoPiantina parcheggi sul sito: carnevalecanturino.it

Dove lasciare l’auto

n nViste le notizie, oggi si spera che non caschiAltrimenti, ai nostri figli rimarrà alla fine ben pocoROBERTO OSTINIRAPPRESENTANTE DEI “BUSCAIT”

Fino a 14 anni è gratis

Costa 6 euroil bigliettoper la sfilata

L’ingresso alla sfilata è gratuito

per i bambini e i minori di 14

anni. Per tutti gli altri, il bigliet-

to è convenuto in 6 euro a per-

sona. I tagliandi saranno vendu-

ti agli ingressi previsti sulle

strade di accesso al circuito.

2008 Associazione la MascheraNon sparate illusioni dai vostri cannoni

2005 LisandrinNon serve il peperoncino ma il sì del primo cittadino

2004 LisandrinMi manca solo il Vaticano

2003 Fregamusun - BuscaitTroppe gatte da pelare

2002 LisandrinNon si può fermare il tempo

...gli anni precedenti2001 Amici di FecchioMal... pensata

2000Meglio tornare nel nostro regno

1999 Amici di FecchioCome era bello ridere

1998In primavera col cavolo che siamo in Euro...pa

1997Il risveglio della natura

* Nel 2015 premio non assegnato

Cotti e mangiati

2013 BALOSS

Alla faccia delle sinistre

2012 LISANDRIN

Risparmia risparmia... E vedrai che prima o poi qualcuno te li magna

2011 BUSCAIT

Dalla penna di Jacovitti anche Coccobill... mangia fagioli

2010 BENTRANSEMA

Ve lo do io... il dialogo

2009 LISANDRIN

E il dolce è servito

2019 BUSCAIT

Lacrime di ghiaccio

2018 IL CORIANDOLO

Il ballo delle Maschere

2017 LISANDRIN

L’Oriente fa paura

2016 LISANDRIN *

L’erba voglio non crescenemmeno nel giardino del Re

2014 BUSCAIT

L’Albo d’oro - I vincitori

Carnevale di Cantù L’impegno ecologico

Tutti i numeridi un eventoappassionante

Girotondo amaroper un mondo fragileche rischia di cadereBuscait. Potente messaggio sulle emergenze planetarie, eco & politicheTrump e Putin tra le fiamme dell’allestimento apripista, vincitore del 2019

Le sue prime 94 edizioniPiano piano il Carnevale Canturino, quest’anno all’edizione numero 94, si appresta a tagliare il traguardo del secolo, niente male davvero.

Le sfilate si fanno in 4Proprio così, si incomincia il 2 febbraio, per poi proseguire il 16, il 23 e il 29 del mese, con un programma a base di sfilata, coriandoli e tanta allegria.

Le ore di spettacolo sono 3Le sfilate sono in programma dalle ore 14 alle 17: un denso pomeriggio di spettacolo dove i carri allegorici più grandi della Lombardia sono i protagonisti.

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LA PROVINCIA VIIGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Sopra: Trump e Xi Jinping sul carro dei Buscait. Qui e a sinistra: La Maschera FOTO BARTESAGHI

La Maschera. Una svolta nella tradizione carnevalieraMeno cartapesta e un drago che emerge dalle onde con centinaia di bottiglie destinate allo smaltimento

n nDal carro un inno a un comportamento più consapevole e soprattutto più amico dell’ambienteEMANUELE BRUCATORAPPRESENTANTE DI “LA MASCHERA”

che emerge dalle onde per af-frontare una delle più difficilisfide dell’oggi e al pesce chetroneggia in cima. Loro, realiz-zati con la cara, vecchia e “buo-na” cartapesta. Non si buttanoneppure i tappi, utilizzati perle rifiniture. Sulle fiancate,trovano posto persino degli ac-quari. Uno scenario creato perinvogliare proprio a gettarsiper un tuffo.

Ma l’amara sorpresa è che,quel mare blu, è un mare diplastica. Perché il carnevale,alla fine, è questo, dire la veritàcon uno sberleffo. La Mascheraporta questo nome dal 1989,ma la formazione originale ri-sale al 1974.

Oltre quarant’anni di attivi-tà, che hanno visto colleziona-re anche diversi piazzamential primo posto. Accanto ai vo-lontari che realizzano i carri,una componente indispensa-bile sono le donne del gruppo,che non armeggiano con la car-tapesta ma da sempre realizza-no a mano tutti i costumi perle comparse. Silvia Cattaneo

rino.it. Per aggiornamenti il

pubblico è invitato anche a

seguire i social network: Face-

book, Instagram e Twitter, dove

verranno postate notizie, storie,

informazioni utili a vivere nel

modo migliore sia le sfilate, sia

le iniziative che la accompagna-

no. La sede del Carnevale Cantu-

rino è in via Caduti di Nassiriya

9 ([email protected]).

La manifestazione è socia di

Carnevalia - Associazione Car-

nevali d’Italia.

Sarà possibile pagare anche

direttamente dal proprio cellu-

lare mediante la app Satispay.

Possibile anche l’acquisto dei

biglietti online. I dettagli saran-

no indicati sul sito della manife-

stazione: www.carnevalecantu-

Dici carri di carnevalee pensi alla cartapesta, secchie secchi zeppi di carta di gior-nale e colla per modellare leopere con cui i gruppi cittadinidescrivono il mondo facendo-gli le boccacce. Quest’anno, in-vece, La Maschera ha deciso diusare un altro materiale, chedi solito fa una fine meno nobi-le di questa, la plastica.

Centinaia e centinaia di bot-tiglie vuote, utilizzate per cre-are le onde del mare blu, i lun-ghi tentacoli delle meduse, icoralli rossi. Un carro a tinteaccesissime, di grande impattoe suggestione: i rifiuti non sonomai stati così belli. Ma non cisi lasci ingannare dall’aspetto,la plastica sta soffocando glioceani, per questo il gruppo hadeciso di intitolare la propriacreazione “Se il mare vuoi sal-vare…aiutaci a riciclare”. Uninno a un comportamento piùconsapevole e soprattutto piùamico dell’ambiente. Temad’enorme attualità, tanto chesono diversi i gruppi che perquesta edizione hanno decisodi raccontarlo.

E il gruppo La Maschera, inquesti anni, spesso si è distintoper aver scelto di non puntaresu argomenti più ricorrenti nelcarnevale come la politica o ipersonaggi amati dai bambini.«Abbiamo lanciato l’appellotra amici e parenti - confermaEmanuele Brucato – per racco-

L'INTERVISTA MAURIZIO GUGLIELMETTI. Il past president dell’Associazione auspica, per il futuro, un aggancio più robusto dell’evento alla tradizione artigiana

«E per il futuro, un carro tutto di legno»VERA FISOGNI

Per quasi 18 anni l’architet-to Maurizio Guglielmettiè stato presidente dell’As-sociazione Carnevale di

Cantù.

Una lunga esperienza e una grande

passione per i carri...

Ero affascinato da questa tradizio-ne e una volta, da ragazzo che fre-quentava il liceo artistico, avevo collaborato a decorare un carro. Alcuni amici mi contattarono,

perché si voleva rifondare il soda-lizio, fare una nuova associazione.Era un momento storico aperto aiprogetti e il Carnevale era prontoa una svolta.

Che tipo di cambiamenti ci sono stati

durante la sua presidenza?

C’era l’esigenza di trovare un ca-pannone che permettesse ai carri-sti di lavorare in sicurezza, al me-glio. Di qui l’idea di portare gli alle-stimenti in un unico capannone (oggi via Caduti di Nassiryia, ndr),superando i particolarismi dei

gruppi, ognuno dei quali era ovvia-mente geloso del proprio proget-to. In effetti la svolta c’è stata, per-ché quell’ambiente poteva essereaperto alle scuole, per mostrare come lavoravano gli artigiani, sul-la falsariga di quanto succede a Viareggio, con la Cittadella. Ricor-do anche che organizzammo consuccesso delle feste.

Dalla fine degli anni ’90 cos’è cambia-

to nell’approccio al Carnevale dentro

e fuori Cantù?

C’è stato un crescendo nel modo

di sentire la manifestazione e le iniziative collaterali. Penso al ri-lancio del “Giovedì grasso” con l’evento dei Magnan che ha presosempre più piede, pur essendo partito in sordina. Il Carnevale diCantù è diventato più attrattivo anche per i non canturini, lo dimo-strano le circa 10 mila presenze che affollano ogni sfilata.

Cosa si dovrebbe fare per alzare anco-

ra un po’ l’asticella dell’evento?

Agganciarlo ancora di più alla tra-dizione artigiana di Cantù. Quan-

do andavo nelle scuole a racconta-re la tradizione carnevalesca nellastoria, ricordavo agli studenti chei Babilonesi realizzavano un “car-ro navale”, portato attraverso la comunità. A parte l’origine etimo-logica del nome, questa costruzio-ne mi fa pensare all’abilità cantu-rina della lavorazione del legno, che potrebbe portare proprio a uncarro in legno, realizzato con mae-stria unica, elemento di attrazionedella sfilata, qualcosa di assoluta-mente nuovo.

La città dovrebbe essere più presente

anche come sponsor finanziaria?

Il biglietto serve per rientrare nel-le spese e per rifinanziare i gruppi.Investire nello spettacolo, non meno che nella sicurezza, richiedecertamente uno sforzo economi-co elevato. Maurizio Guglielmetti ARCHITETTO

gliere tutte le bottiglie neces-sarie. Sono tantissime, e anco-ra ne stiamo cercando, per ter-minare gli ultimi dettagli. Bot-tiglie che sono il corpo del-l’opera, contrapposte al grandedrago marino color smeraldo

Il circuito

Gli accessiSONO 11, SU OGNI STRADA E ACCESSO AL CIRCUITO

Ingresso 1 e 2Via MilanoIngresso 3Via Enrico BrambillaIngresso 4 e 5Via Giacomo MatteottiIngresso 6 e 7Corso Unità d’ItaliaIngresso 8Via UnioneIngresso 9Via Armando DiazIngresso 10Corso Unità d’ItaliaIngresso 11Via G. Carcano

L’impegno ecologico

Per salvare i marila plastica si riciclaE il carro si adegua

Oltre 30 mila bigliettiNell’edizione dello scorso anno sono stati staccati dagli organizzatori oltre 30 mila biglietti, di cui circa 17 mila per spettatori paganti. Fino ai 14 anni le sfilate sono gratis.

Il biglietto aumenta di 1 euroPer assistere alla sfilata, se si hanno più di 14 anni si deve pagare un biglietto di 6 euro. Rispetto allo scorso anno è aumentato di 1 euro. Possibile anche l’acquisto on line.

Niente sfilata il 9 febbraioIn occasione della festa della patrona, Sant’Apollonia, il Carnevale non percorrerà le vie del centro storico: niente sfilata, per lasciare spazio all’altrettanto tradizionale fiera.

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VIII LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

SILVIA CATTANEO

Un carro abbagliante,d’arancione e rosso. Un carrodi fuoco. Si intitola Australial’opera proposta dal gruppo IlCoriandolo, e tanto basta perspiegare tutto. Un carro chevuole puntare l’attenzione suidisastrosi incendi che da setti-mane la stanno bruciando.

I drammi ecologici in corsoIl mondo intero si è commossoe si è disperato di fronte alleimmagini da vera e propriaapocalisse che arrivano da unaterra lontana che per moltirappresenta un viaggio da so-gno, una tragica ecatombe cheha visto morire persone, chesta spazzando via intere specieanimali e cancellando anticheforeste. Anche questo gruppoha deciso di puntare sul temaambientale e in particolare suquello dei grandi polmoni verdidella Terra che devono soc-combere alle fiamme.

Inizialmente, quando a set-tembre Il Coriandolo ha co-minciato a lavorare al carro, siera deciso di dedicarlo al-l’Amazzonia. Un’altra spaven-tosa serie di incendi che ha vi-sto 12 milioni di ettari di fore-sta ridotti in cenere. Poi la scel-ta di puntare sull’Australia, per

un legame più forte con l’attua-lità e per far riflettere sull’at-tuale e disastroso rapporto del-l’uomo con la natura. La grandefigura al centro del carro rap-presenta un uomo-albero chebrucia in mezzo alle fiamme elancia un grido di disperazione,la Natura che sta chiedendoaiuto.

Supporto creativo da ViareggioLe uniche figure viventi sonoi vigili del fuoco, che cercanocoraggiosamente di domare lefiamme, e gli animali. Le coreo-grafie sono a cura della scuoladi ballo Newenergy Arosio Fit-ness Dance.

Anche quest’anno proseguela collaborazione con il mae-stro Emilio Cinquini, che operada molti anni nel Carnevale diViareggio, e che ormai è parteintegrante della compagine.Spesso presente al capannone,

per costruire un carro comple-tamente Made in Cantù. Il Co-riandolo è il gruppo più giovanetra i sette in gara, nato nel 2008da una compagnia di amici chefrequentava il Bar 45 Giri eaveva partecipato alla festa deiMagnan.

Quello che conta è l’impegno«Abbiamo cominciato senzaavere nessuna esperienza - diceFilippo Bossi – e in questi annisiamo cresciuti piano piano,cercando di evolverci e di mi-gliorare».

Tanto che, nel 2018, è arriva-ta la prima vittoria al Carneva-le Canturino. Ma non è questala cosa più importante: «Lacompetizione non è l’aspettofondamentale – prosegue –quel che conta è stare insiemee cercare di mandare un mes-saggio su un tema forte e im-portante».

Da Como Stazione LagoAutobus Linea Como-Cantù 50, fermata “Cantù Piazza Parini”.Da Mariano Comense FsLinea C80 Monza-Meda per Cantù, fermata “Cantù Piazza Parini”Da Fino M. Ferrovie TreNordAutobus Linea C85 Fino Mornasco-Cantù, fermata “Cantù Piazza Parini”In automobileDa Milano superstrada Milano-Meda-Como con uscita a Lentate sul Seveso Nord, dir. Cantù; da Milano o Lecco o attraverso la Strada Statale 36 Milano-Lecco, uscita Arosio, direzione Cantù; con autostrada Milano-Como, uscita Lomazzo sud, direzione Cantù.

Come arrivare

n nAbbiamo cominciato senza nessuna esperienza e siamo cresciuti cercando di evolverci e migliorare FILIPPO BOSSI“IL CORIANDOLO”, QUI CON EMILIO CINQUINI

Da Milano su Trenord

Bus navettagratis per chiarriva in treno

La manifestazione diventa

ancora più attrattiva che in

passato, sul fronte dei traspor-

ti. Gli spettatori che giungeran-

no al Carnevale Canturino da

Milano a bordo dei treni Treni-

talia-Trenord, in concidenza

Carnevale di Cantù Pianeta sotto tiro

Vicini all’AustraliaQui un fuoco amicoarde di solidarietàIl Coriandolo. Il disastro ambientale in un’opera di forte impatto eticoHa collaborato anche Emilio Cinquini, maestro artigiano di Viareggio

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LA PROVINCIA IXGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

n nTutti noi vogliamo che gli spettatori colgano il messaggio importanteche si vuole trasmettereDAVIDE FRIGERIO E WALTER RONCHETTIRAPPRESENTANTI DEI “BALOSS”

Un mare di plasticavuole sommergerciC’è poco da ridereI Baloss. Riso amaro con un gigantesco Mister PetrolioE Madre Natura piange davanti allo scempio ecologicoMessaggio accompagnato da uno squillante cromatismo

chi dell’opera, tante quantequelle che abitano gli oceani.Un modo per ricordare glienormi danni che l’utilizzomassiccio della plastica mo-nouso sta procurando all’eco-sistema. Agli animali, allepiante, all’uomo. Che ne èl’unico artefice.

Un carro ambizioso, al cuicentro troneggia oscuro MisterPetrolio, seduto un gigantescobidone di greggio, e davanti alui ci sono gli spazzini del ma-re, che cercano di ripulire ilpianeta.

Quadro che fa molto pensareNon manca Madre Natura, che– facile immaginarlo – è raffi-gurata mentre piange, di frontea questo spettacolo impietoso.E sul retro del carro le casebruciano, come sempre piùspesso capita a causa degli in-cendi. Coreografie a cura diDance Academy & MusicalSchool di Cantù. Un tema at-

tuale che più non si potrebbe,presentato con un carro di for-te impatto cromatico.

Si punta a tornare alla vitto-ria? «Non è il nostro obiettivoprincipale – dicono a La Pro-vincia Davide Frigerio e WalterRonchetti – quello che voglia-mo è che gli spettatori colganoil messaggio davvero impor-tante che cerchiamo di tra-smettere e poi puntiamo a di-vertirci. E noi ci divertiamosempre».

Personalità brillantiBaloss, per chi non mastichi ildialetto canturino, è una paro-la che indica una persona scal-tra e intelligente. Hanno sceltodi chiamarsi così gli amici che,una dozzina d’anni fa, hannocreato questo gruppo da quellodei Buscait, in concomitanzadel trasloco dai capannoni del-l’ex Stecav in via Como allanuova sede di via Caduti diNassiriya. Silvia Cattaneo

Quest’anno, al carne-vale cittadino, potrebbe spun-tare persino Greta Thunberg,la ragazzina svedese che stamobilitando il pianeta sullacatastrofe ambientale in corsoad ogni latitudine.

Certo, si tratta di una versio-ne tutta canturina, che nonmancherà di riservare sorpre-se. Ma le sorprese vanno messein conto quando si abbia a chefare con i Baloss, che la vogliadi divertirsi l’hanno messa be-ne in chiaro fin dal nome chesi sono scelti.

Veri rifiuti “riciati” ad arteStavolta, però, hanno puntatosu un tema serio, serissimo,quello dell’inquinamento deimari causato dalla plastica, lacui produzione negli ultimi an-ni è incrementata in manieraesponenziale.

E lo fanno con un’opera daicolori sgargianti che si intitolaproprio “Sommersi in un maredi plastica”. Tanto da utilizzareveri e propri rifiuti, bottiglie ebottigliette recuperate lan-ciando un appello ad amici eparenti, per realizzare i nididei gabbiani.

Quello che tristemente ac-cade in natura, perché gli og-getti buttati in mare hannopreso il posto di rami e paglia.Altre sono utilizzate sui fian-

naturalmente confermati gli

altri due servizi di bus navetta

gratuito, sinora già attivati, da

Cantù - via Caduti di Nassiriya

(zona ospedale) e dal Centro

Commerciale Bennet “Cantù

2000”, in corso Europa 23.

con la fermata delle ore 13, 24;

13, 54 e 14, 24 della stazione di

Cantù Cermenate, troveranno

ad accoglierli un bus navetta

gratuito che li condurrà diretta-

mente al circuito di sfilata del

centro cittadino. Restano,

Colori bollenti per Il Coriandolo. Sopra: Mister Petrolio sul carro dei Baloss. Qui un particolare FOTO BARTESAGHI

Pianeta sotto tiro

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X LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

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LA PROVINCIA XIGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Lo sanno bene le comunità localiche da sempre si raccontano dellestorielle – tutte finte – per spiega-re a se stesse il perché del carneva-le: la cacciata di un tiranno, l’aboli-zione dello jus primae noctis, l’apertura dei forni al popolo, la fine di un assedio saraceno….

Non c’è carnevale senza travestimen-

to. Perché?

Fin dagli albori preistorici delle società agrarie, accade che i villag-gi siano visitati periodicamente dagli spiriti del luogo e da quelli deitrapassati, che vengono a control-lare, ammonire, incoraggiare i vi-vi. Tale è la necessità sociale di questa periodica pantomima che,qualora gli spiriti non si presenti-no di persona, è necessario che qualcuno vi si travesta, masche-randovisi come meglio può. Que-sta è l’origine dei riti mascherati,delle questue itineranti, con la lo-ro festosa magia che, a tempo de-bito, si trasferirà armi e bagagli neiprimi carnevali dell’urbanesimobassomedievale.

Il carnevale esprime anche una rabbia

sociale sublimata nello scherzo, nello

sberleffo, nell’inversione dei ruoli.

Che spiegazione darne?

Sul “mondo alla rovescia” del car-nevale, molto si è detto, e forse anche troppo. In realtà, l’espres-

VERA FISOGNI

Non un “mondo al contra-rio” ma una celebrazio-ne laica dalle complessesfaccettature. Giovanni

Kezich, antropologo e direttore del Museo degli usi e dei costumidella gente trentina, massimo esperto italiano in materia, è auto-re del recente “Carnevale. La festadel mondo” (Laterza, 232 pag., 20euro).

Dottor Kezich, il Carnevale è la festa

del mondo, che il popolo offre a se

stesso. Perché la si celebra?

Questo è un “perché” destinato arestare senza risposta. Erede dellamillenaria tradizione dei riti ma-scherati, il carnevale ha smarritoo mutato più e più volte nei secolii suoi connotati e la sua ragion d’essere, per diventare un conte-nitore indecifrabile, in cui è lecitorappresentare quasi tutto. In essoil popolo celebra soprattutto una

propria innata autonomia, il pro-prio diritto elementare di stare almondo, e di interpretare il mondo.Per questo Goethe, che viveva inun’epoca in cui le feste erano gene-rose regalie dei principi per tenerbuoni i propri sudditi, definì il car-nevale di Roma «una festa che il popolo offre a se stesso»: e oggi, tutto sommato, è ancora così.

Ogni festa ha un’origine, ma quella del

carnevale è imprecisa. Come mai?

Carnevale è un nome di fantasia,tirato fuori nel medioevo in areacattolica da qualche cappello (for-se da prete), per conferire agli an-tichi riti del buon augurio un lorosalvacondotto, purché ad essi fa-cesse seguito il rientro nei ranghiprevisto dalla quaresima immi-nente. Si tratta, in effetti, di una denominazione spuria, che ab-braccia più di una branca delle ri-tualità pagane – lupercali, ambar-vali, saturnali… – e per la quale nonha senso cercare un’origine unica.

n nSono le due metà imprescindibili del carnevale,due mondi imparentati ma perfettamente antiteticiGIOVANNI KEZICHANTROPOLOGO E SAGGISTA

sione carnevalesca di questa “rab-bia sociale” appare sempre ispira-ta a un qualunquismo innocuo eridanciano, che non offende nes-suno. Semmai, appare costante l’allusione a un mondo “altro”, a un mondo di fiaba che oggi può anche essere tutt’uno con un uni-verso mediatico di stampo disne-yano. Così, il carnevale relativizzail mondo tutto insieme, senza di-stinzioni di categoria o di casta, el’imbarazzo inspiegabile e pun-gente che esso sembra provocarein chi vi assiste è quello proprio diuna religione senza profeti, senzacredo e senza salvazione, di cui non è più possibile decifrare un senso compiuto.

Quali sono le manifestazioni carneva-

lesche più antiche, in Italia? E quelle

più curiose?

Il carnevale italiano forse più anti-co che ancora si celebra con conti-nuità, a norma di documentazio-ne storica, è forse quello del “Papàdel Gnoco” a Verona, che fa datadal 1531. Ma una lista delle vere opresunte priorità storiche e delle

curiosità carnevalesche italiane non finirebbe mai, a cominciare dal carnevale di Ivrea, con la batta-glia delle arance, o alla sartiglia diOristano, con le spettacolari evo-luzioni equestri dei suoi cavalieri.Senza parlare poi delle antiche mascherate, con i loro arcani figu-ranti, matòci, arlechini, paiaci, cheprefigurano nel loro assetto im-mutabile i personaggi classici del-la nostra commedia dell’arte.

Conosce il carnevale di Cantù? O quel-

lo di Schignano, in Val d’Intelvi?

Schignano e Cantù possono esserassunti ad emblema delle due fac-ce del pianeta carnevale. Il primo,(Schignano), è dominato da figurerituali – i mascarùn e i brut – che

si presentano obbligatoriamenteogni anno sempre uguali a se stes-se, riproponendo una sequenza fissa di atti e di rappresentazioni.Il secondo (Cantù), pur incasella-to in una cornice rituale, presentauna sfilata di carri di carattere sa-tirico, che devono invece rinnova-re ogni anno la propria scenogra-fia itinerante, come accade a Via-reggio, a Cento, a Putignano e in centinaia di altri luoghi. Sono queste le due metà impre-scindibili del carnevale, due mon-di imparentati ma tra loro perfet-tamente antitetici. Qual è tra que-sti il più autentico, quello “vero”?Quale prevale, e quale prevarrà?Non importa, nel carnevale c’è po-sto per tutti.

n nViene relativizzato il mondo: l’imbarazzo pungente che esso sembra provocare è quello proprio di una religione senza profeti

Carnevale di Cantù L’antropologo

Tra rito e satirala festa larianaha due “facce”L’analisi. I carri canturini e i “mascarùn” di SchignanoParla l’autore del più recente saggio sul tema, di Laterza

Il re Carnevale lo scorso anno a Cantù FOTO BARTESAGHI

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XII LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

SILVIA CATTANEO

A infilare le mani nellasatira politica, quelli del Lisan-drin, e a impastarla per darlela forma dei potenti di turno damettere alla berlina, hannosempre preso un gran gusto.

E, conferma Lino Arnaboldi,«anche questa volta ci siamodivertiti». Niente contro chiscelga altre tematiche, ma loro,il gruppo nato nel 1975 sulleceneri di un’altra formazionestorica del carnevale degli anni’50, La Reverzina, sono a pro-prio agio con gli sberleffi aigovernanti. Quelli al governoa Roma, ma anche quelli locali.E nessuno se ne è mai preso amale.

Le ballerine non c’entranoPer questa edizione il loro car-ro si intitola “Il Can Can lofacciamo noi”, ma meglio nonfarsi trarre in inganno, nonc’entrano le ballerine che fan-no danzare le gambe e le gonnea Pigalle, anche stavolta nelmirino ci sono i volti più notidell’agone politico. A troneg-giare sul carro c’è infatti il lea-der della Lega Matteo Salvini,che proprio non assomiglia auna ballerina, semmai è il Ca-pitano. Seduto su un trono che,a chi sappia leggerlo, racconta

molto delle vicende finite allaribalta delle cronache negli ul-timi anni, tempestato di dia-manti com’è. E appoggiato nonsu un pavimento qualsiasi masu una montagna di milioni. Afargli da cornice ci sono tuttii suoi trofei. Trofei un po’ par-ticolari, visto che sono barconi.

La cronaca protagonista Ancora la cronaca che si faavanti prepotente. Per far dasfondo al can can ci vorrebbeil Moulin Rouge. Che nella geo-grafia del Lisandrin diventa ilMoulin Vert, la versione targa-ta Carroccio del celebre localeparigino, sulle cui pale che gi-rano in tondo sono riportati itemi caldi che infiammano ildibattito tra partiti. Il Capita-no non resta con le mani inmano, ma dispensa supposte adestra e a manca ai suoi più

acerrimi avversari, dalla can-celliera tedesca Angela Merkelallo scrittore Roberto Savianoe la parlamentare Laura Bol-drini (Leu), già presidente del-la Camera dei Deputati.

Ad aiutarlo nel distribuirequesta amarissima medicina,la Pasta del Capitano, il depu-tato Nicola Molteni, volto bennoto a tutti i canturini. Chissàche questo carro non aiuti ilLisandrin a cogliere la vittorianumero tredici per il carro mi-gliore, dopo la doppietta nel2016 con L’Oriente fa paura”e poi nel 2017 con “Il ballo delleMaschere”.

Un palmarès di tutto rispet-to per il gruppo che prende ilproprio nome dal rione che l’havisto nascere, inizialmentecomposto da meno di una deci-na di amici che decisero di par-tecipare al rinato CarnevaleCanturino.

Tre concorsiTris di opportunità. Quest’anno il Carnevale Canturino è censito nel portale www.italive.it e partecipa al “Premio Italive 2020”. Votazioni on-line. Chi ama i video, può concorrere a “Regista per un minuto”, partecipando con le proprie riprese delle sfilate. Per tutti gli appassionati di colori e disegno, c’è “Crea il tuo sasso”: la foto dell’opera a ispirazione carnevaliera va poi postata su Facebook.Como e Chiasso in festaIl Carnevale Canturino si allea con quello della cittadina ticinese (dal 7 febbraio), risalente al 1559. Per saperne di più: www.carnevalecanturino.it

Iniziative

n nAnche questa volta ci siamo divertiti... Le ballerinenon devono ingannareNel mirino satirico volti notiLINO ARNABOLDIRAPPRESENTANTE DEI “LISANDRIN”

Con S.I.L.V.I.A. Onlus

Clownerie!Un sorrisoin ospedale

Il Carnevale Canturino non dimen-

tica i bambini che non potranno

partecipare, come mascherine

allegre e festose, alla sfilata dei

carri con i loro coetanei, perché

ricoverati in ospedale. Per questa

ragione, l’associazione sostiene

Carnevale di Cantù Ironia che sa di beffa

Un amaro “Can Can”La politica sotto tirosul carro del CapitanoLisandrin. Satira politica con Salvini attorniato da Merkel, Saviano e BoldriniSono sberleffi per tutti, a cominciare dal leader leghista ritratto tra i barconi

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LA PROVINCIA XIIIGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Ultimi ritocchi dove si allestiscono i carri. A sinistra: particolare dell’opera dei Lisandrin. Qui: i galli dei Bentransema FOTO BARTESAGHI

n nQuando sono in troppia cantare, è difficile che possa spuntare l’alba di un nuovo giorno...MARIO PORRORAPPRESENTANTE DEI “BENTRANSEMA”

“Tra galli e gallettisiamo... poveretti”Nel mirino le tasseBentransema. La fragilità di una politica senza visionesi riflette in uno stato sociale tartassato oltre misura«Un percorso satirico coerente in 15 anni di attività»

2007 con il carro “Granitone”e nel 2010 è stato fatto il bis con“Anche Cocco Bill mangia fa-gioli”.

Per il resto il gruppo ha al-ternato la satira politica a livel-lo locale con il carro del 2013dedicato a “Lavori in corso” equella nazionale; come nel car-ro del 2019 “Tulipani” dedicatoa Salvini e Di Maio, con in piùun tocco di autoronia: «Ma chidüü chi saran ben o maltrain-sèma?».

Porro sottolinea anche l’im-portanza che il sodalizio haavuto per dare continuità alleattività del Carnevale nei tregruppi storici degli oratori cit-tadini.

Si sta bene insiemeGià dalla sua nascita la sceltadel nome “Bentransema” nonfu casuale: «Abbiamo deciso dicontinuare con le persone piùaffiatate che abitavano in di-verse zone di Cantù e dintorni:

da lì è nato il nome di “Ben-transema”: che fa riferimentoal fatto che le persone stannobene insieme tra di loro senzaalcun campanilismo o comeparte o fazione di un rione».

Un’ottima adesioneGrazie a questo spirito di colla-borazione reciproca il gruppo“Bentransema” è arrivato acontare nella sua fase inizialeoltre 35 volontari: «Abbiamofatto partecipare anche le si-gnore: che si adoperavano apreparare i costumi – aggiungePorro – ora il numero è dimi-nuito e siamo rimasti con ungruppo inferiore. Oltre alle vit-torie i numerosi piazzamentidimostrano che l’entusiasmodel gruppo lungo tutti questianni mai è mancato. Non c’èstata poi la possibilità di parte-cipare ad altri Carnevali - con-clude Porro - data la difficoltàdi presenziare con carri dellenostre dimensioni».

GIANCARLO MONTORFANO

“Tra galli e galletti sia-mo sempre più poveretti” è ilmotto del carro del gruppo“Bentransema”, nato nel 2004sulla scorta delle esperienzeprima condotte nei tre oratoridel centro storico cittadino:San Paolo, San Teodoro e SanMichele.

Poltica, fascino magnetico «Il carro di quest’anno è erededi questi quindici anni di lavo-ro dedicati alla satira politica– dice Mario Porro del gruppodei “Bentransema” – Il temasviluppato per l’edizione 2020del Carnevale Canturino è le-gato a un argomento preciso:«Tutti vogliono comandare sulpopolino tartassato, ogni gior-no viepiù salassato dalle gabel-le e angherie del potente diturno. Ma se da un lato, è veroquanto il potere eserciti unfascino magnetico, irresistibil-mente per i più, è altrettantovero che se ci sono troppi gallia cantare, è difficile che possaspuntare l’alba di un nuovogiorno».

Nella sua attività di questoquindicennio il gruppo dei“Bentransema”, oltre a nume-rosi piazzamenti in classificaha vinto per ben due volte ilCarnevale canturino: il debut-to nel palmares è avvenuto nel

terapia e musicoterapia (www.sil-

viaonlus.org). Tra i progetti della

Onlus, in collaborazione con la

Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù

BCC, c’è per altri due anni il poten-

ziamento del servizio di Neuropsi-

chiatria Infantile dell’Ospedale

Sant’Antonio Abate di Cantù. Tre le

figure professionali messe a

disposizione del reparto due anni

fa: una neuropsichiatra infantile,

una psicologa e una terapista della

neuro-psicomotricità per 15 ore

settimanali ciascuna.

l’opera di “S.I.L.V.I.A Onlus”, asso-

ciazione non a scopo di lucro,

impegnata ad alleviare il periodo

della degenza dei bambini nelle

strutture ospedaliere del territo-

rio. Vengono offerti ai degenti

esperienze di clownterapia, arte-

Ironia che sa di beffa

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XIV LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

GIANCARLO MONTORFANO

Tra divieti, ammoni-menti, consigli e impedimentivivere è diventato un po’ comestare in politica. Non si capisceche cosa bisogna fare per arri-vare all’obiettivo, quale percor-so intraprendere, quale iter se-guire, come dribblare e supera-re i problemi della vita quoti-diana. I nostri politici arranca-no, avanzano con fatica, si af-frettano a mettere toppe, rime-di, palliativi ai danni, ai pasticcidi questi ultimi decenni.

Tra reale e virtuale«Per fortuna il carro degli“Amici di Fecchio” ha la solu-zione, Ralph Spaccatutto il no-stro eroe» afferma il capogrup-po Marzio Viotti.

«Con le sue possenti bracciaed enormi mani, nonché lastazza di non poco conto, ag-giusta, o tenta di riportare allanormalità, la politica dell’Ita-lia, da nord a sud, un’Italia co-labrodo; un’Italia da riassesta-re, da risistemare, da ricom-porre per trovare una nuovaidentità, solida, sicura e stabile.Lo dobbiamo a tutti, sfiniti dauna politica troppo poco “poli-ticamente corretta”».

Il personaggio a cui s’ispirala scelta dell’argomento del

carro degli “Amici di Fecchio”è quindi calato non soltantonella cultura cinematograficacontemporanea: ma per la scel-ta del tema è in grado di asso-ciare la realtà politica contem-poranea con il mondo del lin-guaggio virtuale.

Ispirazione da un videogiocoRalph Spaccatutto (Wreck-ItRalph) è infatti un film d’ani-mazione del 2012 diretto daRich Moore e con protagonistidel cast vocale originale JohnC. Reilly, Sarah Silverman, JackMcBrayer e Jane Lynch. I per-sonaggi del film sono perso-naggi di ipotetici videogiochi,alcuni anche tratti da videogio-chi realmente esistenti, chequando i giochi terminano vi-vono di vita propria in un loromondo interconnesso; l’am-bientazione è paragonabile auna versione elettronica di

“Toy Story”, film, prodotto daiWalt Disney Animation Stu-dios, è considerato il 52ºclassi-co Disney secondo il canoneufficiale ed è stato distribuitonelle sale anche in versione 3D.Dopo l’uscita del film, la Disneyha pubblicato un videogiocoispirato al film intitolato “Fix-It-Felix”.

«Per riuscire a produrre unrisultato simile occorre anzi-tutto una grande passione –aggiunge il decano del Carne-vale canturino, Costantino Ge-rosa, classe 1940 – Si tratta diuna passione che accomunauna decina di persone, sempreimpegnate, a ciclo continuo,per poter ottenere tutte le sere,ogni fine settimana risultatiragguardevoli. Tutto nasce daun confronto serrato e che haportato negli ultimi anni a unacrescita culturale progressivadei carristi di Fecchio».

La lotteria Collegata all’evento, con biglietti venduti a parte a cura dei soci dell’Associazione Carnevale Canturino, al prezzo di 1 euro ciascuno, si svolgerà la consueta Lotteria. L’estrazione avverrà mercoledì 18 marzo 2020. I numeri verranno pubblicati sulla stampa locale, sul sito e sulla pagina Facebook dell’associazione. La consegna dei premi avverrà entro il 31 maggio 2020, previa esibizione del biglietto vincente. Al primo estratto una E-bike Whistele B-Race CX400, al secondo estratto un Drone Husban H501 A Advance, al terzo estratto uno Smart box per due persone in una capitale europea, fino al 24° estratto, premi di vari.

Estrazione il 18 marzo

n nL’Italia è da riassestare, per trovare un’identitàstabile: la politica è poco“politicamente corretta”MARZIO VIOTTIRAPPRESENTANTE DI “AMICI DI FECCHIO”

Al gran finale

E poi musica,con due bandedi tradizione

Due storici gruppi bandistici

accompagneranno, sabato 29

febbraio, il carro vincitore, al

culmine della premiazione. Si

tratta del Corpo musicale “Giu-

seppe Verdi” di Vighizzolo e il

Corpo musicale “La Brianzola” di

Carnevale di Cantù Personaggi e caricature da sfilata

Ralf SpaccatuttoIn tanta confusioneserve un super eroeAmici di Fecchio. Con la sua stazza il celebre personaggio d’animazionetenta di riassestare un’Italia colabrodo, piena di problemi da Nord a Sud

Page 15: CARNEVALE€¦ · del palmares dello storico Carne-vale Canturino. Qual è la risposta dei canturini alla realizzazione del Carnevale? Sono un centinaio le persone ope-rative. In

LA PROVINCIA XVGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Il carro degli Amici di Fecchio con l’eroe Ralph FOTO BARTESAGHI

Faccioni? Sì, grazie: sfila anche il presidente cinese Xi Jinping

I capelli di Trumpe il naso di ConteFacce di cartapestaUn’arte. Il progettista che ha vinto Viareggio 2019spiega la tecnica che dà forma ai volti delle mascheresvelando qualche segreto dei personaggi più gettonati

si, specializzata in spettacoli di

strada e il cui repertorio spazia

dai ritmi popolari brasiliani

(samba, reggae, ijexà) alle com-

posizioni originali ed ai ritmi

tradizionali italiani. Tra i suoi

primati, la band vanta l’aver

inciso 6 Cd musicali, venduti con

successo in Italia e in tutto il

mondo, oltre ad aver guidato la

London’s New Year’s Day Parade

il 1° gennaio di quest’anno. Info:

bandavighizzolo,it; bandala-

brianzola.it; bandao.it

Cantù, rinomati e apprezzati sul

territorio da quasi un secolo. Ma

lo spettacolo musicale e danzan-

te non si esaurisce qui. Infatti,

sarà ospite d’onore l’orchestra di

percussioni, ritmi samba e afro-

brasiliani “Bandão” di Poggibon-

VERA FISOGNI

Conosce la realtà canturi-na e ha dato persinoqualche “dritta” riguardoall’impiantistica. Jacopo

Allegrucci, 42 anni, ha vintol’edizione 2019 del Carnevale diViareggio, inanellando nella suacarriera di artigiano-carrista vit-torie in tutte le quattro categorie(maschere singole, di gruppo, IIe I categoria gruppi). Sua anchela scenografia dell’ultimo tourteatrale di Simone Cristicchi.

A Cantù come a Viareggio i volti sono

il focus dei carri. Come si realizzano?

Si tratta generalmente di teste digrandi dimensioni, quasi tutteintorno ai 2,5 o 3 metri: la gran-dezza rappresenta il primo fatto-re di complessità. Prima di tuttoviene fatto un modellino in scalatridimensionale, successiva-mente portato alla grandezzache si intende realizzare. A quelpunto si costruisce uno scheletro

in ferro, sul quale viene messa lacreta, modellata con la fisiono-mia del personaggio. In questafase il lavoro di carpenteria, sal-datura, modellaggio dà risultatigià abbastanza somiglianti. Unavolta fatta la creta, si può passareallo stampo in gesso. Quandoviene staccato, si può finalmentepassare a costruire il volto in car-tapesta, riempiendo lo stampo dipezzettini di carta, tessere di 4cm circa.

Come si lavora la cartapesta?

La carta è quella dei giornali, cheviene staccata a mano e fatta intanti pezzettini, perché non siformino grinze. Si fa un impastocon acqua e farina. Una voltaasciugata, la cartapesta vieneestratta dallo stampo di creta. Iltutto viene rifinito e colorato.

Chi sono gli artigiani del Carnevale?

Il costruttore è anche il modella-tore. Il lavoro è di squadra; perfare un carro serve il lavoro di 4

o 5 persone.

E per dare espressività ai volti?

Si guarda alla caricatura. Si cercasempre di sbeffeggiare un po’ chisi rappresenta. Per questo si “ca-ricano” alcuni tratti del viso.

In Trump e Xi Jinping su cosa si lavo-

ra? E per i profili di Conte e Salvini?

Per Trump si enfatizzano i capel-li, con la falda che lo rende rico-noscibile. Poi, il sottogola e leguanciotte. Per Conte, il naso, gliocchi piccoli sono dettagliespressivi. Barba, naso, occhiquelli di Salvini. Occhi, naso, ca-pelli per Xi Jinping.

Tra i politici, uno dei volti più diffici-

li?

Forse Renzi, come tutti i giovani.

Si è mai trovato a fronteggiare

un’emergenza costruttiva?

Certo, proprio con il carro “Ma-dre Natura”, vincitore dell’ulti-ma edizione. Ho rifatto la testadue volte, perché la prima risul-tava più piccola del dovuto, emancavano soltanto pochi giornialla sfilata!

Che cosa significa per un viareggino

il Carnevale?

Di solito i bambini sognano didiventare astronauti… Io, cometanti miei coetanei, da ragazzinovolevo diventare carrista.

n n I capelli di Trump, naso e la barba di Salvini,gli occhi e i capelli di ConteEcco i segreti dei faccioni...JACOPO ALLEGRETTIARTIGIANO-CARRISTA

Personaggi e caricature da sfilata

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XVI LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

GIANCARLO MONTORFANO

La tradizione dei “Ma-gnàn” a Cantù è molto antica:così come tutte le feste legatealla tradizione, chi sostiene ad-dirittura di origine celtica, deiroghi che servivano a salutarel’inverno e a creare le condizionipiù propizie e più favorevoli peruna bella stagione: si bruciaval’inverno, con falò che scaccia-vano le impurità della terra, lestoppie del granoturco. E si davafuoco alle rive delle colline giàroncate, cioè terrazzate, estir-pando magari con il fuoco lemale piante: nei dialetti lombar-di, “rancà” da cui i toponimi co-me Rancate, Brusada.

La “giubiana” e le “zitelle”I “Magnàn” sono legati al ritodella fertilità della terra e allevarie usanze che gettavano sulledonne non maritate una sortadi stigma sociale. Così nei variriti del “Giné” e della stessa“Giubiana”, il concetto della fer-tilità era fondamentale. Comenella filastrocca: «El và un gen-nar de la mala ventüra ne sunmaridada né imprumedtüda» incui la donna si lamenta di nonessere né sposata né fidanzata.O come nell’usanza di metterei mucchietti di crusca davanti

Settima edizioneFINO AL 17 MARZO

Coinvolti 40 ristorantiMotivo di crescente attrazione, in occasione del Carnevale canturino, sono le iniziative collaterali offerte dal territorio. Spicca il “Festival de la Cazoeula”, giunto all’ottava edizione. In programma dal 17 gennaio al 17 marzo, questa manifestazione gastronomica vede quaranta ristoranti di Cantù, Mariano Comense, Como, Brunate e delle Colline comasche: gareggeranno per aggiudicarsi il trofeo “Cazoeula d’Oro 2020”. Il giudizio della clientela sarà perciò decisivo per attribuire il premio. Informazioni al sito: festivaldelacazoeula.it

Schedaalle porte delle ragazze non ma-ritate. A farlo erano spesso frot-te di ragazzi che accompagnava-no le loro gesta trascinando filedi latta e picchiando a gran forzasu tolle improvvisate come tam-buri.

I canti degli “stagnini”La coreografia di base dei “Ma-gnàn” s’ispira a queste usanze,con l’aggiunta di particolari le-gati all’arte degli stagnini, su cuiesiste una ben documentata tra-dizione di canti popolari: giàregistrati nelle indagini pionie-ristiche compiute in Brianza daAntonino Uccello e poi resa notada una celebre canzone di NanniSvampa: «Donne donne gh’èscià ul magnàn che l’gà voeuja delavuraà», dove lo stagnino si rifàpoi con evidenza ai riti deglispazzacamini che giravano laregione al grido: “oeh, spazzaca-mino”: su cui Emilio De Marchi

ha scritto un libretto forse insu-perato in dialetto milanese.

Così anche i “Magnàn” can-turini si riempivano il volto difuliggine per poter poi scorraz-zare, a Carnevale, fuori dallefilande a sporcare di nero il vol-to delle tessitrici su cui avevanogià puntato gli occhi.

Negli anni Sessanta il carrodei “Magnàn” arrivava in piazzada Pianella e faceva ingresso incittà dalla zona tradizionalmen-te più legata all’agricoltura, cheera quella delle cascine dellaparrocchia di San Teodoro,quindi di Sant’Antonio e degliArconi, ma anche di Fecchio. Ein tempo di Carnevale cadevanotutte le barriere psicologiche edera quindi permesso di fare bal-doria fino a notte fonda.

Venerdì 28 febbraio, dalle ore 19.30, in piazza

Garibaldi a Cantù, si celebra “Il Carnevale dei

Magnan”,

Una celebre carrista

Da Viareggioun esempiosu cui riflettere

Iniziamo a progettare la costru-

zione dei carri da marzo, aprile,

preparando quasi subito il bozzet-

to: deve essere pronto a giugno,

per arrivare a settembre con la

firma degli appalti. A quel punto si

apre il cantiere, con un lavoro di

nella sicurezza. Da manifestazio-

ne amatoriale, le sfilate dei carri si

sono strutturate professional-

mente e vedono la partecipazione

di costruttori specializzati (io

sono tra quelli). Che suggerimento

mi sento di dare a Cantù? Non ho

quasi sei mesi. Per Viareggio il

Carnevale è lavoro. La città ha

investito molto, non soltanto in

termini produttivi-economici,

nella Cittadella dove si realizzano

i carri o nel museo. Moltissimo è

cambiato negli ultimi anni anche

Carnevale di Cantù Eventi collaterali e animazione

Chiasso e allegriacontro l’inverno?In arrivo i “Magnan”Il 28 febbraio. In campo anche i chiassosi figuranti a bordo di carri agricoliRappresentano gli antichi “stagnini” brianzoli itineranti per la campagna

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LA PROVINCIA XVIIGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

«Sì, è qui la festa!»La sfilata si scaldacon i ritmi caraibiciLe scuole. Non solo carri per animare le quattro sfilateAnche samba, percussioni, suoni latini porteranno per le vie cittadine le atmosfere carnevalesche latine

competenze per dare consigli a

una realtà che non conosco. Ma

posso dire che Viareggio ha dato

un “nido” a quanti hanno fatto

studi artistici, pittori, artigiani,

specialisti in decorazione, sceno-

grafia, arti applicate… Un grande

esempio che in Italia dobbiamo

tenerci ben stretto, perché non

sono molte le realtà che investono

su queste professioni e sui giova-

ni che le scelgono. (Testo raccolto)

PRISCILLA BORRI (CONTITOLARE DITTA FANTASTI-

CARTE, VIAREGGIO)

nettamente latino-americana. Biagio Granata e Patrizia Codaz-zi, infatti, insegnano danze carai-biche e nei corsi insegnano le fi-gure di salsa e bachata, oltre allebasi del kizomba. Rivolti ai più giovani i corsi di Coreographic Dance in cui si apprendono dan-ze latino americane di gruppo ecorsi di Hip Hop per i bambini. (www.ladanzacantu.it)

Il progetto “Colisseum Dan-za” di Cantù, che anima con le suecoreografie il carro dei Bentran-sema, punta al ballo come formadi espressione-comunicazione,dando risalto alle sue valenze psi-co-pedagogiche. La danza con va-lenza psico-motoria, fa sì che giàa partire dai 3 anni i bambini pos-sano avvicinarsi a questa discipli-

na. (www.coliseum.it)Associazione sportiva dilet-

tantistica, la “Newenergy Aro-sio Fitness Dance”, associata alcarro de Il Coriandolo, ha un’ori-gine sportiva dilettantistica perpromuovere l’attività motoria. (www.neweneryarosio.jimdo-free.com)

Ritmo, allegria, colore vieneportato al gruppo dei Baloss dalla“Dance Academy & Musical School” di Cantù, che oltre alladanza promuove anche la recita-zione e il canto, fornendo così unapreparazione a 360° delle com-petenze coreutiche. Anche qui finda 3 anni è possibile frequentarei corsi delle discipline più varie,dal gioco danza per i più piccinialla danza classica, alla break

dance che piace tanto agli ado-lescenti, fino alla danza del

ventre, dal fascino medio orien-tale. Come nelle accademie,anche nell’Academy canturi-

na si può affinare il percorsoculturale specifico nel settorecoreutico, usufruendo del

pacchetto “Avviamento profes-sionale” per chi vuole approfon-dire le classiche danze latine (ad

esempio: salsa, bachata, bachatasensual, kizomba e tango argen-tino) o percorsi musicali, com-prensivi di corsi dedicati al canto

moderno e di pianoforte(www.damscantu.it).

SONIA LEONI

Non sarebbe carnevalesenza musica, danze e spettacoli.Basti solamente pensare a Rio deJaneiro, dove il carnevale è un profluvio di caotici colori che simescolano al ritmo coinvolgentee trascinante di ritmiche musi-che. Il Carnevale di Cantù infattinon proporrà soltanto i carri, maanche spettacoli danzanti e folklore, una tradizione ormai consolidata.

Durante ogni sfilata verrannoproposte coreografie il cui scopoè di animare la manifestazione,enfatizzando con movenze e mu-sica, il nucleo narrativo del carrodi riferimento.

Ai Buscait, vincitore delloscorso anno, primo a sfilare dopol’iconico Truciolo, è associata laScuola di danza Lady Anna di Cantù, attiva dacirca 10 anni e guidata dagli insegnanti Pino Cannatae Anna Bernardis, iscritti allaMidas, la federazio-ne dei professionistiitaliani di ballo. Tango argentino, bachata, ma an-che boogie woogie, biodanza e yoga i ritmi insegnati (www.ladyannacan-tu.info).

Accompagna gli Ami-ci di Fecchio “La danzadi Cantù”, dalla vocazione

A sinistra: il carro di Truciolo. Sopra: i Magnan 2018 FOTO BARTESAGHI

Animazione colorata e “chiassosa” nel 2019

Eventi collaterali e animazione

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XVIII LA PROVINCIAGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

SERENA BRIVIO *

Arriva Carnevale: l’oc-casione per dar libero sfogo allapropria creatività, di cambiare “abito” trasgredendo le regole imposte dal ruolo o dalle conven-zioni nel quotidiano. Un’incur-sione fra le passerelle della mo-da, dove modelle e modelli sonochiamati a interpretare i perso-naggi inventati dagli stilisti, puòaiutare a farsi venire qualche idea. Il mondo del fashion è unafonte inesauribile di eccentricitàe trasgressioni.

Le trovate possono esserestravaganti come illuminarsi d’argento in dress siderali, il sil-ver torna a imporsi come mustdi stagione. Oppure avvolgersi inun abito neon che strizza l’occhioalle atmosfere disco del leggen-dario Studio 54 tra gli anni ‘70 e‘80. In alternativa presentarsi anche total “pink bubblegum”

piccolo che non li portasse, bluo bianchi con gli immancabili calzini bianchi. Se la festa è glam,e richiede pure un costume, me-glio sfogliare la gallery dei grandiballi veneziani.

Storico ballo in mascheraÈ rimasto nella storia della cittàlagunare il Bal Oriental che si svolse il 3 Settembre del 1951, nella splendida cornice di Palaz-zo Labia. Padrone di casa Charlesde Beistegui, definito come “Il conte di Montecristo”, al Galà inmaschera parteciparono circa 1000 persone, fra cui Salvador Dalì, Christian Dior e Orson Wel-ls, i Duchi di Windsor, Winston,Churchill, l’Aga Khan e Re Faruk.

Le cronache del tempo riferi-scono che Venezia fu assediata inquei giorni dal Gotha mondiale”.De Beistegui, ricchissimo nobilefrancese, risiedeva abitualmente

in una casa sugli Champs-Élysées progettata da Le Corbu-sier, il cui giardino sul tetto erastato disegnato da Salvador Dalì.Il suo fu l’ultimo grande ballo svoltosi a palazzo Labia, che poivendette.

Tornando ai giorni nostri, chivuole mettere in scena meravi-glia e stupore può pure ispirarsiall’ultima collezione Alta Modadi Dolce e Gabbana. Un omaggioalle eroine del melodramma, daTosca a Madame Butterfly, da Aida a La Traviata, da Tosca a Turandot.

In questo caso, meglio rivol-gersi a un’agenzia che affitta abitiper le produzioni teatrali e so-prattutto prestare attenzione anon restare imbrigliate da pizzie falpalà.

* Giornalista di economia e moda, fashion con-

sultant del magazine “Tess” de La Provincia

Principesse o Super eroiIl look si sceglie online

I film d’animazione di casa Disney spopolano tra i più piccoli. Anche a Carnevale. Dal costume della bellissima Elsa di Frozen e di sua sorella Anna ne “Il segreto del regno di Arendel-le”, a quello di Buzz Lightyear di“Toy Story 4”. Le principesse Di-sney non passano mai di moda: la hit parade dei look compren-

de Cenerentola, Belle de “La bel-la e la bestia” fino ad arrivare a Rapunzel, Tiana e Merida.

Tuttavia sono molto ancheapprezzati i costumi di Chat Noir e di Ladybug, super eroi francesi entrati nel cuore dei piùpiccoli ed il costume di Bing, te-nero coniglietto protagonista di una delle serie tv che più amano i

dalla testa ai piedi, come suggeri-sce Vivetta.

Il travestimento sexy? Im-mancabile. Parecchi designer hanno sfilato una femme fatalesensuale e provocatrice, fasciatadi vinile, biancheria in vista, contanto di accessori -feticcio comecollari e stivaloni di pelle nera.

Il look da educanda è glamDa non trascurare quest’anno anche il révival infantile rispol-verato da Gucci e Chanel. Po-trebbe essere divertente votarsiallo stile educanda scegliendo unabito castigatissimo e imprezio-sito da un candido maxi collo, completando l’estetica claustralecon collant o calzettoni bianchi.

Questo per lei. Anche lui, aquesto punto, dovrebbe però ri-tornare bambino con un comple-to a disegni naif e le scarpe a dueocchi. Negli anni ‘80 non c’era

I giovani che hanno animato il corteo del gruppo La Maschera nel Carnevale di Cantù dello scorso anno. FOTO

BARTESAGHI

Carnevale di Cantù Costumi & look

E ora, su la mascheraCreatività al potere:lo insegna la modaTravestimenti. Il mondo fashion offre suggestioni da copiare, per ogni etàTosca, Madama Butterfly e le altre donne dell’Opera il trend di quest’anno

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LA PROVINCIA XIXGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Trasformatidalla magiaC’è il truccoMake up. Puntate a occhi magneticicon l’uso sapiente dell’eye linerAi lettori i consigli di un’esperta

ARIANNA AUGUSTONI

ACarnevale ogni truccovale. Ebbene sì, ma-scherarsi non è solo ungioco da bambini per-

ché il divertimento di trasfor-marsi in una “wonder woman”o in un super eroe non lasciaindenni nemmeno gli adulti. Eallora che festa sia. Ecco, qual-che idea per essere alla moda, neparliamo con Camilla Crescini- SM & Creative Content Headdi LimeLife by Alcone Italia.

Il Carnevale è gioco, divertimento,

quali sono le idee per quest’anno?

Glitter, colori pastello, abbinamenti

fluo, paillettes.

Ombretti metallici, cat-eye gra-fici, smokey eyes esagerati ac-compagnano trucchi nude e lab-bra rosa per i party di Carnevale.Sia che si scelga di enfatizzarelo sguardo sfumando un nerointenso con sopracciglia ben de-

lineate grazie alla matita persopracciglia o che si opti per unglitterato di grande impatto. Losmokey eyes rimane una sceltaazzeccatissima per un Carneva-le davvero chic. L’eyeliner è pro-prio il grande protagonista delCarnevale, versatile per dise-gnare cat-eye allungatissimi perrendere scenografico qualsiasilook ma utilizzarlo anche per“penna” per realizzare vere e

proprie maschere sul volto. Vialibera all’ombretto, che è rigoro-samente glitterato e metallico,in nuance abbinate all’abito. Ese le labbra non amano il colore,si può definire e riempire conrossetti rosa nude.

Se non si vuole usare la maschera,

su quali tratti di make up puntare?

Ricreare la maschera. Con pochistrumenti e trucchi è facilissimotrasformarsi in un animale, unmake up adatto a qualsiasi età eassolutamente genderless. Ser-viranno solo ombretti dai tonicaldi e dalle sfumature marronee bronzo altamente pigmentati,matite e matitoni neri e burro,rossetti leggermente rosati, manaturali. Volete essere una ti-gre? Create pattern maculati sulviso con matite e ombretti. Vipiacciono i cerbiatti? Disegnatedei puntini bianchi, impegnate-vi con il contouring.

I colori di tendenza? Come renderli

più luminosi?

Il Classic Blue è un grande pro-tagonista: una nuance definitarassicurante, un nuovo classicoal posto del nero. Torna il vinili-co, l’ultra scintillante e il glosssulle labbra, che dopo anni dimatte ritornano laccate ed extraluminose. Sarà il tocco magicosu tutto, su ogni colore di base:glam solo con un tocco di luceextra.

Quest’anno a Cantù, ma non soltan-

to, si impone il tema ecologico. An-

che nel make up?

La verità è che oggi siamo altraguardo della “natural beau-ty”, di una nuova ricerca di sem-plicità e naturalezza, del nomakeup e di una cosmesi sem-pre più verde e pulita, oltre chesostenibile e trasparente, in for-mule, ingredienti e processiproduttivi.

piccoli. Immancabili i super eroiMarvel, come Spiderman, Capi-tan America, Thor, ma anche Ironman e Hulk.

Tra gli adulti, invece, le sceltesono tra le più disparate. Dal “Joker” del film con Joaquin Phoenix al costume di Harley Queen, passando dagli outfit de “La casa di carta” fino ad arriva-re a Crudelia Demon (“La caricadei 101”). Molte giovani donne hanno poi deciso, come le bam-bine, di travestirsi da principes-se Disney, la più ambita senza dubbio Elsa. Qualcun’altro deci-

re, zeppole e frittelle. E infine, gliacquisti. Con l’arrivo dell’e-commerce si impone la tenden-za a scegliere il proprio look in rete, dove è possibile acquistare costumi a prezzi anche ragione-voli e farli arrivare a casa in pocotempo.

È sempre in voga il noleggio diabiti teatrali, specialmente per le grandi occasioni, come il car-nevale di Venezia. Alcuni invece preferiscono acquistare in largo anticipo dal sito “Wish”, anche mesi prima dell’evento, per sor-prendere. Sonia Leoni

de di ripiegare sul costume di Geralt di Rivia della serie “The Witcher” e della giovane strega Yennefer, protagonista femmi-nile. Spuntano anche i costumi di “Game of Thrones”, la celebreserie tv tratta dai libri di George Martin e finita a maggio del 2019. I più stravaganti possono vestirsi da junk food/cibo spaz-zatura, assumendo l’aspetto di patatine fritte, pizza e hot dog. L’ispirazione consente di segui-re anche un po’ il mood della fe-sta, dove ogni anno per l’occasio-ne vengono cucinate chiacchie-

Camilla Crescini

Costumi & look

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LA PROVINCIA XVGIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020

Il carro degli Amici di Fecchio con l’eroe Ralph FOTO BARTESAGHI

Faccioni? Sì, grazie: sfila anche il presidente cinese Xi Jinping

I capelli di Trumpe il naso di ConteFacce di cartapestaUn’arte. Il progettista che ha vinto Viareggio 2019spiega la tecnica che dà forma ai volti delle mascheresvelando qualche segreto dei personaggi più gettonati

si, specializzata in spettacoli di

strada e il cui repertorio spazia

dai ritmi popolari brasiliani

(samba, reggae, ijexà) alle com-

posizioni originali ed ai ritmi

tradizionali italiani. Tra i suoi

primati, la band vanta l’aver

inciso 6 Cd musicali, venduti con

successo in Italia e in tutto il

mondo, oltre ad aver guidato la

London’s New Year’s Day Parade

il 1° gennaio di quest’anno. Info:

bandavighizzolo,it; bandala-

brianzola.it; bandao.it

Cantù, rinomati e apprezzati sul

territorio da quasi un secolo. Ma

lo spettacolo musicale e danzan-

te non si esaurisce qui. Infatti,

sarà ospite d’onore l’orchestra di

percussioni, ritmi samba e afro-

brasiliani “Bandão” di Poggibon-

VERA FISOGNI

Conosce la realtà canturi-na e ha dato persinoqualche “dritta” riguardoall’impiantistica. Jacopo

Allegrucci, 42 anni, ha vintol’edizione 2019 del Carnevale diViareggio, inanellando nella suacarriera di artigiano-carrista vit-torie in tutte le quattro categorie(maschere singole, di gruppo, IIe I categoria gruppi). Sua anchela scenografia dell’ultimo tourteatrale di Simone Cristicchi.

A Cantù come a Viareggio i volti sono

il focus dei carri. Come si realizzano?

Si tratta generalmente di teste digrandi dimensioni, quasi tutteintorno ai 2,5 o 3 metri: la gran-dezza rappresenta il primo fatto-re di complessità. Prima di tuttoviene fatto un modellino in scalatridimensionale, successiva-mente portato alla grandezzache si intende realizzare. A quelpunto si costruisce uno scheletro

in ferro, sul quale viene messa lacreta, modellata con la fisiono-mia del personaggio. In questafase il lavoro di carpenteria, sal-datura, modellaggio dà risultatigià abbastanza somiglianti. Unavolta fatta la creta, si può passareallo stampo in gesso. Quandoviene staccato, si può finalmentepassare a costruire il volto in car-tapesta, riempiendo lo stampo dipezzettini di carta, tessere di 4cm circa.

Come si lavora la cartapesta?

La carta è quella dei giornali, cheviene staccata a mano e fatta intanti pezzettini, perché non siformino grinze. Si fa un impastocon acqua e farina. Una voltaasciugata, la cartapesta vieneestratta dallo stampo di creta. Iltutto viene rifinito e colorato.

Chi sono gli artigiani del Carnevale?

Il costruttore è anche il modella-tore. Il lavoro è di squadra; perfare un carro serve il lavoro di 4

o 5 persone.

E per dare espressività ai volti?

Si guarda alla caricatura. Si cercasempre di sbeffeggiare un po’ chisi rappresenta. Per questo si “ca-ricano” alcuni tratti del viso.

In Trump e Xi Jinping su cosa si lavo-

ra? E per i profili di Conte e Salvini?

Per Trump si enfatizzano i capel-li, con la falda che lo rende rico-noscibile. Poi, il sottogola e leguanciotte. Per Conte, il naso, gliocchi piccoli sono dettagliespressivi. Barba, naso, occhiquelli di Salvini. Occhi, naso, ca-pelli per Xi Jinping.

Tra i politici, uno dei volti più diffici-

li?

Forse Renzi, come tutti i giovani.

Si è mai trovato a fronteggiare

un’emergenza costruttiva?

Certo, proprio con il carro “Ma-dre Natura”, vincitore dell’ulti-ma edizione. Ho rifatto la testadue volte, perché la prima risul-tava più piccola del dovuto, emancavano soltanto pochi giornialla sfilata!

Che cosa significa per un viareggino

il Carnevale?

Di solito i bambini sognano didiventare astronauti… Io, cometanti miei coetanei, da ragazzinovolevo diventare carrista.

n n I capelli di Trump, naso e la barba di Salvini,gli occhi e i capelli di ConteEcco i segreti dei faccioni...JACOPO ALLEGRETTIARTIGIANO-CARRISTA

Personaggi e caricature da sfilata