Carnevale Romano 2011
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Transcript of Carnevale Romano 2011
Barbara Roppo e Marco Lepre
Commissione Cultura, Sport,
Politiche Giovanili,Comunicazione
CA
RNEVA
LE DI RO
MA
2011BA
RBARA
ROPPO
MA
RCO
LEPRE
Accademia del Teatro Equestre
L'Accademia del Teatro Equestre è una Associazione di Promozione Sociale che rappre-senta un gruppo di professionisti e di semplici appassionati che hanno deciso di associ-arsi nel nome dell’arte equestre e che ha tra gli obiettivi statutari quello di riportare all'attenzione della società civile la grande cultura e la grande tradizione dell'equitazione del nostro paese .
Marco Lepre
Cultore di arte e spettacoli equestri, cavaliere, coordinatore organizzativo e direttore artistico degli eventi equestri del Carnevale Romano di cui ha curato tutti gli aspetti che coinvolgevano l'amico quadrupede insieme agli amici dell'Accademia.
Barbara Roppofoto di copertina
Architetto e fotografa ha seguito, con passione e dedizione lavorativa, il Carnevale Romano fin dalla prima edizione.Amante degli animali e da diversi anni vicina al mondo dell’equitazione crede nel pro-fondo legame che si instaura tra l’uomo e il cavallo e cerca attraverso i suoi scatti di farlo emergere.
A RIVEDERCI A PIAZZA DEL POPOLO11-21 FEBBRAIO
COPERTINA LIBRO 2011.pdf 28-10-2011 8:30:41
Ai cavalli che hanno fatto la Storia di Roma
foto Maria Davella2
È stato un piacere e un onore per quest’amministrazione pensare e realizzare l’ultima edizione del Carnevale Romano, che nel 2011 è stato gemellato con San Pietroburgo, nell’Anno della Collaborazione Culturale tra Italia e Russia. Il Carnevale è una festa storica per la nostra città. Un’antichissima tradizione, legata alla cultura del cavallo, all’arte equestre e alla com-media dell’arte, che vuole coinvolgere tutti. Lo abbiamo fatto nelle precedenti edizioni, che hanno affascinato i romani e i turisti con sfilate e coreografie di una bellezza e di una eleganza che le immagini di questo catalogo possono testimoniare. Continueremo a farlo perché lo spirito collettivo del Carnevale Romano possa crescere e uscire dalle mura della Capitale per farsi conoscere ancora di più in Italia e nel mondo. Ed è con questo spirito che è nata la collaborazione culturale con gli attori della Commedia dell’Arte e con gli artisti dell’Accademia del Teatro Equestre, capaci di far rivivere a Roma l’originale Corsa dei barberi per via del Corso e le antiche sfilate in costume. Grazie alla vicinanza dei butteri laziali e dei rappresentanti di enti ed associazioni equestri, gruppi storici, compagnie teatrali, l’amicizia di Viareggio, che ha voluto far sfilare due maschere tradizionali nella kermesse romana e la partecipazione dei Corpi Militari della Capitale, che hanno fatto la grande storia della cavalleria italiana, Roma ha rivissuto con gioia e sorpresa le emozioni più forti dello spirito carnascialesco. Un ringraziamento va infine rivolto a Fieracavalli, Fiera di Verona, che dal 2012, in gemellaggio con l’Urbe, darà alla nostra tradizione il dovuto respiro, portando anche la storia carnascialesca di Roma nelle altre città, per affermarla definitivamente nell’immaginario degli italiani e nel cuore dei romani.
Gianni AlemannoIl Sindaco di Roma Capitale
Cavalli e carnevale a Roma sono fortemente legati per storia e tradizione. E tradizione che si rinnova, dopo essere stata per ovvi motivi opportunatamente modificata. Ammodernata appunto, per garantire al rito un sicuro passaggio e passaggio sicuro nella nostra attualità. La sfrenata e violenta corsa dei berberi, che tanto affascinava viaggiatori, artisti e romani stessi, tra nobili e popolani, “immortalata” in memorie e opere d’arte, lascia il posto allo spettacolo del teatro equestre, nelle sue differenti e internazionali eccellenze. Obiettivo: mantenere viva l’emozione, lo stupore appunto per la sorpresa di una piazza del Popolo trasformata in eroico cam-po di esibizione, performance, mostra e “gioco”. Attesissimi, i cavalli non erano gli unici protagonisti della festa, così come non lo sono oggi, in un carnevale che è anche sfi-lata di maschere, spettacolo teatrale, recitati, canzoni e, ancora una volta, gioco, nella sua accezione più alta, che è quella di riscoprire storia e cultura di un passato distante ma non dimenticato. O comunque da non dimenticare. Ogni anno, quindi, Roma gioca con i secoli, regalandosi l’atemporalità della memoria per tornare a essere ciò che è sempre stata e portare nel futuro i giorni trascorsi, nell’eccezionalità della festa certo, ma anche nella quotidianità dell’attesa e dei preparativi che a quella festa portavano. Questo viaggio nel tempo è illustrato e raccontato dalle foto di “scena” della piazza trasformata in palcoscenico. Tra sugge-stione e documento, un invito a ricordare e fantasticare sulle nostre tradizioni e sui piccoli e grandi riti che hanno contribuire a scrivere e descrivere i fascini della città.
Dino GasperiniAssessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale
foto Robbi Huner 3
“Al segno della Tromba, e non prima, li Barbereschi porteranno al Canapo i Corridori, e ve li tratteranno con la maggiore quiete possibile sino al segno delle Mosse, astenendosi dall’usare nervi, bastoni, fruste, bacchette ed altri simili istrumenti per non spaventarli, sotto pena della carcerazione, ed altre a nostro arbitrio”. È il 4 febbraio 1817, “nei luoghi soliti e consueti di Roma”, viene affisso l’Editto “sopra il modo, e regolamento dell’assegna de’ Barberi, Cavalle, e Cavalli, che si esporranno alle Carriere, Mossa, e Ripresa”. A firmarlo i Conservatori di Roma, Augusto Scarlatti e Alessandro Compagnoni Marefo-schi. Il sigillo è di Antonio Wan-Roy Formicini, Notaro della Camera Capitolina. L’editto è uno delle innumerevoli prove documentali, emerse grazie al lavoro scientifico del Comitato per il Carnevale Romano, dell’importanza che la corsa dei cavalli bàrberi aveva nella Città Eterna. Un patrimonio storico e culturale che l’Amministrazione capitolina ha voluto recu-perare, impegnandosi in un’accurata ricostruzione filologica dell’antico e prezioso percorso del Carnevale Romano, alla cui grandezza hanno contribuito i migliori artisti ed architetti del genio italiano: Donatello, Brunelleschi, Bramante, Sangallo, Michelangelo e Raffaello. In questo modo, il Carnevale Romano è tornato a splendere lungo i suoi luoghi simbolo, come via del Corso, piazza del Popolo e piazza Navona, attraverso la potenza iconografica della Commedia dell’Arte e la magia indiscussa dell’Arte Equestre. Una festa di tutta la città, che quest’anno ha visto il coinvolgimento di oltre 600mila persone e la partecipazione di realtà carnascialesche internazionali come San Pietroburgo, le cui immagini più belle abbiamo voluto riportare in questo progetto editoriale. Un contributo di grande qualità artistica, reso possibile grazie al talento dei fotografi guidati da Barbara Roppo, che il Comitato offre ai romani e alla città per documentare la bellezza della rinnovata identità del Carnevale Romano.
Federico MolliconePresidente del Comitato per il Carnevale RomanoPresidente della Commissione Cultura di Roma Capitale
foto Barbara Roppo4
foto Barbara Roppo6
L’ideazione e l’organizzazione del Carnevale Romano 2009 e 2010 avevano lo scopo precipuo di restituire alla città quell’im-menso patrimonio culturale rappresentato dalla storia del Carnevale Romano e dell’arte equestre, “arte degli italiani” per eccellenza nel Rinascimento. L’immane portata culturale rischiava di essere sepolta sotto le abituali mascherine, se non fos-simo stati capaci di trasmettere l’idea non solo di una grande manifestazione di piazza, ma di un evento culturale specifico che ha tracciato enormi segni culturali, religiosi, urbanistici, artistici e politici nella vita della Città Eterna, allora centro del Mondo. Da questa considerazione, il palinsesto del Carnevale si è sviluppato in un continuo rinvio a ciò che il Carnevale ha rappresentato nella tradizione specifica di Roma ed al cavallo, protagonista indiscusso degli eventi carnascialeschi lungo i secoli, attraverso eventi e manifestazioni filologiche, quasi cerimonie tradizionali di rivisitazione dei fasti papali che furono in quei medesimi luoghi.Dopo tre anni, questa edizione 2011 ha dimostrato che questo storico evento di enorme tradizione, dimenticato per oltre un secolo, è nuovamente entrato a far parte della cultura e delle tradizioni del popolo romano. Le centinaia di migliaia di persone pronte a sfidare anche le intemperie, così come era solito accadere nel Ludus Carnevalarii, per condividere questo significato profondo, ci gratifica per l’aver restituito alla città qualcosa di importante che gli era proprio e che il tempo e la noncuranza gli avevano tolto. I gemellaggi e l’entusiasmante disponibilità con cui grandi artisti di livello internazionale si prestano all’im-pareggiabile, ma scomodissima, cornice di Piazza del Popolo nei mesi invernali, ci confermano che il messaggio è passato, pregno di tutto il suo grande significato.Dalla parata iniziale, con centinaia di cavalli e di carrozze contornate da artisti di strada, saltimbanchi, rievocatori storici, maschere di ogni dove, lungo undici giorni e centinaia di eventi spettacolari quanto eruditivi, fino al grande spettacolo fina-le di arte equestre che raduna massimi artisti italiani ed internazionali, nei luoghi della tradizione: il Carnevale Romano è tornato; con lui l’Arte Equestre, l’arte degli Italiani, si riaffaccia nei luoghi che le furono propri aggiornata al totale rispetto dell’amico cavallo, in attesa di trovare una sede “alta” anche nella nostra città..
Marco Lepre Coordinatore organizzativo e direttore artistico eventi equestri
foto Stefania Pendenza 7
La Grande Sfilata Inaugurale
foto Barbara Roppo 9
foto Robbi Huner
foto Nilde Cigognetti
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foto Giulia Zanotti
foto Stefania Arangio
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foto Barbara Roppo
foto Stefania Arangio
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foto Robbi Huner
foto Barbara Roppo
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foto Barbara Roppo
foto Robbi Huner
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foto Barbara Roppo 15
foto Barbara Roppo16
foto Robbi Huner
foto Nilde Cigognetti
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foto Barbara Roppo18
foto Barbara Roppo 19
foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
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foto Robbi Huner
foto Barbara Roppo
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foto Stefania Pendenza
foto Stefania Pendenza
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foto Barbara Roppo24
foto Robbi Huner
foto Barbara Roppo
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foto Stefania Pendenza
foto Stefania Pendenza
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foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
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foto Robbi Huner28
foto Barbara Roppo 29
foto Stefania Pendenza
foto Giulia Zanotti
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foto Veronica Guerra
foto Stefania Arangio
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Lo Spettacolo di Arte Equestre
Lo Spettacolo “i Cavalli di Roma” 2011 ha tratto ispirazione dal periodo di massimo splendore del Carnevale Romano, ricre-ando come mai prima, nella trama e nell’ambientazione, uno scorcio dell’autentica, inimitabile atmosfera originale. Assoluta-mente fondamentale è stata per questo, la già collaudata collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma per quanto riguarda i costumi degli Artisti. Ancora quindi, un grande Spettacolo con Artisti di fama internazionale. Uno fra tutti, l’eclettico Ma-nolo del Theatre du Centaure, che con le sue performances incarna perfettamente l’ideale del “Teatro Equestre”. Spettacolari e di grande impatto emotivo tutte le altre esibizioni, alcune delle quali create e sceneggiate appositamente per il pubblico di Piazza del Popolo. Ma lo Spettacolo di quest’anno ha presentato anche una innovazione drammaturgica rispetto ai tradizio-nali spettacoli equestri: è stato inserito un nuovo personaggio che ha fatto da “spalla” al presentatore. Parallelamente alle Esi-bizioni equestri si è sviluppata così un’altra storia, quella dell’incontro tra un nobile Romano e un contadino Francese. Storia che dopo le prime comprensibili difficoltà giunge fino all’amicizia tra i due. Insomma uno Spettacolo articolato e complesso che ha visto l’impegno di quasi cento persone tra manovali, artigiani, tecnici, costumisti, musicisti e artisti. Uno Spettacolo che ha regalato al pubblico forti emozioni, e a noi tutti una grande, grande soddisfazione.
Umberto ScottiRegista dello Spettacolo Equestre
foto Barbara Roppo
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MANOLO
foto Barbara Roppo
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foto Barbara Roppo36
foto Federica Agamennoni
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foto Federica Agamennoni38
foto Barbara Roppo
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CHRISTOPHE HASTA LUEGO
foto Barbara Roppo
foto Stefania Pendenza
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foto Robbi Huner
foto Robbi Huner
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ALIZEE FROMENTGIANLUCA COPPETTA
foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
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foto Barbara Roppo
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foto Robbi Huner
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BARTOLO MESSINA
foto Barbara Roppo
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foto Robbi Huner
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CHRISTOPHE HASTA LUEGOHASTA LUEGO
foto Stefania Pendenza 51
foto Barbara Roppo
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foto Nilde Cigognetti 53
foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
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foto Fabrizio Perilli
foto Barbara Roppo
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SILVER MASSARENTICINZIA CORTEJOSA
foto Nilde Cigognetti
foto Barbara Roppo
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foto Barbara Roppo
foto Robbi Huner
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ANDREA GIOVANNINIALESSANDRO CONTEE BARTOLO MESSINA
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foto Robbi Huner
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foto Robbi Huner
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foto Robbi Huner64
PIERIC
foto Giulia Zanotti
foto Barbara Roppo
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foto Stefania Pendenza
foto Veronica Guerra
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VIII RGT. LANCIERI DI MONTEBELLO
foto Barbara Roppo
foto Stefania Arangio
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I BUTTERI DI BLERA
foto Stefania Pendenza
foto Federica Agamennoni
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foto Robbi Huner
foto Robbi Huner
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foto Robbi Huner74
Il Teatro e La Commedia dell’Arte
foto Giulia Zanotti
CARNEVALE ROMANO e COMMEDIA DELL’ARTE sono un binomio indivisibile sin dalla seconda metà del Cinque-cento quando Roma diventa il centro della sperimentazione di tutte le forme di teatro. Si stampano centinaia di commedie con maschere, l’editoria si specializza nella drammaturgia. Gli attori della Commedia dell’arte o all’italiana, sono professio-nisti che calcano il palcoscenico mascherati. Il nome “Commedia dell’Arte” si riferisce sia al genere rappresentato – la com-media – sia all’Arte, intesa come professione: il suo significato è dunque quello di “commedia dei professionisti”. Si recita su un canovaccio (un soggetto appena tracciato) e all’interno l’attore improvvisa; si confida perciò nella sua bravura e si richiede abilità fisica ed immaginazione vivace.Ma tra gli “attori” del carnevale romano non ci sono solo i comici dell’arte che si esibiscono a piazza Navona, nei luoghi più famosi della città (piazza di Spagna, piazza del Popolo) ci sono anche i gruppi storici del Lazio e gli Artisti di strada: gio-colieri, mangiafuoco, musici, giullari, fantasisti, trampolieri. Cantastorie e burattinai, con la manifestazione “Pane, Fiabe e cioccolata”, offrono invece spettacoli ed una giocosa merenda, presso le Biblioteche di Roma. Un modo di coinvolgere anche le periferie e avvicinare al teatro ed alle biblioteche la fascia di età che va dai 5 ai 10 anni.
Leonardo Petrillo Direttore Artistico
77
foto Maria Davella
foto Maria Davella
78
foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
79
80
La Sfilata dei Pony
84
Il Gran Ballo in Maschera
86
foto Robbi Huner
foto Federica Agamennoni
87
88
Giornata delle Forze Militari e di Polizia a Cavallo
91
Omaggio al Tenente Guillet
foto Barbara Roppo94
foto Barbara Roppo
foto Robbi Huner
95
foto Robbi Huner
foto Barbara Roppo
96
Giornata dell’Orgoglio Buttero
foto Barbara Roppo100
foto Barbara Roppo
foto Barbara Roppo
101
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La Porta del Popolo
104
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Pagg. 98,99 “Giornata dell’Orgoglio Buttero” Barbara RoppoPagg. 102 “Giornata dell’Orgoglio Buttero” Maria Davella, Barbara Roppo
Pag. 93 “Omaggio al Tenente Guillet” Barbara RoppoPag. 91 “Giornata delle Forze Militari di Polizia a Cavallo” Stefania Arangio, Robbi Huner
Pag. 88 “Il Gran Ballo in Maschera” Federica Agamennoni, Robbi Huner, Fabrizio Perilli, Barbara Roppo
Pag. 71 “I Butteri di Blera” Robbi Huner
Pag. 56 “Silver Massarenti Cinzia Cortejosa” Barbara Roppo
Pag. 83 “La Sfilata dei Pony” Barbara Roppo
Pag. 61 “Andrea Giovannini, Alessandro Conte e Batolo Messina” Barbara Roppo
Pag. 43 “Alizee Froment Gianluca Coppetta” Barbara Roppo
Pag. 90 “Giornata delle Forze Militari di Polizia a Cavallo” Stefania Arangio
Pag. 84 “La Sfilata dei Pony” Stefania Arangio, Nilde Cigognetti, Maria Davella, Robbi Huner, Stefania Pendenza, Barbara Roppo
Pag. 65 “Pieric” Stefania Pendenza
Pag. 47 “Bartolo Messina” Barbara Roppo
Pag. 86 “Il Gran Ballo in Maschera” Barbara Roppo
Pagg 68, 70 “Lancieri di Montebello” Barbara Roppo
Pag. 50 “Hasta Luego” Federica Agamennoni
Pag. 82 “La Sfilata dei Pony” Stefania Pendenza
Pag. 59,63 “Andrea Giovannini, Alessandro Conte e Batolo Messina” Robbi Huner
Pag. 40 “Christophe Hasta Luego” Nilde CigognettiPag. 34 “Manolo” Robbi HunerPag. 20 “La Grande Sfilata Inaugurale” Robbi HunerPag. 5 Barbara Roppo
Pag. 80 “Il Teatro e la Commedia dell’Arte” Federica Agamennoni, Maria Davella, Stefania Pendenza, Barbara RoppoPag. 76 “Il Teatro e la Commedia dell’Arte” Stefania Arangio
Pagg. 104,105 “La Porta del Popolo” Stefania Arangio Robbi Huner, Giulia Zanotti
CREDITI FOTOGRAFICI
106
Coordinamento organizzativo e direzione artistica eventi equestri Marco LepreDirettore artistico Leonardo PetrilloRelazioni istituzionali e sponsoring Federica De BlasiEventi equestri a cura dell’Accademia del Teatro Equestre
GEMELLATO CON
107
ORGANIZZAZIONE
PARTNER
108
SPONSOR
SPONSOR TECNICO
Barbara Roppo e Marco Lepre
Commissione Cultura, Sport,
Politiche Giovanili,Comunicazione
CA
RNEVA
LE DI RO
MA
2011BA
RBARA
ROPPO
MA
RCO
LEPRE
Accademia del Teatro Equestre
L'Accademia del Teatro Equestre è una Associazione di Promozione Sociale che rappre-senta un gruppo di professionisti e di semplici appassionati che hanno deciso di associ-arsi nel nome dell’arte equestre e che ha tra gli obiettivi statutari quello di riportare all'attenzione della società civile la grande cultura e la grande tradizione dell'equitazione del nostro paese .
Marco Lepre
Cultore di arte e spettacoli equestri, cavaliere, coordinatore organizzativo e direttore artistico degli eventi equestri del Carnevale Romano di cui ha curato tutti gli aspetti che coinvolgevano l'amico quadrupede insieme agli amici dell'Accademia.
Barbara Roppo
Architetto e fotografa ha seguito, con passione e dedizione lavorativa, il Carnevale Romano fin dalla prima edizione.Amante degli animali e da diversi anni vicina al mondo dell’equitazione crede nel pro-fondo legame che si instaura tra l’uomo e il cavallo e cerca attraverso i suoi scatti di farlo emergere.
ARRIVEDERCI A PIAZZA DEL POPOLO11-21 FEBBRAIO